Newsletter n. 26 – 15 novembre 2012 In questo numero: | salario accessorio | incontro al ministero del 13/11 | precariato | sciopero del 14/11 | altre notizie | Salario accessorio: il bottino si fa pesante Dopo la richiesta urgente inviata nei giorni scorsi dalla FLC CGIL al Presidente dell’Istat, lunedì scorso 12 novembre 2012, si è tenuto l’incontro di contrattazione nel quale l’amministrazione ha scoperto le carte sul salario accessorio 2011 e in particolare sulla produttività. L’accordo già firmato dalla sola FLC CGIL lo scorso 31 luglio è infatti carta straccia per i revisori dei conti, così come sarebbe da rigettare per i ministeri vigilanti qualsiasi accordo che non prevedesse un sistema di differenziazione degli introiti della produttività per i dipendenti Istat. La FLC CGIL non tornerà al tavolo di contrattazione, finché non saranno erogati i fondi della produttività 2012, un segnale di disponibilità che l’amministrazione è in grado di dare e un atto doveroso per chi ha a cuore la funzionalità dell’Istituto. continua a leggere sul nostro sito il nostro comunicato sul nostro sito Di prassi non è costume della FLC CGIL Istat infilarsi in polemiche che assomigliano moltissimo a beghe di cortile. Con il corsivo che segue però ci concediamo un piccolo strappo alla regola avanzando alcuni chiarimenti. In un momento storico drammatico come quello attuale in cui sarebbe preziosa chiarezza nei confronti dei lavoratori e unità tra le organizzazioni sindacali, alcuni sindacati, per coprire la propria incapacità di iniziativa a sostegno dei lavoratori, continuano a campare di chiacchiere contro le iniziative degli altri (più che di iniziativa nei confronti delle controparti). Qualcuno all’Istat, rimanendo di fatto seduto in poltrona, con questo giochino applicato alla drammatica vicenda dell’art.54, ci ha campato di rendita per un bel po’ di tempo. Per chi ha un poco di memoria si tratta in realtà di un film già visto. Ai tavoli che ancora contano Cisl e Uil, dal governo Berlusconi in poi, hanno regalato la propria firma a copertura dei più violenti attacchi ai diritti e ai salari dei lavoratori, mentre poi nei posti di lavoro alcuni che si ritengono più scaltri degli altri, scimmiottano la retorica del “benaltro ci vorrebbe” osservando dal buco della serratura l’intervento sindacale altrui. Nel merito, la UIL ci addita, per avere firmato in passato all’Istat accordi con un importo troppo alto di risorse destinate alla “produttività collettiva e individuale”, invece di dirottarle sull’indennità mensile di ente. Curiosa ricostruzione, se si considera il seguente dato aritmetico: da quando la Uil non firma più con noi sull’accessorio, gli accordi sottoscritti dalla FLC CGIL e altre organizzazioni sindacali hanno ridotto progressivamente il fondo della produttività, a favore dell’indennità di ente mensile. Nell’accordo firmato il 31 luglio il fondo destinato alla produttività avrebbe raggiunto all’Istat il suo minimo storico: 493.750 euro. Ricordando che l’ultimo accordo firmato all’Istat anche dalla UIL risale al 2007, quando si avallò (con un errore di valutazione anche della CGIL, della CISL e dell’USI) un concorso problematico ex art. 54, con un numero di posizioni messe a concorso pari a circa un terzo degli aventi diritto. Le conseguenze di quella scelta sono ancora oggi vive e pesanti.
Come chiunque sa, nessuna organizzazione sindacale ha firmato all’Istat accordi sul fondo ex art. 9 (destinato a remunerare i dirigenti di “strutture di particolare rilievo”), quindi non si capisce di cosa blateri la UIL quando dice che “ancora meno accettabile è che alcune o.s. a parole sostengano questa linea in favore dei dipendenti e nei fatti invece sottoscrivano accordi in senso opposto”. Invitiamo i lavoratori a leggere con attenzione la frase dell’accordo – rigettato dai revisori perché non differenzia la produttività – riportata nel comunicato sindacale CISL e a trovare all’interno della stessa il “richiamo ai criteri della valutazione della performance” che ci ha trovato l’estensore del comunicato. L’unico richiamo è al Contratto nazionale: infatti l’accordo non è piaciuto ai nostri revisori. leggi tutti i documenti di contrattazione e gli accordi sul nostro sito Nel frattempo anche l’ufficio regionale di Firenze si è riunito, esprimendo contrarietà al sistema di valutazione della performance ideato dall’Istat. continua a leggere sul nostro sito Facciamo infine presente che la FLC CGIL nazionale, tramite il proprio Ufficio Legale, ha presentato ricorso al Tar Lazio per chiedere l’annullamento della circolare n. 25 del 19 luglio 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria dello Stato. Si tratta di una circolare molto pericolosa che interviene pesantemente e illegittimamente sulla contrattazione decentrata e lede l’autonomia delle parti. E’ proprio da quella circolare che deriva il rigetto dell’accordo sull’accessorio 2011 all’Istat, nella parte riguardante la proposta della FLC che avrebbe fruttato un minor taglio di 78mila euro. continua a leggere sul sito FLC CGIL Incontro al ministero della funzione pubblica sui tagli alla dotazione organica della spending review Si è tenuto martedì 13 novembre un primo confronto a Palazzo Vidoni fra il Ministro Patroni Griffi e la sua delegazione, con i sindacati rappresentativi del Pubblico Impiego sul taglio alle piante organiche, previsto nella Legge 135/12 (spending review) e le eccedenze del personale delle amministrazioni pubbliche. A valle del massacro gentilmente il governo ha previsto per legge un incontro con le organizzazioni sindacali. La CGIL, data la complessità e l’urgenza dei problemi da affrontare ha chiesto l'apertura di un tavolo politico presso il Ministero per affrontare le due questioni ritenute prioritarie: il tema delle eccedenze e il tema del precariato. La spending review prevede il taglio del 20% delle piante organiche dei dirigenti e del 10% sulla spesa complessiva relativa alla pianta organica del personale tecnico e amministrativo (il personale dei livelli IV-VIII). Negli enti di ricerca sono esclusi dalle riduzioni i ricercatori e i tecnologi. Dai dati presentati dal Ministero emerge che la maggior parte degli enti di ricerca ha un valore di eccedenze pari a zero e il totale delle presenze in ruolo inferiore al numero delle dotazioni organiche rideterminate dalla spending review, che comprendono anche le compensazioni attuate dagli enti stessi. Negli enti in cui sono risultate eccedenze, occorre considerare che fra queste sono ricomprese le uscite per pensionamento dei prossimi due anni con i requisiti precedenti alla riforma Fornero.
Per l’Istat in particolare non si prevede, nelle tabelle fornite dal ministero, nessun esubero. Incredibilmente non risulta toccata nemmeno la dotazione organica dei dirigenti amministrativi, che rimangono a quota 4 per la prima fascia e ad 8 per la seconda. La dotazione sui livelli IV-VIII passerebbe dagli attuali 1.684 posti a 1.520. Il documento riassuntivo presentato dal Ministero rappresenta la base per la predisposizione del decreto che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre 2012. Solo dopo quella data si potrà quindi procedere alle residue assunzioni sul turnover 2009-2010. Precariato: tavolo alla funzione pubblica dal 21 novembre Durante l’incontro di martedì 13, la delegazione CGIL ha molto insistito sull’urgenza di consentire la proroga dei contratti a tempo determinato la cui scadenza è prevista nel dicembre 2012, molti i casi concreti, a partire dall’INGV, anche in deroga ai limiti di legge e contrattuali, per evitare l’interruzione della attività e la dismissione delle competenze professionali. La FLC CGIL ha posto la questione per tempo, realizzando accordi in vari enti, tra cui l’INVALSI e l’INGV: accordi che il ministero ha clamorosamente respinto, indicando la strada dell’accordo quadro. Il Ministro ha confermato che è stato predisposto l’atto d'indirizzo all'ARAN per la stipula di un accordo quadro con i sindacati su questo tema, benché la FLC CGIL continui a sostenere che per i nostri comparti non vi sarebbe alcuna necessità di ulteriori accordi quadro. Di fronte all’insistenza della CGIL su questo argomento, i rappresentanti del Ministero hanno espresso la volontà di convocare rapidamente una riunione per affrontare il problema. In assenza di un ulteriore quadro di riferimento che potrà scaturire dalla direttiva emanata per l’ARAN e dalla trattativa conseguente, le amministrazioni potranno operare con le modalità con cui si è proceduto sino ad ora per la proroga dei contratti per derogare ai limiti di legge imposti alla durata degli stessi, come ricordato recentemente anche dallo stesso Dipartimento della Funzione Pubblica. Nel comparto della ricerca infatti le ultime iniziative sull’argomento, condotte dalla FLC CGIL, avevano portato in particolare all’apertura del tavolo tecnico all’Istat sull’articolo 5 e a un regolamento attuativo all’INFN. La bocciatura da parte degli enti vigilanti di quest’ultimo regolamento aveva congelato la discussione anche all’Istat. Il contenzioso aperto su questo tema dopo il respingimento del regolamento INFN si era riversato nell’accordo sul lavoro pubblico di maggio, finora disatteso da governo e parlamento, sul quale si era tentato una estensione di un dispositivo di stabilizzazione a tutti i lavoratori pubblici. La tenuta della FLC CGIL, sulla questione delle proroghe e della stabilizzazione porta alla convocazione di un primo incontro, in attuazione di quanto peraltro stabilito nell’accordo di maggio scorso. Il 21 novembre, mercoledì prossimo, come già accennato nell’assemblea di via Tuscolana di martedì, è previsto il primo incontro del tavolo sul precariato. Sarà un tavolo politico, non tecnico: l’occasione dunque per capire realmente quali sono gli spazi eventuali di apertura, sui quali produrre iniziativa allo scopo di ottenere finalmente una piena applicazione dell’istituto contrattuale previsto da anni e oggi sotto attacco. 14 novembre: sciopero e manifestazioni
Si sono svolte ieri le manifestazioni in tutta Europa contro le politiche di austerity. Peccato per chi non c’era: è stata una giornata importante e – speriamo – la prima tappa di un percorso di mobilitazione che deve costringere la politica a cambiare rotta. Protagonisti nelle strade e nelle piazze sono stati precari e studenti, che hanno dato un segnale forte di partecipazione. Solo continuando a mobilitarsi tutti insieme, lavoratori, pensionati, studenti, in quadro di respiro europeo sarà possibile rovesciare le politiche neoliberiste che delle banche e della speculazione finanziaria. leggi il comunicato di Domenico Pantaleo sul sito FLC CGIL
14 novembre: notizie CGIL e FLC CGIL
| CGIL: sciopero pienamente riuscito | Le 100 piazze in tutta Italia | L’Europa in piazza | La CGIL condanna la violenza e chiede massima trasparenza | La giornata di mobilitazione a Bruxelles | L’intervento di Susanna Camusso a Terni (audio) | La FLC resterà al fianco degli studenti (comunicato di D. Pantaleo) | Tutte le news sullo sciopero da rassegna.it |
14 novembre: breve rassegna stampa
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