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Metamorfosi inverse

Lo scarafaggio è l’ultimo libro di Ian McEwan, uscito poche settimane fa. Jim Sams, abituato al suo corpo da scarafaggio, si sveglia una mattina con le sembianze di un uomo. Esatto, un’opera di ispirazione Kafkiana dove il protagonista non è una normale persona a ritrovarsi nel corpo di un orrido scarafaggio, ma è un normale scarafaggio a ritrovarsi nel corpo di un orrido uomo. Infatti, Jim Sams non è una persona qualunque, ma è il Primo Ministro inglese. Da moderato quale sembrava essere, diventa per l’opinione pubblica un eroe populista portavoce del movimento dell’Inversionismo.

L’Inversionismo è nel libro un’ideologia economica e sociale che si basa sulla totale inversione dell’economia. Tu hai un lavoro. Per svolgere questo lavoro devi pagare il tuo datore. Per guadagnarti dei soldi devi fare la spesa e ottenere più merci che puoi, per le quali ricevi un prezzo a merce. Una volta avuti i soldi della spesa, non li puoi accumulare, perciò li depositi in banca, ma con un alto tasso di interesse negativo. Per evitare di veder sparire i tuoi risparmi, sei portato a cercarti un lavoro migliore e che quindi costi di più. Per pagarti il lavoro fai sempre più spesa. In questo modo la gente è portata a consumare sempre di più e a svolgere un lavoro di qualità. Questo è l’Inversionismo e la politica rivoluzionaria di cui Jim Sams si fa portatore. Una politica catastrofica che porterà inevitabilmente all’impoverimento della gente. E allora perché attuarla? “Perché sì”. Così risponde Jim Sams quando la cancelliera tedesca, durante un incontro privato, gli chiede perché voglia mettere a repentaglio la politica del suo stesso paese. Politica che il paese invece sembra apprezzare (almeno a livello teorico). Infatti il popolo si invaghisce di questo nuovo Primo Ministro inglese, che attacca sprezzante i cosiddetti Cronologisti, ovvero le persone legate al mercato tradizionale, è il resto dell’Europa e del mondo che si chiede che cosa stia passando nella testa di Jim Sams. Infatti, questa inversione economica, ovviamente, non funziona in un mondo globalizzato. Per renderla veramente possibile tutti i paesi, e non solo il Regno Unito, dovrebbero attuarla. E prima di seguirla, devono necessariamente permettere al Regno Unito di renderla realizzabile, ovvero rompendo qualsiasi legame con quel paese. È su questo che punta Sams: che il regno Unito si ritrovi da solo come prima potenza economica e che necessariamente i paesi europei, per non ritrovarsi indietro e perdere un grande partner economico,

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invertano anch’essi la loro economia Dunque Jim Sams sfrutta ogni pretesto per creare una crisi diplomatica con gli altri paesi europei, aiutato dal nuovo sentimento patriottico e nazionalista che serpeggia tra la gente, e per attaccare personalmente i loro presidenti e alcuni dei suoi stessi colleghi di Gabinetto che osano dire che quest’Inversionismo forse non pare una grande idea. Brutta fine farà infatti il Ministro degli Esteri, che Sams costringe alle dimissioni dopo aver diffamato la sua immagine. Ma Jim Sams non è solo. Gode dell’appoggio di Archie Tupper, presidente degli Stati Uniti, pronto anche lui ad invertire la politica del suo paese. Jim Sams non è neanche l’unico scarafaggio ad essersi svegliato membro di un governo: molti dei suoi ministri infatti sono anch’essi scarafaggi diventati uomini per compiere una grande missione. La missione sarà svelata solo alla fine di questo amaro e satirico romanzo di McEwan. Inutile dire che questo libro è una feroce satira contro il Premier inglese Boris Johnson, trasformato dall’autore in un viscido, egocentrico e populista scarafaggio. Archie Tupper rappresenta Donald Trump, un altro sovranista (e forse scarafaggio anche lui), che appoggia la scelta del Regno Unito di allontanarsi dall’Europa. L’Inversionismo rappresenta il fenomeno della Brexit, caldeggiato da un popolo invaso da un inutile sentimento nazionalista, che non risolve però i veri problemi che l’Europa e il mondo stanno affrontando. La ragione che porta a questa separazione tra Europa e Regno Unito non esiste, o meglio, è un puro desiderio di autodistruzione. Questo libro però non racconta solo della follia

della Brexit, ma mostra il clima divisivo che attualmente c’è in Inghilterra e la superficialità e il populismo malato che caratterizza spesso la politica di tutti i paesi. Ian McEwan non è molto ottimista, non pensa che la società e la politica, così corrotte moralmente, possano risollevarsi tanto facilmente. Anzi, vede solo futuri peggioramenti. E a giudicare da come il suo Primo Ministro ha affrontato la pandemia del Coronavirus (evento successivo alla scrittura di questo libro) direi che ci aveva visto giusto.

MARIA GUERRIERI

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