BeLionard n°1

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Be “La quintessenza del bien vivre”

Fasti Medicei

Rivivere il gusto dell’alta società tardo rinascimentale

Villa tra le ville

Scorci di campagna tra le colonne palladiane

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Terrazza con vista

Relax all’ombra dei Faraglioni della mondana Capri

Acquisti d’elite

Curiosando tra negozi e ville di tendenza al Forte

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MASERATI GRANCABRIO SPORT. ELEVATE THE EXPERIENCE Lasciatevi alle spalle tutto ciò che conoscete, la nuova GranCabrio Sport apre nuovi orizzonti a chi non si accontenta di un’auto a cielo aperto con 4 veri posti e una linea che seduce al primo sguardo, ma pretende anche “sensazioni forti” quando si affonda il piede sull’acceleratore. Un’attitudine sportiva che la GranCabrio Sport esprime anche in tanti esclusivi dettagli: minigonne laterali, terminali di scarico ovali e neri, nuovi cerchi Astro design con finitura Silver o Grigio Antracite, sedili M design, nuovi colori dei pellami. E un emozionante “Rosso Trionfale” per la carrozzeria. Maserati GranCabrio Sport, un’auto unica che esalta tutti i sensi, per un’esperienza di guida totale. Per conoscere da vicino la GranCabrio Sport, visitate www.maserati.it Per scoprire il mondo “Maserati GranCabrio Sport” è sufficiente inquadrare il QR Code con la fotocamera dello Smartphone. Per ulteriori informazioni sul QR Code: mobi.maserati.it MOTORE V8 4691 CC - POTENZA MAX: 450 CV A 7000 G/M - COPPIA MAX: 510 NM A 4750 G/M - VELOCITÀ MAX: 285 KM/H - ACCELERAZIONE 0-100 KM/H: 5,2 SECONDI - CONSUMO CICLO COMBINATO: 15,23 L/100 KM - EMISSIONI DI CO2: 354 G/KM - MASERATI CONTACT CENTER: 800 008 008

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Be-Lionard. Da oggi l’eccellenza ha la sua voce

Q

uesto nuovo strumento editoriale nasce per una richiesta precisa: la Vostra. Ve lo presentiamo infatti con la certezza di aver creato un prodotto che risponde a una precisa esigenza del mercato. Siete voi ad averci spinto in questa direzione: presentare il mondo degli immobili di prestigio esclusivo con un mezzo che ancora non c’era. Ecco dunque la reason why di questa rivista:

uno strumento che nasce per presentare a una Clientela selezionata quei beni che i media tradizionali

faticano a conoscere, recensire e valorizzare. Be-Lionard è quindi un oggetto da collezione, una rassegna dell’eccellenza che nel mondo è rappresentata dal “Made in Italy”. Un veicolo per farvi conoscere, assaporare, scoprire, analizzare quello che è bello, raro, unico e di gran valore. Il nostro marchio, Lionard Exclusive Real Estate, gestisce un portafoglio di proprietà con particolari e rare caratte-

ristiche storico-artistiche, architettoniche e paesaggistiche. Si occupa unicamente di ville d’autore, castelli, preziose dimore dal ricco passato, tenute agricole con produzione di vini pregiati, strutture ricettive e alberghi di lusso. Perché il nostro Made in Italy è questo: qualità, valore e bellezza al di fuori del tempo e delle mode. Qui ve lo presentiamo attraverso molti campi: dal design alla moda, dal mondo dell’auto alla nautica, dai gioielli a tutti quei segmenti dove il mercato italiano eccelle nel mondo. Be-Lionard sarà per voi una nuova, piacevole e intelligente compagnia da condividere. Per noi è il nuovo tassello di una strategia che punta alla valorizzazione delle proprietà Made in Italy sui mercati internazionali. Il prosieguo editoriale del 2012 prevede una distribuzione capillare di questo magazine. Saremo laddove i mercati finanziari pulsano con eleganza, energia e creatività. Oltre che in Italia, sbarcheremo nelle maggiori capitali del real estate: Londra, New York, Dubai, Mosca, Montecarlo e Zurigo. Benvenuti tra noi dunque, in questa privilegiata vetrina che vuole farsi guardare, leggere e apprezzare. Doveroso quando si mette in luce il meglio che il mondo dell’immobiliare italiano sa offrire. Ringrazio tutto lo staff che ha profuso ogni energia nella realizzazione di questa novità. Ma soprattutto auguro a Voi lettori il piacere di leggere e scoprire nuove occasioni e meraviglie. Lo stesso piacere che abbiamo provato noi nel raccontarle e recensirle.

Dimitri Corti a.d. Lionard

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Sommario RUBRICHE Arredamento/design

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L’uomo tendenza autunno/inverno 2011/2012

148

di Martina Tallon

di Linda Bertocci

Oro, il colore della nuova cucina italiana

22

Cortina, la Regina delle Dolomiti

158

di Linda Bertocci

di Marco Marucelli

Eccellenze dalla cantina

34

Un dono prezioso ed eterno

170

di Martina Tallon

di Marco Marucelli

Cavalcare l’onda del design!

50

Nozze d’argento del “Green”

180

di Linda Bertocci

di Marco Marucelli

Il sole è servito... anche a mezzanotte!

70

Maxxi: un’esperienza fuori dai confini reali

194

di Erika Becchi

di Alessia Carrer

L’abito tra esclusività e artigianalità

85

Fonteverde: una perfetta esperienza sensoriale

204

di Erika Becchi

di Martina Tallon

Gran gala per le Maserati: la moda riveste un sogno

99

I pulpiti della Sardegna

216

di Marco Marucelli

di Marco Marucelli

Ora esatta, ora preziosa

110

Centro ippico di prestigio nel Golfo di Pozzuoli

226

di Linda Bertocci

di Matteo Rinaldi

Mercati Internazionali

124

Investire in un auto d’epoca

234

di Teresa Colia

di M. M.

Investimenti: la voce dell’economia

137

Yacht Club storico sul lungomare partenopeo

246

di Marco Marucelli

di Marco Marucelli

Be Editore

Lionard srl via Attilio Frosini, 70 51100 Pistoia info@lionard.com

Direttore

Marco Marucelli marco.marucelli@lionard.com

Assistente di direzione

Linda Bertocci ufficiostampa@lionard.com

Advertising

advertising@lionard.com

Collaboratori

Erika Becchi, Veronica Becchi, Linda Bertocci, Alessia Carrer, Francesco Cervinara, Teresa Colia, Luca Galeazzi, Vanessa Lamberti, Sara Marzullo, Irene Pagnini, Matteo Rinaldi, Luna Rubino, Martina Tallon, Chiara Trinci, Fabio Mazzoni, Alice Vaiani, James Turnbull, Susan Heath, Dominique Quelette

Stampa, Allestimento e confezione: Mondadori Printing S.p.A. via Luigi e Pietro Pozzoni, 11 24034 Cisano Bergamasco (BG)

Pubblicazione periodica registrata presso il Tribunale di Pistoia l’8 agosto 2011 n. 5

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74 236

160

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88 140

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228

IMMOBILI Fasti Medicei

10

Villa tra le ville di Marco Marucelli

150

24

Camere con vista di Sara Marzullo

160

La Rocca del paradiso di Irene Pagnini

38

La storia italiana tra boschi e calanchi di Teresa Colia

172

Un mix di storia, cultura e mare! di Veronica Becchi

52

Un castello regale di Matteo Rinaldi

186

Uno sguardo dalla Vedetta! di Linda Bertocci

60

Oltre la Torre

198

Un capolavoro d’arte e ospitalità di Matteo Rinaldi

74

Frutteto tra le vigne di Marco Marucelli

208

Toscana d’autore di Matteo Rinaldi

88

Le stanze del Rinascimento di Marco Marucelli

218

di Marco Marucelli

Relais Chateau con vista panoramica

di Matteo Rinaldi

di Marco Marucelli

Solidità e armonia di Matteo Rinaldi

102

Una Loggetta sul mare di Matteo Rinaldi

228

Vivere a regola d’arte di Luca Galeazzi

114

Una villa da regina di Irene Pagnini

236

Lucca. Oltre le mura di Susan Heath

126

Agriturismo anticrisi di Matteo Rinaldi

248

Poesia nel Golfo di Matteo Rinaldi

140 Per informazioni sulle proprietà conttattare: Lionard Exclusive Real Estate via Attilio Frosini, 70 51100 Pistoia Tel. +39 0573 500774 Fax. +39 0573 24127 info@lionard.com

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ARREDAMENTO/DESIGN a cura di Linda Bertocci

ASTON MARTIN INTERIORS: LA NUOVA LINEA ARREDAMENTO DI DESIGN Aston Martin apre le porte al mondo dell’interior design con un’inedita collezione di arredamento, presentata in anteprima durante la settimana del design, in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano. Questa novità è destinata ad ispirare il pubblico dei design-addicted attraverso una declinazione degli stessi valori che hanno costruito il successo del prestigioso marchio automobilistico. La proposta si caratterizza come una soluzione integrata di idee per la casa, ufficio e contract, completa di complementi e illuminazione e si distingue grazie a soluzioni all’avanguardia nel settore dell’arredamento. Ogni soluzione tecnica è sviluppata per garantire la massima funzionalità rimanendo il più delle volte invisibile. La visione d’insieme degli arredi è seducente

E’prodotta e distribuita in esclusiva mondiale da Formitalia Luxury Group

e inconfondibilmente ricercata, mai eccessiva. Le componenti struttu-

spa, azienda italiana che, grazie all’esperienza e al know-how maturato

rali, i particolari meccanici e i dettagli sono disegnati per essere deci-

nel corso degli anni nel settore arredamento, ha saputo interpretare al me-

samente tecnologici grazie all’utilizzo di carbonio, superfici composite

glio, avvalendosi anche della collaborazione dell’Arch. Mirko Tattarini

e metalli leggeri. L’abbinamento alla qualità senza tempo delle lavo-

Monti e del Designer Emanuele Canova, le direttive indicate dalla casa au-

razioni artigianali per pellami e tessuti di gran pregio come il cache-

tomobilistica inglese. La commercializzazione avverrà attraverso punti

mire e la lana cotta esprime senza mezzi termini raffinatezza e unicità.

vendita monomarca: le prime aperture sono previste per la fine dell’an-

La collezione Aston Martin Interiors è rigorosamente Made in Italy.

no 2011 a Pechino, Shangai, Kiev, Mosca, Wengzhou e Medio Oriente.

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MARIONI HOME COLLECTION 2011 Nuovi complementi e imbottiti arricchiscono una collezione tutta Made in Tuscany In linea con lo stile che richiama le antiche ville toscane, prosegue il percorso intrapreso da Marioni per una proposta sempre più ricca di oggetti semplici e raffinati, lavorati artigianalmente ed integrati tra loro anche nel più piccolo dettaglio. Una selezione completa di complementi capaci di infondere eleganza, comfort e calore; nuove interpretazioni di stili di vita dove la qualità della fattura e la bellezza degli oggetti sono studiati con cura e passione per emozionare e regalare quella dolce sensazione di sentirsi come a casa propria. Legni pregiati e lavorazioni manuali, tessuti ricercati e finiture accurate, accessori unici e complementi di gran classe: questa è l’essenza di Marioni Home Collection, arricchita in questo 2011 di nuove accoglienti proposte. Imbottiti, tavoli, tavolini, sedie e librerie si aggiungono alle importanti collezioni di lampade, tra cui le lampade Vendome, presentate durante l’ultimo Salone del Mobile. Eleganti ed essenziali, dal design moderno e minimalista, sono proposte in tre forme diverse: piantana, da tavolo e applique. Realizzate in ottone cromato con paralume in cotone bianco, sono disponibili anche nella finitura ottone lucido. www.marioni.it

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TONELLI DESIGN: PROGETTI IN VETRO PER L’UOMO Le novità 2011 nei complementi d’arredo

Nata a metà anni ottanta, l’azienda produce arredamento e oggetti di design in vetro. Materiale ereditato dalla tradizione, il vetro è l’elemento che Tonelli interpreta nei suoi complementi: fragile ma resistente, solido ma leggero, bello e funzionale, esso ha mantenuto inalterati nel tempo tutto il suo fascino e la sua straordinaria ecletticità. La storia di Tonelli inizia più di 20 anni fa, quando si cominciavano a muovere i primi passi nella saldatura di lastre di cristallo piano mediante collante strutturale. Fino ad allora il vetro, nell’arredamento, era usato solo come lastra piana, oppure unito ad altri elementi attraverso giunzioni metalliche a vista. Gli esiti delle prime sperimentazioni nella nuova tecnica si profilarono come una piccola rivoluzione copernicana. Sono trascorsi più di 20 anni da quando Tonelli, allora piccola azienda artigianale, iniziò a sperimentare l’utilizzo di un collante per la saldatura di lastre di cristallo piano: le parti saldate rimanevano trasparenti e, nel giunto, il cristallo era più resistente che negli altri punti. L’introduzione di questa nuova tecnica e la scelta di mirare solo a prodotti di alto profilo ha trasformato la produzione in un simbolo di innovazione.

Finiture: piano in vetro trasparente o extrachiaro; basamento cromato lucido, bianco opaco.

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Oggi Tonelli non è più solo produttrice di complementi d’arredo ma offre soluzioni per arredare qualsiasi ambiente; la fantasia e l’estro del mondo del design ha dato movimento e idee alla coerenza produttiva di fondo, la lavorazione del vetro piano, fornendo stimoli continui alla ricerca tecnologica. Tra le nuove proposte presentate al Salone del Mobile 2011 emerge Luz de luna, design di Giovanni T. Garattoni, un tavolo liscio in superficie ma con “increspature” che sono il risultato di una lavorazione del vetro unica nel suo genere, grazie alla quale l’effetto finale è quello dello scoglio eroso dal mare. Luz de luna, “ un tavolo lunatico: romantico come i riflessi notturni del Mar Adriatico, ondulato come le increspature della sabbia con la bassa marea, affilato come la lama di un sonnambulo in una notte di luna piena”. Altra novità è Joliet, design di Guido Mancini, un pratico tavolino d’appoggio che può essere facilmente collocato a fianco del divano o essere utilizzato come comodino. La base, dalla forma sottile ma di grande solidità, permette di ottimizzare lo spazio a disposizione, senza rinunciare al design, grazie al movimento creato dal disegno asimmetrico che dona al prodotto una forma accattivante. www.tonellidesign.it

Finiture: ripiano in vetro trasparente extrachiaro o fumè; base in metallo verniciato bianco, nero o cromata.

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Valdinievole

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Fasti medicei Da Pietro Baldoncoli a Francesco Morini, da Mariano Coppedè a Giuseppe Michelucci, i più noti decoratori della Toscana ottocentesca decretano, nell’allestimento di una sorta di sfarzoso feudo, l’ideale di bellezza a cui tendevano le industrie artistiche locali al tempo dei Medici.

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LA VILLA SI SVILUPPA SECONDO LA RAFFINATEZZA CHE LE È PROPRIA, SI ACCEDE PERTANTO AL GIARDINO ATTRAVERSO UNA SCALINATA DECORATIVA E SI PUÒ AMMIRARE IL PARCO DOTATO DI SPLENDIDA VEGETAZIONE, SCENOGRAFICAMENTE PROVVISTO DI GROTTA, SCALINATA E FONTANE.

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La dimora si compone di un edificio compatto la cui facciata spicca per sobrietà. Grandi portici aprono la costruzione verso il giardino che, attraverso terrazzamenti discendenti, è organizzato scenograficamente per stupire gli ospiti ed i visitatori.

U

na dimora che lascia senza

le che all’epoca frequentavano Firenze e la

tuto abilmente lavorata e bellissime volte

fiato anche il meno attento

Toscana.

dipinte in stile Vasariano. Da qui l’accesso

degli osservatori, questa

I più famosi artisti-decoratori allora attivi

al magnifico salone principale sovrastato

elegante villa costruita nel

sul territorio, da Pietro Baldoncoli a Fran-

da una bellissima volta dipinta ed un ma-

1893 in stile tardo-rinascimentale toscano

cesco Morini, da Mariano Coppedè a Giu-

estoso camino, alla sala da pranzo ed alla

che immersa nella sua tenuta, domina la

seppe Michelucci, hanno contribuito alla

sala biliardo con rivestimenti in legno e

pianura gode di uno scorcio panoramico

realizzazione di questa residenza che, gra-

porte con frontoni scolpiti dagli stessi ar-

meraviglioso. Un esempio ed una testimo-

zie allo stile Cinquecentesco, era celebrata

tisti che hanno eseguito i raffinati mobili. I

nianza, al tempo stesso, della cultura este-

come una dimora degna del Rinascimento.

pavimenti rappresentano veri e propri mo-

tica di fine Ottocento e del gusto dell’alta

Gli interni presentano ricche rifiniture, bel-

delli d’arte decorativa. L’eclettico spirito

società del tempo che privilegiava la realiz-

lissimi arredi d’antiquariato e splendidi af-

artistico si manifesta anche nella scuderia a

zazione di manufatti ed ambienti esclusivi

freschi. Entrando nella villa, la vista si apre

ferro di cavallo, in stile rustico oltre che nei

riservati ai personaggi più importanti della

su un ampio ingresso che presenta due sca-

vari accessori del canile, della voliera e del-

nobiltà e della ricca comunità internaziona-

le decorate con una ringhiera in ferro bat-

la ghiacciaia. Attenzione particolare anche

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alla sistemazione dei terrazzamenti e del giardino che, oggetto di particolare cura sia nella tradizione storica che nel linguaggio degli stili, presenta, nella parte più alta, un grande prato con una grotta, una scalinata ed una fontana, . La villa dispone di un ampio terreno in parte destinato a parco, ad oliveti e vigneti per un estensione di circa 50 ettari. Lungo un viale interno si trova una piscina di circa ottanta metri di lunghezza alimentata da acque sorgive. Nella zona sottostante troviamo un terreno pianeggiante tutt’ora praticabile come campo da tennis. La villa è servita da due sorgenti private di acqua che confluiscono in due grandi vasche interrate per soddisfare il fabbisogno idrico del bellissimo giardino all’italiana di circa 2,5 ettari oltre che per le abitazioni. Il territorio su cui insiste la tenuta e la villa ha origini storiche molto antiche ed è stato nei vari secoli motivo di lotta per conquistare una supremazia ambita dai potenti per la sua collocazione geografica e per la sua importanza strategica. Il primo nucleo di Pistoia sorse su una specie di terrazzo alluvionale formato da depositi creati dal torrente Ombrone. Se è vero che questo primo oppidum romano nacque per appoggiare le truppe in occasione delle guerre liguri, non si possono negare precedenti passaggi di popolazioni ed etnie diverse.

Le statue ornamentali nel parco rispecchiano il gusto dell’alta società del tempo. I manufatti sono concepiti per arricchire gli esterni, atti ad ospitare i rappresentanti della ricca comunità internazionale e che gravitavano nell’orbita delle frequentazioni del committente, dai Rothschild ai Morgan, dal marchese de la Mottilla a Lord Drake.

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IN QUESTA PAGINA: L’ESTERNO DELLA VILLA NELLA PARTE FRONTALE E LO SPLENDIDO GIARDINO. SULLO SFONDO SI PUÒ NOTARE IL PARTICOLARE DI UNA DELLE FONTANE E SUBITO OLTRE IL MAGNIFICO PANORAMA.

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Gli interni sono articolati e concepiti per somma di particolari, ovunque si respira l’intento di restituire un’atmosfera in cui la minuzia e la ricchezza di elementi fanno si che gli spazi si distribuiscano armonici e sfarzosi.

Seppur non ancora presente durante il passaggio di Annibale durante la seconda guerra punica, presto la località acquistò importanza grazie alla via Cassia che la attraversava. Con il XII secolo, il benessere fece sì che la popolazione quadruplicasse, così come i commerci. La floridezza di Pistoia però infastidiva Firenze che approfittò di motivazioni di grande politica, come i contrasti tra papato e impero, per dichiarare lotta aperta alla nemica città. Successivamente fu la peste nera che decretò vuoti demografici ed economici creando una situazione che rimase immutata fino al XVII secolo quando il pistoiese Giulio Rospigliosi venne eletto Papa con il nome di Clemente IX. La città si risvegliò definitivamente con i Lorena ed acquistò sempre più autonomia tanto che, nel periodo risorgimentale, si ribellò agli Austriaci. Quando il fascismo negli anni Venti comprese Pistoia fra le nuove province create dal Duce, lo fece per questa fama di italianità e resistenza allo straniero guadagnata dalla città nel Risorgimento.

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IN QUESTA IMMAGINE POSSIAMO OSSERVARE UNO DEGLI AMBIENTI INTERNI DELLA DIMORA. LA MOBILIA ELEGANTE E I SOFFITTI MINUZIOSAMENTE DECORATI ESPRIMONO PERFETTAMENTE GLI INTENTI DEL COMMITTENTE. ACCANTO ALCUNI DEI PARTICOLARI, COME IL LAMPADARIO REGALE E IL SOFFITTO; SOTTO, GLI AFFRESCHI, CHE IMPREZIOSISCONO LE STANZE LASCIANDO NIENTE AL CASO.

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Fra i principali artefici del decoro interno della villa figurano gli intagliatori fiorentini Francesco Morini e Mariano Coppedè, attivi a Pistoia anche come collaboratori del Michelucci.

IN QUESTA PAGINA ALCUNI PARTICOLARI DI UNO DEGLI AMBIENTI DELL’INTERNO: LO SPECCHIO DORATO, IL CAMINO E LE PORTE IN NOCE, I SIGNORILI DIVANI.

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IN QUESTA PAGINA UNO SCORCIO DELLA SALA DA PRANZO. IL TAVOLO IN NOCE POGGIA SU ELEGANTI PAVIMENTI A MOSAICO.

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QUESTA BELLISSIMA IMMAGINE CI MOSTRA L’INGRESSO CON TUTTI I SUOI ELEMENTI DECORATIVI: LA SCALINATA IN PIETRA SERENA CHE EVIDENZIA LO STILE DELLA VILLA; GLI AFFRESCHI ED I PAVIMENTI A MOSAICO, I CORRIMANO IN FERRO BATTUTO; L’ELEGANZA E LA RAFFINATEZZA DEGLI ORNAMENTI.

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ORO, IL COLORE DELLA NUOVA CUCINA ITALIANA di Marco Marucelli

Non serve avere l’indirizzo per raggiungere lo storico locale del padre della cucina italiana, Gualtiero Marchesi. Basta infatti chiedere al primo abitante di Erbusco, in Franciacorta, come raggiungere la “maison” e immediatamente si potranno ricevere le giuste indicazioni. L’accoglienza è sobria senza eccessivi formalismi, educata e professionale. Gli ambienti sono decorati ed arredati con molti particolari che richiamano l’oro, quasi a voler creare un sottile “fil rouge” dorato che ci trasporta attraverso le comode camere da letto ed i rilassanti saloni fino alla cucina diretta e curata da Gualtiero. Un capitolo a parte è riservato ad una sorta di giardino speciale, quasi segreto, chiamato Vigna Leone. Qui vengono coltivate circa un ettaro di viti da cui si ricava un vino Chardonnay in purezza, chiamato con lo stesso nome e dedicato al vecchio giardiniere che qui ha trascorso la sua vita a disegnare il profilo del parco. Il vino acquistabile esclusivamente nella gustosa boutique de La Bottega di Mariella, è sicuramente il più vero ed ambito souvenir dell’Albereta. Percorrendo virtualmente, e non solo, il filo d’oro che attraversa corridoi, saloni e ambienti di uso comune, scendiamo fino al ristorante, che in una calda intimità propone i piatti legati alla tradizione culinaria dello chef che continua a far grande il nome della cucina italiana nel mondo. Il menu di degustazione è un tripudio di colori e sapori, soprattutto quello dedicato ai piatti storici di Gualtiero Marchesi. Le attenzioni dal tavolo sono riservate alla brigata di cucina che, dietro una vetrata, con estrema professionalità prepara i piatti richiesti, mentre il personale di sala sembra dirigere una sinfonia le cui note sono rappresentate dal susseguirsi delle varie portate, una più gustosa dell’altra. Si inizia con l’insalata di capesante allo zenzero e pepe rosa, si prosegue col piatto che ha reso famoso Marchesi nel mondo: il suo riso oro e zafferano.

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Terza proposta, la seppia al nero, che col piatto riservato al fritto di

ai lamponi. Anche la carta dei vini è all’altezza del locale, con molta

code di scampi e verdure, con salsa agrodolce, completa il primo tempo

attenzione ai vini di Bellavista tenuta agricola della famiglia Moretti,

di questo concerto. Un intermezzo con uno squisito sorbetto alla mela

proprietaria della struttura. E proprio come chiuderebbe un sipario alla

verde e poi possiamo passare alla seconda parte con il filetto di vitello

fine di un grande spettacolo, ecco che magicamente un drappo d’autore

alla Rossini secondo Gualtiero Marchesi che interpreta a suo modo uno

si cala sulla grande vetrata della cucina facendola diventare la cornice

dei piatti resi celebri dalla passione gastronomica del famoso compo-

di un arazzo che riprende i toni ed i suoni di un pianoforte, il cui suono

sitore marchigiano. La parola “fine” ci viene presentata nel modo più

virtuale è udibile solo da appassionati gourmet.

dolce possibile, impressa nella crema bruciata alla vaniglia con salsa

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www.marchesi.it

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Terre d’ Arnolfo

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Relais Chateau con vista panoramica Una lussuosa struttura di solide mura medievali in cui convivono mirabili segni delle epoche passate e soluzioni che guardano al futuro. Per apprezzare comoditĂ e benessere e respirare la stessa armonia che da sempre anima queste terre.

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SOSPESA TRA TERRA E CIELO, LA DIMORA HA L’AMPIO RESPIRO DELLE ARCHITETTURE MONASTICHE DEL CENTRO ITALIA: UN’ELEGANZA RIGOROSA E MAI ECCESSIVA, LINEARE E RICERCATA. IL VERO LUSSO SENZA OSTENTAZIONE.

C

ircondato da una suggesti-

no, il relais poggia le basi su un antico con-

densa di avvenimenti e grandi cambiamenti.

va cornice di cipressi seco-

vento del 1587. Data significativa perché

Una minuziosa ristrutturazione ha recente-

lari, questo splendido relais

proprio in quell’anno venne giustiziata la

mente riportato in luce l’originaria bellezza

chateau è caratterizzato da

regina di Scozia Maria Stuarda: per la pri-

dell’edificio rinascimentale. Oggi spiccano

una vista senza pari sul cuore del territo-

ma volta una regina “consacrata di Dio” fu

l’eleganza e la sobrietà dello stile toscano,

rio toscano. Ma a renderlo unico al mon-

condannata a morte e decapitata dalla re-

valorizzato dal mix di colori tra pietra serena

do sono le radici secolari e un’anima pro-

gina protestante Elisabetta d’Inghilterra.

e mattoni.

iettata verso l’efficienza e la modernità.

Anche per questo i muri del complesso trasu-

Entriamo alla scoperta di questo mondo sen-

Posto su un promontorio che si affaccia

dano un’idea di pace: la sua architettura vuole

za tempo: percorrendo il viale d’accesso rag-

sulle caratteristiche Torri di San Gimigna-

trasmettere serenità ed armonia in un’epoca

giungiamo l’ampio parcheggio circondato da

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un giardino all’italiana e da un parco di ci-

oro e affreschi in stile con le residenze se-

pressi. Qui spiccano un’antica cappella e una

nesi dell’epoca. Di particolare rilievo anche

moderna piscina con bar, circondata da un

la sala ricavata sotto il chiostro; anticamente

prato all’inglese. Affacciamoci all’interno

ospitava la grande cisterna che faceva da ri-

del relais: dove ci accoglie un chiostro, intor-

serva d’acqua. Completamente ristrutturata,

no al quale si distribuiscono sale ricevimen-

è oggi protagonista d’arredo con le sue for-

to, la sala caffè, un bar-enoteca, alcune sale

me inimitabili. Ideale per la sua temperatura

riunioni, una libreria ed una sala cinema.

sempre fresca e asciutta, la sala ospita oggi

Oltre a queste spicca la Sala del Caminetto,

una singolare enoteca con un camminamento

un vero bijou arricchito da tappezzerie color

rivestito in mattoni.

“Senza ospiti ogni casa sarebbe una tomba”, dice una celebre citazione di Kahlil Gibrain. Allora comprendiamo perché gli ospiti di questa struttura hanno spesso l’impressione di vivere un paradiso. 27

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LA CURA DEL VERDE, CHE DOMINA L’ARCHITETTURA ESTERNA, LASCIA TRASPARIRE L’ESPERIENZA DEI SECOLI: GIARDINI E SPAZI APERTI SI ALTERNANO CON L’OBIETTIVO DI DARE A OGNI OSPITE PIACERE ESTETICO E BENESSERE INTERIORE.

“L’arte della discrezione è contare su tutto senza ostentare niente. Come una piscina che trova posto tra il verde lasciando all’eleganza delle siepi il ruolo principale in scena. Come la bellezza di un percorso verde che lascia immaginare camminamenti e direzioni alla fantasia dei suoi ospiti.”

Entriamo tra le antiche sale e i corridoi. Venti camere con bagno, dotate dei più moderni comfort, prendono posto nel piano superiore. Offrono una vista completa su tutta la vallata e sono caratterizzate da trifore, balconcini e porte con stipiti in pietra. Elementi che danno a queste stanze la vera dimensione del tempo, magica e profondamente rilassante, per tutti i suoi ospiti. Su tutte spicca la suite, disposta su due livelli e situata all’interno della torre, una posizione privilegiata da cui si gode un panorama senza pari nell’arco di 360 gradi. Gli alloggi si differenziano per il colore e gli elementi architettonici. Tutti sono arredati secondo lo stile classico delle strutture toscane. Spiccano i colori ocra, bordeaux e verde scuro, tipici dei palazzi senesi. Nei bagni, i protagonisti assoluti sono marmo e travertino. Tra volte e navate, un elegante ed originale ristorante prende posto nell’antica chiesa del convento. Un’atmosfera unica, che si apre sullo storico sagrato con magnifica vista sulle storiche Torri di San Gimignano. Una vista unica al mondo, che ha valso al comune

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“Che cosa distingue il bello? L’eleganza, senza dubbio. Ma anche la semplicità, la pulizia di linee e forme. E infine la possibilità di goderlo appieno, prima di tutto con gli occhi solo poi con tutti gli altri sensi”.

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NELLA PAGINA PRECEDENTE: UN ALTRO PARTICOLARE DEGLI SPAZI VERDI, LA CUI ELEGANZA FORMALE S’ACCORDA OTTIMAMENTE COL PANORAMA DELLE CIRCOSTANTI COLLINE. A DESTRA: LA TORRE, LA CUI BELLEZZA È ACCENTUATA DALLA PIETRA CHIARA SU CUI SI DISTINGUONO SFUMATURE DELICATE COME GIALLO, ROSA E GRIGIO. NELLA FOTO IN BASSO: UN ALTRO COLPO D’OCCHIO DELLA STRUTTURA CHE EVIDENZIA IL RAPPORTO PERFETTO CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE. IN QUESTA PAGINA: LA PULIZIA DI FORME E SPAZI RENDE SENZA TEMPO LA BELLEZZA DEL COMPLESSO AL DI FUORI DI OGNI STILE E MODA PASSEGGERA.

(tra i meglio conservati d’Italia nel suo aspet-

ra esemplare. Già dalle immagini è evidente

ma espressione.

to medievale) il soprannome “la Manhattan

che i colori che dominano l’ambiente sono il

Quando una casa è circondata da tanta per-

del medioevo”.

verde dell’erba e l’azzurro del cielo.

fezione, i suoi toni devono necessariamente

Una parola sul plusvalore dato dalle soluzio-

Sono i colori caratteristici della campagna to-

essere delicati. Ecco allora che la pietra chia-

ni cromatiche di questo complesso che, a di-

scana e qui trovano, grazie alla temperatura

ra non poteva che essere la soluzione perfetta

stanza di anni dalla sua ideazione, resta anco-

ottimale e alla quota collinare, la loro massi-

per valorizzare al massimo l’intera struttura.

“Ogni casa è un candelabro dove ardono in appartata fiamma le vite”, scriveva Borges. Crediamo che al poeta questa dimora sarebbe piaciuta: un candelabro antico, solido, sicuro, bello da guardare in tutta la sua pienezza ma autosufficiente, per fascino, anche senza fiamma ad animarlo. 30 File unico2.indd 30

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Con una superficie interna che supera i 2.400

di servizi privati. La completano capaci de-

Oltre il sagrato, separate dalla struttura prin-

mq e oltre 3 ettari di terreno che la circon-

positi e spaziosi spogliatoi per il personale di

cipale, troviamo una particolarissima sala co-

dano, questo originale complesso vanta at-

servizio oltre a quattro locali tecnici.

lazioni, una sala di somministrazione e un’al-

tualmente 16 camere con servizi privati, una

L’ex chiesa del convento ospita un capiente

tra piccola cucina.

ampia e singolarissima suite su due livelli e 4

ristorante e altre tre sale per quasi 1000 mq,

All’esterno spicca la piscina, con un’ampia

salette con bar.

una vasta cucina attrezzata con ogni moder-

vasca di oltre 100 mq e area idromassaggio,

Al piano terra trova inoltre posto uno spazio-

no strumento e tre bagni. Infine ci sono altri

corredata di bar all’aperto, oltre a ampi spo-

so ufficio, altri due bagni e locali accessori.

locali accessori dov’è facilmente ricavabile

gliatoi e servizi. Infine una preziosa limonaia

La depandance è suddivisa in quattro comode

una destinazione d’uso consona ad ogni pro-

correda e completa gli esterni.

camere con ingressi separati dotate anch’esse

getto.

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Ci sono case per cui è difficile trovare le giuste parole: piacciono di primo acchito e pare superfluo trovare motivazioni a sostegno. Ma in questo caso tutto è naturale: la bellezza di questo complesso spinge anche i più restii a trovare solo parole che servono a spiegarne valori e qualità.

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ECCELLENZE DALLA CANTINA di Marco Marucelli

Viaggio di un calice tra una selezione dei vini italiani più veri e sinceri, vanto dell’enologia del Belpaese in tutto il mondo. Impossibile in poche righe indicare quelli che possono essere i vini migliori d’Italia; per gusto o per tecnica i nomi sarebbero davvero troppi. Si rende necessaria quindi una valutazione gourmet su alcune degustazione di grandi vini di aziende di qualità. Cercando così di poter presentare una spigolatura delle eccellenze dello stivale, rappresentative del loro terroir ovvero territorio o meglio ancora patrimonio comunicativo che evocano, quando questi vini vengono versati nel giusto calice ed assaporati, meglio se in abbinamento ai grandi prodotti della gastronomia italiana. Tra le 20 regioni ne abbiamo scelte 3 che sono comunque rappresentative del mercato nazionale e forse anche quelle che hanno una tradizione più consolidata nella produzione vinicola: Veneto, Piemonte e Toscana.

Tommasi Viticoltori è un’azienda familiare fondata nel 1902. Situata a Pedemonte, nel cuore della storica Valpolicella Classica, un lembo di terra che si estende a nord-ovest di Verona, compreso tra la pianura, i monti Lessini ed il Lago di Garda.

Da un minuscolo vigneto del nonno Giacomo, Tommasi Viticoltori si è consolidata nel corso degli anni e oggi si estende su 135 ettari di vigneto nelle zone DOC della provincia di Verona e su 66 ettari nella Maremma Toscana. Oggi l’azienda è diretta dalla quarta generazione della famiglia, ognuno con il proprio ruolo e la propria responsabilità: Giancarlo è l’enologo ed il responsabile della viticoltura; Pierangelo è il responsabile commerciale dei mercati esteri; Piergiorgio è il responsabile del mercato nazionale; Stefano è il responsabile del mercato regionale; Francesca ed Erica sono le responsabili del reparto amministrativo. A partire dal 1997, tutti gli investimenti sono stati orientati all’acquisizione di terreni ad elevata vocazione viticola. La proprietà oggi si estende su oltre 135 ettari di vigneto: 40 ettari per la produzione di vini pregiati nelle zone D.O.C. di Verona e 95 ettari nella zona della Valpolicella Classica, a cui la famiglia Tommasi è strettamente legata e dove possiede vigneti nelle zone tra le più rinomate e prestigiose come “La Groletta”, “Conca d’Oro” e “Ca’Florian”. Il successo di questo progetto permette a Tommasi Viticoltori di produrre un’ampia gamma di vini di qualità nelle aziende vinicole di proprietà.

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AMARONE L’Amarone Tommasi è prodotto con i quattro vitigni della Valpolicella: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. La tradizionale “pergola” ed il moderno “guyot” sono i metodi utilizzati per coltivare i vigneti e solo i grappoli migliori sono selezionati per la produzione dell’Amarone. Produrre l’Amarone significa intraprendere con amore un lavoro appassionante che non termina con la vendemmia, ma continua per i lunghi mesi invernali. Durante questo periodo le uve si calano in “letargo attivo”: sembrano ferme ed invece dentro di loro avvengono quei cambiamenti che le arricchiscono, donando loro aromi nuovi e una sapidità densa e profonda. L’Amarone Tommasi viene sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno tre anni in botti di rovere di Slavonia da 35 hl, prima di affinarsi in bottiglia per almeno 6 mesi. Ecco quindi come si produce questo vino “unico” da servire nelle occasioni speciali, con piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati. Ma anche da poter essere sorseggiato dopo cena, davanti al caminetto, compagno ideale di una piacevole conversazione. www.tommasiwine.it

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SASSICAIA 2008 Dalle anteprime 2011 dei poderosi vini di Bolgheri è emerso su tutti, per qualità ed anche per confermare il suo status di vino simbolo di questa zona, uno dei prodotti di punta della Tenuta di San Guido il famoso Sassicaia 2008. Sassicaia e San Guido sono nomi entrati nell’immaginario collettivo in momenti e per ragioni diverse, ma sono uniti da un unico filo rosso. Il palazzo di San Guido e la lunga doppia fila di cipressi ai lati della strada che la collegano al borgo di Bolgheri e che devono la loro fama ai notissimi versi di Giusuè Carducci. San Guido e la vasta tenuta che porta questo nome sono entrati nei possedimenti Incisa della Rocchetta il 18 ottobre 1930, giorno del matrimonio tra Mario e Clarice della Gheradesca, erede della grande famiglia patrizia maremmana. Il Sassicaia 2008, col suo uvaggio di Cabernet Sauvignon per l’85% circa e Cabernet Franc per il restante 15%, nel calice si presenta con un colore rubino intenso, concentrato e profondo. Al naso il profumo è complesso, con sentore di frutti rossi e molto elegante. Al palato il sapore è potente, concentrato, di grande spessore, con tannini dolci ed equilibrati. In bocca è ricco e denso ma contemporaneamente armonico ed elegante. Decisamente lunga la persistenza, con uno spessore organolettico di grande importanza, con un corredo di polifenoli che assicurano a questo vino una straordinaria longevità.

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VINO DA MILLE E UNA NOTTE! RUCHE’ L’ACCENTO DI MONTALBERA L’azienda Montalbera, di proprietà della famiglia Morando dalla metà degli anni Settanta, rappresenta sicuramente un punto di riferimento per il Ruché, infatti la sua produzione abbraccia circa il 47% dell’intero comparto, con i suoi 14 ettari vitati, disposti sulle colline intorno a Castagnole Monferrato, ma anche per quanto riguarda il Grignolino d’Asti dispone di un ragguardevole quantitativo, pari a circa il 23% della produzione totale ottenuto dai 18 ettari di proprietà. Sempre nell’area intorno a Castagnole altri 14 ettari sono dedicati al Barbera d’Asti e altri vigneti ai bianchi Chardonnay e Cortese. Tutta la gamma di vini viene vinificata e imbottigliata nella sede di Castagnole Monferrato, ma la famiglia dispone anche di un’altra azienda agricola a Castiglione Tinella, con 10 ettari vitati per la produzione del Moscato d’Asti Vigneti San Carlo. Il Ruché rimane comunque l’emblema aziendale, tanto è vero che Franco Morando ha pensato bene di avviare un progetto di ricerca sulla tracciabilità genetica del Ruché; i risultati ottenuti rappresenteranno un patrimonio importante per tutti i produttori di questo vino. L’annata del Ruché Laccento dell’azienda Montalbera 2008 ha dato ottimi risultati, infatti ci mostra un bel colore rubino luminoso, un bouquet netto, frutto anche della raccolta leggermente tardiva e della pre-macerazione a freddo che favorisce l’estrazione dei profumi. In questo caso si percepisce una tavolozza fresca e variegata, con note floreali di magnolia, glicine e viola, fruttate di ciliegia, amarena, fragola selvatica, riverberi di anguria e albicocca, con una sottilissima e gradevole sfumatura agrumata, leggero pepato. Al palato la componente pepata è invece subito dominante, si fonde al frutto creando una sensazione stimolante per le papille, anche grazie ad una buona dose di acidità e ad un tannino sufficientemente incisivo a dargli corpo.

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BROLIO: LA BELLEZZA SERENA DELLE TERRE DEL CHIANTI Dalle terre di Brolio un vino che esprime a pieno titolo quello che i francesi chiamano ”terroir” ed i latini già indicavano come “genium loci”, quell’essere frutto e tutt’uno con il territorio divenendone espressione massima riempiendo il cuore come il calice di emozioni intense e prolungate. CASALFERRO 2008 Toscana IGT è prodotto con uve che provengono dall’omonimo vigneto situato a 400 metri di altitudine. I suoli sono bruni a tessitura franco argillosa fine, estremamente calcarei. Ogni piccola particella di vigneto viene vinificata separatamente per esaltare ogni peculiarità aromatica e cromatica. Le uve vengono diraspate e generalmente non pigiate cadendo in tini di fermentazione per gravità. La vinificazione avviene a cielo aperto controllando dall’alto ogni fase della vinificazione. Appena inizia la fermentazione alcolica, le uve colorano intensamente il mosto che diviene sempre più ricco e interessante. A svinatura avvenuta, le basi di Casalferro vengono trasferite nelle barriques nuove di rovere francese (90%) e americano (10%) per un periodo di affinamento di 18 mesi. La degustazione di questo vino ci fa apprezzare al naso le intense note balsamiche e speziate. Cacao, pepe, liquirizia e cannella che si fondono alla fragranza della frutta rossa matura. In bocca è potente e piacevole, la frutta rossa si mescola di nuovo alle spezie ed ai tannini dolci ed eleganti dei legni usati per l’affinamento.

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VILLA CUSONA VERNACCIA RISERVA TENUTE GUICCIARDINI STROZZI L’azienda vanta oltre 1000 anni di storia: infatti il più antico documento che ne testimonia l’esistenza di Cusona risale già all’anno 994. Tra le verdi colline toscane, di fronte alla celebre città medievale di San Gimignano, si erge la Proprietà di Cusona. Gli illustri personaggi e l’influenza politica ed economica delle due famiglie, Strozzi e Guicciardini, varie volte uniti da vincoli di sangue nel corso dei secoli, hanno segnato la storia non solo della Toscana, ma anche dell’Italia e dell’Europa. Attuali proprietari sono il Principe Girolamo Strozzi Guicciardini ed il Conte Roberto Guicciardini. che già da tempo sono affiancati nelle attività aziendali dalle nuove generazioni, in particolare quelle al femminile. Tra i vini aziendali si è distinto più degli alti la Vernaccia di San Gimignano D.O.C.G. Riserva, prodotta, soltanto nelle migliori annate, con uve scelte di Vernaccia ricche di grado zuccherino. Questo vino sviluppa un insieme armonico di profumi tipici, sapori ricchi e persistenti; è indicato per gli amanti dei bianchi decisi e si presta anche a lungo invecchiamento. La Vernaccia di San Gimignano è l’ unico tra i vini bianchi italiani D.O.C.G. ammesso dal disciplinare di produzione a fregiarsi della qualifica di “riserva” per le sue capacità di positiva maturazione. L’uvaggio è al 100% di Vernaccia, viene affinato con passaggio in barrique per 8 mesi e si presenta nel calice con un colore paglierino con riflessi dorati. Al naso esprime un bouquet ampio con un delicato sentore di legno , note di vaniglia e fragranze floreali di gelsomino e ginestra. Al palato ha un sapore asciutto, morbido e armonico, di buon corpo ed ottima persistenza. Ideale abbinato ad antipasti, zuppe di pesce, crostacei, arrosti di pesce e verdure ripiene, carni bianche e formaggi cremosi.

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Emilia-Romagna

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La Rocca del Paradiso Ăˆ il castello, che con le sue slanciate torri cilindriche caratterizza uno degli scorci piĂš suggestivi delle colline piacentine. Perfetto come dimora da fiaba o location per eventi esclusivi, coniuga le suggestioni del Medioevo alle eleganze del Settecento, le fantasie neo-romantiche alle tecnologie d’avanguardia.

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I

l set per un film di cappa e spada. La cornice di imprese cavalleresche. Lo sfondo di amori appassionati e romantici. È talmente perfetto da sem-

brare uno spazio della fantasia il castello millenario (viene citato per la prima volta in un documento del 1001), che con la sua rossa mole turrita domina uno dei panorami più vicini alle ultime pendici della piccola, riservata, ambitissima val Luretta, poco lontano dal luogo in cui Annibale inflisse una pesante sconfitta all’esercito romano nella battaglia della Trebbia. In origine proprietà dei monaci benedettini di San Savino di Piacenza, nel corso dei secoli passò di mano in mano, fino ad essere acquistato, all’inizio del Novecento, da Giuseppe Manfredi, animatore dei moti risorgimentali nella zona di Parma e Piacenza,

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quindi presidente del Senato del Regno d’Ita-

cettiva per convegni e matrimoni.

dere due laghetti, uno stagno, una sorgente

lia dal 1908 al 1918. Manfredi affidò il restau-

L’imponente dimora, a pianta trapezoidale

d’acqua naturale e svariati ruscelli. Sul retro

ro al piacentino Camillo Guidotti, archistar

serrata da quattro torrioni cilindrici angolari

del castello trova spazio una scenografica

dell’epoca, che diede al castello quell’aura

con cortili interni ricchi di poesia, è immer-

piscina climatizzata, affiancata da un leg-

neo-romantica molto in voga allora e che an-

sa in un parco di 7 ettari fitto di alberi seco-

giadro gazebo che può essere utilizzato per

cora lo distingue oggi. Gli attuali proprietari

lari e (in virtù di un particolare microclima)

convention e kermesse, analogamente alla

lo hanno trasformato in lussuosa struttura ri-

anche di piante esotiche, oltre a compren-

suggestiva arena naturale, cornice ideale per

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concerti ed eventi spettacolari come raduni

di recente dallo studio romano D.M. che ha

lone dei Blasoni, decorato dagli stemmi dei

automobilistici. Questo anfiteatro verde è in

tra i suoi clienti anche l’Emiro del Bahrain.

proprietari storici, un’alternanza di ordini

grado di ospitare fino a 5mila persone con

Tra gli ambienti più spettacolari, la sugge-

religiosi (dai Benedettini alle Orsoline) e fa-

posto a sedere in poltroncine.

stiva sala per ricevimenti ricavata nelle an-

miglie nobiliari (dai Chiapponi agli Scotti).

Altrettanto suggestivi gli spazi interni,

tiche segrete del castello, la sala da pranzo

Di grande fascino anche le antiche cucine

un’ininterrotta teoria di sale e saloni impre-

alloggiata nelle vecchie scuderie, la Sala

con il camino del XV secolo e il soffitto a

ziositi da camini e arredi d’epoca, restaurati

Verde con affreschi settecenteschi e il Sa-

cuspidi e la piccola cappella. Vi sono inoltre

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IN QUESTI SCATTI: UNA SERIE DI INQUADRATURE DEI CORTILI INTERNI (TUTTI DIVERSI UNO DALL’ALTRO), DOVE È POSSIBILE GODERE DI MOMENTI DI SILENZIOSO RACCOGLIMENTO E AMMIRARE LA MAESTOSA STRUTTURA DEL MANIERO DALLE LINEE SOLIDE E, INSIEME, LEGGIADRE.

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14 stanze da letto (tutte con bagno), vere

chetti e ricevimenti, fino all’eliporto.

e proprie camere arredate in stile castel-

A completare la maestosa roccaforte vi

lano con mobili antichi e letti a baldac-

è una vasta area dedicata allo sport e al

chino.

benessere, con campi regolamentari di

Le concessioni alla modernità riguarda-

calcetto, tennis, pallavolo con rispettivi

no le tecnologie all’avanguardia di cui

impianti di illuminazione notturna e un

si è dotato il castello per soddisfare al

idromassaggio climatizzato all’aperto

meglio le attuali esigenze di ospitalità.

per godere di tutta la suggestiva bellezza

A comincire dalle tre cucine autonome,

di questo piccolo Eden, autentico con-

perfettamente attrezzate, in grado di ge-

centrato di storia e di leggende.

stire in contemporanea altrettanti ban-

Il castello si trova ad una breve distanza da Piacenza, città ricchissima d’arte, cultura e tradizioni gastronomiche, in un territorio di grande bellezza paesaggistica famoso per i suoi vini e i suoi castelli.

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ALL’INTERNO DEL CASTELLO CONVIVONO TANTI STILI E ALTRETTANTE ATMOSFERE. NELLE FOTO IN QUESTA PAGINA SI SPAZIA DALLE AUSTERE AMBIENTAZIONI MEDIOEVALI (SOTTO), ALLE LEGGIADRE LUMINOSE SCENOGRAFIE SETTECENTESCHE (SOPRA E IN ALTO).

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IN QUESTE IMMAGINI: GRANDI CAMINI, VECCHIE CASSAPANCHE, PEZZI D’ANTIQUARIATO E ANTICHE ARMATURE CREANO ARMONIOSE SUGGESTIONI NEI FASCINOSI AMBIENTI DEL CASTELLO, DALLE PARETI IN MATTONI E PIETRA A VISTA, I SOFFITTI A TRAVATURE LIGNEE E I PAVIMENTI IN COTTO OPPURE IN PIETRA.

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IN QUESTA PAGINA: PANORAMICA SUI DETTAGLI DELLE PREZIOSE RIFINITURE INTERNE. IN ALTO, DECORAZIONI GEOMETRICHE DELLE TRAVATURE IN UNO DEI SALONI; SOPRA, A SINISTRA: SCORCIO DEGLI ANTICHI ARREDI DI UNA DELLE 14 STANZE DA LETTO; A DESTRA: PARTICOLARE DELL’AFFRESCO TROMPE L’OEIL IN STILE NEOROMANTICO DI UNA DELLE SALE DA RICEVIMENTO. SOTTO: I COLORI E I MOTIVI DI UNO DEI SOFFITTI, DECORATI E RESTAURATI DALLO STUDIO ROMANO D.M.

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CAVALCARE L’ONDA DEL DESIGN! di Marco Marucelli

Dalla cantieristica navale di lusso, un design d’impatto che non rinuncia all’essenzialità. Sull’onda del successo anche l’ultimo nato della Ferretti Yachts il 720. Non solo la qualità del marchio del cantiere romagnolo ma anche il design firmato Studio Zuccon International project e AYT (Advanced Yacht Tecnology) contribuiscono al successo di questo innovativo, ma al tempo stesso legato alla tradizione, modello di imbarcazione. Si è creato infatti un giusto equilibrio tra lo stile classico e contemporaneo con moderni arredi interni abbinati ad un design d’impatto. L’esterno è caratterizzato da un roll-bar e da una vetrata sul ponte principale. Altre vetrate open view costellano lo scafo insieme a quelle delle cabine ospiti e della vip ubicata a prua. Postazione di guida esterna e prendisole sono posizionati sul flybridge. Il salone principale è diviso tra living e dining rooms, mentre la suite armatoriale è ubicata al centro dell’imbarcazione. Tecnicamente una delle peculiarità del Ferretti 720 è certamente la facilità di manovra grazie all’impiego del sistema ZF con timoni indipendenti e virata differenziata ad assistenza variabile. Il confort di guida completato anche dal Joystick Manoeuvering System fornito a richiesta e che controlla motori, invertitori e bow thruster. Chi è Ferretti Yachts Il cantiere di Cattolica (FC) occupa la prima posizione del Global Order Book 2011, la speciale classifica redatta dalla rivista “Showboats International”, per la produzione di yacht di lunghezza superiore agli 80 piedi. La collaborazione con lo studio Zuccon nasce dall’esigenza di definire gli spazi interni della barca con attenzione alle caratteristiche standard di dimensione, funzionalità ed ergonomicità. Barche arredate come case perchè come tali devono essere vissute dagli occupanti, questa è la ricerca che quotidianamente effettua nei propri studi il centro stile interno all’azienda. Luminose per dare risalto sia agli spazi che all’arredo, questa è l’altra prerogativa della nuova linea 720 che vedono ampliate le superfici vetrate. Stessa attenzione anche nell’uso delle luci artificiali che vengono ottenute con l’uso di led.

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Tante prerogative che insieme all’utilizzo di materiali di qualità fanno del cantiere romagnolo un vero leader di settore con commesse in portafoglio ed in previsione di alcune imbarcazioni tra i 50 e gli 80 metri. www.ferretti-yachts.com Dati tecnici: Lunghezza: 21,79 m./ft Larghezza: 5,70 m. Dislocamento: 48.000 Kg. Motori: 2x1381 cv. Serb. Carburante: 5.000 lt. Serb. Acqua: 990 lt. Cabine: 4 FERRETTI NASCE NEL 1968 SU IMPULSO DEI FRATELLI ALESSANDRO E NORBERTO. NEL 1971, AL SALONE DI GENOVA È ACCOLTA CON SUCCESSO LA PRIMA IMBARCAZIONE DI TIPO MOTOR SAILER IN LEGNO, DOTATA SIA DI VELA SIA DI MOTORE, LUNGA 10 METRI E PARTICOLARMENTE COMODA PER LE CROCIERE. L’INTUIZIONE È FORTUNATA E, NEL GIRO DI POCO TEMPO, PERMETTE A FERRETTI DI COMPARIRE NELLA LISTA DEI CANTIERI PIÙ PRESTIGIOSI AL MONDO. NEL 1982 FERRETTI PRESENTA LA PRIMA BARCA A MOTORE E INIZIA A REALIZZARE IMBARCAZIONI CHE GIÀ PRESENTANO TUTTE QUELLE INNOVAZIONI RIVOLUZIONARIE ANCORA OGGI APPLICATE NELL’INTERA INDUSTRIA NAUTICA: LA PLANCETTA DI POPPA, LE FINESTRE BASCULANTI DEL SALONE CHE SI APRONO SUL POZZETTO ED IL PASSAGGIO INTERNO DAL SALONE AL FLYING BRIDGE. GLI ANNI NOVANTA SONO CARATTERIZZATI DALLA RICERCA E SVILUPPO DELL’INGEGNERIA NAUTICA E DALLE VINCENTI PERFORMANCE OTTENUTE NELLE GARE DI OFFSHORE.

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Versilia

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Un mix di storia, cultura e mare!

U

di Veronica Becchi

n fortino fatto costruire da

operai del marmo e contadini, ricca di storia

richiamo e punto di attracco per alcuni tra-

Pietro Leopoldo I di Lorena

e di tradizioni, con il passare del tempo Forte

ghetti. Invariato il fascino di questa località,

nel 1788, dopo le numerose

dei Marmi ha saputo valorizzare il paesaggio

che, negli anni, grazie a investimenti in at-

operazioni di bonifica, per

e il patrimonio naturalistico e culturale che

trattività e turismo, ha registrato sostanziosi

proteggere il pontile cinquecentesco usato

la circondano, a partire dalla vicinanza con

investimenti da parte di diplomatici, uomini

per caricare i marmi apuani. E’ questa l’ori-

le suggestive Alpi Apuane. Oggi il fortino

d’affari, artisti e protagonisti del mondo dello

gine del nome di una delle località fra le più

ospita il Museo della satira e della caricatu-

spettacolo, che hanno scelto Forte dei Mar-

famose della Versilia, dove mare, cultura e

ra ed è uno dei più importanti al mondo nel

mi come residenza estiva o stabile. Grande

divertimento sono ancora oggi gli ingredienti

suo genere, mentre il pontile, usato in passa-

anche l’attenzione per l’arte, con esposizioni

giusti per farne una delle mete più frequen-

to per imbarcare i grossi blocchi di marmo

e mostre temporanee dedicate, in particolare,

tate del litorale toscano. Terra di pescatori,

diretti in tutto il mondo, è meta turistica di

alla scultura e al marmo. Un mix di cultura,

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IN QUESTA PAGINA ED IN QUELLA A FIANCO: IL FORTINO SEDE DEL MUSEO DELLA SATIRA E DELLA CARICATURA. ALCUNE IMMAGINI DELLE VIE DELLO SHOPPING CON I NEGOZI DI ALCUNE GRIFFES CONOSCIUTE A LIVELLO INTERNAZIONALE. TRA LE BOUTIQUES DI TENDENZA POSSIAMO TOVARE LOCALI DEDICATI ALLA RISTORAZIONE CLASSICA O TAKE AWAY ... COME LE FAMOSE FOCACCINE.

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benessere e divertimento che non lascia indifferenti. Il comune di Forte dei Marmi è ubicato sulla costa settentrionale della Provincia di Lucca al confine con quella di Massa Carrara. Fa parte della zona geografica della Versilia che prende il nome dall’omonimo fiume che in parte segna il confine del territorio di Forte dei Marmi, separandolo da quello dei Comuni di Seravezza e Pietrasanta, prima di raggiungere la foce. La zona di Forte dei Marmi, un tempo paludosa, si trova completamente in pianura. La particolare disposizione del sistema stradale, inoltre, impedisce lo sviluppo in dimensioni della città. Il paese è caratterizzato da una forte presenza di verde, soprattutto pinete e qualche macchia di leccio, antica pianta tipica di questa zona. Infatti, sebbene i parchi pubblici non siano molti, la città è abbellita da viali alberati e ville con grandi giardini. L’urbanistica comunale da qualche anno ha irrigidito le norme che regolano la costruzione di edifici, quindi la preservazione delle aree naturali è più garantita. La spiaggia di Forte dei Marmi è interamente composta da sabbia finissima di color oro. Si estende per circa 150 metri, poi subentrano le costruzioni che si affacciano sul lunghissimo viale a mare.

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VILLA VITTORIA APUANA

A Forte dei Marmi, la spiaggia di sabbia chiara e finissima contribuisce a rendere esclusiva la rinomata località turistica della Versilia caratterizzata da una forte presenza di verde, con viali alberati e ville con grandi giardini. Questa villa è localizzata nel centro di Vittoria Apuana, a poche centinaia di metri dal mare e collegata a tutti i servizi. Si tratta di una residenza esclusiva oltre che per la sua invidiabile posizione, soprattutto per le sue finiture accurate. La villa è disposta su due livelli per 185 mq totali ed è una sintesi di mondana e sobria eleganza senza tempo. Dalla scelta degli accessori al top di gamma alle declinazioni cromatiche delle pietre, ai tenui contrasti delle finiture bianche con il giallo degli stucchi, dal parquet di rovere sbiancato per ampliare l’effetto di luminosa spaziosità alla cura nella scelta dei marmi tutto contribuisce a creare un bene unico da custodire nel tempo. Le ampie terrazze dei piani superiori e il patio di dimensioni inusuali consentono di vivere

gli esterni della villa in totale libertà. Dal rigoglioso giardino, riccamente piantumato, si accede alle sale del piano terra che sono caratterizzate da ampie vetrate cielo-terra e dove trovano posto una camera matrimoniale con bagno privato, un ampio soggiorno e una sala da pranzo con attigua cucina dove una grande porta finestra crea un accesso esclusivo al pergolato laterale. Al piano superiore sono presenti tre camere da letto e due bagni, di cui uno con Jacuzzi. La villa, che non è mai stata abitata dopo la ristrutturazione, dispone di tre posti auto nel vialetto d’accesso.

VILLA VITTORIA APUANA Nel quartiere residenziale Vittoria Apuana di Forte dei Marmi, sul lato di ponente, insiste questa villa esclusiva della superficie totale di circa 240 mq distribuiti su due livelli e circondata da 500 mq di rigoglioso giardino perfettamente curato e arricchito da diverse essenze.

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Il piano terra della villa è caratterizzato da ampie vetrate che rendono

dependance alla quale si può accedere anche dall’esterno dell’edificio.

caldi e luminosi gli ambienti interni, che sono arredati con semplicità e

Questa ospita una camera da letto, un bagno, un angolo bar ed un piccolo

eleganza con arredi e complementi, che creano tenui contrasti cromatici

soggiorno-pranzo.

tra il bianco dominante e il travertino delle finiture rendendo l’atmosfera

Il piano superiore è occupato da tre camere da letto, un bagno ed un am-

serena ed singolare.

pio balcone che si affaccia sul lato anteriore della villa. Al di sotto del

Il primo livello della struttura è composto da una cucina, una sala da

quale è stato lasciato un fresco porticato dove potersi rilassare nei caldi

pranzo, un bagno ed un salone dove una porta conduce ad una piccola

pomeriggi estivi.

VILLA ROMA IMPERIALE

Con alle spalle il suggestivo, candido, sfondo delle Alpi Apuane e a pochi metri dalla splendida spiaggia e dal centro del Forte dei Marmi, troviamo questa attraente villa su due livelli. La struttura è libera su quattro lati, si distribuisce su circa 500 mq ed è circondata da 1.800 mq di giardino dove potersi rilassare, all’ombra di un gazebo, nelle calde e soleggiate giornate d’estate. L’ingresso della villa si apre su un ampio salone dominato da un caminetto di fronte al quale salgono le scale per mezzo delle quali si giunge al corridoio del piano superiore sul quale si affacciano quattro spaziose camere da letto, con bagno privato, di cui tre con accesso al terrazzo. Dal salone si accede anche alle altre stanze del piano terra: due camere da letto, due bagni ed una cucina che, grazie ad una porta-finestra, si affaccia sul porticato esterno che corre lungo due lati della villa. Uscendo dalla cucina ci troviamo su un’area pavimentata, delimitata da un basso muretto in pietra.

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VILLA VITTORIA APUANA Il paese del Forte dei Marmi è caratterizzato da una forte presenza di verde, con viali alberati e ville con grandi giardini. Il primo sviluppo dell’area si ebbe nel XVI secolo dopo che Michelangelo, per incarico di Papa Leone X, tracciò la strada per il trasporto dei marmi dalle Alpi Apuane al mare: e appunto un pontile di imbarco e un magazzino furono a lungo i soli edifici dell’insediamento. In questa cornice, nella zona di Vittoria Apuana si trova questa villa nuova che, su tre livelli, ha una superficie complessiva di circa 500 mq ed è posta nel centro di un curatissimo, rigoglioso, giardino piantumato di circa 1500 mq. Nella progettazione della villa è stata riservata grande attenzione allo studio degli interni, con importanti saloni di rappresentanza dove i giochi cromatici delle finiture dominano la scena. Grandi camere da letto complete di bagno privato e doppio ingresso sono state realizzate per un più funzionale sfruttamento della villa, così come le ampie terrazze del piano superiore, i porticati coperti, le pompeiane, il pergolato e in particolare la grande e scenografica, piscina a sfioro. La villa è ricercata nei materiali delle finiture ed è dotata di tutti i comfort adeguati all’elevato livello dell’immobile. Gli spazi a disposizione prevedono la possibilità di realizzare spa e area fitness.

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Capri

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Uno sguardo dalla Vedetta!

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Capri, famosa isola dell’arcipelago partenopeo è uno dei luoghi più pittoreschi e visitati d’Italia. Situata di fronte alla penisola sorrentina, deve la sua fama fin dai tempi antichi alla bellezza del paesaggio ed alla ricchezza della sua cucina. Un richiamo mitologico lo troviamo nell’Eneide di Virgilio che l’aveva legata ai miti di Ulisse e delle Sirene ed ancora oggi attrae i numerosissimi visitatori che fanno dei suoi panorami mozzafiato la meta più ambita. Inizialmente Capri era unita alla Penisola Sorrentina, successivamente fu sommersa in parte dal mare e separata quindi dalla terraferma, adesso presenta una struttura morfologica complessa, con cime di media altezza e vasti altopiani interni, tra cui il principale è detto di “Anacapri”. La costa è frastagliata con numerose grotte e cale che si alternano a ripide scogliere. Le grotte, nascoste sotto quest’ultime, erano utilizzate in epoca romana come ninfei delle sontuose ville che venivano qui costruite durante l’Impero. La più famosa è senza dubbio la Grotta Azzurra, i cui magici effetti luminosi, furono descritti da moltissimi scrittori e poeti. Caratteristici di Capri sono i celebri Faraglioni, piccoli isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva che creano uno spettacolare effetto scenografico e paesaggistico. Il fenomeno del bradisismo, ovvero il continuo alzarsi ed abbassarsi del livello del suolo, fa sì che resti di epoca romana un tempo sulla terraferma, siano adesso quasi del tutto sommersi e si possano solo veder spuntare dall’acqua.

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Attico a Capri

U

na delle mete turistiche più ri-

do. Luogo di residenza di imperatori e fonte

nomate ed ambite dal turismo

d’ispirazione di tanti famosi artisti, poeti e

mondiale, l’isola di Capri è la

scrittori, l’isola emana ancora oggi un fascino

perla del golfo di Napoli. La

senza pari. È un vero miracolo la combina-

vegetazione lussureggiante ed i colori straor-

zione di terra, cielo, mare e luce creata dalla

dinari del mare l’hanno resa celebre nel mon-

natura in questo immenso scoglio che emerge

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“Capri conserva numerose specie animali e vegetali, alcune rarissime, come la lucertola dei Faraglioni che vive su uno dei tre faraglioni. La vegetazione è tipicamente mediterranea, con prevalenza di agavi, fichi d’india e ginestre.”

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IN QUESTA PAGINA: UN ULTERIORE SCORCIO DEI “FARAGLIONI” DALLA SCALA ESTERNA. NELLA PAGINA A FIANCO: LA SPETTACOLARE VEDUTA DEI “FARAGLIONI” CHE SI POSSONO AMMIRARE DIRETTAMENTE DAL SALOTTINO ALLESTITO SUL TERRAZZO PANORAMICO. IN APERTURA: VISTA PANORAMICA DAL SALOTTO DELLA VILLA.

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IN QUESTA PAGINA: L’ARREDAMENTO ELEGANTE E PRATICO DEL TERRAZZO , DI OLTRE 400 MQ, SI FONDE PERFETTAMENTE CON I COLORI DEL MARE E DELL’ORIZZONTE, CREANDO COSI’ UN INSIEME DI RARA BELLEZZA.

dagli abissi. Il Monte Solaro, il punto più alto

teristici del panorama. Già gli antichi romani

è l’emblema dell’isola, un luogo magico che

dell’isola che balza all’occhio giungendo dal

amavano questa zona e vi costruivano grandi

sembra quasi scomparire tra gli antichi edifici

mare, è meta di escursioni per molti appassio-

ville. Immancabile una visita alla Grotta Az-

che la incorniciano ed il profilo incombente

nati di trekking; la passeggiata del Pizzolun-

zurra, una cavità di origine naturale che deve

della montagna. In passato i suoi spazi erano

go, percorrendo la costa, mostra diverse sfu-

la sua fama al particolare gioco di luci che

occupati dai banconi del mercato del pesce e

mature del paesaggio isolano con i Faraglioni

si viene a creare nelle sue acque. Può esse-

della frutta ma nel 1938 un giovane isolano,

e la Penisola Sorrentina visti da una prospet-

re visitata solo nelle tipiche barche a remi,

Raffaele Vuotto, aprì il suo bar ed ebbe l’idea

tiva meno nota. I Faraglioni di Capri sono tre

agili e di piccole dimensioni, perché l’entrata

di sistemare alcuni tavolini con le sedie.

imponenti formazioni rocciose che emergono

è particolarmente stretta. Piazza Umberto I,

Da quel momento la piazzetta divenne il

dal mare e costituiscono degli elementi carat-

più conosciuta come la “Piazzetta” di Capri,

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“Questo meraviglioso attico su due livelli di oltre 200mq vede Capri dal salone che, grazie ad ampie luci, si affaccia su una superba terrazza panoramica di oltre 400mq, elegantemente arredata e completa di ogni comfort, dalla quale la vista sui Faraglioni e il mare cristallino che circonda l’isola lasciano senza fiato. La residenza accoglie gli ospiti in un ambiente unico e riservato, un rifugio isolano in una zona tranquilla e prestigiosa dove trascorrere soggiorni indimenticabili. Le quattro camere matrimoniali con bagno privato sono arredate con mobili originali e complementi d’arredo in stile.�

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IN UNA DELLE VIE PIÙ PRESTIGIOSE DI CAPRI E VICINO ALLA FAMOSA COSIDETTA “PIAZZETTA”, SI TROVA QUESTA TIPICA VILLA IN STILE CAPRESE DELLA SUPERFICIE DI CIRCA 380 MQ CIRCONDATA DA 200 MQ DI GIARDINO, CON LA TIPICA VEGETAZIONE DELLA MACCHIA MEDITERRANEA, CHE OSPITA UN’AMPIA PISCINA CON UNA MERAVIGLIOSA VISTA PANORAMICA SUL MARE.

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IN QUESTA PAGINA: PARTICOLARE DELLA TERRAZZA POSTA SUL FRONTE DELLA VILLA. NELLE PAGINE PRECEDENTI: VISTA FRONTALE DELLA VILLA DALLA SCALINATA D’ACCESSO.

centro mondano di Capri tanto che nel corso degli anni si è guadagnato il soprannome di “salotto del mondo”. Tanti i registi che l’hanno scelta come location per i loro film ed i personaggi famosi che hanno affollato i tavolini della celebre piazzetta. Il mix di mondanità, natura e cultura, insieme alle grotte marine, i faraglioni dalle forme straordinarie, il verde della vegetazione sulle ripide pareti rocciose e gli incomparabili panorami, fanno di Capri la più sognata e celebrata delle isole. In una delle vie più prestigiose di Capri e vicino alla famosa “piazzetta”, troviamo questa tipica villa in stile caprese della superficie di circa 380 mq circondata da 200 mq di giardino, con la tipica vegetazione della macchia mediterranea, che ospita un’ampia piscina con una meravigliosa vista panoramica sul mare. La villa rappresenta un ambiente unico e riservato, un rifugio isolano in una zona tranquilla e prestigiosa dove trascorrere soggiorni indimenticabili. L’immobile si sviluppa su tre livelli: il primo livello ospita quattro camere da letto, un ampio salone, tre bagni, una cucina, una sala da pranzo ed il locale lavanderia; il secondo livello si apre su uno spazioso ingresso che conduce ad un disimpegno con bagno e ad una cucina; dallo stesso ingresso si accede ad un ampio salone che si affaccia su una spaziosa terrazza e su un giardino immerso nella quiete in cui farsi accarezzare dal sole di Capri a bordo piscina. Grazie alle scale presenti nel salone è possibile raggiungere il terzo livello della villa, composto da tre camere da letto, ognuna delle quali dispone di un bagno privato ed ha accesso ad una terrazza che offre uno stupendo panorama sul mare e sul paese arroccato sulla costa.

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IL SOLE È SERVITO… ANCHE A MEZZANOTTE! di Alessia Carrer Foto: Riccardo Rizzardi

Il periodo migliore per visitare la Norvegia è l’estate, quando la lunghezza delle giornate è sorprendente e le nevi restituiscono acqua, vita e verde a questo bellissimo paese. Se vi va di affrontare il viaggio autonomamente, un’ottima soluzione potrebbe essere una settimana nelle terre centrali ed una sulla costa, tra i fiordi eletti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La cosa che più colpisce noi, abitanti di latitudini più calde, sono le giornate lunghissime, la luce arriva già verso le quattro del mattino ed il sole rimane alto fino alle nove di sera, in fondo molti arrivano fin qui soprattutto per vedere il sole di mezzanotte. Dedicate qualche giorno ad Oslo, quindi risalite la Norvegia passando per Lillehammer: scoprirete splendidi altopiani, antiche vette e rigogliose foreste, i pascoli sono invasi da mucche e pecore ma non è raro incontrare cervi sul limitare del bosco e, più a nord, alci e renne.

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In queste regioni il turismo è più che altro nazionale, norvege-

natori dalle pittoresche casette di legno, patrimonio dell’Unesco.

si dediti alla pesca, al trekking e al ciclismo, pochi gli stranieri.

Per affrontare la giornata di lunghe camminate, nulla di meglio di

La regione di Opdall, è un comodo punto d’appoggio per visita-

pane e… gudbrandsdalsost, un formaggio di capra a pasta scura, dal

re il Dourefjell National Park, dove potrete avvistare i rari buoi mu-

sapore dolciastro che accontenta tutti: si sposa benissimo con i sa-

schiati, per giungere a Røros, piccolo villaggio ottocentesco di mi-

lumi e con le marmellate, rigorosamente di saporiti frutti di bosco.

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In questa parte della Norvegia il pesce è quel-

natura travolgente e incontaminata sia città

Bergen, ad esempio, si può gustare pesce

lo di fiume, e viene servito accanto a piatti

come Bergen o Alesund che godono della

grigliato al momento e servito con contorno

a base di carne d’alce e renna, cibi sostan-

breve estate polare con una vivacità serale

di patate. Indimenticabili il granchio reale, il

ziosi ma che non lasciano spazio al sapore

non tipica dei paesi del Nord Europa. Loca-

merluzzo, il salmone e la zuppa di pesce o

di selvatico, grazie anche alle lunghe cottu-

li, ristoranti e baracchini da strada rimango-

di cozze con panna acida, nulla a che vede-

re, imperdibili l’arrosto e lo stufato di renna.

no aperti fino a tardi, come a Oslo. Le zone

re con un pasto leggero, come per il pesce

Da Opdall raggiungerete facilmente la costa

del porto di queste località offrono sempre

mediterraneo, ma adatto a chi deve affronta-

e la regione dei fiordi. Qui troverete sia una

“ottime sorprese”: al mercato del pesce di

re temperature rigide, spesso anche d’estate.

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Ovunque potete comprare, anche direttamente dai pescherecci, i gamberetti freschissimi, da sgusciare, serviti con baguette calda, maionese e una spruzzata di limone. I ristoranti più eleganti servono cibi che si fanno tentare dalle innovazioni internazionali preferendo, però, prodotti locali e, spesso, biologici; la cucina tradizionale nel senso stretto della parola è, talvolta, più facile da incontrare nei “Kro”, ristoranti lontani dalla folla. In molti locali è possibile assaggiare la balena, ma il fatto che venga classificata tra le carni ricorda che si tratta di un meraviglioso mammifero e rende difficile ordinarla. Dalle kjottkaker, polpette a base di manzo all’arrosto di vitello con cavoli e panna acida, fino al merluzzo o il salmone marinato con zucchero e Brandy, o alle aringhe servite con barbabietole, patate e cavoli: in Norvegia tutti piatti sono in bilico tra mare e montagna. Ma non è solo la cucina ad unire in modo mirabile queste realtà, per la maggior parte del territorio norvegese, infatti, non è quasi possibile parlare di interno e costa: basta pensare al Sognefjorden che, con i suoi 203 km, penetra talmente all’interno, tra pareti a picco che s’innalzano per più di 1000 metri, che assume la sembianza di un estesissimo lago alpino nelle cui acque è possibile avvistare delfini e foche…impagabile!

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Toscana

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Un capolavoro d’arte e ospitalità File unico2.indd 74

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Da un convento francescano che ha origini settecento anni fa a un moderno complesso polivalente sotto le insegne della migliore ospitalità . Un’architettura che ha ancora molto da insegnare per il suo rapporto non invasivo con l’ambiente e per il rispetto verso l’uomo e le sue esigenze: ampi spazi, ordine formale, capacità di adattamento agli eventi e ai cambiamenti. Il tutto valorizzato da importanti opere artistiche ottimamente mantenute, da una biblioteca che in passato ha ordinato e contenuto migliaia di preziosi volumi e da un ambiente circostante che sembra disegnato su misura per il benessere umano.

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Questo convento acquistò imponenza e divenne centro di studi teologici: grazie alla sua importanza ebbe i due chiostri mirabilmente dipinti dai pittori Alessio Gemignani e Francesco Leoncini che, tra il 1641 e il 1643, vi affrescarono le Storie di San Francesco.

E

dificato su una collina, questo imponente ed elegante complesso nacque come un grande convento dedicato a San Francesco. Come tutti i conventi dell’epoca (risale infatti ai primi anni del XIII secolo) era una struttura praticamente

autosufficiente: vi si produceva cibo a sostentamento di tutti anche senza bisogno di aiuto esterno. Non poteva dunque mancare niente, a partire dall’acqua. Anche a centinaia d’anni di distanza conserva perciò tutte le qualità che ne facevano una vera e propria “città in miniatura”: un valore aggiunto inestimabile anche in questi anni, perché rappresenta un plus immediata-

mente riconoscibile dai suoi ospiti. La cosa che forse fatica a balzare agli occhi di un visitatore moderno è proprio la sua logica costruttiva. Eppure, a guardar bene tra le solide ed eleganti mura, scopriamo che qui niente è lasciato al caso: tutto risponde a uno scopo e a un’utilità. Le zone in ombra rispondono all’esigenza di essere fresche e vivibili anche sotto al sole estivo; le zone che si affacciano alla luce sono studiate per esserne valorizzate e allo stesso tempo

I COLORI DELLA NATURA CHIARISCONO SUBITO LA ZONA DOVE CI TROVIAMO: È LA SPLENDIDA CAMPAGNA TOSCANA, LADDOVE TUTTO È ARMONIA, DALL’ARIA ALLA TERRA, DAL CIELO ALLA NATURA RICCA E VERDEGGIANTE.

protette. Dal rapporto con la terra a quello con il sole, dall’uso dell’acqua alla temperatura finanche al miglior rapporto con i venti della zona, tutto è stato progettato, realizzato e infine migliorato sempre con l’obiettivo di dare

nell’anno 1414.

un vantaggio alla vita delle sue persone.

Così questo complesso, in origine piccolo e solitario eremo, crebbe len-

Le epoche in cui il complesso viveva di vita propria si caratterizzavano

tamente ma senza posa: con il succedersi degli interventi di ampliamento

per il rapporto che l’uomo aveva con l’ambiente circostante: un rapporto

ha acquistato via via nei secoli l’imponenza che oggi possiamo ammirare.

cento volte più forte e importante rispetto a oggi. Va da sé che un com-

Nel suo momento di massimo splendore divenne un importante centro

plesso di questo genere supera, in qualità ambientale, qualunque costru-

di studi teologici, arricchito da una biblioteca che contava migliaia di

zione moderna, fosse anche realizzata con le più grandi cure e attenzioni.

volumi. In un’epoca in cui la cultura, l’esperienza e le capacità veniva-

I documenti che sono arrivati fino a noi dicono che il complesso ebbe

no tramandata per lo più oralmente, una biblioteca non era qualcosa “in

un’autorizzazione pontificia alla donazione e ristrutturazione firmata

più”, ma il fondamento di un mondo che imparava a crescere sempre più

nel lontano 1407. Periodo di grandi cambiamenti ed evoluzioni, vide i

velocemente.

lavori procedere rapidamente indicandone la data di termine dei lavori

Entriamo a visitare il complesso, che venne profondamente modificato

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ELEGANZA, ORDINE E SOLIDITÀ. IL PASSATO RELIGIOSO È EVIDENTE DA QUESTE TRE CARATTERISTICHE, CHE FANNO DEL COMPLESSO UNA STRUTTURA SALDAMENTE RADICATA NELLA STORIA E CULTURA TOSCANA. MA ANCHE L’ARMONIA È SEMPRE PROTAGONISTA: ARCHI E VOLTE SI APRONO AD ACCOGLIERE LA BELLEZZA CIRCOSTANTE.

durante il XVII secolo fino a raggiungere l’assetto attuale. La struttura

le Storie di San’Antonio sono il tema a decorazione del chiostro mi-

è costituita, oltre che dalla chiesa e dal convento, da due chiostri con

nore che vide all’opera Luigi Cappelli, Giovanni Domenico Ferrucci

loggiati, due dormitori e un refettorio per una superficie coperta di ben

e l’eccellente maestro fiorentino del primo Seicento, Giovanni da San

7300 mq.

Giovanni.

Molte opere d’arte e decorazioni arricchiscono il valore del complesso

Il chiostro (dal latino “claustrum”, serratura, ad indicare la separazio-

e testimoniano l’importanza storica del luogo. Oltre all’importante bi-

ne dei monaci dal mondo circostante) è costituito da un grande cortile

blioteca, che custodiva ben 17 mila volumi, si possono ammirare opere

quadrato circondato su più lati da corridoi coperti che si aprono sullo

quali “l’Annunciazione” e “la Madonna col Bambino” di Mariotto di

spazio centrale con una serie di voluminose arcate.

Nardo, amico e collaboratore di Lorenzo Ghiberti, e “L’ultima cena” di

All’interno del chiostro maggiore è presente un rigoglioso giardino, su

Alessio Gimignani.

cui trova spazio un pozzo edificato in pietra serena che, secondo il mo-

Lo stesso Gimignani, assieme al pittore Francesco Leoncini, affrescò

dello romano, alimenta una cisterna nel sottosuolo per l’approvvigio-

le lunette del chiostro maggiore con le Storie di San Francesco mentre

namento idrico.

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DIETRO ALLA BELLEZZA, TANTA STORIA VISSUTA DA RACCONTARE: ALLA PORTA D’INGRESSO DELLA CHIESA È MURATA IN UNA NICCHIA LA CASSETTA CON LE OSSA DEL VENERABILE SERVO DI DIO FRA’ GIUSEPPINO GIRALDI (1853-1889).

Edificato su un colle, questo grande complesso fu fondato ai primi del Quattrocento dal nobile Gabriele Panciatichi per la comunità dei frati dell’Osservanza. I francescani sono sempre stati maestri nello scegliere e valorizzare gli ambienti migliori.

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L’ampia Sala delle Cerimonie è uno dei punti

in un’atmosfera davvero magica ed esclusiva.

pineta, oliveto e vigneto. Il tutto valorizza-

forti del complesso: capace di ospitare como-

Il convento è attualmente sotto il vincolo

to da chiostri e terrazze che permettono di

damente più di 400 commensali, è l’ideale

delle belle Arti tanto che gli arredi di pregio

ammirare il mondo circostante. La superficie

per cerimonie ed eventi di ogni tipo. Per le

e gli affreschi sono stati catalogati dal Mini-

complessiva è di 10 ettari ed è arricchita da

cerimonie più riservate, ideale è lo splendido

stero dei Beni Culturali.

un uliveto, boschi fitti di querce, lecci, piante

refettorio del 500 che ospita fino a 60 persone

Vediamo la struttura di questo complesso: il

di alto fusto e imponenti cipressi che, sulla

in un ambiente armonico e vitale.

piano terra ha una superficie di 3000 mq; il

sommità della proprietà, abbracciano il com-

Dalle finestre della sala, anche stando co-

piano secondo e il primo seminterrato conta-

plesso.

modamente seduti, è possibile godere di un

no rispettivamente 260 e 1950 mq. Il primo

Un giardino curatissimo e due romantici chio-

panorama mozzafiato sulla città. Ma nelle

piano ha una superficie di 2100 mq. La super-

stri (Chiostro piccolo e Chiostro grande) com-

giornate migliori il panorama si estende fino

ficie complessiva è di 7310 mq.

pletano l’offerta di questa esclusiva location.

al Duomo di Firenze, che si eleva nel cielo

Gli esterni vantano una tenuta con bosco,

Il complesso è il luogo ideale per organizzare

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eventi aziendali, riunioni di lavoro, seminari, gruppi di studio, convegni e congressi. L’atmosfera del luogo facilita la concentrazione e la focalizzazione su messaggi e contenuti da trasmettere a collaboratori e colleghi. Se la fondazione del complesso risale dunque all’inizio del XV secolo, è evidente che ampliamenti e modifiche nei secoli successivi ne hanno valorizzato la struttura che oggi conta una chiesa, un convento e due chiostri. Ma il valore del complesso va bel oltre la sua architettura. Alla destra della Porta della Chiesa sono state poste, in una teca, le spoglie mortali di Fra Giuseppino Giraldi che nel secolo decimonono ha calcato le contrade della città in lungo e in largo per avvicinare alla fede il maggior numero di persone. Molte opere e decorazioni si conservano ancora a testimoniare l’importanza del luogo; oltre alla biblioteca ricca di volumi e documenti, spiccano infatti le lunette affrescate di Alessio Gimignani e Francesco Leoncini con le Storie di San Francesco nel chiostro grande. In seguito alle soppressioni del 1810 e del 1866 altre opere furono trasferite al Museo Civico dove si trovano tuttora: l’Annunciazione e Madonna col Bambino di Mariotto di Nardo e l’Ultima Cena di AlesUNA BELLA IMMAGINE DEL CHIOSTRO DOMINATO DA COLORI CALDI E TENUI. SOTTO UN PARTICOLARE PITTORICO E UNA DELLE MAGNIFICHE SALE INTERNE, TUTTE ST R AOR DI NA R I A M E N TE ILLUMINATE DALLA LUCE NATURALE.

sio Gimignani. Una struttura di questo genere ha oggi un’infinità di possibilità: può diventare fonte di reddito ospitando eventi, convegni, seminari, oppure può tornare all’antica ragion d’essere proponendosi come struttura di ospitalità e benessere, esattamente come un tempo si proponeva per elevare il benessere spirituale dei suoi ospiti. Può essere sfruttata per qualunque iniziativa grazie al valore in più

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ANCHE UN ELEMENTO APPARENTEMENTE SEMPLICE COME UNA SCALA ASSUME UN VALORE IN PIÙ GRAZIE ALL’ELEGANZA DELLE FORME. QUESTA DOPPIA SCALA RACCHIUDE UNA PORTA PER ENTRARE NEL PIANO SOTTOSTANTE.

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UNA BELLA IMMAGINE DEL PIANO ALTO CHE SOVRASTA IL CHIOSTRO. I COLORI SI FANNO PIÙ ACCESI E GLI AFFRESCHI DIVENTANO PROTAGONISTI SULLE PARETI. IL GIOCO TRA PAVIMENTO IN COTTO E SOFFITTO IN LEGNO NON POTEVA CHE ESSERE VALORIZZATO DALLA VISIONE SUL CHIOSTRO, PROTETTA DA FINESTRE.

LA CHIESA, IN PERFETTE CONDIZIONI, RICHIAMA I COLORI CALDI ED ELEGANTI DEL COMPLESSO. COME SI EVINCE DALLA FOTO SOTTO A DESTRA, ANCHE I PIÙ PICCOLI PARTICOLARI SONO IN CONDIZIONI IMPECCABILI, QUASI COME SE IL TEMPO, QUA DENTRO, NON FOSSE TRASCORSO.

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dato dagli spazi multifunzionali, da un’am-

spiccata vocazione turistica, oltre che indu-

lita ma si difese ottimamente proprio grazie

biente unico al mondo, dalla comodità di

striale e commerciale, data dall’importanza

alla sua ottima posizione.

essere isolati e tranquilli ma a due passi da

delle vicine stazioni termali. Qui la presenza

Alle grandi guerre succedono sempre i pe-

centri abitati tra i più belli d’Italia.

dell’uomo è molto antica, probabilmente fin

riodi più creativi: nei primi anni del 1500 fu

Come sempre la miglior risposta per il futu-

dal Paleolitico la regione fu frequentata da

provveduto a costruire alcune vasche adatte a

ro del complesso verrà dalla fantasia e dalla

cacciatori itineranti, ma a partire dal Mesoli-

contenere i già conosciuti bagni termali, che

creatività di chi vorrà investire su un solido

tico numerosi insediamenti sono ben testimo-

avevano assunto i nomi di “mediceo” o “ton-

pezzo di storia che da centinaia d’anni si di-

niati, specialmente nella fascia collinare. Se

do”. La storia avrebbe ancora portato soffe-

mostra vincente e di qualità assolutamente

grazie al suo passato remoto la città riuscì a

renze e rinascite, ma ormai l’anima ospitale e

superiore.

conquistare fama e benessere, anche in epoca

creativa della città era segnata.

Non dimentichiamo infine che il complesso

medievale seppe far valere la sua forza: con-

si trova nelle vicinanze di una città con una

siderata roccaforte strategica, fu spesso assa-

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L’ABITO TRA ESCLUSIVITÀ E ARTIGIANALITÀ: SARTORIA FERDINANDO CARACENI di Martina Tallon

La Sartoria Ferdinando Caraceni è l’icona dell’alta sartorialità italiana. Ferdinando, il grande Maestro fondatore, e Nicoletta, la testimone contemporanea di questa esclusiva “Bottega” artigianale, all’insegna dell’artigianalità, esclusività ed uno stile al di là della moda.

La scelta del tessuto, la presa delle misure, disegnare il modello in carta, tagliare l’abito, la prima prova, aggiustamenti sul modello in carta, creare la matrice definitiva: nasce così un abito di sartoria, costruito e realizzato su misura esaudendo ogni desiderio del cliente, coccolandolo nelle sue richieste ed aspettative. Artigianalità, qualità ed esclusività. Sono queste le tre matrici chiave della Sartoria Ferdinando Caraceni, fondata a Milano nel 1967 per mano di Ferdinando Caraceni, sarto tagliatore che nella sua vita ha raggiunto fama e riconoscimento internazionale. Raffinato, innovativo e attento cultore della qualità artigianale italiana, il grande Maestro Ferdinando ha vestito i più famosi ed influenti personaggi degli ultimi decenni: Silvio Berlusconi, Diego Della Valle, il grande stilista Yves Saint Laurent, la famiglia Benetton, Leonardo Mondadori, Eugenio Scalfaro, e molti altri. Era lo stesso Ferdinando

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a seguire tutte le fasi della produzione nella sua “bottega” sartoriale,

le, prezioso ed esclusivo nel suo animo. Capi costruiti a mano, senza

disegnando, tagliando, cucendo, sperimentando e realizzando creazioni

l’ausilio di macchine. Materiali di pregio tra tessuti inglesi, cachemire

uniche che hanno segnato la storia dell’alta moda. Alle sue spalle uno

dalla Scozia e lini dell’Irlanda.

staff di operai e tagliatori che crescevano con lui, apprendendo il suo

Dopo la scomparsa del Maestro Ferdinando nel 2004, è stata la figlia,

stile e i segreti di un mestiere antico e nobile. Ed è la passione per que-

Nicoletta Caraceni, oltre 20 anni a fianco del padre, che con orgoglio

sto mestiere che anima tutt’oggi l’atelier Ferdinando Caraceni. Pochi

prosegue l’eredità di questa importante realtà artigianale. La fiaba della

operai, ma altamente qualificati, che con molta precisione, accuratezza

Sartoria Ferdinando Caraceni continua dunque per mano di Nicoletta,

e dedizione portano avanti la tradizione di questo laboratorio artigiana-

custode gelosa di una tradizione d’eccellenza mondiale.

D: Qual è il principio cardine secondo il quale il Maestro Ferdinando Caraceni, Suo padre, lavorava? R: Non abbassare mai la qualità per la quantità, meno capi all’anno ma fatti bene. L’abito deve essere fatto sempre come si faceva 60 o 70 anni fa, tutto a mano, non modernizzare mai nulla, niente presse per stirare, macchine per asole, etc. D: La cosa più importante che Le ha insegnato Suo padre? R: L’amore per il “bello” e “il buon gusto”, l’eleganza è fatta da particolari, semplicità e discrezione. D: La creazione sartoriale del Maestro Ferdinando Caraceni che Le è rimasta ancorata nel cuore? R: Un cappotto corto, diciamo un giaccone, inventato da me e lui insieme per me. D: Quando ha scoperto e capito che voleva seguire le orme di Suo padre? R: Quando ero piccola la domenica mattina mio padre mi diceva “usciamo ti porto con me”: anziché alle giostre o ai giardinetti mi portava in sartoria perché lui doveva “segnare “ una giacca. Stavo lì, giocavo con le stoffe, e poi quando ero ragazza e studiavo Lingue mi portava con sé a Parigi a fare le “prove” ai clienti (mi ricordo quella volta a casa

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di Yves Saint Laurent, e tanti altri). E’ stato un crescendo direi: volevo lavorare con lui. D: I primi tre elementi (fisici o comportamentali) che nota e osserva quando è di fronte ad un cliente? R: La corporatura, la postura (diritta o esposta o curva), i difetti (tutti abbiamo una spalla più alta dell’altra o un fianco più alto ad esempio, o le spalle spioventi o i polpacci molto forti). D: Da dove trae la Sua ispirazione artistica? Quali sono i punti di riferimento ai quali si ispira maggiormente? R: Dalla tradizione del “vestire bene”, senza eccessi e senza i dettami della moda. D: La commissione più particolare ed esclusiva, o più difficile e singolare, che Le sia mai stata chiesta? R: Uno smoking in velluto disegnato dalla figlia per il Dott. Leonardo Mondadori, uno dei clienti più amati da mio padre. Velluto bordeaux con revers “zaganati”. Oppure una giacca doppiopetto a sei bottoni abbottonabili in velluto liscio rigato, un po’ più lunga del solito in puro stile anni Settanta, “alla Jimi Hendrix”. D: Tre parole per descrivere la Sartoria Ferdinando Caraceni? R: Intramontabile, artigianale (vera), al di là della moda.

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Mugello

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Toscana d’’autore Nel cuore del Mugello, immersa in 2 ettari di prato all’inglese, una villa senza tempo in cui arte e cultura caratterizzano ogni elemento. Impreziosita da una rigogliosa vegetazione di cipressi e cedri del Libano, si presenta con una facciata ingentilita da pietra serena e mattoncini.

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DAL CUORE DELL’OTTOCENTO, UNA DIMORA DI QUASI 1.000 MQ DI SUPERFICIE CIRCONDATA DA UN MAGNIFICO PARCO, CON PISCINA RISCALDATA E PANORAMICA, CAMPO DA TENNIS E CAPPELLA GENTILIZIA.

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Benvenuti nella storia e buon viaggio nel miglior presente possibile. All’interno di questa villa le suggestioni storiche, enfatizzate dal sapiente restauro dei soffitti decorati e degli affreschi, si intrecciano alla modernità degli arredi di design in un crescendo di armonia. Il seminterrato è occupato da una taverna con volte a mattoncini rossi, una cucina e una dispensa. La superficie raddoppia al piano terra dal cui ingresso accediamo, sulla destra, ad una piccola sala cinema, sala con biliardo e servizio; sulla sinistra troneggia un salone di ampie dimensioni. Gli arredi in stile contemporaneo contrastano piacevolmente con il cotto scuro. Le decorazioni artistiche dei soffitti sono protagoniste assolute assieme e un camino in pietra serena che si apre su quasi metà parete. Al primo piano, pavimentato in listoni di rovere, trovano posto sette suite con bagno privato in marmo travertino. La stessa logica si ripete nel sottotetto, attualmente da rifinire ma già pronto a prendere vita perché dotato di tramezzi e allacciamenti per gli impianti. Gli alloggi del personale hanno una superficie di 100 mq e si trovano in prossimità del viale d’ingresso alla villa, attraverso il quale si possono raggiungere sia il campo da tennis che la piccola e splendida cappella privata. Valore in più di questa struttura è l’avvincente abside affrescata. Attraverso un ideale percorso di relax arriviamo alla piscina riscaldata, sul retro della casa. È l’unico elemento moderno immediatamente riconoscibile, ma è caratterizzato da una semplicità di forma ed eleganza rigorosa che s’accorda perfettamente con l’am-

Il passare dei secoli non ha fatto perdere niente della bellezza originale:

biente circostante.

la villa è stata sempre seguita con cura e ogni restauro ha dato qualcosa

Di forma irregolare e bordata in pietra serena, la vasca è po-

in più senza che nulla andasse mai vanificato.

sizionata all’interno di una bellissima terrazza naturale

Anche un occhio poco esperto non mancherà di notare la preziosità e

che offre un panorama mozzafiato sulla vallata sottostante.

varietà dei materiali impiegati, dai pavimenti ai soffitti.

Tutto è già pronto per accogliere al meglio i suoi ospiti, fino ai più piccoli particolari.

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EVIDENTE LA CURA DI OGNI DETTAGLIO, APPREZZABILE GRAZIE ANCHE ALLE ATMOSFERE CHE QUESTA CASA SA CREARE. ANTICHE MA MAI FUORI DAL TEMPO: OGNI ELEMENTO SI ADATTA INFATTI ALLE NUOVE NECESSITÀ D’USO. A PARTIRE PROPRIO DALLE COLONNE, ANTICHI MA IMMORTALI ELEMENTI CHE QUI TROVANO UNA NUOVA VITA IN LINEA CON LE NECESSITÀ DELLA NOSTRA EPOCA.

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IL PREZIOSO POZZO CHE TROVA POSTO DAVANTI ALLA CAPPELLA PRIVATA DI QUESTA DIMORA. EQUILIBRI E ARCHITETTURE CHE, ANCHE AI GIORNI NOSTRI, FANNO RIVIVERE ATMOSFERE E RITMI DI UN’EPOCA LONTANA E INDIMENTICABILE.

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L’interno della cappella è una vera sorpresa: l’impressione è

te nel tempo.

che tutto sia pronto per una celebrazione rituale: una messa, una

Il Comune dove sorge è il centro della provincia di Firenze che

preghiera, magari un piccolo e discreto matrimonio lontano dal

ha dato i natali ad alcuni dei protagonisti assoluti dell’arte fio-

clamore.

rentina e mondiale: Giotto, Beato Angelico e Benvenuto Cellini.

Impeccabile lo stato dei banchi, bellissimo l’altare in marmo

L’arte qui è di casa, in buona sostanza. Nell’antichità, la zona

bianco, splendenti di vita gli affreschi e i legni lavorati. La cura

ha costituito un importante collegamento tra il potente dominio

dei particolari è evidente sin dal portone, dove i legni perfetti

di Lucumone di Fiesole e le aree di occupazione etrusca della

invitano a carezzare l’eleganza delle lavorazioni e i particolari

Pianura Padana. Riassumiamo le caratteristiche principali del

storici aiutano a rivivere momenti ed emozioni altrimenti perdu-

complesso: oltre che dalla villa con piscina anche dagli alloggi

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La sala biliardo e un bell’angolo conviviale. I soffitti gareggiano in bellezza con finestre e pavimenti.

del custode, la cappella, la limonaia e il campo da tennis.

principale troviamo un’abitazione per il personale di ser-

L’immobile presenta al piano seminterrato una taverna,

vizio, la limonaia, la capella privata, la piscina dotata di

una dispensa e un’ampia cucina. Il piano terra è composta

uno spogliatoio con docce e il campo da tennis.

da una sala principale, una saletta cinema, sala pranzo, sala

La posizione di questa villa è strategica anche per le di-

biliardo e un bagno. Al primo piano troviamo 7 camere e

stanze con città quali Firenze e il Golf Club Ugolino che

7 bagni. Al piano secondo tutto è pensato per far nascere

si trovano a soli 35 km e le Terme di Siena. Anche l’Ae-

altre 7 camere con relativi bagni. In totale il complesso

roporto della città di Firenze è facilmente raggiungibile

presenta potenzialmente 14 camere, 15 bagni, 3 saloni, di

in circa 40 minuti di auto. Una villa che offre l’assoluta

cui una sala biliardo, una cucina, una sala da pranzo oltre

indipendenza e libertà senza che mai le distanze rappre-

vani accessori e locali tecnici. Prospicienti all’immobile

sentino un problema.

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UN’IMMAGINE CHE RIASSUME IL VALORE DI QUESTA ABITAZIONE: ELEGANZA, SEMPLICITÀ, AMORE PER LA STORIA. IN QUESTA SALA ARREDATA TRONEGGIANO GRANDI E ARMONIOSE FINESTRE E UN SOFFITTO DA RIMIRARE PER SCOPRIRE IL VALORE DELLA MANUALITÀ ARTIGIANA. IL PAVIMENTO CALDO E CARICO PERMETTE DI VALORIZZARE ALLO STESSO MODO UN ARREDAMENTO DI PREGIO O UN MOBILIO SEMPLICE E RIGOROSO. DA NOTARE LA BELLISSIMA PANCA IN MARMO SOTTO ALLE FINESTRE.

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UN PARTICOLARE DEL BELLISSIMO SOFFITTO: OGNI RAPPRESENTAZIONE, DOMINATA DAI CALDI COLORI ROSSO E ORO, RACCONTA PERSONAGGI, ELEMENTI ED EPISODI FIGLI DELLA NOSTRA STORIA E DELLE NOSTRE TRADIZIONI ORALI.

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GRAN GALA PER LE MASERATI: LA MODA RIVESTE UN SOGNO di Marco Marucelli

La casa automobilista col marchio del tridente, ancor più rappresentativa del fashion italiano e dell’ eleganza che, seppur con forme grintose e sportive, rappresenta uno degli ideali di chi ama l’auto sportiva ma con accessori da berlina di lusso. L’occasione di andare a vedere e provare due modelli della nuova collezione così come si parteciperebbe ad una sfilata di moda di un famoso atelier.

La Maserati GranCabrio Fendi è il primo, tangibile risultato della collaborazione di Maserati con la maison di moda Fendi. L’unione tra due marchi simbolo del Made in Italy nasce dalla condivisione di valori comuni quali innovazione, eccellenza e tradizione: un connubio perfetto tra l’arte degli oggetti artigianali e la tecnologia raffinata del motore V8 da 4,7 litri. Viene realizzata nella sede storica del marchio automobilistico a Modena con materiali esclusivi e creati unicamente per questa vettura, declinati in colori inediti. La verniciatura esterna a triplo strato è color Grigio Fiamma Fendi con effetto cangiante dorato in superficie; la radica denominata Pergamena Fendi, che caratterizza l’interno dell’auto, dalla plancia ai pannelli porta fino all’impugnatura del cambio, è rigorosamente di colore giallo Fendi così come le pinze freno e come il Tridente ricamato sui poggiatesta. Contribuiscono al carattere forte e al tempo stesso elegante dell’auto le personalizzazioni dei sedili cuciti a doppio filo trapuntato a disegnare il logo a doppia F, presente anche sulla parte centrale delle ruote, con cerchi in lega da 20”, e sul battitacco delle portiere.

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Il Cuoio Romano usato dalla maison Fendi per la sua linea più pregiata, la Selleria, è stato utilizzato per dettagli come il rivestimento della palpebra del quadro strumenti, la leva del cambio e per rifinire i tappetini. È ripreso anche nel Travel Kit in edizione limitata di valigeria e accessori realizzato da Fendi per l’occasione. A coronare questa collaborazione è stato creato un logo unico da Silvia Venturini Fendi. Una targhetta ovale d’argento con incisi il Tridente Maserati, il logo Fendi e le 5 cifre della serie numerata (5 numero icona Fendi) è posizionata sulla plancia di fronte al passeggero e all’esterno sulle sezioni laterali della capote in tela.

Dalla sede dell’azienda a Modena fino a Francoforte virtualmente

già concretamente pensando di costruirne uno.

il passo è breve infatti al Salone dell’Auto di Francoforte, Maserati

Oggi le potenziali sinergie con il marchio Jeep - che 70 anni fa ha

ha presentato la propria interpretazione del concetto di un SUV che

creato un nuovo segmento di mercato di cui oggi è leader - rappre-

unisce la sportività al lusso. Quale apripista della futura gamma del

sentano un elemento importante del nuovo veicolo; per questo moti-

Tridente, il nuovo concept crea al tempo stesso discontinuità e conti-

vo viene presentato con lo stesso nome del concept car che tracciò di

nuità: discontinuità perché introduce Maserati in un nuovo segmento

fatto la strada, vale a dire Maserati Kubang. Tutti i componenti prin-

di mercato, continuità perché lo fa mantenendo intatto il DNA che

cipali saranno quelli che caratterizzano ogni Maserati: stile, motore,

caratterizza da sempre ogni modello della Casa del Tridente.

sospensioni, freni, handling e prestazioni saranno esattamente quelli

L’idea non è ovviamente del tutto nuova per Maserati: in un momen-

che ogni cliente si aspetta di trovare. I valori distintivi della Casa del

to in cui pochi altri marchi consideravano di andare nella direzione

Tridente si troveranno tutti nel nuovo modello; sin dalle forme ester-

di un SUV che unisse il lusso alla sportività, la casa modenese stava

ne, opera del Centro Stile Maserati diretto da Lorenzo Ramaciotti,

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il Kubang è immediatamente riconoscibile come una vera Maserati. Fino ad oggi la produzione è sempre stata composta da berline, coupé spyder e cabriolet: Quattroporte, GranTurismo, GranCabrio o, prima ancora, Ghibli, Mistral, Bora, Indy ... Il comune denominatore dell’intera gamma è sempre stato lo stesso: sportività e lusso. Ma i tempi cambiano: oggi questi due parametri non hanno necessariamente le stesse caratteristiche o declinazioni del passato e possono anche assumere la forma di un SUV di lusso con un look estremamente dinamico abbinato ad un’eleganza fuori dal comune. Proprio come il Kubang.

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Piemonte

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SoliditĂ e armonia 102 File unico2.indd 102

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Quale magia medievale ha trasportato questo straordinario castello dall’anno 1000 direttamente al terzo millennio? Paragonarlo a un museo sarebbe riduttivo: dalle mura ai pavimenti, dagli arredi ai piĂš piccoli particolari, tutto è come doveva essere quando venne consegnato al suo antico signore. Ma con tutte le comoditĂ dei nostri tempi. 103 File unico2.indd 103

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C

ome l’antico nobile che lo fece costruire attorno all’anno Mille, anche voi potrete oltrepassare la porta di questo castello scendendo

da cavallo. La differenza è che potrete gustarne i privilegi anche in modo molto più comodo, scendendo dall’auto parcheggiata all’ingresso. Per il resto, questa fortificazione medievale vi darà le stesse sensazioni e gli stessi piaceri dati una padronanza assoluta dello spazio, un senso di sicurezza e solidità totale e il plusvalore di una bellezza delicata e antica che non vi stancherete mai di apprezzare. Il castello vi accoglie discretamente, protetto com’è da un meraviglioso parco di alberi secolari. Affacciato sulle colline del Monferrato - una delle più grandiose visioni delle terre piemontesi - si presenta con un corpo principale dalla sommità merlata e con un torrione quadrangolare che termina in un leggero loggiato. Per mantenerla sempre funzionale e moderna, la struttura è stata sottoposta a svariate modifiche nel corso dei secoli: finestre ad arco, balconi in pietra, rifacimenti di variogenere (a partire dal grande scalone e dal salone di rappresentanza) hanno segnato il cambiamento nel gusto della nobiltà dei nostri avi. Tutto questo regala oggi piacevolissime sorprese

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NELLA FOTO DELLA PAGINA PRECEDENTE UNA BELLA IMMAGINE DELLA CAPPELLA PRIVATA. IN QUESTA PAGINA: SOPRA, I GIOCHI DI COLORE E DI LUCE REGALATI DALLE PIANTE SUI MURI, DALLE FINESTRATURE E DAL BALCONCINO CHE SVETTA CON IL SUO CANDORE. SOTTO: ELEGANTI E AUSTERI TUTTI I PARTICOLARI COME LE SCALE D’INGRESSO, I CORRIMANO, LE COLONNE DI ABBELLIMENTO E I RAFFINATI GIOCHI DI COLORE SU ARCHI E VOLTE. A DESTRA: L’ANTICO POZZO SOVRASTATO DA UN’ELEGANTE STRUTTURA IN FERRO LAVORATA DA ABILI ARTIGIANI.

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PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA. L’ECCELSO GIOCO DI FORME E COLORI DELLE FINESTRE MEDIEVALI IN CUI CONVIVONO SAPIENTI LAVORAZIONI DEL VETRO, CHIAROSCURI GOTICI, IMMAGINI IN BILICO TRA RAFFIGURAZIONI ED EMBLEMI. NELLA PAGINA SEGUENTE, L’INTERNO DELLA CAPPELLA: DOMINA IL COLOR ORO MA SPICCANO GLI ELEGANTI GIOCHI DI BIANCO E NERO TRA L’ALTARE E GLI ARCHI.

dietro ogni angolo: la parte più antica ad

ni affrescati e con bassorilievi, dalla cappella

Probabilmente in linea con la sua origina-

esempio è stata trasformata in una grande

privata e da un cortile interno. Nel livello su-

le funzione, il castello presenta inoltre otto

sala da pranzo in stile neogotico ed il sovra-

periore ci sono tre appartamenti ed una por-

camere e un salone, adibito a teatro, che da

stante teatro affrescato con gli episodi del

zione di servizio.

sempre è il cuore della sua vita e attività so-

Don Chisciotte. Spicca, all’interno dell’am-

Il piano nobile ospita due suite con pareti af-

ciale.

pio cortile, una piccola cappella religiosa tut-

frescate e ha il punto focale nella Camera da

La parte di servizio è composta dalle ex-

tora consacrata.

Re, una suite con terrazzino del XVIII seco-

scuderie, che formano un cortile chiuso.

Il castello è composto da una parte fortificata

lo, due salotti del Settecento con camino, un

Attualmente utilizzate come magazzini ed

e da una parte di servizio. La prima, la più

salone da ballo, una sala musica, una biblio-

autorimesse, ospitano un appartamento con

prestigiosa, è composta da meravigliosi salo-

teca ed un cortile.

terrazzo destinato al custode.

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LA SFIDA: TROVARE UN SEGNO DELL’EPOCA CONTEMPORANEA IN QUESTA IMMAGINE. QUASI IMPOSSIBILE, PERCHÉ TUTTO QUELLO CHE SERVE AL GIORNO D’OGGI È STATO ABILMENTE MIMETIZZATO PER EVITARE CHE LA MAGIA DEL LUOGO POTESSE ANDARE PERDUTA, ANCHE SOLO PER UN ISTANTE. TUTTI GLI AMBIENTI REGALANO AI NOSTRI SENSI IL SOGNO DI UN TUFFO NEL PASSATO. MA CONTANDO SEMPRE SU TUTTI I VANTAGGI DEL PRESENTE.

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L’eleganza e la forza della storia sono la

coraggio e resistenza, trasformando la sua

ritrovare elementi tipici di tutta la zona, in

vita di questi luoghi.

architettura in modo sempre più specialisti-

cui abitazioni e complessi residenziali ave-

Alle radici di questo castello c’è la storia di

co per far fronte ad attacchi esterni.

vano prima di tutto l’obiettivo di difender-

queste terre, per centinaia d’anni teatro di

Lo stesso Barbarossa fu infatti sconfitto,

si. Ma ciò nonostante dovevano, al loro in-

guerre e combattimenti.

quando assediò la città, che più tardi si tra-

terno, offrire il massimo della qualità della

La città fu infatti fondata dalla Lega Lom-

sformò in un libero comune nel glorioso

vita per i loro abitanti. La stessa qualità che

barda per ostacolare il marchese di Mon-

periodo in cui il castello visse il suo primo

troviamo anche oggi.

ferrato, seguace di Federico Barbarossa, e

momento di splendore.

divenne assieme a Milano un simbolo di

Osservando la struttura del castello è facile

I SALONI NOBILI SONO DEGNI DI UN CASTELLO REGALE TRANSALPINO: DAI RITRATTI NOBILIARI AGLI STUCCHI, DAI MAGNIFICI PAVIMENTI AL PIÙ PICCOLO PARTICOLARE, TUTTO BRILLA DI UNA LUCE CHE SPLENDE FIN DALL’EPOCA DEL SUO PRIMO SIGNORE. C’È DA PERDERSI NELL’OSSERVARE LE STORIE CHE OGNI PARETE E SOFFITTO RACCONTANO AGLI OCCHI DI UN VISITATORE DEI NOSTRI ANNI.

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ORA ESATTA, ORA PREZIOSA di Matteo Rinaldi

Investire su un orologio da polso: una passione che nasce dall’unicità di questo piccolo oggetto prezioso, per nulla appariscente ma sempre con noi, 24 ore su 24, pronto a fare il suo dovere con la massima precisione in un mondo che corre con tolleranze anche inferiori al minuto. Silenziosi, precisi e perfetti, sono un regalo che ci facciamo quasi sempre per festeggiare i momenti migliori, i grandi risultati ottenuti, le speranze e le rinascite di una carriera. Ecco una carrellata degli orologi più belli e preziosi attualmente in commercio: troviamo capolavori assoluti di ingegneria e precisione, vuoi perché spaccano il secondo meglio di un computer, vuoi perché sono interamente realizzati a mano con centinaia di particolari. E troviamo capolavori di creatività artigianale, con modelli tempestati di diamanti o perfino contenenti elementi lunari. Per le loro caratteristiche uniche tutti questi modelli si presentano al mercato con prezzi che vanno da centinaia di migliaia di euro fino a superare i 18 milioni.

“C’è più storia dentro un piccolo orologio che in un‘intera filosofia”. Ecco, forse non c’è bisogno di altre parole per spiegare il fascino che da sempre gli orologi emanano. Questi fantastici mondi in miniatura sono infatti un concentrato di tecnologia, di storia, di architettura, di design, di cura artigianale. Ma c’è di più. Dietro al fascino di questi gioielli da polso c’è un altro grande segreto: la loro discrezione, intesa come dimensione, per cui anche portando al polso l’orologio più costoso o appariscente del mondo non c’è il rischio di sentirsi mai eccessivi. A meno che, imitando un celeberrimo personaggio dell’industria italiana, non lo portiate sopra la camicia. C’è ancora di più. Pensateci: qualunque vostro altro bene materiale, anche il più prezioso, non è mai onnipresente nella vostra vita o nella vostra giornata. Un’automobile, una casa, uno yacht, un quadro d’autore... Certo, sono tutte meraviglie, ma le sfruttiamo in un tempo limitato o addirittura limitatissimo. L’orologio invece è sempre con voi, sempre pronto a fare il suo dovere, magari da guardare per il semplice rapidissimo istante in cui buttiamo l’occhio per vedere l’ora. Ma lo sentiamo sempre presente, senza peso (anche se alcuni modelli il peso ce l’hanno eccome) e senza mai essere sopra le righe. Sempre utile, anzi indispensabile, in un mondo che corre con tolleranze anche inferiori al minuto. Un altro valore aggiunto che rende totale la sua bellezza è la sua universalità: non a caso l’orologio di lusso o comunque di classe è ambitissimo da tutti, indipendentemente dalla classe sociale: migliaia di persone che mai comprerebbero un’auto di lusso, che mai sognerebbero uno yacht, spendono volentieri una cifra altissima per un orologio di valore.

UN OROLOGIO APERTO MOSTRA TUTTA LA SUA COMPLESSITÀ: DECINE DI PEZZI MINUSCOLI CHIAMATI A SVOLGERE UN LAVORO SENZA FINE, SEMPRE IMPECCABILE E CON UNA MANUTENZIONE DAVVERO MINIMA. DIETRO A TANTA COMPLESSITÀ, UNA BELLEZZA COSÌ EVIDENTE CHE MOLTI MODELLI HANNO LA CASSA TRASPARENTE PER PERMETTERE DI GODERE L’INCESSANTE E IMPECCABILE MOVIMENTO.

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E se non vi basta considerate un altro vantaggio ancora: la sua semplicità di gestione. Il migliore orologio, anche se usato tutti i giorni e quindi perennemente in attività, il tempo non si riposa mai!, non richiede praticamente niente da voi: una carica ogni tanto o neanche quella, se è automatico. Pensateci: quale altro bene di valore vi chiede così poco, dandovi così tanto, una volta che lo avete fatto vostro? Anche per questa ragione il valore di un orologio è impossibile da spiegare con una logica ferrea. Ma andiamo comunque a vedere quali sono gli orologi con il più alto valore al mondo. “All’esposizione Only Watch 2011 di Milano presso l’Orologeria Luigi Verga ho tenuto nelle mani quel piccolo Patek Philippe 3939A, esemplare unico in acciaio, in realtà avevo tra i polpastrelli un milione e 400 mila euro, mi sento mancare davanti alla tastiera” scrive un esperto appassionato internauta. Perché anche a conoscere perfettamente queste piccole meraviglie, non si può non restare a bocca aperta davanti al prezzo di un oggetto apparentemente così piccolo. Ma la realtà è questa. Anzi, è proprio la sua dimensione a dare il valore in più a queste strepitose macchine segnatempo, capaci di scandire le nostre giornate, settimane, mesi, anni senza mai sgarrare più di pochi secondi all’anno. Ma quali sono dunque gli orologi più costosi, e dunque più preziosi, del mondo? Ovviamente non è possibile fare cifre assolute: un collezionista potrebbe pagare un orologio un prezzo tre volte superiore al suo reale valore se questo fosse appartenuto, ad esempio, a una grande attrice americana. O semplicemente se gli servisse per completare una collezione a cui manca proprio quel modello. Tant’è che ogni rivista specializzata stila la sua classifica dei migliori orologi o degli orologi più costosi. Ma non ne troverete una uguale all’altra.

UNO DEI PATEK PHILIPPE DESCRITTI NELL’ARTICOLO. DALLA FOTO SONO EVIDENTI LA CURA SCIENTIFICA E LA PERFEZIONE ASSOLUTA DI OGNI ELEMENTO E PARTICOLARE. MA NELLO STESSO TEMPO ANCHE LA MANUALITÀ E LA CURA ARTIGIANALE CHE STANNO DIETRO A UN PRODOTTO DI QUESTO LIVELLO.

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Una risposta molto sensata possiamo darla guardando fatti comprovati. Le aste per esempio, dove i prezzi pagati sono pubblici e messi nero su bianco. Lo scorso anno, all’asta di beneficenza milanese contro la distrofia muscolare, gli appassionati hanno comperato alcuni tra i più belli orologi al mondo a cifre da capogiro. In questa occasione sono stati venduti un Richard Mille RM 027 (appartenuto al tennista Rafa Nadal, e quindi valorizzato da questa peculiarità) per 510 mila euro. E poi il DeWitt “X-Watch” per 410 mila euro. Ma il prezzo più alto è stato pagato per un Patek Philippe 3939A venduto alla cifra record di un milione 400 mila euro. Detto che è impossibile stabilire con precisione quali siano oggi gli orologi più costosi al mondo, possiamo comunque farci un’idea molto chiara valutando quel che scrivono gli esperti del mondo del lusso e dell’orologeria. Luxuryonline.it ad esempio ha messo in fila gli orologi più costosi in base a quanto stilato dal magazine finanziario americano Forbes. Ecco la scaletta dei migliori. Lo svizzero Breguet Grande Complication Pocket Watch 1907BA/12 è un orologio di grandissimo valore perché dotato di un meccanismo che, oltre a proteggere l’orologio dalla forza di gravità, fornisce velocità e precisione spaccando il secondo. È dunque la precisione assoluta il valore che ne giustifica il prezzo di 545 mila euro, un miliardo delle vecchie lire. Con un prezzo nettamente inferiore (almeno rispetto a questi standard) troviamo il Blancpain 1735 Grande Complication. Qui a dare credito al valore non è tanto la precisione quanto la cura dei particolari: troviamo 740 dettagli in filigrana, tutti lavorati e assemblati a mano dai maestri orologiai svizzeri. E poi un quadrante con calendario perpetuo, fasi lunari e frazioni di secondo. Costa circa 50 mila euro. 650 mila euro sono il prezzo richiesto per il Louis Moinet Magistralis. L’orologio ha il suo punto di forza non solo nella cassa dorata ma in quel che custodisce: un pezzo di meteorite lunare di 2000 anni fa.

UN ROLEX CONTEMPORANEO. IL PIÙ CELEBRE TRA GLI OROLOGI DELLA MARCA SVIZZERA NON RAGGIUNGE IL COSTO DEI MODELLI CHE PRESENTIAMO IN QUESTE PAGINE, ANCH’ESSI QUASI TOTALMENTE SVIZZERI.

Saliamo di prezzo con un orologio che fa dell’immagine il suo punto di forza: è lo Hublot Black Caviar Bang, in oro bianco con 322 diamanti e pietre preziose. Costa 741 mila euro. Appena un po’ più alto è il valore del Chopard Super Ice Cube, che i mastri

considerato l’orologio da polso più tecnologicamente sofisti-

orologiai di Ginevra hanno tempestato con 66 carati di diamanti: superiamo gli

cato e perfetto, ha il tempo solare medio e il calendario perpe-

800 mila euro.

tuo su un lato del quadrante, mentre sul fondocassa mostra la

Saliamo ancora: costa poco meno di un milione di euro (963 mila, per la preci-

carta del cielo notturno, il movimento angolare della luna, le

sione) il famoso orologio double-face Patek Philippe Sky Moon Tourbillon:

fasi lunari e l’ora siderale.

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DUE PREZIOSISSIMI MODELLI VACHERON CONSTANTIN: LA CURA DEI PARTICOLARI È EVIDENTE ANCHE DALLA FOTO. NIENTE È LASCIATO AL CASO E L’ELEGANZA FA DA PADRONE IN TUTTI GLI ELEMENTI, DALLA CASSA AL QUADRANTE FINO AL CINTURINO. LA BELLEZZA, IN QUESTI OROLOGI, NON È PROPRIO UN’OPINIONE.

Similare, ma ancor più complesso e costoso, segue in quarta posizione il Vacheron Constantin Tour de l’Ile, da un milione e 111 mila euro. Secondo molti si tratta dell’orologio più avanzato e sofisticato del mondo. Prodotto in soli sette esemplari, vanta 834 componenti racchiusi nella cassa in oro a due quadranti. Oltre a indicare ore, minuti e calendario perpetuo permette di visualizzare le fasi lunari, i fusi orari, la carta astrale del cielo, il sorgere e il tramonto del sole. Con un prezzo quasi incredibile, ben tre milioni di euro, ecco due gioielli firmati Patek Philippe: il Platinum World Time è un cronometro che mostra tutti i fusi orari della terra. Non c’è motivo di stupirsi se pensate che un altro Patek Philippe, del 1932, chiamato “Supercomplication” è stato recentemente venduto all’asta da Sotheby’s per ben 11 milioni di dollari. Eppure non è questo il prezzo più alto, che spetta invece alla casa svizzera Chopard. Il marchio di maestri orologiai ha creato un’opera d’arte dal nome 201-carat Chopard che costa la bellezza di 18,5 milioni di euro. tutt’altro che appariscente, l’orologio è composto da un minuscolo quadrante quasi schiacciato da un esplosione di diamanti gialli, rosa e blu, per un totale di 201 carati.

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Milano

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Vivere a regola d’arte Un sogno possibile in questa villa di design fuori Milano, perfetta espressione dello stile contemporaneo dove materiali d’avanguardia e soluzioni strutturali ardite convivono con lo spirito antico e pacificante di un autentico giardino giapponese d’ispirazione zen.

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IN QUESTA PAGINA, CANDIDI PILASTRI SQUADRATI SCANDISCONO UNA DELLE FACCIATE ESTERNE DELLA VILLA, AFFACCIATA SU UN VASTO, PACIFICANTE GIARDINO GIAPPONESE INTERAMENTE PROGETTATO NEL TRADIZIONALE STILE ZEN DA UN ARCHITETTO DI FAMA INTERNAZIONALE.

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IN QUESTA IMMAGINE UN PARTICOLARE DELL’AMPIA VERANDA CARATTERIZZATA DA PARETI A VETRATA TERRA-CIELO A PANNELLI SCORREVOLI. I COMPLEMENTI DI ARREDAMENTO - TAVOLI, LAMPADE, VASI, CORNICI - SONO PROGETTATI PER DIALOGARE IN ARMONIA CON GLI SPAZI INTERNI, LUMINOSI ED ESSENZIALI. DI FORTE IMPATTO IL CONTRASTO TRA VOLUMI SQUADRATI E GEOMETRIE FLUIDE E TRASPARENTI, PER ESALTARE IL SENSO DI CONTINUITÀ DELLO SPAZIO.

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QUI SOPRA: UNA PANORAMICA SULLA PISCINA ANGOLARE RISCALDATA CHE ABBRACCIA DUE LATI INTERI DELLA VILLA; SOTTO, UN DETTAGLIO DELLA VERANDA AFFACCIATA SULL’ACQUA TURCHESE DELLA VASCA PER LA QUALE SI È SCELTO DI UTILIZZARE MATERIALI NATURALI COME L’ARENARIA E IL LEGNO ESOTICO.

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NELLA FOTO IN ALTO, UN’INQUADRATURA DEL LIVING, AL PIANO TERRA, ESEMPLARE DELLO SPIRITO DELLA DIMORA, AUSTERO E SOBRIO MA INSIEME MORBIDO ED ELEGANTE. LA VILLA, DI 400 METRI QUADRI COMPLESSIVI, SI ARTICOLA SU TRE LIVELLI COMPRESO IL SEMINTERRATO, CHE OSPITA, TRA L’ALTRO, UNA SECONDA CUCINA ABITABILE E LA SALA DA PRANZO.

Q

uando

l’home

technology

degli interni, esaltata da una luce che piove

diventa arte, si esprime in

dalle ampie numerose finestre e da un’ampia

abitazioni non solo belle da

veranda dalle pareti a vetrata terra-cielo, che

guardare, bensì comode da

convoglia nel cuore della casa ogni singo-

abitare. Come questa villa

lo raggio di luce. La villa si affaccia su un

esclusiva alle porte di Milano, per molti

grande giardino giapponese, d’ispirazione

aspetti unica nel suo genere, in cui design e

zen, interamente progettato da un architetto

alta tecnologia sono i principi uniformanti di

di fama internazionale, in cui trovano posto

un concetto di vivere che manifesta al mas-

anche un macro bonsai e una fontana. Una

simo grado di eccellenza il gusto contem-

piscina riscaldata a forma di L di 22 metri

poraneo. E lo fa spaziando dalla scelta dei

quadri di superficie, in arenaria e legno eso-

materiali d’avanguardia a quella di ogni sin-

tico, abbraccia due interi lati dell’abitazione.

golo complemento d’arredo (tavoli, lampade,

Gli spazi interni si articolano su tre livelli,

vasi, cornici, mosaici), studiato per dialoga-

compreso il seminterrato, per 400 metri qua-

re a perfezione con la rarefatta essenzialità

dri complessivi, in cui l’utilizzo di materiali

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SOPRA, UN GRANDE SPECCHIO APPOGGIATO ALLA PARETE RIMANDA L’IMMAGINE DI UN DETTAGLIO D’ARREDO DELLA VILLA, DIMORA AD ALTO TASSO TECNOLOGICO SITUATA A UNA QUINDICINA DI CHILOMETRI FUORI MILANO, CUI È COLLEGATA DALL’AUTOSTRADA DEI LAGHI. LA DIMORA È DOTATA DI SOFISTICATI IMPIANTI DOMOTICI CHE PERMETTONO UNA GESTIONE INTELLIGENTE DI TUTTI GLI APPARATI DOMESTICI, DALL’ILLUMINAZIONE ALLA CLIMATIZZAZIONE.

La villa è circondata da uno spazio verde di 315 metri quadri, occupati da un giardino in stile giapponese, impreziosito da un macro bonsai e una fontana zen, in cui si inserisce una piscina angolare a forma di L di 22 metri quadri. naturali si affianca a quello di acciaio e cro-

temprato e acciaio tagliato a laser, che mette

forte valenza estetica e decorativa. In questa

mo per la precisa volontà di creare atmosfere

in collegamento il piano dell’ingresso prin-

dimora di design, componenti di alta tecnolo-

dalla forte connotazione high tech, ma insie-

cipale alla mansarda che accoglie un grande

gia si dissimulano dietro pezzi d’arredamen-

me morbide e raffinate. Di forte impatto vi-

open space con camino, una stanza da bagno

to appositamente studiati per uniformarsi alla

sivo il contrasto generato dalla contiguità di

e i locali tecnici destinati ai server domoti-

purezza della progettazione d’insieme.

sobri volumi squadrati e di geometrie fluide

ci, una vasta superficie di 100 metri quadri

La villa è costituita da un salone doppio,

e trasparenti, volute con la precisa funzione

dall’articolato soffitto in legno a travature.

una sala da pranzo, un’ampia zona living, 4

di sottolineare il senso di continuità dello

Analogamente ad altri elementi della villa,

camere matrimoniali di cui due con guarda-

spazio tra interno ed esterno. Spina dorsale

la scala assolve una funzione squisitamente

roba, 3 stanze da bagno (una per ogni pia-

dell’abitazione, l’ardita scala interna in vetro

strutturale, pur avendo in contemporanea una

no) e un jardin d’hiver riscaldato, affacciato

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IN QUESTA PAGINA, UNO SCORCIO DELL’ARDITA SCALA INTERNA, REALIZZATA IN VETRO TEMPRATO E ACCIAIO TAGLIATO A LASER, CHE COSTITUISCE LA SPINA DORSALE DELL’ABITAZIONE E COLLEGA IL PIANO DELL’INGRESSO PRINCIPALE ALLA MANSARDA. COME ALTRI ELEMENTI DELLA VILLA, RIVESTE UNA FUNZIONE STRUTTURALE PUR AVENDO UNA NATURA DECORATIVA.

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NELL’IMMAGINE QUI SOPRA: UN PARTICOLARE DELL’ULTIMO PIANO DELLA VILLA, DAL SOFFITTO IN LEGNO A TRAVATURE, CHE, SU UNA SUPERFICIE DI 96 METRI QUADRI, OSPITA UN GRANDE OPEN SPACE CON CAMINO, UNA STANZA DA BAGNO E I LOCALI TECNICI DESTINATI AI SERVER DOMOTICI. LE CUCINE SONO DUE E SI TROVANO UNA AL PIANO TERRA, L’ALTRA NEL SEMINTERRATO. UNO DEGLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI DELL’ABITAZIONE È LA LUCE CHE VALORIZZA GLI SPAZI DI DESIGN GRAZIE ALLA PRESENZA DI UN ALTO NUMERO DI FINESTRE.

sulla piscina e sull’area verde della casa, quest’ultima di 315 metri quadri complessivi. Le cucine sono due, entrambe ampie, e si trovano una al piano terra, l’altra nel seminterrato. Sul giardino si apre anche un ampio porticato, sorretto da candidi pilastri squadrati. La proprietà è, inoltre, dotata di un ampio vano tecnico e di un garage, capace di ospitare fino a due auto. Il piano principale si estende su una superficie di 167 metri quadri, il seminterrato su 148 metri quadri. La dimora, situata nell’epicentro della produzione calzaturiera a una

Home technology di altissimo livello per questa villa, sintesi estrema del gusto contemporaneo, alle porte della stessa capitale del design, Milano

quindicina di chilometri dal capoluogo lombardo, è dotata di rifiniture di altissimo livello e di sofisticati impianti domotici, che permettono una gestione intelligente di tutti gli apparati domestici, dall’illuminazione alla climatizzazione, fino alla sicurezza.

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IN QUESTA FOTO, UN DETTAGLIO CHE EVIDENZIA LO SCENOGRAFICO GIOCO PROSPETTICO DELLE TRAVATURE LIGNEE DELL’ATTICO, LAMBITO DALLE FRONDE DEL GIARDINO. GLI ARREDI RISPONDONO TUTTI A UNA SCELTA DI RIGOROSO DESIGN.

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L’EFFETTO DOMINO DELLA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE: DAGLI USA ALL’EUROPA La fase economica che viviamo ci obbliga a fare un quadro più dettagliato possibile dell’effetto domino che si è verificato, a seguito della crisi statunitense, anche sugli altri mercati finanziari mondiali. Le origini della crisi USA sembrano partire dalla bolla verificatasi nel mercato immobiliare. Il business dei mutui esce dal canale tradizionale venendo, quest’ultimi titoli, diffusi sul mercato internazionale. Le commissioni incentivano questa operazione che produce un aumento dell’erogazione dei mutui anche a soggetti a cui normalmente questi non si concedono. Tra le concause si possono ritrovare anche i buchi creatisi nel settore bancario e finanziario, il fatto che vengono coinvolti in questa operazione anche intermediari non bancari, senza contare il ruolo che hanno avuto i contratti di assicurazione privi di trasparenza e negoziati fuori dai mercati. Ma la bolla mutui è scoppiata anche a causa delle politiche economiche USA degli ultimi 15 anni, dalla politica monetaria alle politiche di deregolamentazione finanziaria fino alle politiche sociali. Questi fattori sono stati anche alimentati dalla inadeguatezza dell’assetto normativo ed istituzionale di vigilanza e il sistema di incentivazione interna alle aziende finanziarie e bancarie. La diffusione della crisi inizia tra metà del 2007 e metà del 2008 e, poichè i maggiori gruppi bancari sono in larga parte inglesi ed americani e con la globalizzazione vi era stata una integrazione fra i vari mercati, questa si è propagata velocemente soprattutto dove il settore immobiliare era stato trainato dalla finanza (Gran Bretagna, Spagna, Irlanda e parte della Germania). Nel periodo marzo-settembre 2008 si avvia la seconda fase della crisi: diverse banche entrano in difficoltà con crisi di solvibilità e liquidità ed iniziano i primi salvataggi con interventi “indiretti” delle banche centrali. La crisi continua ed attraversa la sua terza fase nel periodo settembre-ottobre 2008 sancito dal fallimento della Lehman Brothers arrivando così alla crisi sistemica in cui la liquidità bancaria si interrompe ed i mercati finanziari internazionali si paralizzano. È l’inizio della quarta fase di crisi, (ottobre 2008-marzo 2009) in cui ha inizio il cosiddetto credit crunch: le aziende faticano a trovare finanziamenti, il costo del denaro aumenta in modo massiccio, gli investimenti produttivi crollano ed inizia la frenata dei consumi (soprattutto negli USA) trascinata dal tracollo dei valori immobiliari, degli asset

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t finanziari e dalle aspettative di disoccupazione. Gli Stati (governi e

di disoccupazione per i lavoratori, il rilancio dei piani di investimenti

Banche centrali) intervengono in modo massiccio e deciso: grazie al

pubblici, il sostegno alla ricerca su nuove tecnologie (USA) e l’acquisto

gioco delle aspettative la domanda scende ulteriormente e la produzio-

di titoli pubblici da parte della Fed. In tutto questo scenario mondiale

ne si contrae (provocando recessione), tutti i settori produttivi progres-

il mondo bancario e finanziario italiano risulta meno esposto alla crisi:

sivamente vengono coinvolti arrivando al rischio della deflazione. Si

gli asset delle banche italiane (esposizione attraverso crediti e titoli)

arriva così alla quinta fase (aprile 2009-ottobre 2009): grazie ai mas-

sono provvisti di maggiori garanzie. Le attività di investment banking

sicci interventi pubblici di varia natura la fiducia nei mercati riparte,

e di distribuzione del rischio fuori bilancio è stata meno sviluppata. Il

le economie iniziano a dare segnali di ripresa, le banche puliscono i

sistema produttivo italiano (basato essenzialmente su un reticolato di

bilanci e riattivano la circolazione della liquidità e del credito. Que-

piccole e medie imprese) viene finanziato principalmente attraverso il

sto quadro ci apre alla sesta fase quella che da novembre 2009 arri-

canale tradizionale del prestito la cui erogazione è fortemente conser-

va ai giorni d’oggi e ci fa capire che le economie non ripartono tutte

vativa. In ogni caso in alcune sue parti è esposto alla crisi di banche

allo stesso modo: mercati emergenti e Germania sì, il resto dell’Europa

estere di cui ha acquisito il controllo o partecipazioni azionarie. Que-

e gli USA meno. Si profila la possibilità di nuovi interventi pubblici

sto sistema all’apparenza meno espugnabile, presenta comunque alcuni

per evitare di ripiombare in recessione, le banche centrali continuano

anelli deboli: l’Italia presenta forti carenze strutturali nel suo apparato

a tenere bassi i tassi di interesse e ritirano solo parzialmente le misu-

produttivo con una bassa produttività media e quindi bassa competiti-

re straordinarie introdotte nel 2008. Sui mercati dei titoli di Stato dei

vità a livello europeo, forti disparità regionali, un’ampia dipendenza da

vari paesi europei si affacciano nuove tensioni dovute anche agli effet-

settori produttivi meno avanzati e quindi più esposti alla concorrenza

ti degli annunci delle proposte di nuova regolamentazione del settore

internazionale dei Paesi emergenti. Inoltre servizi per le imprese offerti

bancario e assicurativo. Inizia così una fase in cui, con meno capitale

dalla pubblica amministrazione non all’altezza del mercato unito ad

di rischio a disposizione, tutti gli investitori (banche, fondi, assicura-

un basso tasso di occupazione con valori ampiamente sotto la media

zioni) iniziano ad essere molto più avversi al rischio e selettivi nelle

europea con riferimento ai giovani e alle donne. I margini di manovra

scelte di investimento, anche con riferimento ai titoli pubblici. A questa

mediante la leva fiscale sono limitati sia per l’alto debito pubblico che

situazione la risposta degli Stati verso il sistema finanziario è stata data

per l’elevata evasione/elusione fiscale.

dalle Banche centrali che intervengono abbassando i tassi di interesse

Il mercato immobiliare italiano (in particolar modo quello degli immo-

e iniettando dosi enormi di liquidità nel sistema. I governi iniziano a

bili di prestigio), per la sua tendenza a non deprezzare, resta quindi un

ricapitalizzare le banche, (in alcuni casi gli interventi portano le banche

bene rifugio ed un investimento certamente appetibile sia per gli stessi

sotto il controllo degli Stati) e vengono emesse garanzie sui debiti delle

investitori italiani ma soprattutto per quelli esteri alla ricerca di stru-

banche (inclusi i depositi). Nell’economia assistiamo ad interventi a

menti di investimento meno speculativi e più sicuri.

sostegno di grandi imprese a interesse nazionale, diversi tipi di sussidi

M.M.

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Toscana

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Lucca. Oltre le antiche mura

Un dolce teatro di colli punteggiato di ville nobiliari, antichi palazzi, parchi secolari, lussureggianti giardini fioriti. Benvenuti in Lucchesia, terra amata da poeti, artisti, filosofi e famosa nel mondo per il nastro verde delle “Sei Miglia”, lungo il quale si dipanano le quasi 500 residenze di villeggiatura che l’aristocrazia cittadina si fece costruire nell’arco di oltre quattro secoli, dal tardo Quattrocento in poi, per celebrare i propri fasti. Un patrimonio storico, artistico e architettonico unico al mondo (paragonabile solo al fenomeno delle ville palladiane in Veneto), gelosamente conservato nel tempo. Molto raramente queste superbe proprietà escono dall’ambito circoscritto delle dinastie familiari che se le tramandano di generazione in generazione. Ma, qualche volta, accade. Come nel caso delle proprietà storiche che vengono presentate nelle pagine che seguono. Si tratta di sei residenze molto diverse, ognuna a suo modo un’opera d’arte, esemplari del carattere peculiare della villa lucchese legata al paesaggio circostante da un dialogo ininterrotto, orchestrato da elementi aerei e scenografici quali loggiati, verande, altane, porticati e terrazze.

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LUNGO LE “SEI MIGLIA”

L

e imponenti mura cinquecentesche che Maria Luisa di Borbone trasformò in splendida passeggiata alberata racchiudono il centro storico medioevale di Lucca, uno dei più splendidi e intatti d’Italia. Piazze scenografi-

che (come quella ellittica dell’Anfiteatro), chiese preziose (come il Duomo romanico con la tomba di Ilaria del Carretto, capolavoro di Jacopo della Quercia), vicoli, palazzi e case torri costituiscono un insieme irripetibile, fermo nel tempo all’epoca comunale, che ha incantato nel corso dei secoli schiere di illustri viaggiatori. Tra questi, il filosofo e letterato francese Michel de Montaigne. Come poche altre città, Lucca è indissolubilmente legata al suo territorio: un dolce teatro di colli, punteggiato da ville, palazzi, parchi secolari, giardini. Un insieme unico al mondo. Lungo il cosiddetto nastro verde delle “Sei Miglia”, sono quasi 500, tra grandi e piccole, le residenze estive di villeggiatura e, insieme, di rappresentanza, che l’aristocrazia cittadina si fece costruire nell’arco di oltre quattro

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NELL’IMMAGINE QUI SOPRA, L’ELEGANTE PROFILO LIBERTY DI UNA DELLE INNUMEREVOLI VILLE (PRESENTATE NELLE PAGINE PRECEDENTI) CHE PUNTEGGIANO LE DOLCI COLLINE LUCCHESI. TRA GRANDI E PICCOLE, SONO QUASI 500 LE RESIDENZE DI VILLEGGIATURA E, INSIEME, DI RAPPRESENTANZA CHE L’ARISTOCRAZIA CITTADINA SI FECE COSTRUIRE NELL’ARCO DI QUATTRO SECOLI NEGLI ANGOLI PIÙ BELLI E SUGGESTIVI DELLA CAMPAGNA E DELL’ARCO COLLINARE CHE ABBRACCIA LA PIANA DI LUCCA. ARMONIOSAMENTE INCASTONATE NEL PAESAGGIO, CON IL QUALE DIALOGANO ATTRAVERSO TERRAZZE, PORTICATI, ALTANE, VERANDE, QUESTE PRESTIGIOSE RESIDENZE SONO TUTTE CIRCONDATE DA VASTI PARCHI SECOLARI E DA LUSSUREGGIANTI GIARDINI (FOTO SOTTO).

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secoli, dal tardo Quattrocento in poi, negli

sentano l’espressione più perfetta del gusto,

gisti stranieri, come Edouard André e André

angoli più belli e suggestivi della campagna

del potere, della ricchezza dell’antica nobiltà

Le Nôtre, l’ideatore dei giardini di Versailles.

e dell’arco collinare che abbraccia la piana

lucchese, i cui proventi derivano principal-

L’insieme delle ville lucchesi costituisce un

di Lucca.

mente dall’industria della seta, dai traffici in-

patrimonio artistico e architettonico intatto e

Nel suo viaggio in Italia, proprio Montaigne

ternazionali e dalle attività bancarie. Attività

ancora in massima parte privato, che si è pre-

aveva sottolineato quello che è il carattere pe-

che si intrecciano molto spesso con cariche

servato nel tempo grazie ai gelosi passaggi

culiare della villa lucchese, la sua dimensio-

diplomatiche e alte frequentazioni mondane

di proprietà di generazione in generazione.

ne paesaggistica. Ognuna di queste residenze

e culturali. È insomma una classe dominante

Difficilmente queste superbe proprietà esco-

è progettata per dialogare armoniosamente

colta, aggiornata e raffinata, che si affida a

no dall’ambito di dinastie familiari. Ma tal-

con la natura attraverso loggiati, verande, al-

grandi architetti italiani, da Filippo Juvarra

volta succede. Come nel caso delle storiche

tane, porticati, terrazze. Queste ville rappre-

ad Alfonso Torreggiani, ma anche a paesag-

residenze che vengono presentate in queste

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5 NELLA FOTO IN ALTO, LO SPAZIO ESTERNO DI UNA DELLE MAGNIFICHE RESIDENZE SELEZIONATE PER QUESTO SERVIZIO. SI TRATTA DI UN VERO E PROPRIO SALOTTO EN PLEIN AIR, CON ELEGANTI MOBILI IN RATTAN E IMBOTTITURE COLOR GHIACCIO, SULLO SFONDO DELLE AEREE VASTITÀ DELLA CAMPAGNA LUCCHESE, PIANTATA IN PREVALENZA A ULIVI E VIGNETI. A DESTRA, SI SCORGE UN ANGOLO DELLA PISCINA PADRONALE. NELLO SCATTO QUI ACCANTO, L’INQUADRATURA DELLA FACCIATA DI UN’ALTRA SPLENDIDA VILLA, LAMBITA DALLE FRONDE DI UN ROMANTICO GIARDINO.

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pagine.

frescati, da un’ex-fattoria suddivisa in quattro

Di stile completamente diverso è la villa li-

A cominciare da un prestigioso complesso

appartamenti, da un antico frantoio in pietra

berty in posizione strategica a pochi minuti

del XVIII secolo incastonato in 37 ettari di

a vista in cui sono state ricavate due picco-

dal centro della città, immersa nel paesaggio

terreno (1), in cui 10mila metri quadrati sono

le abitazioni, da alcune case coloniche e da

con vista mozzafiato sulle colline (2). La di-

occupati da un giardino ottocentesco ricca-

una chiesetta privata. Fiore all’occhiello della

mora, di grande rappresentanza, è circondata

mente piantumato con piante secolari. La

proprietà, il teatro di verzura accessibile at-

da un giardino di quasi 4.000 metri quadrati

proprietà, dalla superficie interna complessi-

traverso uno scalone settecentesco e il “bot-

e si sviluppa su quattro livelli per 1.000 metri

va di 2.280 metri quadrati, è costituita dalla

taccio” convertito in piscina monumentale

quadrati complessivi. Composta da 9 camere

villa padronale su tre livelli parzialmente af-

affacciata sul paesaggio circostante.

da letto, 3 bagni, 2 saloni, altrettante sale da

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1 pranzo e 3 cucine. È inoltre dotata di un garage, una zona cantina e due locali tecnici adibiti a rimesse per gli attrezzi. È liberty anche un’altra villa collinare, immersa nel verde di 1.860 metri quadrati di terreno, destinato in parte a uso boschivo e in parte coltivato a vigneto e seminativo (3). L’edificio è su quattro livelli, di cui uno seminterrato, movimentati da un loggiato e terrazze panoramiche affacciate sulle colline circostanti. Il secondo piano ha soffitti con travature in legno, che danno agli ambienti un fascino tutto particolare. Si trova, invece, sulle alture di Camaiore un piccolo borgo costituito da un grappolo di case dal fascino rustico e antico (4), circondate da boschi di

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castagni e di ulivi. La struttura principale ospitava un mulino e un frantoio, di cui restano le vecchie macine in pietra, sapientemente recuperate. Muri a secco, canali di raccolta delle acque, una vecchia mulattiera e un piccolo torrente danno a questo luogo unico nel suo genere suggestioni davvero poetiche.

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NELL’IMMAGINE A FIANCO, SCORCIO CON PISCINA DI UNA TENUTA DALL’ATMOSFERA TRANQUILLA E RILASSANTE IMMERSA NEL VERDE DI UN PARCO A ULIVI E CIPRESSI. SOTTO, A SINISTRA, PARTICOLARE DELLA FACCIATA DI UN ELEGANTE COMPLESSO SETTECENTESCO, SOTTOPOSTO DI RECENTE A UN ATTENTO E RADICALE INTERVENTO DI RESTAURO, CHE VANTA UNA SUPERFICIE COPERTA DI 2.280 METRI QUADRATI E BEN 37 ETTARI DI TERRENO. A DESTRA, UNA FARFALLA DAL MANTO TIGRATO, POSATA SU UNO STELO DI LAVANDA.

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1 Ulivi e cipressi regalano atmosfere di profon-

circondata da un parco secolare con piante ad

a perdita d’occhio sugli smeraldini orizzonti

da serenità anche a quest’altra tenuta, immer-

alto fusto, circoscritto da una siepe d’alloro

collinari.

sa in un ettaro di terreno, dominata da una

che ne segna i confini. La residenza, dall’ar-

Pur conservando intatti la struttura e lo spi-

villa su tre piani con preziose rifiniture in-

chitettura elegante e lineare tipica del Rina-

rito originari, ciascuna di queste residenze

terne e mobili d’epoca (5). La grande e ben

scimento toscano, si sviluppa su tre piani per

nobiliari è dotata dei comfort più moderni e

attrezzata cucina è ravvivata da un imponen-

una superficie di 650 metri quadrati comples-

d’avanguardia.

te camino, così come la sala biliardo. La pro-

sivi. Il salone di oltre 100 metri quadrati è

Ognuna è in sé un’opera d’arte, modello ed

prietà comprende anche un’ampia piscina e

affacciato sul giardino; la cucina ha il cami-

espressione di una pluralità di valori che han-

altre tre unità abitative.

netto e un forno a legna. Un ulteriore salone

no sempre avuto come pensieri dominanti la

Un’occasione unica è infine una villa quattro-

al secondo piano domina, da una grande pa-

bellezza e l’armonia tra uomo e natura.

centesca di antica proprietà ecclesiastica (6),

rete a vetrate, il bellissimo panorama, aperto

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Elenco delle ville trattate in questo articolo 1. PROPRIETÀ DEL XVIII SECOLO composta da una villa,

Camaiore. La struttura principale è costituita da un vecchio edificio che

un’ex-fattoria, un antico frantoio e case coloniche per una superficie

ospitava un mulino e un frantoio, entrambi alimentati ad acqua con due

complessiva di 2.280 metri quadrati. Del complesso fanno parte: una

distinte ruote di legno. Muri in pietra a secco, canali di raccolta delle

cappella privata, un giardino ottocentesco riccamente piantumato con

acque per il funzionamento delle ruote, una vecchia mulattiera e il tor-

essenze secolari, un ninfeo, un teatro di verzura accessibile attraverso

rente, che con le sue acque cristalline lambisce in ogni mese dell’anno

una scalinata settecentesca, un “bottaccio” convertito in piscina mo-

l’imponente edificio, contribuiscono ad arricchire questo luogo di sug-

numentale affacciata sul paesaggio circostante e una seconda piscina

gestioni veramente uniche.

ricavata da un antico deposito utilizzato per irrigare i pascoli.

2. VILLA IN STILE LIBERTY con meravigliosa vista panorami-

5. AFFASCINANTE TENUTA incastonata in un ettaro di terreno, comprende una villa principale e tre unità abitative. L’edificio padrona-

ca sul caratteristico paesaggio collinare della Toscana. Circondata da

le, articolato su tre piani, è impreziosito da mobili antichi in ogni stanza.

un giardino di quasi 4000 metri quadrati, si sviluppa su quattro livelli

Al piano terra si trovano un ampio salone, un’elegante sala da pranzo,

che si estendono su una superficie totale di 1000 metri quadrati. Conta

un’ampia, attrezzata cucina con camino, una sala biliardo anch’essa con

9 camere da letto, 3 stanze da bagno, 2 saloni (di cui uno con balcone),

camino, una piccola cantina, un ripostiglio e un bagno. Il primo piano

altrettante sale da pranzo e 3 cucine. La dimora è dotata inoltre di un

ha quattro camere con bagno privato e una terrazza, oltre a un bagno e

garage, un locale forno, una zona cantina e due locali tecnici adibiti a

un ripostiglio. Il secondo piano è occupato da due stanze con bagno e

rimesse per gli attrezzi.

un ambiente ricreativo.

3. GIOIELLO LIBERTY immerso nel verde delle colline con 1860

6. VILLA DEL XV SECOLO, in origine di proprietà eccelsiasti-

metri quadrati di terreno, in parte a uso boschivo e in parte coltivato a

ca. L’edificio ha una superficie di 650 metri quadrati, volumi semplici

vigneto e seminativo. La villa si articola su quattro livelli, di cui uno

e lineari e un parco in leggera, scenografica pendenza. La proprietà è

seminterrato, dove trovano posto la cantina e un loggiato esterno. Al

attorniata da una siepe d’alloro e il parco, di 8000 metri quadrati, pre-

piano superiore una terrazza si sviluppa lungo due lati dell’edificio; il

senta piante di alto fusto, alcune centenarie. La villa si sviluppa su tre

secondo piano è caratterizzato da soffitti a travature in legno che ren-

livelli. La cucina è dotata di caminetto e forno a legna; al primo piano

dono gli ambienti molto particolari e da una terrazza dalla quale si può

una balconata panoramica occupa un intero fianco della casa e al piano

ammirare il meraviglioso panorama circostante.

superiore un salone a vetrate permette con ogni tempo di godere di tutta la bellezza del paesaggio.

4. PICCOLO BORGO di case arroccate tra le verdi colline di

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INVESTIMENTI: LA VOCE DELL’ ECONOMIA di Marco Marucelli

Impossibile parlare di economia senza metterla in diretta sinergia con gli investimenti. Siano mobiliari o immobiliari, patrimoniali o societari gli investimenti sono la linfa vitale di ogni azienda piccola o grande che sia. Se un tempo era più semplice affidarsi al proprio fiuto per cercare di guadagnare in una qualsiasi forma di investimento, oggi la complessità del mercato e la necessità di diversificare gli obiettivi, rendono necessaria la collaborazione e consulenza di persone ed aziende professionalmente preparate che riescano a consigliarci in base alle altalenanti tendenze internazionali. Per questo motivo e per saperne di più abbiamo intervistato il Dr. Luca Federici, vice-presidente di Banca Ifigest che si occupa espressamente di investimenti.

Dr. Federici, il suo ruolo di Vice-presidente di Banca IFIGEST la

con altri che hanno apportato e supportato il capitale sociale fino ai

porta ogni giorno a contatto con realtà imprenditoriali sempre diver-

livelli attuali. La Banca Ifigest è nata per volontà di esponenti di im-

se, cosa ne pensa del mercato dell’investimento aziendale attuale?

portanti gruppi imprenditoriali e storiche famiglie italiane, è una banca

L’investitore oggi più che mai cerca una protezione del proprio capitale

privata e indipendente, con un azionariato diffuso. Ciascuno dei soci,

ed investe in prodotti di qualità visto anche il contesto internazionale.

infatti, non può per Statuto detenere più del 5% della Banca. Nel 1987

Ricerca la qualità di prodotto andando verso titoli statali che seppur

nasce Fidia Mobiliare S.p.A, nel 1991 il Gruppo si espande acquisen-

meno redditizi lo garantiscono soprattutto sul medio/lungo investimen-

do Ifigest Fiduciaria Sim, preposta all’attività di gestione di portafogli

to.

individuali di investimento e, nel 1992, la società fiduciaria Sevian. Nel 2001 Ifigest Fiduciaria Sim diventa Banca Ifigest e, nel 2004, vie-

Gli investitori italiani o esteri cosa ricercano più frequentemente nel

ne costituito il Gruppo Bancario Ifigest. Nel 2006, Banca Ifigest, si fa

mercato immobiliare italiano?

promotrice della costituzione di Soprarno Sgr, società di gestione di

Per l’estero l’interesse all’immobile italiano è più alto poiché nel pro-

Fondi Comuni d’Investimento rivolti al mercato istituzionale e a quello

prio paese la crisi degli ultimi anni ha fatto diminuire il valore degli

retail. Nel 2009 il Gruppo bancario continua la propria crescita, grazie

immobili, riducendo quindi la base di guadagno e di sicurezza di inve-

all’acquisizione di Omnia Sim, prestigiosa società d’intermediazione

stimento, cosa che, invece, nel mercato immobiliare italiano non si è

milanese, specializzata nella cura ed amministrazione di patrimoni per

verificato con la stessa intensità per alcune tipologie di immobili.

una clientela di alto livello, con cui ha costruito, nel tempo, rapporti fiduciari, attraverso gestioni trasparenti, flessibili ed equilibrate.

Dopo aver parlato di presente, passato prossimo e futuro, cerchiamo di capire meglio come nasce IFIGEST, ci racconta alcuni passaggi societari rilevanti? Prima di tutto è bene specificare che l’attuale società racchiude al proprio interno la parte di soci costituenti che si è poi allargata nel tempo

Qual è la filosofia del Gruppo? La Banca si caratterizza per l’autonomia gestionale, l’indipendenza di giudizio negli investimenti, la qualità del servizio offerto e l’esperienza e competenza delle sue risorse.

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Ad oggi, Banca Ifigest è una delle realtà più attive in Italia nel campo delle Gestioni patrimoniali per una selezionata clientela privata e isti-

Ci potrebbe riassumere in pochi numeri Banca Ifigest?

tuzionale.

Assets Under Management (AUM): 1,65 miliardi di euro

Le Gestioni patrimoniali di Banca Ifigest si caratterizzano per l’approc-

Gestioni Patrimoniali Individuali: 1,250 miliardi di euro

cio all’allocazione degli asset che valorizza differenti componenti stra-

21,86% Core Tier1 di Banca Ifigest

tegiche per la ricerca di valore in tutte le situazioni di mercato.

Oltre 5.000 Clienti

Attraverso una proposta di linee diversificate vengono coperti tutti i

Importanti e qualificati Clienti Istituzionali (Enti, Fondazioni, Onlus, Sicav)

profili di rischio/rendimento e gli orizzonti temporali che rispondono alle esigenze manifestate dalla clientela.

15% crescita media degli Asset Under Management

Che tipo di servizio può offrire ai propri clienti?

Dopo aver parlato di storia, strategie, mercati non possiamo termina-

Tutti i servizi bancari tradizionali, le Gestioni patrimoniali, la consu-

re questa intervista senza sapere qualcosa di più sulla attuale confor-

lenza, la raccolta ordini e l’intestazione fiduciaria. Inoltre ci occupiamo

mazione del gruppo, me ne può parlare?

della Polizza Assicurativa Finanziaria, dei Fondi di investimento di ter-

A Banca Ifigest, capogruppo del Gruppo Bancario Ifigest, fanno capo

zi, e del Consolidamento.

Fundstore.it (50%) e la fiduciaria Sevian Srl (57%); la Banca detiene inoltre il 30% della società di gestione del risparmio Soprarno Sgr.

Come ogni gruppo finanziario di livello anche IFIGEST opera strate-

Fundstore.it, che conta sulla distribuzione di oltre 3500 fondi di più di

gie di investimento, mi potrebbe spiegare quali?

120 operatori tra gestori italiani ed esteri, è il più fornito supermercato

L’attività di gestione dei patrimoni di Banca Ifigest è focalizzata sulla

on-line di Fondi e Sicav in Italia e l’unico che permette di acquistarli

ricerca della rivalutazione del capitale investito nel medio - lungo pe-

utilizzando il proprio conto corrente, senza il pagamento di commissio-

riodo sia comparando costantemente il rapporto tra rischio e rendimento

ni d’ingresso e di switch.

che effettuando un continuo monitoraggio dell’andamento dei mercati.

Sevian Fiduciaria offre tutti i servizi fiduciari per persone fisiche, so-

Le gestioni patrimoniali di Banca Ifigest non replicano passivamente

cietà ed enti. Attraverso la pianificazione e l’integrazione di obiettivi

la struttura del benchmark, ma operano in modo attivo sulla base di:

finanziari complessi, propone un servizio esclusivo che consente il con-

strategie di investimento globali e diversificate sulle principali asset

solidamento delle situazioni patrimoniali e i rendimenti riferibili anche

class, l’ottimizzazione dei portafogli di investimento, l’utilizzo di tutti

ad altri intermediari, con monitoraggio e controllo delle diverse tipolo-

gli strumenti del mercato finanziario con strategie di diversificazione.

gie di patrimonio.

Il team di Banca Ifigest è composto da professionisti di comprovata e

Soprarno Sgr è una realtà indipendente che opera nel mercato dei

consolidata esperienza che operano dagli uffici di Firenze, Milano e

Fondi comuni di investimento con un approccio innovativo in tema di

Roma sia nell’analisi dei mercati finanziari, nella selezione di obbli-

prodotto, di tecniche di gestione e di pricing, offrendo una gamma di

gazioni governative e societarie, e nello stock picking azionario che

prodotti d’investimento in grado di soddisfare i più diversi profili di

nella gestione di portafogli costruiti sulla base degli obiettivi di investi-

rischio.

mento, in funzione di linee e stili di gestione.

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Rapallo

_________________________________

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Poesia nel Golfo File unico2.indd 141

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L

a meravigliosa vista sul mare,

piani, l’ideale per trovare un’armonia con

progettuale tesa a offrire un relax di quali-

da una posizione invidiabile,

l’ambiente circostante, circondati da un bel

tà agli ospiti di questa dimora. Lo sguardo

lungo il dolce pendio della col-

giardino.

sull’ambiente circostante è ampio e leggero:

lina, non è dovuta al caso: que-

L’epoca di costruzione traspare dalle simme-

la collina che ospita la casa vede altre ville

sta bella villa, elegante e signorile, fu proget-

trie e soprattutto dalle raffinate caratteristiche

delicate ed eleganti, mai eccessive, che fanno

tata per essere la residenza di un ammiraglio

architettoniche, sia interne che esterne. Sono

di tutta la zona un “balcone verde” affacciato

della Marina. Un uomo che aveva solcato

le architetture tipiche di un periodo in cui

sul bellissimo mare.

le acque di tutto il mondo voleva godere la

eleganza faceva rima con semplicità e con un

Nonostante questo, il valore in più dell’ubi-

bellezza del territorio senza mai perdere di

gusto che vedeva fiorire, in questa regione,

cazione è dato dalla vicinanza con il centro

vista l’adorato mare. La casa ha tutte le ca-

uno stile quasi mitteleuropeo.

del paese e contemporaneamente con le rino-

ratteristiche degli edifici della Riviera ligu-

All’esterno e all’interno l’atmosfera è par-

mate spiagge della zona.
Attorno alla struttu-

re costruiti all’inizio del secolo scorso: due

ticolare e da ogni dettaglio traspare la cura

ra non manca il giusto numero di spazi auto

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COSTRUITA NEL 1908, LA DIMORA È STATA RISTRUTTURATA INTERNAMENTE NEL 1975, NEL 1989 E NEL 2010 PER ESSERE SEMPRE AL PASSO COI TEMPI E VALORIZZARE ULTERIORMENTE QUALITÀ E PECULIARITÀ CHE L’HANNO RESA COSÌ PREZIOSA. NEL 1995 ANCHE L’ESTERNO È STATO RISTRUTTURATO CON L’OBIETTIVO DI LASCIARE INALTERATA L’ATMOSFERA DEL LUOGO OFFRENDO UN’ABITABILITÀ IMPECCABILE AI SUOI OSPITI.

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per permettere un comodo parcheggio agli ospiti della villa. Attualmente la struttura è adibita a hotel. I progettisti scelsero di ospitare tutte le camere al primo piano, laddove la visuale è migliore. Spaziose ed accoglienti, le stanze sono quasi tutte rivolte al mare per offrire il panorama ideale che qui si trasforma continuamente: dalla luminosità della luce del giorno fino alle tenui atmosfere della sera. Quel che non cambia è la bellezza magica di un’atmosfera che fa della Riviera ligure un posto sempre unico al mondo. La vista è semplicemente perfetta. In alcune camere un grande plusvalore è rappresentato dal bel balcone. Ma ogni stanza ha un’anima che possiamo definire molto personale, al punto che nessuna può essere confusa con un’altra: arredi e complementi sono differenti e molto curati, anche d’epoca. Le stanze sono tutte completamente insonorizzate oltre che dotate di aria condizionata. I bagni, pur mantenendo un design rispettoso della storia e del passato, sono moderni, confortevoli e funzionali. Scendiamo nuovamente al piano terra e torniamo a respirare l’aria che ha reso queste località celebri in tutto il mondo. Il giardino esterno è molto curato ed accogliente: lo caratterizzano piante e fiori della flora mediterranea. A evidenziare la cura e l’amore con cui la struttura è stata sempre seguita, alcune piante sono secolari e lasciano trasparire, fin dalla prima occhiata, tutta la loro storia, la loro forza e bellezza.
 La dimora ha un’ampia e ricca sala adibita attualmente a ristorante. Molto accogliente e in stile, è decorata con colonne e pavimenti alla genovese. La visuale da questa sala è molto pacata perché tutte le finestre si affacciano sul verde del giardino e creano un’atmosfera particolarmente rilassante. Lasciate che gli occhi si adattino a tanta bellezza. Se ci guardiamo attorno attraverso i balconi di questa dimora c’è solo

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In auto, in bici, a piedi: la vicinanza con il centro del paese e con le rinomate spiagge della zona permette di raggiungere ogni luogo in pochi minuti e in tutta sicurezza.

POCHI LUOGHI HANNO LA FORTUNA DI POTER DIRSI UBICATI, NELLO STESSO TEMPO, “IN CITTÀ, IN CAMPAGNA, IN COLLINA E AL MARE”. MA È PROPRIO IL CASO DI QUESTO COMPLESSO CHE SFRUTTA AL MEGLIO LA SUA STRAORDINARIA POSIZIONE. POSIZIONE CHE PERMETTE AI SUOI OSPITI DI APPREZZARE, NELLO STESSO TEMPO, IL FASCINO DELL’AMBIENTE MARINO, LA TRANQUILLITÀ DEI RITMI COLLINARI E LA COMODITÀ DI ABITARE A DUE PASSI DAL CENTRO CITTÀ.

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OLTRE AI DUE PIANI QUI DESCRITTI, LA DIMORA, CHE NELLA SUA TOTALITÀ OFFRE BEN 800 METRI QUADRATI, PRESENTA UNA CANTINA SOTTERRANEA. IL NUMERO TOTALE DEI VANI È 16: OGNUNO È CARATTERIZZATO DA ATTENZIONI E DETTAGLI DA CUI TRASPARE LA CURA PROGETTUALE TESA A OFFRIRE, PRIMA DI TUTTO, UN RELAX DI QUALITÀ AGLI OSPITI DI QUESTA DIMORA. ATTORNO ALLA STRUTTURA UN OTTIMALE NUMERO DI SPAZI AUTO PERMETTE UN COMODO PARCHEGGIO AGLI OSPITI. VALORIZZAZIONE E RISPETTO DEL VERDE NATURALE SONO UNA COSTANTE DI TUTTO L’AMBIENTE OLTRE CHE DELL’INTERA ZONA.

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da perdere la testa. Spaziando a 360 gradi la

Il suo caratteristico abitato, detto “a nastro”

e giardini con vista sulla cosiddetta Costa dei

visuale offre incontri di meravigliosa bellez-

per la sua forma singolare che affascina da

Delfini che unisce la cittadina a Portofino.

za.

secoli esteti, pittori e artisti, si dipana lungo

Proprio Portofino si ammira dall’ultimo

Di fronte all’ingresso ecco Santa Margherita,

due principali insenature.

piano della struttura. Di fronte alla visione

località celebre ben oltre i confini nazionali.

L’abitato, che dista circa 30 chilometri da

di uno dei luoghi più belli del Mar Ligure,

Il fascino di questo ambiente sta nella sua pe-

Genova, in Riviera di Levante (è quindi mol-

è immediatamente chiara la ragione per cui

culiarità: Santa Margherita Ligure è situata in

to comodo anche raggiungere la “città della

questa storica villa, pur restando saldamente

una conca chiusa nella parte nord-occidenta-

lanterna”), è circondato da colline ricoperte

ancorata alla terra, è una vera e propria “re-

le del promontorio di Portofino e nella parte

di vegetazione mediterranea come pini ma-

gina del mare”.

più interna del Golfo del Tigullio.

rittimi, castagni e uliveti. Qui troviamo ville

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L’UOMO TENDENZA AUTUNNO/INVERNO 2011/2012 di Martina Tallon

L’Uomo della stagione Autunno/Inverno 2011/2012 sfoggia un mood stiloso, rilassato ed elegante allo stesso tempo. Volumi importanti per una silhouette tirata. Pantaloni più ampi, giacche e blazer dal taglio relax. Capi comodi, portabili e di qualità. Protagonista della paletta dei colori: il grigio. Dominano anche il blu, tra cobalto e indaco, il marrone e il verde nella sua tonalità bosco. Il nero rientra a pieno titolo nei favoriti invernali ed è di nuovo “total look black”. E poi ci sono i colori caldi della terra, dal giallo ocra alla terracotta arancione, dal ruggine al rosso scuro. Protagonisti indiscussi dei tessuti per questo fall/winter: la pelle e il cashmere. Salvatore Ferragamo propone un uomo dallo stile rigorosamente elegante e dagli abbinamenti ricercati. Questa stagione l’uomo Ferragamo vive e si nutre soprattutto di colore. Intraprende due percorsi cromatici diversi: un viaggio caldo ed avvolgente nell’universo dei colori naturali, dalla neutralità del Winter Wheat al delicato tono pastello del Tusk, fino agli estremi ruggine del Copper e alla profondità del Cacao; e un altro excursus attraverso una tavolozza costruita su verdi e azzurri, dal Diaspro allo Storm Blue fino all’intensità vibrante

e inattesa dello Smeraldo. Sensorialità allo stato puro. Una raffinatezza che si alimenta di dettagli, contrasti e sofisticati accostamenti. Il classico cappotto in cashmere dai toni cammello conserva la stessa eleganza decontratta di un pezzo rubato al guardaroba di famiglia. Volumi fluidi e over per alcuni trench e cappotti doppiopetto. La silhouette si avvicina al corpo: dal fit asciutto del tailoring, con giacche più lunghe dai revers accentuati, alle piccole proporzioni dei blouson accostati e dei pull a collo alto in cashmere. E ancora, la seta preziosa delle camicie, la fantasia inedita protagonista del nuovo gessato, le cravatte che replicano il tessuto delle camicie in lana. Tradizione e modernità per l’uomo Salvatore Ferragamo. Morbido e rigoroso, caldo e freddo. Un emozionante incontro di carattere giocato sull’equilibrio delle sembianze.

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Trussardi 1911 rende omaggio alle origini di guanteria della Maison:

camicie western con tasche applicate in shearling scamosciato, blouson

celebra con la Collezione Autunno/Inverno 2011/2012 l’esperienza e

da biker in montone rovesciato con applicazioni a contrasto su spalle, le

maestria centenaria di Trussardi nella lavorazione dei pellami. La col-

sweat-shirt tagliate in una pelle a rilievo intrecciata, le giacche in daino

lezione Trussardi 1911 è di fatto realizzata esclusivamente in pelle, una

stampato a zigzag, i blouson in suède a costine, i poncho in agnello

sfida ambiziosa che è all’origine delle creazioni di Milan Vukmirovic,

doppiato a coste inglesi e le immense giacche a vento con motivo ca-

Direttore Creativo del brand.

mouflage reinterpretate in pelle stampata.

Le lavorazioni di pelle costituiscono la vera anima di Trussardi che in

È impossibile non cogliere nella nuova collezione Trussardi 1911 la

questa nuova collezione riescono a ricreare perfettamente l’aspetto, i

straordinaria competenza della Maison nell’elaborare i pellami. Perfino

disegni e le trame delle più elaborate realizzazioni in tessuti: una storia

gli smoking sono realizzati completamente in pelle con i revers luci-

ed un lusso che non ha confronto.

di a contrasto, proprio come un tuxedo tradizionale. Unica “piccola”

Must maschili rivisitati che diventano capi fondamentali del guardaro-

eccezione alla collezione leather-only, è una tela con monogramma, il

ba dell’uomo d’oggi. Una collezione e una allure dal carattere incisivo

primo nella storia del marchio, con il cane simbolo della Maison, il Le-

per un uomo dinamico e self-confident. T-shirt in daino ultrasottile,

vriero, che dà vita a un’edizione speciale per il centenario di Trussardi.

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Veneto

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Villa tra le ville

di Marco Marucelli

Questa dimora nasce nel periodo d’oro della Serenissima Repubblica di Venezia, quando la città lagunare dominava i mari e primeggiava nei commerci tenendo testa a stati cento volte più grandi. Il merito era anche di queste magnifiche ville che venivano costruite nei luoghi più belli e ricchi delle campagne per gestire eccellenti coltivazioni (dal miglior grano al miglior vino) con cui nutrire il piccolo impero sull’acqua e commerciare con mezzo mondo.

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Tra le antiche ville situate sulle pendici occidentali dei Colli Euganei, parco regionale del Veneto, questa bellissima villa si distingue per la sua sobria eleganza cinquecentesca. Originariamente essa faceva parte di un complesso abitativo pi첫 ampio che comprendeva anche un oratorio, una barchessa, la casa del gastaldo, la foresteria e la colombara che nel corso dei secoli sono stati prima abbandonati e poi eliminati.

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Già a partire dall’XI secolo a.C. Padova era una importante colonia romana.

G

ià a partire dall’XI se-

re e culturale ed è in questo periodo

colo a.C. Padova era

che Padova richiamò a sé letterati ed

una delle più impor-

artisti da tutta Italia.

tanti colonie romane

Dopo l’annessione alla Repubblica

e nel secolo successivo divenne libe-

di Venezia, nel Cinquecento, Padova

ro Comune e sede di un vivace traf-

modificò il suo aspetto con il nascere

fico economico, culturale e religioso.

di nuovi palazzi pubblici, chiese ed

Il volto attuale di Padova risale al

una nuova cinta muraria rinforzata.

Duecento quando venne fondata

Tuttora Padova si presenta al visita-

l’Università e costruito il Palazzo

tore come un luogo elegante e discre-

della Ragione, nonché la prima cer-

to, avvolta da un’atmosfera medie-

chia muraria.

vale che fascia ogni luogo del centro

Nel XIV secolo, con la Signoria dei

storico mostrando i tratti più affasci-

Carrarese, la città raggiunse il massi-

nanti della storia e dell’arte.

mo del suo prestigio politico, milita-

La vivacità culturale e commerciale

IN QUESTA IMMAGINE: LA PARTICOLARE CURA NELLA RICERCA DEI MATERIALI ADATTI ALL’ARREDO DELL’IMMOBILE CHE CONTRIBUISCONO A VALORIZZARNE LE CAMERE.

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IN QUESTA IMMAGINE: ANCHE GLI ARREDI ESTERNI SONO STATI PERFETTAMENTE ABBINATI ALL’ARCHITETTURA DELL’IMMOBILE RENDENDO PIACEVOLE E FUNZIONALE L’AMBIENTE.

della città è testimoniata da varie ope-

si artisti sono opere quali il ciclo giot-

re quali il Caffè Pedrocchi inaugurato

tesco della Cappella degli Scrovegni

nel 1831 e destinato in seguito a di-

risalente al Trecento, il Duomo e il

venire il luogo di incontro di intellet-

Battistero con gli affreschi di Giusto

tuali e politici sostenitori del moto di

de’ Menabuoi, il complesso del Santo

indipendenza dall’Impero Austriaco.

con le opere meravigliose di Dona-

Centro culturale per eccellenza, Pa-

tello nel Quattrocento e, nella grande

dova vide fiorire personalità di spicco

stagione rinascimentale, le opere di

quali Pietro d’Abano medico, filoso-

Tiziano e di Andrea Mantegna nella

fo e scienziato docente alla Sorbona,

Cappella Ovetari agli Eremitani.

Petrarca che ha portato in città il suo

Tra le antiche ville situate sulle pen-

amore per Laura, Lovato Lovati fino

dici occidentali dei Colli Euganei,

a Galileo Galilei che fece della città

parco regionale del Veneto, questa

il suo osservatorio il cui emblema è

bellissima villa si distingue per la sua

la Specola.

eleganza cinquecentesca.

Testimonianza del passaggio di eccel-

Originariamente essa faceva parte di

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un complesso abitativo più ampio che com-

sate su altrettanti basamenti che impegna il

prendeva anche un oratorio, una barchessa, la

corpo a sud ovest della residenza è solo un

casa del gastaldo, la foresteria e la colombara

esempio delle soluzioni tipiche dell’architet-

che nel corso dei secoli sono stati prima ab-

tura veneta di quel tempo che sono state im-

bandonati e poi eliminati.

piegate in questa struttura.

Oggi la villa rappresenta una prestigiosa

Il loggiato presente nella parte frontale del

architettura patrizia con pianta rettangola-

piano superiore del corpo principale, com-

re, distribuita su due piani oltre alle soffitte

posto da cinque colonne in laterizio intona-

e copre complessivamente una superficie di

cato con capitelli d’ordine ionico, è un’altra

1.200 mq.

preziosa dimostrazione dell’influenza dello

Il pregevole porticato palladiano del XVI se-

stile di quel tempo in questa costruzione.

“Il suo interno è completamente decorato: il soffitto è ornato con un affresco a grottesche ed alle pareti vi sono sovrapporte a volume con conchiglie. Anche gli interni sono finemente decorati con meravigliosi affreschi”

colo con sette colonne in pietra candida po-

IN QUESTE PAGINE, I PARTICOLARI DELL’ESTERNO E DELLA CAPPELLA DELLA VILLA.

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La villa è un raffinato esempio della una prestigiosa architettura patrizia del XVI secolo con pianta rettangolare, distribuita su due piani oltre alle soffitte e copre complessivamente una superficie di 1.200 mq.

Il loggiato può essere raggiunto internamente

Mobili d’epoca e complementi d’arredo in

sole, calore e frescura. La villa rappresentava

oppure dal parco grazie ad una scala esterna

stile concorrono alla creazione di ambienti

dunque il cuore dell’attività, laddove il si-

con una semplice ma elegante balaustra con

eleganti e signorili.

gnore gestiva e teneva sotto controllo un pic-

colonnine in pietra di Vicenza.

A fare da cornice a quest’affascinante dimora

colo impero che eccelleva nelle produzioni di

Il suo interno è completamente decorato: il

vi sono 5 ettari di terreno coltivato, in parte, a

qualità. Se oggi è perfettamente vivibile an-

soffitto è ornato con un affresco a grottesche

vigneto con produzione di vini pregiati.

che come semplice e magnifica dimora (col

ed alle pareti vi sono sovrapporte a volume

Insomma, ville così non nascevano in un po-

porticato palladiano del XVI secolo come

con conchiglie.

sto solo “bello” ma al centro di un cerchio

valore in più) è bello pensare che tra queste

Anche gli interni sono finemente decorati

perfetto, dove la natura e la mano dell’uomo

stanze veniva gestito un mondo di primizie

con meravigliosi affreschi della scuola ve-

danno il meglio assieme in un ambiente ide-

che la Repubblica di Venezia commercializ-

neta risalenti al XVI secolo e con soffitti a

ale per coltivazioni di primissima qualità con

zava inviandole via mare in Europa e negli

cassettoni in legno con travi ornate.

un equilibrio magico tra terra, acqua, luce,

altri paesi extraeuropei.

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IN QUESTE PAGINE: DETTAGLI ARCHITETTONICI DELL’INGRESSO CON DUE SPLENDIDE ANFORE ANTICHE E LA PARTICOLARE SCALA A CHIOCCIOLA CHE COLLEGA I DUE PIANI DELLA VILLA.

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CORTINA, LA REGINA DELLE DOLOMITI di Linda Bertocci

Foto: Stefano Zardini www.stefanozardini.com

Situata nella parte nord orientale del Veneto, a 1.224 metri di al-

affascinante mix di tradizione e innovazione la caratterizza, dove

titudine, a sole due ore da Venezia, Cortina è immersa in uno sce-

la calda ospitalità e la secolare tradizione di montagna si uniscono

nario d’incomparabile bellezza, circondata da montagne ormai

a proposte di ultima generazione in fatto di accoglienza, benessere

famose in tutto il mondo e decretate Patrimonio Naturale dell’Uma-

e gastronomia. Cuore pulsante di questo mondo fatto di eleganza è

nità dall’UNESCO. Una delle mete turistiche italiane più rinomate

la vasta gamma di strutture ricettive - dagli alberghi a 5 stelle lusso

all’estero, ricca di proposte esclusive e di grandi eventi, che riesce a

dotati di ogni comfort agli hotel che sanno regalare un’atmosfera

coniugare la vivace atmosfera che caratterizza i locali del centro con

schietta e familiare, ai meublé, fino ai B&B in cui il sorriso della pa-

l’eleganza dei negozi che l’hanno resa celebre, senza dimenticare

drona di casa a colazione è preludio e stimolo per una giornata ricca

la qualità di ristoranti, alberghi e dei caratteristici rifugi alpini. Un

di sorprese - dove è possibile godere di un soggiorno emozionante,

Foto: www.dgbandion.it

Foto: Stefano Zardini www.stefanozardini.com

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Foto: Paola Dandrea

capace di rendere davvero indimenticabile la vacanza ampezzana.

affluenza, ma in questi ultimi tre anni il trend è di nuovo in crescita

Tra il turismo internazionale la città richiama, dall’inizio degli anni

grazie anche alla partecipazione di Cortina a fiere di settore e grazie

Novanta, clientela di provenienza russa, anche se è stata registrata

al rapporto intrattenuto con molti tour operator dal personale del

un’inversione di tendenza rispetto alla tipologia del turista medio.

Consorzio turistico Cortina Turismo. Non da ultimo, Cortina si sta

Infatti Cortina ospita, ormai da diversi anni, famiglie appartenenti

proponendo sempre più spesso come sede di meeting molto apprez-

alla middle class e giovani russi che apprezzano gli hotel di char-

zati dalle aziende russe che in inverno arrivano tra le Dolomiti per

me o gli châlet di montagna, caldi e accoglienti. I numeri dimo-

dedicarsi al lavoro e allo sci.

strano che, dopo il boom dei primi anni 2000, c’è stato un calo di ALBERGHI CONSIGLIATI Cristallo Hotel Spa & Golf Via R. Menardi 42, Cortina d’Ampezzo (BL) Tel. +39.0436.881111 www.cristallo.it

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le stile ampezzano. Si trovano in una

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paesaggio naturale e del tradizionaposizione strategica e privilegiata in

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quanto, non solo offrono una magnifica vista panoramica sulla vallata, ma sono anche molto

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vicini alle piste sciistiche, direttamente raggiungibili dagli stessi immobili. Le residenze presentano superfici da 100 a 250 mq. Situati in posizioni riservate e tranquille,

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Toscana

__________________________

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Camere con vista Panorami a volo d’uccello, stucchi in oro zecchino, cicli di affreschi simili a quelli di Palazzo Pitti. E, in più, giardini pensili e un parco secolare. Ecco cosa rende unica questa villa medicea tra le colline pisane. Scenografica come un teatro e, insieme, intima come un rifugio. Naturalmente di lusso.

SOPRA E A LATO, IL SALONE AL PRIMO PIANO. PICCOLO CAPOLAVORO NEOCLASSICO OPERA DI LUIGI ADEMOLLO.

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IN QUESTA PAGINA: TRE SUGGESTIVI PARTICOLARI DEGLI INTERNI DELLA VILLA, COSTRUZIONE MEDICEA D’IMPIANTO SEICENTESCO IN CUI GLI INTERVENTI SUCCESSIVI, STRATIFICATISI A PARTIRE DAL XVIII SECOLO, NON HANNO PER NULLA INTACCATO LA PUREZZA ORIGINARIA DEL DISEGNO ARCHITETTONICO.

QUI, L’ELEGANTE SCALA INTERNA E, DI SCORCIO, UNO DEI SALONI APERTO SUL GIARDINO. NELLE FOTO A LATO, SOPRA, UN ULTERIORE DETTAGLIO DELLA SCALA E, SOTTO, UNA DELLE DIECI CAMERE DA LETTO DELLA DIMORA.

Q

uando Leopoldo II Granduca

ammira ancora oggi da questa splendida villa

una serie di delicati cicli di stucchi e di af-

di Toscana si recò in visita in

medicea, situata in superba posizione, domi-

freschi di gusto neoclassico, realizzati con

questo piccolo, antico, appar-

nante una vastità aerea che si allarga senza

abbondante utilizzo di oro zecchino, che ne

tato borgo tra le colline a ri-

confini, fino a comprendere dalla Piazza dei

decorano interamente le pareti, il vano scala,

dosso dell’abitato di Pisa, si

Miracoli ai villaggi arroccati dei dintorni, dal

i soffitti a volta o a cassettoni, con più di una

emozionò per la vista, che spaziava su quella

vicino litorale di Livorno alle lontane balze

concessione al trompe-l’oeil.

che il sovrano definì come “la parte più bel-

di Volterra.

Il piano nobile è opera esclusiva di un solo

la della Toscana” e abbracciava con un solo

Incastonata in un’estensione di oltre 1 etta-

autore, Luigi Ademollo (1764-1849), pitto-

sguardo una porzione di territorio che andava

ro di parco a essenze secolari, la luminosa

re lombardo molto apprezzato nella Firenze

dal mare all’entroterra più remoto.

dimora, d’impianto seicentesco, è anche un

della sua epoca, dove lavorò moltissimo per

Quel panorama è lo stesso che, immutato, si

prezioso scrigno d’arte. Racchiude, infatti,

committenti di gran nome ed eseguì, tra le

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IN QUESTA PAGINA, UN’ANTOLOGIA DI PARTICOLARI DELLA DECORAZIONE DELLA VILLA, IMPREZIOSITA DA PREGEVOLI CICLI DI STUCCHI E PITTURE PARIETALI DI GUSTO NEOCLASSICO. IL PRIMO PIANO È INTERAMENTE AFFRESCATO DA LUIGI ADEMOLLO (1764-1849), PITTORE MOLTO ATTIVO A FIRENZE, DOVE ESEGUÌ, TRA L’ALTRO, DECORI PER PALAZZO PITTI E PALAZZO PUCCI, LA BASILICA DELL’ANNUNZIATA E IL TEATRO DELLA PERGOLA.

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IN QUESTE FOTO, UNA PANORAMICA SUGLI AMBIENTI DELLA VILLA, RICCHI DI ARREDI D’EPOCA, OPERE D’ARTE E PREZIOSI OGGETTI D’ANTIQUARIATO, INSERITI CON GUSTO SICURO NEGLI AMPI SPAZI DAGLI EQUILIBRI CLASSICI.

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altre, le decorazioni pittoriche per la cappella

periodo rinascimentale. La superficie interna,

e i saloni di Palazzo Pitti, per Palazzo Pucci e

ripartita su tre livelli (senza contare un’ampia

Palazzo Capponi, per la Basilica della Santis-

soffitta ricavata nel vano sottotetto), misura

sima Annunziata e il Teatro della Pergola, ri-

più di 1220 metri quadrati complessivi. Gli

tenuto da molti il suo indiscusso capolavoro.

spazi, articolati in maniera scenografica, ma

La villa, in cui gli interventi strutturali che

organizzati nello stesso tempo in maniera

si sono stratificati a partire dal XVIII seco-

estrememente vivibile e razionale, si suddi-

lo non hanno per nulla intaccato la purezza

vidono a formare 3 saloni, 2 sale da pranzo,

originaria del disegno progettuale, si distin-

2 cucine, 10 camere da letto e altrettanti ba-

gue per i volumi puliti, squadrati e lineari che

gni, oltre a una dozzina di locali accessori e

caratterizzano tutta l’architettura toscana del

di servizio, compresi i vani tecnici.

La villa si trova in quella che il granduca Leopoldo II definì la “parte più bella della Toscana”

IN ALTO, A SINISTRA, UNA LEGGIADRA FIGURA FEMMINILE SEMBRA DANZARE SU UNA DELLE PARETI DELLA VILLA; A DESTRA, UNA DELLE SALE PIÙ SCENOGRAFICHE. A FIANCO, L’ACCESSO AL PARCO SECOLARE.

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SOPRA E NELLE FOTO IN BASSO: SCORCI DALL’ESTERNO DELLA VILLA SITUATA IN INCANTEVOLE POSIZIONE PANORAMICA. LA VISTA SUI DINTORNI SI PUÒ GODERE DA UNA DELLE TRE AMPIE TERRAZZE AI PIANI OPPURE DALLA MERAVIGLIOSA ALTANA AD ARCATELLE, APERTA SU OGNI LATO, CHE CORONA LA SOMMITÀ DELL’EDIFICIO, INCASTONATO ALL’INTERNO DI UN VASTO PARCO CON ALBERI SECOLARI. LA VILLA, DI 1220 METRI QUADRI COMPLESSIVI, È D’IMPIANTO SEICENTESCO.

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Al primo piano si aprono tre grandi terrazze panoramiche (di cui due

di camminamento, è ricco di affacci panoramici, zone ombrose e angoli

hanno la dignità di veri e propri giardini pensili), mentre una splendida

romantici e segreti, sorvegliati da antiche statue in pietra.

altana ad arcatelle di 32 metri quadrati, aperta sul paesaggio da ogni

Di pertinenza della proprietà anche due locali adibiti a uso magazzino.

lato, corona la sommità di questa dimora di assoluto prestigio, unica

La dimora, in perfette condizioni di manutenzione e conservazione, si

nel suo genere.

trova in una posizione strategica, non soltanto paesaggistica, ma anche

Arredi d’epoca, opere d’arte e preziosi oggetti d’antiquariato dialogano

geografica, essendo a breve distanza dalle città di Pisa e Lucca, così

a perfezione con gli ampi spazi interni, dai supremi equilibri classici. Il

come dalla riviera della Versilia e dalle stazioni termali di Casciana e

parco della villa, movimentato da un’esuberante abbondanza di cespu-

di Montecatini.

gli fioriti, piccole vasche e siepi di bosso per segnare i percorsi dei viali

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. NELLA FOTO A LATO, UN’INQUADRATURA LATERALE DELLA PRESTIGIOSA RESIDENZA CHE EVIDENZIA I VOLUMI SQUADRATI E LINEARI CARATTERIZZANTI L’ARCHITETTURA TOSCANA D’EPOCA RINASCIMENTALE. L’EDIFICIO SI TROVA NEL CUORE DELLE COLLINE PISANE, IN UN PICCOLO BORGO CONSIDERATO TRA I PIÙ BELLI D’ITALIA, A BREVE DISTANZA DALLE TERME DI CASCIANA E DI MONTECATINI.

NELLE IMMAGINI QUI ACCANTO, DUE SCORCI DELLA VILLA VISTA DAL PARCO, MOVIMENTATO DA FIORITURE, VASCHE E SIEPI DI BOSSO, RICCO DI ZONE OMBROSE E DI ANGOLI ROMANTICI SORVEGLIATI DA ANTICHE STATUE IN PIETRA. DELLA PROPRIETÀ FANNO PARTE ANCHE DUE LOCALI IN USO DI MAGAZZINO.

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UN DONO PREZIOSO ED ETERNO di Martina Tallon

Non c’è niente di più prezioso di un gioiello, di più emozionante che riceverlo in dono, di più speciale che proiettare l’unità di due persone in questo oggetto. Nobili metalli, oro e argento, gemme come il turchese, il quarzo, il rubino, le perle e gli smeraldi, i diamanti. Preziosi monili che rendono nobile e ancor più sublime la donna a cui si donano. Il ricevere in dono un gioiello suscita un’emozione speciale che rimarrà impressa per sempre nei ricordi. Indossarne uno non significa mostrare la propria vanità, bensì ricordare un attimo della propria vita o il ricordo di una persona cara. Il monile è, quindi, portatore e custode di profondi significati e valori che ognuno gli attribuisce in modo intimo e personale. Un gioiello è un dono eterno … è per sempre.

Per la nuova stagione autunnale, BVLGARI, rinomata maison di preziosi, fondata a Roma nel 1884 dall’argentiere greco Sotirios Bulgari, presenta il suo Eden Mediterraneo, una collezione particolare in cui si ramificano le radici di BVLGARI: le civiltà, le tradizioni e i territori. Sono dunque le origini greco-romane la fonte d’ispirazione e vero cuore pulsante dei gioielli BVLGARI. Inconfondibile lo stile senza tempo, che caratterizza le creazioni di questo importante nome del settore del lusso: bellezza e stilizzazione. Con Eden Mediterraneo nasce una meraviglia fatta di particolari, di colori, di contrasti e di abbinamenti cromatici. Una coloratissima linea di collane, sautoir, anelli e orecchini. Le superfici arrotondate e lucide dei sassi mediterranei trovano un’espressione sublime nella loro versione in oro giallo e nella combinazione con ametiste e diamanti pavé. Il topazio combinato all’oro bianco oppure l’ametista con i peridoti, sempre illuminati da diamanti pavé e montati su collane in oro giallo o bianco. Accostamenti inconsueti anche per gli

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orecchini in oro giallo con ametiste e turchesi intervallati da diamanti. Spettacolari anelli dove si affermano protagonisti i volumi importanti dell’ametista e del peridoto dal taglio cabochon. Per BVLGARI un’atmosfera di luce dell’universo mediterraneo che fa risplendere la donna nella sua femminilità più fresca e seducente.

Per Giorgio Visconti invece le parole chiave rimangono sempre classicità e lusso, anche per la nuova collezione Alchimia. L’azienda italiana di alta oreficeria, fondata nel 1946 a Valenza dal famoso designer di gioielli Giorgio Visconti, propone una collezione di gran classe, dai colori intensi e dalla forte identità, proprio in pieno stile Giorgio Visconti. Per Alchimia un’impeccabile esecuzione artigianale, una collezione tradizionale e raffinata, per un gioiello che si fa notare. Magiche tutte le linee di Alchimia, tra cui, Enigma, Philosophy e Eclipse. Enigma si sviluppa su sottili anelli a fascia in oro bianco in tre differenti versioni: con rubini,

smeraldi e zaffiri centrali, sempre racchiusi da luminosi diamanti bianchi. Per Philosophy, invece, sono i diamanti ad essere il motivo decorativo: un delicato effetto “ricamo” per una parure composta da anello, orecchini e girocollo in oro bianco. Preziosi effetti concentrici in cui la luce si irradia dalla preziosa pietra centrale verso l’esterno, per Eclipse, linea di girocolli con diamanti bianchi abbinati a rubini o zaffiri blu. Giorgio Visconti parla ad una donna romantica che sceglie di indossare un pezzo unico di rara bellezza ed eleganza, regalando Alchimia un brivido di luce sulla pelle.

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Terre Verdiane

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La storia italiana tra boschi e calanchi di Teresa Colia

Sala Baganza gode di una straordinaria ricchezza storica, artistica e naturalistica. Da qui passa la storia dei Sanvitale, dei Farnese, di Maria Luigia, di altre importanti famiglie aristocratiche della Storia italiana, dei movimenti contadini, operai e democratici del ‘900.

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IN QUESTE DUE PAGINE: IL GRANDE PORTICATO CHE DELIMITA UN LATO DELLA VILLA MOSTRA CON LE SUE COLONNE ED I SUOI ARCHI LA GRANDEZZA E L’IMPONENZA DELLA COSTRUZIONE. LA FONTANA (A FIANCO) IMPREZIOSISCE IL GIARDINO CON I SUOI GETTI E LA SUA ARCHITETTURA.

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L

ambiente naturale è contraddi-

Emilia Romagna, è stato istituito nel 1982.

li specchi d’acqua. La copertura vegetale è

stinto dalla presenza del Parco

Storicamente questi splendidi boschi han-

costituita in buona parte da boschi misti di

Regionale dei Boschi di Car-

no costituito una riserva di caccia. Nota già

cerro e rovere, da boschi di roverella e da

rega, dei calanchi di Maiatico

dall’epoca dei Farnese, questa tradizione ve-

castagneti. Nel Parco si trovano anche altre

e del torrente Baganza. Il patrimonio stori-

natoria è poi continuata coi Borbone e Maria

formazioni forestali, tra cui spicca la storica

co artistico offre interessanti edifici civili e

Luigia, fino agli ultimi proprietari, i Principi

Faggeta di Maria Amalia, il cui impianto ri-

religiosi quali la Rocca di Sala Baganza, il

Carrega. L’aspetto elegante e signorile del

sale al 1820. La flora del Parco è arricchita

Borgo Medievale di San Vitale, la Pieve di

paesaggio ricorda l’architettura dei grandi

inoltre da numerose specie di fiori spontanei

Talignano, l’Oratorio del Castellaro e i resti

parchi all’inglese.

(anemone, campanellino, varie specie di or-

dell’Acquedotto quattrocentesco della Nave.

La gradevole alternanza di boschi, prati sta-

chidee …) e di funghi, la cui cospicua pre-

Il Parco Boschi di Carrega, con un territo-

bili e seminativi, è arricchita dalla presenza

senza è indice del complessivo buono stato di

rio di 1260 ettari, primo Parco Regionale in

di numerosi ruscelli, che alimentano picco-

salute del bosco. Per gli amanti della storia e

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IN QUESTE DUE PAGINE: ALCUNI PARTICOLARI DEL PORTICO, DELLA VEGETAZIONE E DELLA FLORA CHE SONO PRESENTI NEL GIARDINO, OLTRE AD UNA IMMAGINE D’INSIEME DEL CORPO VILLA CHE NE ESALTA LA MAGNIFICENZA.

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dell’arte il Parco custodisce anche alcuni

La villa si trova a poca distanza da quella

di caccia per assumere quelle di villa neo-

preziosi gioielli architettonici Ottocenteschi.

che era la residenza ufficiale di Maria Luisa

classica che si estende su una superficie di

Questa villa venne fatta costruire nel 1827

d’Austria, ed è circondata da un parco all’in-

4000mq. Nonostante buona parte del corpo

dalla duchessa Maria Luisa d’Austria, Du-

glese ricco di piante esotiche e conifere se-

centrale corrispondesse all’area primitiva,

chessa di Parma, su un preesistente edificio,

colari. Si accede alla villa attraversando un

nel nuovo edificio in stile tardo-impero e su

il Casinetto Fedolfi, per destinarla a residen-

suggestivo viale di cedri monumentali, che

quattro piani, le facciate nord e sud vennero

za estiva dei suoi figli. L’architetto di corte,

un tempo congiungeva le due antiche resi-

differenziate: la prima fu arricchita da un lun-

Paolo Gazzola, incaricato dei lavori, appor-

denze ducali.

go porticato, la seconda scandita da lesene ed

tò diversi ampliamenti rifacendosi a schemi

A seguito della rielaborazione, l’edificio per-

archi semiaggettanti. Sulla sinistra, poi, un

provenienti dal Palladio.

se le sue primitive caratteristiche di casino

porticato asimmetrico ad un piano termina in

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IN QUESTA PAGINA: IL BELLISSIMO LAMPADARIO CHE SOVRASTA IL SALONE, UN PARTICOLARE DEI PREGIATI STUCCHI E DECORI DEI SOFFITTI E L’ORIGINALE PAVIMENTO A MOSAICO

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IN QUESTA PAGINA; UN PARTICOLARE DEI CAPITELLI DELLE COLONNE ED IL LUMINOSO LUCERNAIO CHE SI INCASTONA COME UN DIAMANTE NEL SOFFITTO LAVORATO CON PREGIATE RIFINITURE.

una cappella.

si tenne conto del colore che il fogliame assu-

Una grande piscina e due alloggi per il perso-

meva nelle diverse stagioni della natura, dei

nale di servizio completano questa proprietà,

rami e della luce.

interamente circondata da un parco secola-

Vennero inserite alcune specie esotiche e cre-

re di 18 ettari, creato ad ornamento intorno

ati viali sinuosi, ricchi di sempreverdi: abeti

al 1830 dal giardiniere di corte, Barvitius.

greci e del Caucaso, cipressi di Lawson, tuie,

Questo parco fu concepito per inserirsi ar-

cedri di varia specie si che mescolano ad

moniosamente nella forma del bosco che lo

enormi platani, lecci e tassi.

circonda. Nel disporre la vegetazione infatti

Perfetta come dimora di rappresentanza.

“La villa si trova a poca distanza da quella che era la residenza ufficiale di Maria Luisa d’Austria, ed è circondata da un parco all’inglese ricco di piante esotiche e conifere secolari.”

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NOZZE D’ARGENTO DEL “GREEN” di Linda Bertocci

Gardagolf Country Club, 25 anni di successi sulle rive del Lago di Garda

Le colline della Valtenesi - nella provincia di Brescia - ospitano il Gardagolf Country Club, perla tra i campi da golf italiani. Situato a pochi chilometri dal basso Lago di Garda, si estende su 110 ettari collocati tra le ricercate bellezze del territorio quali la Rocca di Malerba ed il Castello di Soiano. L’idea di realizzare un campo da golf in questa terra è frutto della capacità imprenditoriale e della lungimiranza di Riccardo Pisa e di Giorgio Simonini che, nel 1984, intuirono le potenzialità dell’unione fra un’attività sportiva, immobiliare e turistica. Il lavoro che ha accompagnato ogni fase di progettazione e di sviluppo è stato segnato dal rispetto per l’ambiente e per la natura, convinti dell’esigenza di intervenire il meno possibile sul terreno e di adattare il campo da gioco alle caratteristiche morfologiche, naturali e paesaggistiche.

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Il Gardagolf Country Club è un campo di concezione anglo-italiana;

La maestosa Club House, nata sulle ceneri di un’antica cascina, espri-

i tre percorsi da nove buche, contraddistinti dai colori rosso, bianco e

me un senso di lussuosa sobrietà grazie all’arredamento curato e raffi-

giallo, sono di grande attrattiva sia dal punto di vista tecnico che na-

nato. Il ristorante allestito in un ampio salone si affaccia su un green

turalistico. L’obiettivo è da sempre l’eccellenza nella manutenzione:

contornato da ulivi argentei; le sale da pranzo si prestano ad accogliere

green spettacolari di precisa fattura che offrono la possibilità tecnica

con eleganza sia ospiti individuali che banchetti numerosi, disponendo

di una sfida appassionante, fairways e rought seguiti nei dettagli e una

di ben 250 posti a sedere. Nello stesso stile ritroviamo il bar, la sala

minuziosa cura dell’aspetto del territorio.

camino, la garden room e le sale da bridge.

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Quest’anno il Gardagolf festeggia l’importante traguardo dei 25 anni di attività, con un curriculum di altissimo livello che ha visto disputarsi due edizioni dell’Open d’Italia e quattro edizioni dello European Challenge Tour, oltre a decine di Campionati Italiani di varie categorie, confermandolo una realtà che ha contribuito alla storia del mondo del golf italiano.

I PERCORSI Bianco Il percorso bianco si sviluppa interamente lungo la piana che si allarga da Soiano verso Manerba, e presenta buche dalle interessanti caratteristiche. La numero 7 vanta un accentuato dog-leg a sinistra con un grande lago che divora le palline dei tee shot, di coloro che si avventurano ad attraversarlo con il primo colpo; la buca 9, invece, è in salita con il green proprio sotto la club house incastonato in un anfiteatro naturale, contornato da antichi ulivi; ad insidiare il drive dei meno esperti c’è un laghetto caratterizzato dalla presenza di una centenaria cappelletta.

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Rosso

patrizia famiglia Omodeo, ora complesso residenziale.

Il percorso rosso si snoda con grande leggerezza sulle colline dominate

Giallo

dal Castello di Soiano a ovest e dal Comune di Polpenazze ad est. Ci

Il percorso giallo, ultimo nato (1990) a Gardagolf, è un course molto

propone scorci veramente suggestivi e caratteristiche di gioco interes-

tecnico con green piccoli, difesi da profondi bunker ed ostacoli d’ac-

santi sia per il giocatore esperto che per il neofita. E’ da segnalare il

qua. Il giocatore deve essere accorto nell’impostare la strategia di gio-

grande impatto della buca 2, un par 3 con la partenza da posizione so-

co, soprattutto su buche come la 2 par 4 di 330 mt, con un insidioso

praelevata e green difeso frontalmente da un lago e grandi macchie di

ostacolo d’acqua sulla soglia dei 200 mt, e la buca 4 par 4 di 367 mt, che

fiori che ne delimitano la profondità.

costringe il giocatore a piazzare perfettamente il tee shot su un fairway

Dal tee della buca 8 si apre a perdita d’occhio l’orizzonte sul Lago di

inclinato verso sinistra, con un ostacolo d’acqua laterale sulla landig

Garda con il monte Baldo che gli fa da cornice; questo par 4 in discesa

area. Il secondo colpo è verso un green piccolo e sopraelevato, ben di-

è caratterizzato da un lungo ostacolo d’acqua a destra e da un vallone

feso da un profondo bunker. A contorno di questo insidioso percorso il

centrale, mentre sulla sinistra domina la scena l’ex villa padronale della

parco secolare di Villa Omodeo.

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Gli artefici di questo progetto ci raccontano:

“Gardagolf rappresenta uno dei motivi di maggiore orgoglio della

“Questo campo ci rappresenta completamente: è una fotografia del ter-

mia carriera nel mondo del golf – dichiara Carlo Carozza, Direttore di

ritorio bresciano, a cui sono molto orgoglioso di appartenere. Gardagolf

Gardagolf. Investo quotidianamente tante energie per rendere questo

rappresenta, infatti, tutto l’impegno, la dedizione, il rigore delle tante

splendido campo all’altezza della sua fama. Uno staff eccellente, un

persone che hanno creduto in noi, dai soci a tutti quelli che in 25 anni vi

rapporto speciale con i soci e gli ospiti del Circolo, insieme ad un terri-

hanno lavorato, contribuendo a regalarci uno tra i campi più suggestivi

torio e un clima favorevoli, mi rendono il compito sicuramente più age-

d’Italia” - afferma il Dottor Franco Tavelli, Presidente di Gardagolf.

vole. Festeggiare i primi 25 anni di Gardagolf mi emoziona, mi dona

“Celebrare oggi questo importante traguardo, significa valorizzare un

molta gioia ma al tempo stesso mi stimola a dare sempre di più per

primo momento di grande gioia per ricordarci che dobbiamo continuare

rendere questo Circolo ogni giorno più speciale”.

a crescere, insieme al territorio, con lo spirito nostrum da imprenditori e ‘titolari di responsabilità’, così come abbiamo fatto in questi anni.”

www.gardagolf.it

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Piemonte

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Un castello regale Le anime antiche della regalità piemontese abitano ancora questo maniero risalente ai primi decenni del 1700. Tra queste stanze affrescate nacquero affari e amori ma anche strategie e intuizioni che avrebbero, negli anni a venire, costruito una nuova Italia. Tutto intorno un’ambiente da sogno: la delicata natura subalpina.

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PARTICOLARI DI PERFEZIONE. LO STATO DELLA STRUTTURA È IN CONDIZIONI IMPECCABILI: DALLE PARETI AI SOFFITTI, OGNI IMMAGINE RACCONTA STORIE E LEGGENDE DI UN PAESE CHE COMINCIAVA IN QUEGLI ANNI A DIVENTARE FINALMENTE STATO. ARCHITETTURE E DIPINTI ESPRIMONO ARMONIA E REGALITÀ: UN’ALLEGORIA DEL BUON VIVERE, SECONDO UN ORDINE NATURALE CHE RICHIEDE ELEGANZA E BELLEZZA DI PARI PASSO.

I

l più celebre ospite di questo castello fu il grande drammaturgo italiano Vittorio Alfieri. Ma molte furono le personalità che soggiornarono, amarono, vissero in questo maniero fatto costruire da Guglielmo Ber-

nardino dei Canalis nel XVI secolo. La prima ala del Castello venne addirittura costruita con le pietre dell’antico borgo distrutto nella volontà di dare a questo edificio un significato storico che lo legasse per sempre al territorio circostante. Vittorio Alfieri ci soggiornò ospite della sorella Giulia. Rimirando l’interno del salone Aulico, che con i suoi 13 metri di altezza è tutt’ora uno spettacolo mozzafiato, certamente s’ispirò per le sue opere che tanto hanno colpito la fantasia dei suoi lettori in tutto il mondo. Il castello è caratterizzato da grandi sale decorate con tonalità vivaci e impreziosite da splendidi affreschi dell’epoca. Ma tutti gli ambienti sono arricchiti anche da eleganti candelabri e ampie vetrate. Ma soprattutto, ogni spazio ed elemento è valorizzato da una cura che non è mai mancata ai suoi pochi e fedeli proprietari nel corso dei secoli. Il magnifico salone d’ingresso fu fatto costruire più tardi rispetto alla prima ala ed è opera infatti del Conte Ludovico Canalis, che lo volle ampliare e migliorare nel 1732. Da allora visse centinaia d’anni di prosperità. Era qui, tra la tranquillità dei parchi e dei giardini o nel silenzio degli ampi saloni, che le personalità politiche dell’epoca decidevano le sorti della penisola, gli accordi commerciali con i paesi confinanti, le strategie politiche ed economiche di

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IMMAGINI DEGLI ESTERNI IMMORTALATI NEL PERIODO AUTUNNALE, QUELLO CHE MEGLIO RENDE LO SPIRITO DI QUESTE TERRE. TRA PROFONDI SILENZI E SUONI DELLA NATURA, LE ARCHITETTURE MOSTRANO LA LORO FACCIA PIÙ AUSTERA E SEMPLICE. OGNI INQUADRATURA MOSTRA IL VALORE DI OGNI ELEMENTO: UNA BELLEZZA CHE RESTA TALE, INCURANTE DEL PASSARE DELLE STAGIONI E DEI PIÙ PROFONDI CAMBIAMENTI.

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un Paese che voleva finalmente diventare

giorni nostri e precisamente l’anno 1992.

catezza (non solo per i magnifici saloni qui

Stato. Non è dato sapere quali uomini di va-

Che una struttura nata in epoche ormai lon-

descritti: anche le suite sono spettacolari, per

lore internazionale soggiornarono qui, ma è

tane sia ancora perfettamente in grado di ri-

bellezza ed eleganza), l’esterno si lascia am-

indubbio che camminando tra queste stanze

spondere alle richieste del terzo millennio è il

mirare soprattutto per l’ampia veranda pano-

e corridoi venne abbozzata quell’Europa che

segno che la cura con cui i nostri avi proget-

ramica: grande al punto da poter accogliere

oggi conosciamo.

tavano e realizzavano gli spazi della loro vita

più di cento ospiti, e che permette oggi di

Nel 1865, centocinquant’anni dopo l’opera

era decisamente esemplare, perché conside-

ammirare la rigogliosa natura circostante con

del Conte Ludovico, la struttura venne ac-

ravano l’idea del futuro con molta più lun-

una visuale privilegiata; la stessa dei nobili

quistata da un‘altra nobile famiglia: i Conti

gimiranza di quanto si riesca a fare noi oggi.

proprietari di quasi trecento anni fa.

Provana, che lo abitarono e amarono fino ai

Se l’interno è dunque ricco di storia e ricer-

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LO SPIRITO DI QUESTA DIMORA È OTTIMAMENTE RIASSUNTO IN QUESTA IMMAGINE: L’EDIFICIO SI STAGLIA COL SUO CANDORE TRA IL CIELO TERSO TIPICO DELLA REGIONE E UNA NATURA ORDINATA E SEMPLICE, ANTICA E PREALPINA. L’ELEGANZA È EVIDENTE MA NELLO STESSO TEMPO SCHIVA, VALORIZZATA DA COLORI CHIARI, SOLIDI E ARMONICI: IL BELLO NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI TROPPO IN MOSTRA.

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MAXXI: UN’ESPERIENZA FUORI DAI CONFINI REALI di Erika Becchi

Spazio artistico e culturale, elemento di corredo urbano nella “città

contemporanee che il MAXXI custodisce.

eterna”, ma anche uno spazio fisico dalla fisionomia accattivante che

Ventinovemila metri quadrati di spazi espositivi, che ospitano collezio-

vuole accogliere, coinvolgere e avvicinare persone di tutte le età all’ar-

ni permanenti ma anche tante mostre periodiche di rilievo internaziona-

chitettura e all’arte. Questo e molto altro è il MAXXI, il Museo delle

le, un capolavoro ideato e realizzato dall’archistar anglo-irachena Zaha

Arti del XXI secolo di Roma, aperto al pubblico il 30 maggio 2010

Hadid. Dieci anni di lavori che hanno risentito dei cambiamenti ammi-

dopo tre giorni di inaugurazione. Una presenza che non rimane indiffe-

nistrativi della Capitale, ma che alla fine hanno dato vita a una creatu-

rente nel contesto urbano: la sua possenza da astronave futurista cattura

ra enorme, la cui anima è dominata dall’interconnessione degli spazi

l’attenzione, creando l’aspettativa di uno spettacolo surreale che non

esterni con quelli interni. La fluidità, infatti, è il DNA del MAXXI, che

viene delusa percorrendo l’ingresso e i corridoi interni, dove lo sguardo

si concretizza in un gioco complesso di gallerie sinuose intrecciate su

viene attirato, oltre che dalla composizione architettonica, dalle opere

vari livelli, come un’opera di Escher.

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Due le sezioni in cui è suddiviso il MAXXI, anche a livello gestiona-

sculture, tempere, volumi e periodici da tutto il mondo. Tra i protago-

le: arte e architettura. La collezione permanente dell’area arte presenta

nisti italiani, presenti nella collezione permanente con le loro creazioni,

oltre 300 opere realizzate da artisti di rilievo internazionale, con un oc-

troviamo Carlo Scarpa, Pier Luigi Nervi, Paolo Soleri, Alessandro An-

chio di riguardo alle creazioni che derivano da esperienze italiane e da

selmi, Giancarlo De Carlo, Carlo Aymonino e Superstudio. Infine la se-

pittori e scultori stranieri che hanno basato le loro ricerche creative sul

zione fotografia, l’arte del XX secolo che si sta affinando sempre di più

contesto italiano. Variegata la tipologia di opere che si possono trovare

grazie anche alle nuove tecniche digitali che danno ampio spazio alle

in questa parte del MAXXI: dalla pittura alle installazioni, dai video-

creazioni artistiche. Oltre sessanta fotografi espongono le loro opere in

arte alla scultura, dalla net-art alla fotografia. La sezione architettura,

quest’area, tra i quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Batta-

invece, ospita le collezioni del XX e XXI secolo, oltre a una collezione

glia, John Davies, Mimmo Jodice, Armin Linke, Guido Guidi, Walter

interamente dedicata alla fotografia. Tante le creazioni e i documenti

Niedermayr e Massimo Vitali, per un totale di mille stampe realizzate

che affluiscono in questi spazi e che rappresentano la complessità mate-

da autori contemporanei.

riale e concettuale dell’architettura in tutte le fasi della sua evoluzione.

Il concetto di arte e architettura è in continua evoluzione, raccogliendo

Oltre 50.000 elaborati progettuali, 25.000 fotografie, modelli, lettere,

ed esportando contenuti e stimoli artistici in tutto il mondo. A poco più

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IL PROGETTO DELL’EDIFICIO DEDICATO AL NUOVO POLO NAZIONALE ESPOSITIVO PER L’ARTE E L’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA È STATO SELEZIONATO IN SEGUITO AD UN CONCORSO INTERNAZIONALE BANDITO IN DUE FASI DAL MINISTRO PER I BENI CULTURALI NEL 1998. IL PROGETTO VINCITORE È STATO QUELLO DELL’ARCHITETTO ANGLO-IRACHENA ZAHA HADID, SCELTO TRA 273 CANDIDATI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO. LA PROPOSTA DI ZAHA HADID HA CONVINTO LA GIURIA PER LA SUA CAPACITÀ DI INTEGRARSI NEL TESSUTO URBANO E PER LA SOLUZIONE ARCHITETTONICA INNOVATIVA, CAPACE DI INTERPRETARE LE POTENZIALITÀ DELLA NUOVA ISTITUZIONE E DI DOTARLA DI UNA STRAORDINARIA SEQUENZA DI SPAZI PUBBLICI. È SUPERATA L’IDEA DELL’EDIFICIO-MUSEO: LA COMPLESSITÀ DEI VOLUMI, LE PARETI CURVILINEE, IL VARIARE E L’INTRECCIARSI DELLE QUOTE DETERMINANO UNA TRAMA SPAZIALE E FUNZIONALE MOLTO ARTICOLATA CHE I VISITATORI POSSONO ATTRAVERSARE SEGUENDO PERCORSI SEMPRE DIVERSI E INASPETTATI. AMBIENTI MOLTEPLICI CONVIVONO IN UNA SEQUENZA DI GALLERIE ILLUMINATE DALLA LUCE NATURALE FILTRATA DA UN PARTICOLARE SISTEMA DI COPERTURA.

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di un anno dalla sua apertura, il MAXXI vanta più di 500.000 visitatori,

Group”, in collaborazione con il MACBA di Barcellona, con opere di

con oltre 20 mostre temporanee realizzate in collaborazione con i prin-

artisti internazionali che lavorano con metodi interdisciplinari. Da fine

cipali musei internazionali: dal MOMA di New York al Philadelphia

novembre inoltre, sarà inaugurata un’installazione temporanea realiz-

Museum of Art, dal CIVA di Bruxelles al NAMOC di Pechino, solo per

zata da due designer brasiliani, i fratelli Campana, una nuova copertura

citarne alcuni. Le esposizioni temporanee sono in continuo fermento.

dell’ingresso che, come un gigantesco fascio di piaçava, si muoverà

Tra le prossime, aperte fino al 2012 sono da segnalare “Il confine eva-

nello spazio libero tra le strutture esterne del museo. Un elemento in più

nescente”, una selezione di immagini italiane della pittura digitale di

che rende l’entrata al MAXXI ricca di aspettative fuori dai confini reali

proprietà del MAXXI; “Indian Highway”, una mostra collettiva itine-

che non vengono deluse quando ci si immerge nella sua esplorazione.

rante che presenta la scena artistica indiana contemporanea; “Otolith

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Pisa

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Oltre la Torre Nei secoli, l’acquisizione dello “status” di colonia comportò significativi cambiamenti nelle città e nei territori. Che i romani conoscessero le virtù terapeutiche delle sorgenti è comprovato da come più volte le “acque pisane” fossero citate da Plinio il Vecchio. Le prime testimonianze delle Terme di San Giuliano Terme risalgono al neolitico.

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SOPRA : A MEMORIA DELLA SUA ANTICA ORIGINE, LA VILLA PRESENTA UN GRANDE STEMMA MEDICEO IN MARMO SOPRA AL PORTONE PRINCIPALE CHE CONDUCE ALL’INTERNO, COMPOSTO DA UN GRANDE SALONE CON UN CAMINO IN PIETRA SERENA E NUMEROSE SALE, CON SOFFITTI LIGNEI.

S

tabilita la supremazia di Pisa su

per il borgo.

periodo di splendore senza eguali, accoglien-

Lucca per la definizione dei terri-

Con la morte di Giangastone de’Medici, ul-

do ospiti illustri quali Carlo XIII re di Svezia,

tori, nel 1112 la contessa Matilda

timo discendente maschio della dinastia, il

il futuro re Giorgio IV d’Inghilterra, Vittorio

di Canossa restaura radicalmente

Granducato di Toscana passò ai Lorena che,

Alfieri, la contessa di Albany, Gustavo III re

le Terme. Intorno alla metà del XV secolo,

dopo un attento studio del territorio, intuiro-

di Svezia e più tardi il generale Murat, i po-

la repubblica fiorentina cercò di apportare

no il potenziale turistico-termale del vecchio

eti Shelley e Byron, Carlo Alberto, Giacomo

miglioramenti ai Bagni termali all’interno

bagno del monte pisano, decidendo gli inve-

Puccini e molti altri.

di una più generale politica di promozione

stimenti necessari per la valorizzazione del

Attualmente grazie all’intervento dei privati

dell’economia del territorio pisano.

territorio di San Giuliano.

l’impianto termale sta riprendendo il suo me-

Purtroppo un’epidemia di peste prima (1630)

Dalla fine del XVII secolo, molte ricche fa-

ritato posto nel panorama delle “acque della

e una di tifo poi (1648), contribuirono alla di-

miglie pisane e fiorentine scelsero di costru-

salute” toscane, riportando questa località

minuzione della popolazione e alla disgrazia

ire le loro ville ai piedi dei monti pisani, at-

alla fama che le era arrivata nei secoli pre-

del territorio fino agli inizi del Settecento, se-

tratte sia dalla piacevolezza del clima che dal

cedenti.

colo in cui avvenne un grande cambiamento

paesaggio. Le Terme in effetti conobbero un

Costruita a metà del 1500, questa villa è una

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SOTTO: IL PARTICOLARE DEL VIALE DI INGRESSO ALLA VILLA ED A FIANCO L’IMMAGINE RIPORTA NEL DETTAGLIO IL GRANDE STEMMA MEDICEO SUL PORTONE D’INGRESSO.

Giulio de’ Medici, bisnipote di Lorenzo il Magnifico, nominato Ammiraglio della Flotta Medicea dal Granduca Cosimo I, si fece costruire nella campagna pisana, in vicinanza del mare, una vera e propria villa nella tradizione medicea da un architetto che viene identificato nel Buontalenti o nel Francavilla.

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IN QUESTA PAGINA: L’ESTERNO DELL’IMMOBILE CON IL GIARDINO E LA CROMATICA FLORA CHE LO IMPREZIOSISCE. UN PRIMO PIANO DELLO STUPENDO STEMMA MEDICEO IN MARMO CHE TRONEGGIA SUL PORTONE D’INGRESSO.

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IN QUESTA PAGINA : GLI INTERNI DELLA VILLA CON ALCUNI PARTICOLARI DECORATIVI DEL SOFFITTO E DELLE PARETI.

delle poche, nella provincia di Pisa, abitata

mo sopra al portone principale che conduce

proprietari negli anni Settanta e oggi sotto la

personalmente da un discendente del ramo

all’interno, composto da un grande salone

tutela delle Belle Arti, è un grande edificio

diretto della famiglia de’Medici.

con un camino in pietra serena e numerose

che si estende su 1.500 mq su due livelli ma

Giulio de’ Medici, bisnipote di Lorenzo il

sale, con soffitti lignei.

vanta un ulteriore livello occupato totalmen-

Magnifico, nominato Ammiraglio della Flot-

L’abitazione, immersa in un boschetto di un

te da antiche cantine, tinaie, un magazzino e

ta Medicea dal Granduca Cosimo I, si fece

ettaro con lecci secolari, alberi da frutto e

due suggestive torrette che troneggiano sui

costruire nella campagna pisana, in vicinanza

piante di limoni, è costituita da tre piani con

due lati dell’abitazione.

del mare, una vera e propria villa nella tra-

numerose finestre ornate da lesene, riquadra-

La villa gode inoltre di una invidiabile vista

dizione medicea da un architetto che viene

te da pietra serena, in tipico stile fiorentino,

non solo del profilo della Torre pendente di

identificato nel Buontalenti o nel Francavilla.

ed è aderente agli schemi funzionali tipici

Pisa, ma anche delle Alpi Apuane e dei monti

A memoria di questa antica origine, la villa

dei palazzi cittadini di metà Cinquecento. La

pisani.

presenta un grande stemma mediceo in mar-

proprietà, acquistata e restaurata dagli attuali

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FONTEVERDE: META DI UNA PERFETTA ESPERIENZA SENSORIALE di Erika Becchi

Cultura termale, sinonimo di benessere e relax per il corpo e per la men-

ricche di minerali. La struttura trova i suoi punti di forza nel centro cu-

te. Il Natural Spa Resort Fonteverde, con le sue molteplici formule di

rativo e nella spa, ma anche nell’ottima cucina dei due ristoranti della

offerta, avvalora ulteriormente questo concetto, presentandosi all’inter-

struttura e nelle confortevoli camere dell’albergo, tra le quali è possibi-

no della splendida cornice naturale della Val d’Orcia. L’elegante resort

le scegliere anche suite e junior suite, per rendere la vacanza ancora più

a 5 stelle è situato, infatti, a San Casciano dei Bagni, antico borgo noto

da favola. Soggiornare a Fonteverde significa regalarsi qualche giorno

da sempre per le millenarie sorgenti dalle quali sgorgano acque termali

all’insegna del relax e del benessere psico-fisico.

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Oltre ai trattamenti termali, che possono essere concordati anche con un

due dedicate a trattamenti come il “Thalaquam Massage” e il “Watsu”;

competente staff medico, chi decide di trascorrere il suo tempo libero

una, in parte esterna ed in parte interna, dotata delle più innovative tec-

in questa struttura può scegliere tra tante opportunità di svago, sempre

niche di idromassaggio; una per i clienti esterni, una per i bambini, una

all’insegna del benessere del corpo e della mente. A cominciare dalle

per gli amici a quattro zampe e una esterna, a sfioro, di acqua fredda.

piscine, scegliendo tra le sette vasche di cui dispone il centro termale:

Il benessere si estende poi alla cucina, con menu gustosi e sani pensati

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dallo chef Salvatore Quarto, che fa della qualità, del gusto e della semplicità, le sue parole d’ordine, e il bar a bordo piscina offre spuntini e lunch leggeri per fornire all’organismo l’energia per affrontare il resto della giornata termale. Tante sono anche le proposte terapeutiche, personalizzate sui singoli clienti, le proposte fitness e i momenti per pensare all’estetica, grazie ai centri estetici e i coiffeur. In un ambiente così esclusivo non poteva mancare il momento dell’happy hour che, ogni sera, con la guida di un sommelier, allieta i palati degli ospiti presso l’enoteca della struttura che vanta una ricca selezione dei migliori vini della zona, affiancati a prodotti tipici locali.

Qualche giorno di relax a Fonteverde, insomma, può regalare un’esperienza unica per chiunque sia alla ricerca di una perfetta esperienza sensoriale, che soddisfi i cinque sensi riequilibrando lo spirito e il corpo. www.fonteverdespa.com

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Chianti Senese

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Castellina in Chianti Frutteto tra le vigne Il Chianti è una zona elegante ma a dimensione umana, dove poter trascorrere il proprio tempo all’insegna dell’arte, della gastronomia e della tranquillità immersi nelle incontaminate colline senesi e fiorentine.

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IN QUESTA PAGINA: I PARTICOLARI DELL’ARREDO ESTERNO E DELLA CARATTERISTICA FLORA CHE CONTRADDISTINGUE QUESTO TERRITORIO.

I centri principali del Chianti vicino a Siena sono legati tra loro dalla natura agricola e dall’essere realtà di confine con la provincia di Firenze. Storicamente contesi nelle guerre tra Guelfi e Ghibellini sono diventati splendide realtà turistiche, oggi sinonimo di vini DOC conosciuti nel mondo e di campagna toscana. 210 File unico2.indd 210

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I

l borgo della zona nasce da un antico

quecento, alla fine della guerra fra senesi e

nucleo etrusco del VI-VII secolo a.C.

fiorentini, diventando un centro agricolo ri-

ma è durante il periodo medievale si

levante. Ai giorni nostri infatti è uno dei cen-

forgia l’attuale struttura. Punto strate-

tri trainanti per la produzione di vino. Parti-

gico per la sua posizione tra Siena e Firenze,

colarmente interessante da vedere la Rocca

fece parte della Lega del Chianti, alleanza

con la sala consiliare, così come la sala del

che aveva come stemma un “gallo nero” che

Capitano, il cortile con il pozzo ed il Museo

è successivamente diventato il nome ed il

Archeologico.

simbolo di uno dei più famosi e rinomati vini

La Chiesa del SS. Salvatore, ricostruita nel

rossi del Chianti.

dopoguerra, ospita opere di scuola toscana.

Perse la sua autonomia a metà del millecin-

All’interno del terreno di proprietà, che si

SOPRA E SOTTO: LA CARATTERISTICA DELLE PARETI ESTERNE CON LA PIETRA A VISTA E UNO SCORCIO DELLA VALLATA SOTTOSTANTE IN UNA IMMAGINE BUCOLICA.

“...le pareti esterne sono caratterizzate da pietra a vista dai toni caldi e accoglienti e sotto i loggiati sono state ricavate alcune zone pranzo circondate da piante ornamentali ...”

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La casa colonica di oltre 300mq con loggiati e terrazze panoramiche è situata in questo territorio che rappresenta il cuore del Chianti senese ed è circondata da uno splendido parco con alberi da frutto, piante di limoni, grande piscina con gazebo, spazi pranzo esterni e area barbeque.

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estende per circa 38.000 mq, di cui 8.000 mq

ni come il cotto ed il legno massello impre-

completamente recintati, si trova anche una

ziosiscono pavimenti e soffitti. L’ingresso si

zona coltivata ad uliveto, con 150 piante pro-

apre su un ampio open space da dove è pos-

duttive. Ristrutturata recentemente con mate-

sibile accedere alle due camere da letto, di

riali di pregio nel pieno rispetto della storia

cui una con bagno privato. Al piano terra lo

della casa colonica e della natura circostante,

spazio si struttura infine in una sala da pranzo

presenta le pareti esterne in pietra a vista dai

con cucina abitabile, soggiorno con camino

toni caldi e accoglienti e sotto i loggiati sono

e ripostiglio. Al piano soprastante troviamo

state ricavate alcune zone pranzo circondate

due ulteriori camere matrimoniali con bagno

da piante ornamentali e fiori colorati, arreda-

privato e due terrazze oltre ad un particolare

te con mobilio in foglie di banano e tavoli in

ballatoio predisposto ad angolo lettura.

IN QUESTE DUE PAGINE : LA PISCINA E IL PANORAMA RURALE CHE SI PUÒ VIVERE FREQUENTANDOLA OLTRE AL PAESAGGIO VISTO DA UNA CARATTERISTICA TERRAZZA IN PIETRA A VISTA.

travertino. All’interno, materiali tipici tosca-

Completa la proprietà una romantica terrazza all’interno della quale è stata ricavata una suggestiva camera.

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I PULPITI DELLA SARDEGNA di Marco Marucelli

Villa “Las Tronas” prende il nome dal termine dialettale algherese che significa “i pulpiti”, riferito alla caratteristica forma di alcuni faraglioni, ora in gran parte erosi dal mare.

Tutto l’incanto di un golfo che è stato definito il più bello del Mediter-

mento, grazie anche alle varie ramificazioni familiari, si intuì la doppia

raneo, a due passi dal vivace centro di Alghero, qui, 25 tra camere e

insularità che prendeva spunto anche dalla cultura siciliana negli arredi

suites si aprono su magnifiche vedute del parco o del mare. Accoglienti

che provenivano dalle dimore sicule. Una location straordinaria, sul

e luminose, sono tutte diverse l’una dall’altra, così come unici sono i

mare di Alghero che diviene magia in tavola da condividere con le per-

gusti e le passioni di ognuno di noi. Questa struttura sorta nel 1880 per

sone amate. Una cena a lume di candela nel ristorante, spesso con l’ac-

volere di Alessandro, terzo conte di Sant’Elia, ebbe dai primi anni del

compagnamento di musica classica eseguita dal vivo, oppure, in manie-

Novecento una serie di modifiche strutturali che la adeguarono alle esi-

ra informale ma altrettanto deliziosa, sulla terrazza panoramica attigua

genze della proprietà, divenendo così ben frequentata dalla nobiltà ed

che consente di apprezzare una cucina che elabora le pietanze della

aristocrazia mondiale. Ma fu alla fine degli anni Cinquanta che i nuovi

tradizione mediterranea privilegiando leggerezza, semplicità, genuini-

proprietari la destinarono ad albergo e la donarono ai figli. Da quel mo-

tà. Villa Las Tronas offre anche un angolo di paradiso in riva al mare.

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Basta dimenticarsi del tempo che scorre e ricercare il benessere della mente e del corpo in quell’equilibrio che solo la serenità dell’animo può dare. Un esercizio fisico moderato e regolare, come pure un’attività più intensa ma effettuata con la supervisione di un istruttore competente che possono rigenerare risorse impensabili, prendono forma e corpo all’interno dell’attrezzata SPA. In questo giardino dell’Eden, incastonato nel mare cristallino della Sardegna, si trovano tutti gli elementi per vivere appieno una esperienza memorabile, dove gusto e charme si fondono in ogni piccolo dettaglio rendendo speciale il soggiorno in questi “pulpiti” della Sardegna. Un motivo in più per raggiungere questo paradiso è la visita al territorio circostante. Il vivace centro storico di Alghero, con i bastioni, le torri, i palazzi aragonesi e le chiese gotico-catalane, come la Cattedrale e la chiesa di San Francesco è una delle mete indimenticabili ed irrinunciabili. Scoprire i dintorni, ricchi di archeologia e natura, sarà certamente un motivo ulteriore per approfondire la conoscenza di questa area. Vale la pena visitare la necropoli di Anghelu Ruju, il complesso nuragico di Palmavera o l’altare preistorico di Monte d’Accoddi, unico nel Mediterraneo. Alghero, inoltre, si trova al centro di uno splendido golfo, a sud di Capo Caccia, promontorio spettacolare che fa parte dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana. La costa, chiamata Riviera del Corallo, è famosa per le belle calette e spiagge. Altri luoghi di rilevanza ambientale sono il Parco Regionale di Porto Conte e le Grotte di Nettuno, raggiungibili via mare o via terra tramite l’Escala del Cabirol. Non meno belle sono le campagne, ricoperte da distese di uliveti e vigneti. www.hotelvillalastronas.it

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Colli fiorentini

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Le stanze del Rinascimento

di Marco Marucelli

Firenze è universalmente riconosciuta come città dell’Arte, con un inestimabile patrimonio di opere che trasformano il tessuto cittadino in un pulsante museo a cielo aperto. Il cuore di Firenze è piazza della Signoria dove torreggiano Palazzo Vecchio e la Galleria degli Uffizi.

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“La facciata rivolta verso la strada appare, quindi, decorata da una loggetta con una grande arcata a serliana sostenuta da colonne sopra la quale si trova una terrazza. “

A

due passi troviamo il Duomo, con la maestosa cupola del Brunelleschi corredata dal Campanile di Giotto e dal Battistero di San Giovanni, con le sue celebri porte bronzee. Il fiume Arno, che divide la città, occupa un posto nella

storia fiorentina alla pari con la gente che ci vive. Storicamente, la popolazione locale ha una relazione di odio-amore con l’Arno, foriero sia dei vantaggi del commercio che di disastri e alluvioni. Tra i ponti che lo attraversano il Ponte Vecchio è unico al mondo, con le caratteristiche botteghe di gioiellieri nelle casette costruite su di esso. Attraversato dal nobile Corridoio Vasariano, è l’unico ponte della città ad essere passato indenne attraverso la seconda guerra mondiale. Oltre agli Uffizi, Firenze conta tanti altri musei che molte altre grandi città desidererebbero avere mentre i Fiorentini si vantano di possedere il più fulgido esempio artistico di bellezza sia femminile che maschile: la Venere del Botticelli e il David di Michelangelo. Patrimonio dell’UNESCO, il centro storico di Firenze può essere ammirato nella sua magnificenza da Forte Belvedere, da Piazzale Michelangelo e dalla collina di Fiesole, che offre uno dei panorami più suggestivi della vallata dell’Arno. La riva sinistra dell’Arno, l’Oltrarno, è una zona dove ancora oggi si respira, tra le sue secolari botteghe artigiane, l’atmosfera della Firenze di un tempo, come descritta da Vasco Pratolini e Marcello Vannucci. Ma numerosi sono gli spunti letterari in tutta la città: dai quartieri delle case torri che ispirarono versi a Dante Alighieri, alla serenità delle ville medicee, dove spesso si riuniva l’accademia neoplatonica di Lorenzo il Magnifico, fino ai teatri alla Pergola e del Giardino di Boboli.

SOPRA: LA SPLENDIDA TORRE DELLA VILLA VISIBILE DALLA CITTA’ DI FIRENZE NEL PROFILO DELLA COLLINA. NELLA PAGINA A FIANCO: IL PARTICOLARE DELLE MURA ESTERNE DELLA VILLA CON IN PRIMO PIANO IL TIPICO ORCIO DI TERRACOTTA. L’INGRESSO E LA VISTA PANORAMICA.

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Sulla sommità di un poggio che domina le

ficò profondamente lo stile: vennero impie-

artistica testimoniata dall’affresco di “nudi

colline a sud di Firenze, è ubicato questo ap-

gati reperti architettonici provenienti da altri

danzanti” che occupa una parte delle pareti di

partamento situato all’interno di un’antica e

edifici per realizzare i due avancorpi della

una sala al piano terra realizzato dal famoso

prestigiosa villa risalente al XV secolo. Nel

facciata tra i quali venne inserito un portico

pittore rinascimentale Antonio del Pollaiolo.

corso del tempo la dimora è stata la residen-

rinascimentale proveniente da una chiesa. La

Immerso nella tranquillità delle colline tosca-

za di importanti e nobili famiglie fiorentine

facciata rivolta verso la strada appare, quin-

ne, l’appartamento si trova al secondo piano

e fu luogo di studio per Galileo Galilei. In

di, decorata da una loggetta con una grande

della villa che, grazie alla sua particolare po-

questi lunghi anni l’edificio ha subito delle

arcata a serliana sostenuta da colonne sopra

sizione, permette di ammirare un magnifico

modifiche strutturali, in particolare nei primi

la quale si trova una terrazza. Ad imprezio-

panorama sulla città di Firenze da tutte le sue

anni del Novecento, quando la costruzione fu

sire la struttura non è solo la sua storia e il

finestre. I locali hanno una superficie totale

oggetto di un radicale restauro che ne modi-

suo prestigio, ma anche la sua importanza

di circa 200 mq suddivisi in ingresso, cucina

SOPRA: LA FACCIATA RIVOLTA VERSO LA STRADA APPARE, QUINDI, DECORATA DA UNA LOGGETTA CON UNA GRANDE ARCATA A SERLIANA SOSTENUTA DA COLONNE SOPRA LA QUALE SI TROVA UNA TERRAZZA. NELLA PAGINA A FIANCO: LA VILLA VISTA DA UN’ALTRA PROSPETTIVA E ALCUNI SCORCI DEL PANORAMA DI FIRENZE.

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“ Nel corso del tempo la dimora è stata la residenza di importanti e nobili famiglie fiorentine e fu luogo di studio per Galileo Galilei.”

SOPRA E NELLA PAGINA A FIANCO: GLI INTERNI CON I PREZIOSI ARREDAMENTI CHE RENDONO LA RESIDENZA ACCOGLIENTE ED ESCLUSIVA .

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collegata alla sala da pranzo, due camere da

cotto fatto a mano, i soffitti ricostruiti con

alberi secolari, prati e siepi. È parte esclusi-

letto con bagno, un salone con camino, un ul-

travi e tavelle antiche, il salone è stato arric-

va della proprietà dell’appartamento include

teriore camera ed un altro bagno, oltre ad un

chito con un camino. Tutti i dettagli rendono

un piccolo giardino privato ideale per le cene

vano uso lavanderia ed un ripostiglio.

la residenza accogliente ed esclusiva. L’im-

estive all’aperto.

L’abitazione è stata recentemente restaurata

mobile insiste su un parco condominiale di

con finiture di pregio, i pavimenti sono in

circa 25.000 mq coperto da bosco, oliveti ed

Immerso nella tranquillità delle colline toscane, l’appartamento si trova al secondo piano della villa che, grazie alla sua particolare posizione, permette di ammirare un magnifico panorama sulla città di Firenze da tutte le finestre dell’appartamento.

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UN CENTRO IPPICO DI PRESTIGIO NEL GOLFO DI POZZUOLI di Linda Bertocci

Collocata fra i centri abitati di Arco Felice e Lucrino, si delinea inconfondibile la sagoma ondulata della collina di Monte Nuovo, l’ultimo vulcano dei Campi Flegrei. Inaugurata come Oasi Naturalistica nel marzo 1996, si configura, non senza sforzo, per riconoscere l’eccezionale importanza naturalistica e paesaggistica della zona, per preservare le sue riserve geologiche, botaniche e zoologiche, dovendo contemporaneamente fornire opportunità educative, scientifiche e turistiche, senza trascurare l’utilità che essa può rappresentare per tutta la collettività che vive nei dintorni. L’ubicazione all’interno di un centro densamente abitato, la sua forma intatta e la ricchezza della vegetazione tipica della macchia mediterranea, nonché l’abbondanza delle fonti storiche che testimoniano la nascita del vulcano, ne fanno una zona con caratteristiche di “foresta urbana”. In questo contesto opera il Centro Ippico Montenuovo: nato come centro equestre dedicato alle passeggiate, che raggiungevano, attraverso tortuosi sentieri e percorsi boschivi, l’interno del cratere, è diventato Scuola Federale di Equitazione nel maggio del 1996 ed è oggi un’apprezzata scuola di equitazione sia per ragazzi che per adulti.

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La struttura è dotata di quattro scuderie in muratura con selleria, dieci

colonica del 1800 immersa nel verde alle pendici del Monte Nuovo.

paddock ombreggiati da alberi di eucalipto, dieci poste per il lavaggio

L’edificio, recentemente restaurato, ha mantenuto intatte le sue antiche

cavalli con acqua termale corrente tutto l’anno e tre campi di adde-

caratteristiche, rivisitate in chiave elegante e sofisticata. Gli associati

stramento e gara illuminati e con filodiffusione. La scuola dispone di

si incontrano qui per condividere serate danzanti, cene, feste ed eventi

tecnici specializzati nell’insegnamento dell’equitazione sin dalle prime

culturali, a dimostrazione dell’attenzione che il Centro Ippico investe

lezioni e di istruttori federali fino al III livello per la preparazione a con-

non solo nella cura dei suoi cavalli, ma anche in momenti collettivi di

corsi regionali, nazionali ed internazionali di Salto Ostacoli, Dressage

socialità.

e Horseball. Il Centro Ippico dispone anche di una Club House, una splendida casa

www.centroippicomontenuovo.com

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Liguria

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Una Loggetta sul mare Dominare dall’alto la città della lanterna, osservandola da una dimora che presenta la stessa visuale spettacolare di una prua di nave transoceanica. Ma qui non siamo immersi nell’acqua, bensì circondati da verde, pace e bellezza: una casa nella miglior tradizione genovese, in cui maestosità fa rima con eleganza. Un’abitazione invidiabile in una posizione invidiabile, che a vederla dal mare pare ancor più nobile e importante. Ma che anche da terra, dal parco fino alle stanze, dimostra tutta la sua magnificenza. Tre piani da vivere secondo i propri desideri e le proprie necessità, con la certezza di trovare spazio a volontà, pace, ambiente tranquillo e un’assoluta comodità per ogni spostamento, in città e altrove. All’ultimo piano una spettacolare terrazza, per sfruttare la quale, probabilmente, non bastano nemmeno tutti i desideri possibili. Cominciamo con una grande festa o ceniamo a lume di candela aspettando che il tramonto incendi il mare davanti a noi?

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S

iamo al mare, in collina o in città? La domanda non è banale né retorica quando parliamo di un’abitazione a Genova. Se poi parliamo di un’abitazione così unica, più unica che rara, la domanda ha il suo senso preciso. Perché uno dei vantaggi

di vivere questa città è proprio il suo sapore, quasi universale. Tutti i plus di una casa davanti al mare (e che mare!), assieme a tutti i vantaggi di una casa ai piedi dei monti, con in più tutte le comodità che derivano dall’abitare in una piccola metropoli, ottimamente servita da strade, ferrovie, porto e aeroporto. Forse non varrebbe nemmeno la pena di raccontarli, questi vantaggi, se solo guardiamo la dimora in questione notiamo un’architettura perfetta, figlia del periodo d’oro della città, mantenuta in modo impeccabile e valorizzata da un ambiente circostante che sembra costruito sui desideri del suo proprietario. Il valore di un immobile si misura da molte cose, certo. Ma un valore che tutti consideriamo vincente è il rispetto per l’architettura originale e la manutenzione che significa l’assenza di interventi sbagliati e la costanza di una cura attenta e preziosa. Questo balza subito agli occhi in un ottima conservazione, sia negli esterni che per gli interni, con un particolare rilievo alla cura dei cosiddetti particolari, che in una dimora di questo genere sono molti e importantissimi.

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Se questa villa è a un passo dal mare, va detto che è anche molto protetta dall’indiscrezione data dall’interno di un contesto esclusivo di ville private e parchi. Spicca nel cielo di Genova ma non si lascia avvicinare da chiunque. Un tocco di privacy in più si farà apprezzare dai suoi ospiti che potranno inoltre godere dello spettacolare panorama offerto dalla magnifica torretta superiore da cui si vede il mare in tutta la sua imponenza. Ma basta volgere lo sguardo a destra o a sinistra per apprezzare lo spettacolo del lungomare cittadino e le verdeggianti colline genovesi. Il giardino è un’altra grande sorpresa: ben curato, grazie all’opera di giardinieri che lo seguono

PARTICOLARI DI BELLEZZA E ARMONIOSA ELEGANZA: COL TOCCO IN PIÙ DEL ROSSO FUOCO REGALATO DAI FIORI DELLA RIVIERA, SI FANNO NOTARE IN GIARDINO LE BELLE SEDIE IN FERRO BATTUTO. C’È QUASI DA PERDERSI NELLE PIEGHE DEL METALLO ABILMENTE LAVORATO. È SOLO UN BEL PARTICOLARE IN PIÙ DI UNA CASA CHE VI LASCERÀ SCOPRIRE SEMPRE NUOVE BELLEZZE GIORNO DOPO GIORNO. L’ARIA DI DISCREZIONE, PACE E TRANQUILLITÀ SI RESPIRA ANCHE ATTRAVERSO QUESTE SEMPLICI IMMAGINI.

ogni giorno, è protetto da un bel cancello in ferro battuto e presenta piante e siepi che paiono disegnati attorno all’architettura della casa. Sarà il caso di venire ad ammirarla anche dal basso, cioè dal mare, questa magnifica dimora che pare difesa, o meglio valorizzata, da una corona di grandi archi appena sotto la sua base. Quale migliore cornice per spiccare verso il cielo anche a chilometri di distanza? Soffermiamoci un attimo sui colori dove dalle colonne ai pavimenti, gli architetti hanno giocato con le più belle combinazioni: qua un giallo, delicato, poi un rosa appena accennato, là una scacchiera bianca e nera, quasi come se cielo e mare volessero sfidarsi attorno a un tavolo da gioco.

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LA PIETRA ISTORIATA RACCONTA, AGLI OCCHI DEGLI OSPITI PIÙ ATTENTI E CURIOSI, STORIE E LEGGENDE DI MONDI DEL PASSATO E DELLA FANTASIA. PROTAGONISTE DI QUESTE SCULTURE SONO FIGURE FEMMINILI, I CUI PARTICOLARI SI POSSONO SCOPRIRE ANCHE SOLO CON UNA CAREZZA DELLE DITA.

Ma cambiamo ancora visuale e andiamo ad

sensuali come pensieri, raccontate attraverso

piccoli particolari di perfezione che dai di-

ammirare questo palazzo con le spalle al

gesti morbidi e delicati. Saliamo infine a ve-

segni sulle pareti esterne della casa al taglio

mare è il verde a diventare il regista. Se va-

derlo dall’alto, il mare di Genova. E restiamo

impeccabile delle pietre. Tutto contribuisce a

ghiamo tra le curve dello strepitoso giardino,

pure a bocca aperta rimirandolo dai fantastici

creare un ambiente ideale per incontri felici e

esaltato da un bel gazebo, statue ammiccan-

balconcini della torretta, triangolari, con la

informali. Ma anche per eventuali incontri di

ti, piante preziose, camminamenti discreti.

punta che sembra la prua di una nave. Quan-

lavoro, in cui la mente degli ospiti, ingentili-

L’acqua, protagonista assoluta in queste ter-

do la testa un po’ ci gira, davanti a tanto pa-

ta da tanta meraviglia, non può che ritrovarsi

re, gioca con noi anche nel cuore del giardi-

norama di acqua e luce, torniamo in giardino.

ben disposta e positiva.

no attraverso fontane e spruzzi che ci portano

Qui, tra piante secolari i cui rami si intrec-

a scoprire, incise nella pietra, dee leggere e

ciano abbracciando lo spazio, notiamo tanti

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I PAVIMENTI CAMBIANO COLORE CON DISCREZIONE DOVE LA BELLEZZA NON HA BISOGNO DI GRIDARE PER FARSI VEDERE. I PASSI SI SPOSTANO DA SUPERFICI IN BIANCO E NERO A PAVIMENTI DI DELICATO ROSA, ACCOMPAGNANDOVI IN UN VIAGGIO VIRTUALE DI ARMONIA STANZA DOPO STANZA.

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INVESTIRE IN AUTO D’EPOCA: CONSIGLI PER GLI APPASSIONATI di Linda Bertocci

Un mito, un traguardo da ostentare, un hobby ma anche una fonte di

ha fabbricato un’unica versione di vettura. Il caso più tipico è quello

investimento. Sia in Italia che all’estero, si moltiplicano i collezionisti

della Ferrari, auto che ha estimatori in tutto il mondo e che, quindi,

di auto storiche che interpretano la passione sia come un costoso hobby

è molto più facile da rivendere. Anche in questo caso, però, meglio

che come un impiego redditizio dei propri risparmi. Le auto d’epoca

puntare su modelli che hanno ampi spazi di rivalutazione. Altra carat-

hanno un mercato fortemente movimentato soprattutto nei paesi che

teristica da non sottovalutare è la precedente manutenzione: una serie

hanno una tradizione nel settore della motorizzazione, specialmente in

di tagliandi eseguiti regolarmente (in media ogni 7 mila chilometri),

quella di alta gamma. Dall’Isotta Fraschini alla Maserati, dalla Lancia

sono la garanzia di minor possibilità di guasti. Se, infatti, è abbastanza

alla Lamborghini, l’Italia può vantare marchi storici che costituisco-

agevole trovare un acquirente, meno facile è riuscire a ottenere i pezzi

no una mercato parallelo, una specie di antiquariato dell’automobile.

di ricambio che, oltretutto, sono costosissimi.

I prezzi delle auto d’epoca, quelle di qualità, sono infatti in costante

Per evitare spiacevoli sorprese e acquisti poco ragionati bisogna ricor-

aumento, anche se il valore di una vettura varia molto in base all’anno

dare che si considerano auto storiche i veicoli muniti di certificazione

di produzione, al modello, allo stato delle finiture, alla possibilità di

di storicità rilasciata dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano). Inol-

trovare pezzi di ricambio.

tre, come ogni tipologia di investimento, anche questa comporta delle

Per andare sul sicuro e mantenere la possibilità di rivendere facilmente

spese, in particolare: manutenzione e cura dell’automobile, costo di un

la vettura, molti collezionisti puntano su marche che hanno sfornato

garage per custodirle, la tassa di possesso e il passaggio di proprietà,

modelli in numero sufficiente da costituire un mercato. Più facile, per

l’assicurazione.

esempio, trovare o vendere un’Alfa Romeo che una Diatto, azienda che

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ASI: Automotoclub Storico Italiano Costituito nel 1966 e riconosciuto Ente morale di diritto privato per decre-

Altro scopo dell’associazione è quello di organizzare e patrocinare

to del Presidente della Repubblica nel 1980, è una Federazione composta

eventi cultuali che hanno per protagonisti i mezzi d’epoca: manife-

da 250 club federati e 29 club aderenti, che riunisce oltre 140.000 ap-

stazioni rievocative, concorsi di eleganza, raduni turistici, mostre e

passionati di veicoli storici e rappresenta istituzionalmente il motorismo

convegni che hanno l’importante funzione di rivitalizzarli e sensibi-

italiano presso tutti gli organismi nazionali ed internazionali competenti.

lizzare l’opinione pubblica sulla bellezza e sul prestigio del patrimo-

L’Ente promuove la conservazione ed il recupero di qualsiasi veicolo a

nio storico motoristico nazionale.

motore che abbia compiuto vent’anni (autoveicoli, motoveicoli, ciclomotori, veicoli militari, macchine agricole e industriali, veicoli commerciali, natanti e aeroplani), valorizzandone l’aspetto culturale, che deriva dal fatto che questi mezzi sono stati protagonisti attivi e insostituibili della storia del Ventesimo secolo, esprimendone l’evoluzione tecnica, di costume e sociale. I veicoli iscritti all’ASI usufruiscono di benefici fiscali e facilitazioni per la circolazione che il legislatore ha loro riconosciuto per la valenza storica che rappresentano. Molte compagnie assicurative riservano inoltre polizze agevolate ai mezzi che posseggono certificati rilasciati dall’Ente. La qualità dei veicoli certificati è molto alta, perché il Regolamento Tecnico viene applicato in modo assai rigoroso: l’autenticità e l’originalità diventano elementi essenziali per ottenere il Certificato di identità che l’ASI rilascia dopo l’esame della propria Commissione Tecnica.

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Ville Reali

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Una villa da regina Elisa Bonaparte ne fece il buen retiro di artisti, musicisti, diplomatici. Tutti incantati dalle nobili armonie del palazzo neoclassico, del parco all’inglese, dei giardini barocchi. Ăˆ la Villa Reale, apoteosi di bellezza e autentica pagina di storia.

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C

i sono la Villa Reale e quella del Vescovo, la Palazzina dell’Orologio e la Cappella, la Limonaia

e l’immensa Stalla azzurra. Intorno, il Teatro d’Acqua e quello di Verdura, il Giardino Spagnolo e quello dei Limoni, la Grotta di Pan e il laghetto artificiale. Senza contare le fontane, i giochi d’acqua, le vasche e le statue dell’originario giardino barocco. In tutto, 11mila metri quadri di superfici coperte e 16 ettari di parco, comprensivi di uliveti, vigneti, pascoli, boschi. Ecco, in sintesi numerica insufficiente a renderne tutta la poesia e l’armoniosa bellezza, il grandioso complesso della Villa Reale, forse la più bella e più famosa di quelle della Lucchesia. Una vera e propria pagina di storia, legata indissolubilmente alla sua proprietaria più celebre, Elisa Bonaparte Baciocchi, la più ambiziosa e intraprendente tra le sorelle di Napoleone, che per 700mila franchi d’argento acquista la residenza nel 1806 e, a ruota, anche l’attigua Villa del Vescovo con relativo terreno. Con lei la dimora, già dei nobili Orsetti e prima ancora del duca di Tuscia, si rinnova completamente secondo il gusto dell’epoca.

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Gli splendidi giardini barocchi vengono in

sala da ballo al piano terreno.

del celebre architetto Jacques Greber), inter-

parte modificati per diventare un parco in

La villa è stata luogo deputato del jet set e

viene su questo gioiello d’arte e di memoria.

stile inglese con siepi topiarie, boschetti po-

dell’intellighenzia europea. Tra gli habituè,

polati da daini e nuove essenze, fatte arriva-

Niccolò Paganini, il principe di Metternich,

re dal parco reale di Napoli. La residenza in

e prima di loro il grande drammaturgo Jean

stile tardorinascimentale è trasformata, per

Racine, allestisce la prima in esterno della

opera degli architetti Giovanni Lazzarini e

Fedra nel teatro di Verdura intagliato nella

Pierre-Theodore Bienaimè, in un imponente,

vegetazione.

sobrio palazzo in stile neoclassico a tre piani.

Dopo la cacciata dei Bonaparte, la villa passa

L’ingresso principale è inquadrato da tre ar-

ai Savoia e poi ai Borbone, che ospitano il

cate sormontate da una balaustra con colon-

pittore americano John Singer Sargent il qua-

nine. Alla decorazione degli interni lavorano

le la immortala in numerosi acquarelli. Dal

schiere di artisti, tra cui il pittore di corte Ste-

1928 Marlia cambia proprietario che, con

fano Tofanelli, autore del grande affresco La

un’infaticabile opera di manutenzione e re-

Danza delle Ore che decora il soffitto della

stauro (il recupero del giardino porta la firma

Qui, ospiti di Elisa Bonaparte, erano di casa i più illuminati esponenti dell’Intellighenzia europea, musicisti come Paganini e politici di rango come il principe Metternich, anima del congresso di Vienna.

SOTTO E NELLE PAGINE PRECEDENTI: UNA SERIE DI SCORCI CHE RENDONO TUTTA LA STORICA SUGGESTIONE, ARCHITETTONICA E PAESAGGISTICA, DELLA VILLA REALE, TRA LE COLLINE LUCCHESI. QUI ACCANTO, DUE SALONI DELL’ARISTOCRATICA DIMORA, IMPREZIOSITA DA ARREDI E DECORI (COME L’AFFRESCO DANZA DELLE ORE DI STEFANO TOFANELLI NELLA SALA DA BALLO) IN PURISSIMO STILE NEOCLASSICO.

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NELLE FOTO IN QUESTA PAGINA: DETTAGLI DEL NINFEO DETTO ANCHE GROTTA DI “PAN”, UNO DEGLI ELEMENTI DEL GIARDINO TARDORINASCIMENTALE VOLUTO DAGLI ORSETTI. IL NINFEO È COSTITUITO DA DUE PARTI, UNA A PIANTA QUADRATA APERTA SUL GIARDINO (SOPRA), L’ALTRA CHIUSA, A PIANTA CIRCOLARE, IN CUI I CIOTTOLI RICREANO UNA GROTTA NATURALE (SOTTO).

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IN QUESTA PAGINA: LA CINQUECENTESCA VILLA DEL VESCOVO, ALL’INTERNO DEL PARCO REALE, COSTRUITA SU UN EDIFICIO PREESISTENTE DI PROPRIETÀ DEL VESCOVADO DI LUCCA. UNICA TRA LE VILLE LUCCHESI, HA UN CORTILE INTERNO DI GRANDE SUGGESTIONE. NELLA DOPPIA PAGINA SUCCESSIVA: LA SPLENDIDA PESCHIERA NEL GIARDINO DEI LIMONI.

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YACHT CLUB STORICO SUL LUNGOMARE PARTENOPEO di Linda Bertocci Foto: J.R. Taylor

Il Reale Yacht Club Canottieri Savoia è stato fondato nel 1893; per i primi due anni si chiamò Canottieri Sebezia ma nel 1895 il Re D’Italia, Umberto I, acconsentì al cambio della ragione sociale e si sostituì Sebezia con Savoia. Nel 1900 Vittorio Emanuele III, divenuto Re d’Italia, assunse la presidenza onoraria del Circolo che tenne per ben 46 anni e fece aggiungere al nome l’appellativo di Reale. Attualmente si contano poco meno di 900 soci ed il dottor Giuseppe Dalla Vecchia è il presidente dal 1991, anno in cui il Circolo è ritornato agli antichi fasti. Nei centoquindici anni della sua storia sportiva il Savoia ha conquistato vittorie prestigiose nel canottaggio e nella vela ai Campionati d’Europa e del Mondo ottenendo una medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1960. Ha scuole di vela e canottaggio molto attive ed ogni anno moltissimi giovani vengono inseriti nelle due discipline sportive ai massimi livelli. Il CONI nel gennaio del 2003 ha conferito al Savoia la massima onorificenza sportiva: il Collare d’Oro al Merito Sportivo. In questi ultimi anni è diventato il Circolo di rappresentanza della Regione Campania e del Comune di Napoli: capi di Stato, primi ministri, ambasciatori, premi Nobel, grandi nomi della cultura mondiale in visita ufficiale alla città sono sempre ospiti del Savoia. Sono tre le principali manifestazioni che ogni anno contribuiscono a rendere il Circolo un punto di riferimento per gli sport del canottaggio e della vela. Il Trofeo Nazionale Dinghy 12’ Classico Swiss & Global Cup con la tappa napoletana intitolata allo storico di architettura e appassionato di vela Giancarlo Alisio e a suo padre Maurizio, fondatore di una delle più notevoli collezioni italiane private dedicate al vedutismo.

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Le Vele d’Epoca a Napoli - Trofeo Banca Aletti, in programma nel porticciolo di Santa Lucia, è un raduno esclusivo e affascinante che il Reale Yacht Club realizza in collaborazione con la Marina Militare Italiana, per riportare nel Golfo partenopeo le antiche Signore del Mare. Il trofeo Marcello Campobasso, uno dei padri della vela napoletana, riunisce 200 giovani velisti tra i 10 e i 15 anni, provenienti da più di 20 nazioni ed appartenenti ai più prestigiosi circoli velici internazionali. Durante questi appuntamenti il Circolo accoglie i concorrenti nella sua storica e prestigiosa sede e si prende cura di essi come da sempre è in grado di fare. www.ryccsavoia.it

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Agriturismi

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Investire in una struttura agrituristica è un’ottima soluzione anticrisi in un periodo difficile perché sempre più persone, da tutto il mondo, oggi scelgono una vacanza negli agriturismi italiani, godendo della natura e della cura che si pone nel cibo e nella sua preparazione. Il merito di questa scelta va anche al concetto di vacanza “alternativa”, per cui soggiornare in agriturismo è percepito più interessante delle vacanze tradizionali e apprezzato per una qualità allo stesso livello se non superiore alle strutture alberghiere. Ecco una carrellata di proposte che mostrano tutto il loro fascino in alternativa ad un mondo che corre sempre più veloce. Queste strutture appaiono come una sorta di ritorno al proprio passato e a una nuova fiducia nel futuro. 249 File unico2.indd 249

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AGRITURISMO ANTICRISI

I

l valore di una struttura agrituristica si basa su tre punti fondamentali: la capacità di accogliere al meglio i suoi ospiti; l’ambiente che la circonda e valorizza; le peculiarità del suo essere, ovvero ciò che la rende unica e inconfondibile.

Tre punti che le nostre proposte rispettano appieno. Immerse nei verdeggianti paesaggi delle più belle regioni italiane, hanno fatto dell’accoglienza il loro credo e della qualità il loro modo di essere. Quasi tutte contano non soltanto su una superficie abitabile di tutto rispetto, ma anche su terreni dove lo sguardo si perde, si rilassa e s’innamora. Queste strutture sono articolate in modo ricco e creativo. Il loro cuore è la parte destinata all’attività di ristorazione, di bed and breakfast o comunque all’accoglienza e al servizio di ospiti e clienti. Logico dunque che sia la zona conviviale il loro punto di forza. Ma logico anche che la ristorazione debba essere sostenuta da una struttura quasi autosufficiente per produrre e presentare al meglio le proprie meraviglie fra le quali spicca una cantina per la produzione e la

ristrutturati, anche con la collaborazione di architetti e stilisti di fama. Si

degustazione di vini, che costituisce una visita quasi obbligata per

fanno ammirare non solo per essere diventati sempre più confortevoli, ma

tutti gli ospiti. Non mancano ampie zone più o meno attrezzate dove

anche e soprattutto per la capacità di integrarsi al meglio con l’ambiente

godere della vita all’aperto, e sono presenti spazi per il benessere

circostante.

e la cura della persona come zone beauty, sauna e percorsi salute.

Per questo in tutte le strutture è evidente la cura e l’utilizzo di materiali e solu-

Tutti i complessi sono in condizioni eccellenti poichè recentemente

zioni ecologiche immediatamente riconoscibili e apprezzabili anche a prima

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vista.

Queste aziende di norma dispongono di una

Molta cura viene riservata all’architettura

Tra gli ettari di questi terreni si producono

ricercata zona accoglienza e ovviamente di

originaria di tutte queste proprietà perchè si

ottimi vini certificati e conservati in cantine

ampie sale da pranzo. Ai piani superiori spic-

pone sempre la massima attenzione al recupe-

perfettamente attrezzate. Ma non solo: oltre

cano le camere da letto con bagno e spesso

ro dei materiali e degli elementi architettonici

all’ottimo bicchiere di vino l’ospite può gu-

una o più suite ad arricchire l’offerta.

di particolare valore e pregio. Non serve esse-

stare di tutto perché la produzione di queste

Troviamo balconi o terrazze coperte dove

re appassionati di architettura per apprezzare

piccole ma consolidate attività va ben oltre.

ammirare gli splendidi panorami della cam-

i bellissimi pilastri ed archi, i ricchi porticati

Oggi queste strutture permettono di servire in

pagna e delle colline; a guardare in basso, tra

e tutti i materiali originali che non solo man-

tavola decine di prodotti di qualità superio-

il verde di prati e giardini, trovano posto pi-

tengono il loro valore e scopo anche a distan-

re, dalle verdure alle carni, dai formaggi alla

scine eleganti e discrete, oltre a ricche zone

za di decine e centinaia d’anni, ma regalano

frutta.

relax.

alle strutture un grande valore in più.

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IN QUESTE FOTO E NELLE PAGINE CHE SEGUONO UN BELL’ESEMPIO DEL SEGRETO DEL SUCCESSO DI QUESTE STRUTTURE RICONOSCIBILE NEL PERFETTO EQUILIBRIO TRA SEMPLICITÀ DELLA TRADIZIONE POPOLARE E IL VALORE AGGIUNTO DI ELEMENTI MODERNI. BASTA OSSERVARE I GIOCHI DI COLORE, LA PULIZIA DELLE FORME, LA PERFETTA COMBINAZIONE TRA ELEMENTI STORICI E DI DESIGN.

A passeggiare tra stanze e locali scopriremo

fanno la nostra felicità davanti alla tavola im-

le saune e spa.

inoltre che ogni elemento ha un valore nasco-

bandita ma per centinaia d’anni hanno rap-

Ecco allora che tra questi edifici possia-

sto dietro all’apparente semplicità. Le scale

presentato vita e calore per le famiglie che

mo imbatterci in antichi casali di nobi-

interne hanno spesso gradini in pietra serena,

qui si sono succedute.

li origini, risalenti addirittura al Seicento,

molto pregiata oltre che bellissima; notiamo

E poi le strutture e i locali adiacenti di cui

oppure in case coloniche d’inizio secolo,

un ampio uso del miglior legno; incrociamo

quasi mai si parla come magazzini, ex-fienili,

protagoniste del grande rilancio dell’agri-

lo sguardo sulle grandi e indistruttibili travi

ricoveri... Tutti spazi da cui oggi sono state

coltura italiana nei primi anni venti.

a vista che sostengono la costruzione; ci me-

ricavate magnifiche e caratteristiche zone li-

Tutti godono di una suggestiva posizio-

ravigliamo davanti ai grandi camini che oggi

ving e strutture di valore, come ad esempio

ne panoramica, immersi nelle campagne e

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circondati da frutteti od oliveti.

si ponga tantissima cura nel cibo e nella sua

crisi, è sicuramente il prezzo. Soggiornare in

L’ultimo grande vantaggio che offrono queste

preparazione fa sì che la qualità sia ricono-

agriturismo costa meno rispetto alle vacanze

strutture - ma possiamo considerarlo anche il

sciuta universalmente. Inoltre un soggiorno

tradizionali pur offrendo una qualità allo stes-

primo - è rappresentato dal loro valore pre-

in agriturismo è un ottimo modo per conce-

so livello se non superiore.

sente e in chiave futura.

dere una vacanza a tutta la famiglia, dai gio-

Infine il fascino che questi luoghi emanano.

Milioni di persone scelgono oggi una vacan-

vani ai genitori con figli fino alla terza età,

Non v’è dubbio che in un mondo che corre

za in agriturismo per la possibilità di staccare

infatti spesso l’organizzazione prevede che

sempre più veloce, e che oggi è dibattuto tra

completamente la spina, di ricaricarsi grazie

non siano poche le attività a misura di bambi-

crisi, speranze, coraggio e paure, luoghi come

al contatto con la natura e di rilassarsi.

no e quelle organizzate per intrattenere ogni

le aziende agrituristiche rappresentino una

Un altro punto di forza riconosciuto è sicura-

ospite.

sorta di “ancora di salvezza”.

mente la cucina: il fatto che negli agriturismi

Altro vantaggio, che piace molto in tempi di

Permettono infatti a tutti di fare un passo

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indietro, di tornare un po’ alle origini, al no-

Pensiamo ad esempio alle offerte già oggi di

Per tutte queste attività, anche molto remu-

stro passato che “sentiamo” ci appartiene an-

gran voga: dal corso di cucina, dove i clien-

nerative per i proprietari, il valore aggiunto

che se spesso tendiamo a dimenticarlo.

ti possono imparare a fare le tagliatelle sulla

dell’agriturismo è basilare. Queste strutture

E nello stesso tempo concedono a tutti una

ricetta della nonna, per arrivare al corso di

sono solitamente immerse in oasi di piena

vita semplice ma di qualità, in cui non si ri-

cucina creativa (ma anche di team building

tranquillità, in borghi sperduti, sempre fuori

nuncia a nulla a parte il superfluo, e si gode

attraverso la cucina, una novità molto apprez-

da situazioni di caos e sovraffollamento, di

delle mille bellezze che nel quotidiano non

zata nel mondo della formazione aziendale).

occhi indiscreti, di curiosità fine a se stessa.

siamo nemmeno in grado di apprezzare.

Ma non solo. Possiamo sbizzarrirci tra cor-

E oggi sono sempre di più le persone che si

Un’ulteriore ragione di successo degli agri-

si di fitness e di meditazione, di ginnastiche

rendono conto di vivere in un’era frenetica e

turismi è la possibilità che hanno di offrire

orientali, di purificazione. Possiamo mettere

di non accettare più una vacanza o un’evento

proposte e servizi quasi irrealizzabili per al-

alla prova il nostro coraggio con sport estre-

in luoghi... ancor più affollati e frenetici di

tre strutture ricettive.

mi come l’arrampicata o il kayak.

quelli quotidiani.
Infine non dimentichiamo

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il lato culturale dell’agriturismo, che permette

solo una vacanza ma una nuova vita in pieno

di riscoprire abitudini, mestieri, passioni e va-

contatto col passato, con le radici che tutti ab-

lori che parevano dimenticati e invece vivono

biamo dentro di noi. Per molti sarà comunque

ancora. Ma vivono nel silenzio, quasi sotto-

una bella convivenza con mondi diversi ma

traccia. Ecco, tutto questo diventa ogni giorno

affascinanti. E se anche non si accorgeranno

più chiaro a migliaia di persone, che, indipen-

di riscoprire le loro origini, si rimetteranno in

dentemente dal reddito e dalla cultura, sono

forza dalle fatiche quotidiane. Un vero riposo,

disposte e felici di spendere per una vacanza,

sia fisico che mentale, per il quale si spende

lunga o corta, in questi luoghi e tra queste ini-

volentieri, con la certezza di aver fatto la scel-

ziative. Pazienza se la maggior parte del pub-

ta giusta.

blico nemmeno si rende conto di vivere non

QUESTE IMMAGINI MOSTRANO CHIARAMENTE IL “VALORE PERCEPITO” DELLE AZIENDE AGRITURISTICHE AGLI OCCHI DEI LORO OSPITI. DA UNA PARTE SI APPREZZA E RICONOSCE LA SEMPLICITÀ DELLE ARCHITETTURE CHE PERMETTONO DI VIVERE QUESTE ATMOSFERE CON GLI STESSI OCCHI DEI NOSTRI PADRI E NONNI; DALL’ALTRA SI AMANO I SERVIZI IN PIÙ CHE OFFRONO UN ENORME VALORE AGGIUNTO: DALLE PISCINE, CHE REGALANO RELAX E ATTIVITÀ SPORTIVA, ALL’ARMONIA DI OGNI AMBIENTE.

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Nel parlare di mercato immobiliare di prestigio nasce spontanea la necessità di trovare interlocutori affidabili e professionali. Uomini, prima che aziende, disponibili a percepire le richieste ed al tempo stesso pronti a prospettare soluzioni studiate su misura. Non solo dei consulenti ma anche dei partner morali d’impresa. Lionard è guidata da principi oggettivi imprescindibili che garantiscono, alle parti interessate nelle operazioni immobiliari, motivi di assoluta tranquillità e trasparenza nella gestione delle trattative commerciali. La mission dell’azienda si concentra nell’intermediazione di quei patrimoni immobiliari che, nel panorama mondiale del real estate, non trovano facilmente una “vetrina” idonea alla loro rappresentatività. Sono proprietà che rispecchiano l’importanza della storia italiana, fucina della cultura europea e mondiale grazie alle sue ville, castelli e preziose dimore con secoli di storia alle spalle, da vivere anche come lussuose soluzioni di moderno design nelle più rinomate location. Come personal advisor effettuiamo anche ricerche dedicate con puntuali rendicontazioni sulle opportunità individuate e sullo svolgimeno delle trattative. Analizziamo potenzialità e criticità di ciascun immobile redigendo stime di redditività e studi di fattibilità. Le metodologie aziendali adottate hanno portato alla profilazione e gestione di contatti selezionati a livello mondiale, rendendo la nostra azienda un advisor di visibilità internazionale. Un mercato rivolto ad interlocutori spesso internazionali rende indispensabile l’impiego di servizi ed iniziative commerciali di massima valorizzazione delle proprietà affidate in gestione. Vengono predisposti studi marketing finalizzati ad ottimizzare i processi di vendita, definendo strategie comunicative condivise con i proprietari in funzione del grado riservatezza desiderato. Per diversificare i canali ordinari di comunicazione e migliorare ancor di più la modalità di lavoro tailor-made propria di Lionard, abbiamo sviluppato anche Be-Lionard, magazine che contraddistingue l’azienda per efficacia ed efficienza nella customer relationship. Be-Lionard avrà una distribuzione sempre più ampia e senza confini, mirata ad una privilegiata clientela in Italia ed all’estero. I nostri interlocutori cresceranno con noi in tutte le maggiori capitali del real estate come Londra, New York, Dubai, Mosca, Montecarlo, Zurigo. Le guide di questo sviluppo sono quei principi imprescindibili e oggettivi che offrono ai nostri interlocutori motivi di assoluta tranquillità, soprattutto nei punti fermi della privacy, professionalità ed efficienza, caratteristiche che sono alla base del nostro impegno professionale.

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IN QUESTO NUMERO: 10

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Rif. 269 - Fasti Medicei Prestigiosa villa in forme tardo-rinascimentali toscane con meraviglioso panorama. 4.500 mq di superficie coperta e oltre 52 ettari di parco. Rif. 392 - Relais-Chateau con vista panoramica Antico convento in Toscana, recentemente ristrutturato e trasformato in splendido relaischateau Rif. 402 - La Rocca del paradiso Esclusivo castello panoramico del X secolo. Circondato da parco con laghetti, sorgenti, piante esotiche e piscina climatizzata. Rif. 152 - Un mix di storia, cultura e mare! Villa recentemente ristrutturata a Forte dei Marmi, zona Vittoria Apuana, di 185 mq coperti con 330 mq di giardino. Rif. 224 - Un mix di storia, cultura e mare! Esclusiva villa a Forte dei Marmi con 240 mq di superficie e 500 mq di giardino interamente recintato. Rif. 396 - Un mix di storia, cultura e mare! Villa a Forte dei Marmi, in zona Roma Imperiale, a due passi dal mare. 500 mq di superficie interna, con 1.800 mq di giardino. Rif. 090 - Un mix di storia, cultura e mare! Di nuova costruzione villa, a Forte dei Marmi, zona Vittoria Apuana. 500 mq, con 1.500 mq di giardino e piscina. Rif. 132 - Uno sguado dalla Vedetta! Meraviglioso attico di 200 mq a Capri con giardino e terrazza panoramica di 400 mq con vista sui Faraglioni.

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Rif. 190 - Uno sguardo dalla Vedetta! A due passi dalla “Piazzetta” di Capri, villa panoramica in stile di 380 mq con 200 mq di giardino e piscina. Rif. 030 - Un capolavoro d’arte e ospitalità In posizione panoramica suggestivo complesso monastico del XIII secolo di oltre 7.000 mq coperti immerso in 10 ettari di parco e pineta. Rif. 008 - Toscana d’autore Villa ottocentesca nel cuore del Mugello di 1.100 mq circa con 2 ettari di parco, piscina riscaldata, campo da tennis e cappella gentilizia. Rif. 339 - Solidità e armonia Castello medievale nel Piemonte di 6.000 mq di superficie interna con 19 ettari di terreno circostante. Rif. 011 - Vivere a regola d’arte Villa di design alle porte di Milano, di 400 mq di domotica con giardino in stile giapponese, piscina e garage. Rif. 352 - Lucca. Oltre le mura Villa settecentesca sulle colline lucchesi interamente ristrutturata. 2.280 mq di superficie interna e 37 ettari di parco circostante. Rif. 175 - Lucca. Oltre le mura Elegante villa liberty sulle colline lucchesi di 1.000 mq di superficie e 4.000 mq di giardino.

128

129

Rif. 157 - Lucca. Oltre le mura Nei dintorni di Lucca, storica magione liberty immersa nel verde, con vista panoramica. 750 mq di superficie coperta e oltre 1.800 mq di giardino.

Per informazioni sulle proprietà conttattare: Lionard Exclusive Real Estate via Attilio Frosini, 70 51100 Pistoia Tel. +39 0573 500774 Fax. +39 0573 24127 info@lionard.com

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Rif. 139 - Lucca. Oltre le mura Preziosa dimora di antica origine sulle alture della Versilia, con spettacolare natura circostante. Rif. 173 - Lucca. Oltre le mura Splendida villa immersa nella natura sulle colline di Lucca. 850 mq, piscina, un ettaro di parco rigoglioso. Rif. 141 - Lucca. Oltre le mura Villa storica sui colli lucchesi; elegante, austera e raffinata. Superficie di 650 mq e ben 8.000 mq di giardino. Rif. 414 - Poesia nel Golfo Elegante struttura ricettiva sulla Riviera Ligure di 800 mq di superficie a due passi dal mare. Rif. 373 - Villa tra le ville Elegante dimora palladiana del XVI secolo sui colli Euganei: 1.200 mq carichi di storia e 5 ettari di giardino e parco.

160

Rif. 138 - Camere con vista Villa medicea di 1.400 mq sulle colline toscane. Con preziosi affreschi, altana con ampio panorama, dal mare a Piazza dei Miracoli, oltre a un parco di 11 ettari.

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Rif. 109 - La storia italiana tra boschi e calanchi Villa Ducale in stile tardo-impero con dependances per totali 4.000 mq coperti, piscina e 18 ettari di parco Naturale monumentale.

186

198

Rif. 325 - Un castello regale Castello medievale di 2.200 mq con affreschi e arredi splendidamente ristrutturati e 5 ettari di parco circostante. Rif. 101 - Oltre la Torre Villa Medicea costruita nel XIV secolo, conta 1.800 mq e un ettaro di parco riccamente piantumato.

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218

Rif. 133 - Frutteto tra le vigne Tenuta di quasi 4 ettari nel cuore del Chianti senese con piscina, gazebo e casolare di oltre 300 mq perfettamente ristrutturato. Rif. 381 - Le stanze del Rinascimento Prestigioso appartamento sulle colline fiorentine: 200 mq all’interno di antica villa del XV secolo, corredata da un giardino di 600 mq.

228

Rif. 423 - Una Loggetta sul mare Preziosa loggetta di tre piani, 800 mq con vista magnifica sul mare ligure. Spettacolare panorama dalla torretta superiore e giardino di 15.000 mq.

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Rif. 058 - Una villa da regina Antica villa imperiale a Lucca con 11.000 mq di superfici coperte e 16 ettari di parco. Giardino rinascimentale con teatro, fontane, giochi d’acqua e laghetto artificiale.

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255

Rif. 387 - Agriturismo anticrisi Azienda agricola biodinamica, con annessa struttura ricettiva. 2.200 mq di superficie e 14 ettari di vigneti. Rif. 298 - Agriturismo anticrisi Relais nel Chianti Fiorentino con tipico casale e casa padronale annessa: 639 mq e oltre 9 ettari di terreni. Rif. 383 - Agriturismo anticrisi Esclusivo podere nella campagna senese: 400 mq di superfici coperte, un ettaro di terreno, piscina. Rif. 193 - Agriturismo anticrisi Prestigiosa villa nel cuore maremmano: 600 mq abilmente ristrutturati e 10 ettari di parco privato, due piscine. L’ Argentario è a pochi minuti. Rif. 220 - Agriturismo anticrisi Podere del 600 racchiuso in una splendida cornice naturale. 1.000 mq di superficie e oltre 6 ettari di uliveti e frutteti.

Per informazioni sulle proprietà conttattare: Lionard Exclusive Real Estate via Attilio Frosini, 70 51100 Pistoia Tel. +39 0573 500774 Fax. +39 0573 24127 info@lionard.com

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