La Settimana n. 26 del 29 giugno 2014

Page 1

KOLBE

KOLBE

rovigo 91.2 e 94.5 C: 0% M: 0% Y: 0% K: 100%

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abb. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO

C: 0% M: 95% Y: 91% K: 0%

C: 0% M: 0% Y: 0% K: 100%

za”

C: 0% M: 95% Y: 91% K: 0%

Messaggio del Vescovo Lucio nel 10° anno del suo episcopato

Jacopo Mercuriati 3°D

Jacopo Mercuriati 3°D

«Da 10 anni Vescovo con voi» C

arissimi fratelli e sorelle,

sono passati quasi dieci anni da quando sono stato ordinato Vescovo e sono stato inviato a guidare come Pastore la Chiesa di Dio che è in Adria-Rovigo. La mia ordinazione episcopale è avvenuta a Udine, mia diocesi di origine, la domenica 11 luglio 2004; il mio ingresso in qualità di Vescovo qui in diocesi è avvenuto nella Cattedrale di Adria la domenica successiva, 18 luglio. Domenica 29 giugno 2014, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, titolari della Chiesa Cattedrale di Adria, nella Messa vespertina delle ore 19, ringrazierò Dio per avermi chiamato 10 anni fa a essere segno visibile di Cristo Buon Pastore in mezzo a voi. Il Signore “mi ha consacrato con l’unzione” (Lc 4,16) e mi ha mandato ad annunciarvi il Vangelo; mi ha inviato a guidare la Chiesa di Adria-Rovigo, perché cresca come un buon lievito nella pasta del Polesine e contribuisca a renderlo più giusto, più fraterno e più solidale. Mi ha mandato a farmi carico, assieme a tutti i fedeli cristiani, dei problemi di questo tempo, ad amare questa nostra società, perché essa è il “campo di Dio” e il “Regno di Dio” è già impiantato nel cuore del mondo. Come ho svolto il mio ministero di pastore e di guida della Chiesa di Adria-Rovigo? Appena arrivato in Polesine, sono andato, prima di tutto, a incontrare i singoli sacerdoti nelle loro parrocchie, per conoscerli e per stabilire con loro un rapporto di amicizia e di fraternità. Con il loro aiuto e con la collaborazione diretta del Consiglio Presbiterale Diocesano ho elaborato il primo Progetto pastorale diocesano per il triennio 2005-2008, incentrato sulla missionarietà della nostra azione pastorale, sulla famiglia, sui giovani e sulle vocazioni. La famiglia e i giovani sono stati sempre al centro della nostra azione pastorale, in questi 10 anni del mio ministero episcopale. Nel biennio 2006-2007 ho svolto la Visita pastorale in tutte le parrocchie della diocesi. Sono venuto a gioire con voi per il bene che Dio sta operando nelle vostre comunità. Sono venuto nelle vostre parrocchie per incoraggiare tutti i cristiani a vivere il Vangelo con fedeltà, a “rendere ragione della speranza che c’è in voi” (1 Pt 3,15), a diventare “annunciatori di gioia e di speranza” e a perseguire con decisione gli obiettivi del Progetto pastorale diocesano. Sappiamo quali sono gli obiettivi pastorali che abbiamo scelto insieme alla fine della Visita pastorale: riscoprire e annunciare Gesù Cristo; aiutare ogni parrocchia a crescere come “famiglia di famiglie”; formare le “unità pastorali”; evangelizzare i giovani e le famiglie. La Visita pastorale mi ha posto a contatto con tutti voi; ho percepito la vostra accoglienza affettuosa; ho vissuto un rapporto di vera amicizia e fraternità con voi sacerdoti.

me a Francesco anto agli ultimi

ra anza a

rovigo 91.2 e 94.5

Anno CXIV - N. 26 - Una copia € 1,10 - Domenica 29 giugno 2014 - (Esce il giovedì)

Nel quadriennio successivo – 2008-2011 – la nostra diocesi ha vissuto un’ esperienza straordinaria: il 28° Sinodo diocesano, per riflettere sulla vita del nostro Polesine e discernere le chiamate di Dio; per delineare un modello di Chiesa missionaria da far crescere; per progettare il modo di testimoniare e di annunciare il Vangelo oggi. E’ stato un cammino straordinario, che ha fatto crescere in tutti noi cristiani il senso di appartenenza e di corresponsabilità ecclesiale; ci ha aiutati a delineare gli orientamenti pastorali concreti per portare l’annuncio cristiano; per realizzare l’iniziazione cristiana e la formazione permanente; per attivare il dialogo e la nostra collaborazione con le istituzioni civili; per promuovere la formazione e la valorizzazione delle famiglie, l’educazione cristiana dei giovani, la solidarietà con i poveri. Famiglie, giovani e poveri sono stati messi al centro della nostra azione pastorale anche in questo triennio post-sinodale 2011-2014, che abbiamo iniziato nel mese di ottobre 2011, dopo aver concluso il Sinodo diocesano. Questi tre “soggetti” continueranno ad essere al centro della nostra azione pastorale anche nel prossimo anno 2014-2015, durante il quale la “missione diocesana” ci chiama a portare l’annuncio del Vangelo anche alle persone non credenti e non praticanti. Noi annunciamo l’amore di Dio prima di tutto mediante le opere di carità. La testimonianza della carità, della solidarietà, del perdono, è la strada fondamentale per suscitare la fede. Ma il nostro compito di testimoni non è soltanto

quello di compiere atti di carità, ma anche quello di “narrare” ciò che Dio ha fatto e sta facendo nella nostra vita personale e nella nostra storia, per suscitare negli altri la speranza e il desiderio di Gesù.

Giornata per la Carità del Papa pag. 3

C’è anche un altro compito che ci attende: quello di aiutare le persone a leggere la vita con gli “occhi della fede”. Incontrando le persone, noi veniamo in contatto con il mistero della Pasqua che c’è in ognuna di esse. Noi non abbiamo il compito di portare Dio a loro, perché Dio c’è già, ci ha già preceduti: noi abbiamo il compito di aiutarli a “riconoscerlo”. Ecco la nostra “missione” di cristiani: aiutare i nostri interlocutori a cogliere i segni della presenza di Dio dentro la loro vita e, in particolare, dentro le loro attese, domande, invocazioni di salvezza. Per questo dobbiamo metterci accanto alle persone con lo stile della “compagnia”, come ha fatto Gesù con la samaritana (cf. Gv 4) e con i due discepoli di Emmaus (cf. Lc 24,13-35). E’ questo il “messaggio” che vi lancio nel 10° anniversario della mia Ordinazione episcopale: siate testimoni gioiosi della vostra fede! Portatela alle persone che incontrate! Vi aiuterò a rispondere a questa chiamata del Signore finché avrò la gioia di stare in mezzo a voi. Ringrazio il Signore per i doni che mi ha dato; lo ringrazio soprattutto per la vostra fede, la vostra amicizia e la vostra collaborazione. Chiedo perdono a Lui e a voi, se non ho saputo svolgere sempre bene il mio servizio pastorale e se non sono stato sempre un testimone gioioso del suo amore. Pregate il Signore che mi aiuti a camminare in mezzo a voi con dedizione generosa, finché sarò il vostro Vescovo, e pregate perché sia in mezzo a voi “testimone di gioia e di speranza”.

Rovigo, 24 giugno 2014 Natività di San Giovanni Battista + Lucio Soravito, vescovo di AdriaRovigo

Incontriamo Gesù! pag. 17


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.