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Bilateralità, ecco quanto può sostenere la ripresa delle imprese artigiane

Dal sostegno al reddito garantito in tempi record, agli interventi per la sanificazione e la sicurezza di imprese e lavoratori. Gli enti bilaterali possono giocare un ruolo cruciale nella ripresa

Nella triste cronaca dei mesi di emergenza, in cui provvedimenti tardivi ed interventi non sempre contraddistinti dalla chiarezza, un’eccezione alla regola è rappresentata dalla bilateralità artigiana. La prima risposta del sistema è arrivata ad inizio crisi. Il 6 marzo le associazioni datoriali dell’artigianato e i sindacati firmano un accordo interconfederale che prevede per tutte le imprese e i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA), uno specifico intervento fino a venti settimane nell’arco del biennio mobile, connesso a sospensioni dell’attività aziendale determinate dal coronavirus. L’intervento non viene limitato alle cosiddette “zone rosse”, ma ha riguardato l’intero territorio nazionale con possibilità di proroga. A metà marzo è il turno di San. Arti, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per l’Artigianato, che approva alcune misure straordinarie tra cui la sospensione della contribuzione per le imprese aderenti al Fondo, il rimborso delle franchigie versate dagli iscritti per prestazioni erogate dal 24 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020, il riconoscimento di un’indennità straordinaria di 40 euro per ogni notte di ricovero per un periodo non superiore a 50 giorni per tutti gli iscritti risultati positivi al virus, la distribuzione gratuita di 12mila flaconi di igienizzante per le mani e infine la donazione di un milione di euro alla Protezione Civile per l’acquisto di materiale sanitario e al sostegno delle strutture ospedaliere pubbliche. Sui territori l’intesa raggiunta dalle parti sociali dell’artigianato veneto mostra un altro esempio virtuoso. Il 6 maggio associazioni e sindacati mettono sul piatto 12 milioni di euro per favorire la ripresa lavorativa in sicurezza attraverso sussidi per le famiglie dei lavoratori, sostegno all’acquisito di dispositivi di sicurezza da parte delle imprese e facilitazioni al credito delle aziende in difficoltà.

Infine, ed arriviamo ad oggi, l’11 maggio viene comunicato l’accordo e diffusa la check list con le indicazioni sulle procedure da applicare nelle imprese artigiane per garantire la sicurezza degli operatori in vista della “fase 3”. La bilateralità ha dato quindi buona prova di sé e può continuare a farlo nei mesi a venire grazie alle prestazioni erogate alle imprese: dal miglioramento degli ambienti di lavoro al sostegno per l’acquisto di macchinari e attrezzature, dalle ristrutturazioni e rinnovamenti dei locali aziendali, all’efficientamento energetico, dalla formazione di titolari e soci aziendali alle certificazioni di qualità.

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