Notiziario dicembre 2017

Notiziario N. 3/2017- Dicembre 2017 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.

N.3 | DICEMBRE 2017

DOSSIER MANIFESTAZIONE MEDICI

chi protegge i medici?

SICUREZZA:

FOTORACCONTO

MANIFESTAZIONE DEI MEDICI DEL 10 NOVEMBRE

PREVIDENZA

ENPAM SOCIAL IMPACT BOND

SPAZIO CAO

BILANCIO DI FINE MANDATO

E D I T O R I A L E

IN DIFESA DI “SCIENZA E COSCIENZA” COME BALUARDO CONTRO LA MEDICINA AMMINISTRATA di Fi l i ppo Ane l l i , Pr e s i den te d ell’OMC eO d ella P rovin cia d i Bari

R

ecentemente, Quotidiano Sanità ha

sto tema, perché credo che tocchi alcuni dei

ospitato un animato dibattito avviato

punti nevralgici su cui si gioca il futuro del

da un articolo del giurista Luca Benci a

nostro ruolo di medici, per le ragioni che cer-

sostegno della legge sul testamento biologi-

cherò di spiegare brevemente di seguito.

co, cui ha risposto con la consueta passione e

Il 10 Novembre scorso – come raccontiamo

verve polemica Ivan Cavicchi. In breve, Benci

in questo numero del Notiziario - 1500 me-

sostiene che l’ostruzionismo in Senato sulla

dici pugliesi hanno deciso di dar vita ad una

legge deriva dal permanere di una tradizione

manifestazione di piazza senza precedenti,

ippocratico-paternalistica, che vede un rap-

per esprimere lo stato di disagio in cui versa

porto fortemente asimmetrico tra medico e

la professione medica. Senza indire alcuno

paziente, con il primo che si erge ad arbitro

sciopero e garantendo le normali prestazioni

dei destini del secondo. Una tradizione che

assistenziali ai cittadini, in una normalissima

sarebbe superata dall’autodeterminazione

giornata di lavoro, i medici hanno deciso di

del consenso informato. Inoltre – sempre se-

richiamare l’attenzione dell’opinione pubbli-

condo Benci – appare anacronistica “la con-

ca su una situazione di malessere che ormai

sunta frase del medico che agisce in ‘scienza

perdura da tempo. Non si era mai visto che

e coscienza’ che denota il più alto tasso di

tanti medici, dirigenti e specialisti, pubblici e

autoreferenzialità all’interno di un rapporto.”

privati, liberi professionisti e convenzionati si

Ho ritenuto opportuno intervenire su que-

trovassero insieme, in una giornata di

Dicembre 2017 | Notiziario | 3

pioggia, a manifestare la propria rabbia per il modo in cui il medico oggi è costretto a

Senza la libertà il medico non ha più un’anima!

Si snatura il rapporto di fiducia che lega il medico al paziente, si altera questo equilibrio, facendo venir meno quell’alleanza terapeutica basata sul reciproco rispetto.

esercitare la propria professione. I medici non chiedevano un aumento di stipendio o il rispetto di norme contrattuali, ma dignità e sicurezza, libertà e autonomia, rispetto dell’etica professionale e non imposizioni di carattere ragionieristico. I medici, insomma, chiedevano di poter esercitare la propria professione in “scienza e coscienza”, una coppia di termini quanto mai importanti, il cui valore è essenziale ribadire proprio nella congiuntura storica attuale, in cui vengono messi in discussione. Sono due aspetti della professione medica inscindibili: il primo la “scienza” attiene alle competenze e abilità professionali, il secondo la “coscienza” pertiene al modo di applicare le competenze acquisite attraverso una chiave di valori che ognuno di noi custodisce nella propria coscienza e che sono ben rappresentati in quel codice deontologico a cui noi medici abbiamo giurato fedeltà all’inizio della professione. Senza la “coscienza” il medico non è più il medico, ma un mero esecutore, un servo-

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ra è stolto, perché in quella lunga storia e in quella cultura si è sviluppata l’alleanza con il “paziente”, superando condizionamenti storici che, questi sì, hanno condizionato per ovvie ragioni, nelle varie epoche, l’agire del medico. L’alleanza terapeutica non vuol dire la “dittatura del cittadino”, ma la libertà del paziente - in questa relazione caratterizzata dalla fiducia - di accettare o rifiutare, in tutto o in parte, le proposte avanzate dal medico, di meritare rispetto per le scelte effettuate e nello stesso tempo garantire il rispetto

tecnico della salute chiamato, grazie alle sue

dell’autonomia professionale del medico e

abilità, a soddisfare le richieste di chiunque,

delle sue convinzioni etiche, che ispirano le

indipendentemente da qualunque valutazio-

sue scelte, nell’interesse del paziente. Sen-

ne rispetto alla risposta al bisogno di salute.

za il riconoscimento del diritto costituziona-

Ossia, per dirla con le parole del prof. Ben-

le di aderire ai convincimenti presenti nella

ci, senza la coscienza “prevale il potere della

propria “coscienza” al medico è impedito

persona sul potere medico”. È questo il nuo-

l’esercizio della libertà. Così, nel disegno di

vo paradigma che caratterizza anche una par-

legge sulle DAT – Disposizioni Anticipate di

te dell’agenda politica, in nome di un duali-

Trattamento, all’articolo 1 comma 2 l’attività

smo che vede il cittadino contro il medico,

del medico è caratterizzata dalla competen-

totalmente estraneo alla cultura ed alla tradi-

za, autonomia professionale e responsabilità.

zione medica occidentale. Siamo passati dal

Differentemente, l’art. 4 del Codice di Deon-

“paternalismo medico” al “paternalismo del

tologia Medica, invece, prevede che “l’eser-

cittadino”, in nome dell’anti ippocratismo.

cizio professionale del medico è fondato sui

Ma rinnegare 2400 anni di storia e di cultu-

principi di libertà, indipendenza, autonomia

Alleanza terapeutica non vuol dire “dittatura del cittadino”, ma libertà del paziente - in questa relazione caratterizzata dalla fiducia - di accettare o rifiutare, in tutto o in parte, le proposte avanzate dal medico, di meritare rispetto per le scelte effettuate e nello stesso tempo garantire il rispetto dell’autonomia professionale del medico e delle sue convinzioni etiche, che ispirano le sue scelte, nell’interesse del paziente.

e responsabilità”. Risulta evidente, dunque,

imposti da politiche di de-finanziamento del

che dal disegno di legge sono state elimi-

servizio sanitario nazionale, da cui ci mette in

nate le parole “libertà” ed “indipendenza”,

guardia la stessa Corte di Cassazione con la

in nome di quel paradigma secondo il quale

sentenza n. 8254/2011: “Nel praticare la pro-

“prevale il potere della persona sul potere

fessione medica il medico deve, con scienza

medico”. Ebbene, senza la libertà il medico

e coscienza, perseguire un unico fine: la cura

non ha più un’anima! Si snatura il rapporto

del malato…

di fiducia che lega il medico al paziente, si

…a nessuno è consentito di anteporre la lo-

altera questo equilibrio, facendo venir meno

gica economica alla logica della tutela della

proprio quell’alleanza terapeutica basata sul

salute, né di diramare direttive che, nel ri-

reciproco rispetto. Sono tante le disposizioni,

spetto della prima, pongano in secondo pia-

gli atti amministrativi, i modelli organizzativi

no le esigenze dell’ammalato

che hanno minato questa alleanza terapeu-

… Il medico non è tenuto al rispetto di quel-

tica. I carichi di lavoro eccessivi, le carenze

le direttive, laddove esse siano in contrasto

di personale, le apparecchiature obsolete,

con le esigenze di cura del paziente, e non

gli strumenti informatici non idonei, le limita-

può andare esente da colpa ove se ne lasci

zioni prescrittive, la strabordante burocrazia,

condizionare, rinunciando al proprio compito

gli algoritmi condizionanti le scelte terapeu-

e degradando la propria professionalità e la

tiche, i luoghi di lavoro insicuri e indecorosi

propria missione a livello ragionieristico”.

hanno lacerato il rapporto di fiducia tra me-

Scienza e Coscienza costituiscono quindi il

dico e cittadino, al punto da generare sem-

baluardo contro la degenerazione della pro-

pre più frequentemente episodi di violenza

fessione medica a medicina amministrata e

nei confronti degli stessi operatori sanitari.

ragionieristica. Il diritto del medico alla liber-

Da queste esperienze, da questo vissuto sca-

tà, ad aderire ai principi contenuti nella pro-

turisce la rivolta dei medici. Una rivolta contro

pria coscienza, è il miglior presupposto per

questi modelli di medicina “amministrata” e

assicurare la qualità dell’assistenza e garanti-

fortemente condizionati dai limiti economici

re appieno il diritto alla salute dei cittadini.

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PROFESSIONE

SANITÀ E SICUREZZA SUL LAVORO: IN GIOCO LA “PELLE” DEI MEDICI A Bari la grande manifestazione della categoria del 10 novembre scorso ha espresso il disagio della professione e la protesta contro una politica autoreferenziale e distratta di FRANCO LAVALLE

Franco Lavalle Vice-Presidente OMCeO di Bari lavalle54@gmail.com

P

arlare di sicurezza sul posto di lavoro fa

in particolar modo per i medici, specie per

pensare al rispetto di tutte quelle nor-

quei colleghi che si interfacciano costante-

me dell’antinfortunistica che portano

mente con la gente, a causa della tipologia

ad evitare gli infortuni sul lavoro.

di lavoro che svolgono. Mi riferisco ai me-

Al contrario, in sanità, specie per i medici pu-

dici della Continuità Assistenziale, ai medici

gliesi, parlare di sicurezza sul posto di lavoro

dell’Emergenza Urgenza, sia del Pronto Soc-

significa “riuscire a portare a casa la pelle”.

corso che del 118; ma non posso dimentica-

Lavorare esposti all’utenza è rischioso in ogni

re i medici delle Unità Operative dei presidi

ambito poiché è talmente vario il genere

ospedalieri, anch’essi a volte vittima di atti

umano che ci si può imbattere in qualunque

intimidatori e di violenza. Ormai non pas-

tipologia di soggetto, con tutte le caratteri-

sa giorno che sui media non siano riportati

stiche comportamentali esistenti. Questo ri-

casi di violenza fisica, anche a mano armata,

schio è notevolmente aumentato in sanità ed

violenza sessuale, atti intimidatori dei Dicembre 2017 | Notiziario | 7

PUGLIA MAGLIA NERA PER LE AGGRESSIONI AI MEDICI

Secondo il Dossier Violenza di FIMMG CA, le 61 aggressioni a medici documentate nell’arco di 32 anni, sono così distribuite (dati aggiornati a Giugno 2016):

ABRUZZO BASILICATA CALABRIA CAMPANIA LAZIO LOMBARDIA MARCHE MOLISE PIEMONTE

2% 2% 8% 8% 3% 13% 3% 3% 2%

SARDEGNA SICILIA TOSCANA VENETO

13% 16% 2% 2%

PUGLIA

Stiamo risparmiando su tutte le voci della sanità, non rendendoci conto che di fatto la si sta distruggendo nella sua forma “pubblica”.

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26%

quali sono vittime i colleghi e in cui spesso

operare in edifici spesso isolati e disabitati,

è palese una violenza di genere: le colleghe

insicuri e privi di idonea manutenzione, che

ricevono maggiormente atti di violenza. Per-

stimolano i malintenzionati a compiere atti di

ché avviene tutto questo? È difficile trovare

estrema gravità sperando di rimanere impu-

una risposta logica, ma proviamo ad argo-

niti per i loro orridi gesti. Vittime sacrificali

mentare. L’accesso alle cure sta diventando

sono quasi sempre le colleghe che, qualora

sempre più complicato ed oneroso per tutta

non riuscissero ad essere accompagnate nel

la gente che vive, oramai, ai limiti della po-

loro turno di lavoro da mariti, fidanzati, ge-

vertà. Non dimentichiamoci di quella fetta di

nitori o amici, risultano essere alla mercé di

popolazione fragile che non si cura per man-

questi delinquenti. Ditemi voi se in un Paese

canza di danaro, anche solo per il semplice

civile per andare a lavorare bisogna essere

pagamento del ticket. Tutto ciò porta ad esa-

affiancati nel turno da altre persone, ed es-

sperare gli animi di queste persone che ten-

sere a volte anche costretti a pagarsi di tasca

tano, comunque, di accedere alle cure utiliz-

propria la protezione: siamo alla “deregu-

zando i canali dell’urgenza e dove trovano il

lation” più totale di una Sanità che garanti-

medico che, per attenersi ai regolamenti che

sce un welfare malato sulla pelle dei medici.

burocratizzano la professione, cerca di far

Perché tutto ciò avviene maggiormente in

comprendere che quanto richiesto non può

Puglia? È difficile dare una risposta, ma pro-

essere loro concesso. Questo rifiuto, spesso,

vo ad azzardarla. La nostra è una Regione

innesca un meccanismo di violenza che sfocia

che può essere considerata con un temine

nell’aggressione del medico. Il caso più ecla-

sportivo “la prima delle escluse”. Mi spiego

tante è stato l’omicidio della collega Paola

meglio: non siamo all’eccellenza dei livelli di

Labriola, a Bari; senza dimenticare l’omicidio

sanità del Nord Italia, però ci distinguiamo

della collega Maria Monteduro nel Salento.

in qualità tra le Regioni del Sud. Questo si-

Questa non è che una delle motivazioni che

gnifica che per giungere ai livelli superiori,

possono innescare la violenza. Un’altra moti-

non potendo contare su risorse finanziarie

vazione è la solitudine del medico lasciato ad

aggiuntive, stiamo adottando una politica

subisce questa realtà inizia ad essere sempre più indispettita. Finora, già qualche risposta abbiamo provato a darla. La gente è cambiata, è più esigente ed è sempre più insofferente alle restrizioni che la politica opera in ambito sanitario. Gente che ha sempre meno rispetto per quello che il medico rappresenta, non considerandolo più una figura professionalmente autorevole ma un burocrate che, quando può, fa anche il medico. Un medico che deve ogni giorno confrontarsi con

UN MEDICO DEVE OGNI GIORNO CONFRONTARSI CON “DOTTOR GOOGLE” E CON TUTTO CIÒ CHE PROVOCA NELL’IMMAGINARIO DELLE PERSONE.

“dottor Google” e con tutto ciò che provoca nell’immaginario delle persone; un medico di “lacrime e sangue”. Stiamo risparmiando su tutte le voci della sanità, purtroppo, non rendendoci conto che di fatto la si sta distruggendo nella sua forma “pubblica”. La chiusura degli ospedali sta provocando il non invidiabile record di avere il numero di posti letto per mille abitanti ben al di sotto della media nazionale e questo a fronte del fatto che le Regioni del Nord, al top della classifica della qualità sanitaria, presentano livelli ben al di sopra della media. I nostri organici sono ridotti all’osso, l’età media dei medici supera i 57 anni, e nonostante ciò, svolgono completa attività lavorativa ben oltre l’o-

oberato di lavoro che spesso da solo nei reparti deve fare il lavoro di colleghi mancanti nelle piante organiche; un medico che opera in ambienti di lavoro isolati e insicuri. Questi sono alcuni degli ingredienti che, mixati a dovere, portano alla violenza. È giustificabile tutto ciò? Assolutamente no.

Ed è proprio contro tutto questo che noi medici siamo scesi in piazza a Bari per manifestare tutto il nostro disagio versus una politica autoreferenziale che decide di sanità senza tenere in considerazione il parere di chi la sanità la fa tutti i giorni e rappresenta la figura più importante del panorama sanitario: il medico. Se non esistessero i medici

rario di lavoro per rispondere alle esigenze

non esisterebbe la sanità, anche se la politi-

dei pazienti. Quale sarà il futuro della sanità

ca pensa di surrogarci demandando ad altri

pubblica in Puglia allorquando non ci saran-

i nostri compiti specifici con il solo obiettivo

no più i medici della dipendenza? Qualcuno

di risparmiare. Una politica che sembra non

si è posto questa domanda?

rendersi conto che operando in tal modo non

Il diktat è: risparmiare.

realizza assolutamente il bene del cittadino.

Bisogna contrarre

la spesa farmaceutica e, di conseguenza, la

Era ora che l’orgoglio medico venisse fuori e

terapia diventa amministrata. Il medico non

rivendicasse con forza un ruolo nel determi-

prescrive più ciò che ritiene utile, ma quello

nismo della politica sanitaria pugliese.

che la Regione impone. Il medico non pre-

Non si poteva più rimanere insensibili alla

scrive più gli esami di cui il paziente realmen-

violenza perpetrata sui colleghi. Non si po-

te necessita, ma solo quelli che la macchina

teva più restare alla finestra ad osservare im-

gli permette di scrivere. La popolazione che

passibili il declino della sanità pubblica.

Dicembre 2017 | Notiziario | 9

STORIA DI COPERTINA

Sono 1500 i medici provenienti da tutte le provincie pugliesi che sono scesi in piazza il 10 novembre scorso a Bari in quella che è stata definita la “Giornata dell’orgoglio medico”. Una mobilitazione che ha una valenza storica perché per la prima volta ha visto il sindacato medico compatto, con 14 sigle aderenti, manifestare il disagio di un’intera categoria. Medici di famiglia, ospedalieri pubblici e privati, medici del territorio, specialisti convenzionati e accreditati, medici universitari, si sono ritrovati uniti nel denunciare un

Notiziario N. 3/2017- Dicembre 2017 - Rivista Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, comma 1, CNS di Bari - Filiale di Bari - Reg. n. 50 del 7/8/76 del Tribunale di Bari - Associato USPI - Anno XXV - Contiene I.P.

LA GIORNATA DELL’ORGOGLIO MEDICO

DOSSIER MANIFESTAZIONE MEDICI

N.3 | DICEMBRE 2017

SICUREZZA:

chi protegge i medici?

sistema che non rispetta la dignità del medico e preclude la possibilità di offrire un’efficiente relazione di cura con il paziente.

NOTIZIARIO | Numero 3/2017 Rivista dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Registrata al Tribunale di Bari n. 50 del 7/8/1976 Anno 2017 - Num. 3 Direttore Responsabile Filippo Anelli Direzione Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari 70126 Bari - Via Capruzzi, 184 Tel. 080-5566855 - 080-5575512 080-5426521 - 080-5560212 Fax 080-5427063 info@omceo.bari.it - www.omceo.bari.it Responsabile di Redazione Filippo Anelli Comitato di Redazione Filippo Anelli, Franco Lavalle, Antonio Martiradonna, Nicola Esposito, Gianvito Chiarello Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari Anelli Filippo, Presidente

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FOTORACCONTO MANIFESTAZIONE DEI MEDICI DEL 10 NOVEMBRE

Lavalle Franco, Vice-Presidente Chiarello Gianvito, Segretario Martiradonna Antonio, Tesoriere Amendola Antonio, Consigliere Bozzi Michele, Consigliere Ciracì Giuseppe, Consigliere D’auria Giuseppe, Consigliere De Fazio Michele, Consigliere Esposito Nicola, Consigliere Grasso Giuseppina, Consigliere Iannuzziello Donato Rosario, Consigliere Liguori Patrizia, Consigliere Russo Roberto, Consigliere Scalera Pietro, Consigliere Schiavone Salvatore, Consigliere Sportelli Giovanni Battista, Consigliere Collegio dei Revisori dei Conti Di Bari Sebastiano, Presidente Guerra Rocco, Revisore Villani Angelo Pio, Revisore Agostini Augusto, Rev. supplente Commissione Odontoiatri Esposito Nicola, Presidente Achille Nicola, Componente Cirulli Nunzio, Componente Chiarello Gianvito, Componente Fiandaca Chiara, Componente

PREVIDENZA ENPAM SOCIAL IMPACT BOND

SPAZIO CAO

BILANCIO DI FINE MANDATO

Redazione e pubblicità Kibrit & Calce Progetto grafico, editoriale e stampa Kibrit & Calce Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Contributi fotografici Foto Banca Immagine Hanno collaborato: Filippo Anelli, Franco Lavalle, Roberta Franceschetti, Ombretta Silecchia, Vito Francesco Loconsole, Caterina Rotunno, Maria Erminia Bottiglieri, Roberta Ladisa, Nicola Esposito, Nunzio Cirulli, Gianvito Chiarello, Nicola Achille, Chiara Fiandaca, Rocco D’Ambrosio, Antonella Spigonardo, Angela Lomoro, Giancarlo Tricarico

La FNOMCeO ha lanciato il 2 dicembre scorso a Reggio Emilia il nuovo Manifesto per l’Equità della Salute. “L’equità nell’accesso alle cure è principio fondante del nostro Servizio Sanitario Nazionale – afferma Roberta Chersevani, presidente Fnomceo - “Eppure molte sono, ancora oggi, le discriminanti di Salute. Non solo il divario tra Nord e Sud del mondo, in senso geografico o metaforico; anche nel nostro paese, anche all’interno delle nostre stesse città, comunità, famiglie, esistono diseguaglianze che è difficile colmare”. Fnomceo ha creato il corso online di formazione a distanza “Salute globale ed equità”, gratuito e accreditato per 10 crediti ECM.

ULTIMA ORA

SOMMARIO EDITORIALE 3. In difesa di “scienza e coscienza” come baluardo contro la medicina amministrata di Filippo Anelli

medico di Roberta Franceschetti

PROFESSIONE 6. Sanità e sicurezza sul lavoro: in gioco la “pelle” dei medici di Franco Lavalle

35. FOCUS SICUREZZA MEDICI 36. Aggressioni sul lavoro: non basta un videocitofono di Ombretta Silecchia

12. ULTIME DALL’OMCeO 15. LA MEDICINA COM’ERA 16. NOTIZIE IN PILLOLE DDL LORENZIN 18. Riforma degli ordini: un’occazione mancata di Filippo Anelli DOSSIER MANIFESTAZIONE MEDICI 22. Il documento delle sigle intersindacali: vertenza sanità 24. Medici in piazza per la giornata dell’orgoglio

26. Il fotoracconto della manifestazione dei medici del 10 Nocembre

38. Pronto soccorso, guardia medica e il 188: il front-office della sanità di Vito Francesco Loconsole 40. Guardia medica: la “Cenerentola” della sanità di Caterina Rotunno 42. Sicurezza sul lavoro: oltre mille le aggressioni in sanità, il 71% contro le donne di Maria Erminia Bottiglieri

62 44. Medici al 118: un lavoro scomodo, malpagato e pericoloso di Roberta Ladisa SPAZIO ODONTOIATRIA 48. L’OMCeO, garante della salute dei cittadini di Nicola Esposito 54. L’ortodonzia arriva per posta di Nunzio Cirulli 57. La Puglia si prepara a riscrivere la Legge Regionale sulla Sanità di Gianvito Chiarello 58. Raccomandazioni cliniche in Odontostomatologia di Nicola Achille 58. Progetto EBSCO: una biblioteca scientifica virtuale per i professionisti di Chiara Fiandaca ETICA 62. La professione sanitaria: un impegno sociale e politoco di Rocco D’Ambrosio

18

PREVIDENZA 65. ENPAM: “Social Impact Bond” per creare

nuovi medici a cura di Redazione Giornale della previdenza PARKINSON 68. “Malattia del tremore”: serve un approccio multidisciplinare di Antonella Spigonardo NON SOLO MEDICO 72. Lucio Miolla si racconta in un’intervista a tutto jazz di Gianvito Chiarello MEDICINA IN TV 74. “Code Black”: quando il pronto soccorso è una questione di vita o di morte di Angela Lomoro 76. ARTE & MEDICINA 78. NOTIZIE DAL MONDO 81. NOVITÀ LEGISLATIVE E PREVIDENZIALI a cura di Giancarlo Tricarico 84. BANDI FORMAZIONE E OPPORTUNITÀ 85. CERCA/TROVA 86. THERE’S AN APP FOR THAT!

Dicembre 2017 | Notiziario | 11

U LT I M E D A L L’ O M C e O RINNOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Si sono svolte il 16 Ottobre le elezioni delle cariche del nuovo consiglio direttivo dell’Ordine dei medici di Bari.

Confermati all’unanimità Presidente Filippo Anelli e Vicepresidente Franco Lavalle. Eletto segretario Giuseppe D’Auria. Il neoeletto Nicola Achille, componente della CAO, Commissione Albo Odontoiatri, è stato invece investito della carica di tesoriere. Il 13 Ottobre scorso la nuova Commissione Albo Odontoiatri aveva proclamato Presidente CAO Alessandro Nisio. Sebastiano Di Bari guiderà invece come Presidente il Collegio dei Revisori dei Conti composto da Rocco Guerra, Giovanni Maurogiovanni e Mariantonietta Monteduro (supplente).

Il Consiglio direttivo è quello uscito dalle assemblee elettorali per il rinnovo degli organi istituzionali (triennio 2018-2020) dello scorso 22, 23 e 24 settembre, che hanno visto una partecipazione in linea con quella di tre anni fa. Hanno votato 1531 medici e 363 odontoiatri, ben al di sopra del quorum, rispettivamente di 901 e 132. Con 1286 preferenze, Filippo Anelli è risultato il più votato.

Nicola Achille e Alessandro Nisio sono entrati di diritto a fare parte del Consiglio Direttivo come primi due odontoiatri presenti in graduatoria tra gli eletti in qualità componenti della Commissione Albo Odontoiatri.

Gli altri componenti del Consiglio Direttivo sono Filippo Anelli, Franco Lavalle, Giuseppe D’Auria, Antonio Amendola, Michele De Fazio, Gaetano Bufano, Pietro Scalera, Roberto Russo, Patrizia Liguori, Giuseppe Ciracì, Donato Rosario Iannuzziello, Giuseppina Grasso,

12 | Notiziario | Dicembre 2017

Salvatore Schiavone, Giandomenico Stellacci, Roberta Ladisa.

La presenza di donne all’interno degli organi direttivi – uno dei problemi storici degli Ordini a livello nazionale – pur rimanendo minoritaria, è raddoppiata rispetto al triennio precedente.

FORMAZIONE IN MEDICINA

Approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Federazione, riunito il 14 luglio a Siena, la mozione presentata dal Presidente OMCeO di Bari Filippo Anelli, sul sistema formativo dei medici e le sue incongruenze. In attesa di una revisione complessiva del sistema formativo, che permetta di superare le attuali storture, nel decennio 2017/2026 alle condizioni attuali rischiamo di avere 36.000 medici che non potranno completare il proprio percorso di studi. A questo dato si aggiunge l’imminente ondata di pensionamenti, a livello territoriale e ospedaliero, che determineranno gravissime carenze in termini di risorse umane per i prossimi 10 anni: si prevede un abbandono di questa professione, per

raggiunti limiti di età, sino a circa il 70% dei medici in servizio.

Per far fronte a questa situazione drammatica, il documento approvato in sede nazionale propone di implementare le procedure concorsuali per i medici dipendenti e di incrementare di circa 1000 borse annuali i contratti di formazione specialistica post-laurea, nonché di raddoppiare il numero di borse di studio per il corso di formazione in Medicina Generale.

Richiede inoltre di riaprire in tempi brevi i bandi regionali per l’accesso al corso di formazione in Medicina Generale per i laureati non ancora abilitati, vista la modifica del Decreto 7 marzo 2006, avvenuta a bando in corso, per permettere l’iscrizione ai medici neolaureati abilitandi a luglio.

Propone anche di incrementare le attività compatibili con la frequenza al corso in Medicina Generale, stabilendo priorità di acceso alle stesse, in modo tale che l’integrazione fra formazione e lavoro superi almeno in parte la disequità del trattamento di tali professionisti rispetto a quelli impegnati nelle scuole di specializzazione. Infine, la mozione suggerisce

maggior coordinamento tra tutte le parti per velocizzare le procedure concorsuali e l’assegnazione delle borse, nonché di sfruttare le risorse del servizio sanitario nazionale per incrementare l’offerta formativa e integrare mondo del lavoro e università.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Anelli per l’approvazione in sede di Consiglio nazionale dell’Ordine del Giorno presentato: “La mozione approvata mostra attenzione alle esigenze dei giovani medici in un contesto lavorativo come quello attuale caratterizzato da un’elevata età media dei medici in servizio, dalle carenze drammatiche di personale che presto saranno innescate dai pensionamenti e dalla difficoltà, per contro, dei laureati a inserirsi nei percorsi formativi post laurea e a entrare nel mercato del lavoro. Tuttavia, le proposte presentate servono solo a tamponare una situazione di emergenza che deve essere affrontata attraverso una riforma organica dei percorsi formativi, nonché della programmazione. Occorre semplificare, snellire e velociz-

zare iter che troppo spesso risultano inutilmente lunghi, a partire dall’idea di una laurea abilitante che consenta di saltare il passaggio dell’esame di Stato.”

CAMPAGNA VACCINAZIONI: L’ORDINE IN CAMPO

È andata in affissione a novembre la nuova campagna di comunicazione promossa dall’Ordine dei Medici di Bari per sensibilizzare la popolazione rispetto all’importanza della vaccinazione antinfluenzale. L’iniziativa supporta la campagna vaccinale antinfluenzale e antipneumococcica 2017-2018. I dati dicono infatti che le complicanze dell’influenza hanno provocato 322 casi gravi e 83 decessi in Puglia dal 2009 al 2016.

La campagna avverte i cittadini che “L’influenza aggredisce e può uccidere”, invitandoli a vaccinarsi e ricordando loro che “Il vaccino è gratuito per anziani e categorie a rischio.

Chiedi al tuo medico”. L’headline è accompagnato dall’immagine in primo piano di un gatto che tende gli artigli verso il guscio di una piccola tartaruga.

L’analisi dei dati del sistema di sorveglianza CIRINET ha consentito di stimare, nella stagione 2016/17, oltre 183.553 casi di sindrome simil-influenzale in cittadini pugliesi. Le linee guida dell’Unione Europea consigliano la vaccinazione antinfluenzale per tutti i soggetti che vogliono evitare la malattia, in particolare per gli adulti over 65 e per i malati cronici.

Nonostante il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale abbia previsto per i soggetti ≥ 65 anni e per le categorie a rischio il 75% di copertura vaccinale antinfluenzale come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale, nella

stagione 2016/2017 è stata raggiunta nella nostra regione una copertura vaccinale del 58%, con 733.612 dosi di vaccino antinfluenzale somministrate.

Inoltre, benché nelle ultime due stagioni ci sia stato un modesto aumento, la coperture vaccinale nei soggetti ≥ 65 anni continua a risentire del calo osservato dopo la stagione 2007/2008. È quindi importante che nasca una nuova sensibilità anche rispetto alla necessità di sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. L’Ordine di Bari è da tempo impegnato anche alla diffusione della vaccinazione tra gli operatori sanitari, che devono dare il buon esempio. La vaccinazione antinfluenzale del professionista della sanità protegge infatti i pazienti con cui l’operatore può venire in contatto e ai quali può trasmettere l’infezione e protegge l’operatore stesso, evitando l’interruzione di servizi essenziali di assistenza in caso di epidemia influenzale all’interno di una struttura assistenziale.

CARENZA MEDICI Sono drammatici i numeri relativi alla futura carenza di medici all’interno del servizio sanitario nazionale: 15mila i medici di medicina generale usciranno dal sistema nei prossimi 5 anni, considerando un’età media di pensionamento di 67 anni.

Ogni anno, a fronte quindi di un’uscita di circa 3mila medici all’anno, si diplomano al Corso di Medicina Generale solo 900/950 medici. Le

Dicembre 2017 | Notiziario | 13

graduatorie non sono un serbatoio sufficiente, dato che dei 30mila medici apparentemente in attesa di occupazione stabile, oltre il 60% ha più di 50 anni. Solo il 40% - quindi circa 12mila medici – sono potenzialmente attivabili. È quanto è emerso durante le Giornate di Approfondimento sulla Formazione del Medico, organizzate dall’Ordine in collaborazione con la Fnomceo al Castello Svevo il 15 e 16 Settembre scorsi.

Anche in area ospedaliera la situazione è critica: nei prossimi 10 anni da 50 a 56mila medici sono in uscita. A questa emorragia si aggiungono i 1500 giovani medici laureati o specializzati che ogni anno si traferiscono all’estero perché bloccati dall’imbuto formativo e sospesi in un limbo che non consente l’accesso al mondo del lavoro stabile. Il problema era stato riconosciuto per la prima volta ufficialmente lo scorso 27 Luglio, in una Nota di aggiornamento all’Atto di indirizzo sulla medicina convenzionata del Comitato di Settore Regioni-Sanità. La nota forniva indicazioni su come promuovere modelli di assistenza evoluti e fornisce linee guida per sviluppare i futuri Accordi Collettivi Nazionali a fronte delle nuove indicazioni normative, ma anche dell’evoluzione degli scenari della demografia pro-

14 | Notiziario | Dicembre 2017

fessionale, dell’epidemiologia, del mutato contesto professionale. “Il ricambio generazionale dei MMG rappresenterà nei prossimi anni un tema particolarmente critico. “Occorre potenziare il ruolo della programmazione regionale nella definizione dei fabbisogni, in termini sia di rapporto ottimale che di massimale di scelte, e prevedere un incremento del numero massimo di assistiti in carico ad ogni MMG in presenza di modelli organizzativi multi professionali e ben strutturati, dove i MMG hanno a disposizione personale e strumenti.

Occorre inoltre considerare strumenti convenzionali per agevolare l’inserimento nelle graduatorie regionali e l’accesso dei giovani medici anche in quegli ambiti territoriali carenti che per caratteristiche oro-geografiche risultano da anni privi di copertura: per esempio, incentivazioni economiche e agevolazioni logistiche (gratuità dello studio, apertura dello studio presso una UCCP).”

SICUREZZA: LE RICHIESTE A EMILIANO

In un incontro dello scorso settembre tra Emiliano e i Presidenti degli Ordini dei medici pugliesi, il Presidente si è impegnato affiché si costituisca l’Osservatorio regionale sulla sicurezza, che gli Ordini chiedono da tempo come luogo in cui registrare e analizzare i casi di aggressione, in modo da individuare i fattori di pericolosità e proporre soluzioni finalizzate alla tutela della sicurezza degli operatori sanitari. Inoltre, sul fronte sicurezza delle sedi di guardia medica, Regione e Ordini hanno concordato di procedere con la sperimentazione – inizialmente in alcune località per poi essere esteso a tutto il territorio - di un nuovo modello per la continuità assistenziale che preveda poli unici nel periodo di reperibilità notturna.

Dopo le 22.30 – quando cioè nel modello attuale le sedi di guardia medica chiudono al pubblico ed è prevista la reperibilità telefonica per visite

domiciliari - i medici in servizio saranno aggregati in un polo unico presso gli ospedali o le sedi ASL di zona da dove effettueranno il triage telefonico e risponderanno alle chiamate dei pazienti per le visite domiciliari.

Questo consentirà di superare i rischi cui vanno incontro i medici della continuità assistenziale – tra cui molte sono donne – che nelle ore di guardia notturna rimangono da soli nelle diverse sedi sul territorio rimanendo più esposti ad aggressioni.

Inoltre, il modello che verrà sperimentato prevede che i medici di continuità assistenziale in visita domiciliare nelle ore notturne siano accompagnati da un operatore di assistenza di Sanitaservice che avrà una funzione deterrente e di tutela della sicurezza. Purtroppo, a oltre due mesi di distanza dall’incontro, quanto promesso non è stato ancora avviato, mentre nuovi casi di aggressioni ai danni di dottoresse della continuità assistenziale hanno riportato il tema sicurezza all’attenzione dei media e reso ancora più urgente l’adozione di misure immediate, come raccontiamo nello speciale incluso in questo numero del Notiziario.

AGENDA DA DICEMBRE 2017 A MAGGIO 2018 Dottori al Cinema Dr. Holmes, Dr. Marlowe o Dr. Maigret ?

SALA CONVEGNI ISTITUTO ONCOLOGICO DI BARI.

27 GENNAIO 2018 “Vaccini e salute” AULA MAGNA DEL LICEO A. SCACCHI IN BARI.

DA DICEMBRE 2017 A MAGGIO 2018 I° Corso Regionale di Formazione, Perfezionamento, ed Aggiornamento sulle Malattie Neuromuscolari POLITECNICO DI BARI

LA MEDICINA com’era...

150 ANNI FA NASCEVA MARIE CURIE: LA DONNA DEI PRIMATI

RENÉ LAENNEC: L’INVENTORE DELLO STETOSCOPIO

Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie, nasceva a Varsavia 150 anni fa: il 7 novembre 1867. In questa data - e non è una coincidenza - si celebra la “Giornata Mondiale della Fisica Medica”.

Marie Curie vanta numerosi e prestigiosi primati: è stata una delle prime donne scienziato della storia; la prima docente donna a insegnare all’Università Sorbona di Parigi con una cattedra in Fisica Generale; la prima fra gli scienziati a vincere ben due premi Nobel: nel 1903 quello per la Fisica e nel 1911 quello per la Chimica, grazie ai suoi studi sulla radioattività. Fu proprio lei a inventare questa parola, riferendosi all’emissione di radiazioni da parte della materia. Non a caso, l’unità di misura che segnala la radioattività degli elementi si chiama “curie”. Tra le sue scoperte, si ricorda quella di due elementi: il polonio e il radio (quest’ultimo in grado di distruggere le cellule tumorali e dunque utilizzato in radioterapia per la cura del cancro). Durante la prima guerra mondiale, Marie Curie lavorò come radiologa per il trattamento dei soldati feriti: dotando un’automobile di un’apparecchiatura radiografica favorì le indagini radiologiche in prossimità del fronte e partecipò alla formazione di tecnici e infermieri. Nel 1933, insieme a suo marito, decise di non depositare il brevetto internazionale per il processo di isolamento del radio. Così facendo, la scienziata volle agevolare il lavoro della comunità scientifica al servizio dell’umanità. Un anno dopo, nel 1934, Marie Curie morì a Passy, in Francia, per un’anemia aplastica contratta quasi certamente a causa dell’esposizione alla radiazioni di cui all’epoca si ignorava la pericolosità.

Non c’è disegno, pièce teatrale o film che non rappresenti i medici con il camice e lo stetoscopio intorno al collo.

Ebbene, questo famosissimo strumento, che serve ad amplificare i suoni emessi dal corpo permettendo una prima diagnosi di malattie legate ai bronchi o al cuore, fu inventato dal medico francese René Laennec, nato a Quimper, in Francia, nel 1781. La versione più attendibile su questa invenzione riferisce che Laennec, alle prese con una paziente in sovrappeso, non riuscì a posare l’orecchio sul torace della donna (pratica comune al tempo, per sentire i suoni del corpo). Spinto da questa difficoltà e dunque dalla conseguente impossibilità di fare una diagnosi, il medico francese ideò un sistema che potesse sostituirsi all’orecchio umano. Arrotolò un quaderno di carta formando un cilindro, appoggiò un’estremità sul torace della paziente e avvicinò l’orecchio sull’altra, in modo da sentire il battito del cuore amplificato. Successivamente questa idea rudimentale si trasformò in uno strumento più definito e in legno: lo stetoscopio. Nella sua forma più semplice, lo stetoscopio è costituito da due auricolari (che vengono indossati dal medico), collegati attraverso un tubo a un piccolo padiglione (che viene appoggiato sulla spalla o sul petto del paziente).

Il processo con cui viene utilizzato lo stetoscopio si chiama auscultazione e trasferisce l’energia sonora del corpo all’orecchio dell’ascoltatore.

Proprio grazie alla sua stessa invenzione, Laennec scoprì di essere malato. Usando lo stetoscopio, suo nipote gli diagnosticò la tubercolosi, a causa della quale morì nel 1826, a 45 anni.

Dicembre 2017 | Notiziario | 15

NOTIZIE IN PILL LE

STENT: INUTILE CONTRO I DOLORI TORACICI

Lo stent, seppure fondamentale negli interventi coronarici percutanei, non avrebbe la stessa utilità nell’alleviare i dolori al torace. La rivelazione arriva da uno studio scientifico dell’Imperial College di Londra, pubblicato sulla rivista Lancet.

Lo studio, coordinato dal dottor Justin E. Davis, è stato condotto su 230 pazienti con le arterie coronarie ostruite per oltre il 70 per cento e con un forte dolore toracico: entrambe condizioni sufficienti per procedere con angioplastica. Per sei settimane, i pazienti hanno assunto farmaci per ridurre il rischio di un attacco di cuore e per alleviare il dolore al torace. Successivamente sono stati sottoposti a due procedure: 101 pazienti a quella reale con inserimento di stent; i restanti 95 a quella “finta”, cioè senza stent. In entrambi i gruppi, i medici hanno inserito un catetere attraverso l’inguine (o il polso) del paziente e hanno raggiunto l’arteria bloccata. Una volta che il catetere è arrivato fino al punto di occlusione, il medico ha in-

serito uno stent o, se il paziente era stato sottoposto alla “finta” angioplastica, semplicemente ha estratto il catetere senza posizionare lo stent.

Alla fine della sperimentazione, sottoposti ai test, tutti i pazienti hanno dichiarato di sentire meno dolore al petto e hanno fatto meglio di prima nelle prove da sforzo sul tapis roulant. Coloro che sono stati sottoposti alla “finta” procedura, insomma, hanno avuto gli stessi risultati di quelli ai quali invece è stato inserito lo stent.

SCLEROSI MULTIPLA: DIAGNOSI PRECOCE CON LE NEUROIMMAGINI

Non solo diagnosi e monitoraggio degli effetti delle terapie aiutano a identificare le lesioni cerebrali perivenulari tipiche della sclerosi multipla. Anche le neuroimmagini possono avere un ruolo fondamentale nella comprensione dei meccanismi

16 | Notiziario | Dicembre 2017

biologici di questa malattia. Se n’è parlato, a Parigi, durante il settimo Congresso Congiunto dei Comitati Europeo e Americano per la Terapia e la Ricerca sulla Sclerosi Multipla (ECTRIMS-ACTRIMS). Se è vero che la malattia non si arresta anche quando clinicamente non sono evidenti segni di progressione, la risonanza può tuttavia fornire biomarcatori affidabili, in modo da predire l’evoluzione dei sintomi, aiutando a comprendere l’attività cronica della malattia, individuando e misurando le cosiddette Sels (slowly evolving lesions - lesioni a lenta evoluzione).

Il monitoraggio di questo tipo di lesioni è fondamentale, soprattutto «per chi è colpito da sclerosi multipla primariamente progressiva, il cui peggioramento in termini di disabilità può essere meglio correlato alla presenza di lesioni a lenta evoluzione», come ha osservato il professor Nicola de Stefano, neurologo dell’Università degli studi di Siena.

MACULOPATIA: IN ITALIA NE SOFFRE IL 5,3% DELLA POPOLAZIONE

La prima indagine nazionale sulla degenerazione maculare, condotta dall’istituto Lorien Consulting in collaborazione con il Centro ambrosiano oftalmico (Camo), ha diffuso un dato abbastanza importante: il 5,3% popolazione italiana over 50 soffre di maculopatia, una malattia poco conosciuta, che colpisce la vista e che spesso conduce alla cecità.

Stando al sondaggio, realizzato su un campione di 600 persone, sono in prevalenza le donne (69% contro il 54% del totale) a soffrire di degenerazione maculare, specialmente del Nord Ovest (40% contro 27%) e di età superiore a 80 anni nella maggior parte dei casi (54% contro 14%).

I risultati mostrano, inoltre, una correlazione tra la degenerazione maculare e altre patologie o abitudini di vita scorrette: chi soffre di questa malattia oculare risulta anche affetto da diabete (25% rispetto all’11% della popolazione over 50), da ipertensione (46% contro il 35%), così come risulta aver subito un intervento alla cataratta (35% contro 13%) o è fumatore (31%) rispetto al resto del campione (23%). Il sondaggio è stato realizzato tra il 11 e il 16 settembre 2017 su un campione di 600 persone.

na, i ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che anche una trasfusione di sangue possa portare ad ammalarsi di Alzheimer. Infatti, quando un topo sano entra in contatto con il sangue di un topo malato (geneticamente indotto), inizia lui stesso a sviluppare placche amiloidi nel cervello. Tuttavia è ancora presto per trarre conclusioni, anche perché il collegamento del sistema circolatorio nei topi non trova un corrispettivo nelle persone.

L’INSONNIA FAVORISCE GLI INCIDENTI STRADALI

Dal “CNH Iveco Industrial CheckStop”, il progetto internazionale per la sicurezza stradale, sostenuto dall’Autorità Ue per la sicurezza stradale e dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) è nata una ricerca che studia i possibili collegamenti tra l’insonnia e gli incidenti stradali. Emerge che chi dorme male o riposa poco, oltre ad essere più predisposto a diverse malattie (come diabete, depressione e disturbi respiratori) ha più possibilità di provocare o subire un incidente stradale. Lo studio, pubblicato su Plos One, è stato ideato e coordinato dal neurologo Sergio Garbarino del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova in collabo-

razione con il Dipartimento di Scienze della Salute dello stesso ateneo e del docente di Medicina del Lavoro Nicola Magnavita dell’Istituto di Salute Pubblica dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma.

INFLUENZA: PREVISIONI E PREVENZIONI

Come andrà l’influenza quest’anno?

Quante persone colpirà? A queste domande cerca di rispondere uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Chicago. Il metodo messo a punto da questi scienziati dovrebbe consentire di fare alcune previsioni sull’entità e sulla diffusione del virus influenzale. A differenza dei modelli tradizionali, questo metodo include informazioni sui cambiamenti di tipo genetico che il virus ha subito rispetto agli anni precedenti. Nello studio dei ricercatori di Chicago, infatti, vengono analizzate le sequenze geniche dei virus in circolazione negli anni passati e poi confrontate con quelle dei virus attuali. Il risultato di questa comparazione permette di creare un vero e proprio “indice” dell’evoluzione del virus rispetto agli anni precedenti.

Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine.

L’ALZHEIMER SI TRASMETTE ATTRAVERSO IL SANGUE?

Una ricerca pubblicata sulla rivista Molecular Psychiatry (Nature) e condotta dalla University of British Columbia di Vancouver, si chiede se l’Alzheimer possa trasmettersi attraverso il sangue di una persona affetta dalla malattia. Al centro dello studio c’è, in particolare, la beta-amiloide, proteina cardine nella patogenesi dell’Alzheimer, che viene prodotta direttamente nel cervello così come in tessuti periferici da dove poi passa nella circolazione generale.

Proprio analizzando questa protei-

Dicembre 2017 | Notiziario | 17

DDL LORENZIN

RIFORMA DEGLI ORDINI: UN’OCCASIONE MANCATA Avremmo voluto una legge di riforma degli ordini che migliorasse la legge istitutiva del 1946. Una legge moderna, capace di rispondere al nuovo contesto sociale e al veloce avanzare del progresso scientifico e tecnologico. Invece, la legge attuale incide solo sui meccanismi elettorali, con esiti “eversivi”.

18 | Notiziario | Dicembre 2017

“L

a Repubblica tutela la salute come

appropriatezza del Ministero della Salute per

fondamentale diritto dell’indivi-

veder riconosciuta la specificità dell’atto me-

duo e interesse della collettività,

dico. La sentenza trasforma infatti l’obbligo

e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nes-

del medico in un semplice “invito” e confer-

suno può essere obbligato a un determinato

ma quanto come Ordini abbiamo sempre so-

trattamento sanitario se non per disposizione

stenuto: il medico ha piena autonomia sulle

di legge. La legge non può in nessun caso

prescrizioni e la prerogativa di agire esclusiva-

violare i limiti imposti dal rispetto della per-

mente secondo “scienza e coscienza”.

sona umana.”. Nell’articolo 32 della Costitu-

La Corte ha confermato che il diritto alla sa-

zione sono condensati molti dei principi che

lute del paziente deve venire prima di ogni

sono al centro del dibattito pubblico sulla

considerazione

salute: il bilanciamento tra diritto alla libertà

principio già affermato dalla sentenza 8254

individuale e l’interesse della collettività – che

del 2 marzo 2011 che riconosceva come “Nel

è deflagrato nella questione vaccini - e quello

praticare la professione medica il medico

tra legge e rispetto della persona umana. Ho

deve, con scienza e coscienza, perseguire

richiamato volutamente la Costituzione per-

un unico fine: la cura del malato, utilizzan-

ché non è un bel paese quello che deve ricor-

do i presidi diagnostici e terapeutici di cui al

rere ciclicamente alla sentenza di un tribunale

tempo dispone la scienza medica, senza farsi

per far valere principi che dovrebbero essere

condizionare da esigenze di diversa natura,

inviolabili e condivisi, a tutela del bene co-

da disposizioni, considerazioni, valutazioni,

mune. Noi medici abbiamo dovuto aspettare

direttive che non siano pertinenti rispetto ai

la recente sentenza della Corte costituzionale

compiti affidatigli dalla legge ed alle conse-

– la n° 169 del 2017 - sul cosiddetto Decreto

guenti relative responsabilità. Fermo

economico-finanziaria.

di FILIPPO ANELLI

Un

Dicembre 2017 | Notiziario | 19

COSA DICE LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE N° 169 DEL 2017 Così recita la sentenza della Corte Costituzionale 169/2017, in merito al Decreto Appropriatezza: “la previsione legislativa non può precludere al medico la possibilità di valutare, sulla base delle più aggiornate e accreditate conoscenze tecnico-scientifiche, il singolo caso sottoposto alle sue cure, individuando di volta in volta la terapia ritenuta più idonea ad assicurare la tutela della salute del paziente (in senso conforme, tra le altre, sentenza n. 151 del 2009). Alla luce di tale indefettibile principio, l’“appropriatezza prescrittiva” prevista dall’art. 9-quater, comma 1, del d.l. n. 78 del 2015 ed i parametri contenuti nel decreto ministeriale devono essere dunque intesi come un invito al medico prescrittore di rendere trasparente, ragionevole ed informata la consentita facoltà di discostarsi dalle indicazioni del decreto ministeriale.”

restando il valore di tali regole o protocolli

perché le linee guida hanno un valore e pos-

come indicazioni generali riferibili ad un caso

sono risultare utili, ma le competenze tecnico

astratto, permane comunque per il medico la

scientifiche unite all’esperienza clinica non

necessità di valutare specificamente il caso

possono essere decise per legge. Per questo,

affidato al suo giudizio, di rilevarne ogni par-

in seguito all’uscita delle linee guida regionali

ticolarità, di adottare le decisioni più opportu-

per il contenimento della spesa farmaceutica,

ne, anche discostandosi da quelle regole. La

gli Ordini pugliesi hanno chiesto alla Regione

piena autonomia del sanitario nella scelta dei

che la politica del farmaco torni nelle mani

più opportuni presidi diagnostici e terapeu-

dei medici, perché la prescrizione è un atto

tici è, peraltro, prevista nello stesso codice

medico che non può essere guidato da un

deontologico sanitario.” La professione non

approccio ragionieristico. In tutti questi ra-

può quindi avere condizionamenti, perché il

gionamenti manca poi quello che io chiamo

rapporto tra medico e cittadino è un rappor-

l’X-Factor dell’agire medico: la dimensione

to privato, in cui deve prevalere la libertà del

umana. Possiamo costruire degli algoritmi

medico di agire in accordo con il paziente e

perfetti e progettare nuove tecnologie che

nel suo esclusivo interesse. Non possiamo

supportino i medici nel loro operare, ma nes-

allora, in nome di una presunta efficienza,

suna macchina e nessuna linea guida potrà

imbrigliare l’atto medico in

mai avere l’empatia necessaria al processo

una serie

di cura. Alla luce di tutto questo, avremmo

di per-

voluto una legge di riforma degli ordini che

corsi

migliorasse la legge istitutiva del 1946. Una

prede-

legge moderna, capace di rispondere al nuo-

finiti 20 | Notiziario | Dicembre 2017

e

vo contesto sociale e al veloce avanzare del

obbligati,

progresso scientifico e tecnologico e che

tificatore, punto di riferimento per i cittadini, ma anche il luogo in cui discutere su cosa significa essere medici oggi, in cui affrontare temi difficili che investono la deontologia professionale, come la DAT, la Disposizione anticipata di trattamento e la medicina potenziativa – che sarà al centro degli incontri della prossima edizione della Scuola di Etica Pubblica. Il ddl uscito dalla Commissione alla Camera è invece espressione di una cultura che tende a smantellare il sistema della qualificazione della professione medica e, più in generale, di tutte le professioni intellettuali.

Siamo sicuri che la sanità richieda dei medici

IL DDL USCITO DALLA COMMISSIONE ALLA CAMERA È ESPRESSIONE DI UNA CULTURA CHE TENDE A SMANTELLARE IL SISTEMA DELLA QUALIFICAZIONE DELLA PROFESSIONE MEDICA E, PIÙ IN GENERALE, DI TUTTE LE PROFESSIONI INTELLETTUALI.

mettesse gli enti di governo della professione

che siano meri tecnici? Il medico rappresen-

in grado di incidere realmente sulla tutela del

ta l’unico vero garante del diritto alla salute

diritto alla salute dei cittadini e sulla qualità

dei cittadini, proprio perché è libero e auto-

del lavoro dei medici. Invece, la legge attua-

nomo. Se perde queste prerogative, e viene

le incide solo sui meccanismi elettorali, con

ingabbiato in una griglia come si è tentato

un esito che definerei eversivo. Se applicata

di fare col decreto appropriatezza, perde la

oggi decapiterebbe infatti l’attuale dirigenza,

possibilità di tutelare il paziente. Abbiamo

perché impedirebbe alla quasi totalità dei

davanti a noi una serie di sfide, a partire dalle

Presidenti degli ordini di continuare il pro-

diseguaglianze in termini di salute tra nord e

prio lavoro. Anche a riguardo dei meccani-

sud del paese che vedono al meridione mino-

smi elettorali e della necessità di ampliare la

ri risorse, meno posti letto, una mortalità più

partecipazione al voto e la rappresentatività

alta. Più che parlare di autonomia dovremmo

avremmo voluto un dialogo con la politica. In

parlare di uguaglianza dei diritti di tutti gli

primis, la legge avrebbe dovuto rispondere

italiani. Una prova di maturità l’hanno data

alle esigenze dei cittadini e poi a quelle della

proprio i presidenti degli ordini dei medici

professione, soprattutto nel momento attuale

di tutta Italia, che hanno votato all’unanimità

in cui il bisogno di salute è in evoluzione e

l’ordine del giorno da noi proposto sulla pe-

l’opinione pubblica è disorientata dalla cir-

requazione dei fondi sanitari. Portiamo avanti

colazione incontrollata di fake news anche

allora insieme la battaglia per difendere i 3

in ambito sanitario. La legge doveva essere

pilastri del nostro sistema sanitario nazionale:

l’occasione per fare degli ordini un ente cer-

solidarietà, universalità, equità.

Dicembre 2017 | Notiziario | 21

MANIFESTAZIONE MEDICI

IL DOCUMENTO DELLE SIGLE INTERSINDACALI: VERTENZA SANITÀ Le diverse sigle dell’intersindacale dei medici hanno firmato un documento che sintetizza le motivazioni che hanno portato i medici ad indire la mobilitazione del 10 novembre. Riportiamo di seguito il testo integrale.

I

n un tempo in cui le problematiche legate all’Assistenza Sanitaria, alla soddisfazione del cittadino ed all’efficienza del Sistema Sanitario sono pane quotidiano per i mass media e i dibattiti politici, i Medici sono

stati tenuti

sempre più ai margini delle scelte della Regione Puglia. Para-

dossalmente più forte è il disagio degli utenti e degli operatori sanitari, più la politica è sorda alle grida di allarme lanciate dalla classe medica. Le

colleghe della Continuità Assistenziale si sentono sempre più sole di fronte alle possibili minacce di una utenza spesso imprevedibile e

sconosciuta.

I colleghi del 118 sono spesso relegati in locali angusti e inadeguati.

I Medici della Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta si sentono sorvegliati speciali dal “Grande Fratello” regionale e spesso additati come i dispensatori di prestazioni inappropriate. I Medici di Pronto Soccorso, ogni giorno in trincea, sono il bersaglio sistematico degli utenti rabbiosi per la cronica carenza di posti letto. ni e

I Medici Ospedalieri sempre più pochi,

anzia-

demotivati, stressati da un lavoro fortemente burocratizzato e privo

dei

necessari stimoli professionali vivono in un costante clima di precarietà e non

avvertono in alcun modo, la presenza protettiva e rassicurante delle Direzioni

22 | Notiziario | Dicembre 2017

che invece spesso, facendo finta di ignorare le enormi difficoltà organizzative, sono alla ricerca del “colpevole” di presunti episodi di mala sanità.

I Medici del Territorio, sempre più pochi e disorientati, vivono alla eterna ricerca di una adeguata dimensione professionale ed assistenziale da tempo

promessa e mai realizzata. I sindacati rappresentativi di tutte le categorie Mediche, costituitisi in “coordinamento permanente”, riuniti in data 16 Ottobre 2017, denunciano l’adozione di atti Regionali che incidono pesantemente sull’esercizio quotidiano della professione, avvenuta in maniera unilaterale e senza alcun coinvolgimento dei Medici, denunciano

l’in-

differenza della politica ai problemi reali della gente e degli operatori sanitari, denunciano il distacco creato tra classe politica e classe medica in ogni passaggio

dei percorsi programmatici in tema di salute, denunciano ostilità al confronto democratico, denunciano decisioni più attente ad esaltare una medicina amministrativa che una medicina orientata ai bisogni della gente.

I Sindacati, consapevoli delle difficoltà programmatiche

e gestionali derivanti da un cronico de-finanziamento del

SSN, chiedono un adeguato luogo di ascolto e condivisio-

Le sigle intersindacali che hanno firmato il documento il 18 Ottobre scorso: FIMMG, ANAAO, CIMO, CISL Medici, UIL Medici, AROOI, SMI, FASSID, SUMAI, SBV, USMMO

ne di problematiche vitali per la categoria quali: • LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. • SICUREZZA DELLE CURE.

• MODELLI ORGANIZZATIVI CHE DIANO DIGNITA’ ALLA PROFESSIONE.

• PROGRAMMAZIONE SANITARIA CHE DIA RISPOSTE REALI ALLE ESIGENZE ASSISTENZIALI. • ADEGUATI TEMPI DI ASCOLTO E DI LAVORO NEL RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE. • MODERNIZZAZIONE DEL SISTEMA ED AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO.

• MENO MEDICINA AMMINISTRATIVA PIU’ MEDICINA ORIENTATA AI BISOGNI DELLA GENTE. • MINORE VERTICISMO DECISIONALE.

Al fine di dare voce al diffuso disagio di tutta la categoria,

stanchi di

essere il facile bersaglio di ogni evidente disfunzione assistenziale e presunti casi di mala sanità, le Organizzazioni Sindacali hanno concordato una

manifestazione da tenersi il 10 Novembre prossimo nei pressi della sede del Consiglio Regionale.

Nello stesso tempo, le Organizzazioni Sindacali invitano il Presidente ad un rapido cambio di rotta nelle relazioni con

rappresentanze dei Me-

dici e Lo invitano ad aprire un ampio confronto

sui

temi sopra enunciati

con lo scopo di dare nuovo smalto e linfa al dibattito democratico sul tema della Salute Pubblica.

Dicembre 2017 | Notiziario | 23

D O S S I MEDICI ER MANIFESTAZIONE

MEDICI IN PIAZZA PER LA GIORNATA DELL’ORGOGLIO MEDICO Sono oltre un migliaio i medici provenienti da tutte le provincie pugliesi, che sono scesi in piazza il 10 novembre scorso a Bari per esprimere il disagio di un’intera categoria rispetto al sistema sanitario regionale. Una data storica per la Puglia, che ha visto il sindacato medico unito e i medici di famiglia a fianco di ospedalieri, specialisti e medici del territorio.

di ROBERTA FRANCESCHETTI

24 | Notiziario | Dicembre 2017

S

ono un migliaio i medici provenien-

carichi burocratici, alle limitazioni alla liber-

ti da tutte le provincie pugliesi che

tà e all’autonomia del medico, ad un orien-

sono scesi in piazza lo scorso 10 No-

tamento ragionieristico orientato al pareg-

vembre a Bari in quella che è stata definita

gio di bilancio del sistema sanitario, invece

la “Giornata dell’orgoglio medico”. Una

che all’umanizzazione delle cure. Una Sani-

mobilitazione che ha una valenza storica

tà per i cittadini si costruisce sulle persone,

perché per la prima volta ha visto il sindaca-

non sui numeri, mentre la vera umanizzazio-

to medico compatto, con 14 sigle aderenti,

ne è mettersi dalla parte del malato, hanno

manifestare il disagio di un’intera catego-

affermato i medici pugliesi in assemblea.

ria. Medici di famiglia, ospedalieri pubbli-

Hanno inoltre ribadito le drammatiche con-

ci e privati, medici del territorio, specialisti

dizioni in cui versano molte sedi sul territo-

convenzionati e accreditati, medici universi-

rio, a partire dai presidi di guardia medica,

tari, si sono ritrovati uniti nel denunciare un

punti di fragilità del sistema che mancano

sistema che non rispetta la dignità del me-

totalmente di sicurezza e che costringono

dico e preclude la possibilità di offrire un’ef-

molte colleghe a ricorrere a parenti, amici

ficiente relazione di cura con il paziente. I

o ad una sorveglianza privata per garantire

medici hanno ribadito il carattere indipen-

la propria incolumità.La Regione per contro

dente della protesta, che ha preso le distan-

ha assunto in modo autoreferenziale deci-

ze dalla politica e intende solo manifestare

sioni in materia sanitaria che hanno spesso

il disagio della professione rispetto al defi-

aggravato le condizioni di lavoro dei medici

nanziamento, alle carenze di personale, ai

e di fatto precludono la possibilità di effica-

IL CORTEO E L’ASSEMBLEA SINDACALE Il corteo è partito alle 13.30 dal Policlinico ed ha raggiunto la sede regionale di via Capruzzi per poi riunirsi in assemblea sindacale all’Hotel Excelsior, dove sono intervenuti i referenti regionali delle varie sigle sindacali, oltre a Silvestro Scotti, Segretario nazionale FIMMG, Fausto Campanozzi, Segretario nazionale CIMOP e Franco Quatraro, Segretario nazionale CISL Medici, Cosimo Nocera, Segretario nazionale organizzativo ANAAO-ASSOMED. Sono intervenuti inoltre Antonio Amendola per AAROI, Cosimo Lodeserto di ANAAO-ASSOMED, Roberto Panni per le BRANCHE A VISITA E ACCREDITATI (SBV), Arturo Oliva di CIMO, Vincenzo Piccialli di CISL MEDICI, Vincenzo De Ruvo per FASSID, Franco Angelastri di FESMED, Filippo Anelli di FIMMG, Daniela Pedà e Paolo Buonaiuto di SMI, Francesco Losurdo di SUMAI, Sabino Pesce UIL MEDICI, Giuseppe Vatinno UIL, Franco Lavalle di USSMO, Giuseppe Varcaccio di INTESA, Piero Nazzaro referente delle sigle dei medici universitari.

ce presa in carico del paziente e di tutela

condivisibili, li hanno privati dell’autono-

del diritto alla salute dei cittadini. Il tutto

mia.La mobilitazione di venerdì prossimo

in un contesto di complessivo e perdurante

ha inteso manifestare il disagio di un’intera

definanziamento del sistema sanitario, che

categoria e sollecitare il governo regionale

ha contratto le risorse e aumentato le criti-

a costituire con i medici dei tavoli di discus-

cità. Questa contrazione ha portato ad una

sione, per definire provvedimenti che diano

riduzione dei servizi offerti ai cittadini, con un riverbero negativo sui LEA e la crescita del numero dei cittadini che rinunciano a curarsi per motivi economici o che pagano di tasca propria le prestazioni sanitarie. Le croniche carenze di personale e l’iperburocratizzazione, unite a carenze organizzative e strutturali - a partire dall’uso di strumenti informatici obsoleti - privano i medici del

finalmente risposte condivise e sostenibili alla crisi della Sanità regionale. A Emiliano hanno chiesto di prendere atto del malessere della categoria e dell’impegno dei medici che in questi anni ha consentito alla sanità di andare comunque avanti tra mille difficoltà. Al Presidente dei pugliesi hanno anche fatto un appello affinché ascolti le ra-

tempo clinico da dedicare al paziente, ol-

gioni dei medici, che sono le ragioni di una

tre che della dignità e serenità di esercizio

Sanità migliore per tutti i cittadini, e costru-

della professione. Una dignità che è stata

isca una nuova Sanità insieme agli operatori

scientemente negata ai medici negli ultimi

presenti tutti i giorni sul campo, in modo

anni, con una serie di provvedimenti di na-

da difendere un ssn equo, universalistico e

tura ragionieristica che, in nome di obiettivi

solidale che è un bene di tutti.

Dicembre 2017 | Notiziario | 25

D O S S I MEDICI ER MANIFESTAZIONE

IL FOTORACCONTO DELLA MANIFESTAZIONE DEI MEDICI IL 10 NOVEMBRE A BARI

1

500 medici e 14 sigle sindacali sono scesi in piazza il 10 novembre a Bari. Al centro della vertenza, una serie di temi su cui i sindacati insistono da tempo e che negli anni non hanno ricevuto risposte dall’amministrazione. La Regione per contro ha assunto in modo autoreferenziale de-

cisioni in materia sanitaria che hanno spesso aggravato le condizioni di lavoro dei medici e di fatto precludono la possibilitĂ di efficace presa in carico del paziente e di tutela del diritto alla salute dei cittadini. Il tutto in un contesto di complessivo e perdurante definanziamento del sistema sanitario,

26 | Notiziario | Dicembre 2017

che ha contratto le risorse e aumentato le criticitĂ . Questa contrazione ha portato ad una riduzione dei servizi offerti ai cittadini, con un riverbero negativo sui LEA e la crescita del numero dei cittadini che rinunciano a curarsi per motivi economici o che pagano di tasca propria le prestazioni sanitarie.

A questo proposito, i medici hanno invitato il Presidente Emiliano a sostenere un cambiamento della posizione della Puglia all’interno della Conferenza Stato Regioni affinchÊ vengano rivisti i meccanismi di finanziamento e i tetti di spesa.

Dicembre 2017 | Notiziario | 27

«È la giornata dell’orgoglio medico.

I medici vogliono testimoniare oggi la loro voglia di continuare ad essere aderenti a quelli che sono i principi del codice deontologico, in una società e in un sistema sanitario regionale e nazionale che sembra prediligere sempre più le politiche economicistiche.

Quando si negano le prestazioni, sia quelle diagnostiche che quelle farmaceutiche, si crea sempre un corto circuito. Noi non vogliamo essere gli esattori della sanità. Credo che sia arrivato il momento di dire basta a questo sistema».

FILIPPO ANELLI Presidente OMCeO Bari

28 | Notiziario | Dicembre 2017

Dicembre 2017 | Notiziario | 29

30 | Notiziario | Dicembre 2017

«La gente si lamenta, perché è esasperata dalle lunghe liste di attesa; la gente è esasperata perché non trova risposte adeguate. Poi il terminale è il medico.

Questo non è possibile, non si può andare avanti così. Inoltre non si può andare avanti con organici ridotti, perché chiaramente una delle cause di allungamento delle liste di attesa è il fatto che ci siano pochi medici. Essendoci pochi medici, sicuramente non si può assolvere in maniera compiuta a tutte le richieste e tutte in breve tempo

FRANCO LAVALLE

Vice Presidente OMCeO Bari

Dicembre 2017 | Notiziario | 31

«Non ne possiamo più di essere sottomessi al potere economico che dell’interesse sociale e sanitario non ha più riguardo.

Perché non si può giustificare tutto con l’equilibrio di bilancio; bisogna giustificare ai cittadini i diritti che gli si levano, in nome dell’equilibrio di bilancio. Ormai sono anni che in questo Paese è partita una cultura di delegittimazione dei professionisti e degli intellettuali e non è più tollerabile».

SILVESTRO SCOTTI

Presidente OMCeO Napoli

32 | Notiziario | Dicembre 2017

Dicembre 2017 | Notiziario | 33

34 | Notiziario | Dicembre 2017

SICUREZZA In Puglia il sistema di continuità assistenziale non garantisce in molte sedi le condizioni minime di sicurezza degli operatori sanitari. E molti medici - soprattutto donne - si fanno accompagnare sul posto di lavoro da parenti e amici o pagano di tasca propria un servizio di vigilanza. Si tratta di una situazione intollerabile che l’Ordine dei medici di Bari denuncia da anni, ma nei confronti della quale, nonostante le promesse, poco è stato fatto. Manca un censimento e una verifica delle condizioni delle sedi. E manca, soprattutto, quel ripensamento complessivo del sistema di continuità assistenziale che permetterebbe di evitare che i medici si trovino da soli in sedi isolate e insicure. Il problema delle aggressioni non tocca però solo le guardie mediche, ma investe tutte le categorie, dal 118 agli ospedalieri, perché qualcosa si è rotto nel rapporto di fiducia tra medico e paziente.

Dicembre 2017 | Notiziario | 35

AGGRESSIONI SUL LAVORO: NON BASTA UN VIDEOCITOFONO

L’opinione di OMBRETTA SILECCHIA Medico di medicina generale - Continuità Assistenziale

36 | Notiziario | Dicembre 2017

L

avoro nel Servizio di Continuità assi-

ne: nulla sarebbe più frustante.

stenziale della Regione Puglia da più

Senso di abbandono ed impotenza: questo

di dieci anni. Ho iniziato dopo l’abilita-

è ciò che prova il medico di Continuità as-

zione, come reperibile, in un quartiere peri-

sistenziale. Abbandono da parte di chi per

ferico di Bari, la mia città, e sin da subito mi

contratto ti dovrebbe tutelare ed invece da

è stata chiara la prima regola della Continu-

sempre ti ignora: l’indifferenza delle istitu-

ità assistenziale: portare a casa la pelle. Ho

zioni fa più male della violenza fisica. Ed im-

subito aggressioni verbali, scansato aggres-

potenza perché nulla può fare il medico da

sioni fisiche, sono stata oggetto di stalking

solo per migliorare questo splendido lavo-

e minacce a mano armata.

ro. «Fornire adeguate misure di sicurezza»

Nelle postazioni singole, le prime sulle

recita l’ACN, tra gli obblighi delle aziende.

quali ritengo si dovrebbe intervenire per la

Indubbiamente dotare le sedi di videocito-

messa in sicurezza, ho vissuto le esperienze

fono, sistemi di sorveglianza o telesoccorso,

più drammatiche.

illuminazione adeguata, porte con grate si-

Quando sei solo, soprattutto di notte, in

gnifica fornire misure di sicurezza. Eppure in

ambulatori per lo più isolati, lontani dal pas-

certi ambulatori, dove ti separa dalla strada

saggio cittadino o addirittura in campagna,

solo una porta che andrebbe giù con una

o quando al domicilio del paziente chiudi

spallata, questi dispositivi sono un mirag-

quella porta alle tue spalle, sai che tutto

gio. E l’adeguatezza? Una telecamera può

può accadere. Ogni turno è una roulette

realmente rappresentare un deterrente op-

russa. Cerchi immediatamente di individua-

pure è semplicemente uno strumento utile

re eventuali vie di fuga e d’istinto ti ritrovi a

per ricostruire un crimine già commesso?

studiare il paziente, non per i suoi sintomi,

E quale può essere la funzione preventiva

ma per atteggiamenti che potrebbero cela-

di un videocitofono? È possibile risalire alle

re ben altre intenzioni.

reali intenzioni di un individuo attraverso un

Mai potresti accettare che la paura compro-

volto visualizzato su un monitor? E a cosa

metta il lavoro che ami e che fai con passio-

serve un telecomando che allerta le Forze

dell’Ordine o un servizio privato di vigilanza, se lavori in un luogo sperduto e non sei immediatamente raggiungibile?

Personalmente ri-

tengo che l’unica misura di sicurezza adeguata alla presenza di un solo medico

L’unica misura di sicurezza adeguata è non lasciare più il medico da solo, sia in ambulatorio che in visita domiciliare. Istituire, cioè, un servizio di vigilanza armata con funzione di accompagnamento anche in visita domiciliare.

in servizio sia non lasciarlo più solo, sia in

Si-

ambulatorio che in visita domiciliare.

curezza è

In un mondo ideale, dove la politica sani-

sinonimo di dignità.

taria non risponde solo alle esigenze di bi-

Non è pensabile che

lancio e dove la sicurezza e la dignità dei

un medico del SSN, un

medici non sono contrattabili, per me la

incaricato di Pubblico Ser-

soluzione sarebbe semplice ed immediata:

vizio, sia costretto a farsi ac-

istituire un servizio di vigilanza armata con

compagnare al lavoro da un familiare, un

funzione di accompagnamento anche in visita domiciliare.

Nel mondo reale, tuttavia, dove tutte le proposte si arenano all’area gestione delle risorse economiche, sarà necessario elaborare delle soluzioni più complesse che comunque non lascino più da soli i medici.

amico o addirittura debba pagare di tasca propria qualcuno che lo protegga. Non è accettabile rinunciare ad un incarico lavorativo perché esso ha luogo in una sede troppo a rischio. Eppure molte colleghe lo fanno. Troppe. Noi medici della Continuità

La politica non può imporre unilateralmen-

assistenziale siamo non solo facili bersagli

te delle soluzioni, senza coinvolgere i me-

ma vittime annunciate. Non vogliamo tar-

dici: chi non ha mai fatto un turno di Con-

ghe, né cerimonie commemorative. Voglia-

tinuità assistenziale non può comprendere

mo solo tornare a casa alla fine del turno. E

sino in fondo le criticità del nostro lavoro.

vogliamo tornarci vivi.

Dicembre 2017 | Notiziario | 37

PRONTO SOCCORSO, GUARDIA MEDICA E 118: IL FRONT OFFICE DELLA SANITÀ

L’opinione di VITO FRANCESCO LOCONSOLE Dirigente Medico U.O. di Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza Ospedale Di Venere

38 | Notiziario | Dicembre 2017

S

ono medico di Pronto Soccorso, con

nitario vengono richieste trasparenza, pro-

un’esperienza lavorativa di oltre 20

fessionalità, efficienza, sino all’abnegazione

anni, durante i quali sono passato

e, nel contempo, lavoriamo con incrementi

dalla periferia alla grande città, oggi me-

retributivi bloccati da quasi dieci anni, ta-

tropoli; ho assistito alla nascita del Servizio

glio lineare del 10%, ritardi nei pagamenti

118 in Puglia, in un contesto storico sociale,

delle competenze accessorie, tipologia del

economico e politico di pesante “stress so-

lavoro non considerato usurante, mentre ai

ciale”, foriero di conflittualità a tutti i livelli.

vertici dell’Amministrazione si può richiede-

In questo periodo storico, il livello di conflit-

re l’annullamento del taglio lineare del 10%,

tualità e aggressività sociale è andato pro-

incrementi retributivi ad personam, etc.

gressivamente aumentando ed è sostenuto

Anche all’interno del sistema dell’urgenza

da una Pubblica Amministrazione percepita

esiste un alto livello di conflittualità: tra gli

dal cittadino come se fosse affetta da un

operatori delle Centrali 118 e gli esecutori,

Disturbo dissociativo dell’Identità, poiché

tra il personale dei Pronto soccorso e il per-

con una mano drena ufficialmente il 50%

sonale a bordo delle ambulanze, tra i Medi-

delle risorse (che subdolamente diventa il

ci ospedalieri e quelli della Continuità assi-

70-75%) e con l’altra mano mostra le casse

stenziale. Penso che il “divide et impera”,

pubbliche perennemente vuote.

ben architettato dalla politica degli anni

Il sistema dell’emergenza (Pronto Soccor-

‘80, almeno per la sanità di frontiera deb-

so, Guardia medica e il Servizio 118) è il

ba finire, se si vuole ridurre la conflittualità

front office sanitario della Pubblica Ammi-

interna e migliorare l’efficienza del servizio.

nistrazione e di fatto diventa catalizzatore

Queste figure professionali sanitarie dovreb-

dell’aggressività sociale e che spesso si

bero avere un’unica cabina di regia, come

concretizza con atti di violenza pura, immo-

già in sperimentazione in altre Regioni, e,

tivata e fine a se stessa.

grazie alla moderna tecnologia informatica,

Siamo in una condizione che oserei defini-

poter lavorare nel miglior coordinamen-

re “prebellica”, se non addirittura in pieno

to possibile. E questa efficienza non potrà

conflitto. A noi operatori del front office sa-

che aver ricadute positive sulla riduzione

LE SOLUZIONI. Nell’immediatezza non si può fare altro che alzare le barricate e montare le recinzioni, con la presenza di un presidio di forze di Polizia e/o di vigilanza. È necessario, inoltre, concentrare le postazioni di Pronto Soccorso, Guardia medica e 118 all’interno di uno stesso edificio. Nel contempo, occorrerebbe un lavoro che, partendo dai vertici dell’Amministrazione Pubblica, coinvolga i rappresentanti della politica in modo trasversale. “Piscis primum a capite foetet” (Il pesce puzza dalla testa).

dell’aggressività esterna,

quella

dell’utenza ammalata e, veramente, bisognosa di cure. L’utilizzo improprio del sistema dell’urgenza, costume che diventa sempre più comune (a volte con il suggerimento di altre figure professionali non impegnate nell’ur-

U n

genza) assolto l’obbligo dell’assistenza ed

altro esempio è l’at-

accertato l’utilizzo improprio, andrebbe

tivazione in tutti i

sanzionato e non sottoposto al semplice

Pronto

ticket. Un esempio: l’accesso ad un Pron-

del

to Soccorso moderno è disciplinato con

una procedura ope-

codici di Triage, che individuano le priorità in relazione alla gravità del quadro clinico.

Il codice “bianco” è per definizione “non urgente”, e pertanto non dovrebbe accedere ad una U.O. dove è trattata l’urgenza.

Se nello stesso contesto fosse presente il servizio di Continuità assistenziale, il codice “bianco” potrebbe essere indirizzato a tale

Soccorso

“Fast

track”,

rativa per la gestione intra-ospedaliera della prestazioni

individuate

come “codici bianchi”, e che interessano patologie dermatologiche, oculistiche, orl ed anche di piccola traumatologia. In alcune realtà, questa

servizio.

procedura è di competenza infermieristica,

Inoltre, il medico di C.A., se dovesse ri-

ancor meglio se fosse governata da un me-

tenere utile una valutazione specialistica,

dico, come i professionisti della C.A. Anche

potrebbe inviare l’utente-paziente allo spe-

in questo tipo di organizzazione è fonda-

cialista presente nella struttura ospedaliera.

mentale un’unica cabina di regia.

Dicembre 2017 | Notiziario | 39

GUARDIA MEDICA: LA “CENERENTOLA DELLA SANITÀ”

L’opinione di CATERINA ROTUNNO Medico di Medicina Generale, Continuità Assistenziale

40 | Notiziario | Dicembre 2017

S

ono un medico di continuità assisten-

criticità della maggior parte di esse. Nessu-

ziale con contratto a tempo indeter-

no di noi sceglie di fare il medico della not-

minato da 4 anni, un “medico della

te, di diventare “cenerentola della sanità”

notte e dei festivi”.

ma purtroppo spesso è l’unica alternativa.

Un tempo fare il medico di guardia era solo

Io lavoro da sola, in una sede della provin-

una fase di passaggio dopo l’abilitazione,

cia barese, ubicata in un appartamento a

oggi può costituire l’unica fonte di reddito,

piano rialzato di un condominio. Il locale è

ci sono colleghi in età pensionabile esclusi-

privo di qualsivoglia minimo sistema di sicu-

vamente medici di continuità assistenziale.

rezza, videocitofono alla porta di ingresso e

Un lavoro “ibrido” tra convenzionato e di-

non al portone, telecamera e pulsante per

pendente, senza nessun tipo di tutela: non

contattare forze dell’ordine installati, ma

abbiamo diritto a ferie, malattia, gravidan-

mai attivati; il decoro e la pulizia sono un

za, se ci assentiamo dobbiamo “cedere” il

optional. In fondo tale sede strutturalmente

nostro turno con perdita del guadagno.

è la meno peggio, ho frequentato sedi più

Questa la mia storia: laureata a pieni voti

isolate e fatiscenti.

all’età di 24 anni nel 1997, specializzata in

L’handicap di tale lavoro è lavorare nella

Chirurgia pediatrica, perfezionata in Medi-

maggior parte dei casi in completa solitu-

cina d’urgenza, ho lavorato con contratto

dine, ci si reca di notte, soli, con il proprio

a tempo determinato per due anni in una

mezzo a casa di estranei, “armati” solo di

clinica convenzionata, corso triennale di

stetofonendoscopio e borsa da lavoro. Si

Medicina generale

(triennio 2006-2009)

diventa la valvola di sfogo di pazienti esa-

propedeutico all’entrata in graduatoria Me-

sperati (spesso a ragione) che cercano la

dicina generale, che ti permette di lavorare

risposta non ottenuta nel loro peregrinare.

in continuità assistenziale, corso annuale di

In quasi ogni turno si diventa vittima di mo-

118, scuola triennale di Omeopatia nell’ot-

lestie verbali. Circa sei anni fa, fui contattata

tica di una cura globale del soggetto. Anni

telefonicamente da un paziente che lamen-

di precariato tra sostituzioni di medici di

tava dolore in sede inguinale e mi chiedeva

medicina generale e in giro per le guardie

fino a che ora potesse accedere in guardia

della provincia barese. Potrei elencare le

(in teoria l’accesso al pubblico termina alle

22.30, poi sono previste solo domiciliari)

comunicato

e si presentò qualche minuto prima della

stampa del

chiusura.

presidente

Durante la visita inizio a divenire insisten-

dell’Ordine

te e molesto cercando di guidare forzata-

dei medici

mente la mia mano, ad oggi non so grazie a quale mia “risorsa” sono riuscita ad allontanarlo. Segnalato verbalmente l’episodio al collega del cambio turno, ai carabinieri e ai responsabili del distretto ottenni la stessa esclamazione: «in fondo non ti è successo nulla!». Da allora si è rifatto vivo più volte e l’ho sempre tenuto sull’uscio data l’assen-

di Bari che ben

riassu-

me la nostra condizione. È emerso che tutte abbiamo paura, la quasi totalità di colle-

za di vie d’uscita in ambulatorio. Mi sono

ghe che lavorano in guardie

premurata di avvertire le colleghe reperibili

singole si fanno accompagnare

che hanno a loro volta segnalato verbal-

da congiunti o pagano una vigi-

mente le visite di tale soggetto.

lanza privata e anche chi non

Dopo l’ennesima risposta evasiva dei sog-

è da solo si fa accompagnare

getti preposti, nell’intento di prevenire

in domiciliare dal collega in

eventi spiacevoli ho deciso di mettere le

turno o da qualcuno. Tutte

nostre criticità nero su bianco e ho invitato

hanno una persona a casa

anche le colleghe a farlo.

col telefonino sul como-

Ho creato una chat di sole donne medico di notte, per creare una rete e una sede di confronto tra noi in quanto viviamo il nostro lavoro in “isolamento”. È emerso che tale soggetto è un molestatore seriale, agisce sempre con la stessa modalità e gira indisturbato e “apparentemente inoffensivo” da circa sei anni per tutte le guardie della

dino pronto ad intervenire in caso di necessità. Adesso basta: siamo esasperate.

Il medico di guardia? Un lavoro “ibrido” tra convenzionato e dipendente, senza nessun tipo di tutela: non abbiamo diritto a ferie, malattia, gravidanza, se ci assentiamo dobbiamo “cedere” il nostro turno con perdita del guadagno.

Abbiamo il diritto di lavorare in sicurezza; sono stanca di sentire i miei figli che salutandomi dicono: «mamma mi raccomando stai attenta al la-

provincia barese dove ci sono dottoresse

voro!». I cittadini devono comprendere che

sole. Ma questa è solo la punta dell’iceberg

non esiste solo la malasanità, ma un eserci-

delle falle del sistema. Ho raccolto testimo-

to di professionisti che veglia giorno e not-

nianze e filmati delle guardie che testimo-

te sulla loro salute in condizioni critiche e a

niano tutte le criticità, ne è conseguito un

rischio della propria incolumità.

Dicembre 2017 | Notiziario | 41

SICUREZZA SUL LAVORO: OLTRE MILLE LE AGGRESSIONI IN SANITÀ, IL 71% CONTRO LE DONNE

L’opinione di MARIA ERMINIA BOTTIGLIERI, Presidente OMCeO di Caserta e coordinatrice Osservatorio Nazionale Professione Medica ed Odontoiatrica al Femminile

42 | Notiziario | Dicembre 2017

L

a sicurezza sul lavoro è un tema molto

aggressione o violenza da parte di estranei,

attuale e trasversale, poiché riguarda

circa 1200 (oltre 1/3) sono avvenuti in sani-

diversi ambiti e coinvolge entrambi

tà e di questi il 71% ha interessato la com-

i sessi. In sanità assume una particolare ri-

ponente femminile. Inoltre, le aggressioni

levanza, se si considera che i lavoratori di

contro gli operatori sanitari sono al quarto

questo settore sono, in maggioranza, don-

posto tra i 16 eventi sentinella segnalati nel

ne. Per questo motivo, la Commissione

IV e nel V Rapporto (2005-2012) del “Proto-

Osservatorio della Professione Medica ed

collo di monitoraggio degli eventi sentinel-

Odontoiatrica al Femminile ha dato molto

la” del Ministero della Salute.

risalto a questo argomento.

Le aree più interessate dagli episodi di vio-

Nel corso di questi anni l’argomento della

lenza sono i servizi di emergenza-urgenza,

violenza sui luoghi di lavoro, nelle sue va-

strutture del dipartimento di salute mentale

rie sfaccettature, è stato trattato da diverse

e dipendenze patologiche, servizi di geria-

componenti della Commissione.

tria, servizi di continuità assistenziale (guar-

In occasione della “Terza Conferenza Na-

dia medica). In particolare le postazioni di

zionale della Professione Medica ed Odon-

guardia medica, come la cronaca ci ricorda,

toiatrica”, svoltasi a Rimini a maggio 2016,

sono quelle che presentano maggiori cri-

le colleghe Cappelli e Costantini hanno pre-

ticità e drammaticità perché spesso si tro-

sentato una interessante relazione sull’argo-

vano in luoghi isolati, non ben illuminati e

mento. Il “National Institute of Occupatio-

senza sistemi adeguati di vigilanza (guardia

nal Safety and Health” definisce la violenza

giurata, telecamere, etc).

nel posto di lavoro come «ogni aggressione

Gli operatori più a rischio sono coloro che

fisica, comportamento minaccioso o abuso

gestiscono direttamente il rapporto con il

verbale che si verifica nel posto di lavoro»

paziente e con i familiari, ma una particolare

ed è un fenomeno universalmente diffuso.

attenzione va rivolta alle donne medico che

In Italia non ci sono statistiche precise, ma

spesso si trovano a svolgere turni di guardia

il rapporto Anmil 2013 - che considera gli

medica da sole, così come da sole effettua-

infortuni sul lavoro indennizzati dall’Inail - ci

no visite domiciliari in aree poco sicure o

dice che su 4mila infortuni riconducibili ad

al servizio di pazienti sottoposti a misure

RACCOMANDAZIONE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI Raccomandazione n.8, novembre 2007

OBIETTIVO Prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari attraverso la implementazione di misure che consentano l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi quando accadono.

AMBITI DI APPLICAZIONE Dove: In tutte le strutture sanitarie ospedaliere e territoriali, con priorità per le attività considerate a più alto rischio (aree di emergenza, servizi psichiatrici, Ser.T, continuità assistenziale, servizi di geriatria), nonché quelle individuate nel contesto di una specifica organizzazione sanitaria a seguito dell’analisi dei rischi effettuata.

A chi: Tutti gli operatori coinvolti in processi assistenziali rivolti alla persona (medici, infermieri, psicologi, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, personale del servizio 118, servizi di vigilanza).

cautelari o tossicodipendenti. Questi casi andrebbero affrontati in maniera più decisa e rigorosa. Una delle più recenti

Quando: Durante l’erogazione di prestazioni ed interventi socio-sanitari.

proposte discusse nell’Osservatorio è venuta dalla collega Monteduro ed è stata quella di somministrare agli operatori sanitari il questionario dal titolo “la violenza sul posto di lavoro nel settore sanitario”, realizzato dalla OMS, allo scopo di identificare e valutare l’incidenza dei livelli di violenza tra il personale sanitario, sulla base delle relazioni intersoggettive e delle vessazioni individuali (mobbing).

Tutto ciò con l’obiettivo di individuare e/o percepire il disagio lavorativo nel settore sanitario. Il problema è, dunque, comples-

veda, in

par-

ticolare, la Raccomandazione numero 8 del Novembre 2007. Il documento sollecita ciascuna struttura sanitaria ad investire risorse per mettere

so, e la soluzione va cercata a diversi livelli:

in atto un programma di

sicuramente attraverso l’istituzione di un

prevenzione attraverso l’a-

Osservatorio Nazionale (Giugno 2017) per

nalisi del contesto lavorativo,

il monitoraggio del fenomeno, articolato in

la definizione e implementazio-

tutte le Regioni, che indichi la strada e gli

ne delle soluzioni strutturali ed or-

strumenti per controlli rigorosi e continui e

ganizzative, il trattamento e sostegno degli

la possibilità di interventi immediati e deci-

operatori vittime di violenza, la formazione

si a tutela degli operatori.

adeguata del personale. Come Osservato-

Ancora, con l’applicazione delle norme

rio opereremo una sorveglianza sul rispetto

del Ministero della Salute, contenute nelle

e l’attuazione delle regole e proporremo

“Raccomandazioni per prevenire gli atti di

corsi di comunicazione rivolti agli operatori

violenza a danno degli operatori sanitari”. Si

sanitari più esposti.

Dicembre 2017 | Notiziario | 43

MEDICI AL 118: UN LAVORO SCOMODO, MALPAGATO E PERICOLOSO

L’opinione di ROBERTA LADISA Medico SEUS 118 presso ASL BARI

44 | Notiziario | Dicembre 2017

C

ome premessa fondamentale, e

tali su cui bisognerebbe iniziare a lavorare:

tuttavia non sufficiente per capire

l’ignoranza del funzionamento del sistema

la genesi della aggressione al per-

di emergenza 118, la imperante cultura del

sonale sanitario, bisogna tenere in conside-

non rispetto della figura professionale del

razione che il sistema 118 è attivato tele-

medico e ultima, ma altrettanto importan-

fonicamente dall’utente che richiede aiuto

te, la mancata attivazione delle procedu-

per sé o per altri perché si trova o presume

re che si devono mettere in atto in caso di

di trovarsi in una situazione di pericolo di

aggressione a Pubblico Ufficiale (tali sono

vita. Questo, ovviamente, comporta che chi

i medici quando sono in servizio) da parte

chiama sia in uno stato d’animo particolare.

delle forze dell’ordine che intervengono e

La peculiarità di questo lavoro è che, come

la conseguente impunità del reato.

accennato prima, il personale del 118 non

Il primo punto sembra quello più veloce-

riceve il paziente, ma si reca a casa sua,

mente risolvibile. La Regione Puglia è sta-

vale a dire quindi nel suo ambiente con la

ta, in ordine di tempo, l’ultima regione ad

presenza dei parenti, vicini di casa e altre

attivare il 118. È stato fatto tutto in fretta,

persone assolutamente sconosciute. Poiché

senza l’adeguata preparazione, ma in quin-

il 118 lavora in team le aggressioni sono,

dici anni di esistenza di questo sistema, nul-

quasi sempre, “di branco”.

la o quasi è stato fatto per migliorare l’in-

Ho premesso che lo stato d’animo e la per-

formazione dei cittadini e non solo (spesso

cezione dilatata del tempo intercorso tra la

anche i colleghi medici non ne conoscono

chiamata e l’arrivo del personale sanitario

le funzioni). Basterebbe l’informazione che

possono rappresentare la miccia per inne-

il sevizio 118 è costituito da personale alta-

scare la reazione violenta, ma, sicuramente,

mente specializzato che esegue sul pazien-

il substrato è legato a tre fattori fondamen-

te valutazione, stabilizzazione ed eventuale

trasporto in strutture ospedaliere idonee.

La stabilizzazione rappresenta il punto cardine della attività del medico del 118 ed è lo step che più dà ai parenti del paziente la percezione di stare “perdendo tempo”. Ma proprio questo step garantisce una maggiore probabilità di sopravvivenza al paziente e una minore disabilità futura in caso di traumi. In alcuni casi si deve lavorare velocemente, ma mai di fretta. Ovviamente, il Servizio 118 sarebbe più efficiente e i tempi di arrivo sarebbero più brevi se ci fosse

rettamente,

l’adeguatezza nella richiesta di intervento e

tutto il perso-

il conseguente invio dei mezzi di soccorso.

nale 118 abbia subi-

Risulta più difficile modificare gli altri due

to violenze che vanno

punti che sono legati più strettamente

dalla semplice aggres-

problematiche socio-culturali. Ma iniziare

sione verbale a quella

a lavorare nelle scuole, sui più piccoli, po-

fisica, (fortunatamente

trebbe, in futuro, invertire la tendenza di

più rara). Si assiste ad

sfiducia tra pazienti e medici. Sicuramente,

un bollettino di guerra

la formazione non deve avvenire solo a cari-

giornaliero fatto di piccoli

co degli utenti, ma anche del personale del

e grandi violenze nei con-

118 che deve imparare a gestire lo stress

fronti dei medici. Ovviamente

del paziente o del parente dando le rispo-

sono solo la punta di un iceberg: la mag-

ste adeguate al fine di evitare il conflitto. In

gior parte delle aggressioni verbali, infatti,

caso di aggressione, denunciare è un dove-

non vengono denunciate per quieto vivere,

re, ma non si può solo procedere di parte, è

al fine di evitare ritorsioni. La paura e la so-

necessario che si attivino le procedure isti-

litudine nell’affrontare il lavoro quotidiano

tuzionali in caso di aggressione ad un Pub-

fanno compiere atti medici in auto-protezio-

blico Ufficiale e che le ASL si costituiscano

ne piuttosto che nell’interesse esclusivo del

parte civile, non lasciando soli i medici che

paziente. Personalmente sono stata vittima

lavorano in “trincea”.

di un’aggressione da parte di due di pa-

Si può affermare che, direttamente o indi-

zienti, entrambe seguite dal Centro di

Il sistema 118 della ASL Bari, sotto la gestione della Centrale Operativa del Policlinico effettua più del 70% dei sui interventi su codici bianchi o verdi, vale a dire su codici minori, non riferibili ad emergenze sanitarie.

Dicembre 2017 | Notiziario | 45

personale 118 subiscono, cioè quella compiuta da una parte del personale sanitario di alcuni pronto soccorsi (P.S.). Seppure si può capire, perché totalmente condivisa, la Salute Mentale (CSM), le quali - chiusa la porta dietro le nostre spalle - hanno deciso bene di scatenare la loro brutale violenza nei nostri confronti.

Generalmente

sono presenti le forze dell’ordine per questo

46 | Notiziario | Dicembre 2017

frustrazione di dover lavorare nella carenza di posti letto, di personale e in prevalenza su codici minori, non si possono tollerare i giudizi negativi sull’operato dei medici del 118, le perentorie domande sul perché i pazienti vengano portati in P.S. (come se potessero essere portati altrove) e soprattutto le attese interminabili nei P.S., con i numeri di ricevimento come se fossimo comuni fruitori, bloccando le ambulanze e sguarnendo per ore l’assistenza territoriale.

In sintesi, il lavoro del medico di 118 è un lavoro scomodo, malpagato e pericoloso,

tipo di interventi, ma se il

che finora la maggior parte dei medici ha

vero motivo della richiesta di inter-

cercato di svolgere nel miglior modo pos-

vento è omesso, si rischia di arrivare sul po-

sibile, nonostante la perenne carenza del

sto senza alcuna consapevolezza e quindi

personale, le indecorose sedi lavorative e

senza protezione. Purtroppo, gli interventi

le diffamazioni provenienti dai vertici del si-

sui pazienti psichiatrici in scompenso psico-

stema. La sicurezza personale e la serenità

tico rappresentano una quota rilevante del

nel garantire la sopravvivenza del pazien-

nostro lavoro, in quanto l’assistenza da par-

te risiedono nel buon funzionamento del

te dei CSM sul territorio è limitata alle fasce

sistema. La formazione del personale, l’e-

orarie 8-14, dal lunedì al venerdì. E, anche

ducazione sanitaria dei fruitori del servizio,

quando interviene il collega psichiatra, il

l’appropriatezza delle cure, la difesa della

trasporto è in carico al 118.

dignità e della libertà di scelta del medico

Infine, vorrei evidenziare la più sottile e

sono garanzie di un corretto funzionamento

spiacevole delle violenze che i medici e il

di sistema sanitario.

SPAZIO ODONTOIATRIA

Dicembre 2017 | Notiziario | 47

O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

L’OMCeO, GARANTE DELLA SALUTE DEI CITTADINI Breve bilancio delle attività che la CAO ha affrontato in questo mandato per salvaguardare la qualità e la dignità della professione, a garanzia della sicurezza delle cure di operatori e cittadini.

di NICOLA ESPOSITO

Nicola Esposito Presidente CAO OMCeO - Bari nimigiro@libero.it

48 | Notiziario | Dicembre 2017

L

a tornata elettorale si è da poco conclu-

• il decoro della professione;

sa e, dalle pagine di questo notiziario,

• la dignità dell’atto medico-odontoiatrico.

desidero esprimere a tutti il mio più sen-

Da tempo gli Ordini vengono accusati di mo-

tito ringraziamento per aver partecipato alle

nopolio, lobby, corporazione e di essere ar-

votazioni per l’elezione del nuovo Consiglio

roccati nella difesa dei loro privilegi dettando

dell’Ordine dei Medici Chirurghi, della Com-

regole sul comportamento nel mercato dei

missione Albo Odontoiatri e del Collegio dei

loro iscritti. Una certa cultura liberista, infatti,

Revisori dei Conti per il prossimo triennio

vede l’Ordine come un’istituzione in contra-

2018/2020.

sto con la liberalizzazione dei servizi che può

Come sicuramente saprete, il mio mandato

condizionare il mercato e regolarne gli inte-

da Presidente della CAO di Bari si conclude

ressi. Ma non è così. Questa immagine non

questo anno ed è doveroso fare considera-

corrisponde a ciò che l’Ordine rappresenta.

zioni e bilanci e anche, una volte per tutte, di

L’Ordine non ha alcuna funzione restrittiva

fugare le voci di chi pensa che fino ad oggi

all’accesso della professione, ma solo una

nulla è stato fatto, con la consapevolezza che

funzione di controllo dei requisiti professiona-

molto ancora c’è da fare.

li dei professionisti, come previsto dalla nor-

Riprendendo quanto vi avevo già scritto nelle

mativa e dell’aggiornamento degli stessi. La

pagine del notiziario tre anni fa, la Commis-

sua funzione primaria è quella di difendere il

sione Albo Odontoiatri, inserita nel 1985 dal-

diritto alla salute dei cittadini, senza distinzio-

la Legge 409, ha la sostanziale prerogativa di

ni di sorta, il diritto ad essere curati da pro-

occuparsi di tre compiti fondamentali previsti

fessionisti accreditati e la lotta all’abusivismo.

dal Codice Deontologico:

Certamente dobbiamo tenere conto che le

• la tutela del cittadino-paziente;

professioni si stanno rivoluzionando e che

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

LA COMMISSIONE ALBO ODONTOIATRI La Commissione Albo Odontoiatri, inserita nel 1985 dalla Legge 409, ha la sostanziale prerogativa di occuparsi di tre compiti fondamentali previsti dal Codice Deontologico: > LA TUTELA DEL CITTADINO-PAZIENTE > IL DECORO DELLA PROFESSIONE > LA DIGNITÀ DELL’ATTO MEDICO-ODONTOIATRICO

sempre di più nel mondo agiranno società

• l’approccio deontologicamente corretto

di capitali per fornire prestazioni utilizzando

alle numerose problematiche della professio-

varie mezzi di comunicazione, quali Internet

ne, al fine di non destabilizzare il sano rap-

e tecnologie e innovazione sia nei servizi che

porto esistente tra paziente e professionista;

nel metodo di parcellazione. Quindi è quanto

• la lotta all’abusivismo e prestanomismo in

mai urgente e improcrastinabile una riforma

collaborazione con le Istituzioni preposte;

dell’istituzione ordinistica, nell’ottica di una

• il rispetto di tutte le componenti l’Odonto-

sburocratizzazione e di un ammodernamen-

iatria: Università, Ospedali, Ambulatori ASL,

to di vecchi ordinamenti ormai obsoleti, che

Associazioni Culturali, Società Scientifiche,

tenga conto delle liberalizzazioni in atto ma

Associazioni di Categoria, fino al singolo

anche dei principi e precetti, dei comporta-

Iscritto all’Albo;

menti etici stabiliti dalla deontologia profes-

• intensificazione dei rapporti con le Istituzio-

sionale che, in più occasioni e nel merito di

ni legiferanti ed ispettive per ogni forma di

delicate questioni, la Corte Costituzionale ha

reciproca e sinergica collaborazione;

ribadito come ineludibile e insostituibile rife-

• il nuovo complesso ruolo ordinistico per

rimento per un esercizio autonomo e respon-

quanto riguarda le nuove normative per

sabile della professione.

l’ECM (Educazione Medica Continua);

Le numerose problematiche ordinistiche pri-

• la disponibilità ad interfacciarci con gli iscrit-

vilegiano un’attività preventiva, rispettando i

ti all’Albo, in particolare con i Giovani per

compiti istituzionali senza travalicare in attivi-

eventuali problematiche professionali

tà non di nostra specifica competenza.

Questi sono stati una parte dei tanti problemi

Nell’attuazione di questi propositi si configu-

della nostra professione che la CAO ha af-

rano:

frontato in questo mandato non sempre Dicembre 2017 | Notiziario | 49

O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

CAO C’È: L’APP E IL SITO INTERNET DELLA COMMISSIONE ALBO ODONTOIATRI La CAO Nazionale ha creato un’App e un Sito Internet, entrambi istituzionali, dedicati al mondo odontoiatrico, ai Professionisti e ai Cittadini per combattere le situazioni di abusivismo Odontoiatrico in Italia. Il sito www.caoce.eu sarà un archivio di tutti i dentisti italiani, accessibile a chiunque voglia verificare se un dentista è regolarmente iscritto all’Ordine, ma anche per informarsi su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze, normative europee, nazionali e regionali, appuntamenti relativi alla professione.

L’App sarà scaricabile gratuitamente, collegata ai principali social ed utilizzabile da ogni device, dai tablet agli smartphone. Gli utenti potranno, inoltre, segnalare le attività abusive attraverso l’indicazione degli Enti da contattare per le eventuali denunce.

50 | Notiziario | Dicembre 2017

risolvendoli ma di sicuro discussi.

Italia. Il sito www.caoce.eu sarà un archivio di

La piaga dell’abusivismo e prestanomismo,

tutti i dentisti italiani, accessibile a chiunque

è stato il motivo al quale la Commissione ha

voglia verificare se un dentista è regolarmen-

dato priorità sia sul piano di comunicazione

te iscritto all’Ordine, ma anche per informar-

ed informazione rivolto al cittadino/paziente,

si su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze,

sia con il monitoraggio continuo del territo-

normative europee, nazionali e regionali, ap-

rio con l’ausilio degli organi di vigilanza ed

puntamenti relativi alla professione.

ispezione, sia con l’audizione dei colleghi che

L’App sarà scaricabile gratuitamente, col-

sono stati coinvolti in procedimenti penali

legata ai principali social ed utilizzabile da

per la violazione dell’articolo 348 del codice

ogni device, dai tablet agli smartphone. Gli

penale. In particolare nel triennio 2015-2017

utenti potranno, inoltre, segnalare le attività

sono stati avviati 27 procedimenti disciplinari

abusive attraverso l’indicazione degli Enti da

con varie motivazioni di cui 11 con procedi-

contattare per le eventuali denunce. Consi-

menti aperti con l’audizione dei colleghi, 11

derare l’Albo degli Odontoiatri parte di un

procedimenti aperti e sospesi in attesa della

organo ausiliario dello Stato è deprimente,

conclusione dell’iter giuridico in ambito pe-

perché deve avere anche un ruolo di connes-

nale e 5 aperti e chiusi con sanzione avver-

sione fra Clopd e Professione. Affinché que-

timento, censura o sospensione. Inoltre mi

sto progetto si realizzasse bisognava evitare

preme ricordare a tutti che la CAO Nazionale

la contrapposizione fra l’Università e l’Ordi-

ha creato un’App e un Sito Internet, entrambi

ne, e collaborare per creare una continuità

istituzionali, dedicati al mondo odontoiatrico,

a beneficio innanzitutto dei giovani. Gli Or-

ai Professionisti e ai Cittadini per combattere

dini dovrebbero partecipare alla formazione

le situazioni di abusivismo Odontoiatrico in

e all’orientamento, per garantire qualità ed

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

efficienza al Cittadino, ma anche guidare l’u-

teressi (vedi art.30 del codice deontologico),

tilizzo delle risorse in linea alle necessità del

la collaborazione tra colleghi, l’integrazione

territorio e non in base alle sole strategie uni-

con le altre figure sanitarie (art. 66, ma an-

versitarie. E infatti grazie al protocollo appro-

che 58, 59 e 61), l’empatia, la comunicazione,

vato tra la CAO nazionale ed il Collegio dei

il consenso informato, cose necessarie alla

Docenti in Odontoiatria dall’anno prossimo i

professione. Argomento, invece, di assoluta

referenti delle CAO potranno tenere lezioni

attualità che dovrà essere affrontato nei mesi

di etica e deontologia nel corso di laurea in

prossimi, è la Legge sulla Concorrenza, in me-

odontoiatria e protesi dentaria. Inoltre, sem-

rito alle società di capitali che sono entrate in

pre sul tema della formazione abbiamo dato

maniera massiva nella professione, pubblica-

la possibilità ai giovani di confrontarsi con la

ta in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto 2017 che,

professione nelle scuole superiori, attraverso

anche a parere della CAO di Bari, presenta

incontri dedicati per sapere cosa vuol dire es-

gravi elementi di incostituzionalità, che però

sere Dentista e da lì proseguire con la compi-

non possono essere contestati direttamente

lazione di questionari e colloqui, con lo scopo

dalla Fnomceo. Ed a tal proposito il Comitato

di fare emergere il reale profilo vocazionale

Centrale della Federazione Nazionale degli

dei giovani. L’attività culturale si è poi con-

Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odon-

centrata su eventi dedicati alle tematiche di

toiatri (FNOMCeO) ha deciso di conferire a

pertinenza degli Ordini Etica, Deontologia e

eminenti giuristi un incarico per indicare le

Legislazione, Odontologia Forense, incontri

corrette ed efficaci procedure da seguire.

dedicati ad una maggiore cultura su temi im-

Il Presidente della Commissione Albo Odon-

portantissimi per la nostra professione. Molti

toiatri Giuseppe Renzo, in quanto “rappre-

neolaureati ignorano cosa sia il conflitto di in-

sentante della Professione e dei Profes-

La piaga dell’abusivismo e prestanomismo, è stato il tema al quale la Commissione ha dato priorità sia sul piano di comunicazione ed informazione rivolto al cittadino/paziente, sia con il monitoraggio continuo del territorio.

Dicembre 2017 | Notiziario | 51

I NUMERI DELL’ALBO ODONTOIATRI O N T O I ATGLI R ISCRITTI I A SALL’ALBO PA Z IODONTOIATRI O O D O N T O I AT R I A SONO 1.320 DI CUI:

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

• n. 788 Albo Odontoiatri • n. 509 Doppi Iscritti • n. 23 Doppia laurea per genere: 352 COLLEGHE

circa 37% contro il 63%

> n. 291 Donne Albo Odontoiatri > n. 54 Doppie iscritte > n. 7 con Doppia Laurea

968 COLLEGHI > n. 497 Uomini Albo Odontoiatri > n. 455 Doppi iscritti > n. 16 con Doppia Laurea

Cosa succederà quando le ragioni del profitto si scontreranno con il bene del paziente?

52 | Notiziario | Dicembre 2017

sionisti”, lo ha fatto dopo aver motivato, nero

bilità penale per chi esercitasse in carenza di

su bianco, le sue convinzioni in una lettera

questi requisiti. «Dobbiamo vedere - ha gri-

inviata al Presidente della FNOMCeO, Ro-

dato Renzo - se le nostre sono ancora profes-

berta Chersevani, e a tutti i componenti del

sioni protette in quanto poste a garanzia del

Comitato Centrale, che all’unanimità hanno

diritto costituzionale della tutela della Salute

raccolto l’appello.

o se ne siamo usciti a nostra insaputa, coperti

Quattro le principali criticità riscontrate, che

dal silenzio assordante dei Ministeri vigilanti».

- si legge nella lettera - «si traducono in una

«Questo percorso - ha concluso - ha messo

manifesta violazione dei principi costituziona-

in atto non solo una struttura di prestazioni

li contenuti negli articoli 3, 32 e 117, sotto i

e servizi ma una vera e propria rete di assi-

profili dell’uguaglianza e della tutela della sa-

stenza posando solo sulla forza economica:

lute»: la mancanza di un limite, nelle società

cosa succederà quando le ragioni del profitto

di capitale introdotte dalla normativa, all’ap-

si scontreranno con il bene del paziente? Il

porto del capitale stesso rispetto a quello dei

capitale guarda, come è sua natura, a massi-

professionisti; l’assenza del controllo ordini-

mizzare l’utile, noi guardiamo, come è nostra

stico sulla loro attività; la prevalenza dell’inte-

vocazione prima ancora che compito, alla tu-

resse economico a discapito dell’appropria-

tela della salute e alla relazione di cura».

tezza delle cure; la rivoluzione del sistema

Auspico che la CAO rinnovata intervenga

normativo per l’esercizio delle professioni in-

nelle molteplici problematiche ancora aper-

tellettuali, che prevedeva sinora l’iter laurea-

te, che riguardano la professione odontoia-

abilitazione - iscrizione all’albo e la responsa-

trica al fine di tutelare la dignità professionale

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

L’IMPORTANTE È PARTECIPARE ALLA VITA DELL’ORDINE E ALLE SUE MOLTEPLICI ATTIVITÀ FACENDOSI ANCHE PARTE PROPOSITIVA PER INIZIATIVE NELL’INTERESSE DELLA CATEGORIA.

sio, e ai componenti Nicola Achille, Nunzio Cirulli, Belinda Guerra e Emilio Nuzzolese.

Un particolare ringraziamento a tutti i colleghi, a partire da chi assieme a me ha fatto parte della CAO, Nicola Achille, Nunzio Cirulli, Gianvito Chiarello e Chiara Fiandaca, tutti i consiglieri con i quali la collaborazione estremamente proficua ha accresciuto notevolmente la consapevolezza che l’unione tra medici ed odontoiatri ha potuto risolvere tanti problemi comuni, tutto il personale dell’odontoiatra nei rapporti di lavoro, di-

dell’Ordine che ha sempre aiutato la CAO

pendente, convenzionato e libero professio-

nell’espletamento delle sue funzioni e quindi

nale. Ma non solo. L’impegno è soprattutto

un grande grazie alla dott.ssa Angela Capria-

di salvaguardare la qualità̀ e la dignità̀ della

ti, la nostra segretaria di riferimento che insie-

professione, promuovendo migliori condizio-

me al dott. Riccardo Bellini, rag. Alberto De

ni nella professione a garanzia della sicurezza delle cure di operatori e cittadini, nonché̀ iniziative sulla multidisciplinarietà̀ e il lavoro d’équipe e sostenendo il primato dei valori professionali nei confronti di logiche economistiche e commerciali.

L’importante è partecipare alla vita dell’Ordine e alle sue molteplici attività̀ facendosi anche parte propositiva per iniziative nell’interesse della categoria. Ai giovani colleghi rivolgo un particolare invito a non considerare

Licio, Eloisa Losacco, Margherita Caradonna e Giuseppe Corisi seguono anche le attività dell’Albo Odontoiatri.

Un ringraziamento va all’avv. Michele Langiulli e all’attivissimo direttore dott. Enrico de Pascale, con i quali, grazie ai rapporti di amicizia, con la mia presidenza, si è avuta una collaborazione molto utile e sinergica con la Commissione Albo Odontoiatri.

Infine un particolare ringraziamento al Presi-

l’Ordine solo ed esclusivamente una struttura

dente Filippo Anelli con il quale ho condiviso

burocratica, ma ad “usarlo” senza timore per

gli anni di mandato come consigliere e Presi-

qualsiasi problematica che si possa presenta-

dente della CAO.

re all’inizio dell’attività̀ professionale.

Colgo l’occasione per inviare a voi e alle vo-

Desidero concludere con un augurio di buon

stre famiglie un messaggio di serenità per il

lavoro al neo Presidente CAO, Alessandro Ni-

2018 e l’augurio di buone feste.

Dicembre 2017 | Notiziario | 53

O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

L’ORTODONZIA ARRIVA PER POSTA… Sbarca anche in Europa l’allineatore ortodontico fai da te, che pone diversi interrogativi di carattere culturale e deontologico.

di NUNZIO CIRULLI

Nunzio Cirulli Componente CAO OMCeO Bari dottore@studiocirulli.it

54 | Notiziario | Dicembre 2017

Q

uello che gli Ortodontisti avevano

l’occlusione attuale e le aspettative. Una volta

immaginato come lo scenario peg-

stabilito se il trattamento può essere realizza-

giore ahimè si sta verificando!

to, mensilmente il cliente riceve gli allineatori

Nel 2015 una importante azienda del settore

direttamente a casa.

odontoiatrico ha proposto per la prima volta

Le conseguenze rischiano di dare il via ad una

negli USA l’allineatore ortodontico trasparen-

tendenza irresponsabile quanto dannosa per

te fai da te. Come Ortodontisti ci eravamo

il paziente. A poco servono i video di testimo-

illusi che la legislazione europea tutelasse

nianza negativa presenti su YouTube di chi ha

maggiormente i pazienti; infatti negli USA è

provato il servizio “fai da te” in cui si eviden-

previsto che le assistenti alla poltrona possa-

ziano che quanto promesso non viene man-

no posizionare gli attacchi ortodontici e pren-

tenuto, o peggio, hanno riscontrato a fine te-

dere le impronte, mentre questo è vietato in

rapia denti allineati, ma in malocclusione (per

Europa ed in Italia.

esempio in morso inverso).

E’ notizia recente che quel progetto di busi-

Tralasciando l’aspetto economico, vorrei sof-

ness sbarca anche in Europa ed in Italia.

fermarmi sull’aspetto normativo e ancor di

La proposta consiste nell’acquistare un kit da

più sull’aspetto culturale.

impronta (vengono inviati a casa vari porta

Il problema nasce dalla possibilità offerta ai

impronte e dose di materiale da impronta

cittadini di farsi realizzare un allineatore tra-

per rilevare le arcate) che permette al clien-

sparente senza andare dal dentista. O me-

te di auto prendersi le impronte. Quindi le

glio il dentista, così viene spiegato sul sito,

impronte vengono inviate al centro di raccol-

progetta il caso e prescrive il dispositivo ma

ta dove un dentista valuta il caso creando il

il paziente non lo vede mai, in quanto le im-

piano di trattamento. C’è anche una scheda

pronte vengono rilevate dai pazienti stessi

di auto valutazione del sorriso che il cliente

attraverso un kit che viene spedito a casa.

può compilare ed in cui egli stesso descrive

Così come vengono poi spediti gli allineatori

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

trasparenti applicati dal paziente stesso per

della fisiopatologia della crescita della faccia,

“raddrizzare” i denti. Probabilmente alla base

e deve conoscere cosa sono le malocclusioni

del successo di questo trend c’è la pressione

e sapere come risolverle. Anche nei pazienti

per l’estetica che domina i nostri tempi, ma

adulti l’Ortodonzia non è solo una questione

anche la forza della comunicazione digitale.

di allineare i denti, ma di posizionare le arcate

Giova ricordare che il professionista Medico

in armonia con il viso. Anche un allineatore

decide la terapia per un dato paziente dopo

ortodontico, pur realizzato da una macchina,

una visita clinica ed esami strumentali specifi-

dovrebbe avere alla base un processo de-

ci. Lo Specialista in Ortodonzia si assicura che

cisionale il cui valore aggiunto è dato dalla

siano dritti i denti e le basi ossee (mascellare

formazione, esperienza e professionalità

e mandibola): in questo modo, avendo i denti

dell’Ortodontista. Non stupisce che l’Azienda

e le ossa dritte, coerenti tra loro, l’occlusio-

europea abbia sede in Irlanda e che sia parte-

ne sarà funzionalmente corretta. Per dirla in

cipata dalla medesima società che nel mondo

altre parole, l’Ortodontista deve avere delle

produce e vende allineatori trasparenti agli

conoscenze approfondite della fisiologia e

Ortodontisti, con i quali ha una espe-

Il problema nasce dalla possibilità offerta ai cittadini di farsi realizzare un allineatore trasparente senza andare dal dentista.

Dicembre 2017 | Notiziario | 55

O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

Ogni figura medica, anche nel caso della cura di denti, ha una precisa specializzazione ed è giusto che i pazienti vengano informati di quali sia il team di esperti su questo tema e farsi aiutare da loro per un corretto orientamento e una corretta terapia.

rienza decennale di casi trattati. Infine dal

• Chi prende la relazione fra le arcate e delle

punto di vista normativo la terapia ortodon-

arcate con le ossa mascellari?

tica è un atto medico che dovrebbe essere effettuato esclusivamente da un professionista abilitato mediante dispositivo medico su

un call center al quale rispondono operatori

misura realizzato da un fabbricante registrato

non odontoiatri?

presso l’elenco del Ministero della Salute a

• Che tipo di contenzione viene consegnata

seguito di una prescrizione medica e corredato dalle dichiarazioni di legge ed installato e controllato dall’odontoiatra prescrivente

al paziente?

• Quali sono le garanzie contrattuali?

Quindi ciò che può sembrare un esperimento

• Il paziente conosce il riferimento medico

riuscito in realtà non lo è, in quanto i denti

che ha programmato gli spostamenti dentali?

rischiano di essere raddrizzati in modo sbagliato. Se si parte da una diagnosi sbagliata si possono verificare infatti diverse condizioni

Ecco quindi che le nuove tecnologie possono trasformarsi in pericolosi nemici, se utilizzati

patologiche quali:

per generare profitto prima ancora che per

• pre-contatti dentali

curare. E’ importante cercare di responsabi-

• spostamenti dentali con la corona e le radici che assumono posizioni scorrette, • problemi gengivali,

lizzare i propri pazienti e l’opinione pubblica, perché la soluzione in questi casi è una sola:

• sensibilità dentinale.

l’apparecchio si mette dal dentista o meglio

Nel peggiore dei casi i danni potrebbero

da un dentista specialista in ortodonzia.

estendersi al parodonto, in particolare ai tes-

Fondamentale sarà sollecitare da parte del

suti che circondano i denti, rovinando la struttura e l’aspetto delle gengive in modo per-

56 | Notiziario | Dicembre 2017

• Cosa si fa in caso di urgenze? E’ sufficiente

Ministero della Salute un chiarimento in meri-

manente. Inoltre vi sono altri rischi sottaciuti

to, prima che anche in Italia si arrivi ad azioni

dall’azienda:

legali come negli USA.

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

LA PUGLIA SI PREPARA A RISCRIVERE LA LEGGE REGIONALE SULLA SANITÀ Cao: «Pronti a dire la nostra e a fornire assistenza al legislatore»

P

er il Ministero della Salute la legge

nostra attività professionale. Ci siamo offerti

sulla Sanità, che la Regione Puglia ha

di fornire assistenza qualificata al legislatore,

approvato lo scorso maggio, presenta

al fine di costruire una legge giusta e

delle incongruenze con le leggi nazionali.

rispettosa dei criteri guida nazionali, ma che

La Regione, pur di evitare ricorsi alla Corte

non metta i professionisti nell’impossibilità

Costituzionale da parte dell’Avvocatura dello

di continuare il proprio lavoro, e nello stesso

Stato, è disposta a riscriverla integralmente,

tempo non faccia pagare un prezzo sociale

cambiando anche aspetti, come quelli che

altissimo per mancata assistenza sanitaria sul

riguardano i liberi professionisti e i loro studi

territorio. Ai tecnici Regionali da parte nostra

professionali, che non sembravano disturbare

pochi suggerimenti, ma univoci e concordati,

nessuno. Nello specifico, il Ministero richiede

al fine di non creare confusione e soprattutto

che siano autorizzati non solo gli studi che

al fine di non presentarci divisi al tavolo

erogano prestazioni chirurgiche ma anche

istituzionale. Una sola voce che rappresenti

quelli che forniscono prestazioni di particolare

gli odontoiatri: un importante

complessità che comportino rischio per il

della nostra categoria, con la consapevolezza

paziente. Nel nuovo disegno di legge altri

di poter esaminare le problematiche da

aspetti che ci riguardano sono stati modificati,

più punti di vista, trovando poi la sintesi

come ad esempio l’età e la pluralità di incarichi

nell’esprimere un unico e inequivocabile

del direttore sanitario delle strutture non

pensiero al cospetto delle istituzioni. La

rappresentate dal singolo professionista. Il

prossima Commissione Albo Odontoiatri

Coordinamento Regionale delle Commissioni

della Provincia di Bari, costituita in base ad

Provinciali Odontoiatri (CAO) dei vari ordini

un accordo interassociativo, offrirà un segno

della nostra Regione ha chiesto di dire la

tangibile di questa maturità. Buon lavoro a

sua in merito alle decisioni che riguardano la

chi raccoglierà il testimone.

di GIANVITO CHIARELLO

Gianvito Chiarello Odontoiatraa - Consigliere OMCeO Bari gchiarello@libero.it

traguardo

Dicembre 2017 | Notiziario | 57

T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA

RACCOMANDAZIONI CLINICHE IN ODONTOSTOMATOLOGIA” Il 13 settembre scorso presso il Ministero della Salute è stato presentato il nuovo documento.

di NICOLA ACHILLE

Nicola Achille CAO - OMCeO Bari Neo Neoeletto Tesoriere nachille@libero.it

58 | Notiziario | Dicembre 2017

I

l 13 settembre scorso presso il Ministero

vato e pubblico. L’obiettivo di questo lavo-

della Salute è stato presentato il nuovo do-

ro non era quello di dare delle linee guida.

cumento sulle “Raccomandazioni cliniche

Infatti, come dichiarato dal Prof. Gherlone,

in odontostomatologia”, pubblicato nel 2014

per una branca giovane come l’odontoiatria

dopo un lungo lavoro svolto dal Prof. Enrico

non esiste un sufficiente numero di evidenze

Gherlone, coordinatore scientifico del pro-

scientifiche. L’obiettivo era, piuttosto, quello

getto. In considerazione delle nuove tecno-

di fornire agli odontoiatri le indicazioni ope-

logie, dei nuovi materiali e soprattutto delle

rative sulle principali attività odontoiatriche

ultime conoscenze scientifiche, dopo tre anni

e sull’utilizzo di attrezzature e materiali, per

è stata effettuata una revisione de l progetto.

contrastare l’abbassamento qualitativo delle

Per il coordinamento scientifico è stato con-

prestazioni a tutela del cittadino che usufrui-

fermato il Prof. Enrico Gherlone, Presidente

sce delle cure odontoiatriche.

del Collegio dei Docenti in odontostomatolo-

Le raccomandazioni sono state integrate in

gia; per i contenuti tecnici il lavoro è stato affi-

questa edizione con le pratiche di odonto-

dato alle società scientifiche coordinate dalla

iatria digitale, non presenti nella precedente

CIC (Comitato italiano coordinamento delle

edizione e una sezione dedicata alla comuni-

società scientifiche odontostomatologiche) e

cazione al fine di ottenere un ottimo rapporto

al Presidente Dr. Gianfranco Carnevale.

medico-paziente.

Al lavoro hanno contribuito anche le asso-

Il documento è stato poi sottoposto al vaglio

ciazioni di categoria: ANDI, rappresentata

del Consiglio Superiore di Sanità, il quale ha

dal Presidente Gianfranco Prada e AIO, rap-

valutato i contenuti e ha espresso parere fa-

presentata dal Presidente Fausto Fiorile, che

vorevole. Abbiamo oggi un documento uni-

hanno dato un importante contributo per

co nel campo della medicina soprattutto per

l’applicabilità nel mondo professionale pri-

l’iter seguito. Si è partiti dalla valutazione dei

RACCOMANDAZIONI CLINICHE IN ODONTOSTOMATOLOGIA, A Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O LA PREFAZIONE DEL MINISTRO BEATRICE LORENZIN

L’

lavori scientifici, quindi ci si è confrontati con le associazioni di categoria e con il contributo fondamentale per gli aspetti etici e deontologici della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) Nazionale.

Probabilmente, in virtù della sua unicità, il progetto verrà tradotto in inglese e potrà essere utilizzato anche a livello europeo.

Mi auguro che il Ministero con questo documento valuti la complessità delle cure odontoiatriche, i numerosi materiali utilizzati e le diverse attrezzature necessarie, per poter fornire al cittadino-paziente prestazioni di qualità, che non è possibile erogare in centri dentali “low cost” dove l’unico obiettivo è quello di accaparrare il paziente promettendogli bassi costi (ma con prestazioni scadenti).

Tutti i componenti che hanno partecipato alla realizzazione di questo importante documento costituendo il “tavolo tecnico di odontoiatria” fortemente voluto dal Ministero, hanno già confermato la volontà di proseguire insieme il lavoro di revisione anche per i prossimi

Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute orale come parte integrante, non solo dello stato di salute generale, ma anche della qualità della vita di ciascun individuo. In tale ottica, in accordo e con il sostegno del mondo professionale e della comunità scientifica di questo settore, le raccomandazioni cliniche in odontostomatologia contenute nel presente volume forniscono indicazioni e definiscono standard di intervento per la prevenzione e la cura delle più comuni patologie del cavo orale nonché per l’identificazione di percorsi terapeutici appropriati a supporto degli operatori pubblici e privati. Esse costituiscono, inoltre, uno strumento utile per mantenere alto il livello di qualità delle cure in questo periodo storico, nel quale, se da un lato crescono le opportunità tecniche di cura e la potenziale domanda delle stesse, dall’altro la riduzione delle risorse economiche a disposizione dei cittadini tende a limitare l’accesso all’offerta professionale privata e, al contempo, i processi di razionalizzazione dell’allocazione dei fondi nel SSN rendono più difficile l’accesso alle strutture pubbliche. L’individuazione di raccomandazioni cliniche chiaramente definite e rese pubbliche può facilitare la condivisione degli obiettivi e dei percorsi terapeutici tra odontoiatra e paziente, migliorare la comunicazione e, in ultima analisi, accrescere la fiducia sia nei riguardi del proprio specifico professionista che del “sistema delle cure” più in generale. La revisione delle “Raccomandazioni cliniche in odontostomatologia” si è resa necessaria in considerazione del cambiamento dell’evidenza scientifica, dell’immissione in commercio di nuovi materiali e dell’utilizzo di nuove tecnologie, specie in ambito protesico. Come per la precedente, alla realizzazione di questa edizione ha contribuito un ampio gruppo di docenti ed esperti delle singole branche odontoiatriche insieme alle più importanti e rappresentative Associazioni professionali e ai componenti della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) nazionale.

anni.

Dicembre 2017 | Notiziario | 59

O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S

PROGETTO EBSCO: UNA BIBLIOTECA SCIENTIFICA VIRTUALE PER I PROFESSIONISTI Aggiornamento professionale gratuito garantito per medici e odontoiatri

di CHIARA FIANDACA

Chiara Fiandaca Componente Commissione Albo Odontoiatri

N

ell’intento di promuovere e favorire il

database comprende oltre 320 riviste di inte-

progresso culturale dei propri iscritti,

resse odontoiatrico.

la FNOMCeO garantisce già da un

- Dynamed Plus: rappresenta uno strumento

anno l’aggiornamento e la consultazione di

di consultazione che garantisce supporto de-

riviste mediche online mediante un servizio

cisionale e permette la rigorosa applicazione

di biblioteca fornito ai propri iscritti grazie

dei principi della Evidence Based Medicine.

all’accordo siglato con la EBSCO Information

- Cochrane Library, la più importante banca

Services di Boston, uno dei principali fornitori

di metanalisi mondiale.

mondiali di banche dati di letteratura scienti-

- La sezione “Patient Education Reference

fica. Sono programmati corsi FAD e webinar

Center”: un valido supporto alla comunica-

sull’utilizzo delle cinque banche dati.

zione e informazione al paziente dove sono

Le banche dati messe a disposizione dalla

presenti schede informative su malattie, tera-

FNOMCeO sono:

pie, prevenzione, stili di vita

- MEDLINE Complete, che contiene tutti i ri-

60 | Notiziario | Dicembre 2017

ferimenti bibliografici di PubMed e consente

In totale sono a disposizione 2500 riviste

di scaricare il FULL TEXT di articoli a paga-

full text tra medicina e odontoiatria e deci-

mento in modalità gratuita.

ne di migliaia di abstract. Alcuni articoli sono

- Dentistry & Oral Sciences Source: questo

disponibili in diverse lingue. È possibile ri-

S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T O I AT R I A S PA Z I O O D O N T

COME ACCEDERE AL SERVIZIO EBSCO Per accedere al servizio è necessario andare sul sito della FNOMCeO http://portale. fnomceo.it, cliccare sul banner con la scritta “progetto EBSCO” presente sulla sinistra. La registrazione è obbligatoria, ma estremamente veloce. Come username basterà inserire il proprio codice fiscale. L’accesso è consentito online h24. Il sito è gestito in maniera molto semplice e per qualsiasi problema è disponibile un servizio di assistenza telefonica al numero 0112876808 (dal lunedì al venerdì, ore 9-17) o inoltrando il quesito via mail a: progettoebsco@fnomceo.it

cercare articoli partendo da parole chiave (con le funzioni AND, OR nel caso in cui si voglia che le parole siano insieme o alternativamente), escludere alcuni argomenti/parole (funzione NOT), evidenziare articoli per disponibilità di testo completo o di immagini. L’augurio è che la nostra volontà di aggiornamento non abbia origine dall’obbligo di ECM, ma dalla curiosità clinica e che il nostro procedimento diagnostico possa essere guidato da basi scientifiche anche controllando la veridicità di procedure acquisite “per sentito dire” da colleghi. Non esiste buona pratica senza una corretta base teorica e scientifica.

Dicembre 2017 | Notiziario | 61

ETICA

LA PROFESSIONE SANITARIA: UN IMPEGNO SOCIALE E POLITICO OMCeO Bari e Associazione Cercasi un fine Onlus promuovono la “Scuola di etica pubblica per i medici”, giunta alla sesta edizione e ispirata alla lezione di Don Milani

di ROCCO D’AMBROSIO

Rocco D’Ambrosio Ordinario di filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana di Roma. r.dambrosio@unigre.it

62 | Notiziario | Dicembre 2017

L’

Ordine dei Medici di Bari e l’Asso-

te le scuole e dispone anche di un sito web:

ciazione Cercasi un fine Onlus orga-

www.cercasiunfine.it, su cui è possibile rinve-

nizzano, dal 2012, una scuola di Eti-

nire anche la storia e le informazioni relative

ca Pubblica per medici. Essa si pone come

alle scuole e alle loro attività. L’affermazione

uno spazio di riflessione e approfondimento

dei ragazzi di don Lorenzo Milani, che sigla la

per studiare le motivazioni della professione

testata del giornale, contiene già una sintesi

medica e collocarle nel contesto pubblico,

del fine delle attività promosse: «Cercasi un

cogliendone i risvolti etici, antropologici, isti-

fine. Bisogna che il fine sia onesto. Grande. Il

tuzionali e politici. L’Associazione Cercasi un

fine giusto è dedicarsi al prossimo. E in que-

fine Onlus, a partire dal 2002, in Puglia e altre

sto secolo come lei vuole amare se non con

regioni, ha promosso alcune scuole di for-

la politica o col sindacato o con la scuola?

mazione all’impegno sociale e politico. Nella

Siamo sovrani. Non è più il tempo delle ele-

primavera del 2005, per comunicare le varie

mosine, ma delle scelte». E’ questa la nostra

esperienze formative, le scuole, insieme al

ispirazione ideale che ci porta ad incontrare e

Centro Studi Erasmo, hanno dato vita al pe-

formare giovani e adulti ad un impegno serio

riodico di cultura e politica “Cercasi un fine”,

e cosciente in tutti gli ambiti sociali e politici.

foglio di collegamento e luogo di dibattito sui

In questo quadro di attività è nata la collabo-

temi dell’impegno culturale, religioso, sociale

razione con l’Ordine dei Medici di Bari, specie

e politico. Il giornale, da me diretto, ha una

nella persona del dott. Filippo Anelli, che da

redazione composta da rappresentanti di tut-

sempre ha seguito le attività dell’Associazio-

I TEMI

Dal codice etico al mercato, dagli aspetti legislativi ai nuovi bisogni di salute. Ecco i temi della Scuola di Etica Pubblica dal 2012 a oggi.

1

Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte (Ippocrate) Scuola di etica pubblica per medici – I anno 2012-2013;

2

Essere medici per promuovere bene pubblico - Scuola di etica pubblica per medici – II anno 2013-2014

3

Il codice etico dei medici – Scuola di etica pubblica per medici - III anno 2014-2015

4

La professione medica e il mercato – Scuola di etica pubblica per medici IV anno 2015-2016

5

Salute che viene, salute che va: cosa dice la Costituzione - Scuola di etica pubblica per medici - V anno 2016-2017

6

Curare i malati o potenziare i sani? Le sfide alla salute oggi - Scuola di etica pubblica per medici - VI anno 2017-2018.

ne. Abbiamo condiviso la constatazione che il

colari:

mondo sanitario oltre a fulgidi esempi di de-

1. Con innocenza e purezza io custodirò la

dizione e servizio, coscienza e scienza nel pra-

mia vita e la mia arte (Ippocrate) - Scuola di

ticare la professione, avesse anche problemi

etica pubblica per medici – I anno 2012-2013;

quali: demotivazioni di diversi medici, reati

2. Essere medici per promuovere bene pub-

diffusi (ricette false, medicinali sprecati, truf-

blico - Scuola di etica pubblica per medici – II

fe milionarie, cibi avariati nei nostri ospedali,

anno 2013-2014

servizi scadenti in una sanità pubblica in tra-

3. Il codice etico dei medici – Scuola di etica

monto, tangenti per pubblici amministratori),

pubblica per medici - III anno 2014-2015

mancanza di spirito di servizo, poca attenzio-

4. La professione medica e il mercato – Scuo-

ne alla tutela della salute e così via.

la di etica pubblica per medici IV anno 2015-

Questo quadro negativo ci ha portato a evi-

2016

denziare che i medici non hanno solo biso-

5. Salute che viene, salute che va: cosa dice

gno di una formazione etica relativa ai temi

la Costituzione - Scuola di etica pubblica per

classici della salute e delle sue sfide (euta-

medici - V anno 2016-2017

nasia, aborto, accanimento terapeutico, vita

6. Curare i malati o potenziare i sani? Le sfide

sessuale etc.), ma necessitano anche di una

alla salute oggi - Scuola di etica pubblica per

formazione etica realtiva alla sfera pubblica

medici - VI anno 2017-2018.

e alle sfide che questa pone alla professione

Come si evince dai temi e dalle lezioni, ci col-

sanitaria. Di qui sono nati sei percorsi parti-

lochiamo sulla scia di don Milani in un

“Cercasi un fine. Bisogna che il fine sia onesto.

Grande. Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.

E in questo secolo come lei vuole amare se non con la politica o col sindacato o con la scuola?

Siamo sovrani. Non è più il tempo delle elemosine, ma delle scelte”.

Don Milani

Dicembre 2017 | Notiziario | 63

L’augurio è, come insegnava don Milani, che si riprenda ad “insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia.

Come ha libertà di parola e di stampa. Come il cristiano reagisce anche al sacerdote e perfino al vescovo che erra. Come ognuno deve sentirsi responsabile di tutto.

Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande “I care”, il motto intraducibile dei giovani americani migliori.

“Me ne importa, mi sta a cuore”. il contrario esatto del motto fascista “Me ne frego”.

Bisogna ritornare a scommettere sulla formazione, in tutte le agenzie educative, privilegiando la qualità alla quantità di contenuti come di strategie.

percorso che miri a rendere tutti i medici cit-

cipato ai diversi livelli della vita professionale,

tadini maturi, coscienti della loro libertà e di-

politica diventando serio punto di riferimento

sposti a spendersi per gli altri. L’esperienza di

per tanti. E poi la responsabilità. É evidente

questi sei anni ha confermato che la crisi che

a molti la generale crisi della classe dirigente

attraversa la politica, la società e le professio-

che sembra investire la nostra comunità na-

ni e, in particolare, le relative classi dirigenti

zionale; crisi che prescinde dalla natura delle

non può essere risolta se non ritornando a

istituzioni coinvolte o dalla formazione religio-

scommettere sulla formazione. La direttrice,

sa, culturale e politica degli interessati. Tale

infatti, è sempre, e tale resta, formazione – partecipazione – responsabilità. Ciò significa che bisogna ritornare a scommettere sulla formazione, in tutte le agenzie educative, privilegiando la qualità alla quantità di contenuti come di strategie. Il ricorso a maestri, che hanno affrontato gli stati di crisi con competenza e coerenza, è indispensabile ieri come oggi per risolvere lo stato di crisi. Il pensiero va ora a Dietrich Bonhoeffer e alla sua lezione sulla qualità: «Si tratta di riscoprire su tutta la

64 | Notiziario | Dicembre 2017

crisi si manifesta spesso nella palese incompetenza e nell’evidente disaffezione verso le istituzioni, dove brama esclusiva del profitto e la sete del potere costituiscono spesso il movente unico di ogni impegno, manifestando così un disagio ed un’immaturità personale molto più ampie. L’augurio è, come insegnava don Milani, che si riprenda ad «insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia.

Come ha libertà di parola e di stampa. Come

linea esperienze di qualità ormai sepolte. Si

il cristiano reagisce anche al sacerdote e per-

tratta di un ordine fondato sulla qualità. La

fino al vescovo che erra. Come ognuno deve

qualità è il nemico più potente di qualsiasi

sentirsi responsabile di tutto. Su una parete

massificazione». Solo da una completa forma-

della nostra scuola c’è scritto grande “I care”.

zione può scaturire una seria partecipazione.

È il motto intraducibile dei giovani americani

Questo dato emerge non solo dalla vita dei

migliori. “Me ne importa, mi sta a cuore”. È

grandi testimoni, ma di tanti uomini e donne,

il contrario esatto del motto fascista “Me ne

di diverse culture e religioni, che hanno parte-

frego”». Ciò vale anche per i medici.

PREVIDENZA

ENPAM:“SOCIAL IMPACT BOND” PER CREARE NUOVI MEDICI Gli strumenti di finanza sociale potrebbero essere usati per pagare la formazione dei prossimi medici di famiglia di REDAZIONE GIORNALE DELLA PREVIDENZA

F

inanziare le borse di studio in medicina

il Governo (o un ente

generale con i Social investment bond

pubblico), il fornitore

(Sib) si può fare. Basta definirne bene gli

del servizio e l’investi-

obiettivi e monitorare effetti e risparmio, di-

tore. Il rimborso del

cono gli esperti. Il settore sanitario è fra quelli

capitale all’investito-

che possono beneficiare maggiormente de-

re viene pagato con

gli strumenti di finanza sociale e quello della

i risparmi che deriva-

formazione dei medici potrebbe diventare un

no dal conseguimento

caso di successo, seguendo però dei parame-

dei risultati. Il successo di

tri specifici.

un Sib sta nel suo impatto sociale

Si tratta di una forma di “pagamento per ri-

anche se misurarlo è forse la parte più

sultati” che si concentra sugli investimenti

difficile dell’operazione.

sociali. Questi ultimi vengono finanziati di-

Proprio quello delle misurazioni potrebbe es-

rettamente sul mercato dei capitali e vanno

sere uno dei problemi da affrontare per utiliz-

così a coprire le richieste derivanti dai tagli ai

zare questo strumento per sovvenzionare le

budget pubblici. Per “investimento sociale”

borse di studio per la formazione dei medi-

s’intende un investimento finanziario in un’i-

ci di famiglia (ipotesi lanciata dal presidente

niziativa che garantisca un ritorno economico

dell’Enpam, Alberto Oliveti, dopo un in-

all’investitore e allo stesso tempo produca

contro tenutosi nell’estate con la mini-

servizi di welfare pubblico. Questi strumenti

stra dell’Istruzione, Valeria Fedeli).

implicano un accordo tra i vari stakeholder:

Per la prima volta l’Enpam

30 MILIONI DI EURO PER CREARE UNO STUDIO PROFESSIONALE Il bando lanciato da Enpam concede 30 milioni di euro ai medici che intendono creare il proprio studio. Medici e dentisti con meno di 45 anni potranno stipulare un mutuo al tasso fisso del 2,5 per cento, mentre per chi ha più di 45 anni il tasso passa al 2,9 per cento. Gli iscritti potranno richiedere un finanziamento fino a 300mila euro, a condizione che la cifra sia inferiore all’80 per cento del valore dell’immobile.

66 | Notiziario | Dicembre 2017

lancia un bando che concede 30 milioni di

all’80 per cento del valore dell’immobile.

euro in prestito ai camici bianchi che inseguo-

Il bando destina anche ulteriori 15 milioni di

no il sogno di avere uno studio professionale

euro a chi vuole comprare una prima casa,

proprio. Il mutuo può essere chiesto sia per

usufruendo delle stesse condizioni. I mutui

l’acquisto dell’immobile sia per la ristruttura-

Enpam possono anche essere chiesti per so-

zione.

stituirne uno esistente: un modo per permet-

«Stiamo lavorando per passare da un welfare

tere ai professionisti, specie i più giovani, di

delle necessità a un welfare delle opportuni-

beneficiare di condizioni migliori.

tà – spiega il presidente Alberto Oliveti – in

Tra gli obiettivi dell’operazione c’è infatti an-

modo da utilizzare il patrimonio non solo per

che la ricerca di un’equità fra le generazioni.

offrire sicurezza agli iscritti, ma anche per fa-

In Italia le inevitabili riforme previdenziali han-

cilitare la loro attività. Un impegno che esten-

no tolto qualcosa ai giovani sul fronte delle

diamo ai professionisti di oggi come a quelli

pensioni: Enpam sta facendo di tutto per ri-

di domani».

equilibrare la bilancia sotto forma di nuove

Medici e dentisti con meno di 45 anni potran-

prestazioni e vantaggi sul fronte del welfare.

no stipulare un mutuo al tasso fisso del 2,5

A un mese dall’apertura delle procedure in-

per cento, mentre per chi ha più di 45 anni il

formatiche, sono stati oltre 400 gli studenti di

tasso passa al 2,9 per cento. Gli iscritti potran-

Medicina e Odontoiatria del V e VI anno che

no richiedere un finanziamento fino a 300mila

hanno scelto di diventare iscritti Enpam. È la

euro, a condizione che la cifra sia inferiore

prima volta in Italia che viene consentito a dei

“STIAMO LAVORANDO PER PASSARE DA UN WELFARE DELLE NECESSITÀ A UN WELFARE DELLE OPPORTUNITÀ – SPIEGA IL PRESIDENTE ALBERTO OLIVETI – IN MODO DA UTILIZZARE IL PATRIMONIO NON SOLO PER OFFRIRE SICUREZZA AGLI ISCRITTI, MA ANCHE PER FACILITARE LA LORO ATTIVITÀ.” futuri professionisti di costruirsi una posizione

gresso nel loro ente previdenziale verranno

previdenziale di primo pilastro prima di aver

iscritti alla Quota A del fondo di Previdenza

terminato gli studi.

generale. Chi ha meno di 30 anni versa il

Oltre al vantaggio di maturare anni di anzia-

minimo (quest’anno: 216 euro). Gli studenti

nità contributiva, gli studenti hanno accesso

pagheranno la metà: per il 2018 il contributo

al sistema di welfare: sussidi in caso di ma-

corrisponde a meno di 10 euro al mese.

ternità, aiuti economici in caso di disagio o di

Inoltre chi è ancora iscritto a un corso di lau-

danni subiti per calamità naturali, la pensione

rea non è tenuto a fare il versamento subito

di inabilità e la reversibilità per i familiari. L’i-

ma potrà decidere di posticiparlo al momen-

scrizione è facoltativa per gli universitari degli

to dell’iscrizione all’Ordine (entro comunque

ultimi due anni di corso. Le tutele scattano da

tre anni). Chi invece decide di versare il con-

subito, anche per chi non potesse permet-

tributo subito potrà farlo tramite bollettino o

tersi di pagare i contributi. Il versamento si

attivando la domiciliazione bancaria. C’è da

può fare anche dopo, quando ci si sarà iscrit-

tenere presente che i contributi previdenzia-

ti all’Ordine. La procedura di iscrizione si fa

li sono integralmente deducibili dal reddito

interamente online dall’indirizzo preiscrizioni.

complessivo, un’agevolazione di cui potran-

enpam.it.

no beneficiare i genitori nel caso gli studenti

Gli studenti che decidono di anticipare l’in-

siano a loro carico.

Dicembre 2017 | Notiziario | 67

PA R K I N S O N

“MALATTIA DEL TREMORE”: SERVE UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE A 200 anni dalla prima, parziale descrizione del Parkinson, un convegno a Bari ha cercato di fare il punto sulla malattia, mentre l’associazione Parkinson Puglia offre quotidianamente assistenza ai malati.

di ANTONELLA SPIGONARDO

Antonella Spigonardo Vice Presidente Associazione Parkinson Puglia Onlus parkinsonpuglia@libero.it

68 | Notiziario | Dicembre 2017

S

ono trascorsi 200 anni dalla prima

ruolo dei “medici di Famiglia”, primo cruciale

“parziale” descrizione della Malattia di

passaggio per la diagnosi; importantissima è

Parkinson (Sir James Parkinson 1817),

anche la loro conoscenza approfondita della

eppure la disinformazione regna sovrana,

patologia neurodegenerativa, per evitare di

contribuendo a ritardare la diagnosi e quin-

cadere nei luoghi comuni e nelle insidie di

di la cura, a far vivere questa patologia quasi

una malattia complessa. Ma torniamo alla

fosse uno stigma, e spingendo molti malati e i

diagnosi. I tagli alla Sanità, quindi la riduzio-

loro familiari nel tunnel dell’isolamento.

ne di personale da una parte e l’aumento dei

Ma cerchiamo di ripercorrere quello che ac-

malati dall’altra, portano i medici a ridurre

cade ad una persona che riceve la diagnosi

sensibilmente i tempi di visita. E ciò senza ac-

e qual è il contributo che l’Associazione può

corciare le liste d’attesa; anzi. Per cui se è for-

dare. Alcuni sintomi della malattia come di-

tunato, il paziente incontrerà in breve tempo

sturbi del sonno, depressione, perdita dell’ol-

un professionista che gli comunicherà la dia-

fatto spesso si manifestano già molti anni pri-

gnosi, prescriverà la terapia farmacologica e -

ma. Successivamente la rigidità e la lentezza

si spera - consiglierà di svolgere attività fisica

nei movimenti, oltre che il tremore, posso-

(sono ancora pochi i neurologi a suggerirla sin

no portare alla diagnosi, che al momento è

da subito). E poi? E poi varcata la soglia dello

principalmente clinica. La maggior parte dei

studio, il malato e i suoi familiari si ritroveran-

malati però riceve la diagnosi in media dopo

no soli, assaliti da dubbi, incertezze, paure.

18/24 mesi, passando per gli studi di medi-

Che fare? È il medico giusto? Meglio provare

ci di vario tipo. Importantissimo, quindi, è il

al Nord? Come si evolverà la malattia? Qua-

L’ASSOCIAZIONE PARKINSON PUGLIA L’Associazione Parkinson Puglia Onlus è nata ufficialmente il 21 marzo 2009. Vanta circa 100 soci, un buon numero di sostenitori, un attivo Consiglio Direttivo, nonché un importante Comitato Medico Scientifico composto da 10 neurologi esperti di tale patologia, dislocati sull’intero territorio pugliese.

li sono i farmaci giusti? Sono previsti effetti collaterali? La malattia prevede altri sintomi?

Certo vi è Internet, ma non è sicuramente questo quello che serve a chi ha da poco appreso di avere una malattia neurodegenerati-

L’associazione basata sul lavoro e l’impegno dei volontari, si propone di: • promuovere l’informazione e la conoscenza della malattia attraverso convegni, dibattiti e articoli su mass media. L’azione di divulgazione e informazione è coadiuvata dal Comitato Medico Scientifico. E’ in fase di realizzazione un “giornalino” quadrimestrale che sarà inviato periodicamente ai soci.

• incanalare le esigenze dei malati affetti da tale tipologia, quindi rappresentarle davanti alle Amministrazioni Pubbliche, gli Enti e le Organizzazioni sociali e imprenditoriali; • sensibilizzare l’opinione pubblica e le specifiche categorie professionali interessate; • contribuire alla realizzazione dell’intervento DBS in Puglia, affinchè malati e familiari non debbano essere più costretti ai cosiddetti “viaggi della speranza”; • contribuire a migliorare le condizioni di vita dei malati attraverso varie iniziative culturali e di socializzazione; tra i progetti imminenti dell’Associazione vi è l’individuazione di una sede idonea ove organizzare incontri settimanali con psicologi e fisioterapisti; nonché corsi di musicoterapia e diverse attività ricreative. Un centro diurno presso cui i malati possano trascorrere le loro giornate accomunati dalle stesse esigenze;un posto di riferimento e di sollievo non solo per i soli malati, ma anche per i familiari, fagocitati anch’essi da questa malattia.

va che l’accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni. È un momento delicato e importante

contribuirà gradatamente a restituire al mala-

che non può essere liquidato in poco tempo

to innanzitutto serenità. Il confronto poi con

e con superficialità. Ad accogliere e indica-

persone che vivono lo stesso problema, an-

re il percorso da seguire, dovrebbe esserci

che da 30 anni, si rivela un vero toccasana e

un’équipe che accompagni il neurologo. Ma

dimostra concretamente ai nuovi arrivati che

al momento non è così e l’esperienza ci dice

si può vivere con e nonostante la malattia. Si

quindi, che è decisivo avvicinarsi sin da subi-

tratta di reinventarla, modificarla passo per

to all’Associazione. I volontari, loro stessi per-

passo. All’accoglienza e al confronto fa segui-

sone con Parkinson insieme ai loro familiari,

to il periodo di in-formazione per il malato e

potranno “accogliere” il malato e la famiglia

per il familiare. Mensilmente l’Associazione

per aiutarli in un percorso già vissuto per arri-

ospita relatori delle varie professioni mediche

vare insieme all’accettazione della malattia o

con lo scopo di far conoscere la malattia e

almeno a un atteggiamento resiliente. L’ac-

le strategie che possono essere adottate. Gli

coglienza in un ambiente familiare, colorato

incontri affrontano tematiche diverse, anche

dai sorrisi dei soci, caloroso e professionale,

quelle di cui si parla poco: i disturbi Dicembre 2017 | Notiziario | 69

UN NEMICO DA NON SOTTOVALUTARE

C

ome i medici di base ben sanno, dai più è conosciuta come la malattia del tremore e dell’anziano: luoghi comuni.

Il Parkinson è una malattia in forte aumento d’incidenza negli ultimi anni e con un abbassamento dell’età di insorgenza. Oltre ai sintomi motori evidenti noti (bradicinesia, rigidità e non sempre tremore), ve ne sono tanti altri, alcuni dei quali compaiono successivamente e, talvolta, come effetti collaterali della terapia farmacologica. Per questo negli ultimi anni gli esperti sottolineano la necessità di un approccio multidisciplinare nella cura della persona con malattia di Parkinson (MdP).

OLTRE 250 MILA LE PERSONE L’assenza ad oggi di un vero AFFETTE DA MDP e proprio studio epidemiologico contribuisce IL 10% DEI PAZIENTI RICEVE a far sì che la MdP sia sotLA DIAGNOSI PRIMA DEI 40 tovalutata, sia in termini nuANNI ED IL 25% PRIMA DEI 50. merici che nell’incidenza che la stessa ha sulla qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Si stima siano oltre 250 mila le persone affette da MdP e che, secondo l’O.M.S., nel giro di 15 anni il numero sia destinato a raddoppiare: un’emergenza sociale, dicono.

Ma siamo già in emergenza, considerato che il 10% dei pazienti riceve la diagnosi prima dei 40 anni ed il 25% prima dei 50. Vale a dire che la malattia si abbatte come uno tsunami anche in famiglie ove ci sono figli in età scolare e con serie complicanze sulla sfera lavorativa. Sappiamo che non si conoscono ancora le vere cause e non esiste una cura per guarire. Certo il farmaco Levodopa e, dove possibile, l’intervento DBS hanno migliorato tantissimo la qualità della vita dei malati. Recentemente è stata prodotta letteratura scientifica che attesta l’importanza della riabilitazione, mirata, continua e intensiva.

Purtroppo in Puglia si riscontrano, al momento, importanti lacune.

Mancano, anche, linee guida mirate. Per questo lo scorso anno, grazie alla nostra richiesta è stato istituito un Tavolo tecnico Regionale del Parkinson a cui siede anche l’Associazione, e che ha portato con la D.G.R. 1230 del 28/07/2017 all’Istituzione della Rete Parkinson. L’inizio di un cammino che auspichiamo porti presto ai risultati richiesti in modo concreto e che consenta ai cittadini pugliesi di accedere alle giuste cure.

del sonno e della sfera sessuale, gli effetti collaterali dei farmaci (compulsioni da gioco, sessuali, da shopping). Si aiuta il paziente ad essere più responsabile di se stesso, a riprendere in mano la propria Vita. Neurologi, psicologi, fisiatri, logopedisti, fisioterapisti e medici legali e del lavoro si alternano nella colorata sede di Poggiofranco (Bari), offrendo la possibilità di rivolgere loro domande. L’esperienza ci dimostra che ciò che più manca a malato e caregiver sono tempo, attenzione, disponibilità per chiedere e avere risposte.

L’opera svolta dall’Associazione di in-formare è fondamentale perché fornisce elementi utili ad affrontare con più sicurezza e prontezza l’evolversi della malattia, talvolta a evitare, o perlomeno ritardare, alcune problematiche.

Nell’opera di in-formare ed educare rientrano anche i doveri del malato, come recarsi a visita di controllo in orario, con la documentazione in ordine, munito di un riepilogo per le eventuali domande da porre. Educhiamo anche il paziente e il caregiver a non ricondurre tutto al Parkinson, ma a considerare sintomi nuovi come sentinelle di altre problematiche;

70 | Notiziario | Dicembre 2017

IL CONVEGNO “200 ANNI DELLA MALATTIA DI PARKINSON”

quindi a non rivolgersi al neurologo per qual-

all’inizio, si sente osservata e ha timore di es-

siasi piccolo segnale. Vi è poi la fase riabili-

sere giudicata. Accade ciò specie se il malato

tativa. Periodicamente svolgiamo progetti di

ha discinesie, spesso associate per disinfor-

logo-cantoterapia, stimolazione cognitiva, Tai

mazione a stato di ebbrezza o di tossicodi-

Chi Chuan, riabilitazione motoria, laboratori

pendenza. È per questo che se il malato non

creativi, letture di gruppo con discussione e

ha preso coscienza della malattia, non ha re-

gruppi di auto-mutuo-aiuto. Non mancano

cuperato forza e dignità, tende a rinchiudersi

momenti liberi di aggregazione e confronto.

tra le mura di casa. Ma l’essere in gruppo, si

Sono attività che non vogliono e non devo-

sa, rende forti. E imparare ad uscire dal tun-

no sostituirsi a quelle che deve fornire il SSN.

nel, mano nella mano con qualcuno che ha

Sono semplicemente complementari, hanno

già percorso il cammino per uscire alla luce, è

maggiore riuscita in quanto svolte in gruppo

più facile. La persona malata che arriva in as-

e favoriscono la socializzazione.

La malat-

sociazione la riconosci dallo sguardo, spento,

tia, già così presente nel quotidiano, non è

non solo per l’ipomimia dovuta alla malattia.

la vita intera. Non possiamo ricondurre tutto

Gli occhi non ingannano, mostrano chiara-

ad essa. Importanti quindi le attività ricreati-

mente lo smarrimento che sta vivendo.

ve che prevedono serate di Karaoke, feste di

Ma affrontando il percorso dell’accoglienza

compleanno, uscite al cinema, allo stadio, al

prima, dell’in-formazione e del fare dopo,

mare, gite “in e fuori” dalla Puglia.

con il sostegno del gruppo, potrà recupera-

A maggio scorso siamo stati a Salerno, Ca-

re serenità, autostima e dignità. Recupererà

serta ed Amalfi unendoci ad un pullman con

la capacità di vivere per desiderare e non di

altre persone. È stata una sfida per tutti: pi-

vivere solo per sopravvivere. Il suo sguardo

roscafi, lunghe camminate, visita alla Reggia.

cambierà e diverrà a sua volta volontario con

Il tutto “tra la gente”. Quella “gente” tanto

voglia di aiutare il prossimo uomo e donna,

temuta dalla persona con MdP che, specie

che smarriti, varcheranno la nostra porta.

L’11 novembre scorso l’OMCeO ha organizzato il convegno “200 anni della malattia di Parkinson”.

A tutt’oggi il Parkinson è una delle patologie incurabili del sistema nervoso centrale che colpisce diverse fasce d’età. Al di là delle forme monogeniche, molte sono le sue ipotesi eziologiche e poche le soluzioni terapeutiche atte ad arrestarne il processo neurodegenerativo.

Con questo convegno, oltre a fornire le necessarie informazioni scientifiche ai partecipanti, si è voluto evidenziare tutto il sistema, dall’ospedale, al territorio al volontariato, che ruota intorno a questi ammalati e quanto è ancora necessario fare affinché si raggiunga una situazione ottimale per la gestione del paziente affetto da Malattia di Parkinson.

Dicembre 2017 | Notiziario | 71

Non solo medico

LUCIO MIOLLA SI RACCONTA IN UN’INTERVISTA A TUTTO JAZZ Il dirigente dell’Ortopedia del San Paolo di Bari: «Mi piace la musica gentile»

lo Smooth Jazz mi attira tremendamente. Niente di complicatissimo, mi piace la musica gentile e non aggressiva che rispecchia il mio carattere e la mia sensibilità.

«Tracce d’amore...e di jazz»: un album di classe, realizzato con la collaborazione di artisti locali e internazionali...

Sì, questo Album è nato così a completamento di 50 di musica scritta e suonata, per dare un senso al lavoro creativo che quotidianamente mi avvince. Hanno partecipato alla mia avventura musicale musicisti di grande prestigio come Michele Campobasso, mio fraterno amico e prezioso insegnante di pianoforte, che ha

LUCIO MIOLLA, dirigente medico in Ortopedia presso l’Ospedale San Paolo di Bari, è anche un cantautore. E “non” a tempo perso, poiché si dedica all’attività di musicista a livello semiprofessionale.

anche curato gli arrangiamenti e aiutato nelle scelte dei brani da inserire; Andrea Gallo che ha suonato il basso elettrico ed il contrabbasso; Saverio Petruzzellis alla batteria. Tutti hanno interpretato i miei sentimenti

Quanto del tuo tempo è dedicato

delle stesse, programmazione delle

alla musica? Che generi ascolti?

tastiere e dei software musicali, in-

Bella domanda! Il tempo è sempre

somma un bel lavoro parallelo che

poco nella giornata di ognuno di

produce tanta soddisfazione e gioia

noi, specie poi quando fai il Medico

interiore. I miei riferimenti sono vari

in Ospedale. Diciamo che cerco di

e spaziano certamente nel pop ita-

anche come persona, al quale ave-

ritagliare nella giornata almeno un

liano cantautoriale da Pino Daniele a

vo inviato i miei file e che ha voluto

paio d’ore che dedico sia alle attività

Concato, Paoli, Cammariere ma an-

contribuire, con il suo talento indi-

di studio della musica, sia collate-

che internazionale come S. Wonder,

scusso, alla confezione finale di que-

rali alla musica, ascolto, ricerca dei

Al Jarreau, Sting. L’ultimo amore è

sto progetto che tanti hanno potuto

testi, ricerca degli accordi, creazio-

il Jazz, quello caldo degli standard

apprezzare nei live che portiamo in

ne delle partiture, digitalizzazione

(Chet Baker), il Latin Jazz, ma anche

giro.

72 | Notiziario | Dicembre 2017

e colto le mie emozioni in modo magistrale. E poi ho avuto l’onore della partecipazione come ospite graditissimo, di Fabrizio Bosso un trombettista che ammiro e stimo tantissimo

a cura di GIANVITO CHIARELLO

Coinvolgi la famiglia in questa pas-

musica d’insieme. E comunque, ol-

to che ad ogni lavoro dovrebbe cor-

sione?

tre al mio progetto come cantauto-

rispondere un guadagno, ma chissà

La famiglia è certamente coinvolta

re, seguo la musica italiana cantau-

perché questo concetto nell’ambito

in questa follia artistica, in quanto

toriale, avvalendomi di un giovane

musicale spesso è nuvoloso, sem-

quotidianamente subisce prove, ri-

talento - Alessandro Favia - che suo-

bra che chi fa musica lo faccia per

cerche di suoni, cantate improvvise

na il sax, e di una amica di sempre

diletto del proprio animo e non per

e si deve adattare ai miei turni di

- Lucia Valentini - cantante potente

ottenerne anche dei giusti benefici

ospedaliero e anche alle mie serate

e raffinata al contempo. Insieme ab-

economici. Quindi al momento si

di musica in giro o partecipare con

biamo creato un trio molto coinvol-

guadagna onestamente con la me-

macchine fotografiche e telefonate

gente che celebra le cantanti Italiane

dicina e si spende onestamente con

di invito alla mia passione. A volte

(come Chiara Civello, Nicky Nicolai,

la musica!

credo di togliere loro quel tempo

Simona Bencini, Irene Grandi tanto

così importante e anche risorse eco-

per citarne qualcuna).

nomiche, in quanto la tecnologia ha

Ti senti realizzato anche nella tua professione?

costi non da poco conto. Ma si sa

Concili agevolmente musica e me-

che le passioni sono così, e comun-

dicina?

que anche io assecondo e stimolo le

Diciamo che a fronte di grandi rinun-

passioni familiari; senza passioni non

ce e compromessi, riesco a far qua-

avrebbe poi senso vivere.

drare i conti. Ma il lavoro è tanto in un senso e nell’altro. E se da un lato

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi

si soffre con i pazienti e l’organizza-

in campo musicale?

zione sanitaria, dall’altro si soffre con

Allo stato attuale certamente un

la voglia di suonare e la difficoltà di

obiettivo è lo studio del Jazz e della

farlo in pubblico. Non tralascio il fat-

Questa è una domanda che meriterebbe una risposta da molte pagine.

Certo, quando ho iniziato questo percorso di studi e poi lavorativo, il mondo della medicina era ben diverso. I cambiamenti sono fisiologici è vero, ma quando l’economia prende il sopravvento sulla scienza e sulla coscienza, allora ti penti di aver dedicato anni di studio e sacrificio personale a qualcosa che cambia in peggio. Le regole economiche e/o medico-legali non possono dettare il modus operandi di un medico, ma ormai è così, e non si può tornare indietro. No, non sono soddisfatto e/o realizzato, anche se i pazienti mi cercano e mi sorridono, e sono soddisfatti di me; io, dentro, soffro per loro e per ciò che non riesco a fare per loro, soffro per le liste di attesa, per i giovani colleghi (bravi e senza lavoro, nonostante i tanti sacrifici) che non entrano nelle Scuole di Specializzazione e per gli ospedali senza

Ha al suo attivo il Cd “Tracce di amore e Jazz” a cui hanno partecipato

medici. Non posso essere soddisfat-

Michele Campobasso, Andrea Gallo, Saverio Petruzzelli e, come ospite particolare,

to di tutto ciò, e anche questa è la

Fabrizio Bosso.

mia professione.

Dicembre 2017 | Notiziario | 73

MEDICINA IN TV

“CODE BLACK”: QUANDO IL PRONTO SOCCORSO È UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE La serie porta in Tv le emergenze dell’Angels Memorial Hospital di Los Angeles di ANGELA LOMORO

74 | Notiziario | Dicembre 2017

A

lta tensione, nervi saldi e un corrido-

da Luis Guzmán). Tra pazienti che rischiano

io super affollato di pazienti sospesi

di morire, immagini cruente e attrezzature

tra la vita e la morte. Si presenta così

sanitarie non sempre idoneee, all’Angels

Code Black, il medical drama trasmesso nel

Memorial Hospital la vita è una questione

2015 dalla CBS e andato in onda in Italia sulla

di secondi e l’équipe medica deve prendere

Rai. La serie è ambientata nel pronto soccor-

decisioni lucide e immediate, per scongiu-

so dell’Angels Memorial Hospital di Los An-

rare la morte dei pazienti. Rinomata per le

geles, dove i pazienti arrivano in condizioni

rischiose procedure che riesce a eseguire in

estremamente drammatiche. In codice nero,

ogni circostanza e per il sangue freddo che

appunto. Nelle emergency rooms americane,

mantiene anche in presenza di casi gravissi-

questo tipo di codice è usato quando il nu-

mi, Leanne Rorish è in realtà una donna che

mero dei pazienti che hanno bisogno di es-

ha sofferto. In passato, infatti, un drammati-

sere immediatamente visitati e soccorsi è su-

co incidente ha sconvolto la sua vita priva-

periore ai medici e agli infermieri disponibili.

ta. Ciò nonostante, la dottoressa è stimata

A gestire le emergenze nel pronto soccorso

in corsia per il suo carattere deciso e per la

dell’ospedale di Los Angeles c’è la dotto-

sua inflessibile professionalità. Con la regia

ressa Leanne Rorish (interpretata da Marcia

di Michael Seitzman, Code Black ha all’attivo

Gay Harden, vincitrice nel 2001 del premio

tre stagioni. La serie è ispirata al documenta-

Oscar come miglior attrice non protagonista

rio omonimo di Ryan McGarry, professore al

nel film “Pollock”), una donna capace di te-

Medical College of Cornell University di New

nere a bada le emozioni, pronta a tutto per

York. Nel documentario, McGarry - che tra

salvare vite umane. Al fianco della dottores-

l’altro ha contribuito alla sceneggiatura della

sa Rorish lavorano Christa Lorenson (inter-

serie - fa luce su quanto sia complesso, per

pretata da Bonnie Somerville) , Neal Hudson

un medico che lavora in emergenza, dover

(Raza Jaffrey), Mario Savetti (Benjamin Hol-

prendere decisioni che determinano la vita o

lingsworth) e Jesse Salander (interpretato

la morte di un paziente.

CODE BLACK è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 30 settembre 2015 su CBS. Creata da Michael Seitzman, è ispirata al documentario omonimo di Ryan McGarry. In Italia, la serie è trasmessa a partire dal 4 marzo 2016 su Rai 3. Il 16 maggio 2016, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, mentre il 14 maggio 2017, viene rinnovata anche per una terza stagione.

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ARTE e medicina “San Francesco cura i lebbrosi” Miniatura dal Libro dell’Ordine francescano detto “La Franceschina” Perugia, Biblioteca Augusta, XIV secolo.

La miniatura mostra San Francesco mentre tratta dei lebbrosi.

Alcuni studiosi ritengono si tratti invece di vaiolo, a causa dei sintomi illustrati. Tuttavia, l’immagine è utilizzata per illustrare la morte nera, l’epidemia di peste che colpì l’Europa a metà del Trecento.

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NOTIZIE DAL M

NDO

LE MONDE 21 novembre 2017 DI CORSA CONTRO IL DIABETE Non c’è cura più efficace dell’attività fisica contro il diabete di tipo 2.

I benefici dello sport per coloro che soffrono di questa malattia sono numerosi e non presentano effetti collaterali, come invece può accadere con i medicinali.

Il diabete di tipo 2, caratterizzato da un difetto nella produzione di insulina (quando, cioè, il pancreas ne produce troppo poca o quando l’organismo non presenta una risposta adeguata all’insulina in circolo), si manifesta principalmente in età adulta.Tuttavia, negli ultimi anni la sua presenza tra i giovani è in crescita per l’aumento dell’obesità infantile.

Lo sport è una cura fondamentale e, anzi, indispensabile per questo tipo di diabete. Infatti l’esercizio muscolare, generato durante l’attività fisica, aumenta la sensibilità all’insulina e l’ossidazione degli acidi grassi.

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NEW YORK TIMES 20 novembre 2017 UNA NUOVA TERAPIA GENICA CONTRO IL CANCRO Dagli Usa arriva una nuova terapia genica che può riconfigurare le cellule immunitarie del paziente e trasformarle in killer del cancro.

Potrà essere applicata ai pazienti adulti che abbiano già affrontato senza successo almeno due trattamenti di chemioterapia contro la forma di neoplasia maligna del tessuto linfatico.

La ricerca, condotta presso il National Cancer Institute e descritta sulla rivista “Nature Medecine”, rappre-

senta l’ultimo progresso dell’immunoterapia, un campo ormai in rapida crescita. Le nuove scoperte si basano su due trattamenti analoghi, approvati quest’anno dalla Food and Drug Administration: Kymriah, prodotto da Novartis per la leucemia e Yescarta di Kite Pharma per il linfoma.

THE GUARDIAN 20 novembre 2017 DEMENZA SENILE? ORA CI PENSA LA REALTÀ VIRTUALE Riportare i pazienti affetti da demenza senile e Alzheimer indietro nel tempo, verso precisi momenti del

passato? Si può. E non serve una magia o una macchina del tempo.

Ci hanno pensato i creatori del progetto Wayback che, usando la realtà virtuale, hanno sollecitato i ricordi e la capacità di reminescenza di alcuni pazienti, mostrando loro immagini, costumi e suoni delle loro epoche.

I pazienti della Langham Court, la casa di cura inglese dove Wayback è stato sperimentato, hanno risposto positivamente alle sollecitazioni, dimostrando che la realtà virtuale - uno strumento innovativo - può trasformarsi anche in un metodo terapeutico.

Del resto l’idea di Wayback è venuta a Dan Cole, uno dei creatori, mentre viaggiava insieme a suo padre, affetto da Alzheimer.

americano su due ne sarà affetto. Il dato emerge dalle nuove linee guida sull’ipertensione arteriosa, diffuse dalle società scientifiche americane di cardiologia.

I nuovi criteri, pubblicati sulle due riviste internazionali “Hypertension” e “Journal of the American College of Cardiology”, abbassano la soglia di normalità a valori inferiori a 120/80 mmHg. Stando a questi nuovi criteri,

triplicherà il numero di uomini under 45 affetti da ipertensione e raddoppierà quello delle donne della stessa età. Per questo è importante intervenire immediatamente contro l’ipertensione, in modo da evitare che essa aumenti.

Questo killer silenzioso colpisce attraverso ictus e infarti ed è considerato uno dei più diffusi fattori di mortalità.

EL PAIS 17 novembre 2017 IPERTENSIONE ARTERIOSA: LE NUOVE LINEE GUIDA L’ipertensione si sta diffondendo a macchia d’olio. Nei prossimi anni, un

Dicembre 2017 | Notiziario | 79

THE TELEGRAPH 29 novembre 2017 ASMA: IL NICE INVITA A PERFEZIONARE LA DIAGNOSI Una persona su tre, a cui è stato diagnosticato l’asma, potrebbe non esserne affetta. L’avvertimento si legge in una nuova guida del National Institute for Health and Care Excellence (Nice) dell’Inghilterra.

Ai medici si chiede di eseguire spirometria e test respiratori, per migliorare l’accuratezza della diagnosi e del trattamento e per evitare che ai pazienti vengano prescritti farmaci inutilmente. In sostanza la guida invita a un radicale cambiamento nel modo di diagnosticare l’asma, puntando più su test oggettivi che sulla descrizione dei sintomi da parte del paziente. Molto spesso, infatti, i sintomi dell’asma possono essere gli stessi di quelli derivanti da forme di allergia o altre malattie polmonari.

Ecco perché - continua la guida del Nice - ai pazienti con sospetto asma dovrebbero essere sottoposti test spirometrici per misurare la funzionalità polmonare, e un tipo di test del respiro chiamato test FeNO, che esamina i livelli di ossido nitrico (un indicatore delle vie aeree infiammate).

THE WASHINGTON POST 28 novembre 2017 NATALE: SÌ AL GUSTO, MA ATTENZIONE A NON ESAGERARE Le festività natalizie sono alle porte, insieme a tanti cenoni, pranzi, dolci, brindisi di auguri. Ma quanto ci costano, in termini di calorie, queste bontà? Uno studio del New England Journal of Medicine ha rilevato che molte persone tendono a perdere solo la metà dei chili di troppo, presi durante le vacanze. Cosa si può fare,

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allora, per restare in forma, senza rinunciare ai pranzi di famiglia?

Sicuramente non esagerare con le abbuffate, cercando di assaggiare tutto, ma in misura ridotta. Un’altra idea è quella di inserire nella propria alimentazione (e perché no in quella altrui, come idea regalo) alcuni cibi e alcune bevande. Al primo posto tra le bevande “sane”, troviamo sicuramente il te verde che è ricco di polifenoli e fa bene al cuore, riducendo la pressione sanguigna e il rischio di ictus. Ottime, tra i cibi consigliati, le erbe e le spezie, che spesso contengono proprietà antinfiammatorie, oltre a rendere più gustosi moltissimi piatti in diverse tradizioni culinarie.

Immancabil i legumi e le verdure che possono essere gustati insieme in zuppe deliziose, le lenticchie contengono amido resistente, che è un ottimo amico dell’intestino e può aiutare a ridurre il rischio di cancro del colon. Infine, non bisogna mai dimenticare l’aceto che aiuta a prevenire i picchi di zucchero nel sangue abbassando l’indice glicemico di un pasto.

EL PAIS 29 novembre 2017 INFARTO? È ANCHE COLPA DELLO SMOG La comunità scientifica internazionale ha già avvertito che l’inquinamen-

to danneggia la salute; alcune delle città più esposte a questo problema hanno iniziato a lanciare misure per contrastare l’inquinamento. Intanto, però, la nube di gas inquinanti continua a soffocare la salute delle persone. Alcuni ricercatori hanno scoperto che i giorni di maggiore contaminazione aumentano gli infarti del miocardio. Le conseguenze di questa malattia possono aggravarsi, anche con aritmie successive che portano a far aumentare il tasso di mortalità. In particolare l’équipe di ricercatori, guidata dal cardiologo Jordi Bañeras, ha analizzato i casi di attacco cardiaco registrati nell’area metropolitana di Barcellona, tra gennaio 2010 e dicembre 2011 e li ha incrociati con i registri meteorologici disponibili. Il risultato è stato che, nelle persone con fattori di rischio cardiovascolare l’inquinamento si comporta come un fattore scatenante degli attacchi cardiaci più gravi. I ricercatori hanno esaminato i livelli di contaminazione da polveri atmosferiche, quali PM 10 e PM 2.5.

Quest’ultima sostanza risulta essere correlata agli attacchi di cuore e deriva principalmente dallo scarico delle auto. Il cardiologo sostiene che “se la concentrazione di particelle potesse essere ridotta, si eviterebbero circa 19 attacchi di cuore all’anno, solo nell’area di Barcellona”.

, NOVITA legislative e previdenziali

FARMACI, AVVIO PRESCRIZIONI DEGLI SPECIALISTI E DISTRIBUZIONE DIRETTA ALLE DIMISSIONI OSPEDALIERE

Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della regione Puglia n. 120 suppl. del 19-10-2017 il Regolamento Regionale n. 17 del 13 ottobre 2017 “Disciplina delle prescrizioni farmaceutiche”.

Il Presidente della Giunta Regionale ha emanato il Regolamento Regionale n. 17 del 13 ottobre 2017 “Disciplina delle prescrizioni farmaceutiche” pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 120 suppi. del 19.10.2017 che, con l’abrogazione delle limitazioni prescrittive previste dal Regolamento Regionale n.17/2003, ha inteso armonizzare le disposizioni nazionali con quelle regionali circa l’utilizzo da parte dei medici specialisti dipendenti del SSR o in regime di convenzione con il SSR della ricetta rossa o della ricetta dematerializzata per la prescrizione di specialità medicinali REGOLAMENTO REGIONALE 13 ottobre 2017, n. 17 “Disciplina delle prescrizioni farmaceutiche” OGGETTO “Disciplina delle prescrizioni farmaceutiche” (omissis) EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO: Art. 1 — Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento sono adottate le seguenti definizioni: a) “Ricetta rossa”: ricetta per la prescrizione di farmaci erogabili a carico del Servizio Sanitario Regionale presso le farmacie territoriali convenzionate (art. 50 del d.l.

269/2003, convertito con modificazioni con In. 326/2003; e D.M. 17/03/2008 del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della Salute); b) “Ricetta dematerializzata”: ricetta elettronica generata dal medico prescrittore che sostituisce la ricetta rossa secondo le modalità definite dal D.M. 2/11/2011 del Ministero dell’Economia e delle Finanze; c) “Prescrizione farmaceutica ospedaliera”: prescrizione redatta dal medico specialista dipendente o in regime di convenzione con il SSR in ambito ospedaliero ed ambulatoriale per la dispensazione dei farmaci in regime di distribuzione diretta (sulla base del modello allegato al RR 3/2013).

rializzata 1. L’impiego della ricetta rossa o della equivalente ricetta dematerializzata per le prescrizioni di farmaci erogabili a carico dal Servizio Sanitario Regionale presso le farmacie territoriali convenzionate è consentito esclusivamente ai medici dipendenti del Servizio Sanitario Regionale (SSR) o in regime di convenzione con il SSR, nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali ed accordi contrattuali.

2. Sono abrogate le limitazioni previste dal Regolamento Regionale n. 17/2003 all’utilizzo della ricetta rossa o della equivalente ricetta dematerializzata da parte dei medici specialisti dipendenti del SSR o in regime di convenzione con il SSR. 3. Ogni medico è personalmente responsabile del corretto utilizzo del ricettario attribuito e delle ricette dematerializzate generate.

4. Le ricette rosse e le ricette dematerializzate non possono essere utilizzate per attività in regime di libera professione comunque esercitata.

Art. 3 — Dispensazione di farmaci a seguito di dimissione ospedaliera 1. Durante il ricovero è compito della struttura ospedaliera pubblica e privata accreditata fornire i farmaci necessari.

2. E’ vietato al medico di medicina generale ed al pediatra di libera scelta prescrivere farmaci a ‘favore di un proprio ‘assistito ricoverato; è altresì vietato al medico specialista dipendente o in regime di convenzione prescrivere farmaci su ricetta rossa o con ricetta

Art. 2 — Uso della ricetta rossa e della ricetta demate-

Dicembre 2017 | Notiziario | 81

dematerializzata durante il periodo di degenza ospedaliera.

3. Ai sensi dalla l.n. 405/2001 e conformemente alle disposizioni del RR n. 3/2013, al fine di garantire la continuità del t r a t - tamento farmacologico ed al contempo di ridurre la spesa farmaceutica, all’atto della dimissione da ricovero le strutture ospedaliere pubbliche hanno l’obbligo di consegnare ai pazienti i farmaci necessari per il primo ciclo terapeutico.

4. Per le finalità di cui al comma 3 i medici specialisti ospedalieri alla dimissione da ricovero devono redigere il Piano Terapeutico, per i farmaci per cui è previsto tale adempimento, o la prescrizione farmaceutica ospedaliera, per tutti gli altri farmaci, per la successiva dispensazione in distribuzione diretta da parte della farmacia ospedaliera.

La prescrizione di farmaci a carico del SSR deve essere effettuata unicamente nel rispetto delle indicazioni autorizzate, delle modalità prescrittive disposte dalla scheda tecnica ministeriale e con le eventuali limitazioni previste dalle note AIFA. 5. I piani terapeutici e le prescrizioni farmaceutiche ospedaliere devono essere redatti in modalità informatizzata utilizzando le funzionalità all’uopo previste del sistema informativo sanitario regionale, denominato Edotto, o altri sistemi eventualmente resi disponibili nel tempo dalla Regione Puglia. Solo in particolari situazioni ed in casi

82 | Notiziario | Dicembre 2017

eccezionali nei quali vi siano oggettive limitazioni tecniche e/o organizzative all’utilizzo del sistema informativo è consentita la prescrizione in formato cartaceo su moduli conformi ai modelli implementati nel sistema informativo Edotto.

6. Sono prescrivibili in distribuzione diretta i farmaci ricompresi nel Prontuario Terapeutico Regionale (PTR).

7. In situazioni del tutto eccezionali e per periodi temporalmente limitati in cui non sia oggettivamente possibile la dispensazione diretta dei farmaci, previa espressa autorizzazione della direzione medica della struttura ospedaliera, è consentita la prescrizione su ricetta rossa o con ricetta dematerializzata dei farmaci alla dimissione. E’ in ogni caso fatto obbligo alle Aziende pubbliche del SSR rimuovere prontamente le cause ostative alla dispensazione diretta dei farmaci.

Art. 4 — Prescrizione di farmaci a seguito di visita specialistica 1. Conformemente alle disposizioni del RR n. 3/2013, il medico specialista dipendente o convenzionato a seguito di vista specialistica ambulatoriale è tenuto a prescrivere i farmaci mediante piano terapeutico, per i farmaci per i quali è previsto tale adempimento, o prescrizione farmaceutica ospedaliera, per tutti gli altri farmaci, per la successiva dispensazione in distribuzione diretta da parte della farmacia ospedaliera o distrettuale del primo ciclo di terapia. La prescrizione di farmaci a carico del SSR deve essere effettuata unicamente nel rispetto delle indicazioni autorizzate, delle modalità prescrittive disposte dalla scheda tecnica ministeriale e con le eventuali limitazioni previste dalle note AIFA. 2. I piani terapeutici e le prescrizioni farmaceutiche ospedaliere devono essere redatti in modalità informatizzata utilizzando le funzionalità all’uopo previste del sistema informativo sanitario regionale, denominato Edotto, o altri sistemi eventualmente resi disponibili nel tempo dalla Regione Puglia. Solo in particolari situazioni ed in casi eccezionali nei quali vi siano oggettive limitazioni tecniche e/o organizzative all’utilizzo del sistema informativo è consentita la prescrizione in formato cartaceo su moduli conformi ai modelli implementati nel sistema informativo Edotto.

3. Sono prescrivibili in distribuzione diretta i farmaci ricompresi nel Prontuario Terapeutico Regionale (PTR).

4. Nei casi in cui il medico specialista dipendente o convenzionato svolga la propria attività in strutture distrettuali nelle

a cura di: GIANCARLO TRICARICO

Medico di Medicina Generale giantric@gmail.com

quali non è possibile procedere per impedimenti organizzativi o logistici alla distribuzione diretta, per periodi limitati e previa espressa autorizzazione del Direttore del Distretto sociosanitario territorialmente competente, al fine di non arrecare disagio al paziente, può utilizzare la ricetta rossa o la ricetta dematerializzata per la prescrizione di farmaci di fascia A. 5. Resta fermo che gli impedimenti organizzativi e logistici di cui al comma 4 devono essere tempestivamente rimossi dalla Azienda Sanitaria Locale.

attiene il primo ciclo di terapia a seguito di dimissione da ricovero o da visita specialistica.

2. Entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente regolamento sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, i Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR predispongono un piano aziendale per l’incremento della distribuzione diretta del primo ciclo di terapia alla dimissione da ricovero ed a seguito di visita specialistica, nonché della distribuzione diretta per gli assistiti in assistenza domiciliare, residenziale e

Art. 5 — Prescrizioni di farmaci da parte dei medici delle strutture private Accreditate 1. I medici che operano nelle strutture private accreditate del Servizio Sanitario Regionale non possono prescrivere farmaci su ricetta rossa o mediante ricetta dematerializzata.

2. Eventuali prescrizioni effettuate su ricetta bianca di farmaci da parte dei medici delle strutture private accreditate possono essere trascritte dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta rossa o ricetta dematerializzata qualora ricorrano le condizioni per la loro erogabilità a carico del SSR, da verificarsi a cura dello stesso MMG o PLS. 3. Il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta trascrivendo la prescrizione su ricetta rossa o su ricetta dematerializzata se ne assumono la responsabilità.

4. Nei casi del comma 2 il medico di medicina generale ed il pediatra di libera scelta indicano come suggerita la relativa prescrizione su ricetta rossa o con ricetta dematerializzata. Le strutture regionali competenti in materia di assistenza farmaceutica forniscono ulteriori indicazioni operative per la tracciabilità di tali prescrizioni.

5. Resta fermo l’obbligo per i medici specialisti delle strutture private accreditate, operanti nei centri autorizzati dalla Regione alla prescrizioni di farmaci sottoposti a Piano Terapeutico, di redigere lo stesso Piano Terapeutico mediante accesso al sistema informativo Edotto e di utilizzare la prescrizione farmaceutica ospedaliera nei casi autorizzati.

Art. 6 — Compiti ed attività delle Aziende pubbliche del SSR 1. In accordo a quanto previsto dall’art. 2 del RR n. 3/2013, i Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR hanno l’obbligo di porre in atto azioni finalizzate alla più ampia dispensazione di farmaci in distribuzione diretta per quanto

semiresidenziale.

3. Il suddetto piano deve essere pubblicato sul sito istituzionale delle Aziende, dandone notizia alle strutture regionali competenti in materia di assistenza farmaceutica, con la chiara indicazione degli orari di apertura delle farmacie ospedaliere e distrettuali, delle modalità di accesso alle stesse e con tutte le ulteriori indicazioni utili in favore degli assistiti. li suddetto piano deve essere costantemente aggiornato, pubblicando tempestivamente la versione vigente sul sito istituzionale della Azienda.

4. L’adempimento alle disposizioni del piano aziendale deve essere inserito negli obiettivi dei Direttori dei Distretti sociosanitari, delle Direzioni mediche dei presidi ospedalieri e dei responsabili dei servizi farmaceutici territoriali ed ospedalieri.

5. I Direttori Generali delle Aziende pubbliche del SSR entro il termine di cui al comma 2 avviano azioni di informazione, formazione ed incontro con i medici prescrittori, al fine di uniformare i comportamenti prescrittivi ed instaurare un rapporto di collaborazione tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta ed i medici specialisti ambulatoriali ed ospedalieri al fine di non creare disservizi agli assistiti.

6. Le disposizioni del presente articolo rientrano tra gli obiettivi dei Direttori Generali finalizzati al contenimento della spesa farmaceutica. Il presente Regolamento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ai sensi e per gli effetti dell’art. 53 comma 1 della L.R. n. 7/2004.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento della Regione Puglia. Dato a Bari, addì 13 OTT. 2017

Dicembre 2017 | Notiziario | 83

BANDI formazione BANDI NAZIONALI AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE SANTI PAOLO E CARLO DI MILANO Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato e a tempo pieno di due posti di dirigente medico disciplina di Psichiatria.

Provincia MILANO Regione LOMBARDIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico di psichiatria Posti: 2 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE N. 6 ‘FRIULI OCCIDENTALE’ DI PORDENONE Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato, di due posti di dirigente medico disciplina di Radiodiagnostica.

Provincia PORDENONE Regione FRIULI VENEZIA GIULIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico di radiodiagnostica Posti: 2 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA OSPEDALIERA ‘PAPARDO’ DI MESSINA Selezione, per titoli e colloquio, per il conferimento di un incarico quinquennale di direttore medico di struttura complessa disciplina di Oftalmologia afferente all’area medica e delle specialita’ mediche.

Provincia MESSINA Regione SICILIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico di oftalmologia Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE AREA VASTA TERRITORIALE N. 3 Avviso per il conferimento di un incarico quinquennale per dirigente medico direttore di struttura complessa - disciplina

84 | Notiziario | Dicembre 2017

e opportunità di Igiene, epidemiologia, sanita’ pubblica (quale direttore dell’U.O.C ISP Prevenzione malattie infettive e cronicodegenerative dell’Area Vasta 3).

Provincia MACERATA Regione MARCHE Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico igiene epidemiologica e sanita’ pubblica Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA SANITARIA UNICA REGIONALE AREA VASTA TERRITORIALE N. 3 Avviso per il conferimento di un incarico quinquennale per dirigente medico direttore di struttura complessa - disciplina di Gastroenterologia (quale direttore dell’U.O.C. Servizio di endoscopia digestiva dell’Area Vasta 3).

Provincia MACERATA Regione MARCHE Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico di gastroenterologia Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico area chirurgica e delle specialita’ chirurgiche - disciplina di Chirurgia vascolare.

Provincia VARESE Regione LOMBARDIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico chirurgia vascolare Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico area chirurgica e delle specialita’ chirurgiche - disciplina di Ginecologia e ostetricia.

Provincia VARESE Regione LOMBARDIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico ginecologia e ostetricia Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

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AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di dirigente medico area chirurgica e delle specialita’ chirurgiche - disciplina di Oftalmologia.

Provincia VARESE Regione LOMBARDIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 91 del 28-11-2017 Figura: Dirigente medico di oftalmologia Posti: 1 - Scadenza: 28-12-2017

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Provincia CREMONA Regione LOMBARDIA Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Concorsi numero 77 del 10-10-2017 Figura: Dirigente medico ginecologia e ostetricia Posti: 1 - Scadenza: 29-12-2017

Dicembre 2017 | Notiziario | 85

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