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laSettimana SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIII - N. 41 - Una copia € 1,10 - Domenica 27 ottobre 2013 - (Esce il giovedì)
EDITORIALE
Legalità e sicurezza
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Bruno Cappato Ci sono movimenti e gruppi che si battono per un riferimento essenziale del vivere civile; questi hanno individuato nella “legalità” il valore guida sul quale orientare tutta la loro azione. Legalità è un termine che si riferisce non ad una generica onestà un po’ bonaria ed arrendevole, ma si collega ad una visione di chiaro e definito ordinamento dello stato che difende il cittadino soprattutto più debole ed indifeso; qualcosa che porta sicurezza sulle strade e nelle piazze. Qualche giorno fa una mamma incinta è stata travolta ed uccisa da un’auto mentre attraversava la strada a Milano; accanto a lei camminava il figlioletto di quattro anni anche lui ucciso dallo scontro fatale. Uno degli intervistati dalla Rai – subito dopo il fatto - ha detto che probabilmente la signora non aveva preso il più sicuro sottopasso perché è facile lì essere aggrediti e scippati. Sicurezza e legalità vuol dire prima di tutto che una persona, una mamma, può muoversi con sicurezza là dove vive. Il tema della legalità è dunque molto indovinato ed addirittura necessario, ma non si può richiamare tutto questo con polemica forte se ci si dimentica di tanti fattori negativi presenti nella società. Molte volte legalità si lega esclusivamente al comportamento della pubblica amministrazione, dell’agire dei politici, dell’espandersi dei fenomeni mafiosi, ma si dimenticano tanti fatti che pure passano sotto gli occhi di tutti. I disordini, gli assalti feroci, la distruzione di arredo urbano – segnali stradali, pavimentazione urbana - e di proprietà statale come gli automezzi della pubblica sicurezza incendiati, danneggiati o di privati come automobili distrutte, vetrine e porte di casa o di negozi fracassate ed altro ancora non sono forse una offesa alla legalità? Anche l’ultima manifestazione di contestazione fatta a Roma, dove lo stato ha dovuto impegnare ben quattromila agenti di polizia – come un intero paese di provincia – è stato uno strappo profondo, una ferita alla legalità. Siamo però quasi assuefatti a questi spettacoli incivili; basta pensare alla contestazione della Tav che è diventata scontro quotidiano e terroristico; un vero progetto strategico, pianificato e portato
avanti con pseudo consensi di ordine ideologico, “pseudo” perché il dissenso in un paese civile non si esprime facendo attentati, ma portando nelle sedi idonee come il Parlamento, il punto di vista delle parti interessate con l’accettazione delle decisioni prese a maggioranza come comandano lo stile e l’agire democratico. Il fenomeno tocca - eccome - la legalità, ma si è creata un diffusa inerzia ed arrendevole accettazione. Intanto il fenomeno cresce e dilaga; le contestazioni violente richiamano agguerriti mestatori di professione addirittura da paesi limitrofi all’Italia. Si sa, la contestazione violenta è diventata per dei giovani lo stile della propria vita. Probabilmente non interessano nemmeno più le motivazioni, basta pestare, spaccare e distruggere in una sorta di delirio da stupefacenti. Il problema della legalità in questo caso svanisce dietro provvedimenti disciplinari assai blandi e provvisori; i poliziotti portano qualcuno per un po’ in questura, ma poi tutto torna come prima. Dal ‘68 ad oggi ci siamo abituati a questi fenomeni di illegalità. Sembra quasi anzi accettato in una forma equivoca questo diritto a spaccare tutto. Ci pensano poi le tv con inquadrature ad arte ad amplificare e a descrivere quelli che devastano come se fossero loro le vittime. Non sarebbe giusto - come si fa con tanti altri fenomeni fare una riflessione seria che individui responsabilità e conseguenti provvedimenti? Se la cultura della legalità è importante che si diffonda in merito a fenomeni come la mafia o ad altre gravi disonestà con opportune istruzioni e con testimonianze chiare, sarebbe certamente opportuno farlo anche per questa deriva violenta che non tocca solo le grandi città, perché è organizzata e poche volte spontanea. Lo dimostrano le “armi” improprie trovate tante volte prima delle spedizioni violente. Esprimere il proprio dissenso – lo ribadiamo – è un diritto; sostenerlo ed esprimerlo in forma violenta non è giusto. Quasi tutti - credo - siamo d’accordo su queste brevi affermazioni, ma non ne consegue alcuna vera ed efficace presa di posizione.
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campagna “uno di noi”
Nel Veneto una forte coscienza a favore della vita radio kolbe spazio 43x60mm.indd 1
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Raccolte 64.000 firme. La vita di ogni essere umano inizia con il concepimento
Ha toccato quota 64mila firme la campagna “Uno di noi” in Veneto. Una cifra notevole, che neppure i promotori si aspettavano, ottenuta grazie alla forte adesione di parrocchie e movimenti che si sono fatti promotori della raccolta firme lanciata dal Movimento per la Vita in tutta Europa. Obiettivo, ottenere dall’Ue la tutela giuridica dell’embrione, ovvero del bambino concepito e non ancora nato, considerato appunto “uno di noi”. «Una mobilitazione di volontari che mette in luce quanto i cattolici ancora oggi possono dare in termini di impegno», commenta il presidente regionale del Movimento per la Vita Guido De Candia. L’obiettivo di raggiungere il milione di firme, distribuite nei diversi paesi europei, è già stato ampiamente raggiunto e superato, se si pensa che solo in Italia si è arrivati in questi giorni a quota 452mila. Ma c’è tempo fino al 1° novembre per firmare e per dare così ancora più peso all’iniziativa. Dopo quella data, infatti, partirà l’iter per ottenere un’audizione presso le istituzioni Ue che dovranno poi affrontare la questione. E il fatto di avere alle spalle un numero di firme ben superiore al minimo richiesto rappresenta una leva molto importante, che i legislatori
non potranno trascurare. In questi giorni i volontari del Movimento per la Vita e del Forum per le associazioni familiari stanno ancora conteggiando le firme, dato che la raccolta è avvenuta sia con moduli cartacei, presso le parrocchie o nei singoli gruppi, non tutti ancora recapitati, ma anche attraverso internet. Per questo la cifra non è ancora definitiva ed è destinata a crescere nei prossimi giorni. L’iniziativa “Uno di noi” muove dalla consapevolezza che la vita di ogni essere umano inizia con il concepimento e che fin da quel momento l’essere umano (sotto forma di embrione) va tutelato. «Non vi è soluzione di continuità
Anno della Fede Intervista al diacono permanente Benedetto Pavarin
tra il concepimento, l’annidamento e la nascita come testimoniano anche medici e biologi che hanno redatto una “Dichiarazione di sostegno” dell’iniziativa “Uno di noi”», spiegano i promotori della raccolta firme. «Secondo le più moderne acquisizioni scientifiche, la vita di ogni singolo essere umano inizia con il concepimento. Da quell’istante l’individuo umano, contraddistinto da un patrimonio genetico unico ed irripetibile, inizia uno sviluppo senza salti di qualità, finalisticamente orientato. Perciò l’uomo resta sempre un uomo, cioè ”uno di noi”, anche se nelle varie fasi della sua vita egli viene qualificato con nomi diversi come embrione, feto, neonato, bambino, giovane, adulto, anziano, vecchio». Ultimi giorni utili per raccogliere le firme per sostenere l’iniziativa dei cittadini europei Uno di Noi, che si chiuderà ufficialmente il 1 di novembre. Per questo invitiamo chi avesse moduli cartacei di inviarli quanto prima al Comitato Italiano UnodiNoi, presso il Movimento per la Vita, Lungotevere dei Vallati 2, 00186, Roma. Mentre per chi scegliesse la modalità online, è possibile sostenere la campagna fino al 31 ottobre.
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Lendinara - Teatro Mignon
“Praticare concretamente la Carità” Pag. 10
Convegno
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Intervista a don Andrea Varliero
catechesi oggi Pag. 11
in Rotonda
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la Settimana
comunità
2 novembre 2013 - Commemorazione dei fratelli defunti
Anche la morte nel disegno della vita
Credo sia l’invito della Liturgia a riflettere sulla realtà della morte, questo giorno. La morte è il primo dei quattro novissimi – morte, giudizio, inferno, paradiso! “Morte certa / del morire l’ora incerta / una vita sola si ha / paradiso o inferno, mi toccherà …”. Iniziava così una delle formule delle nostre nonne, nel loro “catechismo … popolare”. La morte è il momento conclusivo ed iniziale: conclusivo del cammino terreno, iniziale della giornata senza fine. Ad essa è necessario pensarci, perché sia momento solenne e grande. Su una delle moschee del Cairo è scritto in lingua araba: “Ricorda, quando sei nato, tu piangevi. Tutto intorno erano sorridenti e felici, perché era nato un uomo. Fa in modo che quando tu morirai tu possa lietamente sorridere. Tutto in torno piangano, perché perdono un uomo, un amico e un benefattore”. “Sora nostra morte corporale / da la quale nullo homo po skapare” è il fatto con il quale ci incontriamo e in questo giorno ci conduce ad esprimere amore e venerazione ai nostri che ci hanno preceduto e che si fanno invito per esprimere la fede in Cristo e nella vita che non ha fine. In questa occasione si diviene più uomini e più simili a Cristo, l’uomo perfetto, con quei piccoli gesti che riannodano amicizia e rapporti. Anche la nostra morte entra nel disegno della nostra vita. Come uomini di fede va considerata momento importante. Ogni morte è degna di rispetto e per il credente è degna di pietas. Non si muore soli, ma con ciascuno muore un mondo di rapporti, per cui siamo impegnati a prepararci a vivere questa stagione
Attività del Vescovo Domenica 27 ottobre: Ore 9 - Ariano: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 11 - Polesella: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 17 - Borsea: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima nella chiesa di S. Apollinare. Ore 19 - Rovigo, Concattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa in onore della B.V. delle Grazie. Lunedì 28 ottobre: Ore 21 - Rovigo, Curia: presiede la riunione del Consiglio Pastorale Diocesano. Martedì 29 ottobre: Ore 9.30 - Rovigo, Curia: presiede la riunione del Consiglio Presbiterale Diocesano. Ore 21 - Rovigo, Auditorium Liceo “Paleocapa”: partecipa al primo incontro indetto dal Comune di Rovigo: “Una Città per educare” (relatori: dr. Ezio Aceti e prof. Giuseppe Milan). Mercoledì 30 ottobre: Ore 9.30 - Zelarino: presiede la riunione della Commissione Catechistica Triveneta. Ore 18 - Rovigo, Seminario: presiede la riunione della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali. Ore 21 - Polesella: partecipa alla riunione del Consiglio Pastorale Vicariale. Giovedì 31 ottobre: Ore 21 - Rovigo, Rotonda: partecipa al Gospel Festival. Venerdì 1 novembre – Solennità di Tutti i Santi: Ore 10.30 - Adria, Cattedrale: presiede la celebrazione della S. Messa. Ore 19 - Rovigo, Concattedrale (Duomo): presiede la celebrazione della S. Messa. Sabato 2 novembre – Commemorazione dei defunti: Ore 10.30 Rovigo, Rotonda celebra la S. Messa per i Caduti, assieme alle Autorità Civili e Militari. Ore 15.00 - Rovigo, Cimitero: celebra la S. Messa per i defunti. Ore 18.30 - Adria, Cattedrale: celebra la S. Messa per tutti i fedeli defunti. Domenica 3 novembre: Ore 12 - Lendinara, Santuario della B.V. del Pilastrello: celebra la S. Messa con i soci dell’Unitalsi, Sottosezione di Rovigo. Ore 18 -Lendinara, Santuario: celebra la S. Messa con dom Luca Boldrin, che festeggia il 25° di Sacerdozio.
della vita. La nostra vita è fatta per la felicità e questo passaggio da cui nessun “homo vivente po’ skappare”, deve confermarci che oltre quel piccolo passo troveremo Cristo nostra salvezza e nostra felicità. Il conoscere, amare, servire e godere Dio qui e dopo” si realizza e ci fa entrare tra quella folla che nessuno mai può contare. Un giorno quello della “Commemorazione dei fedeli defunti, che ci impegna nella vita oggi e ora. Ci invita a pre-gustare la gioia di entrare nella vita senza fine per estasiarci di Dio che è Padre nostro, che è il Signore che ha vinto la morte ed il peccato e che è Spirito Santo, che ci sarà non solo di aiuto ma pienezza del divino. Nel portarci nei cimiteri, rinnoviamo la nostra professione di fede nella vita che ci attende e per sempre. AG
Ai Revv. Parroci e Rettori di chiese
Errata corrige
Del Calendario Liturgico
Sabato 2 novembre p.v. alla S. Messa vespertina si deve celebrare la Commemorazione dei defunti e non la XXXI Domenica del Tempo Ordinario; lo stesso vale per la Liturgia delle Ore.
Agenda Diocesana Novembre 2013
m Venerdì 1 - Solennità di tutti i Santi p Giornata della santificazione universale m Sabato 2 Commemorazione dei Fedeli defunti m Lunedì 4 - Venerdì 8 p Esercizi spirituali per sacerdoti e Religiosi Torreglia Casa S. Cuore m Sabato 9 p Ritiro spirituale delle Religiose Rovigo C. Mariano ore 8.30 m Domenica 10 p Giornata nazionale del Ringraziamento m Martedì 12 p Incontro del Clero per il “Ringraziamento” Ceregnano Cà Rosa ore 9.15 m Giovedì 14 p Aggiornamento Sacerdoti e Religiosi Rovigo Seminario ore 9.15 m Sabato 16 p Ritiro spirituale per le Religiose Trecenta Casa S.Antonio ore 9.00
p Incontro studenti: la Comunicazione Rovigo D. Bosco ore 9.30 m Giovedì 21 p Giornata mondiale delle Claustrali m Domenica 24 - Solennità di Cristo Re p Giornata per il sostentamento dei Sacerdoti Ordinazione diaconale Rovigo Duomo ore 16.00 m Martedì 26 p Solennità di San Bellino V. e M. Patrono della Diocesi e di Rovigo p Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo San Bellino ore 11.00 p Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Rovigo Duomo ore 19.00 m Venerdì 29 p Serata giovani Nei Vicariati m Sabato 30 p La figura del padre Dr. Gigi Avanti Rovigo Don Bosco ore 21.00
La Parola... famiglia, giovani e poveri Gesù disse questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato». La parabola riguarda tutte le categorie e tutte le persone. Gesù denuncia la povertà morale del fariseo orgoglioso e la ricchezza spirituale del pubblicano, esattore di imposte, umile. Entrambi si trovano nel tempio a pregare, ma proprio la preghiera li fa lontani nello spirito che la preghiera esige. Il fariseo sarà umiliato perché presuntuoso (“presumeva di essere giusto”), altezzoso (“stando in piedi”), falso (ti ringrazio”), accusatore (“non sono come...”), autoreferenziale (“digiuno... pago”). Il pubblicano sarà esaltato perché timoroso (“fermatosi a distanza”), sincero (“abbi pietà di me peccatore”), umile (“si batteva il petto”). Il tempio e la casa (“salirono al tempio... tornò a casa”) sono i luoghi dove la fede e la preghiera possono trovare e dare pace e gioia, ma anche rovesciare le attese se il cuore non si rende libero per ricevere il dono della verità che ci fa veri e, quindi, liberi. Qui Gesù detta ai discepoli le condizioni per l’ingresso nel Regno e Luca la interpreta
propri limiti, e allontana da sé chi è duro di cuore. E’ una bella parabola sulla grazia di Dio. Il fariseo manifesta uno spirito di sacrificio spinto all’estremo, e merita perciò la considerazione degli uomini; da Dio non si attende né grazia né perdono, ma la giusta retribuzione del suo sforzo minuzioso. Il pubblicano è un esattore di imposte, al servizio della potenza occupante; e, alla sua epoca, il suoi metodi gli assicurano una reputazione di ladro. Davanti a Dio la sua situazione è senza speranza: non può che implorare pietà. Gesù non critica lo sforzo ascetico del fariseo, ma la sua sufficienza davanti a Dio, davanti a se stesso e davanti agli uomini, e la sua durezza verso gli altri; Gesù non approva il comportamento quotidiano del pubblicano, ma propone ad esempio il suo atteggiamento di sincerità, di umiltà, di pentimento. Sconcertante bontà di Dio: da lui i peccatore può attendersi la pietà, la grazia; la salvezza è dono gratuito e inatteso. Il primo atto di verità che l’uomo deve compiere è riconoscersi peccatore, impotente a salvarsi, e aprirsi quindi all’azione di Dio. Oggi la sufficienza farisaica non è più l’osservanza di una legge, ma prende altri nomi. In molti c’è la convinzione che l’uomo possa salvarsi come uomo facendo appello unicamente alle sue risorse. L’uomo salva l’uomo mediante la scienza, la politica, l’arte... E’ perciò più che mai necessario che i cristiani annuncino al mondo Cristo come salvatore. La salvezza che egli porta non è antagonista della salvezza umana. Anzi la conduce a pienezza. d. Dante
XXX Domenica delTempo Ordinario - C
La preghiera che salva Luca 18, 9-14
per la comunità che legge. I due personaggi: l’esattore sale al tempio e prega; ha bisogno di Dio, ha gli occhi bassi, non avendo il coraggio di alzarli verso Dio. Il fariseo si bea di se stesso, del pieno adempimento delle prescrizioni della legge e può stare a fronte alta davanti a Dio. Gesù non intende condannare il fariseo e approvare il pubblicano, ma i rispettivi mondi. La vera giustificazione di fronte a Dio esige che il singolo si sganci dai tentacoli di un mondo che lo schiavizza, si tratti della legge o del denaro. Il pubblicano torna a casa giustificato: ha avviato dentro di sé una seria riforma; il fariseo, no, perché quegli adempimenti di legge non sono in grado di giustificarlo. Dio ama gli umili, quelli che hanno una esatta percezione dei
domenica 27 ottobre 2013
Anno della Fede
Educare all'amore
Il Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione nelle “risposte pastorali alle circostanze del nostro tempo” indica, alla propositio 27, l’educazione. “L’educazione è una dimensione costitutiva dell’evangelizzazione. Proclamare Gesù Cristo risorto è accompagnare tutte le persone nel loro percorso personale, nella loro crescita e nella loro vocazione spirituale. Al tempo stesso, l’educazione richiede la promozione di tutto ciò che è vero, buono e bello, e che fa parte della persona umana, cioè l’educazione della mente e del cuore per valutare la realtà. I bambini, gli adolescenti e i giovani hanno diritto ad essere evangelizzati ed educati. Le scuole e le università cattoliche rispondono a questo bisogno. Le istituzioni pubbliche dovrebbero riconoscere e sostenere tale diritto. Le scuole dovrebbero assistere le famiglie nell’introdurre i figli alla bellezza della fede. Esse sono infatti una grande opportunità di trasmissione della fede o almeno di conoscenza della stessa... Dato il ruolo particolare degli insegnanti, è importante che essi ricevano una formazione permanente per l’esercizio del loro ruolo. Il Sinodo: incoraggia le istituzioni educative cattoliche a fare tutto il possibile per preservare la loro identità di istituzioni ecclesiali; invita tutti gli insegnanti ad assumere il compito di guide, in qualità di discepoli battezzati di Gesù, dando testimonianza attraverso la loro vocazione di educatori; sollecita le Chiese particolari, le famiglie religiose, e tutti cloro che hanno responsabilità nelle istituzioni educative a favorire la corresponsabilità dei laici, offrendo loro un’adeguata formazione e assistenza”. Chi è l’educatore? L’educatore è colui che per amore serve e per primo incarna ciò in cui crede. Per questo motivo, gli insegnanti sono chiamati a riflettere e a lavorare per rilanciare l’idea di educazione e delle sue finalità. Oggi l’educazione deve riportare speranza nei giovani. Le notizie che ci arrivano dai mass media presentano un quadro allarmante del mondo preadolescenziale , addirittura bambini che cominciano a bere a dodici anni e il primo rapporto sessuale è a tredici. Il quadro che emerge è quello di una comunità giovanile priva di valori e di punti di riferimento, volta al consumi-
smo, all’esaltazione del corpo e della sessualità. I giovani oggi sono anche influenzati dai messaggi diffusi dai mezzi di comunicazione, sono lo specchio della cultura moderna occidentale fondata sulla promessa di un futuro basato sulle cose e sull’avere. Per questo spesso gli educatori a volte hanno un’incertezza che li porta a vivere il mondo giovanile come una minaccia e talvolta li spinge a rinchiudersi. Non è sempre così! Ci sono invece tanti giovani aperti all’amore, alla solidarietà, alla condivisione, solo che questi non fanno notizia. L’educazione è una questione di amore, quell’amore che rende forti ed educa alla pace, per cui, per gli insegnanti, oltre alla trasmissione dei contenuti e l’attivazione delle varie abilità, ogni incontro con i ragazzi a scuola dovrebbe essere un momento di educazione all’amore. Certo che questa linea educativa è una sfida impegnativa. Quando pensiamo però che molti ragazzi oggi sono lasciati in balìa di se stessi, quando sentiamo che spesso sono calunniati e duramente giudicati nelle loro “leggerezze”, quando vediamo che sono preda facile, ci si stringe il cuore. Quando pensiamo che essi vivono in una società che incoragga loro ad un individualismo rampante, dovremmo urlare... basta! Quando vediamo che vivono una cultura che sta producendo una generazione di narcisisti la cui maggiore preoccupazione sta nello spettacolarizzare le emozioni, arrivando perfino a banalizzare i sentimenti, occorrerebbe abbracciarli tutti con affetto. Per questi motivi gli insegnanti non possono stare a guardare, non possono solo trasmettere contenuti e “tirar fuori” le abilità che serviranno nel mondo del lavoro... Non basta!. d. Dante Bellinati
Per Sacerdoti e Religiosi
Esercizi spirituali Torreglia 4 - 8 novembre
Prima che si concluda l’Anno della Fede mons. Vescovo invita a partecipare agli Esercizi spirituali Sacerdoti e Religiosi. Essi si svolgeranno a Torreglia (PD) nella Casa del S. Cuore, dal 4 all’8 novembre 2013. Detterà le riflessioni S.E. mons. Renato Corti vescovo emerito di Novara. Le iscrizioni si raccolgono in Cancelleria della Curia a Rovigo.
Anno della Fede DOMENICA XXX DEL TEMPO ORDINARIO
Il
po-ve-ro gri- da
27 ottobre 2013
e il Si- gno-re lo a-scol- ta.
Per tutti i Battezzati, perché in questo Anno della fede imparino sempre più l’umiltà e la misericordia, preghiamo.
1° novembre
Comitato italiano “Uno di Noi”
Per un’Europa che ha ‘voglia di vivere’ Il Veneto ha dato un contributo di rilievo alla raccolta di firme alla campagna a favore dell’embrione
Si è svolta venerdì 18 ottobre a Venezia la Conferenzastampa indetta dal Comitato Regionale composto dalla la Federazione veneta dei Centri e dei Movimenti per la vita, dal il Forum regionale delle Associazioni familiari con la partecipazione del Comitato italiano “Uno di noi”. Al centro dell’attenzione, l’iniziativa europea di cittadinanza attiva, prevista dai Trattati e promossa dalle organizzazioni pro-life di 28 Paesi, volta a ottenere la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento in tutte le aree di competenza della Unione europea, in particolare per quanto riguarda il finanziamento delle attività che ammettono la distruzione di embrioni umani nei settori della ricerca, dei programmi di riduzione delle nascite e delle pratiche di sanità pubblica che presuppongono la violazione del diritto alla vita. “Sono state raccolte in sede europea – ha puntualizzato il Presidente della Federazione veneta Cav-Mpv Guido De Candia - 1.333.977 di cui 802.994 firme su modulo cartaceo (e 530.983 on-line), delle quali 467.967 in Italia”. Il Veneto ha dato un contributo di rilievo alla raccolta di firme (che potrà ancora crescere fino al 31 /10 ultimo giorno per l’adesione ), producendo 65.506 sottoscrizioni cartacee, e un numero non precisabile di adesioni web: “molte di più – ha evidenziato De Candia - di quelle raccolte a sostegno della Proposta di legge di iniziativa popolare veneta di qualche anno fa, che ha ‘costretto’ il Consiglio regionale a varare nel 2012 una legge sullo spazio di iniziativa del volontariato in ordine alle questioni etiche della vita; legge che purtroppo
la Settimana
attualità
domenica 27 ottobre 2013
attende ancora il Regolamento attuativo”. Quanto alla portata eticosociale dell’iniziativa Uno di noi, Giuliana Filipetto e Mario Bolzan, Presidenti del Forum Veneto delle Associazioni familiari, hanno dichiarato che: “Questa raccolta si inserisce a pieno titolo nella prospettiva della valorizzazione della famiglia come luogo privilegiato di accoglienza della vita e di risorsa forte per una società forte. Indipendentemente dai valori di riferimento riteniamo che tutti coloro che sono interessati all’ Europa, al suo presente come al suo futuro, ad un terreno di comune incontro per il dialogo anche per affrontare sfide impegnative, non possano non partire dal valore fondante della vita”. E Mariagrazia Colombo, portavoce del Comitato italiano Uno di Noi/o -con uno scritto causa un improvviso impedimento di lavoro-ha espresso la seguente valutazione: “L’iniziativa Uno di Noi è stata un’opportunità importante per il nostro Paese che attraverso la raccolta delle firme, ha posto la questione della dignità dell’essere umano. La sfida è stata una sfida laica di tutti e per tutti organizzata e vissuta attraverso luoghi di aggregazione nei quali le persone
si sono incontrate, confrontate e hanno aderito ponendo una firma. Una firma di dialogo e di incontro, dentro il cuore dell’Europa”. Ladott.ssaElisabettaPittino, dell’Ufficio di Coordinamento Europeo di Bruxelles e Vice Presidente del MPV nazionale, dichiara “Tra meno di due settimane mostreremo una nuova mappa dell’Europa, quella della cultura della vita. Grazie a questa Iniziativa di successo è nata a sorpresa una Federazione europea per la vita che si riunirà a Cracovia il prossimo novembre. Uno di Noi vuole fermare la vivisezione umana che avviene in UE con i soldi pubblici che vengono dati, in alcuni casi, a delle ricerche, come quelle sulle staminali embrionali, che dopo 30 anni non hanno dato risultati e non riescono a curare nessuna malattia. Uno di Noi è una pietra miliare del diritto e della giustizia in Ue”. “Molti in Veneto hanno a cuore la persona umana dal concepimento alla morte naturale – ha concluso De Candia – e le tante firme raccolte costituiscono un chiaro messaggio ai politici e agli amministratori, perché assumano decisioni favorevoli alla ‘voglia di vivere’, e di avere futuro, delle genti venete”.
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Sala Gran Guardia 27 ottobre - 3 novembre
Castelli per aria
Mostra di Illustrazione e laboratori per i più piccoli Un tuffo nel magico mondo dell’illustrazione e dell’infanzia, per capire l’importanza della lettura nel rapporto tra genitori e figli. Torna l’iniziativa “Castelli per aria”, che si terrà nella sala Gran Guardia dal 27 ottobre al 3 novembre. Una mostra dedicata ai più piccoli, con tanti laboratori per coinvolgere i bambini in attività ludico culturali. Castelli per Aria, Mostra di Illustrazione per l’infanzia, Città di Rovigo nasce dal connubio tra il Comune di Rovigo, la casa editrice Alberto Brigo Editore e lo studio Web Graffiti di Porto Viro. “Dopo il grande successo del 2012 – ha spiegato l’organizzatrice Elena Brigo -, che ha visto come “re” del nostro castello Paolo Domeniconi, l'evento espositivo del 2013 vedrà l’illustre partecipazione di una “regina”, Sonia Maria Luce Possentini, a cui faranno da cornice diciotto giovani illustratori, scelti per le loro doti artistiche e tecniche, alcuni dei quali si spenderanno personalmente per attività ludiche, laboratoriali e di promozione alla lettura destinate ai bambi-
ni. L’evento si concluderà con la partecipazione dell’autrice Sandra Trambaioli che presenterà il volume “Ricci Capricci Bisticci". Un ringraziamento particolare all’Accademia dei Concordi, al Comune e alla Provincia di Rovigo, all’Ufficio Scolastico Territoriale ed al Sistema Bibliotecario Provinciale che hanno creduto nuovamente in questa affascinante progettualità, studiata a
favore di un contesto territoriale ricco di grandi professionalità artistiche”. “Si tratta – ha detto il sindaco Bruno Piva, durante la presentazione avvenuta a palazzo Nodari -, di una iniziativa editoriale estremamente importante che riguarda il mondo dei bambini. Per questo diamo il nostro pieno sostegno con l’auspicio che si crei una maggiore sensibilità verso la lettura dedicata ai più piccoli”. Pienamente d’accordo l’assessore alla Cultura Anna Paola Nezzo, “Ringrazio Alberto Brigo editore per questo progetto , che abbiamo subito accolto con favore. E’ meglio avere tanti sogni e attivare la fantasia. Le fiabe e la lettura rappresentano sicuramente un buon modo per promuovere questo messaggio. L’iniziativa rappresenta una bellissima tradizione che porteremo sicuramente avanti anche in futuro”. La realizzazione del progetto è stata possibile anche grazie al sostegno, a vario titolo di:: Borsari maestri pasticceri, La Fattoria Centro Commerciale, Libreria Il Pozzo Magico, Fantasia abbigliamento per bambini e Basilico Cucina e Dispensa. Da sottolineare che per partecipare ai laboratori, ai quali dovranno essere presenti anche i genitori, è necessario prenotare al n. 335/1487556 ORARI DI APERTURA Lunedì a Venerdì 16.00 - 19.30; Sabato e Domenica 10.00 -12.30 / 15.00 - 19.30. www.castelliperaria.it fb.com/castelliperaria
Anno della Fede
Lo sport palestra impagabile di libertà e gratuità
Sei verbi nella “tag cloud” idesofiche e culturali della medicina ale della giornata: giocare, rivelarigenerativa (terapie con cellule re, educare, comunicare, integrare, staminali adulte) per potenziaSeminario internazionale sul tema “Credenti nel mondo dello sport”, promosso dal Pontificio Consiglio della cultura. coinvolgere. E poi quattro compire il corpo umano. Da p. David Quattro obiettivi per il futuro: dare vita ad una “teologia dello sport”; creare una rete internazionale di associazioni sportive ti. Monsignor Melchor Sánchez Murray, cappellano Università cattoliche; istituire scuole di pensiero e centri di formazione per animatori e educatori sportivi in tutto il mondo, organizzare un de Toca Alameda, sottosegretario Foro Italico (Roma) l’invito a interevento “straordinario” come un incontro con i vertici dello sport mondiale del Pontificio Consiglio della culrogarsi su “come Cristo, allenatotura e incaricato del dipartimento re di vita divina, parli nelle nostre “Cultura e sport” del dicastero, ha sintetizzato come l’arte, “in un certo senso è inutile, perché la Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport: “La anime”, e sul “tipo di comunicazione più efficaieri sera in questi termini il bilancio del seminario non produce nulla”, ma senza il gioco “il mon- vera carità che l’associazionismo cattolico ha il do- ce per raggiungere le persone”. “Papa Francesco internazionale “Believers in the World of Sports” do sarebbe molto più povero e disperato”. Forte, vere di fare è aprire le nuove generazioni” di spor- ha scelto il linguaggio giusto per toccare il cuore (Credenti nel mondo dello sport), promosso dal nei diversi interventi, l’accento sul rapporto sport tivi “alla conoscenza dell’Assoluto”. Jan Tolleneer, dei giovani - la replica di padre Leonardo Lenin Pontificio Consiglio in collaborazione con l’Ufficio - corpo - fragilità - disabilità. John Swinton, do- belga, docente all’Università cattolica di Lovanio Tavares, uno dei responsabili dell’organizzazione per la pastorale del tempo libero, turismo e sport cente di teologia pratica e pastorale (University of e Ghent dove si occupa di etica dello sport, ha della Gmg di Rio de Janeiro -: con lo sport occordella Cei. Ospitato dal dicastero vaticano, l’incon- Aberdeen - Regno unito), ha messo in guardia da illustrato un progetto di prevenzione e contrasto re fare lo stesso”. Il Brasile sarà palcoscenico dei tro ha riunito, nella cornice dell’Anno della fede, “uno sport che escluda ogni vulnerabilità”, men- al doping, sviluppato tramite un approccio micro- Mondiali di calcio 2014 e delle Olimpiadi 2016: responsabili dello sport professionistico e dell’as- tre per Cristina Cangemi (Kairós Forum - Regno meso-macro, e ha sottolineato la necessità di una “Abbiamo gli occhi del mondo puntati su di noi: sociazionismo sportivo cattolico all’indomani del- unito), “anche nella fragilità del corpo spezzato si riflessione multidisciplinare su un tema lanciato come Chiesa dobbiamo agire”. la staffetta “100 metri di corsa e di fede”, organiz- manifesta la gloria di Dio”. Di qui un secco “no” dagli organizzatori: le conseguenze etiche, filoGiovanna Pasqualin Traversa zata con il Csi domenica 20 ottobre in piazza San al “riduzionismo nei confronti della vita”. Che Pietro. Quattro compiti. Dopo essersi brevemente ci sia bisogno di formazione lo testimonia James soffermato sul senso dei sei “verbi chiave” della Parker, già cappellano della squadra paralimpica a giornata, ricorsi negli interventi quasi come filo Londra 2012: “Molti atleti disabili mi confidavano conduttore della riflessione, mons. Sánchez de che il loro problema non era la gara ma l’eccessiva Toca ha delineato gli obiettivi sui quali si concen- pressione subita dagli allenatori”. A chiedere alle trerà l’impegno del suo dipartimento. Dare vita istituzioni di “investire di più perché lo sport sia ad una “teologia dello sport, che per sua natura un diritto reale e concreto per tutti i ragazzi pordovrebbe essere interdisciplinare”; creare una rete tatori di disabilità” è Massimo Achini, presidente Domenica 27 ottobre alle ore 11 nel Salone Angioletta Masiero presidente di giuria, Rodolfo internazionale di associazioni sportive cattoliche; del Csi, rendendo noto che grazie ad un progetto d’Onore della Curia Vescovile di Rovigo, in via Vettorello, Gianfranco Turato, Claudio Pavarin, istituire scuole di pensiero e centri di formazione con il governo di Haiti, nell’isola è operativo un Sichirollo, avrà luogo la cerimonia di premiazio- Alberto Cristini, Cristiana Rigobello. Durante per animatori e educatori sportivi in tutto il mon- centinaio di formatori competenti, mentre in Italia ne della prima edizione del Concorso Letterario la manifestazione verrà consegnato un premio do “esportando” l’esperienza pilota della “Scuola esistono già forme di sport ‘integrato’: alcune Internazionale “Locanda del Doge” 2013 che ha alla carriera alla scrittrice Carla Zancanaro di di pensiero” promossa dalla Cei e giunta ormai al squadre “miste” in cui giocano insieme giovani visto la straordinaria partecipazione di circa 400 Mestre per l’attività letteraria svolta nell’arco di terzo anno e, infine, organizzare un evento “stra- disabili e normodotati. scrittori italiani e stranieri che hanno inviato com- un quarantennio. Un altro premio speciale è verordinario” come un incontro con i vertici dello Corona incorruttibile. Per rilanciare “un ethos plessivamente 608 opere pubblicate da case edi- rà assegnato alla Presidente del Gruppo Autori sport mondiale: “sarebbe un segnale forte”. che sappia guardare alla dignità di ogni persona”, trici, non solo italiane. Il concorso è organizzato in Polesani Aurora Gardin per il suo impegno nella Il gioco: “inutile” ma prezioso. Nella sua rela- c’è bisogno di “una coscienza nuova” e di una collaborazione con: l’European Financial Adviser divulgazione delle tradizioni polesane. Un cozione di apertura, il cardinale Gianfranco Ravasi, vera “rivoluzione culturale”, ha chiosato Sergio Dott. Zanforlin Luciano, la “Biblioteca Guerrato”, mitato d’onore, formato dalle massime autorità presidente del Pontificio Consiglio della cultura, Belardinelli, ordinario di sociologia dei processi “La Nuova Tribuna Letteraria”, l’“Associazione cittadine, consegnerà i diversi riconoscimenti ai ha riflettuto sul senso del gioco come tessuto di culturali all’Università di Bologna. Quale ruolo Culturale Renzo Barbujani” di Rovigo, l’“Accade- poeti e agli scrittori che verranno premiati nel “gratuità e libertà”. Nell’accezione più ampia e per la fede? Tenere aperto l’orizzonte “su qualmia Veneta dello Spettacolo”, il mensile “Athesis” corso della cerimonia ufficiale. I testi degli autori creativa del termine, ha osservato, “appartiene cosa che vale ben più dello sport”: la conquista e la rivista “Ventaglio Novanta”. La giuria è com- premiati verranno interpretati dagli attori Andrea all’essenza stessa dell’umanità” e dovrebbe esse- della “corona incorruttibile” descritta da San posta da: Stefano Valentini presidente onorario, Zanforlin e Angioletta Masiero. re “un’analogia per parlare della fede”. Il gioco, Paolo. Aggiunge Edio Costantini, presidente del-
Rovigo - Curia Vescovile
Premiazione del Concorso “Locanda del Doge” Domenica 27 ottobre alle ore 11
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la Settimana
società
Attenzione al mondo della scuola
Maestri del Lavoro: una realtà importante per il Polesine
“Un’associazione che svolge un importante ruolo sul territorio e che vuole esserlo sempre di più” è questo il leitmotiv della relazione organizzativa che il Console provinciale dei Maestri del Lavoro, Paolo Pizzardo (nella foto), ha presentato al suo consiglio direttivo. L’intervento ha preannunciato un periodo ricco di iniziative, che il Consolato provinciale rodigino intende dipanare nel migliore dei modi. Come è noto, i Maestri del Lavoro sono membri di un’associazione particolarmente attiva nel diffondere e promuovere la cultura ed il vlore del lavoro; impegno che si evidenzia in modo ancora più rilevante in questo delicato e difficile momento della storia economica italiana. Proprio per questi motivi, Pizzardo ha voluto in primo luogo ribadire l’attenzione verso il mondo della scuola, dove, grazie al collaudato e proficuo rapporto di collaborazione con le diverse istituzioni, con l’avvio del nuovo anno scolastico sono riprese le attività dell’associazione. Per inciso, proprio il prossimo 7 novembre a Palazzo Celio, sede della Provincia di Rovigo, verranno effettuate le premiazioni degli studenti delle scuole professionali che hanno partecipato all’edizione 2012/2013 del Concorso
Una serie di incontri
Scuola-Lavoro. Attualmente i soci della sezione provinciale sono 83 e molti di loro, oltre a mettere a disposizione la propria esperienza nelle citate attività scolastiche, operano altresì in diverse altre associazioni di volontariato locali. A breve si festeggeranno i 60 anni dalla fondazione dell’associazione nazionale ed i 50 anni dalla costituzione del Consolato polesano. In Provincia di Rovigo, dal 1953 ad oggi, sono stati ben 202 i Maestri decorati. Paolo Pizzardo ha invitato quanti ambiscono ad entrare a far parte di questo importante sodalizio ed a ricevere la prestigiosa decorazione, a presentare formale richiesta entro il prossimo 31 ottobre. Al fine di qualificare ulteriormente le attività del Consolato, con la col-
laborazione di diverse Università Popolari presenti sul territorio Polesano ed in particolare del Consorzio Università di Rovigo, sono in fase di preparazione una serie incontri aperti al pubblico. Il primo è in programma il 12 novembre, presso l’Università Popolare di Santa Maria Maddalena, sul tema “Polesine terre di bonifica”. Al fine di intensificare e diffondere le informazioni sulle molteplici attività promosse dai Maestri del Lavoro, oltre alla decisione di pubblicare un bollettino informativo con cadenza semestrale, è stata data notizia della prossima costituzione dell’Associazione “Amici dei Maestri del Lavoro” che farà da supporto alle attività del Consolato provinciale. Per il 2014 sono state confermate la sesta edizione del progetto “Scuola-lavoro” 2013-2014 e, a maggio, la 14^ giornata del Maestro del Lavoro. Infine, dopo aver dato informazione sulla proposta rivolta ai comuni per la costituzione di un osservatorio permanente sul lavoro, è stato comunicato ai soci che la tradizionale “Festa degli Auguri” si terrà il 7 dicembre in un comune della zona del Delta del Po. Il programma è ancora in fase di studio.
domenica 27 ottobre 2013
Rovigo - Grazie a “Insieme possiamo”
Il grande Cuore di Rovigo Un ecografo per la Pediatria
Da circa un mese è presente, nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Rovigo, l’ecografo acquistato grazie alla lotteria “Insieme possiamo”. Il progetto di solidarietà ha avuto come destinatari i bambini che accedono al reparto di Pediatria e che potranno avere, grazie alla generosità dei cittadini, un ecografo a disposizione, senza dover essere trasferiti in altri reparti per le valutazioni diagnostiche necessarie. L’iniziativa, partita lo scorso aprile, infatti, puntava a raccogliere fondi per l’acquisto di un ecografo portatile in modo da garantire diagnosi tempestive ed efficaci sui piccoli pazienti. L’obiettivo è stato centrato anche grazie al contributo che ASM SET ha messo a disposizione con entusiasmo e partecipazione, riconoscendo l’alta valenza del progetto promosso dall’AIL (Associazione Italiana contro le leucemie) e che ha visto coinvolte numerose realtà sportive ed imprenditoriali del nostro territorio con il patrocinio dell’Azienda ULSS 18 della Provincia e del Comune di Rovigo. Fondamentale è stato il contributo del Centro Commerciale La Fattoria che ha messo in palio, attraverso la lotteria “Insieme possiamo”, 100 premi con un montepremi complessivo di 15.725,00 euro. Grazie alla lotteria ed ai contributi delle associazioni partecipanti, sono stati raccolti complessivamente 42.123,72
IX Edizione de Festival Internazionale Domenico Montagnana
“Antonio Stradivari e Domenico Busano ospiti di Domenico Montagnana” Lendinara dal 30 ottobre al 29 novembre
La IX edizione del Festival Internazionale Domenico Montagnana, avrà luogo dal 30 Ottobre al 29 novembre 2013 alle ore 21.00 a Lendinara, nelle Chiese di S. Sofia e di S. Agata dei Frati Cappuccini. Il programma di questa IX edizione è quasi interamente dedicato alle culture musicali del Nord, dell’Est Europa e dell’Oriente. Attraverso la figura di Domenico Montagnana, illustre liutaio di Lendinara, dove nacque nel 1686, e i suoi strumenti, si vuole far conoscere ogni anno nuovi prestigiosi interpreti del panorama musicale internazionale , in modo particolare nell’ambito degli strumenti ad arco, e al tempo stesso offrire agli ascoltatori la possibilità di scoprire compositori e opere nuove. Un Festival unico nel suo genere quello promosso dall’Associazione Polesine Musica, che utilizzando la maestria e le opere lasciateci dal grande costruttore di Lendinara, promuove iniziative di altissimo livello interpretativo, aiutata dal fatto che tutti gli strumenti di questo artigiano polesano sono nelle mani di interpreti di prim’ordine. Come nel caso del concerto d’apertura del 30 Ottobre, affidato alla maestria del violoncellista russo Boris Andrianov, accompagnato per l’occasio-
ne dall’orchestra di Padova e del Veneto, che si esibirà suonando uno strumento del 1740 di Domenico Montagnana di proprietà della Collezione di strumenti dello Stato Russo in musiche di Boccherini e Tchaikovsky. Nel secondo concerto la giovane violinista tedesco/ coreana Suyoen Kim, primo premio ai Concorsi Leopold Mozart e Joseph Joachim di Hannover, ci regalerà l’opportunità di scoprire ll’arte del più celebre compositore coreano vivente Ysang Yun e del capolavoro bachiano per violino solo “La Ciaccona”, vertice assoluto della lettera-
tura per violino solo scritta da Johann Sebastian Bach. La conclusione della stagione sarà affidata al più celebre dei violinsti francesi d’oggi, Philippe Graffin, impegnato assieme al direttore finlandese Tuomas Rousi e all’orchestra di Padova e del Veneto in opere della cultura musicale norvegese e russa.
concerto n.8 G.481 per violoncello e orchestra Venerdì 15 Novembre 2013, Chiesa di S.Agata dei Frati Cappuccini, Lendinara: Suyoen Kim violino Programma: J.S.Bach Partita n. 1 per violino solo; E.Ysaye Sonata n. 3 per violino solo; I.Yun “ Lina nel giardino” per violino solo; J.S.Bach Partita n. 2 con Ciaccona Venerdì 29 Novembre 2013 Chiesa di S.Sofia, Lendinara: Philippe Graffin violino, Thuomas Rousi direttore, Orchestra di Padova e del Veneto Programma: E.Grieg due pezzi Elegiaci per archi; E.Elgar Serenata per archi; J.Svendsen Romanza in Fa maggiore per violino e orchestra; R.Shchedrin Concerto Cantabile per violino e orchestra. Nelle foto: la violinista tedesco/coreana Suyoen Kim ed il violinista francese Philippe Graffin.
euro che hanno permesso l’acquisto dell’ecografo. Lo strumento acquistato è facile da usare, ergonomico e funzionale e combina le ultime tecnologie ecografiche con le migliori qualità di immagine.
SAE - Gruppo di Rovigo
Condividere e annunciare la Parola Calendario Attività 2013/2014
Appuntamenti mensili Rovigo via Alberto Mario,36 - ore 16.30 Lunedì 28 ottobre - Relazione sulla 50a Sessione di Formazione Ecumenica SAE: “Condividere e annunciare la Parola” Lunedì 25 novembre - Introduzione ai Vangeli Lunedì 16 dicembre - Vangelo di Giovanni - I dialoghi Lunedì 24 febbraio - Vangelo di Giovanni - I segni Lunedì 24 marzo - Vangelo di Giovanni - “Io sono”: rivelazione di Gesù Lunedì 14 aprile - Lettura di un Documento Ecumenico Lunedì 25 maggio - Incontro di Preghiera Conferenze pubbliche Rovigo Accademia dei Concordi - Inizio ore 18.00 Venerdì 25 Ottobre 2013 - Il Regno di Dio: speranza per l’umanità o utopia?,Relatore: Paolo Ricca - Teologo protestante Lunedì 10 Marzo 2014 - Il Regno di Dio nella prospettiva evolutiva di Pierre Teilhard de Chardin, Relatore: Carlo Molari - Teologo cattolico Altre iniziative Visita alla Venezia Ortodossa - (data da precisare) Appuntamenti SAE Nazionale Convegno di Primavera (data e luogo da precisare) 51a Sessione di Formazione Ecumenica Napoli - Cappella Cangiani (data e tema da precisare Date importanti 17 gennaio: giornata del dialogo ebraico-cristiano; 18/25 gennaio: settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; 24 gennaio 2014: celebrazione ecumenica ore 21 presso la Chiesa dei Frati Cappuccini; 8 giugno: pentecoste; 1 settembre: giornata per la salvaguardia del creato; 27 ottobre: giornata del dialogo cristiano-islamico. • Il S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche) è un movimento interconfessionale di laici per l’ecumenismo e il dialogo ebraico-cristiano. È nato a Venezia nel 1947 per iniziativa di Maria Vingiani, sua attuale Presidente emerita. La sede nazionale è a Milano in Piazza S. Eufemia n. 2. Tel.: 02878569 - Fax: 0286465295 -saenazionale@gmail.com - www.saenotizie.it • Il S.A.E. è soggetto accreditato dal Ministero dell’istruzione per la formazione del personale della scuola (D.M. 177/2000 e D.M. 26/7/2007 prot. n. 15325) • Dal 2006 è nato a Rovigo un “gruppo SAE” interconfessionale che si riunisce una volta al mese, di lunedì, in Via Alberto Mario n. 36, presso le Missionarie della Redenzione. • L’attività del gruppo vuole favorire l’esperienza del dialogo e il servizio di formazione ecumenica. • Responsabile del gruppo SAE è la Dott.ssa Alessandra Moretto tel. 0425 28122.
“Antonio Stradivari e Domenico Busano ospiti di Domenico Montagnana”
Programma
Mercoledì 30 Ottobre Chiesa di S.Sofia, Lendinara: Boris Andrianov violoncello, Orchestra di Padova e del Veneto P r o g r a m m a : A.Dvorak Serenata Op.22; P.I.Tchaikovsky Notturno e Andante cantabile per violoncello e orchestra; L.Boccherini
È dotato di due sonde pediatriche, una per eseguire ecografie cardiache e addominali e una per eseguire ecografie cerebrali e permette di ottenere diagnosi in tempo reale e direttamente al letto dei piccoli pazienti.
Direttore responsabile BRUNO CAPPATO Direzione e reDazione: Rovigo, via Sichirollo, 74 - tel. 0425.34534 fax 0425.30608 - e-mail: lasettimana@lasettimana.ro.it amministrazione@lasettimana.ro.it - www.lasettimana.ro.it Tipografia: Think Adv srl - via Levà,32 - 35026 Conselve (Pd) Registrazione al Tribunale di Rovigo, decreto del 28 maggio 1948 al n. 6 del registro periodici. Abbonamenti 2013: Annuale ordinario per il 2013 E 47, semestrale E 28; per l’estero E 150; Amico E 100 - c.c.p. n. 6253430 - via Sichirollo, 74 - 45100 Rovigo - N. ROC 7848 CoDiCi iban: • Cassa di Risparmio di Ferrara Sede di Rovigo: IT65H0615512200000000009277 • Uff. Postale Rovigo: IT07R0760112200000006253430
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UnIone STAMPA PERIoDICA ITALIANA
FedeRazIone ITalIana SETTIMANALI CATToLICI
la Settimana
polesine
domenica 27 ottobre 2013
Gavello
Un pellegrinaggio di gioia
In Piazza San Pietro
Il conforto del Papa
Incontro con Papa Francesco all’udienza di mercoledì 16 ottobre
Era il desiderio di tanti parrocchiani partecipare all’udienza di papa Francesco, di conoscerlo, di ascoltarlo, di assaporare la sua presenza. Grazie così all’iniziativa del parroco don Adriano Montorio in 45 persone, parrocchiani e non, siamo partiti martedì 15 ottobre destinazione “Roma”. L’arrivo nel pomeriggio del giorno che precede l’udienza, ci ha dato l’opportunità di visitare l’imponente basilica di S. Pietro in Vaticano, come sempre gremita di tanti visitatori incuriositi, e non sempre ammutoliti, di fronte alla maestosità delle sue numerose opere artistiche, ma soprattutto abbiamo percepito la presenza di tanti fedeli accorsi in preghiera in una delle Chiese più grandi del mondo, cuore del cattolicesimo. Al termine abbiamo raggiunto l’hotel per la cena, mentre il nostro parroco, don Adriano Montorio, con due amici, era invitato a partecipare alla cena con il Papa Francesco in Casa Santa Marta del Vaticano. Nella serata non è mancata l’occasione per apprezzare l’atmosfera cosmopolita della capitale, visitando alcune delle bellezze della città. Ma il vero e proprio fulcro del nostro pellegrinaggio è stata la partecipazione all’udienza di papa Francesco il mercoledì mattina. Pieni di entusiasmo ci siamo diretti verso piazza S. Pietro, dove ci aspettava una moltitudine di persone venute da tutto il mondo, piene di ammirazione verso questo nuovo papa. Immersi in questa fiumana di genti di ogni età, di lingue e culture diverse, immersi dai colori dei cartelloni e dalle bandiere che rappresentano la provenienza di ciascun gruppo; abbiamo atteso con impazienza e concitazione l’arrivo del pontefice. Al momento della sua apparizione nella piazza grande è stata l’emozione. Non è passato inosservato il vedere la sua particolare attenzione verso i bambini e gli ammalati,
la sua dolcezza, i suoi sorrisi e i suoi saluti che ha dispensato un po’ verso tutti; ma anche l’umanità e l’umiltà nel fermarsi ad abbracciare e compiere piccoli gesti di simpatia, come lo scambio del copricapo con alcuni partecipanti. Al momento della catechesi, le grida e le acclamazioni si sono tutto d’un tratto placate per dare spazio, in religioso silenzio, alle parole del papa: “La Chiesa ha le sue radici nell’insegnamento degli Apostoli, testimoni autentici di Cristo, ma guarda al futuro, ha la ferma coscienza di essere inviata - inviata da Gesù -, di essere missionaria, portando il nome di Gesù con la preghiera, l’annuncio e la testimonianza. Una Chiesa che si chiude in se stessa e nel passato, una Chiesa che guarda soltanto le piccole regole di abitudini, di atteggiamenti, è una Chiesa che tradisce la propria identità; una Chiesa chiusa tradisce la propria identità! Allora, riscopriamo oggi tutta la bellezza e la responsabilità di essere
Chiesa apostolica! E ricordatevi: Chiesa apostolica perché preghiamo - primo compito - e perché annunciamo il Vangelo con la nostra vita e con le nostre parole.” Un particolare saluto è andato infine ai bambini, ai giovani e agli sposi novelli: futuro dell’umanità; ma anche agli ammalati, che nella loro fragilità hanno bisogno del nostro amore e sostegno soprattutto con la preghiera. Al termine dell’udienza un po’ tutti abbiamo invidiato Ober che ha avuto il privilegio di ricevere un caloroso bacio dal papa. Al ritorno da queste due intense giornate ci è rimasto il ricordo di un papa che sa avvicinarsi al cuore della gente, che sa essere con il suo carisma e il suo entusiasmo il volto riflesso di Gesù Cristo, ma soprattutto ci è rimasto il messaggio di missionarietà della comunità cristiana che deve farsi testimone della parola del vangelo. Giorgia
Rovigo - Unità delle Commende
Dieci lunedì per i 10 Comandamenti A S. Maria delle Rose
Dopo la Scuola di Preghiera alla Madonna Pellegrina e gli incontri sul “Credo” a S. Maria delle Rose, sono iniziati lunedì scorso a S. Antonio, gli incontri su “Il nome dell’Amore” pagine nuziali della Bibbia, animato dal parroco Don Giampietro Ziviani. Lunedì 28 ottobre alle ore 19.00, dopo la Messa vespertina, prenderanno il via i “Dieci lunedì per i Dieci Comandamenti”. Gli incontri saranno a scadenza mensile e saranno preceduti da un incontro introduttivo e seguiti da uno conclusivo su “La nuova Legge di Gesù”! Saranno condotti dall’arciprete di Buso padre Mario Gallian. Il Domenicano ha già condotto la “Scuola di preghiera” e la Catechesi sul “Credo” nelle Comunità dell’Unità pastorale delle Commende. Padre Mario consiglia di partecipare portando il testo del “Catechismo della Chiesa Cattolica” e il volume “I Dieci Comandamenti” di p. Livio Fanzaga. Ecco il calendario degli incontri: Introduzione: 28 ottobre Non Avrai altro Dio I parte: 4 novembre Non avrai altro Dio II parte: 11 novembre Non nominare il nome di Dio: 18 novembre
Ricordati di Santificare le feste: 25 novembre Onora il padre e la madre: 2 dicembre Non uccidere: 9 dicembre Non commettere adulterio I parte: 16 dicembre Non commettere adulterio II parte: 13 gennaio Non rubare: 20 gennaio Non dire falsa testimonianza: 27 gennaio Non desiderare la donna d’altri - Non desiderare la roba d’altri: 3 febbraio La nuova Legge di Gesù: 10 febbraio. I Sacerdoti ed i Consiglio pastorale dell’Unità intendono aiutare i fedeli laici a conoscere l legge del Signore. Una legge d’amore che mira a realizzare ogni essere umano e riportando le parole di S. Ireneo nel pieghevole lo ribadiscono: “Il Signore comandò l’amore, ed insegnò giustizia verso il prossimo, affinché l’uomo non fosse ne ingiusto, né indegno di Dio. Così per mezzo del Decalogo, Dio preparava l’uomo a diventare suo amico e ad avere un solo cuore con il prossimo … Le parole del Decalogo restano validissime per noi. Lungi dall’essere abolite, esse sono state portate a pienezza di significato e di sviluppo dalla venuta del Signore nella carne”. AG
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La carezza a Valentina Frigato
Valentina Frigato polesana doc di Rovigo, da un anno domiciliata presso il Centro di accoglienza per disabili “Fondazione Franchin Simon Onlus” di Montagnana, ha incontrato Papa Francesco. Martedì 24 settembre in mattinata, un gruppo di disabili del Centro medesimo, accompagnati dai famigliari e da un sacerdote della Parrocchia del Duomo di Montagnana, sono partiti in direzione di Roma per essere puntualmente presenti all’udienza Papale del mercoledì successivo. A parte l’alzataccia del mercoledì mattina (5.30), per arrivare presto ed evitare le lunghe code per l’accesso a Piazza San Pietro, tutto è andato nel migliore dei modi; i disabili con i genitori, provenienti da ogni dove, sono stati sistemati appena sotto la grande scalinata della chiesa, in una posizione molto vicina a dove si trovava il Papa, ed eravamo molto felici per la posizione. Poi la grande sorpresa: Papa Francesco vuole vedere tutti i disabili ed i loro famigliari, uno ad uno. Così, al termine della cerimonia e dei giri fatti sulla papa-mobile in mezzo alla folla (100.000) che lo acclamava in tutte le lingue, dopo un susseguirsi di grida di gioia e di incitamento, il Papa è venuto da noi, da coloro che sono stati provati dalla sofferenza. Eravamo tutti in fila con i nostri ragazzi e più Papa Francesco si avvicinava, più l’emozione saliva... Quando è arrivato da noi, mia moglie ed io, con voce interrotta dall’emozione gli abbiamo dato la mano e gli abbiamo presentato Valentina; Lui come aveva fatto con gli altri ragazzi, l’ha accarezzata, ma nostra figlia, alquanto agitata in quel momento, non voleva (da sempre non ama farsi toc-
care) e l’ha graffiato. Il Papa ha istintivamente ritratto la mano e noi genitori ci siamo scusati con il Santo Padre, dicendogli che Valentina purtroppo è da sempre così. Papa Francesco ci ha guardato con gli occhi di chi sa e conosce la sofferenza e ha accarezzato nuovamente Valentina, quindi ci ha salutato ed è passato all’altra ragazza disabile che era in fianco a noi. Non so descrivere l’emozione
di quel breve momento toccante che resterà vivo in me e mia moglie, non avevamo provato nulla di simile prima e non è che la nostra vita poi, sia cambiata, anzi è la stessa. Però una cosa Papa Francesco ce l’ha trasmessa in quel breve minuto con il suo sguardo: forza, coraggio e tanta serenità ed è forse questo il miracolo più grande. I genitori di Valentina
Crespino
L’abbraccio con il Papa Il blitz della Piccola Chiara Prearo
Una piccola parrocchiana di Crespino è riuscita a “strappare un abbraccio ed un bacio a Papa Francesco. Il tutto è successo durante l’udienza di mercoledì 11 settembre scorso: la famiglia di Chiara Prearo ha partecipato all’udienza e, non appena la Papa Mobile si è avvicinata al punto in cui si trovava la piccola, con la complicità del fratello Alberto, ha scavalcato le transenne, “scartato” una guardia svizzera, per raggiungere di corsa Francesco. Gli addetti al “sollevamento” dei bambini si sono trovati davanti al fatto compiuto e non hanno potuto fare altro, fra l’ilarità dei sorpresi presenti, che agevolare la sua salita sull’auto. L’abbraccio è stato lungo e commovente, lei lo ha stretto forte chiedendogli di aiutare i suoi nonni, è anche riuscita a consegnargli un cd che una sconosciuta signora le aveva precedentemente affidato. Diventa quasi inutile sottolineare la soddisfazione e l’emozione di tutti, il tutto avviene in pochi attimi ma sicuramente molto intensi. Nelle foto, non chiarissime in quanto fatte in fretta, tra le tre la più significativa è sicuramente quella dove si può notare Chiara, in primo piano in basso, e Francesco sullo sfondo, credo che chiunque possa cogliere nei suoi occhi una grande gioia.
Nelle foto: (in alto) la piccola Chiara mentre abbraccia il Santo
Padre, (sotto) Chiara in primo piano e sullo sfondo il papa.
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la Settimana
polesine
Adria - Cattedrale
Al Teatro Ferrini “Polesine In .. Canto”
Con il Soldanella e Monte Pasubio Rovigobanca Si sono esibiti venerdì 11 ottobre 2013, per la gioia del folto pubblico presente, il Coro Soldanella di Adria, diretto dal m° Cristiano Roccato in canti del loro tradizionale repertorio. Ospite della serata il Coro Monte Pasubio Rovigobanca di Rovigo, con quasi 50 elementi, che ha presentato un programmi di canti polesani, magistralmente diretti dal m° Pierangelo Tempesta. L’iniziativa, particolarmente gradita dalla nostra parrocchia, poiché lo scopo della serata era raccogliere offerte per la Scuola Materna M. Immacolata. Presenti alla serata mons. Mario Furini arciprete della Cattedrale e Presidente della Scuola, le Suore Carmelitane sr. Ausilia, sr. Antonina e la Coordinatrice didattica sr. Gisella, le rappresentanti del corpo docente m.a Lucia e Rita, alcuni componenti del Comitato di Gestione, alcuni genitori e bambini in rappresentanza dei frequentanti l’Asilo, la dirigente scolastica Laura Cassetta e Mara Bellettato, nella duplice veste di Presidente del Soldanella e consigliere comunale delegata alla Cultura. Il successo della serata è
domenica 27 ottobre 2013
Adria - Un anno fa...
Ricordando mons. Nereo Fogato La testimonianza di una parrocchiana
Caro don Nereo, un anno fa l’improvvisa malattia, “il progetto di Dio” e il distacco. Nell’ultimo periodo tu non hai mai perso il sorriso e io, fino all’ultimo, non ho mai perso la speranza. Voglio scrivere per ringraziare Dio e ringraziarti per il privilegio di avere potuto esserti vicino e per avere potuto aiutarti nei giorni di sofferenza. Gli anni “trascorsi” con te, seppur al “tramonto” della tua vita (espressione che tu usavi) sono stati, per me, un percorso di crescita interiore e umana. In ogni mio sorriso di oggi ci sono i consigli, le chiacchierate, il conforto e l’affetto che tu mi hai dato nella spontaneità e
nella naturalezza di un’amicizia che non potrò mai dimenticare. Tu, il mio confessore paterno e fraterno allo stesso
tempo. D’altra parte, “la giovinezza non è un periodo della vita ma uno stato d’animo, un effetto della volontà, una vittoria del coraggio sull’amore delle comodità” (cit.) …e tu, eri giovane anche a ottant’anni. Non potrò mai dimenticare il tuo fare gioioso, la generosità e purezza dei gesti, l’amore per il tuo ministero, per il quale mi chiedevi di pregare. Per me, giovane all’alba della vita, tu sei stato un mirabile esempio. La cosa bella è che tu continui a essere vicino a tutti coloro che ti vogliono bene. Nulla è cambiato, ne sono certa. Sia lode grande a Dio! S.B.
Rovigo - Palazzo Nodari
Giornata mondiale contro la povertà Un fenomeno sempre più in aumento
stato sottolineato dai numerosi applausi del pubblico
presente che occupava tutti i posti a disposizione del Teatro Ferrini, coinvolgendo nell’entusiasmo anche i cori presenti. La generosità del pubblico si è dimostrata con la somma di 400 euro, raccolta come offerte per la scuola materna. Durante l’intervallo dello spettacolo, sono saliti sul palcoscenico anche i bambini ed i rappresentanti dell’Asilo con dei simpatici doni per i cori presenti: ai due presidenti del Soldanella e del Monte Pasubio una grande foto incorniciata con i bambini delle paritarie di Adria che rendevano omaggio alla Madonna del Rosario durante le recenti Feste Quinquennali, ai due direttori una “onorificenza universitaria” preparata e consegnata dai bambini della scuola materna come ringraziamento per il concerto di beneficenza ed il sentito discorso di gratitudine di mons. Mario Furini. La serata è terminata con alcuni brani eseguiti dai cori riuniti sul palco, che ha gioiosamente coinvolto tutto il pubblico presente.
Ottobre mese dell’anziano
Attenzione all’Alzheimer: incontro alle famiglie L’impegno della Provincia
Molte iniziative proposte nel mese sono concentrate sull’invecchiamento attivo declinato nella promozione dei sani stili di vita, della partecipazione attiva all’interno della comunità, dell’educazione permanente. Quest’anno però l’impegno maggiore e l’attenzione particolare ho voluto concentrarla sulla malattia dell’Alzheimer. E’ diventata una emergenza sia per il numero delle persone colpite, che di quelle coinvolte. Le famiglie sole, confuse disperate si trovano ad affrontare una situazione sconosciuta e spesso insopportabile psicologicamente e fisicamente. Saranno molti gli incontri che dedicheremo alle famiglie andando ad incontrarle anche nelle piccole comunità dove attraverso la presenza di medici e psicologi cercheremo di dare loro indicazioni e sostegno. Sarà invece di un livello superiore il ciclo di formazione professionale sull’Alzheimer che dedicheremo agli operatori sociali e agli amministratori pubblici sempre nell’ottica di offrire strumenti necessari ad affrontare la cura, l’assistenza e l’organizzazione dei servizi. Molte le collaborazioni che ancora una volta si mettono in gioco in questo difficile contesto e che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente.
Vecchie e nuove povertà si incrociano pericolosamente nelle società moderne. Per questo nei giorni scorsi, in occasione della giornata mondiale contro la povertà, il Comune di Rovigo insieme alla rete di associazioni che fanno parte del Tavolo dei senza fissa dimora, ha voluto porre l’attenzione su questa importante tematica. “E’ un tema sempre più angosciante – ha detto l’assessore ai Servizi Sociali Gianni Saccardin -, per questo, abbiamo cercato di lavorare in sinergia per poter avere contributi e una rete di enti e associazioni che possano dare sostegno alle tante persone che necessitano di bisogno. E’ stata coinvolta anche la conferenza dei sindaci affinchè anche i Comuni fossero solidali con questo percorso. Oggi vogliamo ricordarci una volta in più dei senza dimora, sensibilizzando l’opinione pubblica su questo tema”. Per una stima approssimativa delle persone in condizioni di povertà relativa e assoluta, come ha spiegato Carlo Zagato di Porto Alegre, insieme a Roberta Lorenzetto, si può ricorrere al valore calcolato dall’Istat sull’incidenza media nel Nord Italia. Applicando questo indicatore, si possono calcolare circa 1.700 persone in condizioni di povertà assoluta a Rovigo e 8.000 nell’intera provincia. Più alta è l’incidenza della povertà relativa, quella dei cittadini la cui spesa media mensile è inferiore al 50% della media nazionale. Sempre sulla base degli indicatori Istat, si possono stimare circa 3000 persone a Rovigo e 14.500 nella provincia. La rete territoriale per i senza dimora offre un quadro abbastanza preciso dei bisogni espressi dalla persone in condizioni di povertà estrema o senza dimora che gravitano nella città capoluogo. Le situazioni più gravi riguardano prevalentemente uomini, di nazionalità straniera e di età media di circa 40 anni. Ma assieme a loro vi sono anche molti italiani e donne, italiane e straniere. Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati attivati a Rovigo diversi servizi per persone in condizioni di povertà estrema o senza dimora. Sono stati aperti due asili notturni, tre convivenze guidate, un’unità di strada e una mensa serale per i poveri. Servizi che hanno captato fin da subito persone residenti o domiciliate in Polesine, con forme di disagio estremo.
Annualmente sono circa 200 le persone che necessitano di un’accoglienza notturna o residenziale (circa 120 nei soli dormitori), oltre 400 i fruitori delle mense popolari cittadini, circa 800 gli utenti dei due centri di ascolto cittadini, oltre 1.500 i cittadini che hanno chiesto sostegno privato in generi di prima necessità. In occasione di questa giornata si terrà anche la Notte dei senza dimora, come ha annunciato Donata Tamburin presidente di Arcisolidarietà, affian-
cata dalla volontaria Sophie Samyn, presente anche Angela Pasini di Emmaus di Fiesso. Nel piazzale della stazione ci sarà il camper Emmaus e chi vorrà potrà condividere l’esperienza di dormire fuori, ma sarà un momento per fermarsi a riflettere. E’ stato inoltre lanciato l’appello di portare delle coperte che il camper potrà utilizzare e distribuire quando, da metà novembre, inizierà il suo servizio di assistenza ai senza tetto.
Crocetta
Saluto a Regolo Per anni sagrestano
Carlo Bergamaschi di Crocetta, è stato per lunghi anni impegnato come sagrestano in parrocchia. Carlo, a Crocetta era conosciuto con il soprannome di Regolo per il sua professione di Sarto, era nato il 10-06-1925 ed è mancato il 7 ottobre in ospedale a Trecenta dopo un breve periodo di degenza. Amorevoli le cure che a lui sono state date in questi anni da diverse persone di Crocetta, come riconoscenza al suo essere stato sempre disponibile verso tutti. Una parrocchiana così lo ricorda. S. Agostino ha scritto: mi è dolce piangere, le lacrime hanno preso il suo posto nel mio cuore ... riempiendolo di consolazione. Caro Regolo Un amico che non c’è più lascia un vuoto nel quotidiano ma trova un posto nel nostro cuore e tu sei stato un esempio esemplare per la nostra comunità. Hai lavorato con ago e filo per tantissimo tempo, una volta in pensione sei diventato il nostro sacrestano ma la cosa principale … sei stato la nostra mascotte … sempre presente. Abbiamo riso insieme, ci siamo presi in giro e talvolta anche alzato la voce ma una scrollata di spalle, un sorriso e tutto passava. Probabilmente avevano bisogno di te lassù. S Pietro ti darà il compito di tenere i mazzi di chiavi di qualche cancello del paradiso … e noi sappiamo che l’esperienza l’hai ben fatta!! Con i tempi che corrono si fatica a trovare lavoro e tu sei fortunato perché l’hai trovato a tempo indeterminato … Ciao Regolin!!!
Rovigo - Duomo
Il commiato cristiano al Prof. Don Valorz La Liturgia presieduta dal Vescovo
Alle 11.00, all’ora della Messa grande, nel Duomo cittadino, è stata celebrata la Liturgia funebre per il prof. Don Giuseppe Valorz, lunedì 21 ottobre. Oltre quaranta i sacerdoti che hanno concelebrato e tra essi il Rettore del Seminario, Don Antonio Donà, quello della Casa del Clero mons. G. De Stefani, mons. Claudio Gatti Vicario Generale, gli arcipreti della Cattedrale e del Duomo e tanti amici ed ex allievi hanno fatto corona alle tre Sorelle che con i nipoti di Don Giuseppe occupavano i primi banchi. Un rito solenne e semplice come sarebbe piaciuto a Lui, Don Valorz: canti assembleari e l’immancabile – nella melodia gregoriana – “In Paradisum”. L’Omelia del Vescovo E’ invito a riflettere – ha iniziato il Vescovo – la morte di Don Giuseppe, sulla precarietà della nostra vita, e citando la prima lettura: “Il ricordo della mia miseria e del mio vagare è come assenzio e veleno, ben se ne ricorda e si accasci dentro di me la mia anima …”. La Parola però poi assicura che la nostra vita non è destinata ad essere azzerata nel sepolcro, ma è destinata ad entrare nella piena comunione con Dio nella sua Casa: “Sappiamo che quando sarà distrutta la nostra dimora terrena, che è come una tenda, riceveremo da Dio una abitazione eterna nei cieli …” (2 Cor,5,1). E commentando il
la Settimana
polesine
domenica 27 ottobre 2013
Signore. Con questa fede – ha continuato - con questo impegno accompagniamo Don Giuseppe Valorz alla casa del Padre. Nel tracciare un profilo di Don Giuseppe il Vescovo ha sottolineato che si distinse per la passione con cui svolgeva il suo compito, il suo donare l’amicizia, la sua passione per le “montagne”, la sua devozione alla Madre di Dio.
Vangelo di Luca, ci ha ricordato che lo Sposo ci attende e ci viene a prendere per la grande festa! Che fare? Il Vescovo ha ricordato che bisogna essere pronti, con la cintura ai fianchi, in tenuta da viaggio, con le lucerne accese per testimoniare l’amore del Signore! “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere e conoscano il Padre che è nei cieli …” e per essere pronti ad aprire allo Sposo appena arriva e bussa. E citando l’Apocalisse: “ Ecco sto alla porta busso. Dice il Signore – se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre, io verrò da Lui,e cenerò con Lui”. Insomma il Vescovo ci ha ricordato che siamo tutti destinati alla Festa eterna del
Gli amici dell’UCIIM Il Vescovo ha voluto rendere pubblico quanto l’UCIIM ha espresso, in occasione della morte di Don Giuseppe. “Vogliamo esprimere i profondi sentimenti di stima di affetto, di riconoscenza verso il consulente ecclesiastico storico della nostra sezione UCIIM. Lui stesso l’ha voluta, sostenuta, accompagnata, difesa … abbiamo sempre colto la sua ampia cultura … ha voluto formare attraverso l’UCIIM docenti e dirigenti che fossero veri testimoni di Cristo … Esigente con se stesso e con noi, ci ha insegnato che la fede va vissuta con coraggio, senza esitazioni, forti come la roccia delle sue montagne trentine …”. Nell’attesa della resurrezione Al termine del rito, dopo il canto dell’ “In paradisum”, il lungo corteo dei Concelebranti ha accompagnato la bara sul sagrato, da dove è partita per raggiungere il cimitero. AG
La sua testimonianza nella scuola e nella comunità cristiana
Don Giuseppe Valorz di Eugenio e di Anna Iachelini era nato a Revò in provincia di Trento il 7 gennaio 1930. Del suo Trentino ha conservato l’amore alle montagne, alle quali ritornava spesso quando gli era possibile. Maturò la sua vocazione al sacerdozio a S. Sofia di Lendinara, accanto a mons. Pietro Mazzocco prima e a mons. Ennio Giusberti poi. Gli anni di Seminario passarono presto, ma don Giuseppe dovette prolungare per volontà dei Superiori, i suoi studi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, già nel 1951, essendosi distinto per l’impegno ed i risultati ottenuti. 6 luglio 1952: prete! Fu ordinato sacerdote nella antica chiesa di San Bortolo , nell’omonimo quartiere cittadino il 6 luglio 1952. La Cappella del Seminario era in piena ristrutturazione. Il vescovo Guido M. Mazzocco, pur derogando alla consuetudine di celebrare in Seminario, fu assai felice di poter dare più spazio ai fedeli e amici che vollero partecipare al sacro rito. Quell’anno i diaconi che si presentarono per essere ordinati presbiteri furono sette - Bonvento don Tristano, Cristofori don All’albeggiare del 18 ottobre chiudeva la lunga giornata terrena il
Prof. Don Giuseppe Valorz Sacerdote da oltre 60 anni. L’annuncia il Vescovo di Adria - Rovigo unitamente al Presbiterio, alle sorelle Rita, Giovanna e Anna Maria, ai Parenti e alla Casa del Clero. Domanda la preghiera per l’anima del sacerdote che ha fedelmente servito la Chiesa Polesana: in Seminario, nella Scuola e nel mondo della cultura. La liturgia funebre sarà celebrata a Rovigo in Concattedrale alle ore 10.00 Lunedì 21 ottobre 2013.
Valerio, Fogato don Nereo, Malagugini don Dino, Polo don Vincenzo,Stevanin don Pietro e Don Giuseppe Valorz – e numerosissimi gli amici per assistere alla ordinazione Insegnante Conseguita la laurea in filosofia e teologia fu destinato all’insegnamento nel Seminario diocesano e contemporaneamente nella scuola di Stato. Il 3 luglio 1971 conseguiva la laurea in Dommatica alla Pontificia Università del Laterano. Insegnò non solo nel Seminario,ma pure nella Scuola di Stato, prima Religione Cattolica e poi Filosofia. Quando il seminario trasferì i chierici nella Facoltà teologica a Padova e si trasferì da via Tre Martiri al Collegio Vescovile, don Valorz si ritirò nella sua abitazione di via mons. Giacomo Sichirollo. La sua testimonianza sacerdotale La Scuola, San Pio X, l’Azione cattolica gli permisero di realizzare la sua testimonianza sacerdotale in maniera “feriale” senza farlo notare, alla “spicciolata” donando la sua amicizia e la sua parola. Con il trascorrere degli anni crebbero anche gli acciacchi, ma don Valorz non diminuì il suo impegno. Dall’11 febbraio 1984 fu assistente diocesano dell’Unione cattolica Insegnanti Medi (UCIIM). Fino a che la salute glielo permise ha prestato servizio pastorale a San Pio X di Rovigo. I giorni del tramonto Quando il male lo costrinse a diminuire la sua attività ed ebbe bisogno di assistenza, si spostò alla vicina Casa del Clero, ove trovò amici e soprattutto premurosa assistenza. Da alcune settimane era stato ricoverato al S. Maria della Misericordia di Rovigo e all’albeggiare del 18 ottobre 2013 chiuse la sua lunga giornata terrena. La sua spiritualità La caratterizzò il grande amore alla Vergine: la fanciullezza trascorsa a Lendinara – abitava al limitare del Santuario di N.S. del Pilastrello, lo abituò all’amore alla Madre del Signore! La fedeltà alla Liturgia delle ore con la celebrazione dell’Eucaristia e il Rosario erano la misura della sua pietà. Tutto Egli nutriva poi con studi e ricerche che lo rendevano attuale e aggiornato. AG
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Adria - Cattedrale
Mostra delle Feste Quinquennali Prorogata fino al 31 ottobre prossimo
La decisione presa dall’Arciprete della Cattedrale Mons. Mario Furini, in accordo con gli organizzatori e la Curatrice Dott. Silvia Nonnato – come aveva auspicato nel suo breve intervento, a margine della presentazione della pubblicazione “Maria Regina del Santo Rosario. Le Feste quinquennali del Rosario” dello storico adriese Aldo Rondina, tenutasi presso il Teatro Ferrini giovedì 3 ottobre scorso -, trova le sue motivazioni nel vivo interesse manifestato in questi giorni dagli studenti del Liceo cittadino e dai loro insegnanti. Nell’occasione della Mostra infatti, studenti ed insegnanti hanno avuto anche l’opportunità di visitare l’Archivio e la Biblioteca Capitolari situati nei locali attigui del palazzo Vescovile. Questo primo contatto dei ragazzi con una realtà così importante, altrimenti difficilmente osservabile, sta creando un effetto a catena su altri studenti desiderosi di conoscere la storia, la struttura e l’organizzazione della Capito-
potuto ammirare le preziose opere d’arte della vicina Cattedrale. Tra queste: il Bassorilievo copto (sec. VI) che raffigura la Vergine Theotòkos, gli affreschi paleocristiani della cripta (sec. X), i meravigliosi armadi di Giacomo Piazzetta (sec. XVII) nella Sacrestia dei canonici, la dolcissima immagine dorata della B.V. del Santo Rosario (opera lignea sec. XVII), alla quale la Mostra è dedicata.
lare. A richiesta degli insegnanti poi, sempre con la guida della Curatrice della Mostra dott. Nonnato gli studenti hanno
Calendario prossime visite alla mostra Sabato 19 ottobre ore 9.00: Classe V Liceo Linguistico accompagnata dalla Prof.ssa Berto Sabato 19 ottobre ore 11.30: Classe V Liceo SPP accompagnata dalla Prof.ssa Mazzuccato Venerdì 25 ottobre ore 9.30: Classe V Liceo SPP accompagnata dalla Prof.ssa Bovolenta Mercoledì 30 ottobre ore 9.15: Classe I Liceo Linguistico accompagnata dalla Prof.ssa Sartori Giovedì 31 ottobre ore 9.30: Classe II Liceo ASU accompagnata dalla Prof.ssa Bovolenta
Servizio Pellegrinaggio Diocesi Adria-Rovigo
Natale a Betlemme Dal 23 al 27 dicembre 2013
Il Servizio Pellegrinaggi della Diocesi di Adria-Rovigo propone di vivere a Betlemme il Natale 2013. Per poter partecipare alla Messa di Mezzanotte nella Basilica della Natività è necessario confermare la propria adesione (allegando la fotocopia del passaporto) con un anticipo di tre mesi. Nei giorni di permanenza è in programma, a cura dell’Agenzia organizzatrice I.O.T. d Gorizia, la visita ai più significativi luoghi della Terrasanta. Per informazioni rivolgersi a don Guido Borin (Rovigo, Corso del Popolo 252 - tel. 0425 25839).
Notizie dalla Scuola di Teologia
La storia della Chiesa A quanti fossero interessati ad approfondire le tematiche fondamentali della storia della Chiesa fin dalle sue origini, proponiamo la lettura di uno dei testi usati nel corso di Storia della Chiesa I e II della nostra Scuola, dal titolo: Storia della Chiesa. Lo sviluppo della vita della Chiesa dalla Pentecoste ai giorni nostri, di Michel Lemonnier, Edizioni ISG 2013. Come si legge nell’introduzione, il volume vuole essere una presentazione breve e lineare del cammino che la Chiesa ha fin qui percorso a partire dalla Pentecoste. Esso espone i fatti, le persone e i movimenti più importanti in rapporto al loro significato nel corso generale della storia. La documentazione fotografica e grafica, che completa il volume, lo rende particolarmente attraente e dà al lettore la possibilità di localizzare visivamente nel luogo e nel tempo gli avvenimenti e le persone di cui va leggendo. Il testo non ha la presunzione di condensare in poche centinaia di pagine tutta la “storia della Chiesa”; ma d’altra parte non tutti hanno la possibilità e il tempo di affrontare la lettura di
opere più voluminose; pertanto questo sussidio è diretto in modo particolare ai giovani e a quanti vogliono conoscere, sia pur rapidamente, come il messaggio del vangelo ha attirato ed entusiasmato intere generazioni di uomini e di donne di ogni ceto sociale e come essi l’hanno recepito e vissuto in questi duemila anni di storia. L’incontro con questi uomini e donne fa capire che la Chiesa non è un cimitero né un museo, ma un giardino dove ogni pianta ha sempre nuova primavera. [..] Il cammino della Chiesa attraverso i secoli è un susseguirsi di vari periodi, a volte di lotta e di travaglio, a volte di pace e di tranquillità. Talvolta gli uomini accettano il messaggio evangelico, talvolta lo rifiutano; spesso la mentalità e la politica dominanti assumono un atteggiamento persecutorio, altre volte diventano più tolleranti. Studiare la storia della Chiesa significa conoscere e capire lo sviluppo del popolo di Dio in cammino attraverso i tempi. La storia della Chiesa è la continuazione della storia della salvezza.
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Giornata mondiale dell’Alimentazione 2013
L’agricoltura non è né conosciuta né sostenuta Incontro in Provincia con don Giuseppe Mazzocco e con Vasco Veronese
Il Patrono della Diocesi: San Bellino I pellegrinaggi alla Tomba del Santo
Nell’arco dei dodici mesi dell’anno, sono numerosi i pellegrini che si recano a venerare le spoglie mortali racchiuse nell’arca posta dietro il presbiterio, del S. Vescovo. E’ consolidata la tradizione della “Novena annuale” in cui i Vicariati si portano comunitariamente con i loro presbiteri e per l’Eucaristia concelebrata e per pregare il Santo. Per sciogliere un voto la comunità credente di Grignano Polesine si porta in pellegrinaggio e per l’Eucaristia e per fare l’offerta del corrispettivo di “Tre pesci cavedoni”, come hanno stabilito nel “voto”. Arrivano anche con la loro corale parrocchiale ed è festa grande. Da anni un gruppo di cittadini di Rovigo, il 26 novembre o nella domenica più vicina, raggiunge la Basilica in bici. Per anni nel pomeriggio della festa, l’Azione cattolica Diocesana faceva il Convegno degli Adulti iscritti. Da qualche tempo alcune corali parrocchiali scelgono di animare la celebrazione del mattino domenicale. La parrocchia di S. Bellino di Padova porta i Cresimandi alla tomba del Martire Bellino per rinnovare la professione di fede e non mancano mai pellegrini singoli, gruppi e famiglie che vanno a pregare. Non mancano anche pellegrini dalla Polonia
Rovigo San Bortolo - Il “Piccolo coro” dopo 40 anni!
Era appena uscita la prima edizione del “Libro della preghiera” delle Chiese del Triveneto e la parrocchia di San Bortolo ne aveva acquistato cento copie. Il libro era stato concepito con i criteri voluti dal Concilio e in lingua italiana per la gran parte dei testi contenuti. Con Don Dante e Don Giorgio si decise di registrare il canto del Vespero con le melodie indicate dal nuovo prezioso sussidio. Si raccolsero così una dozzina di ragazzini e si incisero artigianalmente in cassette! Dodici cassette , come allora erano i Vicariati, perché potessero essere guida alle corali parrocchiali e loro sostegno. In San Bortolo l’iniziativa fu lo stimolo a dare vita al coro di voci bianche, con lo scopo di farne un gruppo animatore delle celebrazioni liturgiche parrocchiale e una scuola di catechesi liturgica. E fu così par tanti anni. Il piccolo Coro di San Bortolo fu anche capace di preparare drammi che furono apprezzati molto sia in città che in periferia, divenendo scuola di vita e di testimonianza.
Rovigo S.Francesco - “Chiesa popolo di Dio in missione”
“Chiesa popolo di Dio in Missione” è stato il tema che ha portato il Consiglio pastorale parrocchiale di San Francesco di Rovigo a Villa Concordia di Teolo per una giornata di riflessione che fosse occasione per crescere assieme e dare alla comunità credente il meglio di quanti sono impegnati nella pastorale parrocchiale. Mons. Bernardinello e i componenti del Consiglio hanno voluto dedicare l’incontro non solo alla riflessione, ma pure alla preghiera e allo stare assieme, per conoscersi ed arricchirsi dei doni che ognuno ha offerto agli altri nel servizio dei fratelli. L’incontro è stato favorito dal bel tempo.
Cavazzana - Lavori … in corso!
Ne aveva proprio bisogno il tetto della chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Cavazzana e la cosa è apparsa in tutta la sua urgenza non appena sono iniziati i lavori. Sono stati sostituiti elementi lignei e in laterizio dove l’usura del tempo li aveva fortemente danneggiati. Le travi delle capriate, nonostante i tre secoli di vita sono apparsi in buono stato. I tecnici ed anche il parroco hanno voluto di persona rendersi conto e lo hanno fatto con vari sopraluoghi.
Il tempo - Cambio dell’ora!
Siamo ormai abituati al cambio dell’ora, due volte l’anno: ad autunno per riprendere l’ora solare e a primavera per assumere l’orario legale. In queste occasioni ci sono sempre gruppi che esaltano l’avvenimento e altri che lo condannano. Anche le parrocchie devono fare i conti con questa realtà e spostare e anticipare l’orario delle sacre celebrazioni. E anche dal sabato 26 alla domenica odierna 27 ottobre viene cambiato l’orario e i fedeli distratti arrivano … fuori orario. Un disturbo relativo quello arrecato alle celebrazioni sacre! Disagio più grave è quello arrecato a chi ha i turni di lavoro, che si vede sbilanciato!
Rovigo - Fiera d’ottobre
E’ una “fiera” che affonda le sue radici nella storia ed era l’occasione di scambi e di commerci. Delle vecchie regole è rimasto … il nome! Nel bel mezzo della fiera si “celebra ancora il marti franco”. Sono decenni che non “vado in fiera” e non so quanta franchigia venga fatta a favore di commercianti ed acquirenti. Dal movimento vedo che la città è frequentata da tanta gente e le bancarelle riempiono il Corso e le vie adiacenti, le piazze e le strade fino al limitare della Città. Le giostre le hanno trasferite dalle parti del Censer e mi auguro che le giornate della Fiera d’ottobre siano momenti sereni per tutti. Ma la Fiera di Rovigo vuole essere un omaggio alla Madonna delle Grazie che si venera nel Duomo - Concattedrale. Mi auguro che tutti o almeno tanti, trovino il tempo per entrare in Duomo, dire una preghiera ed accendere un cero. Tutti abbiamo bisogno di Grazie. La comunità credente cittadina si prepara alla festa con serate di incontri di preghiera e alla Domenica le celebrazioni vengono concluse con la presenza del Vescovo.
Lama
Premio Letterario “Quinta Stagione”
Si tiene domenica 27 ottobre alle ore 15.30 presso il ristorante “Cà Rosa” di Ceregnano, (RO) la premiazione della XVIII edizione del premio letterario “Quinta Stagione” organizzata dal gruppo culturale parrocchia di Lama Polesine. L’argomento di quest’anno: “La speranza è un sentimento che rimuove ostacoli e ricostruisce il cammino”, ha avuto un buon numero di partecipanti, più numerosi nella sezione poesia, ma molto belli nella sezione prosa. Il primo premio della sezione poesia è volato a Verona dalla poetessa Anna Maria Lavarini, con una poesia in vernacolo. Secondo posto alla poetessa portovirese Lorella De Bei, che condivide il premio con Elisabetta Zanchetta, terzo premio alla nostra Teresina Giuliana Pavan. Segnalati con targa ed attestato Guido Leonelli di Trento e Luciano Bonvento di Rovigo. Sezione prosa Primo premio al dott. Giovanni Scanavacca di Lendinara, secondo allo scrittore Mario Mechis, terzo alla narratrice Bego Julie. Segnalati Borsoni Paolo di Ancona e Rita Mazzon di Padova. (m.p)
“La salute dell’uomo dipende da sistemi alimentari sani”, questo il tema scelto dalla Fao per la giornata mondiale dell’Alimentazione 2013, che si è celebrata mercoledì 16 ottobre. Per questa occasione, l’assessorato alla Pace e Diritti Umani di Palazzo Celio, ha organizzato anche quest’anno un incontro con gli studenti. Da una parte le classi 1ª Bg e della 2ª Aa dell’Istituto De Amicis dall’altra, la presidente della Provincia, Tiziana Virgili (al centro), il parroco di Carbonara di Adria don Giuseppe Mazzocco (a sinistra), per molti anni missionario a Caetité in Brasile ed il consigliere provinciale Vasco Veronese (a destra), esperto di politiche agricole ed egli stesso agricoltore. Don Giuseppe Mazzocco ha spiegato che: «in Brasile con l’avvento del Presidente Lula, c’è stato un tentativo di riformare le politiche agricole, che ha permesso a tante persone di sfamarsi ma non ha tuttavia offerto alle persone opportunità di ascesa sociale che rimangono ancora molto scarse. Il Brasile è uno dei Paesi denominati Brics (Acronimo per indicare Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Caratterizzati da una numerosa popolazione e da una forte crescita del Pil all’inizio del XXI secolo), dove l’economia è emergente ma le disparità sociali sono ancora troppo marcate. La fame - ha aggiunto – non si combatte solo con l’economia ma anche con la solidarietà» .
Il consigliere provinciale Vasco Veronese ha affermato che «purtroppo oggi l’agricoltura non viene adeguatamente considerata nei discorsi ufficiali della politica pur rappresentando una quota elevata del PIL nazionale. Anche nelle scuole non si parla di agricoltura. È ciò lo dimostra il fatto che i bambini non conoscono i prodotti agricoli. In una recente indagine rivolta agli alunni delle scuole elementari, alla domanda: sai dove nascono le cipolle? Il 60% di loro ha risposto che nascono
sugli alberi. Ecco che occorre fare più attenzione all’agricoltura». Se ci sono paesi dove si muore di fame: nel mondo circa 900 milioni di persone sono sottoalimentate, nei paesi industrializzati si verifica l’inverso ovvero si eccede troppo con le calorie e molte malattie come il diabete, l’obesità, oppure quelle che riguardano il sistema cardiocircolatorio, sono causate da una alimentazione sbagliata. A questo proposito la presidente Virgili ha invitato i ragazzi a fare attenzione a quello che consumano, scegliendo pro-
dotti naturali e non sofisticati, artificiali. C’è quindi bisogno di una corretta informazione per nutrirsi in modo consapevole. «Anche in campagna – ha aggiunto Veronese – si sta tornando all’utilizzo di fertilizzanti naturali perché ci si è accorti che usando continuamente concimi chimici si erano impoveriti di sostanze organiche. Una volta l’agricoltore aveva una stalla e le mucche producevano fertilizzanti naturali. Adesso si sta riscoprendo il valore di questo circuito chiuso». Roberto Giannese
Unitalsi - Sottosezione di Adria
“La luce della fede” Pellegrinaggio Nazionale a Lourdes
Come ogni anno mi programmo un paio di viaggi all’estero, sia per curiosità geografiche sempre belle e interessanti, sia per antropologica conoscenza a carattere spirituale umano e religioso della gente. Quest’anno ho scelto di partecipare al Pellegrinaggio Nazionale a Lourdes dove non ero mai stato, organizzato dall’UNITALSI. E’ questa una Associazione, a scopo religioso, a beneficio soprattutto degli ammalati: credo che in campo nazionale ed estero non abbia confronti. Tutto funziona a perfezione. Il viaggio, in albergo e per tutto il periodo di soggiorno, tutto è stato programmato e eseguito con la massima cura e attenzione. Un pellegrinaggio di queste proporzioni io non l’avevo mai visto. Si sono raccolti a Lourdes oltre 10.000 pellegrini dei quali circa 1.000 ammalati in carrozzella. L’assistenza, nei vari modi e maniere, fatta dai volontari negli alberghi, nelle funzioni esterne religiose e in tutti i percorsi, è stata una cosa veramente commovente. La loro amorosa dedizione agli ammalati, secondo le esigenze di ciascun pellegrino infermo, è stata, a dir poco, incomparabile. Le sorelle (così vengono chiamate tutte le donne che prestano servizio di assistenza), i barellieri, gli infermieri, i medici, i sacerdoti, i cuochi e i dirigenti, tutti hanno con-
corso, con spirito di sacrificio e di amore, a dare un sorriso soprattutto ai sofferenti chiusi con tanta tristezza nel proprio dolore. Mi ha stupito molto non aver visto dagli occhi di ciascun ammalato una lacrima che bagnasse il loro viso, una smorfia di dolore; ho visto piuttosto uno sguardo implorante aiuto con benedicente ringraziamento. Tutto questo ti fa chiudere in te stesso e forse una lacrima la senti scendere dai tuoi occhi. Impressionanti poi sono stati i riti religiosi dentro e fuori dalle basiliche. La Grotta della Beata Vergine Maria ha ricevuto milioni di sguardi e di baci imploranti benedizioni e guarigioni. Le piscine, frequentate da tutti (o quasi) con muto e religioso silenzio davano a tutti la speranza di una vita migliore. Incantevole, poi, è stata la “Processione aux flam-
beau” fatta a testimonianza di una propria luce a beneficio degli altri. E’ stata una liturgia penitenziale atta a migliorare il cuore e lo spirito di ognuno, insomma, a Lourdes, ho trovato che le distanze fra uomo e uomo non sono quelle geografiche ma piuttosto quelle del cuore poiché le prime si
possono conoscere e determinarle, mentre le seconde sono sconosciute e impenetrabili. A Lourdes ho trovato un altro modo di vivere la propria vita; un modo che rende più trasparente il tuo pensiero e i tuoi principi spirituali. A Lourdes si comprende meglio il significato dell’esistenza umana. A Lourdes attraverso il dolore e la sofferenza degli altri acquisisci una comprensione che va oltre il nomale sentire umano poiché lo rende più dolce e più buono. Anche la pietà cattolica acquista un modo migliore di amare; quell’amore che fa fiorire una più penetrante devozione alla Beata Vergine di Lourdes amando pertanto con maggior calore cristiano. Grazie UNITALSI; il tuo contributo a rendere migliore l’animo mio tu me l’hai già dato. Mario Gattolin
Unitalsi - Sottosezione di Adria
110 anni di cammino insieme
Domenica 27 ottobre ad Adria chiesa S. Giovanni si celebrerà la Giornata Unitalsiana, giornata che vedrà la partecipazione non solo dei volontari ma anche di tanti simpatizzanti. Il programma prevede la programmazione di un video curato da Massimo Forzato a ricordare il cammino dei 110 anni dell’Associazione con alcune testimonianze seguirà la celebrazione Eucaristica nella Cattedrale SS. Pietro e Paolo presieduta dall’Assistente Ecclesiastico Mons. Valerio Valentini e da Mons. Mario Furini, seguirà il pranzo comunitario. Nell’occasione della Giornata la Sottosezione di Adria festeggia con gioia il 50° anniversario di Sacerdozio di Mons. Valentini.
Rovigo in festa
60 anni dell’Avis e i 35 dell’Aido
Giornata speciale per gli anniversari delle associazioni dei volontari del sangue e dei donatori di organi L’Avis e l’Aido di Rovigo festeggiano rispettivamente, questa domenica 27 ottobre, il 60° e il 35° anniversario di fondazione. Il programma che celebra le giornate del donatore di sangue e del donatore di organi inizierà alle 9.15, con il ritrovo in Piazza XX Settembre dei partecipanti alla messa che, alle 9.30, sarà celebrata al Tempio della Rotonda dal vicario generale della diocesi di Adria-Rovigo, mons. Claudio Gatti. Da Piazza XX Settembre, alle 10.30 i volontari Avis e Aido raggiungeranno in corteo, con i labari delle associazioni, il Palazzo della Gran Guardia in Piazza Vittorio Emanuele II, accompagnati dalla Banda musicale di Villadose per deporre una corona di alloro al Monumento ai Caduti. Dalle 11, al Ridotto del Teatro Sociale seguiranno la consegna delle benemerenze e il rinfre-
sco. «Quest’anno l’Avis comunale di Rovigo festeggia i suoi primi 60 anni e non solo non li dimostra, ma - spiega la presidente Barbara Cavallaro - neppure se li sente. E questo grazie a tutti i suoi associati, che sono la testimonianza vivente di ciò che significa la parola volontariato». «Un’associazione di questa natura non può e non potrà mai invecchiare. Nuova linfa entra ogni anno: ben vengano i giovani, non solo come donatori ma anche come futuri amministratori delle nostre sezioni. Un rinnovamento - conclude la presidente dell’Avis comunale di Rovigo - che mantiene intatto lo spirito alla base dell’Avis: donare in modo disinteressato e gratuito. Questo è lo spirito che ci anima e che manterrà giovani, come se fossero appena nate, l’Avis comunale di Rovigo e tutte le consorelle».
A New York
Per il Columbus Day Avezzu’ rappresenta l’Anci
Nei giorni scorsi in concomitanza con il Columbus Day, il Presidente del Consiglio comunale di Rovigo Paolo Avezzù si è recato a New York in rappresentanza dell’A.N.C.I. (Associazione dei Comuni), con trasferta a proprio carico. Numerosi gli incontri con le autorità italiane nella città americana e con gli esponenti del Comites, che rappresenta la numerosa comunità italiana a New York. L’occasione è stata la consegna del Premio Internazionale ProArte 2013, promosso dal Circuito ProArte, rappresentato da Michele Viola, e che aveva l’adesione del Presidente della Repubblica Napolitano ed il Patrocinio dell’ANCI, dell’A.I.G. (Ass.Ostelli della Gioventù), a New York con il suo Segretario Carmelo Lentino, e del Forum dei Giovani, rappresentato quest’ultimo dal portavoce Giuseppe Failla della ACLI e da alcuni componenti del Direttivo nazionale. La cerimonia si è svolta presso il Consolato italiano a New York, ospiti del Console d.ssa Natalia Quintavalle, ed ha visto come vincitore un giovane italo-americano Michael A.Calvi, che ha realizzato un progetto denominato “Routes” per favorire la presenza di giovani americani in campus archeologici in Italia. Il Premio Speciale è stato consegnato alla Associazione
Italiana di New York per la attività svolta per la salvaguardia delle tradizioni e della identità italiana. Nel suo intervento Avezzù, nel portare i saluti del Presidente e del Segretario nazionale dell’ANCI, ha sottolineato l’importante ruolo dei Comuni, come la realtà più vicina ai cittadini capace di valorizzare la cultura quale motore di sviluppo delle nostre realtà locali. Nel giorno del Columbus Day, che ricorda la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo ed è una giornata tutta dedicata al contributo degli italiani nel fare grandi gli Stati Uniti d’America, la delegazione italiana ha partecipato alla sfilata nella 5^ Strada, tra una folla festante quantificata in circa un milione di persone. Numerosi gli incontri importanti per Paolo Avezzù e la delegazione italiana, tra cui Sebastiano Cardi, Ambasciatore italiano all’ONU e Bill De Blasio, candidato democratico alle prossime elezioni a Sindaco di New York. Con la delegazione italiana ha sfilato, a sorpresa, anche il famoso attore comico Enrico Brignano, presente a New York per lavoro. Nella foto Paolo Avezzù con il Console italiano a New York Natalia Quintavalle durante la parata del Columbus Day.
Rovigo - Auditorium del Liceo scientifico “Paleocapa”
Grandi cori in concerto
Appuntamento con i Grandi Cori sabato 26 ottobre prossimo, ore 21, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “Paleocapa”. La Rassegna, che annualmente propone concerti di canti popolari, è pervenuta alla XIII edizione e presenta quest’anno, per la prima volta a Rovigo, il prestigioso complesso vocale “Cohere” di Vimercate, diretto da Pier Giuseppe Brambilla. Il nome, di derivazione latina (da “cohaerere”=unire strettamente), esprime significativamente l’intento di affratellare i cultori del canto in tutte le sue forme, popolare e polifonica, sacra e gregoriana. Nato dalla fusione di due gruppi corali storici (“Fior di montagna” di Monza, fondato nel 1956 e “Città di Vimercate”, fondato nel 1972 con il nome de “Il bivacco”), il complesso vocale “Cohere” ha da poco iniziato a proporsi al pubblico partecipando a rassegne e concerti, con lusinghieri apprezzamenti e riconoscimenti (Medaglia
la Settimana
polesine
domenica 27 ottobre 2013
d’oro al “Festival of song 2011” di Olomouc-Repubblica Ceca e 2° posto al concorso nazionale “Luigi Toja” di Rho-Milano 2012). L’intento è quello di intraprendere e nutrire, pur con i limiti della dimensione amatoriale, un percorso serio di formazione al canto, estendendo il repertorio a tutte le forme vocali senza mai scadere nell’improvvisazione. Il motore è quello, eterno, della passione, che unisce i cantori “da prima che si incontrassero”. Aprirà la serata il coro organizzatore “Monte Pasubio Rovigo Banca”, diretto da Pierangelo Tempesta, con i seguenti brani: “La strada del bosco” (arm. Toni Battistella), “El lamento de la zitela” (arm.
Piero Avanzi), “Daur San Pieri” (Marco Maiero), “Valore alpino” (elab. Mario Lanaro), “Benia cala storia” (Bepi De Marzi), “Barbara Ann” (elab. Manfred Wolk). A seguire, il complesso corale “Cohere” eseguirà: “Otche nash” (Nikolay Kedrov), “O bone Jesu” (Manolo Da Rold), “Ave Maria, Angelus Domini” (Franz Biebl), “Siyahamba” (Andries Van Tonder), “Soreghina” (Aladar Janes), “Adia a l’Engladina” (A. Bezzola-T. Gangler-C. Brescianini), “Viva la Quince Brigada” (elab. Paolo Bon), “Wisla” (Marco Crestani), “Belle rose” (arm. Teo Usuelli), “La casa” (Bepi De Marzi), “Tres rosas” (Alessandro Catte), “Ballu pilicanu” (Alessandro Catte). L’ingresso è libero.
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Rovigo - Tempio de la Rotonda
La musica porta un messaggio Seconda serata “Rhodigium Gospel Festival”
Sabato 19 ottobre 2013, alle ore 21.15, presso il tempio della Rotonda di Rovigo, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, si è tenuta la seconda serata della manifestazione “Rhodigium Gospel Festival”. Si sono esibiti quattro cori: il coro dell’Università di Ferrara, “Different Gospel” di Taglio di Po, il “New generation gospel crew” di Vicenza, e il “Santa Rita gospel singers” di Canale di Ceregnano. Il primo coro ha eseguito sei brani, molto significativi, “Stand by me”, “Hush! Somebody’s calling my name”, “ Swing low, sweet chariot”, “Do, Lord, remember me”, “Going up yonder”, “Give me that old time religion”. Il secondo coro, accompagnato da basso e tastiera ha proposto brani molto coinvolgenti. I primi due, molto noti e commoventi, sono stati “Seasons of love”, dal musical “Rent” e “My life, my love, my all”, poi ha ese-
guito un altro brano molto famoso “Happy ending”, di Mika, e infine “Alleluja”. Il terzo coro ha coinvolto molto il pubblico e l’ha invitato ad alzarsi in piedi e a battere le mani. Ha eseguito canti veramente gioiosi, come “Celebration”, “Souled out”, “Lord you are good”, e infine “Love”, che rievoca l’amore di Dio per noi. L’ultimo coro ha proposto vari brani, che trasmettono, come sottolineato dai coristi, i valori dell’amicizia, dell’ascolto e della fiducia. Il più bello e senza dubbio toccante è stato “Lean on me”, che ricorda l’aiuto alle persone bisognose, poi “One word”, “You raise me up” e per ultimo “Yes”, che è il sì a Dio. Tra un’esibizione e l’altra, don Lorenzo, fondatore dell’associazione “Messaggi di speranza” ONLUS, ha proposto alcune riflessioni sulla carità: “…Quando il sogno è di una sola persona, può rimanere un sogno, quando è di più perso-
ne, può diventare realtà… Vuoi essere felice? Dona. Vuoi essere più felice? Donati…” Ha inoltre sottolineato che la fede senza le opere non serve, e che la carità ci fa essere veri cristiani. Dopo il concerto, ha preso la parola il vicensindaco, Saccardin, che ha ringraziato i cori e ha sottolineato che musica gospel è allegria, energia e armonia. Subito dopo, il Presidente del Comitato della Rotonda, Giovanni Boschetti, ha consegnato ai direttori dei cori un omaggio. Il pubblico era numeroso e ha molto applaudito i cori, che hanno proposto musica fresca, spontanea, che nasce dal cuore, attraverso la quale si può aprire il cuore agli altri, pregare per ritrovare la forza di affrontare tutti i momenti della vita. L’iniziativa è molto importante, perché offre a tutte le persone un messaggio che scuote le coscienze, riscalda i cuori, risveglia veramente la fede. Francesca Ledda
Festival Gospel e spirito missionario Prossimo ed ultimo appuntamento giovedì 31 ottobre Il 12 ottobre è iniziato nella chiesa della Rotonda il Primo festival di musica Gospel, il primo festival in Italia costituito da tre serate tematiche, con la presenza di 9 cori e un duo di fama internazionale. La prima serata ha avuto per tema la Fede. I canti erano legati da un filo conduttore che richiamava quanto sia importante lasciarci amare da Dio. La gioia di essere amati dal Signore è stata ben espressa dalla musica. Avere fede è fidarsi di Dio, della sua mano che ci guida e protegge. La seconda serata, quella di sabato 19, ha avuto per tema la carità. Era la vigilia della Giornata missionaria mondiale. Il tema dell’amore ci ha portati a riflettere che un amore ricevuto non poteva che essere ricambiato. Dio che ci è Padre ama ciascuno individualmente di un amore infinito. E noi come possiamo ricambiare questo amore, se non con l’amore per i fratelli? L’amore autentico non si esprime con l’elemosina, con l’offrire quello che ci intriga in casa, quello che ci è superfluo, a amore è saper condividere anche quel poco che si ha. Abbiamo ricordato quanto scrive Jack London, sul libro La strada “Un osso dato al cane non è carità: carità è l’osso spartito col cane quando avete fame come lui.” La serata non poteva non avere una dimensione missionaria. Abbiamo ricordato lo spirito di questo anno pastorale da poco iniziato: ritrovare l’entusiasmo del comunicare la fede, l’amore di Dio. Abbiamo parlato dei tanti missionari sparsi per il mondo che con entusiasmo comunicano la propria fede, a volte con eroicità e a volte anche con il martirio.
Nell’intermezzo abbiamo fatto la colletta per le missioni tanto amate da papa Francesco: le Pontificie Opere Missionarie. La generosità delle persone ha fatto si che si raccogliessero per il papa 655,65 euro. Per conto dell’amministrazione comunale, erano presenti il Vice sindaco di Rovigo prof. Antonio Saccardin e il dott. Giovanni Boschetti, presidente del Sindacato della Rotonda. Ultimo appuntamento, giovedì 31 ottobre. Saranno con noi sia il sindaco della città che il nostro Vescovo S. E. Mons Lucio Soravito. Interverranno i cori Gospel Up di Padova diretti da Chiara Galiazzo, il coro Voce di vento diretti da Federica Baccaglini di Villanova del Ghebbo, il coro Delta Gospel, diretti da Monica Fortin, coro che farà gli onori di casa e che si esibiranno per la prima volta con la nuova direzione, ed infine il duo Bonivento & Bailey, connubio tra un grande cantante inglese e uno dei migliori pianisti e organisti di musica gospel presenti ora in Italia. Il tema che condurrà la serata, sarà quello della Speranza. Farà da conduttore quella espressione di papa Francesco che ha rivolto in particolare ai giovani e che recita “Non lasciatevi rubare la Speranza” Le serate di preghiera sono condotte da Angelo Mazzucato, tastierista dei Santa Rita Gospel Singers che con Federica Baccaglini e i Messaggeri di Speranza, ha creduto e ha lavorato magistralmente di cucito in questa iniziativa di nuova evangelizzazione rendendo le serate una grande lode al Signore. ≠
Provincia
Donne …il seno di poi
Giovedì 24 ottobre alle ore 20.45 a Fiesso Umbertiano presso la Sala Polivalente Falcone e Borsellino per il progetto “Donne ...il seno di poi” edizione 2013 si è tenuto l’incontro: “Il tumore della mammella e l’oncologo medico”. Relatori: Felice Pasini, Direttore Dipartimento Oncologico Az. Ulss 18; Katia Magnani, Psicologo Psicoterapeuta Dipartimento Salute Mentale Az. Ulss 18; Lorenza Gallo, Direttore SOC Igiene e Sanità Pubblica Az. Ulss 18. Ha coordinato: Sonia Bianchini, Assessore ai Servizi Sociali e alla Sanità. Prossimi incontri: Venerdì 25 ottobre ore 20.45 Ariano nel Polesine Sala Consiglio “La rivoluzione cultura-
le e terapeutica nella cura del tumore al seno”. Relatori: Daniela Prando, Dirigente Medico di 2° livello Chirurgia Generale Az. Ulss 19; Graziella Virdis, Dirigente Radioterapia SOC Rovigo Az. Ulss 18; Anna Maria Cavallari Monesi, Presidente ANDOS Comitato di Rovigo. Coordina: Marinella Mantovani, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Rovigo. Lunedì 28 ottobre ore 9.30 Lendinara c/o Associazione Casa Marocco Via L. Fava, 17, Una “carezza” diversa salva la vita, Visite senologiche e colloqui informativi sul tumore al seno, Fabio De Grandis, Direttore Scientifico Comitato ANDOS di Rovigo.
10 la Settimana
speciale
domenica 27 ottobre 2013
Lendinara - Teatro Mignon
“Testimoniare la Fede e la Carità” Convegno promosso dal Gruppo Caritas parrocchiale in collaborazione con la parrocchia di Santa Sofia in Lendinara
segna la Sacra Scrittura, “Testimoniare la la fede senza le opere è Fede e la Carità”, questo insignificante, è morta. il tema del Convegno Il Vescovo ha così richiache si è svolto venerdì mato all’attenzione del 18 ottobre 2013 presso il pubblico, molto numeTeatro Mignon di Lendiroso, quello che è l’insenara. L’iniziativa è stata gnamento del Magistero promossa dal Gruppo della Chiesa riguardo Caritas parrocchiale in all’amore, alla Carità collaborazione con la autentica verso i poveri, parrocchia di santa SoMons. Lucio Soravito mai come oggi, ha osfia in Lendinara. Remo Sernagiotto de Franceschi servato mons. Soravito, Diversi i relatori e il cristiano e con esso gli interventi, fra quela comunità ecclesiale, sti il Vescovo di Adriadevono interrogarsi e Rovigo mons. Lucio agire di conseguenza Soravito de Franceschi per il bene di tutti e di che ha proposto una sua ciascuno, è chiamata ad riflessione di carattere aprire gli occhi e il proteologico e catechetico prio cuore e interrogarsi riguardo la carità; don per poter poi agire con Salvatore Ferdinandi, concretamente nel risoldella Caritas Italiana, levare le necessità dei che ha parlato di “Profratelli. Sulla stessa linea mozione e sensibilizzaTiziana Virgili Don Salvatore Ferdinandi anche don Ferdinandi zione della carità”; Don ricordando quelli che Dino Pistolato, della sono gli impegni conCaritas diocesana di creti della Caritas verso Venezia che ha trattato le emergenze a livello il tema: “Praticare connazionale. Don Dino ha cretamente la Carità”; invece raccontato le sue Livio Ferrari del Centro esperienze di aiuto condi Ascolto Francescano creto ai poveri, ai barbodi Rovigo che ha parlani, ai drogati, agli ultimi to di “Esclusione sociale della società. Ferrari ha e Carità”. Infine il tema parlato di quelle che “Integrazione sociale sono le emarginazioni della carità “ è stato afDon Dino Pistolato Livio Ferrari che i poveri, i carcerati, frontato da Remo Sersono costretti a subire, nagiotto, Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto. di Rovigo dott. Virgili che ha ricor- raccontando tanti episodi riguardanSono intervenuti il sindaco di Lendi- dato le diverse iniziative di carità e ti i numerosi poveri che bussano alla nara Alessandro Ferlin e il presiden- di amore osservando che la Carità, porta delle Istituzioni e della Chiesa, te della Provincia di Rovigo Tiziana sempre deve essere la caratteristica raccontando poi degli incontri con le Virgili. A coordinare i lavori il dottor che distingue l’agire di ogni cristia- numerose povertà di oggi e di semDavide Girotto della Caritas diocesa- no, in nome della quale è chiamato pre. Infine l’Assessore Sernagiotto ad adoperarsi per il bene di tutti e di ha parlato dell’impegno sociale che na di Adria-Rovigo. In apertura di serata il saluto del ciascuno, soprattutto dei più poveri. spetta alla pubblica amministrazione Ha preso la parla il Vescovo Lu- in favore e in difesa delle tante realtà parroco di santa Sofia don Vittorio De Stefani, subito dopo ha preso la cio, osservando come la carità sia di povertà e di emarginazione. parola il presidente della Provincia l’anima della fede, perché come inSettimio Rigolin
Pellegrinaggio delle Famiglie alla Tomba di San Pietro per l’Anno della Fede Le famiglie di tutto il mondo si recheranno in Pellegrinaggio a Roma sulla Tomba di San Pietro, il prossimo 26 e 27 Ottobre. Questo evento, che è organizzato e gestito dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, si inserisce nel quadro delle iniziative proposte per l’Anno della Fede, indetto dal Papa Emerito Benedetto XVI. Lo stesso titolo dell’evento, “FAMIGLIA, VIVI LA GIOIA DELLA FEDE! Pellegrinaggio delle Famiglie alla Tomba di San Pietro per l’Anno della Fede”, ci fa comprendere come questo pellegrinaggio sarà un’occasione di condivisione gioiosa per le famiglie del mondo. Così, accompagnate anche dai figli e dai nonni, le famiglie sono invitate a testimoniare la loro fede con gioia e fiducia proprio sulla Tomba di San Pietro, primo confessore di Cristo. L’importanza della famiglia come luogo privilegiato di trasmissione della fede, infatti, ci spinge a pregare e riflettere sul valore stesso della famiglia e ad essere testimoni in tutto il mondo della nostra fede. Per tutte le informazioni consulta il sito ufficiale www.familia.va. Per le comunicazioni via e-mail: roma2013@family.va
PROGRAMMA
Sabato 26 Ottobre Ore 14.00 Apertura Piazza San Pietro. Riflessioni, musica e testimonianze; ore 17.00 Incontro con il Santo Padre e Professione di Fede Domenica 27 Ottobre Oe 09.30 Recita del Santo Rosario in Piazza San Pietro; ore 10.00 Solenne Celebrazione Eucaristica in Piazza San Pietro presieduta dal Santo Padre; ore 12.00 Angelus. Informazioni e consigli Per quanto riguarda l’accesso a Piazza San Pietro, il sabato 26 ottobre pomeriggio è libero, cioè non occorrono biglietti. Anche per la domenica 27 ottobre mattina, cioè per la Santa Messa presieduta dal Santo Padre, non sono necessari i biglietti di ingresso. È quindi possibile entrare in Piazza San Pietro anche senza biglietto. Da ricordare… 1. L’ingresso del sabato 26 ottobre in Piazza San Pietro avverrà a partire dalle ore 14.00. 2. Si raccomanda la massima calma ed il raccoglimento necessari per un evento di preghiera come il pellegrinaggio. 3. Si raccomanda anche di effettuare la registrazione tramite gli appositi moduli (per gruppi e per singole famiglie) disponibili su questo sito, ai fini di comunicare i numeri relativi alla partecipazione e poter così predisporre i servizi necessari. Si accettano le registrazioni anche oltre la scadenza del 30 settembre, ma si prega di affrettarsi ad effettuarle. 4. Si consiglia alle persone anziane e alle donne in gravidanza di volersi munire di un seggiolino portatile, nel caso non avessero la possibilità di trovare posto nelle sedie predisposte in Piazza San Pietro e di portare il passeggino per i bambini piccoli.
Anno della Fede
Il senso vero del dono della fede Intervista al diacono permanente Benedetto Pavarin
Tra circa un mese si conclude l’Anno della Fede , un tempo importante, ricco di riflessione e di preghiera, voluto da Papa Benedetto XVI e poi dal Santo Padre Papa Francesco. Sicuramente in questo periodo, le singole persone, le comunità, i gruppi e movimenti ma sopratutta le famiglie si sono interrogate, sul grande dono della fede cristiana che da duemila anni anima il mondo e interroga le coscienze degli uomini. In questo anno il settimanale diocesano La Settimana ha offerto ai suoi lettori opportunità di riflessione attraverso articoli interviste e testimonianze. In questa nostra intervista parliamo dell0’Anno della fede e del dono della fede con Benedetto Pavarin, della parrocchia di san Pio X in Rovigo, Benedetto, è marito
e padre, di professione lavora presso la polizia urbana, nello stesso tempo è animatore e catechista ma soprattutto da oltre un anno è Diacono permanente della Chiesa che è in Adria-Rovigo. D - Benedetto, come diacono permanente, ma soprattutto come sposo e, genitore, come sta vivendo l’Anno della Fede nella sua famiglia? R - Abbiamo accolto questo Anno della Fede come un’opportunità per una crescita familiare verso una fede più vera, più profonda,
più autentica. La riflessione intrapresa ci ha aiutato a vivere una vita radicata in Cristo attraverso la preghiera. Fede è accogliere il dono del Padre che è Gesù e lasciarci prendere per mano da Lui. Per ravvivare la fede negli altri, nelle nostre comunità, dobbiamo prima ravvivarla in noi stessi, mediante una profonda adesione a Gesù Cristo, con l’abbandono fiducioso nella preghiera. D - Benedetto, in parrocchia lei è catechista e diacono permanente, le chiedo dal suo punto di vista la comunità parrocchiale come
ha vissuto questo tempo cosi prezioso? R - La fede è un atto personale ed insieme comunitario, questo anno della fede ha dato occasione alla nostra parrocchia di comprendere in profondità cos’è l’umiltà e cos’è, alla fin fine, la fede stessa. E’ stata un’occasione di confronto anche negli incontri di catechesi con i genitori dei ragazzi. Le iniziative intraprese hanno voluto favorire la riscoperta e la rinnovata testimonianza della fede anche per contribuire a consolidare l’unità e la comunione tra le diverse realtà che compongono la nostra parrocchia, una grande famiglia di famiglie. D - Benedetto, possiamo allora affermare che questo Anno della Fede è un tempo necessario per riflettere circa questo grande dono ?
R - Questo anno della fede ha avuto la splendida funzione di aiutare i cristiani e non cristiani ad approfondire il senso vero del dono della fede, che cosa intimamente sia, in che cosa si manifesti, e perchè si manifesta. La Chiesa cattolica, nonostante le grandi difficoltà che sta vivendo il nostro tempo, riesce a proporre la fede con rinforzato ottimismo. D - Allora quali attese dopo la conclusione di questo anno? R - Porto nel mio cuore il grande desiderio che tutti noi possiamo dare il nostro umile contributo contando sulla ricchezza e bellezza del carisma
che abbiamo ricevuto e che siamo chiamati a testimoniare con la nostra vita nel quotidiano. Settimio Rigolin
la Settimana
speciale
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Intervista a don Andrea Varliero responsabile dell’Ufficio catechistico diocesano
Ripartire da Gesù Cristo, andare incontro all’altro, seguire Lui fino alle periferie Dall’insegnamento di Papa Francesco il compito della catechesi in diocesi
Mai come oggi è importante interrogarsi sul come trasmettere la fede, il dono della fede, mai come oggi si mostra necessario promuovere diverse iniziative, organizzare incontri, percorsi, cammini, studiare metodi e progetti nuovi rivolti a sensibilizzare i cristiani, le comunità, i sacerdoti, i laici. I catechisti sono tra i primi collaboratori dei sacerdoti, per questo oggi è necessario interrogarsi circa il ruolo del catechista dentro questa realtà dove non basta più la disponibilità, la generosità, condizioni sicuramente importanti. Sempre più la figura del catechista rischia di essere una presenza isolata, perché fare catechismo oggi richiede preparazione, studio e coraggio di testimoniare la propria esperienza di fede. In tutto questo la Diocesi di Adria-Rovigo si è da sempre impegnata. Nel tempo l’Ufficio Catechistico diocesano è sempre stato affidato a figure di sacerdoti preparati e impegnati; sempre di più l’Ufficio ha acquisito un suo ruolo preciso all’interno della Diocesi, offrendo a tutta la comunità momenti di incontro, di studio, di formazione. Ora all’inizio del nuovo Anno Pastorale che ha come tema “Popolo di Dio in missione”, il Vescovo ha affidato il delicato incarico di direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano ad un giovane sacerdote del presbitero diocesano, don Andrea Varliero, che succede a don Giampietro Ziviani, parroco della comunità di sant’Antonio in Rovigo e docente presso la Facoltà Teologica di Padova. Don Andrea, originario della parrocchia di san Bellino è stato ordinato sacerdote nel 2004, dopo aver svolto per alcuni anni il ministero pastorale in Diocesi si è trasferito a Roma per completare gli studi biblici e teologici. In questa nostra intervista don Andrea ci parla di questo suo nuovo servizio. D - Andrea, con quale spirito ha accolto l’incarico di responsabile dell’Ufficio Catechistico diocesano? R - Come ogni viaggio che si sta per intraprendere, il cuore si carica di gioia per il servizio ecclesiale che si è assunto e di domande sui passi da compiere per camminare nella testimonianza serena e profetica, per crescere e far crescere
nella comunione ecclesiale la nostra realtà diocesana. Vorrei ringraziare don Giampietro Ziviani, che per tredici anni ha portato avanti questo servizio in maniera intelligente, e per la serenità nell’avvicendamento che ci farà ancora collaborare insieme. D - Cosa significa per lei assumere questo nuovo incarico? R - Non un onore, ma un servizio che necessita di ascolto: accosto questo nuovo incarico ad un’icona, alla lavanda dei piedi; sono chiamato a farmi servo, a mettermi a servizio di catechisti e presbiteri, di realtà parrocchiali e diocesane, affinché il Vangelo di Gesù Cristo possa trovare linguaggio e vita nelle nostre case. D - Brevemente come definire questa realtà che è l’Ufficio diocesano per la catechesi? Qual è il suo ruolo nella Chiesa diocesana? R - L’ufficio ha cura dell’iniziazione cristiana, ossia del cammino attraverso cui un ragazzo e una ragazza entrano pienamente nella vita in Cristo e nella Chiesa, e dell’evangelizzazione, di un secondo annuncio ad adulti che hanno accantonato il linguaggio della fede; altre due dimensioni specifiche sono il catecumenato, ossia il percorso che porta un adulto a entrare nella Chiesa, realtà che si fa sempre più vivace visto il flusso migratorio nella nostra terra, e l’apostolato biblico, perché la Parola sia di casa tra le nostre case. Anche qui può essere utile un’immagine, quella della rete, necessaria per creare ponti tra i vari uffici pastorali diocesani, tra realtà ecclesiali parrocchiali, per uscire da compartimenti stagni, perché ci si senta valorizzati nel bene che si sta portando avanti e sostenuti nelle difficoltà che si incontrano: tutto è catechesi nella Chiesa e la catechesi ha bisogno di tutti. In questo compito non sono da solo, sono parte essenziale dell’ufficio catechistico tutti i componenti dell’équipe che con me guarda avanti, progetta, si confronta. D - L’Anno della Fede si sta concludendo, un tempo importante di riflessione e di preghiera , ecco in che modo l’Ufficio Cate-
tà radicata in Gesù Cristo e di creatività che è fantasia dello Spirito.
Diocesi
Ufficio catechistico
Gli orari dell’Ufficio Catechistico sono i seguenti: martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00); mail: ucdrovigo@ gmail.com; numero di telefono dell’Ufficio 0425 - 209622. chistico si sente interrogato, coinvolto? R - Il Santo Padre Francesco, incontrando i catechisti lo scorso 29 settembre, ha sottolineato che «la catechesi è un pilastro per l’educazione della fede, e ci vogliono buoni catechisti». Ha affidato tre verbi di movimento a tutti i catechisti del mondo: ripartire da Gesù Cristo, andare incontro all’altro, seguire Lui fino alle periferie. Ci sentiamo coinvolti profondamente in quanto il Papa ci ha affidato, questo metterci in moto sarà da tema guida al prossimo convegno diocesano dei catechisti, programmato per domenica 23 marzo 2014, e per la formazione dei catechisti che ne seguirà. D - Il Progetto pastorale diocesano è incentrato sulla missione diocesano ed ha come tema “Popolo di Dio in missione”, in che modo l’Ufficio Catechistico si sente coinvolto in questo Progetto Pastorale diocesano? R - Anche in questo caso un catechista è per la sua stessa identità un missionario, non un ripetitore stanco di schemi consunti. Il tempo della missione, indicato dal vescovo e frutto del cammino
sinodale, è un tempo in cui uscire da schemi, un tempo di sguardi di novità e percorsi di evangelizzazione capaci di incontrare le persone. Riprendendo ancora il discorso del Papa ai catechisti: «Quando un cristiano è chiuso nel suo gruppo, nella sua parrocchia, nel suo movimento, è chiuso, si ammala. Se un cristiano esce per le strade, nelle periferie, può succedergli quello che succede a qualche persona che va per la strada: un incidente. Tante volte abbiamo visto incidenti stradali. Ma io vi dico: preferisco mille volte una Chiesa incidentata, e non una Chiesa ammalata». D - Dal suo punto di vista quale può essere oggi il ruolo del catechista nella comunità parrocchiale, vicariale e diocesana? R - Un catechista deve avere, a mio parere, uno sguardo di profezia sui cambiamenti sociali molto forti in atto, essere capace di parole di benedizione sulle famiglie (sì, in grado di parlare non solo ai bambini e ai ragazzi, ma soprattutto ai genitori) nell’educazione alla fede, una figura essenziale di raccordo tra la famiglia e la comunità, un uomo e una donna di identi-
D - Si parla di diverse esperienze di catechesi, catechismo a quattro tempi, catechesi tradizionale: riguardo a tutto questo quale è il suo pensiero? R - Penso che ogni sperimentazione porti con sé degli elementi positivi e dei limiti, consapevoli che rimanere fermi è impossibile, o si va avanti o si va indietro. La fase della sperimentazione ha ormai diversi anni alle spalle e delle somme si possono tirare. Sto incontrando i parroci della nostra diocesi e il lavoro che stanno portando avanti è prezioso e fecondo, carico di novità più di quanto si pensi, a volte sottovalutato. Per la mia formazione biblica, ci terrei a una cosa essenziale: l’iniziazione cristiana sia un’alfabetizzazione alla Fede, la capacità di far parlare un ragazzo e una ragazza con le parole della Fede. In questo senso, la catechesi è nata come una scuola e scuola rimane; ma è altrettanto vero che il linguaggio deve trovare
la sua espressione nella vita, deve farne esperienza, simbolo e narrazione: solo allora la catechesi si scrolla di dosso l’essere dottrina, diventando scuola di vita. D - E riguardo alla catechesi degli adulti cosa dire? R - È il grande tema del secondo annuncio, di un annuncio del vangelo alla vita di tante persone, che pur avendo vissuto l’iniziazione cristiana si trovano lontane dalla vita ecclesiale. Nostro intento è una collaborazione stretta con l’Ufficio Famiglia, per portare avanti un legame tra catechesi e famiglie, con la Pastorale Giovanile per un passaggio armonico dall’iniziazione cristiana all’animazione giovanile, una collaborazione con la Caritas diocesana per il catecumenato, una stretta collaborazione con le realtà associative, la promozione di un cammino di catechesi attraverso l’Arte, arte presente nel nostro territorio, arte cinematografica, arte dei nuovi linguaggi. Il cantiere è aperto. Settimio Rigolin
Incontro giovaniincammino U.N.I.T.A.L.S.I. Triveneta Per-Correre la verità nella carità Sabato 2 novembre 15.30
Accoglienza & Benvenuto
18.00
Animazione
21.00
Veglia di preghiera
Presentazione temi
Domenica 3 novembre Gruppi di lavoro 12.00
S. Messa presieduta da S.E. Mons. Lucio Soravito
mino cam aniin giov eta
I. .S. A.L I.T. . N U.
Trivenet
Riflessioni conclusive ara din Len 013 ov 2 n 3 2-
Saluti e partenze
INFO:
giovani@unitalsitriveneta.it
Sottosezione di Rovigo: Tel: 0425412191 info@unitalsirovigo.it
12 la Settimana
polesine
Antichi organi del Polesine
domenica 27 ottobre 2013
Villanova Marchesana - Chiesa Parrocchiale
Musica con il ”Callido” musica per la preghiera I prossimi concerti
“Antichi Organi del Polesine”, è il tema della dodicesima edizione pensata in questo appuntamento 2013 per celebrare la “Memoria del celebre organaro Gaetano Callido (1727 – 1813)”. Il concerto ha luogo presso la Chiesa di S. Domenico in Guarda Veneta, Rovigo, in questa domenica 27 ottobre alle ore 21. L’iniziativa che propone al pubblico una serie di importanti concerti d’organo, si inserisce nel circuito Regionale “Cantantibus Organis”. Progetto pensato e programmato da Asolo Musica – Veneto Musica e realizzato grazie al sostegno economico della Regione Veneto, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed in collaborazione con Provincia di Rovigo e dei Comuni di Adria, Ariano Polesine, Costa di Rovigo, Giacciano con Baruchella, Guarda Veneta, Lendinara, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Rovigo, S. Bellino e Villanova Marchesana. Loreo
blematiche legate al restauro ed alla progettazione di nuovi strumenti, dedica larga parte di attività alla valorizzazione degli organi storici. Guarda Veneta
L’Organo della parrocchiale di Guarda Veneta è opera di Gaetano Callido, op.199, 1783 Il concerto ha luogo presso la Chiesa di S. Domenico in Guarda Veneta, Rovigo, in questa domenica 27 ottobre alle ore 21. Il concerto viene proposto dal maestro organista Filippo Turri. Originario di
Intervista al maestro Andrea Macinanti
Splendida serata musicale che ha visto protagonista il maestro organista Andrea Macinanti che si è esibito all’organo della chiesa parrocchiale di Villanova Marchesana, Rovigo, sabato 19 ottobre 2013, proponendo ad un pubblico attento un ricco repertorio di musiche organistiche. In apertura di serata è intervenuto il parroco don Graziano Secchiero, esprimendo viva soddisfazione per l’importante iniziativa concertistica di musiche d’organo. Il parroco ha così ripercorso la storia dell’organo, ricordando l’incendio della chiesa avvenuto il 21 aprile del 1968 che provocò molti danni allo strumento e il suo restauro avvenuto nel 2012. Tra il pubblico diverse autorità fra queste: il Sindaco Ilario Pizzi e gli assessori Romana Stocco e Romeo
Don Graziano Secchiero
Ghisellini. Il maestro Macinanti ha illustrato il programma che si accingeva ad interpretare, un programma ricco e interessante che ha saputo ben valorizzare le caratteristiche timbriche dell’organo Coinvolgimento assoluto del pubblico durante l’intero concerto e applausi scroscianti alla fine di ciascuno dei brani eseguiti. Ampio riconoscimento del pubblico Con applausi e richieste di bis. Nostra intervista al maestro Andrea Macinanti. D - Con quali paL'Assessore Romana Stocco e il Sindaco Ilario Pizzi role oggi è possi-
bile definire questo antico ed importante strumento che è l’organo, da sempre in uso nella liturgia? R - Si tratta di uno strumento che ha radici nella tradizione più nobile ma che si proietta nel futuro come bene artistico e come memoria sociale di intere comunità che al suo suono hanno compiuto tutti gli Il M° organista Andrea Macinanti eventi della loro vita. D - Questo antico strumen- fare sì che il suono dell’organo to è oggi ancora attuale? sostenga il canto delle comunità R - Dipende dalla prospetti- con repertori appropriati. va in cui lo colloca la comunità Chitarre e altri strumenti che che lo custodisce e coloro che ne nulla hanno a che vedere con la dovrebbero usufruire. Strumenti tradizione e il magistero della restaurati o strumenti nuovi se Chiesa sono la triste cornice sonon sono oggetto di attenzione nora di un repertorio altrettanto e amore da parte di coloro a cui squallido. appartengono ovviamente reD - Maestro cosa può dire stano materia silenziosa. riguardo all’organo delD - Riguardo all’uso liturgila chiesa di Villanova co come poter recuperare il Marchesana? suo valore storico, musicale R - Dopo l’incendio che lo liturgico appunto? devastò, risorge come sonora R - Personalmente non ho araba fenice uno strumento in più alcuna fiducia in una vo- stile squisitamente veneto del lontà ecclesiastica di recupera- diciottesimo secolo che si collore un uso compiuto di questo ca con proprietà nel contesto del strumento. Oramai da decenni patrimonio organaro del territosi ripete da ogni parte l’invito a rio rodigino. S.R.
Ariano Polesine - Chiesa di santa Maria In Punta
una Serata con un organo prezioso Intervista al maestro Giovanni Feltrin
L’appuntamento è per sabato 26 ottobre 2013 per il concerto d’organo presso la Chiesa di Santa Maria Assunta in Loreo, provincia di Rovigo. Il concerto è eseguito dal maestro Rodolfo Bellatti.
Genovese, ha compiuto gli studi presso il Conservatorio della sua città, conseguendo il diploma in Organo e Composizione organistica ed in Clavicembalo. Ha poi partecipato a diversi Corsi di perfezionamento in varie città d’Europa, conseguendo il Diploma Accademico di II° livello in Discipline Musicali. Dal 1991 al 1997 è stato organista del Santuario di N.S. della Guardia in Genova; dal 1998 è titolare del Tempio riformato di NeuchâtelSerrières. E’ stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti per aver partecipato a concorsi nazionali ed internazionali di interpretazione organistica. Ha svolto , svolge una importante attività concertistica in Italia e in molte altre parti del mondo. Inoltre il maestro Bellatti si interessa in modo particolare alle pro-
Padova, compie gli studi musicali presso il Conservatorio Statale di Musica “Antonio Buzzolla” di Adria (Rovigo), sotto la guida dei maestri Alessandro Albenga e Giampietro Rosato, conseguendo con il massimo dei voti il diploma di Organo e Composizione Organistica. Ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento e attualmente, continua lo studio dell’ Organo con importanti maestri e organisti, dimostrando particolare interesse verso la prassi esecutiva, e l’esecuzione della musica antica eseguita su antichi strumenti da tasto; si dedica inoltre allo studio della musica rinascimentale e barocca tedesca basandosi sui trattati e metodi storici, proponendo l’esecuzione filologica delle musiche di quel periodo. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in campo musicale, risultando vincitore in diverse occasioni. La sua attività lo ha portato ad esibirsi in numerose rassegne organistiche. Ha tenuto numerosi concerti, proponendo programmi di sala che spaziano dalla letteratura francese, barocca tedesca ed italiana, riscuotendo l’apprezzamento ed il riconoscimento del pubblico. Ha collaborato con l’organaro Barthelemy Formentelli, in occasione del restauro del grande organo del Duomo di Cavarzere (Ve). E’ organista presso il Duomo di San Mauro V.M. di Cavarzere (VE).
Il maestro Giovanni Feltrin domenica 20 ottobre 2013 si è esibito nel concerto presso la chiesa di santa Maria In Punta, detta anche S. Maria del Traghetto nel Comune di Ariano Polesine. In apertura di serata il maestro Feltrin ha illustrato il programma della serata, accompagnando così il pubblico all’ascolto dell’antiche letteratura organistica. Grande coinvolgimento del pubblico che ha saputo ricambiare l’ottica interpretazione del maestro Feltrin. Numerosa la presenza di giovani musicisti e organisti. Tra il pubblico il Vicesindaco e assessore alla cultura Carmen Mauri, che ha conclusione della serata ha detto: “E’ stato un piacere ed un onore ascoltare il M° Feltrin che ha suonato il nostro prezioso organo. Ho molto apprezzato questo concerto che ha suscitato delle emozioni molto forti. Credo che questa sera il pubblico tornerà a casa arricchito da questa bella esperienza”. Intervista al maestro Giovanni Feltrin D - Come far comprendere al pubblico, in particolare ai giovani, il valore musicale, artistico e culturale racchiuso in un concerto d’organo? R - Si tratta di un problema complesso: se manca la cultura musicale di base, l'ascolto di qualsiasi concerto classico - i cui contenuti linguistici ed espressivi non sono mai banali - può sembrare all'ascoltatore medio un impegno eccessivo. Serve dunque maggiore divulgazione, che può aver luogo all'interno delle manifestazioni stesse, tramite una presentazione che illustri le opere eseguite, lo strumento su cui si suonerà, e quant'altro serva ad una comprensione migliore del messaggio musicale. Sarebbe meglio che tale divulgazione avvenisse prima, all’interno delle scuole primarie e secondarie, ma l’organizzazione di queste, purtroppo, concede alla musica uno spazio estremamente angusto: quanto specificamente alla musica d’organo, i mass-media la prendono in esame troppo raramente. Vi sono tuttavia, nel territorio italiano, diverse Associazioni organistiche che istituiscono scuole di ascolto, proponendo concerti ‘dialogati’ con l’interprete. In questi contesti si può facilmente attirare l’attenzione dei presenti sugli aspetti straordinari di questo strumento, a partire dal suo aspetto esterno così affascinante e mutevole da un luogo all’altro e da un’epoca all’altra; ci si può avvalere di immagini proiettate che illustrano l’interno degli organi e il loro funzionamento, o che permettono di vedere l’organista in azione anche se si trova in posizione non visibile al pubblico. D - Sono sempre meno i giovani che si accostano allo studio di questo stru-
corredato le nostre lezioni concerto per le scuole con la rappresentazione di favole per voce recitante e organo, mediante cui la storia e il funzionamento dello strumento sono illustrate in modo spettacolare e coinvolgente. Quanto agli studenti già iscritti, offriamo loro, oltre al normale insegnamento, masterclasses annuali con docenti di fama internazionale. Conto poi di proseguire con l’esperienza di visite guidate a organi artistici dentro e fuori la nostra Regione. Mi fa piacere infine ricordare che la Rassegna “Antichi organi del Polesine” è nata nel momento in cui l’Associazione Asolo Musica, che intendeva promuovere concerti d’organo in Regione, mi chiese un suggerimento sull’area da privilegiare, e io indicai il Polesine come terra ricca di strumenti preziosi e meritevoli di valorizzazione; così organizzai le prime edizioni con l’intento di affidare la gestione delle successive ai migliori diplomati del Il M° Giovanni Feltrin Conservatorio. E così, per fortuna, è avvenuto. Voglio per completezza menzionare il mento, pochissimi sono poi gli organi- rilievo che per il Polesine riveste l’opera del sti liturgici, come coinvolgerli? M° Barbierato, che da sempre si dedica alla R - Non vedo una drammatica flessione causa degli organi antichi, curandone la canella domanda di studio: studenti deside- talogazione e facendoli suonare nel corso di rosi di accostarsi a questo strumento ce ne apprezzate rassegne concertistiche. sono ancora. Si nota - questo sì - un lieve D - Maestro, cosa può dire riguardo calo nel rendimento, ma questo dipende dal all’organo della chiesa di Santa Maria fatto che in Italia la Chiesa cattolica è tradiin Punta? zionalmente restia a dotare le chiese di orR - Si tratta di uno strumento splendido, ganisti esperti e ragionevolmente retribuiti: opera di Francesco Dacci, il principale alcosicché alcuni allievi non si sentono suffi- lievo di don Pietro Nacchini: quest’ultimo, cientemente motivati a sacerdote dalmata e studiare di più, mentre veneziano di adozione, molti diplomati di vaè il caposcuola dell’arte lore vanno ad esercitare organaria veneta settela professione all’estero. centesca, denominata Io personalmente inco“neoclassica” poiché riraggio tutti gli allievi a cercava un ideale sonomettersi a disposizione ro al tempo stesso condelle loro parrocchie servatore – rispetto alla perché l’organo abbia a tradizione italiana – e – suonare nella maggior innovatore – per la proIn primo piano il vicesindaco parte delle occasioni: e assessore alla cultura Carmen Mauri gettazione più scienma la formazione degli tifica degli strumenti, organisti di chiesa dipende anche dal buon e per l’introduzione di elementi costruttivi funzionamento degli Istituti diocesani di propri della scuola tedesca seicentesca. Fu Musica Sacra, e in questo senso ultimamen- proprio a Dacci che Nacchini affidò il prote si intravedono preoccupanti segnali di prio laboratorio dopo la metà del ‘700; e l’ordecadenza. gano di Santa Maria in Punta, realizzato da D - Nei Conservatori italiani si fa ab- Dacci nel 1784 e ottimamente restaurato nel bastanza per coinvolgere i giovani a 2001 da Vincenzo Salvato, testimonia tutte studiare organo? le peculiari qualità della scuola nacchiniana: R - Posso citare l’esperienza del trasparenza timbrica, ricercatezza dei dettaConservatorio di Rovigo, nel quale insegno gli e supremo equilibrio fonico, alla ricerca da più di vent’anni: nel corso del tempo ab- di una spiritualità sonora che il sacerdote biamo svolto una lunga serie di iniziative Nacchini considerava un preciso dovere per di sensibilizzazione, alcune delle quali for- ogni costruttore di organi da chiesa. temente innovative. Ad esempio, abbiamo Settimio Rigolin
Rovigo - Palazzo Nodari
“Una città per educare” Tre incontri per sostenere famiglie ed educatori
Una rete per sostenere famiglie ed educatori nell’importante ruolo di affiancare i giovani nella loro crescita. Prosegue il progetto “Una città per educare”, realizzato dal Comune di Rovigo con l’Università di Padova, grazie al sostegno di Lions club Rovigo, e al contributo dell’associazione Famiglie nuove Veneto. Il progetto prevede interventi formativi rivolti a genitori, insegnanti, animatori, allenatori, studenti e a tutti coloro che hanno a cuore le tematiche educative. In programma tre appuntamenti nell’auditorium del Liceo scientifico “P. Paleocapa”, alle 21 e sono: martedì 29 ottobre – “Per crescere un bambino ci vuole un villaggio” – progettare insieme la “città per l’educazione”, con Ezio Aceti e Giuseppe Milan; martedì 12 novembre “Le istituzioni educative tra disagi e responsabilità” con Giuseppe Milan e mercoledì 27 novembre “Fragilità psicologiche nell’età evolutiva” – evidenze odierne e possibili interventi con Ezio Aceti. “Si tratta di un progetto di ampia portata – ha detto il sindaco Bruno Piva -, che coinvolge più soggetti in una serie di incontri con relatori di grande valore, su una tematica importante per tutti”. Parole pienamente condivise dall’assessore ai Servizi Sociali Antonio Saccardin. “L’emergenza educativa è nota
Sariano
a tutti, l’obiettivo di questa iniziativa è di fare rete per lavorare per educare. Il progetto ha preso il via lo scorso 4 maggio in Accademia con la partecipazione di circa 30 associazioni presenti che hanno contribuito a dar vita ad una bozza di azione triennale, perché il percorso educativo sia costante e si rivolga, come un’onda d’urto, a tutti. Ringrazio il Lions che ha quasi totalmente sponsorizzato questo intervento e chi ha collaborato per la sua realizzazione”. Il Lions club international, come ha spiegato il presidente di Rovigo Vincenzo Altieri, è l’organizzazione di club di servizio più grande del mondo e tra le più efficienti. Diverse le iniziative portate avanti a Ro-
vigo, tra queste dare attuazione ai tre interventi educativi di “Una città per educare”. “Il nostro obiettivo è prendere attivo interesse a bene civico, culturale, sociale e morale della comunità”. Presenti anche Enrico Ubertone vice presidente del Lions di Rovigo, Ruggero Zambon past president, Massimo Chiarelli del Leo Club e Alberto Roccato dell’associazione Famiglie nuove Veneto, che ha aggiunto, “Fin dall’inizio abbiamo puntato a questo cammino insieme. Noi ci stiamo occupando del sito che è già attivo, per offrire un quadro completo su quello che viene organizzato in merito a questa tematica”. Il sito è www.cittapereducare.org.
Festa dell’anziano
Tutti facciamoci incontro alle loro esigenze Celebriamo Domenica 27 Ottobre a Sariano la festa dell’anziano. La nostra è una società che sta invecchiando, cioè l’età media si alza, ma possiamo dire in generale che nei paesi più avanzati al mondo come il nostro, più che festeggiarlo, all’anziano “viene fatta la festa!”. Non viene valorizzata appieno questa importante risorsa di esperienza e di conoscenza della vita che ha la persona anziana. Purtroppo tutti i giorni leggiamo notizie di cronaca che
la Settimana
polesine
domenica 27 ottobre 2013
vedono protagonisti loro malgrado persone di una certa età, proprio perché sono più deboli e indifese, mi riferisco a rapine, spesso per pochi euro, imbrogli commerciali facendo loro firmare in buona fede contratti e acquisti spesso inutili, il tutto con lo scopo di rubargli pochi soldi di una pensione che a stento in molti casi consente di poter arrivare a fine mese. Una società la nostra in cui sembra vietato invecchiare e diventa indispensabile apparire sempre giovani, dinamici,
Rovigo - Duomo
60° di matrimonio Dei coniugi Maria e Pino Frigato
Grande festa in casa di Maria e Pino Frigato, amici del Duomo di Rovigo e impegnati in un servizio di animazione e di cura del Duomo Concattedrale. figli, nipoti e nuore si stringono attorno alla Maria e a Pino per festeggiare il 60° di matrimonio. Giuseppe Frigato, amichevolmente chiamato Pino, sagrestano di lungo corso del Duomo, già presidente nazionale della categoria, ricorda così il momento delle nozze: “Il 28 ottobre del 1953, giorno del matrimonio, fu una festa che coinvolse tutto il paese. La cerimonia fu celebrata da don Nicola insieme al novello sacerdote e compaesano don Tristano ed avevamo come testimoni l’amico Giulio Veronese e mamma Maria Cattozzo”. Il Settimanale Diocesano e la Radio Diocesana partecipano con gioia alla festa del loro carissimo collaboratore.
inossidabili al tempo che passa. In ambito lavorativo poi, ammesso che qualche ditta ricerchi del personale, se si superano i 30-35 anni si è già obsoleti, paradossalmente si cercano figure giovani ma con esperienza. Anche la tecnologia, anziché essere a servizio dell’anziano tende invece ad escluderlo, pensiamo ai computer, ai telefonini sempre più complessi da usare e per questo destinati ad un pubblico giovane. La televisione poi che per molti anziani è l’unica compagnia durante tutto il giorno è diventata difficile da usare con l’arrivo del digitale terrestre e dei decoder. Cerchiamo allora di stare più a contatto con queste persone “diversamente giovani” ascoltiamoli di più e veniamo incontro alle loro esigenze, perché ne avremo da guadagnarci. Se faremo qualche cosa di buono per loro, lo avremo fatto anche per noi, perché il tempo passa per tutti e quando saremo anziani anche noi potremmo trarre giovamento da un mondo che ci valorizzi di più. Claudio
Luvigliano (Pd)
Esercizi spirituali per sacristi Dal 12 al 15 novembre p.v. presso la Casa di Spiritualità “Villa Assunta” di Luvigliano di Torreglia (PD), avranno luogo gli Esercizi spirituali per sacristi e simpatizzanti. Per informazioni rivolgersi a Pino Frigato, sacrestia del Duomo di Rovigo, cell. 348 6889157.
13
A Ro Ferrarese
Al Mulino sul Po il 13° incontro dell’Ucid L’Unione vede aumentare il numero delle adesioni
Il Mulino sul Po a Ro Ferrarese, un ambiente d’autore è stato luogo d’incontro, mercoledi scorso, dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti). Un patrimonio storico culturale del territorio che oltre ad aver ispirato Riccardo Bacchelli nel suo romanzo ‘Il mulino sul Po’ raccontando le vicende della famiglia Scacerni, mugnai sul fiume Po è anche, memoria di un passato. Il mulino è infatti la fedele riproduzione rievocativa dei mulini presenti sul fiume Po oltre cento anni fa, un’opera di grande valore monumentale creata sulla base di approfonditi studi storici. Un tempo, i mulini ad acqua lungo il fiume erano molto numerosi, se ne contavano più di 170 ma oggi non ve n’è più alcuna traccia. L’interessate percorso nella storia, durante l’incontro, è stato condiviso da diverse autorità tra le quali: il sindaco di Rovigo Piva Bruno, il questore Rosario Eugenio Russo, il questore vicario Oscar Ghetti, il vice prefetto Adriana Sabato e, del comune di Ro Ferrarese: il sindaco di Ro Ferrarese Filippo Parisini, il vice sindaco Antonio Giannini, l’assessore alla Pubblica Istruzione Silvia Brandalesi, l’assessore al Bilancio Domenico Zanca, il consigliere capogruppo e presidente del comitato italiani all’estero Maurizio Bussolari, l’ex comandante dei Vigili del Fuoco Mario Sarno, il funzionario del Consorzio Agrario PD VE Zanetti Claudio. Durante la serata, una guida ha spiegato le caratteristiche del mulino ed accompagnato autorità e soci dell’Ucid a visitarne la struttura. L’incontro è poi continuato al ristorante ‘da Lazzaro e Dosolina’, nell’area del Mulino, dove il sindaco Bruno Piva ha portato i saluti dell’amministrazione esprimendo apprezzamento per l’interessante visita ma anche per l’intensa attività di promozione delle eccellenze del territorio portata avanti dall’Unione cristiana imprenditori e dirigenti e, grazie all’amicizia del socio ingegner Marco Milani ed il sindaco di Ro Ferrarese si è potuta concretizzare la visita. Un’atmosfera conviviale, quasi familiare, dove il presidente dell’Ucid Diego Chiarion, ricordando i valori dell’associazione, insieme con il sindaco
Bruno Piva, hanno donato al sindaco di Ro Ferrarese una litografia del maestro Alberto Cristini pittore scultore di fama internazionale. Due nuovi soci sono stati formalmente accolti, con consegna di distintivo: il ragioniere Alberto Milan e l’ingegnere Mirco Milani. Particolarmente sentito anche l’omaggio (una sacra famiglia) consegnato dal vice questore vicario Oscar Ghetti, a
due soci neo nonni: Bruno Scaranaro e Massimo Tasso. L’Unione cristiana imprenditori e dirigenti è arrivata al 13simo incontro e questo è stato il primo fuori provincia, continuando a raccogliere consensi e sempre nuovi soci, anticipando già per fine mese una nuova tappa: l’azienda del commendatore Guerrato, l’azienda Florsystem srl di Porto Tolle. Stefania Sgardiolo
Parrocchia di San Bellino v.m.
Andiamo Pellegrini a San Bellino
3° Anno post-sinodale 2013-2014 “Popolo di Dio in Missione” Calendario pellegrinaggi vicariali sabato 16 novembre: Parrocchia di S. Bellino, ore 17.00 domenica 17: Parrocchia di S. Bellino, ore 17.00 lunedì 18: Vicaria di Adria-Ariano, ore 17.00 martedì 19: Vicaria di Villadose, ore 17.00 mercoledì 20: Vicaria di Crespino-Polesella, ore 17.00 giovedì 21: Vicarie di Stienta, Castelmassa e Badia-Trecenta, ore 17.00 venerdì 22: Vicaria di Rovigo, ore 17.00 sabato 23: Celebrazione Penitenziale, ore 17.00; Liturgia della Parola per Giovani e Famiglie della Vicaria di Lendinara-S. Bellino presieduta dal Vescovo, nell’anniversario dei Beati Beltrame-Quattrocchi, ore 21.00. domenica 24: Cristo Re, Parrocchia di S. Bellino e pellegrini, ore 16.00; Concerto d’organo, organizza “Asolo Musica” ore 21.00. lunedì 25: Vicaria di Lendinara-S.Bellino, ore 17.00 martedì 26 novembre - Solennità di San Bellino: ore 9,00 Celebrazione Eucaristica; ore 9,30 Ritiro per i Sacerdoti presso l’Oratorio Parrocchiale; ore 11,00 Solenne Celebrazione presieduta dal Vescovo Luciio; ore 17,00 Celebrazione Eucaristica. Note organizzative: Pellegrinaggi Vicariali e Festa di S. Bellino i sacerdoti portino il camice. Nei giorni della Novena alle ore 16.30 S. Rosario e possibilità di confessarsi. In occasione della Novena, si dia il nome dei sacerdoti partecipanti al pranzo del 26 novembre: è un momento prezioso di convivialità e cordialità. Ai Parroci: Partecipate e fate partecipare: è dal nostro entusiasmo che dipende l’entusiasmo dei fedeli.
Unità pastorale di Lama e Pezzoli
Festa per gli anniversari di matrimonio In dono le Poesie di Chiara Visentin
Domenica 13 Ottobre, nelle r i spet t ive pa r rocc h ie di Lama e Pezzoli sono stati festeggiati gli anniversari di matrimonio. Il parroco Don Andrea Boldrin ha svolto la sua riflessione sulla casa perché essa richiama le radici in cui siamo nati e luogo delle nostre esperienze, utilizzando il gioco “La casa delle Barbie” dove erano ben visibili le suddivisioni degli ambienti: le stanze con una propria funzione che ci aiutano a crescere. Don Andrea chiedendo alle coppie presenti da quale stanza partire ha iniziato a parlare del bagno, luogo che viene usato per la pulizia personale, in cui ritrovare la dignità della perso-
na, portandoci a stare bene con noi stessi e gli altri rispettandoci a vicenda. Altro ambiente la cucina luogo che ci rende tutti partecipi attorno ad un tavolo non solo per consumare il cibo, ma anche per dialogare e raccontare quanto è accaduto durante la giornata. Peccato che la televisione in queste circostanze faccia un po’ da padrona. Altro ambiente la camera da letto, la stanza in cui si riposa, ma si vive la propria intimi-
tà, amandoci don a ndo c i a vicenda, scambia ndoci confidenze. Per ultimo il salotto il luogo che accoglie i nostri amici, parenti; un luogo dove possiamo stenderci sul divano e coltivare noi stessi, fare spazio a quello che noi ci doniamo o riceviamo. Il parroco chiude la riflessione ricordando che oggi siamo qui insieme attorno all’altare per ringraziare il Signore per gli anni che abbiamo trascorso insieme e affidargli i giorni che verranno. Al termine della celebrazione Chiara Visentin ha letto due sue poesie che sono state lasciate agli sposi con un dono da parte del parroco.
14 la Settimana
missioni
Rovigo - Casa Regina delle Missioni
“Territorio: quali relazioni umane e quali relazioni sociali?” Relatore fratel Alberto Degan
“Territorio: quali relazioni umane e quali relazioni sociali?”, su questa tematica più che mai interessante e attuale, è intervenuto fratel Alberto Degan, missionario Comboniano, parlando al gruppo Famiglie della Famiglia Missionaria della Redenzione. L’incontro si è svolto presso la Casa Regina delle Missioni di Rovigo sabato 19 ottobre 2013. Nella prima parte Alberto si è soffermato ad una analisi della realtà relazionale nel territorio, una situazione che indice a pensare se veramente oggi esiste ancora il prossimo. Su questa linea Degan si è soffermato sul tema “L’uomokiller e l’uomo-fratello”, osservando che la cultura odierna e la mentalità di oggi ha messo in disparte l’esperienza della fraternità. Gesù nel suo Vangelo , ha sottolineato il relatore, propone la fraternità, cioè il cristianio dovrebbe sentirsi felice solo quando anche il fratello è felice. Proseguendo nella sua relazione, peraltro molto e ricca di spunti di riflessione, Alberto si è soffermato sul tema: “La città e la comunità – territorio - come ‘nonluogo”. Una realtà che vede la presenza delle persone ma non si incontrano mai.
domenica 27 ottobre 2013
Il messaggio di Francesco
Missione: il Vangelo nelle periferie del mondo
Il messaggio del papa per la giornata missionaria mondiale è ormai una tradizione; ma il messaggio di quest’anno, il primo di Francesco, rivela la sua visione della missione e l’urgenza che lui attribuisce a questo impegno della chiesa. Che papa Francesco abbia un cuore missionario lo si è capito subito dal suo stile semplice, dai ripetuti appelli per una chiesa dei poveri e per i poveri, dall’invito a uscire dalle mura della chiesa per raggiungere le “periferie esistenziali”, dall’insistenza su “la dolce e confortante gioia dell’evangelizzazione”. Non sono novità.
Dalla fede alla missione
Fra Alberto ha poi di nuovo affrontato il tema riguardante “La scomparsa del ‘prossimo’ e del ‘fratello”. In altre parole, ha aggiunto il relatore, quando la situazione di umiliazione, di povertà, di abbandono di tanti nostri fratelli e delle loro condizione di vita non ci interpella, tutto questo significa che il nostro prossimo è stato eliminato. Proseguendo nella sua relazione Degan si è soffermato ad un commento esegetico della parabola evangelica del Buon Samaritano. E’ necessario farsi buoni samaritani e correre ad aiutare il prossimo in difficoltà, ma non
con le parole ma con le opere. “L’uomo è felice, sono parole di Fratel Alberto, quando si sente fratello. La nostra umanità si realizza pienamente quando ci trasformiamo in fratelli, quando sentiamo che le nostre speranze e la nostra sofferenza toccano e interessano da vicino il nostro amico. Essere presenza: questo dovrebbe essere il segno caratteristico dell’umanità. Purtroppo, oggi passiamo molto tempo con varie persone in ufficio, in altri ambienti di lavoro, nella nostra stessa casa e comunità, ma senza essere presenza l’uno per l’altro”.
Il relatore ha poi parlato dell’’ospitalità verso tutti da compiere senza mormorare. Il relatore ha concluso il suo intervento suggerendo alcune indicazioni e ponendo degli interrogativi, anzitutto l’attenzione ai fratelli, a creare nove e autentiche relazioni umane, riguardo poi alle famiglie e alle comunità cristiane l’invito è a preoccuparsi di sapere come vivono i fratelli, i senza lavoro, i senza tetto. Insomma ritornare ad essere attenti ai bisognosi, alle necessità di tutti i fratelli, indistintamente. Settimio Rigolin
Missione e nuovi stili di vita
Dall’Omelia di Papa Francesco in Santa Marta
nità, ma quando il tuo cuore è attaccato così, ti distrugge». Già, perché, sottolinea ancora Francesco, il problema non è il possedere beni, ma il rapporto che si ha con essi. Insomma occorre resistere alla tentazione della cupidigia. «E’ quello che fa male: la cupidigia nel mio rapporto con i soldi. Avere di più, avere di più, avere di più... ammonisce il Papa -. Ti porta all’idolatria, ti distrugge il rapporto con gli altri! Non i soldi, ma
l’atteggiamento, che si chiama cupidigia. Poi anche questa cupidigia ti ammala, perché, ti fa pensare soltanto tutto in funzione dei soldi. Ti distrugge, ti ammala... E alla fine - questo è il più importante - la cupidigia è uno strumento dell’idolatria, perché va per la strada contraria a quella che ha fatto Dio con noi. San Paolo ci dice che Gesù Cristo, che era ricco, si è fatto povero per arricchire noi. Quella è la strada di Dio: l’umiltà, l’abbassarsi per servire. Invece la cupidigia ti porta per la strada contraria: tu, che sei un povero uomo, ti fai Dio per la vanità. l’idolatria!». .. Enrico Lenzi (Da Avvenire del 20-10-2013)
Giornata Missionaria Mondiale
Offerte
Le offerte per la Giornata Missionaria Mondiale si portano in Curia Vescovile, Via Sichirollo n. 18, Ufficio Amministrativo, dalla Sig.ra Marzia.
Ottobre Missionario - V settimana (27 - 31 ottobre)
Ringraziamento
“Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perchè sei stato la mia salvezza (Sal 117,21) 27 ottobre: XXX domenica del tempo ordinario (Sir 35, 15b-17.20-22a; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14) La Salvezza, che Dio offre con liberalità e abbondanza, muove il nostro ringraziamento. In cammino con il Signore impariamo ad amarci tra di noi e a perdonarci di cuore, perché siamo tutti bisognosi di misericordia. Preghiera di consacrazione di Papa Francesco alla Madonna di Aparecida O Maria Santissima, per merito di Nostro Signore Gesù Cristo, nella Tua amata immagine di Aparecida, spargi innumerevoli benefici su tutto il Brasile.
Le novità del messaggio
Ci sono anche delle novità rispetto agli ultimi messaggi per la giornata missionaria. Il papa che, come è ovvio, chiama tutti alla missione, insiste sulla responsabilità delle comunità cristiane più che su quella dei singoli battezzati; ricorda che la missione comunica il vissuto del vangelo, un’esperienza viva dell’amore di Dio nella propria vita, una testimonianza esistenziale prima che una trasmissione di verità; e fa presente il dovere ai preoccuparsi anche di chi, pur trovandosi sul territorio parrocchiale, rischia di rimanere al margine dell’attenzione pastorale.Il criterio per giudicare la maturità di una comunità e il segno di una fede adulta e solida è la capacità di professarla gioiosamente e coraggiosamente, di celebrarla in modo autentico nell’Eucaristia, di viverla nella carità e di portarla fuori della comunità per offrirla a chi non l’ha ancora ricevuta. La missionarietà per Francesco non è solo un dovere e neppure “una dimensione programmatica della vita cristiana, ma una dimensione paradigmatica” che innerva cioè tutta la vita cristiana.
Un linguaggio pastorale
“L’attaccamento ai soldi e ai beni distrugge le persone e le famiglie”
L’attaccamento ai soldi distrugge le famiglie. Ma non si tratta di intraprendere «il cammino della povertà per la povertà», bensì «come strumento, perché Dio sia Dio, perché Lui sia l’unico Signore». E’ stato questo il filo conduttore dell’omelia che papa Francesco ha pronunciato nella consueta Messa celebrata nella cappella di Casa Santa Marta. Lo spunto è stato il brano evangelico che narra dell’uomo ricco che accumula «tesori per sé» e «non si arricchisce presso Dio». Una parabola che Gesù dice rispondendo a chi gli chiedeva di intervenire per risolvere una disputa di eredità tra fratelli. «Questo è un problema di tutti i giorni. Quante famiglie distrutte abbiamo visto per il problema di soldi - ha detto il Papa, come riferisce RadioVaticana -: fratello contro fratello; padre contro figlio... E’ questo il primo lavoro che fa questo atteggiamento dell’essere attaccato ai soldi, distrugge! Quando una persona è attaccata ai soldi, distrugge se stessa, distrugge la famiglia! I soldi distruggono! Fanno questo, no? Ti attaccano. I soldi servono per portare avanti tante cose buone, tanti lavori per sviluppare l’uma-
Il card. Bergoglio e stato, infatti, l’ispiratore e il responsabile del documento dei vescovi dell’America latina (Celam 2007), detto Documento di Aparecida, costruito sul binomio «discepoli e missionari», che sta orientando la pastorale nel continente latino americano. Papa Francesco ha firmato la sua prima enciclica, Lumen Fidei, che egli ha trovato già quasi del tutto scritta da Benedetto XVI per l’«anno della fede», ma è nel messaggio che s’intravvedono le idee programmatiche del nuovo vescovo di Roma, la sua visione della chiesa, comunità di chi ha conosciuto l’amore di Dio e lo testimonia nella vita. Vi si legge l’invito alla gioia di evangelizzare, ad affidarsi alla misericordia di Dio, stella polare del ministero di questo papa; l’invito al coraggio nell’uscire dalla chiesa per andare là dove c’è chi attende l’annuncio della speranza, della gioia e del senso della vita.
Io, anche se indegno di far parte dei Tuoi figli e figlie, ma pieno di desiderio di partecipare dei benefici della Tua misericordia, prostrato ai Tuoi piedi, ti consacro la mia mente, perché pensi sempre all’amore che meriti; ti consacro la mia lingua perché sempre Ti lodi e diffonda la Tua devozione; ti consacro il mio cuore perché, dopo Dio, Ti ami sopra ogni cosa. Accoglimi, o Regina incomparabile, Tu che Cristo Crocifisso ci ha donato per Madre, nel beato numero dei tuoi figli e figlie; accoglimi sotto la tua protezione, soccorrimi in tutte le mie necessità spirituali e temporali, soprattutto nell’ora della mia morte. Benedicimi, o Cooperatrice Celeste, e con tutta la tua potente intercessione, rinfrancami nelle mie debolezze affinché, servendoTi fedelmente in questa vita, io possa lodarTi, amarTi e renderTi grazie in cielo, per l’eternità. E così sia!
Nel messaggio si sente chiaramente l’animo pastorale di papa Bergoglio che, diventato vescovo di Roma, non ha dimenticato la concretezza del servizio pastorale alla sua comunità perché, con l’elezione, ha assunto dimensioni universali. Non ha perso di vista i singoli fedeli, praticanti, indifferenti non cristiani e non credenti che siano, perché tutti sono oggetto dell’attenzione del pastore e della missione della chiesa. Anche il linguaggio del messaggio è nuovo, diverso da quello di papa Ratzinger, fine teologo e cesellatore della parola; il linguaggio di papa Francesco è invece quello del pastore, preoccupato soprattutto di raggiungere tutti e di farsi capire da tutti, per contagiare tutti con l’entusiasmo e la gioia del vangelo.
“Siate generosi con il Signore”
Il messaggio è composto di cinque paragrafi e si apre ricordando la coincidenza con la ormai prossima conclusione dell’«anno della fede» e l’urgenza dell’evangelizzazione per trasmettere la fede, in vista di promuovere una vita “più piena di significato, più buona e più bella, perché Dio ci ama”. Alla conclusione del messaggio il papa incoraggia missionari e missionarie, religiosi e religiose, preti fidei donum e laici missionari, e invita tutti a “non aver paura di essere generosi con il Signore”. Dalla solidarietà missionaria le giovani chiese come quelle di antica cristianità ritroveranno “l’entusiasmo e la gioia di condividere la fede in uno scambio che è arricchimento reciproco”. Il messaggio può sembrare tradizionale, ma rivela il cuore di un papa che intende vivere e far vivere il vangelo “sine glossa”, come diceva il suo santo omonimo d’Assisi, per ringiovanire la chiesa di Dio con la freschezza della missione. p. Gabriele Ferrari, sx (Da Missionari Saveriani – ottobre 2013)
Francesco Moraglia
Una fede amica dell’uomo
La gioia di essere discepoli di Gesù, l’impegno per il bene comune Un piccolo libro che raccoglie la serie di riflessioni offerte dal Patriarca di Venezia alla sua Diocesi nel corso dell’Anno della Fede: un “fraterno invito” a riscoprire la bellezza e la consistenza della fede cristiana, il senso dell’essere discepoli del Signore, l’impegno per la città dell’uomo a servizio del bene comune. In queste pagine il Patriarca si rivolge a tutti, a chi si professa cristiano e desidera rendere testimonianza ma anche a chi pur lontano sente un profondo bisogno di ridestare le ragioni del credere e riprendere o intraprendere il cammino della fede. Una preziosa opportunità per recuperare i fondamentali della fede – aiutati anche da figure come Abramo, Paolo e soprattutto Maria – e confrontarsi nuovamente, in questa epoca di secolarizzazione diffusa, con il ricco tesoro della Dottrina Sociale della Chiesa e i suoi grandi contenuti: dalla dignità della persona al bene comune, dalla sussidiarietà alla solidarietà. Cantagalli 2013, 144 pagine – 8,00 Euro, Formato: 12x19, ISBN: 978-88-8272-966-0
radio kolbe
domenica 27 ottobre 2013
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la Settimana 15
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Ponte Radio - Ospite Francesca De Luca, scrittrice e giornalista di Corriere Immigrazione
Il rovescio del Tao: vincere la paura del diverso Un romanzo che aiuta i ragazzi a superare i preconcetti nei confronti degli immigrati
“Il rovescio del Tao” è il romanzo scritto da Francesca De Luca. Originaria di Chioggia, giornalista che scrive per “corriereimmigrazione. it”, testata on line specializzata appunto sulle tematiche dell’immigrazione. I protagonisti del libro sono Alice, di origine ghanese e quindi di pelle scura e che rappresenta la parte nera del Tao e Leonardo, bianco, italiano di buona famiglia, che quindi rappresenta la parte bianca del simbolo orientale. Solo che questa volta il personaggio positivo è quello rappresentato dal nero mentre il personaggio di pelle chiara, il bianco è il negativo. Ed ecco che si spiega il titolo: «Il romanzo ha una storia particolare – racconta Francesca in radio - l’ho scritto quando avevo diciannove anni, perché avevo visto che c’era un concorso letterario, indetto da Editore Firenze Libri che invitava i giovani scrittori a presentare delle opere inedite. Quindi ho scritto questo testo ma però non l’ho inviato perché non mi convinceva.
E’ stato inviato da un’altra persona senza che io lo sapessi. Qualche mese dopo è arrivata la lettera di Firenze Libri che mi invitava a pubblicarlo ma non l’ho voluto pubblicare. Dopo un anno e mezzo circa mi è ritornata la proposta di Firenze Libri perché erano successi dei fratti di cronaca che si collegavano a quello che io avevo scritto in questo romanzo. Perché il romanzo è una storia di incontro di culture diverse, di persone provenienti da luoghi diversi».
Librando - ospite Simone Regazzoni
Stato di legittima difesa Simone Regazzoni, filosofio e scrittore ci presenta questa settimana a Librando il suo nuovo testo intitolato “Stato di legittima difesa, Obama e la filosofia della guerra al terrore”, edito da Ponte alle Grazie. Intervistato da Dante Cerati, Regazzoni porta alla luce verità e congetture delle scelte politiche delle autorità americane, in pratica si fa riferimento alla legittimità riconosciuta agli Stati Uniti d’America di combattere contro il terrorismo: «dopo l’11 settembre c’è stato un riconoscimento ufficiale della lotta al terrorismo come una legittima difesa. Infatti con una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’attentato dell’11 settembre è stato riconosciuto come un attacco armato ed è quindi stato riconosciuto allo Stato Americano, il diritto di difendersi e di rispondere con la forza. Quindi il mio libro vuole ricordare questo aspetto che è stato spesso dimenticato. Questa risoluzione dell’Onu segna un passaggio nuovo sia dal punto di vista politico che giuridico, cioè per la
prima volta ci si accorge che il terrorismo internazionale o meglio transnazionale, non è più un affare di criminalità ma riguarda un nuovo tipo di guerra portato ad una nazione». La morte di Osama Bin Laden segna una svolta nella guerra contro il terrorismo: «era una sorta di nemico simbolico, - afferma Regazzoni - uno spettro che conservava in sé tutta l’enigmaticità ed il fascino perverso che esercitava Al-Queda. Per gli Stati Uniti la sua uccisione è stato un colpo fondamentale perché la sua sopravvivenza rappresentava da sempre una spina nel fianco degli Usa, sembrava che questa guerra non funzionasse. Anche se questo non ha risolto la guerra in Afgansitan, è stato un passaggio importante ma non definitivo». r. g.
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Era infatti il periodo delle Ronde, del controllo del territorio, dell’espandersi della paura del diverso, soprattutto nel Trevigiano, nelle zone dove era prevalente l’idea leghista. E’ un libro scritto in modo scorrevole destinato prevalentemente ad un pubblico adolescente. «Ho sempre avuto la passione per la scrittura ed ho sempre scritto romanzi brevi, a scuola i miei temi erano molto prolissi. E’ una passione però che ho sempre coltivato in maniera individuale, nel senso che non ho mai scritto al fine di pubblicare. In genere scrivevo romanzi brevi per lo più a sfondo sociale. Romanzi che si riferivano al contesto politico, socioculturale del momento, e ciò non li rendeva molto piacevoli nel senso che di solito le mie storie finivano sempre malissimo. Questo romanzo invece ha un finale aperto, quindi è un po’ più ottimista. L’ho scritto perché mi rendevo conto che intorno a me c’era molta paura del diverso, senza capire chi era il diverso, quindi
xenofobia diffusa, difficoltà ad incontrare il prossimo.... così ho sentito la necessità di lanciare un messaggio ai miei coetanei: guardate che la realtà si può raccontare in modo molto diverso ed ogni persona ha qualcosa da dire, da raccontare, nel bene o nel male». Tra gli autori preferiti di Francesca ci sono Calvino, Pasolini e Sascia e poi Voltaire e Rousseau. La copertina del libro ritrae l’ombra della stessa autrice mentre con delle bolle di sapone tenta di sconfiggere un mostro immaginario. La foto è opera di
Massimo Fabbris un fotografo di Chioggia. L’interesse per l’immigrazione è legata alla sua voglia di scoprire, di conoscere chi è diverso, di avvicinarsi senza timore. Poi una svolta in questo senso ce l’ha avuta anche per motivi di lavoro: «Mi sono occupata dei richiedenti Asilo Politico per più di un anno all’interno del progetto Nord Africa, mi hanno portata ad interrogami maggiormente su questa tematica, cambiando anche punto di vista e prospettiva non interrogandomi solo sul perché gli immigrati vengono qua ma anche sul chi sono. Purtroppo si parla di immigrazione solo quando diventa un problema come abbiamo visto con i recenti fatti di Lampedusa». Roberto Giannese Nella foto a sinistra Francesca De Luca in radio e a destra la copertina del Quando? libro
Ponte Radio è in onda ogni lunedì e venerdì alle 18.20 e il martedì alle 21.30
Polesine coast to coast
La rete studenti medi di Rovigo Conosciamola assieme ad Antonio e Greta
Sesto appuntamento con “Polesine Coast to coast”, il programma dedicato al pubblico giovane di Radio Kolbe. Durante questa puntata, ospiti dei due conduttori, Thomas ed Alberto, sono Antonio e Greta in rappresentanza della “Rete Studenti Medi di Rovigo”. «Si tratta – ha detto Greta - di una associazione riconosciuta a livello nazionale che si occupa di fare sindacato studentesco, quindi di fare applicare i diritti degli studenti, e in questo modo di tutelarli. Esiste a livello nazionale, regionale e provinciale. Noi facciamo parte di quella provinciale. Lo scorso 11 ottobre abbiamo aderito ad una manifestazione che rientrava in un programma di mobilitazione nazionale e nell’occasione abbiamo organizzato un corteo per le vie della città». «Il nostro compito è quello di portare informazione nel mondo della scuola – ha specificato Antonio – perché all’interno delle scuole si fa formazione ma non informazione e quindi bisogna cercarsela». «Al corteo abbiamo visto una buona partecipazione da parte degli studenti – ha aggiunto Greta - anche se non è stata elevata in termini numerici, ma quelli che hanno partecipato si sono dimostrati molto attivi e desiderosi di farsi sentire, questo l’abbia-
Le nostre rubriche LUNEDI 10.00 “Maria Maestra di Speranza” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Insieme per pregare” a cura dell’Apostolato della Preghiera con Anna Cecchetto; 11.40 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 17.05 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 18.20 “Ponte Radio”, a cura di Roberto Giannese; 21.15 “Radio Volontariato” a cura del Centro Servizi di Volontariato di Rovigo, con Francesco Casoni. MARTEDI 10.00 “Polesine Coast to coast” 11.00 “ArabRovigo” rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco, in studio Dounia e Valentina; 18.20 “Sulle ali di Maria Bolognesi”, a cura del Centro Maria Bolognesi; 21.30 “Ponte Radio” ; MERCOLEDI 10.00 “Insieme per pregare” a cura di Anna Cecchetto; 17.05 “Sulle aldi di Maria Bolognesi”; 18.20 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 21.15 “Polesine Coast to coast”; GIOVEDI 10.00 “Voce Francescana” a cura del Ordine Francescano Secolare del Polesine; 11.00 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 17.05 “Polesine coast to coast” 18.20 “Radio Volontariato” a cura del CSV di Rovigo; 21.30 “ArabRovigo” rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco VENERDI 10.00 “Maria Maestra di Speranza”” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Radio Volontariato” ; 17.05 “ArabRovigo” a cura dell’Associazione Casa Marocco; 18.20 “Ponte Radio”, 21.30 “Per un pugno di film”; 22.30 “Polesine Coast to coast” SABATO 10.00 “Voce Francescana” 11.00 “Tra le braccia di Maria Bolognesi”; 11.30 “Con gli ultimi”; 17.05 “Insieme per pregare”; 17.40 “Librando” 18.20 “Buona Domenica”, riflessioni e commenti per la domenica a cura di Don Bruno; 21.30 “Per un pugno di film” ;
mo notato specialmente durante l’assemblea nella quale sono intervenuti studenti di tutti gli Istituti». Hanno spiegato come ricercano le informazioni nelle anagrafi delle scuole dove sono conservati tutti i documenti che sono a disposizione di tutti, come ad esempio le informazioni riguardanti l’edilizia scolastica. Come sempre i due conduttori sono stati assistiti alla regia da Enrico De Stefani e Davide Trevisan. Nel corso della puntata sono stati trattati come al solito argometi riguardanti l’attualità nazionale e offerte informazioni sugli appuntamenti diocesani. Le puntate di “Polesine coast to coast” si possono ascoltare anche sul sito della
radio all’indirizzo: radiokolberovigo.blogspot.it oppure tramite il social network Facebook nella pagina dedicata alla rubrica “Radio Kolbe Polesine Coast to coast”. r. g. Metti un “mi piace” sulla pagina Facebook di “Radio Kolbe Polesine coast to coast”
Quando? Ogni martedì alle 10.00, il mercoledì alle 21.15, il giovedì alle 17.05 e il venerdì alle 22.30
DOMENICA 10.00 “Insieme per pregare”; 11.00 “Voce Francescana”; 16.30 “Buona Domenica”; 17.40 “Per un pugno di film”; 22.00 “Sulle ali di Maria Bolognesi”, a cura del Centro Studi Maria Bolognesi. DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 9.30 e 20.45 “Dall’alba al tramonto”, a cura di don Bruno Cappato; 8.30, 12.10, 20.00, 23.00 “La radio informa” con Roberto Giannese; 19.00 Santa Messa in diretta dal Duomo di Rovigo; 12.15 e 20.15 “Rassegna stampa ecclesiale” a cura di Enzo Costa. 22.00 Preghiera della sera.
16 la Settimana
rubriche
domenica 27 ottobre 2013
angolo francescano a cura dell’Ordine Francescano Secolare del Polesine
Taunotizie
Squilli di tromba: la Fraternità S. Elisabetta di Rovigo ha rieletto il nuovo Consiglio
Oggi domenica 13 ottobre, ricorrenza delle apparizioni a Fatima. In piazza S. Pietro, il Santo Padre, affida il mondo alla protezione di Maria Santissima. A Rovigo, la fraternità S. Elisabetta è chiamata per il rinnovo del consiglio OFS. Bella giornata di sole. Ma il sole, noi francescani lo sentiamo dentro che scalda i nostri cuori. Facciamo corona ai fratelli del Consiglio uscente ringraziandoli per quello che ci hanno dato con il loro servizio in questi tre anni. È presente Marina Mazzego, la nostra Ministra regionale con padre Tarcisio , Assistente. Salutiamo i fratelli e le sorelle, che per motivi di salute o di famiglia, non sono assidui frequentatori, ma per un evento così grande non potevano mancare. Per il nostro Serafico Francesco il ritrovarsi nei Capitoli era fondamentale. Abbracciamo la nostra ministra Romana Bregantin (ministro uscente e rieletto) e il nostro Assistente padre Andrea. Marina ci fa notare come la Fraternità sia sempre la prima cellula per un francescano. Il francescano deve sentire la necessità di essere testimone per tutti i fratelli che volessero cambiare la loro vita, abbracciando la Regola che S. Francesco scrisse per noi secolari. Il Capitolo è guida e organizzazione per un buon cammino francescano. Abbiamo bisogno di tornare a casa per poter partire dalla nostra casa, la Fraternità appunto. Il Consiglio è la greppia in cui ci si nutre, per poi collaborare assieme, lavorare nel campo della Chiesa che è Una, Santa , Cattolica, Apostolica e ogni francescano ne è membro fondamentale
per testimoniare l’amore di Dio nel lavoro, in famiglia, con chi incontra sulla sua strada senza discriminazione. San Francesco è lo specchio di Cristo, il quale ci dice sempre: “non temere, Io sono con te tutti i giorni”. Il Capitolo non è solo un’incontrarci fra noi, ma è Cristo che ci chiama nella nostra vita e ci mostra, ci fa capire il progetto che lo Spirito Santo ha su di noi. San Francesco si ripeteva: “il Signore mi donò dei fratelli per amarli, servirli ascoltarli”. Dono prezioso. La Fraternità è il cammino iniziato da Francesco e noi che siamo chiamati a seguirlo, dobbiamo tenere accesa questa lampada, affinché possa illuminare la strada a tanti fratelli che vivono nel buio. I nostri fratelli eletti si sono messi a servizio nostro per aiutarci a vivere nella luce, ad sostenerci nel salire il monte della santità sulle orme di S. Francesco. Chiediamo a Maria Santissima, tanto amata da S. Francesco, di proteggerli nel corpo e nello spirito, e di non perdere mai la gioia di essere francescani. Il nuovo Consiglio eletto risulta così composto: Romana Bregantin, ministro, Mara Bovolenta, viceministro, Consiglieri: Dina Peretto, Federica Grego, Massimo Guglielmo, Federico Maronati. La nostra giornata ha continuato con il pranzo, consumato in gioia e letizia tutta francescana. E’ terminata, quindi, con il rito del mandato e la benedizione del nostro caro padre Andrea. Santa Elisabetta, patrona dell’Ordine Francescano Secolare, prega per noi Oriana
In campagna
Siamo nell’era del “bio”
Il termine significa “vita” ed è impiegato nei più diversi ambiti che interessano l’umano operare. Ad arricchirli con il bio sono venute in soccorso le nuove tecnologie che fanno del termine la loro bandiera a significare il contenuto ecologico che portano in un mondo che appare sempre più inquinato. Il comparto primario già propone l’agricoltura biologica praticata con mezzi ritenuti meno impattanti e sostenibili con un risparmio di energia di origine quasi tutta da fonte fossile, alla quale si può affiancare quella ottenuta sotto qualsiasi altra forma. L’Agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica alla fine del processo della trasformazione delle loro produzioni immettono il degradato residuale nell’ambiente sotto forma di gas (effetto gas-serra) mentre la frazione solida e/o liquida entra nel circuito terra-acqua. E’ un processo ineliminabile perché presiede la catena alimentare ma che grazie alle nuove tecnologie, frutto della ricerca scientifica e della sua applicazione, lo si può contenere entro limiti che appaiono più sostenibili oltre che
Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita ma superando le difficoltà
dal punto di vista ecologico anche da quello economico e sociale.. Viene così a coniarsi un nuovo termine quale la “bioeconomia” che racchiude in un unico circuito l’intero processo produttivo di origine foto sintetica che spazia dai campi coltivati, incolti e residuali, ai boschi, alle foreste, alle acque dolci e al mare con le vegetazioni acquatiche come le diverse specie di alghe. In pratica dove vivono creature in virtù del processo prima richiamato.
- CHE COS’È IL CENTRO DI AIUTO ALLA VITA? E’ un servizio di volontariato a disposizione della donna che si trova in difficoltà a causa di una maternità difficile. - CHI PUÒ RIVOLGERSI AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Ogni donna in una situazione difficile per la sua maternità: la ragazza non sposata che attende un figlio; la donna già madre che aspetta un altro bambino e ha bisogno di aiuto; ogni
In un recente convegno promosso a Bruselles dalle organizzazioni agricole dell’Ue , è stato valutato il grande potenziale energetico che la bioeconomia può rendere disponibile per soddisfare parte delle necessità delle quali abbiamo bisogno. “La bioeconomia - si legge nel resoconto riportato da Veneto Agricoltura Europa - potrà con forza sempre maggiore incrementare lo sviluppo e l’occupazione nelle zone rurali”. Per stare a casa nostra, proviamo ad immaginare quanta energia si può ricavare dalle ramaglie , dal sottobosco, e dalle erbe che crescono nei 26.000 km. della rete dei consorzi di bonifica veneti compresi i 2.436 km. della rete polesani ai quali aggiungere le arginature delle strade, fiumi e canali. Tutta vegetazione solo in parte raccolta come fieno- un misto di essenze di diverse Famiglie con prevalenza di Graminacee e Leguminose- ottimo per gli animali che ricambiano con carne, latte e lana. Una specie di scambio, un do ut des -“ io do affinchè tu dia”- con un equilibrio perfetto. Alla prossima. Orazio Cappellari
donna che ha paura di un figlio, che non riesce ad accettarlo che lo sente come un problema - CHI C’È AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Una donna che ti capisce, e ti offre la sua amicizia. Volontari qualificati per darti un aiuto, un consiglio, ospitalità, informazioni sui tuoi diritti e sui diritti del bambino. Se ne hai bisogno puoi trovare aiuti domestici di emergenza e famiglie amiche da cui avere ospitalità.
Orari Sante Messe
Adria Adria-Cattedrale: Festive 7.30 9.15 - 10.30 - 12.00 - 19.00; Feriali: 7.30 - 8.30 - 19.00; Prefestiva 19.00. Casa di Riposo: 17.00. Divin Lavoratore: Festive: 9.30 - 11.30 - 18.00; Feriale 18.00; Prefestiva 18.00. Tomba: Festive: 8.00 - 9.30 - 11.30 - 19.00; Feriale: 8.00 - 18.30; Prefestiva: 19.00. S. Vigilio: Festive: 8.00 - 10.00; Prefestive: 18.30. Rovigo Duomo Concattedrale: Festive: 7,00- 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 Feriali: 7.00 - 8.00 - 10.00 - 19.00 SS. Francesco e Giustina: Festive: 10.00 - Per i cattolici anglofoni 11.00 (Chiesa del Cristo) - 11.30 18.30 - Feriali: 18.30 (Chiesa del Cristo, tranne al sabato) Rovigo Commenda: Festive: 8.00 - 10.00 - 11.30 - 19.00 - Feriali: 7.00 - 19.00 Maria SS.ma Madre di Dio (del-
le Rose): Festive: 8.30 - 10.30 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00 S. Bartolomeo Apostolo: Festive: 8.00 - 10.00 (Iras - infermeria ore 10.00) - 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00 (Iras - Casa soggiorno sabato ore 16.45) S. Pio X: Festive: 8.30 - 10 - 11.30 17. Prefestiva: 17 - Feriali: 8.30 (al mercoledì alle 18). S. Antonio: Festive: 10.00 in Casa Serena - 11.00 - 18.30 - Prefestiva: 18.30 - Feriale 18.30. Tempio “La Rotonda”: Festiva: 10.30 - Feriale: 9.00 Centro Mariano: Festiva: 10.00 Feriale: 7.30 S. Domenico: Festive: 9.00 - 11.00 - 18.00 - Feriali: 8.00 - 18.30 Cappuccini: Domenicale e festivo: ore 7.30 - 9.00 - 11.00 - 17.00 Prefestiva: ore 17.00 - Feriale: ore 9.00 - 17.00. S. Rita: Festiva: 10.00 - Feriale: 18.00 (solo al Sabato) Carmelo della Trasfigurazione: Festiva: 8.00 - Feriale: 7.30. Ancelle della SS.ma Trinità: Festiva 8.30 - Feriale: 7.30.
Azienda Ulss 19
Presentato il manuale Scuola & Lavoro 40 progetti per la promozione della salute nelle scuole: dall’asilo nido all’istituto superiore
E’ stato presentato nei giorni scorsi, in un incontro aperto ai diversi istituti scolastici del Bassopolesine, il manuale Scuola&salute per l’anno scolastico 2013-2014 elaborato dal “Gruppo di educazione e promozione alla salute” dell’Azienda Ulss 19. All’incontro erano presenti numerosi docenti appartenenti a più scuole e associazioni di volontariato quali l’Acat Basso Polesine e l’associazione Diabetici Bassopolesani. L’edizione del manuale di quest’anno contiene le schede di 40 progetti per la promozione della salute nelle diverse scuole, dall’asilo nido all’istituto superiore: ogni scheda presenta sinteticamente il progetto ed è corredata del nome e del recapito della persona referente. Le proposte si riferiscono ai diversi ambiti della salute: educazione alimentare, promozione dell’attività motoria, benessere psicosociale, prevenzione alle dipendenze, educazione alla sicurezza, screening, educazione ambientale, zooantropologia e sanità animale. Tutti questi interventi sono mirati a favorire lo sviluppo delle “life skills” atte a favorire l’adozione di comportamenti salutari in grado di contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche: scorretta alimentazione, inattività fisica, abuso di alcol e tabagismo. Una strategia di prevenzione che vede alleanze con le istituzioni scolastiche, le Amministrazioni comunali, le associazioni di volontariato, il mondo dell’agricoltura, dell’industria e dello sport.
Farmacie di turno Farmacie di Turno notturno e diurno a Rovigo nella settimana dal 27 ottobre al 2 novembre 2013 Domenica 27 - Comunale n. 3 Via Tre Martiri, 61 Rovigo. Lunedì 28 - Sant’Ilario, Viale Gramsci, 34 Rovigo. Martedì 29 -S. Pio X Via Amendola,15 Rovigo. Mercoledì 30 - Rhodigium S.A.S, Via Umberto I, 44 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine. Giovedì 31 - Tre Mori, Via Zanella, 14 Rovigo; Comunale n. 2 San Apollinare. Venerdì 1 - Centrale, P.zza V. Emanuele II, 17 Rovigo; “La Fenice”, Via Meucci, 2/4 Boara Pisani. Sabato 2 - TComunale n. 1 Via Badaloni, 47 Rovigo - dr. Lo Curzio, Sarzano; pomeriggio: Sant’Ilario, Viale Gramsci, 34 Rovigo.
• ROVIGO - Vicolo CAMPANA, 1 TEL. 0425 27779 Orari: Lunedì e Martedì 16-18; Mercoledì 10-12; Venerdì 10-12 • ADRIA - P.tta CAMPANILE, 11 TEL. 0426 900040 Orari: Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 • TRECENTA C/O OSPEDALE SAN LUCA tutti i Mercoledì dalle ore 9,30 alle 11,30
C/O TORRE CIVICA Piazza Garibaldi - Trecenta il Giovedì dalle ore 15 alle 17 • C/O Ufficio EPACA – Via G. Garibaldi CASTELMASSA - 2° Mercoledì di ogni mese dalle ore 15 alle 17 • Centro di Raccolta Ex Scuole di Runzi – Bagnolo di Po - 2° Domenica e ultima di ogni mese dalle ore 15 alle 17 S.O.S. VITA NUMERO VERDE 800.813000
cultura
domenica 27 ottobre 2013
Zelarino - domenica 13 ottobre 2013
Il Triveneto per la scuola Giornata di studio con responsabili del mondo della scuola
Un centinaio di persone, tra laici, religiosi e sacerdoti, responsabili di Uffici diocesani e delle aggregazioni impegnate nella scuola e per l’educazione del triveneto, si sono radunati assieme a nome della ‘Chiesa per la scuola’ a Zelarino per tutta la giornata di Domenica 13 ottobre 2013. L’Assemblea presieduta dal Vescovo delegato Mons. Adriano Tessarollo, Vescovo di Chioggia è stata caratterizzata dall’intervento della prof.ssa Gianna Marisa Miola, vice direttore generale dell’USR Veneto, di d. Maurizio Viviani, Direttore UNWESU CEI Roma, dall’introduzione agli ambiti di ricerca, il prof. Stefano Quaglia, direttore USP di Verona, Marcon Nereo, delegato CUISL, Fernando Cerchiaro, direttore ufficio di Vicenza e da Bruno Forte, presidente FISM regione FVG; dai lavori di gruppo, e dall’Assemblea conclusiva coordinata da d.Edmondo Lanciarotta, responsabile scuola educazione università della CET. Nell’aprire i lavori d. Edmondo ha richiamato le principali finalità del Seminario: - riprendere e rilanciare le tematiche proposte nel Seminario promosso dalla CEI Roma 3-4 maggio 2013, coinvolgendo il più possibile gli operatori pastorali nel territorio triveneto sia in ambito ecclesiale come in ambito istituzionale scolastico e sociale,
- riscoprire ed approfondire a livello locale le possibili prospettive di intervento consolidando il dialogo esistente tra realtà ecclesiali del triveneto sul complesso mondo della scuola e della formazione professionale, - realizzare un effettivo scambio di esperienze, di interventi tra diocesi, aggregazioni, operatori scolastici - stendere un documento condiviso indicando le principali linee di orientamento per una politica della scuola come strumento e luogo di dialogo tra le parti sociali, istituzionali, politiche a livello regionale e nazionale. La prof.ssa Miola, partendo dai dati , per certi aspetti allarmanti della situazione della scuola italiana sulla base di ricerche europee (OSCE) e di fronte a situazioni di fragilità del sistema scuola italiano e di prospettive di incertezze per il futuro, ha ribadito l’urgenza di un lavoro congiunto per consolidare la dimensione educativa e di raggiungere non solamente i parametri di competenze, ma la finalità della importanza fondamentale della relazione educativa tra docenti ed alunni e personale tutto della scuola, oltre che per passare da una scuola ‘adulto centrica’ ad una ‘allievo centrica’, cioè finalizzata a promuovere il protagonismo dei giovani allievi. Viviani d. Maurizio, lodan-
Diocesi Adria-Rovigo - Consultorio Familiare
Corso sulla Comunicazione per coppie di fidanzati Il Consultorio Familiare e l’Ufficio Famiglia Diocesano organizzano 8 incontri di approfondimento sulla comunicazione nella coppia. L’amore è comunicazione, ma per comunicare è necessario imparare e provare. Questo corso di approfondimento è rivolto a quanti desiderano qualcosa di più e di diverso. E’ rivolto ai fidanzati e conviventi che intendono leggersi dentro, per scoprire ciò che veramente vogliono per se stessi e per sperimentare esperienze relazionali significative. Il Corso intende offrire l’opportunità per una comunicazione arricchente, significativa in tutte le aree della relazione, sostenendo la coppia nel loro confrontarsi profondo. Vuol dare inoltre l’opportunità di sperimentare nel gruppo un’atmosfera di fiducia, apertura, entusiasmo che porti la coppia di fidanzati a gioire per l’esperienza intrapresa. PROGRAMMA Incontro con sé - (Io e la mia storia) L’Arte di comunicare - (Amare è innanzitutto comunicare) L’ascolto - (Ascoltare è amare) Ciò che condiziona il progetto matrimoniale Innamoramento e amore La moralità nel matrimonio - (Decisioni che danno vita) Costruire l’amore - (La sessualità come relazione) Il Matrimonio Sacramento e Coppia aperta e apostolica (Amare insieme altre cose) 9 - Un giorno di festa - (incontro facoltativo) Il 1° incontro si terrà entro fine novembre; i rimanenti, ognuno dopo 3-4 settimane. Ogni coppia iscritta sarà avvisata sul luogo e sulla data d’inizio del corso. E’ richiesta una quota di partecipazione di € 40,00 a coppia. Il giorno di inizio è previsto per un venerdì o sabato sera, gli incontri successivi vengono programmati insieme al resto del gruppo. Per ulteriori informazioni telefonare alla Segreteria del Consultorio al n. 0425-422500, lunedì - mercoledì - venerdì ore 9-12 martedì - giovedì ore 16-18 o tramite mail: cfdrovigo@libero.it. Iscrizioni entro il metà Novembre 2013. 12345678-
do l’iniziativa, ha illustrato il progetto della Chiesa finalizzato alla grande manifestazione di popolo prevista per il 10 maggio 2014 in piazza s.Pietro, durante la quale la chiesa italiana presenterà al Papa Francesco tutta la scuola italiana, con le sue potenzialità e fragilità. E’ una scadenza delicata e decisiva, si spera, per il futuro dell’Italia Dal lavoro dei gruppi, tra le urgenze, sono emerse alcune fragilità: - le comunità cristiane, nonostante tanto impegno profuso di tante persone ed aggregazioni scolastiche, sono ancora distratte, lontane dal mondo della scuola: il loro impegno è episodico, saltuario, superficiale, occasionale, - il ricco patrimonio di scuole, dall’Infanzia e dei centri di formazione professionale, nel Triveneto, rischia di essere disperso, anche per il disinteresse della società e della politica locale, - manca ancora nella nostra società e politica, la cultura della scuola e del lavoro, forse anche per la pervasività del consumismo, della cultura del ‘tutto e subito’, dell’utilitarismo, del tecnicismo, - nonostante tante fragilità il sistema scolastico del Triveneto si presenta buono, efficace e di qualità, valutato sopra la media, secondo i criteri europei, anche se l’Italia, resta agli ultimi posti. In conclusione, d. Edmondo ha richiamato i principali orientamenti. Per motivi di brevità ne elenchiamo solo alcuni: - raccordare scuola e territorio, cioè mettere in rete tutti i soggetti, fare cioè sistema efficace, - promuovere la partecipazione dei soggetti (genitori, docenti, personale) promuovendo la fiducia e stima reciproca, in un clima di serenità e di collaborazione, - superare la delega ed il disinteresse, curando il più possibile la partecipazione ed operando per la responsabilità, anzi per la corresponsabilità educativa , - promuovere il processo di autonomia, di parità, alla luce dei principi di sussidiarietà e di libertà di scelta educativa dei genitori e di insegnamento dei docenti, sulla base della Dottrina sociale della chiesa e della Costituzione Italiana, - raccordare sempre più scuola italiana alle indicazioni ed agli orientamenti europei, anche se per il momento non sono vincolanti, per giungere ad un’unità dell’Europa anche in ambito educativo e non solo in quello dell’euro. Il seminario di studio si è concluso con l’impegno a partecipare alla Giornata della scuola della comunità caratterizzata dalla ‘4 Conferenza sulla scuola’ in programma a Verona per il 24 novembre 2013 a conclusione di ‘Job orienta’ e del ‘Festival della Dottrina sociale’, con l’augurio che si possa contribuire fattivamente a promuovere il bene di tutta la scuola che vive nel territorio del Triveneto.
la Settimana
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La poetessa ebrea che cantò il Duce
Argia Castiglioni
Sparita una lapide a lei dedicata ai Grandi Fiumi La poetessa Livia Cerca ovunque voci di Isabella Argia Castiglioni apprezzamento. Spedisce nasce nel ghetto di le sue nuove raccolte a Rovigo nel 1854 e muocritici, scrittori, parenre a Rovigo nel 1933. E’ ti, amici e autorità, che la prima dei tre figli di ringraziano ma spesso Giuseppe, un negoziante trovano scuse per non di tessuti venuto da Siena, scrivere poche righe di e di Vittoria Cavaglieri. critica. Inevitabile la poPiccola, minuta, sempre lemica e il confronto in con il cappello anche a Marin e altri con Ada pranzo, con gli occhiali Negri, ritenuta a torto in per la cecità incipiente. auge. “Lei è più brava di Quando decisi di ricoAda Negri” – le dicono. struire la storia di Argia Una pagina disgustosa su e della sua famiglia, saArgia, ormai cieca, pubpevo tutto dei Cavaglieri blicò il giovane fascista fin dal 2007 e nulla dei rampante E. F. Palmieri. Castiglioni. Ora l’Accademia dei Per i Castiglioni ho iniConcordi possiede lettere ziato alla fine dello scorso autografe di Edmondo De gennaio. Confesso che Amicis, Marino Marin, non era la poetessa Guido Cavaglieri, Paesaggio rodigino che mi interessava ma Lucio d’Ambra o semD’ippocastani giovinetti e pioppi, la vita di una donna plici biglietti intestati ebrea, sola e infelice, di Arturo Graf e di fino alla chiesa piccioletta e bella, ripudiata, dopo dieci Guido Mazzoni, riceallungasi il viale. anni, da un marito che vuti da Argia. Canta fra i rami spessi diceva di odiarla, simIl documento più dolce sul far di sera l’assiolo: bolo di tutte le donne prezioso è la cartolina brilla la prima stella. vittime della violenza postale (1897) di Anna A destra e a manca in fiore maschile. Del resto, la Kuliscioff, la rivolufamiglia Castiglioni si zionaria ebrea russa, per lunga stesa vanno orti e giardini: inseriva nelle mie ricompagna di Filippo vien di menta, di timo e fior di spini, cerche sulla comunità Turati: rivela un rapdi salvie un grato odore. ebraica di Rovigo. porto di conoscenza S’affacciano alle siepi timidette Un’avventura che fra le due donne e la alcune lucciolette: si arricchiva di fascino condivisione degli sembran pupille, con alterna vece, man mano che si apriideali del socialismo vano nuove finestre, scientifico e umanitaaperte e chiuse a riguardar curiose in mezza Italia e nel rio. le mirabili cose. mondo: l’incontro con Argia vive i moE, nello stagno verde, i parenti; la conoscenmenti del proprio temche nel canneto s’imbosca e si perde, za di illustri storici po: ha ideali patriottiun branco d’anitrelle dell’ebraismo; i “braci; ha amici e parenti stride e diguazza con festa gioconda va, lei ne sa più di me” massoni e anticlericali; risalendo la sponda. ricevuti da discenè amica di don Antonio denti di Cavaglieri e Rossaro, irredentista Pace, sorriso versa di Castiglioni; certe di Rovereto, e canta su l’umil loco pietoso il cielo, battute che si tramanuna suora crocerossie il sol, che manda ultimi raggi, avvolge dano attraverso le gena; è amica dei Delaito, come in un aureo velo nerazioni. nonni di Bruno ed Elio i leggiadri fastigi a la chiesuola “Loro hanno la poMigliorini; è amica a cui di fianco s’erge etessa” – si diceva fra della giovane Gisa i parenti commercianti Calzavarini; crede in del campanile piccioletto e snello di Firenze con riferiDio, ma non pratica il la breve aguzza cima. mento ai Levi Valle, culto ebraico e neppuChi diria che s’adima, famiglia del marito di re ha mai pensato di dietro sì vago incanto, Argia. convertirsi al cristiatacito e solitario il Camposanto? Argia Castiglioni, nesimo. (Argia Castiglioni Vitalis, 1914) per me semplicemente Una vita di doloArgia, non può essere, la sua, che culmire considerata una poetessa riservata al figlio Gustavo. na con la cecità già nel 1920. polesana. C’è così poco di Virginia avrà figli; per Argia Argia, come molti ebrei, polesano e di rodigino nelle neppure questa gioia che aderisce al fascismo e canta sue cinque raccolte, una delle avrebbe potuto forse salva- il Duce e Aldo Finzi (truciquali postume, poiché sa er- re il suo matrimonio. Unico dato alle Fosse Ardeatine), gersi al di sopra di chiusi lo- rifugio la scrittura in poesia dalle pagine del “Corriere calismi. Non siamo di fronte a e in prosa. Forse le sarebbe del Polesine”. Lei non farà in una Giovanna Manzolli, a un piaciuto fare la maestra, come tempo a conoscere né leggi Livio Rizzi, a un Gino Piva. dimostrano i numerosi rac- razziali né deportazioni. Due poesie, pubblicate nel conti dalla finalità pedagogiMorendo, lasciava tutto 1914, sono dedicate a Rovigo: ca scritti per i fanciulli. il suo denaro in beneficenza “Primi voli aerei in Rovigo” Già a 16 anni comincia a ai luoghi pii e alla Comunità e “Paesaggio rodigino”. E’ pubblicare. Come tanti gior- ebraica di Rovigo, all’Accadeattenta a momenti felici e tri- nalisti dell’epoca, sceglie uno mia, ad alcuni parenti e a persti di parenti e amici: nascite, pseudonimo, prima Vita-lis sone che l’avevano ospitata nozze, lauree, morti. e poi Vitalis. A Rovigo, dopo durante la cecità. E’ ricordata Argia è donna ed è ebrea: la perdita dei genitori e del da una lapide in Accademia la sua realizzazione deve fratello nello spazio di pochi e da una via di Rovigo. Una compiersi nel matrimonio. anni, vive nella solitudine, lapide, a ricordo della benePer questo, il padre, dopo nella riservatezza e nell’in- fattrice nel museo dei Grandi la scuola elementare priva- comprensione. Fiumi, è sparita, rimossa forse ta, le fa trascorrere frequenti E’ chiamata “la poetessa” durante ristrutturazioni, non soggiorni presso i parenti di ma anche “la piaga”. Si rac- nel ventennio, poiché quella Firenze. Ha già in animo di conta che entrando Argia in dell’Accademia e quella di trovare per lei e per la figlia casa Cavalieri, una bambina palazzo Montalti, dedicata a Virginia un marito nella gran- avesse gridato: “Mamma, Erminia Fuà Fusinato, pure de famiglia allargata toscana riva la piaga!”. Argia replicò: ebrea, sono rimaste in loco di cui Giuseppe si sente anco- “Co i picoli parla, vol dire che [Riproduzione riservata]. ra parte. Una laurea è invece i grandi gà parlà”. Graziella Andreotti
di don Dante Bellinati
“Pensavo...”
18 la Settimana
caritas
Don Gallo, prete cattolico e in ascolto
Una delle caratteristiche di don Andrea era quella di ascoltare chi a lui si rivolgeva, impegnando tempo ed energie ad accogliere storie dolorose. Egli scrive: “Che cos'è veramente la mia vita? La mia vita è fatta tutta di incontri... Ho imparato la teologia, la democrazia nel sentire la fratellanza di tutti. Quindi, o facciamo la guerra e tiriamo su dei muri o favoriamo il dialogo, l'ascolto, dando voce all'altro. C'è sempre qualcuno che chiede:”Cosa posso fare per il mio condominio?”. E poi: “Cosa posso fare per il mio quartiere, per la mia città, per il mondo?”. Rispondo: “Potete mettervi in ascolto degli altri, è già moltissimo. Il resto viene dopo”. Quella dell'ascolto è una strada difficile: all'inizio occorre superare l'irruenza di persone sconosciute nella privacy della propria vita. Chi ha bisogno, scarica i propri problemi, senza preoccuparsi dell'interlocutore. Nel tempo, l'ascolto può diventare virtù, si comprende che ascoltare l'altro è un modo di fare del bene. Non sempre all'ascolto seguono soluzioni utili. Si attivano però i modi possibili per offrire alternative a condizioni di vita comunque dolorose e precarie. Nel tempo, ascoltare diventa meno faticoso: moltissime storie simili provengono da condizioni di vita personali . Familiari e sociali che hanno connotati facilmente i m m a g i n a b i l i . F re q u e n t a n d o i m ondi problematici, si riesce a intuire i percorsi di sofferenza, immaginando cause e contesti. E' un'attenzione che non ha mai fine; anzi, nel tempo, diventa sempre più assillante. Esiste un tam tam che indica qualcuno disponibile ad aiutare. Coloro che bussano alla porta aumentano; in tempo di crisi sono ancora più numerosi.
Contribuire C/C presso RovigoBanca intestato a Caritas diocesana di Adria Rovigo •IBAN: IT23 H089 8612 2000 1200 0023 103
domenica 27 ottobre 2013
PRIMO PIANO - In occasione della Giornata Internazionale Onu di lotta alla Povertà, Caritas Italiana diffonde un documento di analisi del fenomeno della povertà economica e di valutazione delle politiche nazionali di contrasto.
Povertà, tempo di scelte e di azioni È la prima di una serie di pubblicazioni promosse da Caritas Italiana che, nel corso del 2014, approfondiranno il tema della povertà economica nel nostro paese, da diversi punti di vista. All’interno del documento vengono presentati dati aggiornati al primo semestre 2013 sulle persone che si rivolgono ai centri di ascolto della Caritas. Da un monitoraggio sul 24% dei Centri d’Ascolto (369 in 53 diocesi), emerge che delle 41.529 persone che si sono rivolte ai Centri Caritas, il 31% sono italiane, il 53,6% sono donne, il 62,4% è disoccupato e il 74,7% ha figli. Solo negli ultimi due anni le richieste di beni e servizi materiali (abiti, cibo, igiene personale, ecc.) sono passate dal 67,1% al 75,6% delle richieste totali con un incremento dell’8,5%. Viene anche offerta una prima valutazione della legge di stabilità 2014, appena presentata nella sua bozza del 15 ottobre 2013, che contiene alcuni provvedimenti di contrasto alla povertà, ma non prevede una misura universalistica di sostegno al
reddito, nonostante le numerose proposte messe in campo e annunciate negli scorsi mesi. Vengono inoltre illustrate in modo sintetico le principali linee di attività della Caritas e delle Chiese locali, in tempo di crisi, a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. In particolare si evidenziano le risorse aggiuntive messe a disposizione nel 2013 per sostenere gli interventi delle Caritas diocesane per acquisto di beni di prima necessità, contributi al reddito, microcredito, voucher lavoro e sostegno alle esigenze abitative. Solo da giugno a settembre 2013 sono pervenute a Caritas Italiana 22 richieste per queste progettualità da altrettante diocesi, finanziate con un importo totale di 600.000 euro. Per meglio contestualizzare la situazione italiana, il documento considera anche la dimensione europea, con dati sulla diffusione della povertà e valutazioni sulle politiche europee. Il Documento completo su www.caritas.it.
1° Rapporto sulla tratta e il grave sfruttamento In occasione della Giornata europea contro la tratta di persone, è stato presentato a Roma il “Primo Rapporto di ricerca sulla tratta e il grave sfruttamento”, realizzato insieme da Caritas Italiana e dal Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA), in collaborazione con il Gruppo Abele e l’Associazione On the Road. Dall'indagine viene fuori un’immagine inedita: un fenomeno che da “eccezionale” è diventato “normale”, sia per quanto riguarda la compenetrazione dello sfruttamento nella vita quotidiana (mentre si fa la spesa, si va al lavoro, si naviga in rete) che per la tipologia di sfruttamento che si incontra e non si riconosce come tale (operai edili nei cantieri, badanti in case private, ambulanti per strada). La ricerca ricostruisce l’evoluzione del fenomeno della tratta di persone così come si è sviluppato in Italia dalla fine degli anni ‘90 a oggi e analizza il funzionamento del sistema di protezione sociale rivolto alle vittime. Sono stati coinvolti nell’indagine 156 enti, di cui 148 privati e 8 pubblici, per la ricerca quantitativa e 133 per i dati qualitativi, tra cui molti enti pubblici. inoltre, sono stati sentiti 199 operatori a vario titolo impegnati nel settore anti-tratta. Nel complesso, quindi, un campione rappresentativo degli enti attualmente attivi sul territorio nazionale. Dal 2006 al 2012 i servizi di aiuto alle
vittime sono entrati in contatto con oltre 65.000 persone; di queste, ben 21.378 hanno deciso di entrare in un programma di protezione e assistenza sociale. Per quanto riguarda l’età, continuano a essere sfruttate nella prostituzione soprattutto le giovani tra i 18 e i 25 anni (più del 50%). I paesi di origine principali delle persone trafficate assistite dagli enti sono la Nigeria e la Romania; in costante crescita il Brasile, il Marocco, la Cina; si registra, infine, il ritorno dell’Albania. La ricerca indica con chiarezza che le persone trafficate sopportano forme di disagio multiple. In molti casi, infatti, vivono in condizioni di povertà, fanno uso o abuso di alcool e/o di sostanze stupefacenti, sviluppano problemi di salute mentale e subiscono molte forme di discriminazione e di violenza, molto cresciuta negli ultimi anni. La indagine ha permesso di individuare numerose criticità con cui gli interventi di protezione devono fare i conti: scarsa attenzione della politica al fenomeno della tratta e del grave sfruttamento; mancanza di coordinamento tra le politiche portate avanti dai ministeri competenti; mancato riconoscimento e forte discrezionalità da parte delle Questure nella concessione di percorsi sociali alle vittime di tratta, preferendo piuttosto quelli giudiziari, e difficili rapporti degli operatori sociali con le forze di polizia e l’autorità giudiziaria; l’incertezza, la scarsità e i progressivi tagli
dei finanziamenti assegnati ai programmi anti-tratta. «Si esorta il Governo italiano a impegnarsi in maniera diretta, efficace, coerente e continuativa contro la tratta di persone, in tutte le sue forme - ha dichiarato don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana -, adottando un approccio fondato sui diritti umani e garantendo l’assegnazione di risorse umane e finanziarie adeguate. È necessario riconsiderare il ruolo assegnato al Dipartimento per le Pari Opportunità, coinvolgendo maggiormente i ministeri che hanno un interesse e un obbligo istituzionale nel prevenire e contrastare il fenomeno della tratta e del grave sfruttamento». «L'Italia dispone di una legislazione e di un sistema di intervento che ne fanno il modello più avanzato a livello internazionale - ha affermato Tiziana Bianchini, responsabile Prostituzione e Tratta del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) -. Tuttavia, a causa di un'impostazione politica che riduce sempre più le risorse per il welfare, anche il sistema dei servizi anti-tratta è a grave rischio di stallo, se non di collasso. Per questo con il Rapporto abbiamo voluto fare il punto sul fenomeno, ma anche 'andare a capo', ripensare un nuovo orizzonte per combattere la tratta e aiutare le vittime».
Diario
• 28 ottobr e, Rovigo, Cas a Sant’Andre per CdA “C a, 2° incontro onoscere e te corso stimoniare: fo • 30 ottobr ndamenti bibl e, Rovigo, Se ici”. m in ar io S.PioX, delle aggregaz riunione Co ioni laicali. nsulta
Contattarci Sede: Via Giacomo Sichirollo n. 58 - 45100 Rovigo Orari: Lun-Ven 9:00-13:30 e 14:30-17:00 Sab 9:00-12:00 Tel: Fax: e-mail: web:
In Bacheca Poliambulatorio “Casa Sant’Andrea” Modalità e criteri di accesso ✓ Il poliambulatorio è un servizio rivolto a tutte le persone che per diverse ragioni non hanno accesso al “medico di base” ✓ Le visite si effettuano esclusivamente su prenotazione ✓ La prenotazione è gestita dal Centro di Ascolto diocesano (lunedì-venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00; tel. 0039 0425 23450) Ambulatorio di medicina generale
Lunedì ore 14:30 - 17:00
Ambulatorio dentistico
Lunedì, ore 09:00 - 17:00, Mercoledì e Giovedì ore 14:30 - 17:00
0039 0425 23450 0039 0425 464518 info@caritasrovigo.org www.caritasrovigo.org
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la Settimana
polesine
domenica 27 ottobre 2013
1 novembre 2013
Giornata della Santificazione
Risposta all’amicizia di Dio Ho provato gioia nel conoscere che la solennità di Ognissanti viene celebrata come “Giornata della santificazione universale”! Nella maggioranza dei nostri anziani essa è considerata come una “giornata di ricupero”, infatti ci sono più Santi che giorni, si diceva un tempo e , di conseguenza a noi poveri cristiani, l’impegno di invocarli, venerarli e ricorrere a loro per ottenere grazie e miracoli, sia spirituali che materiali, almeno il 1 novembre di ogni anno! L’istituzione della “Giornata della santificazione universale” ci invita a realizzare in noi la santità. E’ vocazione naturale di ogni battezzato, la santità. Vivere la fede, la speranza e la carità, rendendole visibili nella vita buona del Vangelo, sono le espressioni correnti, che concretizzano l’invito alla santità. Negli anni in cui l’Azione Cattolica coinvolgeva le nostre comunità credenti, erano i temi delle “campagne annuali”: “Vivere il Battesimo”, “Vivere la Cresima, “Vivere la Messa”, “Realizzare il Matrimonio”, Vivere il Ministero sacerdotale dei laici e dei preti, che indicavano il cammino da percorrere e non mancarono i buoni, an-
ste in penitenze straordinarie, in estasi e rapimenti, in doni meravigliosi, in opere grandi che attirano l’ammirazione. La santità consiste nel possesso della grazia e dell’amicizia di Dio, nel possesso della carità, nell’esercizio della virtù, nell’adempimento dei doveri del proprio stato, nel’osservanza della legge divina. E’ questa la santità che chiamerò comune che è possibile e doverosa per tutti e non vi è nessuna scusa o pretesto che la possa sembrare impossibile” (S. G.M. Conforti)
che nella nostra Chiesa: Agnese Simoni, Teresa Reato,Nelly Franzini, la beata Maria Bolognesi e tanti che ancora sono vivi nella memoria di molti di noi. Quelle indicazioni generarono numerose vocazioni sacerdotali, religiose e alla vita sponsale. Credo che alla luce del Concilio dovremo percorrere le vie della santità nella santificazione personale e nell’annunciare Cristo salvatore, a tutte le genti, perché la santità come la fede, la si vive donandola. Santità per tutti! Quella proposta è dunque “una “santità” che non consi-
Santità e missione Santità che ha la dimensione missionaria della vita cristiana della vita di ogni seguace del Cristo. Scrive ancora S. G.M. Conforti: “Coloro poi che appartengono a Cristo, accolgono come proprio il progetto di Cristo di arrivare fino ai confini del mondo per annunciare a tutti la buona notizia del Regno”. Tutti i cristiani devono “essere missionari, allargando l vasta trama della carità sino ai confini della terra, dimostrando per quelli che sono lontani la stessa sollecitudine che si ha per coloro che sono membri della propria comunità”. (AG, 37) AG
Polesine Innovazione
A lezione d’impresa Con il progetto Start up
Per la nascita di nuove imprese in Polesine, a Rovigo dal 29 ottobre presso l’Incubatore d’impresa di Polesine Innovazione parte un corso per futuri imprenditori . Presentato nei giorni scorsi in Camera di Commercio, dal presidente Lorenzo Belloni e dal direttore di Polesine Innovazione Alberto Previato, si articola in una serie di otto incontro dalle 20 alle 23. L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto “Start up 2013” realizzato con il contributo della Fondazione Cariparo, della Camera di Commercio di Rovigo e di Polesine Innovazione con l’obiettivo di promuovere la diffusione della cultura imprenditoriale nei giovani del territorio ed informare per creare un’ impresa. L’incontro di martedì aprirà con i saluti del Sindaco di Rovigo Bruno Piva e proseguirà con l’intervento del dirigente camerale Paolo Bordin. Agli incontri successivi le as-
Fondazione Cariparo
sociazioni di categoria presenteranno la propria attività ed alcuni casi di successo; il dott. Paolo Bada argomenterà sul rapporto con gli Istituti Bancari. All’appuntamento finale del 21 novembre parteciperà il presidente della Camera di Commercio Lorenzo Belloni, invitata l’assessore regionale Maria Luisa Coppola. Il progetto “Strat up 2012” ha registrato 50 iscritti a Rovigo, 80 a Lendinara e 103 ad Adria. I giovani che hanno partecipato ai seminari sul tema “mettersi in proprio sono stati 152 e i colloqui allo sportelo 111. Le imprese avviate nei 12 mesi del progetto sono 50, i voucher erogati 64 e quelli che hanno trasformato un’idea d’impresa in Business Plan 132. Per maggiori informazioni sul corso è possibile consultare il sito: www.polesineinnovazione.it o telefonare al numero 0425 471067 s.f.
Ricercatori under 45
Un bando per rendere internazionale la ricerca scientifica nel campo delle scienze umane e sociali
Pubblicato sul sito www. fondazionecariparo.it/bandi il regolamento di partecipazione del bando Visiting Scholars, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo con l’obiettivo di assegnare contributi a ricercatori under 45 nel campo delle scienze umane e sociali affinché possano svolgere attività di
ricerca all’estero. La Fondazione mette a disposizione 400.000 euro destinati a coprire le spese di permanenza del ricercatore all’estero per una durata variabile da due a sei mesi, durante i quali verranno condotte ricerche di alto valore scientifico e saranno avviati importanti rapporti bilaterali tra istituti di ricerca locali e centri scientifici
L’Associazione “R. Barbujani” onlus di Rovigo, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e l’Accademia dei Concordi propone la VII Edizione di “Voci del Polesine” 2013, rivisitazione delle opere di scrittori e poeti del passato, dei loro legami con la terra, l’ambiente e la cultura del Polesine. Gli incontri avranno luogo presso la Sala “P. Oliva” dell’Accademia dei Concordi con inizio alle ore 17.30. La cittadinanza è invitata a partecipare. Programma dei prossimi incontri - Mercoledì 30 ottobre - Argia Castiglioni Vitalis, Una rodigina da scoprire, Relatrice Periotto Gennari.
internazionali. L’iniziativa è aperta a ricercatori che non abbiano compiuto 45 anni prima del 13 gennaio 2014, che siano dipendenti di università e centri di ricerca senza fini di lucro con sede nelle province di Padova e Rovigo. La selezione delle richieste sarà affidata ad un Comitato Scientifico indipendente nominato dalla Fondazione e composto da esperti del mondo delle ricerca. La valutazione terrà conto, fra l’altro, dell’originalità e della capacità del progetto di accrescere la conoscenza scientifica sull’argomento indagato, della chiarezza e verificabilità degli obiettivi, del curriculum del candidato e della rilevanza della collaborazione con il centro estero ospitante ai fini della ricerca. Le richieste di partecipazione devono essere inviate compilando la procedura online, a partire dal 2 dicembre 2013 ed entro le ore 16.00 di lunedì 13 gennaio 2014. Per maggiori informazioni: 049.8234815; ricerca@fondazionecariparo.it
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Rovigo - Consvipo
Sicurezza e/o profitto Seminario internazionale di studi all’Interporto
Valutazione e prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro. Il seminario internazionale sul tema “Esigenze di business ed esigenze di sicurezza nelle strutture portuali ed interportuali: conflitto o sinergia?” inizierà venerdì 25 ottobre, alle 9,30 nella sala conferenze dell’Interporto di Rovigo. La giornata di studi e di confronto rientra nel progetto europeo Empiric, cofinanziato dal programma europeo “Central Europe” è organizzata dal Consvipo con il contributo di Adriatic Lng. All’interno di una
tavola rotonda, moderata dalla giornalista Rai Maria Pia Zorzi, si confronteranno sul tema della sicurezza, ed in particolare sulla prevenzione dei rischi e della formazione, Massimo Ercolani, segretario nazionale della Federazione italiana lavoratori dei trasporti della Cgil; Fabio Dattilo del Corpo nazionale dei vigili del Fuoco; Romano Magnani, rappresentante dell’Area Sicurezza di Assologistica e Giancarlo Magarotto dell’Ulss12 di Venezia. La sessione della mattinata sarà conclusa dall’Europarlamentare Franco Frigo. La
giornata proseguirà nel pomeriggio con un corso accreditato per la formazione continua Csp-Cse e sicurezza antincendio. “Diversi i portatori di interesse che interverranno e che ci guideranno lungo un percorso di conoscenza sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro- ha detto il presidente del Consvipo Angelo Zanellato ieri a Palazzo Celio- la sicurezza sul lavoro non è tanto un obbligo, quanto un’opportunità, poiché lavorare in sicurezza consente una riduzione dei costi e dei rischi”. s.f.
Cartoline di viaggio Donato Sinigaglia
alternativi in tempo di crisi Turismo religioso, sportivo, naturalista ed enogastronomico. Un poker d’assi per l’Umbria che ha molto da offrire in tutti e quattro i settori. Le “vacanze attive” , in un periodo in cui la crisi ha ridotto il bugget di spesa delle famiglie, rappresentano una valida alternativa per il mercato turistico italiano e non. Lo hanno evidenziato bene i relatori intervenuti alla prima edizione di Pass (Parchi attivi, sport e salute), la Borsa del turismo delle vacanze attive che si è svolta a Norcia. “L’offerta turistica della Valnerina – dice Matteo Ragnacci, presidente del Consorzio Itaca - è ampia in quanto offre eccellenze enogastronomiche (dai salumi, ai tartufi, alle lenticchie) ed escursioni adatte a tutti. Il grande anello del Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un itinerario di circa 120 km che abbraccia l’intera catena montuosa ed è strutturato in modo che basta un solo week end per scoprire luoghi insoliti ed essere a stretto contato con una natura ancora incontaminata”. L’escursione sul monte Cucco consente di visitare la grotta che si sviluppa per una trentina di chilometri e di capire l’evoluzione geologica dell’area. Le guide sono attrezzate anche per percorsi naturalistici lungo itinerari mozzafiato che mettono il turista a contatto diretto con la bellezza selvaggia del luogo dove regna l’aquila reale. Gli spettacolari Piani di Castelluccio costituiscono una vasto “bacino chiuso” situato a 1300 metri di altitudine. Dal bordo orientale del Pian Grande s’innalzano bruscamente le imponenti “Coste del Vettore” che, salgono in un solo “salto”, di quasi 1200 metri fino alla cresta affilata della Cima del Redentore. Poco sotto si trova il suggestivo centro di Castelluccio, la cui economia è basata sull’allevamento di ovini, caprini e sulla coltivazione delle lenticchie, che si fregiano del marchio Dop. A giugno, il mese della fioritura della lenticchia, la piana sembra una tavolozza di colori. Percorrere in autunno la boscosa Valle del Visso, che in passato rappresentava l’antica via di comunicazione con Norcia, si resta affascinati dall’intensità dei colori giallo oro o rosso intenso degli aceri; mentre in inverno sono le bacche rosse e lucide della rosa canina a risaltare nel bianco della neve. Giunti a Norcia, una visita va fatta alla cattedrale che custodisce la cripta che la tradizione vuole sorga sui resti dell’abitazione di San Benedetto. La basilica si affaccia sulla piazza centrale dominata dal palazzo comunale e dal castello di epoca medioevale - rinascimentale. Per quanti sono alla ricerca di spiritualità, poco lontano c’è Roccaporena di Cascia, paese natale di Santa Rita. Tutto qui parla e ricorda la Santa delle Rose come la chiesa di San Montano dove Rita ricevette la prima istruzione religiosa e dove si sposò. Adiacente c’è il santuario, mentre poco lonta-
no si può visitare la casa natale. Roccaporena è dominata dallo scoglio della preghiera, dove la santa si recava a meditare, luogo simbolo della spiritualità ritiana. Avvolta dal mistero l’abbazia di Sant’Eutizio a Peci un’oasi di pace e serenità, dove anticamente di frati benedettini erano specializzati nelle cure delle malattie agli occhi. Gli strumenti chirurgici usati dai monaci sono visibili nel museo adiacente al municipio di Peci, minuscolo borgo arroccato che conserva intatta la sua impronta medioevale. Un tuffo nel “medioevo che non t’aspetti” lo si fa a Gualdo Tadino, dove ogni anno l’ultimo week end di settembre, si svolge il “Palio delle 4 Porte”, la cui tradizione risale al 1400. L’evento coinvolge l’intera comunità di Gualdo Tadino con mille figuranti che sfilano con costumi d’epoca. La sfida del palio di San Michele Arcangelo vede i rappresentanti delle quattro porte (San Donato, San Facondino, San Benedetto, San Martino) sfidarsi nel tiro con la fionda, con l’arco e nella corsa con il carretto trainato dagli asini. Al termine della gara la porta che avrà ottenuto il maggiore punteggio, festeggerà bruciando sul rogo la “Bortola”, la strega nemica della città di Gualdo. Mentre nelle taverne delle quattro contrade sono preparati i piatti della tradizione. Ma Gualdo ha molto altro da offrire al turista che vuole una “vacanza attiva”: escursioni sui pendii, sentieri attrezzati per mountain-bike, parapendio, percorsi salute anche per bambini, percorsi sensoriali e spirituali come quelli che portano a Serra Santo, dove percorrendo la Via Crucis più lunga d’Europa si arriva all’eremo di San Francesco d’Assisi. “Puntiamo – dice l’assessore Simona Vitali – a valorizzare e promuovere a tutto campo le nostre bellezze naturali: dal monte Cucco, alle valli con i laghetti carsici, ai percorsi culturali con nuovi musei. Stiamo lavorando per promuovere l’albergo diffuso”. Partita praticamente da zero, Gualdo Tadino è in pochi anni passata da 3000 a 20.000 presenze turistiche annue. L’offerta culturale trova la massima espressione nella visita alla Rocca Flea, adibita a museo che raccoglie importanti opere d’arte del tardo Medioevo e del Rinascimento di pittori umbri e toscani. Da visitare la chiesa dove, nella cappella del Barbarossa, c’è un bellissimo e ben conservato affresco della Trinità. “Le vacanze attive - sottolinea Nicola Ucci, coordinatore del progetto Pass – rappresentano la nuova frontiera del turismo. Anche da noi stanno cambiando profondamente i contenuti e le motivazione di viaggiare. Si è sempre più propensi a “dare valore” a fattori ludici, estetici e salutistici, abbinati all’attività motoria e alla scoperta del territorio”. L’Umbria e la Valnerina, in particolare, offrono tutto questo.
20 la Settimana
domenica 27 ottobre 2013
CONSORZIO AGRARIO Nel cuore di Padova aprirà il nuovo bar, caffè, ristorante e negozio made in Italy
Antenore, locale del gusto e dei sapori italiani
Prodotti agroalimentari tutti italiani, filiera corta e kmO sono termini che sempre più frequentemente entrano nel lessico dei consumatori ma anche del pubblico sempre più numeroso che si rivolge al mondo della ristorazione per soddisfare bisogni nutrizionali di ogni giorno e i piaceri del palato nelle occasioni speciali. Un pubblico eterogeneo di tutte le età. Sono consumatori sempre meno disponibili a concedere indulgenza verso quei prodotti enogastronomici e alimentari che non dimostrano chiaramente la loro provenienza d’origine, la genuinità e la qualità organolettica irreprensibile. Un fenomeno in continua crescita e diffusione che finalmente sembra rendere merito all’attività delle migliaia di imprenditori agricoli e dei trasformatori agroalimentari, per lo più a carattere artigianale, del nostro Paese e dei nostri territori. Che, fra le loro priorità, mettono da sempre la ricerca continua della qualità e salubrità delle loro produzioni; non disgiunta dalle radici storiche della tradizione gastroalimentare italiana che ne ha regolato i consumi fin dal suo nascere. Un’opera di alto valore aggiunto che viene costantemente esercitata soprattutto per soddisfare un consumatore finale sempre più esigente e attento. «Più che una tendenza modaiola – commenta Paolo Martin, direttore del Consorzio Agrario di Padova, Venezia e Rovigo – si tratta di un vero e proprio cambiamento di stili di vita, a cominciare proprio dall’alimentazione e dai prodotti che ne sono alla base. Soprattutto – continua il direttore – tenendo a mente che la nostra filiera agroalimentare italiana può vantarsi di essere ai primi posti nelle classifiche mondiali. AI punto di non aver genera-
� dal Campo alla Tavola
AGRICOLTORI VENETI EONOMIA Una boccata d’ossigeno per le 95 mila imprese agricole in crisi
� Gli agricoltori del Veneto possono tirare un leggero ma significativo sospiro di sollievo, grazie alla concessione dell’anticipo del 50 per cento dei contributi PAC da parte della comunità europea. L’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa) ha già disposto l’erogazione dei pagamenti e nell’arco di circa due settimane dovrebbero essere messi a disposizione delle imprese agricole ben 173 milioni di euro sui 350 corrispondenti al saldo totale. A beneficiare di questi contributi saranno gli oltre 95 mila imprenditori agricoli della regione, duramente messi alla prova dalle difficoltà finanziarie, dalla negativa situazione economica generale, dalla pressione fiscale, dall’eccessiva burocrazia, e dai costi di produzione arrivati alle stelle. «Gli agricoltori aspettavano con ansia questo anticipo – ha sottolineato il presidente del Caa delle venezie (Centro assistenza agricola), Maurizio Antonini – nelle campagne la situazione è grave, e le imprese necessitano di liquidità sia per recuperare i mancati redditi, sia per investire nell’innovazione e nell’assunzione di personale. Ora ci auguriamo che le tempistiche per l’arrivo dei finanziamenti siano davvero brevi».
COLDIRETTI ALBARELLA Successo alla dodicesima Giornata del “Diversamente Giovane”
� Si è conclusa con l’arrivo di centinaia di agricoltori in pensione la 12a Giornata provinciale del pensionato Coldiretti, festeggiata ad Albarella nei giorni scorsi dall’Associazione pensionati
to soltanto un vero e proprio stile italiano, da cui fra l’altro discende il grande successo mondiale dei cuochi stellati e della cucina italiana, ma un vero modello continuamente imitato, se non addirittura contraffatto e falsificato. Evidente quindi che la nostra realtà consortile non poteva non scendere in campo – spiega Martin – all’apertura di un poliedrico locale nel centro di Padova, voluto dal Consorzio, che sarà al contempo bar, caffè, che sarà un’oasi delle eccellenze della nostra terra. Un passo significativo cui abbiamo lavorato da mesi. Il tutto per dare la più adeguata visibilità a ciò che più di espressivo sa proporre la nostra filiera agricola italiana; fino ai prodotti finiti della trasformazione agroalimentare e alle mille e più golosità che si possono preparare per piatti assolutamente di qualità. Una vera e propria vetrina sulle produzioni territoriali che compongono il ricco patrimonio enogastronomico dei nostri territori di cui potranno disporre cittadini e consumatori quando varcheranno le porte di Antenore kmO. Questo il nome che abbiamo scelto per il locale ubicato in piazza Antenore 1 (a due passi dalle piazze del centro, accanto alla Prefettura), che oltre alla vendita diretta delle diverse specialità per uso domestico familiare, può far gustare ad ogni avventore, sin dalla prima colazione del mattino e fino all’ora della chiusura serale, gusti e sapori di prodotti selezionati esclusivamente dalla filiera agricola e agroalimentare tutta italiana. Dalla brioche a base di farina, burro e marmellate di casa nostra, ai piatti del mezzogiorno o agli spuntini di metà pomeriggio. Insomma una lunga e continua carrellata fra tipicità e golosità gastronomiche che sono l’espressione più concreta di quanto si produce nei nostri campi, nei nostri allevamenti, nei caseifici, nei salumifici nostrani e, non ultimi, nei nostri vigneti. Il tutto
di Coldiretti Rovigo, guidata da Marino Bianchi, la più numerosa della provincia nella sua categoria, poiché conta ben 9 mila aderenti. Per questo tradizionale appuntamento, sono partiti quattro pullman da Castelmassa, Giacciano con Baruchella, Rovigo e Adria. Il tutto ha funzionato come un orologio svizzero, dal momento che i “diversamente giovani” di Coldiretti, sono tutt’altro che vecchietti pronti ad accontentarsi, ma persone attive, che spesso supportano ancora le aziende agricole familiari. Ad Albarella erano presenti anche tutti i vertici nazionali e regionali della Federpensionati Coldiretti: il segretario generale Danilo Elia, la componente di giunta nazionale Luigina Pavanello, il presidente regionale Giovanni Cassandro. La giornata è iniziata con la messa, concelebrata dal vescovo di Chioggia Adriano Tessarollo e dal consigliere ecclesiastico di Coldiretti Veneto, don Carlo Marcello, attualmente parroco a Villadose. Dopo il saluto di Coldiretti Rovigo, col presidente Mauro Giuriolo e il nuovo direttore Silvio Parizzi, si è fatto il punto sulle attività svolte nell’anno e quindi, l’immancabile festa con il pranzo sociale, musica, balli, giochi e la visita all’isola di Albarella in trenino.
ENERGIA EOLICA VENETO AGRICOLTURA promuove la conoscenza del vento per l’energia
con un sensibile riguardo al rapporto fra l’alta qualità e il prezzo che sarà quanto mai appetibile per il consumatore. Sia che decida per l’acquisto diretto dei prodotti da preparare fra le mura domestiche, sia per le sue colazioni, i suoi pranzi o per intermezzi enogastronomici fra i tavoli di Antenore. Che da semplici assaggi-degustazioni possono diventare vere e proprie scoperte di altrettanto inimitabili tesori del gusto». Accanto ai cibi preparati all’istante e da consumarsi nel locale, ampia cura poi, è stata dedicata al reparto del cibo “take away”. O meglio di quel “cibo di strada”, da sbocconcellare fra le vie del centro durante una passeggiata o davanti alla tv di casa per una partita di pallone, da condividere con gli amici. Preparazioni gastronomiche realizzate ovviamente all’interno delle mura di Antenore dove opera una vera e propria brigata di cucina dalla grande esperienza e perfettamente capace di realizzare anche piatti per esportazione in comodi e pratici contenitori. Per gustare, anche quando il tempo è tiranno, le squisitezze di Antenore. In nome della migliore italianità, anche nel gusto e del piacere per le cose buone prodotte dall’agricoltura italiana. � pagina a cura di Mario Stramazzo masto al palo. Quest’ultimo, invece, è esploso soprattutto nei mari del nord Europa, dove si sta procedendo con la costruzione di 1,5 turbine al giorno. Powered rappresenta dunque uno strategico punto di partenza per valutare se anche l’Adriatico e i suoi venti possono essere sfruttati per la produzione di energia pulita.
FIERACAVALLI VERONA Dal 7 al 10 novembre ai nastri di partenza con gli asini
� Conviene realizzare dei parchi eolici off-shore in Adriatico per produrre energia pulita? Quali sono gli impatti socio-economici e ambientali derivanti dall’eventuale installazione di centinaia di turbine dislocate in alto mare alte decine di metri? Quanta energia “verde” si potrebbe produrre con questo sistema e a quali costi? È a queste domande che cerca di rispondere il progetto transfrontaliero europeo Powered (Offshore wind energy: research, experimentation, development) che punta ad analizzare in maniera scientifica la convenienza (o meno) di poter sfruttare in futuro la forza del vento che soffia lungo tutto il mare Adriatico, da Trieste alla Puglia, dalle isole croate all’Albania. Su questo importante argomento, Veneto agricoltura ha promosso a Verona, nell’ambito della manifestazione Smart Energy Expo, un convegno utile a fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto finanziato dall’Unione europea. Negli ultimi anni in Italia l’eolico terrestre è cresciuto notevolmente (5 per cento dell’energia complessiva prodotta), al contrario, quello off-shore, che è ri-
� Fra i molti apputamenti del programma della 115a edizione di Fieracavalli che si svolge a Verona dal 7 all’11 novembre, spicca fra gli altri una curiosità davvero originale. Nell’ambito della partecipazione di Aia-Italialleva all’importante manifestazione dedicata al settore equino l’organizzazione, in collaborazione con l’associazione “Asini si nasce e io lo nakkui” e con il patrocinio di “Fieracavalli” nel padiglione Italialleva, si terrà il corso di “Operatore di attività con asini”. Il corso, in prevalenza dedicato agli associati dell’Aia e dell’associazione “Asini si nasce... e io lo nakkui”, ha come scopi, tra gli altri, quello di fornire ai candidati gli elementi base in tema di tecniche d’allevamento, cura e gestione dell’asino, nonché indicare attività pratiche professionali possibili nel settore asinino. Insomma un nuovo capitolo per questa manifestazione che come da tradizione offre al mondo degli appassionati, delle famiglie e del mondo contadino, una delle vetrine più importanti a livello internazionale sul mondo equino. Info: www.fieracavalli.it
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