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TRATTORIA MYALE
ALESSANDRO MITOLA
Nelle placide sere estive della campagna finalese le centinaia di lucine che illuminano i tavoli all’aperto della trattoria Myale in cucina, riportano alla memoria scene viste in qualche film. Il ristorante, una tipica casa colonica immersa nel verde e circondata da alberi di noci, è sulla strada che collega Finale Emilia a Bondeno e con la sua atmosfera un po’ bucolica e un po’ onirica sarebbe piaciuta a Federico Fellini, o – chissà – a Emir Kusturica. Alessandro Mitola, titolare della trattoria aperta nel luglio 2020, non nasconde qualche timidezza raccontando la nascita di questo ristorante. «Le ricette – racconta Alessandro – sono quelle che ci ha lasciato mia nonna: tortellini, cappellacci, tagliatelle, ragù, sugo ai cipollotti e tutto ciò che contraddistingue la nostra tradizione, rigorosamente preparati in casa da mia mamma e dalla cuoca che l’aiuta in cucina». Un mix di tradizione e perizia che non intende tanto stupire, quanto accogliere. «So che è una frase che si legge spesso in questi casi, ma per noi è davvero così. Oltre alla qualità puntiamo tanto sulla disponibilità di tutto lo staff – prosegue Mitola – Per noi l’aspetto più importante è far sentire a casa i clienti. Dal primo contatto, magari telefonico, all’amaro che offriamo a fine pasto ci teniamo a far sentire a casa i nostri ospiti». È grazie anche a questo atteggiamento che ad oggi, nonostante la pandemia, le soddisfazioni non sono mancate. «Quando mi dicono che i nostri piatti sono buonissimi e che l’atmosfera che si respira qui è unica, non posso che essere contento di aver perseverato nella mia idea».