La Settimana n. 19 del 11 maggio 2014

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I.R.

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abb. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIV - N. 19 - Una copia € 1,10 - Domenica 11 maggio 2014 - (Esce il giovedì)

EDITORIALE

La croce ed il messaggio Bruno Cappato

La croce di Lampedusa è passata anche per Rovigo. Qui ha sostato - accolta dalla preghiera - in alcune comunità parrocchiali; qui è stata posta di fronte allo sguardo addolorato di Maria su Calvario; qui è stata portata in un luogo di lavoro, in un capannone dove vescovo e lavoratori hanno pregato perché alla persona oggi non sia sottratto il bene essenziale della speranza. Di speranza vera, autentica abbiamo bisogno tutti. Non di illusorie e facili promesse, non di vaghe prospettive di benessere. Tutti cerchiamo una speranza sicura, ed ancor più la invoca la massa dei disperati che quasi quotidianamente arrivano alle coste del nostro mare per cercare un approdo di salvezza che tanto spesso come sappiamo tutti - non avviene e così a tragedia si aggiunge tragedia. Povere cose rimangono in fondo ai relitti a testimonianza di una speranza negata. E poi - per chi arriva l’affollamento nei centri di accoglienza, la dispersione sulle strade, nelle città e paesi alla ricerca di una vita immaginata nel calore normale della vita familiare e sostenuta da un onesto lavoro; senza pretese. E così il fiume prosegue il suo cammino innescando processi di accoglienza e di rifiuto, di collaborazione e di conflitto. Giorno per giorno il problema suscita apprensione e desta interrogativi. Molte realtà si sono mosse per realizzare progetti di integrazione vera, a partire soprattutto dalla considerazione che noi italiani siamo un popolo che ha una storia dolorosa di emigrazione alle spalle. L’integrazione arriva in tanti casi anche ad ottenere degli ottimi risultati, ma il flusso continuo pordomenica 11 maggio 2014 ta alla esasperazione in chi

cerca accoglienza e in chi accoglie. Come far fronte ad una realtà così vasta? Già il nostro governo ha mostrato un impegno di grande responsabilità mettendo in azione mezzi dello stato per recuperare i disperati sui barconi; una forma di solidarietà che si prende cura spessissimo di bambini, di madri e di donne incinte. Molti volontari poi si occupano di accogliere con meravigliosa disponibilità queste persone e Papa Francesco con il suo gesto di andare a Lampedusa, ha posto in rilievo netto il senso dell’accoglienza e della vera compassione. Ora questo sforzo da una parte, e la drammatica e tragica realtà degli immigrati dall’altra, tutto è simbolicamente racchiuso nella croce di Lampedusa. Questa croce scolorita ha camminato attraverso l’Italia portando il suo messaggio ed il suo invito alla pietà e alla solidarietà, ma come è stato detto da più parti, il fenomeno dell’immigrazione di gente che sfugge a fame, persecuzioni e guerre, non può essere solo nostro, dell’Italia. Sarà solo un’impressione, ma in realtà non risulta una vera acquisizione del problema da parte dell’Europa. Sì, ci sono dei sussidi, dei contributi che vanno a contribuire alle spese, ma una programmazione nella quale tutti i paesi dell’Europa siano dichiaratamente coinvolti e responsabili non l’abbiamo ancora vista. Eppure - nel nome dello spread e dei bilanci - si richiama continuamente tutti alla responsabilità di far parte dell’Europa. Ripetiamo cose che hanno già detto tutti, certo, ma è anche giusto ed opportuno ribadirlo provocati dal legno della croce che incarna il bisogno di speranza al quale anche noi non vogliamo rinunciare.

Preghiera in fabbrica con il Vescovo Lucio

Veglia diocesana dei lavoratori

Ufficio Diocesano Per la Pastorale Ufficio Diocesano delle Vocazioni Per la Pastorale

CRISTO,

delle Vocazioni

Diocesi di Adria Rovigo

Diocesi di Adria Rovigo

CRISTO,

LUCE CHE INDICA LA ROTTA

LUCE CHE INDICA LA ROTTA I giovani pregano con il vescovo Lucio per le Vocazioni

“ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato detto”

I giovani pregano con il vescovo Lucio per le Vocazioni “quel Dio al quale appartengo e che servo” At 27, 25

At 27, 23

51° GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI VENERDÌ 9 MAGGIO 2014 DUOMO DI ROVIGO – ORE 21.00

CON LA TESTIMONIANZA DI

attualità

DON STEFANO CERTOSSI

NICOLA RENESTO

DOM BENEDETTO TOGLIA

“ho fiducia in Dio che avverrà come mi è stato detto”

25 la SettimanaAt 27,11

“quel Dio al quale appartengo e che servo”

Rovigo città del Festival Biblico. Le proposte in calendario

At 27, 23

DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO

22 maggio - 2 giugno

Accademia dei Concordi

Comune di Rovigo

Provincia di Rovigo

51° GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VeOCAZIONI L’invito è per tutti. Tre giorni di festa cultura e società

attorno al fuoco della Parola, mostrandosi Rovigo Dal 23 al 25 maggio CON LA TESTIMONIANZA DI DON STEFANO CERTOSSI come sempre con quel sorriso accogliente e disponibile VENERDÌa9Rovigo MAGGIO 2014 il Festival è anche NICOLA RENESTO che ogni polesano porta con sé. DOM BENEDETTO TOGLIA Il Festival Biblico si farà esperienza in città attraverso parole e silenzi, testimonianze e musica, meditazioni e giochi, aperitivi e mercato, visite guidate e mostre, incontri e dibattiti. Scegliendo, ognuno potrà trovare un po’ di se stesso nei giorni del Festival.

DUOMO DI ROVIGO – ORE 21.00

Liberi di crederci A VICENZA, VERONA, PADOVA, ROVIGO 200 EVENTI E TANTI PROTAGONISTI

1. Le Lectio Magistralis, idee in movimento Tre saranno le conferenze (Lectio Magistralis), fiore all’occhiello del Festival a Rovigo, presso la splendida cornice del Salone del Grano della Ca-

le Bibbie del Cinquecento nella Biblioteca del Seminario, «Tesori del Cinquecento su carta». Attraversano temi sociali le conversazioni con Livio Ferrari, «In car-

6. Fare festa per costruire società Si farà animazione con i


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