Dante Alighieri. Le fangose genti

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CEi - FERRARi

DANTE ALIGHIERI LE FANGOSE GENTI

KLeINER

FLuG


Firenze, 29 AGOSTO 1300. “Come? dicesti 'elli ebbe’? non viv’elli ancora?”

“non fiere li occhi suoi lo dolce lume?” INFERNO, CANTO X, vv.67- 69

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Dante…

Guido.

Guido, io vorrei ora che le parole mi sgorgassero come un fiume primaverile…

Smettila di tormentarti.

Ce l’ho mandato io, a Sarzana, Donato.

L’ho mandato a morire.

Non avevi molta scelta, mi pare.

Ah! Scelte!

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…ma ho rinunciato a scrivere e il mio ingegno non mi è di alcun aiuto, in questa estate che sembra un inverno.


Non sono più priore di Firenze.

Andiamo! Pant, Pant! Sulle scelte, ci sarebbe da discuterne.

E credimi, Donato…

Un priore… ha delle responsabilità ben precise, lo sappiamo bene!

Da due settimane, ormai.

Soprattutto su quanto io sia capace di farne sempre di sbagliate!

Tutti li mali e l’ inconvenienti miei, dalli infausti comizi del mio priorato ebbono cagione e principio.

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1293.

Malefami, certo! E ve lo siete meritato tutto quel soprannome, voi Donati! Ti devo ricordare di Buoso, caro il mio Bicci Novello?

Di quel gran ladrone che fu la buonanima Cianfa? E tacciamo di tuo padre Simone, degno compare di Gianni Schicchi!

Ah ah ah!

Sì, la conosciamo tutti la storia! E son tutti morti, su! Ti va bene che son tranquillo, oggi. Ah! Ah ah!

Ho appena fidanzato la mia Ghitta a uno dei Mozzi, quindi mi trovi pacifico.

Perché già stai pensando al banchetto nuziale, dì la verità.

Quello lo dovrò pagare… mangio meglio quando mi viene offerto dagli altri...

Ah ah ah!

...A proposito, oggi paghi tu.

Ah ah ah! Forese, sei un degno esponente dei Malefami… uh?

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Ah Ah ah!


Un Donati e un Alighieri in un questo luogo del popolo? Cosa vedono i miei occhi!

Dino! Messer Compagni! Siediti, raggiungici e bevi qualcosa!

Sono passati gli ordinamenti di Giustizia. Giano Della Bella ha vinto.

E quando mai, Dino, questo è stato un problema?

Amico mio, potrebbe esserlo da oggi…

Fabbri, beccai, calzolai, rigattieri… ora sono tutti allo stesso livello delle altre Arti.

…ma gli Ordinamenti escludono anche i Magnati dalla vita politica di Firenze.

Bene, tu sei dalla sua parte, no? Di Giano, dico.

Non è solo questo. Certo, son felice che non vi sia distinzione fra Arti minori e maggiori…

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Guardate dalla finestra, un attimo.


Lo vedi tuo fratello, Bicci? È uscito ora dal palazzo del priore, da cui pure io provengo.

Corso Donati, Iddio me ne è testimone, si opporrà a questa legge con tutte le sue forze.

Che lo si faccia fuori dal potere, non è cosa a cui sia abituato.

Ah, conosco mio fratello. Per quanto mi riguarda, non mi interessa la politica, lo sai.

A meno che tu non abbia meno di due parenti ordinati cavalieri negli ultimi vent’anni. Un cavillo. In pratica, la città è del popolo e dei suoi mercanti.

Quindi, se sei nobile, sei fuori da ogni ruolo del governo della città?

Non è solo il Donati, ad averla presa male.

Guido…

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è una rivoluzione totale. Vedrai che anche il tuo amico si dovrà abituare.

Ci siamo allontanati, Dino. Ma so che sai anche questo…

Lei disapproverebbe il mio comportamento.

Si, certo. Anche se vederti far brigata in una taverna, potrebbe far pensare che certe distanze di idee con Guido si siano colmate…

Questo mio traviare dal cammino, dalla teologia…

Dino… non passare il segno…

Lei è morta, Alighieri. E io ti preferisco scapestrato e gaudente.

Comunque, non saranno gli Ordinamenti a cambiarmi.

O c’è una legge che impedisca ai nobili di far anche questo?

Tutto quello che mi interessa ora è la filosofia, e finire la Vita Nuova.

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…cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui qui est per omnia secula benedictus.

E dunque è infine terminato, questo libello.

Che c’è, moglie?

Oh! È… è messer Brunetto.

Ti ho sentito, per quanto tu non faccia mai rumore.

Pace alla sua povera anima.

Pace alla…

Il mio maestro! Cosa stai dicendo, donna?

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“Certo lo cor mi parte Di cotanto dolore, Pensando ’l grand’onore, E la ricca potenza Che suole aver Fiorenza quasi nel mondo tutto...”

“...Ond’ io in tal corrutto, pensando a capo chino, perdei il gran cammino.”

“E tenni a la traversa d’una selva diversa” Brunetto Latini, il Tesoretto.

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…Corso sostiene che sia stato Simone Galastrone ad uccidere il fante, e non lui.

Ah! Sosterrà questo, in sua difesa?

Mio fratello ne sa una più del diavolo. Sono pronto a credere che se la caverà anche stavolta.

Gli basterà corrompere il giudice, come sempre. Lo conosco, fra l’altro, quello: non è nuovo a prender soldi.

Eh?

Cosa farai ora, che la Vita Nuova è finita? Hai altri progetti?

Dante?

Brunetto Latini è morto, e non ci sono più viventi degni di scrivere, dopo di lui.

?

è tempo che io mi dedichi alla città in cui vivo.

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“In breve, il processo intentato contro Corso Donati si è concluso con una semplice condanna pecuniaria.”

“Il popolo minuto, che si aspettava la pena capitale, è insorto contro il podestà accusandolo a torto di corruzione, e ne ha saccheggiato il palazzo. Giano Della Bella ne ha preso le difese, attirandosi così l’ ira della folla.”

“E i magnati e i loro alleati lo hanno accusato di essere il responsabile del tumulto, citandolo in giudizio.”

“Giano Della Bella ha preferito lasciare la città che mettersi a capo del popolo minuto in armi… avrebbe scatenato una rivolta...”

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…e quindi tuo fratello ha vinto, Forese. È riuscito a cacciare Giano da Firenze. I fratelli non si scelgono, al contrario degli amici.

E dunque gli Ordinamenti di Giustizia…

Non sono abrogati, no. Stanno discutendo dei “Temperamenti ” alla legge.

Ecco, nomini il Diavolo…

…il principale fautore di questa modifica legislativa!

Ah, sì, ne ho sentito parlare da dei colleghi...

Vieri de’ Cerchi. Della nobile stirpe dei Cerchi.

Ecco il Donati in te che viene fuori, Forese detto Bicci Novello!

Nobile, sì. Ma di campagna. Sono proprietari terrieri arricchiti.

Quindi, è lui la tua nuova speranza politica, Dino?

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Andiamo, basta! Non vorremo lasciare che queste assurde divisioni minaccino la nostra amicizia, no?

Se così si può dire. Il popolo minuto e il ceto colto si sono radunati sotto la sua ala protettiva, sì.

Mentre i nobili e il popolo grasso, seguono Corso, lo sapete.

E basta, Lapo!

Comunque, i Temperamenti permetteranno ai nobili di partecipare alla vita politica, purché…

…a quello basteranno i magheggi di tuo fratello. Lo sai che lo chiamano “il novello Catilina?”

Dante! Che ci fai, conciato così?

…purché iscritti a una delle Arti, Dino. Lo so bene.

Dante Alighieri… un medico? Dio, fammi morire di indigestione, prima che quest’uomo mi visiti.

Amici miei, mi sono immatricolato all’Arte dei Medici e degli Speziali.

Era la più vicina ai miei interessi, dopotutto.

Ipotesi nemmeno troppo lontana dal reale, Forese, conoscendoti.

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