Regole commerciali svizzere per il legname grezzo, edizione 2010

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Edizione 2010

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

Economia forestale Svizzera Industria del legno Svizzera Holzbau Schweiz SIA CRB Lignum



Edizione 2010

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

Economia forestale Svizzera Industria del legno Svizzera Holzbau Schweiz SIA CRB Lignum


ISBN-13: 978-3-906703-27-5 Regole commerciali svizzere per il legname grezzo, edizione 2010 a

1 edizione 2010 Entrata in vigore 1 Settembre 2010 Previo accordo specifico, con periodo di transizione fino al 31 agosto 2011 In caso di contestazione derivante dall’interpretazione delle presenti regole commerciali, fa stato la versione originale in lingua tedesca. Economia forestale Svizzera Rosenweg 14 4501 Soletta Tel. +41 (0)32 625 88 00 Fax +41 (0)32 625 88 99 info@wvs.ch www.wvs.ch

Holzindustrie Schweiz Industria del legno Svizzera Mottastrasse 9 3000 Berna 6 Tel. +41 (0)31 350 89 89 Fax +41 (0)31 350 89 88 admin@holz-bois.ch www.holz-bois.ch

Lignum Economia svizzera del legno Falkenstrasse 26 8008 Zurigo Tel. +41 (0)44 267 47 77 Fax +41 (0)44 267 47 87 info@lignum.ch www.lignum.ch

Holzbau Schweiz Associazione svizzera dei costruttori in legno Schaffhauserstrasse 315 8050 Zurigo Tel. +41 (0)44 253 63 93 Fax +41 (0)44 253 63 99 info@holzbau-schweiz.ch www.holzbau-schweiz.ch

2

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Prefazione

Prefazione Dall’introduzione delle regole commerciali per il tondame (2000) ci sono stati degli sviluppi tecnologici incessanti. Nel 2007 è stata perciò eseguita un’inchiesta nel settore, dalla quale è emersa la necessità di una revisione delle regole commerciali per tutta la filiera del legno. I promotori di questo progetto, rappresentanti dell’Economia forestale svizzera, dell’Industria del legno Svizzera e dell’Associazione svizzera dei costruttori in legno si sono accordati sul contenuto, la struttura e la forma nonché l’organizzazione per l'elaborazione di nuove regole commerciali. Tutte le istituzioni e organizzazioni rilevanti del settore legno e della costruzione sono state coinvolte come partner nel progetto. Esse hanno patrocinato i loro interessi nei vari gruppi di accompagnamento e hanno negoziato le decisioni con gli autori. Il procedimento di consultazione e le conseguenti opportunità di ricorso da parte delle istituzioni coinvolte garantiscono il consenso generale nello strumento delle nuove regole commerciali per il legname. La nuova edizione delle regole commerciali presenta un più ampio orizzonte rispetto a quella precedente. Pertanto le ‹Regole commerciali svizzere per il legname grezzo, edizione 2010› contengono non solo regole per il legname tondo da segheria, ma anche quelle riguardanti gli assortimenti di legname da industria e da energia. Assieme ai ‹Criteri di qualità per il legno e i pannelli derivati dal legno nella costruzione e l'arredamento - Usi nel commercio in Svizzera - Edizione 2010› esse rappresentano delle regole universalmente riconosciute che sono facilmente comprensibili per tutta la filiera legno, fino al cliente finale. Urs Amstutz, direttore Economia forestale svizzera Hansruedi Streiff, direttore Industria del legno Svizzera Hans Rupli, presidente centrale Associazione svizzera dei costruttori in legno Christoph Starck, direttore Lignum, Economia svizzera del legno Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

3


Contenuto

Contenuto 1

Misurazione

1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6

Unità e concetti Misurazione del tondame (Misura di conteggio / Misura di vendita) Misurazione delle caratteristiche di classificazione Misurazione del legname da industria Misurazione del legname da energia Fattori di conversione

6 9 12 21 22 23

2

Classificazione del tondame

24

2.1

2.4 2.5

Classificazione del tondame di conifere secondo la dimensione e l’utilizzo Classificazione del tondame di conifere secondo la qualità Classificazione del tondame di latifoglie secondo la dimensione e l’utilizzo Classificazione del tondame di latifoglie secondo la qualità Classificazione del tondame per usi speciali

36 38 52

3

Classificazione del legname da industria

55

3.1 3.2

Classificazione del legname da industria di provenienza forestale Classificazione del legname da industria proveniente da cascami (della prima lavorazione)

55

4

Classificazione del legname da energia

58

4.1

Classificazione di cippato, assortimenti prodotti della lavorazione del legname e pellet Classificazione di tondelli, squartoni e legname da energia lungo (intero, non cippato)

2.2 2.3

4.2

4

6

24 26

57

58 60

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Contenuto

5

Parte commerciale

61

5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 5.8

Contratto e conclusione del contratto Contenuto del contratto Terminologia Obblighi del venditore Obblighi dell’acquirente Contestazioni per difetti Inadempienza contrattuale Commercio internazionale

61 62 63 65 65 66 68 69

A

Appendice

71

A.1 A.2 A.3 A.4 A.5

Fattori di conversione 71 Contenuto d’acqua, contenuto di sostanza secca e di umidità 74 Deduzione per corteccia 76 Classificazione del legname da industria di provenienza forestale 78 Classificazione di legname da industria, proveniente da cascami della prima lavorazione 82 Legname da energia: classificazione del cippato, assortimenti prodotti dalla lavorazione del legname e pellet 83 Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura (lutro) e pesato anidro (atro) 89 Glossario di termini professionali del legno 95 Elenco delle abbreviazioni 99 Bibliografia 103

A.6 A.7 A.8 A.9 A.10

Impressum

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

108

5


Concetti

Misurazione

1

Misurazione

1.1

Unità e concetti

1.1.1

Misure e unità

Per la misurazione del legname si utilizzano le grandezze e unità della tabella 1.11. Grandezza

Unità

Abbr. (Unità)

Volume pieno o volume 1) solido

Metro cubo pieno

p

Volume accatasta2) to o volume d’ingombro

Metro cubo accatastato

Volume riversato

Metro cubo riversato

Utilizzo

Osservazione 3

Tondame, Conversione di altre unità

1 m p: Un metro cubo effettivo di sostanza legnosa solida, secondo il capitolo 1.2.6.

a 3 (m a)

Legna accatastata composta da tondelli (ciocchi) interi o spaccati; sciaveri/ refili sciolti o in fasci

1 m a: Un metro cubo di legna in catasta, composta da sostanza legnosa solida e spazi intermedi vuoti. La parte solida (volume pieno) varia secondo l’assortimento.

r 3 (m r)

Materiale legnoso riversato (alla rinfusa) composto da: cippato, trucioli, segatura, corteccia, ecc.

1 m r: Un metro cubo di legna riversata composta da sostanza legnosa solida e spazi intermedi vuoti. La parte effettiva solida varia secondo l’assortimento.

3

(m p)

3

1)

nelle SN EN 844-5:1997 indicato come Volume solido

2)

nelle SN EN 844-5:1997 indicato come Volume d’ingombro

3

Tabella 1.1-1: Unità per la misurazione del legname. 6

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Misurazione

Concetti

Grandezza

Unità

Abbr. (Unità)

Utilizzo

Peso alla 3) fornitura

Tonnellata lutro

l (t lutro)

Tutti gli assortimenti

1 t lutro: Una tonnellata di legno, acqua compresa (stato al momento della misurazione).

Peso anidro o Peso atro

Tonnellata atro

a (t atro)

Legname da industria, legname da energia

1 t anidro (atro): Una tonnellata di legno, senza acqua (completamente secco).

Quantità di energia

Joule oppure chilowattora

q (J) oppure (kWh)

Legname da energia, misurazione tramite contatore

1 J: Energia o quantità di calore, corrispondente al lavoro per sollevare di 1 metro un corpo con massa di 1 Newton. 1 kWh = 3,6 MJ

Numero

Pezzo

Assortimenti speciali

Numero (indicante la quantità)

3)

3)

pz.

Osservazione

in SN EN 844-5:1997 definita come misura di peso (senza distinzione tra ‹peso alla fornitura› e ‹peso anidro›)

Tabella 1.1-1: Unità per la misurazione del legname (continuazione). Per l’indicazione ‹con la corteccia› viene utilizzata l’abbreviazione ‹c.c.›, per l’indicazione ‹senza (o sotto) corteccia› si utilizza ‹s.c.›. Per la conversione in altre unità, vedi tabella nell’appendice A.1. Lo stero e lo ‹spazzo› (volume equivalente a 3 steri detto ‹Klafter› in tedesco o ‹moule› in francese) sono misure tradizionali per squartoni e tondelli (ciocchi). 3 Tuttavia lo stero non corrisponde al metro cubo accatastato (m a) poiché le regole di misurazione impongono, per il legname fresco, una soprammisura di almeno il 5%. [NdT: In Italia il ‹metro stero› viene impiegato per quantificare sia il legname in catasta (metro stero accatastato), che riversato (metro stero riversato)]. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

7


Concetti

1.1.2

Misurazione

Abbreviazione per la misura fatturata

Per le misure fatturate (o conteggiate) del legname grezzo, può essere utilizzato un sistema di abbreviazione a tre lettere: 1. lettera: Abbreviazione dell’unità p = metro cubo pieno, a = metro cubo accatastato, r = metro cubo riversato, l = tonnellata lutro, a = tonnellata atro, q = quantità di energia.

(= Festmeter), (= Raummeter), (= Schüttmeter),

2. lettera: Stato alla consegna c = con corteccia, s = senza corteccia. 3. lettera: misura fatturata (conteggiata) c = con corteccia, s = senza corteccia. Esempi: pcs

Metro cubo pieno, consegnato con corteccia, conteggiato senza corteccia

rss

Metro cubo riversato, consegnato senza corteccia, conteggiato senza corteccia

1.1.3

Contenuto d’acqua, tenore in materia secca e umidità

Chiarimenti riguardo al contenuto d’acqua, la parte di legname secca e il contenuto di umidità rispettivamente il peso di consegna e il peso atro così come le formule e una tabella comparativa tra il contenuto d’acqua e quello di umidità si trovano nell’appendice A.2. Le istruzioni concernenti la fornitura e la presa in carico del legname secondo il peso alla consegna e il peso anidro (atro) si trovano nell’appendice A.7.

8

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Misurazione

1.2

Misurazione del tondame

Misurazione del tondame (Misura di conteggio/Misura di vendita)

Le indicazioni si applicano sia alle misurazioni manuali, che elettroniche. 1.2.1

Determinazione della lunghezza, del diametro e del peso

Il tronco può essere misurato in un pezzo unico o in sezioni. Il tronco può anche essere pesato secondo un’unità del peso. La determinazione della lunghezza, del diametro e del peso dev’essere eseguita con strumenti usuali come il metro a nastro, il doppio metro, la barra metrica, il calibro forestale tarato, gli apparecchi di misurazione elettronici tarati e le bilance tarate. I regolamenti legali per le misurazioni sono da rispettare (vedi bibliografia nell’appendice A.10). Gli impianti di misurazione elettronici devono essere tarati. La lunghezza per il calcolo del volume pieno, se non concordato diversamente, viene arrotondata per difetto al decimetro per il legname di latifoglie, al mezzo metro per il legname di conifere. Se la tacca direzionale supera un quarto del diametro di base non viene misurata, altrimenti viene calcolata per la metà. Nei tronchi con tagli obliqui viene misurato il lato più corto. Misurazioni elettroniche eseguite in bosco da macchine abbatti-allestitrici devono essere concordate specificatamente. I dispositivi di misurazione sono da calibrare periodicamente. A tale scopo bisogna utilizzare un metodo di controllo idoneo, che sia indipendente, riproducibile e trasparente. 1.2.2

Soprammisura in lunghezza

Ogni tronco deve avere una soprammisura in lunghezza. Per il legname di conifere è di norma il 2% della lunghezza, tuttavia almeno 10 cm. Per il legname di latifoglie è il 3% della lunghezza, tuttavia almeno 15 cm. Eventuali deroghe devono essere concordate separatamente. 1.2.3

Diametro centrale e in punta

Il diametro centrale dev’essere misurato a metà lunghezza (soprammisura compresa) sotto la corteccia. I due diametri perpendicolari arrotondati al centimetro inferiore sono sommati, divisi per due e di nuovo arrotondati al centimetro inferiore. Se il punto di misurazione presenta escrescenze anormali, i diametri vanno rilevati a distanze eguali verso l’alto e il basso (rilevamento come sopra). La media dei diametri così ottenuti va calcolata al centimetro intero. Il diametro determinato in questo modo è utilizzato per calcolare il volume. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

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Misurazione del tondame

Misurazione

In casi particolari è pure possibile eseguire la misurazione senza l’alburno. Questo deve tuttavia essere menzionato espressamente nelle liste di misurazione. Il diametro in punta deve essere misurato direttamente all’estremità più sottile del tronco, nel punto più sottile e sotto la corteccia. 1.2.4

Deduzione per la corteccia

I tronchi devono essere misurati sotto la corteccia. Le liste di misurazione devono contenere un’indicazione che specifichi se i valori sono stati rilevati con corteccia ‹c.c.› o senza corteccia ‹s.c.›. Nelle misurazioni con corteccia è necessario prevedere una deduzione adeguata alla corteccia, in centimetri o in percentuale del volume. In genere viene applicata l’apposita tabella A.3-1, detta ‹tabella di Schönbrunn›. Detrazioni differenti da queste devono essere concordate. Nel caso di tronchi parzialmente scortecciati (legname lavorato con aggregato processore, legname bostricato, ecc.) la deduzione per la corteccia deve essere oggetto di una convenzione specifica. 1.2.5

Stato conforme alle usuali condizioni commerciali

Il legname deve essere consegnato in uno stato conforme alle usuali condizioni commerciali. I tronchi devono essere allestiti correttamente e la sramatura eseguita raso corteccia. Il legname dev’essere pulito, con la superficie priva di terra, sassi o sabbia, integro, non scheggiato, scagliato o ammaccato. Il legname esboscato tramite avvallamento va misurato solo dopo l’esbosco. 1.2.6

Volume pieno

Il volume pieno viene misurato con il sistema metrico in metri cubi reali, a due cifre decimali. Il volume è determinato dalla lunghezza e dal diametro al centro. La formula per calcolare il volume è la seguente:

V

  d2   4

(1.2-1)

dove: 3

V

volume pieno in m

 = 3,1416

d

diametro al centro in m (a due cifre decimali)

Lunghezza in m

Se il tronco viene misurato in sezioni, il calcolo dei volumi delle singole sezioni dev’essere indicato (tronchi composti, vedi capitolo 2.2.4 risp. capitolo 2.4.4). 10

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Misurazione

1.2.7

Misurazione del tondame

Formato dei dati

Per il trasferimento elettronico di dati si consiglia di utilizzare il formato adottato dalla piattaforma di cooperazione austriaca ‹Forst Holz Papier FHP› (ForestaLegno-Carta, che utilizza uno standard di dati unificato, indipendente dal software, disponibile liberamente e gestibile in modo modulare; vedi bibliografia consultabile nell’appendice A.10).

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Misurazione delle caratteristiche di classificazione

Misurazione

1.3

Misurazione delle caratteristiche di classificazione

1.3.1

Nodi

Il nodo (sano o cadente) dev’essere misurato al suo diametro più piccolo. Le protuberanze intorno al nodo (colletto dei rami) non vengono calcolate. Nodi, gobbe o gibbosità vengono valutate tenendo conto della parte esposta e visibile del tronco. a diametro del nodo in cm

Figura 1.3-1:

1.3.2

Misurazione dei nodi.

Fessurazioni

La misurazione del diametro massimo che circoscrive la fessura (detta anche ‹cretto›) si esprime in rapporto al diametro del tronco in quello stesso punto. Il valore viene espresso in percentuale. Annotazione: le fessurazioni possono modificarsi nel tempo. d a

a estensione della fessurazione in cm d diametro in cm a  100  x % d

Figura 1.3-2: 12

Misurazione delle fessurazioni. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Misurazione

1.3.3

Misurazione delle caratteristiche di classificazione

Cipollature

Viene misurato il diametro massimo della porzione che circoscrive la cipollatura. Questa viene espressa in percentuale rispetto al diametro del tronco misurato nello stesso punto. Annotazione: le cipollatura possono modificarsi con il tempo. d a

a cipollatura massima in cm d diametro in cm a  100  x % d

Figura 1.3-3:

Misurazione delle cipollature.

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Misurazione delle caratteristiche di classificazione

1.3.4

Misurazione

Curvature

Congiungendo le due estremità del tronco incurvato tramite una linea retta, viene a formarsi una corda. La freccia (distanza tra corda e superficie del tronco) viene in seguito divisa per la lunghezza del tronco. Una doppia curvatura viene scomposta in due curvature semplici e misurata singolarmente in quanto tale. La misurazione viene eseguita sotto la corteccia, tenendo conto dei diversi spessori della corteccia stessa. Per i primi fusti, il primo metro della parte inferiore (comprendente gli accrescimenti radicali) non viene preso in considerazione. Le curvature vengono indicate in centimetri per metro. h altezza della freccia in cm a lunghezza del tronco in m h  x cm / m a

Figura 1.3-4:

14

Misurazione delle curvature.

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Misurazione

1.3.5

Misurazione delle caratteristiche di classificazione

Conicità

La conicità, detta anche ‹rastremazione› e corrispondente alla diminuzione del diametro per metro lineare di lunghezza, si ottiene come segue: al diametro medio preso all’estremità più grossa del tronco viene dedotto il diametro medio preso all’estremità più sottile, dividendo poi il risultato ottenuto per la lunghezza del tronco. Per determinare i diametri medi si eseguono due misurazioni perpendicolari l’una rispetto all’altra, rimanendo comunque a una distanza di almeno 5 cm dalle rispettive estremità. Per i primi fusti, il primo metro della parte inferiore (comprendente gli accrescimenti radicali) non viene tenuto in considerazione; nel caso in cui il diametro centrale sia maggiore a 50 cm non si considerano i primi due metri. La conicità viene indicata in centimetri per metro. d1 diametro 1 in cm d2 diametro 2 in cm  lunghezza in m

d1  d2   x cm / m 

Figura 1.3-5:

Misurazione della conicità.

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Misurazione delle caratteristiche di classificazione

1.3.6

Misurazione

Eccentricità del midollo

L’eccentricità del midollo rispetto al centro geometrico della sezione trasversale del tronco viene calcolata rispetto al diametro del tronco in quello stesso punto. L’eccentricità viene espressa in valore percentuale. d

a eccentricità in cm

a

d diametro in cm a  100  x % d

Figura 1.3-6: 1.3.7

Misurazione dell’eccentricità del midollo.

Ovalità

La differenza tra il diametro centrale maggiore e quello minore viene espressa in valore percentuale rispetto al diametro centrale maggiore. Per i primi fusti, il primo metro della parte inferiore (comprendente gli accrescimenti radicali) non viene tenuto in considerazione. d1

d1 diametro 1 in cm d2 diametro 2 in cm

d1  d2   100  x % d2

Figura 1.3-7: 16

d1

Misurazione dell’ovalità. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Misurazione Messung

Misurazione delle caratteristiche di classificazione Messung der Sortiermerkmale

1.3.8 Fibratura contorta 1.3.8 Drehwuchs La fibratura contorta, detta anche ‹fibratura elicoidale›, viene misurata determinanEs wird die Abweichung des Faserverlaufes von der Stammachse (Faserneigung) do la deviazione dell’andamento delle fibre legnose (torsione della fibratura) rispetto bezogen auftronco. 1 m Stammlänge Zurriferendola Messunga wird die diStelle mit dem all’asse del La deviazioneerfasst. si calcola 1 metro lunghezza del stärksten Drehwuchs (Faserneigung) in Zentitronco. La Drehwuchs misurazionebeigezogen. si riferisce alDer punto che presenta la maggiorewird torsione (demeter prodelle Meterfibre. angegeben. viazione) La fibratura contorta viene espressa in centimetri per metro.

1m a

a in fibre cm a Faserneigung deviazione delle in cm

Bild 1.3-8: Figura 1.3-8:

Messung desdella Drehwuchses (Faserneigung). Misurazione fibratura contorta (deviazione delle fibre).

Figura 1.3-9: Bild 1.3-9:

Fibratura contorta Drehwuchs

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17 17


Misurazione delle caratteristiche di classificazione

1.3.9

Misurazione

Cuore

Viene misurato il diametro massimo della porzione che circoscrive il cuore (per es. cuore rosso, cuore bruno o cuore stellato del faggio). Il valore viene espresso in percentuale rispetto al diametro del tronco in quello stesso punto. d a

a diametro del cuore massimo in cm d diametro in cm a  100  x % d

Figura 1.3-10: Misurazione del cuore.

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Misurazione Messung

1.3.10

Misurazione delle caratteristiche classificazione Messung der di Sortiermerkmale

Larghezza media degli anelli annuali Durchschnittliche Jahrringbreite

La larghezza media degli anelli si misura all’estremità più sottile cioè Die durchschnittliche Jahrringbreite wird am schwächeren Endedel destronco, Stammes quella che presenta il diametro Lungo75% il 75% esterno linea che con(Zopf) ermittelt. Auf einer Längeinferiore. der äusseren einer Linie della vom Mark zur Aussenkante werdenaldie Jahrringe gezählt. gemessene Länge Zentimeter wird giunge il midollo margine esterno della Die sezione del tronco vieneincontato il numero durch diediAnzahl Jahrringe La geteilt. Die durchschnittliche Jahrringbreite Milli-il di anelli accrescimento. lunghezza misurata in centimetri viene wird divisain per meter angegeben. Für die Auswertung diejenige wählen, inwelche die numero di anelli conteggiati. La larghezzaistmedia degli Linie anelli zu si esprime millimetri. grösste durchschnittliche aufweist. Per questa misurazione siJahrringbreite utilizza la linea che presenta la maggior larghezza media degli anelli.

a a

s Linie vom Mark zur Aussenkante s linea in cmdal midollo al margine esterno in cm a Messlänge in cm a lunghezza di misurazione in cm a  0,75  s s s

a  0, 7 5  s n Anzahl Jahrringe im Bereich der n Messlänge numero di anelli conteggiati lungo la lunghezza di misurazione a  10  x mm a n  10  x mm n

Bild 1.3-11: Messung der durchschnittlichen Jahrringbreite. Figura 1.3-11: Misurazione della larghezza media degli anelli di accrescimento.

Bild 1.3-12: sehr Messung Zopf. Figura 1.3-12: Jahrringbreite: Larghezza degliKann anelli: puòunterschiedlich variare molto, sein, misurazione in am punta.

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Misurazione delle caratteristiche di classificazione Messung der Sortiermerkmale

Misurazione Messung

1.3.11 Legno di reazione 1.3.11 Buchs La larghezza della zona che presenta legno di reazione, detto anche ‹canastro›, Breite des Bereichs mit Buchs (Reaktionsholz) im Verhältnis zumèDurchmesser. viene calcolata in rapporto al diametro. Se il legno di reazione presente sia Tritt Buchs am stärkeren und schwächeren des Stamms auf, gilt der all’estremità grossa che all’estremità sottileEnde del tronco, si tiene conto del höhere valore Wert. Die Angabe erfolgtdiinlegno Prozent. maggiore. La presenza da reazione si esprime in percentuale.

a Buchs cm da reazione a Breite larghezza delin legno in cm d (canastro) Durchmesser in cm d diametro in cm a  100  x % d a  100  x % d

dd

a a

Bild 1.3-13: vondel Buchs. Figura 1.3-13: Messung Misurazione legno da reazione.

Figura 1.3-14: Legno Bild 1.3-14: Buchs di reazione (canastro), visibile in basso.

20 20

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Misurazione

Misurazione del legname da industria

1.4

Misurazione del legname da industria

1.4.1

Generalità

Il legname da industria può essere misurato tramite il volume effettivo (volume pieno), il volume accatastato (volume d’ingombro), il volume riversato, il peso alla fornitura (lutro) oppure il peso anidro (atro). La misura di una partita di legname da industria si determina direttamente nello stabilimento, al momento della consegna rispettivamente del ritiro. A livello di contratto è possibile concordare altri luoghi per la misurazione (p.es. in bosco o al momento del carico). Il diametro minimo si misura nel punto più sottile, il diametro massimo nel punto più grosso del pezzo di legname da industria. Entrambi si misurano sopra la corteccia. 1.4.2

Volume pieno

Per la misurazione del volume pieno si applicano le diposizioni per la misurazione del tondame. 1.4.3

Volume accatastato

Il volume accatastato o d’ingombro si determina moltiplicando la lunghezza per l’altezza e per la profondità della catasta. Nel caso di cataste incrociate bisogna sottrarre 20 cm di lunghezza per ogni strato incrociato. Non si applica nessuna soprammisura in altezza. Il volume accatastato utilizzato per scarti di segheria (sciaveri/refili) si misura allo stesso modo. Per la legna legata in fasci si calcola il volume del cilindro che li circoscrive, misurandone il diametro e la lunghezza. 1.4.4

Volume riversato

Il volume riversato (depositato alla rinfusa) si determina in genere calcolando il volume dei contenitori di trasporto (lunghezza, altezza e larghezza del carico). 1.4.5

Peso alla fornitura/peso anidro

Il peso alla consegna si determina con una pesa a ponte, tarata. Il peso secco anidro (atro) si determina attraverso campionamenti eseguiti secondo determinati procedimenti (vedi appendice A.7). La precisione dopo un minimo di 10 consegne deve risultare del ±3% (prove campione parallele). Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

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Misurazione del legname da energia

Misurazione

1.5

Misurazione del legname da energia

1.5.1

Generalità

Il legname da energia può essere misurato tramite il volume effettivo (pieno), il volume d’ingombro (accatastato), il volume riversato, il peso alla fornitura (lutro) o il peso anidro (atro) o sulla base della quantità di energia. La misura di una fornitura di legname da energia si determina in genere alla consegna. 1.5.2

Volume pieno

Per la misurazione del volume effettivo (pieno o solido) si applicano le diposizioni per la misurazione del tondame. 1.5.3

Volume accatastato

Il volume accatastato o d’ingombro si determina moltiplicando la lunghezza per l’altezza e per la profondità della catasta. Nel caso di cataste incrociate bisogna sottrarre 20 cm di lunghezza per ogni strato incrociato. Non si applicano sopramisure in altezza. Per i fasci di legna si calcola il volume del cilindro apparente, misurandone il diametro e la lunghezza. 1.5.4

Volume riversato

Il volume riversato si determina in genere calcolando il volume dei contenitori di trasporto (lunghezza, altezza e larghezza del carico). 1.5.5

Peso alla consegna / peso anidro

Il peso alla consegna si determina con una pesa a ponte tarata. Il peso secco anidro (atro) si determina attraverso campionamenti eseguiti secondo determinati procedimenti (vedi appendice A.7). La precisione dopo un minimo di 10 consegne deve risultare del ±3% (prove campione parallele). 1.5.6

Quantità di energia

La misurazione della quantità di energia viene eseguita utilizzando un contatore di calore situato nel circuito primario, in prossimità dell’uscita dalla caldaia.

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Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Misurazione

1.6

Fattori di conversione

Fattori di conversione

Nell’appendice A.1 sono riportati i fattori di conversione, basati su medie definite a livello svizzero. I fattori di conversione effettivi possono variare a seconda della regione di crescita degli alberi, del momento di raccolta del legname, della durata dello stoccaggio, della lavorazione, ecc.

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Tondame di conifere: dimensione e utilizzo

Classificazione del tondame

2

Classificazione del tondame

2.1

Classificazione del tondame di conifere secondo la dimensione e l’utilizzo

Nella classificazione secondo la dimensione e l’utilizzo, al tondame di specie conifere viene assegnata una classe di lunghezza e un utilizzo ed in infine classificato secondo il diametro o secondo specifici criteri. Le biforcazioni non sono ammesse. 2.1.1

Classificazione del tondame di conifere secondo la classe di lunghezza e l’utilizzo Classi di lunghezza

Il tondame (legname in tronchi) di conifere può essere suddiviso nelle seguenti classi di lunghezza: L0 (CH) legname L1 (CH) legname corto L2 (CH) legname semilungo L3 (CH) legname lungo

meno di 3,0 m di lunghezza 3,0–6,0 m di lunghezza 6,5–14,5 m di lunghezza 15,0–22,0 m di lunghezza

Ulteriori classi di lunghezza per usi particolari sono da concordare reciprocamente. Utilizzo

Il tondame di conifera può essere suddiviso in base ai seguenti utilizzi: ST

Stanghe: stanghe impregnate, pali, stangame

LP

Legname per Piallacci o sfogliati

PP

Prodotti Particolari: p.es. elementi o prismati per telai di finestre, legno per strumenti, impieghi speciali

LB

Legname Bostricato o da infortunio

LR

Legname Rosato

LS

Legname in Scaglie: legname sporco, contenente corpi estranei (p.es. metallo o sassi)

Ulteriori assortimenti per usi speciali devono essere convenuti reciprocamente. Criteri specifici per stangame si trovano al capitolo 2.5.1.

24

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

2.1.2

Tondame di conifere: dimensione e utilizzo

Classificazione del tondame di conifere secondo il diametro

La classificazione in funzione del diametro (misurato sotto la corteccia) viene fatta in centimetri, secondo delle classi decimetrali. La suddivisione in a e b può essere tralasciata oppure estesa, a piacimento. Se necessario, possono essere create altre classi oltre la classe 6, mantenendo la stessa gradazione. Se la misurazione viene eseguita sopra la corteccia, le classi di diametro devono essere adeguate in funzione della specie (spessore della corteccia), vedi tabella A.3-1. Classe

Diametro al centro

Diametro minimo all’estremità sottile per L3 (legname lungo)

0

meno di 10 cm

1a

10–14 cm

1b

15–19 cm

14 cm

2a

20–24 cm

18 cm

2b

25–29 cm

18 cm

3a

30–34 cm

18 cm

3b

35–39 cm

18 cm

4a

40–44 cm

22 cm

4b

45–49 cm

22 cm

5

50–59 cm

22 cm

6

60 cm e oltre

22 cm

Tabella 2.1-1: Classificazione del legname di conifere in funzione del diametro.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

25


Tondame di conifere: qualità

Classificazione del tondame

2.2

Classificazione del tondame di conifere secondo la qualità

2.2.1

Classi di qualità

La classificazione del tondame di conifere viene eseguita di principio in base alle quattro classi di qualità A, B, C e D. La designazione di più qualità (AB, BC) o la classificazione secondo esigenze specifiche dev’essere concordata reciprocamente. La classificazione può essere effettuata per tronco singolo, così come pure per un intero assortimento o lotto. Assortimenti per impieghi particolari sono da allestire secondo le esigenze dell’acquirente. 2.2.2

Descrizione generale della qualità

Qualità A Tondame di qualità superiore/eccellente rispetto alla media. Si tratta di tronchi senza nodi che non presentano difetti o hanno difetti minimi che ne pregiudicano solo marginalmente l’uso. Struttura regolare degli anelli annuali di accrescimento. Qualità B Tondame di qualità da media a buona, poco nodoso e senza nodi grossolani. Sono tollerati nodi cadenti in quantità limitata, così come pure canastri e torsioni delle fibre di lieve entità. Asse del tronco diritto, solo leggermente conico. Qualità C Tondame di qualità da media a mediocre, con difetti significativi. I tronchi presentano molti nodi, nodi grossolani in quantità moderata, nodi cadenti, colorazioni anomale leggere. Sono tollerati poco canastro e fibratura contorta di entità normale. Qualità D Legname adatto alla segagione, ma che per le sue caratteristiche non può essere classificato nelle classi di qualità A, B e C, compresi i tronchi il cui corpo legnoso è stato attaccato da insetti. Sono ammessi canastro e forte fibratura contorta.

La valutazione delle qualità avviene, a seconda della specie legnosa o per gruppo di specie legnose, conformemente alle tabelle da 2.2-1 a 2.2-4.

26

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

2.2.3

Tondame di conifere: qualità

Margine di apprezzamento nella valutazione delle qualità

Una buona qualità generale di un tronco può compensare la presenza di singole caratteristiche che non raggiungono i requisiti di una determinata classe di qualità. L’accumulo di caratteristiche tollerate singolarmente, può provocare il declassamento in una classe di qualità inferiore. 2.2.4

Tronco composto

Se concordato con l’acquirente, su un medesimo tronco è possibile determinare differenti classi di qualità, suddividendo le singole qualità per sezioni. 1 lunghezza sezione 1 2 lunghezza sezione 2

Figura 2.2-1:

2.2.5

Tronco composto

Difetti nascosti

In caso di dubbi, i difetti riconoscibili esternamente o i presunti difetti nascosti (p.es. nodi sotto una grossa protuberanza, fenditure rimarginate, scheggiature o danni da scortecciatura) devono essere messi a nudo. 2.2.6

Descrizione supplementare delle qualità

Simboli utilizzati nelle tabelle 2.2-1 a 2.2-4: < minore  minore o uguale > maggiore  maggiore o uguale Ø diametro

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

27


28

esclusi

ammessi

p.es. Xilotero lineato (Trypodendron lineatum), Scolitide lignicolo (Xyleborus germanus), Vespa del legno (Sirex juvenicus).

Tabella 2.2-1: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità dell’abete rosso (Picea abies) e dell’abete bianco (Abies alba).

Legname da costruzione classificato secondo la resistenza (su accordo): larghezza media degli anelli < 6 mm.

ammesse

3)

ammesse

Diametro al centro, misurato sotto la corteccia.

escluse

< 35% del 

< 20% del  > 2 cm, mass. 5 per sez. di taglio leggero attacco

ammesse

escluso ammesse

< 25% < 50% del 

ammesse

illimitata

< 2 cm/m < 2,5 cm/m < 3,0 cm/m < 4,0 cm/m illimitata

ammessi

ammessi

D

2)

escluse

escluse mass. 2 per sezione di taglio esclusi

2)

ammesse

illimitata

< 1 cm/m < 2,0 cm/m < 2,5 cm/m < 3,0 cm/m < 6 cm/m

< 6 cm

< 6 cm

C

1)

Colorazioni anomale

Danni da insetti

escluse

Tasche di resina (abete rosso)

3)

escluse

Cipollature

< 10% < 35% del 

escluso < 25% del 

<1m

escluse

Fessurazioni del midollo

< 6 mm

< 6 mm

Larghezza media degli anelli Ondulazioni nella crescita (abete bianco) Legno di reazione (canastro)

< 1 cm/m < 1,0 cm/m < 1,5 cm/m < 2,0 cm/m < 4 cm/m

< 3 cm

< 4 cm

< 1 cm/m – – < 1,5 cm/m < 2 cm/m

esclusi

B

Curvature 1) Conicità  < 20 cm 1)   20 cm fino < 35 cm 1)   35 cm 1) Fibratura contorta   35 cm

esclusi

Nodi cadenti

A

Nodi sani

Caratteristiche/qualità

Abete rosso e abete bianco

Tondame di conifere: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Regole commerciali svizzere per legname grezzo Schweizer Handelsgebräuche fürilRohholz

Figura 2.2-2: Bild 2.2-2:

Harzgallen Tasche di di resina resina Tasche

nicht Nodi cadenti cadenti Nodi verwachsene Äste

Caratteristiche qualitative dell’abete rosso e dell’abete bianco. Qualitätsmerkmale bei Fichte und Tanne.

Legno Buchs di reazione (canastro)

Cipollature Ringschäle

Fessurazioni del Markrisse del midollo midollo

verwachsene Nodi sani Äste

Classificazione del tondame Sortierung von Rundholz Tondame di conifera:Qualität qualità Nadelrundholz:

29


30

< 4 cm/m 3)

Legname da costruzione classificato secondo la resistenza (su accordo): larghezza media degli anelli < 6 mm.

Tabella 2.2-2: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del pino (Pinus sylvestris, P. nigra, P. strobus).

Diametro centrale misurato sotto la corteccia.

ammesse

3)

ammesse

illimitata

illimitata

Tronchi più sottili possono essere commercializzati come assortimenti speciali.

escluse

illimitata

< 6 cm/m

< 3 cm/m

ammessi

ammessi

D

2)

escluse

illimitata

3)

illimitata

< 2 cm/m

< 7 cm

< 7 cm

C

1)

Colorazioni anomale/legno intriso di resina

Larghezza media degli anelli

Fibratura contorta

< 2 cm/m

< 1 cm/m 2)

< 1 cm/m

esclusi

Nodi cadenti

  35 cm

< 4 cm

esclusi

Nodi sani/protuberanze

Curvature

< 5 cm

40 cm

B

A

Caratteristiche/qualità

Diametro al centro minimo per L1 1) e L2

Pino

Tondame di conifere: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Bild Figura 2.2-3: 2.2-3:

Regole commerciali svizzere per legname grezzo Schweizer Handelsgebräuche fürilRohholz

Qualitätsmerkmale Caratteristiche qualitative bei Föhre. del pino.

Beulen Protuberanze

cadenti nicht Nodi cadetni verwachsene Äste

Nodi verwachsene Nodi sani sani Äste

Curvature Krümmung

Classificazione del tondame Sortierung von Rundholz Tondame di conifera:Qualität qualità Nadelrundholz:

31


32

< 4 cm/m 3)

ammesse

Tabella 2.2-3: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del larice (Larix decidua, L. japonica) e della douglasia (Pseudotsuga viridis, P. menziesii).

Diametro centrale misurato sotto la corteccia.

Per legname da costruzione classificato secondo la resistenza (su accordo): - Larice: larghezza media degli anelli < 6 mm, - Douglasia: larghezza media degli anelli < 8 mm.

escluse

3)

escluse

Colorazioni anomale/carie del larice (marciume rosso)

massimo 5 per sezione di taglio < 10% della sezione del taglio

massimo 2 per sezione di taglio

ammesse

ammessa

ammessa

Tronchi più sottili possono essere commercializzati come assortimenti speciali.

escluse

Tasche di resina

< 35% del 

< 20% del 

escluse < 20%

illimitata ammesse

< 50% del 

illimitata

< 3 cm/m

ammessi

ammessi

D

illimitata

< 6 cm/m

2)

< 10%

< 35% del 

< 5 cm

< 7 cm

C

< 2 cm/m

1)

escluse

Eccentricità del midollo

< 25% del 

illimitata

3)

illimitata

Cipollature

Fessurazioni del midollo

Larghezza media degli anelli

Fibratura contorta

< 2 cm/m

< 1 cm/m

< 1 cm/m

  35 cm

< 3 cm

Curvature

< 5 cm

esclusi

B

esclusi

2)

A 40 cm

Nodi cadenti

1)

Nodi sani

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Larice e douglasia

Tondame di conifere: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Regole commerciali svizzere per legname grezzo Schweizer Handelsgebräuche fürilRohholz

Figura 2.2-4: Bild 2.2-4:

nicht cadenti Nodi verwachsene Äste

Caratteristiche qualitative del larice e della douglasia. Qualitätsmerkmale bei Lärche und Douglasie.

Eccentricità Exzentrizitätdel midollo des Marks

Cipollature Ringschäle

Fessurazioni Markrisse del del midollo midollo verwachsene Nodi sani Äste

Krümmung Curvature

Classificazione del tondame Sortierung von Rundholz Tondame di conifera:Qualität qualità Nadelrundholz:

33


34

< 8 cm < 7 cm < 3 cm/m

< 5 cm < 4 cm < 2 cm/m

esclusa

esclusa

Diametri al centro degli assortimenti principali: 2a < 25 cm e 2b da 25 cm (misurati sotto la corteccia).

ammessa

ammesso

illimitata

ammesse

illimitata

ammessi

ammessi

1)

D

Tabella 2.2-4: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del pino cembro (Pinus cembra).

1)

esclusa

escluso

escluso

Biforcazione

< 20% del 

< 10% del 

escluso

< 10% del 

Percentuale di alburno

Marciume del cuore

ammesse

ciascuno < 20%

ciascuno < 10%

< 1 cm/m

Eccentricità e canastro

Curvature

< 3 cm esclusi

Nodi cadenti

1)

1)

1)

C

B

A

Nodi sani

Diametro al centro

Caratteristiche/qualità

Pino cembro

Tondame di conifere: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

Tondame di conifere: qualità

35


Tondame di latifoglie: dimensione e utilizzo

2.3

Classificazione del tondame

Classificazione del tondame di latifoglie secondo la dimensione e l’utilizzo

Nella classificazione secondo la dimensione e l’utilizzo, al tondame di latifoglie viene assegnata una classe di lunghezza e un utilizzo ed in infine classificato secondo il diametro o secondo specifici criteri. Le biforcazioni non sono ammesse. 2.3.1

Classificazione del tondame di latifoglie secondo la classe di lunghezza e l’utilizzo Classi di lunghezza

Nella classificazione del tondame di specie latifoglie è permesso attribuire qualsiasi lunghezza, a patto che si osservi una lunghezza minima di 3 m (tranne che per gli assortimenti speciali). Utilizzo

Il tondame di latifoglie può essere suddiviso nei seguenti utilizzi: TR

Traversine

ST

Stanghe: stanghe impregnate, pali

LP

Legname per Piallacci o sfogliati

PP

Prodotti particolari: p.es. legname di latifoglie sottile, legno per strumenti, impieghi speciali

LB

Legname bostricato o da infortunio

CR

Cuore rosso

LS

Legname in Scaglie: legname sporco, contenente corpi estranei (p.es. metallo o sassi)

Ulteriori assortimenti per usi speciali devono essere convenuti reciprocamente. Criteri specifici per: -

Stangame: capitolo 2.5.1

-

Traversine: capitolo 2.5.2

-

Faggio sottile (per segati di dimensioni ridotte): capitolo 2.5.3

-

Faggio con il cuore rosso: capitolo 2.5.4

-

Sottomisure e lunghezze speciali del castagno: capitolo 2.5.5

-

Paleria di castagno e robinia: capitolo 2.5.6

36

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

2.3.2

Tondame di latifoglie: dimensione e utilizzo

Classificazione del tondame di latifoglie secondo il diametro

La classificazione in funzione del diametro (misurato sotto la corteccia) viene fatta in centimetri secondo classi decimetrali. La suddivisione in a e b può essere tralasciata oppure estesa, a piacimento. Se necessario, possono essere create altre classi oltre la classe 6, mantenendo la stessa gradazione. Se la misurazione viene eseguita sopra la corteccia, le classi di diametro devono essere adeguate in funzione della specie (spessore della corteccia), vedi tabella A.3-1. Classe

Diametro al centro

0

meno di 10 cm

1a

10–14 cm

1b

15–19 cm

2a

20–24 cm

2b

25–29 cm

3a

30–34 cm

3b

35–39 cm

4a

40–44 cm

4b

45–49 cm

5

50–59 cm

6

60 cm e oltre

Tabella 2.3-1: Classificazione del tondame di latifoglie secondo il diametro.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

37


Tondame di latifoglie: qualità

Classificazione del tondame

2.4

Classificazione del tondame di latifoglie secondo la qualità

2.4.1

Qualità

La classificazione del tondame di latifoglie viene eseguita di principio in base alle quattro classi di qualità A, B, C e D. La designazione di più qualità (AB, BC) o la classificazione secondo esigenze specifiche dev’essere concordata reciprocamente. La classificazione può essere effettuata per tronco singolo, così come pure per un intero assortimento o lotto. Nel capitolo 2.5 sono descritti i criteri specifici per la classificazione di traversine, di tronchi di faggio per segati di dimensioni ridotte o di faggio con il cuore rosso, le sottomisure, le lunghezze speciali per il castagno e quelli riguardanti la paleria di castagno e robinia. Assortimenti per impieghi particolari sono da allestire secondo le esigenze dell’acquirente. 2.4.2

Descrizione generale delle qualità

Qualità A Tondame di qualità superiore rispetto alla media/eccellente, senza nodi e senza protuberanze. Si tratta di tronchi diritti, senza fibratura contorta, privi di difetti o con difetti minimi che ne pregiudicano solo marginalmente l’utilizzo. Qualità B Tondame di qualità da media a buona con qualche nodo. Sono tollerate la presenza di lievi torsioni nella fibratura e leggere curvature. Qualità C Tondame di qualità da media a mediocre, con difetti significativi. Sono ammessi molti nodi e nodi grossolani in quantità limitata. La presenza di fibre contorte, curvature, cuore rosso e cuore bruno è ammessa. Qualità D Legname adatto alla segagione, ma che per le sue caratteristiche non può essere classificato nelle classi di qualità A, B e C.

La valutazione delle qualità avviene, a seconda della specie legnosa o per gruppo di specie legnose, conformemente alle tabelle 2.4-1 a 2.4-9.

38

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

2.4.3

Tondame di latifoglie: qualità

Margine di apprezzamento nella valutazione delle qualità

Una buona qualità generale di un tronco può compensare la presenza di singole caratteristiche che non raggiungono i requisiti di una determinata classe di qualità. L’accumulo di caratteristiche tollerate singolarmente, può provocare il declassamento in una classe di qualità inferiore 2.4.4

Tronco composto

Se concordato con l’acquirente, su un medesimo tronco è possibile determinare differenti classi di qualità, suddividendo le singole qualità per sezioni. 2.4.5

Difetti nascosti

In caso di dubbi, i difetti riconoscibili esternamente o i presunti difetti nascosti (p.es. nodi sotto una grossa protuberanza, fenditure rimarginate, scheggiature o danni da scortecciatura) devono essere messi a nudo. 2.4.6

Descrizione supplementare delle qualità

Simboli utilizzati nelle tabelle da 2.4-1 a 2.4-9: < minore  minore o uguale > maggiore  maggiore o uguale Ø diametro

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

39


40

escluse escluse escluse escluso escluso

Chiazze a T

Fenditure longitudinali semplici

Fenditure del midollo incrociate

Cuore rosso

Stellatura/cuore stellato

B

C

escluso

ammesso

< 30% del  escluso

ammesse

ammesse

escluse

ammesse

< 12 cm/m  5 pezzi/m

< 5 cm/m

< 4 cm/m

< 5 cm

< 7 cm

30 cm

 2 pezzi/m

< 2 cm/m

esclusi

< 5 cm

35 cm

D

ammesso

ammesso

ammesse

ammesse

ammesse

illimitata

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

Tabella 2.4-1: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del faggio (Fagus silvatica).

< 1 cm/m

Fibratura contorta

esclusi < 1 cm/m

Nodi marcescenti

Curvature

esclusi

Nodi sani

A 40 cm

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Faggio

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Regole commerciali svizzere per legname grezzo Schweizer Handelsgebräuche fürilRohholz

Figura 2.4-1: Bild 2.4-1:

Caratteristiche qualitative del faggio. Qualitätsmerkmale bei Buche.

Cuore rosso stellaSpritzkern stellato to

Cuore rosso Rotkern

Fessurazioni Kreuzrisse inincrociate crociate T-Flecken Chiazze aT

Drehwuchs Fibratura contorta

faule marci Äste Nodi

Classificazione del tondame Sortierung von Rundholz Tondame di latifoglie:Qualität qualità Laubrundholz:

41


42

esclusi

Nodi marcescentii

escluse

B

C

ammesse < 35% del 

< 25% del 

< 12 cm/m

< 4 cm/m

< 5 cm

< 7 cm

30 cm

< 10% del 

< 5 cm/m

< 2 cm/m

esclusi

< 5 cm

35 cm

D

ammesse

ammesse

illimitata

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

Tabella 2.4-2: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità della quercia (Quercus robur, Q. petraea, Q. rubra).

Misurazione delle parti marcescenti: come misurazione del cuore (1.3.9).

Cipollature/fessurazioni da gelo

1)

escluse

< 1 cm/m

Fibratura contorta

Parti marcescenti

< 1 cm/m

Curvature

1)

esclusi

Nodi sani

A 40 cm

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Quercia

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Regole commerciali svizzere per legname grezzo Schweizer Handelsgebräuche fürilRohholz

Figura 2.4-2: Bild 2.4-2:

Caratteristiche qualitative della quercia. Qualitätsmerkmale bei Eiche.

Fessurazioni Frostriss Spaccature da da gelo gelo

Cipollature Ringschäle

Fibratura contorta Drehwuchs faule marci Äste Nodi cescenti

verwachsene Nodi sani Äste

Krümmung Curvature

Classificazione del tondame Sortierung von Rundholz Tondame di latifoglie:Qualität qualità Laubrundholz:

43


44

B

escluso

Cuore stellato

C

ammesso

ammesso

< 12 cm/m

< 4 cm/m

< 5 cm

< 7 cm

30 cm

D

ammesso

ammesso

illimitato

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

Tabella 2.4-3: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del frassino (Fraxinus excelsior).

escluso

< 5 cm/m ammesso

< 1 cm/m < 15% del 

< 2 cm/m

esclusi

< 5 cm

35 cm

Cuore bruno

Fibratura contorta

esclusi < 1 cm/m

Nodi marcescenti

Curvature

esclusi

Nodi sani

A 40 cm

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Frassino

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


< 1 cm/m escluso escluse

Cuore bruno

Fessurazioni da gelo

B

C

escluse

< 15% del 

< 15% del  escluse

< 12 cm/m

< 4 cm/m

< 5 cm

< 7 cm

30 cm

< 5 cm/m

< 2 cm/m

esclusi

< 5 cm

35 cm

D

ammesse

ammesso

illimitata

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

Tabella 2.4-4: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità dell’acero (Acer pseudoplatanus, A. platanoides).

< 1 cm/m

Fibratura contorta

esclusi

Nodi marcescenti

Curvature

esclusi

Nodi sani

A 40 cm

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Acero

Classificazione del tondame Tondame di latifoglie: qualità

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

45


46

ammesse ammesso

ammesse < 35% del 

escluse < 15% del 

escluse escluso

Cuore bruno

Tabella 2.4-5: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del tiglio (Tilia cordata, T. platyphyllos).

ammessi < 6 cm/m

Parti marcescenti

< 5 cm < 4 cm/m

esclusi < 2 cm/m

ammessi

esclusi

Nodi marcescenti

< 7 cm

D 25 cm

< 1 cm/m

< 5 cm

esclusi

Nodi sani

C 30 cm

Curvature

B 35 cm

A 40 cm

Caratteristiche/qualità

Diametro al centro minimo

Tiglio

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


escluse

Protuberanze

Misurazione delle parti marcescenti: come misurazione del cuore (1.3.9).

< 15% del 

escluse

< 5 cm/m

< 2 cm/m

esclusi

< 35% del 

ammesse

< 12 cm/m

< 4 cm/m

< 5 cm

< 7 cm

30 cm

C

ammesse

ammesse

illimitata

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

D

Tabella 2.4-6: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del ciliegio selvatico (Prunus avium).

1)

escluse

< 1 cm/m

Fibratura contorta

Parti marcescenti

< 1 cm/m

Curvature

1)

esclusi

Nodi marcescenti

< 5 cm

35 cm

40 cm esclusi

Nodi sani

B

A

Diametro al centro minimo

Caratteristiche/qualità

Ciliegio selvatico

Classificazione del tondame Tondame di latifoglie: qualità

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

47


48

escluse

< 20% < 35% del 

< 25% del 

< 12 cm/m

< 4 cm/m

< 8 cm

< 7 cm

D 25 cm

ammesse

ammesse

illimitata

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

Tabella 2.4-7: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità dell’olmo (Ulmus glabra, U. campestris).

Per la definizione vedi Glossario; misurazione della difformità: come misurazione dell’ovalità (1.3.7).

Cipollature/fessurazioni da gelo

1)

C 30 cm

< 15%

< 5 cm/m

escluse

< 1 cm/m

1)

Fibratura contorta

Difformità

esclusi < 2 cm/m

esclusi < 1 cm/m

Nodi marcescenti

Curvature

< 5 cm

esclusi

Nodi sani

B 35 cm

A 40 cm

Caratteristiche/qualità

Diametro al centro minimo

Olmo

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


B 40 cm < 5 cm

A 50 cm esclusi

Nodi sani

Nodi marcescenti/secchi

esclusi < 1 cm/m < 12% < 10% escluse

esclusi < 12% < 5% escluse

Ovalità

Eccentricità

C

ammesse

< 15%

illimitata

< 2 cm/m

< 8 cm

ammesse

35 cm

D

ammesse

illimitata

illimitata

< 5 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

Tabella 2.4-8: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del pioppo (Populus euramericana, P.tremula).

Cipollature/fessurazioni da gelo

Curvature

< 1 cm/m

Caratteristiche/qualità

Diametro al centro minimo

Pioppo

Classificazione del tondame Tondame di latifoglie: qualità

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

49


50

35 cm < 5 cm

Nodi marcescenti/secchi

ammesse

< 6 cm/m

ammessi

ammessi

25 cm

D

Tabella 2.4-9: Criteri supplementari per la classificazione secondo le qualità del castagno (Castanea sativa).

Sottomisure e lunghezze speciali del castagno: vedi 2.5.5.

< 35% del 

< 25% del 

escluse

Cipollature/spaccature da gelo

1)

< 5 cm < 4 cm/m

esclusi < 2 cm/m

esclusi < 1 cm/m

< 7 cm

30 cm

C

Curvature

Diametro al centro minimo

40 cm

B

esclusi

A

Nodi sani

1)

Caratteristiche/qualità

Castagno

Tondame di latifoglie: qualità Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

Tondame di latifoglie: qualità

51


Tondame per usi speciali

2.5

Classificazione del tondame

Classificazione del tondame per usi speciali

Indicazioni riguardo l’attribuzione generale di classi di assortimento per delle utilizzazioni speciali si trovano al capitolo 2.1.1 (tondame di conifere) e 2.3.1 (tondame di latifoglie). Questo capitolo contiene regole specifiche complementari. 2.5.1

Stangame

La classificazione dello stangame viene eseguito secondo il diametro e la lunghezza, conformemente alla tabella 2.5-1. Per calcolare il volume dello stangame si misura il diametro sopra la corteccia ad un metro dall'estremità maggiore, arrotondato questo valore al centimetro intero inferiore e la lunghezza fino ad un diametro in punta di 2 centimetri. Classe

Ø a 1 m dalla base, sopra la corteccia

Lunghezza

Volume di 100 stanghe, senza corteccia

1

11–13 cm

13–15 m

8 m (media 80 dm )

2

11–13 cm

9–12 m

6 m (media 60 dm )

3

9–10 cm

9–12 m

4 m (media 40 dm )

4

6–8 cm

6–8 m

2 m (media 20 dm )

5

5 cm

5m

1 m (media 10 dm )

3

3

3

3

3

3

3

3

3

3

Tabella 2.5-1: Classificazione dello stangame secondo il diametro e la lunghezza.

52

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del tondame

2.5.2

Tondame per usi speciali

Traversine

Traversine di faggio Dimensioni: -

Lunghezza divisibile per 2,70 m (2,60 m più 0,10 m di soprammisura).

-

Diametro minimo in punta (estremità sottile) 31 cm.

Qualità: -

Corrisponde ai criteri qualitativi della classe C secondo la tabella 2.4-1.

-

Cuore rosso: fino a 39 cm di diametro al centro sono ammessi 7 cm, oltre 40 cm di diametro al centro sono ammessi 10 cm.

-

Sono esclusi: rami con inserzione verticale, inclusioni di corteccia, spaccature frontali e da abbattimento aperte così come cretti (fenditure) incrociati

-

La profondità delle inclusioni sotto i rami epicormici può ammontare ad un massimo del 10% del diametro.

-

Le curvature non possono essere superiori a 2 cm/m.

Traversine di quercia Dimensioni: -

Lunghezza 2,50 fino 4,80 m, soprammisura 10 cm

-

Diametro minimo in punta (estremità sottile) 33 cm (incluso alburno sano)

Qualità: -

Corrisponde ai criteri qualitativi della classe C secondo la tabella 2.4-2.

-

Sono esclusi: cipollature, spaccature da gelo e nodi marcescenti.

2.5.3

Faggio sottile per segati di dimensioni ridotte

Dimensione: -

Diametro minimo in punta 25 cm

Qualità: -

Corrisponde ai criteri qualitativi delle classi A e B secondo la tabella 2.4-1.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

53


Tondame per usi speciali

2.5.4

Classificazione del tondame

Faggio con il cuore rosso

Qualità come la classe B ma con il cuore rosso. Tronchi di faggio con il cuore rosso stellato sono ammessi, previo accordo. 2.5.5

Sottomisure e lunghezze speciali del castagno

Sottomisure ‹As› e ‹Bs› Dimensioni: -

Diametro minimo al cimale 20 cm, senza corteccia

Qualità: -

Corrisponde ai criteri qualitativi delle classi A e B secondo la tabella 2.4-9.

Lunghezze speciali Lunghezze sotto 3 m solo previo accordo speciale. 2.5.6

Paleria di castagno e di robinia

Caratteristiche/qualità

Paleria grossa Pg

Paleria media, Pm

Paleria piccola, Pp

Lunghezza minima

3m

3m

2m

Lunghezze possibili

3 m, 4 m, 5 m, 6 m, …

3 m, 4 m, 5 m, 6 m, …

2 m, 2,5 m, 3 m, 3,5 m, …

25–35 cm

15–24 cm

 14 cm

Cipollature

ammesse

ammesse

ammesse

Curvature

< 4 cm/m

< 4 cm/m

< 4 cm/m

Diametro al centro

1)

1)

Misurazioni senza alburno devono essere menzionate nella lista di misurazione.

Tabella 2.5-2: Classificazione della paleria di castagno e di robinia.

54

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Classificazione del legname da industria

Legname da industria di provenienza forestale

3

Classificazione del legname da industria

3.1

Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

Il legname da industria di provenienza forestale viene triturato meccanicamente o sfibrato chimicamente e serve per la produzione di pasta base di legno, pasta di cellulosa (elemento base per carta e cartone), pannelli agglomerati, pannelli truciolati, lana di legno ed altri prodotti industriali. Si distinguono i seguenti assortimenti principali:

abbreviazione

-

Legname da Raffinazione (legname da pasta o carta)

R

-

Legname da Cellulosa

C

-

Legname da Pannelli

P

-

Lana di legno

L

Inoltre si può distinguere tra: -

Legname di Conifere o di Latifoglie

C e L

-

Prima e seconda classe

1 e 2

Per i simboli degli assortimenti vengono combinate le relative abbreviazioni. P.es. RC 1 per legname da raffinazione per pasta di specie conifere di 1. classe. La valutazione di una partita di legname da industria avviene per tutti gli assortimenti in funzione di queste caratteristiche: -

Specie legnosa o gruppo di specie legnose

-

Dimensioni: lunghezza e diametro Per il legname da industria lungo le lunghezze variano a seconda dell’acquirente e del metodo di trasporto. Il legname da industria corto misura di regola 1,0 m. Per l’esportazione sono usuali anche lunghezze standard di 2,0 o 3,0 m.

-

Qualità: stato sanitario, curvature e altre caratteristiche. Non si considera legname da industria legname che non risponde alle esigenze della 2. classe dei rispettivi assortimenti, che non è stato allestito correttamente o che proviene da specie legnose non ammesse nei relativi assortimenti.

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55


Legname da industria di provenienza forestale

Classificazione del legname da industria

-

Allestimento: tipo e qualità Il legname da industria dev’essere sramato a raso corteccia, deve presentare superfici di taglio perpendicolari e lisce e dev’essere privato dagli accrescimenti radicali. Per il legno lungo da pannelli, le esigenze della sramatura vanno concordate tramite accordo specifico.

-

Pulizia: Il legname da industria deve poter essere classificato in modo inequivocabile osservando la superficie di taglio frontale dei tronchi. Legname eccessivamente sporco non è ammesso. Specialmente nel legname destinato alla produzione di pannelli, la pulizia è di particolare importanza.

Gli assortimenti di legname da industria di provenienza forestale vengono classificati secondo la tabella A.4-1 fino a A.4-4.

56

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del legname da industria

3.2

Legname da industria proveniente da cascami

Classificazione del legname da industria proveniente da cascami (della prima lavorazione)

Per legname da industria proveniente da cascami della prima lavorazione s’intendono i prodotti secondari derivanti dalla lavorazione del tondame. Il legname da industria proveniente da cascami della prima lavorazione sfibrato chimicamente o triturato meccanicamente è impiegato per la produzione di pasta base di legno, pasta di cellulosa (elemento base per produrre carta e cartone), pannelli truciolati, pannelli agglomerati di fibre, lana di legno, pellet e altri prodotti industriali. L’industria necessita prevalentemente di assortimenti di scarto di abete rosso e abete bianco, senza corteccia. Forniture di altre specie legnose sono da convenire tramite accordi specifici. In Svizzera, l’industria utilizza esclusivamente assortimenti di scarto non trattati e provenienti dalla lavorazione primaria dei tronchi. 3.2.1

Cippato

Le percentuali ammesse di cippato con diverse classi dimensionali sono definite dall’acquirente, vedi esempio nell’appendice A.5. Le percentuali vengono determinate tramite frazionamento, ossia separando le differenti dimensioni utilizzando vagli o setacci. Rispettando le indicazioni dell’acquirente, la qualità del cippato viene valutata sulla base di ulteriori criteri come p.es. la percentuale di corteccia, la colorazione, i marciumi, il tenore di materia secca o gli attacchi di insetti. Di regola il cippato non può contenere ramaglia fine, aghi, fogliame, corpi o sostanze estranee. Il cippato viene di regola consegnato e commercializzato misurandolo in metri cubi riversati (alla rinfusa) o in unità di peso anidro (atro). 3.2.2

Sciaveri e refili

Sciaveri e refili vengono di regola forniti legandoli in fasci. La qualità viene valutata a seconda dell’acquirente in base a diversi criteri come p.es. percentuale di corteccia, la presenza di colorazioni, marciumi, danni da insetti, presenza di specie legnose non ammesse e presenza di corpi o sostanze estranee. Sciaveri e refili vengono consegnati e commercializzati in metri cubi accatastati (volume d’ingombro o delle cataste) o in unità di peso anidro (atro). 3.2.3

Altri assortimenti di scarto

Altri assortimenti provenienti da residui di lavorazione come segatura, trucioli, intestature (scarti di tagli da troncature) e corteccia vengono ritirati su speciale accordo. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

57


Cippato, prodotti della lavorazione, pellet

Classificazione del legname da energia

4

Classificazione del legname da energia

4.1

Classificazione di cippato, assortimenti prodotti della lavorazione del legname e pellet

4.1.1

Cippato e assortimenti prodotti della lavorazione del legname

Il cippato di provenienza forestale e il cippato di segheria devono essere considerati come assortimenti fondamentalmente differenti, vista la loro diversa composizione. Oltre alla provenienza si distinguono i seguenti assortimenti di cippato e assortimenti provenienti dalla lavorazione del legname: Cippato di provenienza forestale - Cippato Forestale Ordinario (CFO) -

Residui di Diradamenti di Conifere, latifoglie e delle chiome (RDC)

-

Cippato Forestale di Qualità (CFQ) Il cippato forestale di qualità è cippato di provenienza forestale, vagliato ed essiccato secondo modalità specifiche.

Cippato di pioppi e salici o provenienti da interventi di cura del paesaggio - Pioppi e Salici di provenienza forestale e da Interventi nel paesaggio (PSI) -

Pioppi e Salici provenienti da aree Ceduate o gestite a turno breve (PSC)

-

Legname proveniente da interventi di Cura del Paesaggio (LCP)

Assortimenti prodotti con la lavorazione del legname - Segatura e Trucioli da Segheria (STS) -

Cippato di Legna da Segheria (CLS)

-

Corteccia Triturata (CTR) e Corteccia Non Triturata (CNT)

-

Scarti e Sottoprodotti della Lavorazione del legname (SSL) Il termine ‹scarti della lavorazione del legname› si riferisce ad assortimenti della lavorazione primaria (segheria), lavorazione secondaria e altri scarti di lavorazione. Secondo l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), solo i residui della lavorazione primaria valgono come legno allo stato naturale (non trattata). I residui o sottoprodotti della lavorazione secondaria o ulteriore vengono attribuiti ad una categoria speciale e possono essere bruciati esclusivamente da impianti di combustione appositamente autorizzati.

58

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Classificazione del legname da energia

Cippato, prodotti della lavorazione, pellet

Legno usato Secondo l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), il legno usato (che comprende anche i resti legnosi provenienti da cantieri) e i residui o cascami di legno problematici, non sono considerati combustibili legnosi e non vengono trattati nelle presenti regole commerciali. Assortimenti misti Mescolando assortimenti diversi possono essere utilizzati anche assortimenti con caratteristiche sfavorevoli. Forniture di assortimenti misti devono essere concordati tramite accordi particolari. 4.1.2

Classificazione del cippato

Nella pratica la qualità del cippato (p.es. composizione delle specie legnose, la percentuale di legname di latifoglie) dovrebbe essere valutata durante le operazioni di cippatura. Solo in questo modo è possibile eseguire una buona classificazione di tipo visivo. La classificazione del cippato può avvenire secondo i criteri descritti nella tabella A.6-1. Essa contiene in dettaglio i criteri per ogni assortimento che valgono come base per i contratti di fornitura. Gli stessi criteri vengono tenuti in considerazione nella concezione e progettazione di sistemi di convogliamento o di alimentazione del combustibile, come pure dei sistemi di combustione. 4.1.3

Pellet

I pellet (PEL) sono da considerare come prodotti particolari, vista le loro specifiche modalità di preparazione e produzione, forma e caratteristiche. Per la classificazione dei pellet valgono delle norme specifiche (p.es. Ö-Norm M 7135).

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

59


Tondelli, squartoni, legname da energia lungo

4.2

Classificazione del legname da energia

Classificazione di tondelli, squartoni e legname da energia lungo (intero, non cippato)

Il legname da energia destinato alla vendita di principio dev’essere sano. Parti legnose di specie conifere con colorazioni rosate ma dure (che tengono i chiodi) e delle leggere sobbolliture nel legname di latifoglie sono ammesse. Legna molto sporca e legna contenente corpi estranei (p. es. metallo o sassi) è considerata come scarto e deve essere esclusa dalle forniture. 4.2.1

Tondelli e squartoni (spacconi)

A seconda del diametro si distinguono i seguenti assortimenti: - Squartoni: tondelli spaccati con diametro minimo in punta di 14 cm -

Squartoni piccoli:

tondelli spaccati con diametro in punta cimale di 10–14 cm

-

Tondelli (ciocchi):

diametro in punta (estremità sottile) di 7–14 cm

E’ considerato legname secco la legna ben accatastata in un luogo ben ventilato e protetto dalla pioggia. Il contenuto di acqua dev’essere inferiore al 20%, vedi appendice A.2. 4.2.2

Legname da energia lungo (non cippato)

Il legname da energia in forma lunga viene di regola allestito in forma di tronchi lunghi almeno 2 m. Il diametro minimo è di 10 cm misurato all’estremità più grossa, senza tuttavia tener conto degli accrescimenti radicali. La curvatura massima può essere di 50 cm su 3 m di lunghezza.

60

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Parte commerciale

5

Contratto e conclusione del contratto

Parte commerciale

Per il commercio di legname vale di principio il diritto delle obbligazioni (CO) [43]. Questo capitolo contiene le definizioni specifiche (quantità, scadenze, termini, ecc.) e le regolamentazioni tipiche del settore nei casi di diritto dispositivo del CO. Per la loro validità integrale, le ‹Regole commerciali svizzere per il legname grezzo› devono essere concordate quale base di riferimento del contratto.

5.1

Contratto e conclusione del contratto

5.1.1

Oggetto della vendita

Il legname può essere venduto in piedi, a qualsiasi stadio dell’allestimento o completamente allestito. Per legname s’intende tutto il legname che ha subito una lavorazione solamente meccanica (p. es. con motosega, con cippatrice; taglio con sega o profilatura nel caso dei sottoprodotti o cascami della lavorazione del legname in segheria). In singoli casi comprende pure la corteccia e la ramaglia. Per definire la provenienza del legname (raggi o distanze di trasporto, dichiarazione della provenienza) possono essere presi degli accordi specifici. 5.1.2

Modalità di vendita

La vendita del legname può avvenire tramite vendita a trattativa privata, contratti di fornitura o vendite speciali tramite procedure di concorso al miglior offerente. Prima di concludere il contratto, il compratore può avere o non avere esaminato la merce. 5.1.3

Conclusione del contratto

Il contratto di vendita si perfeziona tramite: aggiudicazione sul posto, comunicazione orale (anche telefonica) o in forma scritta o elettronica (lettera, telefax, e-mail, internet e simili) oppure tramite un contratto di vendita scritto, firmato dal venditore e dal compratore. Rimangono riservate altre condizioni esplicitamente menzionate nel bando della procedura di vendita. 5.1.4

Conferma del contratto

Un contratto perfezionato a voce è valido a norma di legge anche se non viene confermato in forma scritta. Venditore e compratore possono confermare a posteriori in forma scritta il tenore di un contratto orale. Se la conferma non viene contestata o completata in forma scritta dal destinatario nel giro di 7 giorni (dalla data del timbro postale), si ritiene che egli approvi il tenore della conferma. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

61


Contenuto del contratto

5.1.5

Parte commerciale

Modifiche successive

Gli accordi orali deroganti presi dopo la conclusione scritta del contratto o la conferma scritta di un contratto devono essere confermati in forma scritta da almeno una delle parti contraenti. Se la conferma non viene contestata o completata in forma scritta dal destinatario nel giro di 7 giorni (dalla data del timbro postale), si ritiene che esso approvi il contenuto della conferma. 5.1.6

Cessione

Né il venditore né il compratore possono cedere a terzi diritti e doveri derivanti dal contratto, a meno che tale cessione avvenga di comune accordo tra venditore e compratore.

5.2

Contenuto del contratto

5.2.1

Contenuto minimo

Un contratto (scritto o orale) deve definire almeno i punti seguenti: -

Tipo della merce, specie legnosa, assortimento e qualità.

-

Entità dell’oggetto acquistato (di regola la quantità si esprime in metri cubi pieni, metri cubi accatastati, peso, ecc. oppure ‹il legname ispezionato›).

-

Luogo di consegna.

-

Primo e ultimo termine (temine di consegna/termine di ritiro), entro il quale il venditore deve mettere a disposizione il legname sul luogo di fornitura, rispettivamente il compratore deve ritirarlo.

-

Prezzo unitario o prezzo globale per l’intera partita (prezzo definitivo).

-

Condizioni di pagamento

-

Convenzione tra i contraenti su chi è responsabile del trattamento protettivo del legname fino al momento del suo sgombero (trasporto).

5.2.2

Contenuti facoltativi

Ai fini di un contratto scritto firmato da venditore e compratore o di una descrizione più precisa nel caso di conferme in forma scritta, si possono prendere in considerazione anche gli aspetti seguenti:

62

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Parte commerciale

Terminologia

-

Designazione dei contraenti con indicazione dei rispettivi indirizzi

-

Eventuali disposizioni concernenti le garanzie dei pagamenti

-

Conseguenze in caso di inadempienza dei punti contrattuali, come penali o risarcimenti

-

In caso di vendita in piedi, le conseguenze dei danni arrecati ai popolamenti forestali rimanenti o alle infrastrutture di esbosco (indennizzo)

-

Disposizioni concernenti le procedure di conciliazione in caso di difetti o irregolarità (eventuali mediatori e periti non hanno poteri decisionali)

-

Indicazioni riguardo i sistemi di certificazione e di etichettatura

-

Luogo, data e firma delle due controparti

5.3

Terminologia

5.3.1

Indicazioni riguardanti la quantità

-

‹ca.›: il venditore può fornire una quantità fino al 10% in più o in meno rispetto alla quantità indicata nel contratto.

-

‹da – a›: il venditore non può fornire meno della quantità minima e più della quantità massima. Se la quantità effettiva rientra entro i margini consentiti, il compratore è tenuto ad accettarla.

-

‹un vagone o un carico su veicolo›: Il tipo di vagone o di veicolo deve essere meglio precisato: p.es. vagone ferroviario SPS, autocarro, rimorchio, bilico o semi-rimorchio, ecc.

-

‹il legname ispezionato›: Tutto il legname presentato all’acquirente. Un’eventuale stima errata del legname non ancora misurato non vincola i contraenti.

-

‹in base al protocollo della martellata› o ‹in base alla stima degli assortimenti›: Comprende tutto il legname ottenuto con il taglio in questione. Le stime riguardanti la quantità, gli assortimenti e le qualità non sono vincolanti per i contraenti. Il contratto di vendita può del resto essere concluso solo per determinati assortimenti, qualità e specie di legname risultanti da uno specifico taglio.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

63


Terminologia

5.3.2

Parte commerciale

Luogo di consegna

Il luogo di consegna è quello in cui il venditore deve trasportare il legname a suo rischio e a sue spese. Il bilico (semi-rimorchio) o l’autotreno (per un peso massimo consentito che attualmente è di 40 tonnellate) valgono quale standard per il trasporto del legname. Altri sistemi di trasporto sono da indicare. Limitazioni riguardo gli accessi al piazzale di deposito (p. es. tasse, categorie di veicolo ammesse, limitazioni di peso, strade senza uscita, barriere) devono essere menzionate. -

‹a bordo strada forestale camionabile›, ‹al piazzale di deposito accessibile ai camion›, ‹sul piazzale della segheria›: Queste espressioni specificano il luogo di consegna.

-

‹franco›, ‹franco di porto›, ‹porto pagato›, ‹in loco›: Sono espressioni equivalenti e impegnano il venditore ad assumersi i costi di trasporto e di spedizione fino al luogo convenuto.

-

‹alla stazione di partenza (stazione ferroviaria)›: Il venditore deve trasportare il legname fino alla stazione di spedizione. I costi di carico e tutte le tasse di deposito sono però a carico dell’acquirente.

-

‹caricato su vagone ›: Il venditore deve provvedere a proprie spese al trasporto del legname alla stazione, al carico e al suo fissaggio in modo adeguato. Deve inoltre verificare che la capacità di carico del vagone (peso e volume) siano sfruttate nel miglior modo possibile. Gli eventuali costi causati da un carico mal eseguito o le tasse per il deposito in piazzale alla stazione sono a carico del venditore. Le tasse di pesatura e le spese di trasporto sono a carico del compratore.

5.3.3

Vantaggi e rischi

Con la conclusione del contratto di vendita, i vantaggi ed i rischi del legname messo a diposizione e in deposito sul luogo di consegna passano al compratore. Se il legname è in piedi e non ancora lavorato, vantaggi e rischi passano al compratore con la messa a disposizione sul luogo di consegna, non però prima della scadenza minima pattuita. In caso di vendita in piedi, con l’esecuzione del taglio i vantaggi e i rischi passano al compratore. Se il legname da misurare in segheria non viene ritirato entro il temine pattuito, il venditore può effettuare, dopo il 20° giorno dal termine pattuito, una valutazione vincolante della qualità. L’acquirente dev’essere informato in tal senso in anticipo.

64

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Parte commerciale

5.4

Obblighi del venditore

5.4.1

Obbligo di diligenza del venditore

Obblighi del venditore e dell’acquirente

Nel mettere a disposizione il legname, il venditore deve prendere tutte le precauzioni del caso, protezione del legname compresa, affinché il legname possa essere consegnato all’acquirente nel miglior stato possibile. Nella fattispecie, il venditore deve attenersi scrupolosamente alle disposizioni particolari fissate nel contratto. 5.4.2

Consegna

Il venditore deve mettere a disposizione del compratore le partite di legname specificate nel contratto alla data e al luogo concordati. Il legname deve poter essere ritirato e trasportato nella forma stabilita dal contratto. 5.4.3

Responsabilità

Il venditore è responsabile per le misure e le proprietà del legname, come pattuito nel contratto. Il venditore è responsabile conformemente al Codice delle Obbligazioni per i difetti interni, non visibili dall’esterno, che si manifestano solo in sede di lavorazione o in seguito, salvo che il contratto non preveda accordi diversi. 5.4.4

Utilizzazioni forzate

Il legname proveniente da utilizzazioni forzate (p. es. alberi abbattuti dal vento o dalla neve, danneggiati da coleotteri) deve essere dichiarato come tale.

5.5

Obblighi dell’acquirente

5.5.1

Condizioni di pagamento

I termini e le condizioni di pagamento così come il trasferimento di dati delle misurazioni elettroniche in segheria sono da concordare durante la conclusione del contratto e vanno annotati nel contratto e nella fattura. Se non è stato accordato un temine particolare di pagamento, il pagamento netto dev’essere effettuato entro 30 giorni dal passaggio dei vantaggi e dei rischi. Dopo la scadenza del termine di pagamento viene conteggiato un interesse di mora. Fa stato il tasso d’interesse abitualmente praticato per i crediti bancari di conto corrente agli imprenditori, vigente nel luogo di pagamento.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

65


Contestazioni per difetti

5.5.2

Parte commerciale

Obbligo di diligenza dell’acquirente

Durante le operazioni di utilizzazione, di esbosco, lavorazione, deposito (protezione del legname compresa) e di sgombero del legname, l’acquirente è tenuto ad avere riguardo del bosco e delle strade forestali e deve seguire le disposizioni in merito contenute nel contratto o le istruzioni del personale forestale.

5.6

Contestazioni per difetti

5.6.1

Contestazione di quantità e classificazione

Le contestazioni riguardanti le quantità, le misurazioni e la classificazione del legname vanno comunicate immediatamente al venditore, specificando i difetti riscontrati e permettendogli l’ispezione e il controllo del legname. Tuttavia le contestazioni devono segnalate al più tardi 15 giorni dopo l’arrivo in segheria. In caso di mancato avviso entro il termine prescritto, i diritti di reclamo dell’acquirente decadono. 5.6.2

Contestazione per difetti nascosti

La contestazione per difetti nascosti deve avvenire al più tardi 10 giorni dopo la loro scoperta. In caso di mancata contestazione entro il termine prescritto, i diritti di reclamo del compratore vengono a decadere. Il compratore deve tenere a disposizione del venditore i mezzi di prova per almeno 10 giorni, a partire dalla data di notifica. Il venditore non risponde, salvo che se ne sia espressamente assunto la responsabilità, per difetti interni che un compratore competente avrebbe potuto prevedere tenendo conto delle specifiche circostanze (p.es. difetti connessi con la stazione, legname da tempesta) e per quelli che, usualmente e secondo le regola della buona fede, rientrano nel normale rischio commerciale assunto dall’acquirente. 5.6.3

Prescrizione

Trascorso un anno dal passaggio di vantaggi e rischi, il compratore non può più procedere alla contestazione per difetti, a meno che il contratto preveda altrimenti. 5.6.4

Obblighi di diligenza in caso di reclamo

L’acquirente è tenuto a trattare con cura il legname oggetto di una contestazione e, nel limite del possibile, evitare costi supplementari.

66

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Parte commerciale

5.6.5

Contestazioni per difetti

Sostituzione, diminuzione del prezzo o risoluzione del contratto

Oltre al risarcimento del danno, per ogni difetto l’acquirente ha in primo luogo soltanto il diritto di chiedere al venditore la consegna di legname esente da difetti in sostituzione di quello contestato. Se il venditore non provvede alla sostituzione del legname entro il termine di 14 giorni, l’acquirente può esigere, a sua scelta di: -

mantenere la richiesta di consegna di legname esente da difetti

-

pretendere una diminuzione di prezzo corrispondente al minor valore del legname contestato

-

annullare l’acquisto.

Se il venditore rifiuta espressamente di provvedere alla consegna di legname esente da difetti o non è palesemente in condizione di farlo, il compratore ha il diritto sin dall’inizio di scegliere tra la diminuzione del prezzo e la rescissione del contratto. 5.6.6

Disponibilità del legname contestato

Se l’acquirente ha tempestivamente provveduto al reclamo e chiesto la sostituzione del legname contestato, il venditore può disporre di questo legname contestato. Se invece il compratore ha richiesto una diminuzione del prezzo di vendita corrispondente al minor valore del legname contestato, egli può disporne solo dopo una regolare assunzione delle prove del difetto contestato. 5.6.7

Pagamento del legname non contestato

La contestazione di una parte del legname acquistata non legittima l’acquirente a posticipare il pagamento del legname non contestato. 5.6.8

Contestazione unilaterale del minor valore dell’oggetto

Non sono ammessi accertamenti unilaterali del minor valore dell’oggetto da parte del solo acquirente, come pure le deduzioni sull’importo della fattura avvenute senza l’approvazione del venditore. 5.6.9

Conciliazione

In caso di contestazione, le parti si rivolgono inizialmente a un perito neutrale che sottopone loro una proposta di conciliazione. L’acquirente anticipa i costi della conciliazione che andranno a carico della parte perdente. Essi saranno ripartiti proporzionalmente al grado di responsabilità se nessuna delle parti esce pienamente vincente o perdente. Se prima della perizia il venditore ha già accettato un minor valore in misura uguale o superiore a quello accertato a posteriori dal perito, i costi della perizia vanno a carico dell’acquirente. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

67


Inadempienza contrattuale

5.6.10

Parte commerciale

Vie legali ordinarie

Se eventuali contestazioni non vengono regolate direttamente tra le parti contraenti o tramite conciliazione per mezzo di un perito, è possibile adire tramite le vie legali.

5.7

Inadempienza contrattuale

5.7.1

Constatazione della violazione

Se il venditore non ha messo a disposizione nel luogo di consegna il legname venduto entro l’ultimo termine pattuito per la fornitura, se d’altra parte il compratore non ha pagato il prezzo entro il termine di pagamento concordato o non ha fornito in tempo utile la garanzia richiesta, la parte adempiente il contratto invia all’altra parte una lettera di avvertimento raccomandata, chiedendole di rispettare gli impegni assunti. Unitamente alla lettera di avvertimento, la parte adempiente deve assegnare all’altra una determinata scadenza supplementare. Di regola 10 giorni sono considerati un termine adeguato. 5.7.2

Diritti della parte adempiente

Se trascorsa la scadenza supplementare assegnata il contratto non viene adempiuto, la parte adempiente di regola può: -

esigere l’adempimento a posteriori del contratto ed il risarcimento del danno causato dal ritardo, oppure

-

rinunciare alla fornitura, rispettivamente alla ricezione in consegna del legname ed esigere il risarcimento del danno risultante dalla mancata esecuzione del contratto, oppure

-

rescindere il contratto.

La parte che ha rispettato il contratto deve comunicare alla parte inadempiente la sua scelta tramite lettera raccomandata, al più tardi l’ottavo giorno lavorativo dopo la scadenza del termine supplementare assegnato. In mancanza di questa comunicazione, non può più domandare il risarcimento del danno per ritardo o inadempimento del contratto. 5.7.3

Forza maggiore

La forza maggiore consiste in un evento imprevedibile ed eccezionale che irrompe ineluttabile dall’esterno ed è inevitabile.

68

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Parte commerciale

Commercio internazionale

Se il rispetto dell’ultimo termine pattuito per la messa a disposizione del legname è reso impossibile o esageratamente difficile per cause di forza maggiore, l’acquirente assegna al venditore un termine supplementare per la durata dell’impedimento dovuto a forza maggiore, al massimo però quattro mesi. Se l’impedimento si prolunga oltre questo termine, il compratore ha il diritto di rescindere il contratto. Se il proprietario del bosco deve procedere ad importanti abbattimenti forzati a causa di gravi eventi naturali, può sostituire le partite di legname vendute in piedi prima dell’evento e non ancora abbattute con altre partite di valore uguale. Se il rispetto dell’ultimo termine pattuito per il ritiro del legname è reso impossibile o esageratamente difficile per cause di forza maggiore, il venditore assegna al compratore un termine supplementare per la durata dell’impedimento dovuto a forza maggiore. La scadenza e l’eventuale garanzia del prezzo di vendita vengono a loro volta posticipate dallo stesso termine. Il rinvio massimo della scadenza e della garanzia del prezzo di vendita è limitato a quattro mesi. 5.7.4

Comunicazione alla controparte

Se una parte invoca un termine supplementare per impedimento dovuto a forza maggiore, deve darne comunicazione alla controparte non appena è in grado di valutare gli effetti sul contratto dell’impedimento di forza maggiore.

5.8

Commercio internazionale

Nel commercio internazionale si regolano i seguenti punti con le clausole usuali del ‹Incoterms 2000› (vedi bibliografia nell’appendice A.10): -

la consegna e il ritiro della merce,

-

la presa a carico dei costi,

-

la presa a carico dei rischi,

-

la consegna dei documenti o delle relative comunicazioni elettroniche.

Nel contratto dev’essere fissata la clausola corrispondente secondo quanto stabilito dalle norme ‹Incoterms 2000›. Inoltre nel contratto dev’essere precisato: -

il passaggio di proprietà,

-

la procedura di pagamento,

-

il diritto applicabile,

-

il foro giuridico competente.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

69


Fattori di conversione

70

Appendice

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Fattori di conversione

A

Appendice

A.1

Fattori di conversione

I fattori di conversione sono delle medie definite per tutta la Svizzera. Essi possono variare a seconda della regione di crescita degli alberi, del momento di raccolta del legname, della durata dello stoccaggio, della lavorazione, ecc. Unità di misura:

Confronta il capitolo 1.1; s.c. = senza corteccia; c.c. = con corteccia.

Fattori decimali

kilo

K

10

3

deci

d

10

6

centi

c

10

9

milli

m

10

12

micro

10

mega

M

10

giga

G

10

tera

T

10

-1 -2 -3 -6

Dal volume pieno (reale) al peso di fornitura 3

abete rosso/abete bianco

=

0,9 t lutro c.c.

3

faggio

=

1,1 t lutro c.c.

3

quercia

=

1,1 t lutro c.c.

1 m p s.c. 1 m p s.c 1 m p s.c.

Dal volume pieno (reale) al volume d’ingombro (accatastato) 3

=

1,40 m a c.c. di tondelli

3

=

1,56 m a c.c. di tondelli

1 m p c.c. 1 m p s.c.

3 3

Dal volume pieno (reale) al volume riversato

=

2,8 m r c.c. di cippato forestale

3

=

2,8 m r s.c. di cippato forestale

3

=

2,7 m r s.c. di cippato da segheria

3

=

3,0 m r s.c. di trucioli/segatura

3

=

5,0 m r s.c. trucioli da piallatura

1 m p c.c. 1 m p s.c. 1 m p s.c. 1 m p s.c. 1 m p s.c. 1)

1)

3

3 3 3 3 3

il volume del cippato appena riversato, in seguito al trasporto può ridursi

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

71


Fattori di conversione

Appendice

Dal volume d’ingombro (accatastato) al volume pieno 3

=

0,70 m p c.c.

3

=

0,64 m p s.c.

3

=

0,625 m p c.c.

1 m a c.c. di tondelli 1 m a c.c. di tondelli 1 m a s.c. di sciaveri/refili (in fasci) Dal volume riversato

1)

3

3

al volume pieno reale

3

=

0,357 m p s.c.

3

=

0,370 m p s.c.

3

=

0,333 m p s.c.

3

=

0,200 m p s.c.

1 m r s.c. di cippato forestale 1 m r s.c. cippato da segheria 1 m r s.c. trucioli/segatura da segheria 1 m r s.c. trucioli da piallatura 1)

3

3 3 3 3

il volume del cippato appena riversato, in seguito al trasporto può ridursi

Dal peso Atro al volume pieno reale

=

3

1 t atro c.c.

faggio (puro)

1,58 m p c.c.

1 t atro c.c.

legname da latifoglie dure = 1,60 m p c.c. (faggio, carpino, frassino, acero, quercia, olmo, betulla, castagno)

1 t atro c.c.

legname da latifoglie tenere = 2,05 m p c.c. (ontano, salice, tiglio, tremolo, pioppo)

1 t atro c.c.

legname di conifere = 2,25 m p c.c. (abete rosso, abete bianco, pino, larice, douglasia)

3

3

3

Dal peso Atro al volume d’ingombro (accatastato)

faggio (puro)

1 t atro c.c.

legname da latifoglie dure = 2,29 m a c.c. di tondelli (faggio, carpino, frassino, acero, quercia, olmo, betulla, castagno)

1 t atro c.c.

legname da latifoglie tenere = 2,93 m a c.c. di tondelli (ontano, salice, tiglio, tremolo, pioppo)

1 t atro c.c.

legname di conifere = 3,21 m a c.c. di tondelli (abete rosso, abete bianco, pino, larice, douglasia)

1 t atro s.c.

legname di conifere (abete rosso, abete bianco)

72

=

3

1 t atro c.c.

2,26 m a c.c. di tondelli 3

3

3

=

3

4,20 m a. s.c. di sciaveri/refili (legati in fasci)

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Dal peso atro al volume riversato

Fattori di conversione

1) 3

1 t atro s.c. cippato da segheria (abete rosso/bianco)

= 7,0 m r s.c.

1 t atro s.c trucioli/segatura (abete rosso/bianco)

= 7,8 m r s.c.

1 t atro s.c. trucioli da piallatura (abete rosso/bianco)

= 12,3 m r s.c.

1)

3

3

il volume del cippato appena riversato, in seguito al trasporto può ridursi

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

73


Contenuto d’acqua di legname secco e d’umidità

A.2

Appendice

Contenuto d’acqua, contenuto di sostanza secca e di umidità

Contenuto idrico w Parte di acqua in funzione del peso di un campione umido. Il contenuto idrico (o tenore d’acqua) nella misurazione del legname viene utilizzato nella misurazione del peso del legno allo stato anidro (atro).

w

 mu  mo   100  100  t

(A.2-1)

mu

Inteso che: w

contenuto idrico in %

mu

massa del campione umido

mo

massa del campione allo stato secco (anidro)

Esempio: Legname fresco, composto per il 40% da acqua e per il 60% da sostanza secca, ha un contenuto d’acqua del 40%. Contenuto di sostanza secca t E’ la proporzione di sostanza secca in rapporto al peso di un campione umido. Il contenuto (o tenore) di sostanza secca viene utilizzato nella misurazione del peso del legno allo stato anidro (atro).

t

mo  100  100  w mu

(A.2-2)

Inteso che: t

sostanza secca in %

mu

massa del campione umido

mo

massa del campione allo stato secco (anidro)

Esempio: Legname fresco, composto per il 40% di acqua e il 60% di sostanza secca, ha un contenuto di sostanza secca del 60%.

74

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Contenuto d’acqua di legname secco e d’umidità

Umidità del legno, tenore di umidità u Proporzione di acqua in relazione alla massa di un campione allo stato essiccato (anidro). Il tenore di umidità è impiegato per i calcoli riguardanti i sistemi di riscaldamento a legna e nella lavorazione del legname (falegnameria, costruzioni in legno ecc.).

u

 mu  mo   100  100  100  100 mo

(A.2-3)

t

Inteso che: u

Tenore di umidità in %

mu

Massa del campione umido

mo

Massa del campione allo stato secco (anidro)

Esempio: Legname fresco, composto per il 40% da acqua e il 60% da sostanza secca, ha un contenuto di umidità del 67%. Assortimento

Contenuto idrico w in %

Umidità u in %

Tondame dal bosco

30–60

43–150

Legna da ardere dal bosco

40–50

67–100

meno del 20

meno del 25

Scarti di segheria

25–60

33–150

Scarti di falegnameria

10–20

11–25

Legna da ardere secca

Tabella A.2-1: Contenuto usuale di acqua e di umidità in diversi assortimenti.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

75


76

5,5 6,9 8,3 9,7

11,2

12,6

14,0

15,4

16,9

18,3

19,7

22,6

25,4

28,3

31,1

9,0

8,1

7,6

7,3

7,1

6,9

6,7

6,6

6,5

6,5

6,3

6,3

6,2

6,1

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

70

80

90

100

%

12,9

13,1

13,3

13,7

14,1

14,4

14,7

15,1

15,6

16,3

17,1

18,3

20,1

23,0

28,7

mm

66,6

60,9

55,3

49,6

43,9

41,1

38,3

35,4

32,6

29,7

26,9

24,1

21,2

18,4

15,6

4,8

5,8

6,7

7,6

8,5

8,9

9,4

9,8

10,2

10,6

11,0

11,4

11,7

12,0

12,1

%

24,5

26,3

27,2

27,1

26,0

25,1

24,0

22,6

21,0

19,1

17,0

14,7

12,1

9,3

6,2

mm

Acero montano, campestre, riccio, Castagno e Ippocastano, Ontano, Ciliegio Platano, Salice

6,1

7,9

9,6

11,3

12,8

13,5

14,2

14,8

15,3

15,7

16,0

15,9

15,4

13,9

9,8

%

31,1

36,3

39,5

40,6

39,7

38,5

36,8

34,6

31,9

28,7

25,0

20,8

16,0

10,8

5,0

mm

Frassino, melo, Pero, Betulla, Tiglio, Noce, Olmo

Tabella A.3-1: deduzione per corteccia in percentuale del volume o in mm del diametro.

mm

%

10,6

10

Quercia, Farnia, Rovere, Robinia, Pioppo tremolo

A.3

cm

diametro

Faggio, Carpino bianco

Deduzione per corteccia Appendice

Deduzione per corteccia

Nella misurazione con corteccia (confronta capitolo 1.2.4) deve essere fatta una deduzione per la corteccia corrispondente al diametro o al % del volume. In generale ci si può avvalere della tabella A.3-1 (‹Tabella di Schönbrunn›).

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

13,7 13,1 12,8 12,6 12,4 12,3 12,2 12,1 12,1 12,0 12,0 11,9 11,9 11,8

6,7

9,5

12,1

14,7

17,1

19,4

21,6

23,7

25,6

27,5

29,2

32,3

35,0

37,2

39,0

12,2

11,8

11,4

11,1

10,8

10,5

10,2

10,0

9,7

9,5

9,0

8,6

8,1

7,6

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

70

80

90

100

60,9

55,0

49,1

43,2

37,3

34,3

31,4

28,4

25,4

22,5

19,5

16,6

13,6

10,6

7,7

mm %

20,2

20,3

20,4

20,5

20,6

20,7

20,8

21,0

21,2

21,4

21,7

22,1

22,7

23,8

25,9

106,7

96,4

86,1

75,8

65,5

60,3

55,2

50,0

44,8

39,7

34,5

29,4

24,2

19,1

13,9

mm

Larice

mm 6,6 9,1 11,6 14,1 16,6 19,1 21,6 24,2 26,7 29,2 31,7 36,7 41,7 46,7 51,7

% 12,8 11,8 11,3 11,0 10,8 10,6 10,5 10,4 10,4 10,3 10,3 10,2 10,2 10,1 10,1

Pino, Pino nero, Pino cembro

10,1

10,8

11,4

12,1

12,7

13,0

13,2

13,5

13,7

13,9

14,1

14,2

14,1

13,8

12,9

%

52,0

49,9

47,1

43,6

39,3

36,9

34,3

31,5

28,5

25,3

22,0

18,4

14,7

10,8

6,6

mm

Douglasia, pino di Weymout, altre conifere

Tabella A.3-1: Deduzione per corteccia in percentuale del volume o in mm del diametro (continuazione).

% 14,8

mm

%

13,0

10

Abete bianco

cm

diametro

Abete rosso

Appendice Deduzione per corteccia

77


Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

A.4

Appendice

Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

Gli assortimenti di legname da industria di provenienza forestale sono classificati in base alla tabella A.4-1 a A.4-4. Proprietà

Classificazione del legname da raffinazione (pasta o carta) RC 1, RC 2

Specie

Abete rosso e abete bianco (Conifere C)

Lunghezza

Legname lungo: misura lunghezze tramite passi 1) autocarro: 3–7 m 1) 1) ferrovia: 5–6 m (max. 10% con 3–5 m) Legname corto: (1 m)

Diametro Curvature

8–40 cm 2)

1)

1)

Legname lungo: ammesse fino a 35 cm Legname corto: 1. Classe: non ammesse 2. Classe: ammesse fino a 5 cm

Sano sanitario o difetti

RC 1: sano; colorazioni della testata fino a 5 cm di profondità RC 2: colorazioni, azzurramenti, striature rossastre, rosato duro (con tenuta ai chiodi); proporzione max. 10%

Particolarità

RC 2: se molto nodoso, vale a dire con più di 12 nodi per metro e con diametro maggiore di 5 cm RC 2: se il legno presenta forti lesioni o danni

Escluso

cariato, marcescente, legno sgretolabile, scheggiato, danneggiato da cancro, fortemente attaccato dal vischio o da insetti, tronchi biforcati, inclusioni (per es. sassi, pezzi di metallo, materie sintetiche), alberi seccati in piedi, curvati ad uncino, squartoni

1)

Previo accordo con l’acquirente.

2)

Curvature: deviazione dall’asse mediano rispetto alla lunghezza del tronco.

Tabella A.4-1: Criteri per la classificazione di legname da raffinazione (pasta o carta) RC 1, RC 2.

78

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

Proprietà

Specie

Classificazione del legname da cellulosa CC 1, CC 2 e CL 1, CL 2

Abete rosso e abete bianco per CC (Conifere) Faggio, (carpino bianco)

Lunghezza

1)

Legname lungo: misura lunghezze tramite passi autocarro: 3–7 m ferrovia: 5–6 m (max. 10% con 3–5 m) Legname corto: 1 m, (2 m)

Diametro

Curvature

2)

per CL (Latifoglie)

CC:

8–70 cm

CL:

8–50 cm

1)

Legname lungo: ammesse fino a 35 cm Legname corto: ammesse fino a 10 cm

Sano sanitario o difetti

CC 1: sano; colorazioni della testata fino a 5 cm di profondità CC 2: azzurramenti, striature rossastre, rosato duro (con tenuta ai chiodi); parti marcescenti fino a un decimo del volume del legname CL 1: sano; cuore naturale; colorazioni della testata fino a 5 cm di profondità CL 2: colorazioni; parti marcescenti fino a un decimo del volume del legname; proporzione max. 10%

Particolarità

In Svizzera non vi è più nessun acquirente. Assortimenti per l’esportazione secondo direttive dell’acquirente.

Escluso

cariato, marcescente, legno sgretolabile, scheggiato, danneggiato da cancro, fortemente attaccato dal vischio, tronchi biforcati, inclusioni di pietre o pezzi di metallo

1)

Previo accordo con l’acquirente.

2)

Curvature: deviazione dall’asse mediano rispetto alla lunghezza del tronco.

Tabella A.4-2: criteri per la classificazione di legname da cellulosa CC 1, CC 2 e CL 1, CL 2. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

79


Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

Proprietà

Appendice

Classificazione di legname per produzione di pannelli PC 1, PC 2 e PL 1, PL 2 3)

Specie

Tutte le specie eccetto la robinia Legname Conifere per PC, Legname di Latifoglie per PL

Lunghezza

Legname lungo: misura lunghezze tramite passi autocarro: più di 3 m (a dipendenza del tipo ) ferrovia: 3–6 m (vagone a carico completo) Legname corto: (1 m, 2 m)

Diametro

PC 1, PL 1:

10–70 cm

PC 2, PL 2:

8–70 cm

1)

Legname da diradamenti da 4 cm Curvature

2)

Legname lungo: ammesse fino a 35 cm Legname corto: PC 1, PL 1: PC 2, PL 2:

Sano sanitario o difetti

ammesse 1: fino a 5 cm ammesse 2: fino a 10 cm

PC 1, PL 1: sano; cuore naturale; colorazioni della testata fino a 5 cm di profondità PC 2, PL 2: parti marce fino a un terzo del volume del legname

Particolarità

Sramatura del legname lungo: PC 1, PL 1: a raso corteccia PC 2, PL 2: tollerati mozziconi di ramo lunghi fino a 3 cm Pulizia: PC 1, PL 1: pulito PC 2, PL 2: sporco

Escluso 1)

cariato, marcescente, legno sgretolabile, molto sporco, inclusioni di pietre o pezzi di metallo, curvature a uncino

Previo accordo con l’acquirente.

2)

Curvature: deviazione dell’asse mediano rispetto alla lunghezza del tronco.

3)

Latifoglie tenere (ontano, salice, tiglio, pioppo tremolo, pioppo), quercia e alberi ornamentali rari secondo accordi con l’acquirente.

Tabella A.4-3: Criteri per la classificazione di legname per pannelli PC 1, PC 2 e PL 1, PL 2. 80

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Classificazione del legname da industria di provenienza forestale

Proprietà

Specie

Classificazione di legname per produrre lana di legno LC 1, LC 2

pino e abete rosso per LC 1 abete rosso per LC 2

Lunghezza

Legname lungo: metri interi (almeno 4 m) e soprammisura Legname corto: 1 m

Diametro Curvature

LC 1, LC 2: 2)

10–40 cm

Legname lungo: ammesse fino a 20 cm Legname corto: non ammesse

Sano sanitario o difetti

LC 1: sano, colorazioni escluse

Particolarità

LC 2: se legname secco, bostricato se molto nodoso (vale a dire se possiede più di 1 palco di rami per metro)

LC 2: con colorazioni, rosato duro (a tenuta di chiodo)

Legname corto è ammesso solo se scortecciato Escluso

cariato, marcescente, legno sgretolabile, scheggiato, con fibratura torta, danneggiato da cancro, inclusioni di pietre o pezzi di metallo

1)

Previo accordo con l’acquirente.

2)

Curvature: deviazione dell’asse mediano rispetto alla lunghezza del tronco

Tabelle A.4-4: Criteri per la classificazione del legname impiegato per produrre lana di legno LC 1, LC 2.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

81


Classificazione di legname da industria da cascami

A.5

appendice

Classificazione di legname da industria, proveniente da cascami della prima lavorazione

Le prescrizioni seguenti si applicano in Svizzera per il legname cippato prodotto con i cascami della prima lavorazione e destinato alla produzione di pasta base di legno o pasta di cellulosa nell’industria della carta: Specie Si accetta solamente legname di abete rosso e abete bianco. Tutte le altre specie legnose conifere non sono adatte in quanto, se comparate con l’abete rosso e l’abete bianco, hanno un contenuto di resina molto maggiore o presentano un durame nettamente più accentuato. Frazionamento del cippato Residuo attraverso un vaglio forato di 45 mm Residuo attraverso un setaccio a fessure di 8 mm Residuo attraverso un setaccio fessurato di 2 mm Residuo attraverso un vaglio forato di 5 mm Componente fine

( F1 ) ( F2 ) ( F3 ) ( F4 ) ( F5 )

= 1,5% = 18% = > 70% = 8% = max. 2,5%

Dimensione del cippato Lunghezza media 20–25 mm, spessore medio 6–8 mm Qualità Cippato da legname tondo appena tagliato, scortecciato a macchina, qualità della cippatura ineccepibile, tempo di stoccaggio inferiore a 8 giorni, nessuna colorazione anomala (max. 1%), nessun attacco da funghi, senza corteccia (max. 0,6%), contenuto di sostanza secca max. 50%, nessuna impurità, nessun corpo estraneo (sassi, metallo, ecc.).

82

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

A.6

Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

Legname da energia: classificazione del cippato, assortimenti prodotti dalla lavorazione del legname e pellet

La classificazione si basa in modo preponderante sulla normativa per biocombustibili solidi edita dal comitato Europeo di Normalizzazione (CEN/TC 335). Eventuali deroghe sono menzionate. Per tutti i combustibili vige: Hu > 1,5 kWh / kgumido.

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83


Tenore di ceneri con parti estranee in % del peso anidro (atro) cn

Tenore di azoto in % del peso anidro (atro) n

Parte di aghi o fogliame in % del peso di fornitura af

2)

w

Sigla

Appendice

p

Cippato di provenienza Forestale Ordinario (CFO) rispettivamente Cippato di Legna da Segheria (CLS)

1) 3)

Combustibile

Contenuto idrico in % del peso di fornitura

Pezzatura o dimensioni in mm (vedi tabelle A.6-3 e A.6-4)

Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

CFO-P45-W35 CLS-P45-W35

45

20–35

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P45-W50 CLS-P45-W50

45

30–50

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P45-W60 CLS-P45-W60

45

30–60

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P63-W35 CLS-P63-W35

63

20–35

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P63-W50 CLS-P63-W50

63

30–50

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P63-W60 CLS-P63-W60

63

30–60

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P100-W50 CLS-P100-W50

100

30–50

< 10

< 0,5

< 3,0

CFO-P100-W60 CLS-P100-W60

100

30–60

< 10

< 0,5

< 3,0

Note numerate a piè di pagina e osservazioni vedi pagina 86. Tabella A.6-1: Criteri per la classificazione del cippato (inizio). 84

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PSC

RDC

Tenore di ceneri con parti estranee in % del peso anidro (atro)

Tenore di azoto in % del peso anidro (atro)

Parte di aghi o fogliame in % del peso di fornitura

fino 18

<1

< 0,5

< 1,0

30–60

< 10

< 0,5

< 6,0

30–60

< 20

< 3,0

< 10

30–60

< 20

< 3,0

< 10

30–60

< 20

< 3,0

< 10

100

1)

2)

cn

Pioppi e Salice da aree Ceduate a turno breve

Residui di Diradamenti di conifere o latifoglie <80 mm e da Chiome

n

PSI

LCP

45 45

Pioppi e Salici forestali e Interventi paesaggio

Legname da interventi Cura del Paesaggio

af

CFQ-P45W18

w

Cippato Forestale di Qualità

Sigla

p

Combustibile

Contenuto idrico in % del peso di fornitura

Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

Pezzatura o dimensioni in mm (vedi tabelle A.6-3 e A.6-4)

Appendice

45 100 45 100 45 100

Note numerate a piè di pagina e osservazioni vedi pagina 86. Tabella A.6-1: Criteri per la classificazione del cippato (continuazione).

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85


Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

Appendice

Note numerate a piè di pagina e osservazioni riguardati la tabella A.6-1 1)

Non può contenere legname di pioppi e salici, se non concordato altrimenti nel contratto.

2)

La classificazione in funzione del contenuto di acqua non corrisponde alla SN EN 14961-1.

3)

Parte di corteccia aderente al cippato al massimo 20% del peso anidro (atro).

4)

Il margine di oscillazione è determinato dalle densità variabile del materiale riversato alla rinfusa: -

La cippatura di tronchi da una catasta produce una densità nel materiale riversato maggiore rispetto alla cippatura di alberi interi comprendenti i rami.

-

La pezzatura (ripartizione delle frazioni dimensionali) del cippato quale componente principale dell’ 80% influenza la densità del materiale legnoso riversato (una maggiore presenza della componente di cippato fine aumenta la densità del materiale riversato).

-

La modalità di preparazione della biomassa combustibile prodotta tramite cippatura o triturazione ha un grande influsso sulla densità del materiale legnoso riversato (il combustibile triturato produce una densità nel materiale riversato inferiore rispetto a quello cippato).

s.A.

secondo accordo: viene fissato di volta in volta previo accordo.

Legname tenero (LT): conifere: abete rosso, abete bianco, pino, douglasia, larice; latifoglie tenere: ontano, pioppo, salice, tiglio. Pioppo e salice mescolati solo in piccola proporzione. Pioppo e salice se in grandi quantità saranno considerati a parte. Legname duro (LD):

latifoglie dure: quercia, faggio, acero, ciliegio, olmo, castagno, frassino, robinia, carpino bianco, nocciolo, betulla, noce, alberi da frutta.

Tabella A.6-1: Criteri per la classificazione del cippato (parte finale).

86

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w

af

n

cn

Tenore di ceneri con parti estranee in % del peso anidro (atro)

Parte di aghi o fogliame in % del peso di fornitura

Sigla

Segatura e Trucioli da Segheria

STS

<4

35–50

< 0,5

< 3,0

Corteccia TRiturata

CTR

100

30–60

< 3,0

< 10

Corteccia Non Triturata

CNT

s.A.

30–60

< 3,0

< 10

Scarti e Sottoprodotti dalla Lavorazione del legname

SSL

s.A.

s.A.

s.A.

s.A.

PEL

s.A.

Pellet

2)

1)

Contenuto idrico in % del peso di fornitura

Combustibile

p

Tenore di azoto in % del peso anidro (atro)

Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

Pezzatura o dimensioni in mm (vedi tabelle A.6-3 e A.6-4)

Appendice

1)

La classificazione in funzione del contenuto di acqua non corrisponde alla SN EN 14961-1.

2)

Rispettare le normative per pellet vigenti dei singoli Paesi.

s.A. Secondo accordo: viene fissato di volta in volta, previo accordo.

Tabelle A.6-2: Criteri per la classificazione di assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet.

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87


Classificazione di cippato, assortimenti dalla lavorazione del legname e pellet

sopramisure

Appendice

diagonale massima in sezione

componente principale

componenti fini

Combustibile

min. 80 %

max. 5%

parte max. 1 %

lunghezza massima

P45

8,0–45 mm

< 1,0 mm

> 63 mm

125 mm

P63

8,0–63 mm

< 1,0 mm

> 100 mm

200 mm

30 mm

P100

11,2–100 mm

< 1,0 mm

> 200 mm

250 mm

35 mm

Tabella A.6-3: Requisiti relativi la pezzatura (frazioni dimensionali) del cippato di provenienza forestale e da segheria (parti in percentuale del peso umido, larghezza delle scaglie in mm vagliati tramite setacci a griglia e lamiere forate in base alle norme DIN ISO 3310-1:2001-09 e DIN ISO 3310-2:2001-09).

componente principale

componenti fini

soprammisure

Combustibile

min. 80 %

max. 5%

parte max. 1 %

lunghezza massima

CFQ P45 Cippato Forestale di Qualità

5,0–40 mm

< 1,0 mm

> 45 mm

55 mm

diagonale massima in sezione

25 mm

Tabella A.6-4: Requisiti relativi la pezzatura (frazioni dimensionali) del cippato forestale di qualità (parti in percentuale del peso umido, larghezza delle scaglie in mm vagliati tramite setacci a griglia e lamiere forate in base alle norme DIN ISO 3310-1:2001-09 e DIN ISO 33102:2001-09).

88

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Appendice

A.7

Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura (lutro) e pesato anidro (atro)

Le istruzioni si applicano per determinare il peso alla fornitura seccato all’aria (lutro), oltre che per la raccolta, la preparazione e l’essicazione di campioni atti a determinare il peso anidro (atro). Di regola questo procedimento viene eseguito al momento del ritiro presso l’impianto. A.7.1

Unità di fornitura

L’unità di base della fornitura è il carico (vagone ferroviario, camion, rimorchio). Quando la motrice di un autotreno e il suo rimorchio sono caricati con lo stesso assortimento, assieme possono essere considerati come una unità di fornitura. A.7.2

Assortimenti

Di principio, tutti gli assortimenti di legname possono essere forniti o ritirati quantificandone il peso alla fornitura (lutro). Il ritiro quantificato in base al peso anidro (atro) viene in genere adottato in casi normali per gli assortimenti da industria e da energia. In linea di principio per il ritiro in base al peso anidro (atro) viene fatta distinzione tra materiale legnoso in pezzi (tronchi) e materiale riversato (sciolto alla rinfusa). Questa distinzione è necessaria a causa del tipo di campione da prelevare. Per il materiale legnoso in pezzi s’intende legname tondo lungo o corto, sciaveri, refili o altro materiale intero. Il materiale legnoso riversato consiste invece in legname sciolto composto ad esempio da cippato, trucioli e segatura. A.7.3

Determinazione del peso alla fornitura (lutro)

Il peso alla fornitura è chiamato anche peso fresco o peso seccato all’aria (lutro). Si tratta del peso di un’unità di fornitura al momento della pesatura presso l’impianto. Il peso della fornitura risulta dalla differenza tra il peso lordo misurato all’entrata nell’impianto (peso del veicolo + il carico) e il peso del veicolo vuoto (tara) rilevato all’uscita dall’impianto. La pesatura deve sempre essere eseguita senza l’autista e, seguendo la stessa logica, pure gli accessori devono essere pesati. La motrice e il rimorchio possono essere pesati separatamente, previo accordo con i gestori dell’impianto. La verifica del peso va eseguita con una pesa a ponte tarata. In rapporto alla scala della pesa, il peso deve essere indicato in kg il più precisamente possibile. La pesatura del carico sugli assi è possibile, previo accordo con l’ufficio di verifica dei pesi e della misure. Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

89


Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

A.7.4

Appendice

Campionatura per la verifica del peso di sostanza secca (atro)

Dal materiale legnoso fornito si prelevano dei campioni. Il prelievo dovrà essere il più rappresentativo possibile dell’insieme del carico. Si dovranno prendere in considerazione le differenze di umidità, le miscele di differenti specie legnose, le differenze del periodo di stoccaggio e le diverse dimensioni del materiale legnoso fornito. I prelievi dei campioni dovranno essere eseguiti in 12 punti diversi. Per gli autotreni si dovranno effettuare almeno 6 prelievi sulla motrice e 6 prelievi dal rimorchio. La Norma CEN/TS 14778-1 propone per materiale legnoso omogeneo di dimensione superiore ai 10 mm, il prelievo di almeno 11 singoli campioni, mentre per il materiale eterogeo i prelievi singoli dovranno essere raddoppiati. -

Prelievi di campioni dai lati dei veicoli (materiale legnoso in pezzi o riversato): Effettuare i prelievi di campioni a diverse altezze ben distribuite. Possibilmente prelevare da entrambi i lati un numero uguale di campioni. I campioni dovranno, se possibile, essere prelevati lungo una linea in direzione diagonale.

-

Prelievo di campioni dall’alto (materiale legnoso riversato): Sui veicoli che trasportano container, i campioni possono essere prelevati dall’alto. Prelevare campioni alternativamente a sinistra, a destra e nel mezzo. I campioni dovranno essere prelevati ad almeno 30 cm di profondità.

-

Prelievo di campioni durante le operazioni di scarico (materiale riversato): Dai mezzi provvisti di ponte basculante si possono prelevare facilmente dei campioni di materiale legnoso che sta defluendo, tramite una pala. Dai mezzi provvisti di sistema con ribaltamento dei container, tale prelievo è possibile solamente se lo scarico viene eseguito lentamente.

-

Prelievo di campioni durante le operazioni di scarico (materiale in pezzi): Durante le operazioni di scarico con la gru, tramite motosega si possono prelevare dei campioni a intervalli regolari. I campioni possono ad esempio essere prelevati anche a partire da un nastro trasportatore.

-

Prelievo di campioni di materiale già scaricato (materiale legnoso riversato): Da ambedue i lati di un mucchio chiaramente delimitato, si prelevano dei campioni a diverse altezze immediatamente dopo le operazioni di scarico.

90

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Appendice

Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

-

Prelievo di campioni da materiale in pezzi: Il prelievo di campioni, di regola, viene eseguito con una motosega, alla quale è applicato un contenitore che raccoglie il materiale di campionatura. La catena dovrà essere affilata e con tensionatura normale. Per il prelievo di campioni si può usare anche una apposita macchina fresatrice. Per il tondame, l’intaglio eseguito con la motosega dovrà superare la metà della sezione, raccogliendo materiale campione dalla zona del midollo. In questo modo il legname appartenente all’alburno e quello del durame saranno rilevati nel giusto rapporto. Con l’apposita fresatrice il prelievo accurato è garantito dal delimitatore di profondità e dall’angolatura di penetrazione. Per il tondame lungo, i punti di prelievo dovranno trovarsi a una distanza di almeno 50 cm dalle testate, se il legname è corto ad almeno 15 cm. Si potrà effettuare un solo prelievo per tronco.

-

Prelievo di campioni da materiale legnoso riversato: Da materiale legnoso riversato i campioni si preleveranno manualmente, tramite pale o altri strumenti idonei alla raccolta.

Prima di essere analizzate un elevato numero di campionati potrà venire ridotto dopo che i campioni sono stati miscelati adeguatamente. Il quantitativo totale del materiale di campionatura dovrebbe essere almeno tre volte superiore alla quantità minima del campione da pesare (ad es. per i trucioli almeno 300 g, per il cippato almeno 900 g). Per ulteriori analisi (per esempio per il calcolo delle frazioni dimensionali) la quantità dovrà essere aumentata adeguatamente. Il campione dovrà essere marcato in modo inequivocabile. La determinazione del contenuto di materia secca tramite misurazione del peso allo stato fresco, dovrà essere effettuata immediatamente. Se questo non è possibile, il campione dovrà essere conservato in modo da evitare una variazione di peso del contenuto di materia secca, ad esempio imballandolo sottovuoto, vedi SN EN 14774-2.

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91


Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

A.7.5

Appendice

Verifica del contenuto di sostanza secca

Preparativi e determinazione del peso iniziale: -

Le pesature devono essere effettuate con una pesa di precisione, tarata e provvista di indicatore digitale, con grado di precisione di 0,1 g, vedi SN EN 14774-2.

-

Il contenitore per l’essicazione viene pesato vuoto e pulito (tara). Devono essere impiegati contenitori per l’essicazione in materiali anticorrosivi e resistenti al calore, vedi SN EN 14774-2.

-

Il campione raccolto di ogni fornitura deve essere miscelato bene, con almeno 8 movimenti di miscelatura prima di misurare il contenuto di materia secca.

-

Da questo campione miscelato devono essere prelevati almeno 100 g se si tratta di materia fine (ad es. trucioli, segatura), o di 300 g se si tratta di materiale legnoso grossolano (ad es. cippato); a tal scopo la norma SN EN 14774-2 prescrive almeno 300 g. Per componenti fini come ad es. trucioli, in base alla norma SN EN 14774-2 è possibile ridurre il campione da esaminare a 200 g.

-

Il contenitore per l’essicazione con il campione viene pesato (lordo, umido).

-

Tramite manipolazione accurata del campione ci si deve premunire affinché il quantitativo del campione non possa venire né aumentato, né diminuito, depositandolo in un luogo sicuro e protetto.

-

Affinché si possa garantire un’essicazione regolare, il materiale del campione non potrà essere disposto nel contenitore per l’essicazione in strati troppo spessi. Questo significa che i contenitori per utilizzati per essiccare i campioni dovranno essere scelti relativamente poco profondi. La norma SN EN 14774-1 2 consiglia una superficie base di 1 cm per ogni grammo del campione.

Essicazione: - Per determinare il tenore di materia secca il campione dev’essere essiccato a 105 ± 2°C finché il suo peso resta costante, vedi SN EN 14774-2. Peso costante significa che seccando ancora per 1 ora la perdita di peso è minore a 0,2%. -

La permanenza nell’essiccatoio dev’essere di almeno 10 ore. Se il materiale esaminato è grossolano o il campione piuttosto voluminoso, si deve prolungare il periodo di essicazione fino a quando il suo peso rimarrà costante.

-

L’essiccatoio non deve essere riempito completamente e si dovrà vegliare affinché rimanga uno spazio sufficiente sia tra i singoli campioni che sopra gli stessi, in modo da avere una buona circolazione dell’aria.

-

Il numero di ricambi d’aria all’interno dell’essiccatoio dovrà essere compreso tra i 3 e i 5 per ogni ora, vedi SN EN 14774-2.

92

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

Ripesatura e calcolo del contenuto di sostanza secca: -

La ripesatura dopo l‘essiccazione deve essere fatta rapidamente, affinché il campione essicato non possa assorbire umidità dall’aria circostante. Il campione essicato sarà prelevato dall’essicatoio ancora caldo ed, entro 15 secondi, nuovamente pesato alfine di determinarne il peso allo stato secco, vedi SN EN 14774-2.

-

Il peso della tara (contenitore usato per l’essicazione) determinato all’inizio, sarà dedotto dal peso lordo dopo l’essicazione. In questo modo è possibile determinare il peso del campione allo stato secco. Con il peso secco del campione è infine possibile calcolare il contenuto (tenore) di sostanza secca in percento. t

mo  100 mu

(A.7-1)

Inteso che: t

contenuto di sostanza secca in %

mu

massa del campione allo stato umido

mo

massa del campione allo stato anidro (completamente secco)

Il contenuto di sostanza secca dovrà essere indicato con un’approssimazione dello 0,1%. A.7.6

Peso anidro (atro) della fornitura

Il peso anidro (atro = assolutamente secco) di un’unità che è stata ritirata si calcola partendo dal peso della fornitura, corretto secondo il contenuto di sostanza secca. A

L t 100

(A.7-2)

Inteso che: A

peso anidro (atro)

L

peso alla fornitura

t

contenuto di materia secca in %

Il peso anidro (atro) dovrà essere indicato con un’approssimazione al chilogrammo. Il contenuto della materia secca deve figurare sul conteggio della fornitura.

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93


Istruzioni per il ritiro di legname pesato alla fornitura e anidro

A.7.7

Appendice

Procedimenti differenti

Procedimenti che divergono rispetto alle presenti istruzioni, devono essere concordati tra il fornitore e l’acquirente. La determinazione del contenuto di sostanza secca può anche essere eseguita in tempi più rapidi (15 minuti) utilizzando un apparecchio per l’essiccazione con circolazione di aria calda. I risultati con un apparecchio con circolazione di aria calda hanno un grado di precisione comparabile a quello dei normali essiccatoi. La precisione di apparecchi ad aria calda appositamente concepiti è stata verificata dall’ EMPA (Istituto federale di prova dei materiali). Altri tipi di apparecchi dovranno essere testati secondo metodi analoghi. A.7.8

Certificazione della qualità

La presa in consegna di materiale legnoso in base al peso anidro (atro) deve essere esaminata regolarmente da un’organizzazione indipendente. A questo scopo saranno effettuate delle analisi parallele per la determinazione del contenuto di sostanza secca. Per le imprese che operano nella lavorazione del legname da industria, è la ‹Comunità svizzera per il legname da industria› (Schweizerische Interessengemeinschaft Industrieholz) responsabile di questi controlli.

94

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Appendice

A.8

Glossario di termini professionali del legno

Glossario di termini professionali del legno

Alburno La parte esterna e fisiologicamente attiva del tronco, situata all’esterno della parte occupata dal cuore (o durame). Biforcazione Biforcazione del tronco, detta anche ‹forca›, che si divide in più tronchi sottili. Sotto la biforcazione, nella sezione trasversale, sono visibili più midolli dai quali si dipartono gli anelli di accrescimento. Carie del larice (= marciume rosso) Marciume presente nel durame del larice che provoca una riduzione della resistenza del legno. Chiazze a T Cicatrici visibili sulla sezione trasversale di un tronco che causano una colorazione a forma di T. Cipollatura Fenditura situata all’interno di un tronco, che possiede un andamento circolare che segue gli anelli di accrescimento. Colorazione Parti che presentano colorazioni anomale o diverse rispetto al naturale, che tuttavia non comportano una diminuzione della resistenza del legno. Conicità Diminuzione del diametro lungo il tronco. Cuore (= durame) Per cuore (o durame) s’intende la parte interna del tronco, che fisiologicamente non è più attiva. Nei legnami con durame colorato obbligato, come ad es. il pino, il larice, la quercia, il castagno e l’olmo, il durame è di colore più scuro rispetto al legname nella parte periferica (alburno). Nei legnami a durame chiaro, come ad es. l’abete rosso, l’abete bianco, l’acero e il pioppo, di regola non sussistono differenze rilevanti di colorazione tra durame e alburno. Nei legnami a falso durame, con colorazione facoltativa, come nel caso del faggio o del frassino, è possibile riscontrare un durame di colore più scuro.

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Glossario di termini professionali del legno

Appendice

Cuore rosso Colorazione anomala bruno rossastra e a forma di nuvola, osservabile nel durame del faggio e causata da processi di ossidazione di tipo non patologico. Cuore rosso stellato (= stellatura del faggio) Stadio avanzato del cuore rosso nel faggio, caratterizzato da una variazione anomala del legno, che assume la forma di una stella e di colore bruno-rossastro. Curvatura Deviazione della forma del tronco rispetto a una retta. Danni da insetti Nella descrizione della qualità si intende un deterioramento qualitativo del legno causato da attacchi di insetti. Difformità Sezione irregolare, in generale quadrangolare, che non può essere caratterizzata quale ovalità Eccentricità Il midollo è spostato rispetto al centro geometrico del tronco, difetto di solito connesso con una forma ovale della sezione del tronco. Estremità sottile E’ la parte superiore e più sottile di un tronco, che presenta il diametro minore. Fessurazione (= cretto longitudinale semplice) Una fessurazione unica semplice, disposta nel senso della lunghezza del tronco. Fessurazione da gelo (= cretto da gelo) Fessurazione longitudinale causata dall’azione del gelo sull’albero in piedi. Fessurazione incrociata (= cretti a croce) Due o più fessurazioni, che da un punto si diramano in diverse direzioni. Fessurazioni midollari (= cretti a zampa di gallina) Insieme di fessurazione che si diramano radialmente dal midollo di un tronco, seguendo i raggi midollari. Fibratura contorta (= fibra elicoidale) Deviazione unilaterale dell’andamento delle fibre, disposte diagonalmente rispetto all'asse di accrescimento del tronco. 96

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Appendice

Glossario di termini professionali del legno

Legname rosato Colorazione rossastra del legname causata dall’azione di funghi, che tuttavia non ne compromette la resistenza. Legno da reazione (= canastro) Legno di reazione che quando è visibile nelle specie conifere prende il nome di ‹legno di compressione›. E’ caratterizzato da uno spessore maggiorato delle pareti cellulari, una maggiore proporzione di lignina, una densità del legno maggiore e una colorazione più scura. Legno intriso di resina (= legno grasso) Porzioni di legno di pino, intrise di resina (Kien). Nodo cadente (= nodo morto o nodo non aderente o nodo nero) Nodo inglobato del tronco, ma che non aderisce fortemente al legno circostante e che quindi tende a cadere. Nodo marcio Nodo formato da un ramo marcescente (attaccato da funghi decompositori), che comporta una riduzione della resistenza del legno. Nodo sano (= nodo aderente) Nodo inglobato nel tronco, che aderisce saldamente al legno circostante. Nodo secco Nodo formato da un ramo secco. Ondulazioni nella crescita (= marezzatura) La marezzatura è un effetto estetico dovuto a ondulazione irregolare della fibratura nella direzione longitudinale del tronco, che alle volte si manifesta con leggeri rigonfiamenti sulla superficie del tronco. Ovalità (= ellitticità) Deviazione della sezione di un tronco rispetto alla forma circolare, caratterizzata da una differenza significativa tra diametro maggiore e minore nella sezione trasversale. Di solito è connessa con la presenza legno di reazione e l’eccentricità Protuberanze (= gobbe) Rigonfiamenti localizzati sulla superficie di legname tondo causati dalla copertura di nodi o da altre anomalie.

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97


Glossario di termini professionali del legno

Appendice

Rose Pieghe concentriche visibili sulla superficie della corteccia che indicano la presenza di un nodi o rami sottostanti. Soprammisura Parte della lunghezza del tronco che oltrepassa la misura prevista per l’assortimento specifico. La soprammisura serve agli acquirenti per poter usufruire della lunghezza effettiva dell’assortimento, durante la lavorazione successiva. Tasca di resina Cavità a forma lenticolare situata tra gli anelli di accrescimento contenente resina. Tenuta ai chiodi La resistenza del legname non è compromessa. Legname che presenta colorazioni anomale viene per es. considerato che tiene ai chiodi, se la tenuta di un chiodo infisso è uguale a quella della parte priva di colorazioni. Tronco composto (da diverse qualità) Tronco (in tedesco detto ‹Klammerstamm›) nel quale sono presenti porzioni o sezioni che presentano varie qualità. Per la vendita le diverse sezioni del tronco non vengono suddivise tramite tagli di sezionatura.

98

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Elenco delle abbreviazioni

A.9

Elenco delle abbreviazioni

A.9.1

abbreviazioni tematiche

Unità 3

metro cubo pieno

(= Festmeter)

3

metro cubo accatastato

(=Raummeter)

m r

3

metro cubo riversato

(=Schüttraummeter)

t lutro

tonnellata lutro (essiccato naturale)

t atro

tonnellata anidro (atro)

J

Joule

kWh

kiloWattora

pz.

pezzo

c.c.

con corteccia

s.c.

senza corteccia

m p m a

Abbreviazioni (designazione sistematica)

p

metro cubo pieno

a

metro cubo accatastato

r

metro cubo riversato

l

peso lutro (peso alla fornitura)

a

peso anidro (atro)

q

quantità di energia (J o kWh)

c

con corteccia

s

senza corteccia

Legno di conifere secondo gli usi

ST

Stanghe: stanghe impregnate, pali, stangame (resinosi)

LP

Legname per Piallacci o sfogliati

PP

Prodotti particolari: ad es. legno per finestre (resinosi), per strumenti, usi particolari

LB

Legname bostricato o da infortunio

LR

Legname Rosato

LS

Legname in Scaglie: legname con corpi estranei (ad es. metalli e sassi)

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

99


Elenco delle abbreviazioni

Appendice

Legno di latifoglie secondo gli usi

TR

Traversine

ST

Stanghe: stanghe impregnate, pali (latifoglie)

LP

Legname per Piallacci o sfogliati

PP

Prodotti particolari: ad es. legname di latifoglie sottile,per strumenti e per usi particolari

LB

Legname bostricato o da infortunio

LR

Legname Rosato

LS

Legname in Scaglie: legname con corpi estranei (ad es. metalli e sassi)

Legname da industria di provenienza forestale (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

R

legname da Raffinazione (pasta o carta)

C

legname da Cellulosa

P

legname per produrre Pannelli

L

legname per produrre Lana di legno

C

legname di Conifere

L

legname di Latifoglie

Legname da energia

CFO

Cippato Forestale Ordinario

RDC

Residui da Diradamenti di conifere o latifoglie e da Chiome

CFQ

Cippato Forestale di Qualità

PSI

Pioppi e Salici provenienti da foreste e Interventi di cura del paesaggio

PSC

Pioppi e Salici provenienti da aree Ceduate a turno breve

LCP

Legname proveniente da interventi di Cura del Paesaggio

STS

Segatura e Trucioli da Segheria

CLS

Cippato da Legna di Segheria

CTR

Corteccia Triturata

CNT

Corteccia Non Triturata

SSL

Scarti e Sottoprodotti della Lavorazione del legname

PEL

Pellet

p

pezzatura o dimensioni (legname da energia)

100

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Elenco delle abbreviazioni

w

contenuto idrico (legname da energia)

n

contenuto di azoto (legname da energia)

af

parte di aghi o di fogliame (legname da energia)

cn

contenuto di ceneri con parti estranee (legname da energia)

A.9.2

Abbreviazioni in ordine alfabetico

a

metro cubo accatastato (designazione sistematica)

a

tonnellata anidro (peso atro) (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

af

parte di aghi o di fogliame (legname da energia)

c

con corteccia (designazione sistematica)

c.c.

con corteccia

cn

contenuto di ceneri con parti estranee (legname da energia)

C

legname da cellulosa (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

C

legname di conifere (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

CFO

cippato forestale ordinario

CFQ

cippato forestale di qualità

CLS

cippato di legna da segheria

CNT

corteccia non triturata

CTR

corteccia triturata

J

Joule

kWh

KiloWattora

L

legname da lana di legno (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

l

tonnellata lutro (peso lutro, peso di fornitura; designazione sistematica)

L

latifoglie (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

LB

legname bostricato o da infortunio (resinosi e latifoglie)

LCP

legname proveniente interventi di cura del paesaggio

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

101


Elenco delle abbreviazioni

LP

Appendice

legname per piallacci o sfogliati

LR

legname rosato

LS

legname in scaglie: legname con corpi estranei (ad es. metalli e sassi)

3

metro cubo pieno (designazione sistematica)

3

metro cubo

3

metro cubo accatastato (designazione sistematica)

m r

3

metro cubo riversato (designazione sistematica)

n

contenuto di azoto (legname da energia)

p

pezzatura o dimensioni (legname da energia)

m p m

m a

p

metro cubo pieno (designazione sistematica)

P

legname da pannelli (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

pz.

pezzi

PP

Prodotti particolari: ad es. legname di latifoglie sottile, per strumenti e per usi particolari

PEL

Pellet

PSC

pioppi e salici provenienti da aree ceduate o gestite a turno breve

PSI

pioppi e salici provenienti da foreste o interventi di cura del paesaggio

q

quantità di energia (designazione sistematica)

r

metro cubo riversato (designazione sistematica)

R

legname da raffinazione (legname da pasta o carta) (sistema di abbreviazione per assortimenti di legname per l’industria)

RDC

residui di diradamenti di conifere o latifoglie e legname delle chiome

s

senza corteccia (designazione sistematica)

s.c.

senza corteccia

SSL

scarti e sottoprodotti della lavorazione del legname

STS

segatura e trucioli da segheria

ST

stanghe: stanghe impregnate, pali (conifere)

TR

traversine

t atro

tonnellata anidro (peso atro)

t lutro

tonnellata lutro (peso alla fornitura, peso lutro)

w

contenuto idrico (legname da energia)

102

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Bibliografia

A.10

Bibliografia

[1]

SN EN 844-1:1995. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 1: Termini generali comuni al legno tondo e ai segati; marzo 1995; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[2]

SN EN 844-2:1997. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 2: Termini generali relativi al legno tondo; marzo 1997; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[3]

SN EN 844-4:1997. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 4: Termini relativi all'umidità; marzo 1997; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[4]

SN EN 844-5:1997. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 5: Termini relativi alle dimensioni del legno tondo; marzo 1997; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[5]

SN EN 844-7:1997. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 7: Termini relativi alla struttura anatomica del legno; marzo 1997; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[6]

SN EN 844-8:1997. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 8: Termini relativi alle caratteristiche del legno tondo; marzo 1997; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[7]

SN EN 844-10:1998. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 10: Termini relativi alle alterazioni di colore e all'attacco da funghi; aprile 1998; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[8]

SN EN 844-11:1998. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 11: Termini relativi al degradamento da insetti; aprile 1998; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[9]

SN EN 844-12:2000. Legno tondo e segati - Terminologia – Parte 12: Termini supplementari ed indice generale; novembre 2000; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[10]

SN EN 1309-2:2006. Rund- und Schnittholz – Verfahren zur Messung der Masse – Teil 2: Rundholz - Anforderungen an die Messung und Regeln zur Volumenberechnung; marzo 2006 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

103


Bibliografia

Appendice

[11]

SN EN 1310:1997. Rund- und Schnittholz – Messung der Merkmale; aprile 1997 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[12]

SN EN 1311:1997. Rund- und Schnittholz – Verfahren zur Messung von Schädlingsbefall; aprile 1997 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[13]

SN EN 1315:2010. Dimensions-Sortierung von Rundholz; gennaio 2010 (tedesco+francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[14]

SN EN 1316-1:1997. Laub-Rundholz – Qualitäts-Sortierung – Teil 1: Eiche und Buche; febbraio 1997 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[15]

SN EN 1316-2:1997. Laub-Rundholz – Qualitäts-Sortierung – Teil 2: Pappel; febbraio 1997 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[16]

SN EN 1316-3:1997. Laub-Rundholz – Qualitäts-Sortierung – Teil 3: Esche und Ahorn; ottobre 1997 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[17]

SN EN 1927-1:2008. Qualitäts-Sortierung von Nadel-Rundholz – Teil 1: Fichten und Tannen; marzo 2008 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[18]

SN EN 1927-2:2008 und AC:2009. Qualitäts-Sortierung von NadelRundholz – Teil 2: Kiefern; marzo 2008 e aprile 2009 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[19]

SN EN 1927-3:2008. Qualitäts-Sortierung von Nadel-Rundholz – Teil 3: Lärchen und Douglasie; marzo 2008 (in tedesco e francese); CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[20]

SN EN 13556:2003. Legno tondo e segati - Nomenclatura dei legnami utilizzati in Europa; giugno 2003; CEN, Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti.

[21]

SN EN 14774-1:2009. Biocombustibili solidi - Determinazione dell'umiditàmetodo di essiccazione in stufa - Parte 1: umidità totale - metodo di riferimento; ottobre 2009; CEN, Schweizerische Normen-Vereinigung.

104

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Bibliografia

[22]

SN EN 14774-2:2009. Biocombustibili solidi - Determinazione dell'umidità - Metodo di essiccazione in stufa - Parte 2: Umidità totale - Metodo semplificato; novembre 2009; CEN, Schw. Normen-Vereinigung.

[23]

CEN/TS 14778-1:2005. Biocombustibili solidi - Campionamento - Parte 1: Metodi di campionamento; Europäisches Komitee für Normung CEN.

[24]

SN EN 14961-1:2010. Biocombustibili solidi - Specifiche e classificazione del combustibile. Parte 1: Requisiti generali; gennaio 2010; CEN, Schweizerische Normen-Vereinigung.

[25]

DIN ISO 3310-1:2001-09. Analysensiebe – Technische Anforderungen und Prüfung – Teil 1: Analysensiebe mit Metalldrahtgewebe; (ISO 33101:2000); (in tedesco e francese) DIN Deutsches Institut für Normung e.V.

[26]

DIN ISO 3310-2:2001-09. Analysensiebe – Technische Anforderungen und Prüfung – Teil 2: Analysensiebe mit Lochblechen; (ISO 3310-2:1999); (in tedesco e francese) DIN Deutsches Institut für Normung e.V.

[27]

ÖNORM L 1021. Vermessung von Rundholz; Ausgabe 2006-12-01; ON Österreichisches Normungsinstitut, Wien.

[28]

ÖNORM M 7135. Presslinge aus naturbelassenem Holz oder naturbelassener Rinde – Pellets und Briketts – Anforderungen und Prüfbestimmungen; Ausgabe 2000-11-01; ON Österreichisches Normungsinstitut, Wien.

[29]

IG Industrieholz: Sortieren und Klassieren von Industrieholz; Faltblatt, (in tedesco e francese) edizione 2006; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[30]

IG Industrieholz: Sortieren und Klassieren von Industrieholz; Broschüre, (in tedesco e francese) edizione 2006; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[31]

IG Industrieholz: Messung von Industrieholz; Merkblatt, (in tedesco e francese) edizione 2000; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

105


Bibliografia

Appendice

[32]

IG Industrieholz: ATRO-Gewichtsvermessung von Industrieholz – Messvorgang im Werk; Merkblatt, (in tedesco e francese) edizione 2008; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[33]

IG Industrieholz: Umrechnungsfaktoren Waldholz und Restholz; Merkblatt, (in tedesco e francese) edizione 2007; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[34]

IG Industrieholz: Reglements-Vorschlag für die Abnahme von Hackschnitzeln nach Atro-Gewicht; (in tedesco e francese) edizione 2003; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[35]

IG Industrieholz: Checkliste Vermessung: Kontrolle Industrieholz; (in tedesco e francese) edizione 2008; Comunità svizzera per il legname da industria, c/o Riegger GmbH, Zurigo.

[36]

Energia legno Svizzera: Classificazione del legname da energia; schede tecniche 407, stato al marzo 2008; Energia legno Svizzera, Zurigo.

[37]

Energia legno Svizzera: Vademecum Energia dal legno; 5. edizione 2008, Energia legno Svizzera, Zurigo, 81 pp.

[38]

FHP: Österreichische Holzhandelsusancen 2006; Juli 2006; Kooperationsplattform Forst Holz Papier (FHP), Wien.

[39]

FHP: Datenaustauschformat Säge; Version 1.0; freigegeben am 25. Juni 2007; Kooperationsplattform Forst Holz Papier (FHP), Wien; (Download unter www.forstholzpapier.at).

[40]

FHP: Datenaustauschformat Industrie; Version 1.0; freigegeben am 1. Mai 2009; Kooperationsplattform Forst Holz Papier (FHP), Wien; (Download unter www.forstholzpapier.at).

[41]

Rahmenvereinbarung für den Rohholzhandel in Deutschland (RVR). Der aktuelle Stand ist auf der Homepage einsehbar (www.rvr-deutschland.de).

[42]

DFWR, VDS: Rahmenvereinbarung für die Werkvermessung von Stammholz des Deutschen Forstwirtschaftsrates e.V. und des Verbandes der Deutschen Säge- und Holzindustrie e.V.; Version 2005-01-14; (Download unter www.werksvermessung.org).

106

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo


Appendice

Bibliografia

[43]

RS 220. Legge federale del 30 marzo 1911 di complemento del Codice civile svizzero (Libro quinto: Diritto delle obbligazioni) del 30 marzo 1911 (stato al 1 gennaio 2010); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[44]

RS 814.318.142.1. Ordinanza del 16 dicembre 1985 contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) (stato al 1 gennaio 2009); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[45]

RS 941.20. Legge federale del 9 giugno 1977 sulla metrologia (stato al 1 gennaio 2007); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[46]

RS 941.201. Ordinanza del DFGP del 19 marzo 2006 sugli strumenti di misurazione della lunghezza (stato al 2 maggio 2006); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[47]

RS 941.202. Ordinanza del 23 novembre 1994 sulle unità (stato al 1. gennaio 1995); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[48]

RS 941.210. Ordinanza del 15 febbraio 2006 sugli strumenti di misurazione (stato al 30 ottobre 2006); Raccolta sistematica del diritto federale (Download dal sito www.admin.ch/ch/i/rs/rs.html).

[49]

Incoterms 2000. Incoterms 2000 Englisch–Deutsch ‹Die offiziellen Regeln der ICC zur Auslegung von Handelsklauseln› (in tedesco e inglese); gennaio 2000; ICC Deutschland.

[50]

Zanuttini, R.; Castro, G.; Berti, S.: XILOGLOS: Glossario dei termini usati nella Tecnologia del Legno- Parte 1: termini italiani, definizioni e traduzioni. (Download dal sito www.populus.it/xiloglos/parte1.pdf).

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

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Impressum

Impressum Progetto ‹rielaborazione delle regole commerciali per il legname› Nel contesto del progetto ‹Neufassung Holzhandelsgebräuche›: sono state elaborate le seguenti pubblicazioni - Regole commerciali svizzere per il legname grezzo, edizione 2010 - Qualitätskriterien für Holz und Holzwerkstoffe im Bau und Ausbau, Handelsgebräuche für die Schweiz, Ausgabe 2010 Promotori del progetto Holzbau Schweiz, Verband Schweizer Holzbau-Unternehmungen, Zürich Industria del legno Svizzera (Holzindustrie Schweiz HIS), Berna Lignum, Economia svizzera del legno (Holzwirtschaft Schweiz), Zurigo Economia forestale Svizzera (Waldwirtschaft Schweiz WVS), Soletta Partner del progetto Berner Waldbesitzer BWB, Kappelen Bündner Waldwirtschaftsverband SELVA, Landquart Gebäudehülle Schweiz, Verband Schweizer Gebäudehüllen-Unternehm., Uzwil Energia del legno Svizzera, Zurigo Holzwerkstoffe Schweiz HWS, Fachverband des Holzhandels, Reinach IG Blockbau, Hombrechtikon Interessengemeinschaft der Schweizerischen Parkettindustrie ISP, Heimberg Schweizerische Fachgemeinschaft Holzleimbau SFH, Schüpfen Schweizerische Interessengemeinschaft Industrieholz IGIH, Zürich Schweizerischer Fachverband Fenster- und Fassadenbranche FFF, Bachenbülach Schweizerischer Verband für geprüfte Qualitätshäuser VGQ, Biel/Bienne Verband der Schweiz. Holzverpackungs- und Palettenindustrie VHPI, Busswil Verband Schweizer Forstpersonal VSF, Lyss Associazione Svizzera del Personale forestale (ASF, VSH), Hunzenschwil Associazione Svizzera Imprenditori Forestali (VSFU), Berna Associazione Svizzera fabbricanti di mobili e di serramenti ASFMS - VSSM, Zurigo Verein Schweizer Holzimprägnierwerke VSHI, Willisau Patrocinatori Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione e degli immobili dei committenti pubblici KBOB, Berna Società svizzera degli Ingegneri e Architetti SIA, Zurigo Il Centro svizzero di studio per la razionalizzazione della costruzione CRB, Zurigo Sostegno finanziario Piano d’Azione legno, Ufficio Federale dell’Ambiente UFAM Fondo di solidarietà dell’Economia forestale e del legno SHF, Berna 108

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Impressum

Direzione del progetto

Christoph Fuhrmann, Fuhrmann Ingenieurbüro für Holzbau, Schwanden-Brienz Autore della presente pubblicazione Werner Riegger, Riegger GmbH, Zurigo Gruppo di accompagnamento sostenitori del progetto Urs Amstutz (WVS), Markus Mooser (Piano d’azione legno/UFAM), Hans Rupli (Holzbau Schweiz), Christoph Starck (Lignum), Hansruedi Streiff (HIS) Gruppo di accompagnamento per il legname Werner Riegger (Autor, Vorsitz) Paul Barandun (SELVA), Stefan Ernst (WVS), Ruedi Gasser (VSFU), Hans Gerber (WVS), Gottfried Bossi (VSF), Andreas Hitz (VSFU), Hans-Ulrich Kipfer (VSH), Andreas Koller (HIS), Pierre Lancoud (WVS), Thomas Rohrer (HIS), Roger Porrenga (IG Blockbau), Werner Riegger (IG Industrieholz), Christoph Rutschmann (Energia legno Svizzera), Guido Thalmann (VSHI), Franz Weibel (BWB), Jürg Wüst (HWS) Traduzione Traduzione: Tomaso Capelli, Poschiavo

Revisione: Fulvio Giudici, Camorino Produzione foto e disegni Foto di copertina: Economia forestale Svizzera (Urs Wegmann)

Disegni originali: Economia forestale Svizzera (Henri Meier) Foto: Figura 2.2-2 tasche di resina, cipollature, nodi non aderenti, nodi aderenti; Figura 2.2-3 protuberanze, nodi non aderenti, nodi aderenti, curvature; Figura 2.4-1 cretti incrociati, cuore rosso, fibratura elicoidale, nodi marcescenti; Figura 2.4-2 fibratura torta, cipollatura, nodi marcescenti, nodi aderenti, curvature: Archivio Economia forestale Svizzera. Figura 1.3-9, Figura 1.3-12, Figura 1.3-14, Figura 2.2-2 cretti da cuore, canastro; Figura 2.2-4, Figura 2.4-1 cuore stellato, Figura 2.4-2 fenditura da gelo: Industria del legno Svizzera (Thomas Rohrer). Figura 2.4-1 Chiazze a T: Riegger GmbH, Zurigo (Werner Riegger).

Regole commerciali svizzere per il legname grezzo

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Impressum

Stampa Kalt-Zehnder-Druck AG, Zugo Editore Lignum, Economia svizzera del legno (Holzwirtschaft Schweiz), Zurigo Christoph Starck, Direttore Scarico della responsabilità Questa pubblicazione è stata prodotta con grande cura e sulla base delle conoscenze più aggiornate. Gli editori e gli autori non possono essere ritenuti responsabili per danni che potrebbero derivare dall'uso e l'applicazione della presente pubblicazione. Copyright © 2010 by Lignum, Holzwirtschaft Schweiz, Zürich Tutti i diritti, compreso il diritto alla ristampa di estratti o la riproduzione completa dell’opera, la conservazione dei dati o informazioni in sistemi di elaborazione dati e quelli di traduzione, sono riservati.

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