“Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.”
La vita del più grande pugile di tutti i tempi, Cassius Clay, poi noto come Muhammad Ali dopo la conversione all’Islam.
Non solo un campione olimpico e più volte mondiale della sua categoria, ma un uomo attivo nella lotta al razzismo fin dalla giovinezza. Un uomo che ha combattuto contro altri uomini sul ring, contro le forze conservatrici e intolleranti della società e contro una malattia come il Morbo di Parkinson.
Un uomo che ha mostrato a tutti dove si possa arrivare grazie a un’enorme forza di volontà. Ed è per questo che dopo ottanta anni dalla sua nascita, il grido del pubblico riecheggia ancora forte: Ali Bomaye!