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Marzo Part. 01/2019
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DISTRIBUITO IN LOCALI PUBBLICI - ATTIVITÀ COMMERCIALI - EDICOLE - COMUNI - NELLE PROVINCE DI: NOVARA, VERCELLI, VCO E MILANO
Speciale Wedding
“Chi fa impresa non è un pollo da spennare”
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on il naso all’insù e lo sguardo da eterni sognatori, abbiamo raggruppato idee e tendenze per le nozze. Selezionate le vostre, ce ne sono per tutti i gusti: dalle più classiche e raffinate alle più eccentriche.
Enogastronomia
Dove andiamo a cena stasera?
Il crimine nel piatto D
alla mozzarella “sbiancata” con la soda al pesce vecchio “rinfrescato con un lifting” chimico; dalla carne dei macelli clandestini al pane cotto in forni con legna tossica; dalle nocciole turche prodotte con il lavoro dei bambini al miele "tagliato" con sciroppo di riso o di mais. Sono solo alcuni dei prodotti illegali, pe-
ricolosi o frutto dello sfruttamento dei lavoratori che la criminalità porta sulla tavola degli italiani. A rivelarlo è la Coldiretti che, in occasione del nuovo rapporto sulle Agromafie, presenta il “menù dell’illegalità”. Ne fanno parte, ad esempio, i tartufi cinesi spacciati per italiani perchè simili al tartufo nero nostrano ma privi delle
stesse straordinarie qualità organolettiche, oppure i funghi porcini secchi romeni serviti come nazionali. Per condire il tutto, attenzione a non imbattersi, soprattutto tra i low cost, nell’olio di semi colorato alla clorofilla al posto dell’extravergine. In generale, le frodi e i reati nel piatto degli italiani sono aumentate di oltre il 59%.
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hi vuole fare impresa oggi è un eroe, si dice. E’ vero. Ma di eroi in giro se ne troveranno sempre meno se non si capirà che chi crea lavoro va coccolato e accompagnato nel percorso (...) Pag. 6
“Scuole in arrivo i soldi per ristrutturarle”
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opo anni di umiliazioni, di tagli e prelievi furiosi, siamo finalmente in grado di tornare a programmare e a gestire le nostre scuole con cura, diligenza e con attenzione alla sicurezza”.
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Vercellese
TRASPORTI
Associazione Ferrovia: portiamo i treni storici sull’Arona - Santhià La Regione Piemonte stanzierà 500,000.000 Euro per l’iniziativa “Binari senza tempo” ma nel progetto non c’è la linea ferroviaria Arona - Santhià
È
stato reso noto dalla Regione Piemonte lo stanzi amento dii Euro 500.000,00 in funzione dell ’ organizzazione di treni storici sulle linee e tratti di linea interessati dall ’ azione di Fondazione FS, nel quadro dell’ iniziativa nazionale “ Binari senza Tempo ” . Fra le linee è presente la Novara – Varallo, che incrocia la Arona - Santhià nella stazione di Romagnano Sesia. Associazione Ferrovia Internazionale Torino Svizzera, nella sua attività di proposta e divulgazione, all’interno del circuito A.MO.DO. (A lleanz a per la Mobilità Dolce), aveva già evidenziato la possibilità di cogliere l’opportunità rappresentata dal ripristino da parte di RFI della tratta Romagnano Sesia – Borgomanero (in funzione dei treni cantiere della Novara - Domodossola) per portare i treni storici anche sulla sottotratta della ferrovia Arona - Santhià fra Borgomanero e Romagnano. Aderente a: In questo senso l’ Associazione si è interfacciata con le autorità competenti e con Fondazione FS, che ha rimandato la discussione dell’ opportunità segnalata ad unin-
contro con la Regione Piemonte. Allo stato non ci risulta che questa opportunità sia stata colta, come non sembra si voglia sfruttare la seconda e consecutiva grande possibilità di “unità di ripristino funzionale”, almeno per i treni storici, data dalla cantierizzazione presente nello scalo merci di Rovasenda, dove sono presenti i treni e i materiali relativi alla manutenzione straordinaria della linea Novara – Biella. RFI e Agenzia Mobilità Piemontese hanno diffuso la notizia della necessità di investire Euro 28 milioni per il ripristino completo della linea Arona – Santhià, ma, in considerazione del tratto ripristinato a fini cantiere da Comignago a Borgomanero e la già presente cantierizzazione a Rovasenda, il costo marginale risulterebbe molto più contenuto, quanto meno per un ripristino funzionale per i treni storici nella tratta Rovasenda – Gattinara – Romagnano Sesia – C ureggio – Borgomanero. Detto ripristino, per i soli treni storici, anche preliminarmente solo automotrici, restituirebbe una minima vitalità alla tratta ora sciaguratamente abbandonata, e non potrebbe certo definirsi ad alto impatto finanziario, essendo già
stata ripristinata la tratta da Romagnano verso Borgomanero e non essendo di difficile attrezzaggio la tratt a Rovasenda – Gattinara – Romagnano S e s i a (priva di criticità), potendo peraltro approfittare della cantierizzazione in atto a Rovasenda, che andrebbe solo implementata. Riteniamo quindi che non debba essere persa questa occasione
per restituire parziale dignità alla ferrovia internazionale Arona - Santhià, che al tempo stesso rappresenta una grande opportunità per i territori su cui essa insiste: il borgo di Rovasenda, le belle città di Gattinara e Romagnano e il collegamento di Borgomanero e del suo areale agli eventi storici. Auspichiamo quindi un interessa-
mento della Regione Piemonte, attraverso i suoi Assessorati ai Trasporti e alla Cultura, delle Amministrazioni Comunali che sarebbero coinvolte e beneficiate dall ’ evento e della classe dirigente tutta, politica e economica, legata ai territori citati. Associazione “Ferrovia Internazionale Torino- Svizzera”
SCUOLA
La Provincia di Vercelli recupera le risorse per ristrutturare le scuole Il Presidente della Provincia esprime la propria soddisfazione: “Si torna a programmare” dice, ed elenca i progetti che prenderanno il via prossimamente
Carlo Riva Vercellotti
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a Provincia torna a investire cifre significative sugli edifici scolastici provinciali e programma gli interventi insieme agli studenti e ai presidi. “Dopo anni di umiliazioni, di tagli e prelievi furiosi, siamo finalmente in grado di tornare a programmare e a gestire le nostre scuole con cura, diligenza, con l’attenzione alla
sicurezza e la qualità della vita che i nostri studenti e professori meritano”. Queste le prime parole del Presidente Carlo Riva Vercellotti, dopo l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche della Provincia di Vercelli che prevede, per l’edilizia scolastica, interventi sul 2019 per quasi 6 milioni di euro. Si tratta di risorse in parte derivanti dal riparto del finanziamento per interventi sulla sicurezza che la legge di bilancio ha riconosciuto alle Province e dal quale Vercelli ha ottenuto una cifra molto importante e che, per strade e scuole, supera i 4,2 milioni di euro. “Con questi fondi - dice Riva Vercellotti - non abbiamo risolto tutti i problemi e molto ci sarà ancora da fare, ma sono felice di aver dato il mio contributo tramite l’azione svolta nei tavoli con il Governo affinché a Vercelli venisse riconosciuta la possibilità di tornare ad investire sulle nostre scuole”. “La sicurezza scolastica non è uno scherzo aggiunge il Consigliere delegato
Gian Mario Morello - e necessita di una programmazione di interventi modulata nel tempo. Nonostante i forti tagli ai trasferimenti e l’incertezza circa il nostro futuro e le nostre competenze, abbiamo continuato a ricercare nuovi canali di finanziamento e a investire le limitate risorse di cui disponevamo per offrire ai nostri ragazzi ambienti sempre più sicuri e adatti alle diverse esigenze. Oggi, finalmente, possiamo tornare a programmare”. Il Presidente è soddisfatto dell’iter che ha portato alla definizione degli interventi manutentivi: “Sono convinto che il miglior modo per programmare questo tipo di lavori sia approfondire con chi la scuola la vive perché ci studia o ci lavora tutti i giorni. Per questo abbiamo incontrato i rappresentanti degli studenti e i presidi e, con loro, abbiamo ragionato sulle necessità più urgenti. Finalmente siamo in grado di intervenire per offrire spazi oltre che sicuri, più confortevoli ai nostri ragazzi”.
Vercellese
5 LA RUBRICA DEL SINDACO
«Ritorno a fare il Sindaco di Borgosesia... 1 - 0 contro la Severino» Rieccomi in Comune per continuare a lavorare per la mia città con determinazione e orgoglio in attesa del prossimo grado: la Corte costituzionale
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rande soddisfazione per l’Onorevole PaoloTiramani, che riprende pienamente le sue funzioni di Sindaco. “È quanto mi comunica il Tribunale di Vercelli - spiega il primo cittadino borgosesiano - Quindi, posso tornare a fare il sindaco della mia città. Per me è un grande successo non solo perché continuo ad amministrare a tutti gli effetti Borgosesia, come deciso dai miei cittadini nel momento delle elezioni, ma anche perché è stato fatto un primo passo contro la legge Severino, iniqua e irragionevole, che aveva disposto la mia sospensione. Ribadisco che mi amareggia pensare che in Italia esistano leggi così assurde che, di fatto, ignorano la volontà popolare. Questa vittoria la condivido con i miei concittadini che mi sono sempre stati vicini, con la giunta e con i consiglieri comunali; una squadra di bravi amministratori che, in questo periodo di interruzione, hanno guidato la città
con lo stesso impegno e la stessa passione dando continuità alla nostra azione di governo. Un ringraziamento lo rivolgo ai miei legali, il prof. Stefano Delsignore, gli avvocati Katia Loro ed Andrea Corsaro per l'ottimo lavoro svolto. Da questo momento sarò in Comune per continuare a lavorare per la mia città con determinazione e orgoglio in attesa del prossimo grado: la Corte costituzionale". On. Paolo Tiramani Sindaco di Borgosesia Deputato alla Camera
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Paola Severino di Benedetto Ex Ministro della Giustizia Governo Monti
Per me è un grande successo non solo perché continuo ad amministrare a tutti gli effetti Borgosesia, come deciso dai miei cittadini nel momento delle elezioni, ma anche perché è stato fatto un primo passo contro la legge Severino, iniqua e irragionevole, che aveva disposto la mia sospensione. Ribadisco che mi amareggia pensare che in Italia esistano leggi così assurde che, di fatto, ignorano la volontà popolare»
Paolo Tiramani
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Gattinara
LA RUBRICA DEL SINDACO
«Chi crea lavoro non è un pollo da spennare ma un cucciolo da coccolare» Chi vuole fare impresa oggi è un eroe, si dice. E’ vero. Ma di eroi in giro se ne troveranno sempre meno se non si capirà che chi crea lavoro va coccolato
Daniele Baglione
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’argomento oggetto della rubrica di questo mese riguarda la presenza o meno di segnali di ripresa dal mondo industriale e, in presenza degli stessi, quali potrebbero essere le soluzioni per stimolarla e favorirla. Partiamo da subito dicendo che senza lavoro e senza aziende qualunque territorio e qualunque Nazione sarebbero desertificati. Non possiamo permetterci di pensare allo sviluppo di un Paese senza un sistema industriale e artigianale efficiente e strutturato. Il territorio in cui viviamo è, da questo punto di vista, molto fortunato. Nel raggio di poche decine di chilometri abbiamo aziende che danno lavoro a migliaia di persone in settori diversificati e che, almeno finora, hanno saputo resistere all’economia globale
non soccombendo alla stessa ma, al contrario, cogliendone le opportunità. Molte delle nostre realtà industriali sono tra le prime al mondo nel settore in cui operano e esportano la maggior parte della loro produzione, riuscendo in tal modo a rispondere al profondo calo della domanda interna. Naturalmente essere un’isola felice, rispetto a molti territori dove le aziende si vedono solo con il binocolo, non significa essere esenti da problematiche. La profonda crisi che ha colpito l’economia italiana ed europea ha spaventato i potenziali investitori. Fare impresa significa anche credere nelle prospettive di sviluppo di un Paese e significa immaginare di costruire un percorso comune che porti imprenditore, lavoratori e territorio alla reciproca soddisfazione. Quello che, ormai da tempo, invece si percepisce è la paura di investire in un Paese come il nostro. Tempistiche certe, burocrazia semplice e minimale, tassazione giusta
queste sono le condizioni minime per attrarre investitori ma, ad oggi, sono un miraggio nel nostro Paese. Chi vuole fare impresa oggi è un eroe, si dice. E’ vero. Ma di eroi in giro se ne troveranno sempre meno se non si capirà che chi crea lavoro va coccolato e accompagnato nel percorso. Non è un pollo da spennare, ma un “cucciolo” da accarezzare e accompagnare tutta la vita. Questa è la condizione “sine qua non” per far ripartire il nostro Paese. Servono stimoli? Si. Ma non servono incentivi una tantum, quelli sono importanti certo ma sono come lo zucchero per gli ammalati. I veri stimoli sono
strutturali e riguardano il cambio del paradigma: fai impresa? Credi nella possibilità di creare sviluppo e lavoro? Benissimo: cosa posso fare io (Comune, Provincia, Regione, Stato, Europa) per te? Come posso aiutarti per far si che, attraverso la tua idea, il nostro Mondo possa funzionare meglio? Se c’è impresa c’è vita. Vogliamo favorire la ripresa? Eliminiamo i lacci e i lacciuoli dal nostro sistema ormai ingessato. Torniamo ad essere un po’ più “rozzi”, dimentichiamo per un momento dove siamo arrivati e ricordiamoci da dove siamo partiti e come, nel massimo momento di sviluppo del nostro
Paese, eravamo: avevamo fame, avevamo voglia di crescere, voglia di lavorare, voglia di aggredire il presente. Se sapremo camminare insieme, saremo invincibili. Se, come spesso accade, ci divideremo pensando ognuno ai propri limitati interessi, verremo travolti da un sistema che non aspetta più gli ultimi, li mangia. Insieme però, potremo essere i primi. Abbiamo tutto per farlo: idee, storia, cultura, territorio. Sta a Noi dirigere questo sistema che si dice complesso ma che, in realtà, è piuttosto semplice: lavoriamo insieme e nessuno ci batterà! Uniti si Vince! Il Sindaco Daniele Baglione
GATTINARA
Graziella è in pensione ma lavora (gratis): fa la “Mangiaburocrazia” A varcare la soglia dello sportello sono state finora circa 150 persone, con problematiche legate Servizio Idrico e alle forniture delle utenze domestiche
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a un gran bel da fare Graziella “LA MANGIABUROCRAZIA” che, a titolo gratuito, ogni giovedì mattina dalle ore 9.30 alle 12.30, presso il Centro Incontri di Corso Cavour è a disposizione dei cittadini per aiutarli ad affrontare le pratiche burocratiche. Il servizio, avviato nell’aprile dello scorso anno, sta registrando un forte gradimento, almeno a giudicare dai numeri. A varcare la soglia dello sportello sono state finora circa 150 persone. In cima all’elenco dei casi sottoposti all’esame di Graziella le problematiche con il Servizio
Idrico 70%, seguiti da problemi legati alla fornitura per l’energia elettrica 16% dalle problematiche di altro genere 14%. «Lo Sportello “Mangia Burocrazia”, - commenta con soddisfazione il Sindaco Daniele Baglione per l’andamento più che positivo dell’iniziativa - è una prova concreta e tangibile del ruolo sociale che svolge al servizio del Cittadino. La difesa dei diritti di ciascuno, si attua anche attraverso queste iniziative e, ovviamente anche grazie alla disponibilità e alla professionalità di persone come Graziella Lanati, che mettono a disposizione il proprio tempo affinché
si possa garantire un servizio gratuito. Un servizio che, a tutti gli effetti, si configura come una sorta di primo soccorso per coloro che per vari motivi si sono imbattuti in problemi burocratici di vario tipo. Ringrazio Graziella – conclude Baglione – per aver contribuito, con la sua professionalità, in modo determinante allo sviluppo e al successo di questo importante progetto».
Romagnano S.
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LA RUBRICA DEL SINDACO
«Qui tante aziende ma senza la tangenziale resteremo sempre in periferia» Sul nostro territorio esistono diverse realtà imprenditoriali illuminate e appassionate ma per aiutarle servono infrastrutture stradali migliori
Cristina Baraggioni
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ingrazio Sabrina Marrano e l'Opinionista per avermi posto questa domanda sui segnali di ripresa dell'imprenditoria del nostro territorio. Per essere sintetici e chiari vi espongo quelli che sono, secondo la mia esperienza, i punti di forza e i punti di debolezza. Incominciamo con i punti di forza: GLI IMPRENDITORI. Sul nostro territorio esistono diverse realtà imprenditoriali illuminate e appassionate, che continuano ad investire nelle loro aziende, portandole a livelli di eccellenza mondiale. Questo fa sì che la ricchezza investita si ridistribuisca in posti di lavoro
con diversi livelli di qualificazione; tutto questo è un valore assoluto, di cui , a volte , manca una piena consapevolezza da parte di chi in queste zone abita . Penso al settore produttivo ; piccole, medie e grandi realtà continuano a investire in tecnologia e capitale umano da formare adeguatamente. Il settore commerciale ha subito grandissime trasformazioni in forza all'imponente affermarsi dell'acquisto on line ; ciò nonostante sull'asta di via Novara hanno aperto nuove strutture grazie anche alla decisione della nostra amministrazione di adeguarci ai parametri regionali per le superfici
di vendita. Il settore agricolo è in espansione e, accanto alla tradizione rappresentata dalla viticoltura di eccellenza, si sta sviluppando la coltura delle nocciole che ha sempre maggior richiesta . Fino a qui i punti di forza; passiamo ora ai punti di debolezza: senza le strade che ci servono, saremo sempre più periferia. È chiaro ed evidente da decenni che ci serve la tangenziale sulla provinciale 299 , che oltre a non insistere su strade stressatissime dal passaggio dei Tir , faciliterebbe i trasporti dalla Valsesia al casello autostradale. La Pedemontana, altro tassello importante, pare
che stia andando in porto. La rete ferroviaria: non dimentico le promesse fatte il 1 settembre 2014 circa il ripristino della linea passeggeri Novara Varallo : ora so che verranno fatti investimenti sui treni d'epoca : bellissima e meritoria iniziativa ma che non può costituire l'unico utilizzo di questa linea. Faccio un esempio: con il treno si arrivava a Novara , partendo da Romagnano , in 25 minuti. Ora , in auto 20 minuti in più. A Torino in ci si arrivava in un'ora. Ora molto di più. Va da se che se le linee di trasporto sono scarse , il nostro territorio, pur avendo un casello autostra-
dale comodissimo, rischia di perdere un po' di attrattiva. Altro strumento importante per facilitare l'arrivo di imprenditori, è il Piano Regolatore Generale Comunale. Il Consiglio Comunale ha approvato la proposta tecnica al Piano regolatore il 4 ottobre 2018 . Contiamo di andare all'adozione del preliminare quanto prima. Abbiamo lavorato nell'interesse pubblico e nell'ottica di attirare investitori importanti che credono nel nostro territorio. Il Sindaco di Romagnano S. Cristina Baraggioni
Speciale Il matrimonio perfetto, in media, costa circa 24.000,00 Euro Servono circa 24mila per coronare il sogno di una vita: un business miliardario che per le aziende del settore è destinato a crescere
Prof. Davide Arcidiacono
n sabato di fine settembre. Pomeriggio inoltrato, le lancette segnano le 17. Ci sono 114 invitati che aspettano di lanciare il riso agli sposi. Lei, 32 anni, di bianco vestita. Lui, 35 anni, completo
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con papillon. Si sono appena giurati amore eterno e si preparano a festeggiare con famiglia e amici. È questo l’identikit del matrimonio perfetto “all’italiana”. Nel 2016 – ultimi dati disponibili dell’Istat – ne sono stati celebrati 203.258, meno rispetto a dieci anni prima (245.992), ma comunque in ripresa sui 194.377 del 2015. Il matrimonio tricolore negli anni è cambiato. Non ci sposiamo più come facevano i nostri nonni, ma nemmeno come facevano mamma e papà. Anzi, c’è una notizia: i nostri nonni hanno ripreso a sposarsi. Negli ultimi dieci anni il numero di persone che ha detto “sì” dopo aver spento 70 candeline è aumentato del 55,7% (dati Sposa Italia su base Istat). Passando da 1.906 del 2005 a 2.967 del
2015. Un giro d’affari miliardario. In media in Italia il costo di un matrimonio è di 23.970 euro. La stima è di Matrimonio.com, piattaforma vetrina per gli operatori del settore (la ricerca ha coinvolto oltre 2.400 aziende del settore e ha raccolto più di cinquemila questionari da coppie). A conti fatti le nozze muovono un business di 4miliardi e 872milioni. C’è differenza tra nord e sud. Al settentrione per il grande giorno in media si spendono 22.103 euro, nel mezzogiorno si raggiunge quota 30.337 euro. In media gli invitati sono 114. E per ciascuno la coppia paga 210 euro. Anche in questo caso, c’è un gap tra nord e sud. Nello specifico: 221 euro al nord, 220 al sud (dove è maggior il numero di invitati, in media 138) e
229 euro al centro. “Spendiamo tanto”, commenta Davide Arcidiacono, docente di Sociologia dei consumi all’Università Cattolica di Milano. “Quello delle nozze è un ambito ancora ostentativo. Dove paradossalmente chi ostenta di più, ha meno disponibilità economica. L’upper class è più minimal. Alla less is more. Investe nella qualità, nella scelta dei materiali, fiori, stilisti”. In ogni caso non è raro che oggigiorno “ognuno paghi per i propri ospiti”. Nemmeno 50 e 50, si fa la conta: quanti sono i tuoi e quanti i miei. E ciascuno degli sposi versa per i propri. È l’effetto di un cambiamento nel “modo di vivere questi acquisti”, osserva Arcidiacono. E aggiunge: “Prima erano di pertinenza femmi-
nile. Erano una scelta negoziata all’interno della famiglia della sposa. Con un’asse femminile madre della sposa-sposa”. Ora invece “la partecipazione alle scelte è condivisa, c’è un rapporto più negoziale tra lui e lei. Lui mette del suo anche economicamente e in ogni caso vuole avere voce in capitolo”. Inoltre da quando, nel maggio 2016, la legge Cirinnà ha introdotto in Italia le unioni civili, ne sono state celebrate circa 6 mila. ratori del settore, è un business dalle grandi potenzialità. Perchè la legge “ha ampliato il mercato matrimoniale a chi non era un target“, spiega Arcidiacono. Tanto che il 48% delle imprese intervistate da Matrimonio.com prevede un aumento del fatturato, dal 5% al 20%.
Wedding A caccia di temi e tendenze per il matrimonio 2019 - 2020 Se ti sposi l'anno prossimo e sei ancora alla ricerca di idee originali per il tuo matrimonio, oggi ti lasciamo alcune tendenze per i matrimoni 2019-2020
l tuo matrimonio deve avere un timbro personale perché è tuo e unico. Deve riflettere i tuoi gusti e personalità in modo che gli ospiti pensino che "questo è il matrimonio più bello". Inoltre, deve essere come hai sempre
I
sognato, come ti piace davvero, senza pensare troppo a ciò che pensano gli altri. Sicuramente hai avuto l'anno tipico in cui sei stata invitata a 3 matrimoni. Probabilmente hai pensato che tutti i matrimoni siano uguali, ma non il tuo! Tu e, naturalmente, il wedding planner che sceglierai renderà il tuo evento unico e indimenticabile per tutti. Come tematizzare un matrimonio. Ci sono due opzioni: tematizzare solo una parte o l'intero matrimonio. Per romantici e sognatori. 1. Disney. Un matrimonio ispirato al mondo magico di Disney è
sempre accattivante e bello. E non deve essere stancante o banale. Puoi scegliere il tema di un determinato film o di un mix. Ad esempio: - Lascia che ogni tavolo sia un film o un personaggio diverso - Angoli decorati diversamente - L'antipasto può avere un tocco come: Ostriche della Sirenetta o Delizie della foresta di Sherwood ( Robbin Hood). 2. Fiabe. Anche i matrimoni delle fiabe sono diventati di moda ultimamente e sono belli. Sono spettacolari di notte con quelle piccole luci. 3. Romantico. Siamo d'accordo che un matrimonio dovrebbe essere romantico, ma lo stile romantico è particolarmente bello.
Il segreto sono molti fiori, molti colori bianchi e pastelli (e che, a proposito, saranno di tendenza questa stagione come rosa lavanda) e altri colori che danno un grande gioco, come il boy blu, anche in tendenza. Anche i mobili vintage saranno fantastici. Se anche tu dai un tocco di stile francese (Luigi XIV, ad esempio, ispirazione a Palazzo di Versailles, ecc.) Sarà molto chic. Per gli amanti dello stile retro 4. Decenni. Sembra che il retro sia di moda. Uno stile di matrimonio anni 20, 30, 50 ... Può essere molto bello. 5. Hippy. Pace e amore, fratellanza. Quale migliore slogan per un'unione. Puoi fare cose interes-
santi con questo tema in termini di decorazione, vestiti, ecc. 6. Vintage. Per alcuni anni è stata la regina delle tendenze, anche se ultimamente è un po 'più in declino, condividendo la sua importanza con lo stile bohochic. Ma la verità è che un matrimonio vintage è affascinante al 100% e dà molto gioco. Se non vuoi rischiare, è una scommessa già vinta. Per i fan della storia 7. Storico. E perché non un matrimonio ispirato alle grandi civiltà della storia? Romani, Egizi, Greci. Può essere davvero originale. Può anche essere in stile medievale o basato sul diciottesimo secolo, per esempio.
Crazy Home di Jenny Zanella. Quando il Cake Topper diventa una graziosa opera d'arte Redazionale
Jenny Zanella, anima creativa di Crazy Home, è specializzata nella realizzazione delle graziose sculture di ceramica che coronano la torta di nozze
Jenny Zanella
O
gni Cake Topper realizzato da Jenny Zanella è assicurato in originalità e bellezza. Infatti, dalle sue mani nascono vere e proprie opere d’arte, particolarmente apprezzate dai committenti. I Cake Topper sono gli oggetti che coronano le torte degli sposi e che li rappresentano in modo caricaturale e ironico. Jenny Zanella è ben nota nel settore per la grande maestria con cui li realizza, consigliando i clienti e guidandoli sulle fattezze delle opere in maniera efficace, assecondando nella scelta dei contenuti e contemporaneamente guidandoli nella realizzazione dell'oggetto perfetto a seconda delle differenti esigenze di stile e tempistiche. Il materiale che utilizza è la porcellana fredda e per la sua lavorazione procede a step, attendendone il raffreddamento natu-
rale, durante l'installazione delle differenti componenti. Infatti, Jenny realizza tutto a mano, senza avvalersi di stampi e ciò garantisce la completa artigianalità, e dunque unicità, di ogni prodotto realizzato. Nel mondo dei Cake Topper, "personalizzazione" è la parola d'ordine; infatti ogni coppia sceglie cosa fare, a seconda dei propri hobby e delle caratteristiche principali di Lui e di Lei. Gli sposi, attraverso le Cake Topper, ad esempio, possono descriversi in modo divertente e originale, ad esempio facendosi "ritrarre" accanto a scritture, collezioni di dvd oppure mentre fanno shopping estremo. Sono molti coloro che decidono di puntare sulla comicità e nelle Cake Topper possono essere raffigurati ad esempio con Lui che tenta di scappare. Lo sport, evidenzia Jenny Zanella è sicuramente uno degli ulteriori elementi che possono trovare spazio in questa arte decorativa al servizio dei matrimoni. La creazione più particolare realizzata, rivela Jenny, immortalava lo sposo vestito da Elvis, nell'atto di cantare, mentre la sposa, con espressione furbetta, le rompe la chitarra in testa. I Cake Topper oltre a essere una simpatica caricatura della coppia, sono anche uno specchio sulla società attuale e, sempre più spesso ritraggono oltre agli sposini anche i figli oppure gli animali dome-
stici. Si evidenzia che, affidarsi alle mani giuste per la realizzazione di questa scultura compatta, è molto importante per assicurarsi di avere un prodotto resistente e durevole nel tempo: il Cake Topper è per sempre. Valeria Arciuolo Crazy Home Corso Roma, 104/106 Borgomanero Tel. 388 - 8883926 jenny.zanella@hotmail.com Facebook: Crazy home Instagram: @jenny.zanella
Castello Un grande successo al Castello di Novara Castello InLove nasce come uno scrigno di novità, idee e creatività in cui gli sposi trovano nuove ispirazioni
Via Roma 1 Dormelletto (Novara) 3755304152 / ilfioristadidormelletto@gmail.com
astello InLove è l’evento per futuri sposi in cerca di ispirazioni originali e creative per rendere speciale il giorno delle loro nozze. La sua prima edizione si è svolta sabato 16 e domenica 17 febbraio 2019 nelle affascinanti sale del Castello di Novara ed è stata caratterizzata da un elevato numero di visitatori. Castello InLove nasce come uno scrigno di novità, idee e creatività in cui gli sposi trovano ispirazioni per organizzare in un modo dinamico e divertente il proprio matrimonio e si sviluppa come una wedding experience, dettata dalla tendenza sposi di quest’anno del Baroque Wedding. Sono state quindi selezionate e coinvolte diverse realtà creative del mondo delle nozze: artigiani innovativi, piccole boutique di moda e accessori, location per eventi e matrimoni, produttori wine & food luxury, catering e banqueting, flower e graphic designer, make up artist, wedding planner, photo e video maker. In fiera, i visitatori hanno dimostrato notevole apprezzamento per le differenti proposte. La prima edizone della manifestazione novarese dedicata al wedding, dunque, è stata un successo per gli espositori, che hanno espresso la propria soddisfazione per i numerosi contatti sviluppati durante la due giorni al castello di Novara. Il business delle nozze si conferma così in ottima forma, come testimoniano anche le fiere dedicate al tema: nella stagione 2018 - 2019 in Italia se ne contano circa 80, fra microsaloni di due giorni
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(anche in castelli medievali, come “MarryMe!” a Bolzano) o eventi da decine di migliaia di visitatori, come Roma Sposa, che insieme a Milano Sposi e a Tutto Sposi di Napoli si contende il primato di più importante fiera nazionale del matrimonio. Secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Registro imprese e Istat, realizzata per Il Sole 24 Ore, fra 2016 e 2017 le imprese attive nei settori legati alla celebrazione delle nozze sono aumentate del 3,4%, per un totale di 56.692 attività, in aumento in tutte le regioni ad eccezione di Umbria e Valle d’Aosta. A crescere di più sono state le aziende organizzatrici di feste e cerimonie (+9,4%, per 1.631 imprese), anche se la gran parte del business è in mano alle aziende di abiti per l’occasione, 22.408 e in aumento dell’1,9%. La Campania è la regione leader con quasi 8.300 aziende, in aumento del 4,1%, seguita da Lombardia con circa 7mila (+3,2%) e Toscana +5,6%). (6.363, L’evoluzione del settore, però, non è numerica: solo
anche molti futuri sposi sono attenti a temi come la sostenibilità e il riuso, come dimostra il trend dei matrimoni “ecologici” e che coinvolgono più di una coppia. In questo senso, le suore di Santa Rita da Cascia sono all’avanguardia da tempo: fin dagli anni Cinquanta, infatti, gestiscono un centro di raccolta di abiti da sposa usati, messi a disposizione di chi non può o non vuole spendere migliaia di euro per un vestito che indosserà un giorno. Con buona pace delle fiere di oggi.
in love Il matrimonio ideale: i consigli dei professionisti del settore Intervista ai professionisti di “Castello in love” per scoprire come riescono a rendere unico e indimenticabile il fatidico giorno del “si, lo voglio” rganizzare un matrimonio non è cosa da poco. È opportuno saper pianificare per tempo ogni singolo dettaglio ed aver ben a mente i preparativi necessari via via che si avvicina la data stabilita. Per aiutarvi ad organizzare le vostre nozze, abbiamo intervistato i professionisti che hanno preso parte alla fiera “Castello in love”, a Novara. L’ABITO DELLA SPOSA
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gere la propria personalità e il gusto estetico. Lo sa bene Mauro Barcellini - “Il fiorista di Dormelletto” grazie alla cui professionalità, il matrimonio potrà prendere la forma e lo stile desiderato. “Per
“Oggi il mondo delle acconciature
buon funzionamento del matrimonio dall'inizio alla fine. Così come le partecipazioni matrimonio che rappresentano il via ufficiale alle nozze, le bomboniere rappresentano la tappa finale del percorso. Matteo Giovanniello - Giorgia Bomboniere consiglia la bombo-
Alberto Mascazzini e Jessica Corradini - Loving Music
Valeria De Vecchi - Giovanna Acconciature
Mauro Barcellini - Il fiorista di Dormelletto & Thiago Camargo Makeup
Anna Montagner - Sartoria Anny
Gli stilisti propongono tessuti preziosi come pizzi ricamati, douchesse opachi, organze di seta e taffetà, ma anche una cascata di applicazioni glitter. Quanto alle silhouette è l’anno della forma a trapezio, degli scolli a V profondi, delle gonne scivolate e di quelle con volumi extra. Gli abiti che la Sartoria Anny di Prato Sesia ha portato in mostra a Novara seguono lo stile barocco, leitmotiv manifestazione. A disegnarli è Nicoletta Mango, stilista dello storico atelier valsesiano, che ha pensato a paillettes effetto acqua, agli inserti in piume e al colore blu. La sartoria di Anna Montagner pensa inoltre alla sposa non più giovane, con una serie di proposte accattivanti e di grande eleganza. Infine, accanto agli abiti da sposa, grande spazio è stato dato alle mise per le cerimonie, con modelli per vestire le donne nelle grandi occasioni. ALLESTIMENTO FLOREALE, BOUQUET E MAKE UP ARTIST Ditelo con i fiori… e con le loro infinite nuance di varianti ed essenze! Sono tanti i fattori da prendere in considerazione per l’allestimento, ma tutti verteranno su un’unica direzione: far emer-
questa stagione il colore di tendenza è il corallo - spiega l’artista delle composizioni floreali - Ma la personalizzazione dell’allestimento è fondamentale . Infatti ogni matrimonio deve essere unico. Dunque è solo conoscendo meglio gli sposi e la location del ricevimento nunziale che la decorasi può progettare zione perfetta.” Mauro Barcellini lavora in sinergia con il makeup artist Thiago Camargo: “In questo modo - rivela - riusciamo a offrire alla sposa uno stile armonico, in cui tutto è in perfetto equilibrio”. Oltre che sui fiori è possibile puntare anche sulle piante, che non solo impreziosiscono l’ambiente ma possono anche diventare la bomboniera ideale per i testimoni. HAIR STYLE Ogni donna sa bene che nel giorno del proprio matrimonio, l’acconta conciatura almeno quanto l’abito. Affidarsi dunque al professionista ideale è di fondamentale importanza per ottenere un look perfetto. L’hairstylist Valeria De Vecchi (Giovanna Acconnciature - Romentino) progetta l’hairstyle ideale insieme alla sposa:
per wedding è profondamente cambiato - spiega la parrucchiera - Infatti si cerca uno stile più naturale rispetto al passato in cui trionfavano i raccolti estremamente elaborati. Purezza ed eleganza sono di tendenza ma, in ogni caso, l’importante è sentirsi a proprio agio. Il look perfetto si realizza quando lo stile del vestito e l’hairstyle sono in perfetta armonia - prosegue - Per questo motivo, io propongo sempre una bozza di acconciature in occasione della prova dell’abito”. CONFETTATE E BOMBONIERE La scelta delle bomboniere, come quella del bouquet sposa, fa parte di una categoria di elementi che sono considerati essenziali per il
LA COLONNA SONORA
Matteo Giovanniello - Giorgia Bomboniere
niera ideale a seconda delle differenti esigenze: “Sobrietà e funzionalità sono molto di tendenza - rivela l’esperto - Piacciono molto i profumatori, le sveglie e i quadretti mentre meno apprezzati risultano i classici soprammobili. Inoltre, i clienti apprezzano molto i confetti, oltre che ai classici gusti, anche con ripieni particolari. Ad esempio, in fiera i visitatori sono rimasti positivamente colpiti dai nostri confetti allo zafferano”.
Nella scelta della colonna sonora che accompagnerà il giorno delle nozze la parola d’ordine è personalità. Infatti, i brani che verranno riprodotti sono scelti dagli sposi e molto spesso sono legati, oltre che ai gusti personali, anche ai ricordi più belli trascorsi insieme. Ciò viene spiegato da Alberto Mascazzini e Jessica Corradini (Loving music) che curano la colonna sonora delle nozze: “Chiediamo agli sposi di segnalarci i brani più significativi per loro e accompagnamo il giorno più importante della loro vita, lungo tutta la sua durata, donando ancora più magia ad ogni momento, grazie al perfetto accompagnamento musicale”.
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Speciale
Wedding
Creazioni di Simona Paldino. L'acconciatura perfetta per valorizzare la sposa Redazionale
Simona Paldino si prende cura delle future spose, consigliando ad ognuna l'hair style perfetto per il giorno del fatidico "si, lo voglio"
Simona Paldino
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ersonalizzazione e benessere sono le parole d'ordine all'interno dell'hair boutique Creazioni. Infatti, la titolare, Simona Paldino pone particolare attenzione alla resa estetica dell'acconciatura della sposa, con l'obiettivo di renderla unica e indimenticabile. Ogni soluzione è infatti studiata per soddisfare le diverse esigenze di stile e tenuta della cliente, con il risultato di un'acconciatura perfetta in ogni minimo dettaglio. A seconda delle caratteristiche della sposa e dello stile dell'abito che indosserà il giorno delle nozze,
Simona Paldino progetta la messa in opera dei capelli, sempre con un tocco di raffinata eleganza. Infatti, la valorizzazione delle donne, nel giorno più importante della loro vita, è una mission per la parrucchiera di Borgomanero. A riprova della cura che pone per ogni cliente, Simona si differenzia anche per l'utilizzo di prodotti di alta qualità, dedicati al benessere del capello a 360 gradi. In questo modo, il momento dell'acconciatura diventa una pausa di quiete e relax durante il tran tran dei preparativi per il matrimonio. Merito inoltre dei trattamenti che favoriscono il rilassamento, tra cui si segnalano i massaggi alla cute, dall'effetto benefico. Infine, per le spose più glamour, Simona Paldino propone le ultime tendenze in fatto di hairstylist, sempre con un occhio di riguardo per la personalizzazione. Creazioni di Simona Paldino Via Lungo Agogna Colleoni, 14 28021 Borgomanero (No) Tel.:0322 880233 Facebook: creazioni Instagram creazionihairstyle
1,2,3 STAMPA. Gadget e magliette per addii al nubilato e al celibato Redazionale
Immagini, fotomontaggi e frasi simpatiche con cui decorare magliette e gadget del futuro sposo o della futura sposa sono un must per gli addii desiderio del cliente in un oggetto personalizzato e unico.
1,2,3 STAMPA Via lungo agogna Colleoni, 18 Borgomanero, 28021 (NO) Mail: 123stampavale@gmail.com Facebook: 1,2,3 STAMPA Instagram: 1.2.3stampa Telefono: 331 3953609
Manuela e Valentina
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,2,3 Stampa cura la personalizzazione di ogni tipologia di gadget e capo d'abbigliamento, con attenzione ad ogni minimo dettaglio. Merito della consolidata esperienza nel settore di Manuela e Valentina, che guidano il cliente nella scelta del prodotto ideale a seconda delle differenti esigenze. All'interno del negozio prendono così forma differenti progetti creativi, tra cui la stampa, oltre che su magliette e felpe, anche su canotte, costumi o accappatoi. In base alla tipologia di addio al nubilato o al celibato che si vuole organizzare, dai più tradizionali ai più ironici e co-
mici, Manuela e Valentina mettono a disposizione un'ampia gamma di gadget tra cui scegliere. L'idea di aprire un'attività specializzata nella stampa su tessuti e materiali nasce nel 2015 ed è subito successo; infatti l'attività coglie il positivo interesse del territorio e, da allora, il numero di clienti è costantemente cresciuto; di pari passo Manuela e Valentina hanno anche continuato ampliato la gamma delle proposte, per offrire così sempre, accanto ai prodotti classici, modelli innovativi e originali. La loro più grande soddisfazione, rivelano, è la possibilità di trasformare il
Speciale
Wedding
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Location per matrimoni: le 6 tipologie di tendenza 2019/20 Ville d’epoca, castelli, dimore storiche, cascine, agriturismi, casali, antiche fortezze, loft minimal chic, spazi urbani, teatri, parchi e giardini e la fatidica proposta è appena arrivata e siete alle prese con la scelta della location, oggi ti proponiamo le soluzioni più originali del 2019 / 2020 per celebrare un ricevimento da mille e una… nozze! 1. Formule easy all’aria aperta. Sono sempre più numerose le coppie che al classico pasto pantagruelico di ore e ore seduti al tavolo di un ristorante, preferiscono formule più easy ed informali. Finger food, buffet e degustazioni, ma anche aperitivi e brunch sono alternative altrettanto gradite ed elegante, che si prestano alla perfezione a ville storiche e di prestigio ricche di fascino ed immerse nel verde, dove arte, storia e natura sono gli ingredienti alla base di un ricevimento estivo all’aria aperta davvero unico. Si tratta dell’opzione perfetta per gli sposi che sognano un matrimonio elegante e d’impatto, che mixa i fasti di una location raffinata con i confort di un ricevimento fresco e divertente. Non dimenticare che tra le aspettative che ogni invitato ha quando si reca a un matrimonio, accanto a pietanze gustose e leggere c’è senza dubbio lo spauracchio della noia, il nemico numero uno di ogni ricevimento. 2. Il fascino della storia. Se avete risolto l’eterno dilemma di celebrare un matrimonio in estate o in inverno, optando per i mesi più freddi, potrete godere di tutti i punti forti di un matrimonio invernale visti qui, optando per una cornice storica d’incanto. Le sale affrescate di un palazzo storico con i suoi affascinanti giardini d’inverno potranno ospitare un considerevole numero di ospiti. Una cornice sugestiva ricca di fascino, con la sua chiesetta barocca, un immenso parco in stile mediterraneo, una sala con la vetrata sulla cucina, per ‘sbirciare’ cosa bolle in pentola e rubare i segreti dello chef intento a preparare i manicaretti che allieteranno il vostro ricevimento. 3. Quando la semplicità è chic. Cascine, cantine, vecchi casali ristrutturati, taverne e sale di castelli situati in borghi medioevali sono un’alternativa perfetta per chi sogna matrimonio intimo e raccolto, fatto di sapori autentici ed affetti sinceri. Un ricevimento raccolto, genuino, ricco di tradizione, eppure allo stesso tempo curatissimo in ogni minimo dettaglio ed elegante. Gli amanti del boho-chic non potranno rimanere indifferenti a questo tipo di proposte! 4. Art attack! Negli ultimi anni sta prendendo piede una tendenza davvero speciale, che non poteva che nascere in Italia, culla dell’arte e di bellezze storiche ed architet-
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toniche senza pari. Sono sempre più numerosi gli spazi museali che mettono a disposizione le loro sale per celebrare ricevimenti originalissimi.Tra gli spazi artistici che al giorno d’oggi permettono di celebrare un ricevimento nuziale, segnaliamo Vittoriale degli Italiani, la sfarzosa ed al tempo stesso originalissima dimora privata di Gabriele d’Annunzio, meta di appassionati di arte e letteratura di tutto il mondo per la sua peculiare posizione e la sua irripetibile ricchezza di testimonianze artistiche e folkloriche. Da qualche anno a questa parte è senza ombra di dubbio una delle location per matrimoni più belle del Lago di Garda. A La Spezia il CAMEC Museo di arte moderna e contemporanea offre la possibilità di richiedere l’utilizzo delle proprie sale e terrazze, che potranno essere concesse per eventi e iniziative che sappiano valorizzare i suoi tesori artistici: un’opzione da considerare per gli amanti dell’arte. 5. Un tuffo dove l’acqua è più blu. Agli amanti del mare, matrimoni in spiaggia: l’opzione ideale per un ricevimento originale ed informale. Abiti morbidi e comodi, decorazioni a tema ed infradito colorate nelle wedding bag da distribuire ai vostri invitati, et voilá, eccovi servito un ricevimento indimenticabile per voi e per tutti i vostri cari. E se volete davvero stupire, senza rinunciare a comfort e glamour, sapete che da qualche anno è possibile organizzare un ricevimento nuziale all’interno dell’Acquario di Genova? Una delle location nuziali più belle di Genova vi aspetta per celebrare un banchetto nuziale originalissimo mentre razze, squali e delfini scorazzeranno nelle enormi vasche adiacenti. 6. Amore bio. Complice un vero boom della filosofia bio, tra le scelte più gettonate per il 2017 si confermano anche location bucoliche, in cui la natura ed il paesaggio la fanno da padroni. Case private di campagna, agritusimi circondati da orti da cui provengono gli ingredienti del menú nuziale e ville immerse nei parchi saranno le cornici ideali per chi sogna un ricevimento autentico.
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Lago Maggiore ARONA
Gli aronesi possono segnalare i pericoli di sicurezza con un semplice click Piace il nuovo sistema di sicurezza partecipata, che permette a ogni cittadino di segnalare situazioni anomale e potenzialmente pericolose, utilizzando un’App
Alberto Gusmeroli
H
a già riscosso notevole successo il nuovo sistema di monitoraggio che permette al Comune e alle autorità preposte di controllare le segnalazioni fatte dai cittadini sulle potenziali situazioni di pericolo nel proprio territorio. 1SAFE è un sistema di sicu-
rezza partecipata, che permette a ogni cittadino di segnalare situazioni anomale e potenzialmente pericolose, utilizzando un’App, disponibile in 6 lingue, scaricabile gratuitamente dagli store per Android e iOs. Tutte le segnalazioni sono soggette alla valutazione di un algoritmo brevettato che ne definisce il grado di affidabilità; tale indice può crescere o decrescere in funzione della credibilità del segnalatore e della conferma o smentita di altri utenti. I Comuni che, come Arona, hanno aderito al progetto, possono visualizzare le segnalazioni in tempo reale da un pannello di controllo che consente di monitorare l’area di competenza. 1SAFE mette a di-
sposizione anche una funzione speciale che permette di certificare gli utenti in modo che possano acquisire un’affidabilità superiore a quella standard: è il caso dei Volontari Osservatori del Territorio e degli operatori di Controllo del Vicinato. Ogni altro utente potrà acquisire un livello di affidabilità superiore attraverso un utilizzo virtuoso dell’App. 1SAFE può essere utilizzata in modalità “anonima”, con possibilità di visualizzare gli eventi ma senza poter fare segnalazioni, o come “utente registrato” con il proprio numero di telefono che, in caso di segnalazione, sarà visibile solo dalle Autorità. L’utente registrato, dal proprio smartphone, può vedere la mappa del luogo in cui si trova e, se ravvisa un evento che mina la sicurezza, può segnalarlo semplicemente premendo un pulsante, indicando il tipo di pericolo percepito (aggressione, furto, persona sospetta, incidente, etc.). 1SAFE crea immediatamente un punto
di allarme sulla mappa. In questo modo tutti gli utenti che hanno l’App e che si trovano nelle vicinanze o che hanno salvato quell’area come di proprio interesse (per esempio: la propria abitazione, la scuola dei figli, la residenza dei genitori, etc.), ricevono un alert restando sempre aggiornati su ciò che accade. Ricevuta la notifica di allarme, coloro che si trovano nel raggio visivo dell’evento, possono confermare o smentire la segnalazione, contribuendo ad aumentarne o diminuirne l’affidabilità. Così strutturata, l’App permette ai cittadini di contare su una nuova forma di sicurezza partecipata: il sistema non richiede la condivisione del proprio numero di telefono con sconosciuti, né impone un limite numerico degli utenti da avvisare. Funziona grazie al sistema di geolocalizzazione che individua la posizione precisa dell’evento e, non essendo possibile l’inserimento di testo aggiuntivo, inibisce ogni utilizzo
improprio della piattaforma. Il Comune di Arona, aderendo al progetto, si è dotato di una console web, che permette alle Autorità territoriali di monitorare il proprio territorio di competenza. Le Autorità stanno visualizzando sul Pannello di Controllo tutte le numerose segnalazioni effettuate sul territorio del Comune, nonchè le informazioni dell’utente che ha segnalato (la posizione geolocalizzata, l’indice di affidabilità, il numero di conferme e/o smentite, numero di utenti avvisati, etc.). Le autorità hanno la possibilità di confermare o smentire l’evento e, a seconda dell’azione, l’affidabilità passa al 100% o allo 0%. I Comuni aderenti al progetto, grazie al loro ruolo, hanno la possibilità di fare segnalazioni con il 100% di affidabilità, inviare importanti comunicazioni ai cittadini e scegliere di attivare le categorie delle segnalazioni territoriali con validità esclusiva nel proprio territorio di competenza.
Lago Maggiore
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A bordo della Pinta insieme alla FIPSAS per parlare di pesca sul lago Maggiore La Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee è protagonista del video che L’Opinionista girerà sul lago, in collaborazione con la Pinta
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’Opinionista si prepara a salirre a bordo della Pinta di Meina per parlare di pesca (e non solo) sul Lago Maggiore in compagnia della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas). L’ente ha un’importanza fondamentale per la gestione delle differenti attività di
pesca dilettantistica che ogni anno vengono praticate in uno degli specchi d’acqua più suggestivi dell’Europa. Infatti, la Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato nasce nel 1942 con il fine dichiarato di promuovere la pesca sportiva dilettantistica. Nel corso degli anni il
campo di azione si è esteso ad altri ambiti. Oggi le attività, agonistiche e a carattere promozionale, nazionale e internazionale, vengono gestite da due settori sportivi Pesca di Superficie e Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, ai quali si affiancano i settori Didattica e SFAI (Settore Federale Acque e Impianti). In
campo internazionale, la Federazione è membro fondatore della CIPS (Confederazione Internazionale Pesca Sportiva) e della CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee). Svolge inoltre la propria attività sportiva anche in armonia con le deliberazioni dell’ICSF (International Casting Sport Federation)
e dell’IPC (International Paralympic Committee). Il video che verrà realizzato a bordo della Pinta, insieme alla giornalista de L’Opinionista Pamela Romanello, sarà disponibile sul casul canale YouTube L’Opinionista Web TV, sul sito www.lopinionistanews.it e sui profili Facebook, Instagram e Twitter del giornale.
ARONA
Avis punta sulle giornate di prelievo su appuntamento per raccogliere sacche Settantuno unità di sangue in meno rispetto al 2017. E’ uno dei tanti dati, tra luci e ombre, del 2018 di Avis Arona
Cesare Moriggia
«
Nelle 69 giornate di prelievo sono state raccolte 2.271 sacche di sangue intero, contro le 2.342 dello scorso anno, con un decremento pari a un meno 3%, alle quali aggiungere 8 donazioni presso altre sedi e 15 plasmaferesi» ha spiegato il presidente Cesare Moriggia nel relazionare il bilancio sociale del sodalizio aronese. Le ragioni del calo sono differenti, ma a incidere in modo significativo sono quanti
non rispondono più alle chiamate «cosicché a norma di statuto, dopo 2 anni dall’ultima donazione perdono la qualifica di socio» e, soprattutto, le più rigide disposizioni in materia di viaggi all’estero. «Chi per motivi di lavoro o turismo si trova a viaggiare non può donare più ogni tre mesi e questo comporta la possibilità di farlo solo 1 o 2 volte l’anno per far quadrare il periodo di sospensione con i giorni di permanenza in Italia – sottolinea Moriggia - Colpisce, che il mese di dicembre sia il più “scarso” in assoluto, con ben 28 sacche in meno raccolte rispetto alle ferie di agosto. Nonostante quest’anno abbiamo introdotto la novità del vaccino anti influenzale gratuito per i soci, somministrato con una prassi semplice quale quella di presen-
tarsi dal proprio medico curante muniti del tesserino Avis in corso di validità. Nonostante ciò, l’epidemia influenzale ci ha comunque penalizzati». Per il presidente Moriggia un prassi positiva potrebbe arrivare dall’organizzazione delle giornate di prelievo “selettive” su prenotazione, un passo importante che permetterebbe una costante raccolta di sacche e minori tempi di attesa per il donatore. Un dato in calo anche le donazioni di nuovi iscritti, 73 quelli del 2018, ovvero il 3,2 % del totale. Purtroppo con il calo del numero di sacche raccolte prosegue il trend negativo iniziato nel 2014. Ad una lettura più attenta a “pesare” c’è il boom che la sezione aronese ha vissuto per 18 anni in controtendenza rispetto a tutta la Provincia. «L’Avis Arona dal 1993 al 2011 ha raggiunto livelli impensabili in fatto di numero di donazione. In quel lungo periodo - ha ricordato l’ex presidente Mario Brovelli, oggi vice presidente insieme a Gianluca Del Re - ogni anno aumentavamo, e di molto. Poi dal 2009 la situazione economica e sociale in Italia è cambiata. Così quella spinta che porta il donatore nel fare qual-
cosa di utile e necessario per il prossimo ha preso il posto alle problematiche che ognuno vive quotidianamente distogliendo dall’essere solidali. Ma non c’è nulla di impossibile, se continueremo a lavorare con serietà, impegno come fatto fino ad oggi e i risultati torneranno ad essere positivi». L’augurio per il 2019 è quello di aumentare il numero complessivo dei soci, «arruolare sempre più iscritti e convincerli di quanto sia importante la loro “fidelizzazione”, cioè donare ogni qualvolta sia loro consentito» ha aggiunto Moriggia, facendo anche un appello ai giovani ad unirsi alla grande famiglia avisina. Il problema è che la popolazione è anziana, difficile il ricambio generazionale: «Le donazioni sono diminuite anche perché i giovani sono meno rispetto ai donatori anziani, un calo fisiologico dunque oltre a penalizzare, come sottolineato dal presidente, il discorso della sospensione relativa ai viaggi all’estero» - ha sottolineato la direttrice sanitaria Carla Sturla ringraziando il grande lavoro dell’Avis Arona che rimane una realtà più attive del Piemonte. Sezione che da sempre è prolifica nell’attività di
collaborazione con il territorio e non solo. Numeri a parte Avis Arona, infatti, da sempre è presente a favore delle associazione locali e di volontariato. Da ricordare la cena benefica a favore della sezione Avis di Pieve Torina o il sostegno alla rete “Nondisolopane”, per citarne alcune. Intensa l’attività promozionale, con l’apice nelle due serate di “Avis in Rocck” che ha confermato le capacità organizzative del Gruppo Giovani impegnato nel corso dell’anno quale testimonial di sensibilizzazione in tante manifestazioni ed eventi, dalla “Cena con delitto” all’importanza della donazione del sangue veicolata nelle scuole, ricordati nella relazione di Federico Brambilla, presidente del Gruppo Giovani. Team affiatato e propositivo alla ricerca di nuovi iscritti. La comunale dei donatori di sangue in apertura, prima dell’approvazione del bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019, ha affrontato un tema di stringente attualità con l’approvazione del nuovo statuto con gli adeguamenti richiesti dalla riforma del Terzo settore accogliendo la sfida richiesta a tutto il mondo del volontariato.
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Novarese VARALLO POMBIA
Progetto pilota: istituzioni e aziende unite per crescere insieme Con il sostegno di Api - Associazione Piccole Medie Imprese, per dare un sostegno concreto al mondo del lavoro
Alberto Pilone
I
l Sindaco Alberto PiloneL’incontro avvenuto a fine febbraio nell’aula consiliare di Varallo Pombia, tra il sindaco Alberto Pilone, l’associazione Api (Associazione piccole medie imprese) e alcuni imprenditori della provincia novarese, ha aperto nuovi scenari di cui poter discutere al fine di
superando anche quel “gap formativo” con cui le aziende si devono confrontare. Il progetto nasce a seguito di una conversazione avvenuta tra il sindaco Alberto Pilone con i membri della giunta dell’associazione Api, in cui è emersa l’eminente necessità di creare un dialogo tra istituzioni e aziende, con lo scopo di creare un rapporto di intesa tra le parti. L’Api, che dal 26 Marzo del 1953 è impegnata nello sviluppo e nella crescita delle piccole e medie imprese della provincie di Novara, Vercelli e Vco, attraverso servizi sempre più performanti rivolti ai propri associati, “potrebbe essere un valido trampolino di lancio per tutte quelle realtà industriali che vogliono creare sinergie di lavoro e coesione tra aziende e imprenditori, aprendo e vagliando così possibilità occupa-
La piccola e media industria in italia I 4,2 milioni di piccole e medie industrie fino a 250 addetti (99,8% del totale delle industrie italiane) costituiscono la trama fondamentale del sistema economico nazionale. Assorbono l'81,7% del totale degli addetti, generano il 58,5% del valore delle esportazioni e realizzano il 70,8% del Prodotto interno lordo*. Nel solo comparto manifatturiero, dove sono occupati 4,8 milioni di addetti, l'attività delle 530 mila piccole e medie industrie «vale» 230 miliardi di euro all'anno, equivalente al 13% del Pil italiano, con una quota del 53,6% sul totale delle esportazioni di «made in Italy»*. (*) Elaborazioni su dati Istat, Ice, Uniocamere.
poter migliorare la situazione lavorativa di molti imprenditori,
zionali” sostiene il sindaco Piloni. Ad avvalorare questa
tesi, il direttore generale di Api, la dr.ssa Paola Pansini afferma: “è bene che le aziende situate sul nostro territorio incomincino a dialogare tra di loro ; il progetto Pilota, infatti, nasce proprio con questa mission : studiare soluzioni valide per le aziende, creare sinergie e contrastare le difficoltà riscontrate nel mondo del lavoro, sia in termini di carattere burocratico, organizzativo o, come spesso accade, semplicemente nel reperire personale qualificato. “Come direttore generale dell’associazione, mi rendo conto che nelle piccole realtà imprenditoriali site nei piccoli comuni lo
sforzo è maggiore, ma se si vuole stare al passo con i tempi è necessario, inoltre, cambiare la mentalità, essere sempre più propositivi, adottando, là dove sia possibile, modelli nuovi per fare impresa”. L’amministrazione di Varallo Pombia, che grazie al sindaco Pilone è sensibile alle tematiche legate al lavoro,( con la presenza, ad esempio, di uno sportello dedicato all’impiego e attraverso la bacheca Enaip, che informa i cittadini sui corsi di formazione in atto, ecc ecc) ha capito l’importanza e la necessità di aprire un canale di comunicazione fra
territorio e aziende e si impegnerà, dice il sindaco, a far si che il progetto si concretizzi. Dunque, questo primo incontro puramente conoscitivo si è concluso con l’impegno da parte di tutti, associazione, amministrazione e imprenditori, di creare in tempi brevi degli eventi che possano considerarsi strategici per il lavoro di squadra sul territorio; migliorando il grado di occupazio nelle imprese circostanti, contrastando la disoccupazione e la fragilità dei cittadini. Pamela Romanello
Innovazione
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1SAFE, l'App della sicurezza partecipata. Per la segnalazione delle emergenze tra cittadini e Comuni Redazionale
1SAFE è il sistema per la sicurezza partecipata che permette a ogni cittadino di segnalare situazioni anomale e potenzialmente pericolose, utilizzando una semplice App, scaricabile gratuitamente dagli store per Android e IOS, disponibile in sei lingue.
Claudio Rota
C
ome funziona. Cittadini, uffici tecnici del Comune e Polizia municipale possono segnalare situazioni di pericolo. Ogni segnalazione genera un punto di allarme sulla mappa ed è soggetto alla valutazione di un algoritmo brevettato che ne definisce l'affidabilità. Immediatamente ogni attore coinvolto riceve una notifica. I Comuni e la Polizia municipale possono attivare le procedure di soccorso e/o emergenza e i cittadini possono così evitare situazioni pericolose. Una consolle di gestione dedicata viene fornita ai Comuni e alle Forze di Polizia per consentire il monitoraggio in tempo reale delle segnalazioni. Inoltre, gli agenti sul territorio hanno sulla propria App privilegi per segnalare ai cittadini situazioni di pericolo con affidabilità del 100%. Ricevuta una segnalazione da parte del cittadino, le forze di Polizia possono decidere di contattarlo telefonicamente o intervenire direttamente. Vantaggi per i cittadini: - partecipazione attiva alla sicurezza collettiva; - ricezione segnalazioni in tempo reale relative alla sicurezza; - creazione e monitoraggio di zone personalizzate che si desidera tenere
sotto controllo. Per esempio: la propria abitazione, il parcheggio auto o la scuola dei figli; in questo modo l'utente riceverà sia le segnalazioni di eventi intorno alla sua posizione corrente, sia quelli prossimi alle zone che ha aggiunto autonomamente; - semplicità dello strumento; -collegamento immediato con centrale operativa; - ricezione comunicazioni da parte della centrale in base alla presenza all'interno del territorio comunale; Vantaggi per Polizia e Comuni: - l'uso di una App di questo tipo invoglia le persone a segnalare eventi per i quali probabilmente non farebbero una telefonata al servizio di emergenza: semafori guasti, buche del manto stradale, segnaletica mancante o danneggiata, ingorghi, e molto altro; - maggiore coinvolgimento, parteci-
pazione e consenso da parte dei cittadini che percepiscono una amministrazione pronta alle nuove tecnologie e in ascolto verso la popolazione; - apertura di una canale diretto verso i cittadini che consente di inviare segnalazioni capillari in tempo reale per eventi di pericolo sul territorio come problemi di viabilità, manifestazioni, eventi atmosferici, eccetera. - georeferenziazione della segnalazione; - archivio storico strutturato di tutte le segnalazioni pervenute e della relativa gestione; - comunicazioni informative verso i possessori dell'App presenti sul proprio territorio. I numeri di 1SAFE. Sono 35 i Comuni che hanno già attivato 1Safe sul proprio territorio: ARESE
ARONA BERGAMO BONATE SOTTO CASALPUSTERLENGO CESANO MADERNO (IN ATTIVAZIONE) CUSAGO (IN ATTIVAZIONE) DALMINE ESTE FORLÌ GORLE GROMO IMOLA (IN ATTIVAZIONE) LALLIO LAZISE LODI MANTOVA (IN ATTIVAZIONE) MAPELLO NOVARA (IN ATTIVAZIONE) OSIO SOTTO PALAZZAGO PAULLO RANICA
RESCALDINA RIVALTA SUL MINCIO RODIGO SAN GIULIANO MILANESE SCANZOROSCIATE SOLARO SONCINO (IN ATTIVAZIONE) TORRE BOLDONE TREVIOLO VERDELLINO VIGEVANO (IN ATTIVAZIONE) VILLANOVA DEL SILLARO Inoltre, 1SAFE è in corso di attivazione nell’AEROPORTO VALERIO CATULLO ed è a servizio della PARROCCHIA DELL’INCARNAZIONE e della PARROCCHIA MARIA AUSILIATRICE per i rispettivi oratori. 1SAFE - SI2001 Srl Claudio Rota - Managing Director claudio.rota@si2001.it Tel. 393-3340776 www.1safe.it
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Lavoro CONFARTIGIANATO
Imprese artigiane nel Piemonte Orientale: in dodici mesi perse 250 L’artigianato, ancora una volta, è in flessione e lo confermano i dati delle Camere di commercio: le imprese sono diminuite da 18.416 a 18.166
Amleto Impaloni
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l dato provinciale vede: Vercelli 4.589; Novara 9.326, VCO 4.251. “Le piccole imprese continuano a scontare difficoltà strutturali: l’accesso la credito, la burocrazia, i tanti adempimenti sono veri ostacoli alla nascita di
nuove imprese” commenta Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale “Oggi è innegabile che la tenuta e il rilancio dei nostri territori passi attraverso il sostegno alle imprese artigiane: più credito,
più semplificazione, meno burocrazia sono i riferimenti principali per rilanciare la nostra economia e le nostre comunità”. Analizzando i numeri della serie storica si nota come dall’avvio della crisi, nel 2008, al 31 dicembre di quell’anno erano 21.803 le imprese artigiane delle tre province del Piemonte Orientale; dieci anni dopo sono18.166, con un saldo negativo di 3.637. Tradotta in posti di lavoro questa emorragia vale quasi diecimila posti, oggi non più disponibili. L’anno nero del decennio è stato il 2013, quando in soli dodici mesi il saldo negativo iscrizioni/cessazioni precipitò a un drammatico meno 908, con oltre duemila posti di lavoro bruciati. Riguardo alle singole province, per il Vercellese e il VCO l’anno nero è stato il 2013, quando le due province registrarono, rispettivamente, un meno 393 imprese e un meno 180 imprese (complessivamente oltre il 60% dell’intera perdita del distretto del Piemonte Orientale); per il Novarese l’anno più nero
del decennio è stato il 2016, quando si registrò un meno 427
imprese, il 66% dell’intero stock di perdite del distretto di quell’anno.
Agenda Fiscale
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Studio Associato Cerri & Gamalero. Spese scolastiche: piccolo vademecum per la detrazione Parola agli esperti. A quanto ammontano le detrazioni per le spese scolastiche, chi ne può beneficiare e come può richiederle
U Carlo Cerri e Paolo Gamalero
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ià a partire dall’anno 2015 la detrazione IRPEF del 19% si applica sulle spese sostenute per la frequenza: delle scuole del-
essere suddiviso tra gli aventi diritto (ad esempio i genitori) ripartendo la spesa in base all’effettivo sostenimento ed annotando sul documento di
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’agevolazione fiscale si applica sia alle scuole statali, che alle scuole paritarie private e degli enti locali. La detrazione IRPEF del 19% si applica su un importo annuo non superiore ad euro 786 euro per l'anno 2018 ed ad euro 800 a decorrere dall'anno 2019. Si tratta di un limite che è riferito a ciascun alunno o studente e che deve essere suddiviso tra gli aventi diritto (ad esempio i genitori) ripartendo la spesa in base all’effettivo sostenimento ed annotando sul documento di spesa la percentuale di ripartizione (se diversa dal 50 per cento). l'infanzia (scuole materne o "vecchi" asili); del primo ciclo di istruzione, cioè delle scuole primarie ("vecchie" elementari) e delle scuole secondarie di primo grado ("vecchie" medie); delle scuole secondarie di secondo grado ("vecchie" superiori). L’agevolazione fiscale si applica sia alle scuole statali, che alle scuole paritarie private e degli enti locali. La detrazione IRPEF del 19% si applica su un importo annuo non superiore ad euro 786 euro per l'anno 2018 ed ad euro 800 a decorrere dall'anno 2019. Si tratta di un limite che è riferito a ciascun alunno o studente e che deve
spesa la percentuale di ripartizione (se diversa dal 50 per cento). In caso di coniuge a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre l’intero importo. L’Agenzia delle Entrate ha avuto modo di chiarire che fra le spese di frequenza detraibili rientrano: • le tasse ( ad esempio quelle d’ iscrizione e di frequenza); • i contributi obbligatori (ad esempio la spesa per la mensa scolastica, anche quando il servizio di mensa viene reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola);
• i contributi volontari e le altre erogazioni liberali, deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica (erogazioni liberali quindi diverse da quelle per le quali è prevista una specifica ed autonoma detrazione, sempre del 19%, e che sono specificatamente finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa); • le spese sostenute per i servizi scolastici integrativi, quali l'assistenza al pasto, il pre-scuola e il post-scuola; • le gite scolastiche, l'assicurazione della scuola e ogni altro contributo scolastico finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa deliberato dagli organi d'istituto (ad esempio corsi di lingua, teatro, ecc., svolti anche al di fuori dell'orario scolastico e senza obbligo di frequenza). Non possono invece essere detratte, ad esempio, le spese relative al servizio di trasporto scolastico (scuolabus), le spese per la cancelleria e per i testi scolastici della scuola secondaria di primo e secondo grado (circolare Agenzia Entrate 3/2016). Sempre a partire dall'anno 2015 un’ autonoma detrazione IRPEF del 19% si applica anche in relazione alle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso: • università statali; • università non statali, in misura però non superiore a
n’ autonoma detrazione IRPEF del 19% si applica anche in relazione alle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso: • università statali; • università non statali, in misura però non superiore a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, da emanarsi entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali. quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, da emanarsi entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e dei contributi dovuti alle università statali. Le spese in esame sono detraibili anche se sono state sostenute nell'interesse dei familiari fiscalmente a carico (ad esempio i figli o il coniuge) Per gli istituti o università privati o stranieri, la detrazione spetta in misura non superiore a quella stabilita in relazione alle tasse e ai contributi degli istituti statali italiani. L’ Agenzia delle Entrate, ha precisato che per la detraibilità delle spese di frequenza all'estero di corsi universitari occorre fare riferimento all'importo massimo stabilito per la frequenza di corsi di istruzione appartenenti alla medesima area disciplinare e alla zona geografica in cui ricade il domicilio fiscale del contribuente. Sempre in relazione alla frequenza di corsi universitari si ricorda, in ultimo, che possono essere detratte con autonoma detrazione del 19%, le spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un comune diverso da quello di residenza per
canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della L. 431/98 (tali spese sono detraibili anche se sono state sostenute per i familiari fiscalmente a carico). La detrazione compete a condizione che l'università sia ubicata in un comune diverso da quello in cui lo studente ha la propria residenza anagrafica, distante da quest'ultimo almeno 100 Km e situata in un'altra Provincia rispetto a quella di residenza. I canoni di locazione pagati rilevano fino a concorrenza di un importo massimo di 2.633 euro. Limitatamente agli anni 2017 e 2018, la detrazione IRPEF del 19% dei canoni di locazione relativi agli studenti universitari "fuori sede", spetta anche agli studenti che risiedono in zone montane o disagiate che distano almeno 50 chilometri dall'università (invece di almeno 100 chilometri) ed anche qualora l'università non sia ubicata in una Provincia diversa rispetto a quella di residenza dello studente. Studio Associato Dott. Cerri Carlo - Rag. Gamalero Paolo Corso Roma, 73 Romagnano S. Tel. 0163-82.61.86 Fax 0163 82.07.07 studio@cerrigamalero.it
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Arte Redazionale
Arteficio di Silvana Bramante. Splendide decorazioni artistiche per residenze e locali al top Trasformare una parete spoglia in un suggestivo scenario, rendendo così ancora più accattivante ed esclusivo l’ambiente, è facile grazie al lavoro di Silvana Bramante, restauratrice e decoratrice, insignita del prestigioso riconoscimento di “Eccellenza artigiana” della Regione Piemonte Affresco per sala da bagno in residenza privata
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Ambiente
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LA RUBRICA AMBIENTALE
Allarme: «Gli italiani parlano di ecologia ma bruciano più petrolio» Gian Carlo Locarni: “Ecco i nuovi dati, nell’anno appena chiuso i consumi sono arrivati a ben 60,8 milioni di tonnellate”
Gian Carlo Locarni
S
econdo i dati provvisori della rilevazione del ministero dello Sviluppo economico, nel mese di dicembre 2018 i consumi petroliferi italiani sono ammontati a 5 milioni di tonnellate, con un incremento pari al 2,3% (+113.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2017. I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno lavorativo in più, sono risultati pari a quasi
2,6 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 2 milioni di gasolio, con un incremento del 5,4% (+131.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2017. Nel confronto occorre tenere però conto che nel 2018 e stato ampliato il campione della rilevazione. In particolare, in dicembre la benzina totale ha mostrato un incremento del 3,2% (+19.000 tonnellate) con un incremento della benzina venduta sulla rete del 3,1% rispetto a dicembre 2017; il gasolio autotrazione evidenzia un incremento del 6,1% (+112.000 tonnellate), con un incremento del gasolio venduto sulla rete del 4,6% rispetto a dicembre 2017. Da segnalare la performance molto positiva dei bitumi (+48,1%) che, a partire dall’inizio dell’estate, hanno invertito un trend per lungo tempo negativo. I dati del 2018 - Interessanti anche i dati dell’intero 2018, ora disponibili: nell’anno appena concluso i consumi petroliferi italiani sono stati pari a
60,8 milioni di tonnellate, con un incremento del 3,7% (+2.153.000 tonnellate) rispetto al 2017. Nel 2018 i consumi di carburanti autotrazione (benzina + gasolio), sono stati pari a circa 31,4 milioni di tonnellate, con un incremento del 3,4%
(+1.033.000 tonnellate) rispetto al 2017. In particolare: l’anno scorso la benzina totale nel periodo considerato ha mostrato una lieve crescita dello 0,5% (+36.000 tonnellate) con un aumento della benzina venduta sulla rete dello 0,8%; il gasolio
autotrazione totale segna un aumento del 4,3% (+997.000 tonnellate) con un incremento del gasolio venduto sulla rete del +3,5%. Da segnalare l’anno scorso il trend in continua crescita del carboturbo (cherosene avio, cioè jet fuel) che, rispetto al 2017, cresce del 7,3% (320.000 tonnellate in più) e dei bitumi che, grazie ad una seconda parte dell’anno molto positiva, crescono del 4,8% rispetto al 2017.Immatricolazioni auto - Un cenno alle automobili. Si ricorda che nel 2018 le immatricolazioni di autovetture nuove sono risultate in calo del 3,1% rispetto al 2017, con quelle diesel a coprire il 51,2% del totale (era il 56,5% nel 2017) e quelle a benzina il 35,5%. Le auto alimentate a GPL hanno coperto il 6,5% delle nuove immatricolazioni, le ibride il 4,5%, quelle a metano il 2% e le elettriche lo 0,3%. Gian Carlo Locarni giancarlo.locarni@gmail.com
INDAGINE
«Vi siete mai chiesti perchè la carne di pollo costa così poco?» Al mercato o al supermarket è possibile comprare un pollo arrosto a pochi euro. Quindi già lavorato e cucinato e con un ricarico anche da parte del commerciante
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l pollo in sé ha in pratica giusto il valore di qualche monetina. Come viene da chiederselo rispetto a prodotti provenienti da paesi asiatici con prezzi incredibilmente bassi, che ormai sappiamo ottenuti con sfruttamento di manodopera a basso costo, lo stesso dovremmo fare quando vediamo della carne venduta a simili prezzi: come è possibile? La risposta sta nei sistemi di allevamento intensivo. Abbiamo deciso di mostrarli con una video-indagine girata all’interno di capannoni di fornitori dei principali produttori italiani. L’indagine in questione ha creato un certo scalpore, soprattutto per alcune immagini in cui, con telecamere nascoste, sono stati ripresi operatori che maltrattano animali, li prendono a calci e li caricano con violenza nelle gabbie per il trasporto verso il macello. UnaItalia, associazione di riferimento del settore avicolo italiano, ha risposto dicendo che le immagini “non sono assolutamente rappresentative di quanto accade negli allevamenti avicoli italiani” e che “non è corretto far vedere dei casi isolati per far intendere che rappresentino le condizioni di
vita della maggioranza dei polli che finiscono ogni anno sulle tavole degli italiani”. Ma la violenza che subiscono questi animali non è solo quella dei calci, che potrebbero forse anche essere dei casi isolati, ma non per questo meno gravi. La violenza e il maltrattamento sono insiti nel modo stesso in cui i polli vengono allevati, fin dal primo giorno di vita. Ed è quanto ci preme diventi oggetto centrale del dibattito. In Italia nel 2016 sono stati macellati 525 milioni di polli (fonte Istat). Un numero impressionante, pari a 1000 polli al minuto. Il 99,5% di questi provengono da allevamenti intensivi (fonte Sinab), del tutto simili a quelli raffigurati nel nostro video. Ma ancor più impressionante è pensare a quanto spazio occuperebbero questi animali se dessimo loro anche solo un metro quadrato per vivere, più o meno la superficie di un tavolino, non certo una situazione di gran lusso: calcolando gli attuali cicli di crescita nell’arco di un anno i polli occuperebbero circa un sessantesimo dell’intera superficie italiana. Per questo motivo agli attuali ritmi di consumo un reale benessere degli animali non può
minimamente essere preso in considerazione e ai polli non
Secondo la ricercatrice Isabelle Estevez, autrice di una lunga ri-
viene concesso il lusso di un metro in cui vivere. Anzi, secondo le normative in quello spazio di polli ce ne possono stare fino a 20. E le conseguenze dal punto di vista fisico ed etologico sono molto gravi.
cerca sugli effetti della densità di popolamento, i problemi più gravi insorgono dai 14-16 polli per metro quadrato in su. Problemi che non sono solo comportamentali o difficoltà nell’arrivare a cibarsi e abbeve-
rarsi, ma anche per la salute delle zampe, piagate dal pavimento intriso dell’ammoniaca dovuta all’urina degli animali. E non sono solo i metodi e gli spazi ad essere cambiati, ma anche gli animali stessi: i polli di adesso sono completamente diversi da quelli che mangiavano i nostri nonni. Le razze selezionate per la crescita rapida arrivano in poco più di un mese a 2,5 chili di peso, mentre negli anni 50 per arrivare a un massimo di 1,5 chili ci mettevano più di due mesi. In pratica si è quadruplicata la velocità produttiva. Immaginatevi un bambino di pochi anni con il corpo e il peso di un adulto obeso e capirete com’è la vita di un pollo d’allevamento. Questa condizione li porta a passare gran parte del tempo in stato di immobilità e crea problemi di deambulazione, dolori articolari, ascite, deformazioni ossee, tendiniti.Tutto questo tralasciando la fine che fanno poi al macello. Ecco che si scopre perché la carne di pollo costa poco: il prezzo più alto lo pagano gli animali. EssereAnimali Organizzazione No Profit
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Enogastronomia N UOVO PROGRAMMA
“Dove andiamo a cena stasera?”. Al via il nuovo format di enogastronomia Scopriremo insieme, ad esempio, qual è il piatto forte dello chef e vi mostreremo come si prepara, svelandovi nel frattempo tante curiosità sul ristorante che vogliono candidarsi per ospitare una puntata del programma, possono rivolgersi ai numeri di telefono: 333-4280649 (Sabrina)
338-8037263 (Simona). Gli autori del programma si riservano di selezionare i ristoranti che saranno tra i protagonisti del nuovo format.
OLEGGIO CASTELLO
Alberto Gusmeroli
GATTINARA
D
opo il successo della guida enogastronomica “Dove andiamo a cena stasera?”, il giornale L’Opinionista insieme all’autore, il food&wine writer Riccardo Franchini, lancia il nuovo format videogiornalistico dedicato a fare conoscere al grande pubblico i ristoranti, le osterie e gli agriturismi del Piemonte e della Lombardia. In ogni puntata, Ric-
cardo Franchini e il Direttore de L’Opinionista, la giornalista Sabrina Marrano, visiteranno i ristoranti e intervisteranno il ristoratori, mostrando gli ambienti e le differenti proposte culinarie. Dunque, scopriremo insieme, ad esempio, qual è il piatto forte dello chef e vi mostreremo come si prepara, svelandovi nel frattempo tante curiosità sul ristorante e sui prodotti
che utilizza. Scegliere ogni volta il ristorante perfetto per le vostre esigenze, diventerà, in questo modo, un gioco da ragazzi. I video verranno mandati in onda sul canale YouTube L’Opinionista Web TV, sul sito www.lopinionistanews.it, sui profili Facebook, Instagram e Twitter del giornale e sulla pagina Facebook “Dove andiamo a cena stasera”. I ristoranti
BORGOMANERO
ROMAGNANO S.
www.lopinionistanews.it @lopinionistanews @lopinionista_giornale L’Opinionista web TV
Attualità
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Nuova piattaforma Uila per per il contratto dell’industria alimentare Piattaforma importantissima e ricca di contenuti per migliorare la condizione e le tutele dei lavoratori del settore trainante dell’economia nostrana
Luca Bottaro
N
elle scorse settimane a Roma si sono riuniti i direttivi di FLAI – FAI – UILA per presentare la piattaforma in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Industria Alimentare. Con questo atto è partito tutto l’iter per arrivare tra sei mesi alla contrattazione con le parti datoriali per rinnovare il contratto che riguarda
oltre 400.000 persone in tutta Italia. Il Settore alimentare è, fin dal 2011, uscito dalla grave congiuntura economica che ha fin dal 2008 colpito l’economia globale. Le performance del settore sono superiori agli altri comparti della nostra economia: produttività, export e fatturati sono in costante aumento. Quella presentata è sicuramente un piattaforma importantissima e ricca di contenuti per migliorare la condizione e le tutele dei lavoratori del settore trainante dell’economia nostrana. Questo rinnovo rappresenta un’occasione importante per realizzare migliori ed innovative tutele delle lavoratrici e dei lavoratori oltre che per applicare un politica salariale espansiva. La piattaforma va a toccare in modo importante sia la parte normativa che la parte economica del
www.lopinionistanews.it @lopinionistanews @lopinionista_giornale Giornale L’Opinionista. Mensile cartaceo gratuito e Quotidiano on line Informazione, rubriche, territorio, video, approfondimenti Sede: via Gallarini 3, Ghemme Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017 Partita Iva: 02534130030 Telefono: 333-4280649 / 0163086688 Direttore Responsabile: Sabrina Marrano Edizioni Tipografia Commerciale Srl Cilavegna Sito web: www.lopinionistanews.it Facebook: L’Opinionista Instagram: lopinionista_giornale youTube L’opinionista web tv E-Mail: direttore@lopinionistanews.it redazione@lopinionistanews.it antonellagalasso@lopinionistanews.it lucagagliardi@lopinionistanews.it devikavandone@lopinionistanews.it pamelaromanello@lopinionistanews.it valeria.arciuolo@gmail.com Servizi Pubblicitari: simona.todescato@lopinionistanews.it Grafiche: Cristian Calabrò
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CCNL. Molti sono infatti gli argomenti su cui noi organizzazioni sindacali chiediamo di intervenire: dalla revisione delle declaratorie al diritto di precedenza delle nuove assunzioni, dal ricorso al lavoro stagionale (tipicità del settore) ad un più forte relazione tra scuola e lavoro. Come sempre, anche in questa piattaforma FlaiFai-Uila mettono tra i capitoli principali sia la formazione che la salute e la sicurezza dei lavoratori con diverse richieste: 8 ore di formazione continua per tutti gli addetti del settore e quindi responsabilizzare una delle RSU con una delega alla formazione, l’istituzione della giornata della sicurezza con tutti gli RLS, maggiori permessi per gli RLS per svolgere l’attività a cui sono chiamati, costituire il coordinamento degli RLS delle comunità di sito
(ovvero dell’azienda madre con tutte le società che hanno appalti all’interno della stessa società) fino alla partecipazione degli RLS ad ogni eventuale ispezione degli Organismi di Vigilanza. Anche il ricambio generazionale e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro hanno un’importante ruolo all’interno della piattaforma. Si chiede alla controparti, infatti, di definire un accordo quadro per realizzare il ricambio generazionale e l’affiancamento professionale per poter così evitare di perdere in questi passaggi la professionalità che necessitano le aziende per continuare ad essere competitive sul mercato oggi giorno; si chiedono anche: 16 ore di permesso retribuito per la malattia del figlio fino a 12 anni, 8 ore per assistere i genitori non autosufficienti, ulteriori 24 mesi di
astensione (facoltativa) dal turno notturno per le lavoratrici madri oltre a 15 giorni di permesso retribuito per il padre alla nascita del figlio. L’ultimo grande capitolo sul tavolo della contrattazione, oltre all’aumento salariale, dove chiediamo 205 € a parametro 137, è il welfare dove ci troviamo a chiedere un significativo rinforzo a tutti gli istituti contrattualmente previsti (fasa, alifond, cassa rischio vita e fondo sostegno alla maternità/paternità). Questi e molti altri sono gli argomenti che andremo presto ad affrontare. Sicuramente non sarà un percorso semplice ma fin da oggi noi siamo in prima linea per lavorare e riuscire a portare a casa il massimo dei risultati possibili. Luca Bottaro Segretario Generale Territoriale di Vercelli, Novara, Biella e VB