Destro, la Roma trema

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www.gazzetta.it sabato 21 luglio 2012 1,50 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFER NO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

n 172 anno 116 ­ Numero Anno

MERCATO 1 CHE INTRECCIO INTORNO ALL’ATTACCANTE ORA DEL GENOA

MERCATO 2 LA BUONA NOTIZIA

Destro tiene in ansia la Roma E’ forte la tentazione Juve

L’Inter vede Lucas Lo United vira su Van Persie

Manca l’intesa economica tra il giocatore e il club di Zeman Jovetic non è più capitano a Firenze: Marotta alla finestra DI CHIARA E DI FEO A PAGINA 8

3 Lucas, 20 anni del San Paolo

3 Mattia Destro, 21 anni, grande protagonista del mercato IPP

DALLA VITE E CANNONE A PAG. 9

TROFEO TIM A BARI, ORE 20.45

IL TEST 3­2 AI FINALISTI DI CHAMPIONS

Il Napoli è già in forma europea Un gol di Insigne stende il Bayern

PRIMI GOL PRIME RISPOSTE MILAN Allegri: «Arriverà un acquisto per reparto». In attesa di Pato, occhi su El Shaarawy JUVE Fari accesi su Vucinic e Matri. Conte si affida a loro. Lezioni speciali per Lucio INTER Prove di 4­2­3­1 per Strama in vista della Coppa (Hajduk Spalato o Skonto Riga)

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CALAMAI ALLE PAGINE 2 E 3, SERVIZI DA PAG. 5 A PAG. 7

D’URSO A PAGINA 10

3 Lorenzo Insigne, 21 anni, festeggiato dopo il gol CUOMO SCOMMESSE PREZIOSI SCAGIONATO

Il derby sospetto Palacio e altri 3 ex Genoa indagati dalla Procura CENITI, DA RONCH, PERNA A PAGINA 16

IL CASO DICHIARAZIONI A EURO 2012 Vucinic, El Shaarawy e Milito: stasera a Bari animeranno il Trofeo Tim, l’appuntamento estivo con Juve, Milan e Inter VIGANTI/IMAGE SPORT

Per le frasi sui gay L’Uefa multa Cassano di quindicimila euro A. RUSSO A PAGINA 5

TOUR DE FRANCE RIECCO «CANNONBALL»

OLIMPIADE MENO 6 GIORNI

F.1 DOMANI HOCKENHEIM

IL ROMPI PALLONE

Cavendish, super volata Wiggins gli fa da gregario

Coe: «Per Londra una nuova era»

Ferrari: via Massa? Ecco Button o Perez

di GENE GNOCCHI

PASTONESI E SCOGNAMIGLIO ALLE PAGINE 24­25

MERLO ALLE PAGINE 26­27

ALLE PAGINE 20­21­23

Effetto Zeman a Roma: all’Olimpico erano in oltre 15mila. Tutti con la sigaretta in bocca.

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STASERA IL TROFEO TIM

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ALBO D’ORO Ecco l’albo d’oro del Trofeo Tim, giunto alla dodicesima edizione. Comanda l’Inter con 7 successi, segue il Milan a 3; per la Juve una sola vittoria

S 2001 Milan 2002 Inter 2003 Inter 2004 Inter 2005 Inter 2006 Milan 2007 Inter 2008 Milan 2009 Juventus 2010 Inter 2011 Inter

LUCA CALAMAI

Il calcio italiano è un cantiere aperto. Per gli allenatori è un momento delicato visto che alcuni campioni sono stati ceduti, le stelle dell’Europeo sono ancora in vacanza e molte operazioni di mercato rischiano di slittare ad agosto. Il Trofeo Tim arriva presto. Un anno fa Milan, Inter e Juve scesero in campo a una manciata di giorni dall’inizio del campionato. La notte di Bari diventò quindi un vero e proprio test-scudetto. Stavolta Conte, Allegri e il debuttante Stramaccioni sventolano la bandiera con la scritta «lavori in corso». Questo triangolare dal grande fascino si indirizza perciò verso altre «domande». Non si parla di risultati e obiettivi futuri ma di indicazioni legate ai primi giorni di ritiro. C’è la voglia di capire se alcune scelte operate in sede di campagna acquisti sono già da considerare vincenti e se qualche scommessa estiva, magari nata per necessità, può diventare un progetto concreto per il domani. Perché questo nostro calcio, oggettivamente più povero, ha il dovere di inventarsi qualcosa di nuovo. Spalancando, a esempio, le porte ai giovani di talento.

VOGLIA DI GOL Juventus, Inter e Milan Quale big sta davanti sulla via per lo scudetto? Lucio atteso a una prova da leader, Coutinho e El Shaarawy in cerca del salto di qualità: a Bari i tre cantieri aperti testano lo stato dei lavori

1L’Inter riparte con una difesa rivoluzionata: via Julio Cesar, via Lucio, «congelato» Maicon. Cosa deve aspettarsi Stramaccioni dal suo nuovo reparto difensivo?

Una curiosità statistica per cominciare: l’Inter, per il momento, non ha subìto neppu-

Con la partenza di Nesta e Thiago, Bonera ha il treno giusto per guidare la difesa milanista re un gol. Per carità, le precedenti amichevoli sono state poco più che semplici sedute d’allenamento. Ma il dato resta. E non è da sottovalutare. Handanovic stasera potrebbe avere la possibilità di mettere in mostra uno dei pezzi migliori del suo repertorio. Il Trofeo Tim propone spesso finali ai rigori e l’erede di Julio Cesar è un maestro nel neutralizzare i tiri dal dischetto. Stramaccioni è curioso di valutare l’affidabilità della coppia centrale Samuel-Chivu (due mancini) e soprattutto l’utilizzo di Silvestre come difensore di fascia destra. Se questa idea funziona l’Inter non avrebbe più

Le maglie delle tre grandi: la Juve, con la toppa che copre le stelle; l’Inter, che stasera per la prima volta in stagione vestirà nerazzurro; il Milan, «club più titolato al mondo» LAPRESSE/BUZZI

la necessità di investire soldi per l’acquisto di un altro terzino destro e potrebbe avere più liquidità a disposizione per l’assalto decisivo a Lucas.

2 Coutinho è stata la sorpresa positiva di questo inizio stagione: è già pronto per essere uno dei punti di forza della squadra nerazzurra?

Dal punto di vista tecnico il brasiliano è già promosso al cento per cento. Ha un talento impressionante. Coutinho ora deve dimostrare di avere acquisito anche lo status mentale da titolare dell’Inter. Le

sfide contro Milan e Juve rappresenteranno, in questo senso, un test molto indicativo. Stramaccioni stravede per il ragazzino. Lo immagina come alternativa al Lucas che (forse) arriverà in vista del preliminare di Europa League e anche come partner di Sneijder in un ipotetico 4-3-2-1. Con, appunto, Coutinho e Wesley alle spalle dell’unica punta.

3 Guarin è il faro della manovra nerazzurra. Anche l’Inter ha il suo Pirlo?

Il colombiano ha il suo stile e

Pirlo o non Pirlo garantisce qualità alla partenza del gioco. Guarin può diventare un valore importante nel nuovo ciclo-Inter. Contro Juve e Milan troverà rivali stimolanti.

4 Lucio in salsa bianconera. Il brasiliano dovrà riscattare l’erroraccio commesso nell’ultima amichevole e confrontarsi con i suoi vecchi compagni di squadra. Qualcuno gli ricorderà le sue ultime dichiarazioni anti-Inter?

Lucio ha personalità in dosi industriali. Di sicuro avrà cancellato dalla mente la «pape-

ra» commessa nei primi secondi della precedente gara e come al solito non tirerà indietro il piede nei contrasti. Anzi. Lucio è uno che si esalta quando la partita diventa una battaglia. Conte è poco interessato a questi risvolti psicologici. Lui si aspetta di vedere il brasiliano capace di guidare la difesa a tre bianconera. In emergenza, viste le assenze di Chiellini, Barzagli e Bonucci.

5 Asamoah ha dimostrato di essere già entrato negli schemi di Conte. Che ruolo può avere

RIVALI NON SOLO IN CAMPO FUORI IL CONFRONTO PROSEGUE DA MESI, TRA TITOLI A TAVOLINO E DISPETTI DI MERCATO

Ironia e sfottò: la sfida dopo le scintille Moratti, Agnelli, Allegri e Lucio hanno infiammato l’estate. Quante battute sulle stelle... MATTIA BAZZONI

Ritrovarsi senza essersi mai lasciati. È il destino di Juve, Inter e Milan, in campo stasera per il trofeo Tim. Pensavamo che lo scudetto bianconero e la telefonata distensiva di Conte a Galliani avessero seppellito ogni attrito (soprattutto le polemiche sul gol di Munta-

ri). E invece l’estate si è rivelata fin qui piena di scintille e punzecchiature. Come se le tre non possano rimanere l’una senza l’altra, neanche a bocce ferme. L’eterna sfida Juve-Inter Preludio agli scontri estivi, le parole di Agnelli il 7 maggio: «Gli scudetti sono trenta sul campo. Da Napoli hanno detto che la stagione 2004-2005 non fu alterata e quella successiva non è stata indagata. La terza stella? Sulla maglia i tifosi troveranno una bella sorpresa». Ed ecco materializzarsi di nuovo gli spettri di Calciopoli, l’eterna lotta tra Juventus e Inter sul computo dei tricolori. I bianconeri esibiscono le tre stelle al-

l’ingresso dello stadio e promettono di farlo anche sulle maglie. Moratti affina l’ironia: «Le tre stelle sulla maglia della Juve? E allora noi mettiamo il Triplete». Non finisce qua. C’è ancora il tempo per incrociare le armi per Giovinco (Marotta: «Non capisco come l’Inter possa fare dei sondaggi per un giocatore che è in comproprietà tra due società. Il comportamento del d.s. Ausilio è vietato dai regolamenti»), prima dell’ultimo screzio targato Lucio, ormai passato al «nemico»: «Gli scudetti della Juve? Io la penso come il presidente», cioè Agnelli. L’altro presidente — Moratti — allora sibila: «Frescacce: è chiaro che Lucio lavo-

ra in un nuovo club, gli avranno detto di farlo felice». Aritmetica Anche il Milan ha

preso parte al tormentone conti&scudetti. Caduto nel vuoto l’affondo di Andrea Pirlo («Allegri non mi voleva»), il tecnico rossonero attende l’11 luglio per pungere: «Scudetti Juve? A mio parere sono 31. Sbagliano tutti, perché nessuno considera il campionato di B». Il giorno dopo i bianconeri presentano la maglia senza stelle e con lo slogan «trenta sul campo». Agnelli rifiuta «l’aritmetica della Federazione» e ribatte: «Se fosse buono il conteggio di Allegri, il Milan potrebbe mettere la seconda stella». Pari e patta. E stasera tutti in campo, ricomincia il calcio giocato e si profila una tregua. Fino a quando? Agnelli e Moratti si stringono la mano, ma la sfida tra i due prosegue TACCA

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COSÌ A BARI DIRETTA TV SU CANALE 5 DALLE 20.45

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GIORNI «CALDI»

2-9 AGOSTO Preliminari di Europa League (andata e ritorno): Inter contro vincente di Hajduk Spalato e Skonto Riga 11 AGOSTO Supercoppa italiana a Pechino: NapoliJuventus 19 AGOSTO Trofeo Berlusconi: MilanJuventus

nel centrocampo bianconero?

È l’ideale alternativa a Marchisio. E, comunque, è giustamente considerato un quarto titolare a centrocampo. Il ghanese deve prendersi ancora più responsabilità. Come faceva nell’Udinese.

6 Per Matri sarà una strana notte tra presente e futuro.

Già. L’attaccante spera ancora di restare nella Juve ma si troverà davanti il Milan che potrebbe essere la sua nuova destinazione. Matri è a caccia di gol per diventare sempre di più uno dei protagoni-

sti di questo contorto calciomercato.

7 Storari difenderà la porta della Juve nella Supercoppa a Pechino, contro il Napoli: come sta il vice-Buffon?

È bello vispo. Pronto ed elettrico come sempre. Storari vuole dimostrare a Conte e ai tifosi bianconeri di essere non un normale «dodicesimo» ma un secondo portiere titolare.

8 El Shaarawy è pronto a compiere l’atteso salto di qualità?

Il Faraone, con la partenza di Ibra e con Pato alle Olimpiadi, ha la possibilità di scalare molte posizioni nelle gerarchie del Milan. Il ragazzino è partito bene e sembra aver acquisito più solidità dal punto di vista fisico. Però ha bisogno di gol per dare forza alla sua candidatura. Allegri lo sta aspettando. Con impazienza.

9 Robinho resta o se ne va? Intanto stasera gioca. E chi lo conosce bene assicura che l’attaccante brasiliano non ha nessuna intenzione di scappare. Un precampionato da pro-

tagonista potrebbe convincerlo a restare al Milan con il sorriso sulle labbra.

10 Spariti Nesta e Thiago Silva chi può diventare il punto di riferimento della difesa rossonera?

La sensazione è che stia passando il treno giusto per Bonera. Un giocatore che ha già dimostrato serietà e affidabilità. Ora deve salire l’ultimo gradino e diventare il leader del reparto. Bonera, tra l’altro, ha caratteristiche tecniche ideali per giocare insieme con Mexes. © RIPRODUZIONE RISERVATA

21/22-28/29 AGOSTO Preliminari di Champions League (andata e ritorno): Udinese contro avversario da definire 23-30 AGOSTO Playoff di Europa League (andata e ritorno) per Lazio e Inter (in caso di qualificazione) 25-26 AGOSTO Prima giornata di Serie A

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domande a... ALDO SERENA ex calciatore, opinionista tv di MARCO FALLISI

«Mbaye vi sorprenderà Rossoneri un’incognita»

Aldo Serena, 52 anni

Aldo Serena conosce bene le tre grandi in campo a Bari: da attaccante ha giocato (e vinto) per Inter, Juventus e Milan. Stasera commenterà il Trofeo per Mediaset: gli abbiamo chiesto come stanno le 3 big.

1 Chi vede più attrezzata fra Juve, Inter e Milan in questo momento? «La Juventus parte davanti, non solo perché si è rafforzata con gli arrivi di gente come Asamoah, Lucio e Isla, ma anche perché non ha fatto cessioni illustri. L’Inter sta cambiando pelle, una scelta d’obbligo: per motivi di età e per il contesto economico del nostro calcio. Sono curioso di vedere se l’idillio tra Stramaccioni, squadra e tifosi continuerà anche quest’anno. Il Milan è un’incognita, senza Thiago e Ibra ha perso la spina dorsale, ma sono certo che di qui al 31 agosto qualcuno arriverà: magari non un top player, ma giocatori di qualità».

2 Chi l’ha stupita di più nel precampionato? «Milito è partito con il piglio giusto: lo scorso anno aveva sofferto, per gran parte del campionato sembrava irriconoscibile e si era ripreso in corsa. Stavolta farà una grande stagione fin dall’inizio. E occhio a Mbaye: un giovane molto interessante con grande voglia di imporsi, lo vedrete stasera». 3 Chi vince il Trofeo Tim? «Anche se ha iniziato la preparazione leggermente in ritardo rispetto a Inter e Milan, dico Juve: i ragazzi di Conte hanno automatizzato certi meccanismi di gioco e i movimenti giusti verranno naturali, anche se con più fatica nelle gambe». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RITIRI E MERCATO

Milan a caccia di affari Allegri: «Un acquisto per reparto» «Tutto low cost, questa è la filosofia. Valutiamo le possibilità, da qui a fine agosto c’è tempo» che se il Milan ha altri elementi di grande valore. I campioni servono a esaltare la squadra».

ALESSANDRA BOCCI MILANO

Non si riconosce nell’identikit di cattivo della storia che gli hanno ritagliato addosso, però non scende in polemica con chi lo ritiene responsabile del disarmo milanista. Ormai è quasi un mantra: se il Milan si è liberato in maniera sbrigativa di svariati giocatori e qualche mito, è colpa sua. Massimiliano Allegri si mantiene sulla strada scelta da tempo: pieno accordo con la società, orecchie e occhi chiusi di fronte alle accuse pervenute a mezzo stampa. Come le scimmiette (non vedo, non sento, non parlo), Allegri non concede repliche. Al massimo poche parole: «Non sono un tagliatore di teste».

Basso profilo Ma ora si ricomin-

cia, senza i pezzi migliori, eppure Allegri non fa un passo fuori dai binari tracciati dal club: il mercato si farà, a tempo debito, e low cost, perché questa è la filosofia giusta in un momento economico difficile. Un momento che ha portato a un affare chiacchieratissimo: la cessione di Thiago e Ibrahimovic, in questo caso iscritta come capo d’accusa del presidente Berlusconi più che del tecnico. «Credo che

NOMI CALDI

Ricominciare I tifosi sono sco-

raggiati: non si vedono grandi investimenti all’orizzonte e la stagione nasce accompagnata da cosmico pessimismo. Tutti vorrebbero un top player che non arriverà, però Allegri sembra tranquillo. «Non mi è stato chiesto niente riguardo al mercato, anche perché manca un mese alla fine. Due anni fa arrivarono Ibrahimovic e Robinho negli ultimi due giorni e la squadra cambiò completamente volto, sia a livello tecnico che di personalità. Diciamo che questo è un anno zero: sono andati via dodici campioni, tanti per età e due per scelta societaria. Quindi, bisogna lavorare, riprendere a lavorare dalla base, anche se tanti giocatori dell’anno scorso sono rimasti».

Carta canta In una intervista a

Sky, il tecnico del Milan fa i conti: sono partiti tanti che erano a fine contratto. «Gattuso, Zambrotta, Nesta, Seedorf, Inzaghi e gli altri che sono andati: non è che domani ne troviamo altri dieci uguali e non è che tutti i giorni nascono i campioni, però io non posso avere la colpa delle carte d’identità. Credo di non aver tagliato nessuna testa, anche perché non ho il potere di tagliare le teste, non mi piace, e poi non ho nemmeno il potere decisionale su tutto perché sono un dipendente della società. Valutiamo e facciamo le cose insieme». Allegri non raccoglie i guanti di sfida lanciati da alcuni ex giocatori, non risponde ai bisbigli di uno spogliatoio che negli ultimi tempi era diventato abbastanza aperto.

A S

Rolando, 26 anni, difensore del Porto: vorrebbe accasarsi a Milano, ma il costo del cartellino e i corteggiamenti del Fenerbahçe rallentano la trattativa

Occasione o rischio? Senza

Massimiliano Allegri, 44 anni, terza stagione da tecnico del Milan ANDREOLI

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I giocatori partiti Dall’inizio dell’estate, sono già dieci i calciatori che hanno abbandonato il club rossonero

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I milioni risparmiati La cessione di Ibra e Thiago vale 62 milioni per i cartellini e 108 di risparmio sugli ingaggi

non allenare due giocatori tanto importanti possa dispiacere a qualsiasi allenatore, però la cifra che ha preso il Milan è altissima. Difficilmente un’altra società nel mondo poteva offrire quei soldi e il club ha ritenuto opportuno cederli, sapendo che poi mancano dei giocatori per andare a completare una rosa. Non parlo di progetti, perché si usa la parola progetto quando si costruisce un palazzo. Nel calcio, visto che siamo il Milan, ogni tre giorni parte un progetto, che è quello di vincere la partita seguente. Quando partono giocatori di livello mondiale devi andare a sopperire con altre qualità, an-

Ibrahimovic, Allegri e il Milan dovranno trovare soluzioni nuove in attacco. Si dice che anche per questo sarà un anno speciale, però molto complicato, per il tecnico. «Quanto si vedrà la mia mano? Si vedrà come si era vista l’anno scorso e due anni fa. Bisogna trovare gente che possa giocare nel Milan e che, come caratteristiche, vada a completare l’attacco, il centrocampo e la difesa. Stiamo valutando quali sono i giocatori che è possibile prendere. Da qui al 31 agosto abbiamo il tempo per esaminare tutte le possibilità, perché per noi l’obiettivo numero uno è quello di arrivare il 26 agosto, a inizio campionato, in buona condizione. Purtroppo quest’anno non abbiamo la Supercoppa italiana, ma questo ci permette di affrontare le amichevoli, cercando di prepararci al meglio e di valutare anche i giovani che abbiamo in rosa». Quello che non può esserci, è inutile sognarlo: è l’estremo realismo di Allegri, il cappotto pronto per i grandi freddi. Che probabilmente arriveranno e neppure tre acquisti forse basterebbero a sanare lo scontento di tanti.

S Kevin Strootman, 22 anni, centrocampista olandese del Psv Eindhoven, «erede» di Van Bommel, è un play che intriga per la mediana di Allegri

S Nicklas Bendtner, 24 anni, attaccante danese di proprietà dell’Arsenal: fisico possente e buona tecnica, potrebbe essere il sostituto di Ibra

L’ARSENAL VUOLE CEDERLO

Una new entry per l’attacco: spunta Bendtner Tante piste per i tre settori In difesa l’ultimo nome è il francese Yanga-Mbiwa MILANO

Che sia Nicklas Bendtner l’attaccante misterioso che può prendere il posto, o meglio, riempire di fatto la casella lasciata vuota da Zlatan Ibrahimovic? L’agente dello svedese (e di tanti altri) Mino Raiola lo ha detto l’altro giorno: potrebbe arrivare uno che non è mai stato nominato. E ieri in Inghilterra circolavano voci di contatti tra l’Arsenal e il Milan. Wenger potrebbe lasciare partire il danese per sette milioni. Bendtner, 24 anni compiuti a gennaio, rappresenta quel tipo di attaccante molto fisico, ma anche capace di fare il lavoro sporco per la squadra, che il Milan non possiede da tempo e che completerebbe una ormai piccola tribù di piedi buoni, a volte troppo innamorati del pallone per occuparsi pure di stare in area o di fare gol in situazioni tatticamente bloccate. All’attacco Per quanto riguarda la ricerca di una punta, oltre alla new entry Bendtner e allo juventino Matri circolano i soliti nomi: Tevez, Dzeko, Leandro Damiao. Bravi, ma non low cost. Come non sono a basso costo i terzini sinistri che contribuirebbero a migliorare il tasso di qualità. Il Milan ha poche opzioni oltre ad Antonini: si cercherà una sistemazione per Mesbah e il rientrato Taiwo, ma non sarà così semplice (Mesbah ha già rifiutato il Torino). Sempre in attacco, l’ex Inzaghi resta alla finestra: è arrivata una proposta dal Siena con un contratto annuale, ma è assai probabile che fra un paio di giorni Pippo accetti l’offerta di Galliani e si sieda sulla panchina degli Allievi. Il Milan della rifondazione deve guardare anche a centrocampo, come ha detto Allegri, e cercare un difensore centrale: piace il portoghese Rolando, corteggiato dal Fenerbahçe, che vorrebbe accasarsi a Milano, ma la difficoltà è come sempre il prezzo del cartellino. L’ultimo nome per la difesa è il 23enne francese Mapou Yanga-Mbiwa, del Montpellier: il club lo cederebbe per 6 milioni di euro. Difficoltà da superare anche per arrivare al playmaker. In passato sono stati tenuti sotto osservazione vari giocatori, sono circolati i nomi di Strootman, erede di Van Bommel al Psv, e di Lassana Diarra che il Real Madrid vuole cedere. Ma a che prezzo? al.bo.

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IL CASO QUINDICIMILA EURO LA SANZIONE DOPO L’INCHIESTA. ORA HA TRE GIORNI DI TEMPO PER IL RICORSO

Frasi anti-gay, Cassano multato dall’Uefa Grillini: «Decisione giusta, adesso serve una campagna ad hoc di comunicazione» ALESSANDRO RUSSO

Quindici mila euro di multa dalla Commissione Disciplinare e di controllo UEFA per Antonio Cassano, questo dopo le dichiarazioni tacciate di omofobia pronunciate dal calciatore agli scorsi Europei di calcio. Ieri, puntuale,

l’esito dell’inchiesta disciplinare per dichiarazioni discriminatorie alla stampa (Art. 11bis del Regolamento disciplinare). La polemica L’Uefa ha punito

le parole di Cassano pronunciate nella discussa conferenza stampa datata 12 giugno, a Cracovia, quartier generale degli azzurri durante Euro 2012, in risposta alle dichiarazioni di Alessandro Cecchi Paone: «Nella nazionale di Prandelli — aveva detto il presentatore televisivo — ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sa-

«

In Nazionale ci sono due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual

ALESSANDRO CECCHI PAONE 11 GIUGNO 2012

ni eterosessuali, simpaticamente e normalmente rozzi». Il fantasista della nazionale, il giorno dopo, commentò fuori dalle righe, provocando un polverone, tra imbarazzi e smentite ufficiali. «Ci sono froci in nazionale? — aveva risposto Cassano —. Se penso quello che dico sai che cosa viene fuori... sono froci, problemi loro, mi auguro che non ci siano veramente in nazionale». Il barese si era poi scusato in un comunicato ufficiale della Figc, ma il polverone si era già alzato, con tanto di polemiche e reazioni stizzite. Subito dopo, l’Uefa

«

Ci sono froci in Nazionale? Sono froci, problemi loro, mi auguro che non ci siano

ANTONIO CASSANO 12 GIUGNO 2012

aveva aperto un’inchiesta disciplinare contro Cassano. Le reazioni Dopo la sentenza di ieri sono arrivate, puntuali, le reazioni. Come quella del portavoce del Gay center Fabrizio Marrazzo. «Ha fatto bene l'Uefa a multare Cassano. Ora sarebbe auspicabile che la stessa Uefa decidesse di sostenere campagne antiomofobia». Anche Franco Grillini presidente di Gaynet, ha accolto con favore il provvedimento. «E’ un bene che sia successo perché l’omofobia crea sofferenza a tutti, compresi i calciatori». Cassano ora avrà tre giorni di tempo dalla pubblicazione per iscritto della sentenza completa, per presentare un’eventuale ricorso. Ma di tutta questa vicenda, forse, si è finalmente arrivati al capolinea. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL RITIRO DEI CAMPIONI GIOVEDÌ I CALENDARI

Salta il Consiglio ma la Lega dà l’ok agli arbitri di porta

Teoria e pratica Conte ha costretto Lucio a un ripasso delle regole difensive, prima (da sinistra) con un discorso ad hoc, e infine (ultima foto) con il pallone LAPRESSE

Lucio allievo alla scuola Juve Conte spiega i movimenti al difensore, che osserva e obbedisce come un debuttante DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO CHATILLON (Aosta)

Gli parla, lo guida, lo istruisce. Poi lo prende per il braccio, lo sposta, lo piazza. Arte della difesa a tre: lezione privata di Antonio Conte a Lucio. Il brasiliano, nonostante abbia vinto tutto e giochi ad altissimo livello da molti anni, non sembra seccato o sorpreso. Anzi, non si perde una parola di quelle pronunciate dal suo allenatore e con gli occhi segue ogni minimo movimento, anche perché pochi secondi dopo dovrà ripeterlo e per evitare rimproveri è meglio farlo bene. Difesa a tre La scena vista ieri

sul campo di Chatillon è l’enne-

EREDITÀ DEL PIERO

Maglia numero 10 Il più quotato ora è Marchisio Con la partenza di Del Piero, è libera la maglia numero 10 della Juve. E la Stanleybet ha quotato le «candidature» alla divisa, favorito è Claudio Marchisio, quotato a 1,90. La formica atomica Sebastian Giovinco, che ha indossato la «10» nelle giovanili bianconere, è dato a 3. Scendono le quotazioni di Pirlo (6.00) mentre la possibilità che a indossare la maglia sia un nuovo acquisto è offerta a 4. Il ritiro della maglia o assegnazione a Gigi Buffon sono eventualità bancate a 15.

sima testimonianza della credibilità di cui gode Conte nello spogliatoio. Lucio è appena arrivato alla Juve e si è trovato subito coinvolto in lunghe sedute tattiche. L’attenzione con la quale il brasiliano ha seguito le indicazioni del tecnico è un grande attestato di stima nei suoi confronti, perché davvero sembrava che Conte volesse insegnare a Lucio da zero alcuni concetti difensivi. I movimenti in questione erano quelli del centrale e del marcatore di destra della difesa a tre: quando uscire, quando scalare, quando scivolare dietro, quando tagliare. Con Lucio c’erano Masi, Caceres e gli esterni (Pepe, Lichtsteiner, De Ceglie e Ziegler). Gli attaccanti e i centrocampisti sono scesi in campo più tardi e si sono

esercitati con una serie di cross e tiri al volo che hanno esaltato il pubblico. I tifosi della Juve hanno invitato Matri a non andare al Milan e Alessandro ha risposto con alcuni gol molto belli. Trofeo Tim Stasera Matri e il Milan si incroceranno a Bari, dove si celebra il rito del Trofeo Tim. Conte, comprensibilmente, non può essere felice di questa trasferta-lampo in Puglia (domani pomeriggio i bianconeri si alleneranno di nuovo a Chatillon), ma sa come funziona il calcio estivo: «Stiamo provando tante cose, queste due mini sfide con Milan e Inter sono dei test per capire se il calcio che vogliamo proporre sta entrando nelle menti dei giocatori. Qualcuno a Bari dovrà giocare 60-70 minuti». Tra i

pali in una delle due sfide ci sarà Marco Storari: «Mi è arrivata qualche offerta — racconta il portiere — ma ho scelto di restare qui, ho altri due anni di contratto e non mi muoverò. Le motivazioni, mie e della squadra, sono quelle dell’anno scorso: vogliamo vincere. Sulla carta siamo più forti degli altri, ma i nostri avversari hanno tempo per muoversi sul mercato». In ritiro Marco sta facendo da chioccia a un gruppetto di promettenti portieri: «Tutti parlano di Leali — spiega Storari — che è molto bravo. Ma ci sono anche Branescu e Citti: non so quale altro club abbia una serie di giovani portieri di questo livello. Filippi (il preparatore, ndr) ha lavorato molto bene». Adesso tocca a loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(m.iar.) Il Consiglio fissato per lunedì è stato annullato ma l’ok della Lega agli arbitri di porta arriverà ugualmente. Maurizio Beretta sta facendo un giro di telefonate tra i presidenti di A: la novità regolamentare, invocata da più parti, non fa che riscuotere consensi. Si partirà con la Supercoppa in programma l’11 agosto a Pechino, con Juventus e Napoli «orgogliose di disputare la prima partita italiana con i due assistenti extra dell’arbitro». Nei prossimi giorni Beretta si sentirà col numero uno della Figc, Giancarlo Abete, per comunicargli ufficialmente l’assenso convinto ed entusiasta della Lega al progetto presentato giovedì in Consiglio Federale: così si ridurranno i margini d’errore e ci sarà omogeneità con le coppe europee, quanto ai costi la Federazione si accollerà la spesa supplementare, visto che già da due anni paga gli arbitri del campionato in cambio della rinuncia dei club ai contributi. L’indisponibilità di alcuni membri ha fatto saltare il consiglio di lunedì: i numeri erano già risicati, tenuto conto della vacanza di due poltrone dopo gli addii di Garrone e Rosella Sensi e dell’inibizione di Zamparini. L’esame delle bozze sullo statuto e la ripartizione delle risorse è stato rinviato ai primi di settembre, mentre giovedì 26 a Milano (ore 20.30, diretta su Sky) verranno svelati i calendari della A. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RITIRI E MERCATO

Hajduk o Skonto Test vero per l’Inter in vista dell’Europa Stasera, contro Juve e Milan, Stramaccioni proverà un doppio 4-2-3-1 pensando al preliminare di inizio agosto DAI NOSTRI INVIATI

SFIDERÀ UNA DELLE DUE

MATTEO DALLA VITE ANDREA ELEFANTE APPIANO GENTILE (Como)

Con la testa al 2 agosto. Dunque — questo ha detto il sorteggio di ieri a Nyon — più probabilmente all’Hajduk Spalato. Juve e Milan, per quanto sia il 21 luglio, hanno tutto un altro senso rispetto al Trentino Team e al Koper Capodistria già incontrate, o al Como da incontrare martedì, e siccome poi prima dell’esordio europeo resterà solo l’amichevole del 28 a Glasgow contro il Celtic, ecco che stasera Stramaccioni disegnerà due Inter e poi le valuterà con l’occhio di chi butta lo sguardo più lontano, al preliminare di Europa League. Esperimenti sulle fasce Dunque due Inter simili a quella che ha già in testa e sta plasmando per il primo vero impegno della stagione. Ancora senza Mudingayi e Sneijder però, che si sono allenati ieri per la prima volta e non sono stati convocati, anche se Strama ha visto l’olandese così

INVERSIONE DI CAMPO

A San Siro il 9 con i croati qualificati Il sorteggio ha detto: Inter in casa il 2 agosto e in trasferta il 9. Ma è molto probabile, se non scontata, l’inversione se a qualificarsi sarà l’Hajduk Spalato che ha vinto 2 0 la gara di andata (mentre lo Skonto Riga vorrebbe tenersi il ritorno in casa): ieri è stato il club croato a fare una richiesta ufficiale all’Inter, forse contando su pienone, stadio caldissimo e incasso nella prima partita in casa (22.000 spettatori per la gara con lo Skonto: la capienza è di 34.500), che non avrebbe in caso di pesante sconfitta a San Siro. La Uefa non potrà notificare l’inversione prima del ritorno, dunque del 27, ma non avrebbe motivi per ostacolare l’accordo se ci sarà l’ok dell’Inter, a cui può far gioco giocare in casa il ritorno decisivo. Con l’Hajduk, l’Inter non ha precedenti europei, mentre affrontò lo Skonto Riga nel preliminare di Champions League ’98 99: 4 0 all’andata a Pisa e 3 1 in Lettonia. Qualunque sia l’avversaria, ha detto ieri Milito a Inter Channel, «sarà dura, perché entrambe le squadre sono un po’ più avanti nella preparazione: ma siamo fiduciosi». Lo è anche il giovane Marko Livaja, che ha giocato nel vivaio dell’Hajduk dal 2008 al 2010: «Non è forte come un tempo perché ora ha molti più giovani — e tanti ne conosco — ma ha tifosi caldissimi, forse anche più di quelli del Napoli. Comunque passiamo noi». a.e. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GDS

carico da volerlo comunque portare a Bari, per fare gruppo (si allenerà stamattina presto e poi partirà con i compagni). Senza Julio Cesar, Maicon e Pazzini, che non saranno inseriti nella lista da consegnare alla Uefa il 27 luglio. Con il 4-2-3-1 apparecchiato già dalle prime amichevoli, con alcuni punti fissi (la coppia Guarin-Cambiasso, Coutinho e Palacio nei tre alle spalle di Milito) e altre variabili: attesi esperimenti in particolare sulle fasce, sia per i laterali di difesa che per gli esterni alti di centrocampo. Sorteggio così così Solo giovedì prossimo l’Inter saprà chi dovrà affrontare il 2 e il 9 agosto, ma il risultato della sfida di andata fra le due possibili avversarie (Hajduk Spalato-Skonto Riga 2-0), e anche l’andamento della partita, lasciano pensare che i croati siano favoriti: hanno rischiato di subi-

re un pericoloso 2-1 al 90’, ma lo Skonto è parso squadra piuttosto modesta. Un sorteggio tutto sommato non comodissimo per l’Inter, considerando che si tratta di un preliminare: logisticamente poteva andar peggio (una trasferta in Armenia o in Azerbaigian sarebbe stata più complicata), ma calcisticamente parlando non sarà una vera e propria passeggiata. Hajduk da corsa L’Hajduk di questi tempi ha i suoi bei problemi a livello societario (è sospeso dalla federazione croata per debiti nei confronti del Šibenik e del fisco, e finché non li liquida non può giocare il campionato, che scatta già domenica), è squadra molto rinnovata, giovane e dunque anche inesperta, spesso si lascia prendere dal nervosismo (5 ammoniti l’altro ieri contro i lettoni) e dalla frenesia, ma praticamente è già al top della condizione. Il suo 4-2-3-1 è permeato della filosofia calcistica del tecnico Krsticevic, mediano dell’Hajduk dei tempi d’oro di Ivic: si esalta nella costante ricerca dell’aggressività nel pressing e della velocità, a vantaggio delle soluzioni offensive per il centravanti, nonché capitano, Vukusic. Piccolo ma sgusciante, è il miglior marcatore dell’Hajduk (suo l’1-0 allo Skonto, poi raddoppio di Trebotic) e sarà probabilmente venduto appena l’Hajduk uscirà dalla scena europea. I cardini della difesa sono il portiere Blaževic (quarto portiere della Croazia di Bilic, ha perso l’ultimo treno per l’Europeo) e il centrale Maloca, che aveva gia un precontratto con il Werder Brema, poi saltato per motivi non chiari. (Ha collaborato Robert Matteoni) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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PROSSIME GARE Le tappe dei nerazzurri verso il doppio impegno di inizio agosto in Europa League

S Questa sera Trofeo Tim a Bari, triangolare contro Milan e Juventus (ore 20.45)

S 24 luglio Amichevole Como-Inter (ore 20)

S 28 luglio Amichevole in Scozia contro il Celtic Glasgow (14.30 ore italiane)

S 2 e 9 agosto Terzo turno preliminare di Europa League, contro la qualificata tra Hajduk Spalato e Skonto Riga

Q A sinistra, Diego Milito, 33 anni

il sorteggio Ecco il sorteggio del terzo turno preliminare di Europa League (andata 2 agosto, ritorno 9 agosto). Il risultato indicato è quello dell’andata del secondo turno (ritorno giovedì 26 luglio). Athletic Bilbao (Spa) contro Koprivnica (Cro)-Portadown FC (N.Irl) 6-0; Anzhi (Rus)-Honved (Ung) 1-0 contro Lokomotiv Plovdiv (Bul)-Vitesse (Ola) 4-4; Inter Baki (Aze)-Asteras Tripolis (Gre) 1-1 contro Marítimo (Por); Rapid Bucarest (Rom)-Myllykosken (Fin) 3-1 contro Heerenveen (Ola); Ruch Chorzow (Pol)-Skopje (Mac) 3-1 contro Metalurgi Rustavi (Geo)-Viktoria Plzen (R.Cec) 1-3; Horsens (Dan) contro Dacia Chisinau (Mol)-Elfsborg (Sve) 1-0; Apoel (Cip)-Senica (Svk) 2-0 contro Tirana (Alb)-Aalesunds (Nor) 1-1; Internazionale (Ita) contro Hajduk Spalato (Cro)-Skonto Riga (Let) 2-0; Vojvodina (Ser)-Suduva (Lit) 1-1 contro Rapid Vienna (Aut); Genk (Bel) contro Milsami Orhei (Mol)-Aktobe (Kaz) 4-2; Olimpia Lubiana (Slo)-Tromso (Nor) 0-0 contro Metalurh Donetsk (Ucr)-Celik Nikšic (Mtg) 7-0; Twente (Ola)-Inter Turku (Fin) 1-1 contro Mladá Boleslav (R.Cec)-Thór Akureyri (Isl) 3-0; Bnei Yehuda (Isr)-FC Shirak (Arm) 2-0 contro Paok (Gre); Arhus (Dan)-Dila Gori (Geo) 1-2 contro Levadia Tallinn (Est)-Anorthosis Famagosta (Cip) 1-3; Slovan Bratislava (Svk)-Videoton (Ung) 1-1 contro Differdange (Lus)-Gent (Bel) 0-1; AIK Solna (Sve)-Hafnarfjördur (Isl) 1-1 contro Xäzär Länkäran (Aze)-Lech Poznan (Pol) 1-1; Eskisehirspor (Tur)-St Johnstone (Sco) 2-0 contro Olympique Marsiglia (Fra); Naftan Novopolotsk (Bie)-Stella Rossa (Ser) 3-4 contro Omonia (Cip); Levski Sofia (Bul)-Sarajevo (Bos) 1-0 contro Jyväskylä (Fin)-FK Zeta (Mtg) 3-2; Zalgiris (Lit)-Admira Wacker (Aut) 1-1 contro Sparta Praga (R.Cec); Osijek (Cro)-Kalmar (Sve) 1-3 contro Young Boys (Svi)-Zimbru Chisinau (Mol) 1-0; Dundee United (Sco) contro Dinamo Mosca (Rus); Arsenal Kiev (Ucr) contro Mura (Slo)-Cska Sofia (Bul) 0-0; Bursaspor (Tur) contro Maccabi Netanya (Isr)-Kuopio (Fin) 1-2; Steaua Bucarest (Rom) contro Spartak Trnava (Svk)-Sligo Rovers (Irl) 3-1; Renova (Mac)-Gomel (Bie) 0-2 contro Liverpool (Ing); Shakhtyor Soligorsk (Bie)-Ried (Aut) 1-1 contro Liepajas Metalurgs (Let)-Legia Varsavia (Pol) 2-2; Siroki Brijeg (Bos)-St Patrick’s (Irl) 1-1 contro Hannover (Ger); Servette (Svi)-Gandzasar Kapan (Arm) 2-0 contro Rosenborg (Nor)-Ordabasy Shymkent (Kaz) 2-2.

Gazzetta.it Gazza

Tvf «CALCIOMARKET» TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE

Scopri la nuova puntata di Calciomarket, la rubrica di Carlo Laudisa: notizie, indiscrezioni e retroscena dal calciomercato. Sempre in tema di trattative, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parla dei progetti sulla squadra.

JOJO FA UNO SHOW VERRATTI CANTA ROBBEN SI SCATENA Vedi i primi gol della nuova stagione. In casa della Fiorentina, Jovetic è già in gran forma: resterà a Firenze o finirà a una big? Scopri come il giovane Verratti si presenta al Paris Saint Germain. E in Trentino regala spettacolo un «vecchio» fuoriclasse...


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

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MERCATO L’AFFARE L’ALLENATORE MONTELLA FA CAPITANO PASQUAL E L’ATTACCANTE NON GRADISCE

Jovetic senza fascia e arrabbiato Altro punto a favore della Juve Poli a metà tra Fiorentina e bianconeri e Pazzini potrebbe tornare in viola ALESSANDRA GOZZINI MILANO

Uno strappo per la stoffa, non ci è rimasto bene Jo-Jo quando Montella ha arrotolato la fascia di capitano al braccio di Pasqual, veterano del gruppo e leader dello spogliatoio. Le gerarchie aggiornate all’ultima stagione stabilivano però il seguente ordine: Gamberini (ceduto al Napoli) - Jovetic - Pasqual. La scelta di degradare Jo è di Montella, allenatore decisionista apprez-

zato dalla squadra. In questo caso però ha scontentato Jove, e visto il momento l’umore del talento finisce in primo piano. Ballottaggio Jo continua infatti a essere obiettivo della Juve, che da lui aspetta un altro segnale, quello decisivo, prima di affondare il colpo. Solito contorno: la Fiorentina ribadisce che l’attaccante non è sul mercato e che farà di tutto per trattenerlo, solo di fronte a una sua (quotatissima) uscita a gamba tesa potrebbe ammorbidire le proprie pretese, magari

Stevan Jovetic, 22 anni RICHIARDI

Il brasiliano Leo Bonatini, 18 anni

dando l’ok all’inserimento di una contropartita tecnica. Con Matri in orbita rossonera, resterebbero in piedi altre piste, da Pazienza a Quagliarella (che una chiamata da uno 055 sembra averla ricevuta: Montella sarebbe stato dall’altra parte della cornetta). Concluso il refresh su Jovetic, va seguita l’operazione Van Persie. Qui la news arriva dall’Inghilterra, sentite Ferguson: «L’Arsenal ha fatto uscire fuori che abbiamo fatto un’offerta per Van Persie anche se noi cerchiamo di mantenere le trattative segrete fino a quando non le chiudiamo. Ci sono altri club interessati al giocatore, noi abbiamo mostrato il nostro, questa è la situazione». Conferma direttissima della proposta dello United per RVP, offerta che sir Alex non quantifica ma che lascia intendere sia notevole e non esageratamente distante dai 20 milioni di sterline pretesi dall’Arsenal (resta sempre la concorrenza cittadina del City); Jovetic esclude Van Persie, De-

identiKit & CARRIERA

v Il grande intrigo Roma sulle spine Destro non dice sì e c’è la Juventus La punta non ha ancora l’intesa sull’ingaggio Preziosi tuona: «In giallorosso o resta a Siena»

manca ancora l’intesa sull’ingaggio tra i giallorossi e l’attaccante. Nodo ingaggio Una bozza di pro-

posta c’è, formalizzata giovedì a Roma a Vigorelli e Contratto, agenti di Destro, che poi ne hanno discusso con il loro assistito che nel frattempo è in ritiro con il Siena. Un quinquennale a crescere, si parte da circa 1,3 milioni a stagione fino a superare i 2 negli ultimi anni, ovviamente al netto dei bonus per gol e presenze che farebbero lievitare notevolmente la cifra. Numeri inferiori rispetto a quelli su cui si ragionava con la Juventus qualche giorno fa: ingaggio sul milione e mezzo di euro, ecco perché a Destro non dispiacerebbe un ulteriore passo avanti dei giallorossi. Distanza colmabile (circa 200mila euro) ma di fatto ancora non colmata. Insidia bianconera La Juve, in-

Mattia Destro, 21 anni IMAGE SPORT-PIERANUNZI

FILIPPO DI CHIARA GIULIO DI FEO

Pareva uno sprint alla Bolt, invece la pista che porta a Mattia Destro si allunga, prende qualche curva, diventa una gara di fondo in cui il traguardo non sembra mai vicino. La Roma è avanti rispetto al resto del gruppo, ma la Juve sbuffa e accelera il passo perché Destro è attratto (tanto) dal fascino bianconero. Il giocatore intanto lo gestisce il Genoa. Preziosi ha lavorato con il Siena per rilevarne l’altra parte al prezzo di 7 milioni più la metà del portiere Lamanna (che però resta a Bari), diven-

tando quindi l’unico interlocutore per gli acquirenti. Il Genoa ha promesso Destro alla Roma: ieri il d.s. Capozucca era nella Capitale e al termine di un lungo vertice ha messo a posto tutti i dettagli della trattativa. I termini: 5 milioni ai rossoblù subito, altri 7 fra un anno, più il prestito di Borriello con ingaggio scontatissimo e le metà dei gioielli giallorossi Piscitella e Verre, con quest’ultimo che nel contempo verrebbe girato in prestito al Siena. Anche Preziosi ieri mattina era fiducioso: «La strada è spianata, se non ci saranno intoppi Destro domani (oggi per chi legge, ndr) sarà della Roma». Intoppi no, ma qualche tassello sì, e nemmeno da poco:

Ieri lungo vertice a Trigoria e intesa raggiunta tra Sabatini e i dirigenti rossoblù Il patron genoano conta di chiudere mantenendo la promessa fatta al club di Zeman

tanto, a Destro pensa ancora parecchio. All’attaccante stuzzica parecchio l’eventualità bianconera, la sua mobilità unita a una buona presenza in area lo renderebbero una pedina interessantissima per il gioco di Conte. Ecco perché Destro non ha così tanta fretta di chiudere con la Roma. Anche perché i rapporti con il Genoa sono buoni, e a trovare un’eventuale intesa ci vorrebbe poco. Preziosi però è orientato verso la soluzione giallorossa, ieri sera lo ha sottolineato a chiare lettere a Sky Sport: «In 22 anni di calcio l'affare Destro é la cosa più buffa mai vista. La trattativa é arenata, la vedo nerissima. Sono nauseato, ci sono giocatori che pensano di essere già arrivati e agenti che credono di aver trovato la gallina dalle uova d'oro. Do la mia parola: se entro domani (oggi, ndr) non si risolve, Destro resta al Siena». Tempi e modi La sensazione è che entro i primi giorni della settimana il rebus verrà risolto. Davanti c’è un weekend, e a inizio settimana Destro e i suoi agenti dovranno rimettersi in contatto con la Roma per accettare, eventualmente limare, forse chiudere o magari rompere. Possibilità che nel frattempo la Juventus o qualcun altro mettano altre fiches sul piatto? Non da escludere. Qualche altra curva per la Roma, insomma, con un occhio attento allo specchietto retrovisore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

stro non esclude nessuno: la Juve, infatti, resta forte anche sul centravanti dell’Under. Già imbarcato invece Leo Bonatini, talento classe ’94 atterrato ieri a Torino dal Cruzeiro per le visite e la firma. Comproprietà Arretramento fi-

nale all’asse Firenze-Torino. C’è una trattativa vicinissima alla conclusione che non solo non riguarda Jovetic, ma che è anche totalmente slegata dall’affare Jo. E’ quella che coinvolge il futuro di Andrea Poli, giovane tosto e di talento che piacerebbe a Firenze: stima ricambiata visto che Poli, in arrivo in viola, gradisce moltissimo la prossima destinazione. Fiorentina e Juventus concluderanno insieme la trattativa (evento piuttosto singolare): Poli verrà preso in comproprietà dalla Sampdoria prima di fargli vestire il viola. Mentre una voce comunque da registrare ipotizza un ritorno a Firenze di Pazzini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Roma, che TOURNÉE NEGLI USA

I NUMERI

6,16

media voto di Mattia Destro nell’ultimo campionato: 30 le partite con il Siena, con 13 sostituzioni subite, mentre per 4 volte è subentrato

12

reti per il 21enne ascolano nella A 2011-12; per lui 7 gol nelle ultime 10 giornate, con 5 reti decisive, che hanno fruttato ai toscani 2 vittorie e 3 pareggi

46

partite e 14 reti il bottino in A di Destro; cresciuto nelle giovanili dell’Inter, ha militato nel 2010-11 nel Genoa, quindi nel Siena

5

gol in 14 gare con l’Under 21; è stato convocato dal c.t. Prandelli nella lista dei 32 giocatori preselezionati per Euro 2012, ma poi non è entrato nella lista finale dei 23

accoglienza «Totti for president» DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI CHICAGO (Usa)

Un (ex) comunista — si fa per dire — negli Stati Uniti. Zdenek Zeman sbarca per la prima volta in America e non nasconde la sua prima preoccupazione: «So che qui è difficile poter fumare, ma un posto per farlo lo troverò. Detto questo, sono contento che la tournée della Roma mi consenta di visitare tre belle città come Chicago, Boston e New York. Alla fine, le quasi undici ore di volo (atterraggio alle 20 circa ora italiana) non sono state così pesanti». Film & Freddo Tutto sommato è parso così. Certo, c’era chi gelava e chiedeva più coperte (Nico Lopez) per dormire meglio, chi invece (la maggior parte) ha scelto anche la strada dei film. Pure capitan Totti, ad esempio, si è dedicato al cinema, guardando «Quasi amici». All’arrivo poi — segnalato un piccolo striscione con la scritta «Totti for President» — tutti di corsa in hotel per cercare di smaltire il fuso nel migliore dei modi possibili. D’altronde, da oggi si farà sul serio con gli allenamenti previsti al Tbc Stadium in mattinata e allo Uic nel pomeriggio. Domani, infatti, sarà già partita vera contro i polacchi dello Zaglebie Lublino. In attesa che la proprietà Usa decida se fare un blitz a Chicago, a parlare di questa partita sulla rete tv Cbs nei giorni scorsi è stato anche Boniek, che ha rivolto un invito alla foltissima comunità polacca residente a Chicago a non perdersi questa sfida. E per farsi capire meglio, poi, ha addirittura rispolverato la lingua madre. Certo, sarà difficile riempire i 30.000 posti dello Wrigley Field, ma diciamo che sarà un antipasto in vista del match del 25 luglio a Boston contro il Liverpool e del 27 luglio a New York contro El Salvador. Il giorno successivo sarà già ritorno in Italia. Così Zeman potrà fumare più liberamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 21 LUGLIO 2012

MERCATO

Lucas, via libera Ferguson ora lo lascia all’Inter? Lo United punta tutto su Van Persie, così la concorrenza per il brasiliano si assottiglia DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE

Al minuto 23 della ripresa, Lucas Moura entra nel vivo di Brasile-Gran Bretagna: prende il posto di Oscar (ormai del Chelsea per 31 milioni di euro) e si mette a destra, tutto a destra, largo e velenoso. Le sue qualità sono note, ma vederle una volta di più fa pensare che l’idea dell’Inter (puntare il tesoretto delle cessioni tutto su di lui) non sia affatto una follia. Anzi. Perché Stramaccioni pensa spesso a un’Inter che proponga lui nei tre dietro al Principe Milito. Quella maglia numero 7 Lucas

Moura, maglia numero 7 (che, attenzione, Pazzini lascerà libera...) ha un’accelerazione bruciante, cambi di direzione, scatto nel breve ed è fisicamente robusto, resistente agli urti, sulla fascia e anche quando fa la diagonale verso la porta. Bel tipo, bel giocatore, bel caos averlo: ma da ieri, se tutto andrà come deve andare, la concorrenza dell’Europa si assottiglia un bel po’. Ferguson su Van Persie Perché è

Lucas Moura, 20 anni, centrocampista del San Paolo e della Seleçao AFP

Il Real Madrid vuole Modric, il Chelsea ha preso Oscar: ora si «ritira» Sir Alex E c’è già chi lo vede con la maglia numero 7 che Pazzini lascerà libera

roba di ieri: l’Arsenal svela un piano di Sir Alex Ferguson per il Manchester United che verrà, ovvero Robin van Persie. «Ovviamente l’Arsenal - dice Ferguson al canale del Manchester United - ha fatto emergere il fatto che abbiamo presentato un’offerta per Van Persie. Noi cerchiamo di tenere i nostri affari il più segreti possibile, almeno finché non raggiungiamo un accordo».

Modric, croato del Tottenham. Considerando che il Psg dovrebbe fermarsi e che l’Inter è l’Inter, ecco che le possibilità di un avvicinamento ulteriore verso i nerazzurri esistono eccome.

Fuori un’altra Resta il fatto che il

O l’ingaggio sale o parte Lucas,

mirino è sull’olandese e con questo dato di fatto lo United sembra fare un passo indietro verso il talento brasiliano come già hanno fatto Chelsea (prendendo appunto il carioca Oscar) e il Real Madrid che si sta concentrando tutto su Luka

che ieri contro la Gran Bretagna non è appunto partito titolare, in questo momento pensa sì all’Olimpiade di Londra ma è fin troppo chiaro che parte della sua attenzione sia legata al futuro nel club, San Paolo o chissà quale altro. Lucas ha un

contratto fino al 2015, la società paulista chiede cifre che superano i 30 milioni, il suo guadagno è di circa 800 mila euro a stagione ed è chiaro che in Europa c’è chi offrirebbe di più: l’Inter in questo senso è pronta a raddoppiare gli emolumenti (con bonus) e così la pensavano anche gli altri club che però via via hanno scelto altri giocatori. Forte di queste proposte, il manager del giocatore (Wagner Ribeiro) chiede un ritocco dell’ingaggio: sarà una lotta durissima ed è a quel punto che fra Lucas e San Paolo potrebbe finire in lite. Ci sta... Gli ottimi rapporti fra il duo Branca-Ausilio e tutte le componenti dell’operazione (dal giocatore al papà, dal San Paolo al procuratore) potrebbero dare una svolta all’operazione post-Londra. Di certo l’idea dell’Inter è una: reinvestire il tesoretto delle cessioni (Castaignos, Maicon, Julio Cesar e Pazzini) soprattutto su Lucas. E facendo due conti, Lucas ci sta dentro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’AMICHEVOLE PRE-OLIMPICA SCONFITTA 2-0 LA GRAN BRETAGNA DI GIGGS

È Neymar show, il Brasile vola MAURICIO CANNONE

Il Brasile olimpico, base della nazionale A, fa valere la sua superiorità a Middlesbrough contro una Gran Bretagna costruita all’ultima ora: 2-0 in un’amichevole di preparazione ai Giochi. La Gran Bretagna non giocava come tale dal 1971 alla mancata qualificazione olimpica per Monaco 1972. Ora è formata da inglesi e gallesi senza scozzesi e nordirlandesi: deve convincere che è la legittima rappresentante del Regno Unito. Il Brasile, 5 volte iridato, è alla caccia del suo primo oro olimpico.

Brilla Neymar Subito al 5’, Neymar sfrutta un errore della difesa britannica per sprecare la prima occasionissima (sopra la traversa). I sudamericani sbloccano il risultato all’11’: punizione-cross piazzata da Neymar in area per il sottile colpo di testa vincente di Sandro, mediano del Tottenham. Al 14’, Thiago Silva salva di testa una rete di Richards. Raddoppio al 34’ di Neymar, su rigore. Il brasiliano è fischiatissimo prima del tiro dal dischetto, accusato di essersi tuffato in area in un’azione precedente. Al 36’ Steele evita un altro gol di Neymar.

gna di testa al 46’ s.t. ma il colpo viene deviato da Butland in angolo, subentrato a Steele. Tranquilla la prova dell’interista Juan. GRAN BRETAGNA-BRASILE

0-2

Pato Alla ripresa, molti cambi.

MARCATORI Sandro all’11’, Neymar su rigore al 34’ p.t. GRAN BRETAGNA (4-4-2) Steele (Butland dal 1’ s.t.); Bertrand (Caulker dal 1’ s.t.), Richards (Dawson dal 28’ s.t.), Tomkins (Cork dal 1’ s.t.), Taylor; Cleverly, Allen, Giggs (Ramsey dal 18’ s.t.), Rose; Bellamy (Sordell dal 18’ s.t.), Sturridge (Sinclair dal 1’ s.t.). All. Pearce. BRASILE (4-3-3) Rafael Barbosa; Rafael da Silva, Thiago Silva, Juan, Marcelo (Alex Sandro dal 34’ s.t.); Sandro (Danilo dal 39’ s.t.), Rômulo, Oscar (Ganso dal 23’ s.t.); Hulk (Lucas dal 23’ s.t.), Leandro Damião (Pato 28’ s.t.), Neymar. All. Menezes. ARBITRO Turpin (Francia).

Entra anche Pato, che quasi se-

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

RITIRI E MERCATO

Antipasto d’Europa h i

IN FORMA

45’ primo tempo Girata spettacolare di Cannavaro Dopo il vantaggio di Alaba, il Napoli reagisce. Prima Edu Vargas colpisce un palo, poi Cannavaro centra il pareggio con una conclusione spettacolare: mezza girata di destro che batte Starke IMAGE SPORT DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO D’URSO ARCO (Trento)

Un giovane e talentuoso regista di Frattamaggiore, cui il presidente Aurelio De Laurentiis vorrebbe affidare il prossimo kolossal in visione al San Paolo, regala al Napoli il primo vero film di successo della stagione: lui è Lorenzo Insigne, piccolo ma già grande, e in un pomeriggio divertente prende in giro i giganti del Bayern Monaco. Li stende con un colpo dei suoi. E il gioco è fatto. Al culmine di una prestazione ispirata di gruppo, l’attaccante premia gli sforzi di tutti e consegna al tecnico Walter Mazzarri nuove certezze dopo 11 giorni di duro lavoro in Trentino. E i tifosi sognano già ad occhi aperti. Giù la testa Così il Napoli va: concreto, pieno di autostima e personalità, tutto cuore. E si guadagna la copertina in fondo a una partita vera, non una banale amichevole di fine luglio. La classifica delle emozioni è incontestabile: primo Insigne. Ma è la squadra nel suo complesso a mostrare carattere dopo un avvio difficile, al cospetto di un Bayern a trazione Robben (assenti i nazionali Neuer, Schweinsteiger, Lahm, Kroos, Gomez, Ribery, Muller, J. Boateng e Badstuber). Sulla fascia sinistra azzurra, Dossena è costretto alle maniere forti. Che non sempre sono sufficienti. Specie quando la stella olandese converge e serve ad Alaba l’assist per l’1-0.

21’ secondo tempo Zuniga inventa per Pandev Azione personale sulla destra del colombiano Juan Camilo Zuniga. L’esterno della squadra di Mazzarri supera un paio di avversari prima di servire al centro dell’area l’accorrente Pandev: l’attaccante macedone è puntuale nel girare in rete un preciso sinistro che batte Starke PIERANUNZI

35’ secondo tempo Destro vincente di Insigne Manca Cavani, Edu Vargas ha centrato il palo, Pandev ha realizzato il 2-2. Il guizzo che vale la vittoria spetta a Lorenzo Insigne. L’ex Pescara in area di rigore trova lo spazio per il destro rasoterra che vale il 3-2 finale PIERANUNZI

Insigne incanta Napoli: battuto il Bayern 3-2 Vantaggio di Alaba, poi la reazione azzurra con Cannavaro e Pandev. Dopo il 2-2 di Shaqiri, gol vittoria dell’attaccante NAPOLI BAYERN MONACO

3 2

MARCATORI Alaba (B) al 16’, Cannavaro (N) al 45’ p.t.; Pandev (N) al 21’, Shaqiri (B) al 28’, Insigne (N) al 35’ s.t. NAPOLI (3-5-1-1) Rosati; Campagnaro (dal 34’ s.t. Grava), Cannavaro (dal 1’ s.t. Fernandez), Britos (dal 15’ s.t. Aronica); Zuniga (dal 40’ s.t. Bariti), Dzemaili, Inler (dal 1’ s.t. Gargano), Hamsik (dal 42’ s.t. Palma), Dossena (dal 25’ s.t. Vitale); Insigne (dal 40’ s.t. Novothny); Vargas (dal 15’ s.t. Pandev). (Colombo). All. Mazzarri. BAYERN MONACO (4-2-3-1) Starke; Rafinha (dal 1’ s.t. Hojbjerg), Van Buyten, Dante, Contento; Tymoshchuk, Luiz Gustavo; Robben, Shaqiri, Alaba (dal 40’ Can Emre); Mandzukic (dal 15’ s.t. Pizarro). (Riedmuller, Weiser, Schmitz, Markoutz, Friesenbichler). All. Heynckes. ARBITRO Peruzzo di Schio (assistenti Padovan-Preti) AMMONITI Dzemaili per gioco scorretto NOTE spettatori paganti 3.083, incasso devoluto ai terremotati dell’Emilia. Angoli 5-7.

Reazione Eppure gli azzurri (privi di De Sanctis, Cavani, Maggio, Behrami e Gamberini) non si scompongono e si lanciano all’attacco con il cileno Vargas, sfortunato in due occasioni: prima una conclusione sul palo più lontano, ma i riflessi di Starke gli negano la gioia

del gol, poi l’attaccante (servito da Hamsik) colpisce il palo tra lo sconcerto dei compagni. Il pareggio è nell’aria, però, e si concretizza in chiusura di primo tempo grazie a una bellissima sforbiciata in acrobazia in area di Cannavaro. Che apre le ali al Napoli.

INSIGNE: «CHE BELLO SEGNARE CON QUESTA MAGLIA»

Soddisfazione per il tecnico Mazzarri: «Mossi bene, Vargas meritava la rete» ARCO Felice lo è Walter Mazzarri. Il Napoli avanza senza paura verso la Supercoppa italiana. Il tecnico archivia la gara col Bayern con soddisfazione: «Era un amichevole, ma siamo contenti. La squadra si è mossa molto bene e sta dimostrando di poter assimilare in fretta il cambio di modulo (3 5 1 1, ndr). Insigne è un ragazzo che sta facendo molto bene, lasciamolo tranquillo. Sono contento della prova di Vargas, ha dimostrato di poter far bene, facendo la preparazione con noi dall’inizio

può dimostrare tutto il suo valore. Quel palo grida ancora vendetta, aveva fatto un gran movimento e meritava il gol. Su Pandev non devo scoprire niente, si tratta di un grande attaccante». A fatica contiene la gioia Insigne: «È una gioia immensa. Segnare per la prima volta con questa maglia mi dà una felicità enorme e poi è ancora più bello aver realizzato il gol decisivo contro una squadra fortissima». a.d’u. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sorpasso Gli azzurri, ispirati, dimostrano allora di crederci. E, nonostante il livello di preparazione più avanzato dei tedeschi, spingono senza paura, dispiegando un gioco efficace sulle fasce, dove Zuniga a destra si trasforma in un Robben più efficace e consegna a Pandev al 21’ il pallone del vantaggio dopo aver scherzato Contento: al macedone basta un tocco a porta vuota. Il rischio di una figuraccia contro i vicecampioni d’Europa era concreto in avvio di partita, ma gli azzurri si fidano del loro istinto selvaggio e più volte costringono all’angolo l’avversario. La squadra di Heynckes si ridesta, ferita nell’orgoglio, per effetto di una punizione magistrale di Shaqiri (già pericoloso in precedenza): palla all’incrocio (nell’occasione evitabile il fallo al limite dell’area di Aronica su Hojbjerg). Ma il Napoli si regala il colpo di scena finale con un protagonista che è già da romanzo: dribbling, destro sul primo palo, Starke di sasso, e la festa dei tifosi può cominciare.

Lazio avanti a suon di gol Candreva brilla: tripletta

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI AURONZO DI CADORE (Belluno)

Altro giro, altra scorpacciata di gol. Dopo i 14 all’Auronzo al debutto, altri 11 ieri alla Selezione Cadore nella se-

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Zuniga Il colombiano si riprende la fascia destra, in attesa di Maggio, e dimostra che è questa la posizione che predilige. Imprendibile in attacco, ispira il gol di Pandev

Inler Lo svizzero è compassato, si limita al compitino ma non incide sulla manovra, complice l’ottimo avvio di partita del Bayern. Con Gargano nella ripresa il Napoli avanza

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Britos Con lui la difesa azzurra guadagna muscoli e centimetri. È come un nuovo acquisto, dopo l’infortunio della scorsa stagione. Carattere ed entrate decise

Campagnaro Non è il solito casellante inflessibile. Alaba lo irretisce e anche nell’azione del vantaggio bavarese l’argentino non è esente da colpe. I carichi di lavoro si fanno sentire

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Cannavaro Segna un gol da centravanti e comanda bene il reparto arretrato. Forse uno come lui potrebbe fare comodo anche alla Nazionale. Personalità da vendere

Hamsik Si presenta con un promettente assist per Vargas, poi pian piano perde la centralità del gioco. E si contano col contagocce le sue incursioni, di solito destabilizzanti per gli avversari

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test in agenda

SECONDA USCITA LA SQUADRA DI PETKOVIC CONVINCE, OGGI (ORE 17.30, IN TV) NUOVO IMPEGNO CON IL MONTEBELLUNA

Altri undici gol dei biancocelesti contro il Cadore Bene Hernanes come regista

IN RITARDO

conda uscita. La Lazio di Petkovic per il momento si diverte. E per il futuro promette di divertire. Nel senso che i biancocelesti lasciano intravedere premesse di un gioco arioso e spettacolare. Chiaro che serviranno ben altri avversari e ben altre sollecitazioni prima di dare giudizi definitivi. Ma come inizio non c’è male. Col 4-4-2 Anche contro il Cado-

re, Petkovic ripropone il 4-4-2, modulo che pare dunque quello scelto per la sua Lazio. Il tecnico croato lo fa interpretare ai suoi in una maniera

Antonio Candreva, 25 anni INSIDEFOTO

piuttosto audace, con gli esterni alti e bassi che si sovrappongono di continuo. Ne consegue un’occupazione totale del campo di gioco che rende la manovra accattivante e produttiva. Due le formazioni schierate dall’allenatore. La prima è rimasta in campo per un’ora, realizzando sette reti. La seconda ha giocato la mezzora finale, timbrando quattro volte. Sugli scudi Candreva, autore di una tripletta, doppiette invece per Floccari, Alfaro e Zarate (il più applaudito). Le altre due reti sono state segnate da Kozak e Hernanes. Il brasiliano è stato ancora una volta impiegato da play basso. «È il ruolo che avevo al San Paolo, mi trovo bene, mi piace. La nuova Lazio sta nascendo bene, possiamo migliorare quanto fatto nella scorsa stagione». E oggi nuovo test per i

biancocelesti, stavolta con un avversario un po’ più indicativo: il Montebelluna (Serie D). Petkovic schiererà le stesse due formazioni mandate in campo ieri invertendo però il minutaggio: 60 minuti per chi ieri ne ha giocati 30 e viceversa. Si gioca sempre ad Auronzo, con inizio alle 17.30 e diretta tv su SportItalia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SEL. CADORE-LAZIO 0-11 MARCATORI Candreva al 4’ e al 9’, Alfaro al 14’, Floccari al 31’ e al 40’ p.t.; Alfaro al 7’, Candreva all’11’, Hernanes al 27’, Zarate al 29’ e al 36’, Kozak al 38’ s.t. LAZIO (dal 1’ p.t. al 15’ s.t.) (4-4-2) Berardi (Carrizo dal 1’ s.t.); Cavanda, Diakite, Stendardo, Zauri; Candreva, Gonzalez, Ledesma, Mauri; Alfaro, Floccari. LAZIO (dal 16’ s.t.) (4-4-2) Carrizo; Konko, Cana, Dias, Garrido; Rozzi, Onazi, Hernanes, Lulic; Kozak, Zarate. All. Petkovic. ARBITRO Alfaré di Mestre.

Oggi 9 squadre di A Domani la Roma in campo a Chicago OGGI ore 17 SAMPDORIA-Lucento a Bardonecchia (TO) ore 17 BOLOGNA-Rappresentativa Provincia Trento ad Andalo (TN) ore 17 Bormiese-GENOA a Bormio (SO) ore 17.30 PARMA-Slavia Praga a Levico Terme (TN) ore 17.30 LAZIO-Montebelluna ad Auronzo di Cadore (BL) ore 18 CAGLIARI-Cus Cagliari a Villamassargia (CI) ore 20.45 INTER-JUVENTUS-MILAN trofeo Tim a Bari DOMANI ore 16.30: TORINO-SIENA-La Fiorita; 17: PESCARA-Torre Alex; PALERMO-Sel. Venosta; ATALANTA-Rap. Val Seriana; 17.30: PARMA-Levico; CHIEVO-Feralpi Salò; FIORENTINA–Vigonovo; 18: UDINESE-Rap. Juniores Friuli Venezia Giulia; 21.30: Zaglebie Lubin-ROMA.


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RITIRI E MERCATO

v Ecco Castro Dybala: «Qui a Palermo «Non temo la A, sento il calore argentino» sono pronto» E’ costato 12 milioni ed è soprannominato Joya (gioiello), come Hernandez. Zamparini festeggia i 10 anni di presidenza DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO MALLES (Bolzano)

Un nuovo Gioiello. Per festeggiare 10 anni di Palermo, Zamparini si è regalato Paulo Dybala, soprannominato la Joya (il gioiello), proprio come Abel Hernandez, vicino all’Inter. Si tratta di un attaccante argentino appena diciottenne prelevato dall’Instituto di Cordoba e che al Palermo costerà circa 12 milioni di euro (una parte del cartellino appartiene alla Penchill Limited di Gustavo Mascardi). Ieri sera il talentuoso sudamericano ha raggiunto il ritiro di Malles cenando con i nuovi compagni e oggi sarà presentato alla stampa. Ma ieri Dybala, che ha tenuto col fiato sospeso i tifosi rosanero per diversi mesi, alla Gazzetta ha dato il primo atto d’amore per il nuovo Paese e per la squadra che lo ospitano: «Sono molto felice di essere arrivato in Italia, in un club famoso e importante come il Palermo». Quasi una telenovela quella che ha accompagnato il «piccolo» Dybala in Sicilia: «Ma io non ho mai avuto dubbi in questi 4 mesi che alla fine del cammino sarei approdato al Palermo. Si sono scritte e dette tante cose sul mio conto e sulla possi-

« «

identiKit & CARRIERA

CATANIA L’ESTERNO ARGENTINO

Pulvirenti:«Barrientos-Genoa? Possibile come un asino in volo»

grandi città argentine, questo mi aiuterà a superare la nostalgia».

C’erano dei tempi da rispettare per dirimere la questione del mio ingaggio Non vedo l’ora di entrare nel caldo del Barbera. Mi aiuterà a battere la nostalgia

bilità che l’affare naufragasse, ma non era così. Ho voluto sempre e soltanto la squadra rosanero, ma c’erano dei tempi da rispettare per dirimere la vicenda del mio ingaggio». Contratto Dybala ha sottoscritto con il Palermo un contratto quadriennale che parte da 350 mila euro per arrivare a 500 (senza considerare i premi e i bonus) e ieri ha svolto test e visite mediche a Varese: «Non vedo l’ora di confrontarmi con un calcio importante come quello italiano, in una città appassionata come Palermo e in uno stadio caldo come il Barbera. Mi hanno detto che assomiglia tanto da questo punto di vista e non solo alle

Paulo Dybala, 18 anni, attaccante

Famiglia Insieme alla madre che lo accompagna spesso ha già visitato il Sud dell’Italia ma non conosce ancora Palermo: «Avrò modo di vederla e apprezzarla a fondo». Cresciuto nell’Instituto di Cordoba, a 15 anni ha perso il padre ed è andato a vivere nella pensione del club argentino e proprio per questa ragione un altro suo soprannome è «el pibe della pension». E a proposito di Pibe, Zamparini dopo averlo studiato al videotape lo ha soprannominato il nuovo Aguero. Alto un metro e 68, come Messi, è un centravanti capace di giocare anche da seconda punta e ricorda il nostro Montella. Zamparini lo vede titolare subito e crede di aver trovato «il nuovo Pastore, solo che avrà bisogno di un paio d’anni per esplodere». Dal suo account di Twitter, Dybala ha salutato chi lo ha sostenuto in Argentina: «Voglio ringraziare la dirigenza, i compagni che mi hanno aiutato ad essere qui, e i tifosi dell´Instituto. Spero di poter tornare nel club che mi ha dato questa opportunità. Eternamente grato».

Lucas Castro, 23 anni, esterno argentino PARRINELLO GIOVANNI FINOCCHIARO MASCALUCIA (CT)

Lucas Castro fissa due obiettivi: «La salvezza e, magari una qualificazione in Europa con la nuova camiseta del Catania e il ritorno nella Nazionale argentina dopo la convocazione per l’amichevole con il Brasile». Il centrocampista laterale offensivo arrivato dal Racing de Avellaneda con un contratto di 5 anni, ammette: «In Europa si gioca un calcio di livello altissimo, in Italia poi la pressione sale alle stelle. Mi piace questa sfida, i tanti argentini mi aiuteranno ad ambientarmi». Mercato Nella conferenza di ieri è intervenuto anche il presidente Antonino Pulvirenti che ha parlato di Barrientos: «Sento che può passare al Genoa. Le percentuali che possa finire lì sono pari alle possibilità che ha un asino di volare». La squadra, intanto, da martedì a sabato, lavorerà a Desenzano del Garda e giocherà il 25 (ore 20.30) col Vicenza, e il 28 (17.30) col Chievo.

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a t t e ir d in 5 . 0 . . 1 J D o i i o u d s i Ra n o c a li a It e s p ia g g e p iu ’be ll e d '

a z iz P e d a ll la io b a F , a li g a t t Ba le ie n a D , a d a p S io r a D K r is & K r is ,

U IT O ) T A R G O S S E R G IN ( I T R E C N O C I D N A R G e . . . UNK, PARISSE,

F T E N A L P , A R E N E DOLC S C I T N E , A L L I K S I M E , O N I T N E M E L C , TWO FINGERZ Santa Margherita Ligure /GE 28-29 Luglio/ Lignano Sabbiadoro /UD 3-4-5 Agosto/ Capo d’Orlando /ME 10-11-12 Agosto/ Marina di Ragusa /RG 17-18-19 Agosto/ Crotone 24-25-26 Agosto/ Vieste /FG

21-22 Luglio/

! 5 0 1 o i d a R n o c e t a t s E a u t a l i v Vi


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RITIRI E MERCATO

Samp made in Ferrara A Le altre partite Si insiste con il 4-3-3 I PIÙ ATTESI

Alle 17 test col Lucento: sono attesi duemila tifosi Per il nuovo tecnico prove di tridente e possesso palla DAL NOSTRO INVIATO

FILIPPO GRIMALDI BARDONECCHIA (Torino)

Oggi la Samp replica. Con qualche dubbio di formazione (le fatiche degli ultimi giorni si fanno sentire), contro un avversario di Eccellenza, i piemontesi del Lucento, sotto gli occhi del vicepresidente vicario Edoardo Garrone e di almeno duemila tifosi blucerchiati (inizio alle ore 17). Un’invasione pacifica che, tanto per capire, ha richiesto ieri un ampliamento dello stadio locale. È l’effetto della risalita della Sampdoria in serie A e, soprattutto, del nuovo corso di Ciro Ferrara. I dogmi Alla squadra, sin qui,

tatticamente l’ex tecnico dell’Under 21 ha trasmesso due insegnamenti-cardine: 4-3-3 e possesso palla. Elementi imprescindibili. Tre giorni a Bogliasco e sei in quota hanno fatto il resto, per rinforzare un concetto di gruppo dove molto è avvenuto senza fatica. Per due semplicissimi motivi: la Sampdoria di oggi non è stata rivoluzionata e chi è rimasto in maglia blucerchiata ha vissuto in prima persona il rocambolesco girone di ritorno che ha portato alla sofferta promo-

Juan Antonio, Lopez ed Eder in attacco. Il preparatore Neri in Russia part time

S Il Parma, andati via Giovinco e Floccari, affida l’attacco ad Amauri, che oggi prova in tandem con Pabòn

LEVICO TERME (Tn) Prima uscita stagionale per il Parma: alle 17 affronterà lo Slavia Praga, a Levico, al termine della prima settimana di ritiro. Un test probante, contro una formazione tra le più blasonate della serie A ceca e che chiude con questa gara il suo ritiro di Borgo Valsugana. C’è molta attesa per vedere all’opera il nuovo attacco. Dopo la partenza

Il Genoa si svela Novità Canini

zione dalla B alla A. Per il resto è bastato il... curriculum dei maestri. Il blasone I professori migliori

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fanno gli studenti migliori, e il calcio non fa eccezione. Tradotto: da uno staff tecnico che parte dalla coppia Ferrara-Peruzzi, due amici di vecchia data insieme stabilmente dall’avventura in Under 21, hanno pensato i giocatori della Samp, si può accettare tutto, anche di faticare per quasi cinque ore al giorno in ritiro. A maggior ragione se al loro fianco c’è un preparatore come Massimo Neri, per dieci anni al fianco di Fabio Capello e ora pronto a seguirlo nuovamente nella prossima avventura alla guida della Russia. Non stabilmente, ma soltanto nelle soste del campionato di Serie A.

Ciro Immobile potrebbe non giocare titolare, ma ieri ha fatto un grande gol nell’allenamento del Genoa. Ha applaudito anche Gilardino

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SAMPDORIA (4-3-3) Romero; De Silvestri, Gastaldello, Costa, Laczko; Munari, Obiang, Renan; Juan Antonio, Maxi Lopez, Eder. All. Ferrara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

C’è lo Slavia Praga Parma con Pabon

Ciro Ferrara, 45 anni, ex c.t. dell’Under 21 LAPRESSE

Marco Sau, dopo i 21 gol in B con la Juve Stabia, è pronto a lottare per una maglia da titolare a Cagliari

BORMIO (So) De Canio alle 17 a Bormio presenta il suo Genoa, ricco di novità interessanti come Bertolacci, Von Bergen e Canini o da scoprire come Anselmo e Tozser. In più, vecchi protagonisti desiderosi di rilancio come Gilardino e Ze Eduardo. Chi calamiterà l’attenzione però sarà Ciro Immobile, ieri protagonista in

Cagliari in campo Scopriamo Avelar ASSEMINI (Ca) Il Cagliari riparte come dodici mesi fa: primo test estivo con la rappresentativa universitaria. Il gruppo, con sette giorni di lavoro atletico sulle gambe, si presenta al completo. Out la mezzala portoghese Rui Sampaio ancora alle prese con la pubalgia. Per Ficcadenti, pochi dubbi: 4 3 3 con Sau a

di Giovinco e Floccari, si è puntato sul ritorno di Amauri e sull’arrivo di due giovani di belle speranze come Pabòn e Belfodil. E, almeno in partenza, la coppia offensiva del Parma dovrebbe essere tutta (italo)sudamericana, con Amauri Pabòn. Sotto i riflettori anche i centrocampisti Parolo e Acquah. PARMA (3-5-2) Mirante; Santacroce, Paletta, Fideleff; Biabiany, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi; Pabòn, Amauri. All. Donadoni. Sandro Piovani

partitella con un gol strepitoso. Una prodezza applaudita pure da Gilardino. De Canio contro la Bormiese proporrà il 4 3 3 con qualche esperimento, con Jorquera probabilmente schierato da regista centrale. Bovo, Marchiori e Antonelli sono infortunati, Ragusa, Sturaro e Kucka acciaccati. GENOA (4-3-3) Frey; Tomovic, Sampirisi, Canini, Moretti; Biondini, Jorquera, Merkel; Rossi, Gilardino, Ze Eduardo. All. De Canio. Alessio Da Ronch

destra e Cossu a sinistra, più Pinilla boa centrale. A Villamassargia il tecnico prova anche Rossettini e Avelar. In pole Perico, Ariaudo, Ekdal, Thiago Ribeiro e Nenè. La squadra ha lavorato anche al mattino col Cus Cagliari pluricampione italiano. CAGLIARI (4-3-3) Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Sau, Pinilla, Cossu. All. Ficcadenti Mario Frongia


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MERCATO ACQUISTI, CESSIONI, OBIETTIVI: TUTTE LE TRATTATIVE SQUADRA PER SQUADRA

ATALANTA

BOLOGNA 3-4-2-1

4-4-1-1

Peluso

Morleo

Bonaventura

Antonsson Manfredini

Diamanti Perez

Carmona Denis

CURCI

Consigli Lucchini

Cigarini

MATHEU

Schelotto

Acquafresca

Portanova

Moralez

Mudingayi

Ramirez

MOTTA Garics

All. Colantuono

ARRIVI Kone (c, Pescara FP), Almici (d, Gubbio FP), Ardemagni (a, Modena FP), Radovanovic (c, Novara FP), Brivio (d, Lecce), Matheu (d) e Parra (a, Independiente) PARTENZE Stendardo (d, Lazio FP), Brighi (c, Torino), Polito (p), Doni (c) e Mutarelli (c, f.c.), Carrozza (c, Verona) OBIETTIVI Migliaccio (c, Palermo), Sardo (d, Chievo), Longo (a, Inter), Donati (d, Padova), Troisi (a, Kayserispor), Natali (d, Fiorentina), Fernandez (d, Napoli) COSA MANCA Un difensore centrale d’esperienza, un centrocampista che possa ampliare le scelte nel reparto e un ’alternativa sulle fasce

CAGLIARI

All. Pioli

ARRIVI Riverola (c, Barcellona), Pasquato (a, Torino), Carvalho (d, Genoa), Curci (p, Roma), Abero (a, Nacional Montevideo), Motta (d, Catania) PARTENZE Rubin (d, Siena), Vitale (d, Napoli FP), Raggi (d, Monaco), Di Vaio (a, Montreal), Belfodil (a, Parma), Loria (d, f.c.), Gillet (p, Torino) OBIETTIVI Heinze (d), Guarente (c, Siviglia), Gabbiadini (a, Atalanta), Elkeson (c, Botafogo), Jokic (d, Chievo), Grillo (d, Varese), Jankovic (a, Genoa), Gomez (a, Verona). Escudè (d, Siviglia), Migliaccio (c, Palermo) COSA MANCA In primis un altro difensore, un esterno destro e un attaccante. Poi molto è legato alle cessioni, specie a centrocampo.

CATANIA 4-3-3

4-3-3

AVELAR

Marchese

SAU

Nainggolan Astori Agazzi

Almiron

Gomez

Lodi

Bergessio

Izco

CASTRO

Legrottaglie

Conti

FRISON

Pinilla

Spolli

ROSSETTINI Dessena

Cossu

Pisano

ALVAREZ

All. Ficcadenti

All. MARAN

ARRIVI Sau (a, Juve Stabia FP), Ragatzu (a, Gubbio FP), Rossettini (d, Siena), Camilleri (d, Feralpi Salò), Avelar (d, Karpaty) PARTENZE Canini (d, Genoa) OBIETTIVI Battaglia (c, Huracan), Migliore (d, Crotone), Rigione (d, Inter), Giorgi (c, Siena) COSA MANCA Un centrale difensivo, un paio di centrocampisti. Da valutare la posizione di Conti, che ha altre richieste in A: dovesse partire servirebbe un altro regista

ARRIVI Alvarez (c, Saragozza FP), Andujar (p, Estudiantes FP), Antenucci (a, Torino), Keko (c), Moretti (c) e Sciacca (c, Grosseto, FP), Martinho (c, Cesena FP), Doukara (a, Vibonese), Morimoto (a, Novara), Salifu (c, Fiorentina), Frison (p, Vicenza), Castro (a, Racing) PARTENZE Seymour (c, Genoa FP), Ebagua (a, Varese), Motta (d, Juve FP), Carrizo (p, Lazio FP), Kosicky (p, Novara), Suazo (a) e Campagnolo (p, fine contratto), Calapai (d, Barletta) OBIETTIVI Kurtic (c, Palermo), De Luca (a, Varese), Crescenzi (d, Bari), Antei (d, Grosseto), Melazzi (a, Danubio), Facundo Ferreyra (a, Banfield) COSA MANCA Con l’imminente arrivo di Crescenzi e Antei, serve un centrocampista, poi sfoltire in attacco

CHIEVO

FIORENTINA 4-3-1-2

4-3-3

Dramè

Pasqual Hetemaj

DI MICHELE

Vargas

Andreolli Sorrentino

Jovetic

Nastasic Rigoni

Neto

Thereau

PAPP

Lazzari

EL HAMDAOUI

CUADRADO

Cerci

Toro: Terranova, e ora Pazienza Bologna: Guarente Cairo scatenato pensa anche a Marchese Pescara: Perquis dopo Weiss, Foggia e Celik L’Udinese su Brahimi. Il Siena su Carrozzieri CALVI-DI FEO-RUSSO

Caso Viviano: la soluzione per la Fiorentina slitta ancora. Inter e Palermo devono definire il passaggio del portiere ai viola, martedì i club si vedranno, e sarà poi il Palermo a gestire il calciatore e chiudere a Firenze (anche per Della Rocca). Per la mediana soliti nomi: Elm, Biglia e Poli (a metà con la Juve). Mosse Bologna I rossoblù pressano il Siviglia per Guarente ed Escudè. Il primo in prestito è vicino, il francese invece ha due offerte (Besiktas e una spagnola), quella del Bologna è un triennale a cifre più basse rispetto alle concorrenti. Manovre Pescara Il Pescara ri-

prende dal Vicenza il mediano Di Pentima (’94). A breve incontro con Raiola per avere in prestito dal City lo slovacco Weiss (c’è già l’ok del club) e per sondare di nuovo Natali (c’è l’Atalanta). Lunedì arriva Rosenberg in città e si cercherà di convincerlo. In difesa si punta sempre Uvini (da chiudere con il Napoli). Rispunta la pista Mazzarani e due idee nuove: Kone (Brescia, era a Bologna, ma ieri l’ha sondato pure la Fiorentina) e il centrale polacco Perquis (Sochaux). Intan-

to Celik ha firmato e oggi già si allenerà. È vicino Foggia: c’è l’accordo con la Lazio, con cui si parla pure per Carrizo. In uscita, in settimana nuovo incontro tra il Monaco e gli agenti di Capuano. Affari granata Nuovo assalto del

Torino per Pazienza: i granata sono in pressing con Juve e giocatore, ma Fiorentina e soprattutto Samp non mollano. Altre piste: Palombo e Tissone. Il Torino

ALL’ESTERO

Gago, ex Roma, va al Valencia Godin per il City Doppio colpo del Valencia: per circa 11,5 milioni presi dal Real i centrocampisti Gago, reduce dal prestito alla Roma, e Canales. Real che intanto è stufo di aspettare Modric: in Inghilterra si dice che siano stati offerti 35 milioni al Tottenham, prendere o lasciare. Il City invece ha incontrato Godin, difensore dell’Atletico Madrid, e lo Swansea ha firmato un triennale con Michu (Rayo). L’Al Sadd, in Qatar, segue Arshavin (Arsenal). Mauro Camoranesi lascia il Lanus e va al Racing.

poi rinuncia a Mesbah che anche ieri ha detto no perché vuole restare al Milan. In avanti il primo obiettivo resta Barreto e con l’Udinese si può chiudere insieme a Pasquale. Idea Marchese (Catania), davanti arriva uno tra Kozak, Pozzi e Floccari. In difesa sbarca dal Sassuolo il centrale Terranova. Altre trattative. L’Udinese punta Brahimi, esterno del Rennes. Il suo arrivo sarebbe il preludio alla partenza di Armero: attesi segnali da Napoli e Juve. Il Catania valuta gli attaccanti Melazzi (Danubio) e Ferreyra (Banfield). Difesa Siena: ufficiale Paci, piace il centrale portoghese Neto (Nacional), l’ultima idea è lo svincolato Carrozzieri. L’Atalanta nell’affare Gabbiadini con la Juve avrà l’australiano Troisi. La Samp pensa a riportare in Italia Kasami (ex Palermo, si può fare in prestito dal Fulham), punta Migliaccio (che ha chiarito al Palermo di voler chiudere la sua avventura in rosanero), frenata per Rigoni, piace Estigarribia. Il Palermo ufficializza Dybala e va verso la conferma di Kurtic, che ha convinto Sannino. Perrotta ha rifiutato un biennale propostogli dal Chievo, che aspetta il momento giusto per andare all’assalto di Alfaro (Lazio). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Camporese Pellissier Luciano

Sardo

All. Di Carlo

Cassani

All. MONTELLA

ARRIVI Guana (c, Cesena), Bentivoglio (c, Padova FP), De Falco (c, Bari FP), Farias (a, Nocerina FP), Fatic (d) e Gallozzi (c, Empoli FP), Granoche (a, Varese FP), Papp (d) e Farkas (d, Vaslui), Cofie (c, Sassuolo), Di Michele (a, Lecce), Stoian (c, Bari) PARTENZE Gulan (d, Fiorentina FP), Dainelli (d, Genoa FP), Sammarco (c, Samp FP), Acerbi (d, Milan), Mandelli (d, f. c.), Uribe (a, Atl. Nacional), Grippo (c, Servette), Facchinetti (d, Losanna) OBIETTIVI Caracciolo (a) e Rigoni (c, Novara), Greco (c, Roma), De Luca (a, Varese) COSA MANCA Con l’arrivo di Di Michele, l’attacco va solo puntellato. Da completare il centrocampo.

ARRIVI Gulan (d, Chievo), Seferovic (a, Lecce), Hegazy (d, Ismaily), El Hamdaoui (a, Ajax), Roncaglia (d, Boca Jrs), Cuadrado (c, Lecce), Lupatelli (p, Genoa) PARTENZE Salifu (c, Catania), Montolivo (c) e Pazzagli (p, Milan), Amauri (a, Parma), Agyei (c, J. Stabia), Matos (a, Bahia), Kharja (c, El Arabi), Kroldrup (d), Natali (d) e Marchionni (c, f.c.), Gamberini (d) e Behrami (c, Napoli), De Silvestri (d, Samp) OBIETTIVI Gomez (a, Catania), Viviano (p) e Della Rocca (c, Palermo), Kucka (c, Genoa), Poli (c, Inter), Biglia (c, Anderlecht), Elm (c, AZ) COSA MANCA Un portiere, un difensore centrale, almeno un paio di centrocampisti e un attaccante.

GENOA

INTER

JUVENTUS

4-3-3

Antonelli Merkel

Frey

3-5-2

Samuel Jorquera

Gilardino

SILVESTRE Kucka

Jankovic All. De Canio

ARRIVI Seymour (c, Catania FP), Dainelli (d, Chievo), Immobile (a, Pescara), Perin (p) e Lazarevic (c, Padova), Polenta (d, Bari), Rennella (a), Von Bergen (d, Cesena), Polo (a, Univ.), Toszer (c, Genk), Anselmo (c, Palmeiras), M. Martinez (d, Racing), Velazquez (d, Independiente), Canini (d, Cagliari), Bertolacci (c, Lecce) PARTENZE Palacio (a, Inter), Constant (c, Milan), Sculli (a, Lazio), Belluschi (c, Porto FP), Lupatelli (p, Fiorentina) OBIETTIVI Barrientos (a, Catania), Borriello (a, Juventus), Rosi (c, Roma) COSA MANCA Un terzino, un centrocampista, un attaccante centrale, un esterno offensivo in alternativa a Jankovic e Ze Eduardo

Cambiasso

HANDANOVIC

Radu

Marchisio

Dias

Lulic ZARATE

Vucinic PALACIO

Milito

Buffon

LUCIO

Barzagli All. Stramaccioni

ARRIVI Coutinho (a, Espanyol FP), Jonathan (c) e Mariga (c, Parma FP), Palacio (a, Genoa), Donati (d, Padova FP), Handanovic (p, Udinese), Silvestre (d, Palermo), Mudingayi (c, Bologna), PARTENZE Zarate (a, Lazio FP), Palombo (c) e Poli (c, Samp FP), Lucio (d, Juve), Forlan (a, Internacional), Faraoni (c, Udinese) Cordoba (d) e Orlandoni (p, f.c.) OBIETTIVI Lucas (a, San Paolo), Paulinho (c, Corinthians), Debuchy (d, Lilla), Cissokho (d, Lione), Fernando (c, Porto), Destro (a, Siena) COSA MANCA Due centrocampisti, un terzino quando Maicon andrà via e un centravanti vice-Milito visto che la partenza di Pazzini è certa. La ciliegina sarebbe Lucas.

Ledesma EDERSON

Marchetti

Pirlo Matri

Guarin Alvarez

Maicon

4-3-1-2

De Ceglie Chiellini

COUTINHO

Ze Eduardo

CANINI

Tomovic

4-2-3-1

Zanetti

VON BERGEN

LAZIO

Vidal Lichtsteiner

Klose

Diakite Hernanes

All. Conte

ARRIVI Iaquinta (a) e Martinez (c, Cesena FP), Pazienza (c, Udinese FP), Asamoah (c) e Isla (c, Udinese), Giovinco (a, Parma), Leali (p, Brescia), Pogba (c, Manchester United), Lucio (d, Inter) PARTENZE Borriello (a, Roma FP), Chibsah (c, Parma), Elia (c, Werder), Manninger (p), Grosso (d) e Del Piero (a, f.c.) OBIETTIVI Gabbiadini (a, Atalanta), Armero (c, Udinese), Suarez (a, Liverpool), Van Persie (a, Arsenal), Destro (a, Siena), Jovetic (a, Fiorentina) COSA MANCA Nei piani di Conte ci sono ancora due attaccanti, visto che qualcuno del reparto andrà via. Un rinforzo sulla sinistra che si giochi il posto con De Ceglie.

Konko

All. PETKOVIC

ARRIVI Stendardo (d, Atalanta FP), Carrizo (p, Catania FP), Sculli (a, Genoa FP), Zarate (a, Inter FP), Cavanda (d, Bari FP), Floccari (a, Parma FP), Foggia (c, Samp FP), Ederson (c, Lione) PARTENZE Del Nero (c), Artipoli (d) e Makinwa (a, f.c.) OBIETTIVI Hetemaj (c, Chievo), Balzaretti (d, Palermo), Mayuka (a. Young B.), Guidetti (a. Man.City), Xandao (d, Sporting Lisbona), Poulsen (d, Az Alkmaar), Caceres (d, Maiorca) COSA MANCA Tre pedine: un attaccante, un esterno difensivo eclettico, un centrale difensivo. Un centrocampista in alternativa al terzetto titolare


SABATO 21 LUGLIO 2012

LYS E ALFRED ALTERNATIVE A GILLET TRA I PALI

L’ULTIMO ARRIVATO

Affari di famiglia Ai fratelli Gomis la porta granata

Sentite Abero «Al Bologna per Recoba»

Lys Gomis, 22 anni, numero 23 DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO BRAMARDO SAPPADA (BL)

Nel calcio milionario degli sceicchi, c’è un pezzo di Africa non baciata dal petrolio che ha scelto l’Italia. I fratelli Gomis, origini senegalesi, meriterebbero una fiction. Identikit dei protagonisti: il padre Charles faceva il portiere in Senegal, «ai tempi un’accozzaglia di giocatori più che una nazionale», secondo Lys, oggi portiere del Torino, vice di Gillet. In Senegal sono nati Lys e il fratello più piccolo, Alfred, titolare della Primavera granata e terzo in A. A Cuneo, dove papà Charles lavora (asfalta le strade), sono invece nati gli ultimi due fratelli. Una dinastia di portieri con il piccolo Maurice, 15 anni, a difesa dei pali degli Allievi regionali granata, e David, di soli tre anni. «Mamma voleva una femminuccia, e lui non farà il portiere. Ci vuole almeno uno che studia», ammette Lys. La maglia di Gommetta Ventura

è rimasto impressionato da tecnica e carattere di Lys, tanto da promuoverlo secondo. Manca

Alfred Gomis, 18 anni, numero 26

poco per il debutto in A, primo portiere di origini africane. Impossibile insidiare i quattro fratelli Mandanda, originari dello Zaire, in attività in Francia. Ma Lys e Alfred restano una coppia originale: uno è mancino e l’altro destro, entrambi parlano il cuneese e sono ex attaccanti. In più, hanno la simpatia e l’ottimismo di ragazzi che hanno subito cori razzisti nei tornei giovanili. Oggi, italiani di passaporto, ci scherzano su. Papà Charles è tifoso del Milan, Lys della Fiorentina («Che squadra quella di Toldo, Batistuta e Rui Costa»), Alfred sogna l’Arsenal. E a Torino rivive il mito dei fratelli Bacigalupo, anche attraverso un episodio: «Quella maglia la stanno ancora cercando», dice Lys. È la maglia che Gomis, dopo una papera in un derby Primavera, si sfilò tornando negli spogliatoi a partita in corso. Antenucci lo ha soprannominato «Gommetta» per via delle guance: «Mi hanno massacrato di scherzi ma ora ricambio». Come quella volta che dopo una sfida persa ai rigori gli arrivò un pacco da Antenucci: nella scatola un paio di guantoni e un pallone con dedica.

MILAN

ANDALO (Tn) Ha lo sguardo sveglio, un fisico ben piantato e tanta voglia di sfondare: è Mathias Abero, il ventesimo uruguaiano nella storia del Bologna. «Il contatto è stato rapido e improvviso — dice il 22enne esterno nato a Montevideo —, ho sempre sognato di giocare in Europa. Recoba, mio compagno al Nacional, mi ha parlato benissimo del Bologna. Sapevo che ci giocano Perez e Ramirez, così non ho esitato ad accettare il contratto di 4 anni. Con Gaston ho fatto tutte le under della nazionale». Abero ha passaporto italiano, ereditato da un bisnonno partito dal meridione per l’America, e ha iniziato come attaccante. Poi è diventato un laterale capace di coprire tutta la fascia sinistra. «Gustavo Bueno, il papà di Gonzalo (altro giocatore trattato dal Bologna, ndr), mi ha trasformato in terzino offensivo. Credo di cavarmela bene in entrambe le fasi». Oggi pomeriggio, alle 17, i rossoblù affrontano in quota il secondo test con la formula delle due partite di 45’ contro formazioni di dilettanti locali. Dopo gli undici gol della prima uscita, Pioli attende risposte dagli ultimi arrivati. Abero e Motta avranno gli occhi addosso. Andrea Tosi © RIPRODUZIONE RISERVATA

3-5-1-1

4-3-1-2

Zuniga Nocerino

Aronica

ACERBI Abbiati

Ambrosini

De Sanctis Cannavaro

Boateng

Maggio

All. Allegri

ARRIVI Didac Vila (d, Espanyol), Taiwo (d, Qpr), Gabriel (p, Cruzeiro), Acerbi (d, Chievo), Pazzagli (p) e Montolivo (c, Fiorentina), Constant (c, Genoa), Traoré (c, Nancy) PARTENZE M. Lopez (a, Samp), Seedorf (c, Botafogo), Nesta (d, Montreal), Gattuso (c, Sion), Van Bommel (c, Psv), Aquilani (c, Liverpool), Zambrotta (d) e Inzaghi (a, f.c.), Thiago Silva (d) e Ibrahimovic (a, Psg) OBIETTIVI Destro (a, Siena), Kolarov (d) e Tevez (a, Man City), Dzeko (a, Man. City), L. Damiao (a, Internacional), Rolando (d, Porto), Ranocchia (d, Inter), Matri (a, Juve) COSA MANCA Subito i sostituti di Ibra e Thiago, poi un esterno a sinistra e un centrocampista che nella linea a tre di Allegri sappia coprire più ruoli

ARRIVI Insigne (a, Pescara FP), Rinaudo (d, Novara FP), Vitale (d, Bologna FP), Bariti (c, Vicenza), Gamberini (d) e Behrami (c, Fiorentina) PARTENZE Lavezzi (a, Psg), Fideleff (d, Parma), OBIETTIVI Miranda (d, A. Madrid), Benatia (d) e Armero (c, Udinese), Cissokho (d, Lione), Ocampos (a, River Plate), Uvini (d, San Paolo), Palombo (c, Inter), Balzaretti (d, Palermo) COSA MANCA Dopo gli acquisti di Gamberini e Behrami, resta solo da completare la rosa. Obiettivi: un centrocampista di quantità che integri il reparto, un vice Cavani e un esterno offensivo.

PALERMO

PARMA 4-4-2

Balzaretti

BRIENZA

Mantovani

Donati

3-5-2

Gobbi

Pisano

Barreto

DE SILVESTRI

Bertolo

PAROLO Biabiany

All. Donadoni

ARRIVI Andelkovic (d, Ascoli FP), Benussi (p, Torino FP), Cetto (d, Lilla FP), Di Matteo (c, Lecce FP), Garcia (d, Novara FP), Kurtic (c, Varese FP), Simon (c, Bari FP), N. Viola (c, Reggina), Brienza (c, Siena), Dybala (a, Inst. Cordoba), Morganella (d) e Ujkani (p, Novara), S. Sosa (a, Cerro Largo), Rios (c, Chivas) PARTENZE Aguirregaray (d, M. Wanderers), Silvestre (d, Inter), Bacinovic (c, Verona) OBIETTIVI Giorgi (c, Siena), Pozzi (a, Samp) COSA MANCA Un mediano e un centravanti di scorta. La priorità però è sfoltire la rosa

ARRIVI Pellé (a, FP), Ninis (c, Panathinaikos), Portin (d, Padova FP), Pigliacelli (p, Roma), MacEachen (d, Penarol), Bajza (p, Dubnica), Amauri (a, Fiorentina), Chibsah (c, Juve), Belfodil (a, Bologna), Vanzo (c, Tubize), Pabon (a, A.Nacional), Parolo (c, Cesena), Fideleff (d, Napoli), Acquah (c, Palermo) PARTENZE Jonathan (c) e Mariga (c, Inter FP), Okaka (a, Roma FP), Floccari (a, Lazio FP), Ferrario (d, Lecce FP), Feltscher (d, Padova), Pereira (c, Roda), Giovinco (a, Juve), Valiani (c, Siena) OBIETTIVI Bazzoffia (c, Gubbio), Mastriani (a, Cerro) COSA MANCA Un’alternativa in mezzo, un esterno di fascia destra e un mancino che possa dare il cambio a Gobbi

PESCARA

ROMA 4-3-3

DODÒ COLUCCI

Caprari Pjanic

Terzi

Osvaldo

CASTÀN QUINTERO

ABBRUSCATO

BJARNASON

Soddimo

Stekelenburg

De Rossi

Totti

Burdisso BRADLEY Taddei

All. STROPPA

Lamela All. ZEMAN

ARRIVI Abbruscato (a, Vicenza), Cosic (d, Stella R.), Bjarnason (c, St. Liegi), Chiaretti (a, Taranto), Colucci (c, Cesena), Quintero (c, Envigado), Celik (a, Gais) PARTENZE Kone (c, Atalanta FP), Immobile (a, Genoa FP), Insigne (a, Napoli FP), Sansovini (a, Spezia), Ariatti (c) e Nicco (c, f. c.), Gessa (c, Cesena) OBIETTIVI Benassi (p, Lecce), Floccari (a) e Kozak (a, Lazio), Modesto (d, Parma), Carrizo (p, Catania), Munoz (a, Colo Colo), Rosenberg (a, Werder), Weiss (c, Man. City), Greco (c, Roma), Mazzarani (c, Novara), Kone (c, Bologna). Perquis (d, Sochaux), Foggia (c, Samp) COSA MANCA Un portiere, un terzino a sinistra, un esterno d’attacco, un centrocampista centrale che sostituisca Verratti.

ARRIVI Borriello (a, Juve FP), Okaka (a, Parma FP), Bertolacci (c) e Julio Sergio (p, Lecce FP), Florenzi (c, Crotone FP), Guberti (c, Torino FP), Pizarro (c, Man. City), Dodò (d) e Castan (d, Corinthians), Tachtsidis (c, Verona), Svedkauskas (p, Fiorentina), Bumba (c, T.Mures), Yamnaine (d, Parma) PARTENZE Cicinho (d, Recife), Kjaer (d, Wolfsburg), Cassetti (d, f.c.), Gago (c, Valencia), Antunes (d, Pacos F.), Viviani (c, Padova), Borini (a, Liverpool), Juan (d, Internacional), Curci (p, Bologna) OBIETTIVI Destro (a, Siena), Jung (d, Eintracht), Piris (d, San Paolo) COSA MANCA Un attaccante che sostituisca Borini, un difensore, un terzino destro.

TORINO

UDINESE 4-2-4

Masiello

3-5-1-1

Armero

SANTANA Domizzi

VALIANI

DELLAFIORE

ARRIVI Sammarco (c, Chievo FP), Palombo (c) e Poli (c, Inter FP), Cacciatore (d, Varese FP), Maxi Lopez (a, Milan), Maccarone (a, Empoli FP), Piovaccari (a, Brescia FP), De Silvestri (d, Fiorentina) PARTENZE Foggia (c, Lazio FP), Pellé (a, Parma), Fornaroli (a, Boston River) OBIETTIVI Gonzalez (a, Siena), Livaja (a, Cesena), Sardo (d, Chievo), M. Rigoni (c, Novara), Migliaccio (c, Palermo), Schelotto (c, Atalanta), Estigarribia (c) e Pazienza (c, Juve), Jonathan (c, Parma), Kasami (c, Fulham) COSA MANCA Subito un terzino destro, poi un esterno d’attacco e un centrocampista centrale di quantità.

Zaccardo

All. SANNINO

Romagnoli

D'Agostino

MAXI LOPEZ

All. FERRARA

Valdes PABÒN

Contini

Munari

Paletta

Hernandez

3-5-2

Eder

Rossini

Galloppa AMAURI

Mirante

Milanovic

RUBIN

Pegolo

Lucarelli

Miccoli UJKANI

Mathias Abero, 22 anni SCHICCHI

4-3-1-2

Juan Antonio

All. Mazzarri

4-3-3

Costa

Obiang

Cavani

Campagnaro

Abate

Zanon

Romero

Pandev

Hamsik

MONTOLIVO

Capuano

Gastaldello

Inler

Pato

Mexes

Anania

Renan

BEHRAMI

Cassano

Balzano

SIENA

15

NAPOLI

Antonini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SAMPDORIA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ogbonna

Bogdani

BRKIC Glik

All. COSMI

ARRIVI Dellafiore (d) e Paci (d, Novara), Rubin (d, Bologna), Valiani (a, Parma) PARTENZE Brkic (p, Udinese FP), Giorgi (c, Novara FP), Rossettini (d, Cagliari), Brienza (c, Palermo), A. Rossi (d, Cesena), Codrea (c, fine contratto), Gazzi (c, Torino) OBIETTIVI Polenta (d, Genoa), Eramo (c, Crotone), Scapuzzi (a, City), Carrizo (p, Catania), Leali (p) e Caldirola (d, Brescia), Ragusa (a, Reggina), Carrozzieri (d, Lecce), Neto (d, Nacional Madeira) COSA MANCA Una punta vista la prossima partenza di Destro, un centrocampista, un esterno destro.

Badu

Bianchi

GILLET Calaiò

Vergassola Mannini

GAZZI

Darmian

BRIGHI

Danilo

Pinzi

MURIEL Di Natale

Meggiorini Pereyra SANSONE All. Ventura

ARRIVI Gillet (p, Bologna), Gorobsov (c. Timisoara), Brighi (c, Atalanta), Migliorini (d, Chieti), Sansone (a, Sassuolo), Santana (c, Cesena), Gazzi (c, Siena), Ferronetti (d, Udinese) PARTENZE Iori (c, Cesena), Oduamadi (a, Varese), Benussi (p, Palermo), Coppola (p. Milan), Pasquato (a, Bologna), Guberti (c, Roma), Surraco (c, Udinese), Antenucci (a, Catania), Morello (p), Zavagno (d), Pratali (d) e Gasbarroni (c, f.c.) OBIETTIVI Pasquale (d), Barreto (a, Udinese), Ljajic (a, Fiorentina), Palombo (c, Inter), Pazienza (c, Juve), Almiron (c) e Antenucci (a, Catania), Tissone (c, Maiorca), Floccari (a, Parma), Pozzi (a, Samp), Kozak (a, Lazio), Marchese (d, Torino) COSA MANCA Una prima punta e forse un altro esterno offensivo. Poi un mediano, forse due, e un esterno sinistro.

Benatia Basta

All. Guidolin

ARRIVI Silva (d, Novara FP), Angella (d, Reggina FP), Brkic (p, Siena FP), Cuadrado (c), Muriel (a) e Obodo (c, Lecce FP), Faraoni (d, Inter), Forestieri (a, Bari FP), Mazzarani (c, Novara FP), Allan (c, Vasco da Gama), Willians (c, Flamengo), Heurtaux (d, Caen), Maicosuel (c, Botafogo) PARTENZE Pazienza (c, FP), Asamoah (c ) e Isla (c, Juve), Floro Flores (a) e Torje (c, Granada), Handanovic (p, Inter), Ferronetti (d, Torino) OBIETTIVI Insigne (a, Napoli), Fernandes (c, U. de Chile), Jonathas (a, Brescia), Falkenburg (a, AZ), Brahimi (c, Rennes) COSA MANCA Un altro attaccante, in primis. Poi un’alternativa ai titolari del centrocampo.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

CALCIOSCOMMESSE

d

HA DETTO

Furia Preziosi «E gli ultrà di Roma e Napoli?»

S

Il patron del Genoa: «Non ho ricevuto l’avviso di garanzia»

«Difenderò il Genoa finché lo rappresenterò. Potrei mandare tutti a quel paese, ma devo tutelare i miei interessi e di quelli che lavorano per me»

Rodrigo Palacio

Domenico Criscito

Dario Dainelli

Omar Milanetto

Attaccante, 30 anni, argentino È arrivato all’Inter a giugno

Difensore, 25 anni, campano Dal 2011 è in forza allo Zenit

Difensore del Genoa, 33 anni, era in prestito al Chievo

Centrocampista, 36 anni Si è trasferito al Padova

Derby sospetto Indagati Palacio e altri 3 ex Genoa Frode sportiva anche per Criscito, Milanetto e Dainelli; rischia Zauri. Il pm «libera» Preziosi FRANCESCO CENITI LUIGI PERNA

Non saranno gli «effetti devastanti» annunciati dal pm di Cremona, Roberto di Martino, ma l’indagine su Genoa-Samp 2-1 del maggio 2011 adesso coinvolge in via ufficiale nomi illustri: il pm Biagio Mazzeo ha iscritto nel registro degli indagati 4 ex giocatori rossoblù. Sono l’attaccante Palacio (ora all’Inter), i difensori Criscito (Zenit) e Dainelli (Chievo), il centrocampista Milanetto (Padova). Quest’ultimo arrestato lo scorso 28 maggio perché ritenuto da Cremona uno degli artefici della combine Lazio-Genoa. Il reato ipotizzato dalla Procura di Genova è frode sportiva per

la presunta compravendita del derby. Nessun provvedimento, invece, è stato preso nei confronti di Enrico Preziosi: il presidente genoano compariva tra gli indagati a Cremona in uno stralcio del fascicolo 3628, aperto da di Martino. Tutti gli atti (compreso quello su Preziosi che non riguardava il derby) erano stati poi girati per competenza alla Procura di Genova. Che ieri ha deciso di non dare seguito all’iscrizione nei confronti di Preziosi.

col magistrato Alberto Lari, impegnato nel 2005 nell’inchiesta sull’illecito Genoa-Venezia che costò la retrocessione in C dei rossoblù. Leopizzi, durante l’interrogatorio a Cremona, avrebbe fatto retromarcia, ma per un fatto tecnico l’iscrizione di Preziosi nel registro degli indagati è avvenuta lo stesso. Il provvedimento, poi, una volta girati gli atti a Genova era congelato. Ieri è caduto in via definitiva. Resta sul tavolo l’inchiesta sul derby. E promette sviluppi.

Leopizzi e Preziosi La vicenda

Altri indagati? Sono circa 200 le

ruotava intorno all’ultrà Massimo Leopizzi (anche lui indagato a Genova): intercettato sosteneva una tesi ardita. Questa: il presidente del Genoa gli avrebbe chiesto di «regolare i conti»

pagine del fascicolo. Ci sono una serie d’intercettazioni e le primissime indagini svolte da Cremona che invita i colleghi a continuare su quella pista. Cosa che accadrà: il pm Mazzeo

(titolare anche di due indagini parallele sugli ultrà rossoblù, 10 di loro raggiunti a giugno da misure cautelari per i disordini di Genoa-Siena) ritiene che la questione vada approfondita in tutte le direzioni. In una intercettazione Leopizzi «svela» la proposta milionaria che sarebbe stata fatta da 18 giocatori della Samp a 4 colleghi genoani (più Marco Rossi che avrebbe rifiutato, bloccando la cosa) per favorire la vittoria dei blucerchiati impegnati nella lotta salvezza. Nella telefonata si fanno i nomi di Palacio, Criscito, Dainelli e Milanetto, ma anche quello di Zauri. E dunque proprio la posizione dell’ex doriano è particolare. Presto potrebbe essere sentito dalla Procura che tra l’altro non esclude nuovi indagati tra i giocatori. Anche perché il pm potrebbe decidere di approfondire un altro episodio: nella inchiesta sul calcioscommesse l’ipotesi di una proposta fatta da calciatori della Samp per comprare una partita, non è nuova. Una offerta simile sarebbe stata fatta da Guberti prima della gara di Bari (che precede di due settimane il derby). Questa è l’accusa mossa da Andrea Masiello e potrebbe costare a Guberti e alla Samp un deferimento nel processo sportivo. E ora la procura di Genova potrebbe collegare i due episodi e convocare proprio Guberti. Insomma, ulteriori sorprese sembrano possibili. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SFOGO ATTACCO AI PM

S «Sono una preda semplice: non ho potentati che mi difendono, sono un cane sciolto. Quindi divento un bersaglio. Forse perché parlo troppo e dico la verità»

S «Il caso di Genoa-Siena è stato vergognoso per l’atteggiamento della tifoseria, ma non peggio di altre. Però si parte sempre da Genova»

DAL NOSTRO INVIATO

ALESSIO DA RONCH BORMIO (Sondrio)

Tutti ad aspettare guai dal cielo, ma a Bormio la bufera arriva da terra. Enrico Preziosi ha le scarpe bianche e l’umore nero. Quello che è arrivato da Cremona per lui è un colpo basso. L’avviso di garanzia, infatti, non lo ha mai ricevuto personalmente. E allora esplode: «Io difendo le cose che ho. Difenderò il Genoa finché lo rappresenterò, anche in forma così animata. Potrei mandare tutti a quel paese, ma devo tutelare i miei interessi e di quelli che lavorano per me». Per questo è una furia: «Se fossi indagato davvero avrei dovuto ricevere un avviso di garanzia. Così si fa normalmente, invece tutto è stravolto. Ora basta. Ci sono tantissime squadre coinvolte seriamente, mentre noi non abbiamo niente da temere. Quindi giù le mani dal Genoa. Per quanto mi riguarda, se qualcuno mi chiama, sono sempre pronto a rispondere, non solo perché ho la coscienza tranquilla, ma perché trovo scandaloso quello che si fa col Genoa e col sottoscritto. Dico agli inquirenti: se hanno bisogno di sentirmi prendo la macchina e vado in qualsiasi posto, perché non ho niente da temere. Altrimenti mi lasciassero in pace».

«Una colletta fatta da quelli della Samp? Mi piacerebbe, ma conoscendo i giocatori...» Da Palazzi Lui ha già fatto passi importanti, è

stato in questura a Genova, per avere chiarimenti, ha programmato l’incontro con Palazzi, nel quale vuol far luce sulle accuse rivolte alla società, ma si sente vittima di una persecuzione. «Non so perché succede, di sicuro sono una preda più semplice: non ho potentati che mi difendono, non appartengo a nessuna corrente politica, sono un cane sciolto, è più facile accreditarmi di cose negative. Forse succede perché parlo troppo, dico la verità e divento un bersaglio». Un bersaglio che, a suo avviso, fa da paravento a situazioni peggiori. «A Roma, a Napoli o in altre città è successo di peggio. Tifosi che hanno picchiato giocatori, che hanno interrotto gare e non se ne parla, ricordo un derby con ultrà in campo e Totti che dialogava, ma si parla solo di Genoa-Siena. Quella è stata una partita vergognosa per l’atteggiamento della tifoseria, ma non peggio di altre. Ma si parte sempre da Genova, non dove ci sono tifoserie turbolente. La nostra è al quarto posto nella classifica del fair play, a parte quell’episodio siamo gente tranquilla. Chi ha un potere legislativo dovrebbe pesare di più le parole, giudicare meglio i fatti. Serve cautela». Accennare al derby accende una scintilla nei suoi occhi. «Se fosse vero quel che ipotizzano, tutto sommato, mi piacerebbe. Perché ci sarebbero 18 giocatori della Samp che fanno una colletta. Non posso credere però, conoscendo i calciatori, che abbiano messo 100 mila euro a testa. La scoperta dell’America capita una volta. Ma se ci sono da fare illazioni, allora tiriamo fuori i nomi di questi giocatori». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SQUALIFICA CONFERMATA

Doni, no del Tnas al ricorso Pagherà 8 mila euro di spese Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha rigettato integralmente l’istanza di arbitrato presentata dall’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni. Il ricorso era stato presentato dopo la prima squalifica a tre anni e mezzo del giocatore e riferita al primo processo sportivo. In seguito all’arresto dello scorso 19 dicembre, gli avvocati avevano accettato di patteggiare altri 2 anni e avevano deciso di rinunciare all’Arbitrato. Ma la Federcalcio ha respinto la richiesta e ieri è arrivata la sentenza che conferma la decisione della Corte di Giustizia che era stata impugnata. Doni è stato anche condannato al pagamento delle spese: 2 mila euro in favore della Figc e altri 6 mila per il Collegio Arbitrale. Intanto ieri a Cremona è stato scarcerato l’ungherese Laszlo Strasser.


SABATO 21 LUGLIO 2012

LA GAZZETTA DELLO SPORT

17 #

MONDO

Capello è già a Mosca e oggi sarà allo stadio

Taccuino

BRASILE

RUSSIA

Domani debutta lo Zenit di Spalletti

È arrivato con un volo da Malaga, assisterà a Cska-Rostov Con lui Cinquini futuro d.s., nello staff può entrare Panucci

Mistero assistenti Quello che ri-

saranno gli assistenti di Capello. I vari Galbiati, Neri e Tancredi non sono ancora stati ufficializzati. C’è chi vocifera che ci sarà anche Christian Panucci all’interno del suo staff. Quello che il pubblico russo vuole sapere, però, è chi dei giovani allenatori russi sarà la spalla di Capello, per emulare la coppia Luciano Spalletti–Igor Simutenkov allo Zenit. Nelle ultime ore sembrano in rialzo le azioni di Andrey Talalaev, ex-giocatore del Treviso e già allenatore-interprete dello Spartak Mosca. Ma tutto può cambiare. Intanto la prima partita di Fabio Capello alla guida della nazionale è in programma il prossimo 15 agosto. La sede è Mosca, stadio Lokomotiv. L’avversario nell’amichevole è la Costa d’Avorio, la stessa che aveva battezzato Cesare Prandelli come c.t della Nazionale italiana. La prima gara ufficiale, invece, è fissata per il prossimo 7 settembre, a Mosca, contro l’Irlanda del Nord. Tre giorni dopo Israele-Russia. Ma la gara più attesa dell’autunno 2012 si disputerà a Mosca il 12 ottobre e vedrà come antagonista Cristiano Ronaldo. E poi il 16 ottobre l’Azerbaigian sempre in casa. Tanta Mosca nel futuro di Fabio Capello che dovrebbe stabilirsi proprio qui per i prossimi 2 anni.

mane ancora poco chiaro è chi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GIORGIO KUDINOV MOSCA

Il primo colpo russo è riuscito perfettamente a Capello. Il futuro allenatore della Russia ha dribblato, con eleganza ed esperienza, i cronisti che lo aspettavano all’aeroporto Sheremetyevo. Capello è sbarcato verso le 19.15 ore di Mosca, con un volo di linea da Malaga, uscendo indisturbato da un’altra parte invece che dal terminale dove era atteso. Ma quello che conta è che Fabio Capello è finalmente nella capitale russa. Adesso manca solo la firma sul contratto che probabilmente arriverà mercoledì prossimo. Weekend impegnativo Nel frattempo si butterà a capofitto sul lavoro. Lo attende un weekend molto impegnativo. Dopo gli incontri di ieri sera, il tecnico si farà vedere oggi allo stadio Khimki per la partita della prima di campionato russo: Cska-Rostov. Dopo il fischio finale il futuro c.t. della nazionale russa partirà, dall’aeroporto Sheremetyevo, alla volta di San Pietroburgo in compagnia di Oreste Cinquini, già direttore sportivo della Fiorentina che sembra destinato a diventare d.s. della nazionale di Capello. È

Fabio Capello, 66 anni, scelto come nuovo c.t della nazionale russa EPA

molto probabile che lui e Cinquini sceglieranno lo stesso albergo dello Zenit, dove la squadra di Luciano Spalletti e Domenico Criscito alloggerà alla vigilia della partita casalinga contro l’Amkar allo stadio Petrovsky di San Pietroburgo. Finita la partita, di nuovo la corsa verso l’aeroporto. Da Pulkovo, Capello partirà per Mosca e dovrebbe atterrare nella capitale

russa nella serata di domenica. Appena in tempo per riposare un po’, perché l’indomani mattina lo aspetta un volo alla volta di Malaga. Tornerà a Mosca verso martedì sera per la presentazione ufficiale in pompa magna. Fin qui tutto chiaro, o quasi.

Il Bahia caccia Falcao dopo 5 mesi RIO DE JANEIRO (m.c.) È durata poco più di cinque mesi la storia di Paulo Roberto Falcão alla guida del Bahia. L’ottavo re di Roma paga pesantemente la sconfitta di giovedì scorso nella trasferta di Rio col Fluminense per il campionato brasiliano, dove il club ha incassato quattro reti. Il Bahia, sul suo sito ufficiale, fa sapere che la decisione, però, è stata presa di comune accordo tra il club e l’allenatore. Falcão ha assunto il timone del Bahia lo scorso febbraio, riuscendo, a maggio, a fargli vincere il titolo statale baiano che non conquistava dal 2001. Ma nel campionato brasiliano non ha avuto la stessa fortuna: ha collezionato cinque sconfitte, quattro pareggi e solo una partita vinta in dieci gare, finendo penultima in classifica. E l’Internacional ha esonerato Dorival Júnior che sostituì Falcao dopo che il club lo licenziò nel luglio 2011. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOSCA Con la vittoria del Lokomotiv Mosca sul campo del Mordovia Saransk (3 2) ha preso il via il campionato russo. Oggi Cska Mosca Rostov, Volga Dinamo Mo sca e Alaniya Spartak Mosca. Do mani in campo lo Zenit San Pietro burgo di Luciano Spalletti e l’Anzhi di Eto’o.

FRANCIA

Nenè: «Il Psg non mi lascia andare» PARIGI Il brasiliano del Psg Nenè su Twitter si lamenta del no opposto dal ds Leonardo al suo ri torno in patria, al Corinthians. Nenè, miglior marcatore del Psg nella passata stagione (21 reti) te me la concorrenza di Lavezzi e Ibrahimovic.

FEDERCALCIO TEDESCA

«Cantiamo l’inno come fanno in Italia» BERLINO L’Italia sia un esempio per la Germania. L’ex pre sidente della Federcalcio tedesca, Gerhahrd Mayer Vorfelder, in un’intervista alla Bild chiede al ct Loew di imporre ai suoi giocatori di cantare l’inno. «Chi non canta l’inno non viene convocato».

ARGENTINA

Camoranesi ceduto dal Lanus al Racing BUENOS AIRES Mauro Ger man Camoranesi, 35 anni, è stato ceduto dal Lanus al Racing Club Avellaneda. L’ex juventino debutte rà con la sua nuova squadra nel tor neo d'apertura, il 3 agosto.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

SERIE B IL MERCATO

Anche Scaglia alla Pro Vercelli Reggina: Lucioni Il Verona pesca in Francia: arriva Huston Juve Stabia: Genevier. Varese: via Rubinho? BIANCHIN-BINDA

I francesi ci portano via Verratti? Ci pensa il Verona a rispondere ottenendo un promettente difensore del 1993: si chiama Tony Huston, arriva da svincolato dal Le Mans ed è un punto fermo dell’Under 19 transalpina; l’Hellas ha anche chiesto Almici (ex Gubbio) all’Atalanta e sfoltisce i ranghi: Scaglia è stato ceduto ed è l’ennesimo bel colpo della Pro Vercelli (che attende sempre il sì di Cosenza della Reggina), mentre per Bjelanovic c’è stato un importante riavvicinamento con il Cittadella. Queste due cessioni hanno due risvolti: partito Scaglia, il Verona ha deciso di non cedere più Pugliese (stesso ruolo, era destinato alla Juve Stabia), mentre se si libera il posto in attacco si punta su Cocco (AlbinoLeffe), ma non sono esclusi ritorni di fiamma su Paulinho (Livorno), Ebagua (Varese, ex Catania e richiesto anche dal Cluj) o addirittura la sorpresa Caracciolo (che come potete leggere qui a fianco, ha praticamente rotto con il Brescia).

La Reggina si copre Lavori in corso per la difesa della Reggina. Trovato l’accordo con il Siena per avere in comprorietà Lucioni, la stagione scorsa allo Spezia, resta viva la pista per avere Bergamelli (AlbinoLeffe), richiesto espressamente dal tecnico Dionigi. E come portiere, dopo Baiocco (Siracusa), può ancora arrivare Guarna (Ascoli). Affari fatti La Juve Stabia si scatena: preso Genevier (ex Pisa) dal Siena, attende Figliomeni (Varese) e ha chiesto Ragusa (ex Reggina) al Genoa. Il Lanciano ha siglato l’accordo con Fofana, svincolato dal Siracusa, e ora attende Marceta (Koper) e Rosania (Ascoli). Rubinho non ha convinto il Varese e potrebbe essere tagliato, con ritorno di Moreau: preso anche il giovane attaccante Audino (Alessandria). Oggi il Modena (dopo Ardemagni, Colombi e Massacci) si raduna con un ultimo innesto: il portiere Di Stasio (Salernitana). Ufficiale a Novara l’ingaggio di Del Prete (Siena, era alla Nocerina), è confermato che da domani sale in ritiro anche Barusso (pure ex Nocerina). Trattative Il Lecce blocca giocatori in attesa di conoscere la categoria: uno è Memushaj (Carpi), un altro Cacciatore (Samp, era a Varese), mentre Donati (Inter, ex Padova) è arrivato in ritiro. Il Crotone è sempre alla ricerca di un portiere: il principale obiettivo resta Leali dalla Juve, l'alternativa lo slovacco Bajza dal Parma. E il Brescia, che per la difesa sta facendo un pensierino su Bastrini del Vicenza, potrebbe piazzare un altro colpo straniero: piace Marvin Zeegelaar, 21 anni, attaccante scuola Ajax l’anno scorso all’Espanyol.

Massimiliano Scaglia, 35 anni, esterno sinistro, va alla Pro Vercelli PROSPERO

A

le amichevoli

NOMI Brescia, debutto con un caso CALDI

Caracciolo sbotta: «Ora basta Se sono di peso, me ne vado»

S Mohamed Fofana, 27 anni, attaccante svincolato dal Siracusa, è stato ingaggiato dal Lanciano che ha vinto la volata con il Trapani

S Fabio Lucioni 24 anni, difensore reduce dalla promozione con lo Spezia, è rientrato al Siena e ora è stato ceduto in comproprietà alla Reggina

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Andrea Caracciolo, 30 anni, è al Brescia FOTOPRESS BRESCIA A-BRESCIA B 1-2 MARCATORI Benalì (A) al 18’ p.t.; And. Caracciolo (B) al 14’ e al 34’ s.t. BRESCIA A (4-3-1-2) Arcari (dal 1' s.t. Cragno); Zambelli, Ant. Caracciolo, Diouf, Ragnoli; Benalì, Budel, Konè; Quaggiotto; Feczesin, Maccan. BRESCIA B (3-5-2) Russo (dal 1' s.t. Caroppo); De Maio, Salamon, Rosso; Lasik, Finazzi, Wellbeck, De Blasis, Scaglia; And. Caracciolo, Picci. TEMU' (Bs) (v.c.) Prima uscita stagionale per il Brescia. Nella partita in famiglia Calori mescola le carte, ma il protagonista è uno destinato a partire, Andrea Caracciolo. L'Airone, per il quale si è scatenato un derby di mercato tra Chievo e Verona, sigla la doppietta che, nel secondo tempo, ribalta la partita a favore del Brescia B (anche se Budel ha fallito un rigore) e a fine gara sbotta: «Più di una volta ho ribadito di essere disposto a rimanere, ma ora come ora mi sento solo un peso per la società. In queste condizioni, tolgo il disturbo. Ma da come mi sto allenando in ritiro, mi sembra chiara la mia volontà». La parola ora passa alla società. Stasera presentazione della squadra in piazza. TERNANA-RAPPRESENTATIVA LOCALE 12-0 MARCATORI Litteri al 3', Algageme all’8’, Sinigaglia al 14’ e al 20’, Litteri al 24’, Miglietta al 26’, Alfageme al 31' p.t.; Nolè 1' e al 9', Balistreri al 26', Dumitru al 33’, Balistreri al 37' s.t. TERNANA (3-4-3) Ambrosi; Fazio, Pisacane (dal 1' s.t. Ferraro), Lauro (dal 25' s.t. Balistreri); Dianda, Carcuro (dal 1' s.t. Di Deo), Miglietta, Gotti; Alfageme (dal 1' s.t. Nolè), Litteri (1' s.t. Dumitru), Sinigaglia (1' s.t. Saleppico). All. Toscano. NORCIA (Pg) (m.l.) Goleada della Ternana nella prima uscita contro i dilettanti dell'Alta Valnerina. Una prestazione incoraggiante. Nel primo tempo Toscano ha scelto i titolari della passata stagione più Alfageme e Lauro. In evidenza gli uomini del reparto avanzato con Alfageme, Sinigaglia e Litteri autori di una doppietta a testa al pari di Nolè. Applausi per Dumitru, autore in rovesciata del gol più bello. LE PARTITE DI OGGI Reggina-Villese (ore 17, a Reggio Calabria); Sassuolo-Carpineti e Sassuolo-Eagles (ore 17, a Carpineti); Empoli-Montelupo (ore 20.45, a Montelupo); Padova-Rappresentativa locale (ore 18, a Padova); Livorno-Castel di Sangro (ore 18, a Castel di Sangro).

LEGA PRO LA STORIA

Possanzini, calcio addio «Colpa del cuore matto» rosini. «In Italia siamo all’avanguardia in fatto di controlli — precisa il dottor Bozzetti — ma nessuno ha certezze assolute. Possanzini, per esempio, era stato sottoposto agli esami a gennaio e non era stato trovato nulla di strano».

DAL NOSTRO INVIATO

ROBERTO PELUCCHI CREMONA

Ecco un altro della tribù del calcio che lascia il palcoscenico. Davide Possanzini si ritira. Più per forza che per scelta. «Ho sempre pensato che a calcio si dovesse giocare con il cuore. Ecco perché non posso più andare avanti. Il mio cuore ha un piccolo problema. Si chiama fibrillazione atriale, è un’aritmia cardiaca che ho scoperto di avere soltanto una settimana fa, durante le visite preritiro». Possanzini lo dice cercando di cavalcare il magone che lo assale, nella sede della Cremonese, l’ultima delle 12 società in cui ha militato (in tutto 593 partite e 143 gol). Al suo fianco c’è il presidente Maurizio Calcinoni, più triste di lui: «Davide è arrivato da noi a gennaio, ma in sei mesi ci ha dato moltissimo, in campo, ma soprattutto fuori. Ora deve pensare a curarsi, ma per lui ci sarà sempre posto». Allarme Possanzini aveva rinno-

vato il contratto per un’altra stagione giovedì 12 luglio e aveva già preparato i bagagli per partire con la squadra per Folgaria. «Stavo pedalando sulla cyclette — spiega l’attaccante — quando all’improvviso il dottore mi ha detto di smettere e di stendermi sul lettino. Nei giorni successivi abbiamo effettuato altri accertamenti e, purtroppo, mi han-

Davide Possanzini, 36 anni, giocava nella Cremonese RASTELLI

no detto che con questi problemi è impossibile ottenere l’idoneità per l’attività agonistica». La conferma arriva dal medico sociale Giovanni Bozzetti: «Davide dovrà restare inattivo per 3-4 mesi, ben monitorato. Se la patologia non regredirà spontaneamente bisognerà intervenire con un blando intervento farmacologico». La situazione, dunque, non è preoccupante, la vita di Possanzini potrà continuare regolarmente. Ma per il calcio il discorso è diverso. E’ ancora troppo fresco il dramma di Mo-

Futuro da allenatore Qualche avvisaglia, però, c’era stata. «Nel febbraio di due anni fa — racconta Possanzini — la sera prima di Brescia-Ascoli, mi sentivo strano, mi sono venute le palpitazioni. Pochi giorni prima era morto Nunzio, il magazziniere a cui ero molto legato, e pensavo che la tachicardia fosse legata all’emotività. Altri episodi simili si sono ripetuti, ma li consideravo normali, dovuti all’età. Nella sfortuna di dover lasciare il calcio così, mi considero fortunato perché ho scoperto in tempo il problema. Certo, l’addio me l’ero immaginato diverso. Ho 36 anni, ma me ne sento 22. Adesso non so che cosa farò, mi piacerebbe prendere il patentino di allenatore». Da ieri il Possa è un ex e davanti agli occhi passano mille ricordi: «Da bambino sognavo la Nazionale, non ci sono arrivato, ma sono contento della carriera che ho avuto. Salvo tutto, anche gli episodi negativi. I momenti più belli? Il primo gol in A con la Reggina, il gol a San Siro contro l’Inter, gli anni con il Brescia». Tutto fatto con serietà, con passione. E con il cuore. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO PRESENTAZIONE DI BUFFON LA PROSSIMA STAGIONE

Ripescaggi in Prima: ecco le prime adesioni Fatti i gironi di Coppa Le 25 società di Seconda divisione che possono fare domanda di ripescaggio per i 4 posti liberi in Prima fanno i calcoli. Devono trovare altri 300mila euro di fideiussione più 200mila a fondo perduto: non è semplice e c’è tempo fino al 30. Tra le retrocesse è pronto il Foligno; tra quelle dei playoff c’è l’Entella, forse il Rimini; tra le altre si candida il Gavorrano. Ma conviene: se tra un anno ci sarà davvero una categoria unica, chi sale in Prima avrà il posto garantito (se non va in B...) e chi resta rischia la D, visti i gironi striminziti (a proposito: il meccanismo di promozioni e retrocessioni dovrebbe essere lo stesso della stagione scorsa, quando i gironi erano da 20 e 21). Intanto martedì si lavora sulla riforma, che sarà avviata drasticamente, ossia dopo nuove esclusioni, e non con un progetto serio. Infine, sono stati composti i gironi della fase eliminatoria di Coppa Italia (19, 26 e 29 agosto): GIRONE A Casale, Pro Patria, Valle d’Aosta GIRONE B Alessandria, Pavia, Savona GIRONE C Como, Monza, Renate GIRONE D Castiglione, Mantova, Tritium GIRONE E Bassano, Feralpi Salò, Venezia GIRONE F Bellaria, Forlì, Giacomense GIRONE G Fano, Rimini, Santarcangelo GIRONE H Gavorrano, Pontedera, Viareggio GIRONE I Borgo a Buggiano, Poggibonsi, Prato GIRONE L Foligno, L’Aquila, Teramo GIRONE M Aprilia, Fondi, Latina GIRONE N Arzanese, Normanna, Campobasso GIRONE O Martina, Melfi, Salerno GIRONE P Hinterreggio, Milazzo, Vigor Lamezia Sono ammesse alla Coppa maggiore Carpi, Sorrento, Benevento, Pisa, Lumezzane, Reggiana e Avellino; Trapani, Cremonese, Barletta, Alto Adige, Frosinone, Carrarese, Portogruaro e Andria; Vicenza, Nocerina, Gubbio e AlbinoLeffe; Treviso, San Marino, Cuneo ed Entella; Perugia, Catanzaro, Paganese e Chieti.

La Seredova star della Carrarese BINDA-BRAGLIA

Bagno di folla per Gigi Buffon nella veste di proprietario unico della Carrarese: ha presentato il nuovo staff e il nuovo direttore marketing, Mike David Burkhard, fidanzato di Eliska Seredova, la sorella di Alena. E a proposito della moglie di Buffon, presente alla presentazione, avrà il ruolo di ambasciatrice della Carrarese, e potrebbe essere nominata presidente onoraria. Anche riguardo la squadra c’è stata un’operazione in famiglia: il tecnico Carlo Sabatini si è fatto dare dal fratello Walter, d.s. della Roma, il trequartista della Primavera giallorosa Ciciretti. Altre di Prima La Cremonese sistema la difesa con Moi (Siracusa). Colpaccio della Nocerina per l’attacco: c’è Mazzeo (Barletta). Anche il Catanzaro si sistema davanti col ritorno di Masini dall’Ascoli. Idem fa la Paganese con Girardi (Taranto). Cinque acquisti del Treviso: dopo Salvi (Como), ecco Garofalo (Monterotondo), Esposito (Piacenza), Videtta (Venezia) e Merlano (Viareggio). Cesaretti (Empoli) torna a Frosinone con un triennale. E’ fatto per il Carpi l’ingaggio di Fusar Bassini (Darfo). Il Pavia stringe per D’Orsi (Foggia) e Bontà (Reggina, era a Giulianova), mentre il Portogruaro prova Cassese (Sant’Antonio Abate). Ufficiale a Sorrento: Bucaro nuovo allenatore. In Seconda presentato il nuovo Casale di Goveani (presidente il figlio Umberto) e del presidente onorario Giuseppino Coppo: il d.g. è Antonio Sorano, allenatore Paolo Rodolfi (ex Melfi) e si tratta Steri (Arzachena), Meloni (Savona) e Ruzittu (Cagliari). E poi: Carteri (Samb) passa al Bassano, Amadio (Chieti) all' Aprilia, Greco (Varese) alla Pro Patria, Francesca (Novara, ex Pavia) e Miale (Brindisi) al Savona, Galli (Cremonese) al Renate, Radrezza (Padova) al Castiglione, Boccaccini (Bologna) al Fano, Ingrosso e Liborio (Lecce) a L’Aquila e il Chieti prova De Sousa (ex Lazio). © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 21 LUGLIO 2012

cinqueCerchi di GIANLUCA PASINI

una settimana dai Giochi, in attesa A che la tensione degli atleti si trasformi in adrenalina il gioco preferito è ipotizzare le medaglie che vincerà l'Italia. Nei pronostici si cimentano tutti: dai politici sportivi (uno per tutti il presidente Petrucci) che ci vede fra le prime 10 nazioni del medagliere con 25-26 podi (nella foto LaPresse, uno dei candidati azzurri all’oro, il marciatore Alex Schwazer). Ma c'è chi è anche più ottimista, come il quotidiano Usa Today che ci proietta a 33 medaglie con 10 ori... Sulla stessa linea anche gli scommettitori italiani che, secondo i Monopoli di Stato, danno all'Italia 34 meda-

salaryCap

di MARCO IARIA

o stipendio strappato da Ibrahimovic allo L sceicco del Psg — 14 milioni compresi i bonus — ha suscitato indignazione in Francia e riaperto il dibattito dappertutto sui compensi iperbolici che girano nel calcio. Un déjà vu. Cedere al moralismo sarebbe facile, ma pure fuorviante. È sotto gli occhi di tutti la distanza siderale che passa tra un giocatore d’élite e l’operaio che dagli spalti lo vedere tirare quattro calci a un pallone. Ancor più in tempi di crisi come questi, divorati da un senso comune di precarietà. Ma la domanda da farci è un’altra: Ibra quei soldi li vale davvero tutti? Posto che a scorrere la classifica di Forbes sugli sportivi più ricchi il primo calciatore (Beckham) è solo all’8o posto, il fenomeno va guardato attraverso una prospettiva industriale. Perché il calcio è a tutti gli effetti un’impresa dello spettacolo. Con una specificità: a differenza degli attori, i giocatori non sono soltanto prestatori d’opera, ma fanno parte del patrimonio di un club, per chi non ha uno stadio di proprietà ne costituiscono addirittura l’unico vero asset. Significa che ai gol e ai chiari di luna di un campione sono legati a doppio filo i destini della squadra. Che gode e incassa se indovina un acquisto che la porta in trionfo, per poi magari rivenderlo a prezzo maggiorato. Ma che piange e s’inguaia in caso di flop. La parabola di Ibra è esemplare. Tra il 2006 e il 2009 l’Inter ha riempito le tasche dello svedese col sorriso tra i denti: l’ha preso dalla Juve travolta da Calciopoli per 25 milioni, se n’è servi-

ta per vincere tre scudetti di fila, l’ha dato al Barcellona ottenendo una plusvalenza da 54 milioni. Provate, invece, a chiedere notizie di Ibra agli spagnoli: schiumeranno rabbia pensando ai litigi con Guardiola e agli oltre 40 milioni di buco che ha lasciato nel bilancio andandosene in saldo al Milan. Fin qui l’esempio singolo. Che non mette a fuoco il problema. Come non può farlo il caso limite di David Beckham: il Real ha venduto un milione di magliette nei primi sei mesi dall’arrivo dell’inglese (estate 2003) e segnato un +137% alla voce merchandising (per introiti totali di 440 milioni) durante la sua permanenza a Madrid. Un ritorno dell’investimento in piena regola, a fronte dei 26 milioni netti percepiti in quei quattro anni dallo Spice Boy, per di più con la tassazione agevolata del 24% (la Ley Beckham, appunto). Il problema, tuttavia, è strutturale. E di strettissima attualità vista l’incongruenza tra le spese pazze di Al Thani e la stretta annunciata da Platini col fair play finanziario. Non è che sia eccessivo il compenso di Ibra, è eccessivo l’intero costo del lavoro del calcio europeo: otto club su dieci di prima divisone hanno un monte-stipendi pari al 100% del fatturato. Una follia. L’impennata delle spese figlia della sentenza Bosman e dei denari della tv è arrivata a un punto di non ritorno. Tutti noi vorremmo il salary cap. Non è possibile, ma a suon di dismissioni (vero Berlusconi e Moratti?) ci si arriverà coi fatti. Unito a una bella cura dimagrante delle rose. Perché in A 38 tesserati per squadra sono davvero troppi. twitter@marcoiaria1

glie (7 ori), vale a dire un bottino molto più ricco di Pechino (27). Andare oltre le 30 medaglie vorrebbe dire confermare il trend (storico) iniziato ad Atlanta '96 e tenuto fino ad Atene 2004, vicino ai massimi toccati a Los Angeles '32 e Roma '60 (36), in un'altra epoca storica. Risultati ben diversi dal periodo di «crisi» degli anni 1970-1980 (con l'eccezione di Los Angeles 1984 quando l'Italia fu favorita dall'assenza dei Paesi del blocco comunista). Insomma, la storia ci dice che l’Italia fra boicottaggi ed esplosione dell'Urss (la crisi di quel modello adesso è tramontata e lo sport è

di ROBERTO PELUCCHI

f Evidentemente De Laurentiis continua a parlare di soldi per fare contenti i giornalisti cafoni interessati soltanto ai soldi. Diciamo che si è buttato sulla mezzadria.

laVignetta

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

Cestista statunitense

Quindi mi dici che ora non posso sentirmi sicuro nemmeno al cinema!? Le mie preghiere vanno a tutte le famiglie coinvolte ad Aurora, Colorado. @KingJames

di VALERIO PICCIONI

Q

uando il suo Foggia dei Caini, degli Sciacca o dei Bresciani strapazzò la Juve o bloccò il Milan in un 2-2 da raccontare ai nipotini, con l’estasiato «complimenti mister» che Ruud Gullit gli dedicò a fine partita, un bel pezzo d’Italia scoprì di avere una nuova seconda squadra, in qualche caso pure una prima. Zeman e il suo gioco furono vissuti come una grande rivincita: diverse divinità del calcio, la potenza del budget e la filosofia del risultato a tutti i costi, vissero una diffusa crisi di vocazioni. Poi vennero tante altre storie: la Lazio, la Roma, la campagna contro il calcio in farmacia, lo scontro con Moggi, tante avventure, molte spezzate senza sbocciare, mentre il pallone italiano dalla sbornia passava alla dieta. Ma quest’idea della squadra che piace, che è un po’ se non tutti di molti, che riesce a stare simpatica per il suo modo di giocare, di non aver paura, di trasformare sconosciuti in vedette, continua a sedurre. Prima di tutto, i tifosi della Roma, che giovedì hanno sfidato i 35 gradi di questi giorni riempiendo la Curva Sud come in un derby. Ma la Roma zemaniana non è solo una questione capitale. Perché con il mercato che arranca e dove il problema principale di molti, Roma compresa, è spesso quello di vendere i giocatori più che di comprarli, il ritorno di fiamma del boemo è diventato uno degli argomenti più cliccati. E poi, dire «punto su Tachtsidis» come se si stesse parlando di Xavi o Iniesta, è una frase che entu-

siasma alle più svariate latitudini calcistiche. Il calcio come qualcosa che cresce, che si costruisce, che si fa insieme, e non la lussuosa collezione di figurine del Paris Saint Germain con tanto di predicozzo di Ibra che dice: a voi italiani non vi fila più nessuno. E poi lo Zeman romanista di quest’estate (nella foto LaPresse il tecnico boemo durante il ritiro) sembra aver aggiunto al carattere e alle idee anticonformiste, una tenerezza fino a ieri nascosta in qualche interminabile pausa o in una di quelle smorfie solo sue, capaci di illustrare allo stesso modo una vittoria da urlo e una sconfitta da piangere. Verbo che sembrava lontano da Zeman e che oggi perlomeno lo sfiora con quegli occhi lucidi che provano a respingere (qualche volta senza riuscirci) l’assalto delle emozioni. Questa miscela di cuore e marketing dovrà essere sicuramente sottoposta all’esame dei risultati, sia economici sia calcistici, ma porta addosso un fascino, indiscutibile persino per i detrattori del tecnico boemo, che non saranno numerosi come i suoi tifosi, ma certamente non mancano. Certo non facciamo gli ipocriti. Una cosa è ragionare di queste cose a luglio, un’altra a novembre e un’altra ancora ad aprile o a maggio. A quel punto, sarà tutta un’altra storia. Se la Roma resterà una variabile romantica senza arrampicarsi troppo in alto in classifica, forse i complimenti all’immortale 4-3-3 continueranno. Ma se si trovasse più in alto, le cose cambierebbero: chi vince tanto non sta mai troppo simpatico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quindi a Londra si possono sognare 30 medaglie, ma sarebbe giusto festeggiarne 25 (e soprattutto un posto nei primi 10 del medagliere). In attesa di scegliere il modello culturale sportivo per il futuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra la panca di ARRIGO SACCHI

Con l’austerity ritroveremo i veri valori del pallone Ci costringerà a valorizzare di più i giovani, sul modello della Spagna

Fabio Borini, 21 anni, e Marco Verratti, 19: espatriati LAPRESSE/ANSA

LEBRON JAMES

CON ZEMAN LA ROMA È DIVENTATA LA SQUADRA UN PO’ DI (QUASI) TUTTI

tornato centrale in molti Paesi) ha superato varie epoche, anche se non sempre ha saputo adattarsi. Da Pechino in poi abbiamo avuto la conferma che il mondo (anche quello sportivo) si è ulteriormente allargato e la concorrenza per salire sul podio può arrivare da realtà insospettabili alla fine del secondo millennio.

di STEFANO FROSINI

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ilRomantico

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QUANTE MEDAGLIE VINCERÀ L’ITALIA? 30 SAREBBERO DA SOGNO, 25 DA FESTA

laPuntura

LA FOLLIA NON È LO STIPENDIO DI IBRA MA IL COSTO DEL LAVORO NEL CALCIO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALESSANDRO DEL PIERO Ex attaccante della Juventus

Tanti tifosi all'allenamento. A lot of fans at the training. #JLeagueallstar @delpieroale

VALENTINA CARRETTA Ciclista azzurra

Il mio babbo ha più grinta di me! Da Varese alla Germania in sella alla sua moto x vedermi al giro del Thüringen #èungrande @valecarretta

RIO FERDINAND Difensore del Manchester United

Appena atterrati a Cape Town, che accoglienza hanno ci hanno riservato! Davvero forte, pazzesca! Man Utd è amatissimo qui! @rioferdy5

olti pensano che il calcio M italiano uscirà ridimensionato dopo le vendite di alcuni big. Ma, detto che vista l’attuale situazione economica dei nostri club e del Paese sarebbe stato sciagurato aggiungere debiti ad altri debiti, siamo proprio sicuri che la vendita di campioni o pseudo tali significhi indebolirsi? La storia dice di no: il Bayern di Monaco, sempre attento ai bilanci corretti, vendette in passato campioni come Rumenigge, Matthaeus, Klinsmann e altri, eppure continuò a vincere. Così come il Milan acquistò Gullit dal Psv Eindhoven che l’anno seguente vinse coppa, campionato olandese e coppa dei Campioni. Il più importante trofeo europeo è stato vinto molte volte da club cosiddetti venditori o con i bilanci in regola: Ajax, Porto, Feyenoord, Nottingham Forest, Celtic eccetera. E cosa dire del Barcellona che per diventare la squadra più ammirata del mondo ha ceduto Ronaldinho e Deco, poi Henry ed Eto’o e alla fine Ibrahimovic, sostituiti da ragazzi della cantera? Forse il calcio è materia meno semplice di quanto molti credono. Questo è uno sport complesso in cui organizzazione e pianificazione societaria devono essere perseguite con competenza e pazienza: per costruire una baracca ci vuole poco, mentre per un grattacielo occorrono fondamenta profonde e tempo. Inoltre è necessario che una squadra sia formata da giocatori cha abbiano interazione umana, tecnica e tattica, mentre le nostre in generale sono figlie di molti padri e al loro confronto la torre di Babele era più lineare. Solo con queste premesse l’allenatore potrà dare uno stile di gioco che moltiplichi le performance individuali e i successi, come dimostra la Spagna

campione d’Europa con la nazionale maggiore ma anche con la Under 21 e 19. Butragueno e Guardiola mi dicevano che i successi spagnoli sono figli di uno stile di gioco maturato in un ambiente che riconosce metodo e merito. Per il spagnoli il calcio è sempre stato uno spettacolo sportivo e sempre hanno privilegiato la tecnica individuale; ma il vero salto lo hanno compiuto quando l’hanno trasformata in tecnica collettiva con 11 uomini sempre vicini, ben posizionati e tutti collaboranti con la palla e senza. In questo contesto è molto più facile inserire i giovani, mentre è quasi impossibile dove si apprezza poco lo spettacolo e l’improvvisazione è consuetudine. Purtroppo, invece, il nostro ambiente è spesso isterico ed impaziente: l’esperienza e la notorietà contano più di generosità e giovinezza. Per questo si investe poco sui giovani e li si utilizza ancora meno. Un calcio ricco di trucchi e mestiere è inadatto ai ragazzi che hanno bisogno di esprimere creatività, entusiasmo, generosità. E purtroppo molti allenatori si adeguano alle necessità del risultato e vanno sul sicuro: i giocatori maturi. In tutto ciò ci lasciamo scappare futuri campioni come Verratti e Borini, e faticano a trovare spazio altri ragazzi come Insigne, Destro, Gabbiadini, Florenzi, Immobile e tanti altri che in Spagna sarebbero titolari. Perché un calcio prevalentemente individualistico, specialistico e difensivo, figlio di un ambiente disconosce merito e spettacolo, non ha tempo per i giovani. Quindi io speso che l’austerity faccia riemergere quei valori in parte dimenticati: studio, lavoro, idee, passione e professionalità. Solo così potremmo costruire un futuro buono e duraturo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

FORMULA 1 GP GERMANIA

Il team del mattino La McLaren davanti a tutti Jenson Button ha comandato il primo turno di prove libere davanti al compagno di team Lewis Hamilton AFP

L’acuto del pomeriggio Pastor vola con le gomme intermedie A pista non completamente asciutta, Pastor Maldonado (Williams) è stato il più rapido nelle seconde libere COLOMBO

Il botto del campionissimo Schumi all’entrata del Motodrome Alla fine del 2o turno di prove, a pista allagata, la Mercedes di Michael Schumacher è schizzata contro le protezioni AFP

Sotto l’acqua apre il mercato Se Massa lascia la rossa Button-Perez prime scelte Anche Di Resta e Hülkenberg in corsa per l’eventuale dopo-Felipe Jenson e Maldonado comandano le due sessioni di libere bagnate PINO ALLIEVI HOCKENHEIM (Germania)

GALLERIA DAI BOX

Sviluppi Nel frattempo, tra un break e l’altro, si è vista la nuova ala anteriore della Ferrari accoppiata ai deflettori davan-

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La pioggia continua a rincorrere la Formula 1. Dopo Silverstone i temporali si scatenano a raffica anche su Hockenheim, condizionando le prime prove e determinando un risultato a sorpresa, con Pastor Maldonado che sulla Williams-Renault si mette alle spalle tutti e si gode un momento di gloria. Ma è stata una roulette, non una sessione normale. Perché dopo un inizio con la pista allagata si è avuto uno sprazzo in cui l’asfalto si stava asciugando. Sin quando, all’improvviso, si è abbattuto l’ennesimo acquazzone a una dozzina di minuti dal termine. Beffati In quel momento, dopo che in rapida successione si erano dati il cambio una decina di leader, Maldonado si è trovato davanti e c’è rimasto, mentre ad esempio Fernando Alonso (20˚) e Lewis Hamilton (19˚) che stavano per montare le gomme da asciutto, sono invece rimasti bloccati. Più indicative in termini di tempi sono state così le prove del mattino, con le rinnovate McLaren di Jenson Button e Hamilton davanti alla Ferrari di Alonso. Ma alla fine sono davvero frammentarie le conclusioni che si possono trarre al termine di una giornata così. Forse qualcosa di più si potrà capire oggi, benché sia nuovamente prevista pioggia. Per cui la gara di domani, annunciata col sole, potrebbe risultare più incerta che mai, anche se la Ferrari è andata globalmente bene in tutte le condizioni e quindi attende la gara con fiducia.

MCLAREN IN ROSA

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Fernando segna il 3˚ tempo con le medie. Poi è 20˚ col diluvio, ma non conta nulla Il d.t. Ascanelli, in rotta con la Toro Rosso, potrebbe tornare a Maranello da Fry ti alle pance, mentre la Lotus ha mostrato un complicato sistema a doppio DRS e la McLaren ha mostrato inedite fiancate che hanno subito fatto sorridere di soddisfazione entrambi i piloti. Unica emozione, il botto di Michael Schumacher, finito fuori scivolando sull’acqua con la Mercedes: danni gravi alla macchina, ma per fortuna pilota illeso.

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Addio Assente del tutto il pubblico — cosa strana in una Germania che non sente la crisi e con biglietti di 99 euro per 3 giorni! —, l’argomento che ha tenuto banco ai box è stato il mercato. Prima notizia sicura: il d.t. Giorgio Ascanelli lascia la Toro Rosso per divergenze col vertice e potrebbe tornare alla Ferrari accanto al suo miglior amico, il direttore tecnico Pat Fry, anche se altri team sono interessati a lui. Come sostituto a Faenza si fa il nome di James Key, ex-progettista uscito dalla Sauber a inizio anno. Studio Sul fronte dei piloti, la

Ferrari si guarda sempre intorno senza particolare fretta, per trovare l’eventuale sostituto di Felipe Massa. Sono quattro i nomi sotto osservazione: Button, Sergio Perez e il duo Paul Di Resta-Nico Hülkenberg della Force India. Nel gioco a scacchi ognuno tenta di nascondere le mosse. Quando

1. Il foro dell’F-Duct Lotus; 2. Bernadette Collins, ingegnere McLaren; 3. Sull’ala anteriore Ferrari sono comparsi quattro fori laterali; 4. Deviatori di flusso Red Bull COLOMBO

Brava Collins, è tra i 30 migliori talenti britannici HOCKENHEIM — (lu.pe.) È bionda e carina, ma non è una hostess. Bernadette Collins (foto a lato), 26 anni, fa l’ingegnere in F.1. Ed è stata scelta da Mark Prisk, ministro dell’Economia britannico, come ambasciatrice «dei 30 migliori talenti sotto i 30 anni» dell’industria del Regno Unito. Laureata alla scuola di meccanica e ingegneria aerospaziale del Queen’s di Belfast (Irlanda), s’è appassionata di auto ancora studentessa. Alla McLaren disegna e sviluppa componenti per le F.1, anche in galleria del vento. Ieri era nel box di Hamilton e Button.

abbiamo chiesto a Button se accetterebbe una proposta Ferrari malgrado abbia un contratto triennale con McLaren, ha risposto ridendo: «Chi ha detto che non l’ho avuta?!». Ma poi ha aggiunto: «In ogni caso sono felice dove mi trovo e sono sicuro che le cose in McLaren andranno molto meglio l’anno prossimo». Di Resta è legato alla Mercedes, ma se non si liberasse il posto di Schumacher potrebbe certamente trovare il modo di andare a Maranello. Quanto a Perez e a Hülkenberg, (e anche Massa) tutto è legato alle prossime prestazioni. E il no di Mark Webber a Maranello? Radio box dice che Mark ha fatto due considerazioni semplicissime: 1) la Ferrari è tutta coesa attorno ad Alonso; 2) è più facile stare davanti a Vettel che a Fernando. I soldi, una volta tanto, sono passati in secondo piano… © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fernando Alonso in azione a Hockenheim durante un periodo asciutto delle prove libere COLOMBO

Libere/1 POS PILOTA

NAZ

TEAM

1.

BUTTON

GB

McLaren-Mercedes 1’16"595 media 214,980 km/h

TEMPO

DISTACCO

2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24.

HAMILTON ALONSO SCHUMACHER PEREZ HÜLKENBERG ROSBERG MASSA MALDONADO GROSJEAN KOBAYASHI VETTEL BOTTAS RICCIARDO RAIKKONEN BIANCHI VERGNE PETROV KOVALAINEN WEBBER PIC GLOCK DE LA ROSA CLOS

GB SPA GER MES GER GER BRA VEN FRA GIA GER FIN AUS FIN FRA FRA RUS FIN AUS FRA GER SPA SPA

McLaren-Mercedes Ferrari Mercedes Sauber-Ferrari Force India-Mercedes Mercedes Ferrari Williams-Renault Lotus-Renault Sauber-Ferrari Red Bull-Renault Williams-Renault Toro Rosso-Ferrari Lotus-Renault Force India-Mercedes Toro Rosso-Ferrari Caterham-Renault Caterham-Renault Red Bull-Renault Marussia-Cosworth Marussia-Cosworth Hrt-Cosworth Hrt-Cosworth

1’17"093 1’17"370 1’17"382 1’17"413 1’17"599 1’17"915 1’17"995 1’18"020 1’18"130 1’18"226 1’18"339 1’18"422 1’18"709 1’18"831 1’18"972 1’19"039 1’19"674 1’19"963 1’20"122 1’20"169 1’20"539 1’21"138 1’21"740

a 0"498 a 0"775 a 0"787 a 0"818 a 1"004 a 1"320 a 1"400 a 1"425 a 1"535 a 1"631 a 1"744 a 1"827 a 2"114 a 2"236 a 2"377 a 2"444 a 3"079 a 3"368 a 3"527 a 3"574 a 3"944 a 4"543 a 5"145

TEAM

TEMPO

DISTACCO

Libere/2 POS PILOTA

NAZ

1.

VEN Williams-Renault 1’27"476 media 188"239 km/h

MALDONADO

2. ROSBERG 3. VETTEL 4. PEREZ 5. GROSJEAN 6. HÜLKENBERG 7. RICCIARDO 8. BUTTON 9. WEBBER 10. RAIKKONEN 11. VERGNE 12. MASSA 13. KOBAYASHI 14. PIC 15. GLOCK 16. SENNA 17. KOVALAINEN 18. DI RESTA 19. HAMILTON 20. ALONSO 21. PETROV 22. KARTHIKEYAN 23. SCHUMACHER 24. DE LA ROSA

GER GER MES FRA GER AUS GB AUS FIN FRA BRA GIA FRA GER BRA FIN GB GB SPA RUS IND GER SPA

Mercedes Red Bull-Renault Sauber-Ferrari Lotus-Renault Force India-Mercedes Toro Rosso-Ferrari McLaren-Mercedes Red Bull-Renault Lotus-Renault Toro Rosso-Ferrari Ferrari Sauber-Ferrari Marussia-Cosworth Marussia-Cosworth Williams-Renault Caterham-Renault Force India-Mercedes McLaren-Mercedes Ferrari Caterham-Renault Hrt-Cosworth Mercedes Hrt-Cosworth

1’27"564 1’27"902 1’28"402 1’28"420 1’28"495 1’28"513 1’28"516 1’28"877 1’29"327 1’29"364 1’29"719 1’29"785 1’30"090 1’30"220 1’30"291 1’30"331 1’30"437 1’30"617 1’31"207 1’32"241 1’32"349 1’32"777 1’42"566

a 0"088 a 0"426 a 0"926 a 0"944 a 1"019 a 1"037 a 1"040 a 1"401 a 1"851 a 1"888 a 2"243 a 2"309 a 2"614 a 2"744 a 2"815 a 2"855 a 2"961 a 3"141 a 3"731 a 4"765 a 4"873 a 5"301 a 15"090


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Pioggia o asciutto Alonso ci crede: «Ferrari perfetta» Lo spagnolo in condizioni psicofisiche super grazie a bici e nuoto. Ora punta al triathlon DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI PERNA HOCKENHEIM (Germania)

L’ha detto lui che si sente in forma perfetta. Ma siccome il nirvana viene prima di tutto dalla testa, Fernando Alonso riesce a vedere il bello anche in una giornata scura e piovosa come quella che ha avvolto ieri la foresta di Hockenheim. L’acqua veniva giù a scrosci e la pista passava da asciutto a umido, a bagnato e ancora all’asciutto. Ma lo spagnolo, leader del Mondiale, non ha fatto una piega, ribadendo l’ottimismo del primo giorno. Ormai una costante. «La macchina era ottima in ogni condizione. Happy!», ha scritto su Twitter, esprimendo la sua contentezza.

LA TECNICA

IL PROGRAMMA

Woking, che sviluppo: arriva la versione «B» della MP4/27 La Lotus svela un F-Duct

Qualifiche e gara sulla Rai dalle 14 anche in digitale Domani si corre sul circuito di Hockenheim (4.574 m) il GP Germania, 10a prova (su 20) del Mondiale F.1. In programma 67 giri per 306,458 km In tv Oggi: prove libere dalle 11 alle 12; qualifiche alle 14 su Rai 2 Domani: gara alle 14 su Rai 1 HD: qualifiche e GP anche sul canale 501 del digitale. Classifica piloti 1. Alonso (Spa Ferrari) 129 p.; 2. Webber (Aus Red Bull) 116; 3. Vettel (Ger Red Bull) 100; 4. Hamilton (GB McLaren) 92; 5. Raikkonen (Fin Lotus) 83.

Le fiancate della McLaren MP4/27 più «rastremate» COLOMBO

A Hockenheim la McLaren ha portato la versione «B» della MP4-27: L’elenco delle novità è talmente lungo che ci concentriamo su quelle più importanti: fiancate più rastremate davanti e dietro e più basse, cofano motore, aerodinamica inferiore, modifiche all’alettone posteriore e diverse prese dei freni. Queste sono quelle visibili, ma forse ancora più importanti sono quelle nascoste, dalla diverse installazione dei radiatori ai collettori degli scarichi, che sono stati ridisegnati per stare all’interno delle fiancate più ridotte. Riviste anche le geometrie delle sospensioni. L’altra grossa novità è della Lotus, che sulla sola monoposto di Raikkonen ha presentato una sorta di

F-Duct che raddoppia l'effetto del DRS. Le similitudini con la soluzione McLaren del 2010 risiedono nella presenza di due prese a «orecchio» ai lati di quella per il motore e in una canalizzazione sdoppiata come l’F-Duct, che porta un flusso d’aria nella parte alta delle paratie dell’alettone posteriore per ridurre in abbinamento al DRS la resistenza all'avanzamento. Ma non sarà usato oggi o domani. Per la Ferrari tanti piccoli dettagli, come una sorta di cresta nei deviatori di flusso davanti alle fiancate, evoluzioni delle ali e piccole modifiche nell’aerodinamica inferiore. Giorgio Piola © RIPRODUZIONE RISERVATA

Previsioni Neppure il fatto di non aver avuto «tempo per valutare le novità aerodinamiche portate qui» lo ha turbato. «Le proveremo domattina (oggi, n.d.r.)», dice. Ma le previsioni annunciano le stesse condizioni meteo per le qualifiche «e quindi potremo avere uno scenario molto simile». Intanto, spiega, «abbiamo potuto verificare come vanno i diversi tipi di gomme quando arriva il momento di passare dall’uno all’altro». Importante, perché nelle prove decisive bisognerà farsi trovare pronti. Più che a Silverstone e a Valencia. «Partire davanti sarà fondamentale, specie se la gara sarà asciutta, come sembra», avverte il compagno di squadra Felipe Massa. «Si può migliorare dal primo minuto delle qualifiche all’ultimo. Dobbiamo cogliere le occasioni. Sull’acqua ero contento della macchina, ma è difficile capire dove siamo sull’asciutto. E lo stesso vale per i nuovi pezzi: abbiamo provato tante cose, ma non ci siamo fatti un’idea chiara». Segreti Al mattino Alonso ha

colto il 3o tempo sull’asciutto con gomme medie, dietro alle

Lo spagnolo Fernando Alonso, 30 anni, in una pausa delle libere di ieri EPA

«

smaltimento dei fusi orari.

I nuovi pezzi? Li abbiamo provati, ma ancora non ci siamo fatti un’idea chiara FELIPE MASSA PILOTA FERRARI DAL 2006

McLaren di Button e Hamilton. Nel pomeriggio le Ferrari sono rimaste ai box quando la pista migliorava dopo il temporale, perciò il 20o posto (e il 12o di Massa) non è indicativo. In ogni caso, nulla sembra preoccupare Alonso. È al massimo, come mai in carriera. Merito della preparazione invernale a Lanzarote (al caldo) e in Val Gardena (in altura), curata da Fabrizio Borra ed Edoardo Bendinelli, che è anche suo cognato, e di un lavoro «a fasi» durante l’anno, che comprende l’allenamento neuromuscolare in palestra e lo

Superman Alonso è uno sporti-

vo instancabile. Capace in un giorno di andare in bici al mattino, nuotare al pomeriggio e poi di sera giocare a calcio con gli amici. Una specie di superman che pratica anche basket, sci, golf e squash, sempre con spirito vincente. È arrivato a fare uscite in bici di 160 km e a correre mezze maratone (21 km), tanto che vorrebbe fare un triathlon, dopo la cronometro disputata di recente con un gruppo di cicloamatori nelle Asturie. Il resto lo fa la sua incredibile forza mentale. Difficile non uscire distrutti dal confronto. Massa ci prova. E non si rassegna a un’altra stagione da «secondo» in Ferrari: «Quest’anno sono partito male e di più non posso chiedere. Ma in qualsiasi squadra, lotterò per il titolo, che sia la Ferrari o no». © RIPRODUZIONE RISERVATA

VENDITA DELLA FORMULA 1 LA PROCURA DI MONACO LO INDAGA, MISTERO SULLA SUA PRESENZA AL GP

Ecclestone verrà? Rischio arresto Secondo la Bild, Bernie potrebbe essere accusato di corruzione MARCO DEGL’INNOCENTI HOCKENHEIM

«Ecclestone sarà arrestato a Hockenheim?». Il titolo dell’edizione online della Bild ha gettato lo scompiglio nel paddock. Un titolo forse esagerato e allarmistico, ma la posizione del patron della F.1 davanti alla giustizia tedesca si sarebbe complicata nelle ultime ore.

Bernie Ecclestone, 81 anni XPB

Corruzione Si tratta della coda del processo da poco concluso a Monaco di Baviera, nel quale è stato condannato a 8 anni e mezzo per corruzione, evasione fiscale e malversazione l’ex banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky, reo confesso di aver accettato da Ecclestone 44 milioni di dollari in nero nel 2006 per la vendita della F.1 alla CVC. Martedì, rivelano i due quotidiani Süddeutsche Zeitung e Münchener Merkur, Gribkowsky avrebbe ripetuto l’accusa di essere stato corrotto da Ecclestone in un interrogatorio di otto ore e mezza davanti ai procuratori che conducono un’inchiesta parallela nella quale Bernie, finora, era inda-

gato come presunto sospetto di corruzione. Ora, invece, la procura starebbe procedendo «con gran velocità» ad acquisire gli elementi per trasformare la posizione di Bernie in accusato. L’ipotesi di un possibile mandato di cattura sembrerebbe però, allo stato, estrema. Bernie ha sempre accusato Gribkowsky di mentire, pur avendo ammesso il pagamento, giustificandolo però come un mezzo per bloccare il ricatto di svelare segreti al fisco inglese. Ecclestone aveva confermato la presenza a Hockenheim, ma i media tedeschi si chiedono se non preferirà star lontano dalla Germania. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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FORMULA 1 GP GERMANIA

Schumi si distrae e sbatte «Stavo parlando col box» Mercedes mezza distrutta, 400 mila e i danni: «Non ero concentrato» Giornataccia Rosberg: cambio k.o. e retrocessione di 5 posti in griglia MARCO DEGL’INNOCENTI HOCKENHEIM (Germania)

GP2 OGGI GARA-1

Van der Garde in pole position Onidi 4o di furbizia

La prima giornata del fine settimana del GP di Germania si è rivelata indigesta proprio ai più favoriti tra i piloti di casa. In particolare a Michael Schumacher. Quasi alla fine del 2o turno di prove, quello più martoriato allagato, la sua Mercedes è schizzata fuori pista all’entrata del Motodrome, per andare a schiantarsi con una decelerazione di 5 g, contro le protezioni. Nessun danno per Schumi, che ha ammesso la colpa: «Cose che succedono. Sono scivolato, è stato un mio errore. Non ero concentrato, poco prima parlavo alla radio con i box e sono andato sulla linea bianca che delimita la pista, scivolosa per la pioggia. Ma stavo andando bene e sul-

HOCKENHEIM — Sarà Giedo Van der Garde a scattare oggi dalla pole nella 1a gara GP2. Il 27enne olandese del Team Caterham ha preceduto di 12 millesimi il sempre più convincente inglese James Calado (Lotus GP), retrocesso però di 10 posizioni per un’infrazione nella precedente gara di Silverstone. In prima fila scatta quindi lo svizzero Fabio Leimer (Racing Engineering) davanti al sorprendere Nigel Melker (Ocean) e ad un ottimo Fabio Onidi (Coloni). 24enne milanese che ha sfruttato al meglio i 10 minuti centrali, prima che la pioggia aumentasse. Sesto Davide Valsecchi (Dams) davanti al leader Luiz Razia (Arden), 8o. La gara, alle 15.40, sarà trasmessa in diretta da RaiSport 2.

E Vettel ha parole di comprensione per il maestro: «La pista era molto scivolosa» l’asciutto ero veloce. Con simili condizioni non si può capire molto della macchina, ma bisogna trarne il meglio». Schumi si è scusato soprattutto con i suoi meccanici: «Mi dispiace per i ragazzi del box, che adesso dovranno sottoporsi ad un lavoro supplementare rispetto al previsto». In salita E non sarà stato un lavoro semplice, né di breve durata. La monoposto di Schumacher è uscita davvero malconcia dall’incidente: distrutta l’ala anteriore, entrambe le sospensioni anteriori e l’ala posteriore. Un danno stimato in almeno 400 mila euro, se si

S Maldonado «È stata una sessione difficile, io ho cercato di adattare il mio stile alla macchina: il bilanciamento è buono, in queste condizioni siamo competitivi»

S Crash! Michael Schumacher, 43 anni, guarda sconsolato la sua Mercedes sollevata dal carro attrezzi REUTERS

Rosberg Il compagno di squa-

dra del 7 volte iridato nel pomeriggio ha fatto il secondo miglio tempo, ma non se n’è troppo rallegrato: «Purtroppo dovremo sostituire il cambio della mia monoposto per un problema emerso dopo Silverstone e quindi riceverò cinque posizioni di penalizzazione in griglia: davvero un peccato per la nostra gara di casa». Vettel Sebastian ha avuto paro-

le di comprensione per Schumacher: «La pista era molto scivolosa. Difficile per tutti noi

valutare quello che ci avrebbe offerto la curva successiva. In queste situazioni uno prova a raggiungere il limite, ma quando ci si imbatte in un punto disgraziato come, credo, sia capitato a Michael, si può anche finire fuori pista. Peccato, però, senza la sospensione delle prove per quell’incidente avrei provato a migliorare il mio tempo». Anche il campione del mondo della Red Bull, che per la gara di casa sfoggia un casco dalla livrea completamente dorata, ha ammesso di aver tratto poche indicazioni dalle libere: «Al mattino, però, le McLaren erano molto veloci e noi non avevamo il loro pas-

Max è 14˚: «Non è la moto di Aragon» Marco 2˚: «La Bmw vibra tanto, guidare è dura»

volpi è spuntato il pizzetto sbarazzino di Davide Giugliano, 22enne già salito sul podio ad Assen (2o) e Misano (3o). Romano di borgata e campione Stock davanti alla promessa MotoGP Petrucci, sta facendo venire il mal di testa al compagno Carlos Checa, 5o. «Restare al vertice è più difficile che arrivarci ma comincio ad essere veloce in tutte le piste». © RIPRODUZIONE RISERVATA

È di Davide Giugliano, 22 anni, il primo acuto a Brno ALEXPHOTO

non era più la moto guidata ad Aragon (1o e 4o, n.d.r.), abbiamo problemi così grossi che Brno non mi ha dato il gusto di sempre». Melandri, 2o, non è messo tanto meglio «perché la Bmw vibra tantissimo, dopo 2 giri è difficile da controllare, pare quella di Misano (ritiro e un 4o, n.d.r.).

McLaren I due piloti del team

inglese, in effetti, nonostante le difficoltà del pomeriggio, sono rimasti molto soddisfatti, in particolare delle novità sulle loro vetture: «Abbiamo certamente fatto un passo avanti, anche se non possiamo dire ancora quanto grande», è stato il commento di Lewis Hamilton. Il redivivo Jenson Button, miglior tempo al mattino, ha confermato: «È stata una sessione davvero molto utile, ma certo se ci sarà la pioggia tornerà la lotteria». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Cairoli pensa alla fuga (m.z.) Dieci anni dopo la tra sferta che laureò campione del mondo 125 il francese Mickael Ma schio, il Mondiale cross torna in Russia, a Semigorje. L’11a prova sta gionale si corre su un inedito trac ciato a 400 km da Mosca, realizza to sulle rive del Volga, con terreno piatto e compatto ma non duro. A una settimana dalla vittoria in Let tonia, che lo ha riportato in vetta alla Mx1 con 12 punti di vantaggio su Clement Desalle (Suzuki), Anto nio Cairoli (Ktm) dopo aver risolto il guaio al polso sinistro, punta alla fuga. Questi gli orari delle gare con diretta tv su Sportitalia: 10, gara 1 Mx2; 11, gara 1 Mx1; 13, gara 2 Mx2; 14, gara 2 Mx1.

S Perez «Girare con le gomme da bagnato ci è servito molto in vista delle qualifiche: la macchina va bene e puntiamo a fare una tattica aggressiva»

Raikkonen «Credo che tutti abbiano notato le nostre novità. Peccato però per le condizioni atmosferiche che non ci hanno fatto girare con continuità

Mentre l’attività della Fonda zione Marco Simoncelli si espande attraverso l’operato della famiglia di Marco e della sua fidanzata Kate Fretti, su Facebook erano compar se due pagine non ufficiali con il no me della Fondazione intitolata a Mar co: «Fondazione Marco Simoncelli» e «Fondazione Marco Simoncelli 58». Papà Paolo mette in guardia: «Non sono pagine amministrate da noi, La Fondazione comunica esclu sivamente attraverso il sito internet www.marcosimoncellifondazione.it, aggiornato con assiduità relativa mente alla nostra attività in memo ria di Marco». Tra le ultime novità, quella dalla famiglia Orfei, che ha deciso di devolvere l’intero incas so dello spettacolo in programma questa sera a Misano Adriatico alla Fondazione. E dopo l’allarme lancia to da papà Paolo, ieri le due pagine Facebook non erano più attive.

SOSTITUZIONE IN MOTO2

Via Elias, ecco Torres Idillio finito tra Toni Elias ed il Team Aspar. L’ex campione del mondo della Moto2 è stato appie dato e sulla Suter di Martinez tor nerà Jordi Torres, ex campione di Spagna di categoria, che già nella formazione iberica l’anno scorso.

Civm Oggi dalle 9,30 a Colle San Marco (AP) prove ufficiali della 51a Coppa Paolino Teodori, 8a gara del Tricolore montagna, valida anche per il Challenge Internazionale e la Coppa Europa Fia; 190 i partenti.

Tribunale di Milano - sezione prima civile

Sorpresa Tra le due vecchie

PAOLO GOZZI BRNO (Repubblica Ceca)

so. Ma anche a Silverstone poi sono calate».

MONDIALE CROSS IN RUSSIA

Truffa su Facebook

S pensa che soltanto l’ala anteriore ne vale circa 200 mila.

Taccuino

FONDAZIONE SIMONCELLI

Roberto Chinchero

Biaggi e Melandri soffrono Giugliano esalta la Ducati

Comprimari La prima sessione asciutta, ma disturbata da pioggerella intermittente, non è stata l’antipasto della sfida mondiale Biaggi-Melandri. Il capofila (+48 punti) è sprofondato 14˚ con l’Aprilia «che

HANNO DETTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SUPERBIKE GP REPUBBLICA CECA

Il dramma di Denver ha avuto eco anche in Superbike. La Bmw ha infatti cancellato la promozione del film Batman prevista da stamane con Melandri e Haslam, che avranno la livrea abituale.

A

I tempi 1. Giugliano (Ducati) 1’59”452; 2. Melandri (Bmw) 1’59”545; 3. Laverty (Irl-Aprilia) 1’59"693; 4. Sykes (GB-Kawasaki) 1’59”850; 5. Checa (Spa-Ducati) 2’00”180; 6. Smrz (RCec-Ducati) 2’00”226; 7. Badovini (Bmw) 2’00”244; 8. Fabrizio (Bmw) 2’00”322; 14. Biaggi (Aprilia) 2’00”746; 19. Zanetti (Ducati); 20. Polita (Ducati); 23. Brignola (Bmw). In tv Così il GP su La7: oggi alle 11.20 qualifica 2 (differita); 15 Superpole; domani, 12 gara-1; 15.30 gara-2. Eurosport 2, oltre alla Sbk, offre Stock 1000 (10.30) e Supersport (13.30).

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di MILANO PRIMA SEZIONE CIVILE Il giudice dott.ssa Laura Massari ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I grado iscritta al n. r.g. 39722/2007 promossa da: ANGELO DOMENGHINI (C.F. DMNNGL41M25E422L), con il patrocinio dell’avv. GAGLIARDI STEFANO, elettivamente domiciliato in VIA MACHERONI, 17 20145 MILANO presso il difensore avv. GAGLIARDI STEFANO ATTORE contro LA GAZZETTA DELLO SPORT SOCIETA’ EDITRICIE A R.L. (C.F. 01150080156), con il patrocinio dell’avv. ROSSELLO CRISTINA, elettivamente domiciliato in Via Agnello, 18 20121 MILANO presso il difensore avv. ROSSELLO CRISTINA ELIO TRIFARI, RCS QUOTIDIANI SPA e CARLO VERDELLI (C.F. ), con il patrocinio dell’avv. VITALE GILBERTO e dell’avv. Alessandro Gabardini, elettivamente domiciliati in VIA BIGLI, 21 20121 MILANO presso il difensore avv. VITALE GILBERTO CONVENUTI Oggetto: Diritti della personalità (anche della persona giuridica) CONCLUSIONI: Le parti hanno concluso come da fogli allegati al verbale d’udienza 20.12.2011. Omissis P.Q.M. Il giudice, definitivamente pronunciando sulle domande delle parti, in parziale accoglimento delle domande attoree, ogni altra domanda respinta, così provvede: - rigetta ogni domanda proposta nei confronti de La Gazzetta dello Sport Società Editrice a r.l.; - condanna l’attore al pagamento in favore della convenuta La Gazzetta dello Sport Società Editrice a r.l. delle spese del presente giudizio che si liquidano in complessivi € 5.390,00 (€ 1.930,00 per diritti ed € 3.490,00 per onorario) oltre accessori; - accerta e dichiara la natura diffamatoria, lesiva dell’onore e della reputazione dell’attore Angelo Domenghini, dell’articolo apparso in data 14.3.2007 sul quotidiano La Gazzetta dello Sport (pag. 38) dal titolo “La chanteuse di Angelillo e la lolita di Domenghini” nella parte riportante notizie a lui relative; - condanna i convenuti Elio Trifari, Carlo Verdelli e RCS Quotidiani s.p.a. in via fra loro solidale al risarcimento dei danni non patrimoniali in favore dell’attore Angelo Domenghini nella misura di € 25.000,00, oltre interessi legali dalla data di deposito della presente sentenza al pagamento; - condanna il convenuto Elio Trifari al pagamento in favore dell’attore Angelo Domenghini della somma di € 3.000,00 ex art. 12 L. n. 47/1948; - dispone la pubblicazione del dispositivo della presente sentenza, per una volta, con gli stessi caratteri dell’articolo, sul quotidiano La Gazzetta dello Sport a cura e spese dei convenuti Elio Trifari, Carlo Verdelli e RCS Quotidiani s.p.a. entro trenta giorni dalla notificazione della presente sentenza, autorizzando sin da ora l’attore, ove tale ordine non fosse adempiuto nel termine indicato, a provvedere direttamente a tale pubblicazione ponendo a carico dei predetti convenuti in solido le relative spese; - condanna i convenuti Elio Trifari, Carlo Verdelli e RCS Quotidiani s.p.a al pagamento in favore dell’attore delle spese del presente giudizio che si liquidano in complessivi € 5.918,00 (€ 528,00 per spese, € 1.930,00 per diritti ed € 3.490,00 per onorario) oltre accessori. Milano 6 giugno 2012 Il giudice Laura Massari


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99˚ TOUR DE FRANCE 18ª TAPPA

L’UOMO JET Urlo Cavendish firmato Wiggins «Regalo per te» Spaventosa volata dell’iridato dopo un Tour da gregario per Wiggo. Che ha ricambiato, lanciandolo DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI BRIVE-LA-GAILLARDE (Francia)

Ora: o mai più. Ora: ai 300 metri. Ora: per catturare quelli che, davanti, se la filano al traguardo. Cavendish sgasa, sgomma e comincia la volata più lunga della vita, una volata così lunga che è insolita, è strana, è un’accelerazione, è uno slalom, è un’avventura, è una storia. Ed è da ricordare. Sfila dalla ruota Impey, Goss, Sagan e Farrar. Inghiottisce Vinokourov, Hansen e Paolini. Si lancia all’inseguimento di Sanchez e Roche. Si nutre della loro scia. Poi li sorpassa a destra, a testa bassa, rabbiosamente. Una tigre famelica e finalmente saziata. Gli avversari sono sconsolati, rassegnati, depressi. Paolini scuote la testa, Sanchez smette addirittura di pedalare. Knock out.

Dopo l’arrivo, l’abbraccio tra Cavendish, 27 anni, e Wiggins, 32 BETTINI

TIGRE Mark Cavendish, così,

non si era mai visto. Il giorno di riposo, nella conferenza-stampa della Sky, sembrava una tigre, ma in gabbia. Schiumava ira, sognava vendetta. Inerte come una Ferrari rimasta a secco, impotente come una Ducati prigioniera in garage. Lui, il re dei corridori, e di quella giungla dei corridori che sono i velocisti. Lui, il più veloce del pianeta Terra, costretto a trasformarsi in sherpa, in husky, in mulo. Lui, il protagonista, il mattatore, il

La maglia gialla con François Hollande, presidente francese AFP

campione del mondo, che si carica di borracce, che rinuncia al duello con Greipel, alla sfida con Sagan. Fino a ieri mattina quando, alla riunione della squadra, prega i compagni: «Datemi una possibilità». Aggiunge: «Please», per favore. La risposta è: vediamo. Nella fuga entra Boasson Hagen, un altro di quei compagni sacrificati, da cacciatore di tappe a tagliatore di aria. Ma la fuga si sfalda, i fuggitivi si sbriciolano, finché ai -2 Wiggins, la maglia gialla in persona, e lo stesso Boasson Hagen s’incaricano di tirare la volata a Cavendish. Ed è lì, l’ora: o mai più. E’ lì, l’ora: ai 300 metri. Ed è lì,

l’ora: la volata più lunga della vita, forse anche la più spettacolare, inimmaginabile, indimenticabile. All’inizio i giudici assegnano 1" fra Cavendish e il resto del mondo, a sancire la vittoria per distacco, poi lo ritirano, forse timorosi di offendere i battuti per manifesta inferiorità. Fuoco Per Cavendish è la vittoria numero 2 in questo Tour, la numero 22 nei suoi sei Tour (e raggiunge André Darrigade, che però collezionò anche 16 maglie gialle), la numero 89 della carriera, più altre quattro cronosquadre. Cifre da numero 1. Se si pensa che soltanto

cinque anni fa, quando era neoprofessionista, i direttori sportivi si riunirono per trovare il modo di fargli almeno finire le corse dentro il tempo massimo, bisogna ammettere che il missile di Man ne ha fatta di strada. Da bullo a fuoriclasse, da mina vagante ad ambasciatore parlante. Ma dentro ha sempre fuoco, fame, febbre. Il pugno roteato in aria, l’urlo cacciato alla folla, lo sguardo lanciato agli avversari, ma anche l’abbraccio a Wiggins: istinto animalesco allo stato puro. «Sapevamo che il finale era pericoloso — ha spiegato Wiggins —, e quando abbiamo capito che si poteva arrivare in gruppo, abbiamo deci-

so di lavorare per Mark. Tirargli la volata è stato il mio regalo per ringraziarlo per quello che ha fatto qui al Tour per me». Presidente Qui anche la storia

vive alla giornata. Quella di Cavendish ha già due scadenze: la prima, domani, a Parigi, una passeggiata a 70 all’ora lungo i Campi Elisi, la seconda, fra una settimana, a Londra, per l’Olimpiade. Intanto ieri, sul podio, anche il presidente della Repubblica francese François Hollande ha reso omaggio a Sua Maestà Cavendish. Fra capi di Stato, un’affettuosa cerimonia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

oggi la crono

Nibali, 53 chilometri per festeggiare il podio

DAL NOSTRO INVIATO

IL PERCORSO TRACCIATO DA ALTE VELOCITA’

BRIVE-LA-GAILLARDE (Francia)

Cinquantatrè chilometri e mezzo. Piatti. Freschi. E non decisivi. Perché stavolta tutto sembra già deciso. La crono finale da Bonneval (una delle cento «piccole Venezie del Nord») a Chartres (la sua Notre Dame è considerata l’Acropoli di Francia) servirà solo a consacrare il podio: Wiggins, Froome e Nibali. L’incertezza vale ancora soltanto per il quarto posto: il fiammingo Van den Broeck vanta un tesoro di 2’37" sullo

statunitense Van Garderen, ma Van Garderen è più forte contro il tempo. Evans, campione uscente, è solido al sesto posto, invece rischiano Zubeldia e Rolland, settimo e ottavo. Le altre maglie sono già attribuite a Sagan (verde, a punti), Voeckler (pois, montagna) e Van Garderen (bianca, giovani). E probabilmente anche quella a squadre, perché RadioShack ha 14’05" di vantaggio su Sky. La prima crono al Tour risale al 1934, si andava da La-Roche-sur-Yon a Nantes, era lunga 90 km, fu vinta da Antonin Magne in poco più di due ore e

mezza, poi Magne vinse anche la classifica generale. Nello spirito di Henri Desgrange, la crono individuale — che lui chiamava «corsa a partenze separate» — per i corridori doveva intendersi come una punizione. Per Wiggins e Froome non sarà una punizione, ma l’occasione per vincere la tappa e magari stabilire una gerarchia reale, stradale. «A questo punto — spiega Nibali — le energie rimaste sono contate. Affronterò la corsa come sempre: dando tutto». Il modo migliore per definire e onorare il suo valoroso terzo posto. Vincenzo Nibali, 27, è terzo BETTINI

past.


SABATO 21 LUGLIO 2012

D Paolini supera numeri& STATISTICHE

«Ragazzi, vi prego, datemi una possibilità» Cannonball rivela la richiesta al team «La vittoria vale tantissimo. Avete visto Bradley? Ha fatto curve pazzesche»

Cavendish, se l’aspettava di vincere questa tappa?

«Lo avevo detto questa mattina ai miei compagni: "Per favore, portatemi allo sprint, datemi una possibilità di vincere". Mi hanno risposto che avrebbero fatto tutto il possibile ed è esattamente così che è andata. Quest’anno ho avuto meno opportunità, per questo i successi valgono di più». Che sensazione è avere la maglia gialla a disposizione?

«Anche io ho una casacca importante, quella del campione del mondo... Bradley è stato fantastico, non so se in televisione si sia visto ma nelle curve ha fatto dei numeri pazzeschi. Boasson Hagen era in fuga, mi ha potuto aiutare solo nel finale e io a un certo punto avevo perso la sua ruota, mi sono ritrovato dietro a Sieberg. Quando ho visto il traguardo, ho aperto il gas a tutta, altrimenti non ce l’avrei fatta». Che cosa significa il successo in vista dell’Olimpiade?

Vittoria per distacco: il 2˚ successo al Tour 2012, dopo Tournai BETTINI

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DAL NOSTRO INVIATO

CIRO SCOGNAMIGLIO BRIVE-LA-GAILLARDE (Francia)

Quel cameraman era al posto giusto nel momento giusto, ma ha rovinato tutto. Mark Cavendish e Bradley Wiggins si stavano abbracciando come due fratelli, quando «Wiggo» è stato urtato sulla spalla dalla telecamera e il malcapitato si è beccato da entrambi una serie di male parole. Mai disturbare un momento intimo, seppur in mondovisione, e specie se si tratta della maglia gialla e del campione del mondo. Se di Cavendish in questo Tour è stato detto che

«

Non sto finendo il Tour sulle ginocchia. E adesso voglio vincere per la 4ª volta a Parigi

vederlo in versione gregario è stato simile a schierare Wayne Rooney terzino, allora ieri «Cannonball» è tornato alla grande al centro dell’attacco. Quella volata è stata spettacolare come quel gol in rovesciata che il centravanti del Manchester United segnò l’anno scorso ai cugini del City.

«Tantissimo. C’era un discreto dislivello, un po’ di vento in faccia, uno strappo a dieci chilometri dall’arrivo. Ho potuto risalire il gruppo, recuperare e disputare lo sprint. E’ evidente che la cosa mi dia fiducia. Ho mostrato che ho sempre la mia punta di velocità, che non sto finendo il Tour sulle ginocchia. Per me è normale arrivare alla fine di questa corsa che amo, avere la possibilità di vincere per la quarta volta di fila sui Campi Elisi». Non può negare però che non sia stata una corsa difficile. E’ stato sacrificato perché Wiggins e Froome lottavano per la classifica.

«Sapevo che sarebbe stato così, e io sono onorato di fare parte di una squadra del genere. Abbiamo il primo e il secondo della generale, abbiamo vinto quattro tappe e possiamo arrivare a sei. Tutti insieme stiamo facendo grandi cose».

VIDEO CON SAGAN VANOTTI, NIBALI. HIGHLIGHTS E LIVE Sul nostro sito, rivivete con gli highlights la 19ª tappa del Tour e riguardate l’impressionante volata vincente di Mark Cavendish a Brive-LaGaillarde. Inoltre le videointerviste dei nostri inviati ad Alessandro Vanotti («Nibali avrebbe avuto bisogno di più montagna), Peter Sagan e Danilo Hondo . Inoltre, potete seguire la diretta live

Sagan in verde Voeckler a pois Maglie già assegnate ARRIVO 1. Mark CAVENDISH (Gb, Sky) 222,5 km in 4.54’12", media 45,4 km/h; 2. Matthew Goss (Aus, Orica); 3. Peter Sagan (Svk, Liqugas); 4. L.L. Sanchez (Spa); 5. Roche (Irl); 6. Farrar (Usa); 7. Bozic (Slo); 8. Hinault (Fra); 9. Impey (Rsa); 10. Dumoulin (Fra); 11. Greipel (Ger); 12. J.J. Haedo (Arg); 13. Boasson Hagen (Nor); 14. Klöden (Ger); 15. De Kort (Ola) a 4"; 16. Paolini; 19. Wiggins (Gb); 20. Marcato; 22. Froome (Gb); 27. Nibali; 28. Vinokourov (Kaz); 35. Evans (Aus); 40. Van Garderen (Usa); 51. Scarponi a 16"; 63. Valverde (Spa); 64. Gilbert (Bel); 73. Gia. Caruso; 77. Marzano a 33"; 80. Basso a 4"; 84. Malacarne a 1’11"; 88. Oss a 1’52"; 100. Voeckler (Fra) a 2’11"; 118. Stortoni a 4’42"; 119. Quinziato; 130. Leiphei-

DAL NOSTRO INVIATO

BRIVE-LA-GAILLARDE (Francia)

Pensa a Parigi, ma soprattutto a Londra. Luca Paolini non è appena entrato in un’agenzia di viaggi, ma dopo la lunga fuga da lontano di cui è stato protagonista ieri ha detto due cose: la prima, «Proverò a fare lo sprint anche sui Campi Elisi, perché anche già soltanto averne l’opportunità è un privilegio»; la seconda, «Adesso so che sono pronto per la prova in linea dei Giochi Olimpici, sabato prossimo». Ruolo Il comasco della Katusha, bronzo iridato a Verona 2004, si getterebbe nel fuoco per Paolo Bettini, che lo ritiene fondamentale per «esperienza, visione di corsa e non solo». Il raduno azzurro è stato fissato per martedì pomeriggio a Cavenago di Brianza (Milano): Paolini troverà Nibali, Modolo, Paolini, Pinotti e Trentin. Mercoledì ultimo allenamento «lungo», giovedì la partenza per Londra. «Non è un caso — spiega Paolini, 35 anni — che in questo Tour mi sia messo alla prova nelle tappe che superavano i duecento chilometri. Stavolta ero entrato in una bella fuga, con gente forte. Avevo visto che Vinokourov aveva un’ottima gamba, è uno regolare, ogni tanto mi metteva in crisi e dovevo tirare il fiato, ma sono tattiche di gara. Ci hanno ripreso nel finale, Cavendish dalla sua ha avuto anche il lavoro di altre squadre. La condizione c’è e non sarà un problema mantenerla fino al 28. La Gran Bretagna sarà la Nazionale di riferimento, io qui ho visto molto in forma gli australiani». Moser E a proposito di uomini in forma, a Paoli-

«Ho un contratto di tre anni con questa squadra». © RIPRODUZIONE RISERVATA

ci.sco.

La rivedremo al Tour con Sky anche nel 2013?

mer (Usa) a 7’50"; 136. Canuti; 144. Vanotti a 8’54"; 153. Langeveld (Ola) a 12’32". CLASSIFICA 1. Bradley WIGGINS (Gb, Sky) 83.22’18"; 2. Chris Froome (Gb, Sky) a 2’05"; 3. Vincenzo Nibali (Liquigas) a 2’41"; 4. Van den Broeck (Bel) a 5’53"; 5. Van Garderen (Usa) a 8’30"; 6. Evans (Aus) a 9’57"; 7. Zubeldia (Spa) a 10’11"; 8. Rolland (Fra a 10’17"; 9. Brajkovic (Slo) a 11’; 10. Pinot (Fra) a 11’46"; 11. Roche (Irl) a 12’54"; 12. Klöden (Ger) a 14’05"; 13. Horner (Usa) a 14’22"; 14. Sörensen (Dan) a 18’46"; 15. Menchov (Rus) a 22’54"; 16. Monfort (Bel) a 24’24"; 17. Egoi Martinez (Spa) a 25’32"; 18. Rui Costa (Por) a 29’51"; 19. Vorganov (Rus) a 33’07"; 20. Valverde (Spa) a 33’50"; 21. Coppel (Fra) a 36’11"; 22. Casar (Fra) a 41’59"; 23. Rogers (Aus) a 48’57"; 24. Scarponi a 52’48"; 25. Basso a 54’29"; 26. Voeckler (Fra) a 55’08"; 29. Cobo (Spa) a 1.02’17"; 30. P. Velits (Svk) a 1.03’08"; 31. Leipheimer

Luca Paolini, 35 anni, bronzo al Mondiale 2004 BETTINI

ni non è certo sfuggito il recente dibattito «italiano»: perché in Nazionale non c’è Moreno Moser, di recente vincitore del Giro di Polonia? «E’ sbocciato subito, ma il lavoro del commissario tecnico andava avanti da tempo, su uomini esperti e forse più a abituati anche a distanze lunghe. Sono sicuro che per come siamo fatti in Italia, se ci fosse stato Moser se ne sarebbe discusso comunque. Questo gruppo ha tutto per far bene». Le prove olimpiche sono in programma sabato 28 (gara in linea, 250 km) e mercoledì 1˚ agosto (44 km).

la guida / diretta su RaiSport 2 ed Eurosport dalle 14 Wiggins litiga con un cameraman

l’ultimo test «Italia pronta» Fedelissimo del c.t. Bettini, è andato in fuga per provarsi Da martedì azzurri in ritiro

LUCA BETTINI

Gazza

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IL REGISTA DELLA NAZIONALE

22a TAPPA IN FRANCIA La gioia di Mark Cavendish, 27 anni: 22ª tappa dal 2008. A sinistra, l’Airbus 380 con la Pattuglia acrobatica francese: la tappa è partita da Blagnac (Tolosa), sede di Airbus. A destra, Cavendish gregario e Mario Cipollini, ultimo a vincere sul traguardo di ieri nel 1998

Gazzetta.it

LA GAZZETTA DELLO SPORT

S Peter Sagan, slovacco, 22 anni BETTINI

(Usa) a 1.06’48"; 32. Vinokourov (Kaz) a 1.08’24"; 36. Gia. Caruso a 1.21’47"; 42. Gilbert (Bel) a 1.32’42"; 43. Sagan (Svk) a 1.33’12"; 59. Malacarne a 1.49’56"; 65. Marcato a 2.01’54"; 67. Stortoni a 2.03’59"; 76. Marzano a 2.13’26"; 105. Canuti a 2.49’09"; 111. Paolini a 2.51’05"; 112. Oss a 2.51’37"; 113. Quinziato a 2.52’03"; 114. Vanotti a 2.54’05"; 142. Cavendish (Gb) a 3.21’47"; 153. Engoulvent (Fra) a 3.49’09". LE ALTRE MAGLIE — Verde (classifica a punti): 1. Peter Sagan (Slo, Liquigas). Pois (montagna): 1. Thomas Voeckler (Fra, Europcar). Bianca (giovani): Tejay Van Garderen (Usa, Bmc).

S Thomas Voeckler, 33, francese BETTINI

OGGI 19ª tappa, Bonneval-Chartres, 53,5 km, cronometro individuale. Domani 20ª e ultima tappa, Rambouillet-Parigi Campi Elisi, km 120. IN TV diretta su RaiSport 2 dalle 14; Rai3 dalle 15; Eurosport dalle 14.

DOPING PER UN DIURETICO

Conferma alle controanalisi Frank Schleck positivo «Ma io sono innocente» Dalle controanalisi arriva la conferma: Frank Schleck è positivo a un diuretico, lo Xipamide, nella 13ª tappa del Tour, sabato 14 a Cap d’Adge. L’Uci ha chiesto alla federazione lussemburghese l’apertura di un procedimento disciplinare contro il maggiore dei fratelli Schleck, che si difende: «Sono innocente». VAL D’AOSTA: VOLA JUNGELS — (f. bocca) Segnatevi questo nome: Bob Jungels. E’ lussemburghese, ha 19 anni, corre per la Leopard Trek e ad Antey St.André ha vinto la tappa regina del Giro della Val d’Aosta (Aru leader) arrivando da solo con 6’ dopo una fuga di 70 km. Quest’anno ha vinto la Roubaix under 23, nel 2010 iridato junior crono. Oggi 5ª tappa, Aigle (Svi) Chatel (Fra), km 142.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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OLIMPIADI LONDRA -6

AUSTRALIA E GIAPPONE

Uomini in business donne no: proteste La decisione di Giappone e Australia di far volare gli uomini in business class e le donne in eco nomy ha suscitato polemiche. «Do

veva essere il contrario», dice Ho mare Sawa, giocatrice Fifa del 2011: «Anche come età siamo più vecchie». Stessa cosa per le nazio nali aussie di basket donne, argento agli ultimi 3 Giochi. Giustificazione: accordi perfezionati da molti anni. Infine, gli atleti del Bahrain non os serveranno il digiuno del Ramadan.

BOXE SECONDOGENITO

Felicità Cammarelle E’ nato il figlio Davide (i.m.) Fiocco azzurro in casa del campione olimpico dei supermassimi Roberto Cammarelle, impegnato ad Assisi

nello stage di rifinitura della preparazione per Londra con gli altri azzurri insieme a Irlanda e Azerbaigian. E’ nato Davide, il secondogenito. Intanto il presidente Franco Falcinelli, che ricoprirà il ruolo di delegato tecnico (prima volta di un italiano) pronostica «due medaglie».

Coe apre le porte «Siamo pronti a inaugurare una nuova era» Il presidente del comitato organizzatore: «Sforato il budget ma per il bene della città» GIANNI MERLO LONDRA

Sebastian Coe, ora Lord, sta affrontando gli ultimi 50 metri della gara più importante: l’Olimpiade a casa sua. Sta vivendo la tensione interna che brucia l’anima nel finale di una competizione, quando l’acido lattico comincia ad avvelenare i muscoli e ogni respiro raschia la gola infiammata. Seb è pallido, tirato, ma in questi anni di politica e di amministrazione dello sport, sembra avere imparato a distendere i nervi quando questi si arricciano per gli imprevisti. Incubo E gli imprevisti sono normali alla vigilia di un’Olimpiade. Quando era atleta il suo incubo era Steve Ovett, l’altro grande miler della storia. Adesso l’incubo, l’ultimo che ha popolato la sua notte ieri, è quello dello sciopero annunciato dal personale addetto al controllo dei passaporti agli aeroporti proprio il 26 luglio, la vigilia dell’apertura dei Giochi. Anche le ferrovie potrebbero vivere alcuni giorni di turbolenza pesante. Tutto è stato innescato dallo scandalo scoppiato quando l’agenzia, che doveva curare la preparazione dei 12.000 addetti alla sicurezza, ha detto di non essere in grado di mantenere l’impegno sottoscritto e il fatto che il contratto prevedeva un esborso di 500 milioni di euro ha fatto imbestialire quei lavoratori a cui sono chiesti solo sacrifici.

Lord Coe, lei si è trovato nel bel mezzo di tempeste annunciate o improvvise e quindi più difficili da gestire?

«Prima di tutto spero che venga trovata una soluzione, poi aggiungo che si può dire che queste situazioni critiche hanno fatto, fanno e faranno parte di ogni orga-

nizzazione olimpica. Il resto è tutto sotto controllo, non c’è più molto da fare. Siamo riusciti a recuperare anche le situazioni più difficili e complicate. Dobbiamo solo non perdere la concentrazione e curare gli ultimi particolari». Il problema della sicurezza è stato risolto? Come mai vi siete trovati nella condizione di dovere richiamare l’esercito?

«Abbiamo dovuto affrontare un’emergenza perché sono cambiati i numeri di coloro che devono curare la sicurezza, ma è stata trovata subito una soluzione eccellente. I militari che sono impegnati nei vari — chiamiamoli — check point sono eccezionali, professionisti di altissimo livello. Il nostro esercito è conosciuto come il migliore al mondo e loro lo stanno dimostrando ancora una volta. Sono entrati subito nella spirito olimpico. La sicurezza è garantita». In questo lungo cammino verso i Giochi i costi sono lievitati tantissimo. Lei cosa consiglie-

rà a chi dovrà organizzare le prossime Olimpiadi per evitare di finire in ginocchio e vivere un gramo decennio post-olimpico?

«Prima di tutto voglio chiarire che il nostro costo è salito a più 9 miliardi di sterline (quasi 12 miliardi di euro, ndr.) perché il 70% del denaro è stato speso nella bonifica dei terreni e dei corsi d’acqua di quell’area di East London che abbiamo recuperato per creare l’Olympic Park. Si è trattato di un grande investimento per il futuro». Ma questo basta a giustificare una spesa simile?

«Sì, a un patto: che siano state create, e sono certo che sia così, le premesse per un futuro diverso e migliore per coloro che vivono e quelli che andranno a vivere in quell’area. E’ stato fatto un investimento sociale e dopo l’Olimpiade dovremo vigilare affinché tutto il programma posto in essere sette anni fa possa dare i frutti, che erano alla base dell’intero progetto. Se una città intende avere l’onore e l’onere di or-

« « «

Polemiche e imprevisti fanno parte dei Giochi. Recuperate situazioni difficili

Le spese in eccesso si giustificano col futuro migliore di chi vive qui»

Niente pronostici ma spero che Rudisha vinca gli 800 col record del mondo

ganizzare i Giochi, deve avere ben chiaro il concetto che queste queste due settimane di gare a cui si sommano quelle della Paralimpiade sono solo la fase inaugurale di una nuova era, non l’atto finale. Chi non pensa a quanto deve essere lasciato alle nuove generazioni, deve abbandonare subito il progetto, perché questo significherebbe gettare risorse enormi dalla finestra, un suicidio». L’ultima polemica ha riguardato l’accorciamento, dicono per motivi di sicurezza, della cerimonia d’apertura.

«La sicurezza non c’entra nulla. Il regista, Danny Boyle, con cui lavoro a stretto contatto e trovo assolutamente geniale, ha deciso di tagliare un piccolo segmento dello spettacolo, perché l’ha valutato meno calzante del resto. Nessuno l’ha costretto al taglio per paura di fare troppo tardi». Questi Giochi hanno cambiato anche lei?

«Cambiato no, arricchito nello spirito sì. Ho imparato

tante cose. Ho riscoperto la passione della nostra gente così generosa. E’ stato un lavoro duro, ve lo assicuro, ma esaltante perché è rivolto ai giovani. Spero proprio che quanto abbiamo fatto porti la gioventù a ripopolare gli stadi, le palestre, le piscine. Sarà quello che ci dirà se abbiamo agito bene. Spero poi di potere portare questa esperienza nel mondo dell’atletica, dove sono nato, e che ha bisogno di novità per rilanciarsi». Come pensa finiranno i duelli Bolt-Blake e Phelps-Lochte?

«Non faccio pronostici, ma Bolt e Phelps possono godere del vantaggio di avere l’esperienza del successo ai Giochi precedenti, come era capitato a me a Los Angeles nel 1984 dopo l’oro di Mosca. Però ammetto di essere molto interessato a seguire il kenyano Rudisha negli 800 metri, la mia gara. Mi piacerebbe vederlo vincere con il nuovo record mondiale. Lui è l’ottocentista perfetto». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’EX MEZZOFONDISTA DA OLIMPIONICO A MOSCA AD AMBASCIATORE E TEDOFORO 1

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1. All’aeroporto di Heathrow, Sebastian Coe (a sinistra) e Craig Reedie (destra), presidente del comitato olimpico inglese, danno il benvenuto al presidente del Cio Jacques Rogge, sbarcato ieri a Londra. 2. Primo agosto 1980, Olimpiade di Mosca: Coe vince la finale dei 1500 davanti al tedesco dell’Est Straub e al connazionale Ovett 3. Coe tedoforo per le strade di Sheffield lo scorso 25 giugno REUTERS-AP

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SABATO 21 LUGLIO 2012

TENNIS NELLA FRANCIA

Monfils non ce la fa Ora c’è Benneteau Gael Monfils non ce la fa e getta la spugna. Ancora alle prese con un infortunio al ginoc chio rimediato al torneo di Nizza

e che lo ha costretto a saltare Ro land Garros e Wimbledon, il tenni sta francese, attualmente nume ro 17 del mondo, ha dato forfeit per i Giochi di Londra. Al suo posto è stato convocato Julien Benneteau, che giocherà sia il singolare sia, poi, il doppio con Richard Gasquet.

LA POLEMICA

Phelps, la cuffia e la bandiera limitata Michael Phelps esprime il suo disappunto via twitter sulla cuf fia che avrà limitazioni per i colori della bandiera Usa (solo su un lato):

la scheda

Sebastian Coe, 55 anni, davanti al Ponte di Londra GETTY

ORO SUI 1500 A MOSCA E L.A. CON OVETT E CRAM DOMINO’ IL MEZZOFONDO ANNI 80

Sebastian Coe è nato a Chiswick (Londra) il 29 settembre 1956. Uno dei più grandi mezzofondisti di sempre, ha vinto l’oro sui 1500, e due argenti sugli 800, stabilendo inoltre otto record del mondo (più tre indoor). Negli anni 80, assieme ai connazionali Steve Ovett e Steve Cram, ha dominato il mondo del mezzofondo. Dopo il ritiro è entrato in politica col partito conservatore, venendo eletto al Parlamento dal ’92 al ’97. Nel 2007 è stato eletto vicepresidente della federazione atletica leggera inglese. Con l’assegnazione dei Giochi 2012 a Londra, è diventato presidente del comitato organizzatore, dopo essere stato a capo di quello promotore. Nel 2006 è stato nominato Knight Commander of the Order of the British Empire, dopo che nel 2000 era stato premiato con l’onorificenza di Barone a vita, ragion per cui il suo cognome è oggi preceduto dal titolo Lord.

CERIMONIA D’APERTURA DOPO IL FORFEIT DI NADAL

La Spagna sceglie Pau Gasol primo cestista portabandiera L’ala dei Lakers: «Uno dei momenti più belli della mia carriera». Usa: tocca a Bryant? MASSIMO ORIANI

Magari non vincerà l’oro, visto che per salire sul gradino più alto del podio dovrà battere gli Stati Uniti dell’amico/nemico Kobe Bryant, ma comunque vada a finire sul parquet, l’Olimpiade di Pau Gasol sarà memorabile. Il cestista dei Los Angeles Lakers è stato infatti selezionato come portabandiera della Spagna alla cerimonia d’apertura dei Giochi di Londra 2012 dopo il forfait per infortunio di Rafa Nadal. Appena appresa la notizia, Pau ha espresso su Twitter la sua soddisfazione: «Sono molto felice, è uno dei momenti più belli della mia carriera, ringrazio la federbasket e il comitato olimpico». I velisti Iker Martinez e Xabi Fernandez venivano dati come favoriti per sostituire Nadal, ma si sono autoesclusi non volendo interrompere la preparazione per le regate che peraltro si svolgono a Weymouth, a oltre 200 km da Londra. Scelta unanime «Come lo era

stata per Nadal, la scelta di Pau è stata unanime» ha spiegato ieri Alejandro Blanco, presidente del comitato olimpico spagnolo. Il palmares di Pau lo rende sicuramente degno portabandiera: con la Nazionale che dal 2009 è allenata da Sergio Scariolo, ha infatti vinto,

«Eravamo abituati ad avere la no stra bandiera sulla parte anterio re della cuffia e su quella posterio re ma per qualche ragione non possiamo farlo più. Qualcuno ci spieghi perché». Le indicazioni so no state emesse dalla Fina lo scor so anno e sono state incluse nelle regole Cio per Londra a maggio.

4

oltre all’argento di Pechino, l’oro al Mondiale 2006 e agli Europei 2009 e 2011, ai quali aggiunge l’argento del 2003 e 2007 e il bronzo continentale del 2001. Senza dimenticare ovviamente i due anelli di campione Nba con i Lakers del 2009 e 2010, primo spagnolo a conquistare il titolo dei pro’ americani. Nel 2008 a Pechino era stato il canoista David Cal a portare la bandiera spagnola nella cerimonia d’apertura. Gasol è il primo cestista iberico a cui tocca il grande onore e anche, per ora, l’unico tra tutti i portabandiera di Londra 2012, anche se sono moltissime le nazioni che ancora non hanno reso nota la scelta. E gli Usa? Tra queste, gli Stati Uniti d’America. In rete le indiscrezioni e le previsioni sembrano restringere la rosa a 4-5 atleti: il nuotatore Michael

Phelps, 14 medaglie d’oro in carriera; la tennista Venus Williams, alla quarta Olimpiade; la nuotatrice Natalie Coughlin, già a quota 11 medaglie conquistate ai Giochi e con altre due diventerebbe la donna più medagliata nella storia degli Usa, o ancora Karen O’Connor, l’amazzone che a 54 sarà la più anziana atleta stelle e strisce a Londra. Kobe Ma l’idea più affascinante è quella che affiancherebbe a Pau Gasol — idealmente — il compagno di squadra Kobe Bryant, oro a Pechino con la Nazionale di coach Krzyzewski e a quasi 34 anni (li compirà ad agosto) sicuramente all’ultima Olimpiade. Dopo le delusioni delle ultime due stagioni, per i Lakers sarebbe una piccola rivincita a cinque cerchi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SCOMMESSE

Già puntati 500.000 e Più di 34 medaglie e 7 ori per l’Italia. Sono le prime indicazio ni che arrivano dalle scommesse olimpiche con circa 500 mila euro già puntati.

L’ARRIVO ALLA TORRE DI LONDRA

I NUMERI

1

Chilometro Nel suo percorso la torcia è passata a non più di 1 km dalle residenze del 95% degli inglesi

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Giorni La fiaccola è partita il 10 maggio da Olimpia e concluderà il suo percorso nello Stadio Olimpico 79 giorni dopo, il 27 luglio

AGADARCO

Spettacolo torcia 8000 Scende dal cielo in mano a un marine Tedofori La torcia passerà dalle mani di 8000 tedofori. Ottomila sono anche le miglia (12.874 km) percorse complessivamente dalla torcia

La lunga parata C’è già stata

DAL NOSTRO INVIATO

GENNARO BOZZA LONDRA

Tu scendi dalle stelle. E il 20 luglio diventa la notte di Natale. Con tanto di angelo, il marine Martyn Williams, che, senza ali ma appeso a un elicottero della Royal Navy con una robusta corda, porta la moderna «stella cometa», la fiamma olimpica, su quella che, pur con tutti gli sforzi, non può essere paragonata a una capanna, la Torre di Londra. Gli inglesi scelgono la via più spettacolare e sorprendente per lanciare la volata verso i Giochi. Alle 8 di sera, la stessa ora tra 6 giorni comincerà la cerimonia inaugurale, ecco arrivare dal cielo il simbolo vivo dell’Olimpiade, il fuoco che appare come un cuore pulsante, rinchiuso in una lanterna e custodito come il Sacro Graal. La lunga volata L’atmosfera è

Pau Gasol, 32 anni, in amichevole contro il francese Rony Turiaf AP

LA GAZZETTA DELLO SPORT

solenne, un Commando della Marina Reale accoglie la lanterna, due tedofori le fanno compiere un giro attorno alla Torre e la consegnano al sindaco di Londra, Boris Johnson. E’ una drammatizzazione che avviene in un posto speciale, ma dai significati controversi. La Torre, in realtà, è un castello, sulla riva nord del Tamigi, vicino al più famoso simbolo di Londra, il Ponte. Servì anche da prigione per personaggi storici, come Anna Bolena, e per un certo Guy Fawkes che ha ispirato il fumetto e il film «V per Vendetta», con la sua maschera usata nelle manifestazioni di protesta contro il potere. Qui si trovano le medaglie olimpiche, cui fa compagnia per una notte la fiamma. Stamattina, alle 7.21, la partenza per un percorso di 200 miglia per le strade di Londra, le ultime di un viaggio di 8000 in totale, con 7000 tedofori già impegnati e altri 982 in questa fase conclusiva. Il via da Greenwich Park, torcia affidata a una ragazza di 15 anni, Natasha Sinha, atleta di nuoto e cross. Arrivo a Waltham forest.

S Daley Thompson Oro nel decathlon a Mosca ’80, oggi 53enne, potrebbe essere lui ad accendere la fiamma olimpica dei Giochi di Londra

una sfilata di personaggi famosi e campioni dello sport: l’attaccante del Chelsea, Didier Drogba, il campione mondiale ’66 Jackie Charlton, l’ex campione mondiale di automobilismo Lewis Hamilton. il capitano del Galles di rugby Sam Warburton, l’oro olimpico di vela Ben Ainslie, Steve Redgrave che ha vinto 5 ori consecutivi nel canottaggio e il mitico Roger Bannister, primo atleta a correre il miglio sotto il minuto, nel 1954. E sarà una sfilata altrettanto importante in questi ultimi 7 giorni. Fra gli altri, previsti il pugile Lennox Lewis, i tennisti Tim Henman e Andy Murray, l’oro nel giavellotto ’84 Tessa Sanderson, il doppio oro nel canottaggio James Cracknell, forse il più grande decathleta della storia, Daley Thompson, e un’altra pietra miliare dello sport, Gordon Banks, il portiere dell’Inghilterra mondiale del ’66, in azione mercoledì 25. Fra loro, le regole non lo vietano, potrebbe anche esserci l’ultimo tedoforo. Si parla di uno sprint fra Redgrave e Thompson. La lunga attesa E sarà una lun-

ga attesa, anche di tensione, visto lo sciopero proclamato dagli addetti al controllo passaporti negli aeroporti. E di sorprese. Fra i tedofori, ne è annunciato uno davvero speciale: un treno della metropolitana. La torcia sarà piazzata sul primo vagone di un convoglio, comunque di superficie. Il 26 luglio, passaggio di torcia nel posto in cui si trovava la linea di arrivo nello stadio di Londra 1908 e uno dei due tedofori è Antoine de Navacelle, pronipote di Pierre de Coubertin, padre dei Giochi moderni. Infine, il 27, l’affascinante viaggio sul Tamigi, su una barca con 16 canottieri, uomini e donne, fra cui alcuni olimpici di Londra ’48, atleti di oggi e giovani speranze. Il modo più bello per unire tre edizioni dei Giochi nella stessa città. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

OLIMPIADI -6 PALLAVOLO

Pallavolo

Cardullo non ce la fa Ecco la De Gennaro Come in Coppa del Mondo Monica Moki De Gennaro è la donna dell’ultimo momento. In Giappone – quando la squadra

stava già giocando la qualificazione olimpica – è arrivata di rincorsa. Allora per sostituire Serena Ortolani, adesso per prendere il posto di Paola Cardullo, libero campione del Mondo nel 2002 fermata ancora una volta da un infortunio (nella foto Tarantini a sinistra la De Gennaro, a destra la

Berruto vuole un’Italia come un camaleonte Ultimi test con la Serbia: «Io stesso fatico a dire chi sono i titolari. Saremo al tempo stesso seri e un po’ incoscienti» DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI MONZA

Mauro Berruto ormai ci siamo, 48 ore o poco più alla partenza, ultime sensazioni? «Finalmente ci siamo. Le gare con la Serbia (ieri a Monza, oggi alle 18 a Modena) hanno un' importanza relativa perché saremo abbastanza «coperti». Ma ci servono per entrare nel ritmo gara e ci servono perché abbiamo voglia di giocare, con un avversario importante». Riguardando l'estate l'Italia è stata molto nascosta (anche a Monza il c.t. ha cambiato tanto) ci si deve aspettare qualche sorpresa ai Giochi?

«I segreti nel volley non possono essere tanti, noi abbiamo preferito lavorare su noi stessi, avere noi come punto di riferimento, soprattutto riguardando la stagione scorsa. Sono molto contento di quello che abbiamo fatto. Quello che mi fa essere sereno è che siamo riusciti a fare tanto di quello che ci eravamo prefisso. Se le nostre scelte saranno quelle giuste lo scopriremo il 12 agosto (giorno della finale, ndr)». Trequarti della squadra non ha mai giocato l'Olimpiade. L'effetto pressione a 5 cerchi può essere un problema?

«Dei 4 che hanno già avuto questa esperienza, 3 (Birarelli, Mastrangelo e Fei) giocano nello stesso ruolo, il centrale. Quindi abbiamo esordienti praticamente in tutti gli altri ruoli. Nelle mie scelte ho dato anche importanza a questo mix e quindi abbiamo portato gente esperta (il 4˚ è Papi, ndr), ma secondo me serve anche un po' di incoscienza, nel senso di andare a vivere questa grandissima manifestazione che non ha uguali. Quindi mi piace pensare che questa Italia ha in sé delle differenze: tanta esperienza, ma anche tanta incoscienza, quella

Oggi a Modena Un’Italia mascherata batte nettamente una Serbia altrettanto mascherata. Berruto punta molto sulla battuta per scardinare i campioni d’Europa. Interessante la rimonta degli azzurri nel secondo set che si trovavano sotto 22-24. A fine gara (l’incasso in parte alla Associazione Jack Sintini) si è giocato un 4˚ parziale vinto ancora dagli azzurri 25-15. Oggi alle 18 ultimo test ancora coi serbi a Modena: incasso destinato a rendere agibili strutture danneggiate dal terremoto. ITALIA-SERBIA 3-0 (25-23 26-24 25-23) ITALIA: Travica 2, Zaytsev 11, Fei 4, Lasko 13, Savani 11, Mastrangelo 2; Bari (L), Giovi (L), Papi, Birarelli 2, Parodi 1, Boninfante. All. Berruto. SERBIA: U. Kovacevic 5, Stankovic 5, Starovic 7, Janic 9, Podrascanin 9, Mitic 3; Rosic (L), Rasic, Atanasijevic 6. N.e. Petric, Petkovic, N. Kovacevic, Nikic, Lisinac. All. Kolakovic. ARBITRI: Simbari e Poli. NOTE - Spett. 1800. Durata set: 27’, 29’, 29’; tot. 85’. Italia: b.s. 14, v. 9, m. 7, s.l .11, e . 26; Serbia: b.s. 12, v. 2, m. 10, 2a l. 10, e. 23.

La paura che mette in valigia?

«Un torneo unico, ci sono i migliori del mondo, anche questo fatto dell'esperienza può essere un'arma a doppio taglio… Ma tentare di nascondersi davanti all'importanza del momento è un atteggiamento perdente. Dobbiamo saperlo gestire, ma anche saperne godere gli aspetti belli: andiamo a fare qualcosa che capita solo a qualche fortunato, poche volte nella vita. Quindi dobbiamo andare lì, respirare questa manifestazione a 360 gradi, mettere in campo grande professionalità e grande qualità. E se vogliamo andare lontano dobbiamo saper accettare le regole dei Giochi». In più ruoli, ad esempio quello

y

2005 era rimasta fuori 7 mesi per un infortunio al ginocchio destro. Mentre la scorsa estate alle Finali di Grand Prix a Macao si era fratturata una mano ed era rientrata solo a dicembre. Nelle prossime ore la De Gennaro raggiungerà la Nazionale in collegiale a Roma.

CANOTTAGGIO PRESENTATA L’ITALIA

LE SETTE BARCHE

Ecco i sette equipaggi azzurri UOMINI Doppio Romano Battisti-Alessio Sartori Due senza Lorenzo Carboncini-Niccolò Mornati Quattro di coppia Simone Raineri-Pierpaolo Frattini -Francesco Fossi-Matteo Stefanini Quattro senza Mario Paonessa-Luca Agamennoni-Simone Venier -Vincenzo Capelli Doppio pl Elia Luini-Pietro Ruta Quattro senza pl Martino Goretti-Marcello Miani-Andrea Caianiello-Daniele Danesin DONNE Due senza Sara Bertolasi-Claudia Wurzel LE DATE Le gare di canottaggio cominceranno il 28 luglio e il primo equipaggio italiano in gara sarà quello del 2 senza femminile; in questa edizione c’è la novità delle finali su quattro giorni, da mercoledì 1 agosto a sabato 4 agosto

Ecco la squadra azzurra in partenza per Londra FIC

La favola di Ruta l’ultimo arrivato a caccia di gloria DAL NOSTRO INVIATO

RICCARDO CRIVELLI twitter@RiccardoCrivel2 VARESE

Pensi a Londra e ti emozioni al ricordo del volo del quattro senza Guzzi del 1948. Pensi a Londra e scorrono davanti agli occhi 28 anni di successi: il canottaggio italiano porta almeno una medaglia alla causa olimpica dall’edizione di Los Angeles ’84. Il peso dei trionfi e della tradizione ora è sulle spalle dei sette equipaggi presentati ieri nella stupenda Villa Recalcati, palcoscenico da sogno per far rivivere un sogno. Ultimo arrivato C’è la favola di Pietro Ruta, l’ulti-

«Sono passato all'e-book, quindi rivoluzione epocale, ma il libro di carta è Il Codice dell'Anima di James Hillman».

mo arrivato, che da riserva designata dei pesi leggeri si ritrova sul doppio che da tre anni vince medaglie iridate, sostituendo Bertini accanto al monumento Luini, apparentemente senza pressioni: «La mia era già un’eccellente stagione, con due successi in singolo in Coppa, ora posso coronarla con i Giochi. Per adesso non sono emozionato, ci manca solo un po’ d’assieme, ma quando Elia salirà di colpi nel finale per inseguire il grande risultato, mi troverà pronto». E il capovoga varesino lo benedice: «Con Bertini c’era l’affiatamento di tante battaglie insieme, ma anche con Pietro la barca scorre che è un piacere». C’è il sorriso sornione di Simone Raineri, oro a Sydney e argento a Pechino con il 4 di coppia che a Monaco ha riscoperto il gusto di stare lassù e adesso non si pone limiti: «E’ un piacere stare su una barca che abbina esperienza, forza e gioventù, siamo carichi il giusto». C’è l’ironia degli «sposi» Mornati e Carboncini, eroi medagliati (al Mondiale 2011) di un armo (il 2 senza) per noi sempre assai ostico: «Il nostro è come un matrimonio, con i momenti belli e i giorni bui, ma dietro i neozelandesi che conquisteranno sicuramente l’oro saremo lì anche noi per un posto che conta». C’è la ritrovata energia di Martino Goretti, il capovoga del 4 senza viceiridato che dopo la gloria di allora ha compilato una stagione da mani nei capelli: «Colpa dei raduni a Piediluco, che aumentano lo stress e amplificano i problemi. Sono bastati i giorni a Livigno e a Varese per dimenticare le tensioni e filare alla grande». C’è, infine, l’immagine inusuale di Galtarossa riserva. Vincere senza di lui. Che scommessa imprevedibile.

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Mauro Berruto, 43 anni, al centro, durante un time out: è alla seconda stagione alla guida dell’Italia TARANTINI

che serve per realizzare le grandi imprese e quello spirito che ti porta a fare qualcosa che prima non ha mai fatto nessuno».

Cardullo). Cardullo ha provato fino all’ultimo, ma a 8 giorni dai Giochi ha detto basta, non riuscendo a recuperare dall’infortunio alla caviglia destra. E’ l’ennesima tegola per il nostro libero: che nel 2010 era riuscita quasi miracolosamente a rientrare per il Mondiale, dopo un intervento alla stessa caviglia. Nel

degli schiacciatori, l'Italia ha grande abbondanza vedremo una sola squadra o cambiamenti a seconda degli avversari?

«Ho immaginato una squadra che sia coinvolta in tutti gli elementi, tutti devono essere consapevoli che possono cambiare la partita. Intanto partiamo con 8 titolari visto che useremo due liberi. Poi guardando gli schiacciatori e i centrali io stesso faccio fatica a dire chi sono i titolari. E siamo a 10, poi ci sono Boninfante e Papi che hanno un ruolo importante e compiti specifici in ogni partita. Quindi 12 atleti pienamente coinvolti e capaci, magari con una serie in battuta, di cambiare il corso di un match». Libro nella borsa?


SABATO 21 LUGLIO 2012

OLIMPIADI -6 ATLETICA

DOPING FRANCESE

Gezzar positivo Niente siepi PARIGI (l.e.) Nour Eddine Gezzar, siepista francese quarto agli Europei di Helsinki, è risultato positivo (Epo) al controllo

antidoping dei campionati francesi di Angers lo scorso 15 giugno. Gezzar, già sospeso nel 2006 perché positivo al nandrolone, rischia in caso di conferma del campione B la squalifica a vita ed è stato sospeso. Gezzar, che era entrato nella squadra olimpica grazie

Notte dei giovani Ma sui 110 hs è sempre Merritt A Montecarlo, Aries si conferma numero uno dell’anno (12"93), Asbel Kiprop domina i 1500 DAL NOSTRO INVIATO

PIERANGELO MOLINARO MONTECARLO

Nella sera in cui le stelle tradiscono, il meeting di Montecarlo regala già una nuova generazione di campioni. Soprattutto il mezzofondo e quell’immenso serbatoio che è l’Africa, dove appena una parte di questa immensa terra dimentica la guerra, le sfide religiose e tribali, è pronta a sfornare nuovi campioni. La stella della serata è lo statunitense Aries Merritt, 26enne dello stato della Georgia dai modi gentili, che dimentica le buone maniere quando affronta gli ostacoli. Anche nell’ultima tappa della Diamond League prima dell’Olimpiade dimostra di essere il più veloce e regolare della stagione sui 110 hs fermando ancora il cronometro a 12"93, la miglior cifra al mondo 2012, già fissata ai Trials Usa e 7 giorni prima a Londra. E’ veloce, tecnicamente sicuro e contro di lui il campione mondiale, il connazionale Richardson ha dovuto ingoiare un altro boccone amaro. Le loro sfide sono in fotocopia: Merritt parte davanti, Richardson lo avvicina, ma negli ultimi 20 metri il compagno gli scappa ancora via. Non si sanno le condizioni di Robles e Liu Xiang, ma sarà difficile battere Aries. È una sicurezza, come la colombiana Ibarguen nel triplo, vincitrice con 14.85 con una serie mai sotto 14.72. Cadute Almeno c’è un Merritt che va, perché l’altro, il campione olimpico dei 400 LaShawn, rischia di non poter difendere il suo titolo. Ieri sera si è fermato dopo 260 metri toccandosi la parte posteriore della coscia sinistra. È uscito dalla pista camminando, ma

all’8’18”25 di quest’anno (personale 8’12"25 2011), è allenato da Irba Lakhal da un paio di mesi e aveva gravitato nel gruppo di Hind Dehiba, positiva nel 2007. Niente Giochi anche per il discobolo ungherese Robert Fazekas dopo la conferma (stanozololo) del campione B.

per Londra è un’incognita. Sorpreso dal suo infortunio, Kirani James (44"76) si è deconcentrato tanto da lasciarsi battere dal belga Jonathan Borleé (44"74) che ha trascinato al terzo posto anche il gemello Kevin (44"94). E a Londra si porterà una vagonata di dubbi anche Yelena Isinbayeva, che ieri sera non è neppure riuscita ad entrare in classifica dopo 3 nulli a 4.70. Caster Semenya ai Giochi sarà invece un oggetto misterioso. Ieri negli 800 si è piazzata solo nona in 2’01"67. È uscita dalla pista confusa più che abbattuta. Giovani rampanti Dicevamo dei giovani. Uno lo conosciamo già, è il campione mondiale dei 1500, il keniano Asbel Kiprop, 23 anni, che ieri ha lucidato il suo immenso talento vincendo in 3’28"88, miglior prestazione mondiale dell’anno grazie a una progressione micidiale e alle sue spalle si è piazzato Nixon Chepseba, 21 anni, in 3’29"77. Ancora più giovane la classifica degli 800 dove Abraham Rotich (21 anni) ha vinto in 1’43"13 davanti al 17enne Kosencha, in una prova dove ben 5 atleti hanno concluso in meno di 1"44 e ben 9 su 10 al traguardo hanno migliorato il personale. Stessa musica fra le donne, dove i 3000 sono stati dominati in 8’38"51 da Mercy Cherono, 21 anni, ma va segnalata negli 800 metri anche la seconda piazzata alle spalle della russa Kofanova (1’58"41), la 19enne del Burundi Francine Nyonsaba, 1’58"68. Insomma, se c’è un Rudisha che domina a soli 23 anni la scena mondiale, c’è già alle sue spalle una nuova generazione di campioncini che spinge. Velocità Orfana di Usain Bolt

Aries Merritt, 26 anni, campione mondiale indoor 2012 nei 60 hs AP

A PERGINE

Tornano stasera Howe e la Trost (l.e.) Oggi a Pergine Valsugana (Tn), ore 18, tanti azzurri. Torna Andrew Howe che dopo la mancata selezione per Londra si cimenterà sui 200 contro l’ecuadoriano Quinoez (

20"29 quest’anno). Tanti big non si erano mai visti: nei 400 Lorenzi e Libania Grenot contro Marta Milani; nell’alto donne la neocampionessa mondiale junior Alessia Trost contro Vallortigara, Lamera e Vitobello. Negli 800 Benedetti fresco di primato ed Obrist contro gli africani, 1500 femminili con Berlanda, Rinicella e Magnani. Lungo straniero con Darren, Tsakonas e Zaarck.

che ha rinunciato ai 200 metri, lo sprint ha offerto solo la vittoria della nigeriana Okagbare in 10"96, ma interessanti sono state le staffette dove gli Stati Uniti stanno cercando i quartetti giusti. Se fra le donne la squadra A di Jeter e Felix ha perso per strada il testimone, in campo maschile Kimmons, Gatlin, Gay e Bailey hanno lanciato un messaggio ai giamaicani con la miglior prestazione dell’anno, 37"61. Quinto, alle spalle di mezza Francia (senza Lemaitre e Vicaut), si è piazzato il quartetto azzurro (Collio, Riparelli, Manenti, Cerutti) in 38"76. Ha battuto Hong Kong, ma non accende nel cuore grandi speranze olimpiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA

i risultati

La Isinbayeva in ritardo: al rientro non supera i 4.70 UOMINI 200 (0): 1. Ashmeade (Giam) 20"02; 2. Martina (Ola) 20"07; 3. Spearmon (Usa) 20"09; 4. Newman (Usa) 20"32. 400: 1. J. Borleè (Bel) 44"74; 2. James (Grn) 44"76; 3. K. Borleè (Bel) 44"94; 4. Santos (R.Dom) 45"10; 5. Wariner (Usa) 45"28. rit. L. Merritt (Usa). 800: 1. A.K. Rotich (Ken) 1’43"13; 2. Kosencha (Ken) 1’43"40; 3. Salomon (Usa) 1’43"44; 4. Lopez (Spa) 1’43"74; 5. Symmonds (Usa) 1’43"78; 6. Oliver (S.Af) 1’44"29; 7. Lewandowski (Pol) 1’44"37; 8. Osagie (Gb) 1’44"48. 1500: 1. A. Kiprop (Ken) 3’28"88; 2. Chepseba (Ken) 3’29"77; 3. Willis (N. Zel) 3’30"35; 4. Laalou (Mar) 3’30"54; 5. Makhloufi (Alg) 3’30"80; 6. Birgen (Ken) 3’31"00; 7. Seurei (Ken) 3’31"61. 3000 sp: 1. Kipruto (Ken) 8’03"49; 2. P.K. Koech (Ken) 8’03"90; 3. Jeger (Usa) 8’06"81; 4. Nganga (Ken) 8’09"23. 110 hs (0): 1. A. Merritt (Usa) 12"93; 2. Richardson (Usa) 13"07; 3. Schubenkov (Rus) 13"09; 4. Oliver (Usa) 13"14; 5. Porter (Usa) 13"19; 6. Darien (Fra) 13"27. Alto:

1. J. Williams (Usa) 2.33; 2. Grabarz (Gb) 2.33; 3. Drouin (Can) 2.30; 4. Kynard (Usa) 2.30; 5. Dmitrik (Rus) 2.30; 6. Barry (Bah) 2.26. Lungo: 1. Saladino (Pan) 8.16 (-0.2); 2. Watt (Aus) 8.12 (+0.2); 3. Tomlinson (Gb) 8.01 (+0.7); 4. Da Silva (Bra) 7.99 (+0.5); 5. Bayer (Ger) 7.94 (0). Giavellotto: 1. Pyatnytsya (Ucr) 82.85; 2. Vasilevskis (Let) 81.90; 3. Avramenko (Ucr) 81.57; 4. Bannister (Aus) 81.19. 4x100: 1. Usa A (Kimmons, Gatlin, Gay, Bailey) 37"61; 2. Usa B (Rodgers, Mitchell, Patton, Demps) 37"83; 3. Canada 38"60: 4. Francia 38"73; 5. ITALIA (Collio, Riparelli, Manenti, Cerutti) 38"76; 6. Hong Kong 39"19. DONNE 100 (0): 1. Okagbare (Nig) 10"96; 2. Madison (Usa) 10"99; 3. Tarmoh (Usa) 11"09; 4. Stewart (Giam) 11"11; 5. Lalova (Bul) 11"15. 800: 1. Kofanova (Rus) 1’58"41; 2. Niyunseba (Bur) 1’58"68; 3. Montano (Usa) 1’59"05; 4. Beckwith (Usa) 1’59"37; 5. Okoro (Gb)

Yelena Isinbayeva, 30 anni AP

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1’59"75; 6. Santiusti (Cuba) 2’00"18; 7. Maracheva (Rus) 2’00"29; 9. Semenya (S.Af) 2’01"67. 3000: 1. Cherono (Ken) 8’38"51; 2. S. Kibet (Ken) 8’39"14; 3. Diriba (Eti) 8’39"65; 4. Rowbury (Usa) 8’39"83. 400 hs: 1. Hejnova (Cec) 54"12; 2. Demus (Usa) 54"26; 3. M. Walker (Giam) 54"44; 4. Rosolova (Cec) 54"73; 5. Ofdomosu (Nig) 54"90; 6. Brown (Usa) 54"98. Asta: 1. Spiegelburg (Ger) 4.82; 2. Silva (Cuba) 4.62; 3. Ptacnikova (Cec) e Bleasdale (Gb) 4.62; 5. Murer (Bra) 4.54; 6. Feofanova (Rus) 4. 54; Isinbayeva (Rus) n.q. Triplo: 1. Ibarguen (Col) 14.85 (-0.1); 2. K. Williams (Giam) 14.50 (0); 3. Rypakova (Kaz) 14.46 (-0.7); 4. Veldakova (Slk) 14.16 (0); 5. Alcantara (Cuba) 14.05 (+ 0.3). Disco: 1. Perkovic (Cro) 65.29; 2. Muller (Ger) 64.64; 3. Barrios (Cuba) 64.49; 4. Brown Trefton (Usa) 63.70; 5. Sendriute (Lit) 61.13; 6. Semenova (Ucr) 59.91. 4x100: 1. Usa B (L. Williams, Anderson, Gardener, Duncan) 42"24; 2. Francia 43"51: Usa (Madison, Felix, Tarmoh, Jeter) sq; Olanda sq.

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SABATO 21 LUGLIO 2012


SABATO 21 LUGLIO 2012

GOLF BRITISH OPEN

PER PATERNITA’

Emergenza caddie Donald si arrangia «Congratulazioni a John & Helen per l’arrivo di Giorgina Elizabeth». Il numero 1 al mondo Luke Donald ha concesso un

DAL NOSTRO INVIATO

FEDERICA COCCHI LYTHAM & ST. ANNES (Inghilterra)

Una coppia di anziani appassionati guarda la main leaderboard, il grande tabellone che alla buca 18 riporta tutti i punteggi. Lei: «Hai visto? Questo Snedeker è in testa a -10», lui: «Scusa, chiii?». Ecco, la reazione della maggior parte dei 40.000 che ieri hanno camminato nel fango di Lytham per seguire il 2˚ giro del British Open, è stata questa. Eppure, il 31enne di Nashville, che giovedì si era già segnalato per un -5 senza bogey, si è ripetuto anche ieri salendo sulla vetta della classifica con un -10 consistente. E intanto gli altri outsider balzati ieri nella top ten cadevano come mosche affondando nella sabbia dei 205 bunker disseminati sul course. Scioccato «Ok ragazzi, non so se sono più scioccato io a essere qui o voi a vedermi in testa alla classifica. Anche perché una decina di giorni fa avevo una brutta tosse e tossendo mi sono rotto una costola. Non pensavo sarei riuscito a giocare» è l’esordio del leader nella conferenza stampa post gara. «Però sono felice. Volevo cercare di non perdere troppo nel secondo giro, e poi mi sono trovato molto a mio agio. I green erano più veloci di giovedì e questo mi ha aiutato. Adesso devo cercare di mantenere la concentrazione per il fine settimana, non sarà facile, c’è un sacco di gente che ha vinto tutto dietro di me e non mollerà». Non lo farà Adam Scott che è al secondo posto a due colpi e non è mai stato tanto vicino alla conquista del primo major: «Sono partito lento — ha detto l’australiano —. Sono vicino a un obiettivo importante ma non devo farmi prendere dall’ansia». Fuoriclasse E’ partito lento pure

Tiger Woods, anche ieri in crisi

«permesso di paternità» al suo caddie John McLaren che proprio ieri è diventato papà con qualche giorno di anticipo. L’inglese, dopo le congratulazioni su Twitter, ha così ingaggiato al volo il caddie di Karlsson, Gareth Lord (nella foto) che era rimasto a Lytham dopo il ritiro del giocatore.

CUORE D’ORO

McIlroy paga stanza e cena al fan colpito Il samaritano McIlroy. Il numero 2 al mondo, che ieri ha avuto una giornata storta ma ha comunque superato il taglio, ha il

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cuore tenero. Sentendosi in colpa per aver colpito un 17enne fan con una palla in testa, lo ha invitato nel suo albergo: «Mi sembrava il minimo — ha detto — con quel bernoccolo non potevo permettere che dormisse in tenda al freddo: gli ho offerto una stanza e la cena nel mio albergo».

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Snedeker chi? In testa c’è il Signor Nessuno

I NUMERI

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«Non so se sono più scioccato io o voi a vedermi al comando» dice l’americano. Woods 3o con un colpo da antologia, Molinari resiste DOPO IL 2o GIRO

Clarke, Rose e Mickelson tagli illustri

In alto, Brandt Snedeker, 31 anni, americano, inatteso capolista, osserva il suo colpo dell’erba alta della 15a buca. A Destra, il fantastico colpo dalla sabbia e la gioia di Tiger Woods alla chiusura della 18 AP-AFP

di birdie ma in grado di trasformare la sua giornata con un colpo straordinario. La Tigre aveva bisogno di un birdie per chiudere da solo al terzo posto e così è stato. Ma non con un birdie da comuni mortali, lui ha cercato di complicarsi la vita il più possibile. Compreso un bogey alla 11 con una flappa da gara del circolo alla domenica. Ma alla 18, un par 4, è finito nella sabbia col secondo colpo. A quel punto, la magia: un’uscita dal bunker direttamente in buca. Birdie. Urla della folla e finalmente un sorriso sul viso del-

l’ex n.1: «E’ stato piuttosto divertente, non trovate?» ha commentato. «Non ho giocato male, ho cercato di non prendere troppi rischi. I bunker sono quasi tutti allagati, il rough è quasi ingiocabile. E comunque a parte un paio di occasioni in cui forse avrei potuto essere più aggressivo, sono soddisfatto di essere nella mischia e in corsa per la vittoria». Chicco Supera il taglio Francesco Molinari, che ieri ha girato in 72 colpi (+2) ed è -1 per il torneo: «Le bandiere erano ve-

ramente difficili — ha raccontato — tutte su delle pendenze quindi o tiravi il colpo perfetto oppure era inevitabile che tornassero indietro». Peccato perché la percentuale di fairway colpiti da Chicco è la più alta del torneo: «Mi sono mancati un po’ di putt però sento che sono vicino a imbucare. Molto dipenderà dal vento, nella prime nove ce l’avevamo contro, poi nelle seconde nove è girato e l’abbiamo avuto ancora contro. Vediamo, nel weekend si ricomincia». Tira aria di riscossa.

Sa essere impietoso il percorso di Lytham & St. Annes, uno dei pochi links da cui non si vede il mare. Tanti i big che non hanno superato il taglio dopo le prime due giornate di gara. Fuori Darren Clarke, il campione del 2011 a St. George: «Mi spiace aver deluso chi è venuto a fare il tifo per me». Fuori anche il leader dell’ordine di merito europeo Justin Rose, e il mancino statunitense Phil Mickelson. Ottima prova del danese Olesen, vincitore del Sicilian Open a fine marzo a Sciacca che ha chiuso quarto da solo dietro Tiger Woods. Risultati Così dopo il secondo giro dell’Open Championship sul percorso del Royal Lytham & St. Annes Golf Club (par 70). Montepremi 5 milioni di sterline, prima moneta 900.000: 1. 10 Snedeker (Usa, 66 64, 130); 2. 8 Scott (Aus, 64 67, 131); 3. 6 Woods (Usa, 67 67, 134); 4. 5 Olesen (Dan, 69 66, 135); 5. 4 Lawrie (Sco), McDowell (N.Irl), Kuchar (Usa). 39. +1 F. MOLINARI (69 72, 141). In tv: diretta dalle 11 Sky Sport 2.

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I colpi di Brandt Snedeker nelle prime 36 buche. Ha eguagliato il record del più basso score sui primi due giri nella storia dell’Open messo a segno da Nick Faldo nel ’92 a Muirfield.

3

Le presenze di Snedecker all’Open Championship in carriera: non aveva mai superato il taglio.

93

Percentuale dei fairway raggiunti da Francesco Molinari che guida la statistica dei più precisi dal tee.

321

metri E’ la distanza record coperta da Bubba Watson con il drive nel primo giro al Royal Lhytham and St. Annes.

BASKET MERCATO SERIE A

Datome resta a Roma riducendosi lo stipendio Toti: «Un gesto di cuore che per noi vale uno sponsor» Rocca alla Virtus Green a Varese MARIO CANFORA

Proprio mentre Roma si avviava a un accordo per la rescissione del contratto di Gigi Datome in scadenza nel 2014, ecco il colpo di scena. L’ala della Nazionale resta nella Capitale, dice no alle varie offerte ricevute ma, soprattutto, dà una sforbiciata netta al suo stipendio. «Un gesto d’altri tempi», dice il neo g.m. del club, Nicola Alberani. E così, trova compimento il progetto di Claudio Toti che, nell’iscrivere la squadra al campionato, aveva sempre pensato a un Datome capitano-simbolo della Virtus. Le parole del presidente spiegano al meglio la vicenda. «Sono molto felice di questa scelta, Gigi con questa decisione ha mostrato che non sempre i soldi sono la prerogativa più importante. Ha

dato peso al cuore, alla città, alla squadra e al progetto tecnico che vogliamo costruire attorno a lui. Le cose si erano messe male, sembrava non ci fosse uno spazio per confermarlo, ma il suo intervento è stato decisivo per sbrogliare la situazione. Ci tengo a dire una cosa: di fatto in questo momento difficile la Virtus acquista un socio in più, perché il sacrificio economico che il ragazzo ha fatto è ingente e vale per noi quanto uno sponsor. Sono contento che in un mondo così "professionale" ci sia ancora qualcuno che ragiona con il cuore. Nella Virtus che ho in mente abbiamo bisogno di persone del genere. È per questo che Datome sarà il nostro simbolo e il nostro capitano del futuro».

Altri movimenti In giornata do-

vrebbe esserci il passaggio di Mason Rocca a Bologna (nella notte era atteso lo scambio dei contratti firmati). Cremona, dopo aver ufficializzato Lance Harris, prende la guardia ex Veroli Jarrius Jackson. A Varese sia Achille Polonara che il play Mike Green hanno usato Twitter per annunciare la firma del contratto. In arrivo Andrea De Nicolao, oltre a Bruno Cerella, disponibile però da novembre. A Pesaro, Giampiero Ticchi dovrebbe aver vinto la concorrenza di Giacomo Baioni per la panchina, mentre Sauro Bianchetti, il titolare della Siviglia, ha comunicato che contribuirà con 200mila euro (come Scavolini) ed entrerà quindi nel concorso che andrà a costituirsi. Buon colpo di Avellino che firma l’ala statunitense con passaporto georgiano Jeremy Richardson, 28 anni, già visto in Europa a Salonicco e Valencia.

Sacrifici Uno «sconto» che, si sus-

surra, sia attorno ai centomila euro. E per contratti che saltano per meno di 5000 euro, allora quello di Datome è veramente un gesto da libro Cuore. «Non ho mai avuto grandi dubbi se restare o meno — ha spiegato il giocatore dal ritiro della Nazionale a Folgaria —, anche quando le cose sembravano volgere al peg-

gio, perché ho sempre pensato che fra persone che si stimano un accordo si sarebbe trovato. Così è stato. Ringrazio il presidente perché so che per tenermi ha fatto un sacrificio, così come l'ho fatto io rinunciando a una somma davvero importante. Ma sono pienamente convinto di questa scelta. Ho parlato sia con Alberani che con Toti e ho sentito in loro la carica giusta. E spero che i tifosi, splendidi nei miei confronti, ci vengano a seguire».

Luigi Datome, 24, di Roma CAST

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EUROPEO UNDER 16

PICCOLO MARCHIO

Fantastiche azzurrine: sono in semifinale

Rivoluzione Nba Pubblicità sulla maglia

Con un terzo quarto finito 17 3, le azzurre under 16 hanno travolto 73 36 la Slovacchia nei quarti di finale dell’Europeo e affrontano oggi il Belgio in semifinale. Tutte le 12 a referto della squadra di Roberto Riccardi sono andate a segno: la Zandalasini è stata la miglior realizzatrice con 13 punti poi Romano 9 e Russo e Vitari con 8. L’altra semifinale sarà Spagna Russia. bene anche l’ Under 16 maschile di Antonio Bocchino che ha battuto la Gran Bretagna 65 47 (Donzelli 15, Flaccadori 12, Mussini, Rossato 11) e supera con una gara d’anticipo il primo turno dell’Europeo. LEGADUE (m.i. l.ba.) A Barcellona va Troy Bell, ultima stagione a Sant’Antimo, Ferentino prende la 25enne guardia Usa Muhammed El Amin, proveniente dall’Albacomp (Ungheria). Possibile accordo tra Sant’Antimo che porterebbe a Fuorigrotta il suo titolo sportivo e Napoli che tornerebbe in LegaDue senza passare per il ripescaggio (intanto Torino ha annunciato il suo no).

Sette centimetri per 7, proprio sopra il cuore: la Nba ha accolto (voto finale a settembre) una rivoluzione che si aspetta possa portare 100 milioni di dollari a stagione: dal 2013 sarà possibile apporre delle pubblicità sulle maglie delle squadre. La rivoluzione sarà discreta, si tratterà di un solo piccolo marchio, ma fruttuosa per i club. La Nba ha anche allargato la casistica dell’instant replay che gli arbitri potranno usare immediatamente dopo aver chiamato un fallo antisportivo, per decidere se uno sfondamento/fallo del difensore è avvenuto dentro o fuori il semicerchio sotto il canestro e per valutare l’interferenza. Negli ultimi casi, vale sono negli ultimi 2’ e nel supplementare. Intanto l’agente di Dwight Howard ha smentito che il suo assistito voglia firmare con l’eventuale nuova squadra per più di un anno: il centro di Orlando vuole comunque essere free agent nell’estate del 2013. Marco Belinelli è in trattativa avanzata coi Bulls.


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SABATO 21 LUGLIO 2012

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica FRANKIE, 4 SUCCESSI, È A 33/1

King George di Ascot Dettori, per la cinquina ci vuole un miracolo (m.f.) Le King George di Ascot sono nate nel 1951 e solo due cavalli sono riusciti a vincerle due volte di seguito, Dahlia nel 1973-74 e Swain nel 1997-98. Tra i fantini, Lester Piggott guida la graduatoria con 7 successi e Lanfranco Dettori segue a quota 4, colpi, con Lammtarra (1995), Swain nel 1998 (l’anno prima aveva montato John Reid), Daylami nel 1999 e Doyen nel 2004.

L’anno scorso vinse Nathaniel con William Buick e la coppia ha oggi la possibilità di entrare nella storia. Il 4 anni ha sbancato a inizio mese le Eclipse Stakes di Sandown e si presenta al 101% per cento della forma come favorito davanti a Sea Moon e St Nicholas Abbey. Nathaniel è allenato da John Gosden, uno dei maestri di Lanfranco Dettori, che ha messo a disposizione del suo

ex pupillo, libero da ingaggi per mancanza di cavalli di Godolphin, la sella di Masked Marvel, offerto a 33/1. La cinquina insomma, sembra quasi proibita, ma almeno Frankie può provarci. Al via anche la tedesca Danedream, vincitrice dell’Arc 2011 e deludente al rientro. Nel pomeriggio anche possibilità di vittoria per la Regina. Il suo Carlton House è favorito nelle Summer Mile Stakes (gr. 2 m 1600). 17.35 - KING GEORGE - (gr 1 m 2400): 1 Brown Panther (Fallon); 2 Dunaden (Williams); 3 Masked Marvel (Dettori); 4 Nathaniel (W Buick); 5 Reliable Man (Peslier); 6 Robin Hood (Heffernan); 7 Sea Moon (Moore); 8 St Nicholas Abbey (O’ Brien); 9 Danedream (Starke); 10 Deep Brillante (Iwata). A ENGHIEN Nel Prix de Buenos Aires (m 4125) rientra Ready Cash (T. Duvaldestin) il vincitore delle ultime due edizioni dell’Amérique. Tra gli avversari un altro vincitore di Amerique, Oyonnax, a segno nel 2010.

Boxe A PIOVE DI SACCO E IN TV

L’ora di Boschiero Che sfida a Fegatilli con l’Europa in palio! IVAN MALFATTO

La notte del riscatto. Dal giorno del furto mondiale subito a Tokio contro Ao, il 6 novembre, Devis Boschiero non ha pensato ad altro. Il momento finalmente è giunto, Ermano Fegatilli permettendo. Stasera a Piove di Sacco, praticamente a casa sua, il 31enne pugile padovano può festeg-

giare il compleanno in anticipo (sarà il 29 luglio) conquistando il primo importante titolo della carriera. Favorito Sul ring allestito da Boxe Piovese e Opi 2000 al palasport di Sant’Anna e non in piazza, visto il rischio pioggia, è in palio l’Europeo dei superpiuma. Il detentore è il 27enne Fegatilli, belga di origini italiane con laurea in tasca (so-

STASERA A MONTECATINI

Plutonio se ci sei batti un colpo

1995: Dettori (sin,) vince la 1ª delle sue 4 King George con Lammtarra

Equitazione A SAN PATRIGNANO

Tennis AD AMBURGO 15 ANNI DOPO

Philippaerts apre Infinito Haas Gaudiano sogna È in semifinale

A Montecatini (ore 20.40) il Pr. Terme (m 2040) Assente il leader dei 3 anni Pascià Lest, pro nostico aperto fra gli 11 al via con possibilità di riscatto per Pluto nio, uno dei migliori nel 2011 alla ricerca dell’assetto migliore. NAPOLI QUINTE’ ad Agnano (ini zio 19.55) volata per 16. Indichia mo Diavolone Luis (16), Gondor Jet (2), Napoleon Caf (14), Nasdaq (4), Nobelio (15), Mario Gianfi (7). ANCHE Gal. Varese (20.50). Tr.: Torino (20.45), Cesena (21). Gal&tr.: Siracusa (20.30).

Softball SCONFITTA DAL CANADA

Mondiali: Italia fuori dai playoff

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Devis Boschiero. 30 anni BOZZANI

Baseball COPPA ITALIA (m.c.) Parte la Coppa Italia per le squadre fuori dai playoff. Tradito dalla Carminucci Sport Group («Ci aveva promesso 250mila euro, ma alla fine ne sono arrivati solo 30.000», tuona il presidente Mario Mazzei), il Grosseto rinuncia a Sikaras e Pecci. 1˚ turno, oggi 16-21: Parma-Novara, Godo-Grosseto.

Beach volley Klagenfurt: Lupo e Nicolai agli ottavi

Emanuele Gaudiano, vincitore lo scorso anno dell’edizione numero 15 del Challenge Vincenzo Muccioli - Gran Premio Rolex - insegue il sogno di bissare domani la straordinaria impresa messa a segno in sella al sauro Chicago. “Nonostante quest’anno abbia avuto riscontri davvero importanti da Cocoshynsky (a Wiesbaden quarta nel GP del Global Tour e seconda nel GP del Riders Tour) e Chicago sia solo al quarto concorso dopo il rientro dall’infortunio di questo inverno, ho deciso di montare lui nella gara clou del concorso di San Patrignano. Il successo del 2011 mi ha aperto le porte dei Campionati d’Europa e di gare importanti dove ho accumulato importanti esperienze – ha detto il cavaliere, agente del Corpo Forestale che da sette anni vive in Germania, a Francoforte. Ieri nella giornata di apertura del CSI5* Gaudiano si è piazzato terzo con Uppercut DS nella prova di centro (Premio Adriatica Grandi Impianti a due fasi) che ha registrato una doppietta belga con Ludo Philippaerts (Tauber Vh Kapelhof) davanti a Francois Mathy (Polinska des Isles). In apertura, nel Premio Wefree a tempo per cavalli di sette anni, sempre Mathy in evidenza ma con Falco Van de Clehoeve. Piazza d’onore per Giovanni Consorti (Luce del Castegno). Caterina Vagnozzi

Dopo 15 anni Tommy Haas (foto) torna in semifinale ad Amburgo, (Ger, 1.015.000 $, terra) battendo il connazionale Mayer e oggi affronterà il croato Cilic; nell’altra semifinale, il numero uno del seeding Almagro contro il numero tre Monaco. Quarti: Monaco (Arg) b. Chardy (Fra) 6-3 7-5; Haas (Ger) b. Mayer (Ger) 6-1 6-4; Almagro (Spa) b. Kohlschreiber (Ger) 7-5 7-5; Cilic (Cro) b. Ramos (Spa) 6-4 7-6(5). DONNE IN SVEZIA A Baastad (Sve, 220.000 $, terra), 2˚turno: Johansson (Fra) b. Peer (Isr) 6-2 3-6 6-2; Arvidsson (Sve) b. Rus (Ola) 6-4 7-5; Larsson (Sve) b. Medina Garrigues (Spa) 6-4 6-4; Zakopalova (R.Cec) b. Duque-Marino (Col) 6-0 6-1. Quarti: Hercog (Slo) b. Pironkova (Bul) 3-6 7-5 6-4; Barthel (Ger) b. Arvidsson (Sve) 6-3 6-4; Larsson (Sve) b. Zakopalova (R.Cec) 2-0 rit.; Johansson (Fra) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6-4 6-0. JANKOVIC OK Carlsbad (Usa, 740.000 $, cemento) donne 2˚turno: Christina McHale (Usa) b. Doi (Giap) 4-6 6-4 6-4; Cibulkova (Slk) b. Erakovic (N.Zel) 6-2 6-4; Jankovic (Ser) b. Czink (Ung) 2-6 6-4 6-4 quarti: Cibulkova (Slk) b. U. Radwanska (Pol) 6-4 6-4. MULLER IN SEMIFINALE Uomini ad Atlanta (Usa, 477.900 $, cemento), quarti: Muller (Lus) b. Ebden (Aus) 6-4 6-4. MATHIEU PASSA Uomini a Gstaad (Svi, 410.900 $, terra), quarti: Dimitrov (Bul) b. Kubot (Pol) 6-3 6-2; Bellucci (Bra) b. Lopez (Spa) 6-3 6-3; Mathieu (Fra) b. Gulbis (Let) 4-6 6-1 6-4; Tipsarevic (Ser) b. Hernych (R.Cec) 6-2 6-1.

(m.c.) Il Canada infrange in 5 riprese il sogno dell’Italia di approdare alla fase finale dei Mondiali di Whitehorse. Alle nordamericane è bastato un solo inning, il secondo, per chiudere conti, grazie a sette punti e 5 valide (hr Lever). Le azzurre finiscono così al quinto posto nel girone, superate da Taiwan (che ieri si è misurata con l’Olanda nei playoff) che aveva vinto lo scontro diretto. ITALIA-CANADA 0-8 (5˚). ITALIA: Abruzzetti bd (0/2), Bosdachin 4 (0/2), Trevisan 6 (1/2), Novelli 9 (1/2), Montanari 8 (1/2), Fiorio 7 (0/2) (Barone) Avanzi 3 (0/2), Bortolomai 2 (0/2), Vitaliani 5 (0/2). Punti, Canada 070.10: 8 (7bv-0e); Italia 000.00: 0 (3-2). Lanc.: v. Caira (9so), p. Musitelli (nella foto sopra). 7˚ turno. Girone A: Rep. Ceca-Sud Africa 8-1 (5˚), Argentina-USA 1-14 (4˚), Olanda-Portorico 7-1, Venezuela-Cina 0-1. Class.: 1. Usa (7-0), 2. Cina (6-1); 3. Olanda (5-2); 4. Porto Rico, 5. Repubblica ceca (3-4); 6. Venezuela (2-5); 7. Argentina, Sud Africa (1-6). Girone B: N. Zelanda-Taiwan 1-2, G.Bretagna-Australia 0-8 (5˚), Messico-Giappone 0-9 (5˚). Class.: 1. Giappone (7-0); 2. Canada (6-1); 3. Australia (5-2); 4. Taiwan, 5. Italia (3-4); 6. N.Zelanda, 7. Gran Bretagna (2-5); 8. Messico (0-7). RIENTRO OLIMPICO Nei prossimi giorni a Londra, la federazione mondiale del softball e quella del baseball presieduta da Riccardo Fraccari, proporranno al Cio la candidatura unitaria per il rientro olimpico a partire dai Giochi 2020. Intanto la Ibaf valuta la decisione dell’associazione giocatori del Giappone, che minaccia di boicottare il World Classic 2013. La protesta dei nipponici, bi-campioni in carica, riguarda la redistribuzione equa dei compensi tra le squadre partecipanti. La prossima edizione si disputerà a 28: Italia già qualificata.

prannome «Il dottore»), ma il favorito è lo sfidante «Boom Boom» Boschiero (30-1-1). Già trionfatore ai punti nel 2006 sul rivale, nel pieno della maturità, con un fame di rivincita che può essere la molla in più, o il freno emotivo, se non saprà incanalarla nel modo giusto. «Lo spirito con cui affrontiamo il match è proprio quello del risarcimento dopo l’ingiustizia di Tokyo», spiega il maestro e mentore Gino Freo. Per non avere sorprese la cura del match è stata puntigliosa: «Freo in palestra mi ha fatto morire anche stavolta, ma sono consapevole che era necessario — dice Boschiero con il sorriso sulle labbra — sono pronto e in piena forma». Siparietto ieri alla conferenza stampa. Alla spavalderia di Fegatilli che si è detto «sicuro di conservare il titolo grazie all’intelligenza pugilistica e forza psicologica», Boschiero ha replicato deciso: «Sì, sì, ma sul ring contano anche i pugni». Nel 2006 a Battaglia Terme (Pd) Boschiero batté Fegatilli ai punti in 10 round per lo Youth Ibf.

(c.f.) Ieri la coppia Nicolai-Lupo, allo Swatch World Tour, si è conquistata un posto nella top 16 del Grande Slam di Klagenfurt (Aut): dopo aver ceduto 2-1 ai campioni europei Brink-Reckermann, Paolo e Daniele hanno liquidato 2-0 i lettoni Samoilovs-Sorokins, teste di serie n˚ 5. Oggi (ore 14) trovano gli Usa Rogers-Dalhausser, detentori del titolo olimpico e n˚ 2 del tabellone, già sconfitti quest’anno a Pechino (Cina) in maggio e 2 settimane fa a Gstaad (Svi), dove i nostri furono terzi. I vincenti sulla strada della final four dovranno vedersela con Erdmann-Matysik (Ger) o Fijalek-Prudel (Pol), altri protagonisti dei Giochi. TRICOLORE (c.f.) Nella terza tappa del Tricolore, a Ostia, i gemelli Ingrosso e Amore-Martino sono i principali ostacoli tra Casadei-Ficosecco ed il tris stagionale. Per i campioni in carica Fenili-Giumelli c’è da migliorare il 7˚ posto di Paestum (Sa). Donne: Laura Giombini e Giulia Momoli, favorite con Mazzulla-Lo Re e Giogoli-Toti. TORNEO BOVOLENTA (m.mar) Tutto pronto per il Bovelix, il torneo di beach volley 4 per 4 misto (almeno una donna in squadra) organizzato in memoria di Vigor Bovolenta ai Bagni Obelix di Marina di Ravenna. In campo ci saranno anche Hristo Zlatanov, Leondino Giombini, Luca Sirri, Cristian Savani e Dragan Travica. Il ricavato della manifestazione (è ancora possibile iscriversi scrivendo a bovelix16@gmail.com) sarà devoluto in beneficenza all’associazione Il Mosaico.

Boxe VAI RICCI (g.l.g.) Pur privo dell’incontro principale di Kolaj (in tribuna infortunato), Mondofitness ha fatto il tutto esaurito per la riunione della BBT. Per Ricci vittoria lampo con 3 kd in 1’45" prima che l’arbitro decretasse la fine. Il primo colpo al fegato è stato devastante. Welter: Nespro (2) b. Pesce (1-1) p. 6. Leggeri: Lancia (4-0-1) b. Marongiu (3-2-1) kot 40" 5 t. Mediomassimi: Ricci (6) b. Nikolic (Ser, 14-13) 1’45" 1 t. MONDIALI (r.g.) A Cincinnati (Usa) Adrien Broner (Usa) difende la cintura Wbo superpiuma con il connazionale Vincente Escobedo (26-3). A Buenos Aires (Arg) il locale Diego Gabriel Chaves (20) sfida il francese Ismael El Massoudi (36-3) titolare interim Wba welter. A Cancun (Mes) il venezuelano Johan Perez (15-0-1) contro lo sfidante Pablo Cesar Cano (Mes, 24-1-1) per l’interim Wba superleggeri. A Tijuana (Mes) il campione interim Wba superpiuma, Bryan Vasquez (28) del Costa Rica, sfidato dal locale Jorge Lacierva (41-8-6), clou la sfida tra i figli d’arte Jorge Paez jr. (31-4-1)

Ermano Fegatilli, 27 anni BOZZANI

e Omar Chavez (28-1-1) per il silver Wbc dei medi jr. TAMBURRINI (r.g.) A Roma torna a combattere il mediomassimo Gianluca Tamburrini (8-6) fermo dal 2010, affronta sui 6 round Tomko (Ung, 1-12-1). A Marotta Mondolfo il welter Lugaresi (0-1) affronta Laezza (1-2) sugli 8 round.

Hockey pista Gli Azzurri per l’Europeo (m.nan.) Il Commissario Tecnico Mariotti ha convocato 15 giocatori per il raduno in programma a Grosseto dal 10 al 24 agosto, in preparazione ai campionati europei di Paredes dal 9 al 15 settembre. Portieri: Barozzi, Gnata, Losi; esterni: Ambrosio, Cocco, De Oro, De Palma, Festa, Ghirardello, Illuzzi, Malagoli, Davide Motaran, Nicolas, Nicoletti, Pagnini.

Nuoto HACKETT A PECHINO (al.f.) Grant Hackett smentisce le esternazioni del suo ex coach Dennis Cotterel che sosteneva che l’ex nuotatore avesse perso l’oro olimpico nei 1500 sl a Pechino perchè sotto l’effetto dello Stilnox, farmaco attualmente vietato dal comitato olimpico australiano. «Ho perso solo due volte in carriera, Pechino è stata una di queste. Io sedato? Queste parole sono soltanto un mucchio di spazzatura, non ero affatto dipendente anche se lo usavo prima della gare importanti». Intanto dal camp di Manchester, Stephanie Rice ha rivelato che Kobe Bryant le ha regalato un paio di stivali firmati in cambio della cuffia autografata per le figlie, e Libby Trickett ha rivelato che è tornata a nuotare per battere la depressione. STEFFEN E BIEDERMANN (al.f.) Reduce dal flop ai mondiali di Shanghai, la campio-

PROGRAMMA. Dalle ore 20 (diretta Sportitalia 21.30). Superleggeri: Putrone (2) c. Garai (Ung, 2-6-1) 6 t.; massimi leggeri: Bruzzese (7) c. Andrejevs (Let, 6-47) 6r; welter: Moscatiello (13-1) c. Sakara (Let, 11-24-2) 6 t.; superleggeri: Giacon (19) c. Kirillov (Let, 11-14-1) 8r. Superpiuma, campionato europeo: Fegatilli (Bel, kg 58.1, campione; 25-4) c. Boschiero ( 58,5; 30-1-1), 12 t. Arbitro McDonnel (Ing), giudici Keane (Ing), Temml (Aut), Alloza Rosa (Spa).

nessa olimpica dei 100 sl Britta Steffen si avvicina alla gara olimpica serena: «Quest’anno ho lavorato bene sulla resistenza, quella che l’anno scorso mi mancava – spiega dal raduno di Amburgo – ora sono anche più solida mentalmente rispetto all’anno scorso». E il suo compagno Biedermann pensa già alle vacanze: «Dopo i Giochi faremo le vacanze in Germania, non abbiamo voglia di fare di nuovo le valigie e vagare per aeroporti».

Olimpiadi RIO 2016 Gli organizzatori dell’Olimpiade di Rio de Janeiro 2016 hanno assunto un nuovo capo della sicurezza, Marco Aurelio Costa Vieira, che va a rimpiazzare Roderlei Generali, licenziato il mese scorso.

Pallavolo MERCATO DONNE (f.c.) A Novara (A-2) la schiacciatrice Valeria Rosso (ex Pesaro). Sarà ancora Marco Botti a guidare Fontanellato per la quarta stagione di fila. A Marsala la centrale 20enne Marianna Vujko (da Pesaro, B-1).

Sci alpino MONDIALI 2019 Il Consiglio Federale Fisi si è riunito ieri a Cortina. «È il momento di ripartire con una candidatura sempre più forte e determinata a centrare l’obiettivo dei Mondiali 2019. La Fisi sostiene Cortina e lavorerà in sinergia con tutte le forze che la supportano per presentarsi al prossimo Congresso Fis con le carte in piena regola», ha detto il Presidente Flavio Roda.

Triathlon ULTIMO TEST (al.f.) Oggi Alessandro Fabian e Davide Uccellari disputeranno l’ultimo test prima dei Giochi alla World Series di Amburgo (Ger) su distanza sprint. Domenica tocca a Anna Maria Mazzetti.

VELA: MONDIALI GIOVANILI

INCONTRO A NORCIA

Paternoster e Di Salle d’oro

La Vezzali con le giovani calciatrici

(r.ra.) Ai Mondiali giovanili Isaf a Dun Laoghaire (Irl) l’Italia è 3ª nel Trofeo per Nazioni: oro nel 420 donne con Ilaria Paterno ster e Benedetta Di Salle, argen to nell’Rsx con Mattia Camboni, bronzo con Veronica Fanciulli nell’RSX femminile e nel Laser Radial donne con Cecilia Zorzi.

Valentina Vezzali, porta bandiera a Londra, ha fatto una piacevole sorpresa alle 36 ragaz ze u.15 di «calcio Più» a Norcia. La schermidrice ha raggiunto Gianni Rivera (nella foto anche Casarin), presidente del Settore giovanile e scolastico, al raduno delle ragazze per incoraggiarle.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

ALTRI MONDI

Il fatto del giorno

_i mercati a picco

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Lo spread è di nuovo a 500 L’Italia ora cosa deve fare? La crisi spagnola e l’incertezza della nostra situazione politica ci danneggiano: per Monti, però, il Paese ne uscirà senza aiuti esterni Le notizie sono brutte. Lo spread italiano è a quota 504, quello spagnolo addirittura a 613. In Spagna ci sono state manifestazioni in un’ottantina di città, a Madrid hanno sfilato 100 mila persone, la polizia ha sparato proiettili di gomma, i manifestanti hanno incendiato cassonetti e rovesciato automobili, i soliti danni di occasioni come queste, alla fine con 7 fermi e 6 feriti. È una tensione che non accenna a diminuire: Rajoy s’è fatto approvare l’altro giorno dal Congresso tagli per 65 miliardi (dopo aver realizzato, a partire da Natale, risparmi per 58), portando l’Iva dal 18 al 21, togliendo di mezzo le quattordicesime di Natale, un quinto delle sovvenzioni ai partiti, niente più agevolazioni fiscali sulla prima casa, eccetera.

1C’è un rapporto tra l’impennarsi dello spread spagnolo e il nostro ritorno sopra quota 500?

Il presidente del Consiglio Monti ha chiaramente parlato di contagio. «È difficile dire quanto sia venuto e venga da Grecia, Irlanda, Portogallo, o dalle banche spagnole, ma il contagio è quel disagio che attraverso i mercati colpisce in termini di maggiore incertezza e minore fiducia nell’irreversibilità dell’integrità dell’euro. Per la dignità del Paese, per il senso di fiducia in noi stessi, per il rispetto di cui il Paese e i cittadini godono sul piano internazionale fa molta differenza farcela con le proprie forze o farcela con aiuti e salva-

ministro del Bilancio, Cristobal Montoro: «Non c’è denaro nelle casse pubbliche, signori, non c’è denaro per pagare i servizi pubblici e, se la Banca centrale europea non avesse comprato i titoli di Stato, il Paese sarebbe fallito». Uno statista certe cose non le deve dire. L’Italia è danneggiata dalla sua situazione politica, che al mondo non piace.

4 Che cosa vuole il «mondo»?

Il premier spagnolo Mariano Rajoy e Mario Monti: Madrid e Roma sono in difficoltà EIDON

4

IL NUMERO

-4,3

Il crollo a Piazza Affari Crollo verticale per Piazza Affari ieri: l’Ftse Mib ha chiuso a -4,38%. La speculazione ha preso di mira soprattutto le banche italiane: Mps è caduta in picchiata a -8,55%. Sprofonda anche la Borsa di Madrid: - 5,82%

taggi dell’Europa». Parole terribili, se ci pensa: da una settimana in qua, per una ragione o per l’altra, Monti evoca lo spettro del prestito che l’Italia sarebbe costretta a contrarre se i tassi di interesse restassero così alti. Lei sa già che cosa significa un prestito: si tratterebbe di consegnarsi alla famosa Troika, gli esperti di Unione europea, Bce e Fmi che pretendono licenziamenti, tagli di tredicesime e di stipendi, morte del cosiddetto stato sociale. Monti ha poi respinto l’idea che il suo governo abbia ottenuto, alla fine, risultati non diversi da quelli di Berlusconi: «Nel novembre 2011 lo spread tra Italia e Germania era a 574. Undici mesi prima, nel novembre 2010, era a 160».

2 3 Potrebbe ricordarci che cosa Perché i tagli e il resto non handetermina questo aumento dello spread con quel che segue?

I grandi fondi internazionali vendono i titoli di stato italia-

notizie Tascabili Non sarà privatizzata

La Consulta ha salvato il referendum sull’acqua La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso della Regione Puglia e ha salvato il referendum del giugno del 2011 dichiarando inammissibile (per violazione dell’art. 75 della Costituzione) l’art. 4 della Finanziaria bis 2011 con cui il governo Berlusconi aveva aggirato il risultato referendario. In pratica non ci sarà nessuna privatizzazione di acqua e servizi pubblici locali. La sentenza blocca anche le successive modifiche, comprese quelle del governo Monti. Per il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, la Consulta «restituisce la voce ai cittadini e la democrazia al nostro Paese». Antonio Di Pietro assicura che «vigilerà, fuori e dentro il Parlamento affinché la sentenza venga rispettata». E il governatore pugliese Nichi Vendola: «Con la Puglia vincono la democrazia e il popolo del referendum».

ni. Se un titolo di stato valeva 100 euro e garantiva, al prezzo di 100, un rendimento (faccio per dire) dell’1%, nello stesso momento in cui lo vendo a 80 euro l’interesse sale del 20%. Cioè: più basso è il prezzo di vendita, più alto è l’interesse che si paga. La vendita di buoni del tesoro italiani o di bonos spagnoli maschera anche una fuga di capitali, soldi che stavano nelle banche mediterranee e che sono finiti in genere nelle banche tedesche. Per la Spagna si parla di una fuga di 70 miliardi al mese che, se l’emorragia non si ferma, significano 500 miliardi a fine anno. In Italia, da marzo, hanno varcato la frontiera 47 miliardi. Il flusso sarebbe rallentato ultimamente.

Militari pro-Assad a Damasco AP

Continua il piano Onu

Siria, il Ramadan inizia col sangue Altre 128 vittime Neanche il Ramadan ferma le violenze della guerra civile in Siria. È stato di almeno 128 morti il bilancio delle vittime di ieri, nel primo giorno del mese sacro per i musulmani: lo hanno reso noto fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti

no diminuito le vendite di Btp e di Bonos?

Ho l’impressione che alla Spagna abbia fatto male la dichiarazione in Parlamento del suo umani. Il bilancio più sanguinoso nella provincia di Damasco, dove imperversa la battaglia contro Assad: hanno perso la vita 25 civili. In ogni caso, ieri le forze antigovernative hanno preso il controllo di un valico di confine tra Iraq e Siria e dieci ufficiali e un generale (il ventiduesimo) hanno disertato rifugiandosi in Turchia. Nella stessa giornata il consiglio di sicurezza Onu ha approvato all’unanimità un prolungamento di 30 giorni della missione di monitoraggio nel Paese, nell’ambito del piano di pace di Annan. Intanto, vanno avanti le indagini sulla strage di turisti israeliani in Bulgaria: prende piede la pista libanese e dell’integralismo sciita di Hezbollah. Questa ipotesi è stata riferita ieri dal Pentagono, mentre è stato accertato che l’attentato di mercoledì in cui sono morte sette persone è stato realizzato con 3 chili di tritolo.

Mettiamo insieme alcuni spezzoni di notizia. Ieri l’Economist ha scritto contro il ritorno di Berlusconi: niente potrebbe essere peggio per l’Italia. Nello stesso tempo il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, ha detto a Le Figaro: «Monti è una chance per l’Italia e per l’Europa. L’Italia sta prendendo oggi buone decisioni che erano state rinviate da Berlusconi». Da tutto questo deduciamo facilmente che quello che abbiamo chiamato «mondo» vuole la permanenza il più a lungo possibile di Monti alla guida del governo.

5 Invece...? Invece le prospettive sono incertissime. Sta fallendo l’ipotesi di una riforma elettorale che renda possibile nella prossima legislatura la formazione di una maggioranza da grande coalizione, che renderebbe possibile la permanenza di un governo tecnico. Andremo a votare, a quanto pare, col porcellum e questo significa che o Bersani o Berlusconi o magari Grillo entreranno a palazzo Chigi da vincitori. Per il «mondo» una prospettiva sciagurata. Forse il «mondo» punta sul serio ai 100 miliardi da erogare in autunno. Attraverso il prestito, tedeschi, francesi e americani metterebbero le mani nelle nostre cose, costringendoci a cambiarle e a tenere a Palazzo Chigi la persona di cui si fidano di più.

A

IL GOVERNO VA AVANTI

CASA PDL

Niente feste accorpate Province, ok ai tagli

S

Salvate le feste patronali, Pasquetta e santo Stefano, ma non le province. Il governo, riunito nel Consiglio dei ministri, ha deciso ieri di non procedere all’accorpamento delle festività per ridurre i ponti e aumentare i giorni lavorativi: «I risparmi di spesa non sono garantiti — si legge nel comunicato —, non ci sono casi simili in Europa, e si violerebbe il principio dell’autonomia contrattuale, con il risultato di aumentare la conflittualità tra lavoratori e datori di lavoro». Sul piatto c’era anche la soppressione di alcune province, confermata, con tanto di varo della circolare con i criteri per la riduzione. È stato messo nero su bianco che «i nuovi enti dovranno avere almeno 350 mila abitanti e una superficie non inferiore ai 2500 chilometri quadrati». Come ha chiarito il ministro per la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, così facendo si potrà portare il numero delle province a 43 e a 10 le città metropolitane, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze. Nei prossimi giorni il governo trasmetterà i criteri al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni regione, poi la proposta finale sarà trasmessa al governo, che provvederà a una legge apposita. Il processo normativo dovrebbe concludersi entro il 2012, mentre la nascita delle città metropolitane avverrà a inizio 2014. In ogni caso i nuovi enti eserciteranno le competenze solo in materia ambientale, di trasporto e viabilità. E, a margine del Cdm, il premier Monti ha voluto batter anche su un altro tasto delicato per le tasche degli italiani: «Non faremo nessuna nuova Manovra, siamo in linea con gli obiettivi di bilancio», ha ribadito.

Formigoni precisa Il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, finito in mezzo all’inchiesta sulla sanità regionale, ha precisato ieri che due giorni fa, in conferenza stampa, ha «dimostrato la falsità delle notizie nei suoi confronti riportate dai quotidiani "Il Fatto" e "la Repubblica"»

S Economist contro Berlusconi L’Economist contro il probabile ritorno in campo di Berlusconi: «Poche cose potrebbero essere peggiori per la credibilità (e la stabilità finanziaria) dell’Italia che lasciare gli investitori a ponderare per i prossimi 9 mesi il ritorno di Berlusconi al governo», scrive il settimanale

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le province «salve» Sarebbero 64 su 107 le province accorpate. Quelle «salvate» solo 43

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Indagata una 21enne

L’alta velocità di Trenitalia

Partorisce 2 bimbi Anche i cani più grandi e getta il primo viaggeranno sul treno in mezzo ai rifiuti Una ragazza di 21 anni di Ozzano Emilia, nel Bolognese, è indagata per aver buttato in un cassonetto uno dei due gemelli partoriti nella notte tra giovedì e ieri alla 23a settimana di gestazione, poi trovato morto. Il primo parto sarebbe avvenuto mentre la ragazza era da sola: i genitori, tornati a casa e ignari della gravidanza, hanno visto che la giovane non stava bene e l’hanno portata in ospedale dove è nato il secondo figlio (che è ora in prognosi riservata) e dove l’ostetrica ha notato la seconda sacca placentare facendo scattare l’allarme. La Procura ha aperto un’inchiesta: dovrà stabilire se il parto è stato indotto, se il bimbo è nato vivo e se la donna è stata aiutata.

Mauro Moretti e Michela Brambilla firmano l’accordo per i cani sul treno ANSA

Da mercoledì anche i cani di grossa taglia potranno viaggiare sui treni ad alta velocità di Trenitalia. Per essere «ospitati» sulle «Frecce» o gli Eurostar, in prima o seconda classe, nei livelli business o standard, basterà un biglietto dal prez zo base ridotto del 50% e un kit specifico (museruo la, guinzaglio, certificato di iscrizione all’anagrafe canina e libretto sanitario). L’iniziativa, definita ieri tra l’a.d. di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e la Federazione delle associazioni animaliste guidata dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, ha l’obiettivo di contrastare l’abbandono e fermare il randagismo. E dovrebbe essere ripetuta da Ntv.


SABATO 21 LUGLIO 2012

ALTRI MONDI

PM ANTIMAFIA DI PALERMO

Ingroia in Guatemala Lavorerà per l’Onu Il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia (nella foto Ansa) andrà a lavorare in Guatemala: ha accettato l’inca

rico propostogli dall’Onu come capo, per un anno, dell’unità di investigazioni e analisi. «Sono un bersaglio e lì per fortuna i giudici antimafia sono apprezzati anziché denigrati», ha detto. Per il suo «collocamento fuori ruolo» è ar rivato l’ok del ministro Severino, in attesa di quello del Csm.

LA DECISIONE DELLA FIAT

Addio Musa e Idea Senza lavoro in 2600 La Fiat ha comunicato di aver messo in cassa integrazione i 2600 operai di Mirafiori addetti alla produzione di Idea e

storia americana. Il bilancio è pesantissimo: 12 morti e 59 feriti, incluso un bimbo di 4 mesi.

SHOCK IN COLORADO

Lacrimogeno Nel momento in

GDS

cui ha aperto il fuoco, l’ombra che si stagliava sotto lo schermo poco dopo la mezzanotte (le 8 del mattino di ieri in Italia), durante una scena di spari nel film, aveva già inondato la sala con gas lacrimogeno: era vestita con elmetto, maschera antigas, giubbotto antiproiettile e armata con un fucile Ar-15, una mitraglietta Remington e due pistole. La silhouette scura è stata identificata come quella di James Holmes, bianco, 24

anni, iscritto alla University of Colorado per un dottorato in scienze neurologiche, che in un’istantanea fornita dall’università appare sorridente. È stato arrestato senza opporre resistenza vicino alla sua auto bianca, posteggiata dietro allo shopping center. Agghiaccianti le testimonianze di alcuni sopravvissuti. Jennifer Seeger, capelli corti e scuri, era seduta in seconda fila quando si è trovata la pistola di Holmes puntata alla testa. Dopo aver pensato a uno «stunt» della produzione, si è gettata al suolo: «Ho sentito gli spari, il calore dei bossoli sulla fronte e ho visto le persone

Nella foto grande l’abbraccio tra due sopravvissuti ad Aurora; a destra, dall’alto, James Holmes, l’attentatore 24enne, la maschera che indossava e la zona del cinema dopo l’attacco AP/REUTERS

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All’inizio qualcuno ha pensato che il fumo e i colpi di mitraglietta più rumorosi di quelli provenienti dallo schermo fossero parte degli effetti speciali. Invece, nel cinema con 200 spettatori dentro a un centro commerciale di Aurora, sobborgo a poche miglia dal centro di Denver, durante l’attesa premiere di Dark Knight Rises (l’ultimo film sulla trilogia di Batman firmata da Nolan), si stava consumando l’ennesimo massacro di innocenti della recente

Musa. I due modelli sono infatti usciti definitivamente dal mercato con una settimana di anticipo: per le tute blu inizia ora un lunghissimo periodo di cassa a «zero ore» che durerà fino a quando saranno avviate nuove produzioni, quindi non prima della fine del 2013.

Il lutto Il presidente Obama, do-

Un 24enne spara alla «prima» di Batman. Ci sono 59 feriti «Pareva un effetto speciale» MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

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sedute nelle file dietro di me cadere. Chiunque tentava di uscire veniva colpito, ma l’aria era irrespirabile per via del gas».

Massacro al cinema: 12 morti in America DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

LA GAZZETTA DELLO SPORT

ink! r d to

po una breve apparizione a Fort Myers in Florida, ha deciso di sospendere temporaneamente la campagna elettorale. Alla giornata di lutto si è unito anche il rivale repubblicano Romney, che poche settimane fa aveva ribadito la sua posizione favorevole al diritto di possedere armi. È una vecchia storia. In uno Stato come il Colorado puoi acquistare una pistola anche dentro un supermercato come fosse prosciutto: basta un semplice documento d’identità. Dopo la perquisizione, nella casa di Holmes, a meno di 10 km dalla strage, le autorità hanno rinvenuto materiale infiammabile e chimico e rotoli di filo elettrico. Emergono anche i nomi delle prime vittime e le loro storie. Jennifer Ghawi, 24 anni, era scampata a una sparatoria a Toronto un paio di settimane fa prima di cadere sotto i colpi di Holmes nel cinema di Aurora. Solo una coincidenza che il mite sobborgo si trovi a una ventina di chilometri da Littleton, dove c’è la Columbine High School, luogo di uno dei massacri più sanguinosi degli ultimi anni. Il 20 aprile ’99 due studenti uccisero un professore e 12 compagni e ne ferirono altri 26 prima di suicidarsi. Holmes è incensurato, a parte una multa per eccesso di velocità: s’indaga sul movente ed eventuali legami con il terrorismo. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 21 LUGLIO 2012

ALTRI MONDI

VERSO IL LIVE PER L’EMILIA

Vasco scrive a Liga «Prepara la chitarra» Vasco Rossi (nella foto Ansa) e Ligabue insieme il 22 settembre a Campovolo nel concertone per l’Emilia? L’ipotesi

Tutti pazzi di Sofia L’attrice più ricca non ha solo curve

non è da escludere. Il cantante di Correggio, promotore dell’evento, aveva detto al «Corriere della Sera»: «Se venisse sarei solo contento. È il benvenuto». E ieri su Facebook il Blasco ha risposto: «Caro giovane Liga, non prendo impegni a lungo termine... ma tu tieni pronta una chitarra...».

5 topfivelibri LA CLASSIFICA

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La 40enne Vergara è la nuova star della tv Usa: fa telefilm e pubblicità e vale 19 milioni di dollari con i 108 amici più cari a Playa del Carmen, in Messico, si può permettere di staccare un assegnino da 2 milioni per fare volare tutti assieme e per star tutti assieme in un resort extralusso.

CARLO ANGIONI

In America la vogliono tutti. È la protagonista di una delle serie tv più viste (Modern Family), ha una linea di abbigliamento a suo nome (nei grandi magazzini K-Mart), è la testimonial di una bibita strafamosa (Pepsi), possiede una compagnia che sforna talenti latini dello spettacolo (Latin World Entertainment), ha un canale YouTube tutto suo. A consacrare Sofia Vergara, adesso, ci ha pensato Forbes, la rivista economica che

Premurosa Il suo segreto? Piace

in modo trasversale, a uomini e donne. È una bomba sexy ma, in tv, interpreta una madre premurosa accompagnata da scollature generose e tacchi da brivido, con un marcatissimo accento spagnolo che fa molto ridere. La svolta della carriera (da modella e comparsa al cinema) è arrivata proprio con Gloria, il suo personaggio nella serie Modern Family, grazie alla quale è appena stata nominata agli Emmy nella categoria attrice comica: «Mi è stata cucita addosso, è colombiana come me, ha un figlio maschio come me. Non mi potrà capitare di meglio nella carriera», ha detto qualche tempo fa. Aggiungendo poi: «Vengo da un Paese difficile, sono abituata alla vita dura, ho successo non solo per le mie curve». Un successo gigantesco, che l’ha portata a diventare uno dei simboli delle latine di Hollywood. Facendo arrabbiare qualche collega come Salma Hayek, ora orfana delle grandi produzioni, che odierebbe il «suo accento esagerato e l’inglese maccheronico». Che rosicona...

È colombiana e bionda ma si tinge per sembrare più «latina» ama fare i conti in tasca ai famosi e che l’ha messa in copertina nel numero di agosto. Il suo merito? È l’attrice più ricca della tv. Figlia di un contadino di Barranquilla, Colombia, ex bionda convertita al bruno per essere più «latina», oggi mamma divorziata, con un fratello morto ammazzato e uno tossicodipendente, ha sconfitto il cancro alla tiroide ed è una star che fattura 19 milioni di dollari (così ha guadagnato tra maggio 2011 e maggio 2012). Tanto che adesso, a 40 anni, appena compiuti e festeggiati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

FENOMENO/2 IL BIOCHIMICO BIANCHI SPOPOLA CON PROGRAMMI SULL’ALIMENTAZIONE

Il menù dello scienziato «Faccio mangiare bene e conservare il gusto» MASSIMO ARCIDIACONO

Alla velocità della luce accade che nuovi personaggi nascano al di fuori dei canali consolidati. Sono blogger, youtuber... oppure cuochi, divulgatori di scienza o tecnologia, insomma gente del nostro tempo che sa parlare ai giovanissimi. Marco Bianchi (nella foto), 34 anni, milanese, esperto di biochimica e di alimenti convertitosi alla divulgazione televisiva con Tesoro, salviamo i ragazzi!, un piccolo programma-cult su Fox Life, ne è il miglior esempio. Giovedì, per esempio, accolto quasi come una star, era a Giffoni con i baby giurati del festival del cinema, in compagnia del videoblogger Willwoo-

sh (un altro dei personaggi 2.0), a promuovere un video voluto dall’Airc sui «dieci comandamenti per stare in salute». «Tantissimi ogni giorno mi chiedono l’amicizia su Facebook e la cosa ancora mi stupisce — dice Bianchi —. Nasco come ricercatore e ho scoperto per caso questa capacità di divulgatore, parlare ai ragazzi mi riesce. Spesso, la prima cosa che mi chiedono è: "sei su Facebook? Hai Twitter?". E poi mi scrivono: "la mamma mi ha fatto la tua ricetta" oppure "ho seguito il tuo consiglio, figo"...». Niente diete Nel suo

primo programma, Bianchi aiutava a modificare le cattive abitudini alimentari dei figli. Adesso, ha allargato il campo alle mamme. In linea con Marco Bianchi (sempre su Fox Life) prende in esame un alimento e ne scopre le qualità. «Ogni giorno una ricetta, ma anche un rimedio fai da te per la bellezza, da realizzare con lo stesso ingrediente». Dicono che anche stavolta gli ascolti siano oltre il previsto, tanto che di Bianchi si è accorta Cristina Parodi, ingaggiandolo per il suo atteso programma su La7. «Una cosa voglio dire: a me interessa che si mangi bene, però senza mai perdere il gusto delle cose. In questo periodo di vacanze, poi, lasciate perdere le diete, ma preferite i piatti unici, mangiate pasta integrale, farro, introducete frutta, legumi, verdure. E la carne, mi raccomando: massimo due volte alla settimana». © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO L’ADDIO A CRUISE

Holmes scatenata Già rivede il suo ex Si è scatenata Katie Holmes dopo l’addio a Tom Cruise. L’attrice, che tornerà a lavorare in teatro a Broadway con un

gazzaWeekend A CURA DI

FILIPPO CONTICELLO

Il film tra thriller e fantasy

Il presidente Lincoln va a caccia di vampiri

Lo spettacolo di Montichiello (Siena)

In provincia di Siena Tre su tre. E. L. James continua a dominare l’estate dei libri italiani: la trilogia delle «Sfumature» ad alto contenuto erotico della scrittrice californiana si prende i primi tre posti nella classifica dei volumi più venduti su Ibs. Camilleri deve lasciare il podio 1 Cinquanta sfumature di grigio E. L. James (Mondadori) 2 Cinquanta sfumature di rosso E. L. James (Mondadori) 3 Cinquanta sfumature di nero E. L. James (Mondadori) 4 Una lama di luce Andrea Camilleri (Sellerio) 5 Lo spettro Jo Nesbo (Einaudi)

ruolo da protagonista in «Dead Accounts» di Theresa Rebeck, a meno di un mese dalla separa zione sarebbe infatti tornata a frequentare l’ex fidanzato Chris Klein (l’Oz di «American Pie»). I due avrebbero già avuto un incontro bollente nell’apparta mento newyorkese di lei.

Un paese intero recita in piazza

Un film bizzarro, sul filo dell’horror-thriller e del fantasy. Arrivato ieri in sala dagli States, «La leggenda del cacciatore di vampiri», regia di Timur Bekmambetov, ha una trama curiosa: c’è un uomo che apprende che sua madre è stata uccisa da un predatore soprannaturale e cova per tutta la vita voglia di vendetta contro i vampiri. La bizzarria è, però, che l’uomo in questione è Abramo Lincoln, 16˚presidente Usa, interpretato da Benjamin Walker. LA LEGGENDA DEL CACCIATORE DI VAMPIRI DI TIMUR BEKMAMBETOV, CON BENJAMIN WALKER. 20TH CENTURY FOX. DURATA 105 MINUTI

Tanti aspettano il raffinato appuntamento estivo a Montichiello, magico borgo senese. Lì c’è una delle compagnie più innovative del teatro italiano: ogni anno manda in scena un «autodramma» prodotto e diretto da tutti i cittadini del paese. È il rito civile del «Teatro povero», al via oggi con «Palla avvelenata», spettacolo su povertà e crisi. PALLA AVVELENATA COMPAGNIA DEL TEATRO POVERO. ORE 21.30. PIAZZA DI MONTICHIELLO (SIENA). FINO AL 14 AGOSTO

L’attore Benjamin Walker nella parte di Abramo Lincoln

Stasera a Cagliari per i 100 anni di Ichnusa

Festa al mare coi Litfiba (fr.vell.) Ieri sera l’apertura con Francesco Renga e i Negrita, oggi il gran finale con Simone Cristicchi e i Litfiba (oltre agli Zaman, Arawak, Blastema). Ecco «la festa che aspettavamo da un secolo». Si chiama «Mondo Ichnusa», è arrivata alla quinta edizione e si svolge in un villaggio in riva al mare al Margine Rosso, appendice del Poetto, a Quartu Sant’Elena (Cagliari). Nell’anno del centenario l’azienda di birra sarda ha regalato una due giorni di musica con 10 gruppi che si alternano sul palco dalle 19.30 a mezzanotte. Poi si continua col dj set. L’area beach è attrezzata con gli stand gastronomici, lo store, gli artisti di tattoo e lo spazio per i decoratori di unghie. Oltre all’ingresso gratuito, ci sono anche cinque linee di autobus, sempre gratis, che fino alle 4 del mattino permetteranno di raggiungere l’evento e di ritornare a Cagliari o a Quartu. CONCERTO MONDOICHNUSA DALLE 19.30. NELLA SPIAGGIA DI MARGINE ROSSO A QUARTU S. ELENA (CAGLIARI), INGRESSO GRATUITO

La strana mostra

Incontri e dibattiti

Pure le mutande Il Salento parla fanno la storia di antimafia

La storia in mutande. In senso letterale, visto che a Varese fino a settembre c’è una mostra in cui è protagonista il più intimo degli indumenti. Nel dettaglio, le mutande appartenute a molte persone illustri. Nei locali del circolo di Bizzozero, ecco allora 120 modelli della collezione del «mutandologo» Graziano Ballinari. Si va dalle mutande di Mussolini a Vittorio Emanuele II, da Marilyn Monroe fino a Rosy Bindi (anche se l’interessata ha smentito...). In ogni caso, vale il detto «dimmi che mutande porti e ti dirò chi sei».

Ole è assai più di un acro nimo: l’«Otranto Legality Expe rience» è un punto di riferimento europeo per chi si impegna nel contrasto alle mafie. L’evento dedicato alla società civile è arrivato alla terza edizione: a Lecce e nella vicina Otranto, fino al 29 luglio, oltre 50 incontri, dibattiti, eventi, workshop tenuti da esperti provenienti da tutto il mondo. Tra gli ospiti, anche Ilya Politkovsky, figlio di Anna Politkovskaja, cronista russa assassinata nell’ottobre 2006. Organizzato dalle associazioni «Flare network» e «Libera», Ole 2102 mette sul piatto tematiche varie: dall’intreccio tra mafie e globalizzazione finanziaria fino al narcotraffico e al contrabbando di armi. Tra le novità, la prima «Summer school legality experience», un campus universitario per gli studenti di tutta Europa.

LA STORIA IN MUTANDE MOSTRA NEL CIRCOLO DI BIZZOZERO A VARESE, FINO AL 15 SETTEMBRE

OLE 2012 RASSEGNA DI EVENTI SUL TEMA DELLA LEGALITÀ. A LECCE E OTRANTO. FINO AL 29 LUGLIO

Le mutande di Marilyn in mostra

A

101 FOTO DA VEDERE

S Il meglio di Vogue a Milano Ci sono immagini di vita quotidiana, volti femminili, angoli suggestivi di mondo. È la mostra «A glimpse at Photo Vogue», al via ieri nella galleria «Carla Sozzani» di Milano: andrà avanti fino al 10 agosto e raccoglie 101 scatti di 101 fotografi (nella foto una delle immagini in mostra), pubblicati sul cosiddetto «Photo Vogue». Si tratta di un progetto che da un anno promuove il lavoro di fotografi professionisti e non, una piattaforma di Vogue.it aperta a chiunque voglia caricare i propri scatti


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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GAZZALOOK SPECIALE SURF donna

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Happy Gilmore Gioia sull’onda

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Nata con la tavola in mano «Ma il surf è leggerezza»

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Quinto titolo mondiale per l’australiana Stephanie, che non ama allenarsi troppo, suona la chitarra e adora la fotografie GIAN LUCA PASINI twitter@GianLucaPasini

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1 55DSL Canottiera in cotone a righe 50 e 2 Yamamay Triangolo (20 e) e slip con lacci (13 e) 3 Roxy Tavola da surf ultraleggera con disegni per surfiste esperte da 600 e 4 Henry Cotton’s Bikini in lycra con stampa a fiori 125 e 5 Calzedonia Triangolo (20 e) e slip (15 e) multicolor 6 OVS Vestitino da spiaggia a righe 30 e 7 Havaianas Flip flop in gomma con tiras traforate 18 e 8 Sundek Boardshort in tessuto tecnico con stampa ibiscus 55 e

La muta bagnata ancora appiccicata sulla pelle, una corona di rose calata sulla testa, sollevata in trionfo da compagni e amici e trasportata (letteralmente) verso il podio che le ha consegnato il quinto titolo mondiale di una carriera – scontata la battuta visto lo sport – vissuta sulla cresta dell’onda. Le immagini che arrivano dalla freddina Biarritz, uno dei luoghi culto dei surfer di mezzo il mondo, consacrano Stephanie Gilmore, 24 anni, australiana, come una delle regine della tavola da surf.

la prima gara, poi è arrivato il tour professionistico, i viaggi in giro per il mondo, conoscere posti completamente diversi da quelli a cui ero abituata». Figlia di un ex nuotatore, capelli biondi, mossi (anche) a causa della salsedine che spesso si incrosta su quei riccioli. «Il surf è tante cose assieme nella mia vita: lavoro, professione, divertimento, passione. Certo quando esco in mare sulla tavola tecnicamente si può dire che sto andando ad allenarmi, ma allo stesso tempo è anche tanto divertimento per me. Penso di essere davvero una persona fortunata (forse per questo l'hanno soprannominata Happy Gilmore? ndr)».

Dall'Australia «Se sei nata dalle

mie parti (Nuovo Galles del Sud, la regione che ha per capitale Sydney e posizionata nella parte Sud Ovest del Paese, ndr) non è difficile incominciare a fare surf, si può quasi dire che questo sia lo sport nazionale in Australia, lo fanno tantissime persone: ragazzi, ragazze. Quasi tutti, insomma. Io ho cominciato fra i nove e i dieci anni. Più o meno a 15 facevo

Spogliata Con i tanti titoli mondiali e le molte vittorie nel circuito pro (dell’Aps World Tour) sono arrivati anche i dollari (circa mezzo milione vinti in carriera per questa 24enne) e ovviamente le proposte di posare per riviste patinate o siti internet con più o meno vestiti addosso (ad esempio per Espn Body Issue). «Come tutte le ragazze avevo delle insicurezze

la scheda IL SUO PRIMO TITOLO IRIDATO LO HA VINTO NEL 2007 L’ULTIMO UNA SETTIMANA FA

Stephanie Gilmore è nata il 29 gennaio 1988 (24) a Murwillumbah, Nuovo Galles del Sud (Australia) e abita a Tweed Heads. Alta 1,78 metri per 67 kg, ha vinto 5 titoli mondiali: 2007, 2008, 2009, 2010 e quest' anno, una settimana fa, con una tappa d'anticipo. E’ da tutti detta Happy Gilmore

su fare una cosa del genere, ma negli ultimi anni ho imparato a conoscere meglio il mio corpo, a curarlo, ad accettare anche quello che mi piace di meno. Da ragazzina – crescendo – ero molto preoccupata che la mia altezza (178 cm, ndr) diventasse un problema per fare surf, invece alla fine questo è stato addirittura un vantaggio». Se sotto braccio ha spesso la tavola da surf, più volte capita che sulle ginocchia tenga una chitarra o fra le mani una macchina fotografica, le altre passioni coltivate da Stephanie. In più di un'intervista ha raccontato di se: «Non sono una fanatica degli allenamenti e della preparazione. Forse sono abbastanza lontana dal modello di atleta professionista che esiste in altre discipline sportive. Io lavoro duro quando lo devo fare, ma guardo anche avanti. Cerco di trovare un equilibrio fra quelli che sono i miei compiti e quando li devo fare. Cerco di affrontare la vita in maniera abbastanza rilassata e anche di divertirmi». Divertirsi, vincere, essere la migliore del mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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1 Kienzle Orologio con cassa in acciaio e cinturino in tessuto a righe 139 e 2 Adidas Originals by Jeremy Scott T-shirt con stampa disegno 60 e 3 Oakley Costume da surf in tessuto a compressione muscolare 120 e 4 Quicksilver Tavola promodel del campione Jeremy Flores adatta per onde potenti 595 e 5 Tommy Hilfiger Occhiali da sole con aste in legno a righe colorate 120 e 6 Bear Short board con stampa tavole 65 e 7 Gant by Michael Bastian Canotta in cotone con stampa surfer 89 e 8 Tezenis Costume lungo con stampa Hawaii 20e A cura di FABRIZIO SCLAVI gazzalook@rcs.it


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

23/11 - 21/12

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

LE PAGELLE

Ariete 7,5

Toro 6-

Sagittario 8

Gemelli 7+

Cancro 7-

Leone 7+

DI ANTONIO CAPITANI

Col proprio apporto portafortuna, Giove vi piazza in zona Champions in fatto di soldi e lavoro. Vita sociale fonte di ispirazione, pure suina.

Stanchezza e stress incombono, gli zebedei fanno i segnali di fumo come un falò Sioux: ussignùr, be quite: nella sostanza tutto va bene!

Le vostre idee convincono e sono realizzabili, grazie anche a sostegni, colloqui, viaggi utili. Lavoro ok, charme suino muy calamitante.

Spendere proficuamente, incassare, risparmiare si può, oggi. Ma Marte vi causa reazioni da matti. E ammoscia la fornicazione. Ussignùr.

Luna nel vostro segno, fonte di intuizioni utili (anche al lavoro), avvii fortunati, relax. Fate pure venire l’acquolina suina a tanti/e!

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

IL MIGLIORE Forti come rocce, potete prendervi rivincite e adempiere con successo agli impegni di oggi. E siete pure prede fornicative succulenterrime: uau.

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6+

Bilancia 7+

Scorpione 6-

Capricorno 7

Acquario 6-

Pesci 6+

Sembrano arrivare notizie rincuoranti dalle finanze. E la forma fisica migliora, grazie a sport, alimentazione e fornicazione. Viaggi ok.

Il lavoro accelera le vostre peristalsi, i rapporti stressano: state su. E niente abbattimenti inutili. Il suino in voi è reattivissimo, però.

Il lavoro si sistema e appaga. Ma la fortuna vi ignora e tutto deve essere fatica vostra. Sudombelico repentino. Il che non è del tutto un bene.

Gli impegni di oggi stancano. Però siete nella manica di Plutone e quindi vincerete. Sudombelico timido, ma solo in apparenza.

Lavoro e svaghi del sabato appagano. E le amicizie vi fanno sentire il proprio calore. Anche suino, magari. Consigliabile approfondire.

ROBERTO MANCINI

Noie e malumore gravano sul vostro sabato. State all’erta, calmatevi, non mettete mano a moschetti e alabarde. Calo di punti, anche suini.

L’allenatore del Manchester City è nato a Jesi il 27 novembre 1964: ha vinto tre campionati in Italia e uno in Inghilterra

Gazzetta.it

Televisioni in chiaro RAITRE

CANALE 5

WIND AT MY BACK STASERA MI BUTTO AGENTE PEPPER TG3 - TGR TIMBUCTU 14° DISTRETTO TGR - TG3 TOUR DE FRANCE TG3 L.I.S. LE SORELLE MC LEOD TG3 - TGR BLOB THE BESTIAL UN CASO PER DUE AGENTE 007 - LA SPIA CHE MI AMAVA 23.25 TG3 23.40 TG REGIONE 23.45 STORIE MALEDETTE ERA SORDOMUTA, IO L'AMAVO

8.50 9.35 10.58 11.01 11.45

RETE 4

ITALIA 1

RAIDUE

9.10 LA CASA DEL... 10.05 UN CICLONE IN CONVENTO 10.55 OVERLAND 13 12.00 LA PROVA DEL CUOCO 13.30 TG1 15.30 QUARK ATLANTE 16.15 DREAMS ROAD 17.45 HOMICIDE HILLS 18.50 REAZIONE A CATENA 20.00 TG1 20.30 RAI TG SPORT 20.35 TECHETECHETÈ 21.20 DUE PARTITE Film 23.15 SPECIALE PER ME SOUVENIR OVVERO MENO SIAMO MEGLIO STIAMO 1.00 TG1 NOTTE

7.00 10.15 10.50 11.30 13.00 13.30

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

IN DIRETTA

16.15 WEEKEND CON IL MORTO STEEL 17.05 SEX AND THE CITY 2 MYA 17.20 OUTLANDER L'ULTIMO VICHINGO PREMIUM CINEMA 19.30 L'ULTIMO DEI TEMPLARI PREMIUM CINEMA 19.40 THE WEDDING DATE MYA 21.15 IL MISTERO DEI TEMPLARI NATIONAL TREASURE PREMIUM CINEMA 23.00 IL CAVALIERE OSCURO JOI 23.35 IL RITO PREMIUM CINEMA

CALCIO

15.30 17.00 18.05 18.35 19.30 20.30 21.05 22.40 23.20 23.35 0.15

CARTONI SULLA VIA DI... BENVENUTI A... LA NAVE DEI SOGNI TG2 GP GERMANIA: F1 QUALIFICHE SQUADRA SPECIALE... TELEFILM IN BUONA SALUTE SEA PATROL IL CLOWN TG2 RETE DI BUGIE Film BROTHERS & SISTERS TG2 TG2 - DOSSIER TG2 - STORIE

15.00 AJAX CAPE TOWN MANCHESTER UNITED Amichevole SportItalia

17.00 LAZIO MONTEBELLUNA Amichevole SportItalia

20.45 TROFEO TIM

8.50 9.35 11.10 12.00 12.45 13.10 14.00 14.50 15.15 18.10 19.00 20.00 20.10 21.05

AUTOMOBILISMO 14.00 GP DELLA GERMANIA F1. Qualifiche. Da Hockenheim Rai 2

18.15 MINI RUSH HOUR

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AOSTA

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BARI

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BOLOGNA

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CIELO

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CAGLIARI

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Sole

Deboli

CAMPOBASSO

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Moderati

CATANIA

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FIRENZE

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Da Wisla, Polonia Eurosport 2

17.45 SUMMER GRAND PRIX Da Wisla, Polonia Eurosport

SuperTennis

11.20 SUPERBIKE

13.00 WTA BASTAD SuperTennis

Qualifiche. Da Brno, Repubblica Ceca La7

13.45 ATP AMBURGO SuperTennis

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Torino 20 27

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Milano

Venezia

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Perugia

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MILANO

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ROMA

NAPOLI

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Neve

Mossi

PERUGIA

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POTENZA

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REGGIO CALABRIA

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ROMA

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TORINO

19

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Agitati

Nebbia

Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

18

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Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

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21:04

5:52

20:39

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VENEZIA

21

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Secondo il 45% dei lettori di Gazzetta.it, i giallorossi arriveranno in Europa League. Per il 22% con Zeman sono da scudetto

CALCIO: PARMA - INTER Serie A

SKY SPORT 1 11.00 CALCIO: BAYERN MONACO REAL MADRID Champions League

15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS

SKY SPORT 2 21.30 RUGBY: CRUSADERS BULLS Super 15

SKY SPORT 3

IL VIDEO Atletica, scopri Il riscaldamento della sexy Michelle Scopri il riscaldamento molto originale di Michelle Jenneke, l’australiana oro nei 100 metri ostacoli ai Mondiali juniores

12.00 CALCIO: JUVENTUS - ROMA Serie A

14.00 CALCIO: CHELSEA - QPR

www.gazzetta.it

Premier League

Domani

Dopodomani

Su Sicilia e Sardegna ancora prevalenza del sole. Al Sud e al Centro in arrivo vari rovesci e temporali che si alterneranno a zone di sereno. Al Nord precipitazioni meno probabili e le nuvole lasceranno spazio a schiarite anche ampie.

Al Nord e in Toscana sereno o poco nuvoloso. Sulle altre regioni ci saranno vari piovaschi, rovesci e temporali con nuvole piuttosto frequenti ma anche dei momenti soleggiati. Temperature ovunque inferiori ai valori tipici del periodo.

Ancona

Firenze

L'AQUILA

22

Coppa Libertadores

1.30

Eurosport

21 30

20 26

GENOVA

PALERMO

Entusiasmo Roma Dove arriverà con la cura Zeman?

Bologna Genova

Molto forti

Calmi

IL SONDAGGIO

20 25

Coperto

Temporali

«In the box», il blog sul calcio inglese, propone approfondimenti sui sorteggi di Champions ed Europa League

20 25

Forti

MARI

SuperTennis

Al Nord prevarranno i rovesci e i temporali, specie sul Triveneto, ma ci sarà anche spazio per delle zone di sereno. Su Marche, Umbria e Toscana dopo un inizio soleggiato dal pomeriggio nubi sparse e alcune piogge. Altrove sole e caldo. Trieste

Trento Aosta

Leggi «In the box» Approfondimenti su tutti i sorteggi

7.30 TG LA7 10.00 THATÍS ITALIA 11.05 THE SHOW MUST GO SHORT 11.20 SUPERBIKE 12.30 L’ERBA DEL VICINO 13.30 TG LA7 14.05 REGINA DI SPADE 15.00 SUPERBIKE 16.10 JAG 18.05 L’ISPETTORE... 20.00 TG LA7 20.30 CASH TAXI 21.10 IMPERO Documenti 23.20 DAGOBERT 0.05 TG LA7 0.10 TG LA7 SPORT 1.20 M.O.D.A. DI CINZIA MALVINI

23.00 CALCIO: CORINTHIANS SANTOS

23.30 WTA CARLSBAD

Oggi

Rovesci

Pioggia

TENNIS

MOTOCICLISMO

Diciannovesima tappa. Bonneval-Chartres Rai Sport 2

20

17.00 SUMMER GRAND PRIX

12.00 ATP GSTAAD

14.00 TOUR DE FRANCE

ANCONA

SALTO CON GLI SCI

Da Lytham St Annes, Inghilterra Sky Sport 2

CICLISMO

32

CRUSADERS - BULLS Super 15 Sky Sport 3

11.00 BRITISH OPEN

Titolo Europeo SuperPiuma SportItalia 2

15

RUGBY

GOLF

21.30 BOSCHIERO FEGATILLI

22.00 22.55 23.50 1.30 1.55

20.00 WTA BASTAD

Superpole. Da Brno, Repubblica Ceca Eurosport 2, La7

GOLD COAST SUNS BRISBANE LIONS

13.50 15.05 15.10 17.00 17.55 18.55 19.35 21.10

MONK RICETTE DI FAMIGLIA TG4 PACIFIC BLUE DISTRETTO DI POLIZIA FORUM IERI E OGGI IN TV SUOR THERESE LIE TO ME PIANETA MARE TG4 - TELEGIORNALE COLOMBO THE MENTALIST Telefilm THE MENTALIST THE MENTALIST KEITH TG4 NIGHT NEWS IERI E OGGI IN TV

SuperTennis

15.00 SUPERBIKE

9.35

9.50 10.50 11.30 12.00 12.55

18.00 ATP GSTAAD

Campionato britannico Eurosport 2

Australian League Eurosport 2

BOXE

min max

14.15 SUPERBIKE

FOOTBALL AUSTRALIANO

MLB. ESPN America

ALGHERO

1.00

Concorso Internazionale salto ostacoli Rai Sport 1

WASHINGTON NATIONALS ATLANTA BRAVES

Ieri

0.10

22.00 SAN PATRIGNANO

MLB. ESPN America

A CURA DI

23.10

EQUITAZIONE

22.00 LOS ANGELES ANGELS TEXAS RANGERS 1.00

18.10 18.30 19.00 21.10

Diciannovesima tappa. Bonneval-Chartres Rai 3, Eurosport

MLB ESPN America

CARTONI STUART LITTLE 3 STUDIO APERTO STUDIO SPORT MY DAD SAYS LIFE NAVIGARE INFORMATI LA LEGGENDA DEL TESORO SCOMPARS BUGS BUNNY STUDIO APERTO THE LAST SONG MATERIAL GIRLS Film TOP MODEL PER CASO NAVIGARE INFORMATI MIAMI MEDICAL

7.00 11.00 12.25 13.00 13.40 14.10 15.15 16.20

14.50 TOUR DE FRANCE

19.00 NEW YORK METS LOS ANGELES DODGERS

GazzaMeteo

Nuvolo

0.30 1.00

BASEBALL

Gara 1 SportItalia 2

Legenda

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13.00 13.40 14.11 14.20 16.10 18.30 20.00 20.45

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

SABATO 21 LUGLIO 2012

TERZO TEMPO GazzaFocus

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LETTERE

Libri, anzi favole a sfondo olimpico: un modo diverso di leggere gli atleti

Non solo calcio A cura di FAUSTO NARDUCCI Fax: 0262827917.Email: gol@rcs.it

Il clandestino nigeriano salvato dalla boxe

Carl Lewis

Oscar Pistorius

Tania Cagnotto

Pietro Mennea

Si parla anche di Carl Lewis in «Otto per 100» di Marco Franzelli

«Dream Runner-In corsa per un sogno»: Pistorius e Gianni Merlo

«Che tuffo la vita!» di Tania Cagnotto con Stefano Bizzotto

«La corsa non finisce mai» di P. Mennea con Daniele Menarini

L’«emozione estrema» di raccontare i Giochi Dalla corsa-speranza di Pistorius a una vita in tuffi della Cagnotto, sino a Mennea e Lewis: l’Olimpiade non finisce mai STEFANO ARCOBELLI

Cos’è un’Olimpiade se non «un’emozione estrema?». Nessuno come Oscar Pistorius ha esteso questo concetto, sottolineato proprio così da Candido Cannavò nella prefazione di «Dream Runner-In corsa per un sogno» scritto dal sudafricano con Gianni Merlo. Oscar Pistorius a Londra ci sarà da atleta, e «Oscar — prosegue l’ex storico direttore della Gazzetta — scopre di essere davvero un campione. All’ombra della sua prodigiosa carica mentale si sviluppa via via una fisiologia strettamente fisica nella quale cuore, muscoli, polmoni producono l’armonia dei predestinati. E la favola prende quota. Oscar è un simbolo, Oscar dà coraggio al mondo: a quelli come lui, partiti con un handicap, ma anche agli uomi-

SU GAZZASTORE

L’Enciclopedia olimpica Su «Gazzastore» (attraverso il sito gazzetta.it) potete trovare ancora in vendita la nostra Enciclopedia olimpica, al prezzo di 14.99 euro.

ni e alle donne che hanno avuto tutto dalla Natura e bruciano tesori nel vuoto di una vita senza valori. Corri ragazzo, corri. Non importa dove arriverai. Per noi hai già vinto». Brividi dal trampolino Non ha an-

cora vinto o preso medaglie ai Giochi, Tania Cagnotto, ma si è preparata così scrupolosamente che, dice lei, se non dovesse farcela non si porterà dentro alcun rimpianto: ci proverà anche stavolta, e se le altre saranno più forte, non ne farà un dramma. Perché «Che tuffo è la vita» titola nel libro la bolzanina figlia d’arte, decisasi a raccontare la sua vita dai trampolini e dalle piattaforme di tutto il mondo. Lo ha fatto nell’opera edita da Limina, con Stefano Bizzotto che è il telecronista Rai per i tuffi. Tania in 178 pagine riassume tutti i suoi momenti in carriera, ma anche i viaggi, le esperienze, le amicizie e quei genitori, Carmen e Giorgio (protagonista della prefazione, lui che è il c.t. azzurro) che la portavano sin da bambina in piscina finendo per superarli. Medaglie, avventure, amicizie ed amori nei capitoli di una Tania che sviluppa un percorso davvero unico, inesplorato prima, essendo stata la prima finalista donna italiana ai Mondiali, la prima medagliata in tutte le gare, la prima a vincere tutto in Europa. Tania raccon-

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli

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ALTRE OPERE

Tra gioie e delitti... Vi segnaliamo anche. «Storia delle Olimpiadi. Gli ultimi Immortali» di S. Jacomuz zi, Giorgio e Paolo Viberti Gior gio, Viberti Paolo. Sei editore, 18 e. P: 573. «Correre sull’acqua» di Pao lo Genovesi, Sport Action, 17 e. P: 84. «La valigia dello sport» di Alessandro Mastroluca, Effepi Libri, 13 e. P: 295. «The Complete Book of the Olympics 2012» di David Wal lechinsky, Aurum Press Ltd. Prezzo: 25 sterline (32,10 eu ro). P: 1300. «Le grandi Olimpiadi. Cinque storie indimenticabili» di Darwin Pastorin, Editori Riuniti. Prezzo: 7,90 e. P: 64. «Olimpiadi» di David Goldblatt e Johnny Acton, Isbn Edizioni, 12 e. P: 288. «Delitto alle Olimpiadi» di Pa olo Foschi, ed.E/O, 15 e. P: 114. «Risorgere e vincere» di Al do Montano, Giorgio Nardone, Giovanni Sirovich, ed. Ponte al le Grazie, 9,80 e. P: 84. «Oro, argento e birra» di An tonio Caprarica, Sperling & Kupfer, 17,50e. P: 228.

ta degli uragani a Houston e di come grazie alla prima medaglia mondiale nel 2005 salvò davvero l’amica Clizia, costretta a vedere la sua gara in Tv anziché tentata dall’andare in discoteca a Sharm El Sheikh, dove ci fu poi una strage. Di sfide impossibili, di vittorie reali ed ideali scrive ad esempio Marco Franzelli in «Ottox100», racconto di una staffetta particolare, per arrivare alla scelta del più grande dello sprint: 90 anni di atletica attraverso otto predestinati. L’eroe di «Momenti di gloria», Harold Abrahms; l’«idealismo» (nella postfazione di Roberto L. Quercetani) di Jesse Owens; «il ladro di partenze Armin Hary; lo sfortunato Bob Hayes, Jim Hines, il Borzov di ghiaccio e il Carl Lewis nero («perché i neri corrono più dei bianchi? Non lo so, io non sono mai stato un bianco» fino all’allegria di oggi, la gioia che esprime in pista Bolt. A caccia del dio irraggiungibile del tempo. Coraggio Anche per Pietro Men-

nea «la corsa non finisce mai», e se vuoi sapere come andrà nella vita, cioè se vinci o perdi, hai un solo modo che è quello adottato da lui, il mingherlino barlettano che sfidava i colossi del mondo: «Esiste un solo modo per sapere se si fallirà o si vincerà: provarci».

Se la boxe è una metafora della vita, allora la storia da raccontare è quella di Murphy Hassan Babatunde, nigeriano di 30 anni, che per una vita ha lottato e ha continuato a farlo in Italia, stavolta nell’Accademia Pugilistica di Jesi, anche grazie al Gus, Gruppo Umana Solidarietà che ha Murphy come «ospite» del progetto Emergenza Nord Africa da circa un anno. Fino ad un anno fa nessuno, nemmeno Murphy, avrebbe pensato di debuttare sabato scorso a Numana (AN) pareggiando col più esperto Aridon Zgjan. Il risultato è già di per sé straordinario, ma diventa unico se si pensa che Murphy Hassan Babatunde è arrivato in Italia nel maggio 2011 a bordo di un barcone con destinazione Lampedusa fra i tanti che a seguito della guerra libica si sono trovati catapultati in Italia, pur conducendo in Libia una vita normale. La guerra spezza ogni iniziativa, ogni progetto e ti porta a fare delle scelte indesiderate e impreviste. Matteo Bruni (Jesi)

Un’altra storia esemplare che ci regala la boxe, ma di cui è ormai disseminato il nuovo serbatoio di talenti multietnici dello sport italiano. Adesso, come lei poi sottolinea, per Hassan la vera sfida sarà riuscire a stabilirsi definitivamente in Italia.

Benedetti meritava di più Giorni fa l’ottocentista azzurro Giordano Benedetti si è migliorato correndo in 1’45"32, tempo di valore mondiale che avrebbe rappresentato il minimo olimpico A se fosse stato ottenuto entro il termine di iscrizione dell’8 luglio. Ora però avendo tra le mani un atleta da 1’45" possibile che i nostri grandi esperti di atletica non abbiano pensato di portarlo a giugno agli Europei dato che il nostro azzurro ha mancato il minimo di 1’47"00 di appena 3 centesimi? Fabrizio Geatti (Bressa, Ud)

Evidentemente è di moda prendersela con la Fidal per le mancate selezioni. Lo abbiamo fatto anche noi per Howe e la Trost, ma una certa discrezionalità va anche difesa. Diciamo che Benedetti, almeno stilisticamente il più grande talento del nostro mezzofondo veloce, si è svegliato tardi, dopo troppe prove alterne.

Pianigiani non va bene Le scelte di Simone Pianigiani mi lasciano perplesso. Sostiene che ci mancano chili e centimetri e lascia a casa Gino Cuccarolo della Benetton Treviso con i suoi 2.18 cm e non concede una chance nemmeno a Simone Cervi (Reggio Emilia) che è alto solo 2.14 e fresco di promozione in serie A. Convoca l’acerbo Daniele Magro al posto del grintosissimo e supercombattivo Tommaso Fantoni. Concordo su lasciare a casa il molle ed irritan-

te Crosariol, ma perché non fare un tentativo con il superbo Marconato di questa stagione? Achille Polonara di Teramo i rimbalzi li sa prendere eccome, visto quanto salta, perché allora lasciarlo a casa? Nicola Turetta (Jesolo L., Ve)

Delle sue considerazioni condividiamo solo quella su Polonara: meritava di essere in questo gruppo anche se il suo, per la presenza di Mancinelli e Gallinari, è il ruolo più coperto. Le altre considerazioni per motivi d’età (Marconato, Fantoni), indisponibilità (Cervi) cadono da sole. Quanto a Pianigiani, ha avuto sempre molte giustificazioni a dei risultati non esaltanti e non è vero non sia stato criticato. Anche da noi.

La Pellegrini e i podi olimpici Non discuto il valore immenso della Pellegrini ed invece vorrei esprimere le mie perplessità sulla sua eccessiva sicurezza verbale e sui suoi comportamenti disinvolti nella vita privata che sono sempre stati giustificati e amplificati dalla stampa. Mi permetto di fare un pronostico su Londra rischiando: secondo me la Pellegrini non vincerà alcuna medaglia d’oro, si fermerà a due argenti e a un bronzo. Luca Bruni (Pavia)

Nei nostri pronostici, alla luce del suo passato e delle classifiche stagionali, noi punteremo a due podi un po’ più pregiati. Sports Illustrated le dà solo un bronzo nei 400 sl, Usa Today un oro. Tutto è possibile, la cosa più difficile però è che arrivi una terza medaglia con la 4x200 sl.

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