Mensile N. 12 - Dicembre 2019 Anno III
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IN PRIMO PIANO
ABIO a cuor leggero in Pediatria In quella "saletta delle attività", tra tanti giochi, si vive con spensieratezza, anche se in carrozzina, anche se con la flebo, anche se siamo in ospedale Dicembre, tardo pomeriggio. Il giorno volge al termine. Ciascuno, con il proprio mezzo, si appresta a sfidare il traffico dell'ora di punta per rientrare il prima possibile a casa propria dalla famiglia. Noi invece, abbiamo parcheggiato la nostra auto fuori dall'Ospedale Maggiore della Carità di Novara e nel buio della sera ci accingiamo a varcare la soglia del reparto di Pediatria. Ho chiesto a Roberto Pizzighello di portarmi da un'associazione che merita l'aiuto della comunità, e lui mi ha dato appuntamento tra le mura del nosocomio novarese. Mi sono preparata psicologicamente a trovare al suo interno dolore e sofferenza: bambini in ospedale, che orribile binomio! Eppure, adesso che faccio capolino nel reparto, non trovo nulla di tutto ciò: le pareti dipinte con i colori del mare, il grande albero di Natale e un pupazzo gigante di Winnie The Pooh rendono l'ambiente subito amichevole. Sono forse a Disneyland? Sulla mia destra, c'è una saletta che sembra uscita dai sogni di ogni bambino: pareti colorate, libri di fiabe per bambini e tanti giocattoli. Sul lato, una cucina ad altezza bambine dove giocare "a far finta di"; vicino all'altra parete un Calcio balilla, bambole, peluche e tanto altro. Al centro, un grazioso
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OLEGGIO
Sky Park il locale più cool Oleggio. Il lungo prato circondato da file di grandi, vecchi alberi si estende a perdita d'occhio, oltre al laghetto popolato da ninfee, pesci e tartarughe. continua a pagina 10
NOVARA
L'atelier di Don Parachini tavolino dove una bambina in carrozzina sta sfidando a Monopoli due volontarie dell'associazione ABIO Novara (Associazione per il bambino in ospedale). Ridono e nell'aria si respira una grande allegria. I volontari non lasciano mai soli i bambini: sono circa una cinquantina e sono suddivisi su turni di 3 ore. Alla guida del gruppo, Antonella Brianza che, insieme al responsabile comunicazione Marco Bruzzese, ci raccontano come aiutano i bimbi che purtroppo devono familiarizzare con la struttura ospedaliera. Nessuno di loro conosce le condizioni di salute dei bimbi in ospedale: gli bastano il nome e l'età scritti in bacheca. A quel punto,
allora, entrano nelle camere e chiamandoli per nome, con semplicità ed un sorriso, gli segnalano la saletta delle attività. C'è che risponde con entusiasmo, chi non può alzarsi dal letto e chi si trincera dietro ad un secco no. In questo caso, chiunque di noi potrebbe essere tentato di spronare il bimbo ad alzarsi e seguirci in saletta; invece il volontario ABIO non lo forza mai. Infatti, sa bene che quello scricciolo in ospedale deve purtroppo, necessariamente, dire sempre si. Si a terapie, si a visite mediche, si ad esami diagnostici, si a flebo, e si a tutto il resto. Dunque, per lui, quell'unica possibilità di poter dire no è davvero importante, ed il volontario ABIO lo sa!
Per questo motivo, rispetta il suo no a cuor leggero, felice di avergli donato la possibilità di rifiutare qualcosa. Così, con delicatezza e sensibilità e mai con presunzione di sapere cosa è bene per il bambino ma semplicemente rispettandolo, avviene il "miracolo": mano a mano, si instaura il rapporto di fiducia, prima debole, poi sempre più forte. Fino a quando, quella saletta delle attività, diventa per il bimbo il luogo magico in cui si diverte, gioca, festeggia e soprattutto vive con la spensieratezza della sua età. Anche in carrozzina. Anche mentre fuori è già buio e la gente rientra a casa. Anche qui, tra le mura di un ospedale. Dir. Sabrina Marrano
Fuori è già sera e il lungo corridoio dell'Istituto San Lorenzo è silenzioso. Davanti a noi, con passo svelto e fare loquace ci fa strada Don Francesco Parachini: è lui il protagonista della nostra intervista. Infatti... continua a pagina 12
ROMAGNANO E GHEMME
Business con Le Colline Entrare a far parte del "Capitolo BNI Le colline" è stato un importante punto di svolta nella vita dei diversi imprenditori che nel ristorante pizzeria La Giara di Romagnano Sesia, hanno raccontato le proprie storie di fronte a un pubblico composto da titolari d'impresa. continua a pagina 5
VALSESIA
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Varallo si accende per l'incanto del Natale Il regno di Frozen, le sculture di ghiaccio, la pista di pattinaggio, la città si prepara al periodo più magico dell’anno E’ in arrivo a Varallo un Natale di luci e colori. È proprio nel mese di dicembre che si assapora aria di festività e la città vuole condividere il fascino del conto alla rovescia con un ricco programma dedicato non solo ai più piccoli, ma a tutti coloro che avranno voglia di farsi coinvolgere dalla dolce atmosfera natalizia, condividendo insieme momenti di allegria e di festa. Piazza Vittorio Emanuele sarà adornata a festa con piccoli tocchi caratteristici come le casette di legno, la grande pista di pattinaggio e il tradizionale albero di Natale illuminato, come in uno scenario da favola. Nei prossimi week-end quindi, il centro cittadino si trasformerà in un vero e proprio villaggio natalizio dove, nelle giornate in programma, si potranno vivere ricche sorprese: l’arrivo inaspettato di Babbo Natale che lascerà tutti a bocca aperta e chissà se arriverà con le sue renne proprio dall’alto. Il magico regno di Frozen
direttamente da una favola, accompagnato dai simpatici personaggi della Walt Disney, le sculture di ghiaccio che verranno realizzate in “live” da esperti scultori e tanta cioccolata per tutti. La passeggiata dei Babbi Natale e, ad arricchire l’atmosfera, i canti natalizi con la partecipazione dei bambini dell’Istituto Comprensivo cittadino. Per la notte del 31 dicembre tutti in piazza per un favoloso Capodanno insieme tra animazione, spettacoli e musica, i suggestivi fuochi d’artificio e uno speciale brindisi allo scoccare della mezzanotte con panettone e spumante per tutti. Varallo quindi è pronta a vivere nel cuore la magia del Natale, in un periodo per tornare bambini e per continuare ad emozionarsi tra l’atmosfera di festa che caratterizza questo momento speciale dell’anno che tutti aspettano. Antonella Galasso I.P.
Sindaco Botta: l’orgoglio di appartenere a questa comunità ci incoraggia nell’impegno Il mio impegno maggiore nel nuovo anno riguarderà i trasporti e le strade, così da valorizzare al meglio il territorio LA RUBRICA DEL SINDACO
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deve incoraggiare nell’impegno quotidiano, nella solidarietà, con la consapevolezza di rendere il nostro territorio la Valsesia, ricca di grandi potenzialità, sempre più bella e attraente.
Eraldo Botta Sindaco di Varallo e Presidente della Provincia di Vercelli
Con queste parole, a nome mio e dell’Amministrazione comunale, invio i più fervidi auguri di buon Natale e un
nuovo anno rombante. Che questo numero 2020 sia di buon auspicio per tutti quanti, che si rispecchi
nella serenità delle relazioni comuni e con l’impegno costante verso le persone più bisognose, un aiuto e
Il mio impegno maggiore nel nuovo anno guarderà i trasporti e l’efficienza nelle strade, trovare nuove soluzioni per valorizzare al meglio questo nostro spazio che è ricco di eccellenze locali, in modo da rendere sempre migliore il flusso un interesse vero all’am- turistico. biente cittadino e sociale. È l’orgoglio di appartenere Il mio numero è sempre a a questa comunità che ci completa disposizione a
tutti i cittadini, sono disponibile ad ascoltare pareri e nuove idee, perché i suggerimenti sono preziosi e noi cercheremo di spenderli nel migliore dei modi. Che la solennità di questa festa del Santo Natale, possa alimentare dentro ad ognuno di noi i buoni propositi e la voglia di contribuire, tutti insieme, ad un futuro carico di opportunità per la nostra bellissima città. Questo è il mio pensiero dal cuore per tutti i cittadini, per la nostra Varallo e tutta la Provincia di Vercelli. Eraldo Botta, sindaco di Varallo
L'ECCELLENZA DEL MESE
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Con umiltà, passione e forza di volontà si può fare tutto, parola di Alberto Cesali La ditta Cesali Alberto realizza opere di lattoneria, coperture metalliche particolari con materiali innovativi "Il nostro è un lavoro fisicamente molto faticoso e capitano le giornate in cui non si ha voglia di fare fatica ma quando è il titolare per primo ad abbassare la schiena, anche i dipendenti l'abbassano". Alberto è così: semplice nella sua professionalità, pratico e sicuro del fatto suo. A dargli ragione, infatti,ha dalla sua9 anni di impresa e 40 anni di lavoro: a lui si devono ad esempio il rifacimento della cupola della graziosa chiesetta di Vergano, frazione Borgomanero; gli interventi nello stabile che ospita il Teatro Coccia, le opere nel Golf club di Castelconturbia e nella club house di Bogogno in collaborazione con Azimonti e poi anche i lavori nel prestigioso hotel L'Approdo di Pettenasco. "Veramente un mare di lavoro - evidenzia soddisfatto - Basta avere voglia". La consapevolezza di essere riuscito a creare un'impresa così solida ed efficiente rende Alberto Cesali particolarmente soddisfatto ma le sfide continuano: "L'unica cosa che ancora ci manca è un capannone e lo realizzeremo presto" spie-
Marco e Alberto Cesali
ga il lattoniere. Insignito dell'attestato di Eccellenza artigiana del Piemonte, la parola chiave di Alberto è "passione": è con questo spirito che ad esempio si dedica anche alle lavorazioni artigianali fatte a ,mano, dando vita dal rame ad accattivanti sculture e complementi d'arredo come camini e acquasantiere per le chiese. La ditta Cesali Alberto realizza opere di lattoneria, coperture metalliche particolari con l’utilizzo di materiali innovativi e con sistemi di doppia ingraffatura e linee vita. Nel settore edilizio, ad esempio esegue manutenzione ordinaria e straordinaria di tetti, rivestimenti di facciate areate.La ditta Cesali Alberto lavora su tetti e strutture esterne e dunque ha la necessità di operare a grandi altezze, esposto alle condizioni atmosferiche anche sfavorevoli. In generale, il suo è un mestiere particolarmenteimpegnativo: da una parte richiede grandi energie fisiche per effettuare le lavorazioni necessarie; dall'altra, sia i cantieri edili che gli impianti di produzione sono am-
bienti che espongono Alberto e il suo team a rischi per la sicurezza, motivo per cui hanno grande attenzione nel seguire le procedure di prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro ed utilizza piattaforme e carelli elevatori di proprietà. La nuova generazione è rappresentata dal figlio Marco, che la sorella Marta definisce: "il re degli angoli" perchè"anche lui ha la passione". ÈMarco Cesali infatti che ad esempio spinge tanto per la realizzazione del nuovo capannone che ospiterà il magazzino e l'officina.
propria impresa abbia un successo duraturo nel tempo - Alberto conclude - Si può fare tutto nella vita, basta solo la buona volon"Noi da bambini passava- tà". mo i pomeriggi nel laboratorio" sottolinea Marta. La Ditta Cesali Alberto cultura del lavoro e dell'im- Via Roma 32 - 28070 Sizpegno trasmessa loro dal zano (NO) padre è stata una scuola di C.F.: CSLLRT61H22D872J vita oltre che di professio- - P.I.: 02264420031 ne. Il consiglio che Alberto dà ai giovani imprenditori tel.: 0321 820866 di domani è: "umiltà" e poi cell.Alberto: +39 333 avere costantemente de- 3876366 gli obiettivi, trattare bene i cell. Marco: +39 349 propri dipendenti ed avere 1159554 rispetto. "Fare funzionare una squadra è difficile eppure è fondamentale affinchè la I.P.
ROMAGNANO E GHEMME
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Business e solidarietà, BNI Le Colline a favore dell'Istituto salesiano San Lorenzo Il Direttore Don Giorgio Degiorgi ha ringraziato gli imprenditori novaresi e valsesiani per la generosità ricevuta Entrare a far parte del "Capitolo BNI Le colline" è stato un importante punto di svolta nella vita dei diversi imprenditori che lo scorso 22 novembre, nel ristorante pizzeria La Giara di Romagnano Sesia, hanno raccontato le proprie storie di fronte a un gremito pubblico composto da titolari d'impresa. "Faccio BNI perchè il passaparola è molto efficace per il mio lavoro" ha spiegato con emozione ad esempio l'avvocato Gianluca Guala Molino; "Faccio BNI perchè credo nella collaborazione" ha evidenziato il presidente Mauro Lucca. "Facciamo BNI perchè da soli si può andare veloci ma insieme si può andare molto lontano" ha sottolineato con un sorriso di incoraggiamento l'impresario edile Fiorenzo Zaggia, e così via, ogni membro, mano a mano, ha preso il microfono per raccontare che cos'è che lo spinge a partecipare ogni venerdì alla riunione che si tiene in palazzo Gallarati alle ore 7 del mattino. Un orario che a molti può sembrare strano ma che eppure mette d'accordo tutti perchè consente ad ognuno di frequentare BNI e contemporaneamente avere l'intera giornata a
disposizione da dedicare al proprio lavoro. "Durante le riunioni - ha spiegato l'Assistant Director Denise Regalli, numeri alla mano - si fa networking tra imprenditori e ci si scambia referenze": una formula vincente se si pensa che attualmente con 9 mila capitoli BNI (ovvero gruppi) attivi nel mondo, gli iscritti sono oltre 260 mila a livello internazionale e più di 10 mila in Italia, con un volume d'affari generato che nel solo territorio italiano supera i 300 milioni di euro. Se non bastasse, si pensi che quest'anno, in dieci mesi di attività, il solo capitolo Le colline, attualmente composto da 28 membri tra imprenditori e professionisti, ha movimentato oltre 751 mila euro. Oltre al capitale movimentato, c'è inoltre l'importante risvolto sociale: ovunque si crei un gruppo BNI, cresce la sensibilità per il benessere del territorio da parte degli imprenditori che ne fanno parte; tant'è che proprio nell'ottica di offrire il suo aiuto alla comunità, il capitolo BNI Le colline ha organizzato un evento di beneficenza. Protagonista dell'azione benefica, l'istituto salesiano San Lorenzo di Novara che, da numerosi anni, si dedica
Il momento della consegna dell'assegno
all'educazione dei ragazzi, offrendo loro un'adeguata preparazione didattica e un costante supporto spirituale. Ospite della serata è stato il direttore dell'istituto salesiano Don Giorgio Degiorgi che, nel ringraziare della generosità ricevuta il gruppo di imprenditori
novaresi e valsesiani, ha proposto un accattivante racconto sul senso della fiducia, ad ogni livello, dalla scuola, alla vita, fino al lavoro. Fiducia è infatti l'elemento chiave BNI perchè, ha spiegato Denise Regalli, è solo grazie al rapporto fiduciario che si crea tra i
diversi membri del capitolo che il sistema del passaparola strutturato funziona in tutta la sua potenza, generando referenze e dunque business. Il capitolo Le Colline oggi: Cristiano Lot - Reale Mutua Assicurazioni Daniele Napoli - Elettrosaiet Donato Alberto Fedrigo FDA Fiorenzo Zaggia - Edil Zeta Flavio Marchisotti - Repower Francesco Guglielmina BigMat Guglielmina Francesco Lucca - Lucca Giuliano Gian Luca Guala Molino Avvocato civilista Gianzia Masi - GM Consulenze Giorgio Caucino - Consulente patrimoniale Giulia Camaschella - Studio CaMa Giuseppe Barcellini - FBG Laura Fiori - Gomena tour Loretta Ansermino - Studio Ansermino
Loris Bozio Madè - La bottega del parquet Marcello Ferro - Idrovalmar Maria Di Giovanni - Consorzio Immobiliare Maria Migliaro - La Giara Marta Cesali - Cesali Alberto Massimo Manzini - Far Mobili Mauro Lucca - Lugs Roberto Ceruti - Ceruti Legno Roberto Pizio - Brianza energy Roberto Preda - Studio Preda Roberto Rosalba Giromini - Ingegnere civile Silvana Bramante - Arteficio Tiziana Barone - Tutto a Vista Sabrina Marrano - L'Opinionista news Per partecipare ad una riunione e per ulteriori informazioni, è a disposizione il numero di telefono: 3487057494 I.P.
GATTINARA
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Il Sindaco Daniele Baglione ai gattinaresi: Propositi, speranze e auguri, in libertà “Non ti curar di loro, ma guarda e passa” diceva Dante e il mio caro nonno Cecco me lo ha ripetuto sempre LA RUBRICA DEL SINDACO
Il sindaco di Gattinara Daniele Baglione
Propositi, speranze e auguri di fine anno, questo è l’oggetto della Rubrica di questo mese. Che dirvi? Intanto gli auguri: auguro a tutti noi di essere uomini e donne liberi. La libertà è la più grande delle nostre conquiste, difendiamola, accarezziamola, pretendiamola, diffondiamola, amiamola. C’è qualcosa di più bello di potersi definire liberi? Raccontiamolo ai nostri figli: nessuno vi può costringere a fare o a pensare qualcosa, siamo liberi e siamo Noi che ci autodeterminiamo, siamo noi gli artefici del nostro destino. Ricordiamocelo. Jean Jacques Rousseau ha scritto: “L’uomo è nato libero, ma dappertutto è in catene”. Le catene sono fatte per essere spezzate, vi invito alla riflessione su questo tema. Il più grande augurio che possa fare a ognuno è di
trovare la propria libertà nella vita di ogni giorno, il che non significa non essere parte di una Società, al contrario, significa conformarla affinché possa essere la miglior società o, meglio, Comunità in cui vivere. I propositi e le speranze seguono gli auguri. Spero ma, anche qui meglio, lavorerò per far si che il Mondo in cui viviamo possa essere migliore dopo il nostro passaggio. Siamo tutti in cammino, la nostra esistenza ha un inizio ed una fine e questa è l’unica certezza che abbiamo. Allora penso che occorra non sprecare nemmeno un secondo della nostra vita. Certamente questa è la teoria, la pratica è molto più complicata ma vi invito a riflettere su come potremmo, tutti, essere più leggeri se non dedicassimo buona parte del nostro tempo a curare le apparenze e fos-
simo, tutti, più sostanziali. Essere, non apparire. Ecco, il mio proposito per il nuovo anno sarà basato su queste brevi considerazioni. “Non ti curar di loro, ma guarda e passa” diceva il buon Dante e il mio caro nonno Cecco me lo ha ripetuto sempre, finché ha potuto. Non perdiamo tempo, è prezioso come l’aria. La mia speranza è quella di riuscire a far si che la mia Comunità, la comunità Gattinarese, sia sempre più
un grande famiglia dove ognuno può contare sul sorriso e l’aiuto dell’altro. La stessa speranza è dedicata a tutti noi Italiani. Il mio impegno, sociale e politico, è dedicato a questo e, se possibile, metterò ancora più energia nel mio operare quotidiano perché il tempo, giudice di tutti Noi, scorre inesorabile e ci è ignoto. Buon tutto a tutti e, sempre, Uniti si Vince! Daniele Baglione
La Pro loco propone il giubbotto “Gattinara” disegnato dall'artista Giovanni Magnoli Visto il successo di magliette e felpe con il nome del proprio paese, la Pro loco propone una "versione invernale" La Pro Loco ha però pensato che, visto il periodo invernale, fosse meglio realizzare un giubbotto con la scritta artistica “Gattinara”. Il nuovo giubbotto in tessuto tecnico traspirante, imbottito all’interno in micro-pile, è di colore grigio o blu, con la scritta Gattinara di colore avorio e ripropone la scritta realizzata dall’artista Giovanni Magnoli nel dipinto raffigurante i simboli della Città di Gattinara su una facciata di una casa in uno dei più trafficati ac-
cessi della città. Il nuovo giubbotto potrà essere prenotato alla Pro Loco oppure presso l’Enoteca Regionale e il prezzo lancio è di € 60,00. «Una nuova idea – spiega il Sindaco Daniele Baglione – per promuovere Gattinara, una città che grazie all’attività di imprenditori, viticoltori, commercianti e Associazioni sta sempre più divenendo un punto di riferimento per il territorio. Ringrazio Gaetano Russo, Presidente Pro Loco, per aver lanciato questa nuova, bella, iniziativa». Per informazioni: proloco.gattinara@gmail. com 351 9860737
Il sindaco di Gattinara Daniele Baglione in compagnia dell'artista Giovanni Magnoli
BORGOMANERO E LAGHI
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La nuova sede Arca apre le porte per i diversamente abili La nuova sede arriva grazie al lascito testamentario di Maria Piera Castaldi
Sindaco Gusmeroli: Arona è bellissima ma lo è ancora di più grazie alla magia del Natale La comunità unita attorno all'albero di Natale è un messaggio di pace LA RUBRICA DEL SINDACO
Alberto Gusmeroli
Una comunità che si stringe attorno a un evento come il Natale, come il Presepe, come l'albero, per stare insieme è un messaggio di pace. La cerimonia ufficiale di accensione del grande abete addobbato è stata particolarmente significativa: vedere così tante persone - parliamo di almeno quattro mila - che ricevono la moneta di cioccolato, che festeggiano insieme - mentre gli Alpini distribuiscono la cioccolata e il vin brulè, trasmette proprio il vero senso del Natale; ovvero, essere più vicini gli uni agli altri e sperare in un mondo
In foto alcuni momenti dell'inaugurazione della nuova sede di Via Trieste.
Borgomanero. Grazie alla generosità della cristinese Castaldi Maria Piera ed alla disponibilità della Piccola Casa della Provvidenza Cottolengo di Torino L'ARCA che svolge la propria attività a sostegno dei disabili ha una nuova sede. È stato, infatti, inaugurato lo spazio dedicato alle attività dell'associazione alla presenza delle autorità cittadine, dei responsabili del Cottolengo, dei benefattori e dei membri della comunità frazionale. L'immobile di via Trieste è frutto del lascito testamentario della Sig.ra Castaldi a favore del Cottolengo. L'Ente ha poi concesso in comodato d'uso gratuito l'immobile che è stato ristrutturato, anche grazie al contributo di privati e associazioni. All'inaugurazione, a inizio dicembre, presenti don Elio Mo, Suor Elisabet- Assessori Francesco Val- Elena Foti, oltre ai rappreta Carello e l'Avvocato Rita sesia e Annalisa Beccaria; sentanti delle varie assoOddo. Per il Comune gli per la Provincia l'Assessore ciazioni cittadine.
migliore: è questa l'essenza più profonda della festività. Inoltre, per i bambini è davvero un momento magico e abbiamo toccato con mano il loro entusiasmo proprio durante l'inaugurazione dell'albero, tant'è che ad esempio la scuola secondaria di primo grado ha voluto partecipare con il suo coro. Dunque, atmosfera davvero fantastica. A tutti gli aronesi, auguro che il loro 2020 sia come questo momento: straordinario ed emozionante. Il Sindaco di Arona, On. Alberto Gusmeroli
LUIGI GUFFANTI 1876 s.r.l. VIA MILANO, 140 - ARONA NO
Presiede Arca Rosanna Rapetti.
Tel. 0322-242038/47222 - Fax 0322-241356 www.guffantiformaggi.com
I LUOGHI DEL CUORE
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Alla scoperta del Santuario della “Madonna della Brughiera” a Trivero Valdilana (BI) Ci accolgono il Geom. Pria ed il Rettore Don Dino Lanzone, ultranovantenne ma con l’entusiasmo di un giovanotto Sabato mattina in compagnia di Sabrina Marrano, direttore ed editore de “L’Opinionista News” giornale mensile che si occupa di promuovere il territorio e tutte le attività ad esso collegato, mi sono recata a Trivero Valdilana (BI) per visitare il Santuario della Madonna della Brughiera. Fino ad allora non ne avevo mai sentito parlare e quindi per me è stata una scoperta, una meravigliosa scoperta così come meraviglioso è il Santuario ed il luogo in cui si trova: una splendida terrazza con prato verde, curatissimo, che si affaccia sulla pianura sottostante. Ci accolgono con molta cordialità il Geom. Pria ed il Rettore Don Dino Lanzone, ultranovantenne ma con l’entusiasmo e la voglia di fare di un giovanotto. Ci mostrano con orgoglio e passione le due chiese che si trovano una accanto all’altra separate dalla fontana. Le facciate dei due edifici sono rivolte a valle, verso quella pianura dove scorre il fiume più importante d’Italia che si fa notare anche in lontananza. Il Geom. Pria e Don Dino ci dicono “Vedete quella nebbiolina laggiù? Quella nebbiolina si alza dal fiume Po”. Potete immaginare il nostro stupore! Ma lo stupore è anche più grande quando entriamo all’interno delle due chiese:
piccoli gioielli ricchi di arte, storia, devozione e fede. Ognuno di essi contiene opere di pregevole fattura e valore artistico inestimabile alcune delle quali necessitano di interventi di restauro. La tradizione orale narra di come, agli inizi del ‘500, una pastorella sordomuta dalla nascita ebbe la grazia di riacquistare entrambi i sensi. La devozione popolare alla Madonna si concretizzò prima con la costruzione della chiesa antica e successivamente della chiesa grande. La chiesa Antica, di impostazione cinquecentesca, è dedicata alla Madonna Annunziata. Ha un’unica navata, un bellissimo porticato affrescato, e all’interno è caratterizzata dal pavimento in sasso originale e molto ben conservato, dalla bellissima statua lignea della “Madonna della Brughiera” , che si presenta parzialmente danneggiata, e dalle decorazioni su volta e pareti che, pur semplici, la rendono accogliente e danno a chi entra un senso di pace e serenità. La chiesa Grande è di dimensioni maggiori, ha tre navate, ma pur sempre accogliente. E’ caratterizzata dalla bellissima ancona lignea finemente intagliata, opera di artigiani valsesiani, con al centro la settecentesca pala d’altare che raffigura la “Adorazione dei pasto-
ri” del pittore G.G. Barbelli (1604-1656). Le decorazioni affrescate di volta e pareti sono opera di Pietro Luce da Andorno (16481733). Nell’800 il Santuario venne collegato con la parrocchiale di Bulliana da una Via Crucis le cui cappelle furono affrescate dal pittore Avondo di Varallo nel 1835. Ciò che colpisce maggiormente in entrambi gli edifici è la luce morbida , che giocando con i colori vivaci e accesi degli affreschi, crea un’atmosfera calda ed avvolgente che dà un senso di pace e gioia al visitatore. Queste opere ci sono state illustrate con dovizia di particolari e con tanta passione dal Rettore Don Dino Lanzone che prendendoci per mano ed accompagnandoci con delicatezza, e con qualche simpatico aneddoto, ci ha fatto scoprire poco per volta la bellezza delle due chiesa e la devozione legata a questo luogo. Un grazie anche al Geom. Pria che ci ha mostrato parti della chiesa grande non accessibili a tutti. Io sono rimasta molto colpita ed affascinata da tanta bellezza che non pensavo di trovare così vicino a casa. Io che scrivo sono una restauratrice e la mia professione mi ha portato, anche, a notare alcuni particolari che magari potrebbero
sfuggire alle altre persone. Ho notato il degrado e le varie problematiche da risolvere al fine di migliorare la conservazione delle opere contenute nelle due chiese; ho notato l’ umidità delle murature che provocano la disgregazione degli intonaci , i sollevamenti, i distacchi e le cadute di colore, la formazioni di Sali;
i depositi di sporcizia e di polvere che offuscano ed ingrigiscono i colori, ecc Ho avuto modo di vedere anche un paio di cappelle della Via Crucis che conduce a Bulliana e che versano in uno stato di degrado notevole, davvero preoccupante per la conservazione degli affreschi. Pertanto, invito tutti quanti
In foto Sabrina Marrano, Don Dino Lanzone e Silvana Bramante
a visitare questo luogo di arte e devozione e a contribuire in qualche modo per la salvaguardia di queste opere d’arte che appartengono a tutti noi perché fanno parte di noi e della nostra storia. Silvana Bramante Restauratrice di opere d'arte
NOVARESE
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Siamo tutti convocati: gioco, sport e Diocesi. Il nuovo percorso di Don Franco Finocchio Organizza l’ufficio diocesano per la pastorale giovanile, in collaborazione con Coni, Novara calcio, Agil e Igor Volley LA RUBRICA DELLA POLISPORTIVA SAN GIACOMO
Lo sport occupa un ruolo molto importante nella vita dei giovani: grazie ad esso si fanno nuove amicizie, si sfoga la rabbia, “si cresce”, si provano nuove sensazioni ed emozioni. Da piccoli lo sport è vissuto come un gioco a tutti gli effetti, un modo per socializzare, per imparare ad ascoltare, ad osservare le regole e ad avere rispetto per i compagni. Negli adolescenti l’attenzione si sposta sull’aspetto fisico: l’altezza, una buona muscolatura per i ragazzi e il peso per le ragazze. Lo sport quindi è sinonimo di impegno e consiste nel mettersi alla prova, nel superare i propri limiti e nel realizzare i propri sogni: è una guida educativa. Per accompagnare i giovani in questo percorso occorrono persone preparate, che sappiano intercettare i bisogni dei ragazzi e sappiano rapportarsi con loro stando al passo coi tempi. Per questo motivo, promotore Don Franco Finocchio, con un team qualificato, si sta organizzando questo
percorso formativo. Il titolo non è stato scelto a caso: chiama tutti coloro che vorranno mettersi in gioco, siano essi allenatori, dirigenti sportivi o genitori di sportivi. Il corso è organizzato dal settore di pastorale dello Sport dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI, con la collaborazione del Coni, del Novara calcio e della Agil – Igor Volley. A gennaio inizieranno gli incontri che avranno la volontà di formare dirigenti, professionisti e genitori utilizzando lo sport come strumento che può sviluppare contemporaneamente aspetti educativi e competitivi. Uno sport che include e non esclude. Uno sport che insegna a collaborare, a fare gruppo. Grazie alle competenze di Village che si avvale di un team di grande valore formato da Filippo Galli, Edgardo Zanoli, Domenico Gualtieri e Silvia Pasolini,si
Una foto durante una partita di Baskin
svilupperà una metodologia innovativa: Il metodo integrato. Questo metodo intende valorizzare lo sviluppo del talento di ciascuno lavorando in maniera applicata ed effettiva sulle diverse aree dell’atleta: tecnica, tattica, atletica e relazionale. Si parte dall’idea che il talento non lo si crei ma si possa accompagnarlo. Saranno previsti dei momenti teorici, pratici e dei giochi di ruolo con appuntamenti collettivi per Genitori, dirigenti e allenatori. Si possono trovare tutte
le informazioni e il form di adesione sul sito www.siamotutticonvocati.it Il Percorso sarà gratuito per genitori e dirigenti. Sarà una sfida e una opportunità di miglioramento. Se lo sport è per tutti, anche la formazione può esserlo, così da avvicinare sempre più persone competenti e motivate al mondo dello sport. Ilaria Filippi Direttore Generale Polisportiva San Giacomo Novara
La dottoressa Ilaria Filippi
Natura, eleganza e innovazione fanno di Sky Park il locale più "cool" della nostra zona "Entrare nel lussureggiante parco Beldì è sempre un'esperienza emozionante, anche dopo anni di frequentazione"
Il lungo prato circondato da file di grandi, vecchi alberi si estende a perdita d'occhio, oltre al laghetto popolato da ninfee, pesci e tartarughe. Scoiattoli e ghiandaie si rincorrono al livello delle chiome degli alberi; a terra, il sentiero in ghiaia si snoda in un percorso circolare che accompagna il visitatore
a scoprire tutti gli impianti sportivi e gli angoli di pace del parco. Il contrasto tra il cielo e il verde acceso del prato è ammaliante in ogni stagione. Passeggiando in questa oasi a portata di mano, si scorge immediatamente Sky Park. Le pareti in vetro, pensate per godere a pie-
no del panorama del parco, lasciano scorgere l'interno luminoso, caldo, dominato dal legno chiaro, un moderno chalet. Una volta entrati, lo stile sobrio ma elegante del bistrot lascia subito intuire che sta per accadere qualcosa di importante. Prendendo posto ad uno dei tavoli - come fanno ad
essere così comodi se sono realizzati in legno? Mistero - la tentazione sarebbe quella di indugiare con lo sguardo verso l'esterno, ben visibile in tutte le ore della giornata. Un pochino si può fare ancora, prima che arrivino i titolari: sono loro a rapportarsi direttamente con i clienti, suggerendo abbinamenti, pescando nelle proposte particolari del menu. "Vogliamo far capire la passione e l'impegno che mettiamo nel nostro lavoro. Per questo la raccontiamo noi, senza demandare, al cliente". Lo dice sempre, Manuel Tondo. Lui è uno dei titolari. Diplomato personal trainer, ha saputo unire la passione per la nutrizione sportiva a quella per la ristorazione, curando menu equilibrati e cocktail sopraffini, insieme ai collaboratori e all'esperto Chef del bistrot. In effetti si viene accompagnati in un viaggio che può prendere svariate direzioni e velocità, a seconda di quanto si voglia sperimentare. Il menu, elegante e velluta-
to, è di un bel verdone che richiama all'ambientazione. Al suo interno, le novità. In abbinamento ai piatti è possibile godere di una selezione di cocktail. Una lunga ricerca internazionale ha permesso di trovare elementi che si sposano perfettamente a specifiche tipologie di piatto. Sfogliando le pagine, qualcosa balza all'occhio: salmone selvaggio norvegese, tonno rosso del Mediterraneo, gamberi blu della Nuova Caledonia, Fassona piemontese allevata al pascolo... Alimenti di assoluta qualità e freschezza, proposti in modo frizzante e
nuovo (tranne la salsa abbinata ai gamberi: la ricetta risale agli Inca, una delle civiltà amazzoniche precolombiane!) per accompagnare l'ospite verso la serata, dove tra note di sax e chitarre acustiche suonate dal vivo, potrà assaporare ancora un pregiato cocktail a base gin o wiskey in questo angolo di giardino che sa scaldare il cuore. Sky Park è in Via Rimembranze 1 a Oleggio. tel: 3455972801 skyparkoleggio@gmail. com Luca Gagliardi I.P.
NOVARESE
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È tempo di "FuoriMenu": cucina didattica e centro polifunzionale per giovani disabili Una Rete strutturata ed efficace per aumentare la partecipazione attiva e limitare i casi di isolamento sul territorio S'intitola "FuoriMenu", il nuovo maxi progetto promosso da Anffas onlus Valsesia e vincitore di un Bando Emblematico di Fondazione Cariplo, che prevede la realizzazione di laboratori di ergoterapia e cucine didattiche per persone con disabilità. Il progetto nasce da un'analisi dei bisogni del territorio che rileva come, persone giovani (16-30 anni) con disabilità medio lieve, una volta terminato il percorso scolastico e non avendo a disposizione risorse per l'inserimento lavorativo, abbiano grosse difficoltà a trovare forme di attività che li gratifichino e offrano loro un contesto di scambio; riducendosi, quindi, a contare unicamente sulla famiglia. "FuoriMenu" prevede la realizzazione di laboratori abilitanti di ergoterapia e di cucine didattiche situate in locali "ad hoc" oggi in fase di costruzione nella Cascina degli Spazzacamini, sede di Anffas Valsesia nella frazione Cà Bianca a Prato Sesia, che possano
includere giovani adulti disabili, limitando le situazioni di isolamento. Anffas onlus Valsesia, attualmente, gestisce una Raf di tipo B e un centro diurno per disabili nella cascina all'interno del parco del Sesia. La struttura si trova in un contesto agricolo con grande disponibilità di spazi ma ancora isolata dal contesto sociale quindi l'obiettivo è quello di ristrutturare parte della Cascina per costruire il Centro Polifunzionale che sarà il contenitore, fisico e progettuale, in cui le cucine didattiche saranno inserite. "I laboratori legati alla cucina e alla ristorazione sono quelli più generativi di buone prassi – spiega la direttrice di Anffas Valsesia Laura Lazzarotto - perché il contatto, la collaborazione e la condivisione delle varie fasi di lavoro sanno mettere in evidenza abilità e capacità e fanno da stimolo alla crescita di una coscienza civica maggiormente rivolta ad un'effettiva inclusione e non al pietismo e all'assistenzialismo". "FuoriMenu" nasce grazie
alla collaborazione tra Anffas Valsesia, i Servizi Sociali dell'Ente Gestore Casa di Gattinara e l'Istituto Alberghiero "G. Pastore" con sedi a Varallo Sesia e Gattinara: ha ottenuto il riconoscimento e il finanziamento della Regione Piemonte, di Fondazione CRT e di Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli. Attualmente la rete dei partner di progetto ha incluso anche i servizi sociali dell'Unione Montana Valsesia con l'obiettivo di mettere a sistema questo primo tassello di un vero e proprio Centro Polivalente rivolto alla disabilità medio lieve che funga da punto di riferimento per i bisogni del territorio e che metta a sistema tutte le piccole esperienze finora sperimentate.
"I destinatari del laboratorio – continua Laura Lazzarotto - saranno individuati attraverso il lavoro dell'équipe integrata (costituita dalle figure tecniche dei partner di progetto) tra gli alunni della scuola e le persone giovani disabili del territorio che, per i più svariati motivi, si trovano in una situazione d'isolamento e inattività al termine del ciclo di studi".
"magazine". La contiguità al centro diurno di Cascina Spazzacamini lascia aperte possibilità di contaminazione e scambio che possono ravvivare un ambiente in questo momento poco interconnesso con il contesto sociale in cui è inserito, immaginando per il futuro, una serie di attività del "fare" che coinvolgano, in momenti e spazi differenti, una molteplicità di persone. L'intervento di ristrutturazione che prevede la cucina e la sala polivalente, terminerà nel maggio del 2020; nel frattempo, il progetto sarà proposto e fatto conoscere al territorio così da coinvolgere non solo le famiglie ma anche possibili volontari.
Al fianco di quello delle Cucine Didattiche (circa 40 i partecipanti attesi), nell'ottica del Centro Polifunzionale, sarà avviato un laboratorio di acquisizione di competenze grafiche-espressive per la realizzazione di materiale di sensibilizzazione sul progetto e anche di un vero e proprio "FuoriMenu, tra i suoi tanti
valori – conclude Lazzarotto – ha quello di interessare persone non necessariamente contigue al mondo disabilità così da ampliare la partecipazione attiva. Abbiamo attribuito questo nome al progetto perché ci sembra perfetto per simboleggiarne la novità e la capacità di portare effettivi cambiamenti ad una situazione, un "menu" appunto, che è la stessa da troppo tempo. Troviamo sia fondamentale il messaggio culturale che sta alla base dell'idea e che vuole diffondere un tipo di progettualità improntata ad una relazione autentica con le persone disabili che sono, in primo luogo appunto, persone. E questo non bisogna dimenticarlo mai".
Avete provato il dolce "Pulentino" da Botega Caffè Cacao in piazza Gramsci a Novara? Da Botega Caffè Cacao di Alessandro Caligiuri le specialità dolci e salate sono top ed in più si sta bene come a casa Inverno, l'aria è gelida. Entriamo da Botega Caffè Cacao per un break e veniamo accolti subito dal profumo del caffè e delle delizie artigianali con cioccolato, frutta e frolla fresca.
Alessandro Caligiuri
L'atmosfera è resa ancora più accogliente dallo stile vintage del locale, che ricorda un antico laboratorio di pasticceria. L'arredo in legno ed un'enorme bancone vetrato carico di ogni
leccornia fanno sentire subito a proprio agio. Al grazioso tavolino, sfogliamo il menù e c'è l'imbarazzo della scelta: dal dolce al salato, ogni proposta culinaria viene realizzata a mano con ingredienti di prima qualità. La presentazione è curata, il gusto è sublime ed il prezzo mette d'accordo tutte le tasche. É questa la ricetta di Botega Caffè Cacao, a cui Alessandro Caligiuri, deus ex machina del locale di piazza Gramsci, a Novara, ha aggiunto un altro ingrediente altrettanto fondamentale: il servizio. Infatti, il sorriso di Alessandro e del suo staff, mette il buon umore a chiunque ed, inoltre, grazie a gentilezza e disponibilità, il team soddisfa anche le richieste dei clienti più esigenti. Chi entra da Botega Caffè Cacao si sente veramente a casa e, come nelle case più felici, le sorprese sono sempre belle: potrebbe essere il "Cake day" oppure il "Cappuccino day" in cui si riceve in regalo una tazza di Cappuccino o Cappuccione per
ogni Brioche acquistata, o ancora lo "Student day", dove con il consumo di qualsiasi bevanda, si possono scegliere in omaggio tre torte mignon a scelta. Inoltre, le proposte culinarie prendono spunto dal territorio: avere provato la Pulenta e Brüsciti della Botega? La fanno con crema gianduja, crema pasticcera, croccante di nocciole e gocce di cioccolato fondente; e il Pulentino con crema, croccante e gianduia, da gustare caldo con cucchia-
ino ricoperto di cioccolato? Oppure la deliziosa Sacher monoporzione, per una pausa dolce che ricarica? La pausa pranzo è un'altra esperienza da vivere in Botega a Novara, con saporiti accostamenti quali Pan brioches e salmone affumicato, con caprino, zucchine grigliate e scorza di limone; oppure il Club Sandwich, la tartare di manzo, le insalatone e Pane e mortadella, che Botega propone nella formula PanSciatt, mortadella con pistacchi, pomo-
dori secchi, mozzarella di bufala e rucola. Dulcis in fundo, è questo il momento ideale per assaggiare i panettoncini preparati artigianalmente da Botega e gustare così la magia del Natale in un sol boccone. Botega Caffè Cacao Piazza Gramsci, Novara Tel. 0321-1890403 Aperto tutti i giorni nell'orario: 7 - 18.30; sabato e domenica 8.30 - 18.30 I.P.
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NOVARA
Don Francesco Parachini dipinge e dalla sua arte prendono vita illustrazioni emozionanti Nell'atelier di Don Francesco Parachini, pittore autorevole e figlio d'arte, discendente dei "Taché" di Varallo Pombia Fuori è già sera e il lungo corridoio dell'Istituto San Lorenzo è silenzioso. Davanti a noi, con passo svelto e fare loquace ci fa strada Don Francesco Parachini: è lui il protagonista della nostra intervista. Infatti, grazie a Fiorenzo Zaggia di Edilzeta Srl, che ha familiarità con la realtà salesiana novarese, siamo venuti a conoscenza del talento artistico di Don Franco, 75 anni, e la cosa appare ancora più interessante dal momento che il religioso appartiene ad una famiglia locale - i Parachini di Varallo Pombia - la cui vena d'arte è nota. Popolarmente conosciuti come "I Taché" - nella lingua dialettale del paese d'origine - i Parachini nell'ultimo secolo hanno dato impulso all'arte figurativa e artistica italiana innanzitutto con il capostipite Pietro che eseguì importanti lavori in Piemonte e Lombardia; a lui si devono ad esempio le splendide decorazioni delle chiese di Santa Maria Segreta in Milano, in Santa Maria Bambina a Cassano Magnano
e nelle lussuose palazzine torinesi Bocca, Wild, Abegg e Villar Perosa. Indimenticabili poi, i disegni sovrapporte rappresentanti le quattro stagioni, nella sala della Marchesa Giulia, all'interno del Castello di Barolo. L'arte si tramanda di generazione in generazione nei Parachini: di Achille, definito "il pittore della serenità" si conserva il celebre olio "Primavera sull'Altipiano di Cirene" al Museo civico di Torino. Alfredo, di cui ben noti sono i suoi acquerelli, venne chiamato a eseguire importanti opere sia in Italia che in Francia. E così via, Enrico Baffoni, eseguì il restauro del Castello del Borgo Medievale al Valentino e Pier Luigi Baffoni partecipò a importanti esposizioni, ottenendo i premi della critica, ad esempio nelle gallerie Mall, a Londra. Ed eccoci giunti a Franco Parachini, ovvero il nostro Don Francesco, che ci apre la porta del suo atelier per mostrarci i suoi lavori. In questo piccolo studio - tra immagini religiose, recen-
sioni tratte dai giornali, rac- vanile". Per chi ama l'arte, Parachini perchè ascoltare nutre il cuore. colte di opere, fotografie di la storia e la cultura: andate della sua passione per la Sabrina Marrano famiglia e di vita, e la rap- a conoscere Don Francesco pittura è un'esperienza che presentazione dell'albero genealogico dei Parachini Don Franco ha condensato decenni di attività artistica. Egli esprime pienamente il suo tratto attraverso la tecnica acquarellata, ma non solo, utilizza anche altre materie, quali la sabbia, lo stucco e l'olio, per dare forma e sostanza alle sue immagini. Lo hanno recensito prestigiose personalità, tra cui ad esempio Don Giuseppe Costa, Direttore della Libreria Editrice Vaticana. La sua arte, al servizio delle illustrazione editoriali, ha dato vita alle figure simboliche per le copertine di almeno 27 libri dell'editrice LAS (Libreria Ateneo Salesiano) ed ha trovato inoltre applicazione per le etichette delle bottiglie di vino di pregio. Don Franco ricorda con grande emozione le sue mostre italiane, tra cui a Roma, nella Biblioteca Don Bosco dell'Università Pontificia Salesiana ed in Sicilia, in occasione del convegno "Cultura e città aperta per superare il disagio gio-
Don Francesco Parachini con Fiorenzo Zaggia
Sindaco Alessandro Canelli: si potrà salire sulla Cupola fino a 98,5 metri di altezza Inoltre dal momento dell’insediamento sono stati stanziati quasi 9 milioni di euro per la manutenzione delle strade LA RUBRICA DEL SINDACO
Cari Novaresi, la fine dell’anno diventa anche il momento ideale per riflettere e tracciare dei bilanci. Specialmente quando si è chiamati a guidare una città come Novara, seconda in Piemonte dopo Torino. Il nostro Paese sta attraversando un periodo non facile che naturalmente si ripercuote anche sugli enti locali, i Comuni prima di tutti. Amministrare per il bene della propria città oggi significa far fronte anche a
scelte difficili, ma soprattutto ascoltare la voce dei cittadini, saperla interpretare, rispondere alle richieste ed esigenze di chi vive in città. E’ quello che stiamo facendo occupandoci sia di grandi progetti che chiaramente richiedono tempi più lunghi, sia dei problemi di tutti i giorni. Dal momento dell’insediamento sono stati stanziati quasi 9 milioni di euro per la manutenzione delle strade, abbandonate, sotto questo aspetto, per
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troppi anni, tanto che, ad oggi, gli interventi da effettuare non sono pochi e sono decisamente onerosi. Abbiamo chiuso il cavalcavia di Porta Milano, che verrà riaperto in questo periodo, per metterlo in sicurezza; sistemeremo la zona di via Garibaldi e piazza Cavour, stiamo intervenendo su strade come Via Fauser, via Regaldi, via Giulietti e tante altre ancora. Sta per partire un ambizioso progetto di rifacimento dell’arredo urbano in centro, che prevede interventi finalizzati a migliorare le strade di Novara che portano ai monumenti più belli, come la Cupola, il Castello, il Duomo ecc. E proprio sul patrimonio culturale di Novara puntiamo con un’iniziativa che andrà a breve in giunta e che consentirà di raggiungere tramite una visita guidata i 98,5 metri di altezza della Cupola, monumento simbolo di Novara. Obiettivo: quello di valorizzare ulteriormente l’opera d’arte
antonelliana, aumentando il flusso turistico della città con una nuova e più incisiva impostazione organizzativa. Per ogni Sindaco credo che, in questo difficile periodo, la priorità sia dettata anche dall’occupazione: abbiamo avviato una serie di progetti urbanistici e infrastrutturali che renderanno Novara più attrattiva da un punto di vista economico ed aziendale. Questo per dare la possibilità di creare nuovi posti di lavoro a favore dei nostri concittadini. Stiamo anche lavorando tanto per la sicurezza: molti interventi, in città, sono già stati ultimati. In zona Stazione, da cui provenivano le maggiori criticità, abbiamo potenziato fortemente l’illuminazione e con il bando di Rfi e l’insediamento delle attività commerciali la situazione non potrà che migliorare. Unitamente, come è ovvio, alla presenza continuativa delle forze dell’ordine, Polizia locale in modo particolare. Gli agen-
ti stanno lavorando anche su altri fronti: l’abbandono dei rifiuti, il contrasto alla diffusione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tanti progetti si stanno portando avanti anche nelle scuole sui temi della sicurezza e dell’ordine pubblico. Ultimi, ma non per importanza, lo sblocco dell’iter necessario per la realizzazione della nuova Città della salute e della Scienza di Novara, e l’affidamento dei lavori per il nuovo tratto di tangenziale, tra la statale 32
Alessandro Canelli
e Agognate. Rimane ancora molto da fare, come sempre, per il bene della nostra città. Da parte mia non posso che garantire totale disponibilità, dedizione e massimo impegno per rendere ancora più bella e vivibile la nostra Novara. A tutti auguro un sereno Natale da trascorrere insieme ai propri cari, con l’auspicio che il prossimo anno possa portare a tutti grandi soddisfazioni. Il Sindaco di Novara Alessandro Canelli
RUBRICA INDUSTRIA 4.0
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Luci ed ombre per l'industria manifatturiera novarese nel terzo trimestre dell'anno Stabilità della produzione, con una variazione del +0,3% rispetto al 2018, mentre il fatturato cala del -2,2% gno una crescita del +3,7%. Più modesta, ma superiore alla media provinciale, anche la performance della chimica-gomma-plastica, che realizza un +0,7%. Appaiono invece in calo gli altri comparti di attività economica, con una lieve flessione del metalmeccanico, pari al -0,7%, che risulta più significativa considerando le sole rubinetterie, in discesa del -4,1%, e una diminuzione moderata del tessile-abbigliamento (-1,4 %).
Rispetto alle altre aree piemontesi coinvolte dalla 192a "Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera", Novara si posiziona a metà nella classifica delle performance provinciali relative alla produzione, guidate da Alessandria (+2,1%) con risultati eterogenei per i vari territori e una media regionale del -0,2%. Meno favorevole, invece, il posizionamento relativo al fatturato, che vede Novara collocarsi
all'ultimo posto, a fronte di una media complessiva del +0,6%. L'indagine ha coinvolto nel Novarese 225 imprese, per un totale di oltre 10.700 addetti ed un fatturato superiore ai 3,7 miliardi di euro. «L'andamento dell'industria manifatturiera provinciale si dimostra altalenante anche nella seconda parte dell'anno» commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara. «La produzione si attesta
su valori stazionari, mentre il fatturato evidenzia una flessione più significativa rispetto al periodo aprile-giugno , interrompendo così la lunga serie di incrementi consecutivi messi a segno nei trimestri precedenti. Le imprese guardano al futuro con prudenza, vista anche l'incertezza degli scenari geopolitici, in continua evoluzione. Siamo di fronte a un quadro che rischia di bloccare gli investimenti e quella fisiologica
propensione al rischio, distintiva dell'attività d'impresa, che deve invece poter contare su un contesto di supporto favorevole per esprimere il suo potenziale di sviluppo». SETTORI La tenuta della produzione industriale, pari complessivamente al +0,3%, è supportata in particolare dall'alimentare, che conferma il suo trend positivo e anticiclico, mettendo a se-
FATTURATO Eterogenei anche i risultati relativi al fatturato: rispetto al terzo trimestre 2018 il valore complessivo delle vendite evidenzia una flessione del -2,2%. Il dato risente, in particolare, dei cali evidenziati dalla chimica-gomma-plastica (-6,6%) e dal sistema moda (-1,9%), cui si contrappone l'incremento messo a segno dal metalmeccanico (+0,8%, con le rubinetterie che scontano però un -1,8%) e quello più favorevole dell'alimentare (+4,7%). Meno positivo lo scenario relativo ai mercati esteri, con risultati in di-
scesa per tutti i principali settori, ad eccezione dell'alimentare che concretizza un +5,1%, e con un calo generale del -5,4%. NUOVI ORDINATIVI L'analisi della domanda evidenzia flessioni sia sul fronte delle commesse estere, in discesa del -5,5% rispetto all'anno precedente, sia degli ordinativi interni, che diminuiscono del -1,1%. Dal punto di vista settoriale i risultati appaiono in ribasso per tutti i principali settori, sia sul fronte domestico che estero: fanno eccezione la domanda interna del metalmeccanico, in aumento del +2,8% (e positiva anche per le rubinetterie, con un incremento del +3,9%) e le perfomance dell'alimentare, che vede un aumento sia delle commesse domestiche che di quelle oltre confine (rispettivamente +3,9% e +0,4%). invece, in riferimento agli ordinativi interni.
Camera di Commercio di Novara
I corsi di "comunicazione" di Orion aiutano imprenditore e dipendenti a fare squadra Grazie al dottor Marco Chiolini l'azienda migliora efficacemente la propria comunicazione interna ed esterna
Arthur Schopenhauer, nella sua serie di saggi, Parerga und Paralipomena,include un racconto sul dilemma affrontato dai porcospini durante l'inverno:“Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’in-
verno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono il dolore delle spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno
dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali: il freddo e il dolore. Tutto questo durò
finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.”Difficile trovare nelle relazioni la giusta distanza per soddisfare il bisogno, e al contempo la paura, della nostra intimità. L’essere umano infatti tenta, da sempre, di stringere legami forti e duraturi con altre persone,ma proprio quando la vicinanza con l’altro si riduce sensibilmente ci si espone apertamente alle “spine”, ferendosi. Questo accade sempre più spesso nei luoghi di lavoro dove queste "ferite" non hanno il tempo di essere curate trasformando semplici incomprensioni in climi tesi ed improduttivi; migliorare la comunicazione aziendale vuol dire diminuire il turn-over, aumentare
la produttività, azzerare 2. Accrescere motivazione l’assenteismo dovuto a e produttività; stress. 3. Comunicare in modo efficace; Per questi motivi, il nuovo 4. Riconoscere i nuovi fatprogetto ComunicAzionedi tori di rischio; Orion Srl si pone l'obietti- 5. Esperienze in esterno di vo di favorire la creazione team building. di un virtuoso clima azien- I corsi si svolgono sia in dale; entrare in contatto aula che nella sede del con l'azienda, studiarne le cliente; in questo secondo caratteristiche, condivide- caso gli argomenti sono re con il datore di lavoro personalizzati in base alle strategie personalizzate specifiche esigenze. al fine di creare solidi presupposti per un lavoro di Per ulteriori informazioni è squadra affiatato ed orien- a disposizione il numero di tato alla produttività.Il ciclo telefono: 0323 209009. di incontri curati dal dottor Marco Chiolini è suddiviso ORION SRL in differenti moduli, ognu- Corso Roma, 138 no dei quali aiuta a fare Gravellona Toce (VB) luce sulle possibili proble- Tel. 0323/20.90.09 matiche presenti in azienda www.orionweb.it e a individuare le soluzioni comunicazione@orionweb. efficaci per superarle: it 1. Ottimizzare il proprio tempo; I.P.
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I ladri non fanno più paura grazie ai sistemi antifurto della ditta Elettro Sa.Ie.T I tanti sistemi di videosorveglianza e di allarme di Elettro Sa.Ie.T possono rendere la casa davvero inviolabile
Daniele e Giuseppe Napoli
La sveglia del mattino suona. Aprite gli occhi per spegnerla ed in quel momento vi accorgete di avere un forte mal di testa. Con la coda dell'occhio vedete qualcosa di strano attorno a voi nella stanza: le ante dell'armadio sono spalancate, i cassetti del comò rovesciati e la vostra biancheria è sparpagliata sul pavimento. Vi alzate di colpo e con il cuore in gola correte fuori dalla stanza per verificare la situazione. Purtroppo però è proprio come pensate: la vostra casa è stata svaligiata dai ladri mentre voi stavate dormendo, forse sotto l'effetto di qualche spray narcotizzante spruzzato proprio dai delinquenti. É questa purtroppo una delle situazioni più comuni in cui si può imbattere la ditta Elettro Sa.Ie.T che si occupa di installare sistemi di allarme e di videosorveglianza. Infatti, troppo spesso, la scelta di attivare un impianto antifurto avviene solo dopo essere stati vittima del reato, quando i danni subiti sono già molto alti. Dunque, oltre
alla scomparsa dei propri oggetti di valore, le vittime dei furti devono fare i conti anche con porte o finestre danneggiate dai tentativi di scasso ed effrazione e talvolta anche con gli atti vandalici volutamente perpetrati dagli effrattori sull'arredo. Per non parlare poi del disagio psicologico che spesso travolge coloro a cui è stata violata casa, fino al punto da non
Una casa svaligiata
riuscire più a dormire sonni veramente tranquilli. Eppure, attualmente i sistemi per mettere efficacemente in sicurezza la propria casa sono veramente molti. Daniele Napoli di Elettro Sa.Ie.T li presenta: grazie agli impianti a circuito chiuso oppure ai sistemi IP si possono acquisire le immagini di tutte le telecamere piazzate nei diversi punti strategici della propria abi-
tazione oppure del negozio. Grazie ai progressi della tecnologia, la qualità di queste immagini continua ad aumentare, consentendo una resa veramente nitida di quanto viene ripreso. Inoltre, le telecamere possono essere controllate in qualunque momento da remoto, sul proprio smartphone, sul tablet o sul pc. In questo modo la casa è in diretta h24. Anche i siste-
mi di allarme sono numerosi: l'antifurto maggiormente richiesto dai clienti garantisce una protezione perimetrale sui serramenti e volumetrica all'interno dell'ambiente con dei sensori infrarossi e a microonda. Inoltre, Elettro Sa.Ie.T può ulteriormente aumentare la protezione con delle barriere esterne, ovvero dei radar. Il tutto viene collegato tramite IP, ovvero attraverso la rete internet, per una gestione totalmente da cellulare e da qualunque luogo. Altra cosa: si possono inserire delle telecamere direttamente collegate
all'antifurto per ottimizzare i costi. Daniele Napoli evidenzia che: l'antifurto deve proteggere i varchi al 100% ma deve anche garantire la visibilità della casa. Per questo motivo, Elettro Sa.Ie.T dedica tempo ad ascoltare le diverse esigenze del cliente, così da potergli garantire sempre la soluzione migliore. Elettro Sa.Ie.T Sas di Napoli Daniele e C. Via Tacchini 20, Novara Tel. 328-8252524 Instagram: elettrosaiet elettrosaiet@gmail.com I.P.
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Centro di riutilizzo e ripristino a Milano Est: nella Casa del riuso tutto si aggiusta
A Cassina de’ Pecchi (Milano) gli oggetti destinati ad essere buttati via vengono riparati e restituiti a nuova vita
Il magazzino della Casa del Riuso di Cassina de’ Pecchi, comune in provincia di Milano, è uno spazio ampio e ordinato. All’ingresso si trova il tavolo per la registrazione degli oggetti che vengono portati dai cittadini. Lo stesso spazio ospiterà anche un’area dedicata all’autoriparazione delle biciclette. È qui che tutti i beni vengono inventariati e sistemati accuratamente da Elisa e Riccardo, due giovani che lavorano alla Casa del Riuso grazie al servizio civile e alla dote comune. Fumetti, libri, tazze, vestiti e una parete intera di giochi per bambini. Due poltrone e un tavolino trasformano il magazzino in una zona accogliente dove i cittadini possono fermarsi a leggere, a fare due chiacchiere. La Casa del Riuso sorge appena fuori da Cassina de’ Pecchi, all’ingresso dell’isola ecologica. Comprende quelle che una volta erano la villetta del custode e il magazzino adiacente. Il centro del riutilizzo è il luogo in cui gli oggetti esposti nel magazzino prendono una nuova vita, perché non hanno perso la loro funzione, pronti a passare di mano. Una porta separa l’area della villetta che ospiterà, a partire da sabato 16 febbraio, il centro del ripristino dove gli oggetti potranno essere trasformati o riparati. La stanza accoglierà banconi da lavoro e attrezzi in condivisione. «L’idea è che i cittadini possano lavorare per modificare gli oggetti, con il supporto di artigiani locali» spiega l’assessore alla par-
tecipazione di Cassina de’ Pecchi, Tommaso Chiarella. Lo scopo del progetto è chiaro: ridurre la produzione di rifiuti destinati all’isola ecologica. La giunta attuale è stata eletta nel maggio del 2014 e lo stesso anno ha partecipato e vinto un bando regionale, insieme alla Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali e alla cooperativa Il Germoglio che lavora con ragazzi autistici. Il bando prevedeva la realizzazione di un centro del riutilizzo, a cui il comune di Cassina, ha affiancato l’idea del ripristino. A frenare l’apertura della casa sono stati i lavori di riqualificazione della villetta, oggi totalmente autosufficiente: dal recupero delle acque ai pannelli solari sul tetto. L’inaugurazione dello spazio è avvenuta nel mese di ottobre del 2017. Gli oggetti che non sono arrivati a fine vita vengono stoccati nel magazzino e possono essere ritirati gratuitamente dai cittadini. «Arrivano, noi li esponiamo e, a volte, dopo mezza giornata viene qualcuno a ritirarli», dice Elisa sorridendo. Il servizio gratuito di consegna degli oggetti è riservato esclusivamente ai cittadini cassinesi, quello di ritiro dell’usato, invece, è aperto a tutti.«Chi porta e ritira gli oggetti viene registrato in un database», spiega Tommaso Chiarella. Non ci sono limiti alla tipologia di oggetti che si possono accogliere: basta che abbiano una loro funzionalità intrinseca. «Quando sarà aperto il centro del ripristino saranno ben accet-
ti anche quelli non funzionanti» spiega l’assessore. La start up giovanile SlowPush si sta occupando di creare e curare una piattaforma informatica e una app. «Grazie alla nuova tecnologia avremo una vetrina nazionale virtuale per rimettere in circolo i beni che i cittadini di Cassina non prelevano entro i primi tre mesi di deposito» spiegano i responsabili della Casa. Ad ogni bene viene assegnato un valore in «pillole», una moneta virtuale a cui possono accedere tutti. È Slow Push ad occuparsi delle spedizioni. Il controvalore delle pillole verrà reinvestito nella casa e in servizi al cittadino. Ogni cittadino cassinese può ritirare gratuitamente due pezzi al mese: «Vogliamo evitare che vengano messi in vendita su altri canali». Esistono solo due eccezioni sottolinea l’assessore: «Le associazioni e le persone segnalate dai servizi sociali possono superare il limite dei due oggetti mensili». La casa si trova prima dell’ingresso all’isola ecologica per un motivo, spiega: «Invitiamo il cittadini a passare prima dalla Casa, guardiamo cosa stanno portando e cosa si può recuperare». Gli orari di apertura sono gli stessi dell’isola ecologica, in modo da garantire la massima efficienza del servizio. Elisa e Riccardo controllano il funzionamento dell’oggetto, lo pesano e lo prendono in carico rilasciando una tessera al cittadino. «Pesare l’oggetto ci serve per capire quanto risparmia il comune in base alla logi-
ca del costo di smaltimento» racconta Riccardo, che si occupa di questa operazione. «Il trasferimento che ci ha fatto risparmiare di più è stato il mancato smaltimento dei banchi della scuola elementare» sottolinea Tommaso Chiarella. «Grazie alla collaborazione con l’associazione Italia-Africa abbiamo spedito il materiale ad una scuola, risparmiando lo smaltimento di quasi 500 kg, circa mille euro» aggiunge.
Sulla destra della stanza d’ingresso della villetta si apre uno spazio adibito ad aula di formazione, oltre ad essere un luogo dove i cittadini possono sedersi, leggere un libro o prendere un tè. «È un ambiente bello, in cui nascono relazioni» spiega Elisa: «Ci sono persone che passano spesso a trovarci, anche solo per salutare». Sulle pareti colorate un murales riporta le quattro R, un mantra, che l’assessore vuole rendere chiaro a tutti: Riduci, Ripristina, Riutilizza e Ricicla. La sala stessa è un esempio di riuso ben riuscito: «A parte il tavolo centrale tutto il resto del mobilio, i giochi per l’angolo dei bambini e le sedie sono frutto di recupero». La stanza ospiterà corsi e laboratori aperti alle scuole e ai cittadini per comprendere il funzionamento dell’isola ecologica e della Casa del Riuso. «L’idea è modificare la cultura e le abitudini dei cittadini» spiega Tommaso Chiarella e aggiunge: «Vogliamo essere inclusivi, gestire le attività insieme ad altri e garantire l’accesso al centro a chi ne ha più bisogno». Alla cultura del riuso locale contribuisce anche il gruppo Facebook «Riciclia-
moci a me non serve più», che conta più di duemila membri. L’aula di formazione ha già ospitato un corso sul compostaggio domestico. Il comune, infatti, ha adottato una politica di sconti sulla tari sia per gli esercizi commerciali che per i cittadini. Per i compostaggio domestico viene scontato il 15% sulla tassa. «Vogliamo ridurre la produzione di umido perché costa molto lo smaltimento» sottolinea l’assessore con delega all’ambiente, e aggiunge: «Per questo abbiamo proposto corsi gratuiti di compostaggio insieme all’associazione Controcoltura, che gestisce un giardino condiviso». La politica di riduzione dei rifiuti è la spinta anche per altri servizi collegati alla Casa del Riuso. Dal 2019 il comune punta a ridurre il conferimento di verde privato in isola ecologica. I cittadini potranno richiedere l’uso di un cippatore fornito dal comune, per tritare le ramaglie. Il cippato ottenuto verrà destinato alla compostiera domestica oppure utilizzato all’interno. www.lacasadelriuso.com
FISCO E FINANZA
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Parliamo di: Diversificazione e Protezione LA RUBRICA FINANZIARIA DI GIORGIO CAUCINO E GIUSEPPE PAONE
In foto Giorgio Caucino e Giuseppe Paone
Nella precedente rubrica abbiamo spiegato come il CERTIFICATO sia particolarmente adatto a far RECUPERARE le MINUSVALENZE FISCALI pregresse, la volta successiva , abbiamo analizzato come si possa avere una CEDOLA in-
teressante in un momento STORICO di mercato con i TASSI A 0; oggi Vi parliamo di come si possa, nel contempo, realizzare una buona DIVERSIFICAZIONE con la PROTEZIONE del CAPITALE investito. Il mercato nella parte OB-
BLIGAZIONARIA ha poche aspettative di rendimento, se non nulle, gli investimenti AZIONARI dopo un anno di grande RIALZO ( 2019) iniziano a temere per una possibile correzione, basti pensare a quanto accaduto alla fine del 2018.
Ma se invece il rialzo continuasse? ALLORA CHE FARE? Una soluzione efficace rimane ancora una volta il CERTIFICATO che, riesce a generare INTERESSI di tutto rispetto, al di sopra del 6% annuo e una PROTEZIONE del capitale
investito, fino ad un certo ribasso del mercato o dei titoli scelti. Ribadiamo, data la complessità dei servizi finanziari, il CONSIGLIO di approcciarVi a tale strumento ,con il supporto di un PROFESSIONISTA ESPERTO.
Giuseppe Paone e Giorgio Caucino Banca Generali S.p.A. Ufficio dei Consulenti Finanziari Corso Valsesia 56, Gattinara (VC) Tel. 0163 826270 Fax 0163 642127 I.P.
Fondazione Cariplo pronta per il 2020: sono stati definiti i focus per il prossimo anno Milano. Fondazione Cariplo ha stabilito un budget di oltre 135 milioni di euro da destinare all'attività filantropica In questi primi mesi di attività i nuovi Organi si sono interrogatati su quali saranno le nuove sfide che caratterizzeranno l’impegno della Fondazione nel periodo del mandato 2020 – 2023 e hanno focalizzato in particolare l’obiettivo di ricucire le fratture che si stanno creando all’interno delle comunità, immaginando programmi ed azioni che cerchino di riavvicinare persone e territori oggi divisi tra coloro che hanno accesso al benessere, alla cultura, ad una qualità della vita migliore e persone che ne sono escluse. Cambiamenti climatici, invecchiamento della popolazione, trasformazione digitale, evoluzione delle caratteristiche del lavoro, malnutrizione (ipo e ipernutrizione), diseguaglianze e coesione sociale, grandi migrazioni sono tra i grandi temi che la Fondazione sta approfondendo per indirizzare e focalizzare il proprio impegno lavorando insieme al Terzo Settore, alle istituzioni, alle aziende. Con l’approvazione del documento previsionale e programmatico (DPPA), di fatto prende il via la fase organizzativa che proseguirà come ogni anno con la definizione e il lancio di
bandi e progetti, che saranno presentati all’inizio del 2020. In campo ambientale, la Fondazione si focalizzerà sul tema del cambiamento climatico, impegnandosi sia nella sensibilizzazione dei cittadini che nel sostegno all’attuazione di strategie di mitigazione e adattamento. Si occuperà, inoltre, di promuovere progetti di agricoltura sostenibile e sociale, della formazione dei giovani all’imprenditorialità green, del contrasto all’utilizzo di plastiche monouso, della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio degli enti non profit e del sostegno agli enti lombardi che partecipano a progetti europei sulle tematiche ambientali. Sul fronte dell’Arte e Cultura, in continuità con il passato, l’impegno sarà dedicato al sostegno di progetti che confermino il ruolo della cultura come motore di sviluppo dei territori e opportunità di lavoro per i loro abitanti: saranno rinnovate le iniziative sulla conservazione e valorizzazione di beni storico architettonici di pregio e sull’innovazione dell’offerta nei luoghi della cultura; verranno lanciate nuove operazioni volte a riportare la bellezza nei territori coinvolgendo le stesse
comunità di cittadini nella presa in carico degli interventi; non mancherà poi il sostegno a festival, mostre, rassegne di qualità; verranno inoltre promossi progetti per le imprese culturali specialmente quelle a carattere giovanile e percorsi di internazionalizzazione che consentano agli operatori italiani di allargare le proprie visioni; verrà infine lanciata una grande campagna finalizzata alla promozione della lettura, che rappresenta uno dei principali nuovi campi di attività per il 2020. Per ciò che concerne l’area Ricerca Scientifica, forte impegno sarà dedicato alla ricerca in ambito biomedico e alla promozione dell’indipendenza e alla crescita professionale dei giovani ricercatori; un filone specifico sarà dedicato all’economia circolare, un altro alla promozione del sapere tecnico, con interventi per l’aggiornamento delle dotazioni strumentali degli istituti tecnici. Saranno avviate nuove progettualità in campo agroalimentare e biomedicale in collaborazione con fondazioni italiane e prestigiose organizzazioni internazionali. Una novità sarà lo sviluppo di progetti legati al data
science for science and society, mentre si conferma l’impegno per la ricerca sociale e per la disseminazione dei risultati scientifici al largo pubblico. Nell’ambito dei Servizi alla Persona sono previste, tra le altre cose, una nuova
iniziativa di welfare di comunità dedicata al tema anziani e invecchiamento, il sostegno a progetti di housing sociale per persone fragili; così come interventi a favore delle famiglie in povertà; l’attenzione ai giovani NEET, esclusi dal mer-
Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo
cato del lavoro e dai percorsi formativi, i progetti per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, il sostegno a iniziative di innovazione in campo di cooperazione internazionale. Fondazione Cariplo
RISTRUTTURARE NEWS
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Tranquilli, per la ristrutturazione "chiavi in mano" pensa a tutto Morelite di Romagnano E se per ristrutturare ti affidassi a Morelite che si occupa di tutto, rispetta i tempi e ti garantisce il prezzo?
Finalmente hai trovato la sede adatta alla tua attività: la struttura sorge in un luogo strategico, è visibile, facilmente accessibile e gli ambiente sono molto luminosi. Necessita solo di un intervento di ristrutturazione per trasformarsi nello spazio dei tuoi sogni: ad esempio è necessario sostituire i serramenti, così da installare soluzioni a doppio vetro che consentono di abbattere gli sprechi di energia e risparmiare sui costi in bolletta; vanno cambiati i pavimenti, l'impianto elettrico ed idraulico necessita di efficientamento, c'è da abbattere un paio di pareti e in alcuni punti
vanno realizzate delle controsoffittature. Non sarebbe male, inoltre realizzare un bel cappotto termico. Infine, va studiato l'arredamento. Dunque, inizi man mano a contattare un'impresa edile, un serramentista, un idraulico, un elettricista, un cartongessista, un imbianchino, fai vedere ad ognuno il lavoro e nel frattempo ti rechi nei diversi negozi di arredamento oppure dagli artigiani mobilieri. L'imprevisto è dietro l'angolo: un lavoro, non preventivato ma che in corso d'opera risulta necessario, fa diluire i tempi e non permette agli altri di andare avanti negli interventi. Pen-
savi di entrare nella nuova sede in tempo per l'inizio della nuova stagione ed invece non vedi la luce in fondo al tunnel ed, inoltre, i costi stanno lievitando e tu non lo avevi considerato. E se potessi tornare indietro e scegliere un approccio diverso alla ristrutturazione? La soluzione esiste e si chiama Morelite. Dunque ritorniamo al momento in cui vuoi ristrutturare: ti rechi da Morelite, a Romagnano Sesia, gli esponi le tue esigenze. I professionisti di Morelite visitano il tuo spazio, redigono un piano dei lavori e ti mostrano il risultato finale mediante immagini 3d; ti presentano gli
interventi calendarizzandoli e definendo costi certi. Da Morelite scegli colore delle pareti, serramenti, pavimenti, arredamento, luci, termoarredo e tutto il resto. Loro pensano al campo impiantistico, all'interior design e alla gestione del cantiere. Ti hanno detto che in due mesi avrai la tua sede e che l'intervento ti costerà X. Va tutto secondo i piani, e tu inizi ad essere operativo esattamente dal momento in cui volevi, gli affari vanno bene, il portafoglio ringrazia e la salute anche. Tutto questo perchè Morelite, punto di riferimento per la ristrutturazione 4.0, consente di: non sprecare
Marco Perino e Alessandro Crepaldi
tempo e denaro per ciò che non serve; visualizzare il risultato finale dell'intervento prima di iniziare; avere certezze su costi, tempi e risultati; ed avere un unico interlocutore. Il risultato è una visione di insieme su Illuminazione, sistemi audio, domotica, automazione, sistemi di sicurezza e risparmio
energetico integrati perfettamente nelle soluzioni di design più innovative per la ristrutturazione dello spazio, chiavi in mano. Morelite Srl Via Sandro Pertini 1, Romagnano Sesia (NO) www.morelite.it info@morelite.it I.P.
LAVORO
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Lavorare a Novara, l'azienda Cloud Care cerca 100 operatori WEB Call Center Prosegue la selezione di operatori Web Call Center in Cloud Care. Opportunità da non perdere per chi cerca lavoro
Federico Cavallari Responsabile HR Cloud Care Srl
Un'opportuntà da non perdere, per coloro che sono alla ricerca di un posto di lavoro a Novara o per chi vuole rilanciare la propria carriera. L'azienda è una delle più innovative d'Ita-
lia e mira a rivoluzionare il mondo dei comparatori di tariffe online. Ce la presenta Andrea Conte, CEO di Cloud Care: «Il grande pubblico ci conosce per ComparaSemplice.it, il
portale di confronto di offerte Luce, Gas, Internet e Telefono e assicurazioni. Tuttavia, Cloud Care è una piattaforma molto più ampia. Oltre al servizio per il cliente finale, abbiamo attive importanti commesse di digital marketing per i principali player del mercato Energia, TLC e Assicurazioni.» «Abbiamo da sempre puntato sulla qualità del servizio, creando una piattaforma innovativa di servizi digitali, che integra: consulenza per esperienza digitale per il committente, sviluppi IT e operations, in grado di differenziarci non per il costo unitario delle risorse – prosegue Conte ma per l’esperienza digitale del cliente finale. Per questo motivo i nostri contact center sono basati al 100% in Italia (a Novara e Roma), per distinguerci da alcuni competitors che puntano su un costo del lavoro più
basso, andando all'estero.» «Noi abbiamo scommesso su operatori qualificati, grazie alla formazione, su persone felici, grazie a una remunerazione sicura e superiore agli standard del settore, a benefit e premi di produzione, ma anche su un aumento d'efficienza grazie all'impiego di processi e strumenti all'avanguardia (come l'intelligenza artificiale per il potenziamento del canale Chat).» Il team di Cloud Care è già composto da circa 500 persone distribuite nelle due sedi citate. Per il 2020 si prevede l'inserimento di altre 100 risorse per la sola sede di Novara. Marianna Russo, Operation Director dell'azienda, commenta: «Il prossimo anno, per Cloud Care e per ComparaSemplice.it, sarà un periodo di evoluzioni importanti che ci porteranno a consolidare il ruolo prominente sul
panorama nazionale. Per questo, abbiamo bisogno d'inserire persone che abbiano la voglia e la grinta per contribuire alla nostra crescita.» Per capire qual è il candidato ideale per ricoprire il ruolo di Operatore Web Call Center, abbiamo chiesto a Federico Cavallari, Responsabile HR di Cloud Care Novara: «Il curriculum ha certamente un peso, ma ciò che valutiamo, in prima istanza, è l'attitudine: abbiamo bisogno di persone determinate, brillanti e che abbiano voglia di portare a casa il risultato. Il ruolo prevede l'attività di consulenza telefonica o via chat, finalizzata alla vendita.» C'è possibilità di carriera? La storia di Angelo. lo conferma: «Sono entrato in Cloud Care cinque anni fa come operatore; oggi sono Team Leader e supporto 24 operatori.» Per ciò che riguarda la retribuzione,
l'azienda propone un fisso più dei premi di produzione al raggiungimento degli obiettivi. Il management di Cloud Care crede fermamente che la qualità del servizio al cliente dipenda anche dalla felicità e dalla serenità dei propri operatori. Per questo, oltre a offrire la possibilità di lavoro part-time con turni su mattina o pomeriggio (per chi voglia conciliare l'esigenza di lavoro con le necessità famigliari), l'azienda fornisce benefit interessanti e fuori dal comune, dedicati ai top performer. Qualche esempio? Sedute di massaggi e manicure gratuiti o formazione manageriale continua e, per i Team Leader, anche l’auto aziendale. Per candidarsi, inviare mail a selezione@cloud-care.it o visitare la pagina web cloud-care.it/lavora-con-noi/. I.P.
Le imprese artigiane piemontesi della subfornitura preoccupate per la crisi dell’ex Ilva Giorgio Felici Presidente Confartigianato Imprese: servono misure per salvaguardare imprese e posti di lavoro LA RUBRICA DI CONFARTIGIANATO IMPRESE
Le imprese piemontesi operanti in misura esclusiva o prevalentemente nel comparto della subfornitura sono circa 6.000, con un’occupazione di oltre 65.000 addetti. Di tali imprese, 3.000 sono artigiane con un occupazione tra titolari e dipendenti di oltre 7.000 addetti.
alla realizzazione infine di materiale tipografico vario. Tra questa attività produttive rientrano anche le forniture alla grande industria, tra cui l’ex Ilva di Taranto. E’ quindi comprensibile come la crisi che ha investito tale stabilimento abbia, sin dalle sue precedenti crisi, forti ripercussioni negative anche sulle imprese artigiane piemontesi della subfornitura e dell’indotto, che seguono con forte preoccupazione e attenzione l’andamento della crisi che rischia di trascinare anche numerose imprese fuori dal territorio pugliese.
In Piemonte la subfornitura è una realtà diffusa su tutto il territorio e consolidata nel tempo, basandosi su esperienze imprenditoriali di lunga durata e in grado di mettere a disposizione della committenza industriale qualsiasi tipo di lavorazione e di prodotto intermedio “Le imprese artigiane che rappresentiamo – dichiara nonché i servizi correlati. Giorgio Felici, Presidente Tale realtà economica è ca- di Confartigianato Imprese ratterizzata da una produ- Piemonte – sono sconcerzione molto variegata che tate dall’esito che sta avenva anche al di là dell’ambi- do la gestione della crisi to locale con committenze da parte del Governo, una importanti e marchi di livel- crisi che parte da lontano e lo internazionale. L’offerta che si sta trascinando senspazia dalla formatura a za l’assunzione di decisioni caldo e a freddo dei me- coese e ferme nell’interestalli ai trattamenti termici e se non solo dei dipendenti di superficie, dalla fornitu- dell’ex Ilva ma anche delle ra di parti di ricambio alla imprese dell’indotto. realizzazione di macchine Non è più possibile tollerautensili, dalla produzione di re l’inerzia della politica di attrezzature di precisione fronte allo smantellamenallo stampaggio di parti- to sistematico degli assets colari in plastica o gomma, strategici del Paese, che
In foto Giorgio Felici
purtroppo va a vantaggio della concorrenza estera. Si pone quindi un problema morale rispetto alla necessità di tutelare la sopravvivenza del sistema delle imprese italiane”. “Di fronte all’attuale incertezza che si percepisce guardando la gestione dell’intera vicenda da parte
delle autorità centrali – aggiunge Felici – chiediamo che la Regione Piemonte si faccia parte attiva nei confronti del Governo affinchè vengano adottate tutte le misure utili ad evitare il disastro che si sta palesando con la chiusura dell’ex Ilva, chiusura che metterà in ginocchio anche le nostre imprese artigiane della
subfornitura e dell’indotto che già hanno dovuto fare ricorso al loro patrimonio personale o a indebitarsi per sopperire alle difficoltà derivanti dai mancati incassi delle commesse avute dalle precedenti proprietà e che certamente non potranno sostenere ulteriori mancati pagamenti”.
“In assenza di interventi adeguati da parte delle istituzioni – conclude Felici – Confartigianato Imprese Piemonte attuerà iniziative di protesta e sensibilizzazione ancora più forti ed incisive”.
Confartigianato Piemonte
LA RUBRICA GASTRONOMICA
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Oleggio: Fornapis di Marco Beldì produce artigianalmente miele di alta qualità La produzione locale novarese Fornapis fa riscoprire il sapore vero e la genuinità dei mieli 100% piemontesi Ad Oleggio (Novara) è nata una produzione di miele artigianale di alta qualità che fa riscoprire tutto il gusto e le proprietà di un prodotto puro e genuino. Il suo nome è Fornapis ed è frutto di Marco Beldì, ex dirigente di azienda che ha scelto di cambiare vita e di trasformare la sua passione, ovvero l'apicoltura, nel suo lavoro. Il miele che produce Marco è davvero prezioso perchè il suo processo di produzione avviene in modo del tutto naturale, seguendo i ritmi della natura. Tra Marco e le sue api c'è un rapporto di fiducia: lui le rispetta e gli fornisce tutto il necessario per il loro benessere, ovvero nutrizione al momento giusto e il luogo adatto a seconda della stagione. La cura che l'apicoltore ha per questi insetti prodigiosi e per le sue arnie, unitamente all'utilizzo di tecniche tradizionali, è ciò che fa la differenza rispetto ai prodotti industriali, dove talvolta la logica della maggiore produttività può andare a scapito della qualità. Il miele di Marco invece, oltre ad essere 100% piemontese, è anche prodotto artigianalmente. Il risultato è un prodotto, le cui sfumature di gusto non sono esattamente uguali da un anno all'altro, in quanto in natura non esistono processi di standardizzazione. Ciò fa di ogni produzione
In foto Marco Beldi
annuale, un'occasione unica ed irrepetibile da assaporare. Inoltre, segnaliamo: la convinzione che il miele sia di qualità solo se liquido è assolutamente errata. Dunque, l'idea sulla quale celebri marchi della grande distribuzione hanno costru-
ito la loro fortuna è un mito da sfatare. Infatti, la cristallizzazione è un processo assolutamente naturale ed è invece segno di ottima qualità del miele. Capita tuttavia che per evitare la futura cristallizzazione, alcuni produttori sottopon-
gono il miele a processi di pastorizzazione scaldandolo a 75° gradi, distruggendo così tutte le proprietà benefiche del miele (tra cui enzimi e vitamine). Il miele Fornapis invece non subisce alcun processo innaturale e le proprietà si preservano
intatte. Dunque, cristallizza! Fornapis attualmente propone i seguenti mieli: girasole, millefiori, castagno, rovo, acacia e rododendro. Tutti disponibili in vasetti da 250 gr, 500 gr e 1 chilo, contattando Marco Beldì al numero: 370-3185474
(anche Whatsapp). Disponibili anche confezioni regalo natalizie. Fornapis di Marco Beldi via Racc.Fornaci-Momo 19, Oleggio (NO) mail: fornapis@tim.it I.P.
LA RUBRICA GASTRONOMICA
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Il gusto viaggia da nord a sud: Cavatelli alla canapa con salsa di pomodoro cuore il Prosciutto crudo della Val di bue e burattina pugliese Vigezzo e la Burrata pugliese Ecco due prodotti deliziosi che si trovano in due luoghi opposti d'Italia
Diversi e gustosi sono i salumi della Val Vigezzo, in Ossola, conosciuta anche come la “Valle dei Pittori”. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta e i numerosi prodotti che ci vengono proposti sono in grado di soddisfare i nostri golosi palati: dalla mortadella, alla brisaola, al lardo alle erbe, alla pancetta con la cotenna, alla mocetta, ai violini di capra….insomma un trionfo di profumi, di gusti, di sapori, che ci fanno apprezzare – anche dal punto di vista gastronomico – questa splendida valle. Ma la punta di diamante è, senza dubbio, sua maestà il“Prosciutto della Val Vigezzo”, un prodotto prelibato, che mantiene, inalterato nel tempo, il suo prestigio, grazie ad un attento metodo di lavorazione, in grado di ottenere un risultato finale eccellente."Ul crü 'd Vigèzz", come viene chiamato sul luogo di produzione il "Pro-
sciutto crudo della Val Vigezzo, è, senza dubbio, uno dei prodotti più tipici della gastronomia dell'omonima valle e la ricetta e le modalità per la sua preparazione affondano le radici, secondo la tradizione, al settecento. In ogni caso, la lavorazione del prosciutto vigezzino è di antica memoria e risale al periodo in cui si iniziò ad utilizzare - nella preparazione dei salumi – una serie di spezie e di altri aromi. Il prosciutto, come detto, viene prodotto, ancora oggi rispettando fedelmente l’antica ricetta: infatti, la preparazione e la salatura avvengono solo nei mesi invernali, per evitare l’uso di celle frigorifere. Inoltre, non vengono utilizzati prodotti chimici, ma soltanto spezie ed aromi naturali (in particolare, sale marino, pepe, cannella, chiodi di garofano, aglio), che conferiscono al prodotto quel suo tipico ed inconfondibile profumo
e sapore. Il prosciutto viene poi lavato, asciugato ed esposto per alcune ore al fumo di legno di ginepro. Viene, successivamente, trasferito nelle cantine per alcune settimane e poi affumicato una seconda volta. Infine, viene lasciato maturare all'aria fresca di montagna con una stagionatura che va dai dodici ai sedici mesi. Dall’estremo nord all’estremo sud, per parlarvi di un altro straordinario prodotto: la “Burrata pugliese”, La “Burrata pugliese” è un formaggio fresco a “pasta filata”, che viene prodotto in Puglia, nella zona delle Murge e in particolare ad Andria, dove è stata creata per la prima volta. Si racconta che l’inventore della burrata fu, nel
1956, tal Lorenzo Bianchino, il quale, a causa di una straordinaria nevicata che aveva reso difficoltosi i trasporti dalla Masseria Piana Padula dove lavorava, ebbe un’intuizione: creare una specie di sacchetto con la pasta della mozzarella, al fine di conservare, all’interno, la panna e la stracciatella. Nacque così la burrata, che, in poco tempo, ebbe un enorme successo, sino a diventare l’icona della regione. Dal novembre 2016 la Burrata di Andria ha ottenuto il riconoscimento IGP (indicazione geografica protetta) e la produzione è tutelata dal “Consorzio di Tutela della Burrata di Andria IGP”. Riccardo Franchini food blogger
Chef Massimiliano Tamilia
Ingredienti per 2 persone:
te e, una volta cotti, raffreddateli in acqua e ghiaccio. • 200 gr di cavatelli Poi, tagliateli a pezzi, ag• 2 Burrate da 125 gr l'una giungeteli in padella con • 3 Pomodori cuore di bue aglio, olio e basilico e cuo• Aglio cete per circa 5 - 7 minuti. • Olio Nel frattempo mettete in • Sale cottura i cavatelli per 9 mi• Pepe nuti, dopodiché scolateli e • Basilico uniteli al sugo facendoli in• Acciughe del Mar Canta- saporire. brico Impiattate il tutto e finitelo con una burrata intera e acPreparazione: ciughe del Mar Cantabrico. Sbollentate i pomodori per due minuti in acqua bollen- Chef Massimiliano Tamilia
I SALUMI TIPICI DEL DIVIN PORCELLO Via Menogno 28855 Masera (VB) Tel. 335.7897734 salumi@divinporcello.it
Pranzo Gazza Ladra: il ristorante pizzeria Via Veneto dà un grande esempio di solidarietà I ragazzi "speciali" chef per un giorno grazie all'iniziativa a scopo benefico dello storico locale di Oleggio Castello Fine novembre. Entriamo nel ristorante pizzeria Via Veneto per il pranzo e due giovanotti dal volto sorridente ci accolgono e ci invitano a dirigerci verso il banco prenotazioni, dove Roberta Fornara ci segnala che si tratta di un giorno speciale perchè ai fornelli e in sala ci sono i ragazzi del centro Gazza ladra di Invorio e dunque "potrebbero accadere delle cose particolari". Infatti l'associazione in questione si occupa di bambini e ragazzi con vari tipi di disabilità fisiche e cognitive o con disturbi specifici di apprendimento, proponendo loro laboratori e iniziative dedicate a stimolare le proprie capacità ed a sviluppare le abilità di relazione. Ad esempio, per i ragazzi dai 12 ai 20 anni è attiva la "Casa della abilità"
che accresce le autonomie domestiche e aiuta ad usare correttamente il cellulare per comunicare con gli altri. É questo il progetto che lo chef Massimiliano Tamilia, titolare del ristorante pizzeria Via Veneto, ha deciso di finanziare, organizzando un momento esperienziale per i ragazzi e contemporaneamente un'occasione per i clienti di pranzare, divertirsi, conoscere i ragazzi e compiere un gesto di solidarietà. Dunque, ai fornelli, al bancone del bar e in sala all'interno di Via Veneto troviamo i ragazzi della Gazza ladra: sono gentili, operosi, disponibili e sorridenti. Il pranzo procede a gonfie vele e mano a mano gustiamo le pietanze preparate dagli chef per un giorno insieme a Massimiliano Tamilia. Ad un certo punto, una ragazza
del centro Gazza ladra chiede di potersi sedere accanto a noi per mangiare la sua fetta di torta. La manda giù velocemente e poi con delicatezza si alza e prosegue il lavoro, nonostante il nostro invito a restare al tavolo insieme a noi. Lei con gentilezza ha declinato perchè, ci ha spiegato, "in sala c'è ancora tanto da fare": una bella lezione per noi tutti, che pensavamo che per questi giovani si trattasse di un gioco ed invece per loro era un'occasione seria ed importante per mostrare le loro capacità. Ristorante Pizzeria Via Veneto Via Vittorio Veneto 64, Oleggio Castello (NO) Tel. 0322 53451 www.ristorantepizzeriaviaveneto.it
Il team al gran completo
AMBIENTE
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Plastic Tax, il ministro Sergio Costa chiede agli imprenditori: "Accettate la sfida" Le voci di chi ha parlato a Ecomondo, dalla politica all’imprenditoria di settore fino alle associazioni ambientaliste LA RUBRICA AMBIENTALE DI GIAN CARLO LOCARNI
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha inaugurato Ecomondo, la fiera da lui stesso definita la più importante al mondo che riguarda la green economy, è intervenuto sul tema all’ordine del giorno: la plastic tax.
Gian Carlo Locarni
L’intenzione, ha detto, è di “migliorare in Parlamento il testo della legge (peraltro già modificato rispetto alla bozza iniziale), prevedendo un credito di imposta supplementare per le imprese che modifichino i loro sistemi, dell’ordine del 20-25%”. “Accettate la sfida”, ha chiesto il Ministro agli imprenditori, convocati in sede di commissione la prossima settimana (quella in corso, ndr) per “costruire insieme una proposta di modifica”. “Venite con una posizione unitaria”, la richiesta del Ministro, la cui idea è di concepire la plastic tax come tassa di scopo da rimettere dunque in circolo nel settore. “Affermiamo la bioeconomia dei valori e non dei numeri - ha detto Catia Bastioli, CEO Novamont - consapevoli che in assenza di una direttiva a tutela dei suoli non esiste, al contrario di quanto accade per aria e acqua. Eppure il degrado del suolo impatta fortemente, ad esempio sulla qualità del cibo. Da
qui l’importanza di mettere in connessione grandi esperti, in una logica di dialogo che è la vera carta vincente di manifestazioni come Ecomondo”.
business. Intesa San Paolo ha stanziato un plafond di 5 miliardi di euro, disponibili già da inizio 2019 alle migliori condizioni di mercato, destinati a quelle aziende alle prese con nuovi modelli di sviluppo slegati da risorse esauribili. È un dialogo virtuoso e il contributo portato a Ecomondo da interlocutori internazionali di assoluto livello ci consente uno sguardo di apertura e stimolo verso questa attività”. Dichiarazioni che lasciano ben sperare ma addentrandoci nel merito, ritengo che non vi possa che essere la massima condivisione di quanto affermato dalla CEO di Novamont ma soprattutto un auspicio per cui il parlamento attivi una moratoria alla Plastic Tax, in modo tale che le Aziende interessate possano riconvertire i propri cicli di produzione.
Il presidente di IPSOS Nando Pagnoncelli, intervenuto al convegno intitolato “Comunicare il valore della sostenibilità ambientale, sociale ed economica all’epoca delle fake news”, organizzato da ASviS, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. “Per avere una coscienza e una conoscenza sull’argomento è necessario informarsi e formare i giovani, come hanno fatto e stanno facendo le scuole, per combattere le fake news. Il dato interessante - continua Pagnoncelli - è che, a discapito di quanto venga a volte diffuso, c’è stato un aumento considerevole dell’attenzione al tema della sostenibilità in relazione all’economia e alla qualità. Proprio perché Mai come ora una concerla sostenibilità è finalmente tazione dei temi ambientali associata alla crescita”. deve passare da una condivisione assoluta aldilà degli “Vogliamo dimostrare schieramenti politici preconcretamente - ha detto senti in parlamento. Massimiano Tellini, Global Head - Circular Economy, Gian Carlo Locarni Intesa Sanpaolo Innovation Giancarlo.locarni@gmail. Center - il supporto al sicom stema delle imprese impegnate nella transizione che è prima culturale e poi di
L'EDITORIALE DI FINE ANNO
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"l'Opinione, l'Opinionista, ma si che hai capito, quel giornale lì...quello diverso!" Dire il vero, sempre. E non solo quando si tratta di fatti truci, a cui la cronaca ci ha purtroppo abituati.
L'aria pesante della discarica vicino a noi ed il cuore in gola perchè ho preso la responsabilità di raccontare la verità: il mio 2019 è iniziato così, con un'intervista rilasciata a Le Iene a proposito di un brutto caso di inquinamento del territorio. "Perchè prendersi questo mal di pancia?" Mi hanno chiesto alcuni. "Non hai paura?" Mi hanno domandato altri. Ma è tutto qui il nostro mestiere di giornalisti: raccontare la verità, anche quando è scomoda ed è questo ciò che cerco di trasmettere ai ragazzi che lavorano insieme a me al giornale.
Lo stesso risalto meritano le "notizie belle", quelle che possono infondere positività, quelle che danno il buon esempio. Perchè se è giusto denunciare i fatti negativi, è altrettanto giusto dare rilievo alle storie che parlano invece di successo, di speranza, di amore. Ne abbiamo più che mai bisogno. Incontrando la gente e ascoltandola, ci siamo resi conto che attorno a noi, sono moltissimi questi esempi positivi e riteniamo sia nostro dovere proporveli per ispirarvi, mostrandovi storie straordinarie di persone ordinarie: uomini e donne, che ogni giorno rendono possibile l'impossibile, creando attorno a noi valore.
che propongono iniziative per promuovere artigiani e professionisti sul territorio? Come non parlarvi dei sindaci che combattono contro la burocrazia per riuscire a garantire il benessere dei cittadini? E perchè non proporvi focus su come aiutarvi a investire bene i vostri soldi, a ristrutturare casa, a renderla più efficiente dal punto di vista energetico oppure sulle buone pratiche per abbattere gli sprechi o, ancora, sui nostri luoghi preziosi per arte e cultura? Spesso non ci rendiamo conto di vivere in un posto ricco di valori, di progetti operosi, di fiducia.
Noi di L'Opinionista News continueremo ad approfondire queste storie, consegnandole a voi nella loro "verità", per senso di responsabilità sociale, per etica, per amore verso il territorio, per dovere di croCome non parlare di chi si naca o, più semplicemente, impegna, tutti i giorni, con perchè è questo il nostro il proprio lavoro ad offrire mestiere. servizi e prodotti di qualità sul nostro territorio? Come Buon inizio 2020 a tutti! non portarvi la voce delle associazioni di categoria Ed. Sabrina Marrano
Giornale L’Opinionista News. Mensile cartaceo gratuito e Quotidiano online. Informazione, rubriche, territorio, video, approfondimenti. Sede: via Gallarini 3, Ghemme Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017 Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: www.lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - redazione@lopinionistanews.it - antonellagalasso@lopinionistanews.it - devikavandone@lopinionistanews.it pamelaromanello@lopinionistanews.it - valeria.arciuolo@gmail.com Servizi pubblicitari. L’Opinionista rende! Scopri quanto può diventare visibile la tua attività grazie alla perfetta strategia di comunicazione e marketing che il giornale offre a disposizione. Per ulteriori info: 3334280649 - commerciale@lopinionistanews.it