Il grano saraceno
Il nome è ingannevole perchè il grano saraceno non è grano; dal punto di vista botanico viene infatti annoverato tra le poligonacee annuali. E' originario dell'Asia centrale, Cina settentrionale, Siberia meridionale e steppe del Turkestan. Le stirpi nomade, con le loro guerre di conquista, portarono il grano saraceno fino in Europa. Si tratta di un cereale rustico, adattato ai climi freddi e di montagna, dall'inconfondibile chicco marroncino a forma quasi triangolare. In molte zone montane del nord Italia ha ancora oggi un grande impiego . Questo cereale ha un buon profilo proteico e favorisce la lattazione, perchè, grazie alla presenza del flavonoide rutina, che irrobustisce e protegge i vasi sanguigni. Il grano saraceno decorticato, cioè integrale, contiene minerali come calcio, fosforo, magnesio, vitamine E, B1, B2 e B3. Interessante il contenuto di triptofano (aminoacido dalle proprietà rilassanti), di lisina e di lecitina. In cucina si rileva versatile e gustoso, soprattutto se tostato prima della cottura. E' pronto in una ventina di minuti. Si può pure evitare di cuocerlo se viene messo a bagno per una notte. Il giorno dopo si sciacqua bene e si può usare mescolandolo ad una insalata, per un piatto fresco e veloce, oppure si può scaldare se si desiderara un piatto caldo. Con la farina di grano saraceno si preparano anche ottimi dolci. L'impasto che non ha bisogno di uova pre restare compatto, è squisito con frutta fresca o marmellata, mielo zucchero integrale di canna.
Paola Agnolucci http://www.viverenews.it/?p=7949