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LETTERARIA
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Maggio Giugno 2011
Anno 1 - Numero 3
www.lemilleeunapagina.com
Cari amici ecco la nostra newsletter. Non solo novità e bestseller, ma proposte di libri che, secondo noi, sono meritevoli di essere letti. Nella speranza di aiutarvi nelle vostre scelte e di darvi idee sempre nuove di cultura.
Aspettando le vacanze, un po’ di idee per l’estate dei ragazzi I LIBRI NON VOGLIONO DIRE SOLO STUDIO, MA ANCHE DIVERTIMENTO E UN BUON MODO PER PASSARE IL TEMPO LIBERO SALANI, EINAUDI, EDITORIALE SCIENZA: UN MONDO DI CARTA TUTTO PER I RAGAZZI
L’editoria per bambini e ragazzi è in continua espansione e non è difficile trovare idee per buone letture. Dai romanzi ai libri delle attività, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Continua a pagina 2
TRE GRANDI SCRITTORI PER I RAGAZZI CHE PIACCIONO ANCHE AGLI ADULTI
Ci sono scrittori che incontriamo da piccoli e che ci accompagnano per tutta la vita. Anche da adulti, infatti, è piacevole riscoprire (o magari scoprire per la prima volta) i loro romanzi. Continua a pagina 4
David Grosmann e Jo Nesbø, scrittori per adulti e ragazzi L’ESTREMO ORIENTE A PORTATA DI MANO
India, Cina, Vietnam: l’Estremo Oriente esercita sempre un grande fascino. E lo si può conoscere anche attraverso la lettura, per un viaggio alla portata di mano di tutti, grazie ai buoni romanzi. Continua a pagina 5 Lo scrittore cinese Qui Xiaolong
INDOVINA LA CITAZIONE Citazione da indovinare:
UN OMAGGIO A TIZIANO TERZANI
A sette anni dalla sua morte, Terzani è ancora molto amato Noi lo ricordiamo tramite le parole di Adriano Arlenghi . Continua a pagina 6
In questo numero, per il “Mai in vita sua aveva nostro gioco, vi acquistato un libro in un proponiamo una citazione. supermercato, lui! Un libro è A pagina 9 le indicazioni un oggetto sacro, prezioso, di per partecipare e vincere cui prima si scopre un buono della nostra l’esistenza in un elenco libreria bibliografico...”
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Le copertine di alcuni libri di Editoriale Scienza
LETTURE PER TUTTE LE ETA’
Tutti noi stiamo aspettando l’estate, perché questa stagione vuol dire vacanze. E i ragazzi che frequentano la scuola la stanno aspettando con maggior ansia, perché per loro la vacanza significa tre mesi lontano dai banchi, dalle interrogazioni, dallo studio. Generalmente, “libro”, per un alunno, significa compiti oppure una noiosa lettura data dall’insegnante. In realtà, il mercato dell’editoria per bambini e ragazzi offre una scelta vastissima, dai libri di lettura, che spaziano su tutti i generi, ai libri delle attività. Anche le varie età sono ben rappresentate ed è possibile scegliere il libro giusto per l’età giusta. QUANDO LA SCIENZA DIVENTA LETTURA DIVERTENTE
“Editoriale Scienza” è una casa editrice di Tr i e s t e ch e s i è s p e c i a l i z z at a n e l l a divulgazione scientifica per i bambini e i ragazzi, in modo divertente e curioso. Le diverse collane, in cui sono suddivisi le varie pubblicazioni di questa interessante e originale casa editrice, racchiudono biografie di scienziati, racconti scientifici, libri per esperimenti pratici, giochi e attività. Sempre tenendo ben presente che la curiosità dei ragazzi deve essere stimolata, quindi i libri sono colorati, semplici da capire e strutturati in modo tale che si possa imparare divertendosi. Tanti sono gli autori della casa editrice triestina, alcuni dei quali veramente importanti. E’ il caso della notissima
astronoma Margherita Hack, che da anni è impegnata nella divulgazione soprattutto tra i ragazzi. Astronomia, matematica, ecologia, ambiente, esperimenti scientifici: come dicevamo, tutta una serie di collane per dare una risposta alle domande dei nostri ragazzi facendoli anche giocare e divertire e dando libero sfogo alla loro fantasia e manualità di piccoli scienziati in erba. La lettura, però, non viene trascurata. Ed ecco le collane dedicate alla storia dei grandi scienziati, come Einstein, Leonardo, Newton, Darwin. Oppure la collana dedicata alle biografie delle grandi donne che hanno dato contributi significativi al mondo della scienza: da Diane Fossey, la studiosa dei gorilla, a Vandana Shiva, la fisica indiana che è diventata una delle più grandi ecologiste del pianeta. O, ancora, i romanzi che spiegano come la scienza entra a far parte della nostra realtà quotidiana, senza quasi che ce ne rendiamo conto. GRANDI EDITORI PER PICCOLI LETTORI
Anche le grandi case editrici, tradizionalmente rivolte al pubblico adulto, hanno compreso l’importanza dei giovani lettori, creando delle collane dedicate alle letture dei ragazzi. E’ il caso di Mondadori, Rizzoli ed Einaudi, solo per citare gli editori più conosciuti.
Continua a pagina 3
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John Grisham e la copertina del suo romanzo per ragazzi “Oscar Junior” è una collana Mondadori che affianca a una grafica molto accattivante, belle copertine vivacemente colorate e le illustrazioni interne (oltre all’indicazione dell’età sulla quarta di copertina), una serie di importanti nomi di autori. Alcuni di questi autori sono tradizionalmente legati alla narrativa per l’infanzia, come Bianca Pitzorno, Jerry Spinelli, C.S. Lewis, Michael Ende. Altri sono grandissimi scrittori più conosciuti per le loro opere per adulti, quali David Grossman, Gabriel Garcia Marquez, Mauro Corona, Dino Buzzati, Italo Calvino, Lia Levi, per fare solo qualche esempio. Lo stesso discorso vale per le collane BUR ragazzi ed Einaudi ragazzi, dove non si guarda solo ai classici della narrativa d’infanzia e per ragazzi (Anna dai capelli rossi, La capanna dello zio Tom, i romanzi di Salgari, tutti riproposti da Rizzoli, oppure le intramontabili storie di Boscodirovo o Il giardino segreto per Einaudi), ma vengono anche prese in considerazione anche storie più attuali che possono stimolare la fantasia dei ragazzi d’oggi. E non solo le grandi case editrici sono rivolte ai giovani, ma anche i grandi scrittori, come succede per la serie di libri “Grandi Scrittori, Piccoli Lettori. Storie Immortali” ideata dalla Scuola Holden con La biblioteca di Repubblica - L’Espresso. Ecco che le storie di Don Giovanni, Antigone, Cyrano, Delitto e Castigo, I Promessi Sposi, Gulliver, Gilgamesh rivivono grazie ad autori del calibro di Andrea Camilleri, Abraham B. Yehoshua, Stefano Benni, Umberto Eco, Alessandro Baricco.
Un “Piccolo Giallo”
La casa editrice Motta Junior propone, invece, una serie di “Piccoli Gialli” per ragazzi. Il genere giallo è intramontabile e anche i giovani lettori possono dedicarsi a queste letture meno impegnative ma sempre importanti. A PROPOSITO DI GIALLI
Che cosa hanno in comune John Grisham, Jo Nesbø e Henning Mankell? Oltre ad essere scrittori di bestseller appartenenti al genere poliziesco e thriller, questi due grandi autori hanno pubblicato anche romanzi per ragazzi. Mankell, inventore dell’ormai famoso ispettore Wallander, non è nuovo alla narrativa per i ragazzi. Suoi sono infatti i romanzi “Il cane che inseguiva le stelle”, “Il ragazzo che dormiva con la neve nel letto”, “Il ragazzo che voleva arrivare ai confini del mondo”. Fresco di pubblicazione è invece il primo romanzo per ragazzi del maestro del legal thriller, Grisham. “La prima indagine di Theodore Boone” vede protagonista un tredicenne che vuole diventare avvocato e che si trova coinvolto, ovviamente, in un delitto sul quale si metterà ad indagare. Anche il romanzo di Jo Nesbø è una novità assoluta: “Il dottro Prottor e la vasca del tempo” racconta le esilaranti avventure del dottor Prottor, inventore che è rimasto intrappolato durante il suo viaggio nel tempo mediante una vasca da bagno. Come si può vedere la scelta è davvero infinita e di qualità. Quindi, buone letture a tutti i piccoli, grandi lettori.
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La storia di Cyrano de Bergerac rivisitata da Stefano Benni
Prottor aveva spiegato che si trattava di un piccolo incidente nel tentativo di inventare un carburante per una macchina del tempo, e che del resto era avvenuta soltanto «un’esplosione piccolissima», ma il poliziotto non aveva voluto sentire ragioni, e gli aveva ordinato di tornare in camera sua e fare i bagagli. Protter era pronto a scommettere che quell’espulsione fosse stata architettata dal barone Margarin, ma che cosa poteva fare? “Il dottor Prottor e la vasca del tempo” di Jo Nesbø
Laura Fedigatti
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I GRANDI SCRITTORI DELL’INFANZIA NON SI DIMENTICANO MAI Ogni lettore ha il suo romanzo, se poi comincia a leggere presto, i libri che hanno segnato la sua coscienza libraria possono essere tanti. Poco più che bambina, io mi entusiasmavo – tra i tanti – per le avventure di Anna dai Capelli Rossi, di L. M. Montgomery, mia sorella per quelle dei personaggi nati dalla prolifica penna di Astrid Lindgren. Ad iniziare entrambe alla lettura, però, è stato Roald Dahl e il suo GGG. Procediamo con ordine. Noto soprattutto come scrittore per l'infanzia, Roald Dahl (1916/1990) ebbe una vita molto difficile, segnata da perdite e sofferenze. Il dolore personale ritorna nei suoi libri i cui primi destinatari erano i suoi stessi figli. I protagonisti di Dahl raramente sono bambini felici. Se non sono orfani, sono figli di genitori molto poveri, condannati a una vita di ristrettezze e miseria. L'esempio più famoso è sicuramente Charlie Bucket, il protagonista de La Fabbrica di Cioccolato, di recente riproposto sul grande schermo da Tim Burton. Ma Charlie non è l'unico. Oltre a lui, tra gli altri, c'è la piccola Sofia. Una sera, distesa nel suo lettino in orfanotrofio, prima vede oltre la finestra la sagoma di un gigante avvolto in un lungo mantello nero e poi una mano enorme la afferra e la trasporta nel Paese dei Giganti. Come la mangeranno, cruda, bollita o fritta? Per fortuna il Grande Gigante Gentile, il GGG (Big Friendly Giant nella versione originale), è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come gli altri terribili mostri, che ogni notte s'ingozzano di esseri umani. Per fermarli, Sofia e il GGG inventano un piano straordinario, in cui sarà coinvolta niente meno che la Regina d'Inghilterra. La bravura di Roald Dahl sta nella sua grande capacità di conquistare tutti, adulti e bambini. Se i primi possono apprezzare il testo nella sua versione originale, i secondi possono divertirsi nelle ottime traduzioni edite da Salani. È lo stesso Dahl a confessare come “pur essendo molto difficile scrivere per i bambini, privi della capacità concentrativa degli adulti”, per lui erano il pubblico ideale. “Gli adulti sono troppo seri, non sanno ridere. Meglio scrivere per bambini, è l'unico modo per divertire anche me stesso.” Altrettanto fantasiose sono le storie nate dalla fervida fantasia di Astrid Lindgren (1907-2002). Chi non conosce Pippi Calzelunghe, bambina vivace e ricchissima che vive in una grande casa, Villa Villacolle, in compagnia di un cavallo bianco a pois neri e una scimmia? Pippi, però, è solo uno dei tanti personaggi creati dalla scrittrice svedese famosa in tutto il mondo (si stima che sia tradotta in più di 70 lingue, dall'arabo allo zulù; in Italia da Salani). Come molti altri prima e dopo di lei (J.K. Rowling è l'esempio al momento più noto), Astrid inventò storie e personaggi per la sua bambina. Karin fu la prima ad ascoltare le avventure di Martina di PoggiodiGiugno, vivace e un po' maldestra, o dei Fratelli Cuordileone, Jonathan, dai capelli d'oro e gli occhi di cielo, e il fratellino Briciola, timido e pauroso, ma anche
sensibile e giusto. Le Vacanze all'isola dei Gabbiani sono costellate dalle escursioni in mezzo alla natura e agli animali, oltre che dal primo amore di Karin, sorella-mamma di tre ragazzi pieni di personalità, dalle marachelle di Niklas e Johan, e dalle comiche disavventure del padre sbadato. Di tutt'altra natura sono i romanzi di Lucy Maud Montgomery (1874-1942), autrice di origini canadesi, che ambienta i suoi romanzi nella natia Isola di Principe
La Fabbrica di Cioccolato di Dahl e Pippi Calzelunghe Edoardo, presso la costa meridionale del golfo di San Lorenzo. Scrittrice sin da giovanissima, raggiunse la fama solo nel 1908 con il romanzo Anna dai Capelli Rossi. Il libro piacque così tanto da spingere l'autrice a scrivere ben dieci romanzi (non tutti editi in Italia) incentrati sulla vita di Anna. L'improvvisa morte dei suoi genitori la condanna al girovagare da una famiglia all'altra, dove, man mano che cresce, è spesso costretta a lavorare e ad accudire bambini poco più piccoli di lei. Ormai grandicella, viene affidata ai fratelli Cuthbert. Marilla e Matthew, dopo un inizio un po' difficile (avevano chiesto un maschio che potesse rendersi utile con i lavori della fattoria), saranno conquistati, e il lettore con loro, dalle stranezze di Anna e finiranno con l'affezionarsi a lei. Anna è una ragazzina intelligente e desiderosa di imparare, che trova nell'idea della sua insegnante, diventare a sua volta maestra elementare, lo scopo della sua vita. Con l'ostinata perseveranza che la contraddistingue, Anna riuscirà a conseguire il diploma e, dopo gli anni spensierati a Green Gables con Marilla e Mathews, e quelli faticosi degli studi alla Queen's Academy di Charlottetown, scoprirà nel rivale di gioventù, Gilbert Blythe, l'amore della sua vita.
Francesca Protti
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RACCOGLITORE!
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VIAGGIARE? SI, GRAZIE, MA SEDUTI IN POLTRONA CON UN BUON LIBRO Quest'estate si va in Oriente. In tempi di crisi economica, il r i s p a r m i o è d ' o b b l i g o. N o n è necessario, però, rinunciare a scoprire il mondo. Al modico prezzo di un buon libro, possiamo scoprire i posti più incredibili. Con l'approssimarsi delle vacanze, quella che vi voglio proporre è un'offerta last-minute, 5 notti in salsa giallo oriente. Prima tappa. Il cadavere di Guan H o n g y i n g v i en e t rovato i n u n canalaccio di campagna, avvolto in un sacco di plastica. L'inchiesta è affidata al giovane ispettore Chen Chao, capo della squadra dei casi speciali del dipartimento di polizia di Shangai e al vice ispettore Yu Giangming. Il primo, laureato in letteratura inglese, scapolo e proprietario di un appartamento con cucinotto e piccolo bagno, nel tempo libero scrive poesie e traduce gialli americani; il secondo, sposato con un figlio e costretto a vivere nella casa del padre in una stanza usata un po' per tutto. Entrambi vengono invischiati in un'indagine resa difficile dal fatto che Guan Hongying era una Lavoratice Modello, una sorta di icona sociale, e che le ricerche portano Chen e Yu a confrontarsi con complesse implicazioni politiche. Il romanzo (edito in Italia da Marsilio) “è una scoperta delle condizioni di vita nella città cinese”. L'autore, Qiu Xialong, dissemina il romanzo di ricette tipiche, proverbi popolari, citazioni poetiche con un umorismo finissimo e molto gradevole, regalando al lettore il biglietto “per un viaggio nell'incognito” e nella Cina temporalmente vicina (siamo nella Shangai del 1990), ma culturalmente lontana anni luce. La misteriosa morte della compagna Guan ha vinto l’Anthony Award 2001 come miglior giallo ed è stato selezionato per l’Edgard Award 2001 come miglior poliziesco d’esordio. Seconda tappa. Le sorelle vietnamite Kum Tran-Nhut e Tranh-Van Tran-
Nhut sono le nostre guide attraverso il Vietnam del XVII secolo. A quattro mani hanno creato la figura del Mandarino Tan, mente acuta, oltre che fisico asciutto e scattante nelle arti marziali, la fedele spalla di Tan, il Letterato Dinh colto, raffinato e decisamente effeminato, e il dottor Porco, il medico (legale!) su cui grava il compito di far conoscere le prelibatezze locali. Anche in oriente, giallo fa rima con cucina. Le autrici, di origini vietnamite, ma cresciute in Francia, hanno pubblicato (in Italia con Ponte alle Grazie) quattro romanzi, La polvere nera di maestro Hu, L'ombra del principe, L'ala di bronzo, Lo spirito della volpe, nei quali il mix di realtà e leggenda, storia e finzione è la chiave di lettura di un mondo sconosciuto e complesso e, proprio per questo, molto affascinante. Terza tappa. La nuova India di Vish Puri, il fondatore e direttore della Investigatori privatissimi Ltd. La “chiassosa e immensa New Delhi, dove i centri commerciali, il traffico assordante e i nuovi quartieri residenziali che sorgono ogni gior no dal nulla stanno cambiando le antiche consuetudini della vita indiana”, è lo sfondo delle indagini di Vish Puri e dei suoi quanto mai pittoreschi assistenti, Luce Al Neon, Sciacquone e Crema Da Viso, che, combinando le moderne tecniche investigative ai più antichi principi deduttivi, riescono a risolvere i casi più intricati. Come trovare una domestica scomparsa, di cui si conosce solo il nome, Mary, in una popolazione di oltre un miliardo di persone, oppure capire come sia possibile morire – letteralmente – dal ridere mentre si stanno svolgendo gli esercizi mattutini nei prati del Rajpath. (Vish Puri e il caso della domestica scomparsa, Vish Puri e il caso dell'uomo che morì ridendo, editi in Italia da Mondadori). Quarta tappa . L'Oriente più vicino a noi, quello della Istambul della prima metà dell' 800, è il teatro delle indagini
di un singolare detective, Yashim, l'eunuco di corte, amante della buona cucina, dei libri e delle donne. Nato dalla fantasia di Jason Goodwin, stregato da Instanbul e dai suoi segreti quando ancora studiava storia bizantina a Cambridge, Yashim è il sagace protagonista di avvincenti thriller ambientati nell'allora capitale del mondo, Istanbul, stanca e in malinconica decadenza, alle prese con il mitico “albero dei Giannizzeri”, il Santo Graal e un dipinto leggendario (L’albero dei Giannizzeri, Il Serpente di Pietra e Il Ritratto Bellini, Einaudi Stile Libero Big). Quinta tappa . La Prussia del 1804, sotto il giogo dell'invasione n a p o l e o n i c a , l a Kö n i g s b e rg d i Immanuel Kant. Ed è proprio il sommo filosofo ad accompagnare l'antico allievo, Hanno Stiffeniis e il lettore in un viaggio alla ricerca delle verità sconvolgenti che si nascondo dietro delitti così atroci da essere imputati niente meno che al Diavolo. Il primo libro di Miachel Gregorio (alias Michael Jacob e Daniela De Gregorio), Critica della Ragion Criminale (Einaudi Stile Libero Big) pone nella miglior atmosfera gotica, la “più inquietante delle domande: che cosa ha a che fare la ricerca della verità con l'ossessione del male? Gli orrori della ragion criminale tornano ne I Gior ni dell'Espiazione, in cui Hanno Stiffeniis e la moglie Helena, tre anni dopo gli omicidi di Königsberg, sono cotretti a confrontarsi con nuovi orrori, primo dei quali la mutilazione dei cadaveri dei tre figli di un ufficiale ussaro.
Francesca Protti
Raccoglitore, Via Garibaldi, 12, Località, Provincia Codice postale | 123-456-7890 | www.apple.com/it/iwork
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LA FINE E’ IL MIO INIZIO ADRIANO ARLENGHI, DEL “VILLAGGIO DI ESTEBAN”, CI REGALA UN RICORDO DI TIZIANO TERZANI Ricordo che quando il documentario “Anam il senza nome”, venne proiettato a Milano subito dopo la sua morte nei teatri e anche nella enorme sala della Provincia, ho sempre trovato code di persone che non riuscivano a superare la barriera di ingresso. Al tempo non conoscevo Terzani: mi chiedevo chi potesse essere questo strano giornalista che metteva gli occhi agli alberi perché anche essi potessero guardare. Che auspicava che il potere fosse preso da un congiura di poeti, i soli capaci di prendere le sorti del mondo in quanto, lui sosteneva, solo i poeti ormai, cioè gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano e’ capace di pensare diversamente. Tiziano Terzani nacque a Firenze nel 1938 e dei suoi genitori disse: "Mio padre era un comunista, ex partigiano, mia madre cattolicissima : debbo a loro forse il senso di tolleranza e questa cosa profonda di vedere il bello della vita nella sua diversità e vedere la vera essenza della vita nell'armonia degli opposti". Terzani a un certo punto ebbe l'opportunità, grazie al settimanale tedesco Der Spiegel di recarsi in Asia come corrispondente. Viaggia a lungo e vive un po’ in tutto l’Oriente: Pechino, To k yo, Si n g a p o re, H o n g Ko n g, Bangkok, Nuova Delhi. Una vita
avventurosa, da segnalare che il suo soggiorno a Pechino si concluse quando venne arrestato e "rieducato" per un mese prima di essere espulso dalle autorità cinesi per "attività controrivoluzionarie". Poi dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 diede una sua risposta alle invettive antiislamiche della scrittrice fiorentina Oriana Fallaci nel libro “Lettere contro la guerra”. Il libro "Un altro giro di giostra" tratta del suo modo di reagire alla malattia, viaggiando per il mondo e osservando con lo stesso spirito giornalistico di sempre le tecniche della più moderna medicina occidentale e le medicine alternative il viaggio più difficile, alla ricerca di una pace interiore, che lo portò ad accettare serenamente la morte. « Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere – si legge nel libro – e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso. » Prima di morire, tuttavia, chiama in Toscana il figlio Folco, vuole raccontare il senso della sua vita, una sorta di testamento spirituale. Racconta di se, sotto un grande albero a due passi dalla
gompa che poi e’ la casetta in stile tibetano che si era fatto costruire in Italia, racconta i luoghi dove e’ passata la storia con S maiuscola, dove si sono incontrati e riconosciute le grandi passioni del proprio tempo. La sua storia a mio avviso racchiude passioni ed entusiasmi che tutti noi vorremmo provare così intensi nella nostra vita, l’amore per l’avventura, la ricerca del bello nell’architettura, nell’arte, nelle passioni umane, l’entusiasmo per il lavoro , la capacità di non arrendersi mai. Forse è per questo che continuano a fiorire sul web, blog e siti che lo ricordano. Quando lo abbiamo raccontato in una iniziativa pubblica a Mortara il 22 aprile, tanti amici di Terzani si sono presentati a rendergli omaggio, ancora, a tanti anni dalla sua morte. Forse perché Tiziano e’ stato capace di raccontare la storia degli uomini, certo stretti nella loro quotidianità , nella loro incapacità di andare oltre lo status quo dell’esistente ma anche, quando lo desiderano, capaci di concepire e realizzare grandi sogni, di volare alto, di creare nuove narrazioni di futuro. BIBLIOGRAFIA: Pelle di leopardo, 1973 Giai Phong! La liberazione di Saigon, 1976 La porta proibita, 1984 Buonanotte, signor Lenin, 1992 Un indovino mi disse, 1995 In Asia, 1998 Lettere contro la guerra, 2001 Un altro giro di giostra, 2004 La fine è il mio inizio, 2006 Fantasmi. Dispacci dalla Cambogia, 2008 Un mondo che non esiste più, 2010
Tiziano Terzani e la locandina del film tratto dal suo omonimo libro Libreria Le mille e una pagina, C.so Garibaldi 7 27036 Mortara (PV) | 0384.298493 | www.lemilleeunapagina.com
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SOTTO IL TIGLIO* PICCOLA RUBRICA DI CULTURA TEDESCA A CURA DI FRANCESCA PROTTI
La mia prima volta con Herman Hesse fu tra i banchi di scuola e, come ogni prima volta, non fu un successo. La lettura di Narciso e Boccadoro era il compito di inizio quadrimestre ed io lo svolsi a casa, vittima dell'annuale epidemia influenzale. Non so se fu la malattia o che altro, ma quel libro mi piacque molto poco, non riuscivo ad entrarci fino a che non sentii la magistrale sinossi di un compagno di classe : uno va a donne, l'altro si fa prete. Il leggendario Medio Evo fa da sfondo all'amicizia tra due opposti, l'asceta colto e l'artista amante dei piaceri terreni, che costituisce l'unicum di tutta la narrativa di Herman Hesse. Nella sua nutrita produzione in versi, prosa e saggi egli si rivela sempre l'autore della medesima storia, della scoperta e dell'affermazione dell'identità attraverso la ricerca della sintesi perfetta delle infinite polarità che governano il mondo interiore e il ritmo dell'universo. A muovere ogni suo testo è il quesito tanto costante quanto semplice, qual è il senso della vita? Bisogna essere un asceta, un monaco della buona coscienza, che vive secondo le regole, oppure bisogna vivere la propria vita in pieno, felice di viverla e senza avere paura di andare incontro ai rischi? L'antipatia venne confermata qualche anno dopo, in università. Il corso monografico di letteratura tedesca 1 prevedeva, tra gli altri, la lettura di Demian, romanzo scritto durante la Prima Guerra Mondiale. Bildungsroman a tutti gli effetti, risultato di una crisi interiore che portò Hesse a mutare profondamente non solo il suo percorso letterario ma anche quello esistenziale ed umano, propone per la prima volta l'usuale tematica della sintesi delle polarità. Qui il protagonista, Emil Sinclair, è vittima prima del dissidio tra
la luce (la vita esemplare dei suoi genitori) e il buio (il bullismo violento di Kromer) e poi del mistero della vita, affascinante e terribile insieme, in cui lo conduce Demian. E sì che dovrei trovare una profonda comunione di spirito con Hesse, soprattutto da quando pratico yoga (a ottobre saranno cinque anni) e da quando, nel settembre del 2010, con sommo orrore di parenti e amici, mi sono chiusa per una decina di giorni in un eremo, votata al semi digiuno, all'immobilità e al totale silenzio. Nelle ore libere dalla pratica meditativa continuavo a domandarmi dove avessi già visto quella scena. Mi sono l a m b i c c a t a i l c e r v e l l o fi n o all'illuminazione (è proprio il caso di dirlo). Ma certo ... Herman Hesse ... Siddharta. Il breve romanzo narra la storia di un uomo, Siddharta appunto, che, spinto dall'eterno quesito su cosa tenga insieme il mondo, parte alla sua conoscenza. Il figlio del Brahmino diventa un'analogia con Gautama Buddha. È proprio Siddharta, il solenne illuminato ma allo stesso tempo l'uomo moderno che cerca se stesso, a rappresentare la polarità. Nello svolgersi del racconto Herman Hesse ci mostra quanti errori, quante traversie deve superare l'essere umano durante la sua vita terrena per liberare la sua anima dai gusci che la coprono e raggiungere l'illuminazione. L'opera di Hesse forse più universalmente nota, lettura di formazione per molti giovani, ha avuto da parte mia un tiepido apprezzamento, incapace di vedere “accanto al grande scrittore, il sottile e delicato saggio”, in grado di dare un insegnamento sulla vita introvabile altrove.
Nato a Cawl nel 1877 nella Foresta Nera in una famiglia fortemente pietista, Her man Hesse ebbe un'infanzia e una giovinezza non scevre da difficoltà. Le sue ambizioni poetiche venivano costantemente stroncate dall'intera famiglia che spingeva affinché diventasse teologo. Solo agli inizi del XX secolo (1904) la sua carriera di scrittore imboccò il sentiero che lo porterà al Nobel per la Letteratura nel 1946. Il contrasto su cui si fonda ogni storia di Herman Hesse trova conferma nel suo stesso autore, “oggetto sia di un'ammirata deferenza che di un rifiuto infastidito e ironico da parte, indiscriminatamente, di pubblico, critica e colleghi scrittori”. * Unter den Linden (Sotto il Tiglio) è uno dei più bei viali di Berlino, che prende il proprio nome dall'incipit di un canto d'amore di Walter von der Vogelweide, poeta medievale (1170 ca. – 1230 ca.).
Hermann Hesse Libreria Le mille e una pagina, C.so Garibaldi 7 27036 Mortara (PV) | 0384.298493 | www.lemilleeunapagina.com
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CULTURA E’... ANCHE UNA BUONA TAVOLA! RUBRICA DI CUCINA E DINTORNI A CURA DI ALBERTA MAFFI Ci stiamo avvicinando all’estate e, con i cambi di stagione, si ha voglia di cambiare un po’ le nostre abitudini quotidiane. Anche in cucina si sente aria di cambiamento: i cibi diventano più freschi e meno calorici. Il classico pasto con primo, secondo, e chissà cos’altro lascia il posto a piatti unici, più leggeri e più in linea con le temperature calde dell’estate.
BRUSCHETTA ESTIVA Ingredienti per 4 persone 4 fette di pane rustico tostato 150 g di feta 100 g di formaggio fresco da spalmare 75 g di pinoli + un po’ per decorare 1 mazzetti di menta 1 cucchiaio di panna acida pepe Tempo di realizzazione 10 min Tempo di cottura 2 min
Vi propongo un paio di ricette per preparare delle bruschette estive, fresche ed ideali per un pasto leggero. Il libro da cui ho preso spunto è “Tutti pazzi per... LE BRUSCHETTE” della casa editrice Il Castello ed appartiene alla collana “Tutti pazzi per...”, una collana di ricette semplici e veloci da preparare per tutti i gusti. Come sempre, buon appetito!
“Tutti pazzi per...” è una simpatica collana di ricette che comprende: LE CREME
di menta, ma tenetene da parte q u a l c u n a p e r l a d e c o r a z i o n e. Schiacciate la feta con una forchetta, aggiungete il formaggio fresco, i pinoli e la menta. Pepate e mescolate. Ammorbidite il composto con un po’ di panna acida e pepate ancora. Spalmate generosamente le fette di pane tostato. Tagliate le foglie di menta rimaste, cospargete le tartine di pinoli e decorate con la menta.
LE PIADINE IL TIRAMISU’ I TORTINI DOLCI I TORTINI SALATI
Tostate i pinoli, passandoli in forno 5-6 min. a 180°, tritate le foglie
BRUSCHETTA P.R.P ovvero pancetta, rucola, pomodoro Ingredienti per 4 persone 4 fette di pane rustico tostato 20 fette di pancetta molto sottili 100 g di pomodori secchi sott’olio 4 ciuffetti di rucola 30 g di parmigiano in scaglie 1 vasetto di pesto 4 cucchiai di aceto balsamico 4 cucchiai di olio d’oliva sale e pepe Tempo di realizzazione 10 min
Spalmate di pesto le fette di pane tostato. Avvolgete 5 ciuffetti di rucola nelle fette di pancetta formando un cornetto. Infilateci un pomodoro secco e 1 scaglia di parmigiano. Adagiate 5 cornetti su ogni fetta di pane. Salate, pepate e condite con un filo d’olio d’oliva e di aceto balsamico. Ricoprite con una decorazione di pomodoro, parmigiano e rucola.
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Prossimamente in libreria:
Indovina la citazione:
Sabato 11 giugno, alle ore 17,30, presentiamo il libro “Lezioni di tenebra” della scrittrice Helena Janeczek. Il libro, definito da Roberto Saviano “una battaglia con la memoria” e da Erri De Luca come “il raro caso di chi risale alla storia dei genitori anche contro il loro silenzio”, è il racconto anche biografico di un rapporto con una madre sopravvissuta ad Auschwitz.
Chi vuole partecipare, può inviare una mail oppure passare in libreria e lasciare la risposta. Il primo lettore che ci invierà o porterà la risposta giusta vincerà un buono da spendere nella nostra libreria.
Sabato 18 giugno, alle ore 17,30, Maria Pia Pagani, docente all’università di Pavia di Letteratura Teatrale, ci parlerà del Teatro Vittorio Emanuele II di Mortara, nell’ambito della presentazione del volume sul teatro stesso edito da Italia Nostra. Da venerdì 27 maggio, ricominciano i “Tri pas in Piasä”, la notte bianca di Mortara. Per 5 mesi, fino a settembre, ogni ultimo venerdì del mese saremo aperte fino a mezzanotte. Vi aspettiamo!
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LETTERARIA Maggio - Giungo 2011
Anno 1 - Numero 3
A CURA DI:
Laura Fedigatti Alberta Maffi Francesca Protti HA COLLABORATO PER QUESTO NUMERO
Adriano Arlenghi de “Il villaggio di Esteban”