Land Italia Magazine Gennaio 2010

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N. 00 - GENNAIO 2010

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IL NOSTRO MAGAZINE ra da tempo che avevo voglia di fare un giornalino, semplice, economico e di facile lettura per noi enthusiast di queste Land Rover un po’ anziane ma per niente indolenzite dagli anni. Ne avevo parlato a Carrara con molti, ma come al solito lo scetticismo regna sovrano in questi casi. Mi ricordo un anno fa quando iniziava a prendere forma il Registro Storico, molti neanche avrebbero scommesso una sterlina… pardon… un euro, e invece eccolo lì, bello in forma, sempre più ricco di Land Rover, siamo quasi a quota 170 e andiamo avanti. Poi quest’anno è stato possibile stampare l’Annuario, per chi non lo ha ancora visto è bellissimo… bhè, certo, l’ho curato io, non posso dire che sia brutto, a parte gli scherzi è stato un lavoro notevole e averlo ora nelle mani quasi mi fa commuovere; che vi devo dire, noi siamo cosi, rudi e puri, siamo dei Landers. Ed eccolo qui questo giornalino, buttato giù durante le vacanze di Natale, il nome? Ma “Landitalia magazine” naturalmente! Forse esagero nel definirlo “the magazine for the land rover enthusiast” ma suona bene, e poi a scendere si fa sempre in tempo è salire che è difficile. Eccoci, dunque è partito, questo è il numero 00, si parla del prossimo evento a Campiglio, dei

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Referenti, c’è poi un articoletto sulla nascita della Land Rover e le impressioni di guida sulla Series III che sto guidando in questi giorni. Leggete, criticate e suggerite, se vi piace l’idea andiamo avanti, se avete voglia di scrivere due righe fatelo e inviatele, anche poche righe sono benvenute. Per il momento lo realizzeremo in formato pdf, così che si possa inviare agli iscritti e a chi lo desideri via email. Buona lettura. Ah... ricordatevi che è self made, quindi siate clementi, qualche errore è comprensibile, ma se andiamo avanti miglioreremo sicuramente. Pierluigi Ducci

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L’ANIMA DEL REGISTRO STORICO

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n questo primo numero di “LANDITALIA Magazine” mi sembra giusto, se non obbligatorio, ringraziare i Referenti del Registro Storico Italiano Land Rover. Essi sono la linfa del Registro, con il loro impegno contribuiscono costantemente a aggiornare la banca dati del Registro, mantengono i rapporti fra il Registro e gli iscritti mettendo a disposizione il loro tempo a favore del Registro e degli appassionati. PIEMONTE - TURINETTI Paolo, Piossasco email: paolo.turinetti@virgilio.it - UNIA Roberto, Mondovì (Cuneo) tel. 329 4610090 email: rovespa@libero.it LIGURIA - MARCHIONI Augusto, La Spezia/Massa email: marchioni.casa@tiscali.it LOMBARDIA - PICCHIOTTINI Franco, Milano tel. 0362 311370 email: franco@landroverteam.it - CRISTOFORI Lorenzo, Cremona tel. 348 2335712 email: lorenzo.1943@libero.it TRENTINO-ALTO ADIGE - DALLA LIBERA Fabio, Trento tel. 349 5319797 email: fabiodallalibera@alice.it

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VENETO - DE ROSSO Enrich, Vicenza tel. 335 1491020 email: derossoenrich@libero.it EMILIA-ROMAGNA - DUCCI Pierluigi, Cattolica tel. 331 5770456 email: segreteria@registrostoricolandrover.eu - BENDANDI Stefano, Ferrara tel. 348 6058099 email: best59@infinito.it TOSCANA - LENCIONI Claudio, S.Macario (Lucca) tel. 347 3390962 email: lencioni.c@gmail.com UMBRIA - BOTTIGLIERI Paolo, Città della Pieve tel. 348 3863900 email: info@umbriacountrysideimmobiliare.com CAMPANIA - RAIA Luigi, Avellino email: luigiraia@msn.com PUGLIA - ESPOSITO Andrea, Lecce tel. 338 4566560 email: joker.ae@libero.it

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LA PRIMA LAND ROVER aurice Cary Ferdinand Wilks (1904 - 1963) direttore del settore progettazione e design della Rover è considerato il padre della Land Rover. Wilks ebbe l’idea di una “Land Rover”, mentre era in vacanza in Galles durante la Pasqua del 1947. All’inizio dell’anno, Wilks acquistò una vecchia Willys da usare nella sua tenuta. Non solo questo veicolo servì come fonte d’ispirazione per la nuova Land Rover, ma molti dei suoi componenti furono utilizzati per la prima Land Rover. Furono utilizzati per il prototipo: il telaio, il sistema di trasmissione, e tutto l’impiante sterzante l’assale posteriore e le sospensioni furono presi dalle berline Rover 10, 12 e 14 Hp di normale produzione. Il prototipo Land Rover aveva un volante al centro (né LHD o RHD) collegato con la scatola dello sterzo Jeep tramite catena e ingranaggi. Da alcune foto sembra che molti altri elementi della Jeep sono stati inseriti nel prototipo. Tutto, sin dall’inizio, fu pensato per evitare grandi Maurice Cary Ferdinand Wilks investimenti, sia perché i fondi erano pochi, sia perché le previsioni di mercato erano incerte. Il primo prototipo fu costruito nell’estate del 1947. Il motore era un 1389 da 48 Cv, accoppiato ad un normale cambio stradale

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ma con il riduttore di nuova progettazione. Un altro problema che si poneva dopo la fine della guerra fu il razionamento delle materie prime, da ciò derivava un grave carenza di acciaio. L’acciaio era meno costoso ma vincolato dallo Stato, si pensò di utilizzarlo solo per lo chassis ed al contrario, per la carrozzeria, sembrò una buona idea utilizzare l’alluminio Birmabright che, vista la fine delle commesse aeronautiche da parte dello Stato, era disponibile in grande quantità. La scelta dell’alluminio sarà poi uno dei fattori principali del successo della Land Rover. Scelto per grande disponibilità, era infatti facile da lavorare, non richiedeva macchine particolari per lo stampaggio, e la corrosione era praticamente nulla; per non parlare poi della semplicità di riparazione, caratteristiche di rilevanza per chi lavora in zone climaticamente dure. La carrozzeria fu realizzata interamente in alluminio lavorato a mano con l’esclusione della paratia tra l’abitacolo ed il motore e dei rinforzi tra un pannello e l’altro, realizzati in acciaio per una maggior rigidità torsionale. Il 4 settembre del 1947 il consiglio d’amministrazione della Rover delibera la produzione di un primo lotto di 25 esemplari di preserie, poi subito incrementato a 48. La prima Land Rover uscì dagli stabilimenti Rover l’11 marzo 1948. Era nata la Land Rover!!!

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VITA DA CLUB

ANNUARIO 2009

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Annuario 2009, la prima pubblicazione curata interamente dal Registro Storico e Land Italia, con gli articoli, le mostre e le fiere fatte nel corso dell’anno passato e sopratutto con le Land Rover iscritte, le prime 140, oggi siamo già a 170. Abbiamo dovuto chiuderlo per forza, altrimenti non si riusciva ad andare in stampa. Dispiace che qualcuno non è riuscito a inserire la propria Land Rover ma il tempo era scaduto. Ma sicuramente nel prossimo ci sarà. Per vedere l’Annuario completo visita il link: www.landitalia.eu/images/stories/Annuario2009/annuario.html

CALENDARIO 2010

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nche quest’anno siamo riusciti a fare il nostro Calendario. Sono arrivate in segreteria bellissime foto e come al solito la scelta non è stata facile, purtroppo i mesi sono solo 12 e qualcuno è rimasto escluso, ma non c’è problema, utilizzeremo le foto in qualche altra pubblicazione Un doveroso ringraziamento va a Enrich (Referente del Registro per il Veneto) per le bellissime foto che ci ha inviato, fatte dallo zio durante i suoi viaggi in terra africana con una L.R. 109 SW; una di queste è stata scelta per il mese di giugno. Per vedere il Calendario visita il Link: www.landitalia.eu/images/stories/ Calendario2010/fs_aux.html

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VITA DA CLUB

WINTER LANDY PARTY i svolgerà a Madonna di Campiglio sabato 30 gennaio il primo Winter Landy Party, il primo incontro dell’anno tra landers amanti delle storiche. Grazie a Maurizio Ortodossi, uno fra i più incalliti enthusiast che ha curato sul posto l’organizzazione è stato possibile organizzare la manifestazione a Campiglio,

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una fra le più trandy località turistiche italiane. Il programma prevede l’arrivo sabato 30 gennaio con esposizione delle storiche sul laghetto ghiacciato dello Sporting Club, breakfast e cena serale presso il rifugio Zeledria. La domenica nuovo incontro allo Sporting Club e saluti con arrivederci al prossimo incontro.

PROGRAMMA

Malga Zeledria (nel caso le condizioni meteo non permettano la salita con le autovetture al Rifugio, il trasferimento sarà effettuato con i gatti delle nevi) ore 20,30 cena al rifugio Malga Zeledria

SABATO 30 GENNAIO ore 10/11 Ritrovo delle vetture presso il laghetto giacciato dello Sporting Club Verifiche delle auto, consegna del kit di benvenuto. ore 13 Breakfast presso lo sporting club ore 14,30 Prove di abilità sul lago ghiacciato ore 18 Aperitivo e visita libera a Madonna di Campiglio ore 19 Partenza con le Land Rover dallo Sporting Club per il rifugio

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DOMENICA 31 GENNAIO ore 10 Esposizione delle Land Rover presso lo Sporting Club ore 12,30 Saluti e rientro dei partecipanti Per informazioni visita il sito del Registro Storico Italiano Land Rover: registrostoricolandrover.eu

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VITA DA CLUB

AUTOMOTORETRÒ nche quest’anno saremo presenti alla 28esima edizione di Automotoretrò, in programma al Lingotto di Torino dal 12 al 14 febbraio. Come l’anno passato si potranno ammirare nello Stand del Registro alcune splendide Land Rover che alcuni iscritti porteranno alla manifestazione. Un’occasione unica per incontrare i mille appassionati Piemontesi di queste meravigliose auto.

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Paolo Turinetti nello stand del Registro

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1000 KM CON UNA SERIES

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a Land Rover Team di Birrone di Giussano, specializzata in ricambi Land Rover e una fra le poche al mondo Factory specializzata in restauri su autovetture Land Rover, ci ha messo a disposizione una LR Series III 88 in allestimento Pick Up o come meglio dire in versione Truck Cab. La Land Rover è stata oggetto di un restauro totale, smontaggio di tutti i componenti della macchina, bonifica del telaio originale, sabbiatura e nuova zincatura delle parti originali zincate, controllo di tutte le parti meccaniche e rifacimento del motore, nuovo montaggio di tutti i componenti dopo la verifica degli stessi con sostituzione dei pezzi irrecuperabili con nuovi originali. Sono state montate al posto delle classiche balestre delle balestre paraboliche della Rocky Mountain, è stato inoltre montato sempre della Rocky Mountain l’overdrive SX Roverdrive, specifico per il modello Series. Siamo giunti a Giussano nel primo pomeriggio, quando ancora i cancelli della LR Team erano chiusi per la pausa pranzo. Dopo una breve visita alla LRT, in cui abbiamo potuto osservare da vicino un restauro in corso su una Minerva, ci è stata affidata l’88 pick up, bella e pronta per affrontare oltre 350 Km di autostrada.

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Il tachimetro della Land Rover al momento dell’inizio della prova segnava 1866 Km. Il viaggio di ritorno è stato molto piacevole. L’overdrive Rocky Mountain ha svolto perfettamente il suo compito, in autostrada ad un andatura di oltre i 100 Km/h il rumore all’interno della cabina è molto inferiore dalle versioni senza overdrive, ci si può permettere di parlare normalmente con il compagno di viaggio. Il motore pur con l’overdrive inserito è piacevole e risponde prontamente, anzi sembra più sciolto e pastoso, perde quella ruvidità tipica di questo motore. Sicuramente è un accessorio da consigliare per chi usa la Series su strade statali o a scorrimento veloce. Dopo 500 Km di prova sono stati controllati i livelli, ma non è stato necessario aggiungere olio. Ora che abbiamo a disposizione questa Series nuova non rinunciamo a non usarla giornalmente, sia per fare pochi chilometri in città sia per qualche scampagnata. Le impressioni di tutti sono state positive, la differenza c’è e si nota, fra un’auto restaurata totalmente come questa e una seppur ben mantenuta. Altra chicca di questa LR sono le balestre paraboliche sempre prodotte dalla Rocky Mountain, una particolarità che ho notato su questa

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Land con le paraboliche Rocky Mountain è che la macchina è dritta, non pende né a dx né a sx .... e non è poco!!! L’ottimo molleggio che offrono queste paraboliche viene in parte attenuato dai Rubber Helper Springs, montati sull’asse posteriore. Questi in parte rendono questo Truck Cab più rigido del dovuto visto che limitano la corsa delle balestre e affrontando i soliti miserabili dossi la LR salta parecchio, bisogna passarli quasi fermi per non saltare sul sedile. I Rubber Helper Springs sono a mio parere un accessorio da montare se si prevede di caricare molto la LR o se viene usata spesso per trainare, altrimenti lo sconsiglio, tende ad irrigidire troppo la macchina. Le nevicate dei primi giorni dell’anno non hanno fatto altro che invogliarci ad uscire con l’88, dopo un bel cambio gomme con delle termiche Ziarelli 6.50/16 modello 4X4, abbiamo scorazzato su e giù fra le dolci colline romagnole ed effettivamente le termiche hanno dato il loro contributo alla già eccellente trazione della nostra 88 pollici. Sia su ghiaccio che su neve fresca l’88 non ha mai perso motricità, anche se devo dire che è stata condotta con gentilezza e garbo, come è giusto e doveroso condurre queste nonnette, e mai andando a cercare un off road hard. Sicuramente se avessimo avuto un nuovissimo Defender non ci saremo divertiti tanto, fra leve da tirare e mozzi liberi da bloccare e sbloccare, non è mai noioso guidare una Series, anzi è proprio in questa continua manualità, dove la totale assenza di elettronica, permette al classic lander di sentire e partecipare attivamente a ogni scelta nella guida di una Series.

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Sempre molto efficace in fuoristrada, questa Series ha una guida sincera e dinamica, malgrado l’assenza del servosterzo, permane comunque una certa lentezza nell’impostazione delle traiettorie sull’asfalto tipica delle Series. In fuoristrada invece non teme confronti, la conferma arriva appena si mettono le ruote fuori dall’asfalto. Ed è qui che questa Land Rover ha il suo terreno di caccia, agile, veloce e sicura, progredisce senza impuntamenti su qualsiasi terreno, con la trazione integrale

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inserita ci si può permettere di andare ben oltre le “comuni” strade innevate: ci si può avventurare senza problemi sui percorsi off-road più impegnativi, certi di poter contare sulla validità del sistema integrale manuale studiato più di 40 anni fa e ancora inarrestabile. Anche il sistema frenante, nota dolente di tutte le Series, qui funziona alla perfezione, gli spazi d’arresto, benché ancora al di sopra della media delle auto moderne, sono bassi e il

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comportamento risulta in generale equilibrato. Non dimentichiamoci quando guidiamo una di queste Land Rover che la Series monta un sistema frenante a tamburi davanti e dietro. Che peccato riconsegnare alla Land Rover Team questa Series, ci eravamo abituati a guidare una vera signora, ma d’altronde è d’obbligo e aspettiamo di provare la prossima Classica che il Mr. Picchiottini ci vorrà offrire. Pierluigi Ducci

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INSTALLAZIONE OVERDRIVE ROCKY MOUNTAIN testo e foto: Franco Picchiottini

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overdrive ha avuto un grandissimo successo negli anni 70/80 montato sulle Land Rover seconda e terza serie. Si utilizzavano i Fairey che però avevano il grande difetto di perdere olio ed essendo scomodo il controllo del livello (che secondo la casa andava fatto tutti i giorni!!!) ci si trovava con l’overdrive senz’olio e si bruciavano gli ingranaggi che cominciavano a fischiare come un aereo. Era un buon sistema che permetteva di parlarsi senza sgolarsi durante i trasferimenti in autostrada, di avere una mezza marcia sui falsipiani e, ultimo ma non meno importante, consentiva un minor consumo di carburante a parità di velocità. Dopo l’introduzione del cambio a cinque marce l’overdrive è scomparso dal mercato e solo da alcuni anni sono abbiamo iniziato a distribuire in Italia due nuovi modelli di overdrive dalla

Rocky Mountain uno per le series ed uno che può essere montato sulle Discovery, Defender e Range con cambio a cinque marce. Entrambi i modelli utilizzano per la lubrificazione l’olio del riduttore risolvendo così il grosso problema dei Fairey, oltretutto nel modello per le series è presente un pratico tubetto che permette di controllare il livello dell’olio facilmente e senza bisogno di chiavi. I continui aumenti di carburante (a parità di velocità si è riscontrato un risparmio di carburante fino al 20%) la ricerca di maggior confort anche sui Land ha riportato in auge l’overdrive. Qui di seguito vi illustriamo come si monta l’overdrive sulle series, montaggio che è possibile fare anche da soli senza essere espertissimi di lavori meccanici.

ingranaggio nel caso si volesse trasferire l’overdrive su un altro veicolo. Raschiare via tutte le vecchie guarnizioni e pulire accuratamente le superfici. Il liquido per la pulizia dei freni funziona benissimo per questo scopo. Inserire l’accoppiamento sull’albero principale nella scatola transfer. Usando la chiave fornita,avvitare il dado esagonale sull’estremità dell’albero e serrare ad una coppia di 100 lb/ft. Per impedire all’albero di ruotare innestare la 1a marcia e tirare il freno a mano. Per bloccare il dado in posizione usare la chiave esagonale fornita e serrare le 2 viti a brugola che sono poste sui lati opposti dell’accoppiamento. Queste viti non richiedono un serraggio eccessivo. Serrandole troppo strette si possono danneggiare.

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1 Rimuovere i pannelli del pavimento ed il tunnel del cambio. Prima di iniziare l’installazione controllare la scatola transfer. Se ci sono segni di trafilaggi installare nuove guarnizioni e tenute prima di montare l’overdrive. (kit guarnizioni ODSX003) È una buona occasione per controllare il precarico sui cuscinetti dell’albero in uscita, come da procedura spiegata nel manuale d’officina. Per iniziare pulire le zone interessate. Togliere il coperchio superiore e posteriore dalla scatola transfer e ri mu overe solo i pri g i o ri e ri di quest’ultimo usando una pinza.

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Usando un piccolo cacciavite a taglio piegare la piastrina che tiene il dado sull’albero interno, facendo attenzione a non far cadere niente nella scatola! Usando un martello ed un punteruolo rimuovere il dado e togliere ranelle ed ingranaggio della scatola transfer attraverso il foro posteriore. Riporre in una scatola: prigionieri, dadi, coperchi ed

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4 Svitare il tappo di livello olio dal retro della scatola transfer e metterlo da parte con gli altri pezzi. Svitare il gomito e la boccola di riduzione dal dado sul

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complesso dell’astina di livello. Ora avvitare il gomito e la boccola nella porta di livello olio usando del frenafiletti. Smettere di serrare quando il gomito è assicurato e rivolto in avanti. Quindi unire il tubo dell’astina di livello e serrare fermamente il dado. Il cavo del tachimetro non è mostrato nella figura. Dovrebbe passare tra l’asta di livello ed il retro della scatola transfer.

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Rimuovere i 2 bulloni da 5/16 dall’alto della scatola transfer e fissare la staffa a “L” sul lato destro usando i 2 nuovi bulloni da 5/16,i dadi e le rondelle fornite. (sui modelli a 6 cilindri la staffa sarà troppo corta e deve essere allungata di 5 cm. in avanti saldando un’estensione). Ora praticare un piccolo foro guida attraverso il lato destro del coperchio del tunnel per allinearsi con il foro filettato nella staffa a “L” (qualche foro di prova puo’ essere necessario per trovare il punto giusto). Allargare il foro allineato con una punta a tazza da 50 mm. autore

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Allentare i 2 bulloni che tengono insieme le 2 metà dell’overdrive e togliere i dadi. Separate le 2 metà. Ingrassare la guarnizione di carta e posizionarla sulla scatola transfer. Non usare colla per guarnizioni. Usando un bullone per allineare la guarnizione, far scorrere il blocco sulla scatola transfer con l’etichetta rivolta verso l’alto. NON FORZARE. Se l’unità non scorre per tutta la lunghezza ricercare la causa. Puo’ esser necessario battere leggermente in avanti il disco in acciaio sull’albero in modo da non farlo interferire con la parte posteriore dell’overdrive.

Far passare l’assemblaggio della leva attraverso il nuovo foro nel tunnel di trasmissione ed assicurare il bullone della cerniera. L’asta regolabile è ora installata,regolata e bloccata in posizione tramite i bulloni come da foto. Assicurarsi che le viti del pavimento non non interferiscano con l’assemblaggio del tirante oppure questo provocherà delle vibrazioni. Montare il dado di bloccaggio da 3/8 UNF per assicurare il tirante. In alcune installazioni può essere desiderabile piegare la leva del cambio a seconda del bisogno. Applicare la protezione di gomma e l’anello di cornice usando le 3 viti autofilettanti come illustrato.

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Riempire la scatola transfer; si raccomanda un buon olio 75-90, usando il nuovo tappo di riempimento nella piastra rettangolare in alto. Riempire fino a quando l’olio non appare all’estremità dell’asta di livello (non riempire più di 10 mm oltre l’estremità) Rimuovere il tappo dalla scatola dell’overdrive ed aggiungere ? litro d’olio.

Ingrassare l’O-ring per tenerlo in posizione sul coperchio testo: anteriore. xxx - foto: xxx Montare la scatola principale con la leva d’innesto posizionata ad “ore 2”. La scatola richiederà un po’ di aggiustamento per far sì che gli ingranaggi si innestino. Assicurare l’unità usando una chiave da 9/16 ed i 6 bulloni da 3/8 UNC forniti. Le 6 rondelle con gli inserti in gomma devono essere posizionate sotto le teste dei bulloni prima che siano stretti. Montare il nu ovo coperchio in alto alla scatola usando la guarnizione fo rnita ed i dadi e le rondelle del vecchio coperchio.

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Controllare la corretta installazione perchè non ci siano trafilaggi d’olio. Dopo le prime 1000 miglia cambiare l’olio. A quel punto si può usare un olio sintetico o semi-sintetico. Controllare frequentemente l’olio durante l’uso.

USO E MANUTENZIONE DELL’OVERDRIVE Circolando in città od in fuoristrada l’overdrive dovrebbe essere sempre disinserito con la leva tirata indietro. Una volta in autostrada a circa 50 miglia/h può essere innestato. Per innestare l’overdrive premere la frizione e spostare in avanti la leva con un movimento deciso. Mentre si muove la leva si avvertiranno 2 innesti. Al secondo rilasciare lentamente la frizione mantenendo al contempo la pressione sulla leva. A questo punto la leva scivolerà in avanti innestandosi in marcia ed il Roverdrive sarà inserito. Per disinserirlo semplicemente premere la frizione e tirare

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indietro la leva con un movimento deciso. Volendo è possibile lasciare l’overdrive inserito e cambiare tra 3a e 4a marcia. In questo caso la 3a marcia sarà più lunga del normale. Se si manca una marcia e si sentono grattare gli ingranaggi non continuare a muovere la leva ma tornare indietro alla marcia che si stava usando prima e riprovare. Dopo i primi 1500 Km., vuotare la scatola transfer e l’overdrive e cambiare l’olio. Ingrassare i leveraggi e controllare che i bulloni siano saldi. Cambiare l’olio ogni 8000 Km.

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L’ANGOLO DI Roby65to

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a presentazione di Roberto De Carlo è per molti Lander inutile, chi frequenta i vari forum si sarà sicuramente imbattuto nei suoi interventi sempre precisi e cortesi, dedicati per lo più alla manutenzione della Series.

Dal prossimo numero Roberto De Carlo curerà una rubrica tutta sua su “LANDITALIA Magazine”, sulla manutenzione della Series, spiegando i trucchi, i tempi di esecuzione, i costi, di un intervento specifico. Se avete qualche argomento che volete approfondire scriveteci, lo approfondiremo insieme a Roberto. roby65to@landitalia.eu

Registro Storico Italiano Land Rover E-mail: info@registrostoricolandrover.eu Web: registrostoricolandrover.eu LANDITALIA Magazine è curato da Landitalia via Renzi,11 - 47841 Cattolica (RN) Italy Telefono: +39 3315770456 Web: landitalia.eu E-mail: landitalia@landitalia.eu

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Hanno collaborato a questo numero per i testi e per le foto: Pierluigi Ducci, Franco Picchiottini Progettazione e realizzazione grafica: Eleonora Felisatti - Udine

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