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“C’è il modo per riportare qui i giovani”
“Basta approfittare delle molte agevolazioni economiche messe in campo in questi anni per rendere il rientro altrettanto allettante”. Bastianello vede il momento economico positivo per le aziende locali: “Stiamo crescendo e abbiamo le potenzialità per superare le difficoltà”
Una provincia economicamente e industrialmente vivace e intraprendente: Vicenza è terza a livello nazionale per export e sta fortunatamente veleggiando verso risultati di tutto rispetto. Superati i marosi del 2010, quando molte realtà sono state costrette a ridimensionarsi se non ad alzare bandiera bianca, e metabolizzate tutte le limitazioni imposte dal covid, ora le nostre aziende hanno fatto esperienza di quanto sia importante innovare e inseguire, se non addirittura anticipare, le attese dei mercati strutturandosi dal punto di vista tecnologico anche per tutto ciò che riguarda la parte non strettamente dedicata alla produzione.
È il quadro che emerge dalle considerazioni che Franco Bastianello, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro di Vicenza. Nell’ultima assemblea ha parlato di tecnologie, e il loro apporto sarà esponenziale nei prossimi anni, dallaricerca del personale alla strutturazione dei contratti di lavoro fino a stabilire i corretti percorsi professionali.
I consulenti del lavoro sono convinti profondamente che il loro ruolo non vada improvvisato per l’importanza che ricopre per il benessere dell’economia e, in definitiva, della società. Non a caso sono professionisti strutturati con un proprio albo e una struttura nazionale e locale riconosciuti dalla legge, con specifici profili formativi in fatto di competenze.
“Le nostre aziende – segnala il presidente Bastianello – in questi ultimi anni si sono fortemente evolute sul piano organizzativo e si sono strutturate dal punto di vista tecnologico. E così anche la figura del consulente non è ingessata, ma rappresenta non solo una sicurezza per quanto riguarda il rispetto e l’interazione con le normative, ma funge anche da vera e propria antenna per captare i segnali della direzione e dell’evoluzione che stanno vivendo i vari mercati del lavoro e dell’economia”.
Parlando di nuove risorse che clamorosamente e quotidianamente sembrano mancare in certi settori della filiera produttiva anche locale, per Bastianello è assolutamente necessario un cambio di approccio e, soprattutto, di linguaggio nei riguardi delle professioni classiche che ormai si sono completamente trasformate.
“Paradossalmente, basterebbe chiamare con il loro nome le professionali- tà ora sotto dimensionate: se parlassimo di addetto al controllo numerico invece di metalmeccanico, o di imprenditore vitivinicolo invece di contadino, restituiremmo il giusto valore e appeal ad ampi strati di potenziali interessati a quella professione. È un compito che spetta agli imprenditori, ma anche in egual maniera al mondo della scuola e all’opinione pubblica in generale”.
E sempre a proposito di penuria di giovani professionisti attratti dalle sirene (ma anche dagli stipendi) d’oltralpe o oltre oceano, per Bastianello basterebbe approfittarne delle molte agevolazioni economiche messe in campo in questi anni per rendere il rientro altrettanto allettante, e sicuramente molto apprezzato dai nostri cervelli, che abbiamo formato e che gratuitamente altri Paesi possono sfruttare. Una preoccupazione che sta in cima ai consulenti del lavoro, e quindi alle aziende, è il grave sottodimensionamento cronico degli uffici Inps di Vicenza. Purtroppo il personale che viene assegnato su graduatorie nazionali dopo pochi anni chiede l’avvicinamento a casa, e così Vicenza resta si- stematicamente sguarnita.
“Il nostro rapporto con i responsabili Inps di Vicenza è comunque ottimo, collaborativo e proficuo, nonostante le enormi difficoltà dovute alla penuria di personale. È grave che la nostra provinciasia così colpevolmente penalizzata: se un’azienda non può ottenere tutti i documenti necessari per assumere o partecipare a gare, è evidente che perde competitività e lavoro. Stiamo lavorando con la sede provinciale e regionale per indire selezioni di personale almeno su base veneta, per cercare di trattenere il personale Inps a Vicenza. Una bella sfida”.
E che aria respirano i consulenti del lavoro nelle aziende?
“Siamo moderatamente ottimisti, assicura Bastianello. Di fatto siamo i terzisti dell’Europa: anche se pare che la Germania sia in difficoltà, tuttavia stiamo crescendo e non ci sono preoccupazioni di sorta. Molte aziende trovano di continuo strade e idee per rinnovarsi e per tenere il passo della concorrenza mondiale, puntando sulla qualità e sull’affidabilità. Un plus vincente, che unito alla continua ricerca e alla rigorosa gestione dei processi produttivi, fa ben sperare. E noi consulenti del lavoro sappiamo di poter dare un prezioso apporto per questa quotidiana scommessa delle nostre aziende”.
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