N. 02 - MARZO 2010
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Editoriale Club AutoMotoRetrò 2010 Tecnica Sostituzione cuscinetti e paraoli mozzi My Landy Italian Limited Edition N. 52 Story Italian Limited Edition - ILE News dal Registro Storico Minilandy From the beginning… La foto del mese
Prossimamente daremo spazio anche alla posta dei lettori, quindi non esitate a scriverci: Registro Storico Italiano Land Rover Via Renzi, 11- 47841 Cattolica (RN) Italy Tel. +39 331 5770456 E-mail: segreteria@registrostoricolandrover.eu
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Hanno collaborato a questo numero per i testi e per le foto: Pierluigi Ducci, Paolo Turinetti, Roberto De Carlo, Guido Bissattini, V i t t o rio Losio Progettazione e realizzazione grafica: Eleonora Felisatti - Udine
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PRIMI RADUNI AL SOLE!
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a r zo, arri va la primavera, e cosa c’è di meglio di fare uscire dal garage la nostra Series!? Una controllatina all’olio, all’acqua e via su e giù per le colline in f i o r e. Belle queste prime domeniche di sole, giuste per potersi gustare una dolce passeggiata a bordo di una Landy. Se poi preferite av ve n t u ra rvi su qualche mu l a t t i e ra un pò selvaggia, fango permettendo, vedrete che con una Series non vi mancheranno le armi giuste per raggiungere la cima. Nei programmi dei prossimi mesi ci sarà sicuramente un ra d u n o, in Toscana, molto probabilmente a fine maggio, lo
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stiamo organizzando con gli amici di Land Lovers di Lucca. Stiamo crescendo e in fretta, ormai siamo a quota 200 Land Rover iscritte. A Torino abbiamo stretto accordi con l’Assilogos per assicurare le nostre macchine con una polizza va n t a g g i o s a . Anche a Lucca, la Prisma Broker stipula polizze per le Land Rover iscritte al Registro Storico. A l l o ra non vi resta altro che iniziare a preparare la vo s t ra Landy, bello o brutta che sia sarà sempre ben accolta, anche perché ogni macchina ha una storia da ra c c o n t a r e. Pierluigi Ducci
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AUTOMOTORETRÒ AUTOMOTORETRÒ 2010 2010
nche quest’anno siamo stati presenti all’Automotoretrò di Torino con un nostro stand. Essere presenti a Torino offre l’opportunità al Registro di incontrare i molti appassionati Piemontesi di queste Old Landies. Il Piemonte infatti, insieme alla Toscana, è fra le regioni italiane con il maggior numero di iscritti al Registro Storico. Quest’anno lo stand era di 104 mq, più piccolo rispetto a quello dello scorso anno di 140 mq, ma in una posizione più centrale della Fiera e molto più visibile. Le Land Rover in mostra erano tre, una Series One Minerva del 1951, iscritta al Registro Storico al n.123; una bellissima Half Ton IIA del 1971, iscritta al Registro al n. 42 e una superba Range Rover nella sua livrea masai red del 1978, iscritta al n. 103 del Registro. Tutte belle e lucide, queste Landy hanno fatto bella mostra di sé all’interno del nostro stand per tutti e tre i
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giorni della fiera, sentendosi ammirate e coccolate dagli innumerevoli appassionati che sono venuti a trovarci. Il giovedì pomeriggio sono state portate le auto all’interno della fiera e dopo qualche prova abbiamo deciso di posizionare la Range Rover al centro dello stand, anche per dare risalto all’imminente anniversario che cadrà il prossimo giugno per il 40esimo della nascita della Regina. Venerdì mattina abbiamo finito di allestire lo stand, appena in tempo per la visita del nostro amico Colin, arrivato da Milano con il suo amato Discovery. Colin non ha potuto resistere alla tentazione di salire sulla Range e ha confessato che vorrebbe regalarsi una Regina per i suoi 40 anni. E chi di noi non ne vorrebbe una? Con l’occasione si è parlato di un’eventuale partecipazione del Registro al prossimo Land Magia, vedremo! Grazie Colin della visita, grazie dell’aiuto che ci hai dato nello stand e al tuo entusiasmo per il marchio Land Rover. Il sabato è passato tra foto, chiacchiere degli iscritti che sono passati a salutarci, qualche curioso del tipo “ne avevo una anch’io” e qualche nuovo appassionato che ha portato a mano la richiesta di iscrizione al Registro.
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La domenica, che come al solito, è stata la giornata con maggiore affluenza, in una Torino con una temperatura intorno allo zero e qualche spruzzata di neve, giovani e vecchi non potevano far altro che venire all’ Automotoretrò. Infatti lo stand traboccava di enthusiast, di curiosi e di referenti del Registro, Unia, Turinetti, Picchiottini, Lencioni, Ducci, con il caro iscritto Filippo che si è fatto tutte le giornate in fiera; eravamo quasi una squadra di calcetto, mancava solo il pallone. Non poteva certo mancare la visita di Roberto De Carlo, che col suo occhio sempre attento ha trovato qualche piccola imperfezione nei restauri. Ma per l’amor di Dio, ce ne fossero di restauri così e di Old Land Rover così ben conservate!
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Con l’occasione anche Roberto, che è sempre disponibile, ha confermato la sua disponibilità a impegnarsi come Referente del Registro Storico. Un grazie anche all’amico Guido Bissattini, fo t o grafo ufficiale dell’Automotoretrò che ci ha regalato qualche scatto professionale come ricordo della fiera e non ha perso l’occasione di iscrivere al Registro la sua bellissima Land Rover IIA. Alle 19.00 di domenica si sono chiusi i cancelli della fiera.
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Due ore per smontare tutto, portare fuori le macchine, caricare i banner e finalmente tutti a casa, stanchi ma felici di aver partecipato anche quest’anno all’Automotoretrò 2010. Una curiosità, un signore è stato una buona mezz’ora ad ammirare l’Haft Ton ed alla fine ha chiesto: “ma il motore è diesel o a gasolio?” …Andate a spiegarglielo voi che è a benzina!!! Pierluigi Ducci
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SOSTITUZIONE DEI CUSCINETTI RUOTA E PARAOLI MOZZI SU UNA SERIES a cura di Roby65to
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uando una ruota diventa improvvisamente rumorosa, prende gioco o perde olio dal mozzo, è necessario smontare quest’ ultimo ed ispezionare i cuscinetti della ruota ed il paraolio.
Le operazioni preliminari da compiere sono: rimozione ruota e tamburo freni (vedi suggerimenti sul numero del mese passato) rimozione della flangia che trasmette il moto dal semiasse al mozzo ruota o dei mozzi liberi sulle ruote anteriori (se presenti), a questo punto ci troviamo davanti al mozzo ruota: Dopo aver sollevato il bordo ripiegato della rondella di sicurezza si svita il dado (7), si estrae la rondella quindi si svita il secondo dado e la rondella sottostante (8), a questo punto si può estrarre il mozzo ruota dal fusello.
Si possono togliere il paraolio ed i cuscinetti 10 e 11, tranne le piste esterne 12 che sono montate per interferenza sul mozzo (9), si pulisce bene tutto e si esaminano i componenti con attenzione. Se i cuscinetti non fossero in perfette condizioni, vanno sostituiti, meglio in coppia, gli originali sono di marca Timken, ma esistono anche alternative più economiche anche se la qualità non è sempre eccellente. Sulle Series costruite fino a settembre 1980 i cuscinetti sono di due differenti dimensioni, unificati a partire da ottobre 1980 adottando anche un differente paraolio a doppio labbro in gomma invece del tipo vecchio in cuoio. Particolare attenzione va prestata alle condizioni del distanziale presente sul fusello e sul quale fa tenuta il labbro del paraolio, se fosse usurato e non perfettamente liscio non garantirebbe la tenuta del paraolio e lo rovinerebbe in poco tempo. Sui veicoli più vecchi questo distanziale è sostituibile tagliandolo e montandone uno nuovo con una pressa e mettendo del sigillante tra fusello e distanziale in modo che non possano esserci tra filamenti di olio. Sulle auto costruite da ottobre 1980 in poi non è sostituibile, ma va cambiato tutto il fusello.
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Se fosse necessario cambiare i cuscinetti si estraggono le piste esterne dal mozzo con un punzo n e, quindi si i n s e riscono le nu ove con una pressa oppure battendo con un martello di legno o di plastica ed aiutandosi con le piste u s u ra t e precedentemente ri m o s s e. Si monterà poi il nu ovo paraolio facendo attenzione che sia montato perfettamente dritto e con il labb r o rivolto verso il cuscinetto. A questo punto si riempie a metà la cavità interna del mozzo con il grasso apposito (NLGI2, ma va bene anche NLGI3 specifico per mozzi ruota) ave n d o c u ra di ingra s s a r e abbondantemente i cuscinetti. A questo punto si rimonta il mozzo facendo attenzione a non danneggiare il labbro del para o l i o, che andrà leggermente lubrificato con il gra s s o, durante l’ i n s e rimento del mozzo ruota sul fusello. Si rimette la rondella ed il primo dado, si serra completamente quindi si allenta leggermente e si registra il gioco prescritto, si mette quindi una rondella di bloccaggio nu ova ed il controdado (22). Una volta serrato si controlla che il gioco sia rimasto quello p r e s c ritto (gioco assiale tra 0,05 e 0,1mm misurato con comparatore 21), quindi si piegano due lati della rondella di sicurezza (23) per bloccare i due dadi .
A questo punto si possono rimontare il tamburo dei freni e la flangia del semiasse mettendo ovviamente una guarnizione nuova e cambiando anche la tenuta in feltro sul semiasse o l’ o-ring a seconda delle versioni. Se avete qualche argomento che volete approfondire scriveteci, lo approfondiremo insieme a Roberto. roby65to@landitalia.eu
CODICI PARTI DI RICAMBIO Kit cuscinetti, paraolio e guarnizioni per 88 e 109 costruite fino a settembre 1980: RTC3534
Fusello posteriore per veicoli costruiti da ottobre 1980: FRC3924 + 500978
Kit cuscinetti, paraolio e guarnizioni per 88 e 109 costruite da ottobre 1980: RTC3537
Chiave a tubo in lamiera stampata per svitare i dadi del mozzo ruota: 606435
Distanziale sul fusello per veicoli costruiti fino a settembre 1980: 599698 Fusello anteriore per veicoli costruiti da ottobre 1980: FRC3925 + 277289
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I kit comprendono tutto il necessario per la sostituzione dei cuscinetti, del paraolio e per il rimontaggio del mozzo con una rondella di sicurezza nuova, guarnizione flangia e tenuta semiasse.
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LA MIA “ITALIAN LIMITED EDITION” N. 52
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ra l’estate del 2006 quando la vidi per la prima volta: lei era parcheggiata sul lato opposto della strada e anche se ero di fretta mi arrestai poche decine di metri più avanti. Qualcosa mi incuriosì di quella Land. Ne avevo viste altre, ma quella proprio non la conoscevo: aveva un colore piuttosto inconsueto per una inglesina di razza! Feci un paio di giri attorno per verificare le condizioni generali del mezzo e avvicinandomi ai finestrini notai che gli interni erano addirittura in tessuto, avevano i poggiatesta ma la cosa
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che mi incuriosiva maggiormente era una targhetta in rame rivettata sul lato posteriore della carrozzeria che riportava l’incisione “ITALIAN LIMITED EDITION”. Ma che LR era quello lì? Era originale quella livrea così diversa dai classici green bronze, blue navy ed altri bellissimi colori tipici solo delle SERIES?
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Nel cassone posteriore c’erano laterizi e ceramiche… probabilmente veniva utilizzata come furgone da lavoro. Decisi comunque di aspettare il proprietario per conoscere qualcosa di più di quella strana versione. Finalmente si avvicinò un uomo e non persi tempo a presentarmi, complimentandomi per il mezzo e dichiarando la mia passione per questo genere di fuoristrada certo che avrebbe gradito il mio apprezzamento: lui invece fu di poche parole! Vorrei dire quasi scocciato. Non era particolarmente interessato al marchio di Solihull ma qualcuno gli aveva riferito che si trattava di un modello particolare e già altri gli avevano chiesto di venderla. Pensai che era inutile
mettersi in fila: gli lasciai comunque il mio biglietto da visita sottolineando il numero di telefono ….never say never! Passarono diversi mesi e nessuna traccia dello strano tipo e nemmeno della sua colorata Landy che non rividi più…ahimè. Ma quel modello mi aveva davvero incuriosito: era davvero originale e qualcosa mi diceva che non era un tarocco. Al l o ra iniziai a documentarmi e scoprii che si trattava di un modello ufficiale della LAND ROVER: County “Italian Limited Edition” (abbreviato ILE) c o s t ruito nel 1982 in solo 200 esemplari ri p o rtavano i testi sacri . Azz… Era l’inizio degli anni ’80 e la raffinatezza del modello Range Rover conquistava prepotentemente anche il mercato italiano; nel 1982 la Leyland Italia per contrastare la forte crescita delle vendite dei più confortevoli fuoristrada giapponesi, concordò con la casa madre di Solihull la produzione di una versione da proporre al mercato nazionale con allestimento speciale rispetto la 88 SW Overdrive Diesel e ispirata appunto ai canoni esclusivi della “regina”. La “001” fu presentata al salone di Torino dello stesso anno: prezzo di listino 20.905.000 Lire (IVA al 18% inclusa). Era una versione speciale in attesa del nuovo DEFENDER e veniva proposta con un pacchetto di novità esclusive per i suoi appassionati. Erano trascorsi diversi mesi ed un giorno in ufficio un collega al quale avevo trasmesso la passione dei LR mi fece notare che su e-bay c’era una strana Landy in vendita: era un COUNTY, lo stesso che avevo notato l’estate passata! Ma perché non mi aveva telefonato se voleva venderla? Gli telefonai immediatamente e mi ripresentai: presi appuntamento per la sera stessa… abitava a pochi km da casa mia. Era sera tardi e faceva freddo: andammo a provarla per le strade di campagna. Il motore a 5 supporti di banco girava benissimo (43.280km segnava il tachimetro), era elastico e indubbiamente più silenzioso di quello a cui ero abituato con le mie vetture precedenti, la posizione di guida era diversa (io preferisco quella classica dell’88 III), le gomme erano nuove e la misura 7,50 le davano un’aria da prima della classe, il cielo interno era ridotto male ed il cambio era proprio finito… mi aveva detto che aveva problemi e non voleva spenderci dei soldi ma quel rumore metallico di ferraglia non era per nulla rassicurante! Da quello che avevo appreso documentandomi, la vettura era in ordine, insomma un buon conservato di 25 anni completo di tutti gli accessori
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tipici del “Limited Edition” (compreso il posa cenere). La trattativa fu estenuante: io non volevo mollare perché conoscevo i costi di riparazione del cambio e lui, non convinto della mia proposta, decise comunque di telefonare alla moglie perché non sapeva se accettare o rifiutare la mia offerta. Ovviamente la Signora pose il suo veto ed io fui costretto a cedere. Mi regalò 4 cerchi canale largo e qualche accessorio, mi mise in macchina i sedili posteriori che aveva conservato protetti in sacchetti di nylon, mi consegnò le chiavi e ritirò l’assegno. Il COUNTY nr 52 era mio! Il cambio del III serie è delicato si sa; bisogna usarlo con rispetto e controllare spesso l’olio. Con l’Amico Max dell’Old Landies di Calalzo (BL) ci organizzammo per smontarlo e cambiare spingidisco e frizione; attrezzati come potevamo riuscimmo a sganciarlo dal blocco motore e tirarlo fuori dall’abitacolo con mezzi di fortuna (4 tronchi d’albero e qualche fune). Cambiammo ingranaggi, molle etc tutto in una giornata di lavoro. Le marce entravano che era una meraviglia ed ero pronto per rientrare a Vicenza: ero stanco e mi aspettavano 3 ore di
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viaggio ma ero contento come un bambino di aver risolto il problema. Quella non fu la prima volta che smontai il cambio dell’ILE: ci vollero 3 interventi per eliminare tutti i problemi (retromarcia che usciva dopo pochi metri, in corsa non teneva la 3’). Oggi finalmente il cambio è sistemato definitivamente e i lavoretti di messa a punto sono stati fatti tutti: ho cambiato le balestre preferendo le paraboliche, cosa che consiglio a tutti coloro che vogliono viaggiare con un po’ di confort (…ho detto un po’!), revisionato i freni, rifatto il cielo dell’abitacolo, sabbiato e riverniciato 5 cerchi, portato a ferro e riverniciato la traversa posteriore, rimontato i 4 sedili posteriori (sedili, non panchette) e percorso 23.000 km con il mio COUNTY ILE 52/200. Vittorio
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ITALIAN LIMITED EDITION – ILE Una fra le più ricercate e apprezzate dai collezionisti di Series in Italia è la Series III modello 88 pollici denominato Italian Limited Edition o come si dice fra gli addetti ai lavori “ILE”.
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erso la fine del 1982 e i primi mesi del 1983 la BRITISH LEYLAND ITALIA, allora non esisteva la Land Rover Italia, importatore esclusivo in Italia della Land R over e di tutte le altre auto del gruppo Leyland, effe t t u a un operazione commerciale per ri nv i g o rire le vendite delle
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Land Rove r Series e in particolar modo del modello 88 pollici. In Inghilterra era
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ALLESTIMENTO COUNTY
DELL’88 POLLICI
Russet Brown o Masai Red body whit Limestone roof and maching panels Colori disponibili Russet Brown o Masai Red con tetto e panelli laterali in Limestone 5.50 X 16 wheels Cerchi da 5.50 X 16 Silver gray headlamps bezel Cornice fari in grigio matallizzato Tinted Glass Vetri colorati Two Auxilliary Driving Lamps Fari ausiliari di profondità County Seats Rivestimento Sedili specifici per il modello County County Trim Tappeto interno specifico per il modello County studiato per ridurre il livello di rumore interno e migliorare il comfort dei passeggeri
Head Restraints – 2 front Poggiatesta anteriori Spare Wheel Cover Ruota di scorta con copertura Lifting and Towing Rings Anelli di sollevamento e traino Reversing Light Luce di retromarcia Ashtray Posacenere Inertia Reer Seat Belts Cinture di sicurezza Side Repeaters Luci di svolta laterali Rear Mudflaps Paraspruzzi posteriore Radial Tyres Pneumatici radiali
appena uscita la Series 88 modello County che altro non e ra che un 88 in allestimento SW offerte nei colori Masai Red e Russet Brow n . L’allestimento Station Wagon era l’allestimento top, con sedili singoli posteriori e tetto tropicale e laterali nel colore Limestone, oltre ad avere i panelli di ri vestimento interno alle portiere. Il modello County inoltre montava i ve t ri colorati, i fari ausiliari di profondità Lucas FT8. Veniva inoltre offerto su alcuni mercati il Cubby Box in bl a ck vinil, montato al posto del sedile anteriore centra l e. Optional erano offe rti sul mercato inglese l’Ove r d ri ve Fa i r ey, i Free Wheeling Hubs e i pneumatici 7.50 X 16
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La BRITISH LEYLAND ITALIA decise di importare 200 Series modello 88 County nella colorazione Russet Brow n con tutti gli accessori disponibili compreso l’Ove r d ri ve e i pneumatici radiali 7.50 X 16. All’arri vo delle vetture in Italia, ve n i va applicata una targhetta metallica posteriore dove oltre al simbolo ova l e Land Rover riportava la dicitura Italian Limited Edition By Land Rover Ltd, Wa r w i ckshire England e il numero p r o gr e s s i vo della Series nu m e ra t a . Un’altra targhetta sempre nu m e rata e riportante la dicitura Land Rover Italian Limited Edition ve n i va applicata sul tunnel centrale fra i 2 sedili anteriori, questa targhetta non è visibile se non viene rimosso il tappeto. Come essere certi che si è di fronte a una ILE o una semplice County o ad una imitazione? In realtà non è sempre scontato riconoscere una ILE da una normale County. Innanzi tutto le ILE sono tutte e solo Series III modello 88 pollici in allestimento SW nella colorazione Russet Brown con tetto e laterali in Limestone. L’allestimento è del modello County, quindi con sedili e poggiatesta anteriori in tessuto tweed a disegno quadrettato in bianco e nero (bl a ck and gray hound’s tooth c h e ck tweed cloth). Uguale tessuto è stato usato anche per ri vestire i sedili singoli posteriori. Deve essere presente l’Ove r d ri ve Fa i r ey e il libretto deve indicare la gommatura 7.50 X 16. N a t u ralmente deve essere presente la sua targhetta nu m e rata, ma questa può essersi staccata o persa o falsificata, in questo caso è utile comunicare al Registro
Storico Italiano Land Rover il numero di telaio il quale può indagare se è compatibile con il range di produzione e la data di prima immatricolazione in Italia. Vi ricordiamo infine che la versione ILE è solo per il mercato italiano e che non vi sono tracce negli archivi Land Rove r dell’Heritage in quanto queste Land Rover part i vano da Solihull come modello County e dive n t avano poi in Italia, Italian Limited Edition. Pierluigi
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DOPO LA “WINTER LANDY PARTY” CI SARÀ LA “SPRING LANDY PARTY” tiamo organizzando il prossimo evento per non far mai fermare le nostre amate Old Landys. Due giorni meravigliosi fra le dolci colline toscane a due passi dalla Versilia. Insieme agli amici del club toscano Land Lovers di Lucca. Stiamo preparando il prossimo appuntamento con base nella città di Lucca. Le date previste sono il prossimo 29 e 30 maggio, l’itinerario sarà più che altro soft, sappiamo quanto
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costa un restauro e ci dispiacerebbe vedere alla fine carrozzerie rigate o ponti distrutti, non mancherà di certo qualche passaggio un po’ più hard, ma l’ordine è di scegliere un percorso in fuoristrada adatto a tutti e a tutti i mezzi. Sarà una festa, un incontro tra Land Maniac, un appuntamento da non mancare per tutti gli iscritti al Registro Storico e perché no anche per qualche defenderista che vuole aggiungersi. Nel prossimo numero verranno pubblicati tutti i particolari, ma se non vuoi perderti qualche anteprima controlla il sito del Registro Storico e anche il Forum, appena sarà pronta la Locandina sarà pubblicata.
APPUNTAMENTI
Dal 2 al 4 Luglio ad Imperia nel comune di Pieve di Teco in località Colle San Bartolomeo, si svolgerà uno dei più grandi raduni italiani di Land Rover, il Landmagia. Hanno partecipato alla manifestazione dello scorso anno oltre 150 equipaggi provenienti un po’ da tutta Italia, oltre che dalla vicina Francia e Svizzera. Un raduno che vorrebbe essere un punto di incontro fra tutti i lander italiani, orfani di una manifestazione quale quella che è il Billing in Inghilterra. Chi vuole trascorrere 3 giorni goliardici insieme alla propria Land Rover è avvisato. Un augurio a tutto lo Staff dell’organizzazione per una ottima riuscita. Per maggiori informazioni visita il sito: www.landmagia.jimdo.com
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APPUNTAMENTI IN FRANCIA: A chi invece i chilometri non fanno paura vi segnaliamo il Landmania che si svolgerà il 15 e 16 maggio Belcodène in Francia. Il Landmania Rassemblement è il più grande raduno di Land Rover che si svolge in terra francese, quest’anno sono ammessi solo 550 equipaggi! www.landmania.com Sempre in Francia, per gli amanti delle Series, il club LE TEMPS DES SERIES’ organizza il suo
raduno annuale a Lavau, il 27,28 e 29 Agosto. http://le-temps-des-series.com APPUNTAMENTI IN UK: Billing Show il 16, 17 e 18 Luglio. www.lroshow.com/LROBILLING/ Range Rover 40th Anniversary e Heritage Land Rover Show, 1 e 2 Maggio presso Heritage Motor Centre di Gaydon. http://events.heritage-motor-centre.co.uk
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MINILANDY a cura di Paolo Turinetti
FROM THE BEGINNING… ome tutti saprete il primo prototipo di Land Rover costruito nel 1947 fu sviluppato sul telaio di una Jeep e come caratteristica peculiare presentava il volante posizionato centralmente, da cui il nome “centre steer”. Questa soluzione era stata ideata partendo dal fatto che il nuovo Land Rover doveva essere essenzialmente un mezzo agricolo ed il trattore ha la guida centrale, e sicuramente immaginando in impiego “overseas” questa impostazione sarebbe andata bene per tutti i mercati sia con guida a destra che con guida a sinistra. Furono costruiti due prototipi andati purtroppo entrambi distrutti. Negli ultimi anni comunque in Inghilterra sono state costruite due repliche che ci hanno permesso di ammirare l’idea originale non più solo attraverso le vecchie foto. Qui vi mostro uno dei due mezzi esistenti, appartenente alla Dunfold collection, e il modello in scala 1,43 della britannica Hartsmith, azienda artigianale che si occupa di realizzare pezzi in tiratura limitatissima, in metallo, ricchi di particolari e messi in commercio sia montati che in kit.
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Abbiamo anche una foto che ci mostra la Jeep a cui si ispirò Sir Wilks per la sua idea, accompagnata dalla Center Steer e dalla famosa HUE166 la prima a lasciare Load lane nel 1948.
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JEEP, CENTRE STEER LA HUE166 LATO LA
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Nel 2008 in occasione del 60° anniversario non ci fu un gran movimento a livello modellistico, ma a partire dal 2009, sebbene in ritardo, la OXFORD DIECAST, primario produttore inglese, ha messo in vendita una bella collezione di modelli nella classica scala 1,43 riproducenti alcune delle più significative varianti del Land Rover series one. Vi presento qui di seguito HUE 166 che è stata messa in
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vendita in un bel cofanetto con CYJ573 88inch l’ultima Series one prodotta, la celebre UKE80 appartenuta a Sir Winston Churchill, un 88 militare nel suo tipico colore Sand, ed infine ancora un 88 della Civil Defense Corps accompagnata dal modello originale, ritratto durante il raduno di Dunsfold del 2009 e caratterizzato dalla targa con suffisso SFX.
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LA FOTO DEL MESE
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a foto di questo mese è di Guido Bissattini, fotografo professionista, appassionato di Land Rover e iscritto al Registro Storico. Questa foto è stata scattata in Islanda una decina di anni fa, durante uno dei suoi viaggi.
Per partecipare a “La Foto del Mese” inviare la foto a segreteria@registrostoricolandrover.eu Le foto inviate dovranno essere di vostra proprietà, contenere almeno un fuoristrada Land Rover di interesse storico (oltre vent’anni) anche non in primo piano e nell’e-mail dovranno essere indicati: 1) breve descrizione e/o luogo dello scatto 2) nome e cognome del fotografo. Le immagini dovranno essere in formato JPG con una risoluzione minimo di 1024x768 pixel. Il Registro Storico Italiano Land Rover, si riserva il diritto di non
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ammettere le fotografie che ritiene non opportuno accettare per qualsivoglia motivo. - Ogni partecipante dichiara di essere autore delle fotografie, di essere titolare dei diritti sulle stesse e responsabile del contenuto. - Ogni partecipante ne autorizza la pubblicazione, sia in Internet sia su mezzi stampa e mezzi radiotelevisivi o in occasione di particolari eventi, sollevando il Registro Storico Italiano Land Rover da ogni responsabilità relativa ad eventuali diritti di utilizzazione commerciale delle fotografie.
Il Registro Storico Italiano Land Rover ricerca costantemente foto e documentazione di viaggi, raid e spedizioni realizzate negli anni passati con veicoli Land Rover. Se hai partecipato a qualche viaggio avventuroso con una Land Rover e/o hai foto di qualche viaggio fatto prima dell’89, inviacele, le pubblicheremo.
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