PERIODICO TRIMESTRALE | 6,00 EURO
N.48 OTTOBRE 2012
VOLVO V40
IT’S YOU POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO Visita allo stabilimento Fiat
BENZINA UP, GUIDA DOWN Cambia la guida degli italiani
A LE MANS VINCE L’IBRIDO Tecnologie da gara per auto di serie
AUTOMOTIVE-STYLE: UNA STRADA SENZA CONFINI Attenzione! L’auto è contagiosa
L’UFFICIO IN AUTO Come ti connetto il manager
SICUREZZA STRADALE UE e tecnologia a tutela del driver
LA MOBILITÀ SOSTENIBILE SBARCA IN VATICANO LeasePlan consegna due pulmini elettrici IL FUTURO CHIAMA E GENERAL MOTORS RISPONDE Intervista all’a.d. di General Motors Italia
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IL FUTURO CHE VOGLIAMO N
on sembra un buon momento per essere ottimisti. La Grecia sta arrivando al redde rationem – e con lei i vertici europei, Merkel in testa. Un Paese non è un computer che si riprogramma nel giro di settimane o mesi. La sua situazione economica è figlia della sua cultura e dei suoi equilibri (squilibri?) sociali, che possono cambiare, ma con il loro ritmo, che può variare anche di molto in funzione della capacità dei suoi leader di coinvolgere i cittadini intorno a un’idea di futuro e di nuovo assetto economico e sociale. Tutti i popoli europei sono stati molto peggio di come stanno adesso, anche non tanto tempo fa, dunque possono trovare la forza e le risorse per ripartire alla grande, purché sappiano verso dove e in che modo. Lo abbiamo sempre saputo e ora sta accadendo. Ma sta accadendo anche in Spagna, e su dimensioni molto più impegnative. Le tensioni sociali e anche politiche stanno deflagrando. Tutti ci chiediamo se e come l’onda d’urto possa arrivare fino a noi. Settant’anni fa il disastro della guerra ha imposto l’affermazione di alcuni grandi leader, capaci di fare scelte importanti. Ora quelle scelte non bastano più, perché abbiamo dentro e dietro tre generazioni di partecipazione democratica, di motivazioni e coinvolgimenti, per cui ogni decisione, per buona che sia, deve essere “venduta e comprata”. È almeno legittimo chiedersi se i leader in circolazione abbiano compreso tale necessità e abbiano le competenze per rispondere. Venendo a noi, il Governo si spende a ribadire che abbiamo dei fondamentali diversi, che quello che ci rendeva deboli lo abbiamo sistemato e nel futuro troveremo anche qualche piacevole effetto di riforme avviate ma non ancora dispiegate. Su questa base, è possibile vedere la luce della ripresa, in fondo al tunnel del 2013. Non è molto, ma è già qualcosa. Rispetto a un anno fa, per chi ne è consapevole, è tantissimo. Però una ripresa economica non è un evento atmosferico, ma il prodotto di molte piccole azioni e decisioni, che ciascuno di noi prende e prenderà per andare verso quel cambiamento, oppure per allontanarsene. Due anni fa, ci siamo fatti un po’ sorprendere dalla ripresa del 2010. Eravamo ancora troppo abbottonati, troppo chini a ripararci. Ci stava. Errare humanum. Ma non ripetiamo lo stesso errore. Se vogliamo essere pronti a prendere la prima onda di ripresa, dobbiamo avere il coraggio di fare quegli investimenti, piccoli o meno che siano, che poi ci renderanno attori del cambiamento. Nel senso che una volta lanciato il cuore dall’altra parte, saremo molto determinati a seguirlo per riprendercelo. Solo così possiamo smettere di sperare in una ripresa, in un futuro prossimo migliore, e crederci. Il modo migliore per arrivare dall’altra parte è sempre quello di tagliarsi i ponti alle spalle. È un concetto molto umano e poco aziendale. L’impresa tende a stare sul sicuro, dobbiamo saperlo e anche comprenderlo. Ma non possiamo più limitarci a questo. In questo momento l’impresa ha bisogno di noi, delle donne e degli uomini che la compongono. Perché adesso non è più business as usual. Mauro Manzoni direttore responsabile di Car Fleet
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SOMMARIO
NUMERO 48 | OTTOBRE 2012 EDITORE LEASEPLAN ITALIA Spa Viale Alessandro Marchetti, 105 00148 Roma telefono: +39 06 96707815 email: carfleet@leaseplan.it www.leaseplan.it DIRETTORE EDITORIALE Alfonso Martinez Cordero
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DIRETTORE RESPONSABILE Mauro Manzoni DIRETTORE SCIENTIFICO Pier Luigi del Viscovo ART DIRECTOR Indro Uttinacci HANNO COLLABORATO Andrea Barbieri Carones Giampiero Bottino Francesca Carli Pier Luigi del Viscovo Nicola Desiderio Gerardo Di Lecce Alberto Motti Alessandro Palumbo Maurilio Rigo
SICUREZZA STRADALE: QUALCOSA SI MUOVE Politica e tecnologia per tutelare i driver LA MOBILITÀ SOSTENIBILE SBARCA IN VATICANO LeasePlan consegna due pulmini elettrici
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LOOK E ATMOSFERA DI LUSSO IN PERFETTO STILE SCANDINAVO
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BENZINA UP, GUIDA DOWN Cambia il modo di guidare degli italiani
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PEUGEOT 208 Piccola rivoluzione francese
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LA CAPITALE AUTOMOBILE FLEET Il convegno sul mondo flotte
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IL FUTURO CHIAMA E GENERAL MOTORS RISPONDE Intervista all’a.d. di General Motors Italia
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AUDI A4 2.0 TDI AVANT Forma e sostanza
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HYUNDAY i40 WAGON Maturità ed equilibrio
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POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO Visita allo stabilimento Fiat
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A LE MANS VINCE L’IBRIDO Tecnologie da gara per auto di serie
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INFINITI FX30D S Il gigante buono
AUTOMOTIVE-STYLE: UNA STRADA SENZA CONFINI Attenzione! L’auto è contagiosa
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L’UFFICIO IN AUTO Come ti connetto il manager
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500L: LARGE, LIGHT E LOFT L’icona si allarga
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LA MACCHINA DEI NUMERI Il mercato società e noleggio e i prezzi dell’automotive
PROVE SU STRADA a cura di Nicola Desiderio PUBBLICITÀ GDN Marketing & Comunicazione Srl gianpiero.denigro@libero.it STAMPA Modulgraf Srl Via di Santa Procula, 23/23A 00040 Pomezia (Roma) Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997 TIRATURA: 15.000 COPIE
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NEWS ON THE ROAD
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di Maurilio Rigo
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SICUREZZA STRADALE: QUALCOSA SI MUOVE L
a parola d’ordine è sicurezza. Attiva, passiva, per gli automobilisti, i pedoni, i ciclisti, insomma sicurezza a 360 gradi per tutti gli utenti della strada. Case costruttrici di veicoli, istituzioni, associazioni, tutti sono impegnati per vincere la grande battaglia che mira alla riduzione delle vittime della strada ed è una gara tra nuove tecnologie e iniziative messe in campo per il raggiungimento di questo fondamentale obiettivo. L’Unione Europea, da parte sua, ha ribadito la necessità di conseguire il risultato (mancato nel programma precedente 20032010), del dimezzamento delle vittime della strada tra il 2010 e il 2020, fissando tre principi fondamentali: • favorire l’adozione dei più severi standard di sicurezza stradale in tutta Europa – incoraggiando i cittadini dell’UE a farsi carico della sicurezza propria e altrui sulle strade dell’UE e mirando le azioni al miglioramento della sicurezza degli utenti più vulnerabili;
• approccio integrato alla sicurezza stradale – attraverso la cooperazione con altre politiche comunitarie, come quella dell’energia, dell’ambiente, dell’istruzione, dell’innovazione e della tecnologia, e della giustizia; • sussidiarietà, proporzionalità e responsabilità condivise – attraverso il concetto di condivisione di impegno e azioni concrete a tutti i livelli, dai paesi dell’UE e le autorità europee agli enti regionali e locali. L’area di intervento per l’innalzamento dei livelli di sicurezza è molto vasta e certamente abbraccia anche fenomeni spesso sconosciuti come quello del “colpo di sonno” messo in luce da uno studio congiunto Mercedes-Benz Italia e Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno. Secondo la ricerca almeno il 10% della popolazione soffre d’insonnia per i disturbi del sonno dovuti anche al fenomeno pressoché sconosciuto delle “apnee notturne” e non è certo sufficiente un caffè a scongiurare il rischio di incidente poiché mettersi alla guida dopo aver dormito poco o male,
è come aver bevuto, a digiuno, quasi un litro di vino in un’ora. Di questo argomento si è discusso quindi nel convegno “Azioni per la sicurezza stradale veicoli strada uomo” promosso dalle associazioni Ingegneri d’Europa Associati e Associazione Italiana Ingegneri del Traffico. Secondo il prof. Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e cura dei disturbi del sonno, in Italia almeno due milioni di persone soffrono di “sindrome delle apnee notturne” (Osas), che determina inconsapevolmente un sonno poco ristoratore ed efficace e, quindi, sono causa di una sonnolenza latente e improvvisa, che diventa molto pericolosa per chi guida. Di questi due milioni e più, ben il 95% non è però consapevole di soffrire di tale disturbo. Per essi, secondo la ricerca, il rischio di incidente sul lavoro o alla guida aumenta notevolmente, con un coefficiente di rischio del 3,71, più che doppio rispetto all’1,68 causato dal consumo di alcool o droghe. ➔
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Ecco quindi l’intervento della tecnologia con il sistema “Attention Assist”, disponibile oggi di serie su quasi tutta la gamma Mercedes-Benz compresa la nuova compatta Classe A, che è in grado di riconoscere, dal comportamento del guidatore e sulla base di oltre 70 parametri, gli indicatori di una progressiva disattenzione e stanchezza alla guida. Nel caso in cui vengano rilevati i tipici segni di affaticamento al volante, il sistema emette una serie di segnali acustici ed ottici per invitare il guidatore a concedersi una pausa. Per quanto riguarda il nostro Paese, la Fondazione stima almeno che un incidente stradale su cinque sia causato da un colpo di sonno. L’indice di mortalità è superiore alla media giornaliera dalle ore 20 alle ore 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 4 di notte (5,7 decessi ogni 100 incidenti). La scienza medica ha ovviamente gli strumenti per diagnosticare il rischio di essere vittime di apnee notturne attraverso accertamenti semplici e non invasivi, come la polisonnografia. Attenzione però alle pseudo contromisure adottate dagli automobilisti per contrastare il fenomeno dei colpi di sonno al volante. Lo studio della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno ha riscon-
trato che fermarsi e concedersi un breve sonno in auto è l’unico antidoto per combattere la sonnolenza alla guida. Ma ne fanno uso solo il 4% degli intervistati. Gli altri danno spazio inutilmente alla fantasia, mettendo anche assieme più espedienti: il 54% si ferma e si accontenta dei classici due passi; il 52% alza il volume della radio; il 47% apre il finestrino e il 45% prende un caffè. A nulla serve muoversi mentre si è al volante (27%), mangiare caramelle (32%), bere limonata o altre bevande (26%) sino ad arrivare ai chi ritiene (5%) che sia utile guidare più velocemente per imporsi maggiore attenzione contro la sonnolenza. E sempre la tecnologia viene in aiuto dei guidatori come sottolinea la tradizionale “Guida alla Sicurezza Stradale 2012” di Viasat Group (alla stesura della quale hanno partecipato rappresentati delle Istituzioni, dei Consumatori, Operatori di settore ed aziende), che evidenzia i vantaggi delle applicazioni telematiche. Riflettori puntati quindi sulla telematica per contrastare il fenomeno dei furti d’auto, ma anche per difendersi in caso di minaccia, come strumento per contrastare l’insicurezza stradale. La famosa “scatola nera” diventa quindi un supporto prezioso per i
guidatori di tutti i veicoli, come evidenzia Domenico Petrone, presidente e Ceo di Viasat Group: “La scatola nera non serve solamente a pagare meno l’assicurazione. È importante anche in termini di sicurezza. Svolge infatti una funzione fondamentale nell’ambito della riduzione dei rischi stradali perché protegge ed assiste gli automobilisti rilevando automaticamente un incidente, inviando un allarme che indica l’entità dell’impatto e la posizione del veicolo, permettendo alle Centrali Operative Viasat di inviare immediatamente, sul luogo, i soccorsi necessari. Tutte queste funzioni unite alla gestione degli allarmi e dei relativi soccorsi in caso di aggressione, contribuiscono a rendere più sicure le strade determinando una sensibile riduzione dei costi sociali”. Da segnalare, infine, come anche nella gestione delle flotte aziendali l'attenzione alla sicurezza degli utilizzatori abbia acquisito nel tempo un peso sempre maggiore. Se da tempo, infatti, le car policy prevedono dotazioni sempre più ricche in termini di sicurezza attiva e passiva, ultimamente sono in netta crescita gli strumenti di formazione (come i corsi di guida sicura) e informazione rivolti agli utilizzatori, con campagne di comunicazione mirate.
Oltre 70 i parametri utilizzati dall’attention assist di Mercedes che riconosce disattenzione e stanchezza alla guida
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LEASEPLAN LA MOBILITÀ SOSTENIBILE SBARCA IN VATICANO LeasePlan consegna ai Musei Vaticani una coppia di minibus elettrici, che saranno utilizzati per accompagnare lungo i giardini i visitatori a mobilità ridotta.
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a mobilità sostenibile sbarca in Vaticano, alla presenza di cardinali, monsignori e altre autorità. Lo Stato della Chiesa, infatti, ha ricevuto due pulmini elettrici a emissioni zero, forniti gratuitamente da LeasePlan Italia, azienda attiva nel noleggio a lungo termine e da tempo impegnata su vari fronti nella diffusione su scala nazionale e internazionale della mobilità sostenibile attraverso accordi con costruttori, aziende di fornitura di energia elettrica e tramite una campagna di consulenza alle aziende che vogliono puntare all’introduzione di vetture elettriche o a basse emissioni nella propria flotta. I due pulmini elettrici, da 14 posti ciascuno, saranno messi a disposizione dei Musei Vaticani per accompagnare i visitatori – soprattutto quelli a mobilità ridotta o quelli in età avanzata o in età prescolare – all’interno dei Giardini Vaticani. Per la prima volta sarà garantita la mobilità all’interno del cuore verde del Vati-
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cano a queste categorie di persone, che grazie a LeasePlan potranno raggiungere angoli sconosciuti di questo mini Stato che tutto il mondo invidia. In occasione di una cerimonia ufficiale, Alfonso Martinez Cordero, amministratore delegato di LeasePlan Italia, ha consegnato le chiavi dei veicoli al Cardinal Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, a Monsignor Giuseppe Sciacca, segretario generale, e al professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. Erano presenti anche Domenico Giani, direttore dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile, e Giovanni Amici, direttore dei Servizi Generali. "LeasePlan - commenta Alfonso Martinez Cordero, amministratore delegato del gruppo LeasePlan Italia - è lusingata di essere al fianco del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano in questo progetto finalizzato alla mobilità elettrica all’interno dei Giardini Vaticani. La nostra
azienda è estremamente sensibile alle problematiche ambientali e da anni è impegnata nella sua salvaguardia con progetti specifici e con la costituzione di una Electric Community che ha l’ambizione di rappresentare un think tank nel mondo della mobilità eco-sostenibile. L’eco sostenibilità è importante per noi. E aver trovato un partner come il Vaticano è semplicemente la cosa migliore che ci potesse capitare per contribuire alla riduzione di CO2 e per aiutare tutta la società italiana ad avvicinarsi a questo tipo di mobilità”. Il momento della consegna dei minibus elettrici avviene sulla scia di quanto ha affermato Papa Benedetto XVI in occasione della giornata della Pace: “La Chiesa ha una responsabilità verso il creato e sente di doverla esercitare, anche in ambito pubblico, per difendere la terra, l’acqua e l’aria, doni di Dio Creatore per tutti, e, anzitutto, per proteggere l’uomo contro il pericolo della distruzione di se stesso”.
di Andrea Barbieri Carones
PLANET
Per questo motivo, il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, mettendo a disposizione le due vetture elettriche, intende fornire un contributo concreto e simbolico alla crescita della mobilità ecosostenibile e confermare il suo impegno costante verso le tematiche ambientali. “Questa occasione è unica per noi per migliorare l’attenzione alla natura. La scelta di aver voluto iniziare queste visite nei Giardini Vaticani con questi mezzi esclusivamente elettrici rientra in quest’ottica, così come il Santo Padre ha sottolineato più volte. E noi vogliamo, rispettando la bellezza del creato, poter dare l’opportunità a tutti i visitatori di poter vivere questa esperienza, perché questo percorso
con questi pulmini elettrici possa essere una via pulchritudinis” ha detto monsignor Sciacca. A bordo dei due minibus, elettrici al 100%, i visitatori avranno a disposizione un’audioguida in diverse lingue. Le vetture accompagneranno i turisti lungo sentieri dei giardini e, dal prossimo autunno, raggiungeranno gli scavi archeologici della Necropoli Vaticana lungo la via Triumphalis, piccolo gioiello archeologico musealizzato di recente.Tutti hanno potuto verificare di persona, immersi nella cornice dei giardini all’ombra della cupola di San Pietro, il grado di affidabilità e di silenziosità di questi veicoli che si adattano perfettamente alla religiosità del luogo e al silenzio che vi regna.
Alfonso Martinez Cordero, a.d. del gruppo LeasePlan Italia accanto ai due minibus elettrici donati alla Città del Vaticano
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di Alessandro Palumbo
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LA CAPITALE AUTOMOBILE
FLEET ltro che crescita. Questa è la tem“A pesta perfetta!” Con queste parole Paolo Ghinolfi, presidente di Aniasa (l’associazione dei noleggiatori), ha chiarito come le immatricolazioni di nuove auto in noleggio a lungo termine, che nel primo trimestre del 2012 risultano in crescita rispetto allo stesso periodo del 2011, non siano destinate a rimanere su questo trend positivo nel corso dei prossimi mesi. Certo stanno influendo in maniera non positiva gli incrementi di costi legati all’utilizzo dell’auto aziendale. Come evidenziato nella sezione “La macchina dei numeri” di questo numero di Car Fleet, i costi di esercizio aumentano mediamente del 10% e i costi assicurativi del 6% (2012 vs 2011), per non parlare poi dei costi della benzina. A tutto ciò si aggiungono anche i provvedimenti legislativi che penalizzano il trattamento fiscale dell’auto aziendale. È quanto emerso in avvio dei lavori del forum La Capitale Automobile Fleet, convegno dedicato alle auto aziendali che ha visto la partecipazione di circa 300 operatori, per ascoltare le tavole rotonde a cui hanno preso parte tutti i vertici del settore, dalle Case alle associazioni di categoria, dai noleggiatori ai fornitori di ricambi, al credito. Le elaborazioni del Centro Studi Fleet&Mobility sui dati semi-definitivi dell’Unrae stimano in oltre 760 milioni la spesa netta per nuove auto in noleggio a lungo termine nel primo trimestre, rispetto ai 680 dell’anno precedente. Questa partenza incoraggiante è dovuta – come ha spiegato Ghinolfi – soprattutto a una buona raccolta ordini fatta alla fine dell’anno scorso, che sono andati in consegna all’inizio del 2012. In effetti, già nel 2011 il noleggio a lungo termine aveva fatto registrare un incremento delle immatricolazioni di auto nell’ordine del 20%
a fronte di una flotta che a fine 2011 era cresciuta del 2,5%. Il fenomeno si potrebbe spiegare in parte con la necessità di rinnovare molti contratti che erano stati “prorogati” alla loro scadenza (nel 2009 e 2010 – per evitare di rivenderli in un mercato dell’usato depresso dagli incentivi sul nuovo). Una volta arrivati comunque alla fine, questi rinnovi si sono sommati al fisiologico trend del settore, gonfiando appunto le immatricolazioni. A parte questo, è evidente che il noleggio a lungo termine opera nel contesto delle imprese, di cui risente la congiuntura negativa. Però va anche sottolineato che proprio in questi momenti emerge il carattere stabilizzante di questo sistema di acquisizione delle auto. Come è stato detto nel corso dei lavori, se le Case auto avessero avuto più apertura nel proporre ai loro clienti PMI e partite IVA il noleggio a lungo termine, oggi forse sentirebbero meno il morso della crisi sulle vendite: -
26% la spesa dei privati per auto nuove nel primo trimestre (4.390 milioni di euro contro i 5.938 del 2011) e -11% quella delle società (1.286 milioni contro 1.448). Ma è sbagliato dare la croce solo addosso alle Case. Come ha spiegato Marco Terrusi di Mercedes Benz, intervenuto al forum, “le PMI, i professionisti e le piccole ditte sono gestite dalle reti a livello locale e dobbiamo tener presente che si tratta di un prodotto nuovo per i concessionari, ma anche di un canale (i dealer) nuovo per i noleggiatori. Entrambi dunque dovrebbero sforzarsi di guardare più alle opportunità della collaborazione che ai rischi.” Nel convegno si è discusso su come ripensare il marketing del noleggio a lungo termine al fine di soddisfare di più i driver. La sfida più dura per il marketing di prodotto del noleggio a lungo termine: cosa fare quando nel corso di un contratto di 48 mesi le caratteristiche dell’auto non corrispondono più alle esigenze del driver? ➔
Oltre 300 operatori hanno partecipato al convegno “La Capitale Automobile Fleet”
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“La scelta del veicolo è il principale elemento di soddisfazione del driver” – ha spiegato Mauro Manzoni di LeasePlan, intervistato a La Capitale Automobile Fleet, ed è in questa direzione che si stanno muovendo le imprese. Apparentemente non è tanto difficile consentire a un driver di scegliere il modello più adatto alle sue esigenze, aprendo la car policy a una segmentazione dei driver basata non solo sulla funzione aziendale ma sulle esigenze personali. Ma nella vita contrattuale di un’auto (ormai spesso 48 mesi) l’utilizzatore che l’aveva scelta può passare ad altro incarico o lasciare l’azienda, imponendo l’assegnazione dell’auto a un altro driver, che può avere bisogni diversi dal precedente. Attualmente, non risulta che i noleggiatori siano in grado di offrire la possibilità di cambiare “in corsa”, senza chiudere anticipatamente il contratto esistente e attivarne uno nuovo, con il corredo di extra-costi associato. Nel futuro, si dovrebbero ipotizzare di gestire diversamente la fornitura, non necessariamente “per targa” e su veicoli di prima immatricolazione.
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Nel forum si è parlato anche di post-vendita e di usato, a cui guardare non separatamente ma come sistema integrato, che aiuta a mantenere elevato il valore dell’usato, nella misura in cui “la certificazione e la trasparenza della manutenzione eseguita venga poi comunicata adeguatamente al cliente finale dell’usato”, come ha ben evidenziato Franco Oltolini, di CarNext. Però il prodotto usato – per essere apprezzato dal mercato – deve necessariamente venire proposto con un corredo di servizi accessori, primi tra tutti le garanzie per l’assistenza e le riparazioni e i servizi assicurativi. Infine, è stata evidenziata l’opportunità di puntare all’elettrico per le flotte di veicoli commerciali ad uso urbano. La motivazione alla base di questa indicazione starebbe nella minore rilevanza di problemi legati alle strutture di ricarica, visto che questi mezzi godono normalmente di uno spazio deposito in cui sarebbe possibile ricaricarli. Inoltre, eventuali limiti all’autonomia sarebbero poco significativi per veicoli che devono viaggiare comunque entro confini circoscritti e per poche decine di chilometri al giorno.
Il moderatore, Pier Luigi del Viscovo
di Alessandro Palumbo
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IL FUTURO CHIAMA E GENERAL MOTORS RISPONDE Tecnologia, innovazione e sostenibilità. Questi i temi affrontati nell’intervista al dottor Matteucci, amministratore delegato di General Motors Italia.
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e innovazioni tecnologiche legate alle autovetture relative alle prestazioni, alla sicurezza e alla vivibilità dell’abitacolo stanno assumendo un peso sempre più rilevante. Che impatto avranno sulla percezione del prodotto auto? Il driver penserà di guidare ancora una macchina, oppure penserà che sia l’auto a guidare lui? Negli ultimi anni un numero crescente di tecnologie innovative sono state introdotte su tutti i prodotti. Molte di queste aumentano la sicurezza, risultando un valido aiuto nella guida. Penso all'Opel Eye presente su Insignia e Astra, il sistema di lettura dei segnali stradali che riconosce la segnaletica ed avvisa il conducente in caso di cambio di corsia involontario. Oppure ai fari ad illuminazione dinamica AFL disponibili su tutta la gamma Opel a partire da Corsa, che sfruttando nove diverse regolazioni, assecondano le curve ed adattano intensità e lunghezza del fascio alla morfologia della strada. Ma in alcuni casi, sono proprio le innovazioni tecnologiche a valorizzare il piacere di guida. È il caso ad esempio del Flex Ride, il telaio dinamico, disponibile su Insignia, Zafira Tourer e Astra, che grazie alle tre possibilità di regolazione (standard, Sport e Tour) si adatta continuamente ai cambiamenti dello stile di guida e della velocità in curva, ottimizzando le potenzialità dinamiche e comfort della vettura. Le auto costruite oggi sono molto più resistenti di quelle di 20 fa. Il ciclo di vita si sta allungando. Un’auto di 7 anni, se ben mantenuta, è ancora un prodotto valido. Su quali bisogni si deve puntare per stimolare il cambio dell’autovettura? Ce ne sono diversi ma forse quello su cui c'è più attenzione da parte del pubblico in questo periodo è la riduzione dei costi di gestione. Grazie anche ai limiti imposti
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Roberto Matteucci, amministratore delegato di General Motors Italia dal 2008
dalle normative europee, il progresso più rapido si è visto proprio nella riduzione dei consumi, che ha un impatto diretto sui costi di gestione e nello sviluppo dei motori a carburanti alternativi. Credo sia il motivo della crescita costante delle vendite di veicoli alimentati a GPL e metano. Opel incentiva le versioni che garantiscono maggiore economicità, che dall'anno scorso offriamo allo stesso prezzo delle versioni benzina. Una promozione di successo con la quale i clienti ci hanno premiati: con una quota del 13,6% nel 2012 OPEL è il primo importatore nel mercato GPL. Un risultato ottenuto grazie anche allo straordinario successo di vendita della Corsa GPL-TECH Euro 5 che già a fine 2011 è risultata la vettura GPL più venduta in Italia nel mercato escluso noleggio. Il mercato auto ha segnato nei primi 6 mesi del 2012 -20%. Il segmento dei privati è calato del 23%, mentre il mercato delle aziende del 13%. Come legge questi due risultati? Sono due gli elementi principali che producono questo risultato: 1. Il mercato delle flotte tiene meglio di
quello privati per effetto di una maggiore costanza nella rotazione delle vetture aziendali. A scadenza dei contratti di leasing, le aziende rinnovano i veicoli nella gran maggioranza dei casi (sono ancora limitate le estensioni di contratti, dovute in taluni casi alle difficoltà dei noleggiatori sul fronte del remarketing) 2. le vetture KM zero, che rappresentano una importante parte delle vetture immatricolate ad "aziende", mantengono un alto livello di immatricolazioni. Quali performance avete raggiunto nel segmento delle flotte, e quali i prossimi obiettivi? Dal 2010, Opel ha più che triplicato le vendite a noleggiatori e grandi clienti aziendali, superando nel 2011 la quota di 10.000 unità. Questo grazie ad una gamma di veicoli destinati alle flotte interamente rinnovata, cominciando da Insignia, a seguire Meriva, Astra e Zafira. Nel 2012 Opel mantiene una forte posizione nel settore, che continuerà a rafforzarsi con l'ingresso di nuovi modelli, in primis Opel Mokka, un SUV compatto, nel corso dell'ultimo trimestre.
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Quali sono i modelli su cui maggiormente puntate sul segmento aziende? Sulla scia del grande successo di Insignia, che rappresenta la svolta del nostro marchio nel mercato delle aziende, prima di tutto la nuova Astra, in versione 5 porte e Sports Tourer, e da inizio anno la nuova Zafira Tourer riscontrano un ottimo successo di vendita. Completano l'offerta Meriva e Corsa, e la rinnovata gamma dei nostri veicoli commerciali, con il recente lancio del nuovo Opel Combo. Che rapporto avete con le società di noleggio a lungo termine? Sono partner o competitor? I nostri rapporti, con tutte le principali società di noleggio a lungo termine, sono consolidati e molto costruttivi. Stiamo lavorando come partner sia a livello di vertice aziendale, sia tra le nostre squadre commerciali sul territorio, e questo rapporto sicuramente rappresenta uno dei fattori principali sul quale si basa la nostra performance degli ultimi anni. I costi legati all’uso dell’auto sono in aumento. Assicurazione e benzina hanno raggiunto cifre esorbitanti. La sua azienda si interroga su questi fenomeni? E che cosa intende fare in merito? Siamo, ovviamente, molto sensibili al tema dei costi di esercizio dell'auto e cerchiamo di offrire ai consumatori delle so-
luzioni concrete per risparmiare al momento dell’acquisto e durante l’utilizzo della vettura. Le versioni ecoFlex e le GPL TECH Opel Euro 5 sono la risposta più diretta a tale problema. Le versioni ecoFlex sono quelle con motorizzazione diesel per le quali sono state adottate nuove tecnologie volte ad ottenere consumi particolarmente ridotti. A queste si affiancano le GPL TECH Opel Euro 5, progettate e sviluppate direttamente dal costruttore che uniscono alla qualità della ingegneria tedesca, le performance dei nuovi motori Turbo e nessuna manutenzione aggiuntiva rispetto alle motorizzazioni benzina. Il tutto si traduce in una economicità e mobilità senza compromessi e senza limitazioni nella circolazione nelle zone a traffico limitato delle città metropolitane. Inoltre, l’ampiezza dell’offerta GPL TECH, che copre tutti i segmenti di mercato dalla Corsa, alla Meriva, all'Astra, fino alle ultime due arrivate Zafira e Insignia, mette il consumatore nella condizione di scegliere la vettura più adatta al proprio budget e alle proprie esigenze. Quale la posizione di General Motors nei confronti della mobilità sostenibile? General Motors è concentrata sullo sviluppo e commercializzazione di veicoli dal ridotto impatto ambientale. Le tecnologie oggi disponibili sui veicoli Opel permettono di ridurre le emissioni di CO2 ed i
consumi e continueremo a migliorarli senza sosta. Oltre agli interventi sulle motorizzazioni tradizionali Opel è leader nelle alimentazioni alternative (GPL e metano) che permettono di ridurre ulteriormente le emissioni nell'ambiente. Ma non è tutto: Opel Ampera, l'elettrica ad autonomia estesa, è un prodotto talmente rivoluzionario da aver ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio di Auto dell'Anno 2012, rendendo la mobilità elettrica finalmente utilizzabile nella vita di tutti i giorni, eliminando i limiti di autonomia delle batterie. Il prossimo futuro è alle porte e permetterà di ridurre ulteriormente l'impatto della mobilità sull'ambiente grazie alla tecnologia delle celle a combustibile che Opel sta collaudando sin dal 2008 con nove grandi aziende che stanno utilizzando questi veicoli nella vita quotidiana. È d’accordo con l’erogazione di incentivi per l’acquisto di auto elettriche? I costi di produzione delle auto elettriche sono maggiori che per le alimentazioni tradizionali. Gli obiettivi di riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, quando i costi delle nuove tecnologie limitano la velocità del cambiamento, è utile che siano perseguiti attraverso un sistema di incentivazione come avviene in altri paesi europei o per altre tecnologie simili come gli impianti solari.
La gamma veicoli destinate alle flotte comprende Insigna, Meriva, Astra, Zafira e il nuovo SUV compatto Mokka
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di Nicola Desiderio
DRIVE
AUDI A4 2.0 TDI AVANT
FORMA E SOSTANZA L’
Audi A4 è da tempo in cima alle scelte dei clienti privati e aziendali e recentemente si è rilanciata con un restyling che ha interessato stile, dotazioni ed efficienza, migliorata dell’11%. Dopo 40 anni di vita e 10 milioni di esemplari venduti (compresa la progenitrice 80), l’A4 oggi parte da 30.150 euro con motori da 120 CV fino a 450 CV, in tre tipologie di carrozzeria (berlina, Avant e Allroad) e 2 allestimenti (Ambiente e Advanced) completabili con pacchetti di vario tipo tra i quali due dedicati espressamente alle flotte: Business e Business Plus. Con quest’ultimo abbiamo provato la versione Avant 2.0 TDI da 177 CV con cambio Multitronic. PIÙ TESA, MA PER GRADI La Audi A4 ristilizzata esprime il carattere di una casa abituata ad andare per gradi nello stile riuscendo ad evolverlo senza mai invecchiare quello precedente. Gli interventi hanno riguardato principalmente
La media di Ingolstadt è diventata ormai un classico e con il recente restyling si propone anche in due allestimenti dedicati ai parchi aziendali denominati Business e Business Plus. Grande presenza visiva ed equilibrio tra comfort, prestazioni e consumi sono i suoi punti di forza ulteriormente esaltati dalla presenza del cambio Multitronic, compagno ideale del TDI 2 litri da 177 cv. i particolari, come i gruppi ottici che hanno forme più marcatamente orizzontali e linee più tese. Importante il ruolo dei LED, sia per i fari posteriori sia per quelli anteriori la cui firma visiva è ora affidata a un diodo tubolare. Di contro, il cofano motore è stato reso più bombato e le prese d’aria sono più ampie e taglienti per un insieme sicuramente più deciso senza intaccare il carattere profondo della vettura improntato alla solidità e alla presenza su strada. Invariate le dimensioni: la A4 Avant è lunga 4,7 metri, alta 1,44, larga 1,83 e con un passo di ben 2,81 metri. ➔
Il 2 litri TDI ha potenze da 120 a 177 cv
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DRIVE
TUTTA LA QUALITÀ AUDI L’abitacolo è sicuramente la parte migliore delle Audi e l’A4 lo conferma per stile, ergonomia e concretezza. Ricca e chiara la strumentazione, impeccabili le finiture e l’ergonomia dei comandi, perfetti l’assemblaggio e la scelta dei materiali per i quali c’è solo l’imbarazzo della scelta tra pelli, legni e metalli. L’abitabilità è nella media delle concorrenti, così come la capacità del bagagliaio (490-1430 litri), anch’esso esemplare per realizzazione e accessibile quanto sfruttabile grazie a reti, ganci, paratie e rotaie. Al vertice è la dotazione di sicurezza che, oltre a quello che c’era già, ora comprende anche il sistema che avverte il guidatore se è stanco invitandolo a fare una sosta. Nuovi anche i sistemi di infotainment MMI con schermo da 7 pollici, navigatore con cartografia Google e la possibilità di navigare in Internet tramite hotspot, ma per i quali occorre sempre un po’ di apprendistato per il gran numero di pulsanti presenti sul tunnel. DA 120 A 450 CAVALLI Immensa la gamma motori, tutti ad iniezione diretta sovralimentati, ora dotati di stop&start e recupero dell’energia in rilascio e con efficienza migliorata dell’11%. Per i benzina TFSI ci sono il nuovo 1.8 da 136 CV e 170 CV, il 2 litri da 211 CV e il V6 3 litri con compressore volumetrico da 272 CV o 333 CV per la S4. Al vertice assoluto il V8 4.2 della RS4 Avant da 450 CV. Per i Diesel il 2 litri è offerto in ben 5 livelli di potenza (120, 136,
143, 163 e 177 CV) e il V6 3 litri in due: da 245 CV (presto anche in versione Clean Diesel omologata Euro 6) o da 204 CV che consuma solo 4,9 litri/100 km con la trazione anteriore e il cambio Multitronic. Questa trasmissione è offerta su molti altri motori e ha la funzione sequenziale a 8 rapporti mentre l’altro tipo di cambio automatico è l’S Tronic a doppia frizione a 7 rapporti. La trazione è anteriore o integrale con differenziale centrale Torsen che assegna il 60% della coppia alle ruote posteriori. UN CAMBIO DAVVERO VANTAGGIOSO La A4 si avvia con il pulsante e il TDI manifesta qualche lieve vibrazione, ma il suo funzionamento in marcia è fluido e pieno, esaltato dal Multitronic che non ha nessuno dei difetti presenti sugli altri cambi a variazione continua. È infatti silenzioso, slitta pochissimo ed è anzi perentorio da
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fermo per poi far stabilizzare il motore a un regime costante mentre l’auto accelera fino a raggiungere la velocità desiderata senza soluzione di continuità. Un cambio insomma ideale per il comfort, ma anche per le prestazioni (208 km/h, 0-100 km/h in 8,3 secondi) e i consumi (4,9 litri/100 km) perché fa girare il motore in prossimità dei regimi più favorevoli mantenendo sempre prontezza all’acceleratore e una buona riserva per i sorpassi. Premendo il pulsante Drive Select e selezionando una delle cinque modalità – tra cui la Economy che riduce anche l’intervento del climatizzatore – il suo carattere cambia, così come quello del motore e di tutto l’autotelaio. Rimane in ogni caso l’equilibrio generale fatto di grande sicurezza e stabilità anche nelle manovre brusche, ma anche di agilità sul misto, forte di uno sterzo dalla risposta lineare. Ottima infine la frenata per modulabilità e potenza.
TUTTO IN AUTOMATICO Con l’Audi si va sul liscio e la regola vale anche per l’A4, non solo per le superfici levigate delle carrozzerie, ma per la sicurezza che infondono un marchio e un prodotto che ormai tutti prendono ad esempio per tecnologia e cura costruttiva.
Questa versione provata inoltre sorprende per le qualità del suo cambio automatico, ideale per fare molti km in città e fuori con il massimo comfort senza dover scegliere tra prestazioni e consumi. Un fringe benefit conveniente anche per l’azienda.
AUDI A4 AVANT 2.0 TDI Multitronic 177 cv DATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE cilindrata 1.968 cc potenza 177 cv lungh./largh./alt. 4,70 x 1,83 x 1,44 m peso 1.575 kg accelerazione 8,3” (da 0 a 100 km/h) velocità massima 208 km/h cambio automatico a variaz. continua trasmissione trazione anteriore costo di esercizio al km (*) 0,57
consumo medio 20,4 km/litro capacità di carico da 490 a 1.430 litri comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ ABS SI ESP SI antislitt. SI (*) percorrenza annua 30.000 km
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di Pier Luigi del Viscovo
PROFIT
A
ndate a Pomigliano. Visitate, appena ne avete l’occasione, lo stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco. Nell’epoca della comunicazione globale e dell’esperienza virtuale, ci sono cose che vanno semplicemente viste con gli occhi e toccate con mano. Noi lo abbiamo fatto, il 26 giugno, in occasione dell’invito della Fiat agli studenti del Master sull’Automobile di Fleet&Mobility, esteso anche alle aziende sostenitrici. Il primo impatto – e forse il più significativo – c’è stato all’ingresso: i viali interni del compound sono deserti. Nessuno cammina, nessuno si sposta né tantomeno sosta all’aperto. Fa una certa impressione, soprattutto ripensando a cosa era il “vecchio” stabilimento di Pomigliano, con tante persone in giro. Qui adesso tutti quelli che ci sono (circa 3000 persone di cui circa 600 impiegate in attività di service) sono dentro, occupati a fabbricare la Panda o in attività di servizio alla produzione. Attenzione! Non è un fatto significativo solo perché simbolico di un nuovo e maggiore attaccamento degli operai al lavoro sulle linee. Dopo tutto, anche gli spostamenti possono essere motivati da finalità produttive; chi si muove non è per forza uno che passeggia. Ma è proprio questo uno dei contenuti più innovativi dell’im-
POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO pianto di Pomigliano: tutti i movimenti degli operai sulle linee sono studiati e ridotti al minimo, per limitare il tempo “vuoto”, non produttivo. A cominciare dall’atto di girarsi per prendere una guarnizione di gomma da montare sulla portiera. I pezzi sono resi disponibili in modo da minimizzare lo spostamento. Non solo. Sia la macchina sulla linea che i pezzi e gli attrezzi sono posizionati a un’altezza giusta, che riduce le posture scomode di chi ci lavora, in modo da stancare meno. Il processo produttivo è stato riorganizzato secondo i principi del World Class Manufacturing per il quale tutti i lavoratori hanno seguito un intenso piano di formazione. A Pomigliano c’è il meglio della tec-
nologia produttiva, il più innovativo reparto di lastratura e un generalizzato impiego avanzato di robotica. Tutte le postazioni di lavoro sono state riviste in base al nuovo metodo “Ergo UAS”, che ricerca le condizioni più favorevoli all’ergonomia del lavoratore: meno movimenti, più energia per produrre. Per questo è stato assegnato allo stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco il prestigioso riconoscimento internazionale “Automotive Lean Production 2012” nella categoria OEM, dopo un processo di analisi e valutazione da parte di una commissione di esperti selezionati dal magazine tedesco “Automobil Produktion” e dalla società di consulenza Agamus Consult. ➔
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PROFIT
In particolare è analizzato il sistema di produzione e la sua applicazione nello stabilimento, verificando che i principi della Lean Production, soprattutto nell’ambito della qualità, della manutenzione, della logistica e dello sviluppo delle persone, siano effettivamente applicati con coerenza e costanza in modo da creare un ambiente di lavoro che supporti in modo strutturato ed efficace il processo di miglioramento continuo e l’eliminazione sistematica degli sprechi. Le altre cose che colpiscono, una volta entrati nei capannoni, sono la pulizia, la luminosità e l’ordine che pervadono le linee. Il pavimento è grigio chiaro, quasi bianco, sotto le linee, e azzurro nei corridoi dove si spostano i carrelli elettrici, rispettosi della segnaletica (i pedoni, cioè noi, hanno la loro pista e attraversano sulle strisce). Grigio chiaro è anche il colore delle divise, che non sono più tute ma magliette e pantaloni. Fin qui le cose. Ma uno stabilimento è soprattutto caratterizzato dal clima delle persone che vi lavorano. Abbiamo conosciuto tante donne e tanti uomini che operano lì, parlando con alcuni e scambiando solo un’occhiata o un gesto di saluto, di cortesia con altri. Sempre abbiamo colto serenità, impegno, consapevolezza di ciò che si sta facendo, tangibile competenza tecnica, spirito giovanile e tanta voglia di fare: una squadra, insomma. Chi monta una centralina, chi trasporta dei pezzi, chi consuma il pasto alla mensa: ognuno sta anche giocando la partita comune di riduzione delle attività necessarie a produrre una Panda.
World Class Manufacturing è il sistema di produzione implementato in Fiat per l’organizzazione complessiva della fabbrica
Questa è la sfida ingaggiata. Diminuire costantemente il costo di produzione (aumentare la produttività, altrimenti detto). Ci riusciranno? A volte sì, a volte meno. Ma non è questo il punto. Il punto è che – comunque vada – ci sono già riusciti, hanno già vinto. Avendo visto, abbiamo capito quello che Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, aveva detto al momento dell’inaugurazione del nuovo corso dello stabilimento, il 14 dicembre 2011. “Chi ancora dubita che a Pomigliano e nel Sud Italia si possa creare una nuova cultura industriale, che si possano cambiare le cose, migliorando quello
che c’è di positivo ma anche cancellando quanto c’è di negativo, non ha che da venire qui. (…) Pomigliano d’Arco, la Panda in Italia sono il simbolo di tutto questo, delle nostre sfide e del nostro impegno, delle nostre promesse mantenute. Sono il simbolo di chi non si arrende a un destino già scritto, ma sceglie la via dell’azione. Sono l’esempio del senso di responsabilità che sta dietro le nostre scelte. I primi a meritare quelle scelte, per la loro passione, per quello che hanno dimostrato di sapere fare e per aver abbracciato con noi questa sfida, sono le persone che lavorano qui.”
Gli studenti del Master sull’Automobile in visita presso lo stabilimento Fiat di Pomigliano
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di Nicola Desiderio
DRIVE
a Infiniti FX è il crossover di punta della gamma del marchio di lusso di Nissan nato nel 1989 originariamente per il Nord America e arrivato in Europa nel 2009. Giunta alla seconda generazione nello stesso anno, dal 2010 la FX è offerta anche con il motore Diesel V6 3 litri da 238 CV in alternativa alle unità a benzina con potenze da 320 CV e 490 CV. Sottoposta qualche mese fa a un lieve restyling, è disponibile in quattro allestimenti: GT, GT Premium, S ed S Premium a partire da 61.200 euro. Abbiamo provato la versione di punta con il motore a gasolio: la FX30d S Premium che costa 69.900 euro.
La specialità della casa è il crossover e questa è per immagine la vera ammiraglia del marchio di lusso di Nissan. Offerta anche con un V6 Diesel da un paio d’anni, la FX è un concentrato di tecnologie in uno stile assolutamente personale. Imponente ed eccentrica, la giapponese appaga per chi vuole apparire senza affidarsi ai soliti marchi, ma è anche sorprendente da guidare.
SPORTIVA A RUOTE ALTE La Infiniti FX ha una forma che gli americani definirebbero iconica per l’inconfondibile personalità che emana. Lunga ben 4,86 metri e alta 1,68 metri, la giapponese ha
un cofano lungo e arcuato cui segue un abitacolo “appoggiato” sulle ruote posteriori chiuso da una coda fortemente rastremata, come quella di una vettura
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Materiali raffinati e veri per l’abitacolo della FX
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INFINITI
FX30D S
IL GIGANTE BUONO sportiva. È proprio questa commistione il segno della FX, arricchito da elementi come i gruppi ottici avvolgenti dal profilo cattivo e le cromature per la calandra, per gli sfoghi d’aria dietro i passaruota anteriori, per le maniglie e altro ancora, senza contare le enormi ruote da 21 pollici. Con la FX non si rischia certo di passare inosservati. IL LUSSO “VERO” L’abitacolo della FX fa della ricchezza il suo tratto distintivo. I sedili sono rivestiti in morbida pelle traforata cucita a rombi e dotati di climatizzazione, le plastiche sono morbide e chiare, abbellite da parti cromate. Tutti i materiali sono veri come l’alluminio per la pedaliera, la lana per i tappetini, l’acero rosso e persino il magnesio utilizzato per le grandi palette del cambio dietro il volante. La strumentazione è chiara nella grafica ed illuminata
in bianco e in viola lavanda. Al centro della plancia c’è lo schermo da 7 pollici comandabile a sfioramento con l’aiuto di pulsanti e di una grande manopola posizionata in alto. Complice lo stile, l’abitabilità della FX è buona, ma non eccezionale e lo stesso va detto per il bagagliaio dotato di portellone a comando elettrico: ci sono 410 litri che possono diventare al massimo 1.305. A protezione di sono 6 airbag e altri dispositivi come l’esclusivo sistema LDP (Line Departure Prevention) contro il superamento involontario delle linee di demarcazione che corregge la traiettoria agendo sullo sterzo. Eccezionale il sistema di visione perimetrica che con 4 telecamere riproduce l’immagine stereoscopica dell’ambiente che circonda la vettura, coinvolgente l’impianto audio Bose con 11 altoparlanti e hard disk con 30 GB per la musica e le mappe del navigatore.
QUATTRO RUOTE MOTRICI E STERZANTI La FX è tecnicamente un’auto molto interessante. I motori a benzina sono un V6 3.7 da 320 CV e un V8 5 litri da 390 CV, entrambi dotati di distribuzione con fasatura e alzata delle valvole variabili. Il Diesel 6 cilindri 3 litri ha la V tra le bancate di 65° al posto dei canonici 60°, l’alimentazione common rail con piezoiniettori a 1.800 bar e turbo a geometria variabile per una potenza di 238 CV a 3.750 giri/min e 550 Nm da 1.750 giri/min per buone prestazioni (212 km/h, 0-100 km/h in 8,3 secondi) e consumi di 9 litri/100 km pari a 238 g/km di CO2. Il cambio è automatico a convertitore di coppia a 7 rapporti mentre la trazione integrale è a controllo elettronico con un giunto elettromagnetico a lamelle che assegna il 100% della coppia alle ruote posteriori e, in caso di mancata aderenza, ➔
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Sicurezza a portata di dito
Cofano lungo e abitacolo arretrato: lo stile della FX è inconfondibile
Materiali di pregio per il cambio e i comandi centrali
ne trasferisce a quelle anteriori fino al 50%. Elettronico anche il controllo degli ammortizzatori (regolabili su due livelli di assorbimento). La FX nelle versioni S inoltre ha le quattro ruote sterzanti: girano controfase di un grado alle basse velocità per dare agilità, in fase alle alte velocità per dare stabilità. AVVOLGE E AVVINCE Il posto guida è davvero avvolgente, da auto sportiva piuttosto che a ruote alte, con il volante quasi verticale, la linea di orizzonte alta e la leva del cambio corta. Il V6 si avvia con un pulsante e colpisce per la sua sonorità, ma soprattutto per la sua spinta ai regimi medio-bassi. Il cambio ha una taratura sportiva ed emerge subito l’ottimo comportamento stradale della FX, grazie anche alle 4 ruote sterzanti che tolgono sul misto la sensazione del peso e delle dimensioni e offrono sicurezza sui curvoni affrontati
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INFINITI FX30d S Premium 238 cv DATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE cilindrata 2.993 cc potenza 238 cv lungh./largh./alt. 4,86 x 1,92 x 1,68 m peso 2.175 kg accelerazione 8,3” (da 0 a 100 km/h) velocità massima 212 km/h cambio automatico a 7 rapporti trasmissione trazione integrale costo di esercizio al km (*) N.D.
in velocità. Ottimo in generale il comfort, senza essere eccessivamente ovattato, in linea con il carattere dinamico della vettura. LA SEDUZIONE DEL DIVERSO La Infiniti FX30d è un’auto imponente, importante e seducente sin dal primo sguardo e offre un’idea del lusso avan-
consumo medio 11,1 km/litro capacità di carico da 410 a 1.305 litri comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ ABS SI ESP SI antislitt. SI (*) percorrenza annua 30.000 km
zata, basata su una filosofia di prodotto precisa e un livello di servizio molto elevato. Quando poi la si guida si rimane colpiti dalla facilità con la quale è possibile condurre quasi 22 quintali con scioltezza. Un’auto da manager, da alto dirigente che, così come non lascia nulla al caso nel proprio lavoro, vuole qualcosa di diverso dalla sua auto.
NEWS ON THE ROAD
di Nicola Desiderio
AUDI Q5: AMBIZIONI ED EFFICIENZA L’Audi Q5 si rinnova con leggeri ritocchi esterni, interni più ricchi, dotazioni di sicurezza e telematiche migliorate e una gamma motori – tutti a iniezione diretta, sovralimentati e stop&start – con prestazioni superiori e consumi inferiori fino al 15%. Due le unità a benzina (2 litri TFSI turbo da 225 CV con cambio Tipronic a 8 rapporti e V6 3.0 da 272 CV), altrettante quelle a gasolio: 2 litri da 177 CV e da 143 CV a trazione anteriore che denuncia 5,3 litri/100 km pari a 139 g/km di CO2, il V6 3 litri da 245 CV con cambio S tronic a 7 rapporti e in versione biturbo da 313 CV per l’inedita SQ5 che si situa al vertice per prestazioni (250 km/h, 0-100 km/h in 5,1 secondi). C’è poi la Hybrid con motore 2 litri TFSI ed elettrico da 245 CV. A partire da 37.600 euro. Per il manager che preferisce alzarsi piuttosto che allargarsi. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
BMW SERIE 3 TOURING: IRRINUNCIABILE SPAZIO Dopo la Serie 3 berlina arriva la Touring prendendone pari pari le dimensioni e offrendo più spazio a favore di occupanti e bagagli con un vano che va da 495 a 1.500 litri. Il portellone è ad apertura elettrica (touchless, a richiesta) e il divano posteriore è frazionabile 40/20/40. Identica alla berlina anche la dotazione di sicurezza ai vertici della categoria. Al lancio sono disponibili il benzina 2 litri da 245 CV della 328i e i Diesel 2 litri (184 CV anche Euro 6, 143 CV e 116 CV) e il 6-in-linea 3 litri da 258 CV con cambio automatico a 8 rapporti di serie. Tre gli allestimenti (Modern Line, Luxury Line, Sport Line) oltre al pacchetto M Sport con prezzi a partire da 31.850 ovvero 1.650 euro in più rispetto alle versioni a 4 porte. In arrivo altri motori e la trazione integrale. Per il quadro dinamico e con famiglia. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
CITROËN C5: COMFORT ANCORA PIÚ FRANCESE Aggiornamenti estetici e nelle dotazioni per la Citroën C5 che adotta il nuovo marchio con Double Chevron ricurvi, cerchi da 17 pollici Egée, la nuova tinta marrone Hickory per la carrozzeria mentre per gli interni ci sono rivestimenti, finiture e componenti rivisti. Nuovi anche il sistema di navigazione MyWay con ogni connettività e la telecamera posteriore di parcheggio. Due i motori a benzina: 1.6 aspirato da 119 CV e turbo ad iniezione diretta da 156 CV. Per i Diesel c’è l’1.6 da 111 CV (anche in versione e-HDi Airdream da 117 g/Km di CO2) e il 2 litri (140 e 163 CV), il 2.2 da 204 CV e il V6 3 litri da 241 CV, quest’ultimi due con cambio automatico altrimenti a richiesta. Quattro gli allestimenti (Seduction, Exclusive, Executive, Business) da 25.700 euro, 1.250 euro in più per la Tourer. Per il rappresentante e il viaggiatore. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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FUTURE
FIAT BRAVO: PIÚ RICCA PER IL 2013 Fiat Bravo ancora più appetibile con la gamma 2013 che presenta 6 motorizzazioni accoppiabili a 3 allestimenti (Pop, Easy e Street) tutti con il climatizzatore, l’antifurto Fiat Code, il portellone con apertura elettrica annegata nel logo, il trip computer, il sistema my car e l’assistenza alla partenza in salita di serie. I motori a benzina sono l’1.4 aspirato da 90 CV (anche in versione EasyPower benzina-GPL), 1.4 turbo T-jet da 120 CV e 1.4 turbo MultiAir da 140 CV mentre le due Diesel sono entrambe da 1,6 litri: una da 105 CV e l’altra da 120 CV, quest’ultima anche con cambio robotizzato Dualogic. Otto le tinte per la carrozzeria, per allestimenti e dotazioni più ricchi e prezzi a partire da 16.750 per la 1.4 Pop per finire ai 23.250 euro della 1.6 Multijet 120CV. Per le grandi flotte e il rent da aeroporto. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
FORD FOCUS INDIVIDUAL: SPORTIVA MA NON TROPPO La Ford Focus rimarca la propria natura sportiva e, accanto alla nuova ST da 250 CV, inserisce la Individual con il motore da 1,6 litri EcoBoost turbo ad iniezione diretta da 180 CV e il Diesel 2 litri da 163 CV, quest’ultimo anche con cambio PowerShift a doppia frizione. Disponibili con carrozzeria berlina e Wagon, le Individual presentano appendici aerodinamiche, pinze freno verniciate di rosso, cerchi da 18 pollici e interni in pelle in tinta nero o cognac. I sedili sono inoltre regolabili elettricamente e riscaldabili. Di livello le prestazioni sia per l’1.6 a benzina (222 km/h, 0-100 km/h in 8,1 secondi) sia per la 2 litri a gasolio (218 km/h, 0-100 km/h in 8,8 secondi) che consuma 5 litri/100 km e ha emissioni di CO2 pari a 129 g/km. Entrambe costano 26.500 euro, 750 euro in più per la Wagon. Per piccole flotte veloci. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
HYUNDAI SANTA FE: PER LEI NIENTE NUMERI La Hyundai Santa Fe di terza generazione si tiene il proprio nome e non adotta la denominazione alfanumerica degli altri modelli della casa coreana dai quali invece riprende i canoni stilistici, sia per la carrozzeria sia per l’abitacolo. Lunga 4,69 metri, ha 7 posti con la terza fila a scomparsa, un vano di carico di 534 litri se si viaggia in 5 e un divanetto posteriore traslabile per ben 255 mm. Due i motori al lancio, entrambi a gasolio, tutti in alluminio e disponibili anche con cambio automatico. Si parte dal 2 litri da 150 CV omologato Euro 6 e si arriva al 2,2 litri da ben 200 CV che denuncia emissioni di soli 145 g/km di CO2. La trazione è integrale ad inserimento automatico e le sospensioni posteriori autolivellanti. Arriva entro la fine dell’anno con la solita garanzia Tripla 5. Da rent o flotte generose di policy. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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JAGUAR XJ: CON 4 CILINDRI E 4 ZAMPE L’ammiraglia di Castle Bromwich si mantiene al passo con i tempi con nuove dotazioni, una gamma motori ampliata che consuma fino all’11% in meno (grazie a stop&start e cambio automatico a 8 rapporti) e anche la trazione integrale. Le grandi novità sono il nuovo V6 3 litri con compressore volumetrico da 340 CV, il solo disponibile anche con le 4 ruote motrici, una prima assoluta per la XJ al pari di un motore 4 cilindri, un 2 litri turbo da 240 CV. Rivisti anche i noti V8 5 litri aspirato da 385 CV e Supercharged da 510 CV e il Diesel V6 3 litri con sovralimentazione bistadio da 275 CV. Modificata la taratura delle sospensioni, esteso a tutta la gamma l’impianto audio Meridian in due livelli (da 380 o da 825 Watt) e adottato un sistema infotelematico a connettività ampliata. Non ancora fissato il listino. Felino da rappresentanza. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
KIA SORENTO: MOLTO PIÚ CHE UN RESTYLING Il SUV medio della casa coreana si appresta a subire una robusta rivisitazione per lo stile, le dotazioni, la sicurezza e l’efficienza. Diverso il frontale, con fari bixenon e luci diurne a LED, carrozzeria più aerodinamica (cx di 0,34) e nuova la scocca, più rigida del 18%, in grado di offrire maggiore sicurezza e ricavare un abitacolo più spazioso. Più curata anche la plancia, ridisegnata e dotata di schermo da 7 pollici. Numerose le forme di assistenza garantite dall’elettronica: per partire in salita, parcheggiare, tenere sotto controllo la carreggiata e l’anglo cieco. Evoluti i motori con potenze da 150 a 280 CV, a benzina (2.4 da 176 e 192 CV, V6 3.5 da 280 CV) e a gasolio (2 litri da 150 cv e 2.2 da 197 CV), disponibili con trazione a 2 o 4 ruote motrici e anche con cambio automatico a 6 rapporti. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
PEUGEOT 508 HYbrid4: IL TERZO LEONE IBRIDO La Peugeot 508 HYbrid4 berlina è il terzo modello del Leone, dopo la 3008 e la 508 RXH, dotato dello stesso sistema ibrido-integrale con motore anteriore Diesel 2 litri da 163 CV e posteriore elettrico da 37 CV che agiscono insieme o da soli secondo quattro modalità di guida: Auto che demanda all’elettronica la loro gestione, ZEV solo con l’elettrico posteriore fino a 4 km, 4WD con entrambi i motori per la massima trazione, in Sport per avere tutti i 200 CV e 450 Nm. Ottime le prestazioni (210 km/h, 0100 km/h in 8,6 secondi) con impatto ambientale ridotto (3,6 litri/100 km e 95 g/km di CO2). La presenza della batteria riduce il bagagliaio da 545 a 355 litri, ampliabili a 1.400 abbattendo il divano posteriore. L’arrivo in listino è previsto entro l’anno, ma non ancora comunicato il prezzo. Per chi viaggia da città a città. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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FUTURE
PEUGEOT 508 RXH: L’IBRIDA ALTA DI RUOTE La media francese alza le ruote e i livelli di tecnologia con la versione RXH, SW più alta di 50 mm e dotata del sistema ibrido-integrale HYbrid4 che consente 4 modalità di guida selezionabili: Auto solo con il motore Diesel 2 litri anteriore da 163 CV, ZEV solo con l’elettrico posteriore da 37 CV per 4 km, entrambi i motori in 4WD per la massima trazione o in Sport per avere la spinta congiunta di 200 CV e 450 Nm testimoniata dalle prestazioni (213 km/h, 0100 km/h in 8,8 secondi) con dati di omologazione (4,1 litri/100 km, 109 g/km) da record per la tipologia di vettura. Diversa nel frontale, caratterizzato da tre fila di LED per lato, e con un bagagliaio ridotto da 550 a 400 litri, la seconda ibrida del Leone è offerta in allestimento unico ed esclusivo a 43mila euro. Aziende pedemontane, ecco una soluzione. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
RENAULT CLIO IV: TUTTA MUSCOLI ED ELETTRONICA Quarto atto per la Renault Clio che diventa più dinamica, muscolosa e tecnologica, ma avrà solo la 5 porte. Lunga 4,06 metri, pesa 100 kg in meno ed è completamente nuova nello stile e nell’abitacolo con la plancia dominata dallo schermo a sfioramento da 7 pollici del nuovo sistema infotelematico R-Link integrabile con app e dotato della R-Sound Effect, funzione che simula 6 diversi sound per il motore. Al lancio ci sarà il nuovo 3 cilindri turbo di 900 cc da 90 CV e i Diesel 1.5 da 75 CV e 90 CV che denunciano un consumo di 3,4 litri litri/100 km e 90 g/km di CO2. In arrivo un 4 cilindri 1,2 litri da 120 CV anche con cambio a doppia frizione EDC. Tre gli allestimenti (Trendy, Elegant e Sport) a partire da 13.500 euro con tante possibilità di personalizzazione. Confermate la SporTour e la RS. Da noleggio a breve. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
SEAT TOLEDO: STESSO NOME PER AUTO NUOVA La casa Spagnola rilancia dopo 3 anni di interruzione il nome Toledo su una berlina 3 volumi compatta incaricata di promuovere il marchio di Martorell puntando al rapporto tra prezzo e contenuti. La nuova Seat Toledo è lunga 4,48 metri, è generosa in abitabilità e bagagliaio (550-1.490 litri) e sarà offerta con motori che guardano ai costi di esercizio. I benzina sono i TSI 1.2 (85 cv e 105 cv) e il Diesel 1.6 da 105 CV sarà affiancato successivamente dalla variante da 90 CV, completabile anche con cambio DSG a 7 rapporti. Ci sono anche le versioni Ecomotive con 104 g/km di CO2, record per la categoria. Tre gli allestimenti previsti (base, Reference e Style) con 6 airbag, ESP, attacchi ISOFIX con Top Tether e sistema di manutenzione a scadenza variabile WIV di serie su tutti. Prezzo ancora da decidere. Per piccola aziende attente al portafoglio. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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NEWS ON THE ROAD SKODA OCTAVIA: ANCORA PIÚ STYLE La Skoda Fabia rivede la propria gamma escludendo le versioni 4x4, ma aggiunge altre combinazioni tra motorizzazioni e allestimenti allargando il ventaglio delle Style, con ulteriori vantaggi in termini di contenuti per chi sceglie le motorizzazioni TDI 1.6 e 2 litri da 140 cv. Inoltre anche la 1.6 TDI da 105 CV con cambio DSG è disponibile con l’allestimento Executive. La scelta per il cliente diventa dunque ancora più ampia con motori da 1.2 a 2 litri con potenze a partire da 102 CV della 1.6 GPLine fino ai 200 CV della RS. Oltre a quelli citati ci sono altri cinque allestimenti (Active, Ambition, Elegance, Greenline e Scout) per un totale di 24 varianti per la berlina 5 porte e altrettante per la Wagon. I prezzi partono da 15.498,80 euro per la prima e da 16.250,86 euro per la seconda. Un jolly per il breve e il lungo. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
VOLKSWAGEN MULTIVAN BUSINESS: NAVE DA LAVORO Il Volkswagen Multivan in allestimento Highline è ora disponibile con il pacchetto Business, per chi fa del proprio van un ufficio mobile protetto da vetri oscurati o un’attrezzata sala da conferenze. Il Multivan Business è offerto in 11 tinte diverse per la carrozzeria, 3 tipi di cerchi e 2 combinazioni bicolore di pelle nappa con rivestimenti in radica per gli interni dove sono previsti anche impianto audio digitale integrato con il navigatore, vano frigo, porta bicchieri e wi-fi. Per la sicurezza ci sono telecamera di parcheggio, assistenza per l’angolo cieco e i fari bixeno con luci diurne a LED. Tre i motori: 2 litri TFSI da 204 CV, Diesel 2 litri da 140 CV e biturbo da 180 CV, tutti anche con cambio DSG a 7 rapporti e trazione integrale. Prezzi a partire da 49.174 euro più i 33.620 euro del pacchetto Business. Per manager workaholic. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
VOLVO XC60 BUSINESS: DEDIZIONE SVEDESE Volvo XC60 più vicina alle flotte con l’allestimento business, pensato per l’auto aziendale. Basata sul livello d’ingresso Kinetic, la XC60 Business aggiunge sensori di parcheggio posteriori, impianto audio High Performance Multi Media con 8 altoparlanti e 4x40 Watt, con lettore CD/DVD, Bluetooth con audio streaming e USB/iPod oltre al sistema di navigazione satellitare con schermo da 7 pollici a comando vocale. Di livello assoluto la dotazione di sicurezza – c’è anche il sistema di frenata automatica in città – e senza rinunce quella per il comfort con cruise control e climatizzatore automatico. Tre le motorizzazioni disponibili, tutte a gasolio 5 cilindri: 2 litri da 136 CV per la D2 e da 163 CV per la D3, 2,4 litri da 163 CV per la D4 a trazione integrale. Prezzi a partire da 38.450 euro. A flotte che vanno sul sicuro. ECOLOGIA ★★★★★ / SICUREZZA ★★★★★ / COMFORT ★★★★★ / CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★ / COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★
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a nuova Volvo V40 fa il suo ingresso nel segmento Premium Hatchback presentandosi con un look e un fascino che ne enfatizzano il carattere di vettura compatta con contenuti e caratteristiche tipiche di un'auto di classe superiore. Vanta tutte le raffinate, seppur funzionali, virtù stilistiche del design scandinavo la contraddistinguono linee sobrie ed eleganti, materiali e finiture di pregio, oltre che naturalmente l'avanzatissima tecnologia intuitiva. Secondo Sven Olof Persson, responsabile design interni, “gli interni della nuova V40 sono progettati attorno alle persone, con una marcata enfasi sull'ergonomia, sul comfort e su un'esperienza di guida entusiasmante nel pieno controllo della vettura. Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con gli ingegneri per realizzare nell'abitacolo un ambiente davvero orientato alle esigenze di chi guida. La V40 è un'auto a cinque posti. I sedili alle estremità del divano posteriore hanno una sportivissima forma a baquet per garantire una marcia confortevole e spaziosità. La forma è stata studiata proprio per offrire la massima comodità e il miglior sostegno anche durante un viaggio lungo. Il più avanzato sistema di infotainment porta a un livello completamente nuovo l'interazione fra il conducente e l'automobile. Il quadro strumenti e la sottile consolle centrale sono contornati da un elemento
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LOOK E ATMOSFERA DI LUSSO IN PERFETTO STILE SCANDINAVO decorativo. Ci sono diversi altri "gioiellini" che contribuiscono alla sensazione complessiva di lusso, ad esempio l'indicatore di marcia integrato nella leva del cambio e un'ampia gamma di modalità di illuminazione da selezionare in base all'umore. Ci siamo focalizzati anche sulla realizzazione di numerosi piccoli e pratici vani di stivaggio all'interno della vettura."
Ma da una vettura di questo livello ci si aspetta che, quando passa, faccia anche girare qualche testa. Come ha spiegato Chris Benjamin, responsabile design esterni, "la nuova Volvo V40 offre al cliente l'esperienza di una vettura di grandi dimensioni in un'auto compatta, oltre che una gamma completa di allestimenti di lusso, confortevoli e altamente tecnologici.
Tra le nuove dotazioni, il Pedestrian Airbag Technology, prima assoluta a livello mondiale
di Pier Luigi del Viscovo
La combinazione di una linea del tetto che ricorda un coupé e di dinamiche superfici scolpite conferisce all'auto un aspetto moderno e atletico. Tuttavia la nuova V40 si presenta anche come una degna discendente delle Volvo classiche, da cui riprende alcuni sottili tratti stilistici. Tutto questo non è un merito di una fortunata intuizione creativa, ma di un disegno ben preciso con cui Volvo intende competere a livello mondiale, come sintetizza Stefan Jacoby, Presidente e CEO di Volvo Car Corporation. "La nuova V40, ‘sorella' a 5 porte e 5 posti della Volvo C30, è il primo nuovo modello interamente sviluppato secondo la nostra strategia ‘Designed Around You', basata sull'individuo. Ricca di dotazioni high-tech ai vertici della classe di appartenenza, la nuova V40 è pronta per dare veramente filo da torcere ai nostri più tenaci concorrenti. Grazie agli input dei clienti di tutto il mondo, il nostro modello più compatto della serie ‘V' si distingue per un eccezionale mix di design, sicurezza e versatilità. L'auto offre tutte le dotazioni che gli acquirenti delle moderne auto di lusso desiderano." Ciò che mi ha colpito di più, provando la vettura, è il nuovo sistema di mantenimento della corsia di marcia Lane Keeping Aid, che aiuta attivamente il conducente a rimanere nella corsia di marcia prescelta. Questa funzione opera applicando una coppia di sterzata supplementare al piantone dello sterzo quando la vettura si avvicina alla linea di demarcazione della corsia e sta per sconfinare. Il sistema si attiva a velocità fra i 65 e i 200 km/h. La telecamera orientata verso il muso dell'auto monitora le linee di demarcazione
DRIVE
LA VOLVO PIÙ INTELLIGENTE E SICURA MAI PROGETTATA L'aggiunta di numerose nuove dotazioni altamente tecnologiche a una serie di sistemi di supporto e sicurezza mutuati da altri modelli della gamma fa della nuova V40 la Volvo più intelligente e sicura in questo segmento. Le nuove dotazioni includono la Pedestrian Airbag Technology, una prima assoluta a livello mondiale, il Lane Keeping Aid con sterzata automatica e segnalazione tattile, un geniale Park Assist Pilot, il sistema automatico Road Sign Information, l'Active High Beam e un sistema radar di Cross Traffic Alert nell'area posteriore. La nuova V40 offre inoltre la rivoluzionaria funzione di Pedestrian Detection con frenata automatica completa, oltre a una versione perfezionata del sistema di prevenzione delle collisioni a basse velocità noto come City Safety, che ora entra in funzione a velocità fino ai 50 km/h. Il sistema Pedestrian Detection con frenata automatica completa è in grado di evitare una collisione con un pedone a velocità fino a 35 km/h nel caso in cui il conducente non reagisca tempestivamente. A velocità più elevate, l'attenzione è rivolta alla riduzione della velocità dell'auto per quanto possibile prima dell'impatto. In questa ultima ipotesi, il Pedestrian Airbag viene attivato e comincia a riempirsi di gas. Mentre si gonfia, l’airbag solleva il cofano. Quest’ultimo si alza di dieci centimetri complessivamente e rimane nella posizione sollevata. Lo spazio aggiuntivo che viene a crearsi fra il cofano e i componenti rigidi all’interno del vano motore consente al cofano di deformarsi, creando un effetto ammortizzante quando viene urtato da un pedone.
di corsia a sinistra e a destra. Il dispositivo Lane Keeping Aid registra l'avanzamento dell'auto fra le linee di demarcazione di corsia e interviene se il conducente mostra segni di ‘sconfinamento' involontario dalla corsia. In una prima fase, il Lane Keeping Aid applica una leggera coppia allo sterzo per aiutare il conducente a ritornare in traiettoria. Se la vettura abbandona la corsia, la tecnologia genera un inconfondibile segnale di avvertimento attraverso una vibrazione tattile del volante.
L’altra cosa che colpisce è l’informazione che il guidatore riceve. La segnaletica essenziale a bordo strada, come ad esempio il segnale del limite di velocità, viene visualizzata sul cruscotto, mentre, se la distanza dalla macchina che precede scende sotto la soglia di guardia, il parabrezza sopra lo sterzo avverte il conducente illuminandosi di rosso. Insomma, dopo aver provato la nuova Volvo V40 mi sono chiesto tra quanti anni le auto non avranno più nessun conducente.
Sulla nuova V40 nuove dotazioni tecnologiche e sistemi di sicurezza innovativi
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di Andrea Barbieri Carones
PEOPLE
BENZINA UP GUIDA DOWN I
l vertiginoso aumento del prezzo della benzina, insieme a una crisi economica e a un’imposizione fiscale che stanno sottraendo risorse dalle tasche degli italiani, hanno portato molti automobilisti a una rincorsa verso il risparmio. Non solo per quanto riguarda gli acquisti – in calo di 2 cifre percentuali rispetto a un anno fa – ma anche per quanto riguarda alcuni comportamenti alla guida o alcune pratiche che stanno interessando molti cittadini. Uno studio effettuato da Direct Line, compagnia di assicurazione online, ha svelato un po’ i “trucchi” cui ricorrono gli automobilisti per fare in modo che la propria vettura rappresenti un costo meno rilevante nel bilancio familiare o nel bilancio di un’azienda, messa alle strette da un prezzo del carburante che nei primi 5 mesi del 2012 è salito del 21%. E a guadagnarci è stato soprattutto lo Stato, visto che il 70% di questo aumento è dovuto alle imposte statali: un comunicato Federconsumatori e Adusbef rivela che, rispetto al mese di marzo dello scorso anno, per la benzina lo Stato ha incassato 240 milioni in più al mese, e ben 575 milioni per il gasolio che significano un introito extra di 9,8 miliardi di euro in un anno.
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Una ricerca della compagnia di assicurazione auto Direct Line mostra che gli automobilisti stanno attuando una serie di comportamenti virtuosi che permettono di spendere meno nei costi di gestione della propria vettura. La prima via d’uscita per uscire da questo vortice di spesa è forse il più ovvio di tutti: utilizzare meno l’auto. Quasi un italiano su 2 (il 46%) dichiara di non percorrere più di 5mila km annui, contro il 23% del 2010. Chi non può fare a meno di spostarsi con la propria 4 ruote, ricorre allora ad altri sistemi che se fino a ieri erano solo teorici ora sono diventati di attualità. Il 63% degli intervistati da Direct Line, per esempio, ha dichiarato di puntare a mantenere una velocità costante per consumare meno, indicando questa pratica come la modalità preferita e più semplice da perseguire. Il cambio di marcia regolare, che limita l’aumento di giri del motore, è un accorgimento seguito dal 46% degli automobilisti italiani, appena un punto percentuale in più rispetto all’uso limitato dell’impianto di climatizzazione che se da un lato aiuta ad alleviare il caldo estivo delle lunghe code in autostrada o in città, dall’altro richiede un ulteriore consumo di benzina.
Altri espedienti per contenere i consumi dell’auto sono il controllo della pressione degli pneumatici (35%) e spegnere il motore quando si è in coda (27%). Tutti questi accorgimenti non solo riducono i consumi in denaro ma sono anche rispettosi dell’ambiente. Per quanto riguarda le gomme delle auto, uno studio effettuato da Assogomma e Federpneus attraverso i controlli effettuati dalla Polstrada in 3 regioni italiane (Lombardia, Campania e Sicilia) mostra che almeno su 2 vetture ogni 10 gli pneumatici non sono a norma o per la scorretta pressione rilevata o per il battistrada che è di spessore inferiore agli 1,6 cm previsti dalla legge o per il fatto che siano danneggiati. I controlli hanno anche mostrato che è molto diffusa l’abitudine di utilizzare gomme non omologate o di mantenere anche in estate gli pneumatici invernali. In materia di sostenibilità nel bilancio familiare del costo del carburante, gli italiani pare abbiano le idee altrettanto
chiare: se il 46% ammette che, usando l’auto per lavoro e non potendone fare a meno, sarebbe disposto a pagare anche cifre più alte rispetto alle attuali, il 23% dichiara invece che sarebbe disposto a pagare fino a un massimo di 2 euro/l. Più drastico il 23% del campione che afferma di essersi stancato degli aumenti e di preferire i mezzi pubblici alla macchina mentre l’8% si dice addirittura esasperato e dichiara di essersi già organizzato con un servizio di car-sharing e di aver intenzione di vendere a breve l’auto. A ripiegare sui mezzi pubblici sono soprattutto le donne (il 28% contro il 18% degli uomini) mentre sono i rappresentanti del cosiddetto sesso forte a essersi dati un tetto massimo per la spesa della benzina (27% contro il 19% delle donne). Ma vi sono anche delle differenze a livello regionale su quali misure puntano gli italiani per risparmiare carburante: i bresciani (43%) preferiscono spegnere il motore durante le code prolungate mentre romani e torinesi (entrambi con il 53% delle preferenze) puntano sull’utilizzo parsimonioso dell’aria condizionata o del riscaldamento mentre fiorentini (66%) e palermitani (46%) cambiano marcia il prima possibile, facendo in modo che il motore non vada
troppo su di giri. I milanesi (60%) sono tra coloro che mantengono una velocità costante al volante per risparmiare energia, i bolognesi, nel 26% dei casi, evitano carichi inutili per non appesantire l’auto, mentre i cagliaritani (40%) sono tra i più solerti nel controllo della pressione delle gomme. “A causa del continuo rincaro dei carburanti, gli italiani - pur continuando ad utilizzare l’auto magari solo per recarsi al lavoro - hanno comunque ridotto i chilometri percorsi” commenta Barbara Panzeri, direttore marketing Direct Line. “Adottare piccoli accorgimenti quotidiani per contenere la spesa è una strategia vincente. Ma la vera novità è che grazie al minor utilizzo dell’auto e ad una guida più responsabile e meno nervosa si hanno effetti positivi non solo quando si fa il pieno, ma anche a livello di sicurezza sulla strada, con un calo di sinistri”. In ambito aziendale,
dove spesso il carburante è a carico dell'impresa, in particolare per gli spostamenti per motivi di lavoro, le modifiche del comportamento alla guida stanno prendendo piede con maggior lentezza. Eppure, come già evidenziato nel numero 42 di Car Fleet, i risparmi per un'azienda sarebbero davvero significativi. È sicuramente giunto il momento che dopo il downsizing/downgrading di questi ultimi anni, le aziende intervengano anche sulla fuel policy, con la consulenza del proprio noleggiatore, alla ricerca di cost saving capaci di contenere l'impatto degli aumenti vertiginosi del prezzo dei carburanti di questi ultimi mesi.
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PEUGEOT 208
PICCOLA RIVOLUZIONE FRANCESE
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di Nicola Desiderio
L’erede delle varie 205, 206 e 207 reinterpreta l’auto piccola in modo moderno togliendo peso e centimetri e mettendo più tecnologia, spazio ed efficienza grazie anche ai nuovi motori 3 cilindri e ai soliti e-HDi. Originalità e raffinatezza nello stile, ma soprattutto per l’abitacolo e la plancia con volante basso e plancia alta. Divertente e dinamica la guida.
L
a Peugeot 208 è nel numero la logica evoluzione di una stirpe che parte dalla 205, ma è nella realtà una rivoluzione perché, dopo anni di crescita nelle dimensioni e nel peso, la nuova francese è più piccola e più leggera del modello precedente promettendo consumi tagliati in modo netto. Disponibile con carrozzeria a 3 e 5 porte, anche nelle varianti Van e Mix, la 208 ha motori 3 e 4 cilindri con potenze da 68 CV fino ai 200 CV della GTi, quattro allestimenti (Access, Active, Business e Allure) più l’esclusivo XY e un listino che parte da 11.650 euro. In prova la versione con motore 1.6 e-HDi da 92 CV nell’allestimento Allure. PIÙ PICCOLO È BELLO Il piccolo Leone segue nello stile le novità introdotte dalla 508. La calandra esagonale, l’unghiata centrale sul cofano e la forma complessa dei gruppi ottici sono il segno distintivo che si nota a prima vista, ma ve ne sono anche altri come lo scalino
della finestratura laterale – diversa per le varianti 3 e 5 porte – all’altezza dei retrovisori, la costola sopra il parafango posteriore, la sottolineatura dei passaruota e infine i fari posteriori biforcati verso i fianchi. La 208 è lunga 3,96 metri, ovvero 7 cm in meno mantenendo identico il passo e accorciando gli sbalzi anteriore e posteriore rispettivamente di 6 cm e 1 cm. Questo dona alla francese un aspetto nettamente più compatto, leggero e sportivo, proprio come è nella sostanza. LA RIVOLUZIONE DENTRO Se fuori le novità sono tante, dentro di più. Anche qui si inizia dai centimetri che, nonostante la diminuzione delle dimensioni esterne, sono ben 5 in più per le gambe di chi siede dietro. Il passeggero anteriore può invece godere del disegno avanzato della plancia e di un cassetto portaoggetti particolarmente ampio che non gli cade sulle gambe. Cresce anche il bagagliaio: ci sono da 275 a 1.076 litri ot-
tenibili abbattendo lo schienale posteriore con un solo gesto. Ma è al posto guida che c’è la seconda rivoluzione. La strumentazione infatti è posizionata visivamente sopra la corona del volante, quest’ultimo dal diametro particolarmente piccolo, e al centro della plancia, proteso verso il guidatore, c’è uno schermo a sfioramento da 7 pollici dal menù raffinato che costituisce il vero cuore per controllare le funzioni della vettura quali la navigazione, la comunicazione e i servizi online tra cui l’aggiornamento attraverso app, come per gli smartphone. Sofisticata la scelta dei materiali, con abbondanza di parti in metallo e plastiche goffrate, e dell’illuminazione, in particolare quella perimetrica del tetto panoramico, in viola ad effetto cometa. Di serie 6 airbag, pedaliera sganciabile, attacchi ISOFIX e altro ancora. Il risultato è che la 208 è la prima auto del suo segmento a ottenere 5 stelle Euro NCAP con i nuovi e più severi standard. ➔
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preciso che fa venire voglia di guidare dando però sempre la sensazione del limite e con la sicurezza di avere freni pronti e potenti. Di contro, il comfort delle sospensioni non è di quelli francesi e il cambio ha innesti lunghi, ma la percezione generale è di avere tra le mani un’auto divertente e spigliata. SALTO IN AVANTI PER L’EFFICIENZA Ampia la gamma dei motori destinata ad allargarsi ulteriormente. Si parte dai nuovi 3 cilindri a benzina mille e 1.2 rispettivamente da 68 CV e 82 CV, poi ci sono i 4 cilindri 1.4 da 95 CV, 1.6 da 120 CV e turbo a iniezione diretta da 156 CV e 200 CV. I Diesel e-HDi, dotati degli esclusivi filtro FAP e sistema microibrido per lo stop&start, sono l’1.4 da 68 CV e l’1.6 da 92 CV o 114 CV. Per alcune di queste unità è previsto il cambio robotizzato che contribuisce a scendere i consumi e le emissioni fino rispettivamente a 3,4 litri/100 km e 87 g/km di CO2 per la versione con motorizzazione 1.6 da 92 CV. In media la CO2 è stata tagliata di 34 g/km con punte di 46 g/km e questo grazie soprattutto al peso che è sceso mediamente di 110 kg e fino a 173 kg a parità di potenza. Merito della nuova progettazione della scocca realizzata con abbondanza di acciai speciali. Del loro ci mettono anche gli pneumatici a bassa resistenza di rotolamento e l’aerodinamica (cx di 0,29). Da aggiungere anche che il 25% delle plastiche è riciclato e, per la prima volta al mondo, lo sono anche quelle utilizzate per parti visibili come i paraurti.
Lo schermo a sfioramento da 7”
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NATA PER DIVERTIRE La 208 si avvia con la chiave. Il suo e-HDi è un motore elastico, piuttosto silenzioso e offre buone prestazioni (185 km/h, 0100 km/h in 10,6), ma soprattutto promette di consumare solo 3,8 litri/100 km pari a 98 g/km di CO2. Merito anche dello stop&start, sicuramente il migliore in assoluto per velocità e dolcezza di funzionamento. Quello che piace di più della francesina è il comportamento stradale perché è agilissima, con un avantreno incollato al terreno e uno sterzo svelto e
LA VIRTÙ DEL CORAGGIO La nuova Peugeot 208 è un’auto coraggiosa, che reinterpreta il concetto di auto piccola affrontando alla radice i temi come quello del rapporto tra ingombri e spazio interno, peso e sicurezza e infine prestazioni e consumi. Lo fa proponendo soluzioni nuove, persino ardite, ma che si rivelano pratiche ed efficaci. Il risultato è un’auto che piace, ispira gradevolezza e alla guida diverte come poche.
PEUGEOT 208 1.6 e-HDi Allure 92 cv DATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE cilindrata 1.560 cc potenza 92 cv lungh./largh./alt. 3,96 x 1,74 x 1,46 m peso 1.050 kg accelerazione 10,6” (da 0 a 100 km/h) velocità massima 185 km/h cambio manuale a 5 rapporti trasmissione trazione anteriore costo di esercizio al km (*) N.D.
consumo medio 26,3 km/litro capacità di carico da 275 a 1.076 litri comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ ABS SI ESP SI antislitt. SI (*) percorrenza annua 30.000 km
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di Nicola Desiderio
HYUNDAI i40 WAGON
MATURITÀ ED
La nuova media coreana dà un altro colpo deciso ai luoghi comuni e sfida le solite tedesche con uno stile accattivante, grande abitabilità e una cura costruttiva all’altezza delle migliori. Il suo diesel 1.7 è il più potente della categoria e con il cambio automatico privilegia il comfort, ma soprattutto convince per l’ottima dotazione e il bilancio di tutte le sue doti.
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EQUILIBRIO L
a Hyundai i40 è la vettura di classe media con la quale la casa coreana punta dritto verso i tradizionali clienti della varie Passat, Mondeo e Insignia scendendo sul loro stesso terreno fatto di stile, cura costruttiva e dotazioni avanzate. Progettata in Europa e costruita in Corea, la i40 esprime al meglio le ambizioni di Hyundai ed è offerta con le carrozzeria berlina e station wagon in tre allestimenti (Classic, Comfort e Style), altrettanti motori con potenze da 115 CV a 177 CV e prezzi a partire da 23.690 euro, compresa la garanzia Tripla 5 (5 anni per la vettura, l’assistenza stradale e gli interventi gratuiti). Abbiamo provato la versione baricentrica della gamma: la 1.7 CRDI Style Wagon da 136 cv con cambio automatico. SOFISTICATA E SENZA COMPLESSI Lo stile della i40 si ispira ai canoni della
filosofia Fluid Sculpture caratterizzati da forme tese e scolpite. Lunga 4,77 metri, larga 1,81, alta 1,47 e con un passo di 2,77 metri, la media coreana è leggermente più corta delle concorrenti, ma può vantare anche il miglior coefficiente di penetrazione del segmento (cx di 0,29). I tratti salienti sono la calandra esagonale, il cofano ben raccordato con il parabrezza molto inclinato, il tetto e i parafaghi anteriori arcuati e infine le scalfature che segnano i fianchi integrando le maniglie di apertura e unendosi con i gruppi ottici posteriori, quest’ultimi collegati tra di loro da una modanatura cromata. Raffinati nel disegno anche i fari anteriori, percorsi all’interno da un’onda di LED che crea con il proiettore principale il cosiddetto effetto “occhio d’aquila”. Numerosi i particolari sofisticati come il terzo cristallo con il profilo posteriore concavo e i fari di profondità incassati. ➔
Il Diesel 1.7 eroga 136 cv L’abitacolo della i40 è esemplare per stile, cura costruttiva e materiali
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PRONTA AD ACCOGLIERVI Nonostante sia più corta delle concorrenti, la media coreana ha la migliore abitabilità, soprattutto per chi siede dietro, inoltre l’ampio angolo di apertura delle portiere facilita le operazioni di ingresso ed uscita. Anche il bagagliaio è da record: si va da 553 a 1.719 litri con la soglia di carico a filo alta dal suolo solo 59 cm e con tutti gli accessori per stivare al meglio ogni tipo di oggetto. Abbondanti in imbottitura e comodi i sedili, con il divano posteriore che è persino regolabile in inclinazione e dotato delle utili bocchette di aerazione per il climatizzatore bizona. Al contrario dell’esterno, lo stile degli interni vira più sul classico. Tutto è realizzato in modo davvero encomiabile per precisione e qualità dei materiali, gradevoli da toccare e da vedere. La strumentazione è illuminata di blu e i comandi sono intuitivi da trovare e utilizzare mentre al centro campeggia lo schermo da 7 pollici a sfioramento che serve per il navigatore, la connettività e la telecamera di parcheggio. Abbondano i vani protetti e a giorno dove riporre oggetti di qualsiasi tipo. Ben 9 gli airbag presenti e sicurezza ai massimi livelli con 5 stelle Euro NCAP, ci sono poi l’Hill holder e il parabrezza con sistema antiappannamento. L’EFFICIENZA IN DIRETTA La i40 si propone con moderni propulsori, tutti ad iniezione diretta e con cambio a 6 rapporti. Le unità a benzina, dotate di doppio variatore di fase, sono da 1,6 litri con 135 CV e da 2 litri con 177 CV, quest’ultima disponibile anche con cambio
automatico-sequenziale così come il Diesel 1,7 litri da 136 CV, il più potente della categoria. C’è anche una versione da 115 CV che, grazie all’ausilio dello stop&start, denuncia consumi di 4,3 litri/100 km pari a 113 g/km di CO2 emessa. Inedita anche la scocca che fa ampio uso di acciai ultraresistenziali per una rigidità torsionale migliorata addirittura del 109% rispetto alla Sonica.
comincia a farsi sentire. Meglio invece godersi la comodità della media coreana, gradevole soprattutto sui tratti autostradali dove sfoggia un comportamento da vera tedesca. L’assetto infatti è piuttosto fermo e, grazie anche allo sterzo preciso, è facile appoggiarla sui curvoni avendone sensazioni rassicuranti. Altrettanto affidabile è la risposta dei freni, mai in difficoltà anche nelle lunghe discese.
PULSANTE, SIGLA… SI PARTE La i40 si avvia con il pulsante e una sigletta musicale che accompagna l’avanzamento automatico del sedile e l’abbassamento del piantone di sterzo. La posizione di guida è ottima. Il 4 cilindri è soprattutto regolare e la sua coppia robusta (320 Nm) viene erogata in modo omogeneo e silenzioso. Il cambio automatico è orientato decisamente al comfort, meno al dinamismo e non conviene neppure insistere con la funzione sequenziale tirando le marce perché il motore
LA GERMANIA SI AVVICINA La i40 conferma quanto bene sta facendo Hyundai per posizionarsi ai vertici mondiali puntando sulla qualità prima che sul prezzo. La nuova station wagon coreana infatti ha stile, finiture, dotazioni e tecnologia pari alle tedesche anzi le sovrasta per lo spazio interno e le forme di garanzia, in più offre anche un buon comportamento stradale. Forse le mancano ancora un po’ di prestazioni, ma è quello che basta per le esigenze attuali e per il mercato. Ideale per le flotte dove le auto fanno molti chilometri.
HYUNDAI i40 WAGON 1.7 CRDI Style 136 cv DATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE cilindrata 1.685 cc potenza 136 cv lungh./largh./alt. 4,77 x 1,81 x 1,47 m peso 1.659 kg accelerazione 12” (da 0 a 100 km/h) velocità massima 190 km/h cambio automatico a 6 rapporti trasmissione trazione anteriore costo di esercizio al km (*) 0,42
consumo medio 16,7 km/litro capacità di carico da 553 a 1.719 litri comfort ★★★★★ silenziosità ★★★★★ ABS SI ESP SI antislitt. SI (*) percorrenza annua 30.000 km
Lo stile della i40 è dinamico e sofisticato, ma consente di avere anche un abitacolo molto ampio
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PLANET
di Gerardo Di Lecce
A LE MANS VINCE L’IBRIDO
L
e competizioni possono ancora essere un banco di prova per le tecnologie da impiegare sulle auto di serie. Lo ha dimostrato l’ultima edizione della 24 Ore di Le Mans che ha visto la vittoria del trio Lotterer-Fassler-Treluyer a bordo dell’Audi R18 e-tron quattro, prima auto ibrida ad aver trionfato in quella che è considerata la corsa più famosa e difficile al mondo. Del resto la casa di Ingolstadt ha fatto della gara francese la migliore palestra di quello che è stato poi applicato nella serie come l’iniezione diretta di benzina, il Diesel ad alte prestazioni e infine l’ibrido accoppiato alla trazione integrale quattro, un altro dei grandi successi di tecnica ed immagine di Audi conquistato negli anni ’80 con le vittorie nei rally. Stavolta la sfida però era ancora più appassionante perché di fronte c’era la Toyota, ovvero la maestra della tecnologia che combina il motore a scoppio con quello elettrico sin dal 1997, anno del quale è stata introdotta la Prius, diventata una delle auto più vendute al mondo in
assoluto. Nel frattempo la tecnologia ibrida ha contagiato molti altri modelli del gruppo giapponese, prodotti finora in quasi 4,5 milioni di esemplari, e si è affermata presso molti altri costruttori che si erano dichiarati in precedenza scettici. È il mercato a dimostrarlo e Toyota continua a fare da apripista: la nuova Yaris Hybrid conterà per il 20% del totale vendite, la prossima Auris in Italia addirittura per il 50% mentre il 15% della produzione totale delle Tre Ellissi nel 2012 sarà con il doppio motore. Audi e Toyota interpretano il tema dell’ibrido ognuno a modo loro. Quello tedesco conta su un Diesel V6 3.7 da 510 CV e due motori elettrici per le ruote anteriori alimentati da un accumulatore a volano che gira a 45.000 giri/min, ma solo dopo i 120 km/h. Viceversa, i giapponesi hanno scelto di far alimentare il motore elettrico da supercondensatori e di metterlo in blocco con il V8 3,4 a benzina, dando così modo alla loro TS 030 di poter contare su una robusta spinta supplementare all’uscita
La Toyota TS 030 ha dimostrato di essere molto competitiva
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delle curve, di poter viaggiare a emissioni zero nella corsia dei box e infine di poter riaccelerare dopo il pit stop da 0 a 60 km/h in solo mezzo secondo. Due modi diversi e perfettamente speculari ai sistemi che Toyota utilizza sui propri modelli ibridi e che Audi si appresta ad applicare su un’auto sportiva anticipata dal concept e-tron spyder: un V6 3 litri Diesel da 300 CV e due motori elettrici anteriori per dare alternativa-
mente più prestazioni, la trazione integrale o la possibilità di viaggiare senza emissioni. L’Audi ha inoltre sperimentato sulla sua R18 e-tron anche lo specchietto retrovisore elettronico, ovvero un visore con schermo AMOLED collegato a una telecamera posteriore. Questa soluzione sarà applicata alla R8 e-tron elettrica la cui presentazione è imminente. Ma ci sono anche altri temi tecnici interessanti per le auto di serie ad aver trovato nella Le Mans di quest’anno il loro banco di prova. Il primo è il downsizing. La Nissan ha infatti schierato fuori regolamento la Delta Wing, un’auto a freccia che, grazie all’eccellente aerodinamica, riusciva ad essere più veloce di auto con potenza più che doppia rispetto al suo piccolo 4 cilindri 1,6 litri da 300 cv dotato di turbo e iniezione diretta, derivato da quello montato sulla Juke. Altro punto di forza è stato il consumo che ha permesso
Monopolio Audi per il podio dell’edizione 2012 della 24 Ore di Le Mans
alla Delta Wing di fare meno rifornimenti e di essere più leggera.
Il verbo ibrido ha infine contagiato anche gli pneumatici con Michelin che ha fornito alle auto in gara una copertura definita “ibrida” perché, pur essendo slick, riesce ad adattarsi anche a diverse condizioni di temperatura e umidità. In corsa questo vuol dire non dover cambiare gli pneumatici alla minima variazione della pista, nelle auto di serie questo potrebbe presto trasformarsi in pneumatici capaci di offrire maggiore sicurezza, durata e anche minore resistenza di rotolamento. Quel che è sicuro è che il tema dei consumi e delle emissioni imposto dalle diverse legislazioni sarà fatto proprio anche dalla FIA e dall’ACO che organizza la 24 Ore di Le Mans. Nel 2014 infatti l’ibrido sarà obbligatorio per le squadre ufficiali e l’efficienza dovrà migliorare del 30%. Un bel grattacapo per gli ingegneri, ma anche un modo per unire gli sforzi verso un unico obiettivo: aumentare le prestazioni diminuendo consumi ed emissioni. Anche per questo molti costruttori si preparano ad entrare nelle corse di durata e tra queste c’è Mazda che il prossimo anno schiererà il suo nuovo SKY-D di 2,2 litri, il Diesel con il più basso rapporto di compressione al mondo, il primo ad ottemperare alle normative Euro 6 e LEV2-Bin5 statunitensi senza l’aiuto di un filtro per i NOx. Il futuro insomma arriverà di corsa.
La Nissan Delta Wing (a sinistra) utilizza lo stesso 4 cilindri 1.6 della Juke
Il concept e-tron spyder adotta un sistema ibrido simile alle e-tron da corsa
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TOGETHER
di Francesca Carli
AUTOMOTIVE-STYLE I
L SALONE DELL’AUTO? È DI CASA Le più rinomate case automobilistiche hanno portato il loro stile tra le mura degli appartamenti più chic. Aston Martin ha debuttato nel campo del design con una collezione di arredamenti ispirati alle inconfondibili linee sinuose delle proprie vetture: la collezione PKU63, per esempio, presenta divano, dormeuse, poltrona e un pouf le cui forme ricordano la sagoma delle auto, mentre la linea PKU34 si distingue per la sua matrice hitech. Tutte le collezioni Aston Martin Interiors, inoltre, sono rigorosamente Made in Italy. Al Salone del Mobile 2012 si è tenuto il debutto della nuova
UNA STRADA SENZA CONFINI Sempre più spesso la passione per l’automotive sfreccia oltre i propri confini, fino a raggiungere anche le mete concettualmente più lontane: dall’arredamento alla musica. Queste contaminazioni tra il mondo dei motori e i beni di consumo più disparati danno vita a prodotti talvolta inaspettati e alimentano un business in costante crescita, soprattutto – come è facile da prevedere – nel segmento lusso. linea di complementi d’arredo a marchio Mercedes-Benz Style, caratterizzata da uno stile formale, ma dinamico. La collezione comprende divano, chaise longue, tavolo da pranzo, sedie, sideboard, letto, comò e una parete attrezzata con impianto home-theatre integrato. Il pensiero è sempre rivolto al mondo dei motori:
gli schienali sono ispirati al design avveniristico dei sedili delle attuali concept-car, mentre il sideboard presenta una porta di cristallo dal bordo smussato, che ricorda la presa d’aria di una sportiva. Complementi d’arredo anche per Tonino Lamborghini: super-chic il divano e la poltrona color bianco ghiaccio della col-
lezione Spider e la dormeuse TL300, sintesi perfetta di comfort e tecnologia. Ma non di solo far salotto vive l’uomo. Bentley – in partnership con Kerasan – ha creato una collezione di arredo-bagno caratterizzata dall’unione di ceramica e legno. Tutto nato dall’estro creativo di Marc Sadler. ➔
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TOGETHER
Chaiselongue Mercedes-Benz
Quando l’automotive non va dall’arredamento, è l’arredamento che va dall’automotive: Poltrona Frau già dall’inizio del ‘900 strizza l’occhio al mondo delle quatto ruote, da quando cioè Vincenzo Lancia si rivolse a Renzo Frau per gli allestimenti di alcune speciali vetture. La prima auto firmata ufficialmente Poltrona Frau, però, arriva nel 1986, anno in cui il brand torinese realizza gli interni della Lancia Thema 8.32 “Ferrari”. In quell’occasione nasce la divisione Frau Car. Da lì in poi è stato un susseguirsi di collabo-
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razioni di prestigio e la strada percorsa – è il caso di dirlo – è stata lunga: Alfa Romeo, Ferrari, Fiat, Lancia, Maserati, Bugatti, Infiniti, Mercedes, BMW, MINI, Lexus e Chrysler… non c’è casa automobilistica di prestigio che non abbia vantato almeno una volta interni firmati Poltrona Frau. A TUTTO GAS, IN BICI E SULLE ONDE Scesi dalle rombanti quattro ruote, gli amanti delle auto possono coltivare la loro passione an-
che nel tempo libero: Mercedes-Benz ha creato una bicicletta pieghevole, compatta e leggera che si può riporre in pochi semplici gesti nel bagagliaio delle sue vetture. Il costo? 1.900 euro. Non è da meno Lamborghini, che ha presentato la bicicletta da corsa Impec Automobili Lamborghini, in fibra di carbonio e pelle, realizzata dal costruttore svizzero di biciclette BMC. Pedalare in campagna non fa per voi? Abbiamo anche l’opzione mare. Dalla scorsa estate Ferrari ha lanciato una tavola da surf
esclusiva al prezzo di 1250 euro: limited-edition con disponibilità di 499 pezzi, composta di poliuretano, con fibra di vetro e resina e stringer in legno. Ispirata alla Ferrari 16M Scuderia
TOGETHER
Spider, riproduce fedelmente la livrea del modello GT, caratterizzato dalla bandiera italiana lungo la parte anteriore. Ovviamente presente lo Scudetto con il Cavallino Rampante e la scritta “Ferrari”, per chi prende sul serio l’idea di “cavalcare” l’onda. ROMBANTI STATUS-SYMBOL HI-TECH Anche il mondo della tecnologia non poteva essere immune dall’auto-mania. Lamborghini
ha realizzato per il mercato russo la nuova linea Spyder di cellulari Android, veri gioielli tecnologici: lo smartphone TL700 è addirittura dotato di inserti in pelle di coccodrillo. Altri status-symbol che non potevano mancare? Il computer e il tablet. Lamborghini ha presentato il tablet Android L2800 in cui il celebre logo della maison con il toro è messo bene in mostra sul tasto centrale. Non è da meno Ferrari, che produce il netbook
Acer Ferrari One. Performance d'avanguardia e design d’eccellenza: il pc emiliano non poteva che avere queste caratteristiche. Per soddisfare i consumatori più esigenti, il computer con il cavallino presenta caratteristiche esclusive, come i gommini di appoggio sagomati - che riprendono lo stile degli pneumatici della Formula 1 con struttura a battistrada - e un suono di avvio che riproduce il rombo della rossa. Il suono dei motori Fer-
rari è un vero e proprio chiodo fisso degli amanti del genere, tanto che tra le mille app dell’iPhone è presente quella ufficiale, dedicata a sette storiche rosse… tra i contenuti multimediali, spicca la registrazione del motore: si può accelerare o frenare inclinando l’iPhone e cambiare marcia premendo un tasto, con tanto di tachimetro virtuale. C’È A CHI PIACE ANDARE… PIANO Non c’è solo la melodia di un motore rombante: la partnership tra Audi Design Studio e l’azienda austriaca Bosendorfer ha dato vita a un meraviglioso pianoforte a coda il cui design richiama il mondo automotive: secondo il mood di Audi, nessuna decorazione e linee pulite rendono questo strumento – prodotto per celebrare il centesimo anniversario della casa tedesca – un vero pezzo da collezione, che può arrivare a costare centomila euro.
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di Giampiero Bottino
FUTURE
L’UFFICIO IN AUTO S
e negli ultimi tempi i numeri uno di molte case automobilistiche (da Ford a General Motors, da Audi a Bmw) sembrano presenziare ai grandi appuntamenti del mondo dell'Information Technology - dal CES di Las Vegas al Cebit di Hannover, alla Digital Life Design Conference di Monaco - con la stessa assiduità con cui frequentano i tradizionali saloni dell'auto, una ragione ci sarà. E le conseguenze sono evidenti quando, per esigenze professionali, si assiste alla presentazione di un nuovo modello: sempre più spesso a tenere banco sono infomobilità e telematica, che assumono la stessa rilevanza di motori, cambi e prestazioni. Non a caso qualcuno sostiene che l'auto del futuro sarà figlia della Silicon Valley più che di Detroit. Dopo essere stata - negli anni della motorizzazione di massa - una sorta di seconda casa, l'automobile si trasforma in luogo di lavoro dal quale dialogare con collaboratori e clienti, partecipare a conference call, prendere visione in tempo reale dei dati aziendali, restare costantemente aggiornati su quello che sta accadendo nel
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mondo. L'auto alcova che isola dal resto della società lascia il posto a una realtà aperta al mondo che la circonda. Qualcuno vede in questa evoluzione la prova di una sconfitta della mobilità sostenibile:
base. Molte berline di classe medio-alta, le più gettonate dalle flotte per il management aziendale, fanno dell'abitacolo un hot spot wi-fi dal quale connettere online numerosi dispositivi (in genere
La BMW Serie 3 ibrida permette di richiamare sul display l'agenda, nonché di dettare e ascoltare email e sms
poiché la battaglia per un traffico meno asfissiante sembra senza speranza, utilizziamo al meglio il tanto tempo che si deve trascorrere in auto. Quali che siano le ragioni, resta il fatto che ormai non c'è praticamente più auto che lasci le linee di montaggio senza compatibilità bluetooth o le prese USB e Aux per la connessione di dispositivi multimediali esterni. E questo non è che l'aspetto
fino a 8) tramite i quali il manager e la sua segretaria possono continuare a lavorare, lasciandall'autista l'incombenza della guida. La connettività più affidabile è oggi per l'industria dell'auto una priorità assoluta, paragonabile alla ricerca sulle alimentazioni pulite di domani. In questo campo, un passo fondamentale è costituito dal sistema Lte (Long-term evolution) o Super 3G che, rispetto agli attuali standard tecnologici di telefonia mobile Gprs (2G) e Umts/Hspa (3G) offre una velocità di trasmissione dieci volte superiore al 3G con una copertura molto più estesa, garantendo un'elevata ampiezza di banda anche ad alta velocità.
FUTURE
Operativo negli USA e in corso di sperimentazione in Germania, questo standard dovrebbe (il condizionale dalle nostre parti è sempre d'obbligo) diventare operativo entro la fine dell'anno anche in Italia, dopo che le gare previste hanno assegnato le relative frequenze (1.800 e 2.600 MHz) a quattro operatori già attivi nella telefonia mobile. Si tratta di una ricetta che sembra fatta su misura per l'automobile, tanto da trovare già applicazioni su alcuni modelli di costruttori premium come Audi che per presentare la sua A8 pronta per lo standard Super 3 ha scelto una rassegna di Information Technology. Sulla stessa strada si muove BMW, che accanto alle soluzioni Lte propone su alcuni modelli come la nuova Serie 3 ibrida il servizio Internet Dragon Drive! Messaging, sviluppato assieme a Nuance, che consente di dettare, ascoltare, modificare e rispondere a Sms ed email senza bisogno né di togliere le mani da volante, né di distogliere gli occhi dalla strada. L'auto che viaggia online non è però solo fonte di una maggiore produttività sul lavoro. È anche foriera di un più elevato grado di sicurezza e di più contenuti costi di gestione. E non solo per le auto di prestigio destinate al top management, ma anche su vetture di più larga diffusione, sulle quali per esempio la gestione vocale delle funzioni telematiche - che consente di non perdere di vista la strada - è già una realtà. Dalla rete si
possono apprendere in tempo reale eventuali problemi di traffico, evitando situazioni potenzialmente pericolose. E in prospettiva il dialogo costante delle auto tra loro e con l'infrastruttura stradale può incrementare i livelli di sicurezza, per esempio «vedendo» che a un incrocio si sta avvicinando a elevata velocità un veicolo potenzialmente in rotta di collisione, oppure sfruttando le comunicazioni che chi viaggia sulla stessa strada può postare su Facebook o Twitter, ovviamente navigabili da chi si trova in auto. Dal punto di vista dei costi d'esercizio, come ben sanno i gestori delle flotte, è importante ottimizzare i percorsi riducendo i chilometri inutili. La connessione tra i navigatori (anche quelli portatili di costo contenuto) e internet con la
sua inesauribile mole d'informazioni può fornire preziosi suggerimenti. Sono funzioni offerte, ad esempio, dalla nuova Mercedes Classe A che prevede la completa integrazione dell'iPhone - tramite delle App sviluppate ad hoc - nel sistema
La Audi A8 sperimentale, pronta per lo standard Super 3, gestisce le comunicazioni con l'evoluta interfaccia MMI (Multi media interface)
di comando e visualizzazione della vettura. L'integrazione coinvolge anche il navigatore Garmin, che può ricercare online eventuali itinerari alternativi qualora, sempre via internet, vengano rilevati problemi al traffico.
Anche sulle city car, spesso utilizzate dalle grandi flotte per un utilizzo urbano, è possibile avvalersi della telematica: sia l'ultima generazione dell'eco: drive Fiat – pioniere di questi sistemi – installato sulla 500L, sia il «maps+more» offerto dalla Volkswagen up! sono per esempio in grado di analizzare lo stile di guida, elaborando i dati in modo da fornire a chi sta al volante gli strumenti necessari per modificarlo in senso ecologico, a tutto vantaggio di consumi, emissioni e costi d'esercizio.
La Volkswagen up! offre funzioni sofisticate come il sistema che insegna ad ottimizzare consumi ed emissioni
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DRIVE
di Pier Luigi del Viscovo
500L LARGE LIGHT LOFT
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n Italia, la 500 è un’icona perché si associa a un’epoca della vita, quella in cui si aveva la prima auto che, pur così piccola, bastava a renderci liberi. La associamo a quell’epoca proprio perché crescendo crescevano le esigenze e quell’auto così piccola doveva essere abbandonata. Così restava lì, sulla banchina della nostra gioventù, mentre la nave della famiglia salpava con noi a bordo, a salutare con la mano e ricordare che insieme, noi e la 500, eravamo stati giovani. Infatti, alcuni irriducibili continuano a usarla (o riprendono a usarla, dopo anni), vantandosi del fatto che serve loro per quegli spostamenti che fanno da soli, quando non si muovono con la famiglia (alias, tornano giovani).
Beh, ora possiamo imbarcare anche lei. Con la nuova 500L possiamo continuare a girare in 500 con tutto lo spazio che serve per portare in giro la famiglia. Certo, non è la macchina dei grandi viaggi (la gran turismo, come si diceva prima), ma è senz’altro una cittadina per famiglia, moderna e ospitale. È un’alternativa, un passo in avanti rispetto a modelli più tradizionali. Lo stile ammiccante derivato dalla 500 nasconde una vivibilità interna inaspettata: uno spazio comodo non solo davanti, ma anche dietro. L’abbiamo provata in quattro adulti e ci si sta comodamente. In genere quando capiti dietro in una piccola utilitaria desideri una cosa sola: che il tragitto finisca il più presto possibile in modo da scendere e liberarsi di quella costrizione.
DRIVE
Nella 500L no. Ti lasci condurre passando il tempo a conversare o ad ascoltare musica. Questa è una differenza tangibile e immediata. La capacità di contenere tutti insieme i piccoli piaceri e le grandi emozioni della vita: i bambini, gli amici, i viaggi, la musica e la community. Perché è stata pensata e progettata – dicono in
abitacolo sia come bagagliaio: la sua capacità è di 400 litri, che significa poter trasportare fino a 5 trolley da viaggio. Per aumentare ulteriormente l’abitabilità per i passeggeri dietro i sedili posteriori sono regolabili longitudinalmente e abbattibili separatamente. Inoltre, grazie alla funzione ‘Fold&Tumble’ è possibile ottenere
Fiat 500L propone tre propulsori efficienti che si contraddistinguono per il contenimento delle emissioni inquinanti e del livello di CO2, cui corrisponde un vantaggio economico nell'impiego quotidiano: due motori benzina (0.9 TwinAir da 105 CV e 1,4 litri da 95 CV) e un turbodiesel (1.3 Multijet 2 da 85 CV). In particolare il Turbo TwinAir
La 500L propone due motori benzina (0,9 TwinAir da 105 CV e 1,4 litri da 95 CV) e un turbodiesel (1,3 Multijet 2 da 85 CV)
Fiat – sul concetto di ‘space efficiency’: una vivibilità da monovolume, una presenza su strada da piccolo SUV e livelli di efficienza propri di un’automobile compatta. Questo significa la “lettera L”, le tre dimensioni: Large, intesa come funzionalità e spazio; Light, quando ‘leggerezza’ significa tecnologia facilmente fruibile e rispetto ambientale; Loft, un ambiente di tendenza dove vivere appieno il proprio tempo. Per gli osservatori più navigati non è una sorpresa, questa capacità di Fiat che viene da lontano: riuscire a costruire macchine che – a parità di lunghezza con le altre – ti fanno trovare uno spazio interno superiore. La prima fu la 600 Multipla, l’ultima è la 500L. È lunga 4 metri e 15, appena 7 centimetri più di una Grande Punto. Eppure ti rimanda più alla Bravo che alla Punto, grazie al fatto che ospita comodamente 5 passeggeri alti 2 metri, con le loro 5 valigie e senza mai penalizzare l’abitabilità. Vanta il miglior rapporto, nella sua categoria, fra dimensioni esterne – 415 cm di lunghezza, 178 cm di larghezza, 166 cm di altezza e 261 cm di passo – e spazio interno, inteso sia come
un abbattimento completo e un vano carico totalmente piatto. Questi numeri, pur significativi, restano un po’ freddi nel rendere l’altra dimensione della “L”: loft. Un’auto che è stata voluta funzionale, con quella filosofia che si applica più alle case che alle macchine. Il Centro Stile Fiat ha puntato a ottenere maggiore visibilità esterna e grande luminosità interna, aumentando la sensazione di dominio della strada e la facilità di manovra di parcheggio. Il tutto sormontato da un tetto in vetro davvero generoso, probabilmente il più esteso della sua categoria. È impossibile citare le tante, troppe combinazioni di allestimento e colori per personalizzare la 500L, oltre ai 140 prodotti destinati ad aumentare il comfort, a godere con serenità del tempo libero e a migliorare la qualità della vita a bordo. Ma è difficile non citarne una su tutte: la macchina del caffè. Proprio così. Una vera macchinetta per fare – a bordo – un’ottima tazzina di Lavazza “A Modo Mio”. L sta anche per Light, intesa come quel tipo di ‘leggerezza’ che migliora e semplifica la vita, quell’innovazione non fine a se stessa, ma sempre al servizio dell’uomo.
da 105 CV vanta emissioni record nel segmento ridotte solo a 112 g/km, grazie alla cilindrata contenuta e alla presenza di un turbocompressore ad elevata efficienza. Light è anche la semplicità d’uso della tecnologia a bordo della nuova vettura. Un esempio? Il touch screen da 5” del sistema multimediale Uconnect, che consente di ascoltare la radio classica o la radio preferita attraverso il proprio smartphone. Permette anche di telefonare in vivavoce, ascoltare gli sms ricevuti senza staccare le mani dal volante, grazie alla funzione voice recognition ed ai comandi al volante. Sempre sul touch screen da 5’ è possibile visualizzare in tempo reale tutte le informazioni fornite dal software Eco Drive LIVE, l’ultima evoluzione dell’applicazione eco-friendly sviluppata nel 2009 da Fiat, un sistema che consente di analizzare lo stile di guida grazie ai dati raccolti in vettura e fornire suggerimenti personalizzati. Inoltre, è possibile salvare i dati di ogni viaggio su penna USB e smartphone compatibili, analizzando i risultati su Pc e ricevendo lezioni di guida personalizzate, è possibile raggiungere una riduzione delle emissioni fino al 16%.
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LA MACCHINA DEI NUMERI
di Alessandro Palumbo
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di imprese e società Elaborazioni Centro Studi UNRAE su dati al 31/08/2012 Marca gen-giu 2012 gen-giu 2011 FIAT 39.993 42.211 VOLKSWAGEN 8.356 10.413 BMW 6.950 9.850 PEUGEOT 6.846 6.366 AUDI 6.501 9.010 MERCEDES 6.024 7.941 FORD 5.558 10.869 LANCIA 5.323 6.335 SMART 4.832 6.677 NISSAN 4.390 4.231 CITROEN 4.350 6.603 RENAULT 4.257 4.598 OPEL 4.209 5.806 TOYOTA 3.655 4.216 MINI 3.104 2.668 HYUNDAI 2.810 1.794 ALFA ROMEO 2.690 4.075 LAND ROVER 2.689 2.234 VOLVO 2.527 2.291 SEAT 1.454 1.289 SKODA 1.429 1.570 CHEVROLET 1.175 1.234 JEEP 1.166 1.156 KIA 1.133 1.099 DACIA 1.083 584 PORSCHE 1.004 1.114 MAZDA 908 1.386 HONDA 769 2.525 MITSUBISHI 655 1.114 SUZUKI 517 930 SUBARU 433 559 JAGUAR 366 352 LEXUS 248 316 SSANGYONG 219 243 ISUZU 166 222 GREAT WALL 111 179 TATA 83 165 FERRARI 82 174 DAIHATSU 62 276 INFINITI 44 176 MAHINDRA 39 147 LAMBORGHINI 31 34 MASERATI 26 179 DR 22 106 ASTON MARTIN 19 32 ALTRE 69 528 TOTALE 138.377 165.877
var % -5,3% -19,8% -29,4% 7,5% -27,8% -24,1% -48,9% -16,0% -27,6% 3,8% -34,1% -7,4% -27,5% -13,3% 16,3% 56,6% -34,0% 20,4% 10,3% 12,8% -9,0% -4,8% 0,9% 3,1% 85,4% -9,9% -34,5% -69,5% -41,2% -44,4% -22,5% 4,0% -21,5% -9,9% -25,2% -38,0% -49,7% -52,9% -77,5% -75,0% -73,5% -8,8% -85,5% -79,2% -40,6% -86,9% -16,6%
Peso % 2012 28,9% 6,0% 5,0% 4,9% 4,7% 4,4% 4,0% 3,8% 3,5% 3,2% 3,1% 3,1% 3,0% 2,6% 2,2% 2,0% 1,9% 1,9% 1,8% 1,1% 1,0% 0,8% 0,8% 0,8% 0,8% 0,7% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,3% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0%
Peso % 2011 25,4% 6,3% 5,9% 3,8% 5,4% 4,8% 6,6% 3,8% 4,0% 2,6% 4,0% 2,8% 3,5% 2,5% 1,6% 1,1% 2,5% 1,3% 1,4% 0,8% 0,9% 0,7% 0,7% 0,7% 0,4% 0,7% 0,8% 1,5% 0,7% 0,6% 0,3% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,2% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,3% 100,0%
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di imprese e società - TOP 20 Elaborazioni Centro Studi UNRAE al 31/08/2012 n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
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marca FIAT FIAT SMART FIAT MINI LANCIA VOLKSWAGEN FIAT FIAT BMW FORD LANCIA NISSAN FIAT MERCEDES FORD FIAT PEUGEOT BMW AUDI TOTALE
modello PANDA PUNTO FORTWO 500 MINI YPSILON GOLF IDEA BRAVO SERIE 3 FIESTA MUSA MICRA FREEMONT CLASSE A FOCUS QUBO 3008 SERIE 5 A4
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gen-giu 2012 16.302 11.358 4.831 3.850 3.104 2.446 2.181 2.151 1.901 1.843 1.645 1.644 1.573 1.548 1.457 1.434 1.361 1.320 1.300 1.260 138.377
peso % 11,8% 8,2% 3,5% 2,8% 2,2% 1,8% 1,6% 1,6% 1,4% 1,3% 1,2% 1,2% 1,1% 1,1% 1,1% 1,0% 1,0% 1,0% 0,9% 0,9% 100,0%
n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
marca FIAT FIAT SMART FIAT FIAT FORD FIAT LANCIA FORD VOLKSWAGEN FIAT MINI BMW CITROEN AUDI VOLKSWAGEN MERCEDES AUDI OPEL CITROEN TOTALE
modello PANDA PUNTO FORTWO 500 BRAVO FOCUS SEDICI YPSILON FIESTA GOLF IDEA MINI SERIE 5 C3 A4 POLO CLASSE B A1 ASTRA C4
gen-giu 2011 12.007 11.053 6.675 5.166 3.870 3.815 3.423 3.379 3.342 3.136 3.078 2.668 2.138 1.947 1.910 1.908 1.876 1.862 1.645 1.626 165.877
peso % 7,2% 6,7% 4,0% 3,1% 2,3% 2,3% 2,1% 2,0% 2,0% 1,9% 1,9% 1,6% 1,3% 1,2% 1,2% 1,2% 1,1% 1,1% 1,0% 1,0% 100%
PROFIT
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di società di noleggio Elaborazioni Centro Studi UNRAE su dati al 31/08/2012 Marca gen-giu 2012 gen-giu 2011 var % FIAT 38.540 52.363 -26,4% FORD 13.595 14.080 -3,4% VOLKSWAGEN 12.562 12.766 -1,6% PEUGEOT 11.756 10.354 13,5% LANCIA 10.932 11.222 -2,6% RENAULT 10.021 9.789 2,4% AUDI 8.453 9.412 -10,2% CITROEN 8.423 7.760 8,5% BMW 8.133 6.205 31,1% OPEL 7.872 12.096 -34,9% MERCEDES 7.573 6.400 18,3% ALFA ROMEO 6.958 8.696 -20,0% NISSAN 3.492 2.958 18,1% HYUNDAI 2.462 2.838 -13,2% VOLVO 2.191 2.803 -21,8% SMART 2.049 2.358 -13,1% CHEVROLET 1.739 786 121,2% SKODA 1.216 1.483 -18,0% TOYOTA 1.040 948 9,7% SEAT 824 1.009 -18,3% LAND ROVER 798 476 67,6% MINI 709 631 12,4% JEEP 391 159 145,9% SUBARU 331 409 -19,1% PORSCHE 169 112 50,9% MAZDA 154 413 -62,7% JAGUAR 132 137 -3,6% MITSUBISHI 132 234 -43,6% DACIA 117 47 148,9% SUZUKI 106 207 -48,8% HONDA 95 643 -85,2% LEXUS 86 37 132,4% KIA 68 157 -56,7% DAIHATSU 39 37 5,4% ALTRE 115 735 -84,4% TOTALE 163.273 180.760 -9,7%
Peso % 2012 23,6% 8,3% 7,7% 7,2% 6,7% 6,1% 5,2% 5,2% 5,0% 4,8% 4,6% 4,3% 2,1% 1,5% 1,3% 1,3% 1,1% 0,7% 0,6% 0,5% 0,5% 0,4% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 100,0%
Peso % 2011 29,0% 7,8% 7,1% 5,7% 6,2% 5,4% 5,2% 4,3% 3,4% 6,7% 3,5% 4,8% 1,6% 1,6% 1,6% 1,3% 0,4% 0,8% 0,5% 0,6% 0,3% 0,3% 0,1% 0,2% 0,1% 0,2% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,4% 0,0% 0,1% 0,0% 0,4% 100,0%
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di società di noleggio - TOP 20 Elaborazioni Centro Studi UNRAE al 31/08/2012 n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
marca FIAT FIAT FIAT ALFA ROMEO LANCIA FORD FORD OPEL VOLKSWAGEN FIAT VOLKSWAGEN RENAULT RENAULT PEUGEOT PEUGEOT CITROEN LANCIA AUDI MERCEDES FIAT TOTALE
modello PANDA PUNTO 500 GIULIETTA YPSILON FOCUS C-MAX ASTRA GOLF BRAVO PASSAT MEGANE CLIO 308 508 C3 DELTA A4 CLASSE C FREEMONT
gen-giu 2012 13.610 9.168 8.829 5.970 5.857 4.424 4.051 3.837 3.832 3.638 3.479 3.420 3.292 3.172 2.987 2.910 2.870 2.760 2.520 2.449 163.273
peso % 8,3% 5,6% 5,4% 3,7% 3,6% 2,7% 2,5% 2,4% 2,3% 2,2% 2,1% 2,1% 2,0% 1,9% 1,8% 1,8% 1,8% 1,7% 1,5% 1,5% 100%
n. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
marca FIAT FIAT FIAT ALFA ROMEO FIAT LANCIA FORD OPEL VOLKSWAGEN LANCIA OPEL AUDI VOLKSWAGEN RENAULT CITROEN PEUGEOT RENAULT CITROEN SMART FORD TOTALE
modello PUNTO PANDA 500 GIULIETTA BRAVO DELTA FIESTA ASTRA GOLF MUSA INSIGNIA A4 PASSAT MEGANE C3 308 CLIO C4 FORTWO FOCUS
gen-giu 2011 15.426 14.671 13.233 6.419 6.083 5.041 5.017 4.470 4.358 3.911 3.826 3.699 3.387 3.157 3.078 2.714 2.712 2.539 2.358 2.297 180.760
peso % 8,5% 8,1% 7,3% 3,6% 3,4% 2,8% 2,8% 2,5% 2,4% 2,2% 2,1% 2,0% 1,9% 1,7% 1,7% 1,5% 1,5% 1,4% 1,3% 1,3% 100%
CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012
63
LA MACCHINA DEI NUMERI PREZZI MACRO VOCI SETTORE AUTOMOTIVE var. % vs mese anno precedente
fonte: elaborazioni Fleet&Mobility su dati ISTAT
PREZZI VOCE “SPESE DI ESERCIZIO” var. % vs mese anno precedente (non è evidenziata la voce “carburanti e lubrificanti”)
64
CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012
fonte: elaborazioni Fleet&Mobility su dati ISTAT