Nato a Figline nel 1433, filosofo umanista e astrologo Marsilio Ficino viene convinto dal padre a seguirlo nella professione di medico, rinunciando alla sua passione per il liuto. Inizia a dedicarsi agli studi, fino a diventare precettore dei rampolli del Serristori a Firenze, ma si rammarica di dedicarsi poco allo studio del latino. Il padre lo presenta a Cosimo de’ Medici il quale riconosce nel ragazzo un talento particolare nelle lingue antiche e gli affida cos la traduzione di Platone e di altri filosofi greci, in una villa a Careggi donatagli dallo stesso Cosimo. Quando il potere su Firenze nella mani di Lorenzo de’ Medici, questi mostra una preferenza per il Pulci e Marsilio si ritrova senza un mentore e osteggiato dal Pulci stesso. Inizia una fase dolorosa della vita di Marsilio, che nel pesante clima in cui spadroneggia il Savonarola, perde alcuni dei pi cari amici e la madre. Nonostante questo, Marsilio si consola con la filosofia e l’astronomia, stabilendo le basi dell’umanesimo.