La Settimana n. 28 del 13 luglio 2014

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abb. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO

rovigo 91.2 e 94.5

Anno CXIV - N. 28 - Una copia € 1,10 - Domenica 13 luglio 2014 - (Esce il giovedì)

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EDITORIALE

Il cambiamento Jacopo Mercuriati 3°D

Bruno Cappato

Tutti i giorni il quadro politico è animato dai giochi di vivace consenso/ dissenso sulle riforme che porterebbero nell’Italia nuova linfa e nuovo credito presso le strutture internazionali. L’intento è sicuramente buono e necessario, ma francamente i metodi, le strategie e la mentalità sono le solite. Si tiene troppo ai privilegi, alle poltrone d’oro e per questo non si vuol assolutamente voltare pagina. E’ davvero un peccato che la intenzione sbandierata più che assunta da tutti come impegno di cambiare l’Italia, di rinnovarla, cada nelle trappole dei compromessi e delle mezze misure. Si dice che si vuol cambiare tutto, lo si urla a squarciagola su tutte le piazze del nostro Paese, ma poi, quando si tratta di decidere, ecco che tutto si rallenta, si rimanda, si accorcia in un orizzonte più modesto. Renzi sembra voler giocare il tutto per tutto, ma ha bisogno di un reale appoggio da parte delle parti per costituire quella maggioranza qualificata che la legge costituzionale richiede. E’ difficile essere ottimisti in questo contesto di andirivieni da una posizione all’altra. Noi potremmo così stare ad osservare lo svolgimento del solito dramma teatrale e tornare a confermare sempre le stesse opinioni e giudizi un po’ pacchiani e desolati: “tanto non cambia mai nulla...”. Si affaccia però subito un altro problema: qualcosa si farà di sicuro, ma chi dovrà accollarsi il peso di nuove tasse, di nuovi pesi da portare? E’ questo in fondo quello che si avverte guardando alle

diatribe della politica che ha anche manifestazioni francamente penose: catene bianco rosse di plastica che incatenano - si fa per dire - i deputati, fogli e cartelli di dissenso che saltano fuori inducendo tutti noi a credere che questi stanno veramente recitando e vogliono prendersi la scena per un attimo. Noi la democrazia crediamo che sia il concorso di parti volonterose non preoccupate del potere ma del bene del cittadino. Siamo continuamente smentiti da scandali, da condanne, da notizie di imbrogli con personaggi che hanno giurato e spergiurato di essere onesti ed irreprensibili. Certo qualcosa si farà di queste benedette riforme ma l’impressione è che non si cominci dall’alto, ma dal basso. Proprio coloro che detengono sproporzionati benefici di posizione sociale, di danaro dovrebbero essere i primi ad adeguarsi ad un generale impegno di vita più modesta, più povera e sobria. Così accade da sempre in tutte le famiglie oneste: se è sacrificio, ebbene lo devono fare tutti perché lo chiede un bene che è di tutti. Certe passerelle di sgraziata ricchezza, di fatuo vuoto valoriale ci scandalizzano e ci si arrende dicendo semplicemente e sconsolatamente che tanto al mondo non c’è giustizia. Vorremmo dire però che ci si deve lasciare almeno la speranza che le cose prendano un qualche giusto equilibrio e dal nostro piccolissimo giornale lanciamo alla politica l’appello di una vera giustizia e di una volontà sincera di cambiare in meglio.

San Miniato La tragedia dei migranti sulla scena del Dramma Popolare

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Dimostrazioni in piazza per l’Accademia dei Concordi

Concordi: una presenza culturale qualificata

Jacopo Mercuriati 3°D

L’augurio e l’auspicio della Biblioteca del Seminario perché si risolvano le difficoltà Il direttore e i collaboratori della Biblioteca del Seminario seguono con attenzione e preoccupazione le vicende della Biblioteca dei Concordi culminate nella chiusura delle sale di lettura a partire da 7 luglio 2014. Ricordando le proficue collaborazioni degli ultimi decenni tra le due Istituzioni culturali m Esprimono cordiale vicinanza ai dipendenti della Biblioteca dell’Accademia e rinnovano loro la stima per il lavoro scientifico svolto quotidianamente con costanza e passione. Le competenze maturate dagli operatori della Biblioteca Concordiana costituiscono preziosa risorsa per tutte le Istituzioni culturali della città di Rovigo e del Polesine. m Rinnovano la stima nella Dirigenza dell’Accademia, in particolare nel Presidente dell’Istituto prof. Enrico Zerbinati che con stile e passione opera per la continuità del servizio bibliotecario in città, un servizio frutto della cooperazione e della corresponsabilità

di Accademia e Comune, più volte indicato in ambito regionale e nazionale come felice esempio di sinergia tra pubblico e privato per un servizio alla Comunità. m Auspicano che le presenti difficoltà non interrompano la secolare collaborazione tra la Concordiana e il Comune di Rovigo che dal 1836 ha consentito servizi culturali costanti ed ha qualificato l’immagine della Città. La complessità dei problemi spinga Amministrazione e Accademia a ricercare assieme risposte e risorse per servizi culturali sempre nuovi ed adeguati ai tempi, come auspicavano le tante persone di ogni età che lunedì 7 luglio affollavano Piazza Vittorio Emanuele.

Lettere e comunicati a pag. 12

Badia Polesine La benedizione di San Teobaldo

pag. 20

pag. 3

Papa Francesco in Molise Il valore del lavoro


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