Bollettino Legno 114/2015 Costruzioni in legno in Ticino Locanda ‹Fior di Campo›, Campo Vallemaggia | Ristrutturazione e risanamento di un rustico a Bidesco, Bodio | La casa sospesa, Pregassona | Villa a Lugano-Besso | Spazio per abitare, Bellinzona | Residenza Sirio, Lugano | Residenza Pegaso, Pregassona | ‹temporary living›, Mendrisio | Scuola d'infanzia ‹Girasole›, Carona | Ristrutturazione Stabile ex-Tobler, Lugano | Ponte cicolpedonale sul Brenno, Dongio | Tribuna ‹Siberia›, Ascona
La Residenza Sirio esprime e concretizza l’intenzione di proporre la costruzione in legno in un tipico quartiere residenziale di Lugano, quale alternativa all’impiego di altri materiali, grazie alle sue prerogative in relazione all’impatto ambientale, all’impiego di risorse rinnovabili, e al bilancio di CO2 più favorevole. Architettura: Ecoedil SA, Arch. Maurizio Marzi, Lugano
Il Ticino si presenta al resto della Svizzera Circa 9 anni dopo la pubblicazione del Bollettino Legno 81/2006 dal titolo ‹Canton Ticino›, esce un ulteriore numero dedicato alla costruzione in legno al Sud delle Alpi. L’occasione per questo numero è la giornata di studio organizzata da S-WIN in collaborazione con federlegno.ch il 22 maggio 2015, dal titolo ‹La costruzione in legno moderna: soluzione interessante per un’architettura di qualità e strutture portanti esigenti›. S-WIN è lo ‹Swiss Wood Innovation Network›, nato dalla fusione dell’associazione per la ricerca sul legno (la ‹Schweizerische Arbetisgemeinschaft für Holzforschung-SAH›, nota soprattutto per i suoi corsi di formazione annuali a Weinfelden) e la ‹Rete nazionale legno›, che si era distinta in particolar modo per il proficuo scambio di informazioni fra le industrie medio-piccole del ramo e gli istituti di ricerca. Conformemente agli statuti, S-WIN ha come obiettivo il rafforzamento del settore industriale forestale e del legno, composto prevalentemente da piccole e medie imprese, sostenendolo con attività e prestazioni negli ambiti della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, come pure nella trasmissione e divulgazione di prodotti, tecnologie e know-how innovativi e concorrenziali. Dopo la 46esima edizione dei corsi di formazione a Weinfelden nell’ottobre del 2014, per la seconda volta si svolge una giornata di studio in Canton Ticino e in lingua italiana. L’edizione del 2006 del Bollettino Legno sulla Costruzione in legno al Sud delle Alpi è stata pubblicata non solo in lingua francese e tedesca – come d’abitudine – ma anche ed eccezionalmente in lingua italiana. Allo stesso modo anche questa edizione è pubblicata in 3 lingue, quale gesto di un abbraccio simbolico verso sud e oltre il Gottardo, in particolare ai 140 abbonati del Bollettino Legno. Abbiamo inoltre cercato gli oggetti realizzati in Ticino e apparsi in altre edizioni del Bollettino Legno. Nella cartina riprodotta accanto è rappresentato il risultato di questa ricerca. Vi troviamo 7 costruzioni trattate nel Bollettino Legno 81/2006 in forma estesa; inoltre ci sono 12 costruzioni trattate in altre edizioni della rivista e 12 trattate in questo numero. Il messaggio di queste cifre è piuttosto evidente: l’evoluzione positiva della costruzione in legno non è una questione limitata al Nord delle Alpi. La cartina si trova anche online all’indirizzo www.lignum.ch/tools/ holzbulletin_online. La divulgazione delle informazioni al Sud delle Alpi non sarebbe possibile senza l’impegno di federlegno.ch, che quale partner Lignum funge da piattaforma di scambio e di contatto per il settore delle foreste e del legno – e delle rispettive associazioni di categoria – al Sud delle Alpi, permettendo di coordinare le diverse attività e di difendere gli interessi di tutto il settore. A federlegno.ch va quindi il sentito e doveroso ringraziamento per aver sostenuto attivamente la realizzazione di questo Bollettino Legno e la giornata di formazione S-WIN all’Accademia di Mendrisio.
Roland Brunner Comunicazione Tecnica Lignum
Indice degli oggetti della rivista 1
Locanda ‹Fior di Campo›, Campo Vallemaggia
Pagina 2556
2
Ristrutturazione di un rustico a Bidesco, Bodio
Pagina 2562
3
La Casa sospesa, Pregassona
Pagina 2566
4
Villa a Lugano-Besso
Pagina 2570
5
Spazio per abitare, Bellinzona
Pagina 2574
6
Residenza Sirio, Lugano
Pagina 2578
7
Residenza Pegaso, Pregassona
Pagina 2584
8
‹temporary living›, Mendrisio
Pagina 2590
9
Scuola d'infanzia ‹Girasole›, Carona
Pagina 2596
10 Ristrutturazione Stabile ex-Tobler, Lugano
Pagina 2602
11 Ponte cicolpedonale sul Brenno, Dongio
Pagina 2606
12 Tribuna ‹Siberia›, Ascona
Pagina 2610
Oggetti apparsi su altri numeri della rivista 1
Residenza Villa Lugano
107/2013
2
‹Rifugio›, Frasco
100/2011
3
Vecchio ospizio del San Gottardo
98/2011
4
‹Casa Montarina›, Lugano
88/2008
5
Ristrutturazione, Iragna
83/2007
6
Stalla per bestiame, Campo Blenio
82/2007
7
Passerelle, Valle di Muggio *
81/2006
8
Officine per la manutenzione FART, Ponte Brolla *
81/2006
9
Padiglione espositivo per automobili, Cureglia *
81/2006
10 Atelier per portatori di handicap, Origlio *
81/2006
11 Ampliamento della capanna ‹Motterascio Michela› *
81/2006
12 Due case unifamigliari, Aranno *
81/2006
13 Stabile amministrativo e per la ricerca della Hugo Boss, Coldrerio *
81/2006
14 Centro dell'artigianato Blenioart, Dongio
75/2005
15 Atelier Pedro Pedrazzini, Lavertezzo Piano
71/2004
16 Capanna Cristallina, Bedretto
70/2004
17 Casa minima, Gerra Gambarogno
69/2003
18 Casa per il fine settimana, Campo Vallemaggia
60/2001
19 Spazio per la vendita, Bellinzona
29/1992
* Gli oggetti trattati nel Bollettino 81/2006 sono stati pubblicati anche in Italiano, gli altri soltanto in lingua tedesca e francese.
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Satellite Image © CNES / Spot Image / swisstopo, NPOC
11
3 6
16 11 14
2
2 5
1 18
8 15 19
5
12
17
10
12 10 9
4 4 1 7
6 3
9
7
13
8
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Locanda ‹Fior di Campo›, Campo Vallemaggia Nel comune di Campo Vallemaggia, a 1300 m sul livello del mare nell’alta Valmaggia, è stata ristrutturata una locanda, che da ormai diverse decine di anni non era più in servizio. La costruzione è ubicata lungo la strada cantonale che attraversa la frazione di Campo in zona di PR denominata Area di completazione del nucleo. L’edificio originale in muratura massiccia, risalente al 1889, è stato oggetto di diversi interventi e ampliamenti fino al 1943, anno in cui è stato trasformato definitivamente in ristorante con alloggio. Le tappe principali che segnano la storia di questo edificio sono tre. Originariamente lo stabile, in muratura massiccia con copertura in pietra naturale, ospitava unicamente delle camere. Successivamente fu annesso un corpo aggiunto, in parte in pietra e in parte in legno con copertura in lamiera ondulata che ospitava il ristorante e un piccolo negozio. Un’ultima tappa evolutiva si registra con l’aggiunta di un corpo completamente in legno adibito ad abitazione. Proprietari e progettisti hanno condiviso l’idea di salvaguardare il fabbricato originale in pietra, espressione di un linguaggio architettonico semplice e dignitoso, demolendo tutte le altre aggiunte addizionali fatte nel tempo. Al già citato corpo originale in pietra, completamente intonacato anche all’esterno, probabilmente per accrescerne l’ermeticità all’alta quota, si è addizionato un corpo in legno, un parallelepipedo essenzialmente, con copertura piana. Un volume nettamente distinto da quello del vecchio fabbricato, dalla linea sobria ed essenziale e di espressione moderna, realizzando
Situazione
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una contrapposizione classica delle nostre montagne: pietra e legno. Al piano interrato sono situate le vecchie cantine in pietra con soffitto a volta, particolarmente apprezzate per la climatizzazione naturale che offrono. Al livello seminterrato sono pure ubicati i locali di servizio dell’albergo e un wellness. Al piano terreno vi è la zona d’accoglienza dell’albergo, il ristorante, la cucina con relativa dispensa e un’ampia terrazza. Al primo piano sono ubicate le camere con ampie terrazze coperte da cui si gode un magnifico panorama sulle splendide montagne dell’alta Valle di Campo. La scelta del legno per il nuovo corpo aggiunto è stata anche dettata dalla difficoltà di impiantare un cantiere in alta quota, dove la stagione a disposizione per l’intervento è forzatamente corta. È stato impiegato materiale indigeno, costituito da legno massiccio e da legno lamellare per la struttura portante, e legno di larice per il rivestimento delle facciate. All’interno le pareti delle camere sono state rivestite con pannelli di larice, senza alcun trattamento. Tutti i serramenti messi in posa sono in legno di larice, mentre i pavimenti sono in legno di rovere fumé. Esternamente si è proceduto a piccoli interventi di sistemazione e migliorie mediante l’impiego di materiali naturali indigeni come il legno e la pietra.
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Sezione
Piano interrato
1. Piano
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20 m
Piano terreno
2. Piano
3. Piano
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Costruzione della copertura dall’esterno: Substrato 80 mm Impermeabilizzazione Isolamento 160–220 mm Barriera vapore Pannello 3strati 27 mm Travatura 360 mm Costruzione parete esterna dall’interno: Pannello cartongesso 15 mm Listonatura 40 mm/Isolamento OSB 18 mm, nastrata ermetica all’aria Montanti 160 mm/Isolamento Pannello di fibra di legno 60 mm Listonatura 40 mm Tavolato di facciata in larice 21 mm Sezione facciata
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Luogo Case Pedrazzini 1, 6684 Campo Vallemaggia Committente Pedrazzini SA, Campo Vallemaggia Architettura Studio darch. Flavio Moro e Associati, Locarno-Solduno, e Arch. Diego Generelli, Tegna Ingegnere Andreotti & Partners SA, Locarno Costruzione in legno Giacomazzi e Ruffini SA, Avegno (montaggio, facciate), neue Holzbau AG, Lungern (legno lamellare incollato, legno incollato), e Eros Biadici, Cevio (rivestimenti interni, finestre e porte) Materiali Legno lamellare incollato 26 m3, legno incollato 6 m3 Superficie parcella 1887 m2 Volume 3900 m3 Realizzazione Aprile 2013 – Luglio 2014 Fotografo Diego Generelli, Tegna
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Situazione
Ristrutturazione di un rustico a Bidesco, Bodio Il piccolo rustico è situato a Bidesco, frazione dei Monti di Bodio posta a 900 metri di altitudine. Una prima proposta di ristrutturazione, minimalista, prevedeva l’inserimento di un unico elemento di arredo in grado di definire i vari ambienti all’interno del grande spazio del piano terreno. Il progetto realizzato, meno radicale, consiste in un intervento discreto e dai costi contenuti, minimale e rispettoso della struttura esistente. Il rustico originale, leggermente sopraelevato negli anni ’70, non ha subito alcuna modifica esterna. In particoalre si è inuncuiato a ogni modifica estrena. Solo la copertura, di cui si è mantenuta la pendenza, è stata sostituita. Considerata l’impossibilità di realizzare nuove aperture, la posizione di quelle esistenti ha
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determinato l’organizzazione degli spazi interni: al piano terreno la zona d’ingresso con guardaroba, il locale doccia, la cucina e lo spazio a doppia altezza del soggiorno-pranzo, e al piano superiore, sopra gli spazi di servizio, la zona notte. Il piano interrato, destinato a deposito, non ha subito modifiche. Il rivestimento interno in calce della muratura perimetrale, unitamente all’impiego del legno (pannelli 3strati di abete) per le solette, per il tetto e per le pareti interne, conferisce all’ambiente una piacevole sensazione di intimità.
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Piano terreno
Sezione
Primo piano
Soppalco
5 m
Luogo Bidesco, 6743 Bodio Committente Leda e Sandro Leoncini, Morcote Architettura Roberto Briccola, Giubiasco Costruzione in legno Omar Bernasconi, Biasca (carpenteria), e Dilegno, Giornico (falegnameria) Materiali Pannelli 3strati di spessori diversi Costi CPN 2 CHF 0,18 Mio. di cui CPN 214 CHF 60 000.– Superficie dell’edificio 53 m2 Superficie utile SIA 416 65 m2 Volume SIA 416 350 m3 Costi al metro cubo SIA 416 (CPN 2) CHF 510.– Tempo di costruzione Febbraio–Luglio 2008 Fotografo Roberto Briccola, Giubiasco
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La casa sospesa, Pregassona Il lotto, per secoli terreno agricolo, è terrazzato. L’ubicazione delle case unifamiliari adiacenti ha compromesso la qualità originaria del terreno introducendo terrapieni, muri di sostegno e recinti, lasciando spazi interstiziali indefiniti. L’elemento di raccordo con il terreno è il posteggio, il cui zoccolo contiene i locali tecnici. Si accede alla casa tramite un piccolo ponte, che si stacca dalla terra e conduce ad un mondo tutto interno, proiettato verso l’orizzonte. Il progetto crea un mondo a sé stante: tutte le funzioni si svolgono all’interno di un corpo che, staccandosi dal terreno, ne garantisce la continuità. Il prato viene conservato nella sua essenzialità. La posa di un ciliegio vicino al nuovo accesso, un orto sul lato est e un frutteto sul lato ovest costituiscono gli unici interventi esterni. Il giardino abitato entra all’interno della casa. Dentro il volume della casa un paesaggio composto da terrazze interne che rispondono all’andamento del pendio e alla vista forma uno spazio continuo intorno alla grande terrazza. La luce entra attraverso corpi di varie dimensioni incavati nel volume: la grande terrazza, una piccola corte che funge da parete divisoria nella zona notte e un lucernario che corre lungo tutta la zona giorno. La corte presenta un microclima simile a quello di una serra e consente di penetrare l’edificio con piante. Il lucernario lungo il soggiorno svolge anche la funzione di captare il calore, garantendo un basso consumo energetico. Tutto l’edificio è in legno, costruzione, rivestimenti esterni e interni compresi. Una costruzione in legno è vantaggiosa non solo per la leggerezza, per la velocità nella realizzazione e per le caratteristiche ecologiche, ma ha anche per una grande qualità strutturale, che, abbinata alla necessità di staccare il legno dalla terra e dall’umidità, ci ha indotto ad optare per una costruzione sospesa. Situazione
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Luogo Via San Gottardo 16, 6963 Pregassona Committente Eliana Fuchs und Renzo Viganò Architettura Jachen Könz e Ludovica Molo Architetti FAS, Lugano Ingegnere civile Geo Viviani, Lugano Ingegnere elettrico Riva Elettroprogress SA, Ponte Tresa Progetto sanitari Copas e Co SA, Viganello Progetto ventilazione Aircond Service SA, Bioggio Costruzione in legno Xilema der Veragouth SA, Bedano Costi CPN 1–9 CHF 0,85 Mio. Costi CPN 2 CHF 0,81 Mio. Superficie parcella 714 m2 Superficie in pianta 179 m2 Volume SIA 116 1096 m3 Costi per mc SIA 116 (CPN 2) CHF 740.– Realizzazione Gennaio–Giugno 2007 Fotografo Walter Mair, Zurigo
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Pianta piani 0/-1
Pianta piani 0/+1
Sezione longitudinale
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10 m
Sezione Giorno
Sezione Notte
Assonometria delle vetrate
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Villa a Lugano-Besso La condizione particolare che ha accompagnato la progettazione di questa casa è rappresentata dalle esigenze del committente in rapporto con lo spazio fisico a disposizione: da una parte un programma relativamente grande da inserire all’interno di un involucro di legno energeticamente performante e dall’altra un terreno relativamente piccolo, in pendenza, e la presenza di una costruzione preesistente. Il concetto prende forma dall’idea un basamento quadrangolare di cemento armato per l’appoggio di una costruzione di legno, posto al centro del terreno ed emergente da un ‹mare di ghiaia›. Il terreno in pendenza circostante viene ‹allontanato› e contenuto da un perimetro di muri in cemento fortemente inclinati in modo da svincolare l’edificio di legno dalle costrizioni presenti nel lotto. Un muro di cemento ad angolo sull’impronta dell’edificio preesistente ancora il nuovo involucro al sito conformando una corte esterna introversa. La piscina esistente è parzialmente recuperata e trasformata in piscina ‹naturale›. I limiti dello spazio esterno completano il concetto dei muri di contenimento: un alto e fitto perimetro verde, quasi un bosco, dove lo sguardo non deve percepire i limiti reali del lotto. L’edificio in legno presenta al livello inferiore una pianta rettangolare; si libera più in alto da questa forma e proietta dei corpi in aggetto verso lo spazio esterno; uno di questi corpi si trasforma in ponte in modo da collegare la strada situata a monte del terreno. Il ponte conduce dalla strada alla soglia d’ingresso. Superata la soglia, si riesce ad abbracciare con un colpo d’occhio tutti gli spazi principali interni della casa mentre alcune aperture ritagliate nell’involucro in posizioni precise si aprono sui pochi spazi di pregio individuati all’esterno dell’edificio. Dal livello entrata, dove sono inserite le camere, si scende passando da un livello intermedio al piano giorno, aperto sui quattro lati verso il giardino. Dalla soglia d’ingresso si percepisce uno spazio sovrastante particolare: un lucernario allungato su tutto l’edificio in comunicazione con un terzo livello, a formare un ‹tetto giardino› accessibile unicamente dalla camera matrimoniale.
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Piano di situazione
Tutto l’edificio è rivestito con un involucro di doghe verticali di cedro. Il ponte e la terrazza presentano una pavimentazione in doghe di larice. Il pavimento del livello camere e la scala sono in parquet di rovere oliato, mentre il pavimento del livello giorno è in cemento colorato. I serramenti sono di legno-alluminio con vetri termoisolanti tripli nelle finestre. L’oscuramento e la protezione solare sono garantiti da lamelle a pacco. I rivestimenti interni come pure l’arredo fisso e le porte interne sono in gran parte in pannelli di materiali a base di legno con vernice coprente a base di soluzione acquosa.
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Sezione trasversale
10 m
0DVVLYKRO]SODWWH PP 0DVVLYKRO]SODWWH PP
Sezione longitudinale
Luogo Via Soldino 17, 6900 Lugano Committente Alma e Giacomo Veragouth Architettura Bruno Keller, Architekt ETH FAS, Lugano; Collaboratori: Martino Keller, Giulia Benatti, Florence Breguet, Andrea Bernardelli, Leonardo Caporale, Yana Rubaniak Ingegnere civile Geo Viviani, Lugano Consulenza energetica Ecosinergie Sagl, Cureglia Costruzione in legno Xilema der Veragouth SA, Bedano Materiali Legno strutturale 50 m3; pannelli: OSB 670 m2, pannelli 3s 27 mm 370 m2 e 57 mm 50 m2, pannelli MDF 300 m2; Rivestimento in legno di cedro 25 x 65 mm 410 m2 Costi CPN 1–9 CHF 2,15 Mio. Costi CPN 2 CHF 1,69 Mio. Superficie della parcella 547 m2 Superficie utile 254 m2 Volume SIA 416 1144 m3 Costi al metro cubo SIA 416 (CPN 2) CHF 1480.– Tempo di costruzione Maggio 2011 – Ottobre 2013 Fotografo Roberto Nangeroni, Varese (I) 2572
Piano giardino
Piano di entrata
Piano terrazza
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Un volume per abitare, Bellinzona La proposta d’intervento mira ad orientare l’edificio nel modo più ottimale, al fine di usufruire opportunamente delle fonti energetiche naturali e, nel contempo, limitare i rapporti con l’edilizia circostante a carattere prevalentemente speculativo. Allineata con il limite di arretramento da Via Monte Crenone, la costruzione orienta il corpo del soggiorno verso sud, garantendo un cono visivo verso sud-ovest. Concettualmente l’edificio è generato da un elemento continuo che, piegandosi, genera e avvolge gli spazi stabilendo fluide relazioni tra cavità interne e ambiente esterno. L’ambivalenza tra dentro e fuori è ancor più sottolineata dalla compenetrazione del volume del soggiorno con il corpo dell’edificio primario. La proposta apre a possibilità di sviluppo come logica conseguenza di un processo creativo, che trova nell’impiego dei materiali secondo le loro intrinseche proprietà di resistenza il principio generatore che conduce alla modellazione di spazi, in cui la dimensione temporale è alla radice del processo di formazione. Non si tratta di comporre, ma di tradurre un pensiero in azione trasponendolo in un processo di autoformazione. Tutto quanto attiene alla sintassi del linguaggio architettonico tradizionale è in
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tal modo superato come presenza fine a se stessa: le fasce continue si avvolgono, si piegano e levitano in un continuum di cavità compenetrate e compenetrantesi, spesso identificando e fondendo spazio interno e spazio esterno. Le modulazioni non attengono unicamente alla forma in quanto tale: riguardano le vibrazioni della luce e del vento, dei corpi in movimento, del tempo attraverso il quale la materia viva si trasforma, partecipando ai cicli di vita. Laddove il corpo è configurato a partire dal mondo e il mondo si configura a partire dal corpo. Le ‹cose› sono originariamente ‹canti›, danze e modulazioni del corpo e del mondo nelle loro relazioni costitutive. L’abitazione è concepita con struttura lignea prefabbricata tipo X-LAM, e il sistema strutturale proposto sfrutta al massimo le proprietà di resistenza del materiale. Il setto murario posto in diagonale rispetto al sedime è concepito come muro di sostegno per il giardino rialzato e definisce tanto la rotazione del corpo di soggiorno quanto gli spazi esterni destinati a parcheggio coperto, portico, ecc.
Luogo Via Monte Crenone 4, 6500 Bellinzona Architettura Diego Caramma Architecture, Stabio Ingegnere struttura in legno Borlini & Zanini SA, Lugano Costruzione in legno Legnami Mattarei Srl, Montorio (I) Materiali XLAM 120 m3, legno lamellare incollato 8 m3 Superficie grezza SIA 416 513 m2 Superficie utile SIA 416 165 m2 Volume SIA 416 1082 m3 Realizzazione Giugno 2010 – Settembre 2011 Fotografo Ikon Swiss SAGL, Lugano
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Sezione longitudinale
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10 m
Piano Terreno
1. Piano
2. Piano
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Residenza Sirio, Lugano La stabile ‹Residenza Sirio› è stato realizzato nel quartiere Cassarate di Lugano, sulla via Molinazzo – una strada residenziale caratterizzata prevalentemente da edifici multipiano isolati. L’edificio dimostra come un’architettura in legno è possibile anche in contesti urbani, là dove il tessuto edilizio è costituito da edifici plurifamiliari e multipiano, e costituisce un precedente per i prossimi interventi in città. La scelta della costruzione in legno da parte del progettista non è da intendersi come un imperativo estetico, ma piuttosto come il tentativo di definire un prototipo alternativo all’edificazione in muratura. Non sono solo le connotazioni del legno come materiale naturale e piacevole che vengono poste in primo piano, quanto piuttosto l’utilizzo consapevole di una materia prima con un bilancio ecologico favorevole, una materia che ricresce e consuma CO2, immagazzinandola nella propria struttura. Dietro un involucro intonacato alto circa 19 metri si cela una struttura lignea di 6 piani, costituita da pannelli XLAM. Il fabbricato non presenta alcuna parte in legno ‹a vista›, né all’esterno né all’interno; si presenta invece come un solido
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edificio dall’aspetto sobrio e regolare, che si inserisce in modo discreto all’interno del tessuto edilizio esistente. La scelta compositiva per le facciate si fonda sull’idea che un edificio in legno non debba necessariamente denunciare la propria struttura portante in facciata, analogamente a quanto avviene con gli altri materiali da costruzione. Un intonaco minerale è posto a protezione della coibentazione in pannelli di lana di roccia mentre sul lato interno le contro-pareti tecniche sono rivestite con pannelli in gessofibra. In questo modo il tema della decorazione viene trattato come in un edificio tradizionale ed esclusivamente demandato ad una delicata differenziazione nella granulometria dell’intonaco tra il basamento ed i piani superiori e ad una variazione cromatica per il piano attico. La struttura portante dell’edificio è di tipo scatolare ed è formata principalmente dalle pareti e dalle solette massicce di XLAM. Il nocciolo formato dal vano scale in cemento armato non costituisce un nocciolo strutturale completo, in quanto la parete esterna è completamente vetrata, mentre quelle interne sono spesso interrotte da diverse aperture, come pure
dai passaggi verticali dell’impiantistica; anche la stabilizzazione dell’intero edificio è quindi assicurata dalla struttura in legno. Grazie alla struttura di tipo scatolare i carichi sono distribuiti in modo omogeneo su tutte le pareti portanti; pertanto è stato possibile rinunciare a pilastri di grandi dimensioni, ottenendo una struttura di grande rigidezza. Lo spessore strutturale delle solette è di 165 mm; queste – prolungate a sbalzo verso l’esterno – formano i balconi e le terrazze. Gli spessori strutturali delle pareti portanti variano da 98 a 240 mm in relazione a carichi e posizione, con un contenimento al minimo dello spessore complessivo delle pareti. I collegamenti strutturali sono realizzati con lamiere metalliche, spinotti e viti ‹a tutto filetto›, e consentono la continuità del flusso di forze tra i pannelli XLAM. La progettazione ha affrontato il tema della sicurezza antincendio sin dalle prime fasi; l’edificio è stato realizzato secondo le prescrizioni vigenti che prevedono che i collegamenti verticali e le vie di fuga principali siano realizzati con materiali non combustibili, in questo caso in calcestruzzo armato. Pareti e solette in legno sono rivestite con materiale incombustibile su
entrambi i lati, in modo da garantire la necessaria protezione antincendio. La palazzina è certificata secondo lo standard Minergie. I pannelli fotovoltaici posti in copertura forniscono l’energia elettrica che alimenta la termo pompa; questa – a sua volta – sfrutta la temperatura in entrata dell’acqua di falda per il sistema di riscaldamento a pannelli radianti. L’edificio è altresì dotato di un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata.
Situazione
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Sezione trasversale
Pianta tipo
10 m
Piano attico
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Luogo Via Molinazzo 8, 6900 Lugano Committente Andrea Serta e Jozo Terzic Architettura Ecoedil SA, Arch. Maurizio Marzi, Lugano Ingegnere calcestruzzo Geo Viviani, Lugano Ingegnere struttura in legno Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Prevenzione incendi Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Istallazioni tecniche Studio di progettazione, Sandro Gilardi, Giubiasco Impresa costruzione legno Service Legno CH SA, Lugano Materiali XLAM 330 m3 Costi CPN 1–9 CHF 4,39 Mio. Costi CPN 2 CHF 3,71 Mio. di cui CPN 214/222/224/225/226 CHF 755 000.– Superficie parcella SIA 416 665 m2 Superficie edificio SIA 416 1620 m2 Volume edificio SIA 416 5161 m3 Cubatura SIA 116 6069 m3 Costi per mc SIA 416 (CPN 2) CHF 720.– Realizzazione Novembre 2010 – Luglio 2012 Fotografo Tommaso Giunchi, Milano (I)
Costruzione della soletta dall'alto: Pavimento 5 mm Betoncino 80 mm Anticalpestio 8 mm XLAM 165 mm Listonatura 30 mm, con sostegni elastici/Isolamento 60 mm Gessofibra 12,5 mm Costruzione parete esterna dall'interno: Gessofibra 15 mm Listonatura 60 mm/Isolamento XLAM 120 mm Isolamento 100 mm Intonaco esterno minerale 10 mm
Sezione di dettaglio
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Residenza Pegaso, Pregassona Il successo ottenuto con la Residenza Sirio, palazzina multipiano nel quartiere di LuganoCassarate, funge da spunto per committenza, che decide di realizzare un secondo edificio residenziale multipiano con struttura in XLAM. Questo edificio, situato in una tranquilla zona residenziale del quartiere di Pregassona, si integra perfettamente nel tessuto residenziale urbano e rappresenta il secondo edificio residenziale di queste dimensioni in legno massiccio a Lugano. Questo edificio in legno ospita 13 appartamenti di taglio e dimensioni diverse, tutti ottimamente esposti al caldo sole del Ticino. Il fabbricato si presenta come un blocco compatto dalla pianta pressoché quadrangolare, con lato pari a ca. 19 metri e con ampie logge esposte a sud ovest. Solo il piano attico – mansardato – interrompe la regolarità di questo impianto volumetrico. La scelta compositiva delle facciate si basa anche per questa palazzina sull’idea che l’edificio in legno non debba necessariamente denunciare la propria struttura portante, così come avviene con altri materiali da costruzione, come il laterizio. La scelta dell’uso del legno, infatti, non
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nasce dall’intenzione di connotare esteticamente la composizione, ma piuttosto dall'idea di proporre un modo alternativo di produrre edilizia. Il progetto dunque tende ad esaltare altre caratteristiche del legno, quali il suo essere un materiale naturale e in grado di produrre comfort ambientale, una materia prima con un bilancio ecologico favorevole. Un semplice intonaco minerale è dunque posto quale finitura esterna a protezione della coibentazione di pannelli di fibra minerale; sul lato interno le contro-pareti tecniche ospitano il passaggio degli impianti elettrici e sanitari e sono rivestite con pannelli in gessofibra. Pur non avendo intrapreso il percorso della certificazione energetica, anche in questa realizzazione è stata posta molta attenzione al tema del risparmio energetico: l'elevato coefficiente di conducibilità termica del legno massiccio ha consentito di poter ottenere contemporaneamente ottime prestazioni energetiche dell’involucro edilizio e un’ottimizzazione degli spazi interni grazie agli spessori ridotti delle pareti perimetrali. Gli ampi loggiati posti sul lato sud ovest della costruzione consentono inoltre di ottimizzare anche gli apporti solari, mitigando
l’insolazione nella stagione estiva e garantendo un ottimo grado di illuminazione naturale durante la stagione invernale. Particolare attenzione è posta inoltre nello studio della stratigrafia delle solette interpiano in cui si è scelto di utilizzare un doppio betoncino flottante, in modo da consentire gli spostamenti orizzontali degli impianti e migliorare l’isolamento fonico fra gli appartamenti. La struttura portante dell’edificio è di tipo scatolare ed è formata dagli elementi – pareti e solette – in legno massiccio (XLAM), disposti attorno al nocciolo del vano scale in cemento armato. Tuttavia, conseguentemente alla decisione di utilizzare lo spessore delle pareti in cemento armato per ospitare una parte degli impianti tecnologici, si è reso necessario lo studio di una soluzione che rendesse pressoché indipendenti le due strutture. Grazie allo schema di tipo scatolare dato alla struttura in legno, i carichi vengono distribuiti in modo omogeneo su tutte le pareti sgravando il nocciolo centrale dalla sua funzione stabilizzante. Lo spessore delle solette è pari a 165 mm; queste – prolungate verso l’esterno – formano le logge. Gli spessori delle pareti variano da 98 a 180 mm
rastremandosi verso l’alto. I collegamenti strutturali sono realizzati con lamiere metalliche, spinotti e viti a tutto filetto che consentono la continuità del flusso di forze tra i pannelli in legno massiccio. La progettazione ha affrontato il tema della sicurezza antincendio sin dalle prime fasi; l’edificio è stato realizzato secondo le prescrizioni vigenti, che prevedono che i collegamenti verticali e le vie di fuga principali siano realizzati con materiali non combustibili, in questo caso in calcestruzzo armato. Pareti e solette in legno sono rivestite con materiale incombustibile su entrambi i lati, in modo da garantire la necessaria protezione antincendio. La dimensione dell’edificio ha imposto la realizzazione di un impianto parafulmini.
Situazione
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Pianta piano tipo
Pianta piano attico
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Sezione trasversale
10 m
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Luogo Via alla Bozzoreda 28, 6963 Pregassona Committente Ecoedil SA, Lugano Architettura Ecoedil SA, Arch. Maurizio Marzi, Lugano Ingegnere struttura in calcestruzzo Geo Viviani, Lugano Ingegnere struttura in legno Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Costruzione in legno Service Legno CH SA, Lugano Materiali XLAM 400 m3, legno lamellare incollato 15 m3, OSB 10 m3 Costi CPN 1–9 CHF 5,21 Mio. Costi CPN 2 CHF 4,34 Mio. di cui CPN 214/222/224/225/226 CHF 994 000.– Superficie parcella SIA 416 1401 m2 Superficie netta SIA 416 2318 m2 Volume SIA 416 6811 m3 Cubatura SIA 116 7675 m3 Costi al metro cubo SIA 416 (CPN 2) CHF 640.– Progettazione e realizzazione Ottobre 2012 – Luglio 2014 Fotografo Tommaso Giunchi, Milano (I)
Costruzione soletta, dall’alto: Pavimento Betoncino pavimento 65 mm Tappetino anti calpestio 5 mm Riempimento pesante e istallazioni 90 mm Separazione 7 mm Pannello XLAM / CLT 165 mm Listonatura 30 mm, con sostegni elastici/ Isolamento 30 mm Pannello cartongesso 12 mm Costruzione parete esterna, dall’interno: Pannello cartongesso 15 mm Listonatura 60 mm/Isolamento Pannello XLAM / CLT 120 mm Isolamento 100 mm Intonaco esterno minerale 10 mm
Sezione di dettaglio
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‹temporary living›, Mendrisio Il comune di Mendriso è noto un po’ ovunque per la sua posizione strategica sull’autostrada A2, per il suo centro storico, per il centro commerciale ‹FoxTown› – con i suoi 160 negozi di articoli di marca, il casinò e diversi ristoranti – e naturalmente per l’Accademia di Architettura di Mario Botta, che è parte integrante dell’internazionalmente rinomata Università della Svizzera Italiana. Il futuro prossimo vedrà la realizzazione di diverse opere, che contribuiranno ad aumentare l’attrattività di Mendrisio quale logo di residenza e di lavoro: fra questi la nuova sede del Dipartimento Costruzione Architettura e Design della SUPSI, la nuova stazione al centro del Comune, come pure il collegamento ferroviario diretto con l’Aeroporto di Malpensa e il collegamento rapido verso Zurigo con l’apertura di Alptransit. Questi aspetti decisamente favorevoli sono stati determinanti per la committenza, che ha accettato la proposta del progetto ‹temporary livinig› su una parcella che si trova a circa 200 metri di distanza dalla stazione e dal futuro Campus della SUPSI. L’edificio con il nome di ‹RIME36› dispone di 36 piccoli appartamenti, 18 per ognuno dei due piani superiori. Gli appartamenti sono moderni e arredati in modo confortevole. Inoltre è disponibile un servizio di lavanderia e pulizia interno.
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Il piano terreno è invece occupato dagli spazi comuni e dai servizi pubblici, e offre agli inquilini diverse proposte attrattive: il lounge-bar ‹con Tempo›, con una terrazza rivolta a sud, una sala fitness completamente equipaggiata e gli spazi Atelier. Circa la metà dello stabile è provvista di un piano interrato, in cui trovano posto le cantine e i parcheggi. Il piano interrato e la platea/soletta a livello del terreno sono realizzati in calcestruzzo armato. I tre piani della sovrastruttura sono realizzati completamente in legno. Le pareti portanti, incluse quelle del vano ascensori e delle scale, sono realizzate con pannelli XLAM di spessore compreso fra i 120 e i 140 mm; le solette e la copertura sono realizzati con una travatura provvista di un rivestimento strutturale di pannelli OSB. L’orientazione della travatura portante è stata disposta in modo da poter ottenere con il suo prolungamento a sbalzo i balconi rivolti a sud e le sporgenze della copertura. Ciò significa che non soltanto la struttura per la discesa dei carichi verticali, ma anche tutti gli elementi portanti della stabilizzazione orizzontale della costruzione sono realizzati interamente in legno. La protezione antincendio è assicurata con misure costruttive. Dando seguito ad una precisa richiesta dell’architetto, alcune pareti verticali lignee sono state lasciate a vista, mettendo in conto la resistenza alla combustione del legno.
Nelle vie di fuga e nella zona delle scale sono stati eseguiti i rivestimenti con pannelli di materiale non combustibile, come richiesto dalle prescrizioni vigenti. La realizzazione in legno di questo edificio è da ascrivere all’architetto progettista - vero e proprio sostenitore della costruzione in legno – che ha sviluppato il progetto integrandovi fin dall'inizio la costruzione in legno. In questo contesto va anche ricordata la chiara intenzione di sfruttare – oltre ai noti vantaggi della costruzione in legno – anche l’interessante occasione della vicinanza al centro di Mendrisio, e quindi di presentare ad un pubblico particolarmente vasto, ai potenziali inquilini, e non da ultimo agli studenti delle facoltà di architettura dell’USI e della SUPSI, le potenzialità della costruzione in legno moderna, sensibilizzandoli all’impiego di questo materiale da costruzione.
Luogo Via Rime 36, 6850 Mendrisio Committente Tellco Anlagestiftung, Schwyz Architettura Axel Middeke & Associati, Agno Ingegnere strutturista CA Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Ingegnere struttura in legno Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Impresa Totale Three & Tree SA, Mendrisio Costruzione in legno Gandelli Group, Turin (I) Materiali XLAM 300 m3, legno lamellare incollato 180 m3, OSB 90 m3 Costi CHF 5,26 Mio. Superficie della parcella 2078 m2 Superficie lorda 1664 m2 Volume 8050 m3 Costi al mc CHF 650.– Realizzazione Settembre 2013 – Novembre 2014 Fotografo Ivana De Maria, Gordola
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Sezione trasversale
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20 m
Sezione longitudinale
Piano terreno
Primo piano
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Collegamento parete soletta: all’interpiano la parete superiore è collegata con la soletta tramite coppie di viti a tutto filetto inclinate, disposte con un iterasse di 300–400 mm. Viti a tutto filetto perpendicolari alla soletta ne permettono il collegamento strutturale con la parete sottostante.
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Collegamenti parete-parete: i collegamenti negli angoli, i collegamenti a T fra le pareti, oppure ancora gli incroci fra le pareti sono realizzati come collegamenti strutturali con viti a tutto filetto, disposte accoppiate in croci e con un interasse di 200 mm.
Ancoraggi a trazione: i pannelli XLAM sono ancorati contro il sollevamento tramite appositi profili di acciaio. A dipendenza della posizione degli ancoraggi e della grandezza delle forze in gioco sono eseguiti come ancoraggio semplice o doppio.
Ancoraggio delle forze di taglio orizzontali: i pannelli XLAM sono collegati con il cordolo delle fondamenta tramite piastre metalliche sollecitate a taglio. Questi ancoraggio sono disposti a un intervallo di 800 mm su tutte le pareti.
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Scuola per l'infanzia ‹Girasole›, Carona La nuova scuola per l’infanzia ‹Girasole› si trova nel piccolo paese di Carona e può ospitare fino a 25 bambini. La costruzione sorge al medesimo posto di un vecchio edificio che è stato demolito. La realizzazione in tempi brevi, grazie alla prefabbricazione, è stata la condizione essenziale per la ricostruzione dell’edificio. Gli spazi sono disposti in modo da permettere la massima flessibilità. Ad esempio, la sala giochi può essere trasformata facilmente in sala polivalente. Sul lato rivolto a sud, la copertura presenta una grande sporgenza e forma un portico che permette di sfruttare lo spazio esterno anche in caso di pioggia. Le facciate esposte alle intemperie sono intonacate in color terracotta, creando così un chiaro riferimento alla pietra molto usata sul posto. La facciata ventilata sotto il portico dell’entrata e lungo la loggia è invece rivestita in legno di larice. I rivestimenti dei locali interni sono prevalentemente in legno a vista, mentre per i pavimenti e le pareti dei locali igienici sono stati scelti materiali sintetici dai colori vivaci. L’edificio è posato su banchine di fondazione in calcestruzzo, che, a causa del terreno di scarsa qualità e di un riale sotterraneo che attraversa la parcella, sono sostenute da micropali. Nello spazio sottostante la soletta del piano terreno è allestito un vespaio aerato, che è utilizzato per il passaggio degli impianti sanitari, di riscaldamento e di ventilazione. L’interfaccia fra la costruzione in legno e la fondazione in calcestruzzo avviene con un elemento prefabbricato
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in calcestruzzo, che permette di livellare le imprecisioni di cantiere e posare in modo celere e preciso gli elementi in legno. La costruzione intelaiata in legno è realizzata con elementi di legno massiccio di abete. La soletta del pianterreno è realizzata con una sezione a cassone con pannelli 3strati. La struttura del tetto non agibile è formata da una travatura in legno lamellare di sezione 1 20 x 440 mm, su cui è avvitata una pannellatura. Per ottenere lo standard Minergie tutti gli elementi di legno sono sufficientemente isolati con lana di vetro. Il fabbisogno termico dell’edificio è assicurato da una termopompa, che estrae energia dall’aria circostante. Grazie alla ventilazione controllata con riciclo di calore, l’edificio raggiunge un’elevata efficienza energetica. La ridotta accessibilità della parcella per i mezzi pesanti ha reso necessario l’impiego dell’elicottero per il trasporto degli elementi prefabbricati. Ciò ha permesso di limitare il tempo di realizzazione, dall’inizio dello scavo alla messa in esercizio, a soli cinque mesi.
Situazione
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Sezione longitudinale
Sezione trasversale
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20 m
Pianta
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Costruzione della copertura (dall’esterno): Rivestimento impermeabile Fibra di legno 22 mm Struttura: Listoni 220 mm/Isolamento Pannello 3strati 20 mm Travatura 120 x 440 mm Costruzione parete (dall'esterno): Pannello 3strati 19 mm Listonatura 60 mm Membrana vapore Montanti 160 mm/Isolamento OSB 19 mm Listonatura orizzontale 40 mm/Isolamento Listonatura verticale 40 mm Pannello 3strati in larice 27 mm Costruzione parete dall'esterno: Pannello 3strati 19 mm Listonatura 60 mm Membrana vapore Montanti 160 mm/Isolamento OSB 19 mm Isolamento 60 mm Intonaco 10 mm Costruzione soletta (dall’alto): Pavimento OSB 20 mm Listonatura 60 mm Membrana vapore Cassone strutturale: Pannello 3strati 20 mm Travi 240 mm/Isolamento Pannello 3strati 20 mm
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Facciata
Luogo Piazza dellOrto, 6914 Carona Committente Comune di Carona Architettura Volpatohatz AG, Marco Volpato e Nicole Hatz, Birsfelden Direzione Lavori Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Ingegnere civile Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Ingegneria struttura in legno Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Ingegneria elettrica Elettro Studio Nicoli SA, Lugano Ingegneria impiantistica Studio Tecnico Mauro Micheli, Manno Consulenza energetica Atelier dArchitettura e Consulenze Tecniche Wullschleger Sagl, Cadro Impresa costruzione in legno Laube SA, Biasca Materiali Legno lamellare incollato e legno incollato 80 m3, pannelli 3s e OSB 1880 m2 Costi CPN 1–5 CHF 1,44 Mio. Costi CPN 2 CHF 1,05 Mio. di cui CPN 214 CHF 455 000.– Superficie utile 370 m2 Volume 1500 m3 Costi al metro cubo CHF 900.– Tempistica Dicembre 2009 – Marzo 2010 (Progettazione e delibera), Aprile–Dicembre 2010 (Realizzazione) Fotografo Luciano Bignotti, Massagno
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Stabile ex-Tobler, Lugano Oggetti del restauro sono stati un corpo di fabbrica ed un piazzale coperto facenti parte dello stabilimento industriale della fabbrica di cioccolato Tobler – edificata all’inizio del Novecento – che fungevano rispettivamente da deposito e da area di carico e scarico. Considerando la qualità degli edifici, si è deciso di ristrutturare il complesso edilizio conservandone la volumetria e quindi rinunciando allo sfruttamento massimo possibile. Il piazzale è coperto da una straordinaria carpenteria in travi di legno lamellare di prima generazione. Per rientrare nelle attuali normative si è dovuto rinforzare la struttura, applicando ulteriori strati lignei incollati secondo il principio originale, fino ad adempire alle esigenze strutturali. Sono così state aggiunte lamelle per uno spessore supplementare complessivo fino a 160 mm. Inoltre le travi sono state completate con un tirante orizzontale alla quota inferiore della copertura. Il deposito è costituito da un muro perimetrale in mattoni con una struttura in cemento armato del tipo Hennebique: la struttura è stata pulita dall’intonaco e riportata allo stato essenziale, lo spazio liberato da ogni suddivisione. Per mantenere l’integrità della facciata l’isolamento è stato posto all’interno. Al fine di poter usufruire del piano tetto e trasformare in spazio destinato ad uffici quello che era il solaio sono state rialzate le due estremità della copertura senza toccarne il colmo e pertanto senza alcuna modifica della carpenteria in legno. In tal modo, introducendo una fascia di finestre a banda si è ottenuta un’illuminazione naturale oltre a un’altezza fruibile. Questa modifica della copertura non
Sezione della zona della copertura del deposito
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ha modificato la quota del colmo; è stata rialzata invece quella della gronda. Per rispondere al fabbisogno di posteggi si è creato un posteggio interrato sotto il piazzale coperto. L’impianto di riscaldamento funziona per mezzo di termopompe e sonde geotermiche.
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Sezione area carico-scarico
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Luogo Via al Nido 3, 6900 Lugano-Besso Architettura Jachen Könz architetto FAS, Lugano Ingegneria strutturale Borlini & Zanini SA, Pambio Noranco Impresa di costruzione in legno Laube SA, Biasca Materiali Lemelle aggiuntive sulle travi di legno lamellare esistenti 2 m3, legno massiccio per la ristrutturazione della copertura 18 m3 Costi di realizzazione CHF 8,0 Mio. Superficie 3400 m2 Volume 15 000 m3 Realizzazione 2008 – 2009 Fotografo Jachen Könz, Lugano
Sezione longitudinale
Vista Sud
20 m
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Passerella ciclopedonale sul Brenno, Dongio La pista ciclabile della Valle di Blenio passava fra Dongio e Corzoneso su un ponte stradale. Per aumentare la sicurezza dei ciclisti su questo tratto, due privati hanno proposto e ottenuto la costruzione di un ponte ciclopedonale a fianco di quello stradale. Negli anni 70 era stato demolito il vecchio ponte stradale, che è stato sostituito pochi metri più valle da una costruzione nuova, a tutt’oggi in servizio. Il vecchio ponte stradale, e un altro ponte ferroviario della vecchia linea fra Biasca e Acquarossa, situato poco distante, erano delle travi reticolari. Riprendendo questa tradizione, il progetto del nuovo ponte ripropone in veste attuale la forma del traliccio. Il nuovo ponte è stato realizzato dove un tempo si trovava il vecchio ponte stradale, sfruttando la possibilità di riutilizzare le vecchie spalle ancora esistenti. Queste sono state soltanto completate con due coppie di pilastri in calcestruzzo armato, che riprendono le forze di stabilizzazione della copertura della nuova costruzione e le trasmettono alle fondazioni. La struttura portante principale è formata da
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due travi reticolari di 3,84 metri di altezza e provviste di una controfreccia di 120 mm. I correnti superiori e inferiori hanno la medesima sezione di 240 x 440 mm e sono realizzati con legno lamellare incollato della classe di resistenza GL28h (corrente superiore) e GL36k (corrente inferiore). I giunti della trave reticolare sono realizzati con aste metalliche incollate nel legno. La struttura dell’impalcato è formata da travi trasversali e diagonali in legno lamellare incollato con sezione di 120 x 200 mm, su cui è posata una travatura longitudinale di legno massiccio e sezione 100 x 180 mm. L’impalcato transitabile è formato da uno strato di tavole di 40 mm di spessore. La struttura della copertura è formata da una travatura con elementi di sezione 80 x 140 mm perpendicolari alle travi reticolari, su cui appoggia una pannellatura realizzata con pannelli 3strati di 27 mm di spessore. Questa lastra orizzontale trasmette le forze orizzontali dovute al vento direttamente ai pilastri in calcestruzzo armato dei due portali. Una membrana impermeabile e uno strato di 50 mm di ghiaia rappresentano la finitura della copertura. La facciata nord del
ponte è rivestita con un tavolato di legno di larice su tutta la sua altezza. Sul lato sud, invece, è stata realizzata una balaustra di 1,50 di altezza con un pannello 3strati di legno di larice. Le travi reticolari sono state realizzate in officina e trasportate ognuna in due pezzi. Il giunto centrale delle due parti di ogni trave è stato realizzato con lamiere inserite negli appositi intagli delle aste di legno e spinotti autoforanti. Le due parti delle travi reticolari sono quindi state assemblate sul posto; di seguito sono state montate la travatura dell’impalcato e la copertura. Successivamente l’intera costruzione, del peso complessivo si 22 tonnellate, è stata posata sui suoi appoggi definitivi. A conclusione dell’esecuzione sono stati posati la copertura, il tavolato dell'impalcato e le facciate laterali.
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Sezione di dettaglio trasversale
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Sezione di dettaglio longitudinale
Vista
10 m
Pianta
Sezione longitudinale
Luogo Passarella, 6715 Dongio Acquarossa Committente Cantone Ticino Iniziatori del progetto Fabrizio Conceprio, Dongio, e Giorgio Ceresa, Dongio Progetto Studio d’architettura Giorgio Ceresa SA, Dongio Ingegnere Studio Ingegneria Lucchini Mariotta e Associati SA, Dongio Ingegnere struttura legno Laube SA, Biasca Costruzione in legno Laube SA, Biasca Materiali Legno lamellare incollato 35 m3, elementi in acciaio 2100 kg Costi complessivi CHF 350 000.– Costi costruzione in legno CHF 220 000.– Caratteristiche Ponte ciclopedonale, Lunghezza e luce strutturale 42 m, Larghezza della carreggiata 2,5 m Realizzazione Aprile 2008 (spalle), Maggio–Giugno 2008 (produzione), Luglio 2008 (montaggio) Fotografo Laube SA, Biasca
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Tribuna ‹Siberia›, Ascona Con la ristrutturazione dello stabilimento sportivo della Siberia, che riguarda la tribuna, la pista di ghiaccio, gli impianti e l’illuminazione, si è voluto mettere tutto l’impianto in condizione di ottenere l’omologazione della Swiss Ice Hockey per le partite di hockey fino alla prima lega. Fin dalla prima valutazione dello stato della travatura della vecchia tribuna si è costatato che le travi principali denotavano gravi danni e si è dovuto provvedere con una puntellatura provvisoria. Inoltre una perizia antincendio ha evidenziato la necessità di creare una seconda via di fuga e una compartimentazione tra la tribuna e il locale di ventilazione sottostante. Dopo un’analisi economica della diverse possibilità di intervento (risanamento, sostituzione parziale o totale della costruzione) e considerando le condizioni di operatività in cantiere, si è deciso di procedere con la sostituzione completa della struttura in legno. La nuova struttura in legno mantiene il medesimo aspetto di quella esistente. La nuova struttura è caratterizzata da travi curve e rastremate in legno lamellare con sezione massima 240 x 740 mm, che creano un aggetto
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di ca. 6,60 m su un’altezza di ca. 5,50 m. Le travi sono appoggiate sull’attuale soletta in calcestruzzo armato e sostenute da puntoni inclinati, che fungono da sostegno alla tribuna e sono anch’essi appoggiati alla soletta esistente. Le travi curve sono rinforzate con viti a tutto filetto. La travatura secondaria è formata da travetti, che sostengono una pannellatura di spessore 27 mm, che a loro volta sono coperti con un manto impermeabile. La facciata verticale è realizzata con pannelli di fibrocemento. Le panchine della tribuna sono fissate alla struttura secondaria, formata da pannelli XLAM di 5 strati e spessore 140 mm, che a loro volta sono avviatati sui puntoni della struttura principale in legno lamellare di sezione 240 x 320 mm. La forma a gradoni della tribuna è data da triangoli di XLAM di 140 mm di spessore, che sono collegati con una staffa a T al pannello XLAM sottostante. I gradini sono rivestiti con pannelli 3strati di larice, le panchine sono formate da un assito di abete e angolari metallici. I parapetti laterali delle panchine sono realizzati con pannelli XLAM di spessore 80 mm, e stabilizzati all’estremità inferiore da un telaio. La compartimentazione dello spazio
tecnico al di sotto della tribuna, contenente l’impianto di raffreddamento per il ghiaccio, è stata realizzata tramite il rivestimento del lato inferiore della struttura della tribuna con lastre di cartongesso.
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Isometria
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Luogo Via San Michele, 6612 Ascona Committente Comune di Ascona Architettura Maple Leaf Stadiums AG, Lindau Ingegnere progettista Pianifica Ingegneri Consulenti SA, Locarno Ingegnere struttura in legno Borlini & Zanini SA, Lugano Impresa costruzione legno Laube SA, Losone Materiali Legno strutturale: legno incollato 15 m3, legno lamellare incollato 22 m3, XLAM 28 m3; pannelli: pannelli 3s 27 mm 340 m2 e 42 mm 40 m2; Rivestimento in larice 370 m2 Costi CPN 2 356 000.– di cui CPN 214 CHF 235 000.– Volume SIA 416 1100 m3 Costi al metro cubo SIA 416 (CPN 2) CHF 360.– Tempo di costruzione Agosto–Ottobre 2014 Fotografo Ivana De Maria, Gordola
Vista
Pianta
10 m
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Sezione trasversale travi
Sezione panchine centrali
Le panchine sono sostenute da una struttura composta dai puntoni della travatura principale GL28h 240 x 320 mm e dai pannelli XLAM di spessore 140 mm.
La forma a gradoni della tribuna è formata da triangoli di XLAM 140 mm, avvitati alla struttura della tribuna con staffe a T. I gradini sono rivestiti con pannelli 3strati in larice; le panchine sono formate da un assito di abete e da angolari metallici.
Sezione panchine sul giunto XLAM
Sezione chiusura esterna
I giunti della struttura della tribuna sono avvitati ad un profilo di acciaio HEB e collegati con la soletta in calcestruzzo.
I parapetti laterali delle panchine sono realizzati con pannelli XLAM di spessore 80 mm, stabilizzati all’estremità inferiore da un telaio.
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Lignum Holzwirtschaft Schweiz Economie suisse du bois Economia svizzera del legno Mühlebachstrasse 8 CH-8008 Zurigo Tél. 044 267 47 77 Fax 044 267 47 87 info@lignum.ch www.lignum.ch
Bolletino del legno, marzo 2015 Editore Lignum, Economia svizzera del legno, Zurigo Christoph Starck, direttore
Redazione Roland Brunner, Lignum, e Audanne Comment, Lignum-Cedotec Concetto grafico BN Graphics, Zurigo Stampa Kalt Medien AG, Zugo Amministrazione e abbonamenti Andreas Hartmann, Lignum
Il Bollettino del legno viene pubblicato quatto volte all’anno, in tedesco e in francese. Abbonamento annuale CHF 48.– Numero singolo CHF 20.– Classeur (10 numeri) CHF 140.– Classeur vuoto CHF 10.– Prezi con riserva di modifica. I membri Lignum ricevono il Bollettino del legno e il Lignatec gratuitamente. I diritti per la pubblicazione dei diversi articoli presentati restano riservati ai rispettivi autori. Le informazioni pubblicate sono state raccolte presso gli ideatori.