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Editoriale
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Appuntamenti Story Range Rover, 40 anni e non sentirli... My Landy Restauro di una Range Rover del 1978
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Club Spring Landy Party, raduno di primavera
Prossimamente daremo spazio anche alla posta dei lettori, quindi non esitate a scriverci: Registro Storico Italiano Land Rover Via Renzi, 11- 47841 Cattolica (RN) Italy Tel. +39 331 5770456 E-mail: segreteria@registrostoricolandrover.eu
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Notizie in breve Tecnica Restauro di un amperometro Lucas Speciale Il Def che vorrei: dì la tua! Minilandy Range Rover: quarant’anni in miniatura La foto del mese
Registro Storico Italiano Land Rover E-mail: info@registrostoricolandrover.eu Web: registrostoricolandrover.eu LANDITALIA Magazine è curato da Landitalia via Renzi,11 - 47841 Cattolica (RN) - Italy Telefono: +39 3315770456 Web: landitalia.eu E-mail: landitalia@landitalia.eu È vietata la riproduzione, totale e parziale, del contenuto della newsletter senza l’autorizzazione preventiva.
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Hanno collaborato a questo numero per i testi e per le foto: Pierluigi Ducci, Paolo Turinetti, Roberto De Carlo, Franco Picchiottini Progettazione e realizzazione grafica: Eleonora Felisatti - Udine
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IN ATTESA DEL NUOVO DEFENDER ochi se ne sono accorti, e il 30 aprile è passato di slancio, ma è una data fondamentale da ricordare per gli enthusiast. Il 30 aprile del 1948 fu presentata alla stampa la prima Land Rover al Motorshow di Amsterdam. Oggi dopo oltre 62 anni la Land Rover è ancora l’icona del made in Britain. Non è stato tutto rose e fiori, ci sono stati anni di profonda crisi nel mondo automotive britannico che hanno imposto la cessione a case straniere, l’ultima proprietaria, l’indiana Tata, un colosso mondiale con interessi che spaziano dalla siderurgia alla produzione di orologi con il marchio Titan, sta imponendo una nuova strategia al gruppo, nuovi modelli, nuove tecnologie, nuove assunzioni. Il sito www.jaguarlandrovercareers.co.uk ne è l’esempio. Si cercano idee giovani, si punta sulle nuove tecnologie con i primi motori ibridi che saranno montati sui nuovi modelli. Bravi!
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Una costante evoluzione per riuscire a rimanere sempre leader nel mercato mondiale. Quali saranno i modelli del futuro? Più o meno li conosciamo già, la gamma sarà ampliata dalla nuova Baby Range, con la presentazione che è slittata al prossimo anno, introduzione dei nuovi motori ibridi e il nuovo Def. E sì, il nuovo Defender, l’asse portante della Land Rover, l’icona del marchio L.R. andrà in pensione, un auto che ha mantenuto la sua impostazione di base per più di 60 anni lascerà il posto a qualcosa di più nuovo, più moderno ma soprattutto più sicuro. Ma come sarà? Penso che se lo chiedano anche a Solihull… Mai compito è stato più arduo, riuscire a ricostruire un mito è quasi impossibile, ci riusciranno? E tu hai qualche idea o suggerimento? Pierluigi Ducci
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SPRING LANDY PARTY Raduno di primavera Lucca 12-13 giugno 2010 ene è ufficiale, Il Registro Storico Land Rover insieme al Club Land Lovers di Lucca, che curerà l’organizzazione e la logistica “sul campo”, organizzano il prossimo appuntamento per tutte le Old Landy. Abbiamo scelto itinerari che prediligono soprattutto il paesaggio e il contatto con la natura, piuttosto che impegnativi off road dove si potrebbero causare danni alla Landy. È consigliato comunque, controllare preventivamente lo stato delle vetture prima di partecipare attivamente al raduno, in considerazione del fatto che ci saranno molti passaggi su sterrati e diversi chilometri in spazi difficilmente raggiungibili da mezzi di soccorso. Il club Land Lovers comunque assicurerà un servizio di soccorso e recupero del mezzo in caso di panne.
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PROGRAMMA: SABATO Ore 9:00 - Ritrovo uscita autostrada Lucca Ovest Ore 9:30 - Partenza per albergo e sistemazione Ore 10:30 - Inizio raduno (giro su asfalto attraverso le colline lucchesi) Ore 11:30 - Inizio sterrato Ore 13:30 - Sosta pranzo Ore 16:00 - Rientro in albergo Ore 20:00 - Partenza per il centro storico Ore 21:00 - Cena Ore 22:30 - Passeggiata in città Ore 24:00 - Rientro albergo DOMENICA Ore 8:30 - Partenza (asfalto in avvicinamento e giro sterrato ) Ore 12:30 - Pranzo Ore 14:30 - Premiazioni e Saluti Ore 15:30 - Rientro su Lucca (sterrato panoramico ) Per maggiori informazioni e iscrizioni visita il sito : registrostoricolandrover.eu landloverslucca.com
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APPUNTAMENTI NINO CIRANI - ALASKA -TERRA DEL FUOCO Proiezione di un mito Riedizione della leggendaria proiezione di Nino Cirani Dall’Alaska alla Terra del Fuoco, sul suo lungo viaggio che fece in Land Rover nel 1968/69. Protagonista assoluta sarà l’Aziza 3, il Land Rover 109 che per l’occasione verrà esposto nel piazzale antistante l’Istituto Leone XIII di Milano, prima di trovare, l’anno prossimo, il suo degno posto nel Museo dell’Automobile di Torino. Giovedì 27 Maggio 2010, ore 20.30. Istituto Leone XIII, Via Leone XIII, 12 - Milano Ingresso libero - posti limitati
Dal 2 al 4 Luglio ad Imperia nel comune di Pieve di Teco in località Colle San Bartolomeo, si svolgerà uno dei più grandi raduni italiani di Land Rover, il Landmagia. Hanno partecipato alla manifestazione dello scorso anno oltre 150 equipaggi provenienti un po’ da tutta Italia, oltre che dalla vicina Francia e Svizzera. Un raduno che vorrebbe essere un punto di incontro fra tutti i lander italiani, orfani di una manifestazione quale quella che è il Billing in Inghilterra. Chi vuole trascorrere 3 giorni goliardici insieme alla propria Land Rover è avvisato. Un augurio a tutto lo Staff dell’organizzazione per una ottima riuscita. Per maggiori informazioni visita il sito: www.landmagia.jimdo.com APPUNTAMENTI
FRANCIA: A chi invece i chilometri non fanno paura vi segnaliamo il Landmania che si svolgerà il 15 e 16 maggio Belcodène in Francia. Il Landmania Rassemblement è il più grande raduno di Land Rover che si svolge in terra francese, quest’anno sono ammessi solo 550 equipaggi! www.landmania.com Sempre in Francia, per gli amanti delle Series, il club LE TEMPS DES SERIES’ organizza il suo raduno annuale a Rochepaule il 27,28 e 29 Agosto. http://le-temps-des-series.com IN
APPUNTAMENTI IN UK: Billing Show il 16, 17 e 18 Luglio. www.lroshow.com/LROBILLING/ Range Rover 40th Anniversary e Heritage Land Rover Show, 1 e 2 Maggio presso Heritage Motor Centre di Gaydon. http://events.heritage-motor-centre.co.uk
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ANNI ANNI E E NON NON SENTIRLI, SENTIRLI, SUPREMAZIA SUPREMAZIA DI DI UN UN MITO MITO testo di Pierluigi Ducci
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l prossimo 17 giugno sarà il festeggiato in tutto il mondo il 40imo anniversario della Range Rover. Sono passati 40 anni e nessuno poteva pensare allora che quel 17 giugno del 1970 veniva presentata alla stampa non una semplice automobile ma una vettura che avrebbe creato nel mercato mondiale dell’automobile un nuovo concetto di veicolo, quello che al giorno d’oggi definiremmo uno Sport Utility Vehicle dotato di ottime caratteristiche fuoristradistiche e ottimo comfort stradale. Ma nulla fu lasciato al caso, fin dai primi anni 50 la Rover Company era convinta che esistesse un mercato per un veicolo che combina la robustezza e la capacità della Land Rover con il comfort di una berlina Rover. I primi prototipi denominati Road Rover iniziano a circolare sulle strade. Con la Rover Road, la Rover Company mirava ai mercati come l’Africa e l’Australia, dove gli automobilisti dovevano affrontare lunghi viaggi su fondo sterrato. Dopo una serie di test lungo le piste sahariane (effettuati assieme ad una Land Rover 107), il progetto venne definitivamente abbandonato, ma non l’idea di costruire un fuoristrada duro e puro con il confort da berlina. Infatti nei primi anni 60 a Solihull decisero di continuare la ricerca e di inviare negli Stati Uniti una spedizione di studio tesa ad individuare un modello a cui ispirarsi per realizzare un
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veicolo simile ai fuoristrada a “stelle e strisce” da realizzare in Europa. La ricerca si concentrò subito su alcuni modelli di grosse dimensioni. Allora erano appena arrivati sul mercato americano alcuni modelli ritenuti altamente innovativi, come l’International Scout (le cui caratteristiche sintetizzavano la tradizionale tipologia della berlina con quella dei fuoristrada), la Jeep Wagoneer, il Blazer della Chevrolet e, soprattutto, il Bronco della Ford. Determinante fu anche la richiesta a Solihull da parte del presidente della Rover USA, poiché frustrati dalla mancanza di mezzi di trasporto idonei a competere con la nuova generazione di SUV costruiti in USA, di una Land Rover 88 Series II dotato di un motore Buick V8 da offrire al mercato americano. I dirigenti della Rover inizialmente erano indirizzati soprattutto verso la tipologia della station-wagon, mentre sul tipo di trazione sembrava prevalere la soluzione delle due ruote motrici. Il nuovo progetto fu affidato a Spen King e Gordon Bashford che progettarono il corpo e gli interni. Con il tempo invece prevalse la linea favorevole all’introduzione della trazione integrale permanente, ulteriormente perfezionata (rispetto ai sistemi fino ad allora in voga) grazie all’adozione di un terzo differenziale centrale che garantiva un’ottimale distribuzione della coppia motrice tra l’asse anteriore e quello
Road Rover 1958
Prototipo telaio 1.001 del ‘67
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VELAR
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posteriore. Questa scelta, ritenuta da King come la migliore possibile per esaltare e sottolineare il carattere esclusivo e le ambizioni di supremazia che dovevano caratterizzare il nuovo veicolo della Rover, rappresentava una scelta tecnologica altamente innovativa per l’epoca che, negli anni successivi, avrebbe inoltre aperto nuove prospettive nel settore dei veicoli a trazione integrale. Il vero segreto del successo della Range Rover sta proprio nella straordinaria progettazione meccanica, oltre al poderoso V8 di derivazione General Motors e la trazione permanente 4X4. La scelta di costruire una vettura di quel tipo, abbandonando le classiche sospensioni a balestre adottate 1970 sulle Land Rover di quel tempo a favore di sospensioni a molle elicoidali, assicurava alla nuova Land Rover un elevato comfort di marcia in ogni condizione di utilizzo. Determinante fu anche il designer David Bache che impose una carrozzeria moderna e classica allo stesso tempo, un disegno ancora oggi attuale ed estremamente elegante, che fece conquistare al nuovo fuoristrada britannico il prestigioso premio “Design Council Award”, aprendogli inoltre le porte anche all’esposizione al Museo del Louvre come uno degli esempi più rappresentativi della scultura moderna. Per aumentare la rigidità della struttura venne scelta la tipologia della carrozzeria a due porte abbinata ad un’impostazione ispirata chiaramente alle station-wagon americane per quanto riguarda l’apertura del portellone posteriore. Dal punto di vista della sicurezza invece, la nuova Range Rover, proprio in virtù della sua potenza che consentiva di raggiungere i 180 chilometri orari (una velocità fino ad allora impensabile per un fuoristrada), fu decisa l’adozione dei freni a disco, presenti inizialmente solo sulle ruote anteriori ma in seguito montati anche sul retrotreno, e per migliorare la
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stabilità vennero inserite inoltre una barra Panhard sull’avantreno e un ammortizzatore di beccheggio (centrale) sull’asse posteriore. Il primo prototipo venne completato nell’agosto del 1967 (telaio 100.1) ed aveva la guida a destra, mentre il secondo realizzato nel 1968 (telaio 100.2) aveva guida a sinistra. Si diede inizio alla produzione di una pre-serie denominata Velar (Vee Eight Land Rover) composta da 25 vetture immatricolate con numeri di targa progressivi tra YVB 151H e YVB175H dei quali i primi 3 immatricolati il 2 gennaio 1970. La prima VELAR è stata costruita nell’estate del 1967, l’ultima nel gennaio 1970 ed è praticamente “standard” di produzione. Durante il 1970 vennero prodotte in totale 86 Range Rover Il 17 giugno 1970 venne ufficialmente presentata alla stampa specializzata La Range Rover. Alla Rover erano riusciti nel loro obiettivo di costruire una macchina con un confort superlativo sia su strada che in fuoristrada, probabilmente, meglio di qualsiasi veicolo a quattro ruote motrici della sua epoca e con prestazioni su strada all’epoca migliori di molte berline familiari, con un’accelerazione da 0 a 60 mph (97 km/h) in meno di 15 secondi. Al suo debutto era disponibile solamente in versione a 3 porte con cambio manuale a 4 marce, motore V8 e trazione integrale permanente. Non era previsto né servosterzo né aria condizionata. Alla Land Rover decisero di commercializzare le prime Range Rover solo in Gran Bretagna, ciò permise ai tecnici di Solihull di verificare e testare in casa il nuovo modello e solo nel 1971 iniziò la commercializzazione della Range Rover nei mercati fuori dal Regno Unito. La produzione continuò per poco più di venticinque anni, ponendo fine nel 1996, un paio di anni dopo che la nuova Range Rover P38 entrò in produzione.
Chassis Number: 8884/2158 (215v8) Registration Number: BXC 975G Engine Type: Rover 3.5 V8 Petrol Gearbox Type: 4 Speed Questo è uno dei tre veicoli costruiti per testare il motore V8 di derivazione General Motors, acquistato nel 1966 dalla Rover. Sono stati costruiti solo 3 Land Rover
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di questo tipo per valutare il motore V8 prima di montarlo sulla Range Rover. Dopo aver effettuato tutti i test negli anni 1966/67 Il veicolo è stato usato a Gaydon per vari altri test e prove, finchè nel 2009 la Land Rover ha affidato a Dunsfold il veicolo per un restauro completo. Oggi questa la Land Rover fa parte della collezione Dunsfold.
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RESTAURO DI UNA RANGE ROVER 3 PORTE DEL 1978 a Range Rover che appare in questo articolo è stata costruita nel 1978 ed è iscritta al Registro Storico al n. 103. È stata esposta nello stand del Registro Storico all’Automoretrò di Torino. La Range appartiene alla Land Rover Team, che ha eseguito un restauro magistrale sul mezzo. Acquistata nel 2003, dopo aver passato una decina d’anni in un seminterrato alla mercè di gatti ed altri animali che l’avevano eletta a domicilio e dopo un accuratissimo lavaggio a pressione sia esterno che interno, non trovando tracce di incidenti o di ruggine preoccupante la Land Rover Team ha deciso di intraprendere un accurato restauro anche perché una targhetta all’interno dell’abitacolo rilevava che questa Range era stata preparata a suo tempo dalla ditta Galbiati. La L.R. Team ha provveduto ad un totale smontaggio, ad una sabbiatura del telaio, della parte in acciaio della carrozzeria, dei ponti e delle sospensioni. Il motore, già “preparato” all’epoca è stato smontato e revisionato completamente sostituendo solo l’albero a
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cammes, le fasce, le bronzine di banco e biella, il collettore con il tubo di scarico. Dopo la prova sul banco a rulli è stato riscontrato un guadagno di un centinaio di Hp rispetto al motore di serie. Sia il cambio che il riduttore ed i ponti sono stati completamente smontati e sono state sostituite tutte le parti usurate. Dopo la riverniciatura del telaio sono stati rimontati tutti gli organi meccanici montando nuove barre stabilizzatrici, molle ed ammortizzatori più performanti. Sono stati rimontati tutti i pannelli della carrozzeria, preventivamente verniciati, tutti i vetri e l’impianto elettrico con la strumentazione. A questo punto è stato sostituito completamente l’interno in pelle e tessuto, montato a suo tempo dal preparatore Galbiati, con uno in pelle totale. Il risultato? Un mezzo veloce e sempre molto elegante che si può impegnare sia in veloci sgroppate su autostrada che passaggi su pesanti mulattiere. Franco Picchiottini
UNA SEQUENZA FOTOGRAFICA DEL LAVORO ESEGUITO
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La Land Rover Team ha provveduto ad un totale smontaggio, ad una sabbiatura del telaio, della parte in acciaio della carrozzeria, dei ponti e delle sospensioni.
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Dopo la riverniciatura del telaio sono stati rimontati tutti gli organi meccanici montando nuove barre stabilizzatrici, molle ed ammortizzatori pi첫 performanti.
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Il risultato? Un mezzo veloce e sempre molto elegante che si può impegnare sia in veloci sgroppate su autostrada che passaggi su pesanti mulattiere.
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ALBERO GENEALOGICO RANGE ROVER 1967 – Il primo prototipo Range Rover telaio 100/1(4 marce 3500cc 3 porte) 1968-1969 – Seguono altri prototipi denominati Velar 1970 – Inizia la produzione in due piccole serie di 25 e 45 pezzi per prove e per la stampa 1971 – Viene consegnata la prima 3 porte alla Polizia 1971 – Viene costruita la prima autolettiga su base Range Rover 1972 – La Land Rover in collaborazione con la Carmichael costruisce la prima 6 ruote motrici Fire Tenders 1972 – Wadham Stringer commercializza l’autolettiga con passo 110 e poi 135” 1974 – Land Rover approva la 4 porte costruita da Panelcraft di Londra 1977 – Janspeed commercializza la prima RR biturbo da 220 hp 1978 – Viene costruita la prima Monteverdi 4 porte che verranno prodotte fino al 1982 1980 – 25 Range Rover 3 porte vennero dotate di cambio automatico da Shulerhe
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1980 – Diversi carrozzieri iniziano a trasformare in decappottabile le Range sia a 2 che a 4 porte 1981 – 400 circa Range Rover 3 denominate In Vogue (1a edizione) 1981 – La prima 4 porte Range Rover costruita dalla fabbrica 1982 – 500 circa Range Rover 4 porte automatiche denominate In Vogue (2a edizione) 1982 – Cambio automatico (tre marce Chrysler) sulla 4 porte 1983 – 325 circa Range Rover 4 porte automatiche denominate In Vogue (3a
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edizione) 1982 – Overfinch inizia a preparare RR con motori 8v americani da più di 285 HP 1983 – Cambio automatico (tre marce Chrysler) sulla 3 porte 1983 – Cambio a 5 marce (LT67) 1985 – Cambio automatico (quattro marce ZF) sulla 4 porte 1985 – Motore da 165 HP 1986 – Viene monato il motore diesel VM di 2393 cc e112 HP 1986 – Iniezione 1988 – Motore da 3.9 prima per il mercato USA 1989 – Motore da 3.9 prima sostituisce il 3.5 1989 – Motore VM da 2500 cc 1992 – Nasce la LSE con passo allungato da 2540 a 2743 mm motore 4.2 e sospensioni pneumatiche la più costosa Range di serie 1992 – Motore 200 TDI 1994 – Nuova plancia, motore 300 TDI 1996 – A Febbraio esce il 317’615°, ultimo esemplare del Range Rover Classic.
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a Range Rover di queste foto è iscritta al Registro Storico Land Rover al n.167, telaio SALLHABV2AA/109412 costruita a Solihull il 21 Ottobre 1980
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NOTIZIE IN BREVE NUOVO DIRETTORE GENERALE IN LAND ROVER ITALIA Dal 1 marzo 2010, Arturo Frixa è il nuovo Direttore Generale di Land Rover Italia S.p.a., sotto la presidenza di Daniele Maver. Arturo Frixa, 38 anni, si è laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino e ha poi frequentato l’Università di Brighton dove ha acquisito una grande conoscenza del mondo automotive britannico. Nonostante la sua giovane età, dopo un’esperienza in Casa Madre dove ha ricoperto diversi incarichi nell’ambito del settore commerciale, dal 2006 ha rivestito il ruolo di Direttore Vendite di Land Rover
Italia e dal 2008 a oggi quello di Direttore Marketing. Contestualmente Lucio Guerriero, Amministratore Delegato di Land Rover Italia lascia l’azienda, per dedicarsi ad altra occupazione, dopo più di 25 anni di attività rilevante per lo sviluppo del marchio Land Rover in Italia. “Un forte in bocca a lupo ad Arturo Frixa, affinché riesca a cogliere tutte le sfide e le opportunità di un marchio così in evoluzione per una sempre più radicata affermazione sul nostro mercato” commenta Daniele Maver, Presidente di Jaguar Italia e Land Rover Italia “e un grande augurio di successo a Lucio Guerriero per la sua futura attività”.
RADUNO FLASH MEETING IN SOUTHEAST Il nostro amico e referente della Puglia, Andrea Esposito di Lecce, ha organizzato lo scorso 27 marzo un piccolo raduno flash “MEETING IN SOUTHEAST” lungo la costa di Otranto. Poche le Series ma divertimento assicurato, con un ottimo pranzo a base di ricci di mare.
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Restauro di un amperometro Lucas montato come optional sulle Land Rover SIII a cura di Roby65to
amperometro Lucas montato come optional sulle SIII non è più reperibile come ricambio da tempo ed i pochi che si trovano ancora in commercio hanno quotazioni da gioielleria. Nel caso abbia problemi di funzionamento (lancetta bloccata, movimento irregolare, mancato ritorno sullo
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zero) oppure necessiti di una rinfrescata dal punto di vista estetico, si può facilmente restaurare con due o tre ore di lavoro. Non ci sono particolari difficoltà: basta lavorare con estrema precisione e delicatezza, è un lavoro più da orologiaio che da meccanico, ma alla fine può dare una grande soddisfazione.
Esistono due modelli di amperometro Lucas montati nel corso degli anni, il 579219 e negli ultimi anni il 589249, la differenza è esclusivamente nella grafica del quadrante.
Lo strumento da restaurare è il seguente:
Mod. 579219
Mod. 589249
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Si presenta con la lancetta che non torna sullo zero e si muove con difficoltà solo in caso di grande assorbimento di corrente, inoltre la cornice è piuttosto malconcia e sotto il vetro è piuttosto sporco. Per prima cosa occorre aprire lo strumento: normalmente basterebbe ruotare la cornice del vetro fintanto che le tre linguette di bloccaggio coincidano con le tre cave sul corpo dello strumento, ma la guarnizione in gomma tra cornice e vetro di solito marcisce incollando il tutto, per cui è necessario sollevare con un piccolo cacciavite le tre linguette per poter staccare la cornice senza ruotarla. Prestare la massima attenzione poiché il vetro potrebbe rimanere attaccato e staccarsi quando uno non se lo aspetta cadendo per terra, per cui conviene lavorare su un tavolino con dei giornali in modo da evitare danni. Rimossi cornice e vetro occorre rimuovere i resti della guarnizione e dare una passata di carta abrasiva fine alla cornice in modo da uniformare la superficie in vista della successiva verniciatura da fare con vernice nera satinata.
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Il principio di funzionamento di questo amperometro detto a “ferro mobile” è molto semplice, la corrente attraversando la barretta di rame posta tra i due morsetti genera un campo magnetico che fa muovere la lancetta, la cui estremità è attaccata ad un piccolo pezzo di ferro, in un verso oppure nell’altro in base al fatto che la corrente venga assorbita dalla batteria oppure erogata alla batteria (quando si sta ricaricando). Ovviamente questo sistema è molto sensibile ai cambi magnetici, pertanto tutto lo strumento è in rame, ottone, alluminio, riducendo al massimo la presenza di materiale ferroso al fine di non interferire con il movimento della lancetta. Occorre a questo punto rimuovere il gruppo lancetta, per fare questo occorre svitare completamente la vite posta sul retro dello strumento e sigillata con una goccia di vernice.
In questo caso anche il quadrante era danneggiato, evidentemente qualcuno un po’ maldestro aveva già aperto lo strumento facendo danni, per fortuna ho da parte un certo numero di amperometri da utilizzare come donatori di ricambi e ho trovato un quadrante perfetto.
Una volta allentata completamente, con molta delicatezza si può estrarre il complessivo della lancetta.
Strumento smontato
Strumenti donatori di ricambi
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La lancetta ruota su due punte che occorre pulire accuratamente, usando cotton fioc con sgrassante, la trielina va benissimo, oppure solventi nitro. Al momento del rimontaggio si può lubrificare con una punta di olio di vaselina. Va anche pulita la sede nella vite e quella sullo strumento. A questo punto va rimontata la lancetta cercando di tenerla in posizione nel momento in cui si avvita la vite (questa è la parte di lavoro più difficile). NON SERRARE: va avvitata appena, fintanto che la lancetta rimane in posizione, si continua ad avvitare molto lentamente finchè il movimento appare frenato e la lancetta non torna a zero; a quel punto si torna lentamente
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indietro, poco per volta, finché la lancetta appare libera nel movimento su tutta la scala e torna perfettamente sullo zero. A questo punto si blocca la vite con una goccia di vernice a rapida essiccazione. Adesso si rimonterà lo strumento le cui altre parti avremo nel frattempo restaurato, in particolare riverniciata la cornice del vetro, pulito accuratamente quest’ultimo ed il quadrante. Se quest’ultimo apparisse scrostato lungo i bordi, si può uniformare con della carta abrasiva fine, quindi fare un ritocco con una bomboletta di vernice avendo cura di proteggere con un cartoncino le scritte bianche in modo da non cancellarle. Una volta fatto il ritocco con il nero satinato, si può verniciare tutta la superficie con del trasparente satinato in modo che non si veda il ritocco.
…non resta che montare il vetro, la guarnizione e la cornice. Si inserisce il quadrante sollevando leggermente e delicatamente la lancetta del minimo necessario per farla passare attraverso l’apertura, si mette il vetro facendo attenzione che non sia rimasta polvere all’interno o ditate, si mette la guarnizione nuova, rifatta con un filo di neoprene da 3mm di spessore, si applica a questo punto la cornice facendo corrispondere le alette alle cave sul corpo dello strumento; si preme e tenendo premuto si ruota la cornice fintanto che le alette si posizionino a metà tra le cave sul corpo dello strumento. Ovviamente se si è smontata la cornice sollevando le alette, prima della verniciatura è meglio ripiegarle provando a montare provvisoriamente il vetro con la guarnizione nuova per trovare la giusta piegatura delle alette. Come ho detto non è un lavoro difficile, ma se non si presta la massima attenzione, il rischio di dover riverniciare una seconda volta la cornice è tutt’altro che remoto.
Dopo un paio di ore di lavoro (anche tre se è la prima volta che si fa), ecco il lavoro finito:
Lo strumento è tornato praticamente come nuovo.
Quadrante al suo posto…
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Se avete qualche argomento che volete approfondire scriveteci, lo approfondiremo insieme a Roberto. roby65to@landitalia.eu
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IL DEF CHE VORREI: DI LA TUA! sistono modelli di automobili che nel corso dei decenni non hanno mai cambiato la propria filosofia, resistendo con ostinatezza e coerenza alle idee e alle filosofie che li hanno concepiti. Uno di questi modelli è la Land Rover Defender. Da sessant’anni questo fuoristrada solca le strade di tutto il mondo, offrendo forse poco comfort ma puntando sulla robustezza e l’affidabilità. Nel 2013 la Land Rover Defender dovrebbe essere sostituita da un nuovo modello. Molto probabilmente verrà abbandonata la classica struttura a telaio a longheroni e si utilizzerà la piattaforma corrente del Discovery (T5). Con questa modifica strutturale la nuova Defender diventerà un’auto più moderna e comoda. Ma riuscirà la Land Rover a ricreare nella Defender 2 quell’icona di fuoristrada apprezzata e collaudata in tutto il mondo che è stato il Defender?
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Come vorresti che fosse il nuovo Def 2? Hai qualche idea o suggerimento? Sei un designer vuoi mandarci qualche bozzetto? Hai tempo fino al 15 Settembre per mandarci le tue proposte. Tutti i disegni e le proposte che ci saranno pervenute entro il 15 settembre saranno pubblicati sul Land Italia magazine di ottobre. Ricordati di aggiungere il nome e il tuo indirizzo non si sa mai che in JLR abbiano bisogno di te!!! Come e dove si invia il materiale: a) per posta elettronica all’indirizzo landitalia@landitalia.eu (si prega di non usare messaggi con allegati scaricabili senza averne concordato prima l’invio, in quanto c’è il rischio che l’allegato stesso “scada” prima di venir scaricato); b) per posta “tradizionale” Land Italia Via Renzi 11, 47841 Cattolica; c) con la consegna diretta.
Foto Media Land Rover
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MINILANDY a cura di Paolo Turinetti
QUARANTANNI E NON SENTIRLI È
quasi d’obbligo, ma allo stesso tempo un vero piacere occuparsi questo mese della incontrastata regina del fuoristrada, la RANGE ROVER. Sono passati 40 anni dalla sua apparizione e dunque va celebrata anche attraverso le sue rappresentazioni in miniatura. Fin dal suo annuncio nel 1970, fu un successo mondiale istantaneo. Non un semplice veicolo capace di muoversi tanto su strada come sui terreni più accidentati, ma un’automobile divenuta la
Nel campo modellistico sono stati ovviamente tanti i produttori ad occuparsi della Range, a partire dalla francese Solido che ha realizzato una serie in metallo in vari colori risalenti ai primi anni settanta, qui ne possiamo vedere una verde e una marroncina. La Ixo ha prodotto la variante molto bella e dettagliata della Polizia di Manchester dotata di lampeggianti e fari di profondità supplementari. La Range è stata impiegata anche in diverse edizioni della Parigi Dakar e qui abbiamo due begli esemplari in scala 1,43 rappresentanti la partecipazione alla prima edizione del 1979, e la VSD di Rene Metge vincitrice nel 1981.
rappresentante per eccellenza di una nuova classe di veicoli capace di coniugare le esigenze più disparate. L’eleganza della sua linea, la tecnica della sua trasmissione integrale permanente e delle sospensioni indipendenti, il possente motore di 3,5 litri di derivazione General Motors l'hanno fatta diventare un oggetto molto apprezzato e ricercato, tanto da farla riconoscere in breve tempo come un vero e proprio status symbol sopravvissuto attraverso i vari aggiornamenti fino ai giorni nostri.
Due Range Rover Classic in scala 1,43 della Solido
Modello con le colorazioni della Polizia di Manchester in scala 1,43 della IXO
Molto interessanti i modelli della Bburago interamente apribili nella scala 1,24, che ci offrono le varianti Police accident e la Trans American Expedition, anche se in un’insolita livrea giallina. Nel suo bel blu originale ma povera di accessori abbiamo invece un interessante e raro modello della Corgy toys (quando ancora produceva in Gran Bretagna) sempre dedicato alla celebre spedizione che tra il 1971 e il 1972 percorse il continente Americano dall’Alaska fino alla terra del Fuoco passando per la prima volta attraverso l’inesplorato Darien Gap, tratto di jungla che permetteva di raggiungere via terra l’America del Sud. Abbiamo anche la foto di uno dei due esemplari originali appartenente alla Dunsfold collection.
Riproduzione di un modello Range che partecipò alla 1a Edizione della Parigi Dakar nel 1979
Range Rover Vogue di Rene Metge, partecipante alla Parigi Dakar del 1981
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Range in variante Police accident della Bburago, scala 1:24
Rara riproduzione della Corgy Toys Toys di di un un mezzo che partecipò alla British Trans American Expedition
Trans Amercan Expedition: Bburago, scala 1:24
Modello della Corgy con le grafiche della polizia irlandese irlandese
A lato un esemplare originale appartenente alla Dunsfold collection
Dopo 25 anni in cui la linea originale di Sir Spen King è rimasta immutata nel 1995 fa la sua comparsa la P38A e qui abbiamo due esemplari della Cararama, una nella versione artic white e l'altra nella livrea della Met, polizia metropolitana londinese. Infine arriviamo alla versione più moderna L322 che ha sostituito la non apprezzatissima P38. Della Vanguard una bella versione nel classico colore Bonatti Grey (poi ribattezzato Stornoway Gray) e un’altra nei colori giallo e blu della Cambridgshire Police. Ci sarebbero innumerevoli altre versioni e altri modelli di cui parlare ma per ora.... HAPPY BIRTHDAY QUEEN!
Un P38A artic white della Cararama
Un P38A della polizia metropolitana londinese prodotto dalla Cararama
Range L322 della Vanguard, scala 1,43 Range L322 con i colori Cambridgshire Police della Vanguard, scala 1,43
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LA FOTO DEL MESE
L
a foto di questo mese è di Davide Garabello iscrizione Registro Storico Land Rover n.204
Per partecipare a “La Foto del Mese” inviare la foto a segreteria@registrostoricolandrover.eu Le foto inviate dovranno essere di vostra proprietà, contenere almeno un fuoristrada Land Rover di interesse storico (oltre vent’anni) anche non in primo piano e nell’e-mail dovranno essere indicati: 1) breve descrizione e/o luogo dello scatto 2) nome e cognome del fotografo. Le immagini dovranno essere in formato JPG con una risoluzione minimo di 1024x768 pixel. Il Registro Storico Italiano Land Rover, si riserva il diritto di non ammettere le fotografie che non ritiene opportuno accettare per qualsivoglia motivo.
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Il Registro Storico Italiano Land Rover ricerca costantemente foto e documentazione di viaggi, raid e spedizioni realizzate negli anni passati con veicoli Land Rover. Se hai partecipato a qualche viaggio avventuroso con una Land Rover e/o hai foto di qualche viaggio fatto prima dell’89, inviacele, le pubblicheremo.
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