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Camposampiero
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Riaperta la terapia intensiva neonatale con nuovi medici Lavoro di squadra tra Ulss e Regione: nonostante l’emergenza Covid al team si aggiungono cinque pediatri
È
stata riaperta con quattro letti di terapia intensiva e due di subintensiva, la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Camposampiero. Nei prossimi mesi saranno attivati ulteriori quattro letti di subintensiva, completando così la previsione delle schede ospedaliere regionali. Il reparto, per anni fiore all’occhiello a livello regionale, torna a essere un prezioso e importante punto di riferimento per il territorio. “I tanti gufi che hanno dato per spacciata la pediatria di questo moderno ospedale devono trovarsi un nuovo mestiere è stato il primo commento del presidente della Regione, Luca Zaia -. Una risposta alle famiglie e alle mamme dell’area era doverosa, ed è arrivata. Mi complimento con quanti si sono adoperati perché il gioco di squadra tra Regione e Ulss vincesse: il dg Domenico Scibetta, la direttrice sanitaria Patrizia Benini, il primario Luca Vecchiato e tutto il personale. Nessuno ha mai avuto in mente di mandare all’aria 1 milione 250 mila euro di investimenti fatti nel 2016 per realizzare il nuovo centro Tin”. La riaper-
tura è stata possibile grazie al graduale reintegro del personale medico che ha permesso alla Pediatria di arrivare a sette medici in organico con il progressivo recupero delle competenze e delle esperienze lavorative interrotte. Nonostante l’emergenza Covid-19, il personale è stato ricostituito con l’arrivo di tre pediatre a gennaio, una a febbraio, una a giugno e una quinta che ha iniziato a settembre, per un totale di sette specialisti in servizio dopo le ferie estive. Un ulteriore concorso per completare l’organico con altri due pediatri sarà espletato in autunno. Con l’équipe di medici ricostituita e un personale infermieristico già preparato nella gestione dei nati prematuri, la Pediatria ha potuto riprendere la maggior parte delle attività. La Tin di Camposampiero oggi dispone di tutte le apparecchiature e i presidi necessari per poter fare terapia intensiva ad alti livelli; tutte le infermiere esperte in questo campo sono rimaste al loro posto credendo fortemente in questa nuova ripartenza; ora si cercherà di consolidare
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l’organico medico per garantire un nuovo, importante futuro a questo reparto. A breve un concorso di Azienda Zero dovrebbe permettere infatti di arrivare a nove medici assunti e quindi a pieno organico. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno della direzione strategica dell’Ulss 6 e alla disponibilità di medici di altre Ulss venete che, per ovviare alla drammatica carenza di operatori, sono venuti in soccorso, a cominciare dai Pediatri della Ulss 8 Berica e delle Università degli Studi di Padova e Verona”. Nicoletta Masetto
Il bar dell’ospedale si rifà il look
A
tteso da anni è stato finalmente aperto il nuovo bar dell’ospedale. Nell’occasione si è fatto il punto sugli investimenti di questi anni relativamente alle strutture sanitarie del territorio. Presenti i rappresentanti della Regione e il sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone. “Grazie a un finanziamento di 271mila euro della Regione– ha detto il dg dell’Aulss 6 Domenico Scibetta -, è stato possibile ristrutturare questi ambienti per una superficie complessiva di 230 metri quadri e 40 posti a sedere potenziali. “In alto le tazzine”, pensando già ai prossimi interventi edilizi programmati per rendere l’ospedale sempre più attrezzato, efficiente e accogliente”. “Anche a Camposampiero - hanno sottolineato le autorità presenti - è stata realizzata la politica di investimenti diffusi sull’intera rete ospedaliera che caratterizza le scelte regionali. La Regione in questi anni ha investito grandi cifre per rafforzare i servizi della sanità territoriale di Camposampiero. Non si tratta solo del nuovo bar, che è comunque un’attività importante a servizio del personale e degli utenti della struttura ospedaliera al quale sono stati destinati 271mila euro, ma soprattutto dell’elipiazzola, della nuova Tac per la radiologia interventistica, dei nuovi ascensori per favorire la mobilità e del progetto per la nuova rianimazione. Camposampiero è un presidio fondamentale che serve un’area vasta dell’alta padovana: potenziare questa struttura e servizi per il territorio è e resta una importante priorità amministrativa per la Regione”. (n.m.)
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