Land Italia Magazine

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N. 04 - MAGGIO 2010

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SOMMARIO 3 4 10 12 16 18 19 20

Editoriale Club Gaydon Heritage Land Rover Show Appuntamenti My Landy Restauro di una Land Rover 88 Tecnica Restauro della pompa dell’olio Appuntamenti Speciale Il Def che vorrei: dì la tua! La foto del mese

Prossimamente daremo spazio anche alla posta dei lettori, quindi non esitate a scriverci: Registro Storico Italiano Land Rover Via Renzi, 11 47841 Cattolica (RN) Italy Tel. +39 331 5770456 E-mail: segreteria@registrostoricolandrover.eu

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Hanno collaborato a questo numero per i testi e per le foto: Pierluigi Ducci, Paolo Turinetti, Roberto De Carlo, Stefano Bendandi, Domenico Nieddu Progettazione e realizzazione grafica: Eleonora Felisatti - Udine

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L’ESTATE STA ARRIVANDO? he tempo ragazzi!!! Una primavera così piovosa non la ricordavo da tempo. Non c’è un week end che non piova, ormai le Mud sono obbligatorie anche per fare una passeggiatina domenicale. Certo noi con le storiche siamo un po’ svantaggiati quando piove, un po’ perché magari abbiamo il telone non proprio a tenuta stagna, un po’ perché ci dispiace infangare tutta la Landy e un po’ perché quelle gomme mud con tutti quei tasselli non c’entrano proprio niente con la nostra Land Rover. Chi ha già pronto il bikini da montare sull’88 dovrà aspettare ancora qualche giorno… ma l’estate è ormai alle porte e il prossimo 12 giugno si avvicina, il nostro primo raduno a Lucca sarà l’occasione per far scatenare le nostre vecchiette e speriamo che in quei giorni il sole splenda sulle nostre piccole

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Landy, così da farci dimenticare queste giornate grigie e piovose. Mi raccomando, se dovete cambiare l’olio o fare dei lavoretti, fateli ora, non aspettate l’ultimo momento, che poi non fate in tempo per il raduno e venite senza Landy con la speranza che qualcuno vi raccatta sulla sua. Questa volta non avete scuse, è stato programmato già da mesi e avevate tutto il tempo per preparare la macchina e poi siamo a Lucca non a Mombasa, non temete che se anche non è perfetta una Land Rover vi riporta sempre a casa. In questo numero troverete le magnifiche foto di Roj fatte a Gaydon in occasione dell’Heritage Land Rover Show, sono più di 500, non potevamo metterle tutte, abbiamo cercato di mettere le più significative. Che belle!!! Godetevele tutte. Pierluigi Ducci

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GAYDON HERITAGE LAND ROVER SHOW 1 – 2 MAGGIO

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testo e foto di Paolo Turinetti

L’

occasione era di quelle imperdibili. Da tanti anni avevo voglia di andare a Gaydon per assistere alla manifestazione organizzata con il nome di Heritage Run Land Rover show. Non ci ero riuscito per il 60° anniversario della Land Rover tenutosi nel 2008, ma ci sono andato quest’anno per le celebrazioni in onore della Range Rover che compie nel 2010 40 anni. Situato nel cuore del Warwickshire, Gaydon è sede dell’Heritage Motor Centre e di un museo che racconta la straordinaria storia del motorismo inglese. Nella stessa area alle spalle del museo sorge un modernissima fabbrica della Land Rover che qui è dunque veramente di casa. Ogni anno agli inizi di maggio viene organizzata una carovana di Land

Le insegne del club a Gaydon

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Dormobile

Rover di ogni epoca e serie che partendo dalla sede storica di Solihull distante una cinquantina di chilometri arriva in parata davanti al museo dell’Heritage. Partito con il camper, con al seguito moglie e figlia (che si sono dimostrate molto comprensive), ho affrontato con entusiasmo i 1340 km che separano Torino da Gaydon. Al venerdi, a metà pomeriggio eravamo “piazzati” nel grande prato adibito a campeggio circondati da numerose caravan, tutte rigorosamente trainate da Land o Range, da coraggiosi in tenda (tenere presente i 5° di mattino e sera) e anche da una Dormobile con vecchietto solitario e da una rarissima Range Rover Carawagon. Vi lascio immaginare la gioia del “bimbo”, finalmente ero nel mio ambiente naturale!!!!! Facendo subito una capatina al museo ho trovato già schierate

RR Carawagon

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RR Vogue LSE del 1994 Queen Mother

RR Tactical Armoured Response Vehicle del 1994

numerose celebrità quali la Vogue del 1994 appartenuta alla Regina Madre, o la P38a blindata del 1994 con la livrea giallo/blu della polizia o ancora la prima Range di terza generazione o L322 con il suo possente V8 da 4400 cc. Molto interessante il Demo Chassis che pur essendo una riproduzione è rappresentativo dell’epoca del lancio della Range, quando Land Rover era preoccupata di fare ben capire al mondo quale veicolo innovativo stessero presentando, tanto da far viaggiare questo curioso mezzo non dotato di carrozzeria che metteva in mostra il nuovo sistema delle sospensioni, i freni a disco, la trazione integrale permanente con il terzo differenziale centrale e quant’altro di innovativo ci fosse. Definita “the most versatile motor car in the world” la Range Rover ha saputo negli anni evolversi, adeguandosi alle mutate Judge Dredd 101 FC

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La prima Range di terza generazione o L322

esigenze del mercato giungendo alla terza generazione senza nulla perdere del suo fascino iniziale. Quello che io ho percepito nei due giorni di permanenza a Gaydon è che ogni proprietario di una Range, vecchia o nuova che sia, è un proprietario orgoglioso del mezzo che guida, e che se è vecchio è anche meglio, tant’è che quasi tutti Demo Chassis sono arrivati con i Classic o al massimo con i P38a, generalmente nella quasi totalità motorizzati con i potenti V8 a benzina che con il loro rombo pieno sono una vera goduria per le orecchie. Al sabato mattina, dopo una notte di pioggia furibonda, lo schieramento si è poi ulteriormente infoltito con l’arrivo di tanti privati che non hanno voluto mancare all’appuntamento con l’evento. Presente nell’area stand il Range Rover Register Club, attivo organizzatore della parte riguardante la festa dei

Una delle LR di Tomb Rider

Shoun the sheep

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FC 101

RR TD VM Record velocità

La cura del veicolo è importante…

RR TD VM Record di velocità

Shorlandarmoured impiegato in Irlanda del nord

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La mitica rastaurata da Ken Wheelwright

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Mr Geof Miller e la sua Velar

Mike Gould presenta il suo libro

40 anni che per l’occasione ha “coniato” un grille badge celebrativo con tiratura limitata a quaranta pezzi e venduti solo ai soci. Ho dovuto averne uno a tutti i costi così mi sono iscritto al club!!!!! Graditissima per me la sorpresa di incontrare il mitico Geof Miller; con i suoi 75 anni ben portati rappresenta oggi con Roger Crathorne e Spen King quella pattuglia di pionieri capace di creare un fenomeno ancor oggi insuperato e se permettete insuperabile. Mr Miller è stato ingegnere progettista per la prima Range cominciando a lavorare nel 1966 al progetto denominato Interim (in seguito 100 inch Station Wagon) portando avanti il lavoro fino alla produzione. Ha preso parte a quella che è stata una tra le più straordinarie avventure della Range Rover che è l’attraversamento del Darien Gap a Panama. Si è concesso molto simpaticamente per un a foto a fianco della sua Velar e ad un immancabile autografo (si è bimbi fino in fondo). Interessante anche nell’area Talk interna al museo l’incontro con Mike Gould, che ha presentato il suo ultimo libro che

Series One London Singapore

FC Club

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Cuthberson

Carmichale 4x6 fire engine

uscirà a luglio intitolato “40 Years of an icon.” Presenti nell’area trade, numerosi banchetti che vendevano ogni genere di merce, dai pezzi usati alle tende da tetto ai modellini al vestiario e quant’altro, ma tutto ovviamente relativo al mondo Land Rover. Presenti anche numerosi club tra cui il Camel Trophy Club che per attirare l’attenzione ha pensato bene di girare un Freelander sottosopra!! Molto interessante nello stand del Series One Club la presenza delle due repliche delle Serie uno che daranno vita al raid Far Eastern Expedition London–Singapore e cercheranno di ripetere le gesta di Tim Slessor e compagni che a metà degli anni 50 percorsero 32.000 miglia dando vita ad un’altra pagina epica nella storia di Solihull. I ragazzi dell’Experience hanno poi dato la possibilità a molti di provare passaggi emozionanti sulla pista artificiale creata nel grande piazzale davanti al museo con twist esasperati o pendenze laterali al limite. Finalmente domenica due maggio poco prima di mezzogiorno abbiamo assistito alle due sfilate tanto attese. Prima sono

Darien Gap

Land Rover Experience che da spettacolo

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Series One London - Singapore


arrivate le Land Rover con le Series one nelle prime posizioni seguite dalle altre Series, dai Forward Control e dai Discovery. Infine è stata la volta dei Range con in testa al gruppo la mitica YVB 153H che fu, seppur con il telaio n. 3, la prima ad uscire dalle linee nel 1970 per essere poi utilizzata per i filmati pubblicitari e per la prima brochure al momento del lancio del modello. A seguire numerosi altri mezzi tutti interessanti come i Carmichael a 6 ruote o un classic prima serie con tetto apribile Webasto. Molto emozionante la presenza sul piazzale di una CSK nera, davvero elegantissima, di una Monteverdi che fu la prima Range a quattro porte e di una Wood & Pickett del 1987 con motore 3,5 EFI ed interni in pelle bianca. Devo dire di non avere mai considerato molto il P38a, la

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seconda generazione di Range che mi è sempre sembrata un qualcosa di transitorio, ma devo anche affermare di essermi molto ricreduto potendo osservare tutti insieme così tanti modelli di questa serie con tra l’altro numerosi Autobiography con il motore 4,6 dotato di una sonorità decisamente esaltante. Particolare e abbastanza rara una Range Overfinch 570S1 una Vogue SE del 1992 con il motore da 5,7 litri Chevrolet, installato dalla Overfinch, con cambio automatico e transfer della Borg-Warner . Spero con queste poche parole e queste immagini di essere riuscito a descrivere un po’ di quel che è stato un memorabile week end, sicuramente fantastico da vivere respirando quell’atmosfera particolare che il mondo Land Rover sa offrire a tutti i suoi appassionati.

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APPUNTAMENTI NINO CIRANI - ALASKA -TERRA DEL FUOCO Proiezione di un mito Riedizione della leggendaria proiezione di Nino Cirani Dall’Alaska alla Terra del Fuoco, sul suo lungo viaggio che fece in Land Rover nel 1968/69. Protagonista assoluta sarà l’Aziza 3, il Land Rover 109 che per l’occasione verrà esposto nel piazzale antistante l’Istituto Leone XIII di Milano, prima di trovare, l’anno prossimo, il suo degno posto nel Museo dell’Automobile di Torino. Giovedì 27 Maggio 2010, ore 20.30. Istituto Leone XIII, Via Leone XIII, 12 - Milano Ingresso libero - posti limitati

Dal 5 al 6 Giugno, “Tra Cielo e Mare Classic”, l’appuntamento annuale tra Landers con percorsi tra l’appennino Ligure e Tosco Emiliano. È prevista una sosta notturna nel comune di Montereggio. Dal 4 al 6 Giugno, IX Raduno Old Landies a Calalzo di Cadore, www.oldlandies.it Dal 2 al 4 Luglio ad Imperia nel comune di Pieve di Teco in località Colle San Bartolomeo, si svolgerà uno dei più grandi raduni italiani di Land Rover, il Landmagia. Hanno partecipato alla manifestazione dello scorso anno oltre 150 equipaggi provenienti un po’ da tutta Italia, oltre che dalla vicina Francia e Svizzera. Un raduno che vorrebbe essere un punto di incontro fra tutti i lander italiani, orfani di una manifestazione quale quella che è il Billing in Inghilterra. Chi vuole trascorrere 3 giorni goliardici insieme alla propria Land Rover è avvisato. Un augurio a tutto lo Staff dell’organizzazione per una ottima riuscita. Per maggiori informazioni visita il sito: www.landmagia.jimdo.com

APPUNTAMENTI

IN

FRANCIA:

Per gli amanti delle Series, il club LE TEMPS DES SERIES’ organizza il suo raduno annuale a Rochepaule il 27,28 e 29 Agosto. http://le-temps-des-series.com

APPUNTAMENTI

IN

Lucca 12-13 giugno 2010 l Registro Storico Land Rover insieme al Club Land Lovers di Lucca, che curerà l’organizzazione e la logistica “sul campo”, organizzano il prossimo appuntamento per tutte le Old Landy. Abbiamo scelto itinerari che prediligono soprattutto il paesaggio e il contatto con la natura, piuttosto che impegnativi off road dove si potrebbero causare danni alla Landy. È consigliato comunque, controllare preventivamente lo stato delle vetture prima di partecipare attivamente al raduno, in considerazione del fatto che ci saranno molti passaggi su sterrati e diversi chilometri in spazi difficilmente raggiungibili da mezzi di soccorso. Il club Land Lovers comunque assicurerà un servizio di soccorso e recupero del mezzo in caso di panne.

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PROGRAMMA SABATO Ore 9:00 Ritrovo uscita autostrada Lucca Ovest Ore 9:30 Partenza per albergo e sistemazione Ore 10:30 Inizio raduno (giro su asfalto attraverso le colline lucchesi) Ore 11:30 Inizio sterrato Ore 13:30 Sosta pranzo Ore 16:00 Rientro in albergo Ore 20:00 Partenza per il centro storico Ore 21:00 Cena Ore 22:30 Passeggiata in città Ore 24:00 - Rientro albergo DOMENICA Ore 8:30 Partenza (asfalto in avvicinamento e giro sterrato) Ore 12:30 Pranzo Ore 14:30 Premiazioni e Saluti Ore 15:30 Rientro su Lucca (sterrato panoramico )

UK:

Billing Show, il 16, 17 e 18 Luglio. www.lroshow.com

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SPRING LANDY PARTY

Per maggiori informazioni e iscrizioni visita il sito: registrostoricolandrover.eu landloverslucca.com

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Restauro di una Land Rover 88 3ª serie county testo e foto di Domenico Nieddu

a passione verso la Land Rover aveva ormai raggiunto la maturazione e così dopo alcuni anni di Defender era giunto il momento di avere una Series. Non puoi capire la filosofia Land se non hai tra le mani una gloriosa Series e così ho cominciato a guardarmi in giro. Puntualmente è arrivata Land Rover 88 terza serie county importata dall’Inghilterra nel 1995, immatricolata autovettura 6 posti con dicitura convertibile (una goduria per la bella stagione), ma purtroppo convertita guida a sinistra, mozzi liberi, overdrive, cubby box, rivestimenti interni e naturalmente petrol. In vendita a 160 km da casa una bella tentazione. Contatto il venditore per avere info e per andare a vederla e fisso un appuntamento. Mi presento lì in tarda mattinata e lei è lì sola soletta, parcheggiata sotto dei cipressi: che dire bellissima. Faccio finta di non avere già deciso e cerco

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difetti nella macchina, ma difetti non ce ne sono, o almeno per me che ormai ho già deciso: la voglio. Mi metto d’accordo sul prezzo e via la piccola Land è mia. La macchina purtroppo non cammina, pompa frizione andata, impianto elettrico devastato, freni così così, quindi decido per il carro attrezzi ma il prezzo che mi chiedono è troppo alto per i miei gusti, quindi organizzo una spedizione con alcuni amici e un Turbo Daily furgonato di quelli da traslochi, quattro tavoloni edili da ponteggio e alcuni blocchi di calcestruzzo come

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rompitratta e via, una spintarella e il Land è dentro. Incuranti del fatto di essere fuori legge ci avviamo verso casa. Ancora oggi a quasi tre anni di distanza i miei compari mi pregano di farlo ancora. Cominciano quindi le prime cure, un po’ di benzina nuova, una controllata all’olio e una batteria nuova: eureka funziona! I lavori eseguiti per riportarla agli antichi splendori si sono svolti nell’arco di due anni nei quali ho completamente smontato la macchina per poi rimontarla sostituendo tutto quello che non andava o che non mi piaceva: pompa master e slave frizione, pompa freni, cilindretti freni anteriori e posteriori, spinterogeno, pompa ac, cavi e candele, semiassi posteriori e flangette (mancavano), fanalini anteriori e posteriori, guarnizioni varie, oli e filtri e cinghie,paraoli, crocere, sedili singoli posteriori (mancavano) specchietti retrovisori, serbatoio nuovo

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(quello vecchio era bucato) tubi benzina nuovi, impianto elettrico rifatto completamente tutto condito da un miliardo di viti e bulloni nuovi. Naturalmente riverniciata dentro e fuori (per la verità da finire fuori) gomme nuove. Punto dolente la fase burocratica. Il vecchio proprietario residente in Inghilterra non aveva mai fatto l’iscrizione al PRA e pur essendo io in possesso di targhe e libretto non potevo fare il passaggio con il fratello delegato, fino a quando non fosse stata iscritta al PRA. Cosa che non

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era possibile in quanto mi chiedevano il v5 che naturalmente avevano in motorizzazione, ma che non riuscivano a farmi avere. Per fortuna ho trovato un conoscente che aveva alte conoscenze i MTCC e finalmente dopo sei mesi di tribolazione il Land è mio sotto tutti i punti di vista. Ora la macchina è così, rimane ancora da verniciare fuori e qualche rifinitura all’interno ma in compenso fa la sua figura. Unica licenza poetica che mi

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sono concesso una mascherina di serie 2, che a breve scomparirà. Come se non bastasse ora ho anche un 109 serie 2a, guida a destra diesel. La storia continua........

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P.S. L’88 l’ho pagato 400 euro Land Rover telaio SALLBABH1BA/197645 costruita il 10 Settembre 1983 iscritta al Registro Storico n. 206.

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RESTAURO DELLA POMPA DELL’OLIO a cura di Roby65to

ggi vediamo le operazioni necessarie per effettuare la revisione completa della pompa dell’olio dei motori a 4 cilindri benzina e diesel, operazione necessaria quando a motore caldo la pressione

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dovesse scendere sotto i 2,5 Kg/cmq a 2000rpm,ovviamente con un motore in perfetta efficienza, se invece ci dovessero essere le bronzine usurate la pressione dell’olio potrebbe rimanere bassa anche con la pompa nuova.

L’operazione è abbastanza semplice, bisogna solo rassegnarsi a sporcarsi un po’... Per prima cosa si svuota l’olio motore, si lascia scolare bene e quindi si toglie la coppa.

trova ancora ed ha un costo molto contenuto, tanto vale cambiarlo. Controllando il gioco assiale degli ingranaggi, come prescritto dal manuale di officina, è risultato sensibilmente maggiore del massimo consentito, tra 0,15 mm e 0,20 mm per l’ingranaggio in acciaio (massimo consentito 0,12 mm) e più di 0,20 per quello in alluminio (max 0,15 mm), pertanto li cambio entrambi. Il corpo della pompa invece non presenta segni apprezzabili di usura.

A questo punto si può rimuovere la pompa raddrizzando le due alette delle rondelle di sicurezza che bloccano i bulloni. Dopo averla smontata e lavata accuratamente l’ho messa sul banco per esaminarne tutte le parti.

La prima cosa che si nota è un segno di usura sul coperchio della pompa, dovuto allo strisciamento dell’ingranaggio condotto di alluminio, sono meno di 0,10mm, si potrebbe rettificare senza problemi, ma visto che il coperchio originale si

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Controllando la valvola limitatrice di pressione, il pistoncino mostra alcuni segni di usura che non dovrebbero pregiudicarne la funzionalità in quanto la tenuta è garantita dalla sfera cromata che appare perfetta, la molla risulta circa 1mm più corta di quanto dovrebbe (68 mm), anche se è una cosa minima, cambio sia la molla che il pistoncino visti i costi molto bassi dei ricambi.

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il pistoncino prestando attenzione al verso e la molla; si chiude con il tappo munito di rondella di rame, quindi si mettono in sede gli ingranaggi oliando leggermente la boccola di quello in alluminio.

Adesso non resta che acquistare tutto ciò che serve per completare l’opera. La scelta di restaurare la mia pompa piuttosto che comprarla nuova è data dal fatto che quest’ultima, fornita come ricambio per le series, è in realtà il tipo utilizzato sulle successive 90-110, perfettamente compatibile, ma con particolari costruttivi differenti rispetto a quelle in uso negli anni 70 come ad esempio i bulloni metrici invece che imperiali. La pompa originale si trova ancora, ma ha un costo molto elevato. Arrivati i ricambi ordinati, posso continuare il lavoro:

ingranaggi nuovi, valvola limitatrice di pressione nuova, coperchio nuovo, identico all’originale. Per prima cosa si monta la valvola limitatrice di pressione inserendo nel foro la sfera,

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Si applica quindi un po’ di ermetico lungo il bordo della pompa e si monta il coperchio serrando bene i bulloni. Per sicurezza ho applicato del frenafiletti anche se non prescritto e sicuramente non indispensabile. Si inserisce quindi l’asta di comando avendo cura di oliarla leggermente al fine di non farle fare a secco i primi giri appena avviato il motore. Si monta quindi il pescante con un nuovo o-ring ed una nuova rondella di sicurezza; attenzione al verso: il tubo che si vede attraverso la reticella deve essere rivolto verso il basso. Conviene aspettare a serrare il bocchettone dopo aver montato la pompa sul motore, in quanto bisogna orientare il pescante in modo che rimanga allineato alla coppa dell’olio dal momento che la pompa è inclinata e non dritta. Una volta montata la pompa si orienta il pescante in modo che sia orizzontale, quindi si serra il bocchettone e lo si blocca ripiegando l’aletta della rondella di sicurezza. A questo punto non resta che rimontare la coppa dell’olio che ho portato a verniciare a polvere. Per il rimontaggio non ho usato la guarnizione di cartoncino prevista, ma ho usato il silicone nero specifico per coppe olio, che garantisce una migliore tenuta, soprattutto in corrispondenza del cappello di banco posteriore dove le fessure tra cappello e monoblocco facilitano la formazione di perdite di olio.

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CURIOSITÀ passaggi “di mano” del marchio nel corso degli anni sono stati molteplici, soprattutto in questo ultimo decennio. La storia passa attraverso momenti di auge a momenti di grossa crisi, da acquisizioni a fusioni e a fallimenti. Partner di grosso calibro come BMW e Ford e per ultimo la Tata. È un’opinione condivisa da tutti che la produzione Rover rappresentava vetture di prestigio, oltre che al più famoso e prodotto veicolo multi funzionale Land, ma non tutti sanno che in passato fecero anche una breve apparizione nel mondo sportivo. Infatti…………… Nel 1964 venne siglato un accordo tra due aziende; Rover e BRM, dove la Rover si impegnava a fornire il propulsore mentre la BRM il telaio e la trasmissione (derivati dalla monoposto da Gran premio). Nulla di strano direte voi, in realtà si trattò della prima vettura a turbina allestita per la 24 ore di Le Mans. Tutto nacque da una ricompensa, offerta dagli organizzatori, consegnata alla prima vettura a turbina che avesse portato a termine la gara con almeno una media di 150 km/h. Valore del compenso 25.000 franchi francesi (nel 64 erano moltissimi). Il risultato al termine della gara fu più che soddisfacente. La Rover-BRM si classificò al settimo posto assoluto, con una media di 173 Km/h dietro a sette Ferrari, correndo per tutte le 24 ore, risultato ottenuto da sole 16 vetture su 56 partenti. Apparentemente la media oraria ottenuta poteva non sembrare un risultato strepitoso. Andando a vedere la potenza impiegata ci si poteva rendere conto tuttavia che con 150 CV il risultato

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ottenuto era di gran lunga superiore a quello di vetture molto più potenti, come le A.C. Cobra di 4700 cc e le Jaguar di 3800 cc entrambe con circa 350 CV a disposizione. Destò parecchia curiosità l’analisi dei consumi di carburante, unico vero problema delle vetture a turbina. Il consumo durante la gara si era attestato intorno ai 40 litri di Kerosene ogni 100 Km, mentre pur realizzando una media di 17 km/h superiore la Ferrari vincente consumò solo 29 litri per 100 Km. La vettura era dotata di un gruppo compressore e un gruppo motore, con il vantaggio di erogare la coppia massima al momento dell’avviamento, fungendo così da convertitore di coppia e consentendo, in questo modo, l’utilizzo di una trasmissione semplificata, senza frizione e con poche marce. Sul modello preparato per la 24 Ore si trovavano, infatti, solo due rapporti, uno per la marcia avanti e uno per la retromarcia. Per ovviare al noto problema della lentezza di risposta all’acceleratore, venne fissato a 30.000 giri/minuto la marcia al minimo del compressore, riducendo il tempo necessario per passare dal minimo ai 65.000 giri/minuto per la rotazione massima. Oltre all’effetto pubblicitario, la Rover-BRM pensò, prima della gara, ad un possibile impiego dei propulsori a turbina sulle vetture di serie, sfruttando l’esperienza ottenuta dalla gara più impegnativa al mondo. In conclusione invece, si rivelò un progetto di altissima qualità ma di difficile applicazione che contribuì a lasciare un momento di gloria alla Rover e un segno indelebile nella storia della famosa 24 Ore di Le Mans. BeSt

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IL DEF CHE VORREI: DI LA TUA! sistono modelli di automobili che nel corso dei decenni non hanno mai cambiato la propria filosofia, resistendo con ostinatezza e coerenza alle idee e alle filosofie che li hanno concepiti. Uno di questi modelli è la Land Rover Defender. Da sessant’anni questo fuoristrada solca le strade di tutto il mondo, offrendo forse poco comfort ma puntando sulla robustezza e l’affidabilità. Nel 2013 la Land Rover Defender dovrebbe essere sostituita da un nuovo modello. Molto probabilmente verrà abbandonata la classica struttura a telaio a longheroni e si utilizzerà la piattaforma corrente del Discovery (T5). Con questa modifica strutturale la nuova Defender diventerà un’auto più moderna e comoda. Ma riuscirà la Land Rover a ricreare nella Defender 2 quell’icona di fuoristrada apprezzata e collaudata in tutto il mondo che è stato il Defender?

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Come vorresti che fosse il nuovo Def 2? Hai qualche idea o suggerimento? Sei un designer e vuoi mandarci qualche bozzetto? Hai tempo fino al 15 Settembre per mandarci le tue proposte. Tutti i disegni e le proposte che ci saranno pervenute entro il 15 settembre saranno pubblicati sul Land Italia magazine di ottobre. Ricordati di aggiungere il nome e il tuo indirizzo, non si sa mai che in JLR abbiano bisogno di te!!! Come e dove si invia il materiale: a) per posta elettronica all’indirizzo landitalia@landitalia.eu (si prega di non usare messaggi con allegati scaricabili senza averne concordato prima l’invio, in quanto c’è il rischio che l’allegato stesso “scada” prima di venir scaricato); b) per posta “tradizionale” Land Italia Via Renzi 11, 47841 Cattolica; c) con la consegna diretta.

Foto Media Land Rover

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LA FOTO DEL MESE

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e due foto di questo mese sono di Guido Fermi con la sua Land Rover Series III.

Per partecipare a “La Foto del Mese” inviare la foto a segreteria@registrostoricolandrover.eu Le foto inviate dovranno essere di vostra proprietà, contenere almeno un fuoristrada Land Rover di interesse storico (oltre vent’anni) anche non in primo piano e nell’e-mail dovranno essere indicati: 1) breve descrizione e/o luogo dello scatto 2) nome e cognome del fotografo. Le immagini dovranno essere in formato JPG con una risoluzione minimo di 1024x768 pixel. Il Registro Storico Italiano Land Rover, si riserva il diritto di non ammettere le fotografie che non ritiene opportuno accettare per qualsivoglia motivo.

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- Ogni partecipante dichiara di essere autore delle fotografie, di essere titolare dei diritti sulle stesse e responsabile del contenuto. - Ogni partecipante ne autorizza la pubblicazione, sia in Internet sia su mezzi stampa e mezzi radiotelevisivi o in occasione di particolari eventi, sollevando il Registro Storico Italiano Land Rover da ogni responsabilità relativa ad eventuali diritti di utilizzazione commerciale delle fotografie.

Il Registro Storico Italiano Land Rover ricerca costantemente foto e documentazione di viaggi, raid e spedizioni realizzate negli anni passati con veicoli Land Rover. Se hai partecipato a qualche viaggio avventuroso con una Land Rover e/o hai foto di qualche viaggio fatto prima dell’89, inviacele, le pubblicheremo.

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