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laSettimana SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI ADRIA-ROVIGO Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 NE/RO Anno CXIII - N. 37 - Una copia € 1,10 - Domenica 29 settembre 2013 - (Esce il giovedì)
Diocesi di Adria-Rovigo - Anno Pastorale 2013-2014
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Popolo di Dio in missione L’impegno missionario della comunità diocesana
Solenne Veglia di preghiera per l’inizio del nuovo Anno Pastorale 2013-2014. L’incontro, presieduto dal Vescovo di Adria-Rovigo mons. Lucio Soravito de Franceschi ha avuto luogo presso il Duomo Concattedrale di Rovigo. Attorno al Vescovo i presbiteri responsabili degli otto Vicariati che danno vita alla comunità diocesana, i sacerdoti, i religiosi, catechisti, operatori pastorali, animatori e fedeli laici. Dopo il momento dell’accoglienza e della preghiera, il diacono con alcuni fedeli con ceri accesi, ha portato sull’altare il libro dei Vangeli. Una religiosa e alcuni fedeli laici hanno proposto la lettura di alcuni brani tratti dal Nuovo Testamento, soffermandosi a riflettere sulle tematiche fondamentali del Progetto Pastorale 2013-2014 quali: “Dalle tenebre alla luce”. “Dallo straordinario al quotidiano”. “Dalla Chiesa alle case”. Dopo la proclamazione del Vangelo il Vescovo Lucio ha illustrato dettagliatamente gli obiettivi del Programma Pastorale diocesano 2013-2014 (vedi pag. 3). A conclusione della sua omelia, mons. Soravito ha chiesto di recitare insieme la preghiera del “Popolo di Dio
in missione”. A conclusione di questo momento di preghiera e di riflessione il Vescovo ha consegnato ai presbiteri responsabili degli otto Vicariati della Diocesi di Adria-Rovigo il Programma Pastorale e le schede di riflessione da utilizzare nei diversi incontri parrocchiali e vicariali in preparazione alla missione diocesana. A loro volta i presbiteri vicari hanno consegnato il Programma Pastorale diocesano agli operatori pastorali, ai catechisti, agli animatori, che operano nelle diverse parrocchie, ai responsabili delle varie realtà ecclesiali, e aggregazioni ecclesiali diocesane, ai fedeli laici. Il nuovo Anno Pastorale ha intrapreso il suo cammino, così già da ora ogni credente, ogni battezzato, ogni fedele, è chiamato alla responsabilità nei confronti della comunità ecclesiale e della società civile, in tal modo ogni cristiano deve avvertire il compito di farsi missionario, evangelizzatore, cioè di portare a tutti la bella notizia del Vangelo di Gesù Risorto e salvatore di ogni uomo, e di essere “Popolo di Dio in Missione”. Settimio Rigolin
Mandati di ministero
pag. 4 e 5
Mons. Vescovo ha nominato Cappellano presso l’Ospedale Civile di Rovigo il M.R. MAGAROTTO don Camillo, trasferendolo dalla Parrocchia di Bosaro; ha nominato nuovo parroco di Bosaro il M.R. PISANI don Diego, che continuerà a guidate anche la comunità di Guarda Veneta; ha affidato la Parrocchia di Buso alla Cura pastorale del M.R. GALLIAN P. Mario, collaboratore presso la Parrocchia di S. Maria Madre di Dio in Rovigo e presso l’Ufficio Famiglia Diocesano.
Adria Cattedrale
Adria - Saluto ai frati Cappuccini pag. 11 e 19
Borsea
pag. 7
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la Settimana
comunità
domenica 29 settembre 2013
Rovigo - Seminario
Anno della Fede
La evangelizzazione "Nuova"
Il Vescovo e i Consacrati Avvio all’impegno pastorale
Sabato 21 u.s. nel Seminario diocesano, il Vescovo Lucio Soravito ed i Consacrati hanno dato avvio all’impegno, per l’anno pastorale 2013 – 2014. Erano presenti Religiosi di tutti gli Ordini Maschili e numerose Suore delle Congregazioni che operano in Diocesi. I Consacrati hanno concelebrato con il Vescovo, le Religiose hanno animato tutta la celebrazione. Il Delegato del Vescovo ha porto il saluto sia a Mons. Vescovo che ai partecipanti. L’Omelia del Vescovo Mons. Soravito si è soffermato sulla figura e sul Vangelo di Matteo di cui ricorreva la festa liturgica ed ha indicato nel suo Vangelo, il fondamento biblico del Programma Pastorale Diocesano che vuole fare della nostra Chiesa “il popolo di
Attività del Vescovo Domenica 29 settembre: Ore 9.30 - Pezzoli: celebra la S. Messa e amministra il sacramento della Cresima. Ore 11 - Gavello: celebra la S. Messa e amministra il sacramento della Cresima. Ore 19 - Adria, Cattedrale: celebra la S. Messa e apre la settimana di preghiera per la Festa quinquennale della B.V. del Rosario. Lunedì 30 settembre: Ore 11 - Rovigo, Tempio de “La Rotonda”: celebra la S. Messa per la Polizia di Stato, in onore di S. Michele Arcangelo. Ore 17.30 Canaro: incontra i cresimandi e alle 18.30 celebra la S. Messa in memoria della Patrona S. Sofia. Ore 21 - Adria, Cattedrale: anima la liturgia della Parola in preparazione alla Festa della B.V. del Rosario, proponendo una riflessione su: “Credere come Maria”. Martedì 1 ottobre: Partecipa alla visita della città di Roma, organizzata dalla Provincia di Rovigo per gli anziani, in questo mese di ottobre, “mese degli anziani”. Mercoledì 2 ottobre: Ore 9 Partecipa con gli anziani di Rovigo all’Udienza Generale del Papa Francesco a Roma, in Piazza S. Pietro, e porta al Papa, assieme ad alcuni membri del Comitato diocesano, le reliquie e le memorie della Beata Maria Bolognesi. Ore 21 - Adria, Cattedrale: anima la liturgia della Riconciliazione, in preparazione alla Festa della B.V. del Rosario, proponendo una riflessione su: “Amare come Maria”. Venerdì 4 ottobre: Ore 17 - Rovigo, Centro Giovanile “Don Bosco”: partecipa all’incontro di studio organizzato dalla Scuola diocesana per operatori pastorali. Ore 18.30 - Rovigo, Chiesa di S. Francesco: celebra la S. Messa nella festa di S. Francesco. Ore 20.30 - Lendinara, Convento dei Frati Cappuccini: celebra la S. Messa e partecipa alla processione nella festa di S. Francesco. Sabato 5 ottobre: Ore 17 - Adria, chiesa di Carbonara: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 21 - Rovigo, Duomo: partecipa alla installazione dei quadri del Beato Marvelli e di S. M. Chiara Nanetti e al successivo concerto di organo. Domenica 6 ottobre: Ore 9.15 - Adria, Cattedrale: celebra la S. Messa nella Festa quinquennale della B.V. del Rosario. Ore 11 - Canale: celebra la S. Messa ed amministra il sacramento della Cresima. Ore 18 - Adria, Cattedrale: partecipa alla celebrazione della S. Messa e alla processione con l’immagine della B.V. del Rosario.
Dio in Missione”. Assai interessanti i riscontri nel testo di San Matteo, anche perché essi ritorneranno lungo l’arco dei mesi dell’anno liturgico, come sostegno ed aiuto alla realizzazione del Piano Pastorale. Lo stacco 15 settembre 2013 Prima di entrare nella “Sala San Pio X° vi è stato il tradizionale spazio per lo “stacco” sia per un momento di ristoro che per permettere a tutti lo scambio di saluti e la conoscenza con i nuovi arrivati. I 10 religiosi e le oltre 50 suore hanno saputo fare veramente allegria e predisporre gli animi al secondo incontro. Per la Chiesa, che vive l’Anno della fede, Il programma pastorale perché in Dio il Padre amorevole Ha riconosca introdotto la seconda parte dell’incontro don Gianni che va cerca di ogni figliolaperduto, che hainraccomandato fedeltàpreghiamo. ai turni di preghiera di “Cattedrale spirituale”, ai ritiri spirituali mensili. Infine la raccomandazione per la domenica 2 febbraio 2014, Giornata Mondiale per la Vita Consacrata, che quest’anno è possibile fare in ogni parrocchia, perché quella diocesana è anticipata settembre 2013la ai Cappuccini di Rovigo a sabato 1 febbraio.22Ha preso poi parola Mons. Vescovo che ha presentato le idee e le finalità che animano il Programma pastorale, seguendo il sussidio che era stato offerto alle partecipanti. Il programma è l’ultima tappa dell’Educare alla vita buona del Vangelo. Esso stimola a crescere nella fede a farla divenire più adulta fino a farle essere Per gli uomini di eChiesa, forza e sostegno perché la Chiesa che è nel Polesine, divenga perché vivano l’Anno della fede Mons. Vescovo ha poi risposto “il Popolo di Dio in Missione”. coninterventi una attenzione privilegiata ai poveri e ai sofferenti agli delle Religiose. Gia e sia distaccata dalla brama di ricchezze, preghiamo.
Anno della Fede 29 settembre
Per tutti noi, perché in questo Anno della fede riscopriamo l’urgenza di vivere il Vangelo della carità condividendo il pane e la vita con chi è nell’indigenza, preghiamo.
La Parola... famiglia, giovani e poveri C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Tra noi e voi c’è un grande abisso. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano in questo luogo di tormento. Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. E Abramo : Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi». Il ricco è un uomo ma non ha nome (sono tutti uguali!), il mendicante non sembra uomo ma ha un nome che dice identità, si chiama Lazzaro. Le povertà e i poveri sono infiniti, mai uguali. L’uomo ricco si esaurisce tutto nella ricchezza, l’aggettivo vale più del soggetto. L’uomo ricco è ritratto in due momenti tipici: rivestito di indumenti di lana tinti
usato per persone e animali prostrati da ferite e malattie al portone del palazzo del ricco, le sue piaghe sono leccate dai cani, animali disprezzati e considerati impuri, come i porci. Eppure il ricco non solo lo avrebbe dovuto rifocillare, ma anche curare. Dopo tutto egli conosce Lazzaro: non era dunque per ignoranza che quegli giaceva negletto alla sua porta. Lazzaro non ha famiglia in vita; gode solo della pietà dei cani con cui condivideva le briciole. La morte lo porta nel seno di Abramo, accanto a lui, nella famiglia degli Angeli. I fratelli del ricco (giovani?) restano anonimi in vita e in morte, quando si è ricchi in vita si è disperati in morte. La povertà di Lazzaro sta alla porta del ricco, visibile e totale. Manca ogni bene materiale e umano di ogni livello. Il rovesciarsi bene-male e male-bene genera l’abisso definitivo e la felicità piena. La parabola scarica indignazione sulla ricchezza, sgomento sulla povertà, giustizia che salda i conti e li inverte. Offre come rimedio preventivo possibile non il miracolo dopo morte, ma l’ascolto della Parola quando si è in vita. Il miracolo è misericordia del cuore di Dio, l’ascolto è intelligenza dell’uomo che coglie la sapienza di Dio e con dignità responsabile la mette a frutto. Luca sembra voler esortare la comunità delle origini all’equa ripartizione dei beni e alla cura dei malati. Ciò richiede attenzione all’altro e dominio sulla spensieratezza. d. Dante
XXVI Domenica delTempo Ordinario - C
Un uomo ricco e un mendicante Luca 16, 19-31
con la porpora di Tiro, il colore associato alla dignità regale, e di bisso, cioè di tela di lino, tessuto egiziano molto prezioso; “banchettava lautamente”: il verbo che esprime lietezza, indica qui una mentalità secondo cui non si gode la vita che a tavola. Egli non vive una vita raffinata a danno di altri; la sua colpa è solo quella di godere spensieratamente la ricchezza. Il ricco ha fatto un cattivo uso della ricchezza solo per sé. Sembra non avere famiglia fino a quando non si rovescerà la sorte e si trova nella miseria dell’inferno bisognoso di una goccia d’acqua, tormentato dal fuoco: allora scopre di avere un padre e cinque fratelli. E il bisogno di relazioni si fa forte: “Padre Abramo”, ma la risposta “Figlio” resta formale e denuncia una lontananza collaudata nella vita terrena. E’ l’ora delle giustizia, non della misericordia. Vivace immagine descrittiva dell’egoismo del ricco è Lazzaro: il povero, forse eufemismo per lebbroso, “giace”, verbo
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L’interesse e il dibattito sul tema della nuova evangelizzazione si ferma spesso più sull’aggettivo “nuova” che sul sostantivo “evangelizzazione”. Di fronte al calo della partecipazione dei fedeli alla liturgia, è certamente più facile ed esteriormente sperimentabile rinfocolare le devozioni, magari col sussidio di visioni-apparizioni che muovono il sentimento. L’apologetica di vecchio conio non interessa più, ma si fa fatica a impegnarsi su una profonda riforma della nostra predicazione nel senso biblico e sostanzialmente liturgico. Si fa fatica anche a partire dalla domanda dell’uomo (d’oggi) e proporre la nudità della Parola di Dio senza fare un’autoreferenziale esercitazione della nostra poesia... Quali metodi (poiché non si tratta di contenuti) usare per “tradurre” il messaggio di Dio in Cristo? Le Proposizioni del Sinodo dei Vescovi offrono molte indicazioni sulla natura della nuova evangelizzazione (nn. 4-12): fonte, inculturazione, missionarietà, primo annuncio, sacra Scrittura...; sul ministero della Chiesa oggi (nn. 13-25): riconciliazione, diritti umani, media, sviluppo umano, bellezza, evangelizzatori, urbanizzazione...; sulle risposte pastorali (nn. 26-40): poveri, penitenza, spiritualità, confermazione, iniziazione, pietà popolare...; sui soggetti (nn.45-58): chiesa particolare, parrocchia, laici, giovani... Inoltre, difficoltà e complessità del problema risulta anche da quanto scrivono gli stessi Vescovi: “I padri sinodali chiedono umilmente al santo padre di valutare l’opportunità di emanare un documento sulla trasmissione della fede cristiana attraverso una nuova evangelizzazione” (n. 1). La risposta di Benedetto XVI nella catechesi dell’udienza generale del 28 novembre 2012 è stata: “La domanda centrale che oggi ci poniamo è la seguente: come parlare di Dio nel nostro tempo? Come comunicare il Vangelo, per aprire strade alla sua verità salvifica nei cuori spesso chiusi dei nostri contemporanei e nelle loro menti talvolta distratte dai tanti bagliori della società? Come parlare di Dio oggi?”. In queste parole di Benedetto XVI risuona la preoccupazione della chiesa per la nuova evangelizzazione della società contemporanea caratterizzata da una marcata secola-
rizzazione, una preoccupazione che è stata al centro del Sinodo dei vescovi e che ha ispirato l’indizione dell’anno della fede. GiàGiovanni Paolo II al Convegno ecclesiale di Loreto, riprendendo un concetto espresso da Paolo Vi dieci anni prima, aveva sottolineato come sia necessaria un’opera di inculturazione della fede, perché Vangelo e società moderna possano incontrarsi: “Occorre por mano a un’opera di inculturazione della fede che raggiunga e trasformi, mediante la forza del Vangelo, i criteri di giudizio, i valori determinanti, le linee di pensiero e i modelli di vita, in modo che il cristianesimo continui ad offrire, anche all’uomo della società industriale avanzata, il senso e l’orientamento dell’esistenza” (n. 7). Che cosa si intende, dunque, per inculturazione della fede? L’inculturazione è qualcosa che avviene – deve avvenire – nella vita di chiunque accoglie il Vangelo, allo stesso tempo, è un processo attraverso il quale la fede incontra la cultura, di un determinato luogo e di un determinato tempo e consente alla singola persona di vivere integralmente la fede non come realtà separata o contrapposta alla cultura del tempo, ma all’interno di questa. Entrando in dialogo e modificandola inevitabilmente con il fermento cristiano. Qual è lo stile giusto con cui ci si pone per l’inculturazione della fede? I padri conciliari avevano da parte loro già prospettato una risposta a tale questione, mettendo l’accento all’esigenza di un “adattamento” della fede nei confronti delle diverse culture. Così, mentre nel Decreto Ad gentes si sottolinea la necessità di un “accurato adattamento della vita cristiana” (n.22), la Costituzione Sacrosanctum Concilium indica tutta l’importanza di un adattamento della liturgia (nn 3740), e la Costituzione Gaudium et spes insegna che “tale adattamento della predicazione della Parola rivelata deve rimanere legge di ogni evangelizzazione” (n. 44). E’ importante notare come al centro di questo adattamento stia la vita cristiana. Qui sta il fine, lo scopo dell’azione di adattamento: rendere possibile, feconda, la vita cristiana e mantenere vivo, nell’azione della Chiesa, l’annuncio. d. Dante Bellinati
Agenda Diocesana Ottobre 2013
m Venerdì 4 p S.Francesco Patrono d'Italia m Sabato 5 p Ritiro delle Religiose Rovigo Centro Mariano ore 8.30 m Domenica 6 p Conclusione delle feste quinquennali della Madonna del Rosario Adria Cattedrale m Giovedì 10 p Incontro del Clero e dei Religiosi Rovigo Seminario ore 9.15 m Sabato 12 p Veglia missionaria Rovigo Duomo ore 21.00
m Sabato 19 Ritiro delle Religiose Trecenta Casa S. Antonio ore 9.00 m Domenica 20 p 87° Giornata Missionaria Mondiale m Giovedì 24 p Ritiro spirituale del Clero e dei Religiosi m Venerdì 25 p Incontri dei giovani nei Vicariati m Sabato 26 p Serata Famiglie relatore il dr. Aceti Rovigo D. Bosco ore 21.00
la Settimana
attualità
domenica 29 settembre 2013
Diocesi di Adria-Rovigo - CELEBRAZIONE DI APERTURA DELL’ANNO PASTORALE Rovigo, Chiesa Concattedrale – 20 settembre 2013
In occasione dell’apertura dell’Anno Pastorale 2013-2014 il Vescovo mons. Lucio Soravito de Franceschi ha proposto una riflessione sul tema della missione che proponiamo integralmente ai nostri lettori. Carissimi fratelli ed amici presbiteri, Carissimi operatori pastorali delle parrocchie, Carissimi fratelli e sorelle delle aggregazioni ecclesiali. Porgo a tutti voi un vivo ringraziamento per essere venuti a questo incontro di preghiera, con cui diamo inizio al nuovo anno pastorale 2013-2014. Siamo riuniti insieme per chiedere al Signore che ci aiuti a vivere nel modo migliore possibile anche questo nuovo anno pastorale. Lo iniziamo durante l’“Anno della fede”, che abbiamo aperto l’11 ottobre 2012: L’Anno della fede ci ha invitati a “riscoprire la gioia di essere amati da Dio” e a “ritrovare l’entusiasmo di comunicare la fede”. Nel corso dell’anno 2012-2013 abbiamo cercato di riscoprire il volto di Dio Padre e il suo amore, che si è manifestato in Cristo Gesù - il Dio crocifisso, morto e risorto per noi – e che ci è stato comunicato grazie all’azione dello Spirito Santo. In questo nuovo anno pastorale 2013-2014 siamo inviati ad annunciare a tutti l’amore di Dio per noi, a far conoscere Gesù Cristo e il suo vangelo ai nostri fratelli e sorelle, vicini e lontani. Il Signore ci chiama a diventare “popolo di Dio in missione”. Il Signore ci ha consegnato questo “mandato” con il battesimo. Infatti con il battesimo e la cresima, siamo stati “unti”, cioè “consacrati”, “mandati” ad annunciare Gesù Cristo e il suo Vangelo. Il Signore ci chiede di essere “missionari” nel nostro ambiente e di comunicare la nostra fede alle tante persone vicine che, pur battezzate, sono scivolate nell’indifferenza religiosa. Ci chiede di essere annunciatori del suo amore con la vita e la parola, con la testimonianza della carità e con l’annuncio esplicito del suo amore. 1. La nostra “missione” Ci aiuta a capire questa “missione” il Vangelo che abbiamo appena ascoltato. “Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a se in ogni città e luogo dove stava per recarsi” (Lc 10,1). Gesù inizia la sua missione, portando a tutti l’annuncio dell’amore di Dio. Ma chiede ai suoi discepoli di precederlo in questa missione: “Andate: io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”. I discepoli sono impacciati e impauriti. Ma Gesù li aiuta a superare la reticenza e la paura e li “manda” davanti a sé ad annunciare la bella notizia e a dire a tutti: “Si è avvicinato a voi il regno di Dio” (Lc 10,9). Anche noi, in forza del battesimo e della cresima, siamo mandati ad annunciare l’amore di Dio, che si è manifestato in Gesù Cristo, Signore morto e risorto. Dio ha manifestato il suo amore nella persona storica di Gesù Cristo, morto per noi, che egli ha risuscitato e costituito Signore e Cristo. E’ questo il cuore della nostra missione. Ma siamo mandati ad annunciare anche il suo progetto, che è il regno di Dio. Gesù è venuto in mezzo a noi per fare di tutti gli uomini una sola famiglia. Dio è in mezzo a noi, per costruire un mondo più giusto, più fraterno e più solidale e ci chiama a collaborare con lui per la realizzazione di questo progetto. Attraverso questo annuncio siamo chiamati a ridare fondamento cristiano ai valori della vita, della persona, della famiglia, della libertà, della giustizia, della fraternità, della solidarietà e a promuovere nell’uomo d’oggi la capacità di discernere il bene che è chiamato a fare. 2. Il primo spazio della missione: le case Dove siamo mandati ad annunciare l’amore di Dio e il suo progetto? Ce lo dice Gesù: i due luoghi dell’ evangelizzazione sono le case e la città. Innanzitutto le case. “In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa… Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno… Non passate di casa in casa” (Lc 10,5.7). La casa è lo spazio delle relazioni interpersonali. Gesù, inviando i discepoli “nelle case”, sottolinea il primato della persona e la necessità della relazione personale, per portare l’annuncio. L’incontro personale e il dialogo fanno nascere la domanda, che sta alla base dell’evangelizzazione (cf. 1 Pt 3,15). «Essere evangelizzatori vuol dire disporsi a camminare in mezzo al gregge: capaci di ascoltare il silenzioso racconto di chi soffre e di sostenere il passo di chi teme di non farcela; attenti a rialzare, a rassicurare e a infondere speranza». Oggi più che mai si rende necessario un accosta-
turare e le scelte pastorali che dobbiamo fare, per annunciare il Vangelo in modo credibile e convincente? 1) La condizione fondamentale di credibilità è la nostra fede convinta e gioiosa. La missione chiede a tutti noi, evangelizzatori e animatori, di essere cristiani entusiasti della nostra fede, “innamorati” di Cristo: questo amore per Cristo matura nell’ascolto assiduo della Parola, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, nella vita di carità, nella comunità parrocchiale. 2) Una seconda attitudine che dobbiamo maturare è la disponibilità a metterci in ascolto delle persone con uno stile di “compagnia”, ossia con lo stile con cui Gesù si è avvicinato alla samaritana (cf. Gv 4) o si è messo al fianco dei discepoli di Emmaus (cf. Lc 24); metterci in ascolto delle persone vuol dire essere attenti al loro “vissuto” e ai loro problemi. 3) La missione ci chiama a portare l’annuncio esplicito del Vangelo a tutti, valorizzando tutti i momenti e tutte le occasioni, che la vita ci offre; ci chiede di condividere la nostra esperienza di fede con coloro che incontriamo nel lavoro, nella scuola, nello sport, nel tempo libero. 4) La missione ci chiede di guardare la vita con gli occhi della fede e di scoprire i “segni dei tempi”, ciò che Dio sta facendo nel nostro tempo. Non dobbiamo avere paura di “stare” nel mondo di oggi: il regno di Dio è già impiantato in esso. Dobbiamo “amare” questo nostro tempo e cogliervi i “segni dei tempi”. 5) La missione ci chiede di rivisitare alcune scelte pastorali di evangelizzazione e di “aggiornarle” in base alle esigenze attuali: l’ iniziazione crismale, la pastorale giovanile, la preparazione dei giovani al matrimonio e alla famiglia, l’accompagnamento delle famiglie giovani, la rievangelizzazione dei genitori, la solidarietà con coloro che vivono situazioni di povertà e di malattia. 6) La missione ci domanda la disponibilità al dialogo e al confronto con tutti e fra tutti, credenti e non credenti; ci chiede di offrire occasioni di dialogo e di accettare il confronto tra le motivazioni del credere e del non credere, con un reciproco rispetto. 6. Prepariamo il “popolo di Dio” alla missione L’anno pastorale 2013-2014 è l’ anno in cui tutti siamo invitati a prepararci a svolgere la “missione diocesana”, mentre questa missione la svolgeremo nell’anno pastorale 2014-2015. Per prepararci alla missione, siamo invitati a svolgere le seguenti iniziative: 1) E’ necessario prima di tutto che prendiamo coscienza della nostra responsabilità nei confronti dell’annuncio del Vangelo ai non credenti e che maturiamo un atteggiamento di disponibilità alla “missione”. E’ importante che maturino questa responsabilità prima di tutto i membri del CPP e gli operatori pastorali. 2) Invito tutti voi, fedeli praticanti, ad incontrarvi nelle vostre parrocchie, nei primi mesi di questo anno pastorale 2013-2014, per riflettere sulla missionarietà, che è affidata a ciascun battezzato. A questo scopo utilizzerete le cinque schede del Quaderno: “Popolo di Dio in missione”, che sarà distribuito alla fine di questo incontro di preghiera. 3) Invito tutti voi a diventare evangelizzatori o animatori. Lo chiedo soprattutto alle persone di vita consacrata, ai fedeli che hanno frequentato la Scuola di formazione teologica, ai catechisti e agli altri operatori pastorali, ai membri dei CPP e delle aggregazioni ecclesiali. 4) Durante i primi mesi di questo anno pastorale 2013-2014 alcuni giovani e alcuni adulti portino in tutte le famiglie il “Messaggio al popolo di Dio in missione”, che ho pubblicato a Pasqua sul Bollettino diocesano e che sarà stampato in un depliant; con esso invito tutti i cristiani a mettersi “in stato di missione”. 5) Nella terza domenica di ogni mese celebreremo l’Eucaristia in ogni parrocchia con lo spirito della missione, orientando in tale senso la preghiera, la predicazione e le eventuali testimonianze; in quella Messa reciteremo insieme anche la “preghiera del popolo di Dio in missione”, che diremo insieme tra poco. Maria, Madre di Dio e Madre nostra, ci aiuti a vivere bene questo terzo anno post-sinodale, “a riscoprire la gioia di essere amati da Dio e a ritrovare l’entusiasmo di comunicare la fede”, ad annunciare il Vangelo con fierezza e con gioia a tutti i nostri fratelli, soprattutto a quelli che non sono né credenti, né praticanti. Rovigo, 20 settembre 2013 + Lucio Soravito de Franceschi vescovo di Adria-Rovigo
Popolo di Dio in Missione
IL CAMMINO PASTORALE NELL’ANNO 2013-2014 mento capillare alle persone, per proporre il messaggio cristiano (cf. CV 61). E’ necessario che incontriamo con discrezione i non credenti e gli indifferenti là dove questi vivono, e che stabiliamo con loro rapporti di amicizia e di dialogo e per comunicare loro la nostra esperienza di fede. Occorre che ci mettiamo in ascolto delle persone con lo stile della “compagnia” con cui Gesù si è avvicinato alla samaritana o ai due discepoli di Emmaus; la missione domanda di essere attenti al “vissuto” delle persone, esige di partire dai loro problemi, di scoprire i “germi di bene” che Dio ha impiantato nella loro vita. Noi annunceremo Gesù Cristo in modo credibile e convincente se, prima di tutto, ci metteremo in ascolto delle persone, se saremo attenti a cogliere le domande e le sfide che esse ci pongono. Una volta la gente del paese viveva all’ombra del campanile; non è più così; l’80% della gente in chiesa non viene più. Oggi siamo noi cristiani praticanti che dobbiamo metterci in mezzo alla gente, per capirne i problemi, le attese, le domande. Il che significa, per dirla con una battuta, che dobbiamo passare “dalla pastorale delle campane alla pastorale dei campanelli”; anziché attendere le persone in chiesa, è necessario che andiamo a cercarle nelle case. 3. Il secondo spazio della missione: la città Il secondo ambito dell’evangelizzazione è il paese, la città. “Quando entrerete in una città e vi accoglieranno,… curate i malati che vi si trovano e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio” (Lc 1,8-9). Il paese, la città è lo spazio del pubblico, del sociale. Per evangelizzare un paese, una città, bisogna “entrarvi”, cioè conoscerlo, accoglierne la cultura. Nel paese, nella città non si va per svendere il vangelo, ma per immettervi i valori evangelici (valore della persona, solidarietà verso i poveri, pace, giustizia...). I discepoli di Cristo non devono avere la pretesa di costruire un paese o una città cristiana, ma di immettere nella cultura l’ispirazione cristiana; la comunità ecclesiale è chiamata ad essere lievito, sale, luce, dentro il paese, dentro la città; è chiamata ad essere col vangelo coscienza cordialmente critica di ogni città. “Mangiate e bevete di quello che hanno” (Lc 10,7.8). “Mangiare e bere” significa accettare la situazione e la cultura senza pregiudizi. Dio ama questo mondo, nonostante il peccato che c’è in esso. Nessuna preclusione ideologica, politica, culturale deve impedire la missione. Bisogna “farsi tutto a tutti, per guadagnare tutti a Cristo” (cf. 1 Cor 9,22). Gesù ci chiede di partire da ciò che la gente è: ci chiede di conoscere la sua cultura, il suo modo di pensare, i suoi atteggiamenti positivi, ascoltando credenti e non credenti. Per giungere a questa conoscenza occorre il discernimento comunitario. «Ascoltare le attese più intime dei nostri contemporanei, prenderne sul serio desideri e ricerche, cercare di capire che cosa fa ardere i loro cuori e cosa invece suscita in loro paura e diffidenza, è importante per poterci fare servi della loro gioia e della loro speranza. Inoltre, non possiamo escludere che i non credenti abbiano qualcosa da insegnarci riguardo alla comprensione della vita e che dunque, per vie inattese, il Signore possa in certi momenti farci sentire la sua voce attraverso di loro» (CV 34). Ma non basta che ascoltiamo. Noi cristiani siamo chiamati a permeare la cultura del nostro tempo con l’annuncio del Vangelo, per rinnovare gli stili di vita, i criteri di giudizio, i modelli di comportamento degli uomini d’oggi e per ridare fondamento cristiano a quei valori che rendono la nostra vita degna di essere vissuta…: la vita, la dignità della persona, la libertà, l’amore, la famiglia, la solidarietà, la sobrietà, la legalità. Se questi valori si eclissano o si corrompono, quel popolo muore. In quest’opera di inculturazione del Vangelo bisogna prevedere anche il rifiuto. Il nostro Polesine oggi è nella morsa di una grave crisi, perché – essendo sottoposto a un processo di globalizzazione
e di secolarizzazione – rischia di perdere la sua anima, la sua cultura, i suoi valori. Quei valori che un tempo sembravano pacificamente condivisi, oggi sono messi in discussione, disattesi. E’ necessario ridare loro radici solide, fondamento stabile (cf. VMP 6). In questo servizio non siamo soli. Cristo ci precede nella missione, perché egli è già presente in ogni persona (cf. 1 Cor 8,6). Grazie all’incarnazione, egli è unito “in qualche modo” a ogni uomo (GS 22). Il terreno in cui seminiamo la Parola è già abitato da Dio. Per questo l’evangelizzazione dei non credenti ci domanda la disponibilità al dialogo e al confronto con tutti e fra tutti, credenti e non credenti; ci chiede di accettare il confronto tra le motivazioni del credere e del non credere; esige il rispetto dell’altro fino in fondo. Ci chiede di promuovere una pastorale “senza soglie”, “senza barriere”, e di stabilire rapporti di collaborazione con tutte le agenzie culturali, sportive, ricreative, per diffondere una visione cristiana della vita; ci chiede di “amare” questo nostro tempo e di “stare” nel mondo di oggi senza paura: il regno di Dio è già “impiantato nel cuore del mondo”. 4. Chi sono i missionari? I “missionari” chiamati ad annunciare il vangelo siamo tutti noi cristiani credenti e praticanti. Tutti noi cristiani siamo chiamati a riscoprire e a riconoscere questa responsabilità. 1) Tutti noi cristiani praticanti siamo chiamati a testimoniare la fede con la coerenza della loro vita (cristiani visibili, non invisibili) e a comunicare alle persone, che incontriamo negli ambienti vitali, la nostra esperienza di fede (cristiani che raccontano la fede e non cristiani muti), in un clima di ascolto, di amicizia e di condivisione. Perciò è importante che tutti noi cristiani, credenti e praticanti, riscopriamo la nostra identità missionaria e assumiamo responsabilmente il nostro ministero di testimoni della Parola nei vari ambienti di vita e di esercizio della loro professione. 2) Ad alcuni di voi chiediamo di prepararsi a diventare evangelizzatori, cioè a portare la parola di Dio in forma esplicita alle persone, all’interno delle famiglie, nel clima delle relazioni interpersonali di stima e di amicizia. Questo compito potrà essere svolto in modo particolare: - dai catechisti nei confronti delle famiglie dei loro ragazzi; - dagli animatori giovanili nei confronti degli adolescenti e dei giovani del paese o quartiere; - dai volontari verso le famiglie che hanno persone anziane o malate; - dagli amici nei confronti di persone che vivono particolari situazioni di gioia o di dolore; - dai cristiani impegnati nel mondo della cultura e della politica nei rispettivi ambiti di lavoro. A questi evangelizzatori chiedo di visitare le famiglie, di ascoltare i loro problemi, di cogliere le loro attese, di raccontare la vostra esperienza di fede, di aiutare le famiglie ad affrontare i problemi della vita quotidiana alla luce del Vangelo. 3) Ad altri cristiani chiedo di formarsi per diventare animatori di “centri di ascolto”, di gruppi del Vangelo, di “lectio divina”, di incontri con i giovani (anche non praticanti), di dibattiti sui problemi umani, ecc. Lo chiedo alle persone di vita consacrata presenti nel vicariato; ai fedeli laici che hanno frequentato la Scuola diocesana di formazione teologica; ai catechisti, agli animatori giovanili, agli altri operatori pastorali, agli uomini di cultura; ai membri delle aggregazioni ecclesiali, chiamati a mettere il loro carisma a disposizione di tutta la comunità ecclesiale. 4) A tutti voi, presbiteri, chiedo di riesprimere la vostra missione di pastori, dando particolare attenzione ai cristiani della “soglia”, facendovi “ambasciatori di Cristo” tra i non praticanti e i non credenti. 5. L’atteggiamento dei missionari Quali sono gli atteggiamenti che dobbiamo ma-
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la Settimana
Adria – Cattedrale
adria
domenica 29 settembre 2013
Intervista all’Arciprete della Cattedrale mons. Mario Furini
Fede, speranza e carità alla luce dell’esempio di Maria Iniziative nell’ambito dell’Anno della Fede
L’Anno della Fede voluto da Papa Benedetto XVI SI sta avviando alla conclusione, fissata nel prossimo mese di novembre. Da subito si è rivelato un tempo prezioso, ricco di incontri di momenti riflessione e di preghiera. In questi mesi ogni festività, ogni ricorrenza, ogni celebrazione è vissuta dai fedeli e dalla Chiesa stessa come un momento forte per riflettere sul grande dono della fede. Ed è in questo contesto, ricco di spiritualità che oggi si inseriscono le feste quinquennali della Madonna del Rosario, feste che da antica tradizione si svolgono nella chiesa cattedrale di Adria. E’ questa una realtà bella, importante scaturita dalla genuina devozione mariana dei fedeli della parrocchia della Cattedrale e che si estende a tutta la città di Adria e all’intera Diocesi di Adria-Rovigo. Si tratta di una settimana di riflessione, di incontri e soprattutto di preghiera ai piedi della Vergine Maria invocata come Madonna, Madre del santo Rosario. Sin dai secoli passati questa ricorrenza ha visto la presenza nella chiesa cattedrale di migliaia di fedeli devoti alla Madonna, sostare in preghiera ai piedi dell’antica sacra immagine della Madre di Gesù. Inoltre a presiedere le celebrazioni ha visto nel corso degli anni la presenza di Cardinali, di Vescovi e di altre personalità della Chiesa. Per comprendere bene e in profondità questo importante evento ecclesiale e come sono le celebrazioni mariane abbiamo rivolto alcune domande a mons. Mario Furini arciprete della cattedrale e allo storico adriese Aldo Rondina nella pagina a fronte.
Il Vescovo ha dato l’annuncio
Delle feste quinquennali per la Madonna del Rosario Accolto da molti fedeli e dai rappresentanti dei Gruppi ed Associazioni parrocchiali, Domenica scorsa S.E. il Vescovo ha celebrato in Cattedrale l’Eucarestia delle ore 9,15, assistito dall’Arciprete mons. Mario Furini e da don Luca. La presenza del Vescovo, è stata salutata con riconoscenza dall’Arciprete che all’inizio della S. Messa ha rivolto al Presule brevi parole di ringraziamento “per la grande disponibilità ed incoraggiamento dati nella programmazione delle imminenti Feste Quinquennali per la Madonna del Rosario”. All’omelia il Vescovo ha ricordato l’imminente beatificazione di Maria Bolognesi “evento straordinario per la nostra Diocesi di Adria-Rovigo”, soffermandosi sulla testimonianza eroica delle virtù della fede, della comunione piena con Dio e dell’amore verso i poveri e i malati, data da una “beata” nata e vissuta nel nostro Polesine. Poi il Vescovo, riprendendo il saluto dell’Arciprete, ha annunciato la solenne apertura delle Feste quinquennali della Madonna del Rosario che assumono quest’anno un significato particolare per la città di Adria e la Diocesi in quanto ricadono nell’Anno della Fede. Anche per questo il Vescovo ha rivolto a tutti i fedeli della nostra Diocesi di Adria-Rovigo l’invito “a farsi pellegrini ai piedi della B.V. del Rosario della Chiesa Cattedrale di Adria, per venerarla in modo speciale nella settimana celebrativa che si terranno da domenica 29 Settembre alla domenica 6 Ottobre 2013”.
D - Monsignore può spiegarci quelle che sono le origini e il significato di queste avvenimento? R - Le Feste Quinquennali interpretano una devozione antica profondamente radicata nel cuore della nostra gente e che conserva la sua attualità e il suo profondo significato religioso. La loro origine, per quanto riferisce lo storico Bocchi, è documentata dal 1717 e interpreta un voto espresso dalle popolazioni adriesi per superare una grave pestilenza di tifo. Naturalmente tale voto si radica in una devozione mariana profondamente sentita nelle popolazioni adriesi, così come ha ben documentato il Rag. Rondina nella sua pubblicazione, che presenta gli atti dell’archivio capitolare su tali feste. D – Siamo nell’Anno della Fede, come vi siete preparati a vivere nella fede questo avvenimento di carattere mariano? R – La preparazione a tale appuntamento è stata intensa sul piano spirituale e vissuta durante tutto questo anno con riflessione e preghiera particolarmente durante il mese di maggio, valorizzando per gli incontri di preghiera quotidianamente la nostra Grotta di Lourdes, dove anche ci si è ritrovati ogni settimana, al sabato, per la celebrazione eucaristica. Caratterizzante è stata la riflessione sul tema della fede e per la nostra comunità è stato importante interpretare nell’ottica mariana il cammino suggerito dalla Chiesa e
menti particolari? R - Altra iniziativa qualificante si terrà venerdì 4 ottobre con la Premiazione del I° Concorso di Composizione di Musica Liturgica “Luigi Pieressa” a cura del Coro Polifonico della Cattedrale, con la partecipazione del Coro “Tullio Serafin” di Cavarzere e del Soprano Simonetta Casellato. Tale Concorso, che ha avuto il supporto di una Commissione giudicatrice di alto livello, ha individuato nel testo di un giovane artista spagnolo il suo vincitore.
dal nostro Vescovo per vivere questo anno speciale. D - Vi sono state esperienze particolari? R - Alcuni pellegrinaggi, che si sono tenuti a Loreto il 6 giugno scorso e a Lourdes dal 17 al 20 settembre, hanno avuto questo particolare connotazione di momenti speciali di preghiera e di riflessione per prepararci alle Feste, sempre per interpretare anche l’Anno della Fede. D - Quali i momenti più significativi della vostra preparazione? R - La nostra preparazione culminerà nella settimana celebrativa che inizierà domenica 29 settembre con la celebrazione eucaristica di Mons. Vescovo. Importanti saranno, poi, le tre sere di riflessione e di preghiera che saranno incentrate sulle Virtù teologali della fede, della speranza, e della carità alla luce dell’esempio di Maria. Tali appuntamenti di spiritualità saranno presieduti da Mons. Vescovo e dal Vicario Generale Mons. Gatti e auspichiamo che abbiano a costituire una qualificante proposta per interpretare l’Anno della Fede. D - C’è anche un aspetto culturale? R - Anche l’aspetto culturale, sempre nell’ottica mariana, è particolarmente curato e trova i suoi momenti nella presentazione che avverrà giovedì 3 ottobre in Teatro Ferrini della pubblicazione storica sulle Feste Quinquennali, curata dal Rag. Rondina e che raccoglie una preziosa documentazione su tali feste a partire dal 1837. Tale pubblicazione sarà supportata anche da una Mostra, situata nel Salone del Vescovado, che presenterà documenti, manifesti e foto delle passate feste. D – Ci saranno anche altri mo-
D – Sono coinvolti anche bambini, ragazzi ed altre persone? R - La preparazione interesserà non soltanto gli adulti ma anche i bambini delle Scuole d’Infanzia del territorio, i ragazzi del Catechismo della Città, gli anziani della Casa di Riposo e i Giovani del Vicariato per i quali si sta predisponendo un incontro Vicariale idoneo per la loro sensibilità. D - In che modo il Vescovo della Diocesi di Adria-Rovigo ha voluto rendersi partecipe nel promuovere questo evento ecclesiale? R - Mons. Vescovo è stato presente nella preparazione del programma di tali feste e parteciperà, per quanto possibile, ai più qualificanti incontri come le tre sere di spiritualità, l’incontro con i giovani, oltre naturalmente l’apertura e la conclusione solenne delle Feste. Anzi Mons. Vescovo ha auspicato che tali feste non abbiano soltanto un significato cittadino e vicariale, ma costituiscano un “appuntamento” straordinario, un “evento di grazia” per tutta la Diocesi, proprio per il significato che riveste la Chiesa Cattedrale. D – La città di Adria si dimostra partecipe a questo evento ecclesiale? R - Tutta la città, nelle sue componenti istituzionali e di volontariato, sta dando collaborazione dal punto di vista organizzativo per l’accoglienza di tale avvenimento e anche questo è un segno di come la città tutta sa interpretare gli avvenimenti importanti con lo spirito giusto della condivisione e della collaborazione. D - Monsignore, quale desiderio nutre a conclusione di questa grande festa mariana? R - L’auspicio è che tali Feste siano una “celebrazione vera”, che interpreti i problemi e le inquietudini del tempo presente e diano quello stimolo prezioso del quale abbiamo bisogno per comprendere il nostro essere cristiani nel mondo d’oggi, con quella apertura missionaria alla quale continuamente ci sprona il nostro Papa Francesco. Settimio Rigolin
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Intervista allo storico Aldo Rondina
Secoli di devozione mariana
Testimoniata dai documenti dell’Archivio capitolare
Domenica 29 settembre (GIORNATA DELLA CARITÀ) • Ore 17,30: Recita comunitaria dei Santo Rosario; • Ore 18,00: Vespri Solenni; • Ore 18,30: Solenne Concelebrazione di apertura della settimana presieduta da S.E. Mons. Lucio Soravito de Franceschi Vescovo di Adria‑Rovigo Lunedì 30 settembre • Ore 21,00: Prima Serata di Spiritualità guidata da Mons. Lucio Soravito de Franceschi Vescovo di Adria‑Rovigo, con la presenza della Vicaria, sul tema: “BEATA COLEI CHE HA CREDUTO (Lc. 1,45) ‑ La Fede di Maria. Martedì 1 ottobre • Ore 10,00: Celebrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi Anziani della Casa di Riposo • Ore 21,00: Seconda Serata di Spiritualità guidata da Mons. Claudio Gatti Vicario Generale, con la presenza della Vicaria, sul tema: “IL PELLEGRINAGGIO DELLA FEDE DI MARIA, ALLA SEQUELA DI SUO FIGLIO” ‑ La Speranza di Maria. Mercoledì 2 ottobre • Ore 9.30 ‑ 12.00: Adorazione Eucaristica. • Ore 21,00: Terza Serata di Spiritualità guidata da Mons. Lucio Soravito de Franceschi Vescovo dí Adria‑Rovigo, con la presenza della Vicaria, sul tema: “MARIA, MADRE DELLA CHIESA E DELLA NOSTRA FEDE”, La Carità di Maria,
con Celebrazione Penitenziale. Giovedì 3 ottobre • Ore 10,00: Bambini delle Scuole Paritarie della Vicaria; • Ore 21,00: (Teatro B. C. Ferrini) ‑ Presentazione pubblicazione storica sulle Feste Quinquennali. Relatore mons. Bruno Cappato. Venerdì 4 ottobre • Ore 21,00: “Quando la musica si fa preghiera” Premiazione Concorso e Concerto Corali “Omaggio a Maria”; Sabato 5 ottobre • Ore 9.30 ‑ 12.00 Adorazione Eucaristica. • Ore 15,00: Incontro mariano dei Bambini del Catechismo della Città; • Dalle ore 16.00: Pellegrinaggio dei Giovani della Vicaria. • Ore 18,30: S. Messa animata dai Giovani della Vicaria, con saluto al termine dei Vescovo Lucio. Domenica 6 ottobre • Ore 9.15: S Messa per la comunità parrocchiale presieduta da S.E. Mons. Lucio Soravito de Franceschi Vescovo di Adria‑Rovigo. • Ore 17,30: Santo Rosario e Veglia mariana. • Ore 18,30: Solenne Concelebrazione e Processione con l’Immagine della Madonna del Rosario presieduta dal Cardinale e con la partecipazione dei Vescovo Mons. Lucio Soravito de Franceschi. • Ore 20.00: Incontro di Omaggio delle Autorità con il Cardinale presso la Sala Capitolare.
Il ragioniere Aldo Rondina è uno storico adriese profondamente innamorato della sua antica città di Adria per la quale ha speso tante sue energie nella ricerca storica dell’origine della fede, della cristianesimo da secoli presente nella città episcopale. Queste sue ricerche e studi sono pubblicati in diversi libri scritti da Rondina, pubblicazioni interessanti di carattere storico che aprono nuove strade agli storici e agli studiosi. Nell’occasione delle feste quinquennali della Madonna del Rosario Aldo Rondina ha dato alle stampe una interessante pubblicazione dal titolo: “Maria Regina del Santo Rosario, Le feste quinquennali del Rosario negli atti dell’archivio capitolare della cattedrale di Adria.” Edizioni Apogeo di Adria. D – Lei ha pubblicato un li‑ bro che raccoglie le espres‑ sioni più belle delle fede e in particolare della fede popolare mariana nella cit‑ tà di Adria. Brevemente di cosa si tratta? R ‑ Da anni sono alla ricerca di testimonianze relative alla devozione verso la B.V. del
Per i giovani di Adria e del territorio
DIRE DIO, tra Cocktail, Graffiti e Canto Gregoriano
Un pomeriggio dedicato alla testimonianza e alla preghiera. Incontro con don Marco Pozza Cappellano del Carcere “Due Palazzi” di Padova VICARIATO DI ADRIA-ARIANO
SABATO 5 OTTOBRE
“DIRE DIO, tra Cocktail, Graffiti e Canto Gregoriano”, è questo lo slogan rivolto come invito ai giovani del Vicariato di Adria‑Ariano a partecipare all’incontro di festa, di preghiera e di amicizia in programma sabato 5 ottobre 2013 in Adria. L’appuntamento è alle ore 17.00 in Piazza San Nicola per ascoltare la testimonianza di don Marco Pozza, sacerdote della Diocesi di Padova, cappellano del “Carcere Due Palazzi”. Alle ore 18.30 in chiesa Cattedrale per partecipare alla Celebrazione dell’eucarestia presieduta da don Marco, quale momento di preghiera in preparazione alle Feste Quinquennali della Madonna del Rosario. A conclusione della giornata un momento conviviale presso gli spazi del Centro Giovanile San Pietro, in Via Pignara 25. Abbiamo intervistato don Luca Borgna promotore di questa interessante iniziativa per i giovani che ci illustra i diversi momenti dell’incontro. D ‑ Don Luca, come sono coinvolti i giovani durante la settimana? R ‑ Nel calendario delle proposte celebrative i giovani offrono il loro contributo in molti ambiti; sono stati alcuni giovani scout del Clan ad effettuare la collocazione e la pulitura dell’effigie della Madonna del Rosario, salendo all’altare e calandola pezzo per pezzo. Non solo: molti servizi sono affidati agli animatori ed agli educatori del Centro Giovanile San Pietro della Cattedrale che in occasioni come queste offrono volentieri il loro contributo. D ‑ Ci sono alcune iniziati‑
Ore 17.00: Piazza San Nicola
DIRE DIO, tra Cocktail, Graffiti e Canto Gregoriano Incontro dei giovani della Vicaria di Adria-Ariano con Don Marco Pozza, sacerdote della Diocesi di Padova, cappellano del “Carcere Due Palazzi”.
Ore 18.30: Cattedrale
E’ QUI LA FESTA?! Celebrazione della S. Messa presieduta da don Marco, alla vigilia delle Feste Quinquennali della Madonna del Rosario. Segue Cena e serata, presso gli ambienti del Centro Giovanile San Pietro, in Via Pignara 25.
SULLASTRADA
ve specifiche? R ‑ La giornata dedicata ai giovani è il pomeriggio di sabato 5 ottobre. Alle ore 16.30 i giovani del Vicariato di Adria e delle Parrocchie limitrofe sono invitati a partecipare ad un pomeriggio dedicato alla testimonianza e alla preghiera. La proposta è stata formulata dal Coordinamento Vicariale di Pastorale Giovanile che coinvolge gli animatori della Zona. D ‑ Quale sarà il momento principale? R ‑ A guidare il Pomeriggio sarà don Marco Pozza, sacerdote della Diocesi di Padova, cappellano del Carcere “Due Palazzi” molto attivo nella evangelizzazione dei ragaz-
zi, il quale terrà un incontro in Piazzetta S. Nicola, lungo il Corso di Adria a partire dalle 17.00. D ‑ Quale sarà il tema? R ‑ Il titolo è tratto da uno dei suoi libri: “Dire Dio, tra Cocktails, graffiti e canto gregoriano”. Intervisteremo don Marco sulla sua esperienza di Sacerdote creativo, capace di raccontare un cristianesimo della Bellezza, con le parole dei giovani e degli adulti di oggi. Ci faremo raccontare anche di quando da cappellano andava nelle Piazze di Padova a parlare del Vangelo all’ora dello Spritz. D ‑ Come mai un luogo pubblico?
R ‑ Perché siamo convinti della necessità di portare il Vangelo nei luoghi dove la gente vive, lavora e passa il tempo libero. Ci sembra sia una priorità da coltivare anche in futuro. D ‑ E poi? R ‑ Dopo l’incontro ci sposteremo in Chiesa Cattedrale per celebrare l’Eucaristia alle 18.30 che don Marco Pozza presiederà per noi. La S. Messa sarà animata dai cori giovanili del Vicariato di Adria con la partecipazione dei giovani e della Comunità Parrocchiale. Chiederemo a don Marco di raccontarci la Fede di Maria, giovane donna di Nazaret, grande perché ha creduto.
S. Rosario che si venera nella Cattedrale di Adria ed in particolare alle Feste quinquennali in onore della pregevole immagine lignea realizzata da un ignoto intagliatore veneto nel 1641. Una scarna annotazione trasmessaci dallo storico polesano F. A. Bocchi, ci fa sapere che le Feste quinquennali sono nate da un voto sciolto dalla città “nel tifo del 1717”. Al di fuori di questo non sappiamo altro sulle origini di questa forma devozionale mariana peraltro ancor oggi molto radicata nel cuore degli Adriesi. Tutta la prima parte del volume dunque è incentrata sui documenti che spiegano le origini e il significato delle Feste quinquennali del Rosario. Avendo potuto usufruire di una migliore accessibilità dei documenti conservati presso l’Archivio Capitolare dopo la recente sistemazione, ho esaminato per mesi i vari faldoni alla ricerca di notizie di prima mano sulla devozione del Rosario in Cattedrale. In relazione alle Feste siamo riusciti a risalire fino al 1837. Dal lavoro di ricerca poi è emersa una notevole quantità di materiale inedito che pone in evidenza il cammino di fede di un popolo che guarda a Maria da oltre quindici secoli e a Lei si rivolge nei momenti più tristi e sublimi. Inoltre abbiamo avuto modo di conoscere le varie forme di espressione della fede mariana dalla formazione della Confraternita (Scuola) del S. Rosario in Cattedrale, alle indulgenze concesse attraverso i secoli alla devozione del Rosario da Pontefici e Vescovi, alle donazioni fatte dai fedeli al simulacro della Vergine “per grazia ricevuta”. Si tratta insomma di una ricerca a tutto campo che, sia pure in forma succinta, vuole documentare le più belle espressioni della fede mariana di questo territorio. D – Lei ha già scritto un primo libro riguardante la devozione mariana nella città di Adria. Questa sua nuova ricerca cosa aggiun‑ ge alla precedente ? R ‑ A dire il vero ho già curato due pubblicazioni sulla fede mariana nella città episcopale: “Antica città di Maria”, Edizioni Artigrafiche Diemme, Taglio di Po, 1987 e “Storia di una devozione”, Apogeo Editore, Adria 2008, in occasione delle Feste quinquennali. Entrambi si propongono di salvare la memoria della devozione mariana di questi luoghi. La nuova ricerca, allargata all’Archivio Capitolare e all’Archivio Comunale Antico di Adria, aggiunge tasselli inediti allo studio ed alla conoscenza della devozione mariana del Rosario.
Essa ha avuto in Adria un formidabile supporto nella “Scuola” omonima sorta nella Cattedrale di Adria ad opera dei P. domenicani nel 1573, appena due anni dopo la vittoria cristiana di Lepanto attribuita al miracoloso intervento della B.V. del Rosario. D – Dove ricercare le ra‑ dici profonde della de‑ vozione mariana della comunità di Adria città episcopale? R ‑ Un prezioso bassorilievo copto, ora incassato nel terzo pilastro di sinistra della nostra Cattedrale, testimonia l’antica devozione mariana degli Adriesi. Raffigura la Vergine Theotòkos (Madre di Dio) così come stabilito dal Concilio di Efeso (431) del quale il pannello è contemporaneo. Da quella sacra immagine trae origine il culto mariano della città episcopale definita, a ragione, “antica città di Maria”. D – Dal punto di vista storico cosa rappresenta l’appuntamento delle fe‑ ste mariane quinquennali che si rinnova ogni cinque anni? R ‑ La gente di Adria, città per metà guelfa e per metà ghibellina, guarda da secoli alla B.V. del Rosario come ad un porto sicuro nel quale rifugiare la propria anima nei momenti più difficili e bui. Guerre, alluvioni, pestilenze sono state vinte dalla preghiera che infonde speranza in chi guarda a Maria con gli occhi della fede. Le Feste mariane che si ripetono ininterrottamente dal 1717 rappresentano dunque la vittoria della fede in Dio rinnovata per mezzo della devozione alla Madre del Salvatore. D – L’appuntamento delle feste mariane quinquenna‑ li 2013 avviene ora nell’An‑ no della Fede; questa coin‑ cidenza cosa rappresenta? R ‑ L’esempio di Maria è unico: “Sia fatta la Tua volontà, rispose all’Angelo annunciante”. E’ un gesto di fiducia totale in Dio che la Madre del Salvatore invita a ripetere nell’Anno della Fede. La felice coincidenza di questo anno particolare indetto dal Santo Padre Benedetto XVI, con le Feste quinquennali del Rosario, dev’essere interpretata come un segno della Divina Provvidenza per rafforzare la nostra fede resa sempre più debole e vacillante dalle innumerevoli distrazioni che il mondo odierno ci offre. D – Dal suo punto di vi‑ sta veramente oggi la fede vive un tempo di crisi, di difficoltà? R ‑ Mai come in questo tempo la fede è stata in pericolo. Sono troppe le distrazioni, le sollecitazioni che portano l’uomo contemporaneo ad immergersi nelle cose del mondo tralasciando quelle dello spirito. D – Quali sono le sue atte‑ se a conclusione dell’Anno della Fede? R ‑ I cristiani devono riscoprire il gusto di sentirsi figli di Dio, autentici seguaci di Cristo capaci di vivere concretamente i Suoi insegnamenti che pongono al centro la persona umana. Le difficoltà odierne hanno un’unica matrice: l’egoismo e il denaro. Dobbiamo rimuovere questi idoli dai nostri cuori, come insegna Papa Francesco, guardando al mondo con gli occhi della fede, proprio come ha fatto Maria ai piedi della Croce. Settimio Rigolin
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la Settimana
polesine
Baricetta
“Sì, lo vogliamo!” Il grido di sette nuovi ministranti
Domenica 15 settembre alle ore 11.15, presso la parrocchia San Giuseppe di Baricetta, si è svolta la cerimonia di vestizione di sette nuovi ministranti, ossia bambini e bambine, che hanno ricevuto a maggio la Prima Comunione, si prestano a dare un servizio durante la s. messa. La celebrazione ha avuto inizio con una processione: alla guida i veterani chierichetti e di seguito i più giovani col parroco don Paolo Marcello che chiudeva la fila. Al termine del canto iniziale, la loro catechista Chiara li ha presentati alla comunità, tanto che poi con una formula prestabilita i bambini si sono impegnati nel voler diventare ministranti e quindi mettersi al servizio di Dio. Dopo ciò, i bambini aiutati dai propri genitori hanno indossato la tunica, così il rito si è concluso e i bambini un po’ emozionati sono saliti sul presbiterio insieme agli altri chierichetti e hanno iniziato il
loro servizio. Tutta la comunità ha partecipato a questo evento dal gruppo di giovani che ha animato la messa con canti rendendola più gioiosa, alle famiglie, ai bambini e ai più anziani. I nuovi ministranti, ovviamente, hanno partecipato a un corso di preparazione
svoltosi in parrocchia alcuni giorni prima. Ecco i loro nomi: Agnese, Angelica, Elena, Lorenzo, Marco, Nicole e Sindy. La celebrazione si è conclusa con una foto di gruppo con bambini sorridenti e soddisfatti della scelta fatta. Federica Spinello
Corso per volontari dello sportello Pinocchio
“Minori: da problema a risorsa” Organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato
Corso di formazione per volontari. “Minori: da problema a risorsa” parte giovedì 24 ottobre con la prima lezione sui rapporti personali e motivazionali da parte del direttore del Centro Francescano di Ascolto Livio Ferrari. Il corso di formazione organizzato dallo sportello Pinocchio dello stesso Centro con il Centro di servizio per il volontariato si articola in sei appuntamenti fino al 22 novembre, si svolge dalle 18 fino alle 20, presso la sede del Csv di viale Tre Martiri 67/A. Rivolto a tutti coloro che aspirano a diventare operatori volontari allo sportello Pinocchio per un maggiore servizio ai minori autori di reato nel territorio polesano. Le
iscrizioni dovranno pervenire entro il 19 di ottobre, per partecipare è richiesta una quota d’iscrizione di 10 euro. I relatori oltre a Livio Ferrari saranno Monia De Paoli assistente sociale dell’ufficio servizi sociali minorenni di Mestre-Ve: Ministero della Giustizia; don Ettore Cannavera fondatore e responsabile della comunità la Collina di Serdiana e cappellano del carcere minorile di Quartucciu nel cagliaritano. Per maggiori informazioni sul corso rivolgersi al Centro Francescano di ascolto di Via Mure Soccorso a Rovigo oppure telefonare allo 0425.29637 o consultare il sito www.centrofrancesanodiascolto.it. Lo sportello Pinocchio è svolto in collaborazio-
ne con l’ufficio servizi sociali minorenni del Dipartimento della Giustizia minorile di Mestre per aiutare, sostenere, promuovere i percorsi di crescita dei minori e adolescenti per migliorare le loro condizioni di benessere individuale in ogni stato e grado del procedimento penale. Lo sportello nel 2012 ha seguito 10 ragazzi, 8 maschi e 2 femmine: tra questi 6 erano italiani e 4 stranieri. 5 dei minori seguiti: 4 maschi e 1 femmina hanno concluso positivamente il percorso di volontariato, relativamente alla temporalità inflitta loro dal Tribunale dei Minori.2 hanno interrotto e 3 stanno proseguendo a tutt’oggi il percorso. s.f.
Azienda Ulss 19
Progetto regionale sulla celiachia Corsi di formazione per gli operatori della ristorazione collettiva e del settore alimentare
L’Azienda Ulss 19 aderisce al progetto della regione Veneto “La compagnia del s e n z a glutine”, promosso in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) – sezione del Veneto e finalizzato alla sensibilizzazione e all’informazione sulla tema della sicurezza alimentare nella filiera produttiva senza glutine. Nell’ambito di tale progetto il Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) dell’Ulss 19 ha programmato un’attività di formazione specifica sulla celiachia rivolta agli addetti della ristorazione collettiva, come mense scolastiche e e agli operatori del settore alimentare quali cuochi, ristoratori, albergatori e addetti ai laboratori artigianali. La celiachia è una malattia
sempre più diffusa: si stima che in Italia ne soffra una persona su cento. per il celiaco è di capitale importanza adottare una dieta alimentare senza glutine: per questo è necessario aumentare l’offerta alimentare nei pubblici esercizi affinché anche la persona celiaca possa vivere serenamente situazioni sociali e conviviali legate al cibo. Gli operatori del settore alimentare e della ristorazione potranno partecipare gratuitamente al corso di formazione della durata di tre ore organizzato dal Sian “La filiera senza glutine”, scegliendo una delle seguenti date: 8 ottobre, 19 e 21 novembre 2013. I corsi si terranno, dalle ore 15 alle 18, nella sala riunioni sita al primo piano dell’ospedale vecchio di Adria. Tale at-
tività è considerata dal SIAN formazione da inserire nel piano di autocontrollo aziendale. Per le iscrizioni occorre compilare il modulo di partecipazione, online sul sito dell’Ulss 19 www.ulss19adria. veneto.it, e farlo pervenire entro il 30 settembre alla segreteria organizzativa con numero telefonico 0426940838- fax 0426940405- email: l.beltrame@ ulss19adria.veneto.it.
domenica 29 settembre 2013
Diocesi di Adria - Rovigo Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale Scuola di Formazione Anno 2013 - 2014
Corso di Formazione all’impegno sociale e politico Centro Giovanile S.Giovanni Bosco Giovedì 18.00 - 20.00 In collaborazione con L’Osservatorio Internazionale sulla Dottrina Sociale della Chiesa “Card. Van Thuan” e la Fondazione Lanza di Padova - Con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale della Città di Rovigo - Con il Patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Rovigo Con il Patrocinio della Camera di Commercio di Rovigo * L’apertura del Corso è fissata per venerdì 11 ottobre alle ore 21.00 presso il salone d’onore della Curia Vescovile, in Via Sichirollo, 18. Prima dell’inizio, a partire dalle ore 20.00, sarà offerto un buffet a tutti gli invitati partecipanti. Sarà presente il Vescovo Lucio Soravito de Franceschi. Tutti gli altri incontri si svolgeranno presso il Centro Giovanile S.G. Don Bosco, in Viale Marconi, 5 a Rovigo * 1. 11 Ottobre - Conferenza di apertura Ore 21.00Salone d’onore della Curia Vescovile Prof. Alessandro Gallo - Consulente strategico e formatore IAMA ConsultingConsulenza
Arci di Rovigo
di direzione, organizzazione e formazione Banking, Insurance & FinancePrevidenza e Provvidenza: crescita sostenibile e cultura del volontariato 2. 7 Novembre ore 18.00 Dott. Stefano Fontana - Direttore dell’Osservatorio Internazionale sulla Dottrina Sociale della Chiesa “Card. Van Thuan” La colonizzazione della vita umana: l’ideologia di genere, nuovo fronte della Dottrina Sociale 3. 21 Novembre ore 18.00 Prof. Don Gianluca Guerzoni - Docente di Teologia Morale Collabora con l’Osservatorio Internazionale “Card. Van Thuan” Il ruolo pubblico della fede cristiana: gli umanesimi senza Cristo si trasformano in ideologie 4. 5 Dicembre ore 18.00 Mons. Lucio Soravito De Franceschi - Vescovo di Adria - Rovigo - Già docente di Teologia Pastorale e Catechetica Il senso cristiano della vita o la “vita buona” del Vangelo5. 6 Febbraio 2014 Prof. Simone Morandini - Docente di Matematica, Fisica e Teologia Ecumenica. Collabora con la Fondazione Lanza Per una nuova convivenza civile: il contributo dei Cristiani 6. 20 Febbraio 2014 Dott. Matteo Mascia coordinatore del “Progetto Etica e politiche ambientali” della Fondazione Lanza. Strumenti e pratiche per un civismo attivo in ambito economico, sociale e ambientale.
Cineforum in carcere Progetto “Il cinema ci rende liberi”
Sorpresa. Nel carcere di Rovigo il progetto “Il cinema ci rende liberi”, promosso dall’Arci di Rovigo, regalerà ai detenuti un momento al di là delle sbarre. Il cinema entra in carcere e i detenuti nel progetto di rieducazione avranno così un insolito permesso. Il cineforum che prevede 4 appuntamenti, uno per ogni mese sempre di martedì allo stesso orario, durerà fino a dicembre. La prima proiezioni è in programma per martedì prossimo 24 settembre dalle 16,30 alle 18,30 con Clint Eastwood in “Gran Torino”. Il 29 ottobre sarà la volta del film francese di genere drammatico “Le nevi del Kilimangiaro” di Robert Guédiguian. Il 26 novembre toccherà a “Miracolo a Le Havre” di Aki Kaurismäki e il 24 dicembre verrà proiettato “Io sono lì”. Circa 35 detenuti potranno vedere a turno i film da loro stessi scelti nella cappella della casa circondariale. L’idea del progetto sorta per caso al dirigente Uisp Angelo Maffione e all’esper-
Teen STAR di Rovigo
Corso per adolescenti Affettività e sessualità
La proposta sarà rivolta ai genitori degli adolescenti in due incontri pubblici: - il 27 settembre, venerdì, alle ore 21.00, presso i locali della Parrocchia di Borsea. - Il 1 ottobre, martedì, alle ore 21.00, presso il Teatro del Duomo di Rovigo. Sono invitati i soli genitori, che preghiamo anche di fare passaparola verso parenti ed amici. Per i ragazzi che desiderano avere notizie sarà successivamente programmato un ulteriore incontro.
to di cinema Andrea Tincani è stata sostenuta dall’Arci di Rovigo. Gli ideatori e sostenitori, oltre a ringraziare pubblicamente il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dell’area pedagogica della casa circondariale di Rovigo, hanno illustrato nei giorni scorsi il programma insieme al presidente Arci Lino Piero Callegarin che
soddisfatto si è espresso così: “ Visto che l’iniziativa è in fieri, auspico che la stessa possa continuare e speriamo di colpire nel segno”. A Chi fosse interessato, per l’occasione è stata lanciata anche l’idea di produrre un cortometraggio sulla storia della casa circondariale di via Verdi che a breve chiuderà i battenti. s.f.
Gruppo di Preghiera S. Padre Pio - Rovigo
Pellegrinaggio a Loreto, S. Giovanni Rotondo e Pietrelcina Dal 9 al 11 Novembre 2013
Programma Sabato 9: Partenza ore 5.00 Rovigo Piazza Stazione Corriere; sosta durante il percorso; arrivo a Loreto, visita alla Basilica; S. Messa; pranzo in ristorante; proseguimento per San Giovanni Rotondo. Arrivo in Hotel, assegnazione stanze; cena; ore 20.45 recita S.Rosario solenne in Santuario S.Maria delle Grazie; ritorno in Hotel; pernottamento. Domenica 10: Colazione in Hotel; partenza per Pietrelcina; all’arrivo visita ai luoghi dove è nato ed ha vissuto S.Padre Pio; pranzo in ristorante; visita alla chiesa ed alla tomba dove è sepolto Fra Modestino; partecipazione alla S.Messa; al termine ritorno a S.Giovanni Rotondo; cena e pernottamento. Lunedì 11: Colazione in Hotel; Visita al convento ed ai luoghi dove ha vissuto per 50 anni S. Padre Pio; partecipazione alla Via Crucis; foto di gruppo; ore 11.30 Santa Messa nella cripta tomba di S. Padre Pio; pranzo in ristorante; partenza per il ritorno a Rovigo previsto entro le ore 23.30 circa. Soste durante il ritorno per libero ristoro. Quota Quota individuale di partecipazione (minimo 40 partecipanti) € 220,00; supplemento camera singola € 40,00. La quota comprende: trasporto in Pullman G.T.; sistemazione in Hotel 3 stelle con camere singole/doppie/triple; servizi interni privati, trattamento di pensione completa con le bevande ai pasti comprese dal pranzo del 1° giorno al pranzo del 3° giorno; servizio visite guidate ed inoltre l’assicurazione Medico Bagaglio. Modalità e Adesioni Acconto di € 100,00 da versare al momento dell’iscrizione; saldo entro e non oltre il 30 ottobre 2013. Informazioni: Tel 3405310821. In collaborazione con Tiesse Viaggi srl Corso dei Popolo n° 201 Rovigo.
Borsea - Parrocchia S. Zenone
Un messaggio del “Papa Missionario”
Alle famiglie della comunità e... alle scuole, alle associazioni, ai negozi, ai bar e ambienti di lavoro… Per seguire un esempio di vita fatto di gesti e parole che vanno direttamente al cuore “La Vocazione del custodire, non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. E’ il custodire l’intero creato, la bellezza del Creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. E’ il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del
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Notizie dalla Scuola di Teologia
I Seminari
nostro cuore. E’ l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cure dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. E’ il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza,
nel rispetto e nel bene… Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore, perché è proprio da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza!” Papa Francesco
Castelnovo Bariano
Festa di fine estate
Italia e Cina si incontrano al Bar Shangai L’Italia è ormai un paese multietnico e ciò si vede dal quotidiano. In tal senso ha avuto grande successo la prima festa di fine estate al Bar Shangai, gestito dalla famiglia Jang, organizzata col sostegno comunale da Galliano Ferioli, Duilio Fornari, Loris Bianchi e Alfio Furini. Il sindaco Massimo Biancardi, ospite d’onore, ci tiene a sottolineare che “simili eventi, voluti da alcuni nostri concittadini impegnati a vario titolo nel sociale, uniscono sempre di più la nostra comunità ormai crogiolo di razze, come dappertutto. La famiglia Jang, ha rilanciato lo storico Bar Fumin, tanto che questa festa ha avuto grande concorso di gente ogni età, desiderosa di divertirsi, di stare insieme nelle tante manifestazioni tutto l’an-
la Settimana
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domenica 29 settembre 2013
no, fatto positivo che sino a qualche anno fa non si registrava”. Enogastronomia doc ispirata dalla famiglia Antonioli famosa per il risotto mantovano e tanto appetito generale. Le barzellette, le battute, i motti in dialetto, la bonomia di Galliano Ferioli e di Tiziano Tito Fornari, hanno connotato un gradito intermezzo fra una portata e l’altra. Non poteva mancare la
Parrocchia di Borsea
Per tutti i ragazzi del catechismo e genitori, sabato 28 settembre 2013 avrà luogo un pellegrinaggio in bici verso la chiesa di Bosaro per pregare la nuova Beata Maria Bolognesi. Si parte insieme alle ore 14.30 dalla piazza di Borsea in bicicletta o in auto. Vi aspettiamo! Don Silvio con i catechisti
Si comunica che dal 1° ottobre 2013 gli uffici della sottosezione, siti in viale G. Marconi, n. 5 (Centro don Bosco) saranno aperti il Martedì dalle 18 alle 20 e il 1° e 3° sabato del mese dalle 10 alle 12.
Servizio Pellegrinaggio Diocesi Adria-Rovigo
Natale a Betlemme Dal 23 al 27 dicembre 2013
Il Servizio Pellegrinaggi della Diocesi di Adria-Rovigo propone di vivere a Betlemme il Natale 2013. Per poter partecipare alla Messa di Mezzanotte nella Basilica della Natività è necessario confermare la propria adesione (allegando la fotocopia del passaporto) con un anticipo di tre mesi. Nei giorni di permanenza è in programma, a cura dell’Agenzia organizzatrice I.O.T. d Gorizia, la visita ai più significativi luoghi della Terrasanta. Per informazioni rivolgersi a don Guido Borin (Rovigo, Corso del Popolo 252 – tel. 0425 25839).
questa prospettiva storico-salvifica. L’approccio biblico si è posto quindi nuovamente come fondamentale per la comprensione del mistero della Madre di Dio e di ogni sviluppo mariologico. Il seminario intende offrire ai partecipanti la possibilità di approfondire i testi neotestamentari che parlano di Maria per riscoprire la fede genuina della Chiesa riguardo alla Madre del Signore e nostra, e per dare un fondamento solido al loro rapporto con lei. Una conoscenza corretta della figura della Vergine faciliterà la loro testimonianza cristiana e il dialogo con quanti si considerano esterni alla comunità ecclesiale. Responsabile:prof.ssa sr. M. Elena Zecchin smr. Seminario di sacra scrittura: METODOLOGIA ESEGETICA DEL NUOVO TESTAMENTO Il seminario si propone l’apprendimento di un metodo di lettura critico.Partendo da testi differenti nel Nuovo Testamento, lo studente sarà introdotto ai diversi metodi esegetici, dai quali emergerà un insieme di passaggi consecutivi da applicare, uno dopo l’altro, al passo biblico in esame, al fine di una coerente comprensione del testo stesso. Le esercitazioni in classe saranno affiancate dall’esposizione della ricerca da parte dei singoli studenti. Responsabile: prof. Cesare De Santi. Si ricorda che è possibile iscriversi anche a singoli corsi e concordare piani di studio personalizzati. Per informazioni: Ufficio Scuola Diocesano c/o centro don Bosco, tel. 0425411568; cell.3463395166; e-mail: info@teologiarovigo.it.; sito internet: www.teologiarovigo.it. L’ufficio della scuola è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 18.30; il sabato dalle 10.00 alle 12.00.
voce solista di Roberto la Voce del Nord, al secolo Clementino Ramazzina, castelnovese doc, già mitico Dj dai primi anni ’80 presso la sampietrese Radio Centro ed ora showman e promoter di successo.
Unitalsi Rovigo Modifica orari apertura segreteria
Pellegrinaggio in bici
Eccovi una breve presentazione dei seminari organizzati dalla nostra SDFT: Seminario di filosofia: LA FILOSOFIA COME ASCESI. Il seminario si propone, riassumendo le tesi di Roberta De Monticelli (L’ascesi filosofica, 1995), di individuare le caratteristiche del temperamento filosofico, rivendicandone non solo l’attualità, ma anche l’urgenza. Intrecciando filosofia, psicologia ed estetica, si tenterà di proporre una chiarificazione dell’esperienza spirituale nell’uomo. Responsabile:prof. Michele Visentin. Seminario sulle comunicazioni sociali: I MASS MEDIA NELLA MISSIONE DELLA CHIESA L’evoluzione dei mass media e la loro influenza sulla cultura e sulla società. La “comunione” identifica la comunità e non si realizza senza la “comunicazione”. Responsabile: prof. mons. Bruno Cappato. Seminario di mariologia: LA MADRE DI DIO NEL NUOVO TESTAMENTO. Al centro dell’annuncio di fede c’è l’evento Cristo, figlio di Dio e figlio dell’uomo, che ha portato a compimento le Scritture e ha rivelato in pienezza l’amore salvifico del Padre con la sua incarnazione, passione, morte e risurrezione. Il rinnovamento conciliare ha ricollocato la figura di Maria, madre e serva del Signore in
Il Gruppo dei Tutor Teen STAR invita i
genitori degli adolescenti
alla presentazione del corso Teen Star
“Per Amare ed Essere Amato” Cari Genitori,
siete invitati all’incontro in cui verrà illustrato un nuovo programma di educazione all’affettività ed alla sessualità rivolto agli adolescenti, in collaborazione con le loro famiglie:
MARTEDI’ 1 Ottobre 2013, - Ore 21.00 TEATRO del Duomo [Santo Stefano] di Rovigo
Si tratta di un programma di libera scelta ed impegno, rivolto ai ragazzi/e dai 14 ai 20 anni. Condizione
per
la
partecipazione
è
l’assoluta
libertà
di
scelta
del
ragazzo/a.
Ovviamente per i minori è indispensabile anche il consenso dei genitori. Intento del programma è di promuovere nei giovani lo sviluppo di una sessualità responsabile. Il programma Teen STAR, invece di suggerire dei comportamenti, invita i giovani a scegliere con maturità, senza lasciarsi influenzare dai condizionamenti esterni, ma forti della consapevolezza che la sessualità è una dimensione preziosa della propria esistenza, che è un peccato banalizzare o sprecare in esperienza prive di un autentico significato. La partecipazione dei genitori all’incontro è libera e non impegnativa, trattandosi di un incontro puramente informativo dove i tutor saranno lieti di presentarvi il programma e di rispondere alle vostre domande. Sarà successivamente organizzato un incontro rivolto ai giovani, perché essi stessi possano essere informati dell’iniziativa per decidere se partecipare. In attesa di incontrarvi numerosi, inviamo cordiali saluti. Dssa Martina Dalla Pietra e Dr Silvano Mella (Tutors Teen STAR di Rovigo)
Don Patrizio (Sacerdote. Pastorale giovanile)
Sito internet di riferimento www.centrofamiglia.info/ts Nota: chi non potesse partecipare a questo incontro potrà egualmente avere informazioni in analoghi incontri segnalati sul sito.
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la Settimana
polesine
domenica 29 settembre 2013
Gruppo di Preghiera S. Padre Pio di Rovigo
Al Santuario mariano di Caravaggio
Canda - Festeggia il Patrono
La bella chiesa di Canda e la parrocchia, hanno come titolare la prima e patrono la seconda, l’arcangelo San Michele. La sua festa è ogni anno al 29 settembre. A Canda si solennizzano le celebrazioni, che poi trovano la conclusione nella processione negli spazi della piazza e la si fa precedere da alcuni giorni di preghiera. Nel catino della parrocchiale troneggia la sua immagine. I parrocchiani però desidererebbero avere anche una statua dell’Arcangelo per portarla in processione e accendervi un lume davanti. Sia a Canda che a Villanova del Ghebbo, le chiese dedicate a San Michele, sono state edificate nella sinistra di un corso d’acqua.
Rovigo San Francesco - Inizio anno pastorale
Con la celebrazione dell’Eucaristia delle ore 11.30, la Comunità credente dei SS. Francesco e Giustina da avvio all’Anno pastorale 2013–2014. Il solenne momento che fa convergere in preghiera quanti sono impegnati nei vari settori pastorali della vivace comunità del Centro cittadino, è ancora una volta l’Eucaristia. Dopo la Messa seguirà un momento di convivialità comunitario, per consumare assieme il pasto e trascorrere alcune ore tra amici e già trovare affiatamento nel vivere l’impegno missionario, con gioia.
Rovigo S. Maria delle Rose - P. Mario arciprete di Buso
Da due anni p. Mario Gallian dei Padri Domenicani, è presente in parrocchia per la celebrazione della Messa vespertina e da alcuni mesi è presente il sabato dalle 9.00 alle 11.30 per le Confessioni, ha animato la Quaresima con incontri sul Credo, è stato nominato da Mons. Vescovo, arciprete di Buso, 1.300 anime, alla periferia della città e confinante con la Commenda Est. Buso ha una storia antica, tutte le attrezzature per la vita parrocchiale: chiesa, casa canonica, scuola materna e una vita parrocchiale vivace. Oggi la comunità parrocchiale di S. Maria delle Rose, alla Messa delle ore 10.30 lo saluta e gli porge l’augurio di un fecondo apostolato.
Unità pastorale Commenda - Gruppo giovani
Il Gruppo Giovani delle tre parrocchie del Quartiere Commenda – Madonna Pellegrina, S. Antonio e S. Maria delle Rose – si ritroveranno a S. Maria delle Rose domenica 13 p.v. per l’apertura dell’anno pastorale 2013 – 2014. Alle ore 10.30 parteciperanno animandola alla Messa della Comunità e poi affronteranno la programmazione negli spazi della catechesi parrocchiale.
Rovigo - Federico Ozanan
Le san Vincenzo e i Gruppi di volontariato licenziano ricordano venerdì 27 c.m. Federico Ozanan nel 200° anniversario della nascita (1813 – 2013). Il programma prevede alle 16.00 nel Cinema Teatro Duomo di Rovigo la commemorazione del prof. Emilio Butturini già preside della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Verona; alle 17.00 nella Concattedrale la concelebrazione dell’Eucaristia presieduta da S.E. mons. Lucio Soravito.
Crocetta - Il commiato a Lorenzina
Alle ore 16.00 di lunedì 23 u.s., erano in tanti a dare l’ultimo saluto a Lorenzina Marsilio. Tanti che l’attuale spazio per la preghiera – il pre-fabbricato – realizzato dopo il terremoto, non li ha potuti contenere. A presiedere la concelebrazione dell’Eucaristia è stato don Antonio Rossi che e aveva accanto don Torfino, don Claudio, don Gianni e un Diacono, già collega di lavoro di Lorenzina. Sono stati i ragazzi e le ragazze dell’AGESCI ad animare la celebrazione con i loro canti. A ricordare Lorenzina, prima della conclusione della celebrazione, è stata una ragazza del Gruppo Scout, che ha tracciato un profilo a tutto tondo della donna, della sposa e mamma cristiana, impegnata in famiglia, in parrocchia e nel lavoro. Con il marito Alessandro e le figlie, al completo la famiglia Marsilio e tanti amici. La salma è stata sepolta nel cimitero di Crocetta.
S. Apollinare - Una via per San Leopoldo!
Un tratto della via che finora era dedicata a Tommaso Bergamo, dal civico 21 al 39/D si chiamerà “via San Leopoldo Mandic” San Leopoldo, il Cappuccino croato che ha operato a Padova, nel Convento dei Padri cappuccini, a S. Croce, l è assai amato anche in Diocesi di Adria – Rovigo. Sono molti quanti si recano in pellegrinaggio a S. Croce di Padova sulla sua tomba.
Rovigo S. Bortolo - Alla Madonna del Cengio
Settembre è uno dei mesi dell’anno che si caratterizza per la devozione a Maria, per le numerose feste – l8 la Natività, il 12 il Nome di Maria, il 15 l’Addolorata, il 24 la Madonna della Mercede – e per le numerose feste che in molte parrocchie in onore di Mari si celebrano – a Fiesso, Raccano, Bagnolo, Borsea, S. Maria in Punta, Baricetta e nel Santuario di Lendinara -! A Rovigo San Bortolo si è organizzato per giovedì 26 c.m., un pellegrinaggio alla Madonna del Cengio. Dal mattino alla sera, la giornata sarà dedicata alla Vergine, alla preghiera per ritemprare gli animi e crescere nell’amore alla Madre del Signore.
Centro di aiuto alla Vita di Adria
Mano tesa verso i bambini
Con l’ausilio del Centro Servizi per il Volontariato di Rovigo Il Centro di Aiuto alla Vita di Adria ha fatto partire, con l’inizio del mese di settembre, un Progetto titolato “Una mano tesa verso un bambino oggi, sarà speranza nel domani”, al quale hanno aderito in qualità di soggetti partner il Comune di Adria e alcune associazioni di volontariato che operano in città, quali la Caritas della Cattedrale, il Centro Studi “Agnese Baggio”, il Centro Italiano Femminile e le Conferenze San Vincenzo cittadine. Il Progetto è stato finanziato per il 70% dal Centro Servizi di Volontariato di Rovigo nell’ambito dei progetti di innovazione sociale del 2013; è finalizzato al sostegno economico-sociale delle famiglie bisognose con bambini che frequentano la scuola materna e/o primaria, attraverso interventi mirati a concorrere alle spese al fine di garantire l’acquisto di materiale scolastico e a far partecipare i bambini alle attività parascolastiche, che possono impegnare economicamente le famiglie stesse. Il Progetto, della durata di oltre un anno, si concluderà il 30 novembre 2014.
Incontro successivamente a Sotto il Monte con mons. Loris Capovilla Fra le altre iniziative del Gruppo di Preghiera S.Padre Pio di Rovigo non poteva mancare la partecipazione di domenica 15 settembre al tradizionale Pellegrinaggio Mariano dei Gruppi di Preghiera dell’Italia Settentrionale al Santuario della Madonna di Caravaggio. “I miei figli li vedo, li seguo, li assisto continuamente” diceva Padre Pio quando era quaggiù e questa atmosfera di Paternità Divina si percepiva fra le migliaia di pellegrini presenti provenienti da ogni parte del Nord. Il pellegrinaggio in questo meraviglioso Santuario di Caravaggio ci ha donato una brillante giornata di comunione con il nostro Padre, il quale con il suo amore divino ci vede, ci segue e ci assiste tutti. Questa è l’aria che abbiamo respirato: una fiumana di Rosari, una Santa Messa ricca di solennità presieduta da Mons. Michele Castoro Vescovo della Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e concelebrata da Padre Marciano Morra Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera. Mons. Michele Castoro durante l’omelia ha definito così questa giornata: i pellegrinaggi al Santuario di Caravaggio sono una lunga tradizione ricca di storia di fede mariana seminata da Padre Pio e fiorita nei nostri cuori, che da 22 anni invoca Nostra Signora di Caravaggio. La voce dei pellegrini innalza al cielo, con Padre Pio assieme, preghiere per compensare e riparare un mondo di anime smarrite che hanno scordato o quasi la preghiera, il divino ed il Sacro. Caravaggio si innalza per mostrare oggi l’autorevole modello da seguire. Padre Pio pregava e amava profondamente la nostra Madre celeste attraverso i tanti Rosari che quotidianamente recitava, per la salvezza dei poveri peccatori in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenza con cui ogni giorno questo mondo offende il suo e nostro amato Gesù. Quindi ecco l’importanza di aderire ad un gruppo di Preghiera definite vere cellule e onde di ricchezza celeste,di sole divino che da Caravaggio e da ogni altra parte ove essi siano, inondano questo amaro mondo come oggi è tragicamente intossicato di male. Lontani da Dio non si va da nessuna parte, il Signore è tentato di scatenare la sua ira ma Dio è buono e misericordioso. Padre Pio strumento
nelle mani di Dio perdonava, è stato il prolungamento della misericordia di Dio. I gruppi di preghiera sono messaggeri della misericordia, in questa direzione il Papa ci sprona ad andare incontro alle pecorelle smarrite. La fede è la luce che illumina i fratelli smarriti, torniamo a casa con l’impegno di tenere alta e ardente la luce della Fede. Al termine della S. Messa ci siamo recati alla Sacra fonte, poi abbiamo visitato il Santuario sostando in preghiera nel luogo ove viene ricordata l’apparizione della Vergine Maria il 26 maggio 1432 ad una giovane del luogo. Dopo la pausa pranzo ci siamo recati a Sotto il Monte, paese natale del Beato Papa Giovanni XXIII, ben guidati in ordine abbiamo visitato la cascina ove nacque Angelo Giuseppe Roncalli,il vicino seminario da lui voluto, la chiesa di Santa Maria dove il giorno stesso che è nato fu battezzato e in seguito da Sacerdote il 15 agosto 1904 celebrò la sua prima S. Messa. Poi siamo saliti alla chiesa parrocchiale ove nella cripta riposano i resti mortali dei genitori di Papa Giovanni XXIII, per poi portarsi a Cà Maitino casa dove Mons. Roncalli trascorreva periodi di riposo, ora c’è un museo di memorie di Papa Giovanni
XXIII allestito dal suo Segretario Mons. Loris Capovilla. Si possono ammirare numerosi ricordi del Papa buono, in particolare la sua cappella privata, lo studio, la sua camera ricostruiti quali era in Vaticano alla sua morte. Anche quest’anno abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti da Mons. Loris Capovilla, Segretario personale di Papa Giovanni XXIII. Mons.Capovilla ci ha accolti molto volentieri, ci ha fatto dono di diverse testimonianze, episodi che considerati ed inseriti nel nostro periodo storico hanno tutti i contenuti di una lezione di catechismo. Ci ha pure definiti privilegiati come rodigini ad avere in Maria Bolognesi, recentemente Beatificata, una particolare protezione in cielo. La situazione era piacevole, attratti dalla favorevole circostanza non ci saremo mai allontanati. La benedizione di Mons. Loris Capovilla ha concluso questo piacevole e Santo momento. Soddisfatti per la meravigliosa giornata di Fede vissuta, accompagnati e protetti dalla Vergine Maria alla quale S. Padre Pio e Beato Papa Giovanni XXIII sono stati sempre molto devoti, abbiamo fatto ritorno alle nostre case. Alcuni partecipanti
“Gruppo Turistico S. Pio X di Rovigo” - A Mejugorje e Sarayevo
Storia e fede in Bosnia
Da tempo io e mio marito desideravamo andare a Medjugorie e questo si è potuto realizzare nei giorni scorsi partecipando ad una GitaPellegrinaggio organizzata dal “Gruppo Turistico S.Pio X di Rovigo” accompagnati dal nostro parroco Don Rossano. Eravamo in 32 persone. La maggior parte del gruppo si recava per la prima volta in pellegrinaggio a Medjugorje. Il viaggio è stato lungo, interrotto spesso da soste ristoratrici. Infatti all’arrivo a Medjugorje la maggior parte dei partecipanti non erano stanchi e dopo cena si sono recati nella vicina piazza dove è situata la chiesa parrocchiale di S. Giacomo e la zona sacra, per una prima breve visita. Il giorno successivo abbiamo incontrato la veggente Vicka e siamo stati tutti impressionati dal suo carisma e personalità. Dopo l’incontro con Vicka, alcuni di noi sono saliti sul monte delle apparizioni attraverso un sentiero sconnesso e scivoloso
per la pioggia. E’ un’esperienza unica personale ed intima. Alla sera abbiamo assistito alla recita del S. Rosario e della S. Messa. Il giorno successivo abbiamo proseguito il viaggio verso Sarajevo e Mostar, città che piano piano si stanno risollevando dai disastri della recente guerra. A Sarajevo, abbiamo passeggiato per il centro storico e visitato una chiesa ortodossa dove abbiamo potuto ammirare splendide icone; la Cattedrale cattolica, dove abbiamo assistito alla S. Messa celebrata da Don Rossano. A Sarajevo la popolazione è per la maggior parte musulmana, però convivono pacificamente anche ortodossi e cattolici. Al ritorno da Sarajevo ci siamo fermati a Mostar, graziosa cittadina che sorge sulle rive della Neretva, dove si è potuto ammirare il bellissimo ponte bombardato e ricostruito e la parte vecchia della città. Nei vari luoghi turistici siamo stati seguiti da guide specializzate del posto.
Rovigo
ASM SET, nuova energia nello sport Prima manifestazione sul nuovo Pattinodromo delle Rose
“Un autentico gioiello”, così è stato definito da tutti i presenti il nuovo Pattinodromo delle Rose, un impianto sportivo realizzato in un solo anno ed in grado di ospitare gare di livello internazionale. La struttura ha ospitato domenica scorsa la prima gara, in occasione del 28° memorial Arturo Ponzetti, al quale hanno partecipato società da varie Regioni d’Italia. E all’evento spiccava la mongolfiera “lampadina” di ASM SET, divenuta il simbolo della commercializzazione di energia elettrica da parte dell’azienda energetica polesana. ASM SET, sponsor dello Skating Club Rovigo, ha voluto testimoniare ancora una volta la propria vicinanza alle società sportive del territorio. ASM SET, infatti, porta sempre nuova energia nello sport, essendo sponsor di numerose società sportive polesane, tra cui la Femi-Cz Rugby Rovigo Delta, il Rovigo LPC, la Beng Rovigo Volley, il Baseball e Softball Club Rovigo, il Ras Commenda ed, appunto, lo Skating Club Rovigo, solo per citarne alcune. Per l’inaugurazione ufficiale dell’impianto occorrerà attendere il completamento della palazzina adibita ad ospitare spogliatoi, uffici, palestra e club house, ma il pattino dromo è già funzionante, una struttura d’eccellenza per questo sport, come ha dichiarato Giovanni Martignon, della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, che si è impegnato per conto della federazione a sfruttarla al
la Settimana
polesine
domenica 29 settembre 2013
meglio con l’organizzazione di gare di carattere europeo e internazionale. Il sindaco di Rovigo, Bruno Piva, ha definito la realizzazione dell’opera “miracolosa”, sia per la qualità che per la tempistica, si è congratulato con tutti i realizzatori e l’ha eletta come “esempio del sistema Rovigo, che si può esportare al di fuori dei nostri confini”. Il fiduciario provinciale del Coni, Marco Bonvento ha espresso tutta la sua soddisfazione per il Pattinodromo, un “motivo di vanto per tutto lo sport polesano e di grande e innovativo valore vista la polivalenza assicurata”. Tra le autorità presenti anche il presidente dello Skating Club Rovigo Federico Saccardin, l’assessore comunale allo Sport Andrea Bimbatti, il vicepresidente della Fonzazione Cassa di Risparmio di Rovigo,
Sandro Fioravanti e il commendator Luciano Guerrato. Il Presidente di ASM SET Massimo Bergamin ed il Direttore generale Massimo Nicoli, hanno elogiato lo Skating Club Rovigo “per l’importante attività di promozione dello sport e di diffusione dei suoi valori tra i giovani. ASM SET sostiene con orgoglio questa società sportiva e continuerà a fornire nuova energia per lo sport, con lo scopo di dare ai nostri ragazzi la possibilità di crescere sani e raggiungere alti livelli nella disciplina che amano”. Tutto questo grazie agli oltre 32.500 clienti che hanno scelto ASM SET per gas ed energia e ai soci: ASM SPA, azienda municipalizzata del Comune di Rovigo, ed Ascopiave. “Una fiducia - hanno concluso i due esponenti dell’azienda - che vogliamo ripagare continuando ad investire sul territorio, nello sport e non solo”.
Rovigo - Palazzo Nodari
Il torneo “Mirko Peternella”
La 17a edizione del torneo femminile internazionale di rugby seven
Nei giorni scorsi la società “Le Rose Rovigo Rugby” ha presentato a Palazzo Nodari la 17a edizione del Torneo femminile internazionale di rugby seven “Mirko Petternella”, che si disputerà domenica 29 settembre 2013 allo stadio “Mario Battaglini” di Rovigo. Il Sindaco di Rovigo, il dottor Bruno Piva, ha fatto gli onori di casa congratulandosi con la signora Gisella Bellinello Quaglio, presidente de “Le Rose Rovigo Rugby”: “Pochi dedicano tante energie al rugby femminile come la signora Gisella e sua figlia Enrica. Per la città è un onore ospitare un torneo che porta il nome del più grande cantore di questo sport, Mirko Petternella, che la sorte ci ha portato via troppo presto. Ho avuto il piacere di conoscere personalmente Mirko, un uomo innamorato del rugby che ha saputo proporre cronache di estrema professionalità. È un bene che questo toneo porti avanti la sua memoria”. “Il 'Petternella' è ormai diventato un appuntamento tradizionale per Rovigo – ha sottolineato l'Assessore allo Sport Andrea Bimbatti – ed è la dimostrazione che il rugby non è uno sport prettamente maschile. Per la nostra città è un'importante opportunità, anche per farsi conoscere oltre i confini nazionali”. Hanno presenziato la conferenza stampa anche Marco Bonvento e Raffaello Salvan, che hanno portato i saluti rispettivamente del CONI provinciale e del Comitato Regionale Veneto. “Speriamo che con questo torneo aumentino le speranze di rivedere una squadra di rugby femminile a Rovigo” ha detto Salvan. Gisella Bellinello Quaglio, presidente de “Le Rose Rovigo Rugby”, ha espresso la sua soddisfazione “per essere arrivati
alla 17a edizione. Vogliamo continuare a ricordare Mirko, uomo innamorato del rugby e delle donne. La parola chiave di questa edizione è 'sostegno', principio fondamentale di questo sport, e per questo abbiamo deciso, per il secondo anno consecutivo, di destinare in beneficenza gran parte del budget stabilito per i gadget. Alle atlete verrà comunque donato un ricordo simbolico: una collanina rossoblù”. La frase con cui verrà identificata questa 17a edizione del torneo “Mirko Petternella” porta la firma del giornalista Marco Pastonesi, ed è tratta dal libro “La leggenda di Maci”: "Il rugby è una voce del verbo dare. A ogni allenamento, a ogni partita, a ogni placcaggio, a ogni sostegno, dai un po' di te stesso. Prima o poi qualcosa ti tornerà indietro". Tiziana Virgili, Presidente della Provincia di Rovigo, ha portato il saluto conclusivo: “Sono molto legata al torneo organizzato dalle Rose e sono contenta che anche quest'anno sia stato scelto di fare una donazione benefica. In bocca al lupo a tutte le ragazze che scenderanno in campo”. Queste le squadre Seniores iscritte alla 17a edizione: Le Fenici Felsina U.R. S.Donato (BO), C.F.F.S. Cogoleto Rugby (GE), Rugby Mantova S.R.L. S.S.D., Rugby Parabiago S.S.D. (MI), Gli Allupins A.S.D. (PO), Verona Rugby Ragazze A.S.D., Rugby Vicenza Femminile, R.K. Nada Split (Croazia), Zark Mladost Zagreb (Croazia), Benetton Rugby Treviso S.R.L. S.S.D., Rugby Colorno S.C.F.C. (PR), A.S.D. Mustang Rugby Pesaro. Le selezioni regionali Under 16 iscritte sono invece: Campania, Emilia Romagna, Lazio/Abruzzo, Lombardia, Piemonte/Liguria e Veneto.
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Rinnovi al Delta Nord
Le priorità del settore della pesca Lazzarin Presidente e Garbi Vice
Cambiano i volti del Consorzio Delta nord, la realtà associativa più importante del comprensorio rosolinese che è in attesa del riconoscimento, da parte della Regione del Veneto, della qualifica di “Organizzazione di produttori” e aderisce ad Impresa pesca Coldiretti. Alla presidenza è stato eletto Massimo Lazzarin, attuale presidente della cooperativa Marinetta di Rosolina e che succede ad Alfieri Baruffaldi. Alla vice-presidenza è stato nominato Adriano Garbi, attuale prima carica della coop Albarella, sempre di Rosolina. “I settori della pesca e della molluschicoltura di Rosolina e Porto Viro – afferma il neo eletto presidente Lazzarin - sono strategici per l’economia del Delta. La vongola verace di Caleri è conosciuta e contesa da tutti i mercati europei, ma la venericoltura, negli ultimi anni, ha sofferto per il peggioramento delle condizioni ambientali ovvero l’interramento progressivo delle lagune di Marinetta e di Caleri e, complice il ristagno di acqua dolce ha subito importanti morie che hanno messo in ginocchio i produttori”. “Il provvedimento teso al rilascio di nuove concessioni a Caleri, – continua Lazzarin - ad oggi, non ha visto la luce, impedendo così di limitare
Massimo Lazzarini
Adriano Garbi
il divario tra la disponibilità delle aree di allevamento dei produttori locali e quelli delle marinerie confinanti di Goro e Chioggia”. “E’ proprio su queste problematiche – conclude Massimo Lazzarin - che dovremo concentrarci nelle prossime settimane. Appaiono positivi i segnali che arrivano dalla Regione Veneto a riguardo della vivificazione della Laguna di Marinetta. Pare, infatti, che si sia trovata la disponibilità finanziaria per la messa in sicurezza della bocca del Po di Lavante al fine di impedire l’ingresso di importanti quantitativi di sabbia all’interno della laguna, con conseguente soffocamento dei molluschi”. Anche il nuovo bando per il rilascio delle concessioni a Caleri risulta una priorità assoluta per i produttori bassopolesani e nelle prossime settimane il Consorzio intensificherà gli
incontri istituzionali per sollecitare la conclusione dell’iter amministrativo. “Il rinnovo delle concessioni in essere – aggiunge Adriano Garbi, vicepresidente del Delta nord, toccando un tema “caldo” - rappresenta un argomento di forte preoccupazione per il ceto peschereccio: non è infatti chiaro il modo in cui questo avverrà e per tale motivo saremo impegnati nel verificare tutte le strade possibili per garantire che chi ha investito denaro e molta fatica per rendere produttive le aree di allevamento non perda la priorità nell’acquisizione”. Infine, sul fronte della demanialità delle lagune, Garbi afferma: “Dovremo operare affinché proseguano senza indugio le attività di delimitazione delle lagune polesane, ambienti, a nostro avviso, appartenenti al demanio marittimo”.
Provincia di Rovigo - Ippovia da Mantova ad Albarella
A cavallo sulla Transeridana
Da Ostiglia alla foce del Po di Levante, dopo aver attraversato il territorio di 20 comuni polesani. E’ l’ippovia Transeridana sulla quale la Provincia sta raccogliendo i consensi dei comuni per una Sinistra Po a cavallo, che andrà ad aggiungersi al percorso cicloturistico, e alle tre ippovie della rete del delta: l’anello del Taglio, l’ippovia delle due Popillie e l’anello museo della Bonifica– Ca' Lattis – Goro Veneto utilizzando sommità arginali, porzioni di aree demaniali e tratti di strade rurali e periferiche. La Provincia da tempo impegnata a strutturare ed offrire varie forme di turismo legato alla mobilità lenta con itinerari percorribili a piedi, in bicicletta, con la barca e cavallo ha predisposto per l’ippovia Transeridana un nuovo protocollod’intesaalqualemanca solo l’approvazione dei consigli comunali di Papozze e Loreo prima di ricevere da Palazzo Celio l’ok finale. L’assenso è già arrivato dall’ente Parco, dal Consvipo e dai comuni di: Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa, Calto, Salara, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Occhiobello, Canaro, Polesella, Guarda Veneta, Crespino, Villanova Marchesana, Adria, Porto Viro e Rosolina. L’ippovia diventerebbe la tratta veneta conclusiva della principale arteria del nord Italia, la “gronda” fluviale dell’arco alpino. Nel 2011 la Provincia aveva approvato un primo
protocollo d'intesa con alcuni comuni dell'area deltizia e con l'ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po identificando le tre ippovie per “qualificare l'offerta turistica e la visitazione del territorio polesano in tutta la sua estensione” come aveva ricordato l’assessore Laura Negri. Nel nuovo, con la collaborazione della Fite Trec - Ante, la federazione del turismo equestre, oltre alla Provincia, coordinatore del progetto, l’ente Parco ed il
Consorzio per lo sviluppo del Polesine si impegneranno a ricercare risorse per attrezzare, segnalare e promuovere i percorsi mentre i comuni assicureranno la transitabilità anche in convenzione con enti o privati titolari di diritti sulle porzioni dell'itinerario. I percorsi stradali e rurali, percorribili a cavallo, verranno tabellati al fine di renderli identificabili, con la possibilità di individuare eventuali itinerari integrativi.
Consvipo
Corso per gli Agenti Di Polizia Locale
Il Consorzio per lo sviluppo del Polesine ha avviato, presso la sua Aula di Formazione un corso per gli Agenti di Polizia Locale dal titolo “Tecniche operative di polizia – Livello base” di 8 ore, suddivide in 4 ore di teoria e 4 ore di pratica. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività formative gratuite rivolte al personale dipendente degli Enti Soci ed è finanziata con il contributo di Adriatic LNG, con i fondi messi a disposizione grazie all’Accordo del 20 febbraio 2008. Tale attività formativa fa seguito a quella attuata sempre per i corpi di Polizia Locale negli anni 2011 e 2012. L’Ente ha voluto così continuare ad offrire al personale della polizia degli Enti Soci una importante opportunità di formazione per l’acquisizione di competenze teoriche ed operative che permetteranno loro di poter far fronte alle più svariate situazioni nello svolgimento dei compiti d’istituto al servizio della sicurezza dei cittadini. La proposta ha ottenuto la convinta adesione della Provincia di Rovigo e di gran parte dei Comuni Soci, che hanno iscritto i loro addetti ai corsi programmati senza sostenere alcun onere. La partecipazione ai percorsi formativi per gli Agenti di Polizia Locale e Provinciale - dice Angelo Zanellato, presidente del Consvipo – ha lo scopo di rendere più efficienti ed aggiornati i nostri agenti di polizia locale e provinciale, che sono chiamati ogni giorno ed in condizioni sempre più difficili a dare risposte determinanti per la sicurezza dei cittadini polesani.
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UnIone STAMPA PERIoDICA ITALIANA
FedeRazIone ITalIana SETTIMANALI CATToLICI
domenica 29 settembre 2013
adria Il saluto ai frati Cappuccini della Tomba
la Settimana
La riconoscenza della Diocesi, della Parrocchia e della citta’à di Adria rale della collettività. La loro incessante opera merita la più viva gratitudine dell’intera città” Il parroco, Romano Cerantola, ha risposto con un significativo messaggio scritto nel libro degli ospiti d’onore del Comune di Adria “ Il Signore benedica questa città, non faccia mai mancare la sua protezione. Illumini con la sua sapienza gli amministratori dando loro sempre fiducia ed attenzione ai cittadini, soprattutto ai più bisognosi. San Francesco vi protegga”. Antonio Stoppa
Altri articoli a pagina 19
ha voluto ringraziare e omaggiare il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Antonio Finotti per il sostegno dato al restauro della Basilica colpita nel 2007 da un fulmine. Prima del congedo finale, padre Romano, ha salutato i presenti: “Anche per noi frati è triste lasciare e in questi giorni abbiamo sentito tutto il vostro calore carico di affetto e riconoscenza. Dobbiamo però affidarci a Dio che sempre sa provvedere per il suo popolo”. Il giorno prima nella Sala di Palazzo Tassoni si è svolta la cerimonia di consegna della benemerenza “Adria ricono-
scente” ai frati cappuccini per il servizio di apostolato svolto nella città nel corso della loro lunga permanenza in città. Si legge nella motivazione: “Per il bene profuso e le testimonianze di fede seminate durante il secolo di permanenza nella nostra città, per l’esempio di vita, per le attività pastorali e le opere missionarie e di carità. La presenza dei Padri Cappuccini che si sono avvicendati nella parrocchia di Santa Maria Assunta detta della Tomba, oltre a lasciare un segno tangibile in tutta la comunità parrocchiale e tra la cittadinanza intera, ha contribuito alla crescita civile e mo-
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La comunità adriese si è riunita numerosa, domenica 22 settembre, nella Basilica della Tomba, per abbracciare con affetto, calore e riconoscenza, i frati cappuccini che dopo cento anni di ininterrotto apostolato lasceranno definitivamente la Parrocchia della Tomba. Padre Romano, padre Cesare, padre Mario e padre Valentino al loro ingresso in Basilica per l’inizio della cerimonia liturgica, sono stati accolti con un lungo e caloroso applauso alla presenza delle autorità civili: il sindaco Massimo Barbujani, gli assessori Lorenzo Maltarello e Giovanni Battista Zennaro, il comandante della polizia locale Lucio Moretti, Marco Gibin per l’ Arma dei Carabinieri e Mattia Mincuzzi per la Guardia di Finanza. L’Eucaristia è stata presieduta dal Vescovo mons. Lucio Soravito de Franceschi che nel corso dell’omelia ha espresso con calore il suo “Grazie, grazie, grazie” per il bene profuso alla comunità dai frati durante i cento anni di permanenza ad Adria. Anche il provinciale dei frati padre Roberto Genuin, dopo aver saluto i presenti e ringraziato i frati per il loro operato ha sottolineato che la “scelta dolorosa di lasciare la parrocchia è da imputare al forte calo delle vocazioni” ed ha invitato tutti a “pregare affinché il Signore doni nuovi sacerdoti”. Al termine della cerimonia religiosa padre Romano
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domenica 29 settembre 2013
CONSORZIO AGRARIO Nel cuore di Padova aprirà il nuovo bar, caffè, ristorante e negozio made in Italy
Antenore, locale del gusto e dei sapori italiani Filiera corta , chilometro zero e prodotti
un vero e proprio cambiamento di stili di vita, a agroalimentari made in Italy sono termini cominciare dall’alimentazione e dai prodotti che che, sempre più frequentemente, entrano ne sono alla base. Soprattutto tenendo a mente nel lessico dei consumatori, ma anche di un pub- che la nostra filiera agroalimentare italiana può blico sempre più vasto e attento all’origine dei vantarsi di essere ai primi posti nelle classifiche cibi che trovano spazio sulla tavola di ogni gior- mondiali, al punto di non aver generato soltanto no. Il fenomeno è in continua cresciun vero e proprio stile italiano, da ta e diffusione e, finalmente, sembra Dalle prime colazioni cui discende il grande successo riconoscere a pieno titolo l’opera agli aperitivi fino al “take mondiale della nostra cucina, ma un delle migliaia di imprenditori agricoaway” i prodotti saranno vero modello continuamente imitato, li del nostro paese che, fra le loro se non addirittura contraffatto. È evia chilometro zero, priorità, hanno sempre messo la ridente quindi che la nostra realtà concerca continua della qualità e genui- ma anche provenienti sortile non poteva non scendere in nità delle loro produzioni, non di- dai territori più pregiati campo» conclude Martin, anticipansgiunta dalle radici storiche della tra- della nostra penisola, do l’imminente apertura di un poliedizione gastroalimentare italiana. rarità enogastronomica drico locale nel centro di Padova, L’obiettivo dichiarato è di soddiche sarà al contempo bar, caffè, risfarre un consumatore finale sempre più esigente storante e negozio di prodotti tipici, per dare la e attento: «Più che un tendenza modaiola – com- più adeguata visibilità a ciò che di più espressivo menta Paolo Martin, direttore del Consorzio sa proporre la filiera agricola italiana, fino ai proagrario di Padova, Venezia e Rovigo – si tratta di dotti finiti della trasformazione agroalimentare. Quando varcheranno le porte di Antenore, cittadini e turisti potranno disporre di una vera e propria vetrina sulle produzioni territoriali che compongono il ricco patrimonio enogastronomico dei nostri territori. Il locale, ubicato in piazza Antenore, a due passi dalle piazze del centro e accanto alla prefettura, porta il nome del mitico fondatore di Padova e, oltre alla vendita diretta delle diverse specialità per uso domestico, farà gustare a ogni avventore, sin dalla prima colazione e fino all’ora della chiusura serale, gusti e sapori di prodotti selezionati esclusivamente dalla filiera tutta italiana agricola e agroalimentare. «Dalla brioche a base di farina, burro e marmellata ai piatti del mezzogiorno o agli spuntini di metà pomeriggio, si potrà gustare una lunga e continua carrellata fra tipicità e golosità gastro-
� dal Campo alla Tavola
COLDIRETTI ROVIGO Silvio Parizzi alla guida dell’associazione dopo Adriano Toffoli
� È stato nominato nei giorni scorsi dal consiglio provinciale della Coldiretti di Rovigo il nuovo direttore dell’associazione polesana: Silvio Parizzi (nella foto al centro) sostituirà il predecessore Adriano Toffoli, da sei anni alla direzione di Rovigo e che resterà ancora fino alla fine di ottobre, prima di trasferirsi all’Arav (Associazione regionale allevatori del Veneto). A presenziare allo scambio di consegne le rappresentanze territoriali, regionali e nazionali di Coldiretti. «Il cambiamento è sempre un fatto positivo – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Veneto, Giorgio Piazza, al consiglio polesano – La grande forza di Coldiretti è di essere strutturata per assorbire i cambiamenti. Per Coldiretti Rovigo avere un giovane con un proficuo apprendistato alle spalle (alla vicedirezione della Coldiretti di Venezia) è certamente foriero di sviluppo positivo per tutta l’associazione».
PAC 2020 CHIARA SATTIN Rappresenta i giovani per il programma di sviluppo rurale
� È Chiara Sattin, 36 anni, imprenditrice agricola nel comparto avicolo, socia di Confagricoltura Padova e presidente provinciale dell’Anga, la rappresentante dei giovani ai tavoli del partenariato rurale che sta elaborando il Programma di sviluppo per l’agricoltura veneta 2014-2020. Chiara Sattin è stata scelta dai componenti del gruppo di consultazione del Forum giovani Pac 2020, che sta raccogliendo e dibattendo le idee e le proposte delle nuove generazioni per la definizione della nuova politica agricola regionale che prenderà avvio dal prossimo gennaio. Chiara Sattin è cresciuta di agricoltura: seguendo le orme del padre, ha deciso di abbracciare la cultura rurale veneta. Risiede a Monselice e gestisce un’azienda di allevamento avicolo e di coltura cerealicola. Laureata in economia del turismo, sogna di ampliare la propria attività al mondo dei servizi connessi al settore primario, con l’apertura di un agriturismo.
FESTA DELLA TRANSUMANZA ALTA PADOVANA Domenica 6 ottobre degustazione di prodotti caseari
� Domenica 6 ottobre si rinnova, per l’undicesimo anno consecutivo, la “Festa della transumaza e dei prodotti tipici dell’Alta Padovana” nel comune di san Pietro in Gù. Un evento, questo del ritorno delle mandrie bovine dagli alpeggi, che dalle 9 animerà l’intero centro del paese con una serie di appuntamenti volti a valorizzare l’intero comparto della filiera agricolo casearia che caratterizza l’intera zona. Si comincia con
l’esposizione dei prodotti tipici locali e con le macchine e gli attrezzi agricoli nell’attesa della caleidoscopica parata delle mandrie, che sfileranno per il centro agghindate come vere e proprie stelle dello spettacolo. Momento celebrativo del latte prodotto sarà la degustazione gratuita della tosella, tipico formaggio fresco d’alpeggio, di cui sarà data anche una dimostrazione pratica sulla sua confezionatura. Dalle 18 grande trionfo delle produzioni orticole con il “Minestrone della nonna” e di tutte le tipicità della norcineria locale che saranno rigorosamente accompagnate da polenta fumante. Non mancheranno, infine, balli e canti della miglior tradizione popolare rurale e, per quanto riguarda l’aspetto più culturale, particolare attenzione merita l’apertura straordinaria del museo comunale delle risorgive.
COLDIRETTI MAIS ITALIANO «Pilotato prezzo al ribasso per il prodotto libero da ogm»
� Violento attacco al mais italiano, preso di mira dagli speculatori ai danni degli agricoltori della
nomiche che sono l’epressione più concreta di quanto si produce nei nostri campi, nei nostri allevamenti, nei caseifici, nei salumifici nostrani e, non ultimi, nei nostri vigneti». Il tutto con un sensibile riguardo al rapporto fra l’alta qualità e il prezzo che sarà quanto mai appetibile per il consumatore, sia che decida per l’acquisto diretto dei prodotti da preparare fra le mura domestiche, sia per le sue colazioni, i suoi pranzi o per intermezzi enogastronomici fra i tavoli di Antenore, che da semplici assaggi-degustazioni possono diventare vere e proprie scoperte di altrettanto inimitabili tesori del gusto. Accanto ai cibi preparati al momento e da consumarsi nel locale, ampia cura poi è stata dedicata al reparto del cibo “take away”, o meglio di quel “cibo di strada”, da sbocconcellare fra le vie del centro durante una passeggiata o davanti alla tv di casa per una partita di pallone insieme agli amici. � pagina a cura di Mario Stramazzo pianura padana. A denunciarlo è Coldiretti Padova mettendo a confronto il prezzo del mais italiano, non ogm, con quello del prodotto importato dall’estero. «Non comprendiamo perché nessuno si chieda come mai il mais nazionale sia quotato a Bologna 17-18 euro al quintale mentre quello straniero arriva ben sopra i 22 euro – afferma Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova – È chiaro che siamo di fronte a una spregiudicata azione di trading “teleguidato” contro il mais coltivato in Italia, messa in atto da oscuri personaggi che stanno gestendo il mercato del granoturco. Che dopo aver spinto al ribasso le quotazioni nello scorso anno, ora si presta a un nuovo attacco, che ancora una volta ha come obiettivo quello di mettere in difficoltà gli agricoltori italiani, in particolare quelli dell’Italia settentrionale. Auspichiamo serrati controlli da parte delle autorità competenti e dei responsabili delle borse merci delle principali piazze italiane, a partire da Bologna».
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domenica 29 settembre 2013
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Castelmassa - Parrocchia di S. Stefano primo martire
Un secolo di amore e di devozione alla Vergine Maria Festeggiamenti per il Centenario della statua della Madonna del Rosario
Quest’anno ricorre il Primo centenario dell’immagine della Beata Vergine del Rosario venerata nella Chiesa parrocchiale di Castelmassa. La bella statua venne acquistata un secolo fa a Roma da don Stefano Ricci, parroco nativo di Castelmassa per 300 lire. Da allora la bella immagine collocata sull’artistico altare a lei dedicato (vedi foto a lato) si venera con amore e devozione filiale nella chiesa parrocchiale di S. Stefano Protomartire. Al fine di organizzare i festeggiamenti per ricordare in maniera degna tale evento, si è creato un gruppo culturale presieduto dall’Arciprete don Stefano Marcomini e si è pensato di iniziare con una serata storica nella quale si è riscoperta la devozione mariana nella nostra comunità. Già nel 1581 era presente nella nostra zona una Confraternita del Santo Rosario, alla quale aderirono moltissime persone, realtà dedita alla preghiera e alla solidarietà verso il prossimo. Tanti infatti furono coloro che lasciarono, con testamento, i loro averi per opere caritative o per abbellire la nostra chiesa. Il 24 Aprile, perciò, il comitato ha rievocato nella chiesa parrocchiale i momenti salienti del culto mariano attraverso la lettura a più voci di documenti storici presenti nell’archivio parrocchiale, che vanno dal 1644 ai giorni nostri. Dopo tanti anni la comunità ha potuto ammirare gli stendardi e i gonfaloni storici delle confraternite presenti
rata che riportava sul retro una preghiera scritta dal parroco per l’occasione. In ottobre, mese mariano del Rosario, si terranno altre manifestazioni a ricordo del centenario. Una nuova Corona del S. Rosario benedetta da Papa Francesco
in quel periodo, come risulta dagli atti redatti in occasione delle visite pastorali da parte dei Vescovi. Inoltre la Corale S. Stefano, diretta dal Maestro Pinotti, ha allietato la serata con canti mariani. Il gruppo promotore ha pure pensato di commissionare un quadro raffigurante l’immagine della “nostra” Madonna al sempre disponibile Cesare Negri. Questo bel quadro è passato di casa in casa nel mese di maggio dove si sono celebrati i fioretti. Si è poi concluso questo mese mariano con la Santa Messa e la suggestiva processione per le vie del paese con la statua della Madonna illuminata dai flambeaux, evento che non accadeva dal 1951. Ai presenti è stata data una piccola immagine della Madonna a ricordo della se-
p Domenica 6 ottobre, ore 9.45, in corrispondenza della festività della Beata Vergine del Rosario, si celebrerà una messa solenne nella quale il nostro parroco deporrà sulla mano della statua della Madonna un rosario nuovo, frutto di una sottoscrizione tra i membri della nostra comunità, che il Santo Padre Papa Francesco ha appositamente benedetto per l’occasione. A ricordo dell’evento sono stati preparati dei rosari con l’effigie della nostra Madonna da distribuire ai fedeli. Musica e poesia per la Vergine Santa
p Sabato 26 ottobre, ore 21.00, si svolgerà una serata che il comitato ha titolato: TI RACCONTO MARIA – POESIE E MUSICA – POETI POLESANI AL COSPETTO DI MARIA. Alcuni poeti e scrittori polesani declameranno le loro poesie in una serata che vedrà inserirsi anche alcuni momenti storici, sui capitelli e pilastrelli del territorio dell’Unità Pastorale, e immagini della processione del 31 Maggio, nonché intermezzi musicali a cura della nostra Corale S. Stefano.
Provincia di Rovigo
Digiuno per l’ambiente XI Marcia polesana per la pace
Partendo dall’esempio di don Albino Bizzotto contro l’occupazione indiscriminata del suolo, gli organizzatori della XI Marcia polesana per la pace hanno deciso di attuare un “digiuno per l’ambiente” nella giornata di domenica 29 settembre, in sintonia con molte altre realtà private ed istituzionali del Veneto. A presentare l’evento nei
giorni scorsi a Palazzo Celio l’assessore provinciale all’ambiente Giuliana Gulmanelli assieme ad una rappresentanza degli organizzatori: Roberto Tommasi, Diego Foresti e Giovanna Pineda. Tra sabato 28 e domenica 29 si svolgeranno le iniziative in occasione della marcia, che è organizzata dal Coordinamento provinciale di
Comune di Rovigo - Servizio Pari Opportunità
“Pronto Donna”
N. verde 800.391.609 e-mail: prontodonna@comune.rovigo.it
“Servizio di ascolto telefonico del Comune di Rovigo rivolto alle donne, italiane e straniere, che desiderano ascolto informazioni e aiuto”. Cerchi aiuto? Need help? Besoin d’aide? Cerchi informazioni? Need information? Cherchez informations? Siamo reperibili… il martedì, mercoledì, venerdì dalle ore 13.30 alle 15.30.
Libera, dalla Rete degli studenti medi, dalle associazioni per la pace, dalla Rete dei comitati cittadini e dal Comitato diritto alla carità, e che vedranno tutta una serie di dibattiti e spazi di confronto, che culmineranno nella camminata per le vie della città partendo e tornando a Parco Langer, e che termineranno con la proiezione del film documentario “God save the green” alla presenza dei registi Michele Mellara e Alessandro Rossi.
Un concorso per i ragazzi p Per coinvolgere le giovani generazioni, si è pensato di indire un concorso sul tema, rivolto ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e della scuola secondaria inferiore, dal titolo: TI RACCONTO MARIA – COLORI E PAROLE. I nostri ragazzi potranno produrre disegni, sculture, poesie, racconti, fotografie, e quant’altro la loro fantasia suggerisce, in riferimento alla loro esperienza di vita, in famiglia e in comunità, di tutto ciò che riguarda Maria. La premiazione dei lavori verrà effettuata Domenica 8 Dicembre, festa dell’Immacolata. La nostra comunità di Castelmassa vuole degnamente ricordare l’avvenimento del centenario perché nel tempo le varie generazioni hanno tenuto viva la devozione alla Madonna: a Lei ci si è rivolti nei momenti più intensi di questo ultimo secolo e vogliamo che continui ad essere così anche per il domani.
A conclusione dell’Anno della Fede, indetto dal papa emerito Benedetto XVI lo scorso anno, i Messaggeri di Speranza di Rovigo, unitamente agli amici del coro S. Rita Gospel Singers e del coro Voce Divento, hanno organizzato tre momenti forte di evangelizzazione. Si tratta di un festival tematico dove, attraverso il gospel, si rifletterà sulla Fede, sulla Carità e sulla Speranza. I cori che interverranno provengono, oltre che dalla diocesi, anche dal resto del Veneto e alcuni pure dall’Emilia. Il festival è stato organizzato col patrocinio della Regione del Veneto, La Provincia di Rovigo, Il Comune di Rovigo, ASMSET Rovigo e il Sindacato del Tempio della Rotonda. L’ingresso sarà libero.
Messaggeri di Speranza
Popolo di Dio in missione: per una nuova evangelizzazione
Per evangelizzatori, per animatori dei centri di ascolto, per catechisti e operatori pastorali La scuola di evangelizzazione Sant’Andrea e quella dei Messaggeri di Speranza organizzano per il prossimo settembre un corso di nuova evangelizzazione. E’ un’occasione per lasciarci evangelizzare dalla Parola per poi trasmetterla con gioia ed entusiasmo nelle nostre comunità. Più che un corso è un percorso in cui si fa esperienza della Grazia, come dice papa Francesco, “che non si compera e non si vende” ma si deve conoscere e gustare per avere una nuova vita. Predicatori - Equipe nord Italia della Scuola di Evangelizzazione S. Andrea; - Equipe di Rovigo Messaggeri di Speranza. Luogo del corso Centro Parrocchiale, Piazza Chiesa 1 Villamarzana (RO) Programma indicativo del corso Venerdì 27 settembre: ore 20.30 arrivi e registrazioni; ore 21.00 inizio dell’esperienza; ore 23.00 fine attività. Sabato 28 settembre: ore 8.45-19.00 attività. Domenica 29 settembre: ore 8.45-18.00 attività e conclusione con santa Messa. Obiettivo del corso Sperimentare la salvezza di Dio attraverso un incontro personale con Gesù risorto ed una effusione dello Spirito Santo, che ci faccia nascere di nuovo per essere autentici e coraggiosi testimoni del vangelo e capaci di annunciarlo con gioia ed entusiasmo. Non si tratta tanto di un corso, ma di un laboratorio il cui scopo è che i partecipanti si lascino plasmare dalla Parola e si lascino amare dal Signore in modo che a loro volta possano evangelizzare con passione a partire dalle proprie comunità di appartenenza. Info e iscrizioni don Lorenzo M. Realdon 3476604090; Marcella 3492677314; Raffaello 337499659 info@messaggeridisperanza.org Destinatari Tutti coloro che desiderano fare un’esperienza profonda dell’Amore di Dio. Quota di Partecipazione La quota per l’esperienza è di € 10.00 da versarsi con l’iscrizione. Questa quota non sarà restituibile. I pranzi saranno a sacco condividendo ciò che ciascuno porterà, in clima fraterno. Iscrizione Tramite compilazione del modulo al sito: www.messaggeridisperanza.org oppure consegnando il modulo allegato al depliant, debitamente compilato, a un membro
dell’équipe o telefonando ai numeri indicati in alto. L’ iscrizione è obbligatoria ed è da effettuarsi entro il 20 settembre. NB I posti sono limitati. Cosa portarsi Tanta voglia di incontrarsi col Signore e la Bibbia. Come partecipare Perché il corso abbia la sua efficacia, si richiede la partecipazione completa a tutto il percorso. Sei mete del corso I. Accettare l’amore appassionato di Dio II. Riconoscere Gesù come Salvatore personale III. Aprire il proprio cuore per poter avere un incontro personale con LUI IV. Rinunciare formalmente al peccato V. Proclamare Gesù Signore VI. L’effusione dello Spirito
14 la Settimana
missioni
Ottobre Missionario
Un mese con la gioia di sentirsi amati da Dio, Padre di tutti
Dall’Anno della Fede all’anno della Missione
scovo Lucio. Dopo aver proposto negli ultimi anni la Veglia a livello vicariale o zonale riproponiamo la Veglia diocesana per dare voce alla bella notizia di Gesù sulla strada del mondo con alcuni “nostri” testimoni diocesani dal Brasile all’Etiopia, dalla Colombia al Burundi, dall’Italia all’India.
Il Papa vede nell’Anno della Fede uno stimolo per una rinnovata consapevolezza da parte della Chiesa, “La missionarietà – afferma – non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i confini della fede attraversano pure il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna…” La Missionarietà della Chiesa è testimonianza di Vita che illumina il cammino che porta speranza e amore.
Contemplazione
“Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi” (Sal 26,13) riconoscere più facilmente il Signore, specialmente nei più poveri e bisognosi che incontriamo quotidianamente. Preghiera dei fedeli p Il Signore desidera che non sprechiamo la nostra vita nella dissolutezza e nella dissipazione: perché gli impegni non ci impediscano di vivere nella contemplazione della Parola, preghiamo. p Per coloro che vivono la missione in terre lontane, perché nello Spirito del
Risorto ricevano forza e coraggio per vivere e affrontare le fatiche del difficile apostolato, preghiamo. “La preghiera e l’azione sono due anime della vita del cristiano che non possono esistere l’una senza l’altra . ... Sono due momenti della nostra vita che devono essere presenti nel comportamento di ciascun cattolico: la contemplazione e il servizio cristiano. Tuttavia il servizio non può esistere senza ascoltare la Parola e viceversa”. (Papa Francesco 21 luglio 2013)
Missione e dialogo
Il cristiano sa dialogare con tutti? Evangelizzazione non è fare proselitismo
Due giovani donne uccise
Quando la professione diventa “Missione” Eleonora e Silvia
Quasi ogni giorno a cronaca italiana ci riserva notizie e fatti raccapriccianti: violenze e crudeltà impressionanti che rivelano un grande malessere sociale e interiore. Spesso, però, dietro a queste notizie dolorose, emergono pure testimonianze di grande coraggio e di eroismi veramente esemplari. p Eleonora dottoressa in provincia di Bergamo, una vera “buona samaritana” che ha dato la vita per soccorrere e aiutare due ‘poveri’ ragazzi indiani in conflitto tra loro. p Silvia, giovane friulana, avvocato di 28 anni, tutta una vita di studio e impegno sociale, stroncata da un assurdo assalto omicida. Carriera scolastica brillantissima sognava di aprire uno studio legale per aiutare i più poveri e i più deboli. Due storie di vita che ci invitano a riflettere come il sacrificio di 2 giovani ci provocano a progettare la vita come dono da condividere, senza limiti. Don Silvio
Un ritiro diverso
Buon cammino a tutti, sulle strade del mondo con ... la passione per la missione. Don Silvio Per il Centro Missionario Diocesano
Ottobre Missionario – prima settimana (29 settembre – 5 ottobre)
re il Vangelo deve dialogare con tutti, sapendo che nessuno possiede la verità, perché la verità si riceve dall’incontro con Gesù”. La diversità culturale e religiosa non deve fare paura perché “la paura dell’altro è proprietà soltanto degli spiriti mediocri”. Papa Francesco dice ancora: “I cristiani che hanno paura di fare ponti e preferiscono costruire muri sono cristiani non sicuri della propria fede, non sicuri di Gesù Cristo. I cristiani invece facciano come Paolo e inizino «a costruire ponti e ad andare avanti»”. Il dialogo è la via tracciata dal Vaticano II. Diversamente da tempi ormai lontani, ora i discepoli di Gesù si pongono di fronte al mondo contemporaneo non con un atteggiamento di condanna odi rifiuto, ma di ascolto rispettoso. “La Chiesa deve venire a dialogo col mondo in cui si trova a vivere. La Chiesa si fa
Brasile
Il 20 ottobre 2013 si celebra la 87° Giornata Missionaria Mondiale – ci ricorda papa Francesco – “per rafforzare il nostro cammino come Chiesa che annuncia con coraggio il Vangelo”
Sabato 12 ottobre in Duomo a Rovigo, Veglia Missionaria diocesana, presieduta dal Ve-
Il dialogo è uno dei segni dei tempi. Segnalare la sua centralità nella vita della missione, formare mentalità aperte al dialogo è uno degli impegni del CUM. “Evangelizzazione non è fare proselitismo”! Un aggiornato spirito missionario non può prescindere dal dialogo, inteso come volontà e capacità di incontro, di relazione, di stima, di fare tratti di strada insieme con persone di altre culture, di altre fedi, con storie diverse. Oggi, in tutto il mondo, anche nei nostri paesi di antica tradizione cristiana, si vive, si lavora e si interagisce sempre più in una realtà variegata, multiculturale, multietnica, multireligiosa. E un fatto irreversibile. Da questa convinzione parte la nuova evangelizzazione. E’ parola di Papa Francesco: “il cristianoche vuole annuncia-
I nostri missionari ci scrivono da...
Giornata Missionaria Mondiale
Veglia Missionaria Diocesana
29 settembre: XXVI domenica del tempo ordinario (Am 6,1a.4-7; Sal 145; 1 Tm 6,11-16; Lc 16,19-3 1) Condizione irrinunciabile della missione è uno spirito contemplativo che ci fa attenti all’ascolto degli altri e della Parola. La parola di Dio ci educa ad avere occhi e cuore per i fratelli. La misericordia di Dio è annunciata dai profeti, anche oggi. Aiutiamoci affinché tutti possiamo
domenica 29 settembre 2013
Parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio” (Paolo VI - Ecclesiam Suam 67). “Il rapporto della Chiesa con le altre religioni è dettato dalla convinzione che lo Spirito del Signore soffia ovunque, dal rispetto per l’uomo nella sua ricerca di risposte alle domande più profonde della vita e dal rispetto per l’azione dello Spirito nell’uomo” (Giovanni Paolo II - RM). “Nel dialogo con il mondo e con le altre religioni, la chiesa riconosce che non solo ha dato, ma che ha anche ricevuto dalla storia e dal genere umano” (Gaudium et Spes 44). Un noto teologo e sacerdote cattolico di cultura indianacatalana, Panikkar, scriveva: “Il dialogo interreligioso è un processo continuo. Il suo scopo non è di arrivare alla completa unanimità o di mischiare tutte le religioni, ma
piuttosto è comunicazione, simpatia, amore, complementarità polare. L’ascolto rispettoso è alla base del dialogo, perché è attraverso l’ascolto che si giunge la comunione. Non si può chiedere a nessuno di rinunciare alla propria identità religiosa o culturale in nome di una visione parziale della realtà che genera diffidenza o, peggio, conflitto. Occorre invece abbracciare quanto di bello e a volte di sconcertante c’è nell’altro, nel suo modo di sentire o di percepire la realtà, di pregare o di credere in un Qualcuno sempre onnipresente e meravigliosamente vivo”. Strada se n’è fatta, ma ne resta ancora tanta da fare nelle nostre comunità, sopratutto negli “orti chiusi” in cui, spesso, siamo tentati di chiuderci. Crescenzio Moretti (da Noticum – settembre 2013)
Sussidi Ottobre Missionario Presso l’Ufficio Missionario in Curia Vescovile in Via G. Sichirollo n. 18 a Rovigo, sono disponibili i sussidi per l’ottobre missionario. Tel. 0425 209623 – per urgenze cell. 347 7639981 (d. Silvio)
Pakistan
Il grido dei cristiani dopo la strage
Cortei in Pakistan per le 82 vittime della chiesa anglicana di Peshawar Tre giorni di lutto per gli 82 morti e i 145 feriti dell’assalto kamikaze di domenica. Il dolore del Papa: “Scelta sbagliata di odio e di guerra”. Il card. Bagnasco: “In troppe parti del mondo la violenza, specialmente contro i cristiani, non solo continua ma addirittura sembra intensificarsi. Dio non vuole questo, e la comunità internazionale continua ad essere tiepida facendo finta di non vedere. Ai molti fratelli e sorelle perseguitati per la fede, diciamo la nostra calda vicinanza nella preghiera e in ogni altra forma di solidarietà”.
Domenica 15 settembre siamo state nella parrocchia di Sebastião Laranjeira per realizzare un ritiro con un gruppo della Legione di Maria, in un bellissimo posto in campagna, seduti all’ombra di tre grandi alberi di mango. È stato molto interessante, perché hanno partecipato non solo le signore della Legione, ma anche un gruppo di ragazzi, che hanno sentito parlare del ritiro e hanno voluto essere presenti. L’idea di invitare la comunità di Mandiroba è venuta nell’ultima riunione con i catechisti: è una località molto difficile, e si era detto che le persone che portavano avanti la vita della comunità cristiana avevano bisogno di un ritiro, perché c’erano stati contrasti far di loro e alcune attività erano quasi ferme, come il gruppo giovani e altre pastorali. Ma le persone invitate non hanno risposto, sono rimaste indifferenti all’iniziativa. Invece sono venuti ragazzi sempre di Mandiroba, ma molto eterogenei in relazione alla partecipazione nella comunità. Alcuni non hanno neanche ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Sono venuti pensando a quei momenti di ritiro che vedono nella televisione, nella rete TV carismatica, piena di movimento, canto, animazione. Quindi ci siamo ritrovate davanti a un gruppo in parte composto di signore già di una certa età, e in parte di giovani dai 16 ai 20 anni. Come ci era stato richiesto, abbiamo cominciato col tema del perdono e della riconciliazione, parlando della misericordia di Dio. Il vangelo del giorno ci ha aiutate molto, perché presentava insieme la parabola della pecora perduta e del padre misericordioso. Il momento iniziale di concentrazione corporale e riflessione sul testo biblico è stato buono, ma subito abbiamo percepito che quasi nessuno dei partecipanti era abituato ad una preghiera silenziosa con la Parola di Dio. Abbiamo chiesto di rimanere un tempo in silenzio per riflettere sul testo che trattava il perdono e la riconciliazone, con alcune citazioni bibliche. Ma anche le signore della Legione di Maria hanno avuto serie difficoltà. In altri ritiri con questo stesso testo non avevamo avuto esperienze difficili: specialmente chi ha più esperienza di preghiera e di impegno nella comunità, ho constatato che riesce a dedicare un tempo al silenzio. Ma nel nostro caso non è stato così. Il ritiro ha cominciato ad essere un momento di svago e conversazione. Abbiamo richiamato l’attenzione dei giovani varie volte, ma il cattivo esempio delle signore non aiutava. Cosa abbiamo fatto: ci siamo sedute a osservare, accogliendo la situazione com’era, era infatti inutile cercare di rimediare. Abbiamo pensato come terminare il momento di silenzio del mattino e come affrontare il pomeriggio. Potevamo salvare qualcosa? Ma crediamo che la grazia di Dio sia più forte, quindi ci è venuta l’idea di concludere, prima del pranzo al sacco, facendo un circolo, coinvolgendo tutti in un abbraccio. Ciascuno stringeva con le braccia il proprio corpo, chiudendo gli occhi, immaginando l’abbraccio del Padre misericordioso, ringraziando se siamo riusciti a fare silenzio e chiedendo perdono se non siamo stati capaci di rimanere in ascolto della Parola di Dio. In questo circolo siamo riusciti ad ottenere silenzio, e quindi abbiamo continuato con l’angelus e di seguito, abbiamo condiviso quanto ciascuno aveva portato da casa. Don Paolo, il parroco ci ha fatto una visita rapida dandoci il suo incoraggiamento. Il cambiamento inaspettato è cominciato col pranzo: i giovani si sono sentiti coinvolti e toccati dall’atteggiamento del Padre misericordioso. Forse hanno percepito che non avevano fino a quel momento approfittato bene del tempo, che forse un ritiro non era quello che conoscevano dalla televisione. La riflessione successiva, sulla vita di Maria partendo dal vangelo di Luca, soprattutto l’annunciazione e la visitazione, ha portato il gruppo ad appassionarsi di più. Infatti il testo, dopo essere stato spiegato, è stato letto in ciascuno dei sei gruppi con i quali abbiamo diviso i partecipanti, facendo attenzione a mescolare le signore con i giovani. Abbiamo notato che i membri della Legione di Maria si sono sentiti responsabili per spiegare un po’ il testo, e i ragazzi hanno cominciato a dimostrare interesse e ad aprirsi un po’ di più. Ritornando nel gruppo grande, ripetendo l’esercizio del mattino, abbiamo notato che tutti erano capaci di un silenzio molto profondo. Dopo un momento di animazione, un ultimo lavoro di gruppo e di nuovo un momento di silenzio, questa volta più prolungato, abbiamo notato un enorme cambiamento. Si poteva percepire chiaramente come non ci fosse più nessuno distratto, pensando in altre cose, sorridendo o cercando di togliere l’attenzione. È stato un momento molto forte, sinceramente non ricordo di aver percepito in altri ritiri con i laici un clima così propizio alla preghiera, al dialogo con il Signore. È stata un’esperienza molto bella della quale dobbiamo ringraziare Dio, continuando a pregare per questa comunità e questi giovani. Hanno già voluto fissare la data del prossimo ritiro e hanno promesso che riprenderanno a incontrarsi come gruppo giovani. Speriamo che presto entrino nella catechesi e possano ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana, continuando a partecipare attivamente nella loro comunità. Comunità delle Missionarie della Redenzione, Condeùba
radio kolbe
domenica 29 settembre 2013
Rovigo e Provincia 91.200 mhz Rovigo città 94.500 mhz
la Settimana 15
Lendinara 98.400 mhz Canda 98.700 mhz Ficarolo 98.500 mhz
Ponte Radio - Ospite Massimiliano Destro per la seconda volta ha conquistato il Prestigio
Con la mia bicicletta ho sfidato le grandi salite Il giorno 11 settembre 2013 sono stato ospite, nella puntata condotta dal mio ormai inseparabile compagno di radio Christian Rosa e diretta da Roberto Giannese, di Ponte Radio. Nei trenta minuti di trasmissione, conditi come sempre da alcuni brani musicali in tema con l’argomento del giorno, ho così potuto raccontare il percorso verso la conquista del mio secondo scudetto consecutivo del Prestigio, il circuito amatoriale ciclistico di maggiore caratura a livello nazionale. Come l’anno precedente, la mia avventura è iniziata ad aprile con la gran fondo del Sale a Cervia in una giornata caratterizzata da nebbia e freddo proseguendo poi, in un primo maggio decisamente primaverile, con la Dieci Colli di Bologna e quindi con la mitica Nove Colli di Cesenatico, una vera festa di gente come non si vede da nessun’altra parte. Un mese dopo i durissimi 218 km della Sportful di Feltre
con le scalate del Duran, della Staulanza, del Valles e del Rolle hanno aperto il trittico terribile proseguito il 30 giugno con lo spettacolo meraviglioso offerto dalla Maratona delle Dolomiti ed in particolare dal Passo Giau ancora innevato e terminato con la Pinarello di Treviso, gara in cui sono riuscito a tenere la media, per me incredibile, dei 24 orari. A più di un mese di distanza, sono poi riuscito a conquistare la
settima gran fondo (minimo indispensabile per ottenere il Prestigio) il primo settembre a Piacenza. In mezzo a tutte queste gioie, devo registrare anche la grandissima delusione della Oetztaler di Solden in Austria, gara per la quale mi ero preparato per tutta la stagione e dalla quale sono stato costretto a ritirami sulla prima salita, a causa della forte pioggia e del freddo. Io sono però convinto che anche dalle situazioni meno piacevoli ci sia sempre da imparare e farò tesoro di questa esperienza per poterci riprovare in un prossimo futuro. Resta comunque per me una stagione fantastica (terminata il 15 settembre con la granfondo Magnifica di Forlì, 229 durissimi chilometri con la scalata del Carpegna, la salita tanto cara a Marco Pantani), in cui, nel mio piccolo, sono riuscito a migliorarmi gara dopo gara acquisendo sempre maggiore sicurezza e fiducia nei miei mezzi. E spero di poter tornare in radio il
prossimo anno per raccontare qualche altra piccola impresa, in quanto, come dice Marco Mengoni in uno dei brani scelti per la puntata, io sono di nuovo “pronto a correre”... Oltre a ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questo lungo viaggio, voglio dedicare il mio simbolico scudetto al mio compagno di radio ed amico Christian che presto convolerà a nozze con la sua Elena. A loro auguro di saper
scalare insieme le salite più dure e di godersi le discese più emozionanti della vita. Massimiliano Destro
Quando? Ponte Radio è in onda ogni lunedì e venerdì alle 18.20 e il martedì alle 21.30
Polesine Coast to Coast
Ospiti Marta e Silvia della Parrocchia di Borsea Quando? In onda ogni martedì alle 10.00, il mercoledì alle 21.15, il giovedì alle 17.05 e il venerdì alle 22.30
don Fabio Finotello. Marta ha 27 anni e lavora come farmacista. Silvia ha invece 19 anni e si è appena iscritta all’Università. Agli ascoltatori di Radio Kolbe hanno proposto l’inno della GMG 2013. Rio è stata per Marta la quarta GMG, mentre Silvia era alla sua prima Giornata della gioventù. «Eravamo circa 3milioni e mezzo di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo- ha detto Marta - è stato bellissimo. Un po’ faticoso ma il sacrificio è stato ripagato ampiamente. Papa Francesco è molto vicino ai giovani ed ha saputo coinvolgerci e ci ha invitato a non avere paura di testimoniare la nostra fede». Sul blog di Radio Kolbe è possibile ascoltare la puntata e vedere altre foto della simpatica intervista a Marta e Silvia
Una campagna importante Anche Radio Kolbe e La Settimana tra i partner PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato alle Politiche Sociali e della Famiglia
LILT- ONLUS Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sez. Prov. Rovigo
A.N.D.O.S. - ONLUS Associazione Nazionale Donne Operate al Seno Comitato Rovigo
i o p i d o n e s l i … al e re mo DOTTOoBREnROSAn2013: mese internazionale della prevenzione del tu seno
In collaborazione con
INIZIATIVA RIENTRANTE IN “PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE 2013” SOSTENUTI DAL CSV ROVIGO In collaborazione con ROVIGO MEDICA CASA DI CURA SANTA MARIA MADDALENA - Occhiobello CASA DI CURA MADONNA DELLA SALUTE - Porto Viro ARCI SOLIDARIETÀ - Rovigo SAN VINCENZO DE PAOLI - Rovigo AUSER PROVINCIALE - Rovigo FIDAS PADOS Adria NORDIC WALKING SMILE ASSOCIAZIONE CASA MAROCCO - Lendinara
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tti noi! mio seSOno“TR: OVAToLOccSLOaGANa , tu SALVA UNA VITA” Tocca al itore del CONCOR Slogan vinc
Jacopo Mercuriati 3°D
PROGRAMMA DELL'OTTOBRE ROSA 2013: MESE INTERNAZIONALE DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO SABATO 5 OTTOBRE
ORE 18.00 - ROVIGO - PIAZZA MATTEOTTI
LUNEDI 10.00 “Maria Maestra di Speranza” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Insieme per pregare” a cura dell’Apostolato della Preghiera con Anna Cecchetto; 11.40 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 17.05 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 18.20 “Ponte Radio”, a cura di Roberto Giannese; 21.15 “Radio Volontariato” a cura del Centro Servizi di Volontariato di Rovigo, con Francesco Casoni. MARTEDI 10.00 “Polesine Coast to coast” 11.00 “ArabRovigo” rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco, in studio Dounia e Valentina; 18.20 “Sulle ali di Maria Bolognesi”, a cura del Centro Maria Bolognesi; 21.30 “Ponte Radio” ; MERCOLEDI 10.00 “Insieme per pregare” a cura di Anna Cecchetto; 17.05 “Sulle aldi di Maria Bolognesi”; 18.20 “Con gli ultimi” a cura di Giovanni Dainese; 21.15 “Polesine Coast to coast”; GIOVEDI 10.00 “Voce Francescana” a cura del Ordine Francescano Secolare del Polesine; 11.00 “Librando, libri in volo” con Dante Cerati; 17.05 “Polesine coast to coast” 18.20 “Radio Volontariato” a cura del CSV di Rovigo; 21.30 “ArabRovigo” rubrica interculturale a cura dell’associazione Casa Marocco
La nostra GMG a Rio
Questa settimana è in onda la seconda puntata di Polesine Coast to coast, la nuova rubrica in onda sulle nostre frequenze, condotta dai giovani per i giovani. Questa volta Thomas Paparella e Alberto Boldrini, conduttori, coadiuvati in regia da Enrico De Stefani e da Davide Trevisan, ospitano in studio Silvia e Marta (nella foto in basso) della parrocchia di Borsea, che hanno vissuto l’esperienza della GMG di Rio de Janeiro 2013. Esperienza che in questi mesi hanno già avuto modo di raccontare in alcune parrocchie, come quella di Adria e di Lusia e che sono disponibili a presentare anche in altre parrocchie che dovessero richiederla. Loro facevano parte di un gruppo di ragazzi che sono stati accompagnati da
Le nostre rubriche
SABATO 19 OTTOBRE ORE 17.30 ADRIA Museo Archeologico Sala Conferenze “UNA SPINTA PER RITROVARE IL SORRISO” Presentazione del libro “Nordic Walking - Gioia di vivere”
VENERDI 10.00 “Maria Maestra di Speranza”” a cura del Centro Mariano; 11.00 “Radio Volontariato” ; 17.05 “ArabRovigo” a cura dell’Associazione Casa Marocco; 18.20 “Ponte Radio”, 21.30 “Per un pugno di film”; 22.30 “Polesine Coast to coast” SABATO 10.00 “Voce Francescana” 11.00 “Tra le braccia di Maria Bolognesi”; 11.30 “Con gli ultimi”; 17.05 “Insieme per pregare”; 17.40 “Librando” 18.20 “Buona Domenica”, riflessioni e commenti per la domenica a cura di Don Bruno; 21.30 “Per un pugno di film” ; DOMENICA 10.00 “Insieme per pregare”; 11.00 “Voce Francescana”; 16.30 “Buona Domenica”; 17.40 “Per un pugno di film”; 22.00 “Sulle ali di Maria Bolognesi”, a cura del Centro Studi Maria Bolognesi. DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 9.30 e 20.45 “Dall’alba al tramonto”, a cura di don Bruno Cappato; 8.30, 12.10, 20.00, 23.00 “La radio informa” con Roberto Giannese; 19.00 Santa Messa in diretta dal Duomo di Rovigo; 12.15 e 20.15 “Rassegna stampa ecclesiale” a cura di Enzo Costa. 22.00 Preghiera della sera.
16 la Settimana
rubriche
domenica 29 settembre 2013
angolo francescano a cura dell’Ordine Francescano Secolare del Polesine
Taunotizie
La mia GMG Carissimi fratelli e sorelle, pace e bene S o n o una terziaria francescana. A causa di un po’ di mal di schiena sono costretta a restare a casa seduta. Cosi comodamente in poltrona ho partecipato, attraverso la tv, alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù che si è tenuta a Rio De Janeiro nello scorso mese di luglio. Penso che sia il caso di dire la Settimana della Gioventù, come ha detto il nostro amato Papa Francesco. Anagraficamente non sono giovane, ma nel cuore sono una ragazzina, ho tanta gioia, ed è per questo che volevo condividere con tutti voi un pochino di quello che
ho sentito e visto per televisione. Premetto che sono innamorata di questo grande Papa, che proprio come S. Francesco, il nostro Serafico maestro nella fede, ama l’umiltà, la povertà e per questo gli è appropriato il nome che ha scelto: Francesco. Nel vedere questa grande marea di giovani( circa 3 milioni), ascoltando le loro testimonianze di come, uscendo dalla droga, hanno scoperto ‘amore di Gesù, di come uscendo dalla dipendenza dell’alcol hanno trovato l’abbraccio di Gesù, non mi vergogno dire che ho pianto. Ragazzi di famiglie disastrate hanno trovato la famiglia che cercavano nella loro Chiesa locale. Le parole del Santo Padre sono state semplici, ma di una profondità disarmante. Ci ha richiamati ricordandoci, molto paternamente, che abbiamo dimenticato la parola solidarietà, come fosse una parolaccia da non pronunciare e tanto meno da mettere in pratica. Papa Francesco parlava ai Giovani, ma attraverso loro parlava a tutti, anche a noi che siamo nonni. Ci esortava ad essere pietre vive, essere missionari con i fratelli che ci tendono la mano, ma soprattutto essere missionari nelle nostre famiglie. Egli ha ribadito più volte che dobbiamo essere cristiani gioiosi, perché un cristiano triste è un cattivo cristiano e con la tristezza addosso non possiamo trasmettere l’amore di Gesù. Ho pensato subito a San Francesco quando prega:” Signore fa di me uno strumento della tua pace, dov’è odio che io porti l’amore”. Fratelli, sforziamoci nell’aprire i nostri occhi per vedere i bisogni di chi ha meno di noi, nell’aprire le nostre braccia per abbracciare chi si sente solo, emarginato, bisognoso di affetto. Mettiamoci a servizio del nostro prossimo. Trasformiamoci in buoni samaritani ogni giorno. Sporchiamoci le mani per Gesù, non sotterriamo i talenti che Dio ha messo a nostra disposizione, facciamoli fruttare e in cambio avremo la gioia eterna. Che il Signore ci doni la sua pace. Oriana
In campagna
Siamo entrati in autunno
Con il passaggio equinoziale del 21 settembre u.s. siamo entrati nella terza stagione dell’anno. E’ la stagione che con le raccolte chiude il ciclo iniziato in primavera con le semine. C’è di tutto, dalle colture erbacee a pieno campo, all’uva, ai frutti e verdure di ogni sorte che alla maturità esprimono il massimo dei sapori, colori, aromi. Queste sono le credenziali con le quali l’autunno si presenta nel nostro emisfero, il boreale, mentre nell’altro, l’australe, con le stagioni invertite le cose si capovolgono: là si semina e qui si raccoglie. E’ già tempo di fare le prime caute previsioni a livello mondiale sulle disponibilità di cibo per i sette miliardi di bocche che ogni giorno e per tre volte occorre saziare. Le previsioni, in quanto tali, indicano una linea di tendenza nell’evolversi di un determinato fenomeno come insegnano quelle relative al tempo meteorologico per cui, nel prosieguo, sono soggette ad essere continuamente riviste. I dati che esprimono le probabili quantità di derrate disponibili nel tempo costituiscono le
Le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita ma superando le difficoltà
basi sulle quali formare il loro prezzo di mercato e permettono agli speculatori di operare nel gioco della domanda- offerta. Questo meccanismo giustifica l’altalena delle quotazioni. E’ sempre stato così e lo sarà fino a che c’è chi produce per vendere e chi compra per necessità. A livello mondiale gli istituti che formulano queste previsioni hanno come punto di riferimento la FAO (organo delle Nazioni Unite per l’ agricoltura e l’alimentazione con sede a Roma) compresi quelli
- CHE COS’È IL CENTRO DI AIUTO ALLA VITA? E’ un servizio di volontariato a disposizione della donna che si trova in difficoltà a causa di una maternità difficile. - CHI PUÒ RIVOLGERSI AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Ogni donna in una situazione difficile per la sua maternità: la ragazza non sposata che attende un figlio; la donna già madre che aspetta un altro bambino e ha bisogno di aiuto; ogni
che le attuano con scopo più commerciale che fanno capo anche alla Borsa Merci di Chicago. Una variazione degli indici di pochi valori con i quali sono valutate le quantità disponibili delle materie alimentari nel futuro prossimo provocano sul mercato notevoli ripercussioni nelle quotazioni. In questo ambito i produttori singolarmente considerati sono fuori-gioco. Il manico lo detengono i grandi speculatori che, rischiando pure loro (ma relativamente), mantengono in tensione il commercio mondiale. Rischiano perché scommettano sul futuro di una produzione, quale quella agroalimentare, nella quale confluiscono e s’intrecciano entità variabili in continua evoluzione in grado di scompaginare tutto a cominciare dagli effetti meteorologici – spesso determinanti - a quelli finanziari che spaziano nel mondo delle materie prime e che si riflettono negli ambiti politici che presiedono le relazioni fra gli Stati. Questioni complesse che regolano il destino dell’umano operare. Alla prossima. Orazio Cappellari
donna che ha paura di un figlio, che non riesce ad accettarlo che lo sente come un problema - CHI C’È AL CENTRO AIUTO ALLA VITA? Una donna che ti capisce, e ti offre la sua amicizia. Volontari qualificati per darti un aiuto, un consiglio, ospitalità, informazioni sui tuoi diritti e sui diritti del bambino. Se ne hai bisogno puoi trovare aiuti domestici di emergenza e famiglie amiche da cui avere ospitalità.
Orari Sante Messe
Adria Adria-Cattedrale: Festive 7.30 9.15 - 10.30 - 12.00 - 19.00; Feriali: 7.30 - 8.30 - 19.00; Prefestiva 19.00. Casa di Riposo: 17.00. Divin Lavoratore: Festive: 9.30 - 11.30 - 18.00; Feriale 18.00; Prefestiva 18.00. Tomba: Festive: 8.00 - 9.30 - 11.30 - 19.00; Feriale: 8.00 - 18.30; Prefestiva: 19.00. S. Vigilio: Festive: 8.00 - 10.00; Prefestive: 18.30. Rovigo Duomo Concattedrale: Festive: 7,00- 8.30 - 10.00 - 11.30 - 19.00 Feriali: 7.00 - 8.00 - 10.00 - 19.00 SS. Francesco e Giustina: Festive: 10.00 - Per i cattolici anglofoni 11.00 (Chiesa del Cristo) - 11.30 18.30 - Feriali: 18.30 (Chiesa del Cristo, tranne al sabato) Rovigo Commenda: Festive: 8.00 - 10.00 - 11.30 - 19.00 - Feriali: 7.00 - 19.00 Maria SS.ma Madre di Dio (del-
le Rose): Festive: 8.30 - 10.30 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00 S. Bartolomeo Apostolo: Festive: 8.00 - 10.00 (Iras - infermeria ore 10.00) - 12.00 - 19.00 - Feriali: 8.30 - 19.00 (Iras - Casa soggiorno sabato ore 16.45) S. Pio X: Festive: 8.30 - 10 - 11.30 17. Prefestiva: 17 - Feriali: 8.30 (al mercoledì alle 18). S. Antonio: Festive: 10.00 in Casa Serena - 11.00 - 18.30 - Prefestiva: 18.30 - Feriale 18.30. Tempio “La Rotonda”: Festiva: 10.30 - Feriale: 9.00 Centro Mariano: Festiva: 10.00 Feriale: 7.30 S. Domenico: Festive: 9.00 - 11.00 - 18.00 - Feriali: 8.00 - 18.30 Cappuccini: Domenicale e festivo: ore 7.30 - 9.00 - 11.00 - 17.00 Prefestiva: ore 17.00 - Feriale: ore 9.00 - 17.00. S. Rita: Festiva: 10.00 - Feriale: 18.00 (solo al Sabato) Carmelo della Trasfigurazione: Festiva: 8.00 - Feriale: 7.30. Ancelle della SS.ma Trinità: Festiva 8.30 - Feriale: 7.30.
Adria - Ospedale Civile
La Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 19
Si è tenuta la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 19 presso la sala riunioni della Direzione generale dell’ospedale civile di Adria. All’ordine del giorno: Comunicazioni della Presidente, Verbali seduta precedente, Progetto Gong Smart City, Indicazione della Conferenza per il Revisore dei conti, Nomina del Vicepresidente della Conferenza. Erano presenti, oltre alla Presidente della Conferenza, prof.ssa Marina Bovolenta, anche il Direttore generale, dr Pietro Girardi, e il Direttore dei Servizi Sociali, dr Mario Castagnini. In apertura è stato dato spazio ai rappresentanti di una ditta di servizi telematici per la presentazione del Progetto Gong Smart City, di grande interesse per le pubbliche amministrazioni nell’ambito della comunicazione interattiva con la popolazione tramite telefoni cellulari senza costi; con questo progetto i 10 comuni della 19 potranno formare con l’ULSS un pull per comunicare al meglio con i 74.000 abitanti del territorio . E’ intervenuto quindi, in rappresentanza della Cooperazione sociale e della Provincia di Rovigo, il dr. Brunello che ha illustrato il Progetto “Polesine Inclusivo” con il quale gli Enti della provincia parteciperanno al Bando per la realizzazione di Azioni Integrate di Coesione Territoriale (AICT) – DDR n. 550 del 05.08.2013, utile per inserire in ambito lavorativo cittadini svantaggiati in collaborazione con la Direzione Servizi Sociali. Sempre nell’ambito delle comunicazioni preliminari, la Presidente, prof.ssa Bovolenta, insieme con il Direttore, dr Girardi, hanno fissato per venerdì p.v. alle ore 15.30 la periodica Conferenza dei Servizi , che tratterà delle novità nell’organizzazione dei servizi ospedalieri e socio-sanitari per gli utenti e delle nuove schede ospedaliere territoriali, che proprio in questi giorni stanno per essere definite dalla Regione Veneto. Sarà l’occasione istituzionale per chiarire la condizione in cui si troveranno i vari servizi ridisegnati dal Piano socio-sanitario ed in particolare quelli antidiabetici, oggetto di interpellanza da parte dell’Associazione Diabetici Polesani; sarà anche un momento per delineare linee comportamentali concordate, così come di consueto durante queste Conferenze dei servizi. La Conferenza dei Sindaci ha quindi proceduto nell’odg , confermando la dssa Daniela Falconi per il Collegio dei Revisori e nominando a Vicepresidente della Conferenza il sindaco di Adria, Massimo Barbujani, che ha così sostituito la precedente vicepresidente Silvana Mantovani dopo il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Porto Tolle.
Farmacie di turno Farmacie di Turno notturno e diurno a Rovigo nella settimana dal 29 settembre al 5 ottobre 2013 Domenica 29 - S. Pio X Via Amendola,15 Rovigo. Lunedì 30 - Rhodigium S.A.S, Via Umberto I, 44 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine. Martedì 1 - Tre Mori, Via Zanella, 14 Rovigo; Comunale n. 2 San Apollinare. Mercoledì 2 - Centrale, P.zza V. Emanuele II, 17 Rovigo; “La Fenice”, Via Meucci, 2/4 Boara Pisani. Giovedì 3 - Comunale n. 1 Via Badaloni, 47 Rovigo; dr. Lo Curzio, Sarzano. Venerdì 4 - S. Bortolo, P.zza S.Bartolomeo, 28 Rovigo; S. Giovanni Grignano Polesine. Sabato 5 - dr. Dian, Corso del Popolo, 284 Rovigo; pomeriggio: Rhodigium S.A.S, Via Umberto I, 44 Rovigo; Comunale n. 4 Boara Polesine.
• ROVIGO - Vicolo CAMPANA, 1 TEL. 0425 27779 Orari: Lunedì e Martedì 16-18; Mercoledì 10-12; Venerdì 10-12 • ADRIA - P.tta CAMPANILE, 11 TEL. 0426 900040 Orari: Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9.30 alle 11.30 • TRECENTA C/O OSPEDALE SAN LUCA tutti i Mercoledì dalle ore 9,30 alle 11,30
C/O TORRE CIVICA Piazza Garibaldi - Trecenta il Giovedì dalle ore 15 alle 17 • C/O Ufficio EPACA – Via G. Garibaldi CASTELMASSA - 2° Mercoledì di ogni mese dalle ore 15 alle 17 • Centro di Raccolta Ex Scuole di Runzi – Bagnolo di Po - 2° Domenica e ultima di ogni mese dalle ore 15 alle 17 S.O.S. VITA NUMERO VERDE 800.813000
Adria – In occasione del 50° anniversario dell’enciclica
L’attualità della “Pacem in Terris” Ribadita dal Vescovo Lucio Aderendo all’invito rivoltogli dalla Biblioteca Comunale di Adria, S.E. il Vescovo Soravito ha tenuto la settimana scorsa al Circolo Unione un’ampia relazione sull’enciclica giovannea “Pacem in terris”, promulgata dal “Papa Buono” l’11 aprile 1963, a meno di due mesi dalla sua scomparsa. In apertura dell’incontro il Responsabile della Biblioteca prof. Livio Crepaldi ha fatto gli onori di casa all’illustre Relatore precisando che l’iniziativa è stata adottata in collaborazione con la Biblioteca del Seminario Vescovile di Rovigo e la Biblioteca Capitolare della Cattedrale di Adria. Il Sindaco Massimo Barbuiani ha recato il saluto della città. Il Vescovo ha svolto una prima parte del suo intervento richiamando le tappe salienti della vita di Papa Giovanni e dando alcune linee interpretative della prima Enciclica, di straordinario rilievo dottrinale e pastorale, “Mater et Magistra”. E’ passato poi al tema principale dell’incontro, cioè all’Enciclica “Pacem in terris”. I contenuti dell’enciclica, ha esordito il Vescovo, sono ancor oggi attuali, come rimangono attuali per l’intera umanità gli insegnamenti di Papa Giovanni XXIII. E’ la prima volta che un Pontefice, oltre che alla gerarchia cattolica e quindi ai fedeli, si rivolge “a tutti gli uomini di buona volontà” credenti e non credenti. Questo perché la Chiesa deve guardare ad un mondo senza confini, senza
“muri” né “blocchi”. Quando vide la luce la “Pacem in terris” (che non significa pace sulla terra, ma “pace tra le terre, al plurale, intendendo con questo concordia tra Stati, popoli e comunità), ha proseguito il Presule, il mondo era diviso in due blocchi. L’Oriente era infiammato dalla guerra in Vietnam ed in altri luoghi. L’Africa e l’America Latina erano percorsi da pericolosi conflitti e tensioni. Sul mondo intero incombeva l’angoscia dello scontro nucleare. Da questo stato di cose prende quindi spunto l’accorato invito al dialogo del Pontefice: “Cerchino, tutte le nazioni, tutte le comunità politiche, il dialogo, il negoziato”. Tutti sono impegnati dalle parole del Pontefice a ricercare ciò che unisce, tralasciando ciò che divide. Entrando più nel dettaglio dell’ultima lettera enciclica pubblicata da Giovanni XXIII, mons. Soravito ha spiegato che il cammino della pace tracciato dal Pontefice con la Pacem in terris si fonda su quattro punti fondamentali: la centralità della persona con i suoi diritti inviolabili, ma anche con i suoi doveri; il bene comune da perseguire e realizzare in ogni ambito del mondo; il fondamento morale della politica; la forza della ragione illuminata dalla fede. Non solo propositi quindi, ma proposte concrete da realizzare. Non progetti politici ma indicazione di valori etici da rispettare e salvaguarda-
re. Entrando nello specifico il Vescovo ha spiegato che prima ancora di essere un inno alla pace, le parole dell’enciclica sono un inno alla persona umana, ai suoi diritti e doveri, alla sua dignità. “La dignità della persona umana è il fondamento della pace” è l’affermazione più ricorrente nella “Pacem in terris”. I diritti della persona umana provengono direttamente da Dio, ha ribadito, e questo rende ancor più necessaria e urgente la ricerca della pace. Perseguire la pace significa saper accogliere il messaggio evangelico che esorta tutti gli uomini di buona volontà a relazionarsi tra loro ponendosi alla ricerca del bene comune. L’ordine voluto da Dio – ha detto il Vescovo – è l’accettazione della diversità dell’altro. Bisogna accettarsi nella diversità leggendo i segni dei tempi, come indica il messaggio evangelico che invita a guardare il futuro con gli occhi della fede. E’ seguita un’ampia discussione con gli interventi, tra gli altri, del dott. Mario Barbuiani, della prof.ssa Maria Teresa Mancini e del redattore di queste note. Nel concludere l’incontro molto partecipato da persone di varia espressione Mons. Soravito ha voluto ancora una volta sottolineare la validità delle indicazioni pastorali di Giovanni XXIII nel contesto attuale ribadendo la necessità di ricercare la pace con il negoziato, mai con le armi. Aldo Rondina
Orchestra giovanile del Venezze diretta dal m.o Luca Paccagnella
Concerto a S. Tecla Duomo di Este
Continua a mietere successi e riconoscimenti, la giovane orchestra del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, sabato 21 settembre 2013 si è esibita nello splendido e monumentale duomo di Santa Tecla di Este nel padovano. Un edificio risale ai primi anni del 1700; imponente l’interno a pianta ellittica che accoglie diverse opere d’arte pittorica e sculture, tra queste una grande tela, splendida e famosa - opera del Tiepolo collocata nell’abside, raffigura Santa Tecla che libera Este dalla peste. L’Orchestra giovanile composta da sessanta elementi tra gli 11 e i 18 anni, è diretta dal maestro Luca Paccagnella, che ne è il fondatore e l’anima del gruppo, interpretando musiche impegnative e coinvolgenti come West Side Story Suite scritta dal compositore americano scomparso solo qualche anno fa, L. Bernstein o la travolgente Conga del Fuego di A. Marquez. Il pubblico è stato letteralmente affascinato dalla freschezza di questo gruppo di giovanissimi che hanno saputo emozionare e divertire. Il programma che abbraccia tre secoli di musica, iniziava con la Sarabanda di G. F. Haendel proseguendo con Charpentier, Holst, Janacek, Musorgskij, Gounod, Saint-Saens con Rondò capriccioso op. 28 eseguito in modo impeccabile dalla giovane violinista Elisa Spremulli già vincitrice di vari concorsi nazionali, Šostakovič, Caikowsky e Strauss. Il pub-
la Settimana
cultura
domenica 29 settembre 2013
blico numeroso ha richiesto con lunghi e calorosi applausi il bis ed è stato subito rapito e avvolto dalla dolce melodia di “Signore delle cime” di B. De Marzi, così come nel secondo bis è stato travolto da un ritmo frenetico e incalzante con la musica dal film “I pirati dei Caraibi”. Grande e infaticabile il lavoro del Maestro Paccagnella e della Prof.ssa Daniela Borgato che credono in questi giovani musicisti, nelle loro capacità e potenzialità. Al concerto erano
presenti diverse personalità del mondo politico e istituzionale tra queste il sindaco di Este e il Presidente del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo prof. Fausto Merchiori, che nel suo saluto si è detto meravigliato dalla bravura e dalla crescita del gruppo, ha perciò ringraziato il maestro Paccagnella e la prof. Borgato e le famiglie che sostengono e accompagnano questi giovani nel vivere questa bellissima esperienza che è la musica. s.r.
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Adria - Biblioteca comunale
L’editto di Milano I grandi anniversari
La Biblioteca comunale, dopo il brillante e rigoroso intervento del vescovo diocesano mons. Lucio Soravito de Franceschi per celebrare il 50° anniversario dell’Enciclica Pacem in terris del papa Giovanni XXIII, propone una serie di altri incontri culturali in ambito storico-filosofico a ricordo di grandi eventi sotto il titolo generale di “Religione, morale, politica”. Si inizia lunedì 30 settembre al Circolo Unione (Teatro comunale) alle ore 17.30 col ricordo del 1700° anniversario dell’Editto di Milano degli Imperatori Costantino e Licinio (anno 313. d. C.). Anche ad Adria, dunque, come in tante altre città non solo italiane, si presenta la storica decisione di riconoscere ai Cristiani la libertà di seguire e manifestare liberamente la loro fede. Infatti dopo le drammatiche persecuzioni dei secoli precedenti (ultime quelle di Diocleziano) giunge il riconoscimento di un diritto fondamentale delle persone di poter professare pubblicamente la fede religiosa di libera scelta. Si tratta certo di un traguardo importante anche se ancora provvisorio dal momento che seguiranno stagioni di rinnovata persecuzione o di contraddizione come l’Editto di Tessalonica di Teodosio del 27 febbraio 380 d.C. con l’apertura di una nuova fase di intolleranza e persecuzioni questa volta a danno di chi fosse seguace di fedi diverse da quella cristiana.Sul tema della libertà religiosa dell’Editto di Milano ci saranno lunedì 30 p.v. due interventi, uno di sintesi storica del contesto in cui il provvedimento è stato emanato, uno di comprensione dello sfondo del pensiero filosofico tardoantico, che può spiegare il nuovo clima di tolleranza religiosa.Il prof. Giuseppe Pastega, già preside del Liceo classico “Carlo Bocchi”, introdurrà la riflessione storica presentando la situazione dell’Impero romano tra il terzo e quarto secolo dopo Cristo in un periodo di grandi lotte tra concorrenti alla guida dello Stato ormai in chiara fase di divisioni e di trasformazione verso la decadenza finale del secolo successivo almeno per ciò che riguarda l’impero d’Occidente.La prof.ssa Maria Grazia Crepaldi, docente di storia della filosofia tardoantica presso l’Università di Padova, recherà il suo contributo specifico in ambito filosofico. La docente richiamerà in particolare la figura di Eusebio di Cesarea, pensatore cristiano
vissuto tra il III e il IV secolo, principale interprete della figura di Costantino attorno al quale egli elabora una vera e propria teologia politica.I Lunedì della Biblioteca proseguiranno poi per tutto il mese di ottobre col ricordo di altri significativi
anniversari che interesseranno Machiavelli, D’Annunzio, Manzoni e Marx.La Biblioteca comunale continua quindi ad offrire occasioni di alto contenuto culturale avvalendosi di prestigiosi studiosi delle diverse discipline.
Un libro di M. Cecilia Visentin
Maria nell’arte del Rinascimento
“La faccia ch’a Cristo più si somiglia” Da sempre la passione per il bello è stata una delle molle che hanno fatto vivere con gioia le stagioni della vita a M. Cecilia Visentin. La famiglia, la parrocchia e la congregazione religiosa sono stati spazi e momenti favorevoli per coltivare la sua passione. Gesù, l’amico e lo sposo, è per definizione profetica, il “più bello tra i figli dell’uomo” e l’ha spinta e la spinge, a sostare, ammirare e contemplare quanto gli uomini e le donne, sanno cogliere della bellezza che ci circonda. L’incanto delle creature che diviene ispirazione, forza e genialità per concretizzare nella pietra o nel colore, quanto è percepito prima e generato poi e fatto divenire capolavoro d’arte. Già nella tesi di laurea “La pietà mariana nella Milano del rinascimento” edita nel 1995, di suor M. Cecilia Visentin, preannunciava la sua presente ricerca. L’insegnamento nella capitale lombarda e di seguito in quello universitario, le hanno creato lo spazio e l’occasione per concepire e realizzare la presente pubblicazione: “Maria nell’arte del Rinascimento”. Lo stesso vivere nelle case della Congregazione cui appartiene, le hanno offerto l’occasione propizia, per le 160 pagine dell’attuale fatica. Il lavoro e, per suor M. Cecilia Visentin, anche il vivere in pienezza la spiritualità della Congregazione che a Maria fa riferimento, la favorisce per avere la ispirazione e il modello. La Religiosa si pone sulla linea della Chiesa che Maria madre di Dio, venera e lo fa anche attraverso i capolavori del genere umano. L’arte ha riservato ampi spazi e numerose opere alla Madre del Signore. Proprio la vastità del campo, ha orientato la Religiosa a restringere la sua ricerca a un periodo ben preciso.Se in se soddisfa il lettore lo rende pure consapevole di aver visitato uno spicchio della molteplice produzione del genio italiano. Personalmente ho gustato le opere di ciascuno degli artisti presentati. Ho ammirato lo stile lineare e incisivo della Ricercatrice e l’attenzione gentile con cui li presenta al lettore. E’ un libro che oltre a informare ingentilisce l’animo e lo conduce allo stupore e alla gioia interiore. Gianni Azzi
Adria - Teatro Ferrini di Adria
Festa per la prof. Bilikova del Buzzolla
Si è svolto domenica 15 settembre, al Teatro “Ferrini” di Adria un concerto che ha visto come particolare protagonista la violinista Viera Bilikova Bozzato. La Professoressa Bilikova, docente presso il Conservatorio “Buzzolla” di Adria, è giunta ad un traguardo importante della sua carriera professionale: il termine del suo incarico per raggiunti limiti di servizio. Il concerto è stato quindi un modo per festeggiare la musicista, con una partecipazione notevole di allievi, ex-allievi, colleghi, amici, e semplici appassionati, alcuni dei quali hanno preso parte attiva allo spettacolo. Di notevole rilievo le esecuzioni di repertorio barocco, in cui la violinista ha anche
eseguito parti solistiche sia con il violino che con la viola d’amore, sua grande passione da molti anni. Tra ricordi di chi la conosce da molto tempo e auguri di una lunga carriera oltre il Conservatorio, l’atmosfera è stata gioiosa e
commovente al tempo stesso, come si conviene a chi vive la musica non solo come professione ma principalmente come passione e compagna di vita. Lunghi applausi e numerosi omaggi hanno concluso il concerto.
18 la Settimana
caritas
Carità credibile
di don Dante Bellinati
“Pensavo...”
Quale carità può rendere credibile la Chiesa? Nel mondo moderno così sensibile al senso dei diritti? Paolo VI intuì che la carità deve oggi caratterizzarsi non solo come espressione di solidarietà, ma anche come forza innovativa della società. Non bastava più l'assistenza: era necessario che la Chiesa presentasse una carità come “stimolo e completamento della giustizia”. Di qui, il particolare impegno della Caritas: educare la comunità non solo a “curare” gli effetti dei mali sociali, ma anche a rinnovare le cause delle povertà e delle emarginazioni. Un impegno che stimoli i credenti a sentirsi parte viva e responsabile dello Stato, a essere presenti sul territorio accanto agli uomini di buona volontà, per costruire leggi giuste, strutture adeguate, servizi che aiutino la comunità cristiana tutta ad essere coscienza critica della società alla luce del vangelo. In questa prospettiva di rinnovamento e di umanizzazione della società, la Chiesa non poteva limitarsi a predicare, ma doveva farsi carico di esprimere la sua carità con servizi sociali che fossero evangelicamente significativi per la scelta preferenziale dei poveri e costituissero esempio e anticipazione per i servizi che lo Stato deve assicurare. Il pontefice ricordava, allora, che la carità esigeva serietà e professionalità; perciò, la Caritas ha tra le sue finalità quella di assicurare alla comunità cristiana un supporto di studi e di ricerche e opportunità formative per gli operatori impegnati nei servizi sociali. In sintesi, la carità deve dire, per com'è fatta, che il povero, il malato, l'emarginato sono per i credenti sacramento della presenza di Dio. Continuando nelle sue intuizioni, Paolo VI ricordava alle Caritas che la comunità cristiana, se vuole riflettere l'amore dell'unico Padre, deve aprirsi, oltre i propri confini territoriali, alle necessità del mondo, e metteva in guardia dal rischio di operare superficialmente e sull'onda dell'emotività. Raccomandava, perciò alle Caritas di rendere presente la Chiesa nel Terzo mondo con servizi stabili, promozionali: capaci, cioè, di mettere in moto un vero autosviluppo. Veniva, infine, richiamata la centralità della Chiesa particolare e, di conseguenza, la priorità della Caritas diocesana, espressione autonoma della carità diocesana, con le sue articolazioni territoriali, ossia le Caritas parrocchiali. La Caritas Italiana ha senz'altro il ruolo di esprimere la carità dell'intero episcopato e deve fungere da stimolo alla giustizia a livello nazionale; ma il suo significato principale è quello di promuovere e collegare le Caritas diocesane, alle quali soprattutto è legata la “prevalente funzione pedagogica, tra loro e con le istanze istituzionali.
domenica 29 settembre 2013
PRIMO PIANO - Partito da Montebelluna (TV), è arrivato nel luglio scorso il container con 30 scatoloni provenienti da Rovigo e raccolti nel periodo del Natale scorso.
Ha iti: a rrivato il conta iner Il container partito da Montebelluna (TV) carico di più di 30 scatoloni provenienti da Rovigo e diretto ad Haiti, è arrivato nel luglio scorso. La raccolta è stata avviata, lo scorso Natale, dall’Associazione “Akuna Matata” che, nel servizio di doposcuola di Fratta Polesine, ha raccolto materiale scolastico, vestiti, giochi. La gestione è stata poi fatta dalla fam. Osti/ Vallin che nei mesi successivi ha sparso la notizia e moltissime sono le persone che hanno contribuito, tanto da far riempire, per l’appunto, più di 30 scatoloni. Sono partiti da Montebelluna, città natale del religioso Scalabriniano Padre Giuseppe Durante, nonché sede di un folto gruppo di volontari che periodicamente si dirigono verso Haiti per prestare qualche mese di servizio volontario presso la Missione degli Scalabriniani. Proprio lì sono giunti i pacchi e, ad accoglierli, vi era Angela, operatrice di Caritas Italiana in Haiti, con la collega ed i membri della Comunità Papa Giovanni XXIII in servizio nel Paese caraibico.
Un grande grazie di cuore, anche se è veramente riduttiv. Anzittutto, vorrei sottilineare una nota positiva, il contenuto dei pacchi era davvero in ottimo stato. Cosa non scontata, soprattutto quando si pensa a dare ciò di cui non si ha più bisogno, o ciò che vecchio e rotto. Invece no, tutto era ordinato (e qui un grande grazie va a tutte le persone che hanno dedicato molto del loro tempo alla sistemazione del materiale negli scatoloni), pulito, addirittura nuovo. Ci siamo sentiti tutti bene, perché abbiamo capito che tutti ritengono i destinatari persone dignitose, e quindi che hanno bisogno di cose in buono stato. Il tutto è stato ripartito. Il materiale scolastico e i vestiti più pesanti sono stati dati alla Congregazione haitiana dei Petits Freres de Sainte Therese, che ha diverse missioni sparse nelle zone più remote di Haiti, zone di montagna, dove fa pure freddo, e che ha scuole in tutte le missioni (allego alcune foto). Molti dei vestiti da donna sono stati dati ad una Congregazione di suore brasiliane c h e l av o r a c o n gruppi di donne in un campo di sfollati (post t e r r e m o t o ) avviando diversi laboratori: cucina, cucito, artigianato, reciclo, ecc. (allego alcune foto). I giochi per i bambini più piccoli sono stati dati ad Aksyon Gasmi, un gruppo di volontariato, parte della Chiesa haitiana, che lavora
con i bambini disabili in uno dei dipartimenti più poveri di Haiti (Dipartimento di Port-de-Paix). Considerate quindi le condizioni ammirabili del lavoro con una delle categorie più emarginate (i bambini con handicap sono tenuti nascosti in casa) in una delle zone più povere e irrangiugibilli del Paese. Il gruppo è stato fondato da Maddalena, una consacrata appartenente alla diocesi di Milano, e la sede è presso la Parrocchia Mar Rouge, dove si trovano due sacerdoti Fidei Donum della stessa diocesi. Altri giochi per bambini più grandi, una parte è stata data alla Comunità Papa Giovanni XXIII per le attività diurne che svolgono con i bambini dellquartiere, e una parte alla Congregazione delle Piccole Sorelle del Vangelo che lavora con i “Restavek”, ossia i bambini presi a servizio nelle case (altra tragica realtà di Haiti, bambini dai 6 anni in su che restano a servizio delle famiglie, svolgendo i lavori più duri, non andando a scuola, non potendo uscire per giocare o altro, non sviluppandosi ne fisicamente ne mentalmente). Questo gruppo sta cercando di fare delle attività per questi bambini, offrendo loro un’alternativa per alcune ore al giorno, lontano dai pesanti lavori domestici e confrontadosi con la poca disponibilità dei loro padroni. Infine circa 5 scatoloni restano pieni di vestiti e a disposizione per tutto l’anno che è lungo e sicuramente tante altre esigenze sorgeranno. Un grande grazie da parte di tutti noi che abbiamo beneficiato del vostro contributo! Il Signore vi benedica e vi doni la sua pace! Con affetto e profonda riconoscenza, Angela Osti (e Caterina, Andrea, Antonio e Ines) Ulteriori immagini su www.caritasrovigo.org
La situazione dell’isola a tre anni dal sisma Ricordiamo che Haiti è il Paese più povero del continente americano, il cui indice di sviluppo umano lo colloca al 158 posto su 187 Paesi considerati. Con una popolazione stimata tra i 9 e i 10 milioni di abitanti per una superficie di 27 750 km², presenta oggi una densità di popolazione pari a 299 ab/km2, collocandosi al 27 posto della classifica mondiale. Pochi dati che mostrano tanti volti in un piccolo spazio, ed il trend dell’ultimo decennio ha registrato un aumento della popolazione urbana pari al 4,7%, arrivando al 53% nel 2011, aumento dovuto probabilmente agli effetti del terremoto del 12 gennaio 2010, maggiormente distruttivi e destabilizzanti nelle zone rurali. Haiti si presenta ancora altamente danneggiata dal sisma, dai periodici cicloni e dal colera, epidemia diffusasi verso la fine del 2010.
L’accesso ai servizi, quali educazione, salute, acqua potabile risulta assai limitato. Su una popolazione di cui metà guadagna meno di un dollaro al giorno e i cui 3/4 guadagna meno di due dollari al giorno, si registra che il 38% si trova in situazione di insicurezza alimentare, con il 25% dei bambini che nascono sottopeso. Crescente pressione sulle ormai ridotte risorse naturali, coperta forestale attualmente ridotta a meno del 2%, degrado ambientale, deforestazione, desertificazione, erosione del suole, siccità, cambio climatico, sovrappopolamento delle zone urbane, la capitale in particolare: ecco il volto di un Paese spesso soggetto ad emergenze umanitarie. Ma le sue spiagge bianche, il suo mare cristallino, il sole e il clima caldo tutto il
Diario
• 01 ottobre, Venezia, inco ntro di prepar Regione Vene azione al conv to-Caritas su egno tema delle po • 02 ottobre, vertà. Padova, Grupp o ristretto O sCar.
In Bacheca Poliambulatorio “Casa Sant’Andrea” Modalità e criteri di accesso ✓ Il poliambulatorio è un servizio rivolto a tutte le persone che per diverse ragioni non hanno accesso al “medico di base” ✓ Le visite si effettuano esclusivamente su prenotazione ✓ La prenotazione è gestita dal Centro di Ascolto diocesano (lunedì-venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00; tel. 0039 0425 23450) Ambulatorio di medicina generale
Lunedì ore 14:30 - 17:00
Ambulatorio dentistico
Lunedì, ore 09:00 - 17:00, Mercoledì e Giovedì ore 14:30 - 17:00
tempo dell’anno, ci ricordano che è un Paese caraibico, un Paese che potrebbe vivere, o meglio, tornare a vivere, veramente di solo turismo e risorse naturali, se solo l’economia locale venisse ricostituita e rivalorizzata. L’impegno di Caritas Italiana, in quasi quattro anni di presenza attraverso operatori espatriati, vedi interventi di sostegno e cooperazione con Caritas Haiti e le dieci Caritas diocesane del Paese; di sostegno ai settori dell’educazione, sanitario, dello sviluppo agricolo e socioeconomico; di rafforzamento della struttura organizzativa dei partner locali, per migliorarne le capacità proprie di pianificazione e di gestione. (info Report “Haiti: un cammino condiviso – Le attività di Caritas Italiana a tre anni dalsisma | gennaio 2010 – gennaio 2013”; dati Agenzie Nazioni Unite)
Contattarci Sede: Via Giacomo Sichirollo n. 58 - 45100 Rovigo Orari: Lun-Ven 9:00-13:30 e 14:30-17:00 Sab 9:00-12:00 Tel: Fax: e-mail: web:
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Domenica 22 settembre il Vescovo di Adria-Rovigo ha presieduto l’eucarestia di ringraziamento e di saluto aI Padri Cappuccini della parrocchia di S. Maria Assunta di Adria. Il Vescovo Lucio nell’omelia ha svolto l’esegesi del testi sacri proposti durante la messa, osservando che Gesù domanda di compiere scelte di sobrietà e di solidarietà; inoltre il Signore chiede di condividere quanto si possiede per aiutare fratelli e sorelle che mancano del necessario per vivere. Il Vescovo ha poi detto: “Oggi siamo riuniti insieme, nella celebrazione di questa S. Messa, per salutare e ringraziare i nostri cari Padri Cappuccini, che per 99 anni hanno guidato e animato questa parrocchia di S. Maria Assunta in Adria e che ora ci lasciano, a causa della riduzione del numero di Frati dell’Ordine dei Cappuccini. Quando quattro anni fa il padre Provinciale dei PP. Cappuccini, mi ha comunicato che era costretto a togliere una delle tre comunità di Cappuccini presenti nella nostra diocesi, a causa della diminuzione del numero dei suoi frati, l’ho pregato in tutti i modi, perché lasciasse le tre comunità esistenti a Adria, a Rovigo e a Lendinara. Ma egli mi ha comunicato che questa riduzione delle comunità doveva farla quasi in tutte le diocesi del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, a causa della riduzione dei suoi frati (so che nella mia
la Settimana
varie
domenica 29 settembre 2013
Il Vescovo Lucio in occasione del saluto ai Cappuccini della Basilica della Tomba
Il Vangelo vissuto con semplicità Riconoscenza ai Cappuccini e buona accoglienza alla nuova comunità francescana
diocesi di origine, Udine, dove c’erano più comunità di PP. Cappuccini, è rimasta una sola comunità: quella del santuario di Castelmonte)”. A seguito di tale decisione, ha proseguito il Vescovo, è stata presa la decisione di affidare la cura pastorale della parrocchia di S. Maria Assunta alla comunità dei Padri Francescani dell’Immacolata, già presenti nella Diocesi di Adria-Rovigo dove da circa tre anni prestano il loro servizio pastorale presso l’Ospedale Civile di Rovigo e nella parrocchia di Buso. Mons. Soravito ha così ricordato diverse figure di Padri Cappuccini che si sono succeduti in questi anni nel servizio pastorale della parrocchia della Tomba. Il Vescovo ha poi aggiunto: “Ricordiamo alcuni di essi: padre Ambrosi, che poi è stato eletto vescovo di Chioggia e successivamente arcive-
Si celebrerà domenica 29 settembre 2013, alle ore 10,30 l’insediamento del nuovo Parroco nella Basilica di Santa Maria Assunta, detta della Tomba, dopo l’avvicendamento alla guida della Parrocchia tra Frati Cappuccini e Frati Francescani dell’Immacolata, ai quali i nuovi sacerdoti appartengono. Ad animare la Santa Messa, alla quale sarà presente il Delegato del Vescovo, saranno i Cori parrocchiali. Le Autorità cittadine ed i fedeli sono invitati a partecipare a questo festoso momento di grande importanza per la vita della comunità della Tomba, che accoglierà un nuovo Ordine sacerdotale dopo un secolo di permanenza dei Cappuccini. Dopo la Santa Messa sarà allestito un rinfresco presso l’oratorio san Giuseppe. scovo di Gorizia; Padre Paolino e Padre Riccardo che è stato anche Presidente dei Parroci Cappuccini d’Italia; padre Basilio biblista finissimo e guida spirituale degli studenti universitari; padre Renato, anima dello scoutismo nato qui nella
Partenza dei Cappuccini dalla Parrocchia della Tomba
Il grande bene compiuto
Domenica 22 settembre i nostri frati hanno celebrato la messa d’addio alle 10,30, presieduta dal nostro Vescovo. Così l’abbiamo accolto: ”Eccellenza, carissimo padre Lucio, La ringraziamo vivamente per aver voluto essere presente tra noi, malgrado i suoi molti impegni. Sappiamo che stasera celebrerà in Cattedrale ad Udine la S. Messa per il 50° anniversario del suo sacerdozio: ci senta uniti nella preghiera di lode e ringraziamento a Dio, perché è un Pastore con l’odore delle pecore che sa anche cantare e suonare la fisarmonica pur di farsi uno col suo gregge! Grazie! Con questa celebrazione eucaristica i nostri cari frati si congedano da noi e sappiamo che questo è un dolore anche per Lei perché sono davvero speciali: P. Mario, la roccia, P. Cesare, il cantore appassionato di Dio, P. Valentino, innamorato dell’Eucarestia, e il nostro parroco, P. Romano, sempre accogliente con le braccia aperte come il Cristo di Rio: ha fatto bene tutte le cose con amore. Voglio ricordare due esperienze significative. Qualche tempo fa sono andata a trovare un amico ateo malato di cancro in fase terminale, sono andata per volergli bene e lui successivamente ha chiesto di parlare con P. Romano e a sua sorella ha confidato commosso: “Ma guarda se dovevo arrivare fino a questo punto per scoprire che c’è un’altra realtà meravigliosa! ”Si è aggravato all’improvviso ed è morto dopo aver ricevuto l’Unzione degli infermi. Sono stata catechista con P. Romano in questi due anni in cui i nostri ragazzi si sono preparati alla Cresima e posso testimoniare come li ha seguiti uno ad uno con amore e come li ha condotti al sacramento della Riconciliazione che è fondamentale per conoscersi e migliorarsi. Consapevolmente hanno ricevuto la Cresima e poi si sono effettivamente impegnati come animatori o scout, come avevano promesso. Grazie a Dio, a p. Romano e a P. Claudio che è stato bravissimo! Il rapporto bello e profondo che abbiamo costruito con i nostri frati rimane in noi come un fuoco che riscalda e
illumina: l’amicizia è un tesoro prezioso e per noi cristiani è qualcosa di divino perché dove due o più sono uniti nel nome di Gesù, lì è garantita la Sua presenza. Vogliamo vivere questo momento di gioia intensa che è dato dall’essere uniti, un cuor solo e un’anima sola dallo Spirito Santo che fa nuove tutte le cose e sempre rinnova la faccia della terra, che ci fa capaci di portare Cristo anche nelle periferie dell’esistenza. Come in una nuova Pentecoste con Maria vogliamo partire da questo Cenacolo a portare la misericordia e l’Amore di Dio che abbiamo sperimentato in noi, dovunque, ripetendo ad ognuno “Dio ti ama immensamente”. Altissimo, onnipotente e bon Signore, tue son le lodi, la gloria, l’onore e la benedizione per i frati che ci hai dato in questi 99 anni e per questi ultimi splendidi che hanno intessuto una rete di relazioni umane che durerà nel tempo e si allargherà. Con questo senso di fraternità che ci hanno insegnato accoglieremo i nuovi pastori, i frati dell’Immacolata, che ci conservano il carisma francescano e la devozione alla Signora Santa, Madre di Dio. Lode e grazie a Dio e al nostro Vescovo che nel difficile passaggio ci ha dato una continuità di stile di vita. Su ognuno di noi scenda la benedizione di S. Francesco: ”Il Signore ti dia pace”e la benedizione di S. Chiara: ”Il Signore sia con noi e faccia sì che noi siamo sempre con Lui”. Il Vescovo ha poi ricordato l’ottimo esempio che ci hanno dato i frati, lontani dalla cupidigia e così generosi nel donare. Il parroco ha detto che nella tristezza di lasciare la parrocchia si sono però sentiti amati e sono sereni perché Dio provvede e sa preparare sorprese positive. Il superiore P. Roberto ha ribadito che si è deciso di ritirare i frati da Adria per la forte diminuzione del loro numero . Il sindaco ha sottolineato che se ne andranno con la valigia piena dei ricordi che la comunità ha loro lasciato e poiché è vero che “Date e vi sarà dato”, il Signore ci renderà un a valigia piena di benedizioni. Luciana Pozzati Stoppa
Lettere & opinioni Viva l’Italia C’è un’Italia che tira la cinghia, non crede alle favole e sopravvive con dignità. Ce n’è un’altra che crea un mare di guai, prepotente e criminale, se ne infischia delle regole e spera sempre di farla franca. Ma ce n’è un’altra ancora, saccente e presuntuosa che dimentica la storia e non vede la realtà. La incontri in un’aula di scuola o in tribunale, in una sala operatoria o al bar, oppure passando distrattamente davanti ad una delle mille chiese, monumenti e capitelli che con tanto amore, ingegno e sudore, i nostri avi hanno eretto, perché l’Autore dell’Universo potesse stare un po’ più vicino a noi. La filastrocca è sempre la stessa: “il Crocefisso non può stare lì, bisogna rispettare chi la
pensa diversamente, i tempi cambiano, ci sono anche i credenti nel trisnonno di Montezuma!... bla bla bla…”. Peccato che il massimo organismo giudicante queste controversie, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, abbia stabilito in via definitiva la legittimità dell’esposizione del Crocefisso nei luoghi pubblici in quanto non c’è contraddizione tra i diritti umani ed i fondamenti religiosi della civiltà europea a cui il Cristianesimo ha dato un contributo essenziale (Strasburgo, 18 marzo 2011). Fino alla prossima Rivoluzione Francese, dunque, il problema è chiuso e viva l’Italia! Settembre 2013 Luca Busson Rovigo
parrocchia della Tomba; padre Geremia e padre Gabriele. Un grazie particolare lo esprimo ai PP. Cappuccini che hanno svolto il loro servizio in questa parrocchia in questi ultimi anni in qualità di parroci: Padre Giampietro Baratin, Padre Riccardo Ferronato, Padre Gianfranco Pistore, Padre Alessandro Zan-
chetta e, ultimo, Padre Romano Cerantola. Con lui ringrazio sentitamente anche fra Mario, fra Cesare e fra Valentino”. Alcune figure di frati sono stati delle autentiche personalità ascetiche; di amore verso i poveri, verso i penitenti, i malati; di straordinaria dedizione ai giovani, nell’oratorio, nella catechesi, nei gruppi giovanili. “Tutti, ha proseguito il Vescovo, hanno testimoniato la loro dedizione generosa a Cristo, in una fraternità semplice di uomini che danno tutto come san Francesco di Assisi, innamorato del Crocifisso, cantore del creato, capace di fraternità con ogni essere vivente. I Frati Cappuccini hanno portato in questa parrocchia, in questi cento anni, la freschezza del Vangelo vissuto con semplicità, come il profumo di un buon pane di casa che diffonde la sua fragranza in tutto il quartiere. La loro presenza ha portato tanti frutti di vita buona, tanta vita cristiana nelle famiglie, tanta fiducia nei giovani, tanta attenzione ai poveri, così da suscitare anche vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale”. Avviandosi alla conclusione dell’omelia il Vescovo ha rivolto alla comunità dei frati cappuccini il grazie per il servizio generoso svolto nella parrocchia della Tomba. Mons. Soravito ha poi detto: “Il Si-
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gnore vi ricompensi per tutto il bene che avete fatto tra di noi. Pregate per questa parrocchia, che avete servito per quasi 100 anni, perché mentre la lasciate, il tesoro della vostra spiritualità francescana non svanisca da questa parrocchia, ma trovi anche tra i laici, nuovi testimoni che la vivano con semplicità e la trasmettano alle future generazioni”. Il Vescovo Lucio si è poi rivolto alla comunità parrocchiale con queste parole: “A voi, carissimi fratelli e sorelle della comunità di S. Maria Assunta, dico: i Padri Cappuccini vi salutano; per voi è una grande sofferenza; ma non rimanete soli. Domenica prossima farà il suo ingresso nella vostra parrocchia una nuova comunità di persone consacrate: quattro Frati Francescani dell’Immacolata che da tre anni operano nell’Ospedale Civile di Rovigo e nella parrocchia di Buso. Li conosco bene e so che hanno svolto bene il loro servizio nelle comunità dove hanno operato in questi ultimi tre anni. Accoglieteli con amore e aiutateli a svolgere bene il loro servizio pastorale nella vostra parrocchia”. Infine il Vescovo ha raccomandato di amare la comunità parrocchiale e continuare ad amare la parrocchia collaborando con la nuova comunità dei frati Francescani, in ascolto della parola di Dio, nella comunione ecclesiale, nel creare relazioni vive tra le famiglie cristiane. Infine il Vescovo ha raccomandato l’attenzione verso i giovani e i poveri. S.R.
Cartoline di viaggio Donato Sinigaglia
Il centro storico è uno dei più belli della Germania Friburgo è considerata la capitale ecologica della Germania: situata nella regione più soleggiata della repubblica, la “Toscana tedesca” come viene chiamata, presenta un clima veramente eccezionale. Forse è per questo che qui si vive bene ed i suoi abitanti sono sempre di buonumore. Ma la città ha molto da offrire ad un turista attento e desideroso di conoscere storia, cultura e tradizioni. Ad iniziare dal centro storico, uno dei più belli della Germania, su cui svetta la torre gotica della cattedrale, alta 116 metri, dedicata a Nostra Signora, costruita tra il tredicesimo ed il sedicesimo secolo. Considerata dagli storici d’arte di tutto il mondo un capolavoro dell’architettura gotica, all’interno custodisce opere d’arte medioevali, altari e vetrate dove il denominatore comune è Maria, protettrice della città con i santi Georg, Lambert e Alexander. La piazza antistante ospita ogni giorno, ad eccezione della domenica, le bancarelle del mercato settimanale. Ma a catturare l’attenzione è l’edificio dell’emporio storico costruito nel 1532 con la sua facciata rosso scuro e le torrette colorate agli angoli. Poco lontano c’è Haus Zum Schonen Eck del 1761 che ospita il museo civico e la Alta Wache con la casa dei vini del Baden. L’Augustienerplatz è la seconda piazza del centro storico. Circondata dall’ex convento dei monaci agostiniani e dalle rovine delle antiche mura, il luogo è una delle mete preferite dagli abitanti di Friburgo: forse per la sua grande scalinata e per la magica atmosfera ricorda molto piazza di Spagna a Roma. Il monastero è vecchio quasi quanto Friburgo. E’ citato per la prima volta nei documenti storici del 1278. La capriata del coro risale al XIV secolo. Dal 1923 il convento ospita collezioni civiche che comprendono sculture, dipinti medioevali e arte barocca. Una sosta va fatta nella piazza del Municipio dove si erge la chiesa dedicata a San Martino e la fontana con il monumento al monaco francescano Berthold Schwarz che la voce popolare vuole che proprio in questo luogo abbia inventa-
to la polvere da sparo. Oberlinden e Unterlinden sono due piazze tranquille che hanno la caratteristica di avere un antico tiglio al centro. Ma è Adelhauser Platz la piazza più amata dagli abitanti: piccola, accogliente, lontana dai luoghi più affollati, cornice ideale per i numerosi eventi che durante tutto l’anno: dai film all’aperto, ai concerti, dalla festa del vino ai mercatini di Natale. I Bachle, simbolo inconfondibile del centro storico di Friburgo, sono i canali che scorrono accanto ai vicoli facendo gorgogliare allegramente l’acqua. In origine furono progettati per fornire alla città l’acqua necessaria a spegnere eventuali incendi. Si snodano lungo tutto il centro e invitano il turista a scoprire gli edifici in stile medioevale, spesso decorati con gli stemmi delle corporazioni. Anche gli spazi verdi che circondano Friburgo, sono un forte richiamo. Monte Schlossberg, monte Hausberg alto 1284 metri, lo Schauinsland ed i numerosi laghetti sono luoghi ideali per vivere momenti di tranquillità, ammirare la natura e recuperare le energie. Si possono fare salutari passeggiate ma ulizzare l’eccellente rete di piste ciclabili con itinerari circolari ben segnalati. Chi desidera esplorare i dintorni può fare escursioni nella Foresta Nera e sul Lago di Costanza. Info:www.tourismus-vs.de