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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIII - N. 45 - Una copia € 1,10 - Domenica 24 novembre 2013 - (Esce il giovedì)
EDITORIALE
Il cuore buono
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Bruno Cappato Di fronte alle immagini disastrose degli allagamenti che hanno sconvolto la Sardegna, noi del Polesine possiamo dire di comprenderli bene. Anzi, avvertiamo forse meglio di altri la portata del disastro umano, sociale e del territorio. Tutto questo perché noi abbiamo avuto l’esperienza dell’Alluvione del Po oltre mezzo secolo fa nel 1951, precisamente il 14 novembre e quindi proprio in questi stessi giorni invernali. Siamo in tanti ancora a ricordare quella esplosione di angoscia e di paura che ha attraversato il nostro territorio con un improvviso, inevitabile carico di disperazione e di dolore; nel muto affanno del cuore gli uomini e le donne colpite dalla fredda tragedia dell’alluvione, allora non riuscivano a capire cosa poteva essere successo. Tutto il mondo improvvisamente era diventato ostile e remoto e così si è dovuto partire, andare lontano; i paesi si sono svuotati e il Polesine ha visto ridursi drasticamente il numero degli abitanti. Stessa cosa in Sardegna perché abbiamo visto la limacciosa massa d’acqua travolgere case, strade e ponti, aprire voragini. Abbiamo letto poi sui volti proprio quei sentimenti che anche noi abbiamo provato allora: il dolore, lo sconcerto e la mancanza improvvisa di futuro. Noi in Polesine abbiamo visto il disastro arrivare dall’apertura rovinosa in rapida successione di tre squarci dell’argine del Po in una stagione fredda e nebbiosa; era già calata la sera ed inoltrata la notte. Un’immensa massa d’acqua si riversò su paesi e terreni creando il più grande allagamento che la nostra nazione abbia mai visto. L’acqua del Po in Polesine ha continuato ad uscire per settimane alimentando questa palude di fango. Solo dopo mesi è stato possibile, con opere colossali, ricucire le ferite degli argini vicino ad Occhiobello. Per questo sentiamo di partecipare dal profondo del cuore a questa disgrazia e alle altre che si sono verificate in questi giorni oltre che in Sardegna. Le distruzioni nelle Filippine operate da un tifone potentissimo e
eghiera
esù, divino pastore, chiamato gli Apostoli ne pescatore di uomini, cuori ardenti e generosi di giovani, nderli tuoi discepoli e tuoi ministri.
Tu, o Signore, ivo a intercedere per noi, chiudi gli orizzonti el mondo intero, ove la silenziosa sofferta supplica anti fratelli e sorelle hiede luce di Fede edizione di Speranza
endo alla tua chiamata, o essere sale della terra luce del mondo, nunciare la vita buona del Vangelo. Amen.
Pastorale delle Vocazioni
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don Marino ZorZan p.le S. Bortolo, 4 45100 rovigo Oppure
don daniele Spadon c/o Seminario Vescovile “S. pio X” via G. Sichirollo, 70 45100 rovigo Via e-mail all’indirizzo:
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i tornado in America. Occorre reagire subito e tocca ai tecnici dire con saggezza e competenza come si potrà arrivare a creare la sicurezza e la protezione delle persone e del territorio quando si verificano fatti così drammatici. Ma c’è qualcosa che arriva prima di questa fase di ripresa ed è “la solidarietà”. Tante volte episodi e contesti differenti hanno avuto questa esperienza immediata e generosa della fraternità e dell’aiuto. Anche in questo noi del Polesine abbiamo provato la stessa cosa. Capitano queste tragedie dolorose ed ecco che immediatamente si fa strada una solidarietà straordinaria, un fenomeno diffuso che nessuno può misurare anche perché ha il carattere dell’umiltà e del silenzio. Se in tempi normali paesi e città, territori e nazioni sembrano essere lì a curare i fatti propri cercando esclusivamente il proprio interesse, ecco che invece - in caso di grave necessità - emerge chiaramente il cuore della gente, la parte buona di ognuno; senza distinzione di nazionalità o di altro. La speranza è che questo calore abbia ad essere sempre presente, sempre forte, sempre diffuso. Tornando al nostro Polesine, subito dopo l’alluvione, si vide una vera e propria gara per venire in aiuto. Si spalancarono le porte di tante famiglie italiane per ospitare in casa gli sfollati; ci fu l’intervento anche di nazioni lontane dall’est e dall’ovest. In questa terra la gratitudine non è mai venuta meno al punto che una piazza del capoluogo è stata dedicata alla solidarietà con al centro una fontana che - ideata da un artista locale, Virgilio Milani - distribuisce l’acqua in ogni direzione e con i simboli dei principali comuni della provincia. Così come accade in una famiglia dove il calore dell’amore di un congiunto attutisce la disperazione e il dolore, così dovrebbe essere anche per la grande famiglia di un popolo, anzi del mondo intero. Non c’è dubbio: siamo in grado - se lo vogliamo davvero - di farlo. Diocesi di Adria - Rovigo Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni
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don Daniele Spadon
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“Nessuna preghiera si perde nel nulla, anche se non sempre la mia richiesta corrisponde alla volontà di Dio. Tutte le preghiere portano frutti, anche se non sempre so quello che chiedo.” (J. Gautier)
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Concludiamo l’«Anno della Fede» ma continuiamo a crescere nella Fede Domenica 24 novembre 2013, ultima domenica dell’anno liturgico, concluderemo l’Anno della fede con una solenne celebrazione dell’Eucaristia, che faremo nella Chiesa Concattedrale (Duomo) a Rovigo, alle ore 16. Il papa Benedetto XVI, indicendo l’Anno della fede, ci ha invitati a contemplare il volto di Dio, che è Amore, a riscoprire la gioia di essere amati da Dio e a far crescere la nostra amicizia con lui. Per questo nel corso di questo anno 2012-2013 abbiamo meditato sul volto di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo e sulla nostra vita che, grazie ai sacramenti del Battesimo, Cresima ed Euicaristia, è resa partecipe della vita del Signore Risorto e porta dentro di sé già ora i germi dell’eternità: è già “vita eterna”. Abbiamo meditato sulla nostra identità di cristiani: essere cristiani vuol dire aver scoperto di essere amati da Dio. E’ questa la bellezza della nostra fede. La consapevolezza di essere amati da Dio ci aiuta a vivere la fede cristiana come un’esperienza bella, buona, desiderabile, e ci sollecita a non tenerla nascosta, ma a condividerla con i fratelli che incontriamo. Certamente questo comporta anche la fedeltà all’amore di Dio: una fedeltà che si esprime nell’obbedienza ai suoi comandamenti e nell’impegno a costruire un mondo più giusto, più fraterno e più solidale. Ma questa obbedienza e questo impegno sono una risposta di amore all’amore di Dio. Gesù ci propone di vivere la vita non come potere, ma come servizio; non per possedere, ma per condividere; non per comandare, ma per amare fino a dare la vita, come fa lui. E’ questo lo stile che deve caratterizzare i rapporti tra di noi cristiani. Per alimentare la nostra fede, per far crescere il nostro rapporto di amore con Dio e tra di noi, siamo stati invitati dal papa Benedetto XVI ad approfondire il messaggio cristiano. «La conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso, cioè per aderire pienamente con l’intelligenza e la volontà al messaggio cristiano» (PF 10). Per questo nel corso dell’anno 2012-2013 vi ho proposto di meditare sulle verità fondamentali che professiamo con il Credo, che non sono verità astratte, ma sono l’annuncio e la professione dell’amore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. «Credo in un solo Dio, Padre onnipotente… «Credo in un solo Signore, Gesù Cristo… «Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita…». Ora vi invito a continuare questa meditazione, per crescere nella comunione con lui e per maturare una mentalità di fede. Maturare una mentalità di fede vuol dire «pensare come Cristo,
Nomine tra il Clero Mons. Vescovo ha provveduto ad assegnare in questi giorni i seguenti mandati di ministero. Brancaleoni Don Giovanni collaboratore pastorale nella parrocchia della cattedrale di Adria; Rossi Don Antonio arciprete di Villamarzana e parroco di Gognano; Manzin Don Lauro Vanni collaboratore pastorale nell’Unità pastorale di Badia Polesine.
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vedere la storia come lui, giudicare la vita come lui, scegliere ed amare come lui, sperare come insegna lui, vivere in lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo» (RdC 38). Ma in questo nuovo anno pastorale 2013-2014 vi ho ripetuto con insistenza che la fede nell’ amore di Dio è un dono che non possiamo tenere nascosto, ma che dobbiamo condividere con tutti. L’amore Cristo ci spinge ad evangelizzare. Egli ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cf. Mt 28,19). «Oggi è necessario riscoprire la gioia del credere e ritrovare l’entusiasmo del comunicare la fede. Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia» (PF 7). Per questo, prima che si concludesse l’Anno della fede, abbiamo iniziato l’anno della missione e ho invitato tutti voi cristiani praticanti a “ritrovare l’entusiasmo del comunicare la fede” e a diventare “popolo di Dio in missione”. Come vi ho scritto nel Messaggio di quest’anno, “Popolo di Dio in missione”, il Signore chiama tutti noi a metterci in religioso ascolto della sua Parola, non solo per crescere verso una fede adulta, ma anche per far conoscere Gesù Cristo e il suo Vangelo agli altri fratelli e sorelle, vicini e lontani. Ogni parrocchia è chiamata a passare dalla “pastorale della conservazione” all’audacia della missione, cercando il suo baricentro fuori di sé, fuori della chiesa, tra i fratelli della soglia, i quali sono infinitamente amati ed attesi dal Padre. Preghiamo il Signore perché ci aiuti a ravvivare la nostra fede, a purificarla, a confermarla, a viverla, a professarla in tutti i giorni della nostra vita e ci insegni a condividerla con tutte le persone che incontriamo nel cammino della vita. Rovigo, 21 novembre 2013 + Lucio Soravito, vescovo
Tre Suore polesane nel dramma delle Filippine
la
17ª Giornata Nazionale del
Colletta Alimentare 2013
Condividere i bisogni per condividere il senso della vita
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puoi ricevere il sussidio di preghiera per le vocazioni
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Domenica 24 novembre – Festa Di Gesù cristo re Dell’Universo
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“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”
«La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera […]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. […] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. […] quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri». (Papa Francesco, Udienza Generale del 5 giugno 2013) Raccogliendo l’appello del Papa, invitiamo tutti a partecipare alla Colletta Alimentare per educarci a quanto da Lui proposto.
www.bancoalimentare.it
Appello alla Solidarietà dalla Caritas Italiana
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la Settimana
comunità
24 novembre 2013 - Cristo Re
Insieme ai sacerdoti … Conosciamo e sosteniamo i sacerdoti
In Polesine tutti amano i sacerdoti! Non è una affermazione gratuita, è la verità. Li amano perché di loro si fidano, a loro ricorrono, a loro chiedono pareri e aiuto nel decidere! Lo salutano, lo chiamano per nome, lo fermano per strada e sono orgogliosi di dirgli “non vengo in chiesa, ma la stimo, mi fa piacere stare con Lei! Ero cappellano e a Natale andavo in famiglia. Al mio ritorno puntualmente trovavo Paolo che mi aspettava alla fermata del tram e mi invitava al bar con “voglio fare anch’io Natale anche se non vengo in chiesa, e vorrei offrirle il caffè!” Oggi tutti siamo invitati a esprimere il nostro amore ai nostri preti, allargando il
nostro cuore e abbracciando tutti i Preti d’Italia, qui e in giro per il mondo ad annunciare Gesù . Pensare al Prete Pensare al prete, a quello della nostra vita, quello che è ora al paese. Egli prega: regaliamogli la nostra preghiera! Il Prete della nostra parrocchia ci scrive tante “comunicazioni”! Perché non scriverGli oggi almeno una parola! Il Prete della nostra parrocchia viene, quando può, nelle nostre case: oggi o in questi giorni, facciamogli visita. Il Prete della parrocchia vuol bene a tutti i figlioli della Comunità, oggi perché non lo facciamo sentire nostra creatura!
Attività del Vescovo Domenica 24 novembre: Ore 9.30 - Lendinara, S. Biagio: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 11.15 - Lendinara, S. Sofia: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 16.00 - Rovigo, Concattedrale (Duomo): conclude l’Anno della Fede con la S. Messa, celebrata con tutti i presbiteri, e conferisce l’Ordine del diaconato permanente a Guglielmo Zampollo di Boara Polesine. Martedì 26 novembre: Ore 9.30 - S. Bellino: offre una meditazione a tutti i sacerdoti della diocesi sul tema: “Presbiteri testimoni del Vangelo”. Ore 11.00 - S. Bellino: presiede la concelebrazione della S. Messa nella solennità di S. Bellino, Patrono della diocesi di Adria-Rovigo. Ore 19.00 - Rovigo, Concattedrale (Duomo): presiede la concelebrazione della S. Messa nella solennità di S. Bellino. Mercoledì 27 novembre: Ore 9.00 - Rovigo, Vescovado: riceve in udienza. Giovedì 28 novembre: Ore 15.00 - Rovigo, Curia Vescovile: presiede la riunione del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici. Venerdì 29 novembre: Ore 9.00 - Rovigo, Vescovado: riceve in udienza. Ore 16.00 - Rovigo, Centro Mariano: presiede la celebrazione della S. Messa per i defunti del “Suffragio cristiano”. Ore 21.00 - Lendinara, S.Sofia: partecipa all’incontro di riflessione degli Scout d’Europa di Lendinara. Sabato 30 novembre: Ore 10.00 - Adria, Casa di Riposo: celebra la S. Messa nella festa di S. Andrea apostolo, titolare della chiesa della Casa di Riposo. Ore 18.00 - Arquà Polesine: celebra la S. Messa nella festa di S. Andrea apostolo, titolare della parrocchia di Arquà Polesine. Domenica 1 dicembre: Ore 11.30 - Canaro: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 18.00 - Lendinara, Santuario del Pilastrello: presiede la celebrazione della S. Messa e partecipa all’insediamento del nuovo Padre Abate.
Il prete ci è vicino nelle nostre feste: oggi facciamogli sentire che siamo in festa con Lui! Ricordi il prete … Ricordi il prete che ti ha stretto la mano in silenzio e guardandoti negli occhi, nei giorni della tua sofferenza? Oggi, senza nulla dirgli prova a stringergli la mano. Quante volte l’hai visto dare un aiuto ai poveri. Oggi pensaci tu a far qualcosa per sostenerlo nella sua carità. Alla porta della chiesa trovi un pieghevole. Leggilo. E dai la tua solidarietà a tutti i Preti d’Italia, giovani, maturi, anziani e vecchi. Essere solidali Essere solidali fa sentire bene! Essere solidali con il Prete ti mette nella lunghezza d’onda di Dio che è l’amore e ti fa compiere anche atti di solidarietà verso i più deboli. Aiutando i Preti della nostra Chiesa, diventi pure Tu un testimone dell’amore di
Dio, e ti aiuta a capire che non è difficile operare il bene. Tutti possiamo essere buoni, tutti possiamo fare un poco di bene tutti possiamo mostrare che vogliamo bene ai nostri preti. SOVVENIRE Servizio diocesano
Carmelo di Rovigo
Icona della Trasfigurazione
Domenica 24 novembre 2013 alle ore 16, nella cappella del Carmelo della Trasfigurazione di Rovigo, con ingresso da via Curiel, suor Maria Grazia, carmelitana scalza, terrà una lettura contemplativa della icona: La Natività.
Corso sui dieci comandamenti Ogni martedì alle ore 21, nella cappella del Carmelo della Trasfigurazione, con ingresso da via Curiel, a Rovigo, padre Mario Gallian, domenicano, continua il corso sui dieci comandamenti. Martedì 26 novembre 2013 tratta il 4° comandamento: onora il padre e la madre.
Curia Vescovile - Ufficio Economato
Avviso ai Sacerdoti
Si avvisano i Reverendissimi sacerdoti che il 30 novembre p.v. scade il termine per il versamento del 2° acconto IRPEF (sacerdoti) e IRES (Enti/Parrocchie) Si prega di passare a ritirare il modello F24 per il versamento.
La Parola... famiglia, giovani e poveri SOLENNITA' DI CRISTO RE - C
Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l’altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso». La centralità della solennità colloca Cristo in una identità che tutto coinvolge e tutto regge: la regalità. Questa unisce tutte le persone e tutte le realtà definendone una comunione gloriosa e gioiosa. L’obiettivo che ci fa solennemente esultare è la soluzione di una povertà estrema, caratterizzata dall’indifferenza (“il popolo stava a vedere”), dal dileggio disumano e omicida (“i capi, i soldati”), dallo scherno politico (“la scritta sopra il capo di Gesù”) e dall’insulto sarcastico del malfattore crocifisso (“Salva te stesso e anche noi!”). Questo annientamento estremo della persona di Cristo (“l’appeso è una maledizione di Dio” Dt 21,23) offre un percorso di superamento e redenzione che va ripreso da ogni persona che si apre all’amore espresso dal “buon ladrone” con il richiamo al timore di Dio (“neanche tu hai timore di Dio”), alla giustizia (“noi giustamente, egli invece...”),
Re di Perdono Luca 23, 35-43
alla preghiera (“Gesù ricordati di me”) e dalla solidarietà umana e divina (“l’altro lo rimproverava... oggi sarai con me”). Con l’esclamazione “Gesù”, il “buon ladrone” non si rivolge a Dio, ma direttamente al crocifisso, riconoscendo in lui il Figlio dell’uomo: il “buon ladrone” impersona la comunità cristiana e formula una preghiera giudeo-cristiana. Semplice e umile, essa è molto elevata: con “ricordati”, egli usa una voce verbale tipica della preghiera del pio israelita che si rivolge a Dio perché gli sia benevolo, conforme alla sua fedeltà all’alleanza (Lc 1,72). L’attesa messianica del pio malfattore è corretta da Gesù: “Oggi, sarai con me nel paradiso”. Cioè: il tempo della salvezza è già qui. E lo è da quell’”oggi” in cui nacque il Messia-bambino (2,22), da quell’”oggi” in cui il Messia adulto diede inizio al suo ministero pubblico (4,21). Dove è Cristo ivi e il Regno E’ sconvolgente questa festività. Ci presenta il trionfo regale di Cristo in croce! Sulla croce Gesù appare senza potere e senza gloria; un vinto, non un vincitore, un oggetto di scherno per la sua “pretesa” di essere re, che poi va a finire così male. E’ messo nel rango dei malfattori. Il popolo tace. I capi invece si beffano di un Messia che, pretendendo di salvare gli altri, non sa salvare se steso; la soldatesca si burla del suo titolo di re, moti-
vo della sua condanna, affisso bene in vista sul legno del supplizio. Luca, con un magistrale tocco d’ironia, anticipa il riscatto vittorioso di Cristo; il contenuto dello scherno è una vera professione cristologica: Gesù di Nazaret è “il Cristo di Dio, il re dei Giudei”. Questo re, in apparenza ridicolo,manifesta una vera regalità con i suoi gesti inauditi d’amore: implora il perdono per i suoi uccisori. E così può assicurare una prossima felicità al malfattore che in lui ha saputo riconoscere il re. Come ogni cos a importante nella legge mosaica, è necessario che l’intronizzazione sia riconosciuta da due testimoni. Ma, mentre i testimoni della investitura regale della trasfigurazione sono due tra i principali personaggi dell’Antico Testamento, Mosè ed Elia (Lc 9, 28-36) e i testimoni della risurrezione sono pure misteriosi, due uomini in vesti sfolgoranti (Lc 24,4); i due testimoni dell’intronizzazione del Golgota sono soltanto due volgari briganti. Investitura ridicola di colui che non sarà re se non andando fino al fondo della beffa, nel servizio di un perdono che tende alla riconciliazione: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Don Dante
domenica 24 novembre 2013
Anno della Fede
La Fede in famiglia
La Proposizione 48 del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione si rivolge alla famiglia cristiana: “Istituita dal sacramento del matrimonio, la famiglia cristiana come Chiesa domestica è il luogo e primo agente nel dono della vita e dell’amore, la trasmissione della fede e la formazione della persona umana secondo i valori del Vangelo. Imitando Cristo, tutta la Chiesa deve dedicare se stessa al sostegno delle famiglie nella catechesi dei bambini e dei giovani. In molti casi i nonni avranno un ruolo molto importante”. ducia e di coraggio nell’assolveLa Nuova Evangelizzazione re il non facile compito di comudeve fare sforzi per affrontare i nicare agli altri la fede. Se la misproblemi significativi riguardo sione fosse solo opera umana, al matrimonio, nel caso dei di- essa rischierebbe di cadere nella vorziati e risposati, nella situa- superbia, ma se essa è una storia zione dei loro figli, nella sorte di amore e di salvezza, in cui siadei coniugi abbandonati, nelle mo inseriti gratuitamente e sencoppie che convivono senza il za merito, allora la pace inonda matrimonio e nella tendenza la nostra vita. Questa coscienza della società a ridefinire il matri- del “dono” serve per superare monio. La Chiesa, con cura ma- quel clima diffuso di sfiducia e terna e spirito evangelico, deve di paura che pesa sul compito cercare delle risposte adeguate educativo della trasmissione dei per queste situazioni, essendo valori in genere e in particolare un aspetto importante della nuo- della fede. La coscienza del dono va evangelizzazione. Ogni piano ci rende realisti e disincantati, pastorale di evangelizzazione consapevoli dei problemi, delle deve comprendere anche un in- difficoltà e talvolta dei drammi vito rispettoso a tutti coloro che che l’attuale congiuntura storica vivono da soli, per sperimentare incontra nella trasmissione della Dio nella famiglia della Chiesa. fede alle nuove generazioni e a È necessario educare le perso- chi ancora non conosce il Signore ne su come vivere la sessualità Gesù. Tante cose sono cambiate e umana secondo l’antropologia continuano a cambiare. Viviamo cristiana, sia prima del matrimo- in una cultura secolarizzata nio che durante il matrimonio che approda spesso in forme di stesso. Il Sinodo guarda con fa- scristianizzazione e di ritorno al vore quelle famiglie che lasciano paganesimo. In questo contesto le loro case per essere evangeliz- i consueti percorsi della trasmiszatori per Cristo in altri Paesi e sione della fede sono diventati a culture. In quanto chiamate ad volta impraticabili perché sono essere sempre più discepole del venute meno le conoscenze fonSignore, le famiglie sono desti- damentali della fede al punto nate ad essere testimoni di Gesù che fanciulli, ragazzi, giovani, risorto e missionarie del suo adulti spesso conoscono ben Vangelo che libera e salva. Sono poco o nulla di Gesù Cristo, del invitate ad assumersi il compito Vangelo, della Chiesa. E’ venuto missionario loro proprio come il tempo di rinnovare il primo autentici soggetti di evange- annuncio della fede: di riproporlizzazione nei vari momenti di lo con serietà e urgenza! vita e nelle diverse attività della Ora prendere coscienza dei comunità cristiana. La famiglia mutamenti sociali, culturali, mostra agli altri il grande “sì” di antropologici e religiosi che caDio nella e con la Chiesa. Questo ratterizzano il nostro tempo è avviene anzitutto nella propria esigenza irrinunciabile per incasa, nel rapporto tra genitori e traprendere un’azione pastorale figli, come testimonia la tradi- che sia intelligente, lungimirante zione del popolo eletto: “Ciò che ed efficace. abbiamo udito e conosciuto e i d. Dante Bellinati nostri padri ci hanno raccontato, non lo terremo nascosto ai loro figli; diremo alla geneDicembre 2013 razione futura le lodi m Domenica 1 - I di Avvento del Signore, la sua po"Avvento di fraternità" tenza e le meraviglie DOMENICA XXXII DEL TEMPO ORDINARIO 10 novembre 2013 che egli ha compiuto” m Domenica 8 - II di Avvento (Sal 78, 3-4). Come la Solennità dell'Immacolata fede, che rende gli uom Giovedì 12 mini e le donne discepoli di Gesù, è dono pSi-gno-re, Aggiornamento Sacerdoti Religiosi Ci sa-zie-re-mo, con-tem-plan-do il tuoe vol-to. che viene da Dio, così Rovigo Seminario ore 9.15 anche il i Battezzati, diventarne Per tutti m Sabato 14 comunicatori, perché in questo testiAnno della p fede Ritiro spirituale delle Religiose moni e missionari è comprendano sempre più che la chiamata allaMariano salvezzaore 8.30 Rovigo C. dono suo. E’ Dio che dal Signore ogni creatura umana, preghiamo. nele rivoltà suo amore liberoGesù ad m Domenica 15 - III di Avvento e gratuito dà la grazia, la forza, la gioia e m Sabato 21 l’entusiasmo essereDEL TEMPO p Ritiro spirituale delle Religiose DOMENICAdiXXXIII ORDINARIO 17 novembre 2013 scelti come suoi “struTrecenta Casa S.Antonio ore 9.00 menti” nel trasmettere m Domenica 22 - IV di Avvento agli altri la fede. E’ fondamentale m Mercoledì 25 la coscienza Vie del - ni, dono Si - gno - re, a giu-di-ca-reil mon- do. Solennità del Natale del Signore che è stato Percitutti noi, elargito, perché questo dono è m 29 ricevuta - Festa della S. Famiglia chiamati a far divampare la Domenica scintilla divina nel Battesimo: fonte e garanzia di fi-
Agenda Diocesana
l’ Anno della fede infonda in ciascuno rinnovato entusiasmo per cooperare alla missione salvifica di Gesù, preghiamo.
Anno della Fede
SOLENNITÀ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO 24 novembre 2013
Per noi qui presenti e per la nostra Comunità, perché l’Anno della fede che oggi si conclude lasci una traccia profonda nella nostra vita, preghiamo.
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attualità
domenica 24 novembre 2013
Intervista al Vescovo Lucio
Si conclude l’anno della fede Nell’ultima domenica dell’anno liturgico: 24 novembre 2013
Domenica 24 novembre 2013 nella Chiesa Concattedrale (Duomo) di Rovigo il Vescovo Lucio presiederà la solenne celebrazione eucaristica per la chiusura dell’Anno della fede, che è stato indetto dal Papa Benedetto XVI l’11 ottobre 2011 e che ha avuto inizio l’11 ottobre 2012. La Chiesa che vive in Adria-Rovigo, grazie al quotidiano impegno pastorale del nostro Vescovo mons. Lucio Soravito de Franceschi, ha vissuto in questo anno speciale diverse esperienze di evangelizzazione, a livello diocesano, vicariale, parrocchiale, come pure all’interno dei movimenti, associazioni, gruppi ecclesiali. A conclusione dell’Anno della fede abbiamo chiesto al Vescovo Lucio di parlarci di questo cammino. D - Eccellenza, domenica 24 novembre 2013 si chiude l’Anno della fede. La Chiesa di Adria-Rovigo come ha trascorso questo tempo così prezioso e ricco di riflessioni e di preghiera? R - Ho invitato tutti i fedeli della diocesi a riflettere, durante l’intero anno pastorale 2012-2013, sui temi indicati dal Papa Benedetto XVI con la Lettera Apostolica “Porta Fidei”, per crescere nella fede. D - Quali sono gli obiettivi che ci ha proposto il Papa Benedetto con l’Anno della Fede? R - Due sono gli obiettivi che il Papa Benedetto ci ha proposto di raggiungere in questo anno e che io ho richiamato continuamente. Il primo obiettivo è: riscoprire la gioia di essere amati da Dio. Il Papa ci ha invitati a vivere la fede, non come adesione a delle verità astratte, ma come adesione piena all’amore di Dio, come piena disponibilità ad accogliere e ad attuare la sua parola nella nostra vita. Il secondo obiettivo dell’Anno della fede è: ritrovare l’entusiasmo di comunicare la
ragione della speranza che c’è in noi”, dire in chi crediamo e perché crediamo. Questo compito ci è stato dato con i sacramenti del battesimo e della cresima; questi sacramenti ci hanno fatti diventare partecipi della missione profetica della Chiesa. Essere “cristiani” vuol dire essere “unti”, cioè consacrati, cioè “destinati a un compito d’interesse pubblico”: testimoniare e annunciare l’amore di Dio con le opere e con la parola. A partire dal nuovo anno pastorale 2013-2014 ho sottolineato ripetutamente qual è la missione che abbiamo tutti noi cristiani: annunciare la fede con la parola e le opere. E’ questa l’evangelizzazione più vera, credibile, autentica. fede. Non possiamo vivere la fede come un’esperienza privata, muta e invisibile, ma dobbiamo viverla alla luce del sole e condividerla con le persone che incontriamo, mediante la testimonianza della carità e “narrando”, cioè raccontando a loro “in chi crediamo e perché crediamo”. Nell’anno 2012-2013 noi abbiamo cercato di mettere al centro della nostra attenzione, nella nostra diocesi, il primo obiettivo: riscoprire la gioia di essere amati da Dio. Per questo ho invitato tutti i fedeli a riscoprire il messaggio cristiano, per fare esperienza dell’amore di Dio e poi per essere in grado di “rendere ragione della speranza che c’è in noi”. D - Quindi ha invitato noi cristiani a rinnovare e a rinvigorire la fede. Come? R - Ho invitato tutti i fedeli, a partire da noi sacerdoti, a rinnovare la vita cristiana, riscoprendo i nuclei portanti della nostra fede, che non sono delle verità astratte, ma sono le tre Persone della Santissima Trinità, a cui esprimiamo la nostra fede con il Credo: - Credo in Dio Padre onni-
Azione Cattolica Italiana - Rovigo, 8 dicembre 2013
Festa diocesana dell’adesione
Presso l’Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “F. Venezze” L’Azione Cattolica diocesana si prepara a celebrare l’annuale “festa dell’adesione” nella prossima domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, per rinsaldare i vincoli di affetto e di amicizia fra tutti gli associati, per esprimere pubblicamente un rinnovato impegno di fedeltà alla Chiesa, per ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede e aiutare così il popolo di Dio a crescere nella dimensione della missionarietà. E’ quello che ci chiede la Presidenza nazionale dell’AC per questo anno associativo, ma è quanto ci chiedeva anche il Papa Benedetto per l’anno della fede appena concluso, ed è quello che ci chiede pure il nostro Vescovo nell’anno pastorale in corso. Allo scopo di rendere visibile l’impegno dei suoi ade-
renti negli spazi della vita non solo ecclesiale ma anche civile, l’appuntamento si terrà presso l ‘Auditorium del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze”, in via Casalini a Rovigo, secondo il programma che è stato fatto recapitare a tutti i Presidenti parrocchiali e qui di seguito riportato: • Ore 15.00 accoglienza, preghiera iniziale e benedizione delle Tessere; • Ore 15.3 0 saluto introduttivo di Mons. Vescovo; • Ore 15.45 riflessione del Dott. Paolo Bordin (Camera di Commercio) su “le nostre periferie e l’impegno dei cristiani”; • Ore 17.00 spazio per il confronto; • Ore 17.30 conclusione, con consegna di Tessere e Regola di Vita. La Presidenza diocesana
D - Eccellenza, ora che l’Anno della fede si conclude, come guardare e progettare il futuro?
potente, creatore del cielo e della terra. - Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio e nostro salvatore. - Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita. Tutto ciò per aiutare i cristiani e i non cristiani ad interrogarsi sul mistero di Dio, della vita, dell’amore, come ha fatto Maria. La professione della fede, però, non si può concludere con la recita del Credo, ma si deve esprimere con la vita di carità. La fede deve diventare carità, amore verso tutti i fratelli . Ce lo insegna l’apostolo san Giovanni che nella sua prima lettera scrive: “Se Dio ci ha tanto amati, da dare a noi il suo unico Figlio, anche noi dobbiamo amarci” (cf. 1 Gv 4,11). E lo sottolinea in modo ancora più forte l’apostolo san Giacomo: “Se uno dice di avere fede, ma non compie le opere dell’amore, la sua fede è morta in se stessa” (Gc 2,18). Per questo motivo, all’inizio di questo nuovo anno pastorale 2013-2014, che ho aperto il 20 settembre 2013 con l’incontro di preghiera nella Chiesa Concattedrale di Rovigo, ho chiamato tutti i cristiani praticanti a “ritrovare l’entusiasmo di comunicare la fede”, a diventare “Popolo di Dio in missione”, ad annunciare l’amore sconfinato di Dio ai non praticanti e ai non credenti. D - Dunque è importante annunciare la propria fede? R - Non è solo importante, ma è doveroso “annunciare la fede”; è doveroso “rendere
R - Nello scorso mese di settembre abbiamo dato inizio al nuovo anno pastorale assumendoci l’impegno di rendere ragione della fede, di ritrovare tutto l’entusiasmo necessario per annunciare la fede. Perciò, a conclusione di questo Anno della Fede, ci impegniamo ad attuare questo preciso mandato che abbiamo in forza del battesimo e della cresima: non solo vivere una fede personale, ma saper rendere ragione della nostra fede, annunciare l’amore di Dio, in cui crediamo, con la parola e con le opere. D - Per poter realizzare questo cammino quali strumenti abbiamo a disposizione? R - Nel mese di settembre ho fatto pervenire alle parrocchie, agli operatori pastorali, alle aggregazioni laicali un Quaderno di riflessione che ha come titolo: “Popolo di Dio in missione”. Questo Quaderno contiene cinque schede di riflessione, che sono incentrate su questi temi: 1) Perché una missione? Quale missione oggi? In forza del battesimo siamo inviati a far conoscere a tutti Gesù Cristo, morto e risorto. 2) Siamo inviati ad annunciare Gesù Cristo per rendere più “evangelica” la società. 3) Siamo invitati ad annunciare Gesù Cristo a tutti, anche ai non credenti e agli indifferenti. 4) Annunceremo Gesù Cristo testimoniando una fede convinta e gioiosa e rimanendo pronti all’ascolto, disponibili al confronto e al dialogo. 5) Lo faremo nel concreto della vita, andando ad incontrare le persone nelle loro case: una visita personalizzata di incontro e di amicizia. Prego il Signore perché tutti i cristiani credenti e praticanti, attraverso il cammino formativo di quest’anno imparino a “ritrovare l’entusiasmo di comunicare la fede”. A cura di Settimio Rigolin
Radio Kolbe 91.2 e 94.5
la Settimana
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26 novembre - San Bellino Patrono della diocesi
Una fede che si trasmette
Intervista al Parroco don Francesco Boesso Martedì 26 novembre la Chiesa di Adria – Rovigo celebra la festa liturgica del suo patrono, san Bellino Vescovo e martire. E’ questo un momento di preghiera e di festa ancora molto vivo nella Diocesi, da antica tradizione infatti il Vescovo celebra l’eucarestia attorniato dai sacerdoti del presbiterio diocesano nella basilica di san Bellino che da secoli custodisce le spoglie del Vescovo di Padova martirizzato nei pressi di Fratta Polesine, fu vero testimone della fede con il dono della sua vita, in difesa della Chiesa e dei poveri, il suo insegnamento ci dice oggi di porre sempre l’uomo al primo posto, di difendere sempre la dignità la sua vita, soprattutto di essere uomini di carità, cristiani coraggiosi, testimone autentici del Vangelo. Tutto questo è l’insegnamento di san Bellino alla “sua” Chiesa di Adria-Rovigo che sta vivendo l’anno pastorale sul tema della missione, “Popolo di Dio in missione”, dove tutti i battezzati sono invitati a farsi missionari, annunciatori del Vangelo nella terra del Polesine. La Chiesa diocesana del Polesine prima e la città di Rovigo poi la hanno scelto quale loro patrono. Abbiamo rivolto qualche domanda a mons. Francesco Boesso, arciprete di san Bellino. D – Don Francesco, la Diocesi-si sta preparando a celebrare la festa del suo patrono con pellegrinaggio vicariali, come si sta vivendo questa esperienza?
R - In questi giorni che precedono la festa liturgica del santo patrono numerosi sono i pellegrini che dai diversi vicariati della Diocesi si recano con i loro sacerdoti in preghiera alla tomba del santo, è una partecipazione corale animata dalla celebrazione della eucarestia e dalla preghiera, in questo senso si comprende che nonostante tutti la testimonianza del nostro santo patrono è ancora molto sentita e vissuta. D - In questo anno la festa liturgica di san Bellino si celebra a due giorni dalla chiusura dell’Anno della Fede, riguardo alla fede san Bellino ci offre una messaggio ancora attuale? R - Certamente sì, la sua testimonianza è per noi oggi l’esempio più luminoso di come egli ha vissuto la sua vita di pastore buono, di Vescovo, che ha saputo amare i sacerdoti, i poveri, gli ultimi, un santo che non ha esitato a donare la sua vita per annunciare il Vangelo di Gesù. D - Allora l’invito è di fare una sosta e ripensare all’esempio di san Bellino? R - E’ l’invito ad un momento di pausa, di silenzio, di preghiera e di ascolto. Celebrare oggi la festa del nostro patrono significa ritornare a quelle che sono le radici della nostra fede, quella fede che i nostri padri hanno vissuto e testimoniato proprio sull’esempio del santo nostro patrono. Settimio Rigolin
Parrocchia di San Bellino v.m.
Andiamo Pellegrini a San Bellino
3° Anno post-sinodale 2013-2014 “Popolo di Dio in Missione” Calendario pellegrinaggi vicariali sabato 16 novembre: Parrocchia di S. Bellino, ore 17.00 domenica 17: Parrocchia di S. Bellino, ore 17.00 lunedì 18: Vicaria di Adria-Ariano, ore 17.00 martedì 19: Vicaria di Villadose, ore 17.00 mercoledì 20: Vicaria di Crespino-Polesella, ore 17.00 giovedì 21: Vicarie di Stienta, Castelmassa e Badia-Trecenta, ore 17.00 venerdì 22: Vicaria di Rovigo, ore 17.00 sabato 23: Celebrazione Penitenziale, ore 17.00; Liturgia della Parola per Giovani e Famiglie della Vicaria di Lendinara-S. Bellino presieduta dal Vescovo, nell’anniversario dei Beati Beltrame-Quattrocchi, ore 21.00. domenica 24: Cristo Re, Parrocchia di S. Bellino e pellegrini, ore 16.00; Concerto d’organo, organizza “Asolo Musica” ore 21.00. lunedì 25: Vicaria di Lendinara-S.Bellino, ore 17.00 martedì 26 novembre - Solennità di San Bellino: ore 9,00 Celebrazione Eucaristica; ore 9,30 Ritiro per i Sacerdoti presso l’Oratorio Parrocchiale; ore 11,00 Solenne Celebrazione presieduta dal Vescovo Luciio; ore 17,00 Celebrazione Eucaristica. Note organizzative: Pellegrinaggi Vicariali e Festa di S. Bellino i sacerdoti portino il camice. Nei giorni della Novena alle ore 16.30 S. Rosario e possibilità di confessarsi. In occasione della Novena, si dia il nome dei sacerdoti partecipanti al pranzo del 26 novembre: è un momento prezioso di convivialità e cordialità. Ai Parroci: Partecipate e fate partecipare: è dal nostro entusiasmo che dipende l’entusiasmo dei fedeli.
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la Settimana
società
Crespino - 17 novembre 2013
Giornata provinciale del ringraziamento, il valore del lavoro agricolo
Coldiretti Rovigo conferisce il premio San Martino alla Caritas diocesana La 63ma Giornata provinciale del ringraziamento della Coldiretti Rovigo, si è svolta all’insegna del messaggio che l’agricoltura è l’unica attività economica che riporta l’uomo in una dimensione vera ed equilibrata, all’interno della società e dell’ambiente, alla quale bisogna ritornare per riconquistare il vero benessere. Non a caso il premio San Martino 2013 è stato conferito alla Caritas diocesana, “per l’opera quotidiana di sostegno alle persone”, come si legge nella motivazione. E’ come una nuova consapevolezza del valore del lavoro agricolo, che è stata diffusa in tutti i discorsi ufficiali, a partire dal tradizionale saluto delle autorità, che si è svolto alla Sala teatro parrocchiale di Crespino nella mattinata, prima della messa. Il sindaco Luigi Ziviani ha parlato di “ringraziamento nella logica del valore della gratitudine, dell’ambiente rispettato, della terra curata bene, in senso opposto alla logica effimera dell’accumulo di denaro, dello sfruttamento delle risorse, dell’inquinamento dell’acqua” ed ha citato il Cantico delle creature di S. Francesco. L’assessore provinciale all’Agricoltura Laura Negri ha evidenziato che “l’agricoltura non è solo un settore economico, ma ha una funzione straordinaria sotto il profilo sociale ed ambientale”. Il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo ha ricordato l’impegno degli imprenditori agricoli per “un’agricoltura vera, trasparente, pura, che è l’unica attività che sta dando stimoli al Pil in termini di occupazione e sviluppo, e che c’è ancora da fare per rendere distinguibile il vero lavoro agricolo del territorio”. Giuriolo ha toccato brevemente l’andamento della passata annata agraria, la piovosità, la siccità, la tempesta di ferragosto facendo un appello per “gli aiuti subito”; ha parlato di Psr e, soprattutto, di sicurezza idraulica che il Polesine sta vedendo a rischio, a causa dei tagli regionali ai fondi per la bonifica. La messa, concelebrata dal vescovo Lucio Soravito col parroco don Graziano Secchiero e dal consigliere di Coldiretti don Carlo Marcello, è stato il momento clou della manifesta-
domenica 24 novembre 2013
Edilizia scolastica
Sicurezza nelle scuole: ridotti i finanziamenti
Muraro, Upi, penalizzato il 30% degli studenti non le province “Dei 150 milioni per l’edilizia scolastica stanziati dal decreto del fare, alle superiori sono stati destinati solo 19,9 milioni. Questo vuol dire che alla sicurezza del 30% della popolazione scolastica, sono state destinate risorse solo per il 13%”. Lo ha detto il presidente del consiglio direttivo dell’Upi, Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso intervenendo in commissione Cultura della Camera sull’edilizia scolastica.
“Non sono state penalizzate le province – ha proseguito Muraro – ma quel 30% di studenti, per questo chiediamo che la suddivisione degli 850 milioni di euro previsti dal governo per l’edilizia, sia assunta nei Cal Regionali per garantire gli interventi e avere scuole sicure”. “Se non si prevede poi per il 2014 l’esclusione dal patto degli investimenti per le scuole, potremo destinare solo il 6% delle entrate, limite al quale concorrono anche i mutui già accesi e di fatto vuol dire
azzerare ogni possibilità di investimento”. Sullo spostamento degli oltre 5 mila edifici scolastici dalle province ai comuni, previsto dal disegno di legge del governo, Muraro ha concluso che “non solo provocherebbe un drastico aumento della spesa pubblica, ma produrrebbe gravi inefficienze e di certo annullerebbe qualunque possibilità di raggiungere gli obiettivi europei sul risparmio energetico, oggi assicurati dalla gestione a rete delle province”.
UCID (Unione Cattolica Imprenditori Dirigenti)
Una storia di lavoro Visita alla R.C.E.
zione. Presenti tutte le autorità istituzionali, civili, militari e del volontariato locale e provinciale. “In questi momenti difficili di crisi – ha detto il vescovo Soravito i n t ro d u c e n d o la celebrazione – non serve la concorrenza, ma la convergenza, cioè la collaborazione di tutti”. All’offertorio, come di consueto, le dirigenze di Coldiretti hanno portato all’altare ogni sorta di frutti e prodotti del territorio locale. Prima della conclusione, si è svolta la breve cerimonia della consegna del premio San Martino 2013, un riconoscimento economico per l’impresa, l’ente o l’associazione che si sono particolarmente distinte in campo sociale. Quest’anno il premio è andato alla Caritas Rovigo. A ritirarlo dalle mani del presidente Mauro Giuriolo, il referente Davide Girotto, il quale ha ringraziato Coldiretti per “la capacità che ha dimostrato di guardare anche oltre il proprio lavoro quotidiano, verso le persone che soffrono”. “Useremo questo contributo – ha detto Girotto – per sostenere il nostro servizio di poliambulatorio e docce”. Al termine della celebrazione religiosa, il vescovo Soravito è uscito dalla chiesa in piazza Fetonte, la più grande del Polesine, gremita da un
centinaio di trattori e macchine agricole ben allineate, per la tradizionale benedizione. La manifestazione si è conclusa con un pranzo conviviale dei soci, dirigenti e funzionari Coldiretti al ristorante Teatro di Papozze. Nelle foto: alcuni momenti della giornata; stretta di mano tra Giuriolo e Girotto della Caritas, per la consegna del premio San Martino.
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UnIone STAMPA PERIoDICA ITALIANA
FedeRazIone ITalIana SETTIMANALI CATToLICI
Prosegue a ritmi serrati l’attività di promozione delle eccellenze industriali da parte dell’UCID di Rovigo, che nel 16° incontro annuale, tenutosi Giovedì 14 novembre 2013, ha visitato l’azienda R.C.E. Group di Villa Bartolomea, ed è stata la seconda visita fuori provincia. L’azienda R.C.E. nasce agli inizi degli anni 80 su iniziativa di un giovane imprenditore Veronese Il Sig. Renzo RIEDO, ed è attiva nel campo dell’industria dell’elettricità e dell’elettronica ottenendo il certificato di assicurazione di qualità anche su tutta la filiera dei partners grazie alla professionalità delle risorse umane ed al costante aggiornamento del Know-how applicativo e tecnologico aziendale. L’azienda è gestita interamente dalla famiglia Riedo, padre madre e due figli, che suddividendosi compiti e responsabilità sono divenuti partner di grandi marchi e multinazionali. La visita si è svolta con l’illustrazione da parte del Sig. Riedo dell’attività dell’azienda con particolare attenzione all’ultima tecnologia che è stata prodotta interamente dalla ditta R.C.E., che permette di assemblare componenti tecnologiche per dare prodotti finiti ai propri clienti come aspira polveri, ferri da stiro, motorini elettrici e tavoli touch screen. Il consueto numeroso gruppo di soci e simpatizzanti che ha partecipato alla visita è rimasto entusiasmato dalla metodologia, dall’ordine e dalla suddivisione dei compiti aziendali promossi dalla Famiglia Riedo, che permette di garantire la continuità del lavoro per tutti i collaboratori. La serata è poi proseguita con la conviviale c/o la Tenuta “La Pila” di Villa Bartolomea, ove i numerosi ospiti tra cui Questore di Rovigo Dott. Rosario Eugenio Russo, Il Comandante dei VVF di Rovigo Dott. Girolamo Bentivoglio, il Sindaco di Villa Bartolomea Dott. Luca Bersan, hanno potuto degustare i prodotti caratteristici dell’azienda La Pila, che con i propri 44 ettari di terreno coltivato garantisce prodotti freschi lungo tutte le stagionalità dell’anno. Durante la conviviale il Pres. te dell’UCID Diego Chiarion, ha voluto sottolineare come le attività intraprese dal gruppo UCID trovino sempre più affezionati e simpatizzanti, sottolineando ancora una volta come la sacralità del lavoro, unita alle doti imprenditoriali, possano permettere di affrontare e superare momenti di crisi che
perseverano ormai da troppi anni. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal Pres. te Chiarion ai collaboratori e soci più stretti, Dott. Sandro Pasqualini e Ing. Marco Milani, rimarcando come il lavoro di squadra permetta di ottenere i risultati sperati. Particolarmente seguita anche la rappresentazione del maestro Alberto Cristini, socio UCID, che ha illustrato, mediante la proiezione di diversi
video, le sue più recenti imprese sportive quali gli attraversamenti a nuoto con mani e piedi legati o dipingendo, degli stretti di Alcatraz, di Messina, di Vancouver, di Singapore e del lago di Lochness. La serata si è conclusa dandosi appuntamento alla prossima visita che è già stata programmata presso l’Azienda O.P. Vallepadana di Taglio di Po. Sgardiolo Stefania
SAE - Gruppo di Rovigo
Condividere e annunciare la Parola Calendario Attività 2013/2014
Appuntamenti mensili Rovigo via Alberto Mario,36 - ore 16.30 Lunedì 25 novembre - Introduzione ai Vangeli Lunedì 16 dicembre - Vangelo di Giovanni - I dialoghi Lunedì 24 febbraio - Vangelo di Giovanni - I segni Lunedì 24 marzo - Vangelo di Giovanni - “Io sono”: rivelazione di Gesù Lunedì 14 aprile - Lettura di un Documento Ecumenico Lunedì 25 maggio - Incontro di Preghiera • Il S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche) è un movimento interconfessionale di laici per l’ecumenismo e il dialogo ebraico-cristiano. È nato a Venezia nel 1947 per iniziativa di Maria Vingiani, sua attuale Presidente emerita. La sede nazionale è a Milano in Piazza S. Eufemia n. 2. Tel.: 02878569 - Fax: 0286465295 -saenazionale@gmail.com - www.saenotizie.it • Il S.A.E. è soggetto accreditato dal Ministero dell’istruzione per la formazione del personale della scuola (D.M. 177/2000 e D.M. 26/7/2007 prot. n. 15325) • Dal 2006 è nato a Rovigo un “gruppo SAE” interconfessionale che si riunisce una volta al mese, di lunedì, in Via Alberto Mario n. 36, presso le Missionarie della Redenzione. • L’attività del gruppo vuole favorire l’esperienza del dialogo e il servizio di formazione ecumenica. • Responsabile del gruppo SAE è la Dott.ssa Alessandra Moretto tel. 0425 28122.
A Luvigliano di Torreglia
Diaconi della Diocesi in ritiro Il momento spirituale e formativo con il Responsabile, mons. Antonio Donà
Domenica 17 u.s., ad una settimana dall’ordinazione di Guglielmo Zampollo (domenica di Cristo Re, Duomo di Rovigo, ore 16), i diaconi permanenti della nostra Diocesi, gli aspiranti e le rispettive mogli, si sono ritrovati per un giornata di formazione e spiritualità presso Villa Assunta, Luvigliano di Torreglia. Le riflessioni e il programma sono stati proposti da mons. Antonio Donà, responsabile della formazione del cammino diaconale diocesano. Numerosi i momenti salienti e gli spunti di riflessione che hanno catturato l’attenzione dei singoli diaconi, delle mogli, di chi è ancora in cammino e del prossimo ordinando, Guglielmo, accompagnato dalla moglie Cristina. La giornata è stata suddivisa in due parti (mattino e pomeriggio), al centro la S.Messa alle ore 12, la liturgia delle ore accompagnava i vari momenti. Spazio anche al silenzio, al confronto e al dialogo. La riflessione del mattino è stata incentrata da mons. Donà sul tema del “Custodire la fede”, soprattutto nei momenti difficili e di prova. Le prove della vita hanno accompagnato Gesù stesso, i primi discepoli, tutta la comunità cristiana dei primi secoli e tutti i santi. Non devono fare paura, nemmeno oggi: illuminanti dunque le parole del Vangelo del giorno, “Perseverare”,
“tenere saldo fino alle fine”, “non avere paura”. Coltivare l’interiorità, nutrire l’anima giornalmente con la Parola di Dio e ripeterla spesso durante il giorno, restare “immersi” nel Vangelo sono indicazioni utili, emerse grazie al confronto tra tutti. Infine, confidarsi spesso col referente spirituale e camminare in rete, sono altri fattori importanti da prendere in considerazione, come aiuti certi per la vita di fede e il cammino ministeriale. Il pomeriggio l’attenzione è stata spostata sulla realtà della Chiesa, partendo dal cap. 18 del Vangelo di Matteo, il “discorso sulla vita della
Chiesa”. “Partire dai più piccoli” (Mt 18,1-11), la “pecorella smarrita” (Mt 18,12-17) e il discorso sui “dissensi e consensi tra fratelli” sono state le tre riflessioni cardine. È stata dunque tratteggiata la figura del diacono, che grazie all’ordine sacro viene pienamente inserito nella gerarchia dell’ordine sacro della Chiesa e che quest’ultima serve, anzitutto, laddove e nelle forme che il Vescovo ritiene più opportune. Cercare i più piccoli, le pecorelle smarrite e avere l’amore per la Chiesa tutta sono dunque i tre “filoni” di ministero emersi al termine dell’incontro. Per Guglielmo e la sua famiglia, ma anche per tutti gli altri, quello di domenica scorsa è stato un appuntamento importante, offrendo un forte momento di spiritualità e alcuni approfondimenti in vista in vista dell’ordinazione di domenica prossima, un momento importante per tutta la chiesa diocesana, al termine dell’Anno della Fede 20122013.
La frammentazione sociale e l’educazione Relatore Prof. Giuseppe Milan. Il prossimo incontro con Ezio Aceti
Martedì della scorsa settimana, con l’intervento del prof. Giuseppe Milan docente di Pedagogia Interculturale dell’Università di Padova, è proseguito il cammino del progetto: “Una Città per Educare”, nato dalla collaborazione del Comune di Rovigo con i Lions di Rovigo e che si rivolge primariamente a famiglie, educatori, insegnanti, allenatori e a tutte le persone che a vario titolo sono impegnate nel mondo educativo. Ricca di spunti la relazione del prof. Milan che ha chiarito come ogni lavoro educativo debba partire dal dato iniziale, da chi abbiamo realmente davanti, avendo chiara la finalità, cioè i valori che vogliamo perseguire e il metodo; necessita, quindi, una lettura chiara del bisogno educativo di partenza per poter tratteggiare con autorevolezza il cammino. Il relatore ha sottolineato con forza che al di là del contenuto (il dato oggettivo, la regola che pure sono importanti) ciò che educa è soprattutto la relazione e come in questo nostro tempo a tutti i livelli occorra coltivare la relazione.
La parrocchia di Borsea a Roma da Papa Francesco Passando per Collevalenza e Cascia
zia (10 novembre 1951). La seconda tappa è stata a Roccaporena e a Cascia per “in-
contrare” la profondità di una donna sposa e madre coraggio come S. Rita che si è donata to-
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Rovigo - Liceo Paleocapa
Pellegrinaggio
E’ stato un pellegrinaggio breve ma intenso di spiritualità e di umanità vissuto dalla parrocchia di Borsea nei giorni 8-9-10 novembre. Proposto quasi a conclusione dell’Anno della Fede, il pellegrinaggio è stato vissuto nel segno dei Santi. La prima tappa è stata Collevalenza dove c’è il grande Santuario dell’ Amore misericordioso voluto da Madre Speranza prossima alla beatificazione il 31 maggio 2014. L’accoglienza di SR Matilde ha fatto rivivere tanti ricordi ed esperienze condivise con questa suora ultraottantenne dallo spirito carico di amore e simpatia. Questa religiosa ha infatti iniziato 62 anni fa il cammino della nostra Scuola dell’Infan-
la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
talmente al Signore. Domenica mattina infine a Roma con la gioia di partecipare alla S. Messa con i poveri e le suore di M. Teresa al “Dono di Maria” una casa in Vaticano donata da Papa Giovanni Paolo II° a Madre Teresa. E poi tutti in Piazza S. Pietro per accogliere la parola viva e carica di tenerezza di Papa Francesco con il nostro striscione: “Grazie Papa Francesco, perchè ci aiuti nella fede in Dio e nella fraternità con tutti”. Ora ci resta di continuare questo pellegrinaggio dentro la vita e la fatica di ogni giorno, con la certezza di aver ricevuto un dono che ci ha arricchito tutti dentro.
Altri punti sulla quale ha insistito sono l’intenzionalità nell’adulto, vale a dire la sua voglia di migliorarsi e di progredire che rappresenta un potente testimonianza in termini di esempio educativo, e la fiducia, il creare fiducia, la relazione di fiducia. Viviamo in un tempo di frammentazione educativa e di carenza di leadership alla quale occorre contrapporre un’alleanza educativa che si esplica nella collaborazione e nella rete, anzi, la città dovrebbe diventare una “rete di reti”, come è appunto nello spirito del progetto. Mercoledì 27 Novembre alle ore 21,00 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “Paleocapa” si terrà il terzo attesissimo incontro con il dott. Ezio Aceti, relatore d’eccezione, molto conosciuto e stimato per la sua straordinaria capacità di coinvolgere e di parlare sia
alla mente che al cuore delle persone. “Fragilità psicologiche nell’età evolutiva” è il tema che sarà sviluppato e che accomuna genitori, maestre, insegnanti, nonni e ogni altro educatore dato che in quell’età, più che in ogni altra, si decide si disegna il domani della persona.
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Coronamento dell’Anno Liturgico e di quello della Fede
Il volto di Gesù di Nazaret
Jacopo Mercuriati 3°D
I valori guida della vita: giustizia, concordia, pace, vita e santità Ultima domenica dell’Anno Liturgico e dell’Anno della Fede, e la prima di un rinnovato cammino per continuare a mostrare al mondo, il volto di Gesù di Nazaret, Figlio di David, Signore dell’universo. Una domenica che ci pone il problema del conoscere il Signore, del testimoniarlo a ogni uomo e donna. Una domenica che apre a ciascuno un orizzonte grande come il mondo e un gran bisogno di conoscere Gesù ed il suo Vangelo per farlo regola di vita buona e instaurare nel mondo la giustizia, la concordia e la pace, la vita e la santità. Conoscere sempre di più Cristo è segno che nei nostri cuori l’amore per Lui arde ancora e continua a crescere, a ingigantire, non solo attraverso la via dell’intelligenza, ma pure per quella dell’amore, strada non meno facile, ma più consolante. La conoscenza tende a fondere i comportamenti e farli divenire strada da percorrere per conseguire l’immedesimazione con Cristo, per poter dire con Paolo “ … non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me! … “Celebrare Cristo Re è impegno a comunicarlo, attraverso la via della testimonianza e dell’annuncio. Se siamo convinti che la testimonianza è la più vera delle comunicazioni ci viene più difficoltoso quella dell’annuncio – comunicazione. Pensiamo infatti all’uso dei grandi mezzi della comunicazione, ai grandi discorsi,
ai “moderni – passa – parola”. E’ pur vero che questi ultimi tempi hanno dato alla Chiesa i Santi della comunicazione come S. Massimiliano Kolbe, il Beato Alberione. Ma c’è un annuncio - comunicazione che si realizza nel nostro vivere quotidiano: dalle parole ai gesti, dal vestire al gesticolare, dal modo di divertirsi all’impegno del lavoro, alla celebrazione della festa. Credo che questo annunci e comunichi Cristo più di ogni altra cosa. “Insomma – scrive l’Arcivescovo di Milano - se guardiamo all’esperienza di ciascuno, tutto di noi ed in noi è comunicazione: “ … oltre che con le parole comunichiamo con gli sguardi, i gest, il vestito …”c’è una radice più profonda e vitale … è la rivelazione di Dio attraverso Cristo che spinge il credente all’annuncio!… sapendo che tutti gli uomini sono interlocutori di Gesù aperti alla comunicazione con Lui e con i fratelli … “! Credo che questo renda naturale l’annuncio e la comunicazione di Cristo, più di ogni altra cosa. E questo è possibile a tutti, uomini e donne. Celebrata così e come impegno per ogni giorno della vita, questa solennità di Cristo Re è veramente coronamento dell’Anno Liturgico e di quello della Fede. Veramente Cristo Re è e sarà la forza amore per fare del mondo l’anticipo del Cielo. Gianni Azzi
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la Settimana
polesine
Unitalsi Sottosezione Rovigo - A Lendinara
“Per-Correre la verità nella carità”
Suor M. Felicita Baseggio (1752-1829)
In cammino verso la glorificazione terrena
Incontro dei “Giovani in Cammino” dell’ Unitalsi Triveneta Il 2 e 3 Novembre u.s. a Lendinara presso il Santuario di Nostra Signora del Pilastrello, si è svolto l’ incontro dei giovani dell’ Unitalsi Triveneta. L’ occasione è nata dal desiderio di ritrovarsi insieme dopo la splendida esperienza vissuta nel Pellegrinaggio Regionale di Loreto dello scorso mese di luglio e per continuare un cammino di crescita all’interno dell’associazione. I giovani riuniti proveniente da vari sottosezioni dell’unitalsi triveneta hanno potuto pregare insieme, discutere mattina dove i parsu tematiche perso- Incontro giovaniincammino tecipanti divisi in nali e sociali, scelte U.N.I.T.A.L.S.I. Triveneta gruppi di lavoro da loro stessi, e sohanno sviluppato PerPer-Correre la verità nella carità prattutto fare festa le tematiche relatiinsieme tra giovani ve al rapporto dei volontari e giovani giovani con il doloammalati. re, dei giovani con Tra i vari moil disagio sociale ed menti che sono stainfine dei giovani ti vissuti in questi con la preghiera. due giorni densi di La Sottosezione impegni e appunUnitalsi di Rovigo, tamenti, particolarmente spe- ringrazia di cuore i 50 giovani ciali sono stati due momenti del Triveneto che hanno pardi preghiera. Il primo avvenu- tecipato all’evento soprattutto to alla conclusione del primo per la gioia e l’entusiasmo che giorno di attività con la Veglia hanno saputo trasmettere e del sabato sera nel santuario vuole impegnarsi ad accompaMariano,che ha i visto i giovani gnarli nella loro crescita umana cantare e pregare, confrontarsi e spirituale all’interno dell’assulle tematiche delle relazioni sociazione facendo proprio un interpersonali, partendo da pensiero dell’assistente spirialcune riflessioni sui “cinque tuale unitalsi Mons. Valerio sensi” e meditare su alcuni Valentini” che dice “ Può darsi brani tratti dal “Cantico dei che i giovani non abbiano tutcantici” te le virtù degli anziani, ma ne La veglia è stata presieduta hanno una che vale per tutte le dal Padre Abate del Santuario altre, e cioè,che un giorno sono che ha incoraggiato e stimolato destinati a prenderne il posto”. i giovani unitalsiani a proseUn particolare ringraziaguire nel “servizio” accanto a mento al Padre Abate, a padre coloro che soffrono ed è stata Luca, Padre Gabriele e a tutti animata dai canti del “Coro gli altri monaci del Santuario della famiglie” di Lendinara. di Lendinara per l’accoglienza Il secondo momento spi- e la completa disponibilità che rituale e di forte preghiera hanno manifestato aprendo comunitaria si è avuto al ter- con gioia le porte della Casa di mine della seconda giornata Maria del Polesine. di incontro con la Santa Messa Un ultimo speciale ringrapresieduta dal Vescovo Lucio ziamento a Frà Emanuele, del e animata con i canti del “Coro Convento dei Frati Cappuccini giovani sentinelle del mattino” di Rovigo e a Don Silvio della della parrocchia del Duomo di parrocchia di Borsea per l’ospiRovigo talità notturna. Particolarmente importanSi riporta la testimonianza ti sono stati, anche, i gruppi della Responsabile gruppo giodi riflessione della domenica vani di Rovigo Noemi ChiaSabato 2 novembre 15.30
Accoglienza & Benvenuto
Presentazione temi
18.00
Animazione
21.00
Veglia di preghiera
Domenica 3 novembre Gruppi di lavoro
12.00
S. Messa presieduta da S.E. Mons. Lucio Soravito
mmino niinca giova neta
.S.I. A.L .I.T. U.N
Trive
Riflessioni conclusive
a inar Lend 2013 nov
Saluti e partenze
2-3
INFO:
giovani@unitalsitriveneta.it
Sottosezione di Rovigo: Tel: 0425412191 info@unitalsirovigo.it
Unitalsi Sottosezione di Adria
Inaugurazione e benedizione della nuova sede Domenica 8 dicembre alle ore 16.30
La Sede Unitalsi Sottosezione di Adria dal 1 dicembre p.v. si trasferirà al seguente indirizzo: UNITALSI SOTTOSEZIONE DI ADRIA via Arzeron 29/A (Scuola De Amicis) 45011 Adria (Rovigo) tel. 340 3828178 - fax 0426 669414 Email adria@unitalsitriveneta.it; aperta il mercoledì e sabato dalle ore 10.00 alle 11.30. L’inaugurazione avrà luogo domenica 8 dicembre alle ore 16.30 con il seguente programma: Ore 16.30: accoglienza; inaugurazione con la consegna delle chiavi dal Sindaco Massimo Barbuiani; benedizione della Sede dall’Assistente Eccle. Mons. Valerio Valentini e da Mons. Mario Furini della Cattedrale; Ore 18.30: Celebrazione Eucaristica Chiesa Cattedrale SS. Pietro e Paolo a seguire Flambeaux alla Grotta di Lourdes; Mo-
rion. I giorni 2-3 novembre hanno rappresentato per noi giovani un momento di sfida, un appuntamento per mettersi gioco, direi che i risultati rappresentano a pieno la forza che abbiamo come gruppo. Alcuni momenti mi scorrono ancora davanti agli occhi, ricordo la preparazione dei panini per la cena, Thomas che suonava la pianola e un gruppetto che cantava felice, mentre cantavo guardavo gli occhi dei miei amici brillare. Mi risuonano le parole della veglia, la necessità di pregare attraverso l’utilizzo di tutti i 5 sensi, le parole profonde e semplici dell’Abate, la sua stretta di mano seguita da parole che hanno accarezzato dolcemente il mio cuore , il tutto aiutato dalle meravigliose voci del coro delle famiglie di Lendinara. La domenica mattina ho partecipato al gruppo che trattava il tema del dolore. Ho potuto scoprire come il dolore venga trasformato dall’Amore in un dono. Tiziana Virgili doveva raccontare il dolore dal punto di vista medico e mi è rimasto impresso che ha affermato che ciò che avrebbe raccontato non è spiegato nella teoria ma sono le proprie esperienze umane. Raccontava la necessità di far un “silenzio presente” cioè essere accanto al sofferente in maniera discreta, imparare a percepire dagli occhi le sue richieste, saper creare un empatia quindi raccogliere e donare sentimenti, emozioni,sensazioni. Altri relatori erano 2 mamme meravigliose che stanno vivendo in prima persona la vita accanto ai loro figli-dono e Denny che con la sua semplicità ha raccontato le sue esperienze nell’Unitalsi. Mi sono rimaste in presso della messa della domenica le parole di Mons. Lucio Soravito, la forza della nostra associazione di stampo ecclesiale , impressa quindi nei valori cristiani,la gioia emanata dal coro dei giovani del Duomo di Rovigo. La preghiera che è scaturita dal gruppo a cui appartenevo, Giorgia e una bimba sull’altare hanno espresso la loro preghiera silenziosa dal punto di vista dell’udito ma di una profondità unica, le parole espresse dagli sguardi sono arrivate direttamente al cuore. Non mi resta che ringraziare tutti i giovani e le persone che hanno voluto condividere con noi questi piccoli momenti di gioia e mi auguro che siano l’inizio di un lungo viaggio insieme da amici, fratelli,compagni uniti da un solo Filo.
domenica 24 novembre 2013
Si può dire che è entrata nell’Università Sì, sia pure paradossalmente, possiamo dire che suor Baseggio - attraverso l’universitaria Elisabetta Trevisan - nostra concittadina, ha frequentato l’università. Infatti questa brava studentessa, iscritta alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, ha presentato un’originale tesi di laurea in Etnoantropologia delle religioni dal titolo: “Reliquie private in clausura: il caso di suor M. Felicita Baseggio”. Per esporre la sua ricerca sulle reliquie e sul loro significato, la nostra ricercatrice ha studiato la vita della mistica rodigina, scandagliandone tutte le fasi e componenti, a cominciare dalla sua vocazione e dalle difficoltà incontrate per entrare in convento. Vicende, le Sue, che trascendono la comune, quotidiana, terrena esperienza. La benemerita, zelante associazione intitolata a questa santa religiosa, gloria della nostra città, anche se vide la luce nella vicina Ferrara, continua a far celebrare S.S. Messe nella chiesa di S. Domenico, per chiedere alla S.S. Trinità la glorificazione di Suor Baseggio, a quasi 200 anni dalla nascita al cielo. Come non pensare alla profezia di mons. Ramello, colto e pio sacerdote,
archeologo ed epigrafista di Vaglia, arciprete della collegiata di S. Stefano, pronunciata il giorno del piissimo transito della suora (11 febbraio 11829): “Forse così piace al Signore che sia per un certo tempo dimenticata, ma non si dubita punto che verrà un giorno in cui piacerà a Dio di essere in Lei glorificato”? Suor Felicita è figura di profonda spiritualità e carità. Favorita da Dio per mezzo di doni straordinari, che erano tutti impiegati a favore dei fratelli, ha conservato come tutti i santi una profonda, sincera umiltà. Dal presidente dell’associazione, geom. G. Giuriati, che da anni la guida con intelletto d’amore, abbiamo appreso che lo stimatissimo postulatore P. Fernando Rojo Martinez ha concluso la sua attività in Roma, quindi anche la causa di Madre Baseggio è passata nelle mani del successore, il confratello agostiniano P. Josef Sciberras, in quanto postulatore generale dell’ordine di S. Agostino. A P. Fernando l’affettuoso e riconoscente saluto dell’associazione e a P. Josef il più fervido augurio per le sue attuali prossime fatiche. Per entrambi, noi dell’associazione chiediamo la prote-
zione materna della Madonna delle Grazie e di Suor M. Felicita Baseggio. Questa santa religiosa, a causa delle procellose vicende dei suoi tempi passata attraverso ben 3 congregazioni, di volta in volta dall’inesorabile autorità dell’orgogliosi corsi, dolorosamente soppresse nelle tante avversità della Sua lunga esistenza dell’antico avversario fu sempre vincitrice. S. Paolo in questi termini si confidava alla Chiesa di Corinto: “Quanto all’eccellenza delle rivelazioni… mi fu dato uno stimolo nella carne, un angelo di Satana che mi schiaffeggi, affinché non me ne vanti”. E’ precisamente ciò che accadde alla nostra religiosa che, anche dopo la soppressione delle sue tre congregazioni, fu ricercata direttrice di anime, da Lei sempre, senza eccezioni accolte nelle sue abitazioni private, veri angeli di paradiso, casa della beatitudine, secondo la bella definizione del Suo eccellente, insuperato biografo Fortunato Giavarini (1900-1989), allora rettore del seminario vescovile di Rovigo. Suor M. Felicita, prega per noi, specialmente per la gioventù della Tua e nostra città. Mario Andriotto Mutarelli
Stienta
Ricordo di Mons. Tarcisio Cappato
Arciprete-Vicario Foraneo di Stienta Canonico Onorario della Cattedrale a 42 anni dalla morte Nell’anno della Fede ricordo volentieri - nel 42° anniversario dalla morte un Sacerdote, un Arciprete che mi permetto di definire grande, perché ha dedicato tutta la sua vita e la sua anima sacerdotale ad una Comunità, Stienta, che puntualmente ogni anno lo ricorda sia come Pastore spirituale che come -se si può dire così - Autorità paesana. Il suo impegno sociale e civico è stato immenso nei suoi 36 anni di Sacerdozio vissuti nello stesso paese. Pochi giorni or sono, in occasione della solennità dei Santi e dei Defunti, nella chiesetta del cimitero dove Don Tarcisio riposa da 42 anni, un vecchio suo chierichetto del 1951, (anno della Grande Alluvione), Luigi Bighetti (detto Gigiòn), emigrato subito dopo l’alluvione nell’interland milanese per la crisi economica che aveva coinvolto l’intero Polesine, incontrato per puro caso in cimitero, lo ricordava così: “Nel 1951 avevo dieci anni; avevamo appena iniziato ad alzare la testa, i miei genitori e noi figli (sette e io ero il più piccolo) eravamo dei mezzadri ed abitavamo in località Guerra a 6 km. dal centro del paese. Don Tarcisio, avuto sentore del pericolo che il Po stava creando, con un mezzo di fortuna, carpito con forza al carpentiere Mario Baruffaldi, detto “Mario Patana”, assieme al Maestro Primo Bacchie-
ga, è venuto a prenderci per portarci in salvo al terzo piano del Municipio, io e altri bambini più piccoli di me e gli anziani, abitanti in quella zona confinante del paese. Era un giorno come questo, il giorno dei morti. Qualche giorno dopo, il Po ruppe e siamo sfollati ad Abbiategrasso. Questi sono i ricordi che ogni anno, tornando in questo Cimitero, ritrovandoci fra chi ci si conosce, perché siamo in tanti a ricordare, facciamo a testa alta un ringraziamento al Signore per averci dato la grazia di essere arrivati ai traguardi di oggi. Questo grazie all’impegno di uomini come
don Tarcisio. ”. Dei don Tarcisio c’è ne vorrebbero anche oggi; forse qualcuno c’è ancora, ha soggiunto Fernanda Nicoletti, diplomatasi Maestra Elementare, subito dopo l’alluvione, anche lei in cimitero per una visita, ed emigrata pure lei nel modenese, zona di Vignola Sassuolo; per noi ha soggiunto: “E’ il tempo dei ricordi, è importante anche ricordare per non dimenticare, questo serve per costruire la storia delle nostre genti e del nostro territorio. Per questo, mantenendo la tradizione e il ricordo l’attuale Arciprete di Stienta don Giancarlo Berti martedì 26 Novembre alle ore 17,30 lo ricorderà con una Santa Messa.- Lo ricorda anche perché è stato il Parroco di Stienta della ricostruzione, non solo del dopo alluvione ma anche del dopo guerra. Numerose sono le opere fatte, costruite, fatte rinascere e sviluppate nelle attività sociali, basti ricordare la Scuola Materna del Centro e di Zampine, il Centro Sociale, punto di incontro della comunità Stientese per tante iniziative, la ricostruzione del Campanile distrutto dalla guerra e lo sviluppo dell’intero paese in collaborazione con le Istituzioni civiche. Sono strutture ancor oggi viventi e in parte operanti. Gino Furini Coordinatore Provinciale A.Ge.
S. Martino di Venezze
Festa per il 50° di sacerdozio Di don Antonio Boccardo e di Padre Alberto Oselin
Per la comunità parrocchiale di S. Martino, quella di domenica 10 Novembre, è stata una giornata di festa e di vera gioia partecipata alla S. Messa solenne concelebrata da due sacerdoti figli di questa terra, per la ricorrenza dei loro cinquant’anni di vita sacerdotale: Don Antonio Boccardo e padre Alberto Oselin, rogazionista. (nella foto mentre mostrano il dono simbolico ricevuto dal Parroco). Hanno voluto ricordare questa grazia di Dio nella stessa Chiesa dove il Signore li ha chiamati e dove hanno celebrato la loro prima santa Messa. Un dono quello del sacerdozio - ha introdotto il parroco - per un impegno responsabile, di evangelizzazione fatto di amore e fiducia in Dio, e per dare testimonianza di amore verso i bisognosi, i poveri, malati e per avviare ognuno verso quella comunità da far crescere sempre più che è la Chiesa di Cristo. Oggi la comunità di S. Martino gode di questo onore e ringrazia i festeggiati per la missione svolta in questo lungo periodo, ma ringraziamo soprattutto il Signore per il dono concesso e per averli guidati nel loro percorso di vita. Vivo ringraziamento al parroco, alla comunità ed ai responsabili della festa è stato evidenziato all’omelia dai due sacerdoti che si sono soffermati a ricordare parte del percorso della loro vita: il passaggio di don Antonio Boccardo attraverso varie parrocchie ed oggi parroco presso la Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria e S. Ilario - Commenda, e quella di padre Alberto Oselin da cinquant’anni tra le sperdu-
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Rovigo - Gran Guardia 23 - 24 - 25 novembre 2013
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Tre giorni per informare e riflettere sul tema
te parrocchie di Rio Grande in Brasile. Esperienze molto diverse, tra gente e difficoltà diverse, tra momenti di conforto e sconforto, tra momenti di crisi economica e di proposta di fede tra famiglie che si sfasciano e con giovani privi d’ideali, ma con la convinzione di aver servito in umiltà il Signore. Gratitudine quindi al Signore e alla comunità di S. Martino con le varie realtà che la compongono ma sempre, come oggi, partecipe in modo attivo ed affettuoso. Prima della conclusione della santa celebrazione animata dalla locale corale, il sindaco è intervenuto per il saluto di tutta la comunità che si onora di annoverare nell’anagrafe i due fedeli servi del Signore e consegnare loro una targa ricordo. A sua volta il parroco ha donato ad ognuno una icona - benedetta da Papa Francesco - del crocefisso appoggiato su di una decorazione in vetro di Murano, mentre una giovane ha letto la pergamena con la Benedizione del Santo Padre. Sincero l’applauso dei presenti che poi hanno continuato a festeggiare con parenti, amici e conoscenti nel convivio.
Poco prima, don Adriano ha presentato il nuovo collaboratore nella persona di don Pierre Claver (nella foto a lato) proveniente dalla diocesi di Aneho nel Togo, dove è stato consacrato nel 2006. Don Pietro, studente di Teologia alla Facoltà di Padova, si fermerà a S. Martino per quattro anni fino alla conclusione degli studi e nel frattempo sostituirà il parroco assente per un problema di salute e per poter fare le cure necessarie. Unanime le comunità di S. Martino e di Beverare pregano la Vergine Maria per una buona guarigione ed un sollecito ritorno. Antonio Volpe
Fraternità Francescane di Porto Viro, Taglio di Po e Chioggia
Pellegrinaggio a La Verna Riunite in preghiera dal loro serafico Padre Francesco
Il pellegrinaggio a La Verna, le Fraternità lo hanno fatto il 20 ottobre scorso, come promessa fatta a San Francesco dalle stesse Fraternità il 9 giugno 2013 durante le celebrazioni delle iniziazioni dei nuovi aspiranti all’ammissione al terzo ordine e la professione all’ordine. Erano presenti al pellegrinaggio le Fraternità di Porto Viro, Taglio di Po e Chioggia con i rispettivi ministri presenti: nell’ordine Tomas Pregnolato, Pellegrini Paola e Diana Padoan. Durante il viaggio, il pellegrinaggio è stato animato dalla preghiera delle Suore Ancelle dello Spirito Santo che oltre alla preghiera hanno coinvolti tutti nei canti che una religiosa ha proposto accompagnandoli con la chitarra. E’ stato un viaggio sereno ma soprattutto ricco di quella spiritualità francescana che la straordinaria figura di San Francesco sa infondere nel cuore della gente ed ancor di più per chi è francescano. All’arrivo al santuario si è partecipato alla celebrazione eucaristica e successivamente con momenti di preghiera comunitaria ed individuale
la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
Il Centro antiviolenza da comunale diventa no nelle consulenze e negli interventi per fornire il provinciale. L’annuncio ufficiale sarà dato duran- sostegno necessario ad intraprendere un percorso te la tre giorni promossa dall’assessorato e dalla di uscita dalla violenza. Il Centro antiviolenza si commissione alle Pari opportunità del Comune di occupa anche del sostegno alla genitorialità maRovigo, in occasioterna per tutti i Programma ne della Giornata casi in cui ci siano Sabato 23 novembre 2013 internazionale dei figli minori Ore 16,30 Saluti: Sindaco Comune di Rovigo Bruno Piva; contro la violenza coinvolti nella Assessore Comunale alle Pari Opportunità Anna Paola sulle donne, che violenza assistiNezzo; Presidente Commissione Pari Opportunità Eva si celebra il 25 nota. Il Comune di Grandi. vembre. Rovigo è l’ente Presentazione dell’iniziativa: “Campagna 365 giorni no” Informare e gestore dal punto Contro la violenza sulle donne. Il Comune di Rovigo riflettere su un di vista amminiaderisce e ne condivide gli obiettivi. fenomeno semstrativo, mentre Domenica 24 novembre 2013 pre più dilagante, l’aspetto tecnico Ore 16,30: La dr.ssa Pajarini Antonella Ispettore Capo della sono 120 le donne è seguito da un Polizia di Stato presso la Questura di Milano: “Esperienza seguite dal Centro, Comitato di pilodi contrasto alla violenza di genere nella città di Milano”. ha spiegato l’astaggio, composto Ore 18,00: Il dott. Nicola Corazzari psicologo e psicoterasessore alle Pari dai rappresentanti peuta presso il “Centro di Ascolto uomini maltrattanti” di opportunità Anna dei diversi sogFerrara parlerà dell’esperienza del servizio che si occupa Paola Nezzo, è getti sostenitori. di uomini autori di comportamenti violenti. l’obiettivo dell’iniE’ finanziato dalLunedì 25 novembre 2013 ziativa che vede la Regione, dalla Ore 16,30: Presentazione del Centro Antiviolenza del Potre appuntamenti Fondazione Carilesine – Sedi di Lendinara - Rovigo – PortoViro: Finalità in Gran Guardia. paro e dai Comu- Obiettivi - Attività. Sabato 23 novemni con una piccola Nell’ambito dell’iniziativa, e per l’intera durata dell’avbre alle 16.30 verma significativa venimento, sarà allestito un banchetto per la raccolta firrà presentata la quota. me “Campagna 365 giorni no”. “Campagna 365 Il Centro, nelle giorni no” contro varie sedi, è aperla violenza sulle donne; domenica 24 alle 16.30 to dal martedì al venerdì, secondo il seguente cae alle 18 ci saranno due incontri con esperti per lendario. approfondire il tema e lunedì 25 alle 16.30 verrà Martedì e mercoledì dalle 9 alle 11 e il giovedì presentato il Centro antiviolenza del Polesine. dalle 15.15 alle 17.15 nella sede di Rovigo in viale “Il Centro antiviolenza del Polesine – ha detto Trieste 18; il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 a Porto Nezzo -, rappresenta una grande conquista, per- Viro in piazza Marconi, 32 e dalle 10 alle 13 a Lenché testimonia l’attenzione rivolta a questo feno- dinara, in piazza Risorgimento,1. Il recapito telemeno e perché in questo modo possiamo avvici- fonico è 800 304271. nare e aiutare più donne”. La presidente della commissione Pari opportunità, Eva Grandi ha spiegato che promuovendo la “Campagna 365 giorni no”, lanciata dalla città di Torino, verrà chiesto ai cittadini, attraverso la raccolta firme, di diventare testimonial, con una presa di posizione chiara e forte, nei confronti di Nell’ambito della valorizzazione del paogni forma di violenza contro le donne ogni giortrimonio culturale della città di Rovigo e del no dell’anno. territorio polesano, la Fondazione Banca del “Sentiremo poi – ha aggiunto Grandi – espeMonte di Rovigo, in continuità con le azioni rienze di persone qualificate che entreranno nel precedentemente realizzate, ha promosso il merito anche degli uomini autori di comportaprogetto “Percorso Milani” per rivalutare Virmenti violenti. Invito tutti a partecipare alle nostre gilio Milani, uno dei maggiori artisti polesani iniziative e auspico in una forte presenza maschile del Novecento, e le sue opere in città. Il Perper avviare un percorso condiviso, utile agli obietcorso, partendo dalla restaurata Fontana della tivi che ci proponiamo”. Riconoscenza, si è snodato nel centro cittadino Marta Marzolla responsabile delle Politiche evidenziando le opere pubbliche, visibili e visisociali e della famiglia, ha dato alcuni dettagli sul tabili, attraverso l’apposizione di apposite tarCentro antiviolenza. ghe identificative. La presentazione del progetIl servizio opera dal 2008 ed ora è diventato to “Percorso Milani” ha avuto luogo a Rovigo, provinciale con tre sedi, Rovigo, Lendinara, Porto Pescheria Nuova, Sabato 16 e Domenica 17 noViro, per favorire l’accesso alle donne di tutto il vembre. Nelle due giornate è stato presentato il territorio di competenza, basta pensare che, fino progetto con il percorso che rimanda alle opere all’estate, il 48% dell’utenza proveniva da fuori dell’artista polesano. L’incontro si è concluso del nostro territorio comunale. L’equipe di lavoro con la passeggiata in centro storico alla scoperè composta da diverse professioniste, educatrice, ta di alcuni dei siti del “Percorso Milani”. assistente sociale, psicologa, legale, che si alterna-
Virgilio Milani
Un artista per la città
Notizie dalla Scuola di Teologia
La cultura teologica come missione nei luoghi dove il Poverello di Assisi ha ricevuto il dono delle stimmate. Il Santuario francescano della Verna, situato a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è infatti famoso per essere il luogo in cui San Francesco d’Assisi ha ricevuto le stimmate il 14 settembre 1224. Costruito nella parte meridionale del monte Penna a 1128 metri di altezza, il Santuario – visitato tutto l’anno da numerosi pellegrini – ospita diverse cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento, oltre a diversi punti di notevole importanza religiosa. E’ anche abbellito ed impreziosito da insigni opere d’arte. Dopo la messa, momenti di vera condivisione si sono registrati durante il pasto e
soprattutto nello scambio di impressioni e nella comunicazione delle aspettative e delle emozioni di ognuno. Una cosa è certa: tutti hanno percepito la presenza viva di San Francesco. Dopo il pranzo ci attendeva Fra Lorenzo che ci ha accompagnato, con grande maestria e preparazione teologica, alla visita guidata del santuario. Prima del rientro verso le nostre case abbiamo avuto del tempo a disposizione per la preghiera personale e intima di ognuno di noi. È stato un pellegrinaggio limpido carico di spiritualità e di devozione verso il nostro serafico Padre Francesco. Nella foto il gruppo delle fraternità Francescane di Porto Viro, Taglio di Po e Chioggia insieme a La Verna
Oggi Agelina Bordin (nella foto) ci racconta la sua esperienza di studente della nostra SDFT. “Ho concluso quest’anno il ciclo di studi triennale proposto dalla SDFT di Rovigo. Riflettendo sul perché ho deciso di iscrivermi alla Scuola di teologia, ho scoperto che le motivazioni di fondo avevano la loro radice nella decisione molto soppesata di sposare un uomo, che ho amato profondamente, che si dichiarava ateo. Per tutta la mia vita ho cercato di capire il perché della mia fede aiutandomi con libri, riviste, parlando con persone preparate; ma spesso mi sono sentita inadeguata, soprattutto culturalmente, per dare risposte a chi non credeva in Dio e nella Chiesa e metteva a dura prova i miei limiti in fatto di conoscenza religiosa. Quando i miei figli erano piccoli e ancora insegnavo alle elementari, mi sono iscritta ai corsi di teologia che si svolgevano presso i Cappuccini di Rovigo, ma ho rinunciato presto alla frequenza perché la famiglia e il lavoro erano la priorità. Partecipando alle proposte sinodali ho recepito come dovere morale l’indicazione del vescovo ad una formazione teologica più approfondita, per dare un servizio più qualificato all’interno della parrocchia o della Diocesi. Il pensionamento ed il consiglio di un amico che aveva già frequentato la nostra Scuola di teo-
logia, mi hanno portato alla decisione di iscrivermi e di frequentare con una buona assiduità le lezioni e i seminari. Mi si è aperto un mondo di attività e materie di cui ignoravo l’esistenza e l’importanza: un’avventura del conoscere e vivere. Il percorso di crescita personale si è snodato tra dubbi, incertezze e consapevolezza dei miei limiti, ma l’incontro con docenti qualificati, non solo culturalmente, ricchi di amore e di pazienza, ha fatto scattare in me la voglia di scoprire vie nuove per apprendere. Gli insegnanti sono stati valide guide per l’acquisizione di metodi di ricerca approfonditi per un confronto critico fra le “verità”, per favorire la maturazione di scelte di vita consapevoli. La partecipazione agli eventi religiosi è diventata per me necessità di vita, non un’abitudine legata alla tradizione. La voglia di interrogarmi per aumentare la mia fede, il superamento della paura di non essere all’altezza, il vivere i miei limiti con serenità, nella consapevolezza che l’importante è dare testimonianza del nostro credere, la gioia di vivere in un ambiente formativo rigoroso ma solare, aperto ad ogni cultura, ad ogni diversità, tutto ciò è il dono che la Scuola di Formazione Teologica mi ha fatto e a tutti coloro che hanno contribuito alla valorizzazione della mia persona va il mio sentito grazie.”
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la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
Castelnovo Bariano
Tutti aiutano a riparare il tetto della chiesa La Parrocchia e la comunità raccolgono fondi con varie iniziative
Ecuador - Auguri Don Marcello
Ancora una volta mi sono trovato a misurare la … velocità del nostro servizio postale, ed ho pensato di inviare a Don Marcello Prandi, che opera in Ecuador a Guayaquil e che ha … difficoltà a prendere carta penna e calamaio, per inviargli attraverso “la Settimana “ di cui - quando Gli arriva - è fedele lettore, l’augurio per le prossime feste natalizie. C’era una segreta speranza di potergli fare gli auguri di persona, in un suo ritorno in Italia ed in famiglia almeno per qualche tempo …! Comunque augurissimi, sia per il Natale del Signore che per il 2014!
Villamarzana - “Insieme” con …
L’unità pastorale Villamarzana – Gognano fa puntualmente uscire, ogni mese, una pubblicazione dal titolo “Insieme … per credere, per sperare e amare” e lo fa arrivare in tutte le famiglie del paese. Nella prima pagina di questo numero, che è sempre redatta dall’Arciprete, è scritto tra l’altro: “… con questo numero di «Insieme» vi unisco un pieghevole dal titolo «I Sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti» in occasione della Giornata nazionale di sensibilizzazione sulle offerte per il sostentamento dei sacerdoti, di domenica 24 novembre c.a. …”.
Canda - La parrocchia adotta …
La parrocchia di Canda con l’inizio dell’anno scolastico 2013– 2014 ha adottato uno studente di teologia romeno e si è impegnata a sostenerlo fino al sacerdozio. Il giovane si chiama Nistor Octavian – Iuliam e sa di esser sostenuto sia con la preghiera che con il sostegno economico dai fedeli di San Michele Arcangelo di Canda!
San Bellino - Festa a Cà Moro
La serena contrada di Cà Moro di San Bellino adagiata sulla sinistra del Canal Bianco, nella profonda campagna medio polesana, è in festa giovedì 21 u.s. per l’annuale ricorrenza liturgica della Presentazione della B.V. che la gente chiama “la Madonna della Salute”. Alle ore 15.00 l’Arciprete presiede l’Eucaristia e a seguire la processione tra le case della borgata.
Lusia - Oggi conclusa la solenne Adorazione …
Con la celebrazione dell’Eucaristia delle ore 9.00 di domenica 24 novembre, la Comunità credente di Lusia chiude la solenne “Adorazione delle SS. 40 Ore”. Per tre giorni tutte le famiglie si sono turnate in preghiera all’Eucaristia. E’ stato un corale grazia per i tanti doni ricevuti nell’Anno Liturgico ed una unanime invocazione di sostegno per il futuro.
Adria Angeline - Nello stesso carisma …
La pubblicazione dell’Istituto secolare di S. Angela Merici “Nello stesso carisma” si fa non solo sempre più signorile nella veste tipografica, ma pure più ricca di interessanti contenuti. Essa infatti intende orientare la preghiera e l’impegno delle Angeline nella attualità della vita della Chiesa per poter essere lievito per l’intero laicato cattolico e fermento per una vita buona del Vangelo e per essere testimoni d’amore. Sono pure offerte vari tratti delle omelie di S.E. mons. Adriano Tessarollo.
Vita nuova Spirito e Vita Vivere nella potenza della fede
Domenica 24, alle ore 15 nella “sala della comunità” della parrocchia di San Bortolo a Rovigo, vi sarà un incontro di “Rinnovamento carismatico”, sul tema “Vivere nella potenza della fede”. L’ingresso è gratuito. Dopo un momento di accoglienza e il Rosario vi sarà la preghiera di Lode. Alle 16 l’intervento di Kally Kalambay Musango, seguito da un intervallo. Alle 17.20 seguiranno le “Testimonianze”, la preghiera per la guarigione e per le altre necessità dei presenti. La conclusione è prevista per le ore 18.30, per dare ai partecipanti la possibilità di partecipare nella attigua chiesa parrocchiale, alla Eucaristia domenicale.
Rovigo S. Maria delle Rose A ricordo di Don Fabio Berto una targa
Il 19 novembre dello scorso anno ha chiuso la sua giornata terrena don Fabio Berto che di S. Maria delle Rose è stato il primo parroco. Don Mario Ferrari che gli è succeduto e la comunità parrocchiale, per ricordarlo, oggi, domenica 24, pongono all’interno della chiesa e inaugurano alla celebrazione della Eucaristia delle ore 10.30, una targa. A solennizzare il rito, la partecipazione della Corale parrocchiale e i componenti dei gruppi parrocchiali che in questi giorni sono stati anche impegnati in numerose iniziative. Martedì 19 – giorno anniversario – sono stati numerosi i fedeli che hanno partecipato alle celebrazioni delle SS. Messe di suffragio sia del mattino alle ore 8.30 che della sera alle ore 18.30 e si sono recati al Cimitero cittadino a pregare sulla sua tomba.
Bottrighe a
Il vice sindaco Francesco Masini invita “un po’ tutti i cittadini a sostenere la parrocchia castelnovese, come sempre è stato in passato in simili casi, in merito agli appena iniziati lavori riguardanti il rifacimento del tetto della chiesa dedicata a S. Antonio di Padova. Problema annoso le infiltrazioni d’acqua che da vari anni si riscontrano nel soffitto del presbiterio. Don Alex Miglioli ha predisposto un progetto che prevede la rimozione dell’attuale manto di copertura; l’ispezione e la verifica della struttura lignea; la sostituzione dei canali di gronda inidonei; la posa di un manto impermeabilizzante e di nuovi coppi (metà saranno conservati). Un spesa notevole per cui parrocchia e Pro Loco si sono
mobilitate per la raccolta fondi a vario titolo (ferro vecchio, tappi e cassette di plastica, offerte volontarie)”. L’assessore alle politiche giovanili Chiara Fornari aggiunge che “come atto concreto l’amministrazione locale che ho l’onore di rappresentare ha predisposto all’entrata principale della casa municipale (in luogo coperto sulla destra proprio nell’atrio di fronte all’ufficio anagrafe e a fianco di quello di polizia) uno speciale contenitore per la raccolta di tappi di plastica a sostegno degli indifferibili interventi sul tempio parrocchiale. Diamo una mano tramite piccoli gesti quotidiani mirati in senso Rsu, basta un po’ di buona volontà”. Il 13 ottobre 1929 l’attuale chiesa fu inaugurata e bene-
manutenzione ordinaria e straordinaria insieme all’amministrazione comunale, ciò oltre ogni divisione particolaristica. Nella foto: Francesco Masini e Chiara Fornari
Bottrighe
Un 2013 intenso per i Bontemponi Tra spettacolo, folklore e solidarietà
Il 2013 che va per concludersi è stato un anno molto impegnativo per il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe. Numerosi sono stati infatti i teatri e le piazze che lo hanno visto protagonista nel proporre il folklore nostrano. Tra le più significative si ricorda la presenza al festival regionale dei gruppi di tradizione popolare, svoltosi a Possagno, patria del Canova, in rappresentanza del Polesine, il successo tra gli emigrati alla festa polesana organizzata a Bolzano dal Club Rodigino dei “Polesani nel Mondo” e la partecipazione al 2° Festival provinciale dei Cori Polesani promosso dalla Provincia. Tra le attività dell’associazione, protagonista come sempre, la solidarietà. Nel 2013 il gruppo ha orga-
nizzato infatti manifestazioni nelle quali sono stati interamente devoluti fondi per la Sla, sclerosi laterale amiotrofica e per la Aism, sclerosi multipla, oltre ad altre a sostegno del fondo sociale del comune, della locale scuola materna e per gli anziani. Interessante poi la continuità ed il legame di gemellaggio con il coro della Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese, con la pro loco “Vita d’altri tempi” di Correzzola con i quali ci saranno altri futuri progetti. “Un 2013 estremamente impegnativo e positivo, sotto tutti gli aspetti - sottolinea Gianni Spadon, presidente del sodalizio dall’agosto 2012 - per il quale desidero ringraziare pubblicamente ogni singolo aderente, ognuno per il proprio ambito di competenza, per il grande impegno, passione e dedizione verso l’associazione
e l’amministrazione comunale per l’utilizzo gratuito della sede ed altre strutture comunali per svolgere in loco le nostre manifestazioni”. Ora, in vista delle prossime festività natalizie, il gruppo sarà impegnato in spettacoli e concerti e la consegna in omaggio
a tutte le famiglie del paese del nuovo calendario 2014. Roberto Marangoni Nella foto: Il gruppo folkloristico “Bontemponi & Simpatica Compagnia” di Bottrighe
Rovigo - Teatro San Bortolo
Serate Natura
Con Pierluigi Rizzato “Fotografo dell’Anno” 2013 Pierluigi Rizzato, il fotografo che è stato nominato dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) “Fotografo dell’Anno” 2013 è stato ospite di una serata organizzata dall’associazione culturale Athesis di Boara Pisani e da Il Circolo di Rovigo al Teatro di San Bortolo giovedi. Ad aprire l’iniziativa il presiden-
te di Athesis Graziano Zanin ed il presidente del Consiglio Comunale, Paolo Avezzù che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio all’iniziativa ed in particolare dell’assessore alla cultura e teatro Anna Paola Nezzo. Non si contano i successi Nazionali ed Internazionali di Pierluigi Rizzato, padovano e
8 rassegna corale “Autunno in… canto” Dedicata ad un giovane concittadino colpito da una grave lesione spinale
In attesa dell’uscita del nuovo lavoro discografico, ormai in fase definitiva, il coro femminile “Eco del Fiume” di Bottrighe, diretto dalla maestra Chiara Casazza, organizza la sua tradizionale rassegna corale “Autunno…in Canto”. L’appuntamento, giunto alla sua ottava edizione, è per Sabato 23 novembre con inizio alle ore 21 nella locale chiesa di San Francesco d’Assisi e di Paola. La manifestazione, appuntamento
detta dall’allora vescovo Anselmo Rizzi tramite la contestuale costituzione della parrocchia; vennero cresimati 252 bambini dai 6 ai 13 anni. In 9 mesi il tempio in pulito stile neogotico era nato e ciò per merito dell’intera comunità ispirata da don Beniamino Vianello pure primo parroco, stante la nomina papale di Pio XI dell’11 novembre successivo. La parrocchiale antoniana sino ad oggi è stata un punto di aggregazione sicuro a livello spirituale e sociale e la gente di qui, su input dei vari sacerdoti succedutisi nel tempo, ha sempre dimostrato grande generosità per le esigenze di
considerato di grande rilievo artistico extra regionale, avrà la collaborazione dell’Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali del Veneto, dell’ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po, della pro loco Adria e delle amministrazioni comunale e provinciale. Oltre al coro organizzatore, che avrà il compito di aprire la serata, si esibiranno in concerto, in qualità di ospiti, il coro maschile “Voci del Sile” di Quinto di Treviso diret-
to da Raffaela Pupo ed il coro a voci virili “Croda Rossa” di Mirano (Venezia) diretto da Gianni Ancilotto. I tre complessi vantano tutti un prestigioso curriculum con partecipazioni in concerti, rassegne, concorsi nazionali ed internazionali, incisioni discografiche e presenze radiofoniche e televisive. Le formazioni, tutte di ispirazione popolare, privilegiano il mondo poetico dei piu noti compositori italiani. Presenta Alessia Ventura. L’ingresso è gratuito e durante la serata saranno raccolti fondi che andranno devoluti interamente alle necessità del giovane concittadino Michele Tosi, colpito da una grave lesione spinale. Al termine, presso la sala polivalente “Loris Cominato”, si svolgerà la cerimonia di consegna ai cori delle targhe di partecipazione, lo scambio di presenti fra gli stessi ed il consueto buffet. Roberto Marangoni Nella foto: Il coro femminile “Eco del Fiume” di Bottrighe organizzatore dell’evento
fotografo da 30 anni: ben 6 sono le Coppe del mondo vinte nelle Biennali natura FIAP (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Le sue immagini sono state pubblicate in numerose riviste italiane ed estere ed in diversi libri, tra i quali due guide turistiche di parchi della Tanzania. Nel 2005 si è aggiudicato il Grand Prix al Tieremberg Super Circuit: unico italiano fino ad oggi ad aver raggiunto questo prestigioso risultato. Una miniera di immagini, una più stupefacente dell’altra che ha proposto anche a Rovigo, al Teatro di San Bortolo, suddivise in tre ambienti diversi: Italia, Alaska ed Africa. Le prime immagini dell’upupa, il martin pescatore dai colori bellissimi come anche i grucioni, ed ancora il picchio rosso maggiore, il gallo cedrone. Sembra quasi che Rizzato abbia il potere di rendersi trasparente, invisibile: gli animali che fotografa sembrano non accorgersi
della sua presenza, continuano quello che stanno facendo ovvero: a predare o si inseguono, sbadigliano, come gli ippopotami, si esibiscono nei rituali di corteggiamento e molto altro di cui le foto ne erano testimonianza. Uno scorrere di immagini bellissime frutto di una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti, acquisita attraverso studi e ricerche, oltre ad una paziente osservazione sul campo. Pierluigi Rizzato con le sue rappresentazioni fotografiche ha reso partecipe il pubblico della vita degli animali ma ha soprattutto trasmesso un messaggio: l’amore e la passione per gli animali. Il prossimo appuntamento con Nico Zaramella sarà giovedì 21 novembre, sempre alle 21.00, al teatro San Bortolo con tema ”Galapagos: un reportage fotografico tra le isole del Pacifico sulle tracce di Charles Darwin.” Stefania Sgardiolo
la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
Rovigo - Gran Guardia
“Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” Presentata la ‘Giornata Nazionale della Colletta Alimentare’ 2013
è lo slogan del Banco Alimentare che recupera eccedenze alimentari e le ridistribuisce gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi. Accanto alla operosa attività quotidiana di recupero di alimentari, la Fondazione Banco Alimentare Onlus organizza ogni anno, l’ultimo sabato di novembre, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. La presentazione dell’iniziativa si è svolta alla Gran Guardia lunedi con relatori: Federico Bassi Responsabile nazionale della colletta alimentare, Paolo Tosi Responsabile regionale e Giuseppe Beretta responsabile provinciale e presidente del banco di solidarietà di Rovigo che nella serata ha introdotto i lavori. Paolo Tosi nel suo intervento ha sottolineato il miracolo del Banco Alimentare dove si adoperano più di 40 persone per distribuire ed a questi, negli ultimi anni, si sono aggiunte anche le persone che devono scontare i punti della patente attraverso lavori socialmente utili. Quest’ultime alla fine dopo aver scontato i punti, rimangono. “Qui si trovano le risposte al senso della vita ossia, mi realizzo non pensando all’io ma facendo qualcosa per gli altri” ha concluso il suo intervento Paolo Tosi. Il responsabile nazionale Federico Bassi ha ricordato che la colletta alimentare è fatta da 135.000 volontari che raccolgono cibo ridistribuito
poi a 8.000 strutture caritative che hanno accolto, nel 2012, ed aiutato 1.800.000 persone in condizioni di bisogno.
Note informative La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è un evento promosso e organizzato dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e Compagnia delle Opere-Opere Sociali in collaborazione con altre organizzazioni quali A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) e Società San Vincenzo De’ Paoli. Ormai giunta alla 17ª edizione, la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è diventata, dal suo esordio nel 1997, un importante momento che coinvolge e sensibilizza la società civile al problema della povertà attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. E’ un grande spettacolo di carità: l’esperienza del dono eccede ogni aspettativa generando una sovrabbondante solidarietà umana. Nel 2012 sono state infatti 9.622 le tonnellate raccolte. In uno solo giorno, grazie al contributo di circa 5 milioni di donatori, è stata quindi ricevuta in dono una significativa quantità di alimenti che integrano le eccedenze alimentari che la Rete Banco Alimentare recupera ogni giorno (nel 2012 sono state recuperate 71.885 tonnellate). La Rete Banco Alimentare è un’Opera di Carità costituita da 21 Associazioni/Fondazioni presenti sull’intero territorio nazionale e coordinata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus, con sede a Milano.
La Rete Banco Alimentare raccoglie gratuitamente tutti quei prodotti alimentari perfettamente commestibili che per varie ragioni di mercato non possono più essere commercializzati e avendo perso il loro valore economico sono destinati alla distruzione. Le fonti di approvvigionamento sono: Unione Europea, Industria, Grande Distribuzione Organizzata, ristorazione, Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. La rete banco Alimentare distribuisce gratuitamente i prodotti raccolti a più di 8.800 strutture caritative convenzionate che assistono a loro volta 1.800.000 bisognosi. Si tratta di un circuito virtuoso che incrocia l’offerta potenziale di prodotti scartati, ma ancora perfettamente commestibili con la domanda di associazioni caritative che si occupano di indigenti. I benefici di questa azione sono di tipo ambientale (contenimento dei rifiuti), economici (si eliminano i costi di trasporto per lo smaltimento dei rifiuti) e sociali (gli enti assistenziali risparmiano sul cibo potendo concentrarsi su altre necessità). Ogni Associazione Banco Alimentare locale gestisce autonomamente i rapporti con gli enti della propria regione. Tipologia di enti convenzionati: enti che si occupano di assistenza domiciliare a famiglie povere o ad anziani, comunità di accoglienza per ragazze madri, bambini, comunità di recupero per tossicodipendenti, comunità alloggio per malati, portatori di handicap, mense per i poveri, centri di accoglienza per extracomunitari, etc.
“Tuttavia, non si riesce a far fronte a tutte le richieste per-
ché le persone in situazioni critiche sono aumentate. Con il banco alimentare si riesce a raccogliere il 10% del fabbisogno, quindi molto. A chiusura del suo discorso, Federico Bassi ha letto le “10 righe” del volantino della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, quest’anno raccogliendo l’appello di papa Francesco nella sua Udienza del 5 giugno scorso. La presentazione patrocinata dall’amministrazione comunale ha visto anche l’intervento dell’assessore alle Politiche Sociali Antonio Saccardin che ha sottolineato: “Mai colletta alimentare non è stata così provvidenziale.” L’assessore ha poi continuato: “Ben 86 sfratti in 22 mesi, è cresciuto il bisogno a dismisura, qual è il significato di questo nostro tempo? Essere sazi ma, nel mio tempo della mia vita, mi sono accorto degli altri ed anche le parole del papa lo affermano. Il tempo che ci è dato è per accorgerci degli altri.” Il 30 novembre, l’invito ad un gesto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno. Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati aderenti su tutto il territorio nazionale, ciascuno potrà donare parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. Stefania Sgardiolo
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17ª Giornata Nazionale de
Colletta Alimentare 2013
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Unitalsi - Sottosezione di Adria
Pellegrinaggio a Roma 5 - 8 novembre 2013
Martedì 5 Novembre di buon mattino partiamo in due pullman ed un pullmino per le carrozzine alla volta di Roma, un po’ assonnati ma felici ed entusiasti di andare a vedere e sentire il nostro Papa Francesco. Il viaggio si svolge regolarmente, in allegria, accompagnati dalla preghiera. Fermata ad Orte per il pranzo, consumato piacevolmente ed in velocità, in quanto bisogna lasciare il posto ad un altro gruppo di Pellegrini. A metà pomeriggio giungiamo a destinazione e ci sistemiamo in albergo; dopo la cena, le forze ci permettono una breve passeggiata e poi tutti a dormire. Arriva il giorno tanto aspettato, mercoledì 6/11, il giorno dell’udienza in Piazza San Pietro di Papa Francesco : siamo tutti emozionati, euforici e desiderosi di ascoltare le parole del Papa. Verso le ore 10,30 Papa Francesco esce sulla macchina scoperta e, tra l’entusiasmo dei presenti (circa 100000) provenienti da ogni parte del Mondo, saluta e benedice tutti attraversando più volte la piazza. I rumori e le voci si spengono e, in un silenzio assoluto, ascoltiamo le parole del Papa, che ci colpiscono e ci emozionano e che possiamo riassumere, in estrema sintesi, in 3 aspetti: 1) Comunione tra noi Cristiani, tralasciando gli egoismi per essere tutti uniti; 2) Comunione con i Sacramenti; 3) Comunione con i Carismi (i regali, i doni, le grazie) dello Spirito Santo. Tra gli applausi e le lacrime di commozione vengono presentati tutti i gruppi e la associazioni presenti e si conclude una mattinata, per ciascuno di noi, indimenticabile. Dopo il pranzo, assistiamo alla S. Messa nella Basilica della Beata Maria Vergine Regina degli Apostoli e, quando le ombre della sera già si avvicinano, andiamo a visitare di San Paolo ore fuori 21.00 le mura: bellissima, maestosa Sabatola 8Basilica marzo 2014, con i suoi luccichii dorati e le immagini di tutti i Papi dipinte lungo Centro Don - Rovigo il perimetro dellaBosco volta; c’è anche il predecessore di Papa Francesco, Benedetto XVI. Siamo“inferno giunti al 3°- giorno nostro pellegriDivina commedia: cantodelXXVi” naggio che prevede la visita guidata ai Musei Vaticani: indescrivibili Relatore: Dr. G. Vivaldelli le meraviglie viste, tra queste tutti abbiamo notato, con piacere, la presenza di un dipinto rappresentante una carta geografica con le località “LoReo” e6“Corbole”. visita si è conclusa con Sabatodi “Adria”, 5 - Domenica aprile La 2014 la stupefacente visione della Cappella Sistina, che, definire un caSeminario Vescovileriduttivo. - Rovigo polavoro, è assolutamente Con ancora negli occhi, nella mente e nel cuore i fantastici dipinti della Cappella Sistina, con pacorso spiritualità coniugale: zienza attendiamo l’uscita delle carrozzine e, tutti assieme, andiamo Profeta fuoco e silenzio” a“ilpranzo in unelia: Ristorante di nome “Al Convento”, dove ci serve un cameriere vestito con il saio da frate. Adesso, con una Signora Relatore: Dr. G. Vivaldelli simpaticissima che ci fa da guida, andiamo ad ammirare le bellezze di Roma: il Colosseo, l’Altare della Patria, Castel Sant’Angelo e tanAprile 2014 (dataaida definire), oredi 9.30-12.00 te altre, per poi fermarci bordi della Fontana Trevi, dove tutti lanciano laDon monetina e fanno fotografie. Arriva purtroppo l’ultimo Centro Bosco Rovigo giorno di permanenza a Roma che ci riserva però un’affascinante incontro studenti ed indimenticabile visitascuole con guidasuperiori alla Basilica di San Pietro: mille le cose incantevoli, in particolar modo tutti porteranno nella Relatore: Don Ciotti oma Prof. Pietro Lombardo loro memoria la “Pietà di Michelangelo” e le tombe del Papa buono Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II. Il tempo per un veloce Lunedì e2poigiugno Rovigo shopping partenza2014 per far-ritorno alle nostre case, con le immagini, le sensazioni e le emozioni dei quattro giorni di pellegrinagfesta famiglie gio che si rincorrono nelle nostre menti. Roberto Naldini a a
1 o 2 settimana agosto 2014 - da definire
Condividere i bisogni per condividere il senso della vita «La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera […]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. […] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di Sabato 30 Novembre si e tutelare, specie se è povera condivisione con i più bisognosi. […] quando il cibo viene condiviso in terrà in tutta Italia la dicias- […]” e che occorre “ riflettemodo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità settesima edizione Giorre sul problema della perdita può andare incontro aidella bisogni dei più poveri». nata Nazionale della Colletta dello2013) spreco del cibo per (Papa Francesco, Udienza Generale del 5egiugno
Riferimenti utili
Alimentare, organizzata dalla individuare vie e modi che, Raccogliendo l’appello del Papa, invitiamo tutti a partecipare alla tale Fondazione Banco Alimentare affrontando seriamente a quanto da Lui proposto. ONLUS.Colletta Alimentare per educarciproblematica, siano veicolo di Siamo tutti invitati a parte- solidarietà e di condivisione cipare a questo gesto concreto con i più bisognosi”. www.bancoalimentare.it di gratuità e condivisione, acAccogliamo questo invito cogliendo l’invito dei volonta- del Papa e diamo tutti il nori, presenti nei supermercati, a stro libero contributo con un donare alimenti a lunga con- semplice gesto di carità. servazione che verranno diPer chi inoltre vuole vivestribuiti a 8800 strutture cari- re questa giornata da protatative sul territorio nazionale. gonista, facendo il volontario Papa Francesco, all’ alla Colletta Alimentare, sono Udienza Generale del 5 giu- disponibili i seguenti riferigno scorso, sottolineava come menti: “la vita umana, la persona Giuseppe: tel. 368957927 non sono più sentite come Andrea: tel. 3495890490 valore primario da rispettare Paolo: tel. 3483344904
Radio Kolbe 91.2 e 94.5
famiglie in… vacanza Diocesi14! di Adria - Rovigo
Ufficio fAmigliA DiocesAno
Percorsi Ufficio Familiare Diocesano Calendario 2013-2014
Itinerari per separati e risposati 26 ottobre 2013, ore famigliare 21.00 CorsoSabato per animatori di pastorale Centro Don Bosco - Rovigo Percorsi delle coppie che preparano Tema: educazione deisifigli al sacramento matrimonio Relatore: Dr. del Ezio Aceti Diocesi di Adria - Rovigo Percorsi di iniziazione cristiana Sabato 16 novembre 2013, ore 9.30 Ufficio fAmigliA DiocesAno portatiCentro avantiDon conBosco la responsabilità dei genitori - Rovigo incontro studenti scuole superiori (Tema: comunicazione)
Percorsi Consultorio 2013-2014 Familiare Diocesano Calendario Relatore: Dr. Luca Lazzarini
Percorso per adolescenti Sabato 30 novembre 2013, ore 21.00 Sabato 26 ottobre 2013, ore 21.00 di educazione alla vita affettiva Centro Don Bosco Rovigo Centro Don Bosco - Rovigo di coppia Percorsi sulla comunicazione Tema: la figura del figli padre Tema: educazione dei Relatore: Dr. per fidanzati e Gigi perAvanti sposi Relatore: Dr. Ezio Aceti Percorsi per 23 coppie senza2013, figli ore 21.00-22.00 Sabato novembre Sabato 16 novembre 2013, ore 9.30 in varie eChiese Parrocchiali Corsi formativi consulenza di coppia sui metodi naturali
Centro DondiBosco - Rovigo serata preghiera per le famiglie
incontro studentiPer scuole superiori informazioni Sabato 18 gennaio 2014, ore 21.00 (Tema: comunicazione) Familiare Diocesano Centro DonUfficio Bosco - Rovigo
Relatore: Dr. Luca Lazzarini Via Sichirollo, 18 - “inferno Rovigo- tel. 0425.209621 Divina commedia: - canti i e ii” Relatore: Dr. G. VivaldelliFamiliare Diocesano Consultorio Sabato 30 novembre 2013, ore 21.00 Via Pascoli, 51A - Rovigo- tel. 0425.422500 Centro Don25 Bosco - Rovigo Sabato gennaio 2014, ore 21.00
Tema:Centro la figura del padre Don Bosco - Rovigo
sintesi: dialogo con i relatori Relatore: Dr. GigiinAvanti Relatori: Dr. Gigi Avanti e Dr. Ezio Aceti
Sabato 23 novembre 2013, ore 21.00-22.00
10 la Settimana
dal Campo alla Tavola Nella foto a sinistra Federico Dianin, presidente del Consorzio agrario di Padova e Venezia; a destra Claudio Valente presidente del Calv.
domenica 24 novembre 2013
CONSORZIO AGRARIO DEL NORDEST Se le assemblee ratificheranno il progetto firmato dai cda
Megaconsorzio da 530 milioni di euro I consigli di amministrazione di Calv - Consorzio agrario Lombardo Veneto e del Consorzio agrario di Padova e Venezia hanno deliberato nei giorni scorsi il progetto di fusione delle due società cooperative. Progetto che sarà quindi sottoposto alle rispettive assemblee dei soci verso la metà di dicembre per la ratifica. Se verrà approvato, come auspicato dai consigli di amministrazione, le due realtà consortili procederanno con la fusione per dare vita a una nuova struttura che vedrà come territorio di riferimento le province di Brescia, Mantova, Padova, Rovigo, Venezia, Verona e Vicenza. Una rilevante area territoriale capace di esprimere produzioni di pregio, rinomate in tutto il mondo, grazie al forte e continuo impegno di migliaia di imprenditori agricoli. La nuova struttura andrà quindi a operare in sette province dalla forte vocazione agricola, con una superficie agricola utilizzabile (sau) di 990 mila ettari e un bacino di 110 mila aziende agricole. La missione della nuova struttura seguirà pienamente quella dei due consorzi agrari, peraltro sviluppata con coerenza e successo da più di un secolo, per supportare le aziende agricole e zootecniche nella qualificazione delle colture e degli allevamenti; grazie alla fornitura di servizi manageriali e tecnici, finalizzati alla valorizzazione delle produzioni agricole italiane, in
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tutto il mondo. di agricoltura di precisione. Settori specialistici Il progetto di fusione si inserisce in uno sce- dove i consorzi agrari hanno acquisito punte di nario di mercato in profondo mutamento. Il com- eccellenza tali da garantire a ogni azienda agricoparto primario è oggi impegnato nella definizio- la significativi risparmi sia in termini di CO2 sia ne delle più opportune strategie per la costruzio- di costi gestionali. Il presidente del Consorzio agrario di Padova ne del futuro dell’agricoltura italiana, con implicazioni che vanno ben oltre le problematiche e Venezia, Federico Dianin, e del Calv, Claudio Valente, hanno congiuntamente ditracciate dall’attuale congiuntura chiarato: «Il progetto verso la fusionon positiva dell’economia nazionaA fusione avvenuta, ne dei due consorzi agrari è un prole. Come ben evidenziato dagli ultila nuova struttura getto verso il futuro dell’agricoltura mi censimenti Istat in agricoltura, è si estenderà sulle italiana. Un progetto di lungimiranin corso un processo di rafforzamenza voluto dai rispettivi consigli di to delle aziende agricole che stanno province di Brescia, amministrazione, per affrontare sfidiventando sempre più strutturate, Mantova, Padova, de locali di respiro sempre più glomanageriali e specializzate. Il proRovigo Venezia, balizzato. La nuova struttura raggressivo incremento della Sau meVerona e Vicenza giungerà un fatturato pari a circa dia, da 14,6 a 18,2 ettari in Lombar530 milioni di euro, forte di una rete dia, e da 4,8 a 6,8 in Veneto, è forse il dato più emblematico. Parallelamente cresce la commerciale composta da 115 agenzie, da numenecessità di una agricoltura sempre più sostenibi- rosi centri produttivi quali mangimifici, centri di le, per rispondere alle esigenze ambientali ma an- stoccaggio ed essiccazione cereali, centri logistiche alle richieste dei consumatori nazionali e in- ci, oltreché un pastificio e una cantina vinicola. ternazionali, attenti e predisposti verso la valoriz- Complessivamente gli addetti che entreranno a zazione della qualità, dell’eco-sostenibilità e dei far parte di quello che diventerà il più grande processi di filiera certificati. Si delineano quindi consorzio agrario d’Italia e uno dei principali atpratiche colturali aggiornate ed emerge chiara- tori dell’agroalimentare nazionale sono oltre mente la necessità di mettere in campo tecnolo- 550». La nuova struttura assumerà il nome Congie più avanzate per l’ottimizzazione dei consu- sorzio agrario del Nordest. �pagina a cura di Mario Stramazzo mi, come i nuovi sistemi di irrigazione o sistemi
RINGRAZIAMENTO ROVIGO Il premio “San Martino 2013” alla Caritas della diocesi rodigina
�Si è svolta domenica scorsa a Crespino la 63a Giornata provinciale del ringraziamento della Coldiretti Rovigo, all’insegna del messaggio che l’agricoltura è l’unica attività economica che riporta l’uomo in una dimensione vera ed equilibrata, all’interno della società e dell’ambiente, alla quale bisogna ritornare per riconquistare il vero benessere. Non a caso il premio “San Martino 2013” è stato conferito alla Caritas diocesana, «per l’opera quotidiana di sostegno alle persone», come si legge nella motivazione. Nella sala teatro parrocchiale di Crespino nella mattinata, prima della messa, il sindaco Luigi Ziviani ha parlato di «ringraziamento nella logica del valore della gratitudine, dell’ambiente rispettato, della terra curata bene, in senso opposto alla logica effimera dell’accumulo di denaro, dello sfruttamento delle risorse, dell’inquinamento dell’acqua». L’assessore provinciale all’agricoltura Laura Negri ha evidenziato che «l’agricoltura non è solo un settore economico, ma ha una funzione straordinaria sotto il profilo sociale ed ambientale». Il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo, ha ricordato l’impegno degli imprenditori agricoli per «un’agricoltura vera, trasparente, pura, che è l’unica attività che sta dando stimoli al Pil in termini di occupazione e sviluppo», evidenziando l'instabilità della sicurezza idraulica del Polesine a causa dei tagli per la bonifica. Alla messa, concelebrata dal vescovo Lucio Soravito col parroco don Graziano Secchiero e col consigliere di Coldiretti don Carlo Marcello, erano presenti le autorità istituzionali, civili, militari e del volontariato locale e provinciale. «In questi momenti difficili di crisi – ha detto il vescovo Soravito introducendo la celebrazione – non serve la concorrenza, ma la convergenza, cioè la collaborazione di tutti». Prima della conclusione, si è svolta la breve cerimonia della consegna del premio “San Martino 2013” che quest’anno è andato alla Caritas Rovigo. A ritirarlo dalle mani del presidente Mauro Giurio-
dranno a costituire le fondamenta de “La casa degli igp veneti”, aperta alla promozione di tutti i prodotti a marchio di una regione ricchissima di tesori ortofrutticoli e gastronomici frutto della terra e del saper fare degli uomini che la abitano. A tenere a battesimo il nuovo sodalizio è stata la 32a “Festa del radicchio rosso di Treviso igp” a Rio San Martino, in provincia di Venezia, che si conclude domenica 24 novembre. Una grande rassegna fin qui capace di attirare 70 mila visitatori, grazie a un calendario ricchissimo di appuntamenti che vede al centro la produzione di prodotti tipici e la cultura enogastronomica, coniugate con sport, solidarietà e intrattenimento. lo, il referente Davide Girotto, il quale ha ringraziato Coldiretti per «la capacità che ha dimostrato di guardare anche oltre il proprio lavoro quotidiano, verso le persone che soffrono. Dopo la tradizionale benedizione delle macchine agricole schierate in piazza Fetonte, la più grande del Polesine, gremita da oltre un centinaio di mezzi, la manifestazione si è conclusa con un pranzo conviviale al ristorante Teatro di Papozze. Pari successo per la festa celebratasi a Chioggia nel popoloso quartiere residenziale di Borgo San Giovanni che per una domenica è stato letteralmente invaso dalle bandiere gialloverdi degli agricoltori e degli ortolani della Coldiretti. Domenica 24 novembre tocca alla Coldiretti di Padova che celebra il tradizionale appuntamento con la festa provinciale padovana nel duomo di Trebaseleghe.
RADICCIO VENETO Tre consorzi di tutela aprono “La casa degli igp veneti”
�Tre consorzi di tutela insieme per promuovere i prodotti orticoli che più contraddistinguono l’identità del territorio veneto. Si tratta dei radicchi nelle tre varietà tipiche contraddistinte dal marchio di certificazione europea, il radicchio rosso di Treviso igp, il radicchio rosso di Chioggia igp e il radicchio di Chioggia igp che an-
mentando le vendite oltreconfine di cibo e bevande del 6 per cento nei primi otto mesi del 2013.
OCCUPAZIONE NUOVI POSTI anche per gli immigrati a dispetto della crisi economica
IL TEMPO E LA CRISI EVENTI CLIMATICI estremi penalizzano la produzione agricola del 2013
� L’agricoltura continua a pagare le “bizze” del clima e nel terzo trimestre dell’anno registra un calo congiunturale del valore aggiunto. Lo afferma la Cia - Confederazione italiana agricoltori, in merito alle stime preliminari del pil diffuse dall’Istat. Gli eventi climatici estremi che stanno segnando il 2013 hanno colpito pesantemente le campagne italiane, provocando un calo medio della plv (produzione lorda vendibile) agricola superiore al dieci per cento. Prima il freddo prolungato e la primavera quasi inesistente hanno compromesso il calendario agricolo in mesi decisivi per il settore, poi sono arrivati i danni causati dalle frequenti tempeste estive con nubifragi e allagamenti nei campi. E non bastano le difficoltà dovute al tempo: l’agricoltura sconta anche gli effetti della crisi e i problemi atavici del settore, dai costi produttivi alti all’andamento instabile dei prezzi all’origine, con aziende costrette a chiudere i battenti. Eppure, nonostante tutto, il settore primario continua a garantire occupazione e prodotti di qualità. E, in una fase di forte crisi dei consumi interni (meno 2,4 per cento il calo stimato della spesa delle famiglie per l’anno in corso), riesce ancora a trainare l’export “made in Italy” incre-
�appuntamenti&notizie
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agricoltura
� L’agricoltura non solo difende, ma crea nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati. Nell’ultimo anno, a dispetto della crisi economica, il numero degli occupati stranieri nel settore primario è cresciuto di settemila unità, raggiungendo quota 320 mila, di cui oltre 128 mila provenienti da paesi extracomunitari. D’altra parte, si tratta di una fetta rilevante del comparto: oggi i lavoratori stranieri rappresentano oltre il 20 per cento del totale della manodopera aziendale. Sono i dati emersi dal dossier statistico Immigrazione 2013 presentato dal centro studi Idos e dall’ufficio antidiscriminazioni razziali della presidenza del consiglio (Unar). Nel dettaglio, poco più della metà dei lavoratori stranieri (53,8 per cento) è impiegato nella raccolta della frutta e nella vendemmia; un terzo (il 29,9 per cento) nella preparazione e nella raccolta di pomodoro, ortaggi e tabacco; il 10,6 nelle attività di allevamento; il 3,2 nel florovivaismo e il restante 3,5 in altre attività come l’agriturismo o la vendita dei prodotti.
Diocesi di Adria - Rovigo Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni
polesine
domenica 24 novembre 2013
onastero M O Gesù, divino pastore, Preghiera
recaPitare la scheda
che hai chiamatoInvisibile gli Apostoli don Marino ZorZan per farne pescatore di uomini, p.le S. Bortolo, 4 Il Beato Giovanni Paolo II, pegno in più, ma diventa un nostrae preghiera nel suo primo Messaggio attrai a inteoc-cuori“La ardenti generosi si diffonda 45100 rovigo camminare insieme, un sentirsi casione della Giornata Mondiadentro un’esperienza di pree continui nelle chiese, nelle comunità, nelle Oppure le di preghiera per le Vocazioni,di giovani, ghiera che vorrebbe coinvolgere famiglie, nei cuori credenti, invitava anzitutto alla preghiera tutta la nostra Chiesa diocesana. per renderli tuoi discepoli don daniele Spadon in obbedienza al comando di Ognuno può pregare dove vuocome in un monastero invisibile, c/o Seminario Vescovile Gesù che dice: “Pregate dunque le: in chiesa in casa... “S. opio X” Sarebbe e tuoi ministri. il signore della messe, perché bello pregare davanti al Santisda cui salga al Signore via G. Sichirollo, 70 Spedendola per posta a
mandi operai nella sua messe” simo Sacramento. Si può prega45100 rovigo una invocazione perenne” (Mt 9,38). Scriveva il Papa: “Si re da soli o coinvolgendo la proinnalzi in ogni parte del mondo pria famiglia, gli amici, il grupGiovanni Paolo II, Messaggio per la Via e-mail all’indirizzo: questo assalto al cielo, per chiepo, l’Associazione o Movimento XVI Giornata Mondiale per le Vocazioni, 1979 dere al Padre ciò che Cristo ha di appartenenza, la comunità. “Nessuna preghiera si vocazioni@5pani2pesci.it perde nel nulla, voluto che noi domandiamo... Chi sceglie di vivere l’espese non sempre la mia richiesta La nostra preghiera sianche diffonda corrisponde rienzaDio. del “Monastero invisiConcretamente si tratta di alla una schedavolontà mensile quale sus- di e continui nelle chiese, nelle co- T bile” non solo prega per le voscegliere un giorno del mese nel sidio per la preghiera e anche utte le preghiere portano frutti, munità, nelle famiglie, nei cuori quale offrire mezz’ora o un oraanche cazioni, tutte le vocazioni, proposte di Lectio suinon Vangeli di sempre puoi ricevere il sussidio di per preghiera se credenti, come in un monastero di preghiera per le Vocazioni. soalcune ma si fa anche ” promotore della Domeniche particolari.chiedo. quello che per le vocazioni invisibile, da cui salga al Signonecessità di questa preghiera Ognuno è libero di pregare Accanto alla preghiera si colloca (J. Gautier) re una invocazione perenne”. come meglio crede: partecipan- l’offerta della propria giornata, perché, come ebbe a dire Papa Era l’anno 1979. In diverse Dio- do alla celebrazione dell’Euca- con le sueper Benedetto XVI: “Dove si prega gioieposta e i suoi dolori. e-mail cesi questo invito di Papa Gio- ristia, con la Liturgia delle Ore, Per leper comunità parrocchiali con fervore fioriscono le vocasito:zioni”. www.5pani2pesci.it, vanni Paolo II si è trasformato con il Rosario, con la Lectio divi- e religiosecollegandoti Chi intende aderire al o per le personealche in realtà favorendo l’esperienza na, o in modo spontaneo. L’Uf- già pregano “Monastero invisibile” può dare persezione le vocazioni, nella “vocazioni” del “Monastero invisibile”. Sono ficio diocesano per la Pastorale l’appartenenza al “Monastero la propria adesione con la schetante le persone che hanno com- delle Vocazioni sta preparando invisibile” non significa un im- da che troverà presso la propreso la necessita di pregare per pria parrocchia o scaricandola le vocazioni e danno un “assalto direttamente dal sito della Paal cielo”. Vorremmo che anche la storale giovanile e vocazionale nostra Chiesa di Adria-Rovigo (www.5pani2pesci.it) e spedenper inforMaZioni vivesse questa esperienza del dola poi a: Spadon don Daniele, “Nessuna preghiera si perde nel nulla, “Monastero invisibile”, coinc/o Seminario Vescovile “S. Pio anche se non sempre la mia richiesta corrisponde volgendo più persone possibili, Sichirollo, 70, Rovidon Marino 3483556598 alla volontà di Dio. Tutte le preghiere portano frutti, ZorzanX”, via G. perché ci sia sempre qualcuno go, oppure a: Zorzan don Marianche se non sempre so ciò che chiedo. che ringrazia il Signore per il no, Piazzale San Bartolomeo, 4, Ciò resta nascosto nel mistero di Dio, don Daniele Spadon 3346457694 dono prezioso di ogni vocazioRovigo. Quanti aderiranno alla che può servirsi della mia preghiera ne con la quale il Signore rende proposta riceveranno una tesseper un altro che ne ha bisogno. più bella la Chiesa sua Sposa e fa ra con l’indicazione del giorno e Resterò sorpreso, sulla soglia della vita eterna, suo fa suo il comando di Gesù: dell’ora prescelti. vedendo quanti hanno pregato per me. “Pregate dunque il signore della Per l’Ufficio diocesano per Questa si chiama comunione dei Santi.” messe, perché mandi operai nella Pastorale delle Vocazioni Jacques Gauthier la sua messe” (Mt 9,38). Don Marino Zorzan
Tu, o Signore, sempre vivo a intercedere per noi, dischiudi gli orizzonti del mondo intero, ove la silenziosa e sofferta supplica di tanti fratelli e sorelle chiede luce di Fede e benedizione di Speranza
la Settimana
Diocesi di Adria - Rovigo Ufficio Diocesano per la Pastorale delle Vocazioni
Monastero
Invisibile
MONASTERO INVISIBILE
Rispondendo alla tua chiamata, possano essere sale della terra e luce del mondo, per annunciare la vita buona del Vangelo. Amen.
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“Nessuna preghiera si perde nel nulla, anche se non sempre la mia richiesta corrisponde alla volontà di Dio. Tutte le preghiere portano frutti, anche se non sempre so quello che chiedo.” (J. Gautier)
12 la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
i concerti Il m.o Stefano Pellini con il m.o Pietro Tagliaferri
San Bellino
Porto Viro
musica nel tempio
musica di prestigio
Organo e fede
B. V. del Soccorso "La Rotonda"
Con il m.o Enrico Viccardi
Intervista al m.o Matteo Venturini
Sabato 23 Novembre, ore 21, concerto d’Organo presso il Tempio della Beata Vergine del Soccorso detta “la Rotonda” di Rovigo, il maestro organista Stefano Pellini, accompagnato dal maestro Pietro Tagliaferri, sax soprano, suonerà sull’organo costruito da Gaetano Callido, op. 34, 1767, restaurato dalla ditta Cav. Francesco Zanin nel 2008. Il progetto “Riverberi” nasce nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e Margherita Sciddurlo e un’idea del compositore Massimo Berzolla: accostare il sax soprano all’organo con un consapevole progetto musicale, creando un repertorio unico e affascinante. L’attività del Duo, che si è sviluppata in circa 90 concerti in Europa e America e in tre realizzazioni discografiche, si è rinnovata nel 2009 con l’organista Stefano Pellini e con l’apporto della sua esperienza e cultura. Nel 2010 viene pubblicato il nuovo Cd per l’etichetta “Elegia”.
Programma della serata: Girolamo Frescobaldi (15831643) Corrente I, II (Dal I libro delle “Toccate”) Jean Joseph Mouret (16821738) Da “Sinfonies de Fanfares” Rondeau Fanfares Josquin De Prez (1450-1521) Tu solus qui facis mirabilia Jean Adam Guilain (XVII XVIII sec.) Tierce en taille Antonio Vivaldi (16781741) Concerto op. 3 n. 3 Allegro – Largo - Allegro (trascriz. di J. S. Bach, BWV 978) Johann Sebastian Bach (1685-1750) Fantasia in Do BWV 570 (organo) dal “Concerto per due violini” BWV 1043 Largo ma non tanto Niccolò Moretti (1763-1821) Sonata X ad uso Sinfonia P. Davide da Bergamo (17911863) Elevazione Nicola Campogrande (1967) Momento musicale (dedicato al Duo Tagliaferri-Pellini) Pietro Tagliaferri (1964) Impressioni Massimo Berzolla (1963) Lilien S.R.
Concerto d’organo domenica 24 Novembre, alle ore 21 presso la basilica di San Bellino, Rovigo, all’Organo costruito dai F.lli Bazzani, 1839 e Restaurato da Michele Formentelli nel 2007 il maestro Enrico Viccardi. Diplomato con il massimo dei voti in Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Piacenza, perfezionandosi poi con M.Radulescu alla Hochschule für Musik di Vienna. Ha seguìto quindi numerosi corsi di perfezionamento con qualificati insegnanti quali E.Fadini, C.Tilney, J.Langlais, D.Roth e in particolare quelli tenuti da L.F.Tagliavini all’Accademia di Pistoia. L’attività concertistica lo ha portato ad esibirsi in prestigiose rassegne in Italia ed all’estero. Ha collaborato con prestigiosi complessi come il Coro della Radio della Svizzera Italiana. Ha iniziato lo scorso anno il progetto dell’incisione degli Opera Omnia organistici di J.S.Bach su strumenti italiani antichi e moderni con la registrazione dell’Orgelbüchlein sull’organo “Francesco Zanin” (2008) della basilica di San Babila in Milano. Recente è invece la registrazione dell’Arte della Fuga di J.S.Bach per la Radio della Svizzera Italiana (Rete2) sul Mascioni del 2009 di Giubiasco (Svizzera). Ha tenu-
Rassegna musicale: “Concerti d’Autunno”
to corsi di perfezionamento in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Svezia e Kazakhstan; un suo scritto su J.S.Bach è stato pubblicato dalla Real Academia de Bellas Artes di Granada. È docente d’Organo dell’associazione Marc’Antonio Ingegneri di Cremona e all’Istituto diocesano “San Cristoforo” di Piacenza. Programma della serata: Johann Sebastian Bach (1685-1750) -Pièce d’Orgue BWV 572, Vitement, Gravement, Lentement Georg Böhm (1661-1733) -Partite sopra l’aria “Jesu, du bist allzu schöne” Wilhelm Friedemann Bach (1710-1788) -Fuga in do minore, -Fuga in sol minore, -Fuga in re maggiore John Stanley (1713-1786) -Voluntary VI op. 7 in fa maggiore, Andante, Vivace Carlo Fumagalli (18221907)/Giuseppe Verdi (18131901) Dalla “Messa Solenne tratta da opere del celebre G.Verdi adattate all’organo”: -Quattro versetti per il Gloria (da “Traviata”) Paolo Sperati (1821-1884)/ Giuseppe Verdi (1813-1901) -Offertorio (“Alla vita che t’arride” da Un ballo in maschera) Antonio Diana (?-1862) -Elevazione in mi minore, -Polonese in re maggiore S.R.
Una serie di splendidi appuntamenti musicali A Mardimago, ad Arquà Polesine ed in altre chiese della diocesi Da ben ventuno anni, cioè sin dall’ormai lontano 1992, la rassegna “Concerti d’Autunno” svolge il proprio importantissimo ruolo, con la gemella rassegna di primavera, per promuovere la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio organario, storico ma non solo, del territorio diocesano di Adria-Rovigo. Con trent'otto rassegne sinora tenute, per complessivi 416 concerti (155 in primavera e 261 in autunno), dirette sin dalla fondazione dal M° Carlo Barbierato, che è anche Referente Diocesano di Adria-Rovigo per gli Organi Musicali (e dirige, da una quindicina d’anni, tutti i numerosi restauri di organi a canne nelle chiese parrocchiali della Diocesi), i “Concerti d’Autunno” ogni anno offrono la possibilità di poter ascoltare e conoscere alcuni tra i più belli ed interessanti strumenti della nostra zona. E queste manifestazioni, conosciute ed apprezzate anche ben oltre i confini del Polesine e del Veneto, sono particolarmente importanti anche per il fatto di essere organizzate direttamente dagli Enti proprietari degli strumenti, cioè dalle Parrocchie. Domenica 17 novembre, ad esempio, si è tenuto nella Chiesa Arcipretale di Mardimago un concerto dell’organista padovano M° Ivan Furlanis, che ha utilizzato lo splendido strumento
costruito tra il 1806 ed il 1818 da Antonio Callido e Don Francesco Merlini, restaurato lo scorso anno dalla Ditta Michelotto grazie ai contributi della Regione Veneto e della Conferenza Episcopale Italiana. Il pregevolissimo organo, nato per la Chiesa Arcipretale di Arquà Polesine dove fu poi sostituito nel 1848 dall’attuale grandioso strumento di Giuseppe Cipriani, è caratterizzato da una grandissima accuratezza e qualità costruttiva, da una cura quasi maniacale dei particolari e da una splendida timbrica, anche grazie ad alcuni registri decisamente particolari quali le rarissime Trombe poste dietro il manuale, sotto il somiere. Il maestro Furlanis, con un programma ricco e magistralmente interpretato, corredato da interessanti note illustrative che hanno inquadrato storicamente e stilisticamente i brani, ha fatto apprezzare le caratteristiche dello strumento al numeroso (circa 70 persone) pubblico presente. Domenica 24 alle ore 16,00, invece, saranno l’organista Luca Massaglia ed il violinista Marco Casazza, entrambi piemontesi, a tenere un piacevole ed interessante concerto, questa volta sul grandioso strumento della Chiesa Arcipretale di Arquà Polesine (uno dei più grandi organi storici del nostro territorio diocesano), costruito come si diceva da Giuseppe Cipriani
di Stanghella nel 1848 e restaurato nel 2006 grazie ai contributi della Regione Veneto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il programma, piacevolissimo, comprendera’ autori tedeschi, francesi ed italiani tra Settecento e primo Novecento, con composizioni note alternate ad altre di meno frequente ascolto. La manifestazione si colloca nell’ambito dei festeggiamenti in onore del Patrono Sant’Andrea Apostolo. I prossimi concerti della rassegna “Concerti d’Autunno 2013” saranno i seguenti: - Sabato 7 dicembre, alle ore 21,00, a Cavazzana (Organo Giacomo Bazzani e Figli, 1832) recital dell’organista Lorenzo Fragassi, interamente dedicato ai compositori italiani del XIX secolo; - Domenica 8 dicembre, sempre alle ore 21,00, a Villanova Marchesana (or-
gano di Anonimo Veneto del tardo Settecento), concerto dell’organista Alessandro Bianchi; - Sabato 14 dicembre, alle ore 21,00, a Giacciano (organo costruito da Antonio Callido nel 1829 e probabile sua ultima opera), concerto natalizio a conclusione della rassegna, tenuto dal direttore Carlo Barbierato ed interamente composto da brani sacri brillanti dell’Ottocento Italiano. Tutte le manifestazioni, come sempre, saranno ad ingresso libero.
Sabato 16 novembre presso la chiesa di san Bartolomeo di Porto Viro ha avuto luogo l’ottavo appuntamento della rassegna Antichi Organi del Polesine. All’organo il maestro Matteo Venturini. A conclusione del concerto abbiamo rivolto alcune domande al maestro organista. D - Da un concerto d’organo è possibile percepire aspetti spirituali, di preghiera e di fede? R - Sicuramente è possibile percepire un aspetto spirituale e di preghiera. Quasi tutta la letteratura organistica infatti è stata pensata e composta in funzione della liturgia cattolica, protestante ed anglicana. Anche nel programma che ho eseguito molti brani erano destinati a momenti precisi della liturgia, probabilmente stilisticamente superati e di un gusto non confacente ai canoni liturgici attuali ma pur sempre espressione di un’epoca in cui la Chiesa teneva in grande considerazione l’arte e la musica, forse più di quanto fa adesso. Se l’organo poi è entrato nelle chiese già dal IX secolo c’è un motivo, ben riassunto da Benedetto XVI durante la benedizione da parte sua del nuovo organo della Alte Kapelle di Ratisbona: “l'organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione e dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. (...) La grande varietà dei timbri dell'organo, dal piano fino al fortissimo travolgente, ne fa uno strumento superiore a tutti gli altri. Esso è in grado di dare risonanza a tutti gli ambiti dell'esistenza umana. Le molteplici possibilità dell'organo ci ricordano in qualche modo l'immensità e la magnificenza di Dio”. D - L’organo è un antico strumento musicale pensato al servizio della liturgia. Oggi però purtroppo questa dimensione è quasi scomparsa e si vedono molti organi abbandonati. Possiamo pensare che esista il pericolo che questo meraviglioso strumento nel giro di pochi anni possa scomparire? R - Purtroppo il futuro dell’organo non è roseo e questo dipende da molteplici fattori legati fra loro. Da un lato, la sempre più dilagante miseria culturale che investe la nostra società sta attaccando anche la pratica e lo studio della musica in generale, provocando la forte contrazione del numero di studenti nei conservatori, nelle scuole di musica e di conseguenza un sempre minore numero di pubblico ai concerti e di risorse ad essi destinati. Questo principalmente è legato al fatto che la musica nella scuola non viene propriamente considerata come materia che forma l’individuo, trovando un po’ di spazio solo nella scuola media ma, in molti casi, senza
avere una dignità pari alle altre materie curriculari. D - La Liturgia della Chiesa cattolica ha ancora bisogno dell’organo? R - L’organo all’interno della Liturgia cattolica non è una presenza definitivamente scomparsa, seppur poche, ci sono ancora chiese e diocesi in Italia nelle quali questo strumento e la musica in generale conservano il loro ruolo educativo e di arricchimento dei sacri riti. Esso, per le caratteristiche che gli sono proprie, assieme alla buona musica può arrivare dove magari non arriva la liturgia stessa ad accompagnare sacerdote e fedeli ad entrare e a mettersi alla presenza del Signore. Anche oggi e soprattutto oggi la liturgia non può fare a meno dell’organo e l’organo non può fare a meno della liturgia. Lo spirito del Sacrosanctum Concilium è chiaro: “Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti”. Come ha affermato don Gilberto Sessantini a proposito di questo spirito “sono i cuori di chi deve metterlo in pratica che hanno bisogno di conversione”. D - Allora quale suggerimento offrire ai parroci e alle comunità? R - Come ho già enunciato prima è lo stesso Sacrosanctum Concilium che istruisce circa l’uso dell’organo nella liturgia. Non sta a me consigliare i parroci su come debbano agire all’interno delle loro comunità, mi limito solamente a citare il contenuto di un’intervista rilasciata dal Cardinale Domenico Bartolucci, già Direttore della Cappella Sistina da pochi giorni scomparso, secondo il quale troppo spesso la Chiesa ha avuto ed ha tuttora l’idea di attirare i fedeli ed i giovani accontentandoli, volendo andare a loro incontro a tutti i costi, facendo anche perdere la dignità ed il giusto decoro ai sacri riti con musiche e gestualità alquanto discutibili. Solo se l’obbiettivo di attirare fedeli avvenisse con una giusta educazione al bello, nell’arte e nella musica, si avrebbero i frutti migliori, certo sarebbe un investimento a lungo termine, ma essi sarebbero sicuri e di grande valore. Settimio Rigolin
Notizie dai luoghi colpiti dal Tifone Haiyan
Suore polesane nel dramma delle Filippine Il servizio dell’aiuto ed il sostegno della preghiera
Suor M. Graziella De Stefani, suor M. Grazia Antonello, Suor M. Daniela Crepaldi, sono le tre religiose, originarie del Polesine, della Diocesi di AdriaRovigo, presenti tra le popolazioni filippine duramente provate dal Tifone Haiyan (=“Yolanda” per le Filippine), lo scorso 3 Novembre 2013. Si tratta di tre suore missionarie della Congregazione Serve di Maria Riparatrici, che da alcuni anni operano nella terra delle Filippine, le religiose sono tuttora tra quelle popolazioni per condividere insieme questo difficile momento a prestare la loro opera di amore e di aiuto. La presenza tra quella povera gente di queste missionarie originarie del Polesine, è per la Chiesa di Adria-Rovigo un richiamo forte all’amore, alla condivisione, alla preghiera, anche perché la loro Congregazione, le Serve di Maria Riparatrici, rappresentano per la Chiesa che vive in Adria -Rovigo una realtà preziosa, importante, una testimonianza di fede e di amore alla Chiesa e ai fratelli. Tramite suor Maura Muraro e suor Barbara Pavan, rispettivamente Vicaria Generale e Priora Provinciale della Congregazione, diamo voce alle religiose missionarie polesane. A più di 15 giorni dal Tifone Haiyan che ha colpito le Filippine, le popolazioni , spiegano le religiose, stanno lottando per identificare e contare i morti, ricostruire le case, le città, e soprattutto per aiutare i superstiti a rimanere in vita e ricostruire un futuro per tutti. Sono all’incirca quattro milioni di persone sfollate che stanno cercando di trovare un riparo, cibo e acqua. Purtroppo, spiegano le tre suore polesane, non è ancora possibile fare una valutazione reale dei danni, anzitutto la perdita di migliaia di vite umane. Ma come in altre difficili situazioni, il popolo fi-
la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
lippino saprà lottare e andare avanti dimostrando coraggio e soprattutto fede. Il mondo intero, osservano le missionarie , sta dimostrando grande generosità, gli aiuti stanno giungendo, Stati Uniti e la Gran Bretagna, dall’Europa e dall’Asia giungono molti volontari specializzati. Il Governo delle Filippine ha promesso di raddoppiare i suoi sforzi per raggiungere tutte le zone colpite. Dinnanzi ad una simile tragedia, sottolineano le religiose, si avverte l’incapacità di poter fare qualcosa , soprattutto nel sentire i racconti dei superstiti , la perdita delle molte persone care, l’aiuto reciproco dato durante il periodo più difficile, la generosità nel sostenersi a vicenda e le paure rimaste nell’intimo di tutti, soprattutto nei bambini. La Chiesa come sempre si è mossa fin da subito nel sostegno delle popolazioni filippine, rivolgendo l’invito
a tutti i filippini di aiutare con ogni forma di assistenza i fratelli e sorelle colpite dalla tragedia del Tifone. Così è stato fatto l’invito a tutti i gruppi ecclesiali, associazioni religiose, movimenti e comunità di adottare una comunità parrocchiale e di offrire il proprio aiuto. La Conferenza Episcopale delle Filippine, ci spiegano le missionarie, ha rivolto l’invito a vivere le prossime feste natalizie nella sobrietà, proprio nel rispetto per la grave situazione in cui si trovano migliaia e migliaia di filippini. Così molte grandi aziende hanno manifestato l’intenzione di annullare le feste natalizie e di donare le spese previste per le popolazioni colpite. Accanto ai tanti gesti di carità e di aiuto c’è la preghiera che si eleva da tutta al Chiesa, preghiera che per i cristiani ha un grande valore di amore e di fraternità. La Congregazione delle suore Serve di Maria Riparatrici sono presenti nelle Filippine attraverso la missione di Moonwalk Manila, aperta in occasione dell’anno giubilare della Congregazione, il 21 novembre 2000. Ci sono attualmente due comunità a Parañaque e a Metro Manila. La scelta è stata quella dei poveri degli ultimi in modo particolare i bambini e i carcerati; nello stesso tempo l’opera missionaria delle suore si è estesa anche alla promozione vocazionale. Dal maggio 2012 è stata aperta una comunità anche nell’isola di Mindanao, più precisamente nella provincia di Davao, a Pindasan, una zona molto povera, qui le suore condividono la stessa situazione di povertà e miseria della gente che vi abita, questa presenza si rende concreta attraverso l’opera di una casa famiglia per bambini di strada, orfani o in gravi disagi familiari. A cura di Settimio Rigolin
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Rovigo - Tempio della Rotonda
L’atteso concerto tradizionale di San Bellino L’iniziativa è promossa da RovigoBanca
RovigoBanca e il Conservatorio presentano il nuovo appuntamento con i giovani talenti dell’Orchestra Giovanile “F. Venezze”. Si terrà martedì 26 novembre, alle ore 17.00, nella straordinaria cornice del Tempio della Beata Vergine del Soccorso “La Rotonda”, il tradizionale Concerto di San Bellino, omaggio musicale al patrono del capoluogo polesano e della diocesi di AdriaRovigo. Un appuntamento attesissimo, promosso da RovigoBanca grazie alla fruttuosa collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo, del Sindacato del Tempio della Rotonda ed al patrocinio della Provincia e del Comune di Rovigo. Protagonisti dell’evento
Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria e S. Ilario Santuario Madonna Pellegrina Rovigo - Commenda Sabato 23 novembre 2013 alle ore 21
Quadri spirituali estemporanei Credo in Unum Deum
Concerto Organistico-Vocale Variazioni organistiche sul tema del “Credo IV” (Cum Jubilo) Coro Gregoriano della Commenda diretto da Mauro Agnolotto Improvvisazioni all’organo del M° Federico Montoncello
saranno i giovani dell’Orchestra Giovanile del Conservatorio Venezze, formata da una sessantina di strumentisti diretti dal M° Luca Paccagnella, docente di musica d’insieme per archi, con la collaborazione della prof.ssa Daniela Borgato, docente di Musica d’insieme per fiati. In programma un viaggio attraverso contaminazioni musicali di origini diverse, con l’esecuzione di brani di: Charpentier, Haendel, Holst, Janácek, Musorgskij, Gounod, Saint-Saëns, Cajkovskij, Šostakovic, Rossini, Strauss Jr., Kachaturjan, Bernstein e Marquez. L’idea di presentare al pubblico rodigino l’orchestra formata dai ragazzi che si sono avvicinati al mondo della musica nel Conservatorio cittadino, parte dalla forte convinzione che attraverso il Concerto di San Bellino è possibile presentare al Polesine i risultati del proficuo sostegno concesso dalla Banca alle attività formative del Conservatorio “F. Venezze”, dando contestualmente risalto ad un percorso di musica d’insieme altamente formativo e gratificante. Tutto ciò è reso possibile grazie al lavoro
individuale sviluppato nelle classi dagli stessi docenti di strumento e arricchito dall’esperienza della musica d’insieme, attraverso lo studio e un’accurata scelta del repertorio che abbraccia ben tre secoli di importanti composizioni musicali. Come è stato più volte evidenziato, il legame fra RovigoBanca ed il Conservatorio rodigino non è dettato solo dalla vicinanza fisica delle loro sedi, prospicienti via Casalini, ma è soprattutto il risultato del comune intento di diffondere la sensibilità per la cultura musicale nel nostro territorio. Entrambe sono realtà profondamente radicate nel territorio, legate anche da un accordo di sponsorizzazione finalizzato alla valorizzazione ed al sostegno delle attività didattiche del Conservatorio, in particolare quelle che vedono per protagonisti questi giovanissimi talenti. Il Concerto di San Bellino, inserito nell’ambito della rassegna “Concerti del Melograno”, farà da apripista ad una serie di altri eventi musicali nati anch’essi dal fruttuoso connubio tra le due istituzioni. L’ingresso è libero.
14 la Settimana
missioni
Domenica 24 novembre si conclude l’Anno della Fede indetto da Papa Benedetto XVI
Le tappe di un pellegrinaggio lungo un anno Per ritrovare il gusto della fede
Dieci Giornate Internazionali, organizzare dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, hanno visto arrivare a Roma fedeli provenienti da ogni parte del mondo per il pellegrinaggio ala tomba di Pietro. Tra i diversi eventi, tutti caratterizzati dalla professione di fede, dalle catechesi, dall’adorazione eucaristica e dalla messa in piazza San Pietro con il pontefice, particolarmente significativo è stato l’incontro con i cresimandi e i cresimati, durante il quale papa Bergoglio ha conferito il sacramento della confermazione a 44 ragazzi. L’appuntamento con le Confraternite ha receduto il grande raduno dei movimenti, delle associazioni e delle aggregazioni laicali del
18 e 19 maggio, mentre dal 26 al 29 settembre si sono ritrovati in Vaticano i catechisti, un mese prima, cioè, del megaincontro delle famiglie. “Nell’Anno della Fede, vogliamo ringraziare il Signore per il dono della vita,
Sobrietà
Tutti a tavola senza tv Fa bene alla salute del corpo e dello spirito
Cenare insieme al resto della famiglia, senza il sottofondo della tv e aspettando che tutti finiscano di mangiare prima di alzarsi sono le buone regole di educazione che dovrebbero abitare in ogni casa. La buona notizia è che adottarle fa anche bene alla salute, aiutando i bimbi (ma anche i genitori) a non aumentare di peso e a mantenere un indice di massa corporea nella norma. La scoperta è di un gruppo di studiosi americani e olandesi, che per alcuni mesi ha studiato le abitudini alimentari di 190 genitori e 18 bambini: risultato, guardare la tv mentre si mangia (e farlo da soli, magari in piedi) fa ingrassare. Soprattutto i maschi, tanto attenti ad addominali e muscoli scolpiti. Addio palestra, allora: tutti a tavola! (da Popotus – novembre 2013)
inntutte le sue manifestazioni; e nello stesso tempo vogliamo annunciare il Vangelo della vita”, ha detto Francesco alla Giornata dell’Evangelium vitae a cui è seguita quella dei seminaristi, dei novizi, delle novizie e di quanti sono in cammino vocazionale. Il 2 giugno si è svolta poi l’adorazione eucaristica in contemporanea mondiale: un evento mai accaduto prima che ha permesso ai fedeli del mondo intero, dalle Isole Cook a Reykiavyk, in Islanda, passando per il Cile, Burkina Faso, Taiwan, Iraq, Bangladesh, Stati Uniti e Filippine, di pregare insieme, alla stessa ora, per le intenzioni proposte dal papa.
Un cammino che continua con vitalità ed entusiasmo
“Diverse iniziative sono state aggiunte grazie alla disponibilità e dedizione di Papa Francesco: la sua presenza è stata un incentivo maggiore per esserci” (Mons. Fisichella)
Venerdì 3 gennaio 2014
Incontro Diocesano dei L’antenna del papa contro la “dea tangente” Ragazzi Il Papa condanna chi incassa Missionari tangenti e “perde la dignità” Francesco denuncia: “la pratica della corruzione dà dipendenza e toglie dignità”
“Non si può dire che tutti fanno così! Preghiamo per i loro figli” “Forse oggi ci farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco: anche questi sono affamati, sono affamati di dignità! Pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente e se ne accorgano che la dignità viene dal lavoro degno, dal lavoro onesto e non dalle strade facili che ci tolgono tutto”. (da Il Gazzettino del 09/11/2013)
“Con Gesù verso la periferia”
Da Jesus - novembre 2013
Quando una rivista rende solidali Con i missionari alle periferie del mondo
Ringrazio con tutto il cuore per la rivista Jesus, che mi raggiunge puntuale e a tempo debito. Dimostrazione evidente della carità operativa dei lettori, che magari proprio nella giornata missionaria si ricordano dell’aiuto liberale che permette a noi di essere legati mentalmente e spiritualmente con la vostra Chiesa universale, oltre il mare e il deserto. La carità degli altri dà coraggio in questi tempi di insicurezza, dove l’instabilità economica e sociale si fa sen-
tire negativamente con pochi segni di speranza. Grazie a tutti con affetto P. Teclom Berhane frate cappuccino – Asmara (Eritrea) Mi è stato comunicato che il mio abbonamento è scaduto proprio mentre chiedevo di cambiare indirizzo. Io ringrazio di cuore per tutti gli anni di cui ho potuto usufruire della generosità dei lettori e ricevere Jesus gratis. La rivista mi è stata di grande aiuto negli anni passati, in missione attiva nel
mondo sperduto del Kenya. Ora, dopo 50 anni di apostolato diretto, sono stata mandata a Nairobi, la capitale, nella casa regionale, dove cercherò ancora di rendermi utile. So che in Italia c’è crisi e alcune possibilità vengono meno. Da noi è peggio. Se fosse possibile, vorrei ricevere al nuovo indirizzo la cara rivista, compagna di missione e motivo di preghiera ecumenica. Grazie ancora. Suor Florinda Tosi Nairobi (Kenya)
domenica 24 novembre 2013
I nostri missionari ci scrivono da... Formazione in Brasilia Sono stata molto contenta di aver partecipato, in Brasilia, ad un incontro di formazione per il COMIDI diocesano, che sarebbe l’equivalente del nostro Centro Missionario Diocesano, con il coordinatore, padre Helio di Aracatù, la segretaria Maria Santana di Piripà e il tesoriere Fernando di Urandi. In giugno avevamo organizzato il primo incontro, con più di venti parrocchie, per formare il gruppo che avrebbe portato avanti l’animazione missionaria in diocesi, il COMIDI (Consiglio Missionario Diocesano), in vista della formazione dei COMIPA (Consiglio Missionario Parrocchiale). É un progetto che già da molti anni padre Paolo e Letizia avevano cercato di portare avanti, ma solo ora abbiamo trovato le condizioni perché cominciasse veramente. La formazione, in giugno, era stata realizzata dalla religiosa Irmã Dirce Gomes, che, entusiasta per la nostra participazione e risposta, ci ha incentivato chiedendo alla CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile) l’appoggio perchè fossimo presenti ad un corso di formazione per COMIDI e COMIPA. Infatti, il corso si è svolto nel CCM, Centro Cultural Missionario, centro dove normalmente vanno i sacerdoti della nostra diocesi per imparare la lingua quando arrivano dall’Italia per la prima volta. Irmã Dirce è riuscita ad offrire il corso a noi quattro e il vescovo Dom Ricardo ci ha aiutato con il viaggio. Dai momenti avuti a disposizione per scambiare le nostre esperienze, è stato chiarito che l’animazione missionaria è al centro dell’attività del COMIDI, perché tutta la Chiesa sia missionaria, ogni pastorale, movimento e iniziativa, in vista della collaborazione con le Chiese sorelle più povere. Se non siamo missionari, moriamo, chiudendoci in noi stessi. Il tema della formazione riguardava i diritti umani e la discriminazione degli afrodiscendenti, chiamati oggi afrobrasiliani, un tema molto importante per tutta la Chiesa, ma soprattutto per chi lavora nell’animazione missionaria. Infatti, in una delle conferenze alle quali ho partecipato, si è detto che se guardiamo il Brasile dal punto di vista di chi ha la pelle bianca, è uno dei Paesi più ricchi del mondo, in espansione, emergente. Se lo vediamo dal punto di vista della popolazione afrobrasiliana e indigena, dello sfruttamento della natura e delle risorse naturali, è comparabile ai più poveri, viste le condizioni di vita, l’educazione pubblica, la salute. Inoltre il Brasile è uno dei paesi più razzisti e, in proporzione, è secondo in quantità di popolazione negra nel mondo, dopo la Nigeria. Continuano ad uscire grandi quantità di materia prima, si perpetua il meccanismo coloniale. Se in alcune aree la popolazione migliora le sue condizioni di vita, in molte altre tantissimi sono costretti ad abbandonare le proprie case per cercare lavoro, per fuggire alla secca, infine, a causa della discriminazione. Il salario degli afrobrasiliani è sempre minore dei bianchi e le donne rimangono tutt’oggi penalizzate. Quando una persona è classi-
ficata come negra ha maggiori difficoltà di trovare un lavoro che sia degno e pagato secondo la legge. Partendo dalla storia del Brasile, il padre e dottore in Filosofia, José André e il professore Paulo César, che insegnano nella facoltá di Passo Fundo, hanno spiegato che i diritti umani sono stati sistematicamente negati agli africani che sono venuti in maniera forzata nel continente americano. Ma soprattutto, hanno affermato che oggi è importante riscoprire le radici culturali africane per riscattare tutta una storia dimenticata perché scomoda. Infatti, essere afrobrasiliano non è solo avere la pelle negra, ma è tutta una cultura, una religione, un’espressione corporale e artistica, culinaria, ecc. Lo spirito di accoglienza famo-
comportamento razzista contro negri e indigeni impedisce di favorire studi sulla storia e sulla cultura dell’Africa e degli afrodiscendenti in Brasile e degli indigeni brasiliani. Per questo motivo, constatiamo che c’è un chiaro rigetto dello studio della cultura africana mossa da una visione molto grande e diversificata di concezioni, informazioni e conoscenze che convengono ad alimentare i pregiudizi e le azioni razziste. Quali sono le nostre attitudini davanti a questa grave questione?”. Possiamo concludere che l’incontro che sta avvenendo in varie parti del Brasile fra missionari africani, provenienti soprattutto dal Congo e dall’Africa subsahariana, come anche dalle antiche colonie portoghesi di Mozambico e Angola, sono
so del brasiliano, soprattutto nordestino, deriva da questo incontro di etnie. Il sud del Paese, colonizzato più dagli europei, è molto differente. Una sera sono venute due persone di una comunità rimanente di quilombola– antica comunità di schiavi rifugiati, dello stato di Goiás, che hanno mostrato come curare con le piante native del bioma serrado brasiliano. Un esempio di sviluppo sostenibile e di valorizzazione della cultura. Il prof. José André ha lasciato per i lettori della Settimana un piccolo messaggio da meditare: “Il pregiudizio e il
oggi di fondamentale importanza per la crescita della conoscenza reciproca di questi due grandi continenti, africano e americano. Ma è anche importante che ogni cristiano si sensibilizzi e abbia gli occhi ben aperti, perché oggi non è più possibile essere indifferenti ad una questione così importante che ferisce la dignità di tante persone che ancor oggi si portano dietro pregiudizi, disprezzo ed esclusione dal mondo del lavoro, della scuola e della politica per questioni razziali. Missionarie della Redenzione in Brasile
Famiglia Missionaria della Redenzione Ragazzi e genitori dei campi (10-12 anni) Il 24 novembre 2013 dalle ore 15.30 alle 18.00 incontro dei ragazzi e genitori dei campi. Tutti gli incontri avranno luogo presso Casa “Regina delle Missioni” di Via A. Mario n. 36 – a Rovigo – tel. 042523806.
radio kolbe
domenica 24 novembre 2013
Rovigo e Provincia 91.200 mhz Rovigo città 94.500 mhz
la Settimana 15
Lendinara 98.400 mhz Canda 98.700 mhz Ficarolo 98.500 mhz
Ponte Radio - Il romanzo storico ambientato in Polesine di Sondra Coizzi
Il mistero della dama di Chiunsano Tutto è nato con gli scavi archeologici nella campagna tra Gaiba e Ficarolo
Il Polesine è una terra di misteri. Ogni tanto ne emerge qualcuno di nuovo. Uno di questi misteri prova a svelarlo Sondra Coizzi (nella foto al centro), nel suo romanzo “La dama di Chiunsano” pubblicato da Alberto Brigo Editore. Romanzo che ci presenta nella rubrica “Ponte Radio”. Chiunsano è una località nella campagna Polesana, tra Gaiba e Ficarolo dove sono stati trovati i resti di una villa rustica romana e dove nel 1992 fu rinvenuto il corpo di una donna germanica del V secolo, di età matura, sepolta con tantissimi gioielli di oreficeria barbarica, sotto l’antica pavimentazione della domus. Da qui è nata l’ispirazione di Sondra che ha immaginato nelle pagine di questo libro, chi potesse essere questa persona che lei ha ribattezzato con il nome di Amalia. Certamente deve essere stata una donna importante del suo tempo, una condottiera ostrogota forse. Forse una donna in fuga verso la salvezza, verso Ravenna capitale del regno di Teodorico
il grande. Sondra ha iniziato a scrivere da piccola: «sono sempre stata una scrittrice, da quando ho letto il libro Pinocchio di Collodi, poi da adolescente intrattenevo una relazione con tre amiche di penna, che vivevano in varie parti d’Italia e che non ho mai incontrato e conosciuto di persona. Scrivevo anche tre quattro lettere alla settimana. Il mio scrittore preferito è da sempre Alessandro Manzoni. Poi adoro Umberto
Eco e Manfredi come autore di romanzi storici». Questo è il primo romanzo di Sondra, ma precedentemente aveva già scritto quattro libri, di cui due editi e uno inedito. Il primo libro è del 1994, ho raccolto della documentazione archivistica sulla storia di Gaiba, il comune che mi ha visto crescere, il secondo è sempre su Gaiba, sull’esperienza dell’alluvione del 1951, entrambi editi dal Comune di Gaiba. «Il ter-
Arab Rovigo - E’ ospite Anna Stomeo
Prevenzione anche per le immigrate Parla la responsabile degli screening dell’Ullss18
Nella puntata di Arab Rovigo in onda questa settimana è ospite Anna Stomeo dirigente medico che si occupa della programmazione e della valutazione degli screening oncologici per l’Ulss 18. Secondo le statistiche una donna su otto contrae il tumore al seno per questo la prevenzione è la prima medicina ed è quindi fondamentale fare conoscere a ogni cittadino come riconoscere e come curare e soprattutto affrontare il difficile percorso che ogni patologia impone al paziente. Dounia e Valentina hanno quindi voluto fare una puntata per comunicare alle donne italiane e alle donne di origini marocchine, che sono magari meno informate come sottoporsi agli screening oncologici. «Prevenzione vuol dire fare qualcosa in grado di diagnosticare la malattia prima che si manifesti - ha detto la Stomeo - lo screening è proprio l’intervento che permette di fare una diagnosi precoce anche al fine di riconoscere eventualmente il tumore quando è all’inizio, quindi adottando un intervento meno invasivo. Il test di screening viene condotto su una popolazione apparentemente sana. Di tutta la popolazione si individua la fascia di popolazione più a rischio di quella patologia oncologica, per esempio per il tumore al seno la fascia che va dai 50 ai 69 anni, per il tumore della cervice uterina la fascia di età è più ampia a va da 25 ai 64 anni e per il tumore del colon retto che interessa sia
uomini che donne abbiamo una fascia di età che va dai 50 ai 69 anni. E’ importante dire che il test di screening deve essere sensibile, quindi capace di individuare le persone malate ma anche individuare precisamente quelle persone che sono sane. E deve essere un test di facile esecuzione perché se è difficile da fare, potrebbe essere motivo di rifiuto da parte delle persone. La diagnosi viene fatta perché esistono delle cure efficaci e questi screening danno risultati importanti perché vediamo una riduzione della mortalità per i primi tumori che sono stati individuati che sono quelli della mammella e per la cervice uterina e abbiamo anche una diminuzione dei nuovi casi di tumore, perché
è possibile individuare le lesioni preneoplastiche che potrebbero diventare tumori veri e propri». Alle donne che ricadono in queste fasce di età ricevono una lettera che le invita a presentarsi nel caso di una mammografia, ad effettuare una radiologia che viene eseguita presso gli ospedali di Trecenta, Rovigo o Santa Maria Maddalena, in base al comune di residenza. L’appuntamento è fissato ma può essere spostato telefonando ad un numero specifico. Le attrezzature sono di ultima generazione e quindi molto precise. Le radiografie vengono lette da due radiologi per dare maggiore sicurezza. Se anche uno solo dei due ritiene che ci siano sospetti la persona viene richiamata per ulteriori accertamenti che sono anch’essi gratuiti. r. g.
Quando? In onda ogni martedì alle 11.00, il giovedì alle 21.30 e il venerdì alle 17.05
zo - ha detto la scrittrice - è uno studio su Santa Caterina Vegri di Ferrara e di Bologna di cui ho curato la sua opera manoscritta risalente attorno al 1450. Opera che è stata anche argomento della mia tesi di laurea e successivamente con l’aiuto di una collega abbiamo aggiunto ed assemblato altri documenti in modo da completare la ricerca ma questo libro non è ancora stato pubblicato. Invece il romanzo
della “Dama di Chiunsano” è stata proprio una mia iniziativa, scaturita cinque anni fa dopo essere stata in visita al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo dove sono custoditi i gioielli della dama». È nato così questo romanzo che è sì una storia inventata ma che è basata su elementi storici scientificamente provati e ricostruiti. L’illustrazione della copertina è opera di Sofia Boccato di Adria ed una specialista in illustrazioni di libri per l’infanzia. Alla fine del libro c’è un mini dizionario che riporta significato di parola che potrebbero risultare di difficile comprensione per il lettore. Roberto Giannese
Quando? Ponte Radio è in onda ogni lunedì e venerdì alle 18.20 e il martedì alle 21.30
Per un pugno di film
Il cinema in città Ospite Andrea Tincani
Questa settimana il nostro giro del mondo in 80 personaggi del cinema, fa un momento di sosta, perché è tornato a trovarci l’esperto di cinema Andrea Tincani che ci ha parlato della rassegna dell’Arci di Rovigo, “Il cinema in città”, in corso di svolgimento presso il Teatro don Bosco di Rovigo e che anzi si avvicina alla conclusione. Le proiezioni sono gratuite e si tengono ogni giovedì sera. Giovedì 14 è stato proiettato il Faust di Sukurov: «Un film importante della storia del cinema. E’ un film molto difficile perchè è uno di quei film in cui il regista è molto più colto degli spettatori medi. Poi la cosa che si gode è proprio la messa in scena del film e per un pubblico abituato agli effetti speciali è qualcosa di molto particolare, perchè lui fa uso solamente di trucchi ottici, quindi usa le lenti e gli obiettivi come si poteva fare dieci anni fa quindi non c’è l’uso del digitale e con attori molto bravi. Il film è stato presentato dal professor Gambato. Giovedì 21 novembre sarà la volta di “Qualcosa nell’aria”, che racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi che fanno il liceo dopo i fatti del ‘68 e che scoprono l’impegno politico. E’ uno dei miei preferiti. Poi chiuderemo in leggerezza, il 28 novembre, con un film melodrammatico,
che si chiama “Treno di notte per Lisbona”, anche qui con attori importanti ed è la storia di una ricerca degli effetti una vicenda avvenuta durante la rivoluzione dei garofani in Portogallo e c’è un bel quadro di descrizione sia dell’ambiente ma anche della vicenda amorosa che non è banale. E’ un film di estrema gradevolezza».
Quando? In onda ogni venerdì e sabato alle 21.30 e la domenica alle 17.30
Le nostre rubriche LUNEDI 10.00 “La Vergine Maria e la nuova evangelizzazione” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Insieme per pregare” a cura dell’Apostolato della Preghiera con Anna Cecchetto; 11.30 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 17.05 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 18.20 “Ponte Radio”, a cura di Roberto Giannese; 21.15 “Radio Volontariato” a cura del Centro Servizi di Volontariato di Rovigo, con Francesco Casoni. MARTEDI 10.00 “Polesine Coast to coast” con Thomas Paparella, Alberto Boldrini, Enrico De Stefani e Davide Trevisan; 11.00 “ArabRovigo” rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco, in studio Dounia e Valentina; 17.05 “La Vergine Maria e la nuova evangelizzazione”; 18.20 “Ritratto d’autore” a cura di don Bruno; 21.30 “Ponte Radio” ; MERCOLEDI 10.00 “Insieme per pregare”; 11.00 “Ritratto d’autore”; 17.05 “Sulle aldi di Maria Bolognesi”; 18.20 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 21.15 “Polesine Coast to coast”; GIOVEDI 10.00 “Voce Francescana” a cura del Ordine Francescano Secolare del Polesine; 11.00 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 17.05 “Polesine coast to coast” 18.20 “Radio Volontariato” a cura del CSV di Rovigo; 21.30 “ArabRovigo”rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco VENERDI 10.00 “La Vergine Maria e la nuova evangelizzazione” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Radio Volontariato” ; 17.05 “ArabRovigo” a cura dell’Associazione Casa Marocco; 18.20 “Ponte Radio”, 21.30 “Per un pugno di film” a cura di Simone Muraro; 22.30 “Polesine coast to coast”; SABATO 10.00 “Voce Francescana” 11.00 “Ritratto d’autore”; 17.05 “Insieme per pregare”; 17.40 “Librando” 18.20 “Buona Domenica”, riflessioni e commenti per la domenica a cura di Don Bruno; 21.30 “Per un pugno di film” ;
Polesine cost to cost
DOMENICA 10.00 “Insieme per pregare”; 11.00 “Voce Francescana”; 17.30 “Per un pugno di film”; 18.20 “Buona Domenica” a cura di don Bruno;
In onda questa settimana la decima puntata di Polesine cost to cost che ha come ospite Andrea Nalio. Prosegue dunque la rubrica radiofonica curata dai giovani di Thomas, Alberto, Enrico e Davide che cerca di portare un messaggio di gioia tra i nostri ascoltatori. La rubrica è in onda ogni mercoledì alle 21.15 ed in replica il giovedì alle 17.05. il venerdì alle 22.30 ed il martedì alle 10.00.
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 9.30 e 20.45 “Dall’alba al tramonto”, a cura di don Bruno Cappato; 8.30, 12.10, 20.00, 23.00 “La radio informa” con Roberto Giannese; 19.00 Santa Messa in diretta dal Duomo di Rovigo; 12.15 e 20.15 “Rassegna stampa ecclesiale” a cura di Enzo Costa. 22.00 Preghiera della sera.
16 la Settimana
rubriche
domenica 24 novembre 2013
angolo francescano a cura dell’Ordine Francescano Secolare del Polesine
Taunotizie Cercare e fare la volontà del Signore: in cammino con Francesco e Chiara d’Assisi “Che cercate?” chiede Gesù a due discepoli di Giovanni il Battista che avevano cominciato a seguirlo. (Gv 1,35-39). Chi va dal Signore si sente porre da Lui questo interrogativo. E’ un serio invito a verificare le attese, le aspettative. E’ un invito a verificare le intenzioni e le disposizioni della nostra persona: Io, che cosa cerco? Io “chi” cerco? Io cerco di conoscere e “fare la volontà di Dio”. Che cosa significa concretamente per me “fare la volontà di Dio?”. Non sono qui per continuare ad essere il centro della mia vita, sempre pronto a misurare con il “termometro del mio io” il livello della mia vita evangelica, ma sono qui per accogliere il dono di Dio: per accettare con riconoscenza quel regalo che, gratis, tu, o Signore, oggi, in questo periodo, vorrai farmi. Sono disposto a sintonizzare le mie attese sulla lunghezza d’onda del tuo amore. Francesco e Chiara d’Assisi nel cercare e fare la volontà del Signore possono essere nostri compagni di viaggio. Tra noi e Francesco e tra noi e Chiara c’è una spontanea simpatia, li sentiamo vivi, li sentiamo vicini a noi. La loro vita ci affascina perché in loro ammiriamo quello che anche noi vorremmo essere. Ammiriamo la gioia, la semplicità, l’armonia, la serenità, la concretezza e vorremmo cogliere qualcosa di segreto della loro vita riuscita. Questo mistero è il loro rapporto con Dio: qui c’è la ragione di tutto e se non si parte da qui non si può capire nulla della loro vita. Francesco e Chiara non teorizzano, ma vivono un’esperienza forte che prende tutto il loro essere, tutta la loro vita. Francesco e Chiara non sono persone francescane, ma, per strade diverse, diventano francescane. Francesco e Chiara non hanno una metodologia da offrirci, ma ci indicano una via, uno stile di vita, con cui affrontare il cammino della nostra vita. Essi ci dicono innanzitutto che una sola cosa è necessaria: cercare il Signore più e prima di ogni altra cosa, cercare il Signore più e prima della preghiera, più e prima del servizio, più e prima di tutto. Solo se cerchiamo Lui, Egli stesso ci donerà in seguito: la preghiera, il servizio, e tutto il resto. Francesco e Chiara ci dicono di cercare il Signore per la via dell’amore e amarlo “perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19). E il primo comandamento è lasciarsi amare da Lui. Francesco dice: “Tutti amiamo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutta la capacità e la fortezza, con tutta l’intelligenza, con tutte le forze, con tutto lo slancio. tutto l’affetto, tutti i sentimenti più profondi, tutti i desideri e la volontà il Signore
Iddio, il quale a tutti noi ha dato e dà tutto il corpo, tutta l’anima e tutta la vita; che ci ha creati, redenti, e ci salverà per sola sua misericordia; lui che ogni bene fece e fa a noi miserevoli e miseri, putridi e fetidi, ingrati e cattivi”. (FF69). Poiché da Lui mi viene tutto, lo cerco e lo amo con tutto; tutto può avvicinarli al Signore o allontanarmi da Lui. Chiara scrive ad Agnese di Praga: “....con tutta te stessa ama Colui che per amor tuo tutto si è donato”. (FF2889). Cercare il Signore per Francesco vuol dire volgersi a chi può dare di più, a chi può rispondere alla sete di vita che c’è in lui. A Spoleto il Signore chiese a Francesco: “Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?” E dopo una notte inquieta, le Fonti ci riportano l’episodio del ritorno di Francesco ad Assisi, aspettando “che Dio, del quale aveva udito la voce, gli rivelasse la sua volontà, mostrandogli la via della salvezza”. Dicono le Fonti che “ormai il suo cuore era cambiato. Non gli importava più nulla della spedizione in Puglia: solo bramava di conformarsi al volere divino”. (FF 1401). E il Signore non lascia deluse le attese di chi confida in Lui. “Cercherai il Signore tuo Dio e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l’anima” (Dt 4,29). Cercare il Signore è scoprire che Colui che cerchiamo è il primo a cercarci: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Ap3,20). Cercare il Signore, allora, significa aprirgli la porta della nostra vita perché possa entrarvi come Signore e non come un ospite qualsiasi. Possiamo cercare il Signore sempre, in ogni occupazione e situazione, studio, lavoro, famiglia, salute, malattia, amicizia, affetti, riposo....Francesco dice: “ Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi niente si frapponga. E ovunque, noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno e ininterrottamente crediamo veramente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all’altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in Lui, e amano Lui....” (FF71). Di Chiara e delle sorelle, le Fonti Francescane raccontano: “Hanno meritato di elevarsi alle altezze della contemplazione, ed è in questa che esse imparano ciò che devono fare ed evitare, e gustano la felicità di stare nell’intimità con Dio, perseverando il giorno e la notte nelle lodi e nelle preghiere” (FF352). Anche noi possiamo porci in ricerca di Lui e porci in un rapporto con Lui che prende tutta la nostra vita. Cercare il Signore significa allora cercalo chiedendo a Lui la grazia di cercarlo sempre, con fedeltà senza gloriarci dei doni che egli ci fa. Francesco diceva spesso ai suoi frati: “Nessuno deve illudere se stesso, autoesaltandosi ingiustamente, per cose che può fare anche un peccatore. Diffatti un peccatore può digiunare, pregare, piangere e macerare la propria carne. Questo solo non può fare: essere fedele al suo Signore. Dunque noi dobbiamo gloriarci solo in questo caso: se rendiamo a Dio la gloria che è sua; se lo serviamo con fedeltà; se ascriviamo a lui, tutto quello di cui ci fa dono” (FF1105). (1 - continua) Francesca Magon
In campagna
Giornata del Ringraziamento
“La terra si rinnova sempre nel miracolo delle stagioni, come la vita dà tanti piccoli atti di fiducia e di coraggio che uniscono intelligenza e fatica, fede e azione, libertà e responsabilità”. E’ l’incipit a firma del Consigliere Ecclesiastico Nazionale Coldiretti Don Paolo Bonetti che apre la presentazione dell’invito a celebrare la 63^ Giornata Provinciale del Ringraziamento che si è svolta a Crespino domenica 17 novembre. La Festa parte da lontano, dal 1951 quando l’Italia cominciava piano-piano in mezzo a tante difficoltà di ordine economico, sociale, politico, ad uscire dal dopo guerra per avviare quello che sarebbe stato chiamato il “miracolo economico”. In una quindicina d’anni dalla fine del conflitto che aveva prostrato il Paese, le generazioni dei nostri padri e nonni lo raddrizzarono
Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita ma superando le difficoltà
portandolo a pari dignità dei paesi vincitori nello scenario internazionale. Alla moneta di allora, la Lira, venne assegnato l’oscar della stabilità. Altri tempi si dirà, certo, ma anche i nostri non sono scevri da problemi. Ne sono coinvolti aspetti culturali del tutto nuovi generati dal vertiginoso progresso scientifico al quale pare difficile adeguare nel tempo necessario la nostra capacità relazionale e questo implica i disagi socioeconomici che la quotidianità ci presenta. “La terra si rinnova sempre nel miracolo delle stagioni”… e questo fa della gente dei campi una categoria di lavoratori particolarmente fortunata, pur in mezzo alle difficoltà che deve affrontare e che, a differenza delle altre operose categorie, sono di duplice natura: economica, cioè di mercato e
climatica, configurandosi il settore primario, come pochi altri, quasi totalmente in attività a cielo aperto. Quest’anno l’andamento meteo è stato inclemente. Le piogge primaverili hanno ostacolato le semine delle colture erbacee e dei trapianti che
- CHE COS’È IL CENTRO DI AIUTO ALLA VITA? E’ un servizio di volontariato a disposizione della donna che si trova in difficoltà a causa di una maternità difficile. - CHI PUÒ RIVOLGERSI AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Ogni donna in una situazione difficile per la sua maternità: la ragazza non sposata che attende un figlio; la donna già madre che aspetta un altro bambino e ha bisogno di aiuto; ogni
costituiscono l’asse portante dell’economia verde. Fra semine fatte male, risemine, ritardi da rischiare il fuori tempo massimo concesso dalle caratteristiche biologiche delle colture – come nel caso della barbabietola- e la successiva estate siccitosa con i disastri meteorologici – nubifragi e grandinate- il 2013 farà storia. I danni stimati superano il miliardo di euro. L’ ISTAT azzarda una prima stima: cala il valore aggiunto con il Pil verde che dovrebbe arretrare del 1,9% nel confronto con l’anno scorso. E’ un’annata un po’ difficile, ma la gente dei campi ne ha affrontate e risolte ben altre sempre guardando con Fede e ringraziando il Buon Dio, Colui che tutto può rinnovando il “miracolo” prima richiamato. Alla prossima. Orazio Cappellari
donna che ha paura di un figlio, che non riesce ad accettarlo che lo sente come un problema - CHI C’È AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Una donna che ti capisce, e ti offre la sua amicizia. Volontari qualificati per darti un aiuto, un consiglio, ospitalità, informazioni sui tuoi diritti e sui diritti del bambino. Se ne hai bisogno puoi trovare aiuti domestici di emergenza e famiglie amiche da cui avere ospitalità.
Orari Sante Messe Adria Adria-Cattedrale: Festive 7.30 9.15 - 10.30 - 12.00 - 18.30; Feriali: 7.30 - 9.00 - 18.30; Prefestiva 19.00. Casa di Riposo: 16.30. Divin Lavoratore: Festive: 9.30 11.30 - 18.00; Feriale 18.00; Prefestiva 18.00. Tomba: Festive: 8.00 - 9.30 - 11.30 - 19.00; Feriale: 8.00 - 18.30; Prefestiva: 19.00. S. Vigilio: Festive: 8.00 - 10.00; Prefestive: 18.00. Rovigo Duomo Concattedrale: Festive: 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 - Feriali: 8.00 - 10.00 - 19.00 SS. Francesco e Giustina: Festive: 10.00 - Per i cattolici anglofoni 11.00 (Chiesa del Cristo) - 11.30 18.30 - Feriali: 18.30 (Chiesa del Cristo, tranne al sabato) Rovigo Commenda: Festive: 8.00 - 10.00 - 11.30 - 18.00 - Feriali: 7.00 - 18.00 Maria SS.ma Madre di Dio (delle Rose): Festive: 8.30 - 10.30
- 12.00 - 18.30 - Feriali: 8.30 18.30 S. Bartolomeo Apostolo: Festive: 8.00 - 10.00 (Iras - infermeria ore 10.00) - 12.00 - 18.00 - Feriali: 8.30 - 18.00 (Iras - Casa soggiorno sabato ore 16.45) S. Pio X: Festive: 8.30 - 10 - 11.30 - 17. Prefestiva: 17 - Feriali: 8.30 (al mercoledì alle 17). S. Antonio: Festive: 10.00 in Casa Serena - 11.00 - 18.30 - Prefestiva: 18.30 - Feriale 18.30. Tempio “La Rotonda”: Festiva: 10.30 - Feriale: 9.00 Centro Mariano: Festiva: 10.00 Feriale: 7.30 S. Domenico: Festive: 9.00 - 11.00 - 18.00 - Feriali: 8.00 - 18.30. Cappuccini: Domenicale e festivo: ore 7.30 - 9.00 - 11.00 - 17.00 Prefestiva: ore 17.00 - Feriale: ore 9.00 - 17.00. S. Rita: Festiva: 10.00 - Feriale: 18.00 (solo al Sabato) Carmelo della Trasfigurazione: Festiva: 8.00 - Feriale: 7.30. Ancelle della SS.ma Trinità: Festiva 8.30 - Feriale: 7.30.
Ricordo
Modestia, pietà, operosità
Walter Marchiori (1924-2013) il sacrista dei Cappuccini E’ vissuto nel nascondimento durante tutta la sua lunga giornata terrena il sacrista dei Cappuccini di Rovigo Walter Marchiori, che di recente ci ha lasciati. Da diversi anni, a seguito di due cadute accidentali, una delle quali causata da un’automobilista (i soliti pirati della strada), era ospite dell’infermeria di Conegliano, in compagnia, fra gli altri, del venerato e assai noto P. Martino, ora quasi centenario. Il quadrinomio che fa da titolo a questa sentita affettuosa memoria, riassume gli 89 anni di Walter, stimato e benvoluto da tutti per le sue belle doti natura e di grazia. Il mio pensiero corre al “Tributo dell’uomo semplice”, immortalato dal geniale innovatore pennello di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. E tanti altri riferimenti consimili potrebbero soccorrerci… Il sottoscritto lo trovava spesso assorto nella preghiera o concentrato nella lettura di qualche testo della biblioteca del cenobio.
Nel lontano 1975, ad esempio, mi prestò una pregevole biografia del Serafico Padre curata dal cappuccino Fra Leopoldo de Cherance. Chè, Walter, non era privo di una sua meritevole anche se superficiale cultura da autodidatta. E con che buon gusto, con quanto senso estetico, formava i mazzi di fiori che adornavano la cara, sobria ma luminosa chiesa di S. Lorenzo da Brindisi! Con quanto amore, cortesia e premura si occupava dei poveri, da sempre frequentatori della nostra comunità francescana! Walter, nella sua semplicità, era un signore! Giunse nel convento rodigino quasi contemporaneamente a P. Igino Astori, un’istituzione in città, notissimo ai moli frequentatori dei nostri Frati. Chi, come me, ha conosciuto e stimato per più di 40 anni Walter, facendo sovente ricorso alle sue preghiere, non poteva non tributargli questa affettuosa riconoscente testimonianza. Mario Andriotto Mutarelli
Radio Kolbe 91.2 e 94.5 Farmacie di turno Farmacie di Turno notturno e diurno a Rovigo nella settimana dal 24 al 30 novembre 2013 Domenica 17 - dr. Dian, Corso del Popolo, 284 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine. Lunedì 18 - Tre Colombine, Via L. Barucchello, 10 Rovigo. Martedì 19 - Comunale n. 3 Via Tre Martiri, 61 Rovigo. Mercoledì 20 - Sant’Ilario, Viale Gramsci, 34 Rovigo. Giovedì 21 - S. Pio X Via Amendola,15 Rovigo. Venerdì 22 - Rhodigium S.A.S, Via Umberto I, 44 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine. Sabato 23 - Tre Mori, Via Zanella, 14 Rovigo; Comunale n. 2 San Apollinare; pomeriggio: Tre Colombine, Via L. Barucchello, 10 Rovigo.
• ROVIGO - Vicolo CAMPANA, 1 TEL. 0425 27779 Orari: Lunedì e Martedì 16-18; Mercoledì 10-12; Venerdì 10-12 • ADRIA - P.tta CAMPANILE, 11 TEL. 0426 900040 Orari: Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 • TRECENTA C/O OSPEDALE SAN LUCA tutti i Mercoledì dalle ore 9,30 alle 11,30
C/O TORRE CIVICA Piazza Garibaldi - Trecenta il Giovedì dalle ore 15 alle 17 • C/O Ufficio EPACA – Via G. Garibaldi CASTELMASSA - 2° Mercoledì di ogni mese dalle ore 15 alle 17 • Centro di Raccolta Ex Scuole di Runzi – Bagnolo di Po - 2° Domenica e ultima di ogni mese dalle ore 15 alle 17 S.O.S. VITA NUMERO VERDE 800.813000
cultura
domenica 24 novembre 2013
Accademia dei Concordi: conferenze di cultura musicale
Igor Stravinsky: “La sagra della primavera” Il rinnovamento della musica nel primo Novecento
L’Accademia dei Concordi ospita un ciclo di sei conferenze musicali, ogni lunedì, ore 18, fino al 16 dicembre. Le prime si sono tenute l’11 e il 18 e la prossima sarà il 25 novembre. Non esito a definire di alta cultura il programma, proposto con linguaggio e mezzi didattici che lo rendono comprensibile anche a chi possiede un’elementare conoscenza musicale. “Verso la Grande Guerra. Tempo, spazio, idee e musica tra Otto e Novecento” è un percorso che si propone di analizzare la crisi che investe non solamente la musica ma tutta la cultura, dall’arte alla letteratura, alla filosofia, alla psicoanalisi. I primi due incontri sono stati condotti dal maestro Vincenzo Soravia, direttore del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo e docente di Storia della musica per Didattica della musica, e dal maestro Giuseppe Fagnocchi, titolare della cattedra di Musica da camera, presso il “Venezze”. Soravia è pure presidente dell’Associazione Universo Musica che tende a valorizzare l’importanza dell’esperienza musicale nella formazione della persona. Esperti in ricerca musicologica, i due relatori hanno alternato momenti di analisi
e di confronto fra le diverse espressioni artistiche, che sembrano avvertire e anticipare gli echi della guerra. Il maestro Soravia ha sottolineato in particolare gli aspetti artistici, psicologici e filosofici. Il maestro Fagnocchi ha evidenziato quelli storici e letterari, eseguendo brani dimostrativi al pianoforte e mettendo a disposizione dei presenti una sua collezione di foto, cartoline, medaglie e reperti della grande guerra. Le mostre degli ultimi decenni hanno portato al grande pubblico impressionisti, espessionisti, cubisti e futuristi. Tutti accorrono per ammirare Munch, Cézanne, Monet, Picasso o Kandinsky. Diversa la reazione di fronte alle opere di musicisti con-
temporanei dei pittori citati. Il merito di queste conferenze sta proprio nell’aiutarci a capire una musica così diversa da quella di un Vivaldi, di un Albinoni o di un Mozart. Ecco allora che i grandi maestri di avanguardia, Debussy, Ravel e Stravinsky (nella foto) da un lato, Schoenberg, Berg e Webern della Scuola di Vienna dall’altro, non ci sembrano così lontani dalla nostra sensibilità ma forse più vicini in questo momento di crisi di valori. Maurice Ravel è quello più popolare, grazie al suo famoso Bolero, diffuso dai dischi in vinile della collezione Fabbri Editori negli anni ’60 ed entrato nel mondo della danza. Una musica che esprime il disagio dell’uomo, annichilito da un Novecento meccanico e tecnologico. Musicisti che vanno alla ricerca di una dimensione spirituale e innata del tempo, come Kandinsky la cerca nella pittura. Un uomo – afferma Debussy – si salva se sa mettersi in ascolto del proprio io. Se la pittura rivela un modo diverso di percepire lo spazio, con punti di vista e piani che si sovrappongono e sconvolgono le regole della prospettiva, la musica rivela un modo diverso di percepire il tempo. La sonata si disgrega come una figura in Picasso. Il tem-
po cronologico si deforma, la melodia non decolla, i silenzi sono momenti di attesa, di ansia come quella vissuta da un soldato in trincea, i suoni sono rumore, sono deflagrazioni in battaglia. Brandelli di musica, lacerazioni, suono di campane, ricordo di casa, aberrazioni sonore per esprimere il dramma della guerra. “Pause del silenzio” è il titolo significativo di una composizione del 1917 che diede fama internazionale a Gian Francesco Malipiero. Un discorso a parte meriterebbe G. F. Malipiero, a torto spesso ritenuto nobile veneziano, perché nato a Venezia e perché porta questo cognome. Le sue radici sono rodigine dalla fine del ‘500. Il nonno Francesco, nato a Rovigo nel 1824, fu il primo ad aprire la vita musicale in famiglia. G. Francesco, nel primo Novecento, guiderà la fase di rifondazione della musica italiana, mediando le tendenze europee di rinnovamento linguistico con la nostra tradizione sei-settecentesca. Lunedì 25, Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile, con momenti di analisi e di esecuzione, proporranno “Le Sacre du Printemps” (1913) di Igor Stravinsky (1882-1971) [Riproduzione riservata]. Graziella Andreotti
Rovigo - Palazzo Casalini
Ricordo di Loredana Capellazzo La Barbujani rende omaggio ad una cara amica rivisitandone le opere
Una serata emozionante vissuta nel ricordo di Loredana Capellazzo. Venerdì sera, la splendida cornice di Palazzo Casalini, sede di Rovigo Banca, ha accolto l’evento organizzato dall’associazione culturale, ‘Renzo Barbujani’, voluto per ricordare la cara amica Loredana, scomparsa un anno fa. L’idea, nata da Stefania Paron, è stata applaudita da un nutrito numero di persone, che hanno riempito in ogni ordine di posto la bella sala di Palazzo Casalini. ‘La poesia nasce dal cuore del poeta, continua a parlare nel tempo, al di là di ogni confine, al di là del mistero della vita e fa germogliare nuove riflessioni, nuove speranze’, questo il tema della serata, dove le opere di Loredana sono state rivisitate e l’atmosfera allietata da piacevoli intermezzi musicali. Sono state poi presentate le opere di noti pittori e degli allievi del Laboratorio di pittura ‘Barbujani’, ispirate dalle stesse poesie. Il Direttore Generale di Rovigo Banca, il dottor Ruggero Lucin, ha ricordato Loredana dando il benvenuto ai tanti presenti. “È stata una persona che ha dato molto all’associazione. Se siamo qui, è perché Loredana è una persona speciale”. Al suo fian-
co, la coordinatrice Stefania Paron ha voluto ringraziare Rovigo Banca per l’ospitalità e le tante persone che con la loro presenza hanno voluto omaggiare Loredana. Anche il presidente dell’associazione culturale Barbujani, Arnaldo Pavarin, nel ringraziare il pubblico, ha voluto ricordare Loredana ed il legame di profonda amicizia e stima che aveva con l’associazione. Molto commoventi le parole dell’assessore provinciale alla cultura, Laura Negri, che ha portato anche i saluti della Presidente della Provincia, Tiziana Virgili. “Ho conosciuto Loredana quando ero Sindaco a Bergantino – così l’assessore Negri -, una persona tanto semplice quanto determinata a credere nella forza della parola come forma artistica. Mi ha sempre colpito la sua perseveranza, la sua voglia di trasmettere il suo amore per la parole e per l’arte. Aveva una poetica che arrivava al cuore con semplicità”. La serata, a cui ha partecipato anche Luciana Bernardinelli, cognata di Loredana, è proseguita con la lettura degli scritti di Loredana Capellazzo, oltre alla presentazione delle numerose opere esposte a Palazzo Casalini. L’iniziativa proseguirà in
Pescheria Nuova, con l’esposizione delle stesse splendide opere realizzate in laboratorio, dal 17 al 23 novembre 2013. Chi era Loredana Capellazzo Loredana Capellazzo, nata a Badia Polesine, si era laureata in Lettere, all’Università di Padova, con una Tesi in storia. Insegnante di scuola Media, sposata con Dante e con un figlio, Daniele, aveva cominciato presto il suo cammino da scrittrice. Amava inventare storie e racconti, prendendo spunto da episodi conosciuti, da incontri quotidiani. Il suo primo libro, ‘Perché si ruba a un angelo’, viene pubblicato nel 1999 ed è ambientato a Venezia, città molto amata da Loredana. Tra le sue opere,
‘Buck e signora’, ‘Il Cavaliere Fulvo e altri incantamenti’, ‘Stelle Basse’, ‘Lettera Firmata’, biografia dell’artista Sandro Penzo di Chioggia. ‘Quando finisce l’estate’ è l’ultimo suo libro, scritto del 2012. Tra le tante esperienze maturate in ambito artistico, anche due libri pubblicati a ‘quattro mani’. Assieme a Paola Trivellato ha realizzato un romanzo storico, ambientato nel Polesine, la trilogia ‘Il Colore del tempo’ mentre, con Roberta Fava, ha scritto un romanzo fantastico, ‘La Rosa d’argento’, ambientato tra Spagna, Portogallo e Italia. Loredana non era solo una scrittrice, ma anche critica letteraria, organizzatrice di eventi e poetessa. Una sua silloge è stata infatti pubblicata a novembre 2012 nella microantologia I Poeti contemporanei di Roma. Intensa e di grande qualità è stato anche il lavoro prestato per l’associazione Barbujani. Da una sua intuizione è infatti nato il laboratorio di scrittura creativa, nel 2004, che coordinava assieme ai tanti volontari dell’associazione. Eclettica, delicata, sensibile e dotata di fantasia, Loredana è rimasta nei cuori di tutti i componenti dell’associazione ‘Renzo Barbujani’, che domani cercherà di applaudire ancora una volta alle sue mirabili opere.
la Settimana
17
In libreria Opere ritrovate e riscritte da Ivo Forza
Il respiro della classicità Un patrimonio da non perdere
Leggere un libro, un classico, riempie cuore e mente. Calvino lo definiva “un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire”. Succede però che molti non lo sanno e, nell’intento di saziare comunque qualcosa, leggono ciò che difficilmente diverrà modello esemplare per le generazioni future. A meno che non si riscrivano i canoni della classicità, operazione quest’ultima che non appare poi così difficile se si vanno a leggere le classifiche che periodicamente quotidiani e magazine sfornano sulla scorta dei libri più venduti nelle librerie. Che non dico debbano nelle loro gerarchie esserci sempre autori che davvero nella storia hanno segnato un punto, ma che si spieghi almeno che quelli che oggi ne toccano le vette a base di numeri commerciali – che so, Volo, Littizzetto, addirittura Lapo Elkann e Jovanotti per non dire di quella signora britannica e le sue 150 sfumature - non hanno nulla a che fare con quella cosa seria che è lo scrivere. Tuttavia i margini per sperare, non ostante tutto, nell’affermazione di alcuni valori che l’arte del narrare ha sempre offerto al di là di mode e ideologie, sono ancora ampi e oggetto ancora di una qualche occupazione attraverso l’esercizio, per quanto solo di laboratorio, di iniziative editoriali tese a riproporre autori saldi nella storia. E’ il caso di un piccolo editore, il vicentino Ivo Forza che, dietro la quasi banalità della riedizione di uno splendido racconto di Tolstoj, che lui stesso riscrive, ravviva emozioni un po’ perdute riammettendone una da tempo in sofferenza: l’incanto. Si tratta di “Cosa fa vivere gli uomini” che il grande romanziere russo pubblica nel 1881, dopo una lunga e sofferta preparazione, conquistando in breve uno straordinario successo di popolarità in particolare tra i ceti più modesti superando, nelle vendite, addirittura il suoi romanzi più noti, l’ “Anna Karenina” e i “Fratelli Karamazov”. Tolstoj scrive questo splendido racconto alla “redde rationem” di un travaglio spirituale angoscioso che lo porta a ripensare profondamente il messaggio cristiano. Dalla lettura del Vangelo di Giovanni, Tolstoj, approda a una nuova religiosità dove, superando gli schemi della dogmatica ortodossa, dà un’interpretazione di novità del messaggio cristiano che, tra l’altro, così spiega: “Dio non è al di sopra degli uomini, ma è negli uomini, nei gesti d’ amore che gli uomini compiono gli uni per gli altri”. La trama del piccolo libro è di assoluta semplicità all’opposto, tuttavia, della speculazione filosofica che vi è in essa nel dire e nei comportamenti dei personaggi, fattori essenziali in una moltiplicazione di effetti riguardanti la società, la sua etica e il suo spirito. E’ la metafora dell’Angelo di Dio, della manifestazione divina tra gli uomini, del prodigio misterioso del tramite oltre la ragione, l’intelletto; in esso è l’estremo del fascino che avvolge, che incanta. Che incanta il povero, che seduce l’uomo della cultura, delle arti. Michail, ecco il nome dell’Angelo che appare a Semen – i protagonisti della novella – in fondo è lui che detta il cenno per l‘adempimento di quanto vi è di sacralità in noi che, a nostra volta, a seconda delle nostre forze, ce ne facciamo accorti. Nell’artista, il suo spazio è ancora più grande. Michail diventa fratello di Daniel e di Cassel, i due angeli di Wim Wenders ne “Il Cielo sopra Berlino” che incontrano anche loro Semen, in un anziano di nome Homer, indomito nel cercare tra le rovine di Berlino, una pace, una serenità. Come Andreas Kartack, il minatore senza tetto de ”La leggenda del Santo Bevitore” di Joseph Roth, che riceve da uno sconosciuto, certo un angelo, una somma di denaro a patto di riportarla ai piedi della Santa di Lisieux. Come gli angeli di Chagall, tema della copertina del libro, con cui, nella straordinarietà della sua arte, canta una umanità che ha perduto la confidenza con Dio. Leggendo dunque questo Tolstoj, già tormentato da quella sua revisione spirituale, nella sua Jasnaja Poljana, l’ultimo sprazzo di vita libero prima del tragico ultimo viaggio, oppresso e abbandonato, verso la Crimea, si ritrovano i grandi temi delle fede e della speranza cristiana. Ecco allora l’occasione, con questa piccola iniziativa editoriale, di ridare sapore a un palato mai sciupato, ora solo raggrinzito da una cascante ruga che, per gran parte, oggi, è fatta passare per cultura. Gabriele Cappato Il libro è reperibile unicamente attraverso una richiesta di informazioni/ordine all’indirizzo info@infinitoconcentrico.it oppure attraverso il numero 334 3445299
18 la Settimana
caritas
! !
Sulle strade dell’uomo!
di don Dante Bellinati
“Pensavo...”
Ci sono due modi per “lasciare segni” viaggiando nel mondo.! C'è chi va in giro per i propri interessi e lascia segni di distruzione, indifferenza, sfruttamento e orgoglio. Questi vanno in cerca dei luoghi migliori per fare affari, dei paradisi fiscali per frodare il fisco, delle aree ricche di risorse naturali ancora intoccate, dei campi adatti per le coltivazioni estensive per il biodiesel, dei paesi dove la manodopera locale si può ancora sfruttare, dei focolai di guerra per vendere sempre più armi. Purché si possano fare soldi, leciti o illeciti, si arriva ovunque: traffico di persone, prostituzione, gioco d'azzardo, sfruttamento di risorse, affossamento di rifiuti pericolosi, costruzioni enormi di bacini idroelettrici, acquisizione di grandi estensioni di terre, libere o meno... e chi più ne ha più ne metta. Anche certo turismo rientra in questa categoria: vado dove ho voglia, spendo bene i miei soldi e mi diverto, faccio esperienze uniche in “isole felici”, prendo tutto quello che posso senza lasciarmi coinvolgere più di tanto dalle situazioni locali. Importante è avere belle foto da mostrare agli amici.! C'è chi invece viaggia seguendo il filo rosso dell'amore e della gratuità. Si va per conoscere e condividere, per costruire e guarire, per abbattere barriere e gettare ponti. Si va per gioire delle meraviglie che Dio opera nel cuore degli uomini, per portare amore dove c'è odio, pace dove impera la violenza. Si va per scoprire le tracce di Dio nel volto degli uomini, per rinnovare i legami profondi che uniscono tutta la famiglia umana, per condividere la buona notizia che Dio in Gesù ama gli uomini, ogni uomo, con preferenza per i piccoli, i poveri, gli oppressi.! Troppo idealista il secondo approccio? Forse. Ma certo ci sono moltissime persone nel mondo che pagano di persona per questo, senza averne un tornaconto personale. Papa Francesco è uno di questi viaggiatori che esce da sé, dal ruolo e dalle formalità per farsi incontro agli altri, per farsi carico dei drammi di ogni persona, per gridare che la guerra non è mai una soluzione. E con lui tanti altri viaggiatori di pace e di amore, tanti sconosciuti e umili, missionari e volontari, religiosi e semplici cristiani, che si spendono per lasciare tracce d'amore sulle strade dell'uomo: segni indelebili nel cuore di ciascuno. Lo possiamo essere anche noi, io e te.! Gigi Anataloni
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PER TUTTI CAUSALE: Filippine Per informazioni su deducibilità e detraibilità: vedi sito Caritas Italiana http://www.caritas.it/ home_page/come_contribuire/ 00000041_Come_contribuire.html
domenica 24 novembre 2013
PRIMO PIANO - Prevista per domenica 1 dicembre, in tutte le chiese d’Italia, una giornata di preghiera e una colletta nazionale per le vittime del tifone Haiyan. Dalla Cei stanziati già 3 milioni di euro. Papa Francesco: “Queste sono le vere battaglie da combattere” !
Filippine: il I° dicembre raccolta straordinaria in tutte le Chiese “Unire le forze per aiutare i nostri fratelli e sorelle delle Filippine, colpiti dal tifone. Q u e s t e s o n o l e ve r e b a t t a g l i e d a combattere”. È questo l’invito di Papa Francesco rivolto al termine dell’Udienza generale di mercoledì 13 novembre ricordando le vittime del tifone Haiyan dei giorni scorsi. Raccogliendo l’invito del Papa, la Conferenza episcopale italiana lancia una raccolta di fondi straordinaria per domenica 1 dicembre 2013 in tutte le chiese d’Italia per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità. “La Conferenza episcopale italiana aveva già messo a disposizione 3 milioni di euro e Caritas Italiana si era subito affiancata alla Caritas locale per sostenerne i primi interventi – spiega una nota di Caritas italiana -. Caritas Filippine è riuscita sin da domenica a raggiungere i sopravvissuti attraverso le reti diocesane e parrocchiali e sta ora concentrando la sua azione nelle zone di Palo, Jaro, Capiz e Cebu”. A Manila, invece, la sede della Caritas è diventata un centro operativo dove 250 volontari sono al lavoro per confezionare pacchi con generi alimentari (soprattutto riso e farina) che vengono poi distribuiti alle famiglie di Leyte.
“Sono già partiti 10 camion di aiuti alimentari destinati a Ormoc – spiega la Caritas - , un camion per Bogo City e sono stati forniti medicinali e vestiti all’ospedale di Cebu. Nelle prossime settimane si prevede di raggiungere con 20 mila pacchi di alimenti altrettante famiglie nelle 9 zone più colpite”. A rendere complesse le operazioni di aiuto alla popolazione, le pesanti piogge. “Oltre 670 mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e si stima che almeno 500 mila abitazioni siano state distrutte. Una delle principali priorità è dunque quella di dare un riparo a questi sfollati e la Caritas ha già fornito 32 mila tende. In collaborazione con il Crs della rete Caritas è stato messo a punto un piano globale di interventi per 20 milioni di dollari in favore di 100 mila famiglie, 500 mila persone, che prevede
alloggi, di emergenza e permanenti, distribuzione di acqua, prodotti per l’igiene, attrezzature per la cucina e generi non alimentari di prima necessità. Inoltre si coinvolgeranno le comunità locali nella pulizia e nella rimozione delle macerie dalle aree colpite”. Gli interventi in atto in questi giorni, pari a circa 1 milione di dollari, spiega la Caritas, sono la prima parte di questo piano più vasto dell’intera rete Caritas in risposta all’emergenza che intende accompagnare le comunità filippine anche nel mediolungo periodo. Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas. Le donazioni possono essere effettuate anche attraverso bonifico, oppure online seguendo le istruzioni riportate sul sito internet della Caritas italiana.
Nuova social card: entro l’anno i primi soldi Ad oggi sono 8.470 le domande presentate nelle città con oltre 250 mila abitanti selezionate per la sperimentazione della nuova social card. All’appello, però, manca ancora Roma, dove sono stati destinati 11,7 (oltre il 23 per cento) dei 50 milioni di euro stanziati per le 12 città coinvolte, ma che a due mesi dalla scadenza del bando in tutte le altre città non ha ancora pubblicato il suo. Dalla nostra analisi delle domande affidate ai diversi comuni (Milano, Torino, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo) emerge un panorama variegato. In alcuni casi le domande corrispondono quasi esattamente al numero di card assegnabili, in altri sono migliaia le famiglie che resteranno fuori dalla nuova social card. La stima dei beneficiari di questa misura – l’unica in Italia per la povertà assoluta, insieme alla prima versione della Carta acquisti lanciata dal
ministro Tremonti nel 2009, e tutt’ora in vigore – è di 13.350 famiglie in totale, 10 mila delle quali (escluse le oltre 3 mila di Roma) riceveranno i primi soldi entro l’anno. In Sicilia è boom di domande. Con ogni probabilità sarà Roma ad avere il primato di domande tra le 12 città, ma nell’attesa che venga emesso il bando sono due città siciliane ad occupare i gradini più alti del podio: con oltre 5 mila domande raccolte entro il 19 luglio scorso, al primo posto c’è Palermo, al secondo posto Catania, con 4.600 domande pervenute al comune al 20 luglio 2013. In fondo alla classifica Verona e Venezia, rispettivamente con 358 e 284 domande presentate. Mentre si attende che il comune di Roma possa avviare le pratiche, le altre città non resteranno a guardare. La sperimentazione prevede una erogazione tra i 230 e i 400 euro a famiglia, contrariamente alla “vecchia” Carta acquisti che dà 40 euro al mese. “Puntiamo a pagare l’ultimo
Diario • 25 novem bre, Rovigo, Casa Sant’A per CdA “Str ndrea, 4° inco umenti di lett ntro corso ur a del cont • 27 novem esto terr itori bre, Rovigo, ale”. C omitato di ge Fondo strao stione proge rdinar io di so tt o lidar ietà • 29 novem bre, Castelgug lielmo (RO), parrocchiale. incontro per Car itas
In Bacheca Servizio di consulenza per l’immigrazione in collaborazione con la Prefettura Organizzazione del servizio ✓ Il servizio è gestito dall’associazione Sant’Andrea Apostolo della Carità in collaborazione con la Caritas diocesana mediante volontari. ✓ Centro di ascolto per le esigenze specifiche della popolazione immigrata. ✓ Sportello Badanti, incrocio domanda e offerta. Ubicazione:
Giorni e orari di apertura:
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Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 09:00 - 12:00
bimestre di quest’anno – spiega Raffaele Ta n g o r r a , d i r e t t o r e g e n e r a l e p e r l’inclusione presso il ministero del Welfare -. Forse non ce la faremo in tutte le città, ma abbiamo fatto tutto a tempo di record e programmi di questo genere necessitano di tempi di gestazione più lunghi. Tuttavia, contiamo di farcela”. Su RS, l’agenzia giornalistica di Redattore Sociale, la tabella e l’analisi dei dati provenienti dai diversi Comuni interessati, le spiegazioni del ministero del Welfare sui numeri contenuti di alcune città, i tempi per l’allargamento della sperimentazione a tutto il Sud Italia e anche al Nord, gli stanziamenti dei fondi città per città. E una comparazione tra dati Istat e Inps tra i dati della povertà assoluta e la “vecchia” Carta acquisti, che raggiunge meno di un terzo delle famiglie italiane in stato di grave indigenza. da Redattore Sociale
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Ceregnano
Festa vicariale delle Famiglie Nutrita partecipazione
Lo slogan era “Famiglie insieme.. e perché no. Ricarichiamoci” e questo era lo scopo della mattinata trascorsa domenica (17 dicembre) mattina dalle famiglie della Vicaria di Villadose che comprende le parrocchie di Villadose, Ceregnano, San Martino di Venezze, Gavello,
Pezzoli, Lama, Beverare, Canale e Cambio. Un centinaio di persone fra adulti e bambini ha partecipato con grande entusiasmo. Il ritrovo era presso il teatro di Ceregnano dove le coppie di sposi si sono confrontati sulle attività che vengono fatte nelle rispettive parrocchie e hanno
fatto un gioco per capire quali sentimenti e desideri animano i vari gruppi famiglie. I bambini nel frattempo sono stati affidati ai figli più grandi del gruppo famiglie di Ceregnano che li hanno fatti giocare e stare insieme. Alle undici il gruppo ha partecipato alla Messa celebrata da don
Piero Mandruzzato e animata dalla corale Alfa Omega diretta dalla maestra Silvia Spadon. La mattinata di festa è terminata con un ricco aperitivo denominato “Aperìmessa” che ha messo tutti d’accordo sulla positività del momento vissuto insieme. (m.p.)
Ricordato Stefano Gobatti Nel centenario della morte 1913-2013 vita donata all’arte”, degli autori Proff.ri Tommaso Zaghini e Corrado Ferri. Ora nel centenario della morte di Stefano Gobatti, ancora Bergantino
80° anniversario di un olocausto Ucraino (1932-1933)
Commemorazione di una tragedia poco conosciuta
Sabato 23 novembre 2013 tutti gli ucraini, sia in Ucraina, sia quelli sparsi nel mondo, accenderanno una candela per commemorare l’Holodomor (cioè l’assassinio di massa attraverso la fame) in ricordo dei milioni di morti nella immane tragedia, che ha colpito la popolazione del territorio ucraino negli anni 1932-1933. A Rovigo, dopo la Santa Messa, che si celebra alle ore 14.30, sarà fatta memoria del tragico avvenimento e saranno accese le candele a ricordo di quell’olocausto. La commemorazione Holodomor è organizzata dal Protopresbitero Oleksandr Sapunko, sacerdote cattolico di tradizione bizantina della Comunità Ucraina di Rovigo, presso la Chiesa di Santa Maria delle Fosse in via G.Piva.
24 novembre 2013
Pellegrinaggio a piedi Rovigo-San Bellino
… mentre parlavano e discutevano, Gesù si avvicinò e si mise a camminare con loro (Luca 24,15-16) Programma: ore 8,15 Ritrovo in piazza dei Cappuccini a Rovigo; ore 8,30 Benedizione e partenza; ore 11,30 Sosta a Costa di Rovigo; ore 13,30 Sosta a Fratta; ore 15,30 Arrivo a S. Bellino; ore 16,00 Santa Messa in Basilica. Per informazioni tel. Francesco 347 0504405 – Lorenzo 347 6633954.
si ritrova a celebrare l’illustre cittadino, programmando due eventi commemorativi. Giovedì 17 ottobte alle ore 11 presso il Ridotto del Teatro Sociale di Rovigo si è tenuta una conferenza stampa-presentazione del “caso” Gobatti e del programma della celebrazione del Centenario. A detta conferenza, hanno presentato e sono intervenuti sull’opera di Gobatti, coordinati dal Prof. S. Garbato: il sindaco di Rovigo Bruno Piva, Tiziana Virgili presidente della Provincia di Rovigo, Laura Negri assessore alla cultura della provincia di Rovigo, Maria Luisa Coppola assessore regionale, Antonio Finotti, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e i direttori dei conservatori di Rovigo, Vicenza, Bologna e Roma. Infine il bergantinese Prof. T. Zaghini responsabile Fondi Gobatti Archivio Bergantino. Da tutti gli illustri intervenuti è stata magnificata la sua musica. Particolarmente accentuato è stato il ricordo del successo strepitoso ripportato da Gobatti, quando appena ventenne presentò la sua prima opera “I Goti” al Comunale di Bologna. Raccontano le cronche del tempo, che tra il pubblico era presente il grande poeta G. Carducci e tutta l’elite della cultura bolognese. Bologna dopo tanto successo concesse a S. Gobatti la cittadinanza onoraria, accogliendolo come nuovo idolo. Tanto successo non riuscì tuttavia a fermare la forte avversione della potente casa musicale “Ricordi”, che si sentiva danneggiata nei suoi interessi economici. Avverso gli fu pure quel mostro sacro di G. Verdi, che come puntualizzarono i cronisti del tempo, non esitò a sentenziare un giudizio “rancoroso”. Questo giudizio, purtroppo fu determinante nel troncare la brillante carriera dell’umile provinciale. All’amarezza e alla delusione, per la sua disavventura nel campo della musi-
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Itinerari spirituali
Etty Hillesum Dalle Edizioni Paoline
Bergantino
Sono passati 10 anni da quando la comunità di Bergantino si è ritrivata nella sala Auditorium alla presentazione del libro su Stefano Gobatti “Una
la Settimana
polesine
domenica 24 novembre 2013
ca, Stefano Gobatti si trovoò a dover affrontare un dissidio col padre che gli procurò il dissesto finanziario, al punto di renderlo in miseria. In mezzo a tante traversie che lo portarono ad umiliazioni e solitudine, S. Gobatti ebbe come conforto alla sua disperata esistenza, l’amicizia che lo legava al melarese M° Cesare Cugola. A questo sincero amico prima della sua morte, nella Casa di Riposo a Bologna, donò il suo pianoforte che lo accompagnò nel musicare le sue opere. Dopo la conferenza stampa tenutasi a Rovigo il secondo momento della celebrazione del centenario della morte di S. Gobatti è stato il conceto presso l’Auditorium municipale di Bergantino del coro di Verona tenutosi sabato 19 ottobre alle ore 21. Nel corso della serata sono state rievocate le vicende del “Caso Gobatti” al teatro comunale di Bologna e alla Scala di Milano che sono stati presentati brani fra le più belle pagine musicali del compositore bergantinese a cura del prof. T. Zaghini. Il successo della celebrazione del centenario della morte di S. Gobatti è da attribuirsi a quanti, autorità e cittadini si sono prodigati nel promuovere la figura dell’illustre concittadino, incompreso e bistrattato in vita, dandogli l’onore che merita. Ildo Testoni
In occasione del settantesimo anniversario della morte, fratel Michael Davide Semeraro ripercorre l’itinerario spirituale di Etty Hillesum, modello per un percorso di crescita interiore sempre attuale. L’itinerario spirituale di Etty Hillesum, a settant’anni dalla sua morte nel campo di sterminio di Auschwitz (30 novembre 1943). Si tratta di un omaggio che fratel Michael Davide Semeraro rende alla giovane ebrea e al suo incredibile percorso spirituale ed esistenziale. Inizialmente lontana da Dio, Etty lo scopre guardando in profondità dentro se stessa e con l’aiuto di un’assidua preghiera. Nel suo diario scrive: “Dentro di me c’è una sorgente molto profonda. E in quella sorgente c’è Dio”. In questi settant’anni il seme della vita di Etty Hillesum è diventato un albero su cui tanti hanno trovato rifugio e conforto attingendo a piene mani il balsamo necessario alle molte ferite della vita: le ferite ricevute, ma anche quelle provocate con la superficialità, l’egoismo, l’indifferenza. Diversamente dalle altre recenti pubblicazioni su questa figura poliedrica, il libro di fratel MichaelDavide si pone come modello per un percorso spirituale proponibile anche alle nuove generazioni, con il pressante invito a cercare Dio nella propria vita, partendo dall’incontro vero e profondo con se stessi. Scrive l’autore nell’introduzione: “Etty Hillesum è testimone della possibilità di trasformare la storia accettando di trasformare profondamente e radicalmente la propria vita. […] In queste pagine non ci sono chissà quali novità su Etty e sul suo percorso né sul suo destino, ma sono un modo per
creare un clima di ri-ascolto. Proprio come se ci trovassimo attorno al focolare per risentire le stesse storie, quelle di sempre. Eppure ogni volta che le riascoltiamo troviamo qualcosa che ritorna e nello stesso tempo rincuora”. Il libro è arricchito dalla prefazione del filosofo Giovanni Reale che, a proposito di Etty, scrive: “La vita va vista in due differenti modi. C’è la vita che abbiamo ricevuto in modo naturale, e c’è quella che possiamo ricevere in altro modo, ma che dobbiamo guadagnarci con fatica. […] La vita nel secondo senso è quella che costruiamo facendo zampillare dentro di noi quell’acqua viva, ossia giungendo alle radici e trovando Dio. Mi ha colpito, in modo particolare, un pensiero di Etty al quale Fratel MichaelDavide fa richiamo commentando una di quelle che egli chiama parole perle, ossia la parola tuttavia: «E tuttavia: siamo soprattutto noi stessi a derubarci da soli». In effetti, ciascuno di noi riceve quanto basta per essere se medesimo e svolgere i compiti che, in quanto tale, gli competono, in qualunque situazione si possa trovare. Ed è proprio questo che Etty ha saputo fare”. MichaelDavide Semeraro Monaco benedettino dal 1983. Dopo i primi anni di formazione monastica, ha conseguito il Dottorato in Teologia Spirituale presso l’Università Gregoriana di Roma. Coniuga la sua esperienza monastica con l’ascolto delle tematiche che turbano e appassionano l’uomo d’oggi, collaborando con alcune riviste, tenendo conferenze e accompagnando ritiri. Per ulteriori informazioni: www.lavisitation.it ETTY HILLESUM - Umanità radicata in Dio MIcHaELDavIDE SEMEraro pagine 144 euro 13,50
Seminario
Si ricorda Giuseppina Temporin A vent’anni dalla scomparsa
Mercoledì 27 novembre presso la chiesa del Seminario Vescovile san Pio X di Rovigo alle ore 18,30 sarà celebrata una eucarestia, presieduta da mons. Bruno Cappato, direttore di Radio Kolbe e del settimanale diocesano La Settimana, in memoria e suffragio di Giuseppina Temporin a venti anni dalla sua scomparsa. Giuseppina è stata una testimone della fede nel dolore e nella malattia sperimentata nel suo corpo e in tanti fratelli e sorelle. Lei che per la sua fede si considerava “graziata” a Lourdes, dove aveva recuperato la salute, sull’esempio del Beato Luigi Novarese ha dato vita in Diocesi di Adria-Rovigo al “Centro Volontari della Sofferenza”. Tantissime persone della Diocesi e del territorio hanno avuto modo di incontrala e di sperimentare la sua gioia di essere donna cristiana e ancora oggi ricordano il suo sorriso e la sua parola sempre carica di affetto, di amore di speranza. Giuseppina ha amato i sacerdoti e ha aiutato tanti ammalati a superare la tentazione di isolarsi, li ha raggiunti con le sue visite nelle famiglie e anche con i mezzi della comunicazione, attraverso la voce di Radio Kolbe e de La Settimana. s.r.
I SACERDOTI FANNO TANTO PER TUTTI NOI. Con un’Offerta possiamo ringraziarli tutti. VICINO AI SACERDOTI, VICINO AL CUORE DELLA CHIESA. Ognuno di noi è parte della Chiesa. La Chiesa è cosa mia, io le appartengo e lei mi appartiene. Se credo in Gesù Cristo, se ho questa speranza dentro il cuore, e non la disperazione, è merito suo, è della Chiesa che mi ha accolto. Perciò mi sento responsabile: tocca anche a me contribuire perché questa Chiesa possa accogliere tanti altri come me. Al cuore di tutto l’Eucarestia. E con Essa i sacerdoti. Vicini. E lontani, lontanissimi, che mai vedrò ma che esistono e hanno bisogno di me, perché io appartengo a loro e loro a me. Don Donato, a Roma è parroco di una delle 26.000 parrocchie italiane, e fa parte della Chiesa. Così come anche don Luigi a Rimini, don Giancarlo a Lamezia Terme, don Antonio a Napoli e via via, insieme a tutti i 37.000 sacerdoti diocesani, compresi quelli anziani e malati. Tutti sono nel cuore della nostra Chiesa.
ESISTONO REALTÀ IN CUI I SACERDOTI SONO L'UNICA LUCE. AIUTALI A TENERLA ACCESA. A difesa delle creature, di terra e acqua, dono di Dio. Don Maurizio Patriciello, parroco di San Paolo apostolo a Caivano, è oggi voce di tanti senza voce nella Terra dei fuochi. Un’area di due milioni di abitanti tra le province di Napoli e Caserta, dove da anni bruciano senza sosta roghi tossici, controllati dalla camorra. Un business senza fine, alimentato dallo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte di imprese di tutta Italia, nel silenzio di amministratori e politici corrotti o collusi con i clan. “L’anticamera dell’inferno” l’ha definita un comandante del Corpo Forestale. Oggi la mortalità sul territorio è doppia rispetto al resto del Paese. Non c’è
La responsabilità di provvedere economicamente al loro sostentamento torna su ogni fedele, proprio come un tempo, alle origini, quando tutto cominciò. Questione di “dovere” penserà qualcuno. Giusto. Prima ancora è questione di “fede” e di “affetto”, che danno senso al dovere. Innanzitutto c’è questo pensiero. Allora l’offerta, destinata esclusivamente al loro sostentamento, smette di essere un semplice esborso di denaro e diventa un gesto di comunione. Questo il senso della Giornata Nazionale che si celebra il 24 novembre. Comunione e libertà di donare. Il tempo donato è un gesto d’amore importante, verso il prossimo e verso Dio. E il Signore ama chi dona e chi “si” dona con gioia. Siamo liberi di donare tempo, sorrisi, confortare e aiutare. E liberi di sostenere economicamente la Chiesa anche tramite una piccola offerta destinata non solo al nostro parroco, ma a ogni “don” che si è offerto di servire Gesù e la Chiesa attraverso un “sì” alla Sua chiamata. Maria Grazia Bambino ormai una famiglia che non conti uno o due vittime. Hanno dai 9 ai 55 anni i nomi di quelli che don Maurizio ricorda nelle celebrazioni. “La terra avvelenata e tradita avvelena e tradisce l’uomo - dice il sacerdote - oggi i rifiuti vengono sia interrati, sia bruciati per non lasciare tracce”. In Italia, tra diffuse violazioni ambientali e cambiamenti climatici, sono sempre più numerosi i preti diocesani che si dedicano a questa nuova evangelizzazione, attraverso la custodia del creato. Perché dalla salvaguardia del patrimonio naturale dipendiamo per la salute e la vita. Don Patriciello non è solo. L’intera Chiesa è con lui. Dai vescovi e parroci campani a tutti i fedeli italiani che sostengono la sua missione, anche attraverso le Offerte per il sostentamento. Segno di vicinanza e corresponsabilità verso i nostri preti diocesani, che si fanno pane spezzato nell’annuncio del Vangelo e nel servizio ai più deboli.
DOMANDE E RISPOSTE SULLE OFFERTE INSIEME AI SACERDOTI CHI PUÒ DONARE L’OFFERTA PER I SACERDOTI? Ognuno di noi. Per se stesso, ma anche a nome della famiglia o di un gruppo parrocchiale. Importante è che il nome del donatore corrisponda ad una persona fisica. COME POSSO DONARE? ● Con conto corrente postale n. 57803009 intestato a “Istituto centrale sostentamento clero - Erogazioni liberali, via Aurelia 796 00165 Roma” ● Con uno dei conti correnti bancari dedicati alle Offerte, indicati sul sito www.insiemeaisacerdoti.it ● Con un contributo diretto all’Istituto sostentamento clero della tua diocesi. La lista degli IDSC è su www.insiemeaisacerdoti.it ● Con carta di credito CartaSì, chiamando il numero verde CartaSì 800-825 000 o donando on line su www.insiemeaisacerdoti.it DOVE VANNO LE OFFERTE DONATE? All’Istituto Centrale Sostentamento Clero, a Roma. Che le distribuisce equamente tra i circa 37 mila preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile tra 883 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, e 1.380 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita intera a servizio del Vangelo e del prossimo. E 600 missionari nel Terzo mondo. PERCHÉ OGNI PARROCCHIA NON PUÒ PROVVEDERE DA SOLA AL SUO PRETE? L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e fedeli, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della “Chiesa-comunione” delineata dal Concilio Vaticano II. CHE DIFFERENZA C’È TRA OFFERTE PER I SACERDOTI E L’OBOLO RACCOLTO DURANTE LA MESSA? È diversa la destinazione. Ogni parrocchia infatti dà il suo contributo al parroco. Che può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento. È pari a 0,0723 euro al mese per abitante. E nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria. PERCHÉ DONARE L’OFFERTA SE C’È GIÀ L’8XMILLE? Offerte e 8xmille sono nati insieme. Nel 1984, con l’applicazione degli accordi di revisione del Concordato. L’8xmille oggi è uno strumento ben noto, e non costa nulla in più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora l’Offerta copre circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare i nostri sacerdoti bisogna ancora far riferimento all'8xmille. Ma vale la pena far conoscere le Offerte perché questo dono indica una scelta consapevole di vita ecclesiale. E raggiunge anche i sacerdoti di parrocchie piccole e lontane. PERCHÉ SI CHIAMANO ANCHE “OFFERTE DEDUCIBILI”? Perché si possono dedurre dal reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 1.032,91 euro l’anno.