La Setimana n. 48 del 15 dicembre 2013

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laSettimana

radio kolbe

rovigo 91.2 e 94.5

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO

la nostra radio

Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIII - N. 48 - Una copia € 1,10 - Domenica 15 dicembre 2013 - (Esce il giovedì)

Calendario della Caritas

Insieme come una famiglia

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don dante Bellinati*

Caritas diocesana e la Settimana stanno distribuendo in questi giorni il tradizionale Calendario per l’anno 2014: “Calendario interetnico e interreligioso” dal titolo “ri-conoscerci in città”. La presentazione ne dà la ragione: “Dopo tante edizioni del Calendario Caritas che ci hanno portato in giro per il mondo tra giochi, spezie e case, quest’anno restiamo nella nostra città! Abbiamo chiesto alle donne (una cinquantina di straniere) che frequentano il corso di alfabetizzazione Vivere in Italia della Caritas Diocesana di Adria-Rovigo di guidarci attraverso la loro Rovigo, per conoscere, o meglio ri-conoscere, luoghi e strade che attraversiamo quotidianamente ma che prendono nuova luce visti attraverso i loro occhi. Le ragazze ci hanno raccontato la Rovigo che amano di più, i loro “luoghi del cuore”, scorci di città apparentemente comuni che acquistano valore perché legati ad un’emozione, ad un ricordo... strade che prendono vita camminandole”. Qualche giornale locale lo ha presentato come “calendario di volti, non di santi... dal calendario spariscono tutti i santi... la Caritas cancella i nomi dei santi”. E’ una bugia, ma qualcuno, prima di vedere il calendario, è rimasto sorpreso, se non scandalizzato. Una lettura attenta (e non preconcetta), completa (e non sbirciata) può dare il senso pieno del servizio che il calendario intende offrire: Sul piano sociale il calendario evidenzia come la città di Rovigo presenta un volto accogliente che favorisce l’integrazione degli stranieri; come risulti superata dalle donne straniere del corso la nostalgia dei loro Paesi che risultava emergente nelle precedenti edizioni del calendario e aperta la prospettiva di un sereno inserimento dei figli. Ancora possiamo leggere la presenza delle religioni straniere nel nostro territorio, e non solo la tolleranza reciproca, ma anche una armonia nella diversità riconosciuta, rispettata e feconda come avviene in una orchestra dove ognuno suona uno strumento e uno spartito diverso. Sul piano religioso la Caritas testimonia la presenza di volontari operanti nei servizi

medici, infermieristici e di accoglienza che al giudizio finale saranno giudicati da Cristo, indipendentemente dalle motivazioni che li guidano, come servizi fatti a lui. Tutto questo ci sembra in sintonia con quanto ci raccomanda Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium (n. 49): “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti. Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita. Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37)”. Nella stessa linea leggiamo l’intenzione che i Vescovi propongono all’Apostolato della Preghiera per il mese di dicembre: “Perché la Chiesa sia la famiglia in cui tutti gli uomini si sentono attesi e accolti per incontrare l’amore di Dio Padre e sperimentare la salvezza”. A correggere, poi, … la bugia della scomparsa dei santi, basterà prendere nota di 54 festività cristiane di santi e giornate particolari che rendono ecumenico il calendario (51 cattoliche e 3 ortodosse); di 16 festività di altre religioni che rendono interreligioso il calendario (8 islamiche, 6 ebree, 2 cinesi); di 21 festività civili che rendono il calendario... italiano. *Direttore della Caritas diocesana

iovani G

Un invito, un invito a raccontarsi. Ma a raccontare non solo ciò che hai fatto, ciò che ti riempie di soddisfazione, ciò che ti ha dato onore, ciò che ha messo in mostra la tua bravitù!! Un invito a raccontare i sogni e i progetti è quello rivolto dal Servizio di Pastorale Giovanile diocesano nell’anno 2013 – 2014 ai gruppi giovanili della nostra Diocesi. E vengono davvero raggiunti in tanti, perché ci raccontino come è possibile coinvolgere giovani e come questo sta per accadere davvero da Melara a Rivà, nella terra fra i due fiumi, nella Chiesa di Adria – Rovigo.

piazze per i giovani

Settimanale e Radio Diocesana per “convergere”insieme

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DIECI DOMANDE

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Festa diocesana dell’adesione

domenica 8 dicembre 2013 presso l’auditorium del conservatorio “F. venezze “ di rovigo

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con la loro testimonianza di vita hanno animato la chiesa e la società del Polesine

due vie onorano una centenaria presenza di devozione mariana

madre elisa andreoli, Fondatrice delle serve di maria riparatrici e suor maria dolores inglese, promotrice della missione di riparazione mariana

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I vescovi scrivono agli studenti e ai genitori

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I giovani di Ariano Polesine

rovigo 91.2 e 94.5

imPegnati nell’annuncio del vangelo in questa terra Polesana

Nella scuola è tempo di iscrizioni

...che si raccontano

radio kolbe

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Tempo di Avvento

Intervista a Suor Cristina Caracciolo Pag. 7


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