BASILICATË

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BASILICATË

Una celebrazione della cultura Lucana nel mondo

A celebration of Lucanian culture in the world

A cura di / Edited by Fabio Ciaravella

Mimì Coviello

ISBN 978-88-6242-998-6

A cura di / A cargo de Fabio Ciaravella, Mimì Coviello

Progetto editoriale / Proyecto editorial Fabio Ciaravella

Consulenza su accessibilità / Asesoría sobre accesibilidad Cristina Amenta

Progetto grafico / Proyecto gráfico

Ego55 Design Studio

Crediti fotografici (dove non specificato altrimenti) / Créditos fotográficos (donde no se especifique lo contrario)

Argentina: Untref media

Uruguay: Federico Valdes e Sebastián Suárez Manzi

Stati Uniti: Gli autori dei testi / Autores de textos

Traduzioni (dove non specificato altrimenti) / Translations (donde no se especifique lo contrario)

Italiano: Fabio Ciaravella

Spagnolo: USAL – Escuela de lenguas modernas traductorado científico-literario Università del Salvador, Buenos Aires

Coordinamento di / Coordinación de: Francesca Capelli

Stampa / Imprenta

Priulla Print, Palermo, Italy

È vietata la riproduzione, anche parziale, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico. Nel caso in cui fosse stato commesso qualche errore o omissione riguardo ai copyright delle illustrazioni saremo lieti di correggerlo nella prossima ristampa / Queda prohibida la reproducción, incluso parcial, por cualquier medio, incluida la fotocopia, incluso para uso interno o educativo. Si se ha cometido algún error u omisión con respecto a los derechos de autor de las ilustraciones, estaremos encantados de corregirlo en la próxima reimpresión

Prima edizione Ottobre 2024 / Primera edición Octubre 2024

LetteraVentidue Edizioni Srl

Via Luigi Spagna, 50P 96100 Siracusa, Italy

www.letteraventidue.com

A cura di / A cargo de Fabio Ciaravella e Mimì Coviello

Una celebrazione della cultura Lucana nel mondo

Una celebración de la cultura Lucana en el mundo

BASILICATË: intro

16 Associazioni dei lucani nel mondo: gli ambasciatori di una storia dei tanti

Asociaciones de lucanos en el mundo: los embajadores de una historia de muchos

Roberto Placido

Federazione delle Associazioni e dei Circoli Lucani in Piemonte

20 Mostre e archivi per raccontare l’emigrazione

Exposiciones y archivos para contar la emigración

Paolo Masini

Presidente MEI – Museo Nazionale dell’ Emigrazione Italiana, Genova

24 Come si fa a partire da qui

Cómo seguimos desde aquí

Anthony Tamburri

Dean, John D. Calandra Italian American Institute

Queens College CUNY

28 Essere lucani: declinazione plurale di una identità culturale in continua evoluzione

Ser lucanos: la declinación plural de una identidad cultural en constante evolución

Mimì Coviello

Centro dei Lucani nel Mondo “Nino Calice”, Regione Basilicata

Inquadrare la cultura lucana nel mondo oggi

Enmarcando la cultura lucana en el mundo actual

36 Breve cronologia dei lucani in U.S.A., Uruguay e Argentina

Una breve cronología de los Lucanos en EE.UU., Uruguay y Argentina

38 Quadro storico dell’emigrazione lucana

Emigración lucana: un marco histórico

Stephen Lean, Suzanne Mannion

Ellis Island Foundation, New York

52 Lucani nel Mondo: l’identità socio-culturale attraverso le geografie

Lucanos en el mundo: identidad socio-cultural a través de las geografías

Fabio Ciaravella

Direttore artistico BASILICATË

Invarianti e tradizioni della cultura lucana migrante

Invariantes y tradiciones de la cultura lucana migrante

68 Ricerca, memoria ed esperienza al Muntref per il museo di domani

Investigación, memoria y experiencia en el Muntref para el museo del futuro

Marcelo C. Huernos

Direttore

MUNTREF – Museo de la Inmigraciòn

UNTREF – Universidad Nacional de Tres de Febrero

Buenos Aires

74 I dialetti lucani e le migrazioni

Los dialectos lucanos y las migraciones

Patrizia del Puente

Università degli Studi della Basilicata, CID – Centro Internazionale di Dialettologia

Potenza

86 Le arti sacre della vita religiosa dei Lucani a New York

Las artes sagradas de la vida religiosa de los lucanos en Nueva York

Joseph Sciorra

John D. Calandra Italian American Institute

Queens College CUNY

98 La Basilicata nel piatto

Basilicata “al plato”

Carmen Petruzzi

Università degli studi di Foggia

112 Casa Mazzolla a Buenos aires: l’ospitalità come progetto nella casa lucana migrante

La Casa Mazzolla en Buenos Aires: la hospitalidad como proyecto en la casa migrante lucana

Eduardo e Liliana B. Elguezabal Mazzolla

Architetti

Università di Buenos Aires / Università di Moròn

162

Costruire un autoritratto collettivo

Construir un autorretrato colectivo

126 MuMi – Muralla Abierta: diario di una migrazione

MuMi – Muralla Abierta: Bitácora de una migración

Luis Bergatta

Direttore, MuMi – Muralla Abierta, Museo de Las Migraciones

Montevideo

142 Svelare i Lucani: Il Patrimonio Nascosto d’America

Develar a los lucanos: el patrimonio escondido de América

Joseph Rinaldi* e Friederick Spero**

*Presidente, Federazione Lucana d’America

**The Craco Society

152 Essere lucani in Uruguay oggi: radici, dialogo culturale e futuro

Ser lucano en uruguay hoy: raíces, diálogo cultural y futuro

Intervista a Martha Lasaponara* e Angelina Coronato**

*Responsabile, Sportello Basilicata Uruguay

**Presidente, Federazione Lucana dell’Uruguay

158 Le associazioni lucane in argentina: custodi di una storia italiana per il futuro

Las asociaciones lucanas en Argentina: guardianes de una Historia Italiana

Maria Eugenia Serrano* e Alejandro Tosi**

*Presidente, Comites Lomas de Zamora

**Presidente, F.A.B.A. – Federación de Asociaciones de Basilicata en Argentina

Raccontare BASILICATË: le mostre

Contando BASILICATË: las exposiciónes

164 Una scatola da trasloco come metafora delle migrazioni

Una Caja de mudanza como metáfora de las migraciones

Cristina Amenta

Architetto del progetto museografico di BASILICATË

178

Conclusioni

Conclusiones

182 Un valore indubbiamente superiore alla somma

Un Valor Mucho Mayor Que la Suma

Nancy Porsia

Associazioni dei Lucani nel mondo: gli ambasciatori di una storia dei tanti

Roberto Placido

Federazione delle Associazioni e dei Circoli Lucani in Piemonte

Per molti fu il primo viaggio in assoluto. La prima volta, in cui lasciavano il paese di origine. Con l’unico mezzo, la mitica “littorina”, che ti portava fino a Foggia e da lì, sempre in treno, con destinazione Torino, Milano e tante altre città e paesi dei vari hinterland urbani del Nord Italia. Il riferimento: un parente, un paesano, con una rete solidaristica spontanea ed efficiente. Già durante il viaggio, un’intera notte in vagoni stracolmi di persone e bagagli. Un’umanità varia, unita dalla speranza di un futuro migliore. Lo stesso viaggio, prima di noi, fu fatto dai nostri genitori verso Germania, Belgio, Svizzera e Francia; le rimesse in denaro e carbone (un tot di chili a lavoratore) contribuirono, sulla pelle e sui sacrifici delle persone, a risollevare il Paese dopo la sciagurata e tragica avventura bellica della Seconda Guerra Mondiale. Prima ancora erano stati i nonni e bisnonni, che, invece del treno, si erano imbarcati sul “bastimento”, la nave, con destinazione “America”, come veniva chiamata – e cioè gli Stati Uniti, il Venezuela, l’Argentina, l’Uruguay e il Cile, in quel sogno “ammericano”, che tale non fu per molti di loro.

Questo è uno dei motivi per cui il progetto sulla “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico, documentario e iconografico dell’emigrazione lucana” parte dall’America. Per la distanza, i costi e le difficoltà per la stragrande maggioranza fu un viaggio di sola andata. Durava un mese e, per chi andava negli Stati Uniti, si aggiungeva la quarantena sull’isola di Ellis Island: denudati e lavati come le bestie. Un distacco totale, uno sradicamento vero. È comprensibile, quindi, che il legame sentimentale ed affettivo sia rimasto forte anche nelle ultime generazioni, che spesso non parlano nemmeno l’italiano e che capiscono di più il dialetto d’origine dei propri genitori e nonni. Giusta quindi la decisione della Regione Basilicata di far partire dall’America il progetto ed altrettanto corretto che a sostanziarlo sia il coordinamento scientifico del Centro dei Lucani nel mondo “Nino Calice” della Regione Basilicata, con la collaborazione di importanti e naturali partner istituzionali italiani, come il Museo nazionale dell’emigrazione di Genova ed internazionali, come il Museo di Ellis Island e il il John D. Calandra di New York, il Muntref, Museo de l’Inmigracion dell’ Universidad Nacional Tres de Febrero a Buenos Aires e il MuMi – Museo de Las Migraciones dell’Intendencia di Montevideo senza tralasciare e dimenticare il patrocinio al progetto concesso dal Ministero degli Affari Esteri italiano.

Asociaciones de lucanos en el mundo: los embajadores de una historia de muchos

Para muchos era el primer viaje de sus vidas. La primera vez que salían de su pueblo natal. La legendaria littorina fue el único medio de transporte, que los llevaba hasta Foggia y desde allí, siempre en tren, con destino a Turín, Milán y muchas otras ciudades y pueblos que forman parte del conurbano de las grandes ciudades del Norte de Italia. El punto de referencia: un pariente, un paisano, con una red solidaria espontánea y eficiente. Ya en el viaje, toda una noche en vagones repletos de personas y equipaje. Una humanidad variopinta, unida por la esperanza de un futuro mejor. El mismo viaje, antes que nosotros, lo hicieron nuestros padres hacia Alemania, Bélgica, Suiza y Francia; los envíos de dinero y carbón (una cierta cantidad de kilos por trabajador) contribuyeron, en la carne y en los sacrificios de la gente, a levantar el país después de la desdichada y trágica aventura bélica de la Segunda Guerra Mundial. Aún antes, habían sido los abuelos y bisabuelos quienes, en lugar del tren, se habían embarcado en el bastimento, el buque, con destino a “América”, como llamaban a Estados Unidos, Venezuela, Argentina, Uruguay y Chile, en ese sueño americano que para muchos de ellos no fue tal.

Esta es una de las razones por las que el proyecto sobre la “Protección y puesta en valor del patrimonio histórico, documental e iconográfico de la emigración lucana” comienza en el continente americano. Debido a la distancia, los costos y las dificultades, para la gran mayoría fue solo un viaje de ida. Duraba un mes y, para aquellos que iban a Estados Unidos, se sumaba la cuarentena en la isla Ellis: eran desvestidos y lavados como ganado. Una separación definitiva, un verdadero desarraigo. Por tanto, es comprensible que el vínculo emocional y afectivo se haya mantenido fuerte incluso en las últimas generaciones, que a menudo ni siquiera hablan italiano y entienden más el dialecto de origen de sus padres y abuelos. Por lo tanto, la decisión de la Región Basilicata de iniciar el proyecto desde el continente americano es acertada y es igualmente acertado que la coordinación científica del Centro de los Lucanos en el mundo “Nino Calice” de la Región Basilicata lo corrobore, con la colaboración de importantes y naturales socios institucionales italianos –como el Museo Nacional de la Emigración de Génova – e internacionales – como el Museo de Ellis Island y el Museo John D. Calandra de Nueva York, el Muntref (Museo de la Inmigración de la Universidad Nacional Tres de Febrero de Buenos Aires) y el MuMi (Museo de las Migraciones de la Intendencia de Montevideo) –, sin olvidar el patrocinio del proyecto otorgado por el Ministerio de Asuntos Exteriores de Italia.

Breve cronologia dei lucani in U.S.A.,

Uruguay e Argentina

1880

Inizio della grande ondata di emigrazione dal sud Italia alle americhe

Comienzo de la gran ola de emigración desde el sur de Italia hacia las Américas

U.S.A.

1850 – 1870

Emigrazione di San Fele: circa 10.000 lucani arrivano sulle coste americane

Emigración de San Fele: Aproximadamente 10,000 lucanos llegaron a las costas americanas

Argentina

1876-1925: l’emigrazione dalla Basilicata verso l’Argentina è di 91.400 persone, circa il 4,5 % di tutti gli arrivi italiani 1876-1925: La emigración desde Basilicata a Argentina totaliza 91,400 personas, aproximadamente el 4.5% de todas las llegadas italianas

Uruguay

Prima grande ondata di Luncani a Montevideo

Primera gran ola de lucanos en Montevideo

1930

Rallentamento dei flussi migratori dovuto alle leggi del regime fascista

Reducción de los flujos migratorios debido a las leyes del régimen fascista

1890 – 1910

1889 la San Rocco Society di Potenza inizia la celebrazione della sua festa a New York

1889: La Sociedad de San Rocco de Potenza comienza a celebrar su fiesta en Nueva York

1911 I report delle commissioni per l’immigrazione contano circa 45000 emigrati arrivati dalla Basilicata, circa il 10% di tutti gli italiani

1911: Los informes de la comisión de inmigración cuentan aproximadamente 45,000 emigrantes llegados desde Basilicata, alrededor del 10% de todos los italianos

I lucani in Argentina sono il 3,3% di tutti gli immigrati italiani Los lucanos en Argentina constituyen el 3.3% de todos los inmigrantes italianos

1909 nasce la Sociedad Mutual Pescopaganesa a Lanus, Buenos Aires

1909: La Sociedad Mutual Pescopaganesa es fundada en Lanús, Buenos Aires

1908 Le commissioni per immigrazione contano circa 57.000 italiani arrivati in Argentina, Uruguay e Paraguay

1908 La comisión de inmigración cuenta alrededor de 57,000 italianos llegados a Argentina, Uruguay y Paraguay

Arrivano in Uruguay 3.224 lucani: il 13% di tutti gli italiani

3,224 lucanos llegan a Uruguay, comprendiendo el 13% de todos los italianos

Una breve cronología de los Lucanos en EE.UU., Uruguay y Argentina

1970

L’emigrazione italiana cambia. I flussi maggiori si dirigono verso l’Europa o le regioni del Settentrione La emigración italiana cambia de rumbo. Los principales flujos se dirigen hacia Europa o regiones del norte

1940 – 1960

1932 I frati gesuiti di Denver affidano all’Associazione Potenza Lodge – Società Nativi della Basilicata i festeggiamenti di San Rocco

1932: Los frailes jesuitas de Denver confían a la Asociación Potenza Lodge - Nativos de Basilicata la celebración de San Rocco

Tra il 1947 ed il 1951 arrivano 300.000 italiani: è il canto del cigno dell’emigrazione italiana in Argentina Entre 1947 y 1951, llegan 300,000 italianos: marca el canto del cisne de la emigración italiana a Argentina

1960 L’Associazione Satrianesi San Rocco, fonda la Chiesa di San Rocco, nella campagna del Dipartimento di Canelones per celebrare l’annuale festa del Santo

1960 La Asociación Satrianesi San Rocco funda la Iglesia de San Rocco en la campiña del Departamento de Canelones para celebrar la fiesta anual del Santo

2022

Tra il 2001 ed il 2022 hanno lasciato l’Italia circa 2,1 milioni di persone. Circa 71.000 persone all’anno si trasferiscono altrove Entre 2001 y 2022, aproximadamente 2.1 millones de personas han dejado Italia. Alrededor de 71,000 personas se reubican anualmente

1980 – 2022

Nel 2022 gli italiani residenti in USA sono 300.000 En 2022, hay 300,000 residentes en los EE.UU.

L’anagrafe degli italiani residenti all’estero conta 9.000 lucani residenti in Argentina e 5000 in Uruguay

El registro de italianos residentes en el extranjero cuenta con 9,000 lucanos residentes en Argentina y 5,000 en Uruguay

2002 Nasce la Federazione Lucana dell’Uruguay, nel 2009 lo Sportello Basilicata Uruguay

2002 Se establece la Federación Lucana del Uruguay, en 2009 el Sportello Basilicata Uruguay

Queste occasioni sociali si svolgevano spesso negli spazi esterni, i quali anche se piccoli riuscivano ad accogliere le fasi della vita della nostra comunità, o nella vita quotidiana i vecchi animali domestici della nostra infanzia come il cane Forastiero (il pastore di Donato Mazzolla) e piante con forti valori simbolici.

Di questi spazi, che conservano solidarietà e affetto (una costante che abbiamo capito solo col tempo) oggi rimane il percorso pedonale sullo sfondo, una vecchia carrareccia, mantenuta con vegetazione laterale; sul retro la vite pergolata della nostra infanzia assieme ad un’araucaria quasi secolare portata da una persona legata alla famiglia e ospitata per molti anni, e un albero di limoni inglobato nel giardino antistante, luogo di particolare attenzione da Donato.

Stato attuale e validità della casa Oggi la casa rimane viva e in essa riaffiora lo spirito originario.

Lo spazio ha subito trasformazioni e adattamenti, in particolare miglioramenti sanitari (nel corpo principale è stato aggiunto un bagno, quello dell’epoca era sul retro). Sono stati realizzati un paio di collegamenti interni (nel modello originale, tutte le comunicazioni tra le stanze passavano attraverso la il portico esterno) e poco altro, se non la logica manutenzione degli impianti e della verniciatura.

Sono state eliminate le tende che regolavano l’ombra estiva della galleria, sopra un muretto che esiste e che è uno dei tratti distintivi di questa casa: una vera risorsa bioclimatica incorporata dal migrante, oggi purtroppo caduta in disuso a causa dell’esistenza di una costruzione vicina che evita il pieno sole estivo. Una risorsa riscontrabile anche nella costruzione sopraelevata rispetto al terreno originario, che determina una camera d’aria sotto i pavimenti in legno.

Lo spirito d’ospitalità della casa perdura nonostante i cambiamenti: la casa è stata recentemente abitata da un gruppo di artisti e intellettuali che hanno riconosciuto la ricchezza del suo ambiente, decorato un muro con un dipinto mágico, un animé, e lasciato altre tracce. Tra loro un pilota d’aereo, approfondendo la storia degli ospiti della casa, ha voluto portare nel patio la struttura di un aliante che sarebbe appartenuto a Siro Alberto Comi, pioniere dell’aviazione in Argentina: anch’esso ospitato tra queste mura.

César Carli añadía:

“La casa, compañera fiel de las vicisitudes de la vida de los seres humanos, va envejeciendo, pero silenciosamente, y un día como ellos también se irá para siempre”.

Pero es una fortuna seguir siendo su dueño, evocando alegrías y penas y mirando hacia el futuro con algunos planes de cambio respetuosos para un nuevo habitante.

¿Por qué no?

Una scena di vita domestica davanti al portico/ballatoio, 1948. Una escena de vida doméstica frente al pórtico/galería, 1948.

La festa di matrimonio di alcuni componenti della famiglia Mazzola, che si svolgeva nello stretto spazio esterno davanti al ballatoio/portico, 1950. La fiesta de bodas de algunos miembros de la familia Mazzolla, que se llevaba a cabo en el estrecho espacio exterior frente a la galería/entrada, 1950.

Dopotutto, quelle ricette testimoniano le tradizioni lucane che le Nonnë tramandavano dai primi del ‘900 con amore e passione alle sei o più generazioni cresciute in America. Un esito che dimostra come, nonostante siano molto lontani dalla Basilicata, le generazioni americane continuano a mantenere la Lucania nel cuore e nella mente.

Purtroppo non è lo stesso né per la lingua italiana né per i dialetti lucani.

Durante i 140 o più anni trascorsi in America, la maggior parte dei discendenti degli immigrati italiani hanno perso la lingua e i dialetti nativi a causa del processo di assimilazione. Ascoltando una poesia di Rocco Scotellaro letta da varie generazioni, possiamo sentire la triste perdita della lingua poiché l’America ha “corrotto” questo aspetto della cultura. Senza l’uso quotidiano della lingua italiana o del dialetto locale, i discendenti degli immigrati usano l’inglese come lingua, occasionalmente cosparso di alcune parole o espressioni italiane che sono rimaste instillate nella loro memoria. La perdita della lingua madre degli immigrati cambia la comprensione della cultura. Per i lucani in America questa è stata una perdita ancora maggiore perché molti dialetti tipici della regione non sono più presenti.

Le celebrazioni di San Vincenzo martire di Craco a New York, 1930. Las celebraciones San Vincenzo martire di Craco en Nueva York, 1930.

Obligados a vivir en departamentos populares sin acceso a la tierra o sin espacio, se prestaron como nueva mano de obra no agraria y trabajaron duro para progresar.

A medida que se afianzaron en Estados Unidos, los inmigrantes se aventuraron fuera de la ciudad, hacia los suburbios, donde el paisaje ofrecía espacios que se parecían a su tierra natal. Tras mudarse a zonas menos urbanizadas, compraron casas con parcelas de tierra que les permitieron poner en práctica las habilidades que aprendieron Basilicata. En estas zonas suburbanas surgieron jardines con todas las frutas y verduras favoritas de los inmigrantes, necesarios para sus típico piatti contadini. Esas casas estaban decoradas con objetos que recordaban sus lugares de origen.

Por más de un siglo y medio, estos elementos decorativos y el mobiliario de las casas familiares se volvieron tan comunes que a menudo no se los considera más una conexión con la región y la cultura. El proyecto BASILICATË sirvió para despertar esa conexión perdida, a partir del pedido de fotografiar las partes del hogar que les recordaban sus orígenes lucanos.

Otro aspecto de la cultura lucana que fue inculcada a sus descendientes en América es la hospitalidad. Cualquier descendiente lucano en América, sin importar cuántas generaciones lo distancian de Basilicata, todavía pone en práctica la calidez de la bienvenida. Ya sea en la propia casa o simplemente al encontrarse en la calle, siempre hay un abrazo y un compartir familiar único.

Con el mismo entusiasmo, abrazamos y apoyamos las iniciativas BASILICATË, reconociéndolas como un despertar para promover la comprensión y apreciación de Basilicata y su gente dentro de la cultura americana.

La festa di San Rocco a New York, ieri e oggi. La fiesta de San Rocco en Nueva York, ayer y hoy.

Raccontare BASILICATË: le mostre

Contando BASILICATË: las exposiciónes

Il Crusco Olimpico a Buenos Aires, l’oggetto opera di Giuseppe Casillo ed EGO55 gioca sul rimando alla fiamma olimpica, ed è stato acceso in tutte le sedi delle mostre nelle cerimonie di apertura.

El Crusco Olímpico en Buenos Aires, el objeto creado por Giuseppe Casillo y EGO55 juega con la referencia a la llama olímpica y fue encendido en todas las sedes de las exposiciones durante las ceremonias de apertura.

Vista generale: sezione “Riti” e “Cultura gastronomica”. Vista general: secciones “Rituales” y “Cultura Gastronómica”.

John D. Calandra Italian American Institute

New York City, U.S.A.

Curatela Curator Fabio Ciaravella

Progetto Museografico Proyecto museogràfico Cristina Amenta

Assistente di progetto Asistente de Proyecto Clotilde Guinoiseau

Grafiche Proyecto gráfico Ego55 Design Studio

Coordinamento della produzione espositiva Coordinación de la producción expositiva Architecture of Shame

Allestimento Montaje de la exposiciòn Architecture of Shame, Vito Faggiano, Rosaria Musco, Carmine Pizzirusso, Rocco Sabia

Scatole Cajas 218

Autori in mostra Artistas

Vania Cauzillo, Alfredo Chiarappa, Federico Consiglieri, Santiago Camarda (UNTREF Media), Sebastian Suarez Manzi, Federico Valdes, Drew Collins, Jhonssy Moreno

Montaggio audio Montaje de audio Mario Spada, Dario Gallo

La sezione della cultura abitativa. Una parte delle immagini raccolte nelle case della comunità lucana è stata esposta in cornici creando un rimando alla rappresentazione dei ricordi nelle case analizzate.

La sección de cultura de la vivienda. Algunas de las imágenes recopiladas de las casas de la comunidad lucana se expusieron en marcos, creando un referente a la representación de los recuerdos en las casas analizadas.

La sezione della lingua a New York installata nello spazio d’ingresso del Calandra Institute appoggiandosi a device già presenti ne sostituisce temporaneamente i contenuti.

La sección del idioma en Nueva York, instalada en el espacio de entrada del Calandra Institute, sustituyó temporalmente los contenidos existentes utilizando dispositivos ya presentes.

MUNTREF. Museo de la Inmigración

Buenos

Aires, Argentina

elascale ancoraMalecasesono,haivoglia!, zeppedigenteedilumi,Natale,esemprealpaesefannoCapodannoeCarnevale. pensoEdio,chepuremenesonoandato aloroesononominato: cancelliamiciecompagni,vicinielontani, eamoreavevosalutato, Madituttiquantivoim'eroscordato. ilpaesecontinualasuastoria per"sottoilcielostellatoafogliaafoglia" chipartesevuolritornare.

Curatela Curator

Fabio Ciaravella

Progetto Museografico Proyecto museogràfico

Cristina Amenta

Assistente di progetto Asistente de Proyecto

Clotilde Guinoiseau

Grafiche Proyecto gráfico

Ego55 Design Studio

Coordinamento della produzione espositiva Coordinación de la producción expositiva

Betina Carbonari

Allestimento Montaje de la exposiciòn

Violeta Bohmer, Camila Carella, Julieta Rosell

Installazione audio e video

Instalación de audio y video

Blas Lamagni

Scatole Cajas 103

Autori in mostra Artistas Vania Cauzillo, Alfredo Chiarappa, Federico Consiglieri, Santiago Camarda (UNTREF Media), Sebastian Suarez Manzi, Federico Valdes, Drew Collins, Jhonssy Moreno

Montaggio audio Montaje de Audio Mario Spada, Dario Gallo

Vista d’ingresso della mostra. Vista de entrada de la exposición.

In primo piano la sezione della cucina, sullo sfondo una selezione di fotografie che descrivono la cultura abitativa. En primer plano, la sección de la cocina; en el fondo, una selección de fotografías que describen la cultura de la vivienda.

La sala dei riti nella giornata di inaugurazione. La sala de los rituales en el día de la inauguración.

Curatela Curator

Fabio Ciaravella

Progetto Museografico Proyecto museogràfico

Cristina Amenta

Assistente di progetto Asistente de Proyecto

Clotilde Guinoiseau

Grafiche Proyecto gráfico

Ego55 Design Studio

MuMI – Muralla abierta. Museo de las migraciones Montevideo, Uruguay

Coordinamento della produzione espositiva Coordinación de la producción expositiva

Sebastian Suarez

Allestimento Montaje de la exposiciòn

Dario Invernizzi, Alexis Magnone

Scatole Cajas 446

Autori in mostra Artistas

Vania Cauzillo, Alfredo Chiarappa, Federico Consiglieri, Santiago Camarda (UNTREF Media), Sebastian Suarez Manzi, Federico Valdes, Drew Collins, Jhonssy Moreno, Giulio Piscitelli

Montaggio audio Montaje de Audio

Mario Spada, Dario Gallo

La sala della cultura abitativa al piano seminterrato del museo nella giornata di inaugurazione. La sala de la cultura de la vivienda en el sótano del museo durante el día de la inauguración.

Vista generale del progetto. Vista general del proyecto.

BASILICATË è un ritratto a colori della cultura lucana contemporanea all'estero, composto da artisti, studiosi e dalle comunità di emigrati che riconoscono nella Basilicata le proprie origini. Ricerche, dialoghi, azioni e mostre raccontano le BASILICATË prodotte dal dialogo tra emigrazione lucana e culture locali di Stati Uniti d'America, Argentina e Uruguay. In questo libro l'emigrazione viene presentata nel suo volto dinamico: enzima che rende viva un'eredità culturale e la trasforma costruendo nuove e più forti identità per il futuro.

BASILICATË is a vivid portrait of contemporary Lucanian culture abroad, shaped by artists, scholars, and emigrant communities who trace their origins back to Basilicata. Through research, dialogue, actions, and exhibitions, it tells the story of the BASILICATË born from the exchange between Lucanian emigration and the local cultures of the United States, Argentina, and Uruguay. This book presents emigration in its dynamic form: as a catalyst that keeps cultural heritage alive and transforms it, building new and stronger identities for the future.

ISBN 978-88-6242-969-6 € 25 www.letteraventidue.com

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