Legend of ischia

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In The London Magazine – January to June 1821, vol. III

A legend of Ischia 1

Una leggenda di Ischia 1

There is a dreamy softness, as day fades, Gathering along the ether; it pervades The sea and earth, and o’er the wakeful soul A deepening hue of meditation flings, Whilst the advancing shadows thinly roll O’er the bright waters; from their obscure wings Shedding oblivion on all mundane things. In the pale clearness of the delicate sky Yon mountain rears its ever-during head, O’er which the ocean’s habitant once sped, Now echoing to the sea-gull’s wailing cry; Lonely it stands, lifting to heaven its brow, Scath’d with the levin-flash, where clouds repose Their dreary forms, when the sirocco blows Its baleful breath on withering man; but now Its rugged lineaments are pictured fair On evening’s wan expanse; and on the height The convent tenants breathe a taintless air, On whose pellucid wings their vesper prayer, Unmix’d with aught of earth, springs in its upward flight. The breezes, winnowing round each fairy hill, So mildly blow, that scarce the clustering vine Waves with their gentle fanning, as they still Among its odours playfully entwine. And now the moon brightens her crescent pale, With one sole star, streaming celestial light; And, from the dusky hill and shadowy vale, With her fair beam scatters the gloom of night. See! Meteor-like, beneath the tendril bower, The wheeling fire-fly shoots his flame serene, Kindling with living flash the twilight hour, And glancing on the vine-leafs tender green; Whilst the last bird of even, which all night long Pours to the listening wood his plaintive note, In fitful sweetness tunes his liquid song, Anon, in melody’s mil tide to float, On the enraptur’d ear: - no other sound Breaks the deep seeming thoughtfulness around.

C’è una dolcezza trasognata, come dissolvenze diurne, che si spande nell’etere e pervade il mare e la terra, e sull’anima insonne getta una tinta cupa di meditazione, mentre le avanzanti ombre lievi rotolano sulle acque lucenti; dalle loro ali oscure scende l’oblio su tutte le cose del mondo. Nella pallida chiarezza del tenue cielo quella montagna innalza sempre la sua eterna vetta, sulla quale l’abitante dell’oceano una volta prosperò, ora fa eco all’alcione che geme e stride; solitaria s’eleva, volgendo al cielo la sua cima, fulminata dal bagliore, dove le nubi posano le loro forme cupe, quando lo scirocco soffia il suo alito funesto sull’uomo languente; ma ora i suoi lineamenti ruvidi sono chiaramente figurati sulla smorta distesa della sera; e sulla vetta gli inquilini dell’eremo respirano un’aria pura, sulle cui ali trasparenti la loro preghiera del vespro, non mista con alcunché di terreno, vola verso l’alto. Le brezze, spirando intorno ad ogni magica collina, così lievemente soffiano, che di rado i grappoli della vite ondeggiano al leggero soffio, e sempre intrecciano all'intorno i loro piacevoli odori. Ed ora la luna illumina la sua pallida falce, con un unico astro, fluente di luce celestiale; e dalla fosca collina e dalla valle ombrosa, con i suoi raggi disperde l’oscurità della notte. Vedi! Come meteora, sotto la pergola di viticci, la volteggiante lucciola lancia la sua fiamma serena, accendendo con il suo vivo bagliore l’ora del crepuscolo, e luccicando sul verde tenue dei pampini della vite; mentre l’ultimo uccello della sera, che tutta la notte effonde al bosco in ascolto le sue note lamentose, in motivi di mutevole dolcezza sintonizza il suo canto, presto, per fluttuare nel pieno flusso della melodia, nell’estasi dell’ascolto: - nessun altro suono rompe l’apparente profondo raccoglimento circostante.

It was in such a night, when storms were o’er, When the rent cloud had sail’d in blackness by,

Tale era la notte, quando cessò la bufera, quando la nube squarciata spazzò via il buio,

1 Ischia is a small romantic island, of volcanic origin,, in the vicinity of the Bay of Naples. A church is erected in the Vale of Lacco, in honour of Santa Restituta, a patroness of the island, whose festival annually attracts, not only rhe islanders, attired in their best garb, but also the more devout Catholics form Naples.

1 Ischia è una piccola romantica isola, di origine vulcanica, del Golfo di Napoli. Una chiesa è eretta nella valle di Lacco, in onore di S. Restituta, una patrona dell’isola, i cui annuali festeggiamenti attirano nel borgo non solo gli isolani, agghindati a festa, ma anche i più devoti cattolici di Napoli, i quali vengono ad implorare e a chiedere grazie alla Santa.

La Rassegna d’Ischia 2016


Leaving in lovelier blue the vernal sky : When the bright wave soft rippled to the shore, And winds were hush’d: - it was in such a night, Upon the silent swelling of the tide, A boat was seen, in solitary plight, Drifting to Ischia’s coast, with none to guide Its reckless course; but on the risings sheen Of that calm sea, near ever, and more near, It came, as if a spirit’s hand unseen Had led it gently from the realm of fear. Some boat, perchance, torn by the sweeping gale And bounding surge, from a neglectful bark; Or the sole relic of some hapless sail, Wreck’d on Italia’s shore, when tempests dark Scowl’d in the sounding heavens, - whose luckless crew, With unclosed eyes, fix’d in eternal sleep, To home, to light, and life, have bid adieu. Within yon little bay, whose gentle wave, Claspt by those arms, feels no disturbing gale, Whose playful ripplings idly love to lave The yellow sands that skirt the sloplag vale, There, where the glimmering air its doubtful gleam Sheds soft upon the waters, like the play Of wilder’d fancy in a matin dream, The alien boat in peaceful haven lay. And other boats around the stranger press, And with experienced looks the seaman eyes The shapely contour of his easy prize, Whilst vaguely circulates the erring guess Of port and destiny. Why do they stand With one consent in still and silent gaze, As if the touch of an enchanter’s wand Had frozen then to shapes of mute amaze ? What is’t they look on ? - Wrapt in slumber deep, And shadowed by the evening’s falling gloom, A female form reclin’d; quiet her sleep; Her face dropp’d on an arm, polish’d and fair; The fluttering wind had strewn her silken hair Of black o’er a pale cheek; most calm and holy Was her repose; yet trace of melancholy Had sunken these, of meek distress to tell. Her breathing was as still as the odorous smell Exhal’d from pulseless flowers; nor could be seen Motion of lips, or the fair bosom’s swell – So huah’d she lay, so fearfully serene. The dark and silken lashes overshade An eye half open, glaz’d, and strangely still – And then her touch – ah heavens! – how deatly chill! – Alas! The young, the beauteous maid is dead!

lasciando in un blu più bello il cielo primaverile: quando la brillante delicata onda si increspò sul lido, ed i venti s’acquietarono: - tale era la notte, sopra il moto silenzioso della marea, una barca fu vista, in solitario sforzo, andare alla deriva lungo la costa d’Ischia, con nessuna guida al suo corso imprudente; ma nel nuovo splendore di quel calmo mare, vicino e sempre più vicino, essa veniva, come se l’invisibile mano di uno spirto l’avesse condotta dolcemente dal regno del pericolo. Un’imbarcazione, forse, lacerata per forte burrasca e pei flutti rimbalzanti da trasandato burchiello; o il solo relitto di una vela sfortunata naufragò su spiaggia d’Italia, quando la tetra tempesta infuriò sonoramente nel cielo, - il cui equipaggio sfortunato, con gli occhi schiusi, fissi nel sonno eterno, aveva detto addio alla casa, alla luce, e alla vita. – In quella piccola baia, la cui onda mite, chiusa da quei bracci, non avverte vento ostile, le cui dolci increspature amano pigramente dilavare le dorate sabbie che costeggiano il versante della valle là, dove l’aria baluginante il suo incerto barlume sparge molle sull’acque, come il gioco di vaga fantasia in un sogno mattutino, lo straniero legno approda nel sicuro porto. E l'altre barche s’accalcano intorno ad esso, e con sguardi esperti gli occhi dei marinai osservano l’armonioso contorno di questo facile trofeo, mentre vagamente circola l’errata congettura di porto e di destino. Perché essi stanno con unanime consenso in assorto e silente sguardo, come se il tocco di una bacchetta d’incantatore li avesse congelati in figure di muto stupore? Cosa è che vedono? Avvolta in un sonno profondo, e oscurata dalle tenebre della cadente sera, una figura femminile è reclinata; calmo il suo sonno; il suo volto è poggiato su un braccio, fiero e sereno. Il vento fluttuante aveva sciolto i suoi neri serici capelli sulle pallide guance; più calmo e santo era il suo riposo; ma tracce di melancolia l’hanno segnato, per dire di mite angoscia. La sua respirazione era come il fragrante odore esalato da fiori privi di vita; né potrebbe essere visto moto di labbra, o il battito regolare del petto. Così ha soffocato il lamento, così paurosamente serena. Le brune e delicate ciglia adombrano un occhio semichiuso, vitreo, e stranamente fisso; e poi il suo contatto - Ah cielo! Come mortalmente freddo! Ahimé! La giovane, la bella fanciulla è morta!

Oh! Bear her gently in your manly arms,

Oh! Portatela dolcemente nelle vostre braccia virili,

La Rassegna d’Ischia 2016


And sing a requiem to her parted soul, Even as gaze on her dissolving charms, Let the slow strain to heaven’s bright portals roll: And when the stranger asks in future time, Who rests the inmate of her sainted tomb? Tell him, a virgin of a foreign clime, Who, faithful to her creed, ne’er bent the knee To any god of mortal mould; that He Who kens the latent impulse of the heart, Amidst ordeals of infernal birth, Did, in her hour of need, his strength impart, And turn to marvelling fear the demon mirth Of Painims’ frenzy, at they saw the flame, Prepared to desolate that beauteous clay, Round her soft limbs innocuously play, And frustrate thus their ineffectual aim: That, harden’d still in heart, in a lone boat At length they plac’d her unresisting form, With things deflagrable, thus left to float And perish on the tide by fire or storm. But neither fire nor flood had power to harm One precious limb; the fire hath shot in air, And the strong surge hath curl’d in vain alarm, And hath not hurt one solitary hair: But God, who saw the sorrows of the maid, Lull’d her in peaceful sleep; and as the breath Of dreams most holy on her faint lips play’d, He took her to himself: - thus gentle was her death! –

e recitate un requiem per la sua anima dipartita, con lo sguardo sempre fisso sul suo fascino che svanisce, lasciate che il lento sforzo la porti alla luminosa porta del [cielo: e quando lo straniero nei tempi futuri chiederà: chi è chiuso nella sua tomba santa? ditegli, una vergine di un paese straniero, che, fedele al suo credo, non volle piegare le ginocchia davanti ad alcun dio di natura mortale; ch'Egli (Dio), che conobbe l’impulso latente del cuore, tra prove durissime di origine infernale, nella ora del bisogno, le diede la sua forza, e volse in stupefacente paura la demone allegria e la frenesia dei carnefici, i quali videro le fiamme, preparate per bruciare quel bel corpo umano, aleggiare innocuamente attorno alle sue delicate membra, e frustrare così il loro inefficace proposito: quelle, alimentate al massimo, verso una sola barca a lungo si rivolsero in modo irresistibile, con le materie combustibili, così finì di stare a galla e colò a fondo pel fuoco e la tempesta. Ma né il fuoco né la marea poterono recar danno ad una delle preziose membra; il fuoco era divampato in aria, e i forti marosi s'eran levati in vano allarme, senza toccare neppure uno solo dei suoi capelli. Ma Dio che vide le sofferenze della fanciulla, la cullò in un sonno pacato; e mentre l’alito di sogni più santi aleggiava sulle sua languide labbra, Lui la condusse a sé: - così placida fu la sua morte!

Raffaele Castagna Riproduzione riservata

La Rassegna d’Ischia 2016


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