PERIODICO TRIMESTRALE NUMERO 70 APRILE 2018
Nuova SEAT Ibiza
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Carfleet n. 70 aprile 2018
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LeasePlan, what's next? Nell’editoriale dello scorso ottobre avevo già avuto modo di introdurre i buoni risultati che il nostro Gruppo stava raggiungendo nel 2017, con la flotta globale che ha superato gli 1,7 milioni di veicoli su strada, l’utile netto, la redditività e il numero dei clienti cresciuti secondo i piani. Numeri che danno un quadro certo e positivo della performance LeasePlan ma che non dicono tutto. Ci sono altri elementi che continuano a sostenere da oltre 50 anni la crescita di LeasePlan, come le persone ed il loro modo di operare e la capacità di ridisegnare le strategie aziendali prevedendo gli sviluppi del business. Il Gruppo conta oltre 6500 dipendenti nel mondo, in 32 paesi. Culture diverse, abitudini ed attitudini differenti, ma la condivisione dei nostri valori comuni ci permette di operare allo stesso modo in tutti i paesi. Passion, Commitment, Expertise e Respect guidano le nostre azioni quotidiane e ci accompagnano verso il raggiungimento dei nostri traguardi senza farci perdere il senso di appartenenza ad una realtà in costante movimento. E movimento, si sa, vuol dire cambiamento, da affrontare senza timore ma con strategie chiare e decise, interpretando al meglio i segnali provenienti dal mondo che ci circonda. Any car, anytime, anywhere, qualsiasi tipo di veicolo quando e ovunque lo si desideri o ne si abbia necessità, è questa la nostra visione del futuro della mobilità, e questo stiamo realizzando, attraverso importanti pilastri organizzativi ed operativi. Sviluppare soluzioni avanzate di mobilità per i veicoli nuovi, in tutti i segmenti di clientela, digitalizzando i nostri servizi, lanciare il progetto CarNext.com per i veicoli usati, che potranno essere non solo acquistati ma anche noleggiati a lungo o breve periodo, elevando ancora di più il valore e la qualità del parco usato a beneficio dei nostri clienti, favorire una maggiore eccellenza operativa con l’iniziativa “The Power of One LeasePlan, che sfrutta la dimensione del gruppo in tutti gli elementi che compongono la catena del valore del nostro business. Sono questi alcuni dei passi fondamentali che LeasePlan sta percorrendo per costruire il futuro, che si preannuncia anche più sostenibile con l’impegno che ci siamo assunti di raggiungere il livello di emissioni zero per tutta la flotta entro il 2030. Alfonso Martínez Cordero Managing Director LeasePlan Italia Spa
Editore LeasePlan Italia Spa viale Adriano Olivetti, 13 38122 Trento telefono: +39 06 96707428 email: carfleet@leaseplan.it www.leaseplan.it Direttore editoriale Alfonso Martínez Cordero Direttore responsabile Alessandro Casulli Direttore scientifico Mauro Manzoni Art director Indro Uttinacci Hanno collaborato Gianpiero Bottino Francesca Carli Valentina Carrabino Nicola Desiderio Marco Di Pietro Maurilio Rigo
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I nuovi aspetti contabili 2019 Consulenza alle aziende clienti
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Lexus NX L’ibrido guarda in SUV
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Piccola no, sicura si Segmento B, guida al noleggio
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Seat Ibiza Il cavallo di battaglia della casa spagnola
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Scalata in Siberia Esplorando l’ignoto
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Jaguar XF Sportbrake British Wagon
50
Audi A4 Avant G-Tron Metano premium
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The Top 10 prediction for the automotive industry 2018
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Car Pooling aziendale I cambiamenti della mobilità
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News on the road
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38
Salone di Ginevra Il bello dell’automobile
L’energia della Formula E sulle strade di Roma Il 14 aprile il mondiale di Formula E nella Città Eterna
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Veicoli elettrici e impatto ambientale Studio Renault sull’intero ciclo vitale
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La corsa dei numeri L’andamento del mercato auto in Italia
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What’s next? L’oroscopo della mobilità
Prove su strada Nicola Desiderio Pubblicità GDN Marketing & Comunicazione Srl gianpiero.denigro@libero.it Stampa Modulgraf Srl Via di Santa Procula, 23/23A 00040 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997 Tiratura: 15.000 copie
di Mauro Manzoni
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Service
Consulenza alle aziende clienti:
i nuovi aspetti contabili Conoscere prima le nuove norme in arrivo significa per una azienda poter predisporre in anticipo strumenti e processi per gestire al meglio le aree che ne saranno impattate, e la cooperazione tra fornitore e cliente supporta questo cambiamento facilitandone i diversi passaggi operativi. Per questo LeasePlan ha messo in campo consulenti e predisposto modalità diverse, dai documenti cartacei alle conference via web, per inoltrare ai clienti tutte le informazioni necessarie. Nello specifico, il cambiamento che si appresta ad arrivare riguarda i principi contabili applicabili ai veicoli a noleggio, un elemento che ancora non era stato toccato dalle varie procedure di armonizzazione contabile succedutesi negli ultimi anni. Da tempo l’Unione Europea si è data l’obiettivo di arrivare ad una corretta armonizzazione tra le regole contabili dei paesi membri. Poter confrontare bilanci
2019
Uno degli aspetti principali che una azienda di noleggio deve curare verso i propri clienti è quello della consulenza sulle nuove norme fiscali e contabili in essere o in prossimo divenire, che riguardano l’ambito specifico di attuazione, nel nostro caso il noleggio a lungo termine e le sue implicazioni finanziarie. aziendali tra stati diversi significa ampliare le prospettive di investimento sui mercati, e quindi contribuire al loro sviluppo. Gli International Accounting Standards (IAS) esistono da oltre quant’anni, affiancati dagli IFRS (International Financial Reporting Standards) proprio per questo motivo specifico. Sono principi che si applicano ai Bilanci di esercizio ed ai Bilanci Consolidati, definendone le modalità di Rilevazione, Valutazione, Rappresentazione e Predisposizione delle informazioni. Tutto ciò che ne permette una interpre-
tazione in chiave evolutiva, e quindi atta ad interpretare le indicazioni delle performance aziendali anche in chiave futura, fornendo ai potenziali investitori la possibilità di stimare la capacità di generare utili in futuro e valutare al meglio gli eventuali rischi connessi. In questo ambito, l’IFRS 16, introdotto dall’International Accounting Standard Board, e lo standard statunitense USGAAP, realizzano l’obiettivo di migliorare la trasparenza e la confrontabilità tra aziende che noleggiano e aziende ➔ che acquistano i propri beni.
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Queste norme diverranno effettive nel 2019, richiedendo alle aziende di registrare nei bilanci le attività esistenti di noleggio a lungo termine, e (per le regole IFSR) cambiare le classificazioni dei conti economici, inserendo l’ammortamento e l’interesse dei noleggi a lungo termine invece che la sola spesa sostenuta. Tali norme riguardano il noleggio di immobilizzazioni materiali, compresi i veicoli. In questo ambito, LeasePlan ha predisposto un piano di supporto per i propri clienti, aiutandoli proattivamente a predisporre la transizione verso la nuova normativa. Un apposito team di consulenti internazionali è in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per implemen-
tare al meglio i processi e l’operatività amministrativa richiesti dalla gestione dei nuovi principi di contabilità. Questi specificano ad esempio che le nuove norme sono relative ad ogni singolo veicolo, per il quale dovranno essere forniti una serie di dati di dettaglio, quali alcuni elementi sulla durata e l’importo del contratto, e questo significa per le aziende il dovere reperire ogni singolo riferimento. LeasePlan ha sviluppato una metodologia ad hoc per applicare alla normativa un approccio cosiddetto “di portafoglio”, che permette di raggruppare i noleggi dei singoli veicoli all’interno di portafogli caratterizzati da elementi comuni tra loro, riducendo significativamente il carico
amministrativo altrimenti richiesto. I vantaggi del noleggio a lungo termine quale strumento di acquisizione dei veicoli aziendali restano invariati, perché comunque gli importi capitalizzati per i contratti di questo tipo continueranno a risultare inferiori rispetto a quelli necessari per la proprietà dei veicoli stessi, rendendo quindi la pianificazione delle spese più affidabile. Una volta implementati i nuovi processi di gestione, anche con il supporto di LeasePlan, le nuove regole saranno pertanto normale amministrazione.
Per info scaricare il White Paper LeasePlan. com
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di Marco Di Pietro
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Service
Piccola no, sicura sì Segmento B, guida al noleggio Il segmento B, quello delle vetture utilitarie, vale ogni anno mezzo milione di vendite in Italia. È un comparto del mercato in crescita, anche se soltanto una parte di questo segmento è in espansione: quello dei B-Suv, mentre le vetture con carrozzeria tradizionale (berlina, station wagon e monovolume) sono in leggera flessione. Il segmento B è considerato fondamentale da tutti i costruttori europei e da quelli asiatici che operano sul mercato del Vecchio Continente. È un segmento in profonda trasformazione: Mini-Suv a parte, anche sul versante delle alimentazioni le scelte dei clienti stanno convergendo sui modelli ibridi, e, più recentemente, sulle motorizzazione a gas (in particolare gpl). Molto decise le scelte di Toyota, che con la Yaris, viste anche le scarse vendite, ha deciso di interrompere l’importazione delle sue D4-D, puntando sulle Hybrid che da tempo ormai sono le versioni preferite dagli acquirenti e dai clienti del noleggio a lungo termine.
Quello delle utilitarie è uno dei segmenti più effervescenti, reso frizzante dal proliferare di suv e crossover, ma anche dalle tante novità tra le berline tradizionali. La scelta giusta è quella che fa il pieno di tecnologia per la sicurezza e per la capacità di connessione. Rivoluzione in classifica Se fino al periodo pre-crisi, il segmento B aveva una gerarchia di modelli più venduti molto consolidata, con la Fiat Punto al vertice assoluto e cinque o sei modelli esteri a suddividersi quote importanti, ma nettamente inferiori, di mercato, oggi la situazione è nettamente cambiata, e in continua evoluzione. La Punto è in fase di run-out, la sua sostituta non è prevista a breve ed in attesa che Fiat scopra le sue carte il segmento B fluttua su risultati differenti da un anno all’altro. Se lo scorso anno la regina del segmento era la Lancia Ypsilon mentre la più venduta delle segmento B oltre 4 metri è stata la Renault
Clio, quest’anno la graduatoria è letteralmente sconvolta. Perché, come si può osservare nella Top Ten di Dataforce relativa ai primi due mesi del 2018, la Ypsilon è scesa e la Renault Clio, è stata superata dalla Ford Fiesta e dalla Citroen C3 (due veicoli novità del 2017). In classifica sta risalendo anche la Volkswagen Polo, anch’essa fresca di lancio. Mentre la Yaris, in larga misura venduta nelle versioni ibride, continua a scalare le posizioni di vertice. Nel mercato delle True Fleets (cioè le “flotte vere”, secondo la segmentazione di Dataforce, che racchiude in questo canale sia le vendite aziendali dirette sia i noleggi a lungo termine, la graduatoria 2018 vede al comando la
nuova Ford Fiesta, così come avviene quest’anno anche nel total market (la cui parte principale di clientela è costituita dai privati che acquistano direttamente). Al secondo posto c’è la Fiat 500L, una modello che appartiene al segmento B a livello dimensionale, ma che in realtà è una monovolume a tutti gli effetti. Nelle flotte, la 500L mantiene i volumi dello scorso anno, mentre tra i privati ha perso qualche punto. Segmento diviso in due Il segmento B in realtà è composto da due sotto-segmenti (tre se si includono le suv e le crossover derivate dalle berline della medesima categoria): quello delle vetture con lunghezza inferiore ai 4 metri e quelle che superano questo limite. Le “oltre-4 metri” sono in forte crescita: tutti gli ultimi modelli commercializzati superano questo limite dimensionale, anche le Citroen C3 e Nissan Micra che fino alla serie precedente si erano mantenute ben al di sotto. La prima indicazione che emerge, dun-
que, in questa guida al noleggio, è che i clienti vogliono auto più dimensionate e spaziose, vere e proprie alternative a modelli di segmento C (le compatte). Auto, dunque, non necessariamente da prevalente utilizzo urbano, ma modelli che garantiscono un comfort di buon livello, unitamente a canoni di noleggio modesti e costi d’esercizio bassi. Purché sia una novità Il secondo principio che guida chi intende noleggiare un’auto di segmento B è la forte caratterizzazione stilistica, che si traduce in una diffusa differenziazione della gamma di versioni: ne è un chiaro esempio al Fiesta, che accanto alle berline tradizionali con allestimento basico (Plus) o lusso (Titanium
e Vignale), offre l’alternativa sportiveggiante (S-Line) e, prossima al lancio, la versione “suvvizzata”: la Active. Non un’alternativa alla Ecosport (la vera suv di segmento B dell’Ovale Blu), ma più una crossover. La scelta di Citroen, con la nuova C3, va nella stessa direzione, soltanto che ha dato origine a due gamme distinte: la C3 e la C3 Aircross, che prende il posto dell’obsoleta C3 Picasso ed è in effetti una crossover. Per la Polo, invece, occorrerà attendere l’arrivo della TCross, attesa per la seconda parte dell’anno. Rispetto alla Polo Cross precedente, che era una berlina appena rialzata e con vistose protezioni alla scocca, sarà una ➔ crossover più “decisa”.
La classifica delle Segmento B preferite in Italia (True Fleets) gen-feb 2018
gen-feb 2017
Market Share 2018
1
FORD FIESTA
Top 10 per segmento True Fleets. Italia gen.-feb. 2018
2.634
1.767
20,42%
2
FIAT 500L
2.014
2.026
15,62%
3
RENAULT CLIO
1.224
1.140
9,49%
4
LANCIA YPSILON
1.150
1.521
8,92%
5
FIAT PUNTO, GRANDE PUNTO
862
1.026
6,68%
6
CITROEN C3
849
661
6,58%
7
VW POLO
847
402
6,57%
8
TOYOTA YARIS
788
533
6,11%
9
SKODA FABIA
540
369
4,19%
10
NISSAN MICRA
516
82
4,00%
12.896
11.640
-
Tot. B Elaborazione Dataforce su fonte Ministero Infrastrutture e Trasporti e ACI
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Tre porte addio Un’altra indicazione che emerge dal mercato dei clienti di noleggio per il segmento B è che, tranne pochissime eccezioni (come la Mini), le versioni a 3 porte non riscuotono più il gradimento degli utenti, tanto è vero che molti costruttori non prevedono più questa tipologia di carrozzeria. Un altro aspetto fondamentale nella scelta di una piccola utilitaria è la dotazione di serie (o a richiesta) che deve necessariamente equipaggiare un modello attuale, soprattutto sul versante della sicurezza e dell’infotainment. Il city-stop, cioè la frenata automatica, è un optional quasi obbligatorio per i clienti, così come l’avviso di superamento involontario della carreggiata, il
riconoscimento dei limiti di velocità integrato nel navigatore, il rilevatore di stanchezza e il regolatore di velocità (in alcuni casi auto-adattivo). Infine l’e-call per la chiamata di soccorso d’emergenza. Tutti gli investimenti sul versante della sicurezza si traducono in un “toccasana” per il valore residuo, la componente fondamentale per la determinazione del canone di noleggio. I sistemi di connessione sono un altro aspetto fondamentale nella scelta di un’auto utilitaria: mirroring con lo smartphone, Apple Car Play, Android Auto, ricarica del cellulare a induzione, hot spot, navigazione internet illimitata, interfaccia con le app di gestione dell’auto: sono tutti “must” irrinunciabili anche sulle utilitarie di segmento B.
L’alimentazione? Ecologica I motori a benzina di recente progettazione hanno fatto passi da gigante in termini di abbattimento di emissioni e consumi. Oggi un moderno benzina è in grado di percorrere 18-20 km con un litro di verde. Se poi si mixa l’alimentazione a benzina con l’elettrico, i vantaggi aumentano, non soltanto sul versante delle percorrenze, ma anche nell’opportunità di evitare i limiti di circolazione. Per le auto a gas, il futuro è incerto: il gpl appare più come una soluzione transitoria; il metano è una scelta limitata ancora a pochi costruttori: ben difficilmente vedremo un proliferare della gamma di modelli disponibili con questo tipo di alimentazione.
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di Nicola Desiderio
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Journey
Seat Ibiza La Seat Ibiza è la vettura più rappresentativa e più venduta della casa di Martorell che fa parte del gruppo Volkswagen: oltre 5,5 milioni di esemplari dal 1984, anno nel quale debuttava come il primo modello non derivato su licenza da una Fiat. Lo scorso anno è arrivata la quinta generazione e monta motori diesel TDI 1.6 da 80 cv a 115 cv e benzina 4 cilindri da 150 e 3 cilindri mille da 75 cv fino a 115 cv, anche in versione TGI bifuel a metano, con cambi manuali e doppia frizione DSG a 7 rapporti. Il listino parte da 13.800 euro con gli allestimenti Reference, Style, Xcellence, FR e Business che offre un vantaggio cliente del 45% rispetto allo Style e che proviamo con l’1.6 TDI da 95 cv. Maggiore presenza, anche visiva La nuova Seat Ibiza ha uno stile che si riallaccia a quello della precedente, soprattutto nel frontale, ma con maggiore accuratezza nelle linee e superfici più raffinate. A cambiare più di tutto sono invece le proporzioni: la lunghezza rimane infatti ferma a 4,06 metri, ma la larghezza cresce di ben 87 mm e anche il passo è più lungo di 95 mm. Questo vuol dire sbalzi
Cavallo di battaglia della casa spagnola, è arrivato alla quinta generazione ed è basata su una piattaforma che permette di avere più sicurezza e una maggiore abitabilità interna, ma soprattutto un ottimo comportamento stradale e un miglioramento globale della qualità. L’offerta di motori comprende unità a benzina, diesel e anche metano, con o senza cambio automatico.
più corti e una presenza da vettura di classe superiore. La nuova Ibiza ha, a differenza di quella precedente, solo la carrozzeria a 5 porte. Crescita ragionata La Ibiza è cresciuta anche all’interno, sia in quantità sia in qualità. Sono cresciute infatti l’abitabilità, soprattutto in larghezza, e la capacità del bagagliaio che ora è al vertice della categoria: si parte da ben 355 litri, una capacità concorrenziale con qualche vettura di segmento superiore, e arriva fino a 1.165 litri. L’abitacolo è realizzato con maggiore cura sotto ogni punto di vista. Sono migliorati i materiali, più morbidi al tatto e meglio assemblati, come le zone della plancia in pelle cucita a vista. Anche l’ergonomia si è evoluta. Chiara la strumentazione, con due grandi quadranti a sfondo bianco e il display multifunzione, i comandi invece sono illuminati di rosso mentre al centro c’è lo schermo da 8 pollici del sistema infotelematico che ospita la retrocamera, la navigazione, l’audio con radio DAB fino a 300 Watt e anche ogni forma di specchiamento conosciuta (Android Auto, ➔ Carplay e Mirrorlink).
sibilità sulla tre quarti anteriore. Lo sterzo risponde bene e le sospensioni, pur assorbendo bene le sconnessioni, governano ottimamente i movimenti della scocca. Il diesel ha una coppia ben distribuita (270 Nm tra 1.500 e 2.650 giri/min) e i 95 cv sono disponibili tra 2.750 e 4.600 giri/min regimi inusuali per un diesel che ha una certa rombosità. Il cambio ha 4^ e 5^ lunghe, ma è ben manovrabile.
Ci sono inoltre prese USB, quella da 12 volt e persino la piastra a induzione. Il climatizzatore bizona può essere completato con il filtro anti-allergizzanti e anti-inquinanti. Di ottimo livello anche la dotazione di sicurezza (a 5 stelle EuroNCAP) che comprende 6 airbag, gli attacchi Isofix al sedile posteriore, il sistema di rilevamento della stanchezza del guidatore, il cruise control adattivo e, per la prima volta nel segmento, il jam assist che integra il cruise control adattivo, il sensore dell’angolo cieco, il sistema di mantenimento per la corsia e la frenata autonoma con riconoscimento dei pedoni in modo da far guidare la macchina praticamente da sola nel traffico fino a 60 km/h, ma soprattutto di supplire alle distrazioni del guidatore. Da non dimenticare l’hill assist e i fari a Led a commutazione automatica.
teristiche di protezione in caso di incidente ed è più rigida del 30%, senza aumentare il peso, contribuendo così anche alla tenuta di strada e al comfort. Oltre al 3 cilindri mille aspirato da 75 cv, c’è la versione turbo ad iniezione diretta da 95 cv o da 115 cv, con cambio a 6 marce o automatico DSG a 7 rapporti con frizioni a secco, che è di serie sull’1.5 da 150 cv (215 km/h, 0-100 km/h in 7,9s.) e di nuovo a richiesta sul diesel 1.6 da 95 cv (3,8 litri/100 km pari a 99 g/km di CO2) , oggetto della nostra prova con cambio manuale a 5 rapporti. I TDI hanno il filtro SCR allo scarico per depurare dagli ossidi di azoto anche in versione da 80 cv e da 115 cv con cambio a 6 marce. Presente una versione bifuel metano 3 cilindri mille da 90 cv che percorre 100 km con meno di 3 euro e ha un’autonomia complessiva di 1.155 km.
Piattaforma nuova La nuova Seat Ibiza è la prima auto del gruppo ad essere basata sulla piattaforma modulare MQB A0, poi adottata anche dalla Volkswagen Polo e destinata anche alla prossima Audi A1 e ad altri modelli. La sua caratteristica principale è l’elevata percentuale di acciai ad alta resistenza, anche sagomati a caldo, grazie ai quali la vettura vanta migliori carat-
Grande anche al volante La Seat Ibiza si avvia con il “pulsante” rosso che si trova sul tunnel e, non appena ci si mette in marcia, mostra di essere cresciuta anche alla guida e, grazie al passo e alle carreggiate più ampie, è ben piazzata a terra offrendo sempre una grande sensazione di sicurezza a qualsiasi andatura, sia sul misto sia in autostrada. In città, i montanti sottili permettono di avere un’ottima vi-
Piccola e diesel: e non me ne vergogno! Le auto di segmento B non sono le predilette tra le flotte, ma il downsizing applicato negli scorsi anni, la diffusione del car sharing aziendale e le politiche che hanno portato all’allargamento dell’auto aziendale verso nuove fasce di dipendenti sono materia sufficiente affinché le flotte considerino questa tipologia di vetture. Oltretutto, la Ibiza ha lo spazio interno e talune caratteristiche di guida che l’avvicinano al segmento superiore. Resta da vedere se un diesel è ancora giudicato globalmente conveniente, ma va detto che rimane tutt’ora la migliore soluzione nel computo tra prestazioni, gradevolezza di funzionamento e, soprattutto, consumi ed emissioni di CO2.
DATI TECNICI
DATI PER IL FLEET MANAGER
DATI PER IL DRIVER
cilindrata 1.598 cc potenza 95 CV (70 kW) lungh./largh./alt. 4,06 x 1,78 x 1,44 m peso 1.272 kg accelerazione 0-100 km/h 11,3 s. velocità massima 182 km/h trazione anteriore cambio manuale 5 marce
CO2 99 g/km costo di esercizio al km (*) 0,31 euro consumo medio 3,8 l/100 km motori più flottabili: 3 cilindri mille TSI 95 CV, diesel 1.6 TDI 80 CV, TGI a metano da 90 CV
Seat Ibiza 1.6 TDI Business 95 CV
(*) percorrenza annua 30.000 km
sicurezza EuroNCAP ★★★★★ connettività ★★★★★ comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ spazio ★★★★★ capacità di carico 355 - 1.604 litri
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di Simone Moro
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People
Scalata in Siberia Non è solo muoversi in un luogo fisico lontano ciò che fa di una scalata o di un viaggio un’esplorazione, ma è il come, il quando e che cosa si decide di lasciarsi dietro, che ci può far vivere ogni cosa come un’esaltante avventura esplorativa. Quella del Gora (o Pik) Pobeda nella regione della Yakutia nella Siberia orientale, ha voluto essere esattamente un’esperienza dove ci fosse tutto da imparare e da conoscere, per me, Tamara Lunger ed il fotografo Matteo Zanga è stata davvero un’avventura personale unica che è stata piena di vita, di sentimenti intensi e situazioni emozionanti che ci hanno fatto godere ogni momento di questo viaggio incredibile ai confini del mondo. L’intenzione apparente era quella di scrivere una piccola pagina di storia alpinistica in uno dei luoghi più remoti e poco conosciuti del pianeta per gli amanti della verticalità e del mondo delle cime. Le Chersky Range infatti sono state molto scarsamente visitate ed esplorate sia dagli occidentali che dalle persone del posto. Abbiamo scoperto che solo sei cime di quel dorsale di 1500 chilometri sono state affrontate
Ospitiamo per gentile concessione dell’autore, un articolo scritto per Sportweek da Simone Moro, insieme a Tamara Lunger testimonial di LeasePlan da oltre due anni.
e forse le quote modeste e la lontananza dal mondo comodo ha protetto quell’angolo di pianeta dalle attenzioni di alpinisti, viaggiatori e turisti abituati ad esperienze più… convenzionali. Ci aspettavamo principalmente una versione gelida di una scalata estiva e invece abbiamo trovato e imparato
molto di più. La strategia di salita si è basata sullo sfruttamento del brutto tempo anziché del cielo limpido, scoprendo paradossalmente che la coperta di nuvole ed il nevischio erano alleati e non nemici. In quelle condizioni meteo abbiamo affrontato la scalata “protetti” da eventuali temperature
davvero estreme (si sono registrate temperature di -71,3 C°) e per questo abbiamo deciso di muoverci molto veloci, con un equipaggiamento minimale (ma in sicurezza) per rimanere leggeri e in condizioni tali da evitare l’installazione di campi intermedi con pernotta➔ menti di certo non confortevoli.
Abbiamo prima di tutto effettuato un viaggio lunghissimo con tutti i mezzi possibili: da aerei grandi e confortevoli fino ad un Antonov 24 scassato, per poi passare ad un pulmino Uaz 4x4 su strade sterrate ed innevate aprendoci la via sprofondando nella neve che arrivava fin sopra le ruote procedendo sugli Zimnik, i fiumi ghiacciati, unica via percorribile; e poi ancora in sella a motoslitte, insieme a nomadi e pastori di renne. Il più apparente luogo di fortuna si è trasformato nel più incantato e piacevole spazio dove ammirare, attendere, ascoltare, sognare e partire per raggiungere la nostra montagna, la più alta di tutta la Siberia orientale con i suoi 3003 metri d’altezza. In casette di legno sperdute in un mondo congelato e avvolte dal silenzio più assoluto abbiamo trovato dei compagni di avventura incredibili. I nomadi infatti si sono messi subito a disposizione per trasportare i nostri materiali sulle loro motoslitte fino all’inizio della lunga valle che conduce alla montagna, meta finale della nostra scalata. Questi mezzi meccanici di produzione russa, molto poco estetici ma decisamente efficienti, si sono dovuti aprire il cammino tra una neve inconsistente e
polverosa proprio a causa di temperature estreme e nonostante sparissero e sprofondassero letteralmente nel manto bianco, hanno svolto il lavoro in modo splendido. Da li, le nostre due tendine nel nulla a soli 1230 metri di quota hanno rappresentato l’ultimo punto di partenza per me e Tamara. Matteo fotografava e filmava inventandosi sempre nuovi modi per non far congelare i suoi strumenti di lavoro e per evitare che le batterie diventassero inutilizzabili in pochi secondi a causa del freddo (alcune completamente ricaricate sono durate solo 45 secondi!) mentre io e Tamara abbiamo iniziato ad aprire il cammino al Pobeda usando gli sci con pelli di foca. Il “mezzo” meccanico e protagonista ora diventava e sarebbe rimasto solamente l’uomo e la sua capacità di resistenza. Dopo 12 chilometri di fatiche per guadagnare i duemila metri di quota, la ricompensa è stata senz’altro inestimabile: la visione della Montagna, la possibilità di ammirarne i fianchi e la parte visibile della via di salita. Siamo rientrati lo stesso giorno alle tende e poi dai nomadi. Lì abbiamo deciso che saremmo saliti in stile “veloce” perché dovevamo usare i giorni più
“caldi” anche se meno gradevoli. Avremmo portato solo tè caldo e barrette energetiche, l’abbigliamento più tecnico e caldo e il materiale alpinistico minimo senza attrezzare altri campi e sezioni di parete. E’ stata una lunga ed entusiasmate salita non stop quella che l’11 Febbraio ci ha permesso di raggiungere con difficoltà tecniche superiori a quelle preventivate, i 3003 metri della vetta. Sette ore per salire e quattro per riscendere per quasi 30 km e 2040 metri di dislivello, partiti e arrivati al buio per via delle giornate cortissime in questo angolo di mondo. Eravamo incrostati di ghiaccio ma con l’anima che ribolliva di gioia per essere li, in quel momento e con quelle persone, diventate i nostri compagni. Ci sono stati punti dove cadere o perdere la concentrazione anche solo un istante sarebbe stato fatale, con tratti di scalata impegnativi, ma era esattamente questo cosciente rischio ciò che ha trasformato questa “bassa” e isolata montagna in una grande avventura. Pobeda significa “vittoria” in lingua russa, e in questa sfida effettivamente, ciò che ha realmente trionfato è stata la voglia di non smettere mai di esplorare e di sognare fuori rotta.
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di Nicola Desiderio
Journey
Jaguar XF Sportbrake
British
Dopo la berlina, ecco la versione wagon che offre un bagagliaio ampio, ben rifinito e funzionale con un abitacolo spazioso, raffinato e tecnologico e al quale si può anche accedere con uno speciale braccialetto, lasciando la chiave nella vettura. La telematica contiene alcune funzioni interessanti per le flotte e la combinazione tra motore diesel 2 litri da 240 cv, cambio a automatico a 8 rapporti e trazione integrale offre il miglior rapporto tra prestazioni, consumi e sicurezza, sempre considerando che i costi di acquisto e chilometrici sono comunque quelli da fasce medio alte.
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23
wagon La Jaguar XF completa la propria gamma con la Sportbrake, ovvero la variante con carrozzeria station wagon presentata nel 2017, due anni dopo la berlina (già provata su Carfleet n° 66). La XF Sportbrake è offerta in 6 allestimenti (Pure, Prestige, R-Sport, Portfolio, S e First Edition) e rispetto alla berlina costa 2.500 euro in più partendo da 46.780 euro. I motori hanno potenze che vanno dai 163 cv ai 300 cv della diesel 3 litri, unico V6 disponibile in gamma. Proviamo la versione con il diesel 2 litri da 240 cv a trazione integrale e cambio automatico in allestimento Portfolio. Ampia sportività La prima XF Sportbrake è arrivata nel 2012 con la prima XF (X250) e il nome evoca le shooting brake, versioni con tetto allungato per aumentare la capacità di carico, ma dalla forma molto sportiva. Ne viene fuori un’auto elegante, efficiente (cx di 0,29) e con quel giusto tocco di aggressività che ogni Jaguar deve avere. La nuova XF è lunga come la berlina (4,95 metri), mantiene lo stesso passo (2,96 metri), ma è alta 1,50 metri (+4 cm). La tecnologia elegante La XF ha un abitacolo elegante, che può essere personalizzato con pelli, legni e materiali di vario tipo, ma è anche tecnologico grazie alla strumentazione completamente digitale con head-up display e allo schermo da 10,2 pollici del sistema InControl Touch, dotato di processore quadcore, rete ethernet e memoria di massa da 60 GB, Android Auto
e Carplay e anche del dual view, così che il guidatore può tenere sotto controllo i dati di bordo mentre il passeggero vede un film. Il riconoscimento vocale include la funzione text-to-voice. Diversi i livelli di connettività fino a quello in remoto attraverso una app con lo smartphone, con funzioni che, tra le tante, permettono anche di leggere il chilometraggio a distanza, molto comoda per fare le note spesa. Il navigatore fornisce molti tipi di visualizzazione, adattando il percorso in funzione del desideri del guidatore, del traffico e anche delle abitudini. Interessanti il tetto apribile panoramico (1,6 metri quadri di superficie!) la cui tendina si apre con un gesto, e l’Activity Key, un braccialetto impermeabile che permet-
tere di chiudere la vettura andando a fare sport o persino immersioni. Nella dotazione di sicurezza (5 stelle EuroNCAP) ci sono 6 airbag, la frenata autonoma, il cruise control che regola la velocità anche leggendo i segnali, l’assistenza per il mantenimento della corsia e l’angolo cieco. Il vano di carico ha una capacità che va 565 a 1.700 litri abbattendo lo schienale 40/20/40. Il portellone, in materiale plastico, è elettrico (con comando a piede), così come il tendalino copribagagli che si solleva e si abbassa automaticamente, e il listino prevede diverse soluzioni di carico, tra cui quelle dedicate anche ai cani. Grazie anche alle sospensioni posteriori autolivellanti, la XF Sportbrake ha una capacità di traino fino a 2.000 kg. ➔
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Alluminio con i turbo Così come la berlina, la XF è costruita per tre quarti in alluminio che, oltre alla leggerezza, ha il pregio di poter essere utilizzato riciclato ed essere riciclato a sua volta. Per alcune zone della scocca sono stati usati acciai speciali e magnesio. I motori sono tutti sovralimentati ad iniezione diretta e i 4 cilindri appartengono alla famiglia Ingenium. L’unità a benzina è 2 litri da 200 cv o 250 cv, il diesel ha invece 163 cv o 180 cv, gli unici con cambio manuale a 6 rapporti invece dell’automatico a 8 rapporti. C’è anche una versione da 240 cv che è oggetto della nostra prova e condivide con il V6 3 litri da 300 cv ha la sovralimentazione a doppio stadio. Tutti i diesel hanno il sistema SCR con additivo AdBlue per abbattere gli ossidi di azoto (NOx). Il sistema di trazione integrale trasferisce
dal 5% al 50% alle ruote anteriori interagendo con l’Adaptive Response Surface, che limita sotto e sovrasterzo, e l’AllSurface Progress Control che un cruise control per i fondi a bassa aderenza e agisce fino a 30 km/h.
dolce in automatico e sportivo se usato in sequenziale. Anche la guida manifesta questa doppia natura, grazie anche ad uno sterzo progressivo e a sospensioni ben tarate, qualsiasi sia la modalità di guida tra le 4 selezionabili.
Il piacere delle sicurezza La XF Sportbrake offre la stessa scena delle altre Jaguar quando si preme il pulsante e le bocchette ruotano mentre dal tunnel fuoriesce la manopola del cambio. Rispetto alla versione già provata, i 60 cv in più si sentono e non sempre in modo fluido, ma ancora meglio si percepisce la spinta dei 500 Nm disponibili già a 1.500 giri/min. Le prestazioni sono degne di un V6 (241 km/h, 0-100 km/h in 6,7 s.) con consumi contenuti (5,8 litri/100 km pari a 153 g/km di CO2) e si conferma l’ottimo funzionamento del cambio automatico a 8 rapporti:
Un’inglese sempre più familiare La grande station wagon, fino a qualche anno fa era un classico nelle fasce più alte e prestigiose delle flotte aziendali. Poi sono arrivati i Suv, ma è innegabile che questa tipologia di vettura eserciti ancora il suo fascino, soprattutto se parliamo di una Jaguar, e ha ancora solide ragioni per farsi preferire come lo spazio, il comfort di viaggio, la tenuta di strada e il bilancio tra consumi e prestazioni che su questa XF certo non mancano. Un 2 litri al limite del superbollo è vincente proprio da questo punto di vista.
Jaguar XF 2.0d Sportbrake AWD Portfolio 240 CV Automatica DATI TECNICI
DATI PER IL FLEET MANAGER
DATI PER IL DRIVER
cilindrata 1.999 cc potenza 240 CV (177 kW) lungh./largh./alt. 4,95 x 1,88 x 1,50 m peso 1.805 kg accelerazione 0-100 km/h 6,7 s. velocità massima 241 km/h trazione integrale cambio automatico 8 marce
CO2 153 g/km costo di esercizio al km (*) 0,60 euro consumo medio 5,8 l/100 km motori più flottabili: 2.0 Turbo Diesel 163 cv e 180 cv automatica, a trazione posteriore
sicurezza EuroNCAP ★★★★★ (2016) connettività ★★★★★ comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ spazio ★★★★★ capacità di carico 565-1.700 litri
(*) percorrenza annua 30.000 km
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di Francesca Carli
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Dieci previsioni per l’industria automobilistica nel 2018 L'industria automobilistica sta subendo il cambiamento più significativo da quando Henry Ford industrializzò la produzione automobilistica nel 1908. Se gli ultimi cento anni sono stati rivolti al miglioramento della produzione su larga scala, il futuro riguarda invece la ridefinizione del ruolo del veicolo nei confronti (e a servizio) dei passeggeri. Marcello Tamietti e Gabriel Seiberth, managing director di Accenture, hanno individuato dieci innovazioni chiave per i prossimi mesi. #1 Algoritmi e intelligenza artificiale Le auto connesse non hanno ancora raggiunto un livello di prestazione eccellente: molte funzioni non possono ancora essere utilizzate durante la guida, le app installate sui veicoli presentano interfacce poco sofisticate e sono meno “intelligenti” di quelle con cui siamo abituati a interagire sui nostri dispositivi mobili. In buona parte, questo aspetto è dovuto al modo in cui i dati vengono introdotti e utilizzati nella vettura. Occorre ottimizzare la capacità di interagire con queste informazioni in maniera fluida e smart, per migliorare l'esperienza di guida senza distrarre i conducenti. A risolvere la situazione, ci penserà l’intelligenza artificiale: secondo gli esperti, infatti, nei prossimi
Quali saranno gli elementi principali che nei prossimi mesi plasmeranno il mondo dell’automotive? Secondo il report Accenture “The top 10 predictions for the automotive industry in 2018” questo sarà soprattutto l’anno di predictive cars, Internet of Things, tecnologia cloud e analisi dei Big Data. mesi sarà possibile assistere a un giro di boa sul fronte delle soluzioni di AI e di algoritmi in-vehicle. #2 Apprendimento automatico e capacità predittive Il diffondersi dell’intelligenza artificiale porterà a bordo avanzate funzionalità di apprendimento automatico e capacità predittive, consentendo alle automobili di personalizzare la nostra esperienza di guida. In altre parole, la nostra vettura sarà in grado di memorizzare le nostre preferenze configurando di conseguenza le diverse funzionalità. Non solo: quando dovremo configurare in prima persona specifiche funzioni sarà possibile farlo tramite comandi vocali, senza togliere le mani dal volante. #3 Auto più intelligenti Le capacità predittive abilitate dall’AI sulle auto connesse permetteranno alle
vetture di offrirci anche servizi ad hoc in tempo reale. La funzione di predictive parking, per esempio, consentirà alle auto di prevedere dove sarà più facile trovare parcheggio nei pressi della nostra destinazione. Grazie alla manutenzione predittiva, invece, sarà la stessa auto a rilevare e segnalare la presenza di un danno, comunicherà con il sistema connesso all’officina, prenoterà una seduta di manutenzione e ordinerà gli eventuali pezzi di ricambio necessari. In completa autonomia. #4 Una password per la macchina Presto il binomio account/password, chiave della nostra identità digitale, arriverà anche a bordo e ci servirà per accedere ai servizi della nostra auto. L'autenticazione dell'utente, infatti, sarà fondamentale per permettere alla vettura di personalizzare le varie funzionalità. ➔
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#5 Internet of Things e Cloud Secondo gli esperti, gli OEM (Original Equipment Manufacturer, ovvero i produttori di apparecchiature originali) nei prossimi mesi continueranno a investire in tecnologia IoT e cloud, in relazione a settori come supply chain e IT. Tutti gli sforzi ruotano intorno all’ottimizzazione di un approccio cosiddetto “agile”: più le auto diventano connesse, più performanti e agili devono diventare le infrastrutture IT dei produttori. E per raggiungere questi obiettivi il cloud rappresenta senza dubbio un valido alleato. #6 Edge analytics Il potenziale dei Big Data va sfruttato al massimo e, per estrarre valore da una così grande mole di informazioni, le analytics rappresentano lo strumento fondamentale. Sul fronte delle cosiddette Edge analytics (approccio alla raccolta e analisi dei dati in cui viene eseguito un calcolo analitico automatico sui dati di un sensore, switch di rete o altro dispositivo invece di attendere che le informazioni vengano rinviate a
un archivio centralizzato) siamo solo all’inizio, ma considerando che senza di loro non potrebbero esistere macchine che si “auto-ottimizzano” o vetture a guida autonoma, saranno sicuramente uno degli elementi di spicco nell’automotive 2018. #7 Robot in backoffice Tutte le capacità analitiche e di intelligenza artificiale aiuteranno gli OEM a ottimizzare e automatizzare molte operazioni delle loro attività, specialmente in settori come finanza, risorse umane, marketing, vendite e servizio clienti. Secondo una recente ricerca di Accenture, l’AI potrebbe portare addirittura a un aumento della produttività del 39% nell’ambito della produzione. #8 Realtà aumentata La augmented e la mixed reality verranno impiegate in più declinazioni, a partire dalla produzione, passando per l'ingegneria e il marketing fino ad arrivare forse anche a bordo delle nostre auto (con una nuova generazione di heads-up display).
#9 Blockchain Con una digitalizzazione e una connessione così spinte sia a bordo delle auto che lungo tutte le fasi operative del settore, sicurezza IT e protezione dei dati diventano una questione sempre più importante su cui concentrarsi. Viene incontro a queste necessità la Blockchain: la tecnologia, infatti, potrebbe presto essere utilizzata per autenticare il guidatore, la vettura e molti altri elementi che compongono il frastagliato puzzle digitale dell'attuale industria automobilistica. #10 Guida (non ancora) completamente autonoma Il 2018 registrerà grandi progressi nella tecnologia relativa alla guida autonoma, ma non arriveremo ancora ad avere auto in grado di guidarsi completamente da sole (di livello 5, secondo la tabella SAE). Ci sono ancora da affrontare numerose sfide, sia tecniche che normative. Nella maggior parte dei Paesi, per esempio, i conducenti non saranno nemmeno autorizzati a utilizzare tutte le funzionalità potenzialmente presenti sulle loro nuove auto.
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di Nicola Desiderio
News on the road Alfa Romeo MiTo Urban più semplice e dotata La piccola del Biscione ristruttura e semplifica la propria gamma che ora comprende solo due allestimenti: il più ricco Veloce, riservato al motore 1.4 da 170 cv con cambio doppia frizione TCT a 6 rapporti, e Urban che si riconosce per lo spoiler posteriore, il terminale di scarico cromato, i cerchi in lega da 16 pollici e le calotte dei retrovisori satinate. La dotazione di serie comprende il sistema UConnect con display da 5 pollici e servizi UConnect Live, climatizzatore manuale, cruise control, 7 airbag, hill holder e differenziale a controllo elettronico. La Urban può essere poi completata attraverso 6 pack di accessori (Sport, Veloce Carbon Look, Comfort, Lusso, Visibility e Tech) che offrono un vantaggio cliente compreso tra il 32% e il 41%. I motori disponibili sono l’1.4 da 140 cv con cambio TCT o GPL da 120 cv e il diesel 1.2 da 95 cv, disponibile anche da 90 cv (3,2 litri/100 km, 83 g/km di CO2) per i neopatentati cui è dedicato anche l’1.4 a benzina da 78 cv. Parte da 13.900 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
BMW X2 la sesta a ruote alte La casa tedesca presenta il suo sesto modello della serie X. Basata sulla stessa piattaforma della X1, la X2 è lunga 4,36 metri e ha uno stile più sportivo e aerodinamico (cx di 0,28). Il bagagliaio ha una capacità di 470-1.355 litri e la dotazione comprende i servizi Connected e ConnectedDrive, l’head-up display e vari sistemi di assistenza alla guida come la frenata autonoma salvapedoni, l’avviso per il cambio corsia, l’assistente al traffico (integra ACC e mantenimento attivo della corsia) e i fari full led con commutazione automatica. Motori a benzina 3 cilindri da 140 cv (anche con il nuovo cambio doppia frizione a 7 rapporti) e diesel 2 litri da 150 cv (4,5 litri/100 km, 118 g/km di CO2) a richiesta con trazione integrale o cambio automatico a 8 rapporti che sono invece entrambi di serie sulle varianti da 190 cv e biturbo da 231 cv (237 km/h, 0-100km/h in 6,7 s). Il listino parte da 33.500 euro con 5 allestimenti (base, Advantage, Business X, MSport X e MSport). ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Citroën Berlingo multispazio e multiruolo Terza generazione per la multispazio francese che in 22 anni è stata venduta in oltre 3,3 milioni di unità. Basata sulla piattaforma EMP2, sarà disponibile con carrozzeria M da 4,4 metri con configurazione a 5 posti e bagagliaio da 775 litri e la XL, lunga 4,75 metri con configurazione a 7 posti e una volumetria massima di 3,05 metri cubi. Modularità totale e 28 vani per un totale di 168 litri di capacità. Allestimenti e personalizzazioni sono da Citroën e la dotazione di sicurezza è da prima della classe: roof bag, assistenza in discesa e per le partenze in salita, Grip Control, allerta per il superamento della corsia, la stanchezza del guidatore e l’angolo cieco, riconoscimento segnali, cruise control attivo, frenata autonoma e altro ancora. Il sistema infotelematico ha lo schermo a sfioramento da 8 pollici, Android Auto e Carplay, comandi vocali e TomTom Traffic. I motori sono l’1.2 a benzina 110 cv o 130 cv e diesel 1.5 da 75 cv, 100 cv o 130 cv. Arriva nel secondo semestre dell’anno. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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Fiat 500 Mirror tecnologia specchiata Iniezione di tecnologia e di “value for money” per la gamma della Fiat 500 che si completa con l’allestimento Mirror, basato sull’S e caratterizzato esternamente dall’esclusiva tinta blu argentata e dalle calotte cromate. In più, la dotazione di serie comprende anche il pacchetto Lounge (paraurti cromati e interni in vinile), i fendinebbia e lo UConnect Link ovvero il sistema infotelematico con schermo da 7 pollici e la predisposizione per Android Auto e Carplay con un vantaggio cliente del 37%. Sulla gamma 500 inoltre ora è disponibile il Mopar Service che consente di controllare lo stato della vettura in remoto attraverso il proprio smartphone. La 500 Mirror è disponibile con l’1.2 a benzina da 69 cv (anche in versione EasyPower a GPL), con il TwinAir bicilindrico da 85 cv e il diesel 1.2 da 95 cv (3,4 litri/100 km, 89 g/km di CO2). La gamma comprende anche il TwinAir da 105 cv e gli allestimenti Pop, Lounge e il già citato S con prezzi di listino a partire da 14.200 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Ford Ka+ Active la piccola alza il tiro Ford completa la gamma della sua piccola con la versione Active a carrozzeria rialzata di 23 mm e non solo. La Ka+ Active si riconosce dalle protezioni ai paraurti e ai passaruota, dalle diverse prese d’aria, dalle barre sul tetto e dai cerchi da 15” color bronzo. Anche l’abitacolo presenta piccole modifiche mentre arrivano aggiornamenti che riguardano tutta la gamma Ka+, come l’avviamento a pulsante e il Sync3 con schermo da 6,5 pollici che incorpora Android Auto e Carplay. Al posto del 4 cilindri 1.2 arriva il nuovo 3 cilindri di pari cilindrata da 70 cv o 85 cv che assicura il 10% in più di coppia tra 1.000 e 3.000 giri/min e consumi inferiori del 4%, ma il più parco sarà il diesel 1.5 da 95 cv (99 g/km di CO2) pensato per chi percorre tanti chilometri. Entrambi hanno il cambio a 5 marce. Le dotazioni prevedono 6 airbag, l’hill assist, il limitatore di velocità, il tappo anti-errore Easy Fuel e il Ford MyKey, che permette di prestare con tranquillità la vettura al proprio figlio. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Hyundai Santa Fe bambinaia attenta Quarta generazione per il Suv coreano a 7 posti venduto nel mondo in 1,3 milioni di unità. Lunga 4,77 metri, la nuova Santa Fe ha una scocca al 57% in acciai speciali, più leggera e più rigida, e offre più abitabilità e bagagliaio, con una capacità di 625 litri viaggiando in 5. La strumentazione include l’head-up display sul parabrezza e il sistema con schermo da 8 pollici con Android Auto, Carplay e servizi Live aggiornabili per 7 anni, così come la cartografia. La dotazione di sicurezza ha due novità assolute a misura di famiglia: la segnalazione al guidatore se c’è qualcuno all’ultima fila di sedili e il blocco temporaneo della portiera posteriore se c’è un veicolo in arrivo da dietro. I motori sono a gasolio (2 litri da 150 cv o 182 cv e 2,2 litri da 197 cv) o a benzina 2.4 da 185 cv, in abbinamento di serie o a richiesta, al nuovo cambio automatico a 8 rapporti e della trazione integrale HTRAC. Ha la garanzia per 5 anni a chilometraggio illimitato. In arrivo nei prossimi mesi. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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di Nicola Desiderio
News on the road Maserati Ghibli MY2018 triplica e rilancia La berlina sportiva del Tridente migliora nell’aerodinamica del 7% (cx di 0,29) e si sdoppia negli allestimenti. Il GranLusso si riconosce dalle cromature e dai cerchi da 19 pollici mentre gli interni sono rivestiti in seta Mulberry di Ermenegildo Zegna e finiture in legno a poro aperto. Il GranSport si riconosce dalle appendici aerodinamiche in tinta, dai cerchi da 20 pollici e dalle pinze freno rosse. I sedili hanno una conformazione sportiva, le palette del cambio e la pedaliera sono in acciaio. In più c’è l’esclusiva versione Nerissimo. Il nuovo sterzo elettromeccanico ha permesso l’adozione di sistemi di assistenza alla guida come il mantenimento della corsia, l’Highway Assist, il controllo dell’angolo cieco e il riconoscimento dei segnali. I motori sono V6 3 litri con cambio automatico a 8 rapporti: diesel da 250 o 275 cv (5,9 litri/100 km, 158 g/km di CO2) e a benzina da 350 cv o 430 cv (+20 cv) anche con trazione integrale Q4 (286 km/h, 0-100 km/h in 4,7 s.). Parte da 70.783 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Mercedes Classe A ammiraglia compatta La Mercedes Classe A di quarta generazione è la Stella assoluta superando per tecnologia anche la Classe S. Lunga 4,42 metri, ha un’aerodinamica da record (cx di 0,25), un bagagliaio da 370 litri (+29), una plancia tutta digitale con due schermi uniti, head-up display, comandi touch, riconoscimento vocale ad intelligenza artificiale e aggiornamento “over the air” anche per i sistemi di assistenza alla guida che, come sulla Classe S, consentono la guida semi-assistita anche per i sorpassi e sulle rotonde tenendo conto della navigazione satellitare e comunicando con le altre vetture. Tra i servizi di connettività, il tracking e l’invio di un sms in caso di urto. I motori, tutti con filtro antiparticolato, sono l’1,4 a benzina da 163 cv con cambio 7-DCT a richiesta, di serie sul 2 litri da 224 cv (250 km/h, 0-100 km/h in 6,2 s) e sul diesel 1.5 da 116 cv (4,1 litri/100 km e 108 g/km di CO2). In arrivo anche le versioni a trazione integrale e l’elettrica. In arrivo a giugno, da 29.900 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Opel Insignia più alta e muscolosa La media tedesca guadagna centimetri e cavalli innanzitutto con la versione Country Tourer, wagon ad assetto rialzato di 25 mm e look esterno offroad. Identiche alla Grand Tour 5 porte e alla wagon le dotazioni per il comfort e la sicurezza (a 5 stelle EuroNCAP), su cui spiccano i vari sistemi di assistenza alla guida, fari a matrice di Led a 32 moduli con fascio luminoso lungo 400 metri e l’assistente personale OnStar. Identica alla Sports Tourer la capacità del bagagliaio (560-1.665 litri), con portellone elettrico e schienale abbattibile 40/20/40. Il 2 litri diesel da 170 cv è disponibile anche in versione biturbo da 210 cv con cambio automatico a 8 rapporti e trazione integrale dotata di sistema di ripartizione attivo della coppia per le ruote posteriori. Quest’ultima combinazione si ritrova sulla versione sportiva GSi, con carrozzeria 5 porte o wagon, insieme al 2 litri a benzina da 260 cv (250 km/h, 0-100 km/h in 7,2 s.). La Country Tourer parte da 40.050 euro, la GSi da 43.550 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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Renault Kadjar Sport Edition pronta per la mischia Renault rilancia il suo crossover compatto con gli allestimenti Sport Edition e Sport Edition2, particolarmente ricchi e ispirati al mondo del rugby. Il primo parte da 23.750 euro e prevede: barre al tetto, vetri oscurati, cerchi da 17”, luci diurne a Led, rivestimenti in tessuto e volante in pelle oltre al climatizzatore bi-zona, il cruise control, la retrocamera e il sistema R-link2 con schermo da 7” e Android Auto e Carplay, accesso senza chiave e sedile con altezza e supporto lombare regolabili. L’altro parte da 25.700 euro e ha in più: cerchi da 19”, selleria in ecopelle con cuciture blu, modanature sui paraurti in grigio platino, fari a commutazione automatica, sedili anteriori riscaldabili, sedili posteriori Easy Break, riconoscimento dei segnali e allerta per il mantenimento della carreggiata. I motori possono avere tutti il cambio automatico EDC tranne l’1.6 a benzina da 165 cv, poi ci sono l’1.2 da 130 cv e i diesel 1.5 da 110 cv e 1.6 da 130 cv anche con trazione integrale. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Volkswagen T-Roc incrocio teutonico La T-Roc è il punto di incontro tra Golf e Tiguan, con un tocco di stile e colore in più grazie anche alla carrozzeria bitono e alle possibilità di personalizzazione dell’abitacolo. Lunga 4,23 metri, ha un ampio bagagliaio (445-1.290 litri, senza ruota di scorta) e a richiesta può avere il portellone elettrico, la strumentazione completamente digitale e il sistema infotelematico touchscreen da 8 pollici con ogni forma di specchiamento (Android Auto, Carplay e MirroLink) e servizi di connettività gratuiti per 36 mesi. La dotazione di sicurezza (a 5 stelle EuroNCAP) prevede 6 airbag, il sistema di protezione proattivo, l’avviso per l’angolo cieco, l’assistenza al traffico in colonna e i fari full led con sistema anti abbagliamento. Due i motori, tutti con cambio DSG 7 rapporti a richiesta: 3 cilindri mille da 115 cv (5,1 litri, 117 g/km di CO2), 1.5 da 150 cv e diesel 2 litri da 150 cv, anche con trazione integrale. Due gli allestimenti (Style e Advanced), a partire da 22.950 euro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
Volvo XC40 abbonatevi al Suv Volvo presenta il suo Suv compatto (4,42 metri di lunghezza) proponendolo con forme di accesso innovative. La XC40 potrà essere condivisa attraverso la chiave elettronica inoltre la formula Care by Volvo funziona come un abbonamento telefonico “all included”: vettura nuova ogni 24 mesi e compresi servizi come la presa e riconsegna per assistenza, lavaggio o rifornimento e persino la consegna degli oggetti ordinati online. Il bagagliaio va da 460 a 1.336 litri e la dotazione di sicurezza include la frenata autonoma che riconosce pedoni, ciclisti e animali e si attiva anche agli incroci, la guida semi-autonoma e i sistemi di protezione in caso di uscita di strada. I motori sono il nuovo 3 cilindri 1.5 a benzina da 156 cv e 2 litri da 190 o 247 cv e diesel da 150 cv o 190 cv, a trazione anteriore o integrale e cambio manuale o automatico a 8 rapporti. In arrivo l’ibrida plug-in e l’elettrica. Il listino parte da 31.200 euro con 5 allestimenti (base, Business, Momentum, R-Design e Inscription). ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
di Nicola Desiderio
Categoria
Salone di Ginevra
il bello dell’automobile L’automobile si specchia ancora una volta sul lago Lemano al Salone dell’Automobile di Ginevra che, anche per la sua 88^ edizione, ha confermato di essere la migliore manifestazione del settore dando una panoramica precisa del settore e ospitando tutti i marchi, o quasi. Si sono registrate infatti le defezioni di DS, Infiniti, Mini e Opel nonostante i costruttori di riferimento – rispettivamente PSA, Nissan e BMW – fossero invece presenti. Nessuno è stato il dominatore, ma tanti sono stati i temi tecnici e di mercato, primo fra tutti l’avvento dell’elettrificazione, in dosi e forme diverse, e il destino del motore diesel, avviato perlomeno ad essere ridimensionato di fronte alle sfide poste dalle future norme di omologazione anche se tutti ne riconoscono il prezioso contributo in vista del termine del 2021 entro il quale le emissioni medie delle vetture targate non potrà superare il limite dei 95 g/km di CO2. L’Alfa Romeo ha pensato alle prestazioni con le versioni Nring delle sue Giulia e Stelvio, ispirate al circuito del Nurburgring. Fiat ha invece mostrato le gamme S-Design per Tipo e 500X e riproposto le versioni Mirror per tutte le 500. Jeep ha fatto debuttare in Europa la nuova Wrangler,
icona del marchio ed erede diretta della mitica Willys e che introduce un interessante 2 litri mild-hybrid da 270 cv, e la gamma 2019 per la Grand Cherokee che ha al vertice l’esagerata versione Trackhawk da 700 cv con motore V8 6.2 sovralimentato. Prestazioni e lusso non sono certo mancati a Ginevra, da quella messa in campo dai grandi marchi fino a quella dei piccoli costruttori, dei tuner e dei carrozzieri, soprattutto quelli italiani. Grande sensazione ha fatto la rediviva Stratos, praticamente identica alla Lancia con motore Ferrari che dominò i rally dal 1974 al 1977 e che sarà prodotta in 25 esemplari a 550mila euro l’uno. La casa del Cavallino ha dato spettacolo con la 488 Pista da 720 cv, la sportiva V8 più potente della sua storia. Hanno risposto la Lamborghini con la Huracàn Performante Spyder da 640 cv e la McLaren con la Senna: 800 cv su meno di 1.200 kg come tributo all’indimenticato asso brasiliano. Vengono da un altro pianeta l’Aston Martin Valkyrie da 1.100 cv, progettata insieme alla Red Bull, e la Bugatti Chiron Sport da 1.500 cv e oltre 420 km/h. La Porsche 911 GT3 RS ha un 6-boxer aspirato 4 litri da 520 cv capace di raggiungere 9.000 giri/min: è la tradizione
accanto al futuro rappresentato dalla Mission E Gran Turismo Cross, concept elettrico a ruote alte da 440 kW e 500 km di autonomia che si ricarica all’80% in 15 minuti. In attesa di vedere le elettriche di Audi, BMW e Mercedes, la Jaguar batte tutti sul tempo con la I-Pace: 294 kW, fino a 500 km di autonomia e uno 0-100 km/h in 4,8 s. per un prezzo di listino che parte da poco meno di 80mila euro. ➔
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La manifestazione elvetica, giunta all’88a edizione, si conferma la migliore del suo genere dando ospitalità ai grandi costruttori così come a quelli più esclusivi per lusso e prestazioni in una vetrina ricca, ma facile da raggiungere e visitare. Dominano i temi dell’elettrificazione e dell’inasprirsi delle regole di omologazione in vista della scadenza del 2021, anno entro il quale le emissioni di flotta non potranno superare i 95g/km di CO2.
La cugina Land Rover punta invece sull’esclusività della SV Coupé, Range Rover a 3 porte che celebra i 70 anni delle casa e sarà prodotta in 999 esemplari da oltre 250mila euro. La Bentley mette in campo sulla Bentayga le versioni con motore V8 da 550 cv e la sua prima ibrida plug-in con V6 a benzina. E per chiudere il capitolo del Regno Unito, ecco la Lagonda Vision, concept di un’auto elettrica di lusso da oltre 650 km di autonomia. L’Audi A6 di ottava generazione punta tutto sul mild-hybrid, sia a benzina sia a gasolio con motori da 204 cv a 340 cv, in attesa di versioni ancora più elettrificate e della Avant. BMW invece ha presentato le Serie 2 aggiornate e la M8 Gran Coupé concept, antipasto della sua grande sportiva a 2 e 4 porte che farà concorrenza alla nuova Mercedes-AMG GT4. Ma le novità più importanti della stella sono la Classe C, rinnovata con i nuovi diesel (anche ibridi) e tutti i sistemi di sicurezza delle sorelle maggiori, e la nuova Classe A che si pone come il nuovo punto di riferimento delle compatte premium per sicurezza e tecnologia. Anche la vicina Francia si è fatta sentire. La Citroën ha presentato il restyling della sua eccentrica C4 Cactus
e la nuova Berlingo, cugina della Rifter di Peugeot che a Ginevra ha portato anche la nuova 508, trasformata da quasi ammiraglia in una sofisticata coupé da famiglia a 5 porte. Renault invece ha esposto la Zoe con il nuovo motore da 80 kW e la EZ-GO, concept di auto elettrica a guida autonoma da condividere nella grandi città. Elettrica e priva di volante e pedali è anche la Volkwagen ID Vizzion, ammiraglia da 5,16 metri con doppio motore da 225 kW, ricaricabile a induzione e oltre 650 km di autonomia. Elettrica e a guida autonoma (ma di livello 4 su 5) è il concept Le Fil Rouge, destinata a ridefinire i canoni di stile di una Hyundai che a Ginevra ha presentato la nuova Santa Fe e la Kona elettrica che sarà disponibile in due versioni: da 99 kW con 300 km di autonomia e quella da 150 kW e 470 km. Un Suv elettrico arriverà presto a fare compagnia anche alla Leaf in casa Nissan e avrà lo stile della IMx Kuro. La Kia punta invece sul restyling della Optima e sulla nuova Ceed, presentata sia in versione berlina sia Sportwagon e destinata a trovare sulla propria strada la nuova Toyota Auris di terza generazione che arriverà nel 2019 e avrà due versioni ibride: una da 122 cv e una da 180 cv.
Le Tre Ellissi ha presentato anche il restyling dell’Aygo, più dotata in sicurezza e con un 3 cilindri mille più potente ed efficiente, e il concept della nuova Supra. Il marchio di lusso Lexus invece ha presentato la UX, crossover compatto incaricato di spingere le vendite in Europa. Mazda rinnova anche la sua Mazda6 e presenta i concept mostrati già a Tokyo: la Sport e la Kai che anticipa la 3 attesa entro la fine dell’anno e avrà il nuovo motore Skyactiv-X. Honda invece ha pronta la nuova CRV che abbandona il diesel e avrà per la prima volta la versione ibrida. La Skoda Fabia ristilizzata avrà solo motore mille 3 cilindri, nel frattempo la casa ceca prepara il suo piccolo Suv anticipato dalla Vision X dotata di un interessante ibrido a metano. La Ford invece punta ancora sul diesel e, oltre a montare l’1.5 da 95 cv sulla Ka+ Active, presenta il nuovo EcoBlue 2 litri con potenze fino a 238 cv su una Edge rinnovata nel frontale, nella tecnologia e nella sicurezza. Volvo continua la sua offensiva con un altro classico della sua produzione: la nuova V60 mentre incassa il premio “Auto dell’Anno 2018” sulla sua nuova XC40 e fa debuttare anche in Europa in marchio Polestar destinato a diventare l’avamposto della sua strategia premium ed elettrificata.
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di Maurilio Rigo
Sustainability
Veicoli elettrici: qual è l’impatto ambientale dell’intero ciclo vitale? Si interroga e risponde uno studio Renault La maggiore sostenibilità ambientale è la molla che sta spingendo sull’acceleratore della diffusione di questa tipologia di veicoli anche se un freno alla loro reale diffusione è ancora rappresentato, ad esempio, dai costi di acquisto giudicati ancora troppo elevati, dal timore di restare “a secco” per le carenze infrastrutturali e per l’autonomia reputata da molti insufficiente a soddisfare le proprie esigenze. Al di là delle comprensibili difficoltà di partenza però, il piano di sviluppo della mobilità elettrica viaggia spedito e il supporto scientifico sui reali benefici della scelta dell’alternativa elettrica potrebbe convincere i governi dei vari Paesi a entrare nella partita con un sostegno concreto, come dimostra quanto sta accadendo in Francia. Nello scenario attuale, in Francia sono in circolazione poco più di 130.000 veicoli elettrici, mentre sulla base degli obiettivi nazionali del Paese, nel 2030 dovrebbero diventare diversi milioni e seppure senza una visione precisa del loro contributo alla transizione energetica ed ecologica, il Governo francese ha posto questi “nuovi veicoli” al centro della propria strategia di decarbonizzazione. In questo ambito, il gruppo Renault ha partecipato a un’inedita ricerca realizzata dalla “European Climate Foundation” e la “Fondation pour la Nature et l’Homme”, circa gli impatti ambientali dei veicoli elettrici dell’intero ciclo di vita, avvalendosi della collaborazione di altri specialisti del comparto come AvereFrance, Ademe, Cler, Réseau Action Climat France, WWF, il produttore di batterie Saft e RTE. I cugini d’oltralpe sono convinti che, associata all‘economia circolare, alla gestione dei consumi energetici e allo sviluppo delle capacità di stoccaggio,
l’elettromobilità potrebbe accelerare la transizione energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili. A questo punto, per capire meglio l’argomento, la Fondation pour la Nature et l’Homme e European Climate Foundation hanno chiamato a raccolta attori istituzionali e privati, rappresentativi del settore automobilistico e più specificatamente dell’elettromobilità, produttori di batterie, player del settore energetico e cinque ONG. Forti di questa varietà di contributi, FNH e ECF hanno condotto un’approfondita ricerca sugli impatti del veicolo elettrico, sia sull’intero ciclo di vita del veicolo che sulle prestazioni della batteria e la sua funzione di stoccaggio che potrebbe fare del veicolo elettrico una fonte di servizio al sistema elettrico, identificando tre possibili scenari proposti per il 2030 (Ambizione, Accelerazione, Rinuncia),
L’auto elettrica è ormai al centro dell’attenzione mediatica e dell’industria automobilistica poiché ritenuta la migliore alternativa possibile ai tradizionali veicoli equipaggiati con propulsori endotermici di varia natura. che rinviano a tre opposti percorsi di sviluppo dei veicoli elettrici. E’ stata svolta quindi una ricerca basata sul confronto di otto veicoli, elettrici, ibridi ricaricabili e termici, e di tre scenari di transizione ecologica con orizzonte 2030. Lo studio ha messo a confronto sei automobili berline e citycar con motorizzazione elettrica o ibrida, e due veicoli termici. Le diverse tappe, ossia costruzione, utilizzo, sistema “vehicle-to-grid”, riciclo e seconda vita delle batterie, sono state analizzate sulla base di cinque categorie di impatto: clima, energie fossili,
ecosistemi, acque, aria. Le opportunità sono quindi state rapportate a tre scenari: lo scenario 1, ambizione transizione energetica (39% di energie rinnovabili); lo scenario 2, accelerazione in favore delle energie rinnovabili (verso il 100% di energie rinnovabili nel 2050) e lo scenario 3, rinuncia politica (15% di energie rinnovabili, 19% di energie fossili). Di seguito riportiamo in sintesi, quelli che sono stati definiti i cinque grandi insegnamenti derivati dalla ricerca effettuata.
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1) L’impatto dei veicoli elettrici sul clima e l’ambiente varia in funzione dell’origine dell’elettricità utilizzata. I vantaggi ambientali del veicolo elettrico sono quindi intrinsecamente legati alla realizzazione della transizione energetica nell’era post energie fossili e nucleare. In Francia, le emissioni di gas serra indotte dalla produzione, l’utilizzo e la fine del ciclo di vita di un veicolo elettrico sono attualmente due - tre volte inferiori a quelle dei veicoli a benzina e diesel. Una berlina elettrica emette in media due volte meno (il 44% in meno) gas serra di un veicolo diesel della stessa categoria (26 t CO2–eq. vs 46 t CO2– eq.), una citycar elettrica emette in media tre volte meno (-63%) gas serra di una citycar a benzina (12 t CO2–eq. contro 33 t CO2–eq.). ➔
Ruben Benders, direttore generale Jedlix, start-up olandese specializzata nella ricarica intelligente e sostenibile dei veicoli elettrici di cui Renault è partner
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Nel 2030, in base alle scelte energetiche della Francia, l’impronta del veicolo elettrico potrà variare tra 8 e 14 tCO2-eq. 2) In un contesto di forte crescita del mercato dei veicoli elettrici previsto da qui al 2030, la riduzione dell’impatto in fase produttiva è una condizione essenziale della sostenibilità della filiera. Sarà necessario realizzare un’economia circolare, dalla progettazione delle batterie (eco-progettazione e sviluppo di nuove chimiche) al loro riciclo, passando per l’ottimizzazione delle funzioni dei veicoli e la seconda vita delle batterie. Il 40% dell’impronta ambientale (clima e ecosistema) è infatti legato alla produzione delle batterie. 3) I benefici ambientali dei veicoli elettrici potrebbero essere maggiori se vengono sviluppati i servizi al sistema elettrico (“vehicle-to-grid” o V2G) oppure massimizzandone l’utilizzo, ad esempio, attraverso il car sharing. Questi utilizzi complementari sono compatibili con la durata di vita delle batterie legata alla mobilità (10 anni), alla quale va aggiunta una durata di vita di 5 anni per lo stoccaggio. 4) Quando il veicolo elettrico è parcheggiato e in carica, è in grado di importare ed esportare una parte dell’elettricità contenuta nella batteria verso la rete elettrica (V2G). Se gli obiettivi della transizione energetica saranno raggiunti nel 2030, con il V2G i veicoli elettrici potreb-
bero fornire al sistema elettrico una flessibilità complementare. Con un potenziale stimato di 3 o 4 TWh l’anno per un parco di quattro - cinque milioni di veicoli, i benefici potenziali sono: alleggerire i picchi di consumo durante la giornata o di sera, gestire i sovraccarichi, assorbire preferenzialmente i surplus di energia prodotti dalle energie rinnovabili. 5) L’utilizzo delle batterie a fine ciclo per lo stoccaggio dell’elettricità da fonti rinnovabili è un modo per ottimizzare l’utilizzo delle risorse naturali, fossili e minerali necessarie per produrle, oltre che un mezzo di stoccaggio complementare per accelerare la transizione energetica a partire dal 2030. Nel 2030, la capacità di stoccaggio è valutata tra 5 e 10 TWh l’anno in base al ritmo di diffusione del veicolo elettrico. Nel 2040, il potenziale di stoccaggio varia, in base agli scenari, da 15 a 37 TWh l’anno. Il gruppo Renault è decisamente orientato verso l’elettromobilità e, forte anche dei risultati di questa ricerca, ha fatto da capofila al lancio della prima concessionaria dedicata solo alle auto elettriche del Vecchio Continente. Il concept store del marchio della losanga, inaugurato a Täby nel cuore di uno dei più importanti centri commerciali svedesi alle porte di Stoccolma, offre al pubblico un inedito “Electric Vehicle Experience Center” dove soddisfare tutte le curiosità e ottenere i dettagli completi
sui veicoli e sulla mobilità elettrica. “Siamo felici della scelta di creare questo spazio per incontrare il grande pubblico, fare opera di pedagogia e discutere insieme della mobilità elettrica - ha dichiarato Gilles Normand, direttore del veicolo elettrico del gruppo Renault Nel nostro ruolo di leader del veicolo elettrico in Europa, questo concept store ci consente di interagire ed aiutare il pubblico a comprendere le opportunità e i vantaggi della vita all’insegna dell’elettrico. Guidare un veicolo elettrico implica molto più di un semplice cambio di modello: è un nuovo modo di considerare la mobilità”. “Nuovi format di distribuzione, situati nei pressi delle aree urbane ed equipaggiati con tool digitali per favorire un percorso cliente fluido, corrispondono perfettamente all’evoluzione delle aspettative della nostra clientela - ha aggiunto Zakaria Zeghari, direttore dello sviluppo della rete commerciale Renault Europa - Il veicolo elettrico è la tecnologia sovrana per una mobilità sostenibile per tutti, e Renault ha quindi deciso di associare queste due sfide e proporre un nuovo approccio alla distribuzione, lanciando a Stoccolma, con il nostro partner locale Bilia, il primo Electric Vehicle Experience Center, dedicato al 100% al veicolo elettrico. La città di Stoccolma era in testa alla lista, in virtù della rapida espansione del mercato del veicolo elettrico in Svezia e della decisa volontà del governo svedese di promuovere tale tecnologia”.
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di Nicola Desiderio
Journey
Lexus NX
L’ibrido guarda in SUV
La Lexus NX è il Suv di dimensioni medie presentato nel 2014 e che di recente è stato rinnovato a metà del suo primo ciclo di vita. Si posiziona al di sotto della RX ed è in Europa la Lexus più venduta con una quota superiore al 30%. La NX è disponibile in Italia, come per tutto il resto della gamma Lexus, solo con la propulsione ibrida a benzina che eroga 197 cv e la proviamo nella versione a trazione anteriore in allestimento Business che costa 47.500 euro ed è la base di una gamma che comprende anche Executive, F Sport e Luxury. Nata per rompere gli schemi La NX per Lexus è stata quasi una rivoluzione, per due motivi: ha uno stile che osa e il modello di serie è incredibilmente somigliante al concept che lo ha preceduto. Il Suv giapponese è lungo 4,63 metri e, in occasione del restyling, conferma le linee, tese, spigolose e aggressive che la caratterizzano. Cambiano leggermente la tipica calandra a clessidra, i paraurti e i gruppi ottici, riflesso di novità funzionali come le frecce dinamiche e i fari anteriori full-led con fascio ad orientamento dinamico e anti abbagliamento. Il cx è di 0,33.
Spazio e tocchi di eleganza La NX mantiene le proprie caratteristiche di massima anche per l’abitacolo con tante piccole modifiche. La più importante è la regolazione della climatizzazione: al posto dei suggestivi cursori elettrostatici ci sono quelli “fisici” rotanti, in metallo pieno. A differenza di molte vetture, si trovano in alto e, poco sopra, tra le bocchette, c’è il bell’orologio analogico dotato di sistema GPS che modifica automaticamente l’ora in base alla longitudine. La strumentazione è digitale (un cavallo di battaglia di Lexus, sin dalle origini) con display a colori da 4,2 pollici al centro dei due quadranti virtuali. Su altri allestimenti, si può avere anche l’headup display, su tutti invece c’è il sistema infotelematico, migliorato nelle funzioni, ma ancora privo della possibilità di specchiare dispositivi esterni. Ha lo schermo al centro cresciuto a 10,1 pollici e si comanda con la voce o con il touchpad sul tunnel, anch’esso cresciuto nelle dimensioni e migliorato nella sensibilità (regolabile). Per manovrarlo, si tiene il polso su una piccola gobba rivestita in pelle cucita a vista, come la parte superiore della plancia,
Dopo il lancio nel 2013, si rinnova il modello più venduto in Italia del marchio di lusso di Toyota, con modifiche di dettaglio allo stile e agli interni e diverse novità in fatto di tecnologia e sicurezza. Immutato il sistema ibrido che, rappresenta il punto di forza naturale per un costruttore che ha fatto di questo tipo di propulsione il proprio centro di gravità e che offre alle flotte diversi vantaggi da considerare.
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che in realtà è il coperchio il cui dorso ha uno specchietto e sotto il quale c’è un piccolo vano, una sorte di porta gioie dal sapore molto femminile. Allargata anche la piastra per la ricarica a induzione, una novità che la NX è stata la prima auto a portare in Europa. L’impianto audio ha ancora il lettore di compact disc. L’abitabilità è uno dei punti forti di questa Lexus, sia davanti sia dietro e anche il bagagliaio è funzionale: la capacità minima è di 475 litri, sotto il piano c’è un grosso gavone che la porta a 555 litri mentre abbattendo lo schienale 60/40 si arriva a 1.600 litri. Su questa versione il portellone è ad apertura manuale. Nessun compromesso sulla sicurezza: la NX ha 8 airbag (tra i quali 2 per le ginocchia di guidatore e passeggero), il sistema pre-crash (che allerta tutti gli altri dispositivi), il cruise control adattivo con funzione stop&go, la frenata autonoma che riconosce i pedoni fino a 80 km/h, il sistema di visione perimetrica, la lettura dei segnali, i fari a led attivi ➔
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e l’avviso per la stanchezza del guidatore, l’abbandono della corsia, per l’angolo cieco e per il traffico trasversale in retromarcia.
al retrotreno da 50 kW che non aumenta la potenza massima e si attiva quando serve più trazione. Modifiche anche alle sospensioni, sia agli attacchi sia alla taratura di molle, ammortizzatori e barre antirollio.
verte un maggiore intervento dell’elettrico allo spunto e nei transitori, questo ha migliorato le prestazioni percepite e il piacere di guida.
Comfort ed efficienza La Lexus NX su strada appare ben bilanciata e copia in modo più efficace di prima le imperfezioni della strada garantendo anche un miglior isolamento acustico. La NX ha prestazioni buone (180 km/h, 0-100 km/h in 9,2 s.), ma per sfruttare al massimo le sue potenzialità va guidata in relax in modo da godere del suo comfort e sfruttare la sua efficienza (consumi dichiarati di 5,1 litri/100 km). Per farlo, ha bisogno di un minimo di adattamento nell’uso dell’acceleratore e del freno per rigenerare quanta più energia. Il sistema consente di impostare tre modalità di guida (Eco, Normale e Sport) e con il pulsante EV di andare solo con il motore elettrico a bassa velocità, stato di carica della batteria permettendo. In ogni caso, si av-
Il momento giusto L’ibrido è una tecnologia più che matura e le flotte, in attesa di un vero avvento dell’elettrico, vi guardano con attenzione sempre maggiore parchi per i vantaggi che influiscono sul TCO: il bollo si paga solo sulla parte termica e in molte regioni ci sono esenzioni totali o parziali, oltretutto l’ibrido aggira i blocchi del traffico, in alcune città permette l’ingresso nelle ZTL, a Milano (fino al I ottobre 2019) di entrare nell’Area C e a Roma di parcheggiare gratis all’interno delle linee blu. Le auto ibride inoltre hanno una manutenzione meno costosa: non hanno cambio e frizione, consumano meno gli pneumatici e i freni perché, in condizioni normali, è il motore elettrico a rallentare l’auto. Oltretutto la quota totale delle vendite dell’ibrido ormai è al 5% e i valori residui sono in netta ascesa.
DATI TECNICI
DATI PER IL FLEET MANAGER
DATI PER IL DRIVER
cilindrata 2.494 cc potenza 197 CV (114 kW termico + 105 kW elettrico) lungh./largh./alt. 4,63 x 1,87 x 1,64 m peso 1.720 kg accelerazione 0-100 km/h 9,2 s. velocità massima 180 km/h trazione anteriore cambio automatico a variazione continua
CO2 121 g/km costo di esercizio al km (*) 0,53 euro consumo medio 5,2 l/100 km motori più flottabili: Hybrid
Il solito ibrido, migliorato La Lexus NX è basata sulla stessa piattaforma della Toyota RAV4 con la quale condivide anche il sistema ibrido da 197 cv con l’unità a scoppio da 2,5 litri a ciclo Atkinson da 155 cv, collegata al motore elettrico da 105 kW (ora raffreddato ad acqua) e al generatore (modificato anch’esso) attraverso un meccanismo epicicloidale che funge anche da cambio a variazione continua che ha rapporti diversi e il raffreddamento ad olio. La batteria rimane agli idruri di metallo (Ni-Mh) e raffreddata ad aria, tecnologia per la quale Toyota ha depositato oltre mille brevetti, affinandola in oltre 20 anni e 12 milioni di auto ibride. Il sistema funziona a 650 Volt e anche il software di gestione è stato modificato. La versione a trazione integrale ha un motore elettrico supplementare
Lexus NX 300h Hybrid 197 CV
(*) percorrenza annua 30.000 km
sicurezza EuroNCAP ★★★★★ (2014) connettività ★★★★★ comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ spazio ★★★★★ capacità di carico 475-1.600 litri
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di Nicola Desiderio
Journey
Audi A4 Avant G-Tron
metano premium L’Audi A4 è una delle auto di classe media nella fascia premium più diffuse e la quinta generazione è stata presentata nel 2015, seguita dall’immancabile Variant, da sempre la più importante per il mercato flotte. Oltre ad essere offerta con i soliti motori a benzina e gasolio – con potenze da 122 cv fino ai 450 cv della formidabile RS4 – con trazione anteriore o integrale, si propone anche con la versione G-Tron bifuel a metano che può rappresentare un’ottima alternativa, visto che l’Italia ha, di gran lunga, la rete di distribuzione per gas naturale da autotrazione più grande in Europa: oltre 1.200 punti, anche se non distribuiti in modo omogeneo. Il listino della A4 parte da 33.650 euro e proviamo la G-Tron nella carrozzeria Avant (unica disponibile a metano) con cambio S tronic nell’allestimento Sport, ma è anche disponibile in quello base e Design. L’Audi che ti aspetti L’A4 non nasce per sorprendere nello stile: è la tipica Audi fatta di linee pulite e di superfici allineate in modo maniacale. L’attenzione maggiore è riservata ai particolari grafici, come le firme luminose dei gruppi ottici e la calandra “single frame” che rimane il segno di riconoscimento della casa dei 4 Anelli. La A4 Avant è lunga 4,72 metri e la versione G-Tron si riconosce solo dalle scritte. Abitacolo da manuale L’Audi si fa riconoscere da fuori, ma si fa apprezzare soprattutto per i suoi abitacoli, caratterizzati da una cura costruttiva esemplare, sotto tutti i punti
di vista. La A4 conferma questa regola portando nuovi canoni ergonomici poi assunti anche dagli altri modelli. Tra questi, la plancia rivolta verso il guidatore con i comandi della climatizzazione a cursore che si attivano al tocco e lo schermo superiore in stile tablet che può essere controllato con la voce e la manopola sul tunnel, sormontata da un touchpad sul quale si può scrivere l’indirizzo con il dito, lettera per lettera. Ogni dettaglio è realizzato con la massima cura, anche l’adattamento di questa versione G-Tron. La strumentazione infatti presenta due indicatori perfettamente identici e integrati per i due serbatoi e computer di bordo che danno informazioni puntuali per entrambe le alimentazioni. Queste, insieme alla scritta G-Tron sui quadranti, sono le uniche differenze percepibili all’interno di un ambiente comunque raffinato, sofisticato e appagante, che può essere personalizzato in ogni modo. L’abitabilità è identica a quella delle altre A4 Avant, inferiore invece è la capacità del bagagliaio che scende da 505-1.510 a 415-1.415 litri sempre ben sfruttabili. Il portellone è elettrico e lo schienale è reclinabile 40/20/40. Identica anche la dotazione di sicurezza che prevede il sistema pre-crash, che allerta tutti i dispositivi di ritenuta, l’avviso per gli angoli ciechi (anche in retromarcia) e la stanchezza del guidatore, l’assistenza per il mantenimento della corsia, il cruise control adattivo e la frenata autonoma (combinati insieme nel jam assist) che agisce fino a 250 km/h con riconoscimento dei pedoni fino a 85 km/h. ➔
Uno dei cavalli di battaglia delle flotte si presenta con la versione alimentata a gas naturale che offre buone prestazioni, ma soprattutto costi di rifornimento bassissimi con emissioni di CO2 pari a quelli del diesel, senza rinunciare neppure al cambio automatico e a nessuna delle prerogative offerte da un’Audi in termini di tecnologia, sicurezza e comfort.
All’avanguardia del gas La metanizzazione dell’A4 è stata svolta nel modo più raffinato dal punto di vista tecnico da parte dei tecnici Audi. Il sistema è completamente automatico e il bocchettone per il metano si trova dietro lo sportellino, accanto a quello per la benzina. Il serbatoio per quest’ultima è stato ridotto a 25 litri, per il metano invece c’è un modulo composto da 4 serbatoi a 3 strati di materiale: due in composito misto a poliammide, il più esterno in fibra di vetro pura per evidenziare eventuali perdite. Possono ospitare fino a 19 kg di metano a 200 bar, ma tutti vengono testati a 300 bar prima di essere installati sulla vettura e pesano il 57% in meno rispetto ai corrispondenti in acciaio. Il motore è un 2 litri turbo a iniezione diretta di benzina cui sono stati aggiunti gli iniettori supplementari per il metano all’interno dei collettori. Rispetto all’unità originaria, la potenza scende da 190 cv a 170 cv, ma mantiene la capacità di funzionare con basso carico anche a ciclo Miller, che aumenta il rendimento e riduce le emissioni. A questo proposito, quelle di CO2 scendono del 25% (102 g/km), ma anche quelle inquinanti vengono notevolmente ridotte, soprattutto quelle di
particolato. Per esigenze di spazio, la batteria è stata spostata nel cofano e, al contrario di altre vetture, la A4 a metano mantiene le sospensioni posteriori multi-link, con tutti i benefici in termini di comfort e tenuta di strada. Audi sostiene inoltre che, qualora ci sia la possibilità di utilizzare metano derivato da biomasse, il bilancio di CO2 totale (well to wheel) migliora dell’80%, aspetto sempre più importante per i bilanci delle aziende. in 8,4 s.) e i consumi sono molto interessanti: 3,8 kg/100 km di metano, ovvero con poco più di 3,50 euro, e un’autonomia totale di 950 km, dei quali 500 a gas naturale. Impercettibili i passaggi da un’alimentazione all’altra.
Nessuna rinuncia L’Audi A4 Avant ha un’elevata qualità di marcia e il suo comportamento è caratterizzato da un equilibrio al top. La tenuta di strada è elevata, al pari del comfort, anche quello acustico infondendo una grande sensazione di sicurezza, qualsiasi sia il percorso o l’andatura. Il motore spinge bene e con fluidità sin dai bassi regimi, con 270 Nm di coppia disponibili tra 1.650 e 4.400 giri/min. Altri 50 giri/min e già arriva la potenza massima di 170 cv che si mantiene costante fino a 6.000 giri/min. Non è certo per questo che si compra un’auto a metano e lo stesso vale anche nel caso della A4 G-Tron, ma le prestazioni ci sono (221 km/h, 0-100 km/h
Nuove prospettive Può una flotta accogliere al suo interno un’auto a metano e – per di più – destinata a dipendenti di livello medio alto? Con la nuova Audi A4 G-Tron, questa possibilità ora c’è perché ha tutta la sicurezza, il comfort e la tecnologia delle altre versioni con costi chilometrici competitivi offrendo alle aziende una valida alternativa nel momenti in cui occorre diversificare il parco, soprattutto dove la rete di rifornimento è presente.
DATI TECNICI
DATI PER IL FLEET MANAGER
DATI PER IL DRIVER
cilindrata 1.984 cc potenza 170 CV (125 kW) lungh./largh./alt. 4,72 x 1,84 x 1,43 m peso 1.670 kg accelerazione 0-100 km/h 8,4 s. velocità massima 221 km/h trazione anteriore cambio automatico 7 marce
CO2 102 g/km costo di esercizio al km (*) 0,47 euro consumo medio 3,8 kg/100 km motori più flottabili: 2.0 TDI 122 cv e 150 cv 1.4 TFSI 150 cv
sicurezza EuroNCAP n.d. connettività ★★★★★ comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ spazio ★★★★★ capacità di carico 415-1.415 litri
A4 Avant 2.0 G-Tron S tronic 170 cv
(*) percorrenza annua 30.000 km
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di Gianpiero Bottino
Service
Car Pooling aziendale Il traguardo finale è quello di una mobilità individuale a impatto ambientale zero, del tutto sicura perché sottratta alla fallibilità umana grazie all'evoluzione della guida autonoma che dovrebbe trasformare il volante in un lontano e nostalgico ricordo. Se l'automobile pienamente CASE (e cioè Connected, Autonomous, Shared ed Electric) è ancora di là da venire, i primi passi però sono già stati compiuti. Seppur con numeri ancora ridotti, la propulsione elettrica è ormai una realtà, la connettività è irrinunciabile per ogni modello di nuova concezione e la guida assistita sta uscendo dalla fase pionieristica, come dimostra la nuova A8, ammiraglia Audi che per prima al mondo porta sul mercato le tecnologie di livello 3 (su 5) nella scala della guida autonoma. A cambiare è anche l'atteggiamento nei confronti dell'automobile, soprattutto da parte delle giovani generazioni che nelle quattro ruote vedono una commodity più che un oggetto del desiderio. Si sta affermando il concetto dell'uso al posto del possesso, come conferma il successo di diffusione del car sharing, soprattutto nelle principali aree urbane. E nella visione degli stessi costruttori di veicoli la trasformazione in fornitori di mobilità a tutto campo viene considerata un passaggio obbligato, una sfida alla quale non è possibile sottrarsi. E si afferma nei fatti il quarto requisito dell'auto del futuro, destinata a essere condivisa da più soggetti che se ne spartiscono l'impiego in base alle effettive necessità. Una prassi che trova terreno fertile nell'ambito delle flotte per i vantaggi logistici ed economici connessi con l'ottimizzazione della gestione dei parchi auto aziendali per i quali l'auto ferma è un costo, mentre quella che viaggia è una risorsa. Non stiamo parlando solo del car sharing corporate, ma anche della vettura di proprietà che il singolo dipendente condivide con i colleghi (o con gli addetti di aziende li-
Il mondo dell'auto è protagonista di una stagione di cambiamenti che, per rapidità e profondità, non trovano paragoni nella vita – ormai ultracentenaria – del mezzo di trasporto che ha impresso la storia dell'umanità. Un'accelerazione vertiginosa, determinata dalla sempre più stretta integrazione tra le tecnologie tradizionali e quelle dell'informazione che hanno assunto la guida della trasformazione dettandone i tempi. mitrofe) che fanno quotidianamente lo stesso percorso casa-ufficio: una prassi che sta vivendo un vero e proprio boom, certificato dal “Rapporto Carpooling aziendale 2017” stilato per le aziende che utilizzano questo servizio. Grazie alla tecnologia che consente di rilevare i dati reali con puntualità e precisione, la ricerca disegna l'identikit di un'attività giovane ma molto dinamica,
come evidenziano le cifre: in un anno è quasi triplicato il numero dei lavoratori che hanno scelto di recarsi a lavoro utilizzando questa soluzione di mobilità. I viaggi condivisi sono aumentati del 177%, con un risparmio di 1.714.120 km rispetto alle percorrenze che si sarebbero registrate se gli stessi soggetti avessero compiuto il percorso utilizzando ciascuno la propria vettura. ➔
Oltre al risparmio in termini economici, il coinvolgimento di 140.000 dipendenti di oltre 1.700 aziende diffuse sull'intero territorio italiano, si rileva che le vetture rimaste ferme davanti casa hanno evitato di emettere nell'atmosfera quasi 223 tonnellate di CO2, l'equivalente di un bosco di oltre 11.000 alberi, salvaguardando un bene collettivo importante come l’ambiente. L'analisi dei dati ha permesso di stabilire che gli utilizzatori sono prevalentemente uomini (con un'età media di 35 anni, mentre la leggera minoranza femminile risulta mediamente più giovane di 5 anni). Le 1.700 aziende che favoriscono il ricorso dei dipendenti al carpooling sono attive in tutti i settori merceologici e in tutte le zone del Paese. In questo lotto, le imprese di grandi dimensioni sono 160, e tra queste troviamo nomi di rilievo. Sul gradino più alto del podio nella classifica – puramente indicativa – delle aziende che incentivano l'uso del carpooling troviamo Bulgari, i cui dipendenti nel 2017 hanno condiviso quasi 23.000 viaggi, risparmiando 43,6 tonnellate di CO2. Come nel 2016 il mese più propizio all'impiego del servizio si è rivelato novembre, con quasi 6.000 viaggi condivisi e 23 tonnellate di CO2 risparmiate. Quanto alla distribuzione territoriale, la più elevata concentrazione degli impieghi si è riscontrata a Nord, con il 50% del totale ed è la Lombardia a guidare la “corsa”, seguita da Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Il 35% delle aziende che promuovono il carpooling tra i dipendenti si trova nel Centro, mentre Sud e Isole, pur reg-
gendo per ora il fanalino di coda, hanno manifestato il più elevato tasso di crescita, passando in un anno dal 10 al 15% del peso nazionale grazie soprattutto al forte impulso che l'auto condivisa ha ricevuto in Sardegna. Per quanto riguarda le singole province, il capoluogo più “condivisivo” è stato Bologna, che ha preceduto Modena e Milano. A confermare le forti potenzialità di sviluppo di un'attività che sta muovendo i primi passi non ci sono soltanto le rilevazioni degli operatori specializzati. Al mercato dei servizi di mobilità del futuro guardano con interesse anche i protagonisti dell'automotive, come evidenzia il recente annuncio della Bosch, il colosso tedesco dell'elettronica e della componentistica hi-tech che si sta muovendo in questa direzione. Lo prova il recente acquisto di una start-up americana con sede a Detroit, la Stlp che ha creato una piattaforma studiata per consentire ad aziende, università e autorità pubbliche di offrire ai propri dipendenti l'opportunità del car
sharing. Tramite un’app è infatti possibile mettere in contatto le persone che condividono lo stesso tragitto per recarsi a lavoro o a scuola, e un algoritmo trova la combinazione migliore per organizzare il viaggio condiviso calcolando anche il percorso più veloce. All'attività della nuova stella entrata a far parte della sua galassia, la multinazionale tedesca attribuisce un potenziale di crescita a due cifre che ha indotto Marcus Heyn, membro del Board Bosch, ad affermare che lo smartphone sta diventando il mezzo di trasporto più importante, consentendo a chiunque di decidere come viaggiare e di effettuare online le relative prenotazioni. «Con questo servizio di mobilità sostenibile a prezzi contenuti, vogliamo modificare il modo in cui le persone si spostano» sono le parole di Anya Babbitt, cofondatore e Ceo di Splt. Le fa eco Volkmar Denner, numero uno di Bosch: «La connettività sta profondamente cambiando il nostro modo di spostarci da un posto all'altro».
58 Carfleet n. 70 aprile 2018
di Francesca Carli
Journey
L’energia della Formula E sulle strade di Roma: alla scoperta di una nuova mobilità, silenziosa e sostenibile Per la prima volta nella storia, il prossimo 14 aprile, le strade di Roma faranno da scenario al mondiale di Formula E, campionato delle monoposto cento per cento elettriche arrivato quest'anno alla quarta edizione. Il campionato ABB FIA Formula E è costituito da una serie di corse su strada di veicoli elettrici della FIA che si sfidano nelle principali città del mondo, da New York a Hong Kong, da Parigi a Roma. Dal primo evento, tenutosi a Pechino nel settembre del 2014, la Formula E si è affermata nel panorama del motorsport internazionale come il primo circuito completamente elettrico. Questa quarta edizione vede competere dieci squadre e venti piloti in undici città di cinque continenti. In Italia, sarà il quartiere romano dell’EUR a ospitare il settimo E-Prix della stagione 2017-2018: i piloti si sfideranno su un tracciato di circa 2,7 chilometri uno dei più lunghi della stagione - formato da ben ventuno curve (nove a destra e dodici a sinistra), presentato lo scorso ottobre al Convention Center – La Nuvola. Bolidi tanto scintillanti quanto silenziosi sfrecceranno tra i caratteristici e imponenti edifici di marmo bianco e travertino del monumentale quartiere capitolino: perno della pista sarà l'Obelisco intitolato a Guglielmo Marconi e il percorso si snoderà tra il Palazzo della Civiltà e del Lavoro, il Palazzo dei Congressi e il nuovo Convention Center – La Nuvola. L’attesa nella Capitale è altissima per questo evento sportivo dalla matrice spiccatamente sostenibile: i biglietti per assistere alla competizione sono addirittura andati esauriti nelle prime ore dalla loro messa in vendita, avvenuta lo scorso 18 dicembre. Attualmente gli organizzatori stanno studiando la possibilità di creare spazi aggiuntivi destinati agli spettatori. ➔
Il 14 aprile la quarta edizione del campionato mondiale di Formula E farà tappa in Italia con il primo E-Prix di Roma: i silenziosi bolidi monoposto internazionali sfrecceranno per la prima volta della storia sulle strade del circuito cittadino dell’EUR. Un’occasione unica non solo per divertirsi, ma anche per riflettere insieme su un nuovo concetto di mobilità.
E proprio per il pubblico, all’interno dell’avveniristico Convention Center – La Nuvola realizzato da Massimiliano Fuksas, sarà allestito l'E-Village di Allianz: il villaggio offrirà un nutrito programma di intrattenimento dedicato a un pubblico di tutte le età. Qui sarà infatti possibile incontrare i piloti, conoscere da vicino gli ultimi veicoli elettrici e ibridi in mostra nella Drive Zone o addirittura lanciarsi in appassionanti competizioni con i protagonisti della gara, all'interno della Gaming Zone. Ad accompagnare l’evento non mancheranno anche una coinvolgente colonna sonora - con la musica dal vivo suonata nello Stage Zone - e la buona cucina della Taste Zone. Arriva l’e-Mobility Revolution Oltre che nell’aspetto squisitamente sportivo, il grande valore di questa competizione sta nella sua capacità di dimostrare che una nuova mobilità sostenibile è possibile. Il campionato di Formula E, infatti, rappresenta anche un eccellente laboratorio per testare tecnologie legate alla mobilità elettrica e un campo di prova su cui sviluppare innovazione, con l’obiettivo di ottimizzare performance e design dei veicoli elettrici e delle relative infrastrutture digitali. Per questi motivi l’arrivo nella Capitale italiana di questo evento di respiro mondiale potrà rappresentare l’alba di una nuova era sul fronte degli spostamenti sostenibili, accendendo i
riflettori su un nuovo concetto di motorsport ma, soprattutto, di mobilità. La cosiddetta e-Mobility Revolution, infatti, sta avendo un impatto sempre più importante a livello globale, promuovendo un approccio allo sviluppo sostenibile e modificando radicalmente il mondo dell’automotive, lungo tutta la filiera di produzione. L’evento nostrano sarà reso ancora più sostenibile grazie all’innovazione tecnologica delle micro-grid, ovvero reti intelligenti completamente digitalizzate che utilizzano sistemi di smart metering (sistemi di controllo basati su reti di sen-
sori in grado di monitorare in tempo reale i consumi di energia) e di energy management, integrando le energie rinnovabili con batterie per l’accumulo di energia a cui si aggiungono le più avanzate infrastrutture di ricarica per auto elettriche. Quella dell'E-Prix di Roma sarà una settimana importante, soprattutto per l’impatto culturale che potrà avere dal momento che i cittadini italiani potranno vedere i benefici e vantaggi della mobilità elettrica, in un contesto divertente, come quello di una gara elettrica.
62 Carfleet n. 70 aprile 2018
di Mauro Manzoni
La corsa dei numeri La struttura del Mercato Italia Il leggero calo delle vendite nel mese di Febbraio, con una flessione rispetto al 2017 che si attesta intorno al -1,4%, porta il cumulato dei primi due mesi dell’anno ad una variazione positiva di poco superiore all’1%. Prosegue lo spostamento della declinazione del mix tra i canali di vendita. Risulta infatti abbastanza marcata la flessione delle vendite a privati, con un -13% mese su mese e un -9,5% sul bimestre, alla quale corrisponde un incremento sia delle quote a noleggio, sia a breve che a lungo termine, che segna un +18,9% su febbraio 2017 ed un + 17,4% sul cumulato, che delle vendite alle società (rispettivamente +7,8% e +16,1%). Per queste ultime si avverte il peso dei veicoli autoimmmatricolati, che successivamente saranno venduti per la maggior parte ai Privati.
Mercato Italia
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE FEBBRAIO
GENNAIO-FEBBRAIO
UTILIZZATORE
VAR. %
QUOTE % GEN-FEB
VAR. %
2018
2017
92.430
106.266
-13,0
Noleggio
54.216
45.605
18,9
Società
36.501
33.860
7,8
Totale
183.147
185.731
-1,4
362.735
Privati
QUOTE % FEBBRAIO
2018
2017
2018
2017
2018
2017
194.888
215.356
-9,5
50,5
57,2
53,7
60,0
95.137
81.003
17,4
29,6
24,6
26,2
22,6
72.710
62.604
16,1
19,9
18,2
20,0
17,4
358.963
1,1
Il mercato per alimentazione Nella suddivisione del mercato per alimentazione, è possibile notare come per il mese di febbraio le vendite dei veicoli diesel abbiamo sostanzialmente mantenuto il dato dello scorso anno, mentre si nota sia mese su mese che nel cumulato una flessione negativa in aumento sia per le alimentazioni a benzina che per il gpl. Forte balzo in avanti dei veicoli ibridi, particolarmente evidente in percentuale per gli ibridi plug in, che superano il 60% di incremento sia nel mese che nel bimestre. Raddoppio delle vendite in percentuale per i veicoli totalmente elettrici. Si tratta ancora di volumi modesti ma il trend è ormai in crescita costante.
Mercato Italia Alimentazione
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE
FEBBRAIO '17
GENNAIO-FEBBRAIO
ALIMENTAZIONE
VAR. % 2018
2017
Diesel
103.177
104.091
Benzina
58.459
Gpl
10.484
Ibride ibride elettriche
QUOTE % GEN-FEB
2017
2016
2018
2017
2018
2017
-0,9
202.416
199.414
1,5
56,3
56
55,8
55,6
61.809
-5,4
116.897
120.265
-2,8
31,9
33,3
32,2
33,5
11.657
-10,1
21.719
23.086
-5,9
5,7
6,3
6,0
6,4
6.494
5.418
19,9
13.692
10.153
34,9
3,5
2,9
3,8
2,8
6.249
5.270
18,6
13.136
9.811
33,9
3,4
2,8
3,6
2,7
245
148
65,5
556
342
62,6
0,1
0,1
0,2
0,1
4.287
2.636
62,6
7.505
5.737
30,8
2,3
1,4
2,1
1,6
246
120
105,0
506
308
64,3
0,1
0,1
0,1
0,1
183.147
185.731
-1,4
362.735
358.963
1,1
ibride elettriche plug-in
Metano Elettriche Totale
QUOTE % FEBBRAIO VAR. %
Le emissioni Confermando l’inversione di tendenza nel mese di dicembre, il bimestre si chiude con un leggero aumento della media ponderata di emissioni CO2, oggi a 112,8. La Commissione Europea insiste sulla necessità di proseguire il processo di decremento delle emissioni verso l’obiettivo fissato a 95 per il 2020, e sicuramente i maggiori volumi di vendita dei veicoli ibridi sosterranno questo percorso.
Mercato Italia Emissioni
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE FEBBRAIO ‘17
GENNAIO-FEBBRAIO
EMISSIONI CO2 (G/KM)
Media ponderata
VAR. % 2018
2017
112,7
111,8
0,8
VAR. % 2018
2017
112,8
112,0
0,7
Carfleet n. 70 aprile 2018
63
Le quote del noleggio Il noleggio in tutte le sue forme mette a segno un incremento di quasi il 19% nel mese di febbraio, con una quota del lungo termine che si posiziona al 22,7%. Nel totale del bimestre, oltre 95.000 i veicoli immatricolati nelle formule del breve e del lungo termine, a conferma di un canale ormai in grado di giocare un ruolo sempre più importante nel mercato. La percentuale totale dei veicoli immatricolati a noleggio supera infatti il 26% nel cumulato rispetto allo stesso periodo gennaio-febbraio del 2017. Il canale si dimostra inoltre molto dinamico nel recepire le immatricolazioni dei veicoli ad alimentazioni alternative, accompagnandone la crescita nel mercato delle flotte aziendali. Mercato Italia quote noleggio
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE
FEBBRAIO '17 UTILIZZATORE
GENNAIO-FEBBRAIO
QUOTE % FEBBRAIO
VAR. % 2018
2017
Noleggio
54.216
45.605
breve termine
26.283
lungo termine
27.933
QUOTE % GEN-FEB
VAR. % 2018
2017
18,9
95.137
81.003
2018
2017
2018
2017
17,4
29,6
24,6
26,2
22,6
22.834
15,1
42.700
22.771
22,7
52.437
35.816
19,2
14,4
12,3
11,8
10,0
45.187
16,0
15,3
12,3
14,5
12,6
Immatricolazioni di vetture a società - Top 10 Solamente il gruppo PSA con la Peugeot 208 e la Citroen C3 si inserisce tra le prime 10 vetture più vendute a società in una classifica che vede FCA presente con 8 modelli ai primi 7 posti. Panda lascia il primo posto alla Tipo, seppure per pochi numeri di differenza, mente le versioni della 500 continuano ad essere tutte presenti nella lista. Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada di società (escluso uso noleggio) - TOP 10
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE
N.
MODELLO
MARCA
MODELLO
GEN-FEB 2018
PESO %
N.
MARCA
GEN-FEB 2017
PESO %
1
FIAT
TIPO
4.734
6,51
1
FIAT
PANDA
6.154
9,83
2
FIAT
PANDA
4.554
6,26
2
FIAT
500L
4.077
6,51
3
FIAT
500
3.865
5,31
3
LANCIA
YPSILON
3.413
5,45
4
FIAT
500X
2.966
4,08
4
FIAT
500
2.746
4,39
5
LANCIA
YPSILON
2.538
3,49
5
FIAT
PUNTO
2.101
3,36
6
FIAT
500L
2.388
3,28
6
VOLKSWAGEN GOLF
1.638
2,62
7
JEEP
RENEGADE
2.254
3,10
7
FIAT
TIPO
1.316
2,10
8
PEUGEOT
208
1.743
2,40
8
PEUGEOT
208
1.256
2,01
9
FIAT
PUNTO
1.726
2,37
9
ALFA ROMEO
GIULIETTA
1.113
1,78
10
CITROEN
C3
1.709
2,35
10
CITROEN
C3
1.078
1,72
Totale
28.477
Totale
24.892
Immatricolazioni di vetture a noleggio - Top 10 Diversamente dal ranking delle vendite a società, primo posto alla Panda ed altri 5 veicoli del gruppo FCA nella Top 10 delle immatricolazioni ad uso noleggio, ma in questo caso risultano presenti, dopo i primi 5, rispettivamente Citroen Volkswagen Ford e Nissan con le immancabili C3 Golf Fiesta e Qashqai, vetture sempre molto apprezzate nelle flotte aziendali. Immatricolazioni di autovetture e fuoristrada intestate a società uso noleggio - TOP 10 N.
MARCA
GEN-FEB 2018
PESO %
1
FIAT
PANDA
8.001
8,41
1
FIAT
PANDA
7.538
9,31
2
FIAT
500
4.348
4,57
2
FIAT
500
5.171
6,38
3
FIAT
500L
3.893
4,09
3
FIAT
500L
2.950
3,64
4
FIAT
TIPO
3.829
4,02
4
FIAT
TIPO
2.400
2,96
5
FIAT
500X
3.544
3,72
5
FIAT
500X
2.363
2,92
6
CITROEN
C3
2.818
2,96
6
LANCIA
YPSILON
2.357
2,91
7
VOLKSWAGEN GOLF
2.581
2,71
7
NISSAN
QASHQAI
2.202
2,72
8
FORD
FIESTA
2.544
2,67
8
PEUGEOT
308
1.928
2,38
9
NISSAN
QASHQAI
2.341
2,46
9
VOLKSWAGEN GOLF
1.826
2,25
10
LANCIA
YPSILON
2.329
2,45
10
FORD
1.712
2,11
Totale
MODELLO
36.228
N.
MARCA
elaborazioni Centro Studi e Statistiche UNRAE
Totale
MODELLO
FOCUS
GEN-FEB 2017
30.447
PESO %
64 Carfleet n. 70 aprile 2018
di Valentina Carrabino
What’s next? TORO 21 apr - 20 mag
IL FAVORITO
Tra ibride, hybrid-plug-in ed elettriche, il panorama della mobilità nell’imminente futuro è creativo e interessante. Proprio come il vostro spirito di avventura che vi porta a guardare all’orizzonte con rinnovata fiducia e con incredibile entusiasmo. Non lasciatevi frenare dalle resistenze al cambiamento!
ARIETE 21 mar - 20 apr
Anche i più inguaribili colpiti dalla sempre più diffusa sindrome di Peter Pan, in questi mesi dimostreranno di essere cresciuti. Amici dell’Ariete, il quadro astrale predispone a una grande evoluzione che, come un restyling rivoluzionario, stupirà voi e chi vi sta vicino.
Oroscopo aprile-giugno 2018
TORO 21 apr - 20 mag
il favorito della stagione
GEMELLI 21 mag - 21 giu
Vi meritate una serie speciale personalizzata! Proprio come quella presentata al Salone di Ginevra per il batterista del gruppo heavy metal britannico Iron Maiden, Nicko McBrain. La configurazione astrale infatti vi rende più speciali che mai e per questo riceverete cure e attenzioni personalizzate.
CANCRO 22 giu - 22 lug
LEONE 23 lug - 23 ago
VERGINE 24 ago - 22 set
Prestazioni di rilievo per il secondo trimestre dell’anno. Non vi piace molto essere in competizione ma in questo periodo potete davvero emergere. Immaginatevi come un esemplare unico di una serie limitata da collezionisti. Tutte le attenzioni sono vostre!
Con una monoscocca di carbonio nascosta sotto i quasi 5 metri totali e un accurato studio dell'aerodinamica, fino al dettaglio di un motore elettrico per ogni ruota, vi presentate sotto i riflettori in splendida forma, pronti per fare la parte dei protagonisti con dati prestazionali da record.
E mentre le hypercar più attuali attirano l’attenzione, voi vi muovete più sobri ma raggiungete tutte le mete prefissate. Come un SUV compatto disponibile in un’unica variante saprete distinguervi. E con paziente tenacia avrete le soddisfazioni e i riconoscimenti a cui quasi non aspiravate più.
BILANCIA 23 set - 22 ott
SCORPIONE 23 ott - 22 nov
SAGITTARIO 23 nov - 21 dic
Avete sfilato tra le meravigliose proposte del salone di Ginevra e avete raccolto il gradimento dei più affezionati. Anche se non è questo il momento per emergere tra le luci sfavillanti, non dovete demordere perché c’è sempre chi vi riconosce importanti qualità.
Connettività e personalizzazione sono le parole chiave per questa parte dell’anno in cui riscoprirete una propensione verso l’ignoto che saprete scoprire e catturare con grande energia. Numerosi gli schermi touch-screen per offrire un'esperienza connessa e focalizzata sulla personalizzazione del suono.
Come l’elemento di fuoco che vi caratterizza, in questo periodo state dimostrando una propensione verso l’ignoto che vi consente di scoprire e catturare con grande energia l’innovazione in tutti i campi. Sarete proprio voi a fare da testimoni di un concept del futuro per un'esperienza di bordo nuova ed entusiasmante.
CAPRICORNO 22 dic - 20 gen
ACQUARIO 21 gen - 19 feb
PESCI 20 feb - 20 mar
E’ un periodo in cui fare attenzione. Con un denso repertorio di assistenza alla guida basato su telecamere e sensori, il cruise control adattivo con funzione stop&go e mantenimento di corsia, saprete sfruttare il dispositivo che attraverso sterzate automatiche tende a evitare collisioni.
Come l’evoluzione di una sportwagon, questo periodo astrale vi predispone all’accoglienza grazie a una spiccata abitabilità, senza tralasciare mai il fascino sportivo con cerchi in lega da 17” dal design specifico, combinato con l’evoluzione tecnologica del display touch a 8 pollici.
La strategia verde che risponde alla “Road-map Sustainable 2030” vi rappresenta. Con grande attenzione all’ambiente che vi circonda siete in grado di piccoli grandi gesti che dimostrano la vostra sensibilità e attenzione: qualità che saranno particolarmente gradite.