Indice
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Rem Koolhaas Introduzione
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Cedric Price Il sandwich invisibile Price cuts
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Arata Isozaki Annullare l’architettura nel sistema
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Hans Ulrich Obrist Intervista con Cedric Price Parte Prima: CittĂ Parte seconda: Musei Parte terza: Cibernetica Parte quarta: Barcelona
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Cedric Price 73 Snacks
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Patrick Keiller Londra-Rochester-Londra
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Siti di produzione e consumo di Re:CP
Introduzione
Rem Koolhaas
Pagina accanto: South Bank Centre, Londra, 1984. Proposta che prevede una tettoia formata da un sistema di palloni la cui altezza poteva variare a seconda delle esposizioni temporanee organizzate al di sotto di esso. Price ha definito il sito ‘l’ultimo polmone di Londra’ sul quale andavano evitate ulteriori edificazioni permanenti.
Nessuno ha cambiato l’architettura di più e con meno mezzi di Cedric Price che, utilizzando epigrammi lapidari, disegni scheletrici e un genio polemico capace di mobilitare il reale contro le pretese di una professione ancora sorprendentemente megalomane, ha modificato il terreno dell’architettura. Come una sorta di puritano Oscar Wilde, negli anni ’60 Price utilizzava il ridicolo e lo humour con effetti devastanti per smantellare una dopo l’altra le ambizioni più sacre di una professione incontestata. Gli Smithson, Venturi/Scott Brown e Price, tutti radicati a Londra negli anni ’50, erano accomunati da un’audace attrazione per l’ordinario. Per tutti la realtà della città diventava un’Utopia surrogata: la loro incapacità speculativa consentiva un’attenzione microscopica, e per l’architettura rivoluzionaria, al reale, al rozzo e al brutto. I Venturi speravano di scoprire nel linguaggio vernacolare commerciale un’energia che potesse rianimare l’architettura. Price voleva ridimensionare l’architettura al punto da renderla indistinguibile dall’ordinario. La sua critica era tanto più devastante perché costruita, nel profondo, su sensibilità condivise – un nucleo liquido di socialismo – al quale era consentito di apparire solo in forma ‘dandificata’: ironia, sarcasmo, caparbietà, pragmatismo intransigente che talvolta rasentava il filisteo. 7
l’arte della memoria ANDREW FOX
Price Cuts
TEMPIO DI ITSUKUSHIMA – Hiroshima, costruito nel 1168
PROGRESSIONE / PROCESSIONE
La chiesa di Shobdon nell’Hertfordshire, l’unica chiesa rococò inglese, ha colpito a tal punto un gruppo di uomini d’affari giapponesi nel corso di una recente visita che questi hanno deciso di costruirne una uguale a Tokyo. Si è pensato che lo stile settecentesco, con le forme delicatamente curve e le figure eleganti, si adattasse a una cappella per matrimoni. The Independent 11.2.99
Pubblicità di piani sopraelevati, edificio Lloyd’s
PROGRESSO / SCALE MOBILI
SEQUENZA / SCALE
CERIMONIA / GRADINI
(L’arte della memoria fornisce uno SCHEMA per il presente e FONDA il futuro) JUSTIN KERNOGHAN
MOMENTI DELL’ESSERE NEL TEMPO Consentendo SCAMBI CASUALI, l’arte della memoria consente anche la SPECULAZIONE necessaria ad adattarne la posizione
Il leader unionista dell’Ulster, David Trimble (a destra), e il leader dello Sinn Fein, Gerry Adams, a Stormont ieri The Independent 16.2.99 Disegni che illustrano i principi dell’arte della memoria. Da Agostino del Riccio, Arte della memoria locale, 1595, Biblioteca Nazionale, Firenze
PERSONE
pochi architetti avrebbero mai immaginato che questi fatti potessero accadere … tanto meno li avrebbero ammessi Eccezioni: - Sir John Vanbrugh, Charles Dickens, John Ruskin (non William Morris), Colin Rowe
senza commento
Price Cuts
In alto: azione dell’IRA nella City di Londra. In alto a destra: ricostruzione della City. A sinistra: “Dietro l’attività frenetica del più grande cantiere d’Europa, Potsdamerplatz a Berlino, si nasconde un’economia stagnante e non in grado di creare posti di lavoro, con un governo che non dispone di molti strumenti per stimolare la domanda”. -Independent
Il crollo di una gru alta 35 metri crea danni stimati in circa un milione di sterline a St James Garlickhythe, una chiesa di Wren nella City di Londra.
A sinistra: Annuncio delle notizie [Titolo del giornale EP News: Il Parlamento Europeo approva con un voto quasi unanime la campagna per il Kosovo] In alto: Il Black Building a Belgrado, sede del Partito Socialista al potere del Presidente Milosevic, colpito dai bombardamenti NATO. Foto: Independent A sinistra: l’ex residenza di Tito – obiettivo in quanto centro di controllo o la Nato sperava di uccidere Milosevic? Foto: Independent A destra: “Edifici esistenti in nuovi ruoli: il cimelio sociale archeologico sepolto e involucro riconoscibile – preparato per nuovi utilizzi” – C Price
Annullare l’architettura nel sistema
Arata Isozaki
‘Se oggi scrivere di utopie è un segno di desolazione spirituale, progettarle deve essere un atto criminale.” CP. 1972
Questo scritto è stato pubblicato per la prima volta nel 1975 all’interno di un libro di Arata Isozaki dal titolo “Kenchiku no Kaitai” (‘Smantellare l’architettura’). È riprodotto qui in italiano per la prima volta.
Se l’immagine classica dell’architetto è una persona che progetta edifici grandi e audaci, Cedric Price deve apparire come l’esatto contrario. Non che ‘si rifiuti di costruire’ per spavalderia o per posa. Né è in alcun modo un architetto poco dotato. Come dimostrano il Fun Palace o la Thinkbelt – progetti che pongono l’architettura in una prospettiva interamente nuova nell’ambito di contesti urbani più ampi – i suoi grandi poteri di immaginazione sono al di là dell’ordinario. Nel progetto realizzato per la Voliera dello Zoo di Londra, il trattamento sensibile della struttura, o viceversa il layout unico che avvolge i visitatori, illustrano appieno il genio formativo di Price. Nonostante ciò, egli si addentra sempre più in un terreno non architettonico, deviando in ogni direzione. Apparentemente intende avanzare coscienziosamente come architetto il cui lavoro è proporre soluzioni per la creazione sensibile di nuove condizioni nell’ambiente abitativo umano, avendo scelto come principale oggetto di indagine il cronico ristagno economico della società inglese. Il suo obiettivo primario è provocare e sfidare mediante l’iniezione di idee sistematizzate che si distanziano in modo netto dalle nozioni esistenti: anche se il suo metodo per realizzare tale scopo non richiede necessariamente costruzioni utopiche o monumentali, ma propone piuttosto ricombinazioni leggere dei componenti disponibili. 25
Il Fun Palace ARRIVATE E RIPARTITE in treno, bus monorotaia, hovercraft, auto, metrò o a piedi in qualunque momento VOI desideriate – o date semplicemente un’occhiata passando. Gli schermi informativi vi mostreranno ciò che sta accadendo. Non occorre cercare un ingresso – potete entrare a piedi da qualunque punto. Niente porte, atri d’ingresso, code o custodi: sta a voi decidere come usarlo. Guardatevi intorno – prendete un ascensore, una scala mobile per andare ovunque o verso qualunque cosa appaia interessante. 30
SCEGLIETE cosa volete fare – o guardate qualcun altro mentre lo fa. Imparate a maneggiare utensili, vernici, bambini, macchine, o ascoltate semplicemente la vostra canzone preferita. Ballate, parlate o fatevi sollevare in alto per vedere come gli altri fanno funzionare le cose. Sedetevi con un drink in mano a guardare lo spazio e sintonizzatevi su ciò che accade da qualche altra parte in città. Cercate di scatenare un putiferio o cominciate un quadro – o semplicemente stendetevi a terra a guardare il cielo.
CHE ORE SONO? Qualunque ora del giorno o della notte, inverno o estate – in realtà non importa. Se piove, quel tetto fermerà la pioggia ma non la luce. La nuvola artificiale vi terrà al fresco o disegnerà arcobaleni per voi. I vostri piedi saranno al caldo mentre guardate le stelle – l’atmosfera tersa mentre vi unite al coro. Perché non gustare il vostro piatto preferito lassù dove potrete ammirare il temporale?
PERCHÉ TUTTO QUESTO? “Se c’è una nazione che sarà perduta o salvata dal carattere delle sue grandi città, quella nazione è la nostra.” Robert Vaughn 1843. Stiamo costruendo un giocattolo a breve scadenza nel quale tutti noi possiamo realizzare le possibilità e i piaceri che un ambiente urbano del ventesimo secolo ci deve. Deve durare non più a lungo di quanto ci occorra. 31
LE CITTÀ HANNO UN FUTURO CHE DIPENDE DALLA CRESCITA E DAL CAMBIAMENTO, OLTRE CHE DALLA QUALITÀ DELLA LORO OCCUPAZIONE
NEW YORK È LA CITTÀ CHE PIÙ DI OGNI ALTRA PUÒ COGLIERE L’OPPORTUNITÀ DI STABILIRE UNA NUOVA QUALITÀ PER IL 21ESIMO SECOLO, QUALITÀ CHE NEW YORK HA DEVE ESSERE UNA NATURA CONDIVISA PARTICOLARE, DA TUTTI I CHE È CITTADINI E “ORGOGLIO DEL OFFERTA AI NUOVO” VISITATORI
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TALE QUALITÀ DEVE ESSERE RICONOSCIUTA COME BENEFICA PER TUTTI L’UNICO NON AMMETTE CONFRONTI NEW YORK È ABBASTANZA FORTE E GENEROSA DA REALIZZARE CIÒ
LA QUALITÀ È UN MIGLIORAMENTO COMPLESSIVO E CONTINUO DELLA SALUTE DEI CITTADINI SI RICHIEDE IL BENESSERE MENTALE, FISICO E SENSORIALE
TALE QUALITÀ POTREBBE COSTITUIRE LA DEFINIZIONE FUTURA DI CITTÀ DEL 21ESIMO SECOLO
LA TEMPESTIVITÀ È ESSENZIALE – L’OPPORTUNITÀ È UNICA E SI VERIFICHERÀ UNA VOLTA SOLTANTO
IL SITO SI STABILIRÀ SCELTO PER IL UNA STRATEGIA CONCORSO CCA PER LE CITTÀ È IDEALE PER QUESTO TEST CRUCIALE, OPERATIVO, VIVENTE
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ARCHITETTURA COMMESTIBILE
02
Abbastanza buona da mangiare!
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CP. 1984
DOLCE NEGOZIO A PARIGI
03
Puro dolciume
93
CP. 1981
10
LE CITTÀ DEL FUTURO Uno studio sull’invecchiamento che collega scale mobili, lastre e finestre georgiane.
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103
Londra-Rochester-Londra
Patrick Keiller
Nel dicembre 1864 Charles Dickes ricevette un regalo di Natale dall’attore Charles Fechter – una casa estiva prefabbricata a due piani sotto forma di chalet svizzero. Fu consegnata dalla Svizzera in 94 pezzi confezionati in 58 scatole e montata in una zona ricoperta di arbusti a Gad’s Hill Place, la casa vicino a Rochester nel Kent nella quale lo scrittore visse dal 1856 fino alla morte nel 1870. La strada carrozzabile principale da Londra a Dover passava attraverso la proprietà di Dickens che, per raggiungere la zona di arbusti, fece costruire un tunnel sotto la strada. La stanza superiore dello chalet divenne lo studio dove Dickens scrisse alcune parti dell’opera incompleta Mystery of Edwin Drood, alla quale lavorava nello chalet il giorno prima di morire. Sulle pareti, negli spazi tra le finestre, Dickens posizionò cinque grandi specchi che, disse: ‘riflettono e rifrangono, in tutti i modi possibili, le foglie che palpitano davanti alle finestre, e i vasti campi di mais ondeggiante, e il fiume punteggiato di vele. La mia stanza è in alto, tra i rami degli alberi’. Sapendo che Cedric Price era apparso in un film che avevo girato sulle case e che possiede una copia di un altro mio film, l’editore di questo libro, Nick Barley, suggerisce l’idea di fare una gita insieme. Mi dice che Cedric ama molto Dickens. Io suggerisco l’estuario del Tamigi, che da sempre associo a 173