Copia gratuita
Mensile N. 1 - Febbraio 2020 Anno IV
lopinionistanews.it
IN PRIMO PIANO
L'allenatore Bob Rattazzi fa canestro dritto al cuore Da vittima di bullismo a uomo che ispira centinaia di persone Vedo una lacrima scendere sulla guancia di Bob. Si è fatta spazio nel verde acqua dei suoi occhi mentre racconta cos'ha visto durante la lezione di Baskin nel PalaVerdi di Novara: un ragazzone grande e grosso che aiuta una ragazzina in sedia a rotelle a fare canestro. Un'immagine densa di amore e di speranza che Roberto Bob Rattazzi ricorda con in volto un'espressione di pienezza e con lo sguardo oltre, verso qualcosa che in questo momento, noi due intervistatori - Roberto Pizzighello ed io - non possiamo vedere ma il cui messaggio ci arriva dritto al cuore, con la stessa energia di un palla da basket lanciata precisamente a segno. Guardare oltre. Oltre l'apparenza, oltre le barriere sociali, oltre il cinismo. Guardare con il cuore. È questa la lezione più importante del mitico allenatore di basket, oggi 77enne, fondatore dell'Associazione "Il pianeta dei clown", ispirata al film "Patch Adams". Bob e la sua squadra, oggi formata da centinaia di volontari, muni-
ti di camice da dottore, naso rosso e grande comicità regalano un sorriso ai degenti in ospedale e ai malati terminali degli Hospice di Novara, provincia, Verbania e altrove tra Piemonte e Lombardia. Bob è anche coordinatore del partecipatissimo progetto Baskin, un gioco simile al basket in cui i giocatori sono disabili e non, di qualunque età. Una sensibilità maturata in Bob nell'adolescenza, in modo duro, quando fu vittima di bullismo, in un tempo in cui tale parola ancora non esisteva e le vessazioni dei coetanei passavano per lo più inosservate nella comunità. "Ringrazio quell'anno": ci dice Bob pensando a quel periodo in cui ha subito le botte e gli sfottò dei compagni di classe. Infatti, nel dolore di quell'emarginazione vissuta sulla propria pelle, Bob ha trovato la missione della vita: aiutare i più deboli, gli indifesi, tendendo la propria mano con umiltà, senza giudicare e guardandoli con gli occhi del cuore. Bob è l'esempio di come nella vita si pos-
@lopinionistanews
@lopinionista_news
INNOVAZIONE 4.0
A Galliate la casa del domani L’ing. Marco Panebianco e la sua famiglia ci hanno aperto le porte del loro paradiso green in via Roma: «La casa attiva è un progetto di un alloggio ad energia zero, potenzialmente evolvibile in un’abitazione. continua a pagina 24
8MILA BATTUTE
In ricordo di Barbara Grandi
sa essere forti e al contempo sensibili: innanzitutto perchè quest'Uomo non ha mai perso di vista la sua missione benefica e l'energia con cui ci crede ha coinvolto negli anni centinaia di persone che oggi fanno sentire la propria vicinanza ai più fragili; poi perchè è un Uomo che lascia trasparire genuinamente le proprie emozioni, lasciando scorrere sul suo viso una lacrima di commozione mentre racconta di quel gesto d'amore di cui è stato testimone durante un allenamento di baskin. Bob, in fondo lo sai: quel gesto lo hai ispirato tu. Dir. Sabrina Marrano
38 anni, 3 figli e un uomo che amava e che oggi è in fermo cautelare con l'accusa di omicidio della donna: cercheremo di capire insieme che cosa spinga l’uomo verso la sua natura più ombrosa, conferendo tutti gli strumenti necessari per comprendere le dinamiche interne della psiche umana. Sarebbe meglio non avere casi su cui scrivere, questo è quello che ci auguriamo ma
questi avvenimenti, imprevedibili e irrevocabili, avvengono quotidianamente nella nostra società. continua a pagina 16
LA NOSTRA SALUTE
Convivere con l'endometriosi Esiste una malattia che colpisce le donne in età fertile: è silenziosa, sottovalutata ed invisibile agli occhi. Lavora e si sviluppa senza farsi trovare ma tu senti che dentro di te sta cambiando qualcosa. Soffri, i dolori ti piegano a metà... continua a pagina 10
L'ECCELLENZA DEL MESE
2
Mollibella Vercelli, oggetti che parlano di noi
Da Mollibella, ispirazioni di stile e raffinati oggetti artigianali selezionati con cura per raccontare chi siamo
Monica Bellardita
"Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ti procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra esso e noi, l'anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi". Queste le parole di Luigi Pirandello, che mi affiorano alla mente mentre Monica Bellardita mi mostra
alcuni degli oggetti che caratterizzano la sua selezione di bijoux e accessori. Ad esempio, noto un ciondolo a forma di elefante, su cui è stata incisa la frase "Troppo forte per la paura", che indossato poggia proprio sul petto, all'altezza del quarto Chakra, assumendo così la forza di un mantra da portare sempre con sé. Mi muovo all'interno del raffinato concept store vercellese, che Monica ha chiamato "Mollibella" e non posso fare a meno di notare un altro elegante ciondolo che rappresenta una donna tenuta sospesa da un gruppo di palloncini colorati: "É la ragazza con la testa fra le nuvole" mi dice Monica sorridendo con naturalezza. I miei occhi frugano lo spazio con entusiasmo e il mio sguardo si posa su un singolare copricapo di velluto blu. E questo?
Le domando. "Questa è un'invenzione che sta facendo il giro del mondo ed ha ricevuto numerosi premi - mi spiega Monica - Si chiama Cappello Baldacchini, dal nome della sua creatrice, ed ha la particolarità di poter assumere numerose forme". Provo a manipolarlo e rimango affascinata da questo gioco creativo che consente di modellare l'accessorio a piacimento a seconda del proprio stile. Monica intuisce il mio gusto un po' retrò ed estrae dal cassetto un'elegante confezione che racchiude uno splendido ventaglio, lo apre e accennando al gesto di sventolarlo, lo porta vicino al volto, lasciando scoperti solo gli occhi: "Ma quanto era femminile questo gesto? - mi dice - Le donne possono riscoprirlo". Monica propone anche una selezione di raffinate spil-
le. Si possono indossare in numerosi modi e lei si prodiga nel consigliarne alcuni attraverso il profilo Instagram @Mollibella. Consigli, raffinati segreti di stile, oggetti unici carichi di energia, o, come direbbe giustamente Pirandello, che noi carichiamo di energia. Ogni bijoux o accessorio proposto nel salottino informale e aperto al pubblico di Mollibella è stato da quest'ultima selezionato con cura, grazie ad una continua ricerca delle migliori maestre artigiane presenti sul territorio. Monica lo sa: il valore che noi vediamo nell'oggetto è in realtà il riflesso del nostro valore. Da scoprire o da riscoprire. S.M. Mollibella Via Giuseppe Verdi 24, Vercelli Tel. 0161 702097 Segui Instagram e Facebook: Mollibella
I.P.
3
VALSESIA
Successo Operazione3D ospedale Borgosesia Si chiude con ottimi risultati la grande campagna di crowdfunding Operazione3D Ospedale di Borgosesia
“Su cun voja matai, tüc ansemma gl’a füma!”, #facciamoloinsieme, si apriva così, il 15 novembre 2019, la campagna sperimentale di crowdfunding online #Operazione3D. Con l’accorato appello alla solidarietà per garantirsi il meglio per il proprio territorio delle presidenti di Fondazione Valsesia Onlus, Laura Cerra, e di Igea Prevenzione Salute Vita Odv, Maria Marcon, si iniziava il cammino sul portale Produzioni dal Basso. Un invito a donare, per la comunità e per sé, per garantirsi una sanità migliore, un bisogno primario che coinvolge ognuno di noi. L’invito è stato accolto con entusiasmo da valsesiani e valsesserini, tanti idonatori che hanno partecipato con impegno per raggiungere un traguardo importante: un passo in avanti verso un futuro migliore per tutti! Grazie davvero a tutti, senza l’impegno e la partecipazione dei donatori non sarebbe stato
possibile fare un “goal” eccezionale come questo, come ha ben sintetizzato Laura Cerra “Un grande risultato, un risultato del cuore , il cuore della gente , la nostra gente che crede nel nostro territorio, che lavora a testa bassa e non si dà mai per vinta , che dona con discrezione ,che crede che anche nelle realtà minori la qualità della vita deve essere alta perché ama dove vive e pensa che tutti abbiano diritto ad avere una sanità di livello e ad essere curati nel migliore dei modi . Grazie Gente con la G maiuscola !”. Insieme tutto è possibile! #Operazione3D in pillole Il progetto di raccolta fondi per dotare di software e relative apparecchiature 3D, ultimo aggiornamento possibile, la colonna laparoscopica integrata in uso dal reparto di chirurgia generale dell’Ospedale di Borgosesia, è iniziato a fine 2018 da Igea Prevenzione Salute
Vita Odv. Forse, non tutti sanno che Borgosesia è stato il primo nosocomio in Piemonte a dotarsi di questa tecnologia d’avanguardia nel 2012, ma il progresso corre veloce ed oggi la colonna laparoscopica necessita di upgrade obbligatorio per poter continuare ad essere utilizzata nel pieno delle potenzialità. Le volontarie di Igea Prevenzione Salute Vita Odv hanno accettato la sfida di sostenere un progetto dal valore di oltre 90.000 euro, con impegno hanno organizzato tantissime attività arrivando, alle soglie della fine del 2019, a raggiungere il 70% della cifra necessaria. Mancava un soffio, l’occasione di poter partecipare alla seconda fase della campagna sperimentale di crowdfunding di Compagnia San Paolo, Raccogliamo il Futuro 2019, da parte di Fondazione Valsesia Onlus, è stata colta al volo. Due mesi serrati di
campagna sperimentale on line, dal 15 novembre 2019 al 18 gennaio 2020, due mesi per testare e mettersi alla prova, con un sistema di raccolta fondi nuovo per gli enti coinvolti, per la stessa Compagnia di San Paolo, e, per l’obiettivo, anche per il territorio. Ci sono state delle criticità, un sistema sperimentale, come tutti sanno, va testato ed aggiustato passo passo, man mano che il percorso si dipana. Abbiamo, però, sempre avuto il sostegno di Compagnia di San Paolo e di Produzioni dal Basso per risolvere in tempo reale le problematiche e soprattutto la comprensione e la pazienza dei donatori nel condividere con tutti i partner coinvolti questa nuova sfida on line. Un obiettivo raggiungibile, la strategia operativa condivisa tra i tre enti partner, Fondazione Valsesia Onlus, Igea Prevenzione Vita Odv e ASL Vercelli, il supporto delle amministra-
zioni, di enti, associazioni, comitati e imprese locali che hanno supportato, partecipato attivamente, organizzato eventi per raccogliere fondi per #Operazione3D, la grande adesione dei donatori: sono stati i valori aggiunti che hanno permesso di centrare il “bersaglio” con tanto entusiasmo. Tutti i numeri della campagna 20154 Euro raccolti su portale Produzioni dal Basso, il doppio dei 10.000 previsti dalla campagna; 166 donatori (va considerato che i donatori effettivi sono, in realtà, molti di più, perché gli eventi sono stati considerati con valore 1 donatore unico); 2 mesi di campagna; Rating campagna 10/10, Tasso di conversione: 8,63% (Media PdB 1,62, ossia quante visite sul portale si sono tradotte in donazione effettiva), Visite totali sulla pagina dedicata PdB: 2.219, 5 even-
ti, 13 giornate di raccolta (stand e visite gratuite Igea Prevenzione Salute Vita Odv fra novembre e dicembre). E ora? L’importo raccolto nella campagna di crowdfunding on line #Operazione3D Ospedale di Borgosesia si aggiunge alla cifra già raggiunta da Igea Prevenzione Salute Vita Odv, per procedere all’acquisto e alla messa in opera del software e delle apparecchiature 3D per la colonna laparoscopia integrata già in uso. Cosa cambierà? Una sanità d’avanguardia che permetterà di migliorare l’esperienza in sala operatoria e nelle fasi post operatorie per i pazienti e il lavoro dei medici. Cresceranno i benefici per tutta la comunità, valorizzando il territorio e i suoi servizi.
Fondazione Valsesia Onlus
4
VALSESIA
Il Fondo Ambiente Italiano per la Val d'Otro Sinergia positiva tra Unione alagnese e Fai Valsesia per la gestione delle baite Daverio in val d’Otro
Anna Gualdi e Mario Manfredi
Il Vice Presidente Esecutivo del FAI (Fondo Ambiente Italiano), Marco Magnifico, e Anna Gualdi, Presidente dell’Unione Alagnese, hanno sottoscritto l’accordo per la valorizzazione e la gestione delle due storiche case walserin Val d’Otro, nella frazione Scarpia (la quarta che si incontra salendo da Alagna) donate trent’anni fa all’Unione Alagnese da Arialdo Daverio L'ingegner Arialdo Daverio, (Novara 1909-Alagna 1990), urbanista, appassionato della cultura delle genti delle Alpi, negli anni Cinquanta si dedicò a un censimento descrittivo e fotografico dell'architettura Walser, pubblicato nel 1985 e poi ristampato essendo stato esaurito. Gli studi effettuati, così come la comunicazione
diretta ad accrescere la consapevolezza del valore di queste architetture da parte della comunità locale, portarono nel tempo alla salvaguardia di più di duecento costruzioni Walser, alcune delle quali acquistate o donate a fini museali. Nel 1976 aprì il Museo Walser, nella frazione Pedemonte di Alagna, dove la proposta della visita ad un'abitazione tradizionale completa di arredi, permetteva di raccontare i modi di vivere e le tradizioni di questa popolazione che alla metà del XIII secolo lasciò la Svizzera per insediarsi tra i monti di queste valli, portando con sé una lingua, saperi e costumi affatto diversi da quelli autoctoni. Alla morte dell'ingegner Daverio l'archivio privato venne donato all'Unione Alagnese,
che cedette la sezione di argomento novarese al Comune di Novara, che la collocò e catalogò presso la Biblioteca Civica “C. Negroni”, mentre la parte valsesiana è consultabile presso l’Unione Alagnese. Arialdo Daveriolasciò erede dei suoi beni immobiliari ad Alagna l’Unione Alagnese: le due case walser seicentesche in Val d’Otro, frazione Scarpia, saranno ora affidate in gestione per trent’anni al Fai, che investirà un milione e mezzo di € trasformandole un’esperienza di vita, introducendo le migliorie necessarie per consentire l’allevamento di vacche bruno-alpine attraverso l’insediamento di una famiglia di pastori selezionata con la collaborazione del Professor Cavallero, docente di
scienze alpine all’Università di Torino. I nuovi pastori avranno anche una dotazione di pascoli per sostenersi con la propria attività, cui il FAI contribuirà con un aiuto organizzativo ed economico. Tra i suoi sessantuno Beni in tutta Italia (di cui trenta regolarmente aperti al pubblico) oggi il FAI possiede e gestisce quattro Beni alpini. Ma quest’anno se ne sono aggiunti altri tre: il rifugio “Torino Vecchio” a Punta Hellbronner sul Monte Bianco a Courmayeur, in partnership con il CAI – Club Alpino Italiano di Torino; le baite walser Daverio in Val d’Otro ad Alagna Valsesia, in collaborazione con l’Unione Alagnese e il Comune; l’alpeggio Sylvenoire a Cogne, in sinergia con il Comune di Co-
gne e il Parco Nazionale Gran Paradiso. Il “Progetto Alpe. L’Italia sopra i 1.000 metri”, era stato lanciato lo scorso 16 febbraio, nel XXIII Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del FAI, tenutosi a Brescia, durante la sessione aperta al pubblico: era il primo progetto organico di restauro, valorizzazione e gestione di Beni nell’Italia delle terre alte e delle aree interne: dalle Alpi agli Appennini fino ai Nebrodi, alle Madonie, al Gennargentu, lungo la linea dorsale del Paese. In nome di questi obiettivi, il FAI svilupperà dal 2020 anche un programma specifico di raccolta fondi rivolta a cittadini, istituzioni e aziende interessati a sostenere l’iniziativa generale, o i singoli progetti, con donazioni di beni, fondi, opere e materiali. Anna Gualdi, Presidente dell’Unione Alagnese, mercoledì 4 dicembre è stata invitata a Varallo, nella sede della Delegazione FAI Valsesia, per presentare il progetto incentrato sulla Val D’Otro: “Sono felice di ciò che sta capitando: l’Unione Alagnese, nata la notte di Natale del 1900, ha sempre posto al centro della
propria attività la salvaguardia e valorizzazione della cultura di Alagna e delle sue valli. L’ingegner Arialdo Daverio, novarese, fondatore della locale sezione di Italia Nostra, contribuì a far conoscere e a valorizzare la cultura walser, paragonando la casa walser ad un tempio, erede del tempio greco classico. Alla sua morte, nel 1990, lasciò all’Unione Alagnese il suo archivio raccolto tra il 1960 e il 1980, che è stato interamente riordinato e reso consultabile, ed un importante patrimonio immobiliare, costituito da due case walser seicentesche intatte in Val d’Otro, in frazione Scarpia e una casa a Pedemonte, accanto al Museo Walser, che si vorrebbe, con l’aiuto del FAI, trasformare in museo multimediale, sull’esempio del museo multimediale di Matera, facendo della casa il punto di accoglienza per i visitatori, che a Otro potranno constatare come sia possibile una gestione sostenibile di un bene di grande valore storico, culturale e ambientale”. Piera Mazzone FAI DELEGAZIONE DELLA VALSESIA
Affitti, adesso sgravi fiscali per i proprietari I proprietari degli immobili concessi in affitto concordato potranno godere di uno sconto IMU del 25%
L'assessore Costantino Bertona
Adesso a Borgosesia è attivo il nuovo accordo per la stipola di contratti d’affitto in accordo concordato, specificatamente redatto sulla base delle caratteristiche del territo-
rio cittadino: «Grazie ai un Decreto Ministeriale del 2017 era già possibilefare riferimento alle norme del canone concordato – spiega l’Assessore Costantino Bertona, che ha
seguito l’iter– ma ora c’è un’ulteriore novità: è stato realizzato un disciplinare ritagliato su misura per Borgosesia, con indicazioni di prezzo degli affitti riferiti alle zone (centro o frazioni) e alle caratteristiche degli immobili esistenti nella nostra città e nelle frazioni». Fino al 2019 in città si faceva riferimento, come previsto dalla legge, ad accordi studiati per località con caratteristiche affini (nello specifico si utilizzava l’accordo applicato a Cossato), ma ora le associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini hanno proposto al Comune un accordo specifico relativo a Borgosesia, ed il Comune ha riconosciuto il documento: «Questo farà sì che i proprietari degli immobili concessi in affitto concordato potran-
no godere di uno sconto sull’IMU pari al 25% spiega ancora Costantino Bertona – arrivando a pagare un’aliquota del 7,88% sull’immobile dato in affitto. Naturalmente – aggiunge l’amministratore – l’accordo riguarda solo affitti ad uso residenziale». I vantaggi naturalmente interessano anche gli inquilini, che richiedendo l’applicazione di questo accordo potranno usufruire di un canone calmierato: «In città sono state individuate due zone, centro e frazioni, e a ciascuna di esse è stato assegnato un valore massimo e uno minimo d’affitto per metro quadrato – continua l’Assessore –stabiliti in base alla zona e ad una serie di caratteristiche dell’abitazione (garage, ascensore, servizi ecc.). Tutti i
valori sono contenuti in tabelle di riferimento che pubblicheremo sul sito istituzionale del Comune, nell’area tematica relativa all’ufficio tributi». Grazie a questo accordo, si stabilisce che in città gli affitti concordati vanno da un massimo di 60 euro al mq ad un minimo di 27 euro, mentre nelle frazioni il range è tra i 53 ed i 26 euro. Il Comune ha certificato l’accordo stilato da 4 associazioni di proprietari (A.P.E., U.P.P.I, A.S.P.P.I., CONFAPPI) e tre associazioni che rappresentano gli inquilini (S.U.N.I.A, S.I.C.E.T., U.N.I.A.T): «Quando si stipula un contratto d’affitto sul territorio – spiega la dott.ssa Silvana Zignone, responsabile dell’Ufficio Tributi - per avere diritto alla riduzione dell’IMU occorre
presentarsi in Comune con l’attestazione di una delle associazioni firmatarie per dimostrare che si rientra nel regime del canone concordato e che si sono rispettati tutti i criteri indicati dall’accordo. A quel punto – conclude la funzionaria – il proprietario risparmieràun quarto dell’imposta». Soddisfazione da parte di Costantino Bertona e del Sindaco Paolo Tiramani: «Accogliamo con grande favore questo accordo studiato sulle caratteristiche della nostra città – dicono – frutto della costante e fattiva collaborazione tra le Associazioni di categoria e il Comune, nell’ottica di favorire i cittadini, offrendo chiari benefici alle famiglie della nostra città». Comune di Borgosesia
5
GATTINARA
Sindaco Baglione: "Seguiamo i nostri sogni" Collaborare con gli altri Comuni è fondamentale per lo sviluppo di Gattinara e dell'intero territorio LA RUBRICA DEL SINDACO
"Non bisogna inseguire i sogni ma bisogna seguirli": ci tengo molto a fare questa precisazione perchè seguire piuttosto che inseguire fa assumere un significato completamente diverso all'azione, rendendola realistica. Infatti, inseguire, vuole dire "correre dietro" e ciò non consente di raggiungere gli obiettivi. Invece dobbiamo seguire i nostri sogni, stargli vici-
no, camminarci a fianco per poterli trasformare in realtà. Dunque fondamentale è l'idea di un percorso da fare insieme. Noi abbiamo intrapreso questa strada insieme ai nostri concittadini e agli amministratori comunali, oltre che dei Comuni limitrofi, come Lozzolo, Lenta e Romagnano, anche con i Municipi di molti altri paesi dell'area dell'Alto Piemonte, ad esempio
della Valsesia e del Lago Maggiore. Infatti, siamo convinti che per poter garantire lo sviluppo economico nella nostra città sia necessario fare rete con gli altri Comuni. Ciò si rende evidente, ad esempio, per la crescita dell'indotto turistico: offrire ai turisti le attrazioni paesaggistiche, culturali, enogastronomiche, sportive e d'intrattenimento del lago, della montagna e della collina, consente di muovere verso i nostri territori sempre maggiori flussi turistici. Il risultato è la creazione di una pluralità di microimprese e attività che propongono diversi servizi nel settore del turismo, generando lavoro e ricchezza sul territorio. In particolare,a Gattinara, accanto al settore enogastronomico - tradizionalmente
una grande risorsa per la comunità - si stanno sviluppando il cicloturismo e lo sport in collina, con attività promosse da nuove associazioni quali "I sentieri dei gatti" e "Brutal project". Inoltre, Gattinara risulta essere strategica anche sotto il profilo industriale, la cui crescita, può dare lavoro a un grande numero di persone. Infatti, tra i Comuni della zona, Gattinara risulta la sola ad avere un'area industriale che potrebbe accogliere delle nuove realtà imprenditoriali e, se la Pedemontana venisse portata a termine, la possibilità che in loco si installino delle imprese, sarebbe sempre maggiore. Inoltre, nel frattempo, per incentivare lo sviluppo economico, come amministrazione comunale, abbiamo avviato una
politica di riduzione delle tengo ancora una volta a tasse e di agevolazioni ripeterlo: Uniti si vince. che favoriscono lo sviluppo delle realtà imprendiIl sindaco di Gattinara toriali. Lo dico spesso e ci Daniele Baglione
Il sindaco Daniele Baglione
Con "I sentieri dei gatti" la collina in MTB "Noi siamo la strada e i sentieri, la terra ed il fango, i km macinati con fatica fino alla vetta" C’era una volta un bambino che aspettava il regalo più atteso, il più bello: il primo mezzo che lo avrebbe fatto sentire libero e che, ancora non sapeva, lo avrebbe accompagnato per tutta la vita: la bicicletta. Bellissima, luccicante, da rendere unica grazie alla personalizzazione. Questa è la storia di un amore: tra una persona e una bicicletta. Una storia che accomuna tanti e che si trasforma in passione e amore per il territorio. Perchè è da questa storia che nasce il gruppo "I sentieri dei gatti", compo-
sto da ragazzi che in sella alla loro due ruote vivono le colline gattinaresi, apprezzando i colori e i profumi di questo paesaggio d'eccellenza. A unire il sempre più numeroso team di giovani sono le stesse sensazioni ed emozioni: pedalare genera un senso di grande libertà, dà energia, fa sorridere, produce spensieratezza e serenità. Pedalare genera equilibrio e fiducia. La nascita dell'associazione è stato un passaggio "naturale": l'amore per la collina ha prodotto l'impegno nella creazione e nella cura dei sentieri che la caratterizzano.
“In collina siamo come a casa: conosciamo ogni angolo dei sentieri, li viviamo ogni giorno e ci occupiamo di mantenerli in buono stato - spiega Luca Villanova - Noi siamo la strada e i sentieri, la terra ed il fango, noi ci mangiamo i chilometri con fatica e sudore raggiungiamo la vetta per poi goderci l’adrenalina della discesa. La MTB è uno sport che ti travolge quasi da non farne più a meno - prosegue il rider - All’inizio è molto faticoso ma ogni salita è ripagata da panorami mozzafiato e dalla soddisfazione di esserci riusciti,
anche grazie all’aiuto degli amici che ti spronano ed aiutano". La passione è contagiosa: sempre più persone si avvicinano al mondo della mountain-bike, con l'intento di immergersi nella tranquillità della natura, di staccare la spina dalla quotidianità del lavoro, dallo stress e anche dal traffico, godendosi l’aria pulita, la natura, gli animali e i paesaggi meravigliosi. Il gruppo aspetta tutti i rider che si vogliono unire a alla scoperta di Gattinara. Valentina Botta
BASSA VALSESIA
6
Trasporti intraospedalieri grazie al G.R.E.S. Il Gruppo Radio Emergenza G.r.e.s. in un anno ha dedicato ben 19.820 ore all'aiuto della comunità La nostra Associazione ha raggiunto dei traguardi in termini di servizi al territorio veramente notevoli se paragonati a quelli degli scorsi anni ed in particolare al 2018 che era già stato un anno particolarmente significativo. A metà gennaio 2019 abbiamo assunto due dipendenti e con ciò abbiamo potuto ottimizzare al meglio anche i turni dei Volontari passando da una presenza in sede nei giorni feriali da 7 ore alle attuali 15. La maggiore copertura ci ha permesso di incrementare notevolmente i servizi in generale, soprattutto nei trasporti infermi con ambulanza e pulmini e negli interventi di soccorso in urgenza. I dati 2019 confrontati con quelli del 2018 sono i seguenti: • 850 contro 604 interventi di soccorso nel sistema 118 pari a un + 40% • 445 contro 173 servizi trasporto infermi con ambulanza pari a + 157% • 175 contro 198 servizi di trasporto con pulmini attrezzati – 11% • 77 contro 77 servizi
di trasporto alle ASL di Ghemme e Carpignano ( 52 e 25) • 53 contro 53 trasporti anziani al cimitero di Fara Novarese • 51 contro 55 uscite dei volontari di P. Civile su richiesta dei Sindaci del territorio • 129 contro 0 servizi di trasporti intraospedalieri con ambulanza (mai fatti prima) Un totale quindi di 1780 contro 1160 servizi + 53% con una percorrenza dei nostri mezzi di 92.277 km. contro 49.521 km. + 86%. I nostri Volontari hanno dedicato alla collettività 19820 contro 18.690 ore/uomo + 6% e i dipendenti 3500 ore complessive. Nel complesso si è avuto un aumento medio del 86% di rispetto a quanto fatto nel 2018, già considerato un anno particolarmente proficuo. Come ogni anno si sono svolti incontri con le scuole del territorio, sia presso la nostra sede che direttamente nelle aule, anche in alcuni comuni abbiamo organizzato incontri con la popolazione. Nel giorno di sabato 16
novembre abbiamo organizzato una maxi esercitazione di P. Civile e Soccorso nel comune di Sizzano, che ha coinvolto 110 volontari di varie Associazioni appartenenti all’ANPAS e alla AIB, che ha evidenziato le professionalità che il mondo del Volontariato può mettere in campo ed è servita a testare le sinergie operative e le problematiche che si hanno quando ope-
rano soggetti diversi nella stessa emergenza. I nostri Volontari sono attualmente 102 di cui 65 svolgono compiti di soccorso sanitario, 17 per la P. Civile, 12 per i servizi sociali e 9 in corso di formazione come soccorso. Nel corso dell’anno come P. Civile siamo intervenuti, su richiesta dei Sindaci in varie occasioni, in particolare per illuminare con la torre faro la scena
un grosso incendio per due notti e due volte per monitorare giorno e notte il territorio in occasione di forti piogge con frane sulle colline, e come G.R.E.S. abbiamo svolto servizio in occasione di numerose manifestazioni sul territorio dei Comuni in convenzione Sizzano, Fara Nov., Briona e Ghemme. Siamo sempre alla ricerca di nuovi Volontari ma non esiste solo il soccor-
so, serve personale anche per la P. Civile ed i servizi sociali. Per il 2020 l’obbiettivo sarà quello di confermare ed aumentare ancora i servizi al territorio favorendo l’inserimento di nuovi Volontari e migliorando ulteriormente la gestione delle risorse umane. Il presidente G.R.E.S. Matteo Giordano
BORGOMANERO E VERGANTE
7
Ambulanza del Vergante forma i volontari
Attivo il corso per diventare volontari per servizi socio sanitari con Ambulanza del Vergante (Anpas) La Pubblica Assistenza Anpas Ambulanza del Vergante di Nebbiuno cerca nuovi volontari per svolgere servizi socio sanitari di accompagnamento a visite o a terapie, a dialisi con ambulanze o pulmini anche attrezzati per il trasporto di persone disabili. A tal fine l’Ambulanza del Vergante ha organizzato il corso, conosciuto con l’acronimo “Sara”, che abilita anche all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno in ambito extraospedaliero. Per servizi di accompagnamento si intendono i trasporti ordinari non di
emergenza e i trasporti infermi, ossia quei servizi svolti in ambulanza e non, che prevedono la necessità di offrire assistenza sanitaria, ma soprattutto relazionale di aiuto alla persona accompagnata. In questa categoria di servizi socio sanitari rientrano attività quali il trasporto di dializzati, le dimissioni ospedaliere e l’accompagnamento di persone non autosufficienti a visite ambulatoriali. Il presidente Daniele Giaime: « Per noi è un’attività importante e strategica per dare risposte positive alle migliaia di richieste che arrivano dal
territorio. È un bel corso, ricco di contenuti interessanti e utili anche per la vita quotidiana. I nostri servizi aumentano, dal 2018 al 2019 abbiamo svolto 1.000 servizi in più. Abbiamo davvero tanto bisogno di nuovi volontari che ci aiutino a far fronte alle continue richieste di servizi ». La Pubblica Assistenza di Nebbiuno dispone di quattro ambulanze, due mezzi attrezzati per il trasporto di persone disabili, cinque mezzi per i servizi socio sanitari e un gommone attrezzato per il salvamento impiegato sulle acque del lago.
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri.
Borgo, clamoroso ritardo al Pronto Soccorso Famiglia novarese ancora in attesa di risposte da parte della Direzione Sanitaria dell'Asl Novara
Eliana Rivolta
A seguito di incidente frontale, Eliana Rivolta era stata portata con codice rosso al Pronto Soccorso di Borgomanero dove purtroppo, soltanto sei ore dopo, aveva ricevuto il necessario trattamento medico-ospedaliero che invece avrebbe dovuto ricevere tempestivamente. Ciò perchè la dottoressa di turno non aveva diagnosticato la commozione cerebrale in corso, invece scambiandola erroneamente per "stato di ebbrezza" sulla base dell'alito della ragazza... Un errore grave, in quanto l'esito degli esami, giunto il giorno seguente, non aveva invece rivelato tracce di alcol. È accaduto a Borgomanero il 6 giugno 2018 e da allora la famiglia Rivolta, assistita da un legale, ha continuato a chiedere delucidazioni alla Direzione del nosocomio riguardo all'operato del Pronto Soccorso in tale occasione. Purtroppo però il Presidio Ospedaliero di
Borgomanero non ha mai dato risposte, nonostante la sollecitazione dell'Azienda sanitaria locale di Novara. Eliana Rivolta era stata trasportata in Pronto Soccorso a Borgomanero a seguito di un incidente frontale contro un albero, a Borgo Ticino, nella notte di martedì sera, mentre rientrava a casa dopo il turno di lavoro serale in un locale di Arona. I genitori, avvisati dai Carabinieri, hanno raggiunto la giovane in Pronto Soccorso a Borgomanero, dove la dottoressa del Pronto Soccorso li ha edotti sulle condizioni della figlia, rivelando loro che l'incidente era stato causato dalla guida in stato di ebbrezza della ragazza. L'avvocato Fabio Ambrosetti riporta: "I signori Rivolta chiedevano allora di vedere la figlia (...) Eliana Rivolta era distesa su una barella lungo un corridoio. I genitori si avvicinavano e si accorgevano che dormiva. Tentavano di svegliarla chiamandola più volte, ma dalla sua bocca usciva solo qualche lieve suono, non riconosceva i genitori e riprendeva il sonno. Tranquillizzati dal fatto che la figlia fosse viva, i signori Rivolta hanno poi chiesto alla dr.ssa quali esami le fossero stati fatti per giungere alla diagnosi di ubriachezza. La predetta dottoressa rispondeva loro che nes-
sun esame strumentale era stato eseguito, se non un prelievo di sangue su richiesta dei Carabinieri da spedire al laboratorio di analisi a Novara. Aggiungeva però che lei aveva capito lo stato di ubriachezza in cui versava Eliana dal suo alito. Suggeriva poi ai genitori di lasciarla ancora qualche ora presso il Pronto Soccorso, e la dimetteva il 6 giugno 2018 alle ore 7:45, cioè poche ore dopo il suo ingresso in Pronto Soccorso. I signori Rivolta, dunque, rincasavano delusi dal comportamento irresponsabile della figlia, e alle ore 9:30 dello stesso giorno il compagno di Eliana Rivolta si presentava al Pronto Soccorso per portarla a casa. La trovava ancora soporosa, palesemente in stato confusionale, non in grado di camminare con le sue gambe. Non riusciva a parlare e si lamentava di avere dolori. Nonostante questo stato, veniva caricata sull'autovettura del compagno da tre infermieri, che nel mentre continuavano a ripetere: «E' una brutta sbornia; con un po’ di riposo si sistema tutto». Il compagno di Eliana, dubbioso, telefonava allora ai signori Rivolta descrivendo loro lo stato della figlia, e gli stessi lo invitavano a riportarla dentro il Pronto Soccorso per sollecitare ulteriori controlli. Egli rientrava nel
reparto, e solo dopo molte insistenze riusciva a far nuovamente ricoverare Eliana. Finalmente, e solo intorno alle ore 10:00, Eliana – presa in cura da medico diverso da quello che l'aveva dimessa – veniva sottoposta agli esami clinici del caso, a seguito dei quali veniva formulata diagnosi di “trauma cranico piccola emorragia cerebrale”. Dopo due giorni di ricovero presso il Pronto Soccorso, veniva trasferita nel reparto di Neurologia per rimanervi altri otto giorni. L’esito degli esami di laboratorio rivelava l'assenza di alcol e sostanze stupefacenti nel sangue di Eliana". L'avvocato Ambrosetti ha scritto alla Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Borgomanero e all'Azienda sanitaria locale di Novara, evidenziando: "Il carattere gravemente colposo della condotta della dr.ssa, la quale non ha sottoposto
Eliana Rivolta agli esami clinici che le circostanze dell'incidente automobilistico avrebbero imposto, ha formulato frettolosamente e negligentemente una diagnosi del tutto errata, ha dimesso Eliana con una emorragia cerebrale in corso, ne ha in conseguenza ritardato di parecchie ore le cure". Quindi il legale ha chiesto alla struttura di prendere "le iniziative disciplinari deontologiche e giuslavoristiche ritenute opportune". Tuttavia la Direzione borgomanerese né ha risposto né pare sia intervenuta disciplinarmente.
La Famiglia Rivolta insieme all'avvocato Paolo Mastrosimone
La famiglia Rivolta, che adesso è seguita dal legale Paolo Mastrosimone, ha quindi deciso di rendere pubblica la situazione e nel frattempo sta valutando – con l'ausilio di esperti – se il ritardo nelle cure abbia causato danni alla salute di Eliana, che ora, quasi quotidianamente, deve purtroppo convivere con un forte mal di testa. La conferenza stampa attraverso cui è stata resa pubblica la vicenda è stata organizzata dal direttore l'Opinionista news Sabrina Marrano ed ha visto la partecipazione di tutte le testate del territorio.
ARONA E LAGO
8
Sindaco Gusmeroli: nessun aumento di tasse
L'Italia prende spunto dal regolamento del Comune di Arona e non fa pagare tasse ai negozi che riaprono LA RUBRICA DEL SINDACO
Prima ad Arona e ades- line. Un “piccolo” orgoglio so in tutte le altre città per una norma studiata e d’Italia inferiori a 20.000 varata nella nostra “picabitanti, è in vigore l’ar- cola Arona” che siamo ticolo 30 ter del Decreto riusciti ad inserire nel DeCrescita. Infatti, all'inter- creto Crescita (ex semplino di quest'ultimo è stata ficazioni)". Nel fratinserita la Altro risultato tempo nella disposiziocittà aronene adottata lo abbiamo raggiunto nel 2015 a proposito dell' Irpef, se è stato approvato dal regooperando l'aumento il bilanlamento della franchigia cio 2020, comunadi esenzione all'interno le aronese che stabilisce l'esenzio- del quale non si segnalane da tasse comunali per no aumenti di tariffe per quattro anni, compreso quanto concerne nido, la tassa rifiuti di negozi scuolabus, mensa scolaartigianali e commerciali stica, assistenza domiciliare agli anziani e diversachiusi da oltre sei mesi. "Ad Arona molti nego- mente abili. Inoltre, grazie zi e attività ne hanno già agli ottimi risultati ottenubeneficiato, l’ultimo circa ti dal sistema di raccolta un mese fa. Una norma rifiuti con l'introduzione del sacco che, insieme ad altri Un “piccolo” orgoglio conforme, dai i n t e r v e n t i , per una norma studiata che primi dati vuole aiutae varata nella nostra provvisori re lo spopo“piccola Arona” ha raglamento dei centri urbani da attività a giunto l'83% di raccolta favore dei centri commer- differenziata e che ci vede ciali e/o della vendita On prima città del Piemon-
te superiore ai 10 mila abitanti, nel 2020 non ci saranno aumenti alla tassa rifiuti nonostante l'incremento Istat del costo del servizio e della spesa
per lo smaltimento. Infine, altro risultato lo abbiamo raggiunto a proposito dell'addizionale Irpef, operando l'aumento della franchigia di esenzione,
portata a euro 12.500 di agiate della popolazione. reddito annuo. In questo il 33,73% degli aronesi non paga più nulla come addizionale Irpef. Tutto ciò Il Sindaco di Arona e Deputato a favore delle fasce meno Lega On. Alberto Gusmeroli
Il Sindaco di Arona, On. Alberto Gusmeroli
AAA cercasi cimici (asiatiche) per allevamento Liberiamo in natura i nemici naturali di questa cimice: il Trissolcus japonicus ovvero “vespa samurai” La cimice asiatica, arrivata da pochi anni in Italia, è diventata la maggior avversità per molte colture. Nel 2019 ha causato danni per centinaia di milioni di euro nella sola Italia settentrionale. Vista la gravità della situazione e l’impossibilità di tenerla a freno solo con trattamenti insetticidi, si sta organizzando un piano di lotta biologica a livello nazionale, per moltiplicare in laboratorio e poi liberare in natura i nemici naturali di questa cimice, in particolare Trissolcus japonicus, meglio conosciuto come “vespa samurai”, che ne attacca le uova. Per riprodurre in gran numero questi insetti utili in laboratorio, servono molte uova della cimice asiatica per cui è indispensabile avere a disposizione migliaia di adulti, maschi e femmine, da tenere in allevamento per la produzione delle uova. Si richiede pertanto la collaborazione della popolazione per raccogliere quantità elevate di cimici
asiatiche (le altre specie, come la cimice verde non servono!) nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Chi trovasse adulti della cimice, che passano l’inverno in ambienti riparati (mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ripostigli vari), può inviare una segnalazione a: cimiceasiatica.disafa@ unito.it tel. 011 6708535. Il numero minimo per le segnalazioni è di almeno una cinquantina di adulti. A seguito della segnalazione si procederà a prendere contatti per organizzare un sopralluogo volto alla raccolta degli esemplari. In questo modo i cittadini, oltre a sbarazzarsi della presenza di questi insetti, contribuiranno al progetto, con il duplice beneficio di limitare sia l’impiego di insetticidi nelle coltivazioni sia l’invasione di questo insetto in autunno e inverno nelle abitazioni. Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari
VERBANIA E LAGO
9
Ballo Debuttanti Stresa 2020, inizia il sogno Special Edition ricca di novità ed iniziative finalizzate alla promozione e valorizzazione del VCO L'unico modo per dare al sogno una possibilità di realizzarsi è smettere di sognarlo e così han fatto le ragazze iscritte alla nona edizione del Ballo Debuttanti Stresa 2020. Domenica 2 febbraio presso Villa Giulia a Verbania, ha preso il via il primo degli incontri conoscitivi delle debuttanti stresiane. Una giornata che ha visto presenti non solo le nuove iscritte, ma anche la solidarietà con LILT sez. VCO e FONDAZIONE SULLA RICERCA DELLA FIBROSI CISTICA Delegazione di Varese, gli staff docenti – collaborazioni – organizzazione – trucco/parrucco oltre alle ex-deb. e ai piccoli di "Bambini in passerella" futuri paggetti e damigelle della manifestazione oltre ai fotografi e videomaker.
te per le neo debuttanti sarà la tanto attesa prova dell'abito che indosseranno la serata del Gran Galà al Regina Palace di Stresa tra tulle, pizzi, chiffon e organze grazie a Boutique Due M di Arona, ormai storico fornitore ufficiale dei prestigiosi abiti a cui si è aggiunta in questa edizione 2020 Enchénche di Maria Carla Battistella di Lanciano (Chieti).
Le partecipanti saranno in seguito sottoposte ad un test interdisciplinare per valutarne la preparazione culturale e per meglio definire il profilo di ciascuna. La manifestazione quest'anno celebra il Decimo Anniversario con una Special Edition ricca di novità ed iniziative finalizzate alla promozione e valorizzazione del VCO in luoghi ben lontani: Sud Italia in particolare, ma anche territori come Piemonte, Lombardia e VeLo staff trucco/parrucco neto. particolarmente nutrito quest'anno prevede an- Restiamo quindi in attecora la presenza di Enaip sa dell'arrivo delle deb Omegna e Borgomanero/ sul Lago Maggiore, doArona oltre a qualificati menica 1 marzo 2020, professionisti del settore. quando avrà inizio la Momento emozionan- settimana preparatoria
con tre intense giornate di lezioni (ballo e portamento (Michela Beltrami Dance Passion Omegna), galateo e bon ton (Claudia Parisi), gestione della propria immagine (Claudio Carnevale e Arianna Ariola), gestione del proprio outfit (Giovanna Pratesi in collaborazione con Sara e Giulia Tressoldi), posa fotografica (Sergio Banfi), psicologia (Elena Garoni), dizione (Maria Grazia Pratesi), nutrizione (Chiara Bolli), comunicazione (Cristiana Bonfanti), scrittura creativa
(Annarita Briganti), Otto Marzo non solo mimose (Mariangela Camocardi), cooking show (chef stellato Giorgio Bartolucci del ristorante Eurossola di Domodossola) . Da lunedì 2 Marzo e fino a mercoledì 4 Marzo si effettueranno le escursioni turistico-culturali sul territorio del VCO come ormai tradizione. Tappe previste: Verbania, Cannobio, Omegna, Stresa, Arona, Terme di Premia. APEVCO Associazione NO PROFIT
La presidente Giovanna Pratesi
NOVARESE
11
Con Nova Coop cibi in scadenza alle Onlus
Nova Coop contro lo spreco alimentare: sono stati recuperati alimenti per un valore di 5.710.075 euro In crescita nella provin- cibo, rilancia il proprio imcia di Novara (+12,23% pegno sul tema in occasul 2018) il sione della valore dei Giornata In Italia ogni anno prodotti Nazionale vengono gettati alimentacontro lo 15,5 miliardi di euro ri raccolti spreco alidi alimenti ancora negli ipermentare (5 commestibili mercati e febbraio). supermercati Nova Coop. Grazie al progetto “Buon Don Giorgio Bordoni, di- Fine” per il recupero dei rettore Caritas Diocesana prodotti alimentari vicini di Novara: “L’iniziativa è alla scadenza o con conun importante volano per fezioni danneggiate ma tessere relazioni con chi è ancora perfettamente in stato di fragilità e biso- edibili la Cooperativa ha gno”. raccolto nella rete di iperIn Italia ogni anno vengo- mercati e supermercati no gettati 15,5 miliardi cibi per un valore comdi euro di alimenti ancora plessivo di 5.710.075 commestibili (pari all’1% euro (+21,50% rispetto del PIL) e il 43% degli al 2018). I prodotti sono sprechi avviene in ambito stati donati a 65 Onlus domestico. Nova Coop, da del territorio che hanno sempre in prima linea nel potuto assistere persone contrasto allo sperpero di in condizioni di difficol-
tà, assicurando loro circa recupero per evitare inu1.100.000 pasti. tili sprechi – spiega don Nei punti vendita della Giorgio Bordoni, direttore provincia di Novara (Aro- della Caritas Diocesana di na, Cameri, Galliate, No- Novara - l'iniziativa, inolvara, Oleggio, Borgoma- tre, è un importante vonero, Trecate) Nova Coop lano per tessere relazioni ha raccolto alimenti per con chi è in stato di fragiliun valore di 738.252,07 tà e bisogno". euro (+ 12,23% rispetto «Anche quest’anno Nova al 2018) destinandoli alle Coop vuole rilanciare il mense e ai centri di assi- proprio impegno nella lotstenza per le persone in ta allo spreco di cibo che condizioni di disagio eco- si concretizza in progetnomico. ti come il "Il progetto Nei punti vendita della Buon Fine permette ma anche provincia di Novara alle realnelle inizia(Arona, Cameri, tà locali di tive di senGalliate, Novara, usufruire di Oleggio, Borgomanero, sibilizzazioun aiuto imne rivolte Trecate) Nova Coop portate per ai Soci e ai ha raccolto alimenti integrare la consumaper un valore di distribuziotori – di738.252,07 € ne di generi chiara Enalimentari favorendone il rico Nada, Responsabile
Politiche Sociali di Nova ta anti-spreco, preparata Coop – in con pane un contesto Progetto “Buon Fine” a v a n z a t o , nel quale il di cui sarà per il recupero dei 43% del- prodotti alimentari vicini distribuita lo spreco anche la rialla scadenza o con di cibo av- confezioni danneggiate cetta. L’imviene tra le pegno di mura domestiche ritenia- Nova Coop nella lotta allo mo sia fondamentale pro- spreco di cibo continuerà muovere un’informazione per tutto l’anno grazie alle corretta circa l’importan- iniziative promosse dai za del riutilizzo di alimen- Presidi Soci (per scoprire ti ancora perfettamente il calendario: www.vivicocommestibili che spes- op.it/spreco-2020). so invece finiscono nella Sul portale coopnosprespazzatura». co.it è inoltre possibile A febbraio negli Iperco- consultare le ricette No op Nova Coop e presso Spreco con le quali realizFiorfood (in galleria San zare piatti gustosi, sani e Federico a Torino) e il su- genuini imparando a riutiperstore Coop Botticelli, è lizzare gli alimenti. prevista la degustazione di una torta di produzione delle pasticcerie Nova Nova Coop Coop. Si tratta di una tor-
12
NOVARESE
Pausa pranzo è wellness nel verde di Sky Park Nel suggestivo Parco Beldì il bistrot offre piatti equilibrati per evitare l'affaticamento sul lavoro
Febbraio, giornata qualsiasi, quasi ora di pranzo. Malgrado il clima soleggiato l'aria è fredda, di quelle che ti fanno accelerare il passo. Varcare la soglia dello Sky Park è un sollievo con quel tepore che avverti sulle guance. Una rapida occhiata cercando un posto libero e ci si accorge subito di come il sole irradii le vetrate, animando il legno color miele dell'arredamen-
to. C'è un tavolino vicino al vetro, a pochi passi dall'orto degli odori. Le tovagliette in carta paglia sono piacevoli al tatto e la vista sul verde vivido del parco è suggestiva... È facile sentirsi di buonumore in un posto così! Scorrendo la carta, appare chiaro di non avere tra le mani il solito "menu mezzogiorno" proposto abitualmente dai ristoranti. Al contrario, Sky Park
punta sulla stessa qualità che rende ogni cena un'esperienza da raccontare agli amici. Il business lunch comprende un primo, un secondo e un contorno insieme, un vero pasto wellness. Pensato dai fratelli Tondo (Manuel, il personal trainer; Gian Mario, amante dei sapori e Nicole, molto attenta alla linea) è un piatto bilanciato e studiato per evitare la sonnolenza post prandiale che tutti conosciamo, senza rinunciare a gusto e sostanza. Vediamo: tonno, riso, salmone, zuppe, carni, cereali e verdure di stagione. Si legge volentieri, pregu-
stando il mix di sapori che arriverà a tavola. Profumi invitanti pervadono la cucina mentre, sul fuoco, una larga padella lascia ridurre un intingolo. Le piastre sfrigolano. Dita esperte e guantate si muovono con cura, maneggiando una materia prima di eccezionale qualità e freschezza. Emanuele Corti, lo chef, sa bene che con il tonno non si scherza. Il Rosso del Mediterraneo è il meglio che si possa trovare, un vero vip. Viene esportato in tutto il mondo, persino in Giappone per la preparazione di Sushi e Sashimi. "Per acquistarlo occor-
re aderire ad un registro specifico e la filiera è più che tracciata: è possibile risalire a data, ora e luogo di cattura, nome del peschereccio e persino del pescatore" racconta. La musica di sottofondo ci ricorda appena della sua presenza. Sorseggiando qualcosa, l'attenzione cade sugli alberi del parco, che offrono rifugio a varie specie di uccelli. È rilassante osservare il loro comportamento curioso e a volte buffo. Il tutto dura solo pochi minuti, prima che arrivi il pranzo... In cucina è già il momento di impiattare. "Anche l'occhio vuole la sua parte" recita un vec-
chio adagio e da queste parti lo conoscono bene. Le caratteristiche healthy infatti sono riassunte con l'estetica: le forme geometriche, le guarnizioni, la posizione stessa sul piatto, suggeriscono un'idea di equilibrio. Ora è arrivato il momento di coccolarci con qualcosa di speciale. Da Sky Park la pausa pranzo diventa un momento sfizioso di corretta nutrizione. Si trova in Via Rimembranze 1 a Oleggio. Luca Gagliardi Telefono 0321/039007 www.skyparkoleggio.it
I.P.
Invorio, Smart working e Disability manager Invorio, una rete territoriale per la progettazione e attivazione di interventi di welfare aziendale LA RUBRICA DEL SINDACO
Il Sindaco di Invorio Roberto Del Conte
C’è anche il Comune di Invorio nel protocollo di intesa per l’avvio di una rete territoriale nell’ambito della progettazione e attivazione di interventi di welfare aziendale, insieme con altri partner istituzionali, associazioni ed enti del territorio. “Un progetto - ha commentato il sindaco Roberto Del Conte - che ci mette in rete con i Comuni di Arona, Baveno, Cureggio, Ghemme e Verbania, con le province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, diverse Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, Associazioni di rappresentanza datoriale, sindacale, l’ordine dei consulenti del lavoro e i consorzi dei servizi sociali di Borgomanero, Omegna e Domodossola, il dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’Università del Piemonte Orientale, tutti insieme per favorire l’occupazione, migliorare la qualità della vita dei
lavoratori, promuovendo niele Giaime- per sostela ricaduta del welfare di nere servizi di welfare comunità attivando un aziendale individuati dalla circolo virtuoso di rete Strategia WE.CA.RE. deltra i diversi la Regione Lavoriamo insieme attori coinquali l’attivolti”. vazione e per sostenere servizi Alla base implemendi welfare aziendale del progetindividuati dalla Stra- tazione di to c’è la pro- tegia WE.CA.RE. della servizi di mozione welfare al Regione di una rete personale operativa per l’adozione dipendente delle imprese, da parte delle imprese del la promozione di servizi Piemonte Nord di piani di di welfare a collaboratori welfare e l’applicazione di e fornitori, l’ampliamento servizi di welfare azien- ad altri soggetti del terridale di secondo livello, torio, la condivisione con attraverso progettualità gli ambiti territoriali titocandidabili alla Regio- lari di sperimentazioni di ne Piemonte nell’ambito azioni innovative di weldella Strategia Regionale fare aziendale (FSE1 della WE.CA.RE. Welfare Can- Strategia WE.CA.RE.), la tiere Regionale, ovvero promozione di integrazioa valere su ne/sinergia altre misucon iniziaPer esempio re specifi- promuovendo lo smart tive di welche a livello fare locale e working già in uso re g i o n a l e , in molte grandi realtà di comunità nazionale già esistenaziendali ed europeo. ti o in fase “Lavoriamo insieme –ha di definizione sul territorio continuato l’assessore di riferimento”. al Welfare di Invorio Da-
Gli ambiti di intervento riguarderanno la conciliazione dei tempi di vita e del lavoro, per esempio promuovendo lo smart working già in uso in molte grandi realtà aziendali, piuttosto che politiche per le pari opportunità come, ad esempio percorsi di sostegno al rientro lavorativo dopo un periodo di lunga assenza, l’integrazione socio lavorativa delle persone con disabilità anche attraverso l’istituzione della figura del disability manager, ma anche sostegno alla cultura di benessere globale dei lavoratori. “Questo ambizioso progetto di welfare- ha concluso Giaime- ha validità triennale con l’augurio di poterlo portare avanti anche negli anni a venire, per la sviluppo di politiche del lavoro più moderne, più attente ai bisogni delle famiglie e alle necessità del mercato del lavoro”. Comune di Invorio
13
NOVARA
Sindaco Canelli: "12 milioni di euro in opere" Strade, marciapiedi, Teatro Coccia, scuole e impianti sportivi quest'anno saranno oggetto d'intervento LA RUBRICA DEL SINDACO
“Un Piano delle Opere da 12 milioni 540 mila euro solo nel 2020: un investimento decisamente consistente che consentirà di sistemare moltissime problematiche tralasciate in passato, oltre a dare un ulteriore notevole impulso a quel piano di investimenti che da tre anni a questa parte stiamo portando avanti anche per dare fiato all’economia locale”.
Ecco nel dettaglio quanto nali vari previsto: 500.000 euro Parchi, alberi, giochi 1.500.000 euro Manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi (compresi i progetti speciali su via Giulietti, via Fauser, via Marconi e via Solferino) 4.200.000 euro
Teatro Coccia (antincendio e palcoscenico) Il Sindaco di Novara, 1.200.000 euro Alessandro Canelli, annuncia così l’approvazio- Scuole (antincendio, ne, nella seduta di Giunta cortili, facciate, interventi Comunale, di una serie di strutturali di messa in delibere che rientrano nel sicurezza) Piano delle opere pubbli- 3.148.000 euro che e che attendono solo il passaggio nel Consiglio Interventi per manutendi approvazione del bilan- zione cavalcavia cio per essere effettiva- 600.000 euro mente esecutive. “Sono soldi certi, già a disposi- Interventi su impianti zione, che dopo il passag- sportivi gio in consiglio comunale 550.000 euro consentiranno di procedere con i bandi e le varie Rimozione/smaltimento aggiudicazioni. amianto ex Macello e scuole Sabin e Coppino Tutto nel corso di 842.000 euro quest’anno”. Sicurezza edifici comu-
“Si tratta di numerosi interventi che la città aspetta da tempo – continua il Sindaco di Novara – Saranno interessati gran parte dei parchi e dei giardini della città con nuove recinzioni e giochi, con la sistemazione delle aree verdi e la piantumazione di nuovi alberi. Verranno sistemati chilometri di strade e marciapiedi con l’eliminazione delle barriere architettoniche, nuove pavimentazioni e asfaltature. Sono previsti interventi sul Teatro Coccia, con opere antincendio e relative al palcoscenico in modo da dare al nostro teatro un’agibilità definitiva. E ancora i lavori di via Fauser, strada che necessita, dopo troppi anni di incuria, di una revisione generale e che sarà interessata da opere stradali e pubblica illuminazione anche con la collaborazione di Acqua Novara Vco”. “Una cifra importante è riservata all’adeguamento
Il Sindaco Alessandro Canelli
delle scuole alla certificazione antincendio. E sempre per le scuole, stiamo predisponendo i progetti esecutivi integrati dalle relazioni di vulnerabilità sismica che ci consentono di partecipare al bando ministeriale per il reperimento di consistenti risorse destinate alla
sistemazione di 5 scuole novaresi. Una cifra che, se fossero accolti i nostri progetti, si aggirerebbe intorno ai 10/12 milioni di euro”.
Novara aveva davvero bisogno e che fa seguito ai già numerosi investimenti fatti negli scorsi anni di mandato. Un impegno che abbiamo preso con i Novaresi e con la città e “Insomma – conclude il che stiamo mantenendo”. Sindaco Alessandro Canelli - si tratta di un’opeComune di Novara razione massiccia di cui
15
NOVARA
San Giacomo: "Siamo tutti convocati…e tu?" Ancora aperte le iscrizioni per partecipare al corso di formazione della Diocesi a proposito di sport È iniziato con una grande partecipazione il corso promosso dalla Diocesi e che vede chiamati in causa proprio tutti gli “sportivi”: genitori, dirigenti, allenatori, atleti, insieme, per creare un dialogo atto a costruire nuove alleanze educative. La prima serata ha visto la partecipazione di più di 100 persone, attente, partecipi e propositive. Perché è questo che si vuole: che il corso non sia unilaterale, con qualcuno che sale in cattedra, perché c’è sempre da imparare, anche dalle esperienze degli altri. Quindi ben vengano domande, considerazioni e anche provocazioni. Tutto questo è reso possibile grazie alla Diocesi di Novara, alla Pastorale giovanile e a partner eccellenti come La Igor Volley e il Novara Calcio. Un plauso particolare alla neo VicePresidente Dott. ssa elisa Rullo che nella seconda serata si è messa in gioco assieme agli altri dirigenti
Nella splendida cornice di Novarello, che il Novara ha messogenerosamente a disposizione per tutte le serate, Filippo Galli, accompagnato dalla equipe del Village, si è raccontato, spiegando come il suo percorso di crescita professionale sia stato costellato di incontri che hanno saputo aprirgli la mente: Baresi,con il suo esempio silenzioso, Niels Liedholm, Sacchi che è riuscito ad essere un punto di riferimento per la squadra senza essere mai stato un grande giocatore: un vero leader grazie alla sua capacità di puntare sul lavoro, sull’impegno quotidiano. Personaggi sportivi molto diversi tra loro che hanno lasciato un segnoil che dimostra come sia fondamentale la relazione tra le persone. E proprio a questo punta questo corso: creare relazioni, legami, momenti di incontro e, perché no, di scontro e confronto fra realtà sportive diverse, tra operatori sportivi diversi, ma che
puntano tutto allo stesso risultato: lavorare per la crescita dei giovani trasferendo loro competenze non solo sportive…ma trasversali, che aiutino a crescere. È fondamentale, oggi più che mai, tenere insieme i valori: questo permetterà di essere accettati più facilmente in una squadra e trovare compagni più disponibili. In sintesi, un giocatore educato è un giocatore più performante Questo vale sicuramente nello sport di squadra, ma
anche nello sport individuale dove, comunque, non si è mai soli: c’è lo staff, c’è l’avversario, c’è la famiglia. Una premessa fondamentale per chi vuole fare sport è questa: Bisogna conoscere il gioco per farlo diventare strumento educativo. Nel gioco c’è tutto quello che serve per crescere. Ma non è semplice perché servono:professionalità (anche nel volontariato), specificità, competenza e saper diversificare.
Questo corso punta a far acquisire alcuni di questi aspetti anche attraverso giochi di ruolo atti a stimolare la risoluzioni dei problemi e la gestione dei conflitti che possono nascere Maggiore è la partecipazione, maggiore è l’opportunità di interscambio… e’ quello che Galli ha chiamato “la messa a terra”: cosa facciamo perchè quella cosa di cui par-
liamo diventi qualcosa di concreto e non siano solo chiacchiere? Per scoprirlo basta partecipare e mettersi in gioco: siamo tutti convocati! E c’è ancora tempo per iscriversi. Tutte le info su: siamotutticonvocati.it Ilaria Filippi
Direttore Generale Polisportiva San Giacomo Novara
Faraggiana, apre il Percorso multisensoriale Al Museo di Storia naturale Faraggiana Ferrandi incontri di musica e teatro “per una cultura inclusiva” una migliore esperienza di visita. La nuova fase progettuale si concluderà entro l’estate 2020.
Il progetto “PERCORSO MULTISENSORIALE - Innovazione e accessibilità per un’esperienza di visita al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi” promosso dall'Associazione RI-NASCITA di Novara in collaborazione con il Comune di Novara nasce, con la consulenza delle Associazioni di persone non udenti e non
vedenti, per consentire la visita, in autonomia, anche ai portatori di disabilità visive e uditive, fornendo a ogni fruitore la possibilità di un’esperienza coinvolgente e con il sostegno, così come nella prima fase, della Fondazione Comunità Novarese onlus. Scopo della nuova fase di progetto è quello di ot-
timizzare il percorso già realizzato al primo piano (attraverso la creazione di un microambiente climatico e l'introduzione di un sistema Loges, studiato per fornire informazioni tramite pavimentazione a rilievo) e di estenderne le caratteristiche anche al piano terra del Museo con l'introduzione di box olfattivi, cartoline tattili,
postazione video accessibile anche in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e guide informative scaricabili tramite QR Code e tecnologia NFC. Un secondo obiettivo del progetto è quello di dare continuità al processo attivato, creando figure professionali in grado di interagire con i soggetti portatori di disabilità e garantire loro
UN INVITO AL MUSEO è la nuova rassegna di eventi culturali al Museo di Storia Naturale “Faraggiana Ferrandi” di Novara anche nel 2020 con incontri di musica e teatro a supporto del “Percorso Multisensoriale". Si tratta di una nuova occasione per conoscere le bellezze museali, sostenere la raccolta fondi e sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di una cultura sempre più inclusiva. Gli studenti dell’Istituto “Ravizza” di Novara contribuiranno alla gestione e all’organizzazione degli incontri. Di seguito il calendario degli eventi: Sabato 8 febbraio ore 17.00 PERCORSO E APERITIVO AL BUIO Visita multisensoriale con le guide non vedenti dell'Unione Ciechi di Novara; Sabato 7 marzo ore 17 IL MECENATISMO FARAGGIANA UN INCONTRO CON
CATERINA Con la partecipazione della storica S. Bartoli, dell’esperta museale P. Briani con teatralizzazione a cura di E. Fortuna. In occasione della Festa della Donna si ricorda la figura di Caterina Faraggiana donatrice del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi al Comune di Novara; Sabato 28 marzo ore 17 DANZA ARTESSENZIALE Il gruppo di Danza dell’Ensemble ArtEssenziale dei Servizi Sociali del Comune di Novara si esibisce in una performance che unisce artisti, educatori e persone con disabilità; Sabato 9 maggio ore 17 CONCERTO DELL’ENSEMBLE ARTESSENZIALE Il gruppo orchestrale dell’Ensemble ArtEssenziale si esibisce con circa 30 elementi tra educatori comunali, professionisti e persone con disabilità; tutti artisti riuniti dal desiderio e dal piacere di fare musica insieme. Fondazione Comunità Novarese e Associazione RI-NASCITA
16
8MILA BATTUTE
In ricordo di Barbara Grandi, una vita spezzata
38 anni, 3 figli e un uomo che amava e che oggi è in fermo cautelare con l'accusa di omicidio della donna "8 mila battute contro la di -homo (uomo) e -civiolenza" ci porta ad ana- dium (cidio, uccidere). E’ lizzare nei dettagli delitti, il delitto di chi sopprime omicidi e storie nere del una o più vite umane che, nostro territorio. Gesti nel diritto penale, assufolli e estremi compiuti me diverse sfumature in da parte di quell’animo relazione alla modalità umano che noi tutti pos- con cui viene compiuto: sediamo, ma che alle volte doloso, premeditato, preci possiede, poiché, come terintenzionale, colposo, già insegnò la Bibbia in plurimo,...Il femminicidio, principio, anche l’ucci- termine coniato negli anni sione del proprio simile è 2000, indica un omicidio parte integrante della na- compiuto da un uomo nei tura dell’uomo. confronti di una donna. Cercheremo quindi di capire insieme che cosa L’omicidio di Trecate: spinga l’uomo verso la l’ennesimo femminicisua natura più ombro- dio? sa, conferendo tutti gli Tv, giornali, manifestaziostrumenti necessari per ni, tutto sembra parlare di comprendere le dinami- questa piaga sociale. Non che interne della psiche lo consideriamo possibiumana e giudicare me- le che un uomo, che non glio: il nostro compito non dovrebbe sfiorare una sarà quello di giustificare i donna nemmeno con un colpevoli o la vittima, ma fiore, arrivi “per amore” a dirigere il lettore verso un scegliere della vita o della giudizio obiettivo. morte della propria comSarebbe meglio non ave- pagna; e quando accade re casi su cui scrivere, vicino a noi sembra farci questo è quello che ci riflettere maggiormente, auguriamo ma questi av- forse. venimenti, imprevedibili La cittadina di Trecae irrevocabili, avvengono te, luogo in cui la vittima quotidianamente nella Barbara Grandi convivenostra società. Il nostro va da tre anni con il suo compito è sensibilizzare compagno, e Bareggio, i lettori, affinché questi paese dove la donna ha accadimenti non vengano frequentato le elementari replicati e con il fine arduo e le medie, sono in prodi rendere prevedibili atti fondo lutto. che sembrano imprevedi- Barbara aveva 38 anni, bili. faceva la badante ed era Per comprendere che madre di 2 figli maschi cosa sia veramente bene avuti da precedenti relaè necessario analizzare il zioni e di una figlia femmale e la sofferenza: non mina di circa 3 anni avuta per accetda DomeniPer comprendere che tarli come co Horvat, una real- cosa sia veramente bene disoccupatà umana è necessario analizzare il to e inseri“ n o r m a l e” to nel promale e la sofferenza ma per cergramma dei care di affrontarli e supe- lavori socialmente utili di rarli. Trecate. Barbara e Domenico conLe definizioni vivevano da tre anni e Omicidio: dal latino ho- pare che tutti i figli fosmicidium, composizione sero stati affidati ai ser-
vizi sociali di Trecate. Il contesto familiare, come riportano alcune fonti, era molto difficile, e i problemi interpersonali erano complessi e fragili. La notte del 20 Novembre, intorno alle 3:30, la donna, dopo aver provato a difendersi (lo provano le ferite sulle sue braccia), viene colpita al petto con un’arma da taglio che le provoca la lesione degli organi vitali e dunque la morte. L’assassino tuttavia infierisce ripetuta-
mente sul corpo, persino sulle piante dei piedi. Domenico chiama i soccorsi alle 7, esattamente 3 ore e mezza dopo la morte della compagna. Seguono le indagini e Domenico è un indiziato. Chiuso in un silenzio roboante, afferma, durante il primo interrogatorio, di non aver ucciso la donna e racconta la sua versione dei fatti: nella notte tra martedì 19 Novembre e mercoledì 20 Novembre, tre persone stranie-
re avrebbero sfondato la combaciare con le eviporta dell’appartamento denze scientifiche. nella palazzina popola- Ad esempio, i vestiti re di Via Sanzio a Treca- dell’uomo non presente e lo avrebbero colpito tano macchie di sangue, alla nuca; nonostante rinvenuL’arma del delitto, un egli abbia to qualche “coltellaccio” utilizza- a f f e r m a ora dopo, to dall’aggressore che to di aver Domeniinfierisce con circa 80 provato a co avrebrianimare colpi sulla vittima be trovato la donna. la compagna morta. Ha Dunque gli agenti convachiamato i soccorsi alle lidano il fermo per Dome7: «Venite mia moglie è nico e dispongono la cuferita» ha pronunciato. Il stodia cautelare, in attesa quadro però non sembra di accertamento giudizia-
CONTRO LA VIOLENZA
rio. Era il 25 Novembre. Ad oggi si trova nel carcere di Novara, e gli avvocati dell’uomo ci segnalano che il processo è in “fase d’indagine”. Pare che l’arma del delitto, un “coltellaccio” utilizzato dall’aggressore per infierire con circa 80 colpi su Barbara, non sia stato rinvenuto sulla scena del crimine. Tuttavia, poco lontano dall’abitazione, all’interno di un tombino è stato rinvenuto un coltello. Dunque si era ipotizzato potesse essere l'arma utilizzata per l'assassinio, Tuttavia l’oggetto è poi risultato di dimensioni inferiori rispetto alle ferite sul corpo della donna. Le testimonianze possono dirci qualcosa in più: un’amica della vittima racconta ad esempio di aver accompagnato Barbara all’ospedale di Magenta a causa di una frattura al dito. Potrebbe essersi trattato di un tentativo di mascheramento di una violenza subita dalla donna che però tuttavia non ha mai sporto denuncia. L'amica dice di averla sollecitata a denunciare ma riferisce che Barbara aveva scelto di chiudersi nel silenzio. «Denunce? Non credo - evidenzia l'a-
17
mica - Ogni volta lo per- gono da noi si accorgono, donava e ultimamente li non subito, di essere vittivedevo spesso insieme, in me di violenza. Le tempiatteggiamenti affettuosi. stiche non sono così rapiBarbara aveva preso le de perché la donna pensa sempre: tanto cambia, distanze da me». Non siamo riusciti a con- riesco a farlo cambiare. tattare famigliari, amici In alcuni casi decidono di e parenti della vittima. rimanere incinte perché Chiunque affermasse di con l’arrivo di un figlio conoscerla si è dimostra- pensano che si possa moto restio a dificare la situazione rilasciare Passa molto tempo e invece al qualsiasi prima che una donna posto che tipo di inpossa accorgersi del formazione pericolo cui va incontro, m i g l i o r a pegriguardante la media è di dieci quin- re, giora - la la donna. dici anni dottoressa Tu t t a v i a , i vicini di casa dichiara- aggiunge - Ai primi seno che le liti tra la coppia gnali bisogna attivarerano frequenti e accese, si, chiedendo aiuto ai e che proprio quella ma- vari servizi come noi, ledetta notte ne era avve- contattando il numero nuto uno. «Una delle tan- 3738224668 oppure ai te, poi finiva sempre con servizi sociali. Non è semuna riappacificazione. pre così facile, le vittime possono avere conCosa fare É proprio chi porta se si sosapevolezza ma spetta vioviolenza a volere subentra la lenza? che la vittima si isoli La coorpaura, l’abcompletamente non d i n a t r i c e potendo così dar modo b a n d o n o , di dello spor- alle amiche di chiedere l’ansia tello antiperdere il aiuto per lei compagno, violenza dell’associazione AIED di il fallimento della relazioNovara, Luisella Perrucca, ne. afferma «Facciamo molta Passa molto tempo priprevenzione nelle scuole, ma che una donna possa parte tutto già dai ragaz- accorgersi del pericolo cui zi; quando le signore ven- va incontro, la media è di
dieci quindici anni. In molti casi le donne è per i loro bambini che si attivano, scatenando così l’impulso di chiedere aiuto. Il percorso viene gestito attraverso colloqui con psicologi, è lungo, ma poco per volta si riesce finalmente ad arrivare alla denuncia». Alla domanda: se siamo amiche della vittima e ci accorgiamo che è in pericolo come possiamo aiutare? La dottoressa dichiara che in questo caso non si può fare nulla, ovvero la signora, vittima della violenza, deve essere consenziente all’aiuto. L’associazione ha avuto molti casi dove le amiche sono riuscite a spronare la vittima a denunciare, quando non si riesce a fare ciò, bisogna pensare alla paura che può avere il soggetto causata dal compagno, marito o convivente. In questi casi è proprio chi porta violenza a volere che la vittima si isoli completamente non potendo così dar modo alle amiche di chiedere aiuto per lei. La psicologa Simona Ramella Paia, presidentessa dell’associazione PAVIOL (Percorsi antiviolenza O.N.L.U.S) nata a Biella nel 2014, mette in evidenza subito il concetto
del chiedere aiuto, affermando: «Esiste un decalogo di comportamenti violenti che le persone dovrebbero essere in grado di codificare, normalmente. Anche solo il dubbio che “posso subire violenza” mi deve portare a chiamare subito e quindi chiedere aiuto». Concorda con la collega Perucca sostenendo che se sono un’amica della vittima posso rivolgermi subito ad un centro antiviolenza della zona, segnalando una determinata situazione. La circostanza è però particolare, quando si tratta di adulti e non minori non c’è niente che possiamo fare se non segnalare una forte preoccupazione oppure chiedere alla procura di convocare la vittima in questione.
Siamo di fronte ad un dato allarmante, la maggior parte delle vittime di violenza non denuncia per paura delle conseguenze, in alcuni casi anche perché non hanno la possibilità di essere autonome. «Il percorso per arrivare a capire l’importanza di denunciare per proteggersi, per affrancarsi da un uomo violento è lungo e faticoso ed è il motivo per cui il “codice rosso” ha prodotto delle novità assolute rispetto alla presa in carico della donna, alla protezione dei figli e al mettere in carcere immediatamente l’uomo autore di reato. Ma senza la denuncia della donna, tutto ciò è bloccato».
Franco Luna
SPECIALE ARONA
18
Premiati i 7 fotografi di "Natale in un click" Sono stati centinaia i like per le immagini del concorso fotografico Facebook "Natale in un click"
E' giunta alla seconda edizione l'iniziativa che ho ideato e lanciato prima delle festività natalizie su Facebook, all'interno del gruppo ormai storico "ARONA: IL SORRISO PIU' BELLO DEL LAGO MAGGIORE". Il progetto, denominato "Natale in un click", è un concorso fotografico aperto a fo-
tografi amatoriali e non, ma comunque riservato agli iscritti alla pagina. 45 gli scatti pubblicati tra i post, che si sono avvicendati per raccogliere i likes dagli utenti sino al 6 Gennaio, termine ultimo per la partecipazione e la visualizzazione. Le 3 immagini piu' votate sono risultate quelle di:
- Gaia Ariola che ha totalizzato 459 "mi piace" prima classificata - Rino Adamo con 362 "mi piace" ee che si e' aggiudicato la seconda posizione - Daniela Coviello he ha ottenuto il terzo posto in classifica con 194 likes Le immagini premiate sono state 7 complessi-
vamente, perchè ho deciso di assegnare premi speciali ad altri 4 partecipanti: - Elirjana Elezi ha ottenuto un premio per l'immagine piu' originale - Roberto Borsa ha realizzato lo scatto piu' emozionale - Maria Clara Pastore con una fotografia decisamente simpatica - Mirko Negri per la foto piu "Aronevole" Diversi gli sponsor coinvolti che si sono detti disponibili fin da subito a sostenere l'evento, garantendo i premi per i vincitori: - Ristorante la Cascina di Arona - Bagno e Associati di Borgomanero - La Cartoleria Mantiero di Borgomanero - Miro Europe di Maggiate - Gelateria Marcella di Arona che ha anche messo a disposizione il proprio locale per ospitare la premiazione che si e' tenuta l'11 Gennaio scorso La Pro Loco di Arona ha volentieri aderito all'iniziativa consegnando a tutti i partecipanti uno splendido attestato di partecipazione. L'Opinionista news ha partecipato come media partner del concorso, scegliendo di dare ampio spazio ad un evento che nasceva sui social per divenire occasione tangibile di collaborazione tra attività del territorio, associazioni, partecipanti ed organizzatrice. Molte le visualizzazioni
raggiunte che hanno sicuramente veicolato le emozioni legate alle immagini di Natale ma anche divulgato immagini che hanno immortalato la bellezza dei luoghi in cui viviamo, con una particolare attenzione alla città
di Arona (scopo del gruppo social ormai da circa 8 anni). Ci auguriamo di poter raccontare presto altre iniziative legate alla pagina aronese. Simona Todescato
SPECIALE WEDDING
19
Matrimonio di tendenza, dite si alla creatività Wedding 2020: dal matrimonio stile country alle poesie d'amore su pergamena per rendere unica la festa
UNA FESTA IN POESIA Trascritte su pergamene a ogni posto, tenute chiuse da un nastrino e un piccolo fiore fresco, come la poesia, che è sempre viva, perché ciascuno possa srotolare la propria; lasciate sui tavoli, poggiate qua e là nei luoghi della festa ; animate con i moderni effetti dello scripting su pareti bianche, magari mentre si taglia la torta o si danza al suono do musiche romantiche; o , perché no, declamate da un attore che le dedica agli sposi. Paradossalmente i social stanno riavvicinando la gente alla poesia e quindi non si può non annoverarla nelle tendenze wedding 2020.
La tendenza per i matrimoni 2020 è un unico filo conduttore che parta dall’abito della sposa e delle damigelle, passi per l'addobbo nella chiesa o nel luogo del rito civile o di altra religione, giunga a decorare tavoli e buffet fino a esplodere in una magnifica torta. IL DIARIO DI BORDO Basterebbe anche un quadernetto carino, perchè sarà il contenuto che lo riempirà di gemme uniche e irripetibili. Ma sceglierne uno un po’ più particolare, con la copertina rigida, magari personalizzato con le iniziali degli sposi, una penna legata con un nastrino può risultare davvero un regalo, in una mano, da parte di tutti gli invitati. Perché andrà fatto girare da un tavolo all’altro, passare di mano in mano, e da ogni mano ricevere un pensiero, una dedica, un ricordo, un disegno, una risata, una commozione. Parola d’ordine delle tendenze wedding 2020: “Emozione” MATRIMONIO COUNTRY Coniugare l’informale con l’eccellenza si può: specialmente in piena estate ma anche con i generosi ottobre che gli ultimi anni hanno regalato e ovviamente in strutture dotate di un parchi o giardini , sposarsi lei con un magnifico abito bianco magari in cotone bordato di San Gallo e fiori tra i capelli, lui con i blue jeans e una camicia a scacchi e invitare gli ospiti a fare altrettanto, tra gonnelloni fiorati, musiche di paese, magari un gruppo musicale folk è una delle tendenze wedding 2020 che nasce forse
dal desiderio di oltrepassare le barriere della apparenza e tornare all’essenza delle cose. Ci sono sale ricevimenti dove sono pronti a esaudire qualsiasi desiderio, anche il più bizzarro. IL TEATRO A TAVOLA La scelta del pranzo o della cena di nozze è sempre più personalizzata e studiata con i direttori di sala
e i proprietari delle strutture dove gli sposi scelgono di festeggiare. In alcune questo momento è davvero una condivisione di scelta accurata e studiata nei particolari insieme ai fidanzati, per regalare veramente ai propri ospiti una esperienza dei sensi attraverso una gastronomia che esalti al massimo sapori e profumi. Nelle sale ricevimento
queste ricerche hanno una loro storia, sperimentazioni accurate, accostamenti tentati e riprovati fino a raggiungere armonie e accordi perfetti; gli ingredienti hanno loro storie, per provenienze e tradizioni, provenienti dal territorio nel quale si trovano o da paesi lontani , dove ne hanno le caratteristiche di eccellenza. Perché allora non rac-
contarne le storie, magari vestite da piccoli pezzi teatrali, sceneggiature che fan parlare le pietanze attraverso una compagnia di attori? Piccoli intermezzi di teatro, ecco una delle tendenze wedding 2020 da tenere bene a mente, ovviamente nelle strutture dove il cibo è davvero trattato come un’opera d’arte…
IL RACCONTO DEL PROPRIO CAMMINO La tendenza, e lo è sempre di più e anche tra le tendenze wedding 2020, è quella di raccontare agli invitati, soprattutto a quanti non hanno vissuto le fasi della storia d’amore giunta fino a quel giorno, il cammino della coppia. Dai montaggi delle fotografie con date e didascalie, le tecniche sempre più raffinate consentono di realizzare o far realizzare veri piccoli gioielli, accompagnati dalla propria canzone simbolo o da un assaggio di tutte quelle che in un modo o nell’altro costituiscono la colonna sonora di una coppia. Un momento di condivisione, quasi a voler rendere tutti partecipi di un cammino che prende una direzione più consapevole e responsabile ma che si fonda sulle basi di un cammino già iniziato e denso di sacrifici, progetti, sogni e fondamenta di amore autentico.
SPECIALE WEDDING
20
Come per scegliere con stile il tema wedding Qual è il tema nozze che più si addice alla tua personalità? Ci sono 8 diversi trend per l'anno 2020 Da dove cominciare? Dall’accostamento di colori, dai vostri hobby, da qualcosa che stia a cuore a entrambi. Immaginate che il tema scelto vi rappresenti in toto: è così che apparite agli occhi degli invitati. Provate a dare un nome, a scegliere un colore, un motivo conduttore del vostro amore e traducetelo nella pratica. Sarà curioso guardare le vostre risposte. Ecco una lista di alcuni temi matrimonio 2020 da noi selezionati:
• Tema Nozze Fiori/bosco/natura: non c’è matrimonio che non abbia fiori e composizioni floreali come protagonisti. Sinonimo di allegria, vita, festa, sono di tendenza ogni anno. • Tema Nozze Medievale/Storico: un castello come location, armature e spade, condottieri e cavalli. Se vi sarebbe piaciuto vivere l’età medievale, potrete ricrearla per il vostro matrimonio. Incanterete tutti.
• Tema Nozze Colore: Tiffany, bianco, lavanda, blu, rosso, oro, argento. La scelta del colore spetta solo a voi, ma vi ricordiamo che tra le tendenze matrimonio 2020 ci sono i colori pastello.
• Tema Nozze Candele/Giochi di Luci: se la location e la stagione lo permette, è l’ideale per un matrimonio semplice ma estremamente chic e raffinato.
• Tema Nozze Chabby Chic: il bianco è • Tema Nozze il protagonista, insieme Stagione: che voi vi spo- a cimeli e reperti vintage siate in inverno o in esta- ispirati ai colori della nate non cambia. Esaltare tura e alla delicatezza. la stagionalità scelta per il vostro magico giorno è • Tema Nozze molto significativo e pia- Boho Chic: in stile bohecevole per gli invitati. mien, tra merletti, giardini
immersi nel verdi, niente sfarzo ma semplicità: dalla mise en place a lunghe tavolate di legno, decorazioni floreali nei colori del vente mente, bianco puro e fiori di campo. • Tema Nozze Barocco: candelabri come centrotavola, addobbi coloratissimi, lunghe tavolate imperiali con mise en place ricche e curate in ogni dettaglio. Il Barroque Wedding è una tra le tendenze matrimonio 2020 più amate. SPAZIO AL ROMANTICISMO CHIC Dalla scelta dell’abito all’acconciatura, fino alle partecipazioni. Tra le tendenze matrimonio 2020, spazio al romanticismo chic e semplice, ma elegante e raffinato allo stesso tempo. A partire dall’abito da sposa che, invertendo un po’ rotta rispetto agli anni passati, vuole essere romantico, avvolgere la sposa con tessuti nobili, capaci di mettere in risalto la sua femminilità ed eleganza. Ed ecco che pizzi, tulle, ricami e pietre preziose diventano protagonisti insieme al colore, soprattutto ai piedi. Acconciature morbide e raccolte si sposano perfettamente a un abito da sposa romantico. Le nostre chiome costrette a chili di lacca, brillantini o altro non piacciono più. Meglio puntare su accon-
ciature naturali, comode, onde o trecce che cadono sulle spalle dolcemente. Da decorare con fiori di campo e coroncine. Anche le partecipazioni classiche e tradizionali lasciano il posto a quelle artistiche e originali. Originali, fresche, uniche: per le vostre partecipazioni di nozze 2020 potrete rivolgervi ad artisti e pittori che disegneranno i vostri biglietti a mano secondo vostri gusti e indicazioni. La tendenza 2020 è la pittura ad acquarello. Semplice, chic e romantica al punto giusto.
EDILIZIA NEWS
21
Con Gazzara la "Vègia lataria" cambia look
Gazzara Costruzioni riqualifica con stile inconfondibile l'area dismessa della Vègia lataria di Divignano La neve che anche in questa parte del Piemonte si vede sempre più raramente a bassa quota, invece questa mattina cade copiosa ricoprendo tutto di una candida coltre bianca. Un avvenimento ormai raro, che rende la visita alla caratteristica opera realizzata a Divignano (No) dalla Gazzara Costruzioni di Comignago (No) ancora più speciale. Infatti, l'impresa di Moris Andrea Gazzara si distingue per l'utilizzo di una tecnica artigianale per pavimentazioni sia d'interni che esterne che consente di creare ogni volta degli effetti di colore unici e irripetibili. Una tecnica che l''impresario edile ha appreso con grande interesse da una ditta leader nel settore e che Moris propone sia in contesti privati che pubblici per dare un'identità riconoscibile e inconfondibile a ogni spazio. É quanto è successo appunto a Divignano, dove in collaborazione con l'amministrazione comunale ha avuto il delicato incarico di riqualificare un'area abbandonata trasformandola in un tempio della memoria divignanese, caratterizzata, oltre che da una graziosa area verde, anche da un pratico vialetto accessibile anche ai diversamente abili, che conduce a un comodo parcheggio. L'intervento non ammetteva errori, sia perchè la zona in questione si trova proprio in centro paese e rappresenta una componente fondamentale del tessuto ur-
bano e culturale, sia perchè con questo progetto il Comune ha voluto dare un segnale forte ai divignanesi, convincendoli a lasciare la macchina nella nuova area parcheggio appena all'esterno del centro, per recarsi a piedi nei negozi o nei bar, per vivere così di più il paese. Obiettivo raggiunto con successo grazie alla Gazzara Costruzioni, una certezza per l'amministrazione comunale in materia di interventi edili. «Conosciamo da anni l''impresa ed abbiamo piena fiducia nel suo modo di lavorare» evidenzia il vicesindaco Luciano Carlana giunto in loco durante questa mattina di neve. Ecco l'opera: là dove un tempo sorgeva la più antica latteria sociale del Piemonte, risalente al 1911, non restavano che ruderi. Infatti la struttura, a causa del disuso, nel corso degli anni cadde a pezzi e, dopo la demolizione del 2016, di essa si conservarono solo alcuni elementi, come ad esempio il grande portale d'ingresso e alcune pietre. Un'immagine decisamente poco qualificante per il piccolo paesino. Invece adesso, grazie all'intervento mirato della Gazzara costruzioni, vediamo, proprio in centro paese, un prato in cui i bambini possono allegramente giocare, mentre i nonni ne approfittano per sedersi sulle caratteristiche panchine realizzate dalla ditta di Moris rifunzionalizzando le pietre della vecchia latteria. A ricordo di quest'ultima, il cancello
d'ingresso si erge come monumento a sé ad un'estremità del prato e su una delle sue due colonne portanti di mattoni è stata apposta una targa che ricorda la storia della "vègia lataria". Un grazioso vialetto conduce fino al portale che da accesso al prato eccezionalmente innevato. Accanto sorge un magazzino, dove grazie al muretto esterno realizzato dalla Gazzara costruzioni si è abbattuta l'umidità. Il pavimento della rampa di accesso al parcheggio è di rara bellezza: è stato fatto a mano dagli artigiani specializzati del team Gazzara: Sandro Gallo,
Piero Mitrugno, Michele Rossi e Franco Andreoli. Hanno utilizzato dei getti di calcestruzzi lavorati con polveri al quarzo e film idrorepellente che consente alla superficie di assumere ogni volta finiture uniche e irripetibili. La visita è terminata, alziamo gli occhi al cielo: non nevica più e un timido raggio di sole fa capolino sul prato, rendendo così questa esperienza ancora più speciale. Gazzarra Costruzioni Comignano (NO) Tel. 389 9782194 gazzarracostruzioni@tiscali.it
I.P.
SPECIALE BONUS FACCIATE
22
Con FDA realizza ora il tuo cappotto termico
Adesso è il momento giusto per isolare la casa con il massimo vantaggio, grazie al Bonus Facciate al 90% Il perfetto comfort termico d'estate e d'inverno è tutt'altro che un aspetto secondario per la propria casa, specie se pensiamo al momento in cui arriva la bolletta energetica e scopriamo che, oltre ad aver talvolta patito il freddo o caldo tra le mura domestiche, a seconda della stagione, abbiamo inoltre speso una considerevole cifra. Il sistema per abbattere drasticamente i consumi c'è e si chiama: isolamento termico. Contribuisce in questo senso la realizzazione di un efficiente cappotto termico, disponibile in diverse soluzioni in rapporto alla tipologia del materiale isolante che si sceglie di utilizzare. Infatti, i cappotti possono essere prodotti con EPS, lana di roccia, fibra di legno o stiferite. L'impresa di Donato Alberto Fedrigo, la FDA Srls di Fara Novarese, ha una lunga esperienza nella messa in opera di sistemi di isolamento termico e acustico e sul territorio rappresenta un punto di
riferimento per il settore. Merito innanzitutto della grande professionalità di Donato, un vero maestro nell'arte dell'isolamento e del cartongesso, con una squadra di operatori specializzati in grado di offrire soluzioni efficaci in tempi brevi. Accanto a lui, la figlia Julia, che supporta il padre nell'attività, occupandosi con precisione di tutta la parte documentaria. Sono questi alcuni dei motivi per cui la FDA oggi è un'impresa che riscuote notevole succes-
so, suscitando recensioni entusiaste tra coloro che la scelgono per i lavori di isolamento. Sicuramente, grazie al Bonus Facciate entrato recentemente in vigore, questo si tratta del momento storico in assoluto più vantaggioso per procedere alla realizzazione di quel cappotto termico che forse da tanto, troppo tempo, si aspettava di realizzare per la propria abitazione. Quindi, adesso è il momento ideale per chiamare la FDA, che si occuperà di
consigliarvi l'isolamento giusto nel vostro interesse, di effettuare rilievi precisi, di utilizzare prodotti esclusivamente certificati Rofix e di procedere alla loro installazione. I risultati saranno il benessere termico costante nella vostra abitazione e un deciso abbattimento del costo della spesa energetica. F.D.A. Srls Via Cavour 31, Fara Novarese Tel. 338-8392922 fedrigodonatoalberto@alice.it
I.P.
Bonus facciate, come funziona e a chi spetta Piace la detrazione del 90% sulle spese sostenute Il cosiddetto “Bonus facciate” introdotto nella Manovra 2020 ha fatto felici moltissimi italiani. S i tratta di un beneficio fiscale decisamente vantaggioso, una detrazione pari al 90% delle spese sostenute per lavori sulle facciate di case e condomini. Per poter avere diritto al Bonus facciate dovrete essere lavoratori dipendenti o pensionati o autonomi. L’incentivo, come il Bonus ristrutturazioni e l’Ecobonus, verrà suddiviso in 10 rate annuali di pari importo da utilizzare in fase di dichiarazione dei redditi. Gli immobili per cui potrete chiedere il Bonus facciate sono i seguenti: quelli situati in zona “A”, cioè nel centro storico, ovvero le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi; quelli si-
tuati in zona “B”, in genere zone adiacenti al centro storico, ovvero le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, e cioè quelle in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore a un ottavo, cioè al 12,5%, della superficie fondiaria della zona, e nelle quali la densità territoriale sia superiore a 1,5 mc/mq. Cosa rientra nella facciata I lavori che beneficiano del Bonus Facciate sono quelli eseguiti sia sulle facciate esterne che su quelle interne, intese appunto come parti dell’involucro esterno di un fabbricato, ovvero l’insieme delle sue mura perimetrali che rientrano sempre nelle proprietà comuni condominiali. Non ha quindi rilevanza che l’affaccio sia su strada esterna o su cortile/ giardino interno. Entrambe le facciate potranno beneficiare del bonus. Rientrano nel bonus i costi
sostenuti per le “strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi”, inclusi quelli di tinteggiatura o sola pulizia della facciata. Restano invece esclusi dal bonus le spese relative a tutto ciò che sta “sotto” alla facciata, e cioè cavi, pluviali e impianti vari. Quali spese sono detraibili? Le spese detraibili sono quelle per materiali ovviamente, ma anche per onorari professionali, occupazione del suolo pubblico e tutto quanto collegabile, perché necessario, all’esecuzione dei lavori stessi. Un aspetto molto importante da considerare è che se i lavori di rifacimento della facciata non sono di sola pulitura o tinteggiatura ma riguardano invece anche interventi rilevanti dal punto di vista termico o interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda i lavori beneficiano an- Bonus Ristrutturazioni: il è cumulabile con l’Ecobocomplessiva dell’edificio, che dell’Ecobonus e/o del Bonus Facciate, dunque, nus.
I NOSTRI SOLDI
23
Anche la liquidità ha un costo
Tra bollo e inflazione, è evidente che tenere i soldi sul conto corrente significa avere una perdita certa In questi giorni stanno sempre stata. arrivando ai clienti gli Nelle prossime puntate vi estratti dei conti correnti spiegheremo come fare. di tutti gli istituti bancari; è quindi il miglior momenGiuseppe Paone to per fare il punto della e Giorgio Caucino situazione e poi prendeBanca Generali S.p.A. re le opportune decisioni, Ufficio dei Consulenti per evitare costi, perdite e Finanziari balzelli vari. Corso Valsesia 56, Va ricordato che sul conto Gattinara (VC) corrente vige un'imposta Tel. 0163 826270 di bollo annua di € 34,20 Fax 0163 642127 sulle giacenze superiori ai 5.000€, oltre all'impoI.P. sta di bollo sulle attività finanziarie (0,20%) a cui si aggiungono i costi di tenuta acconto (per alcune Banche) più il costo dell'eventuale custodia titoli. Se consideriamo poi anche l'inflazione (1,20% nel 2019), che erode i nostri risparmi e ci fa perdere il potere di acquisto, allora è evidente che tenere i soldi sul conto corrente significa avere una perdita certa. Per finire, occorre valutare anche la perdita incerta derivante dalla non partecipazione alla crescita economica mondiale che, non dimentichiamolo, c'è
Giuseppe Paone e Giorgio Caucino
Veneto Banca, reato associazione a delinquere I reati contestati sono l’associazione a delinquere e la truffa a danno degli azionisti dal 2012 al 2015 Finalmente, dopo le tan- quidità è stato massimizte denunce presentate zato. Inoltre, la diffusione dal Movimento Difesa del di previsioni prospettiche seppur Cittadino, la Procura della entusiasmanti, prive di Repubblica di Treviso "L’acquisto delle azioni q u a l s i v o fonsi accinge della banca era rappre- glia a rinviare sentato come una sorta d a m e n t o a giudizio di deposito ad alto rendi- fattuale, ha condotto alcuni degli mento senza rischio" i clienti di ex vertici di Veneto Banca. I reati con- Veneto Banca a riporre testati sono l’associazio- la loro fiducia nell’acquine a delinquere e la truffa sto di azioni dell’istituto: a danno degli azionisti così si spiega il fatto che commessa nel periodo molti correntisti abbiano che va dal 2012 al 2015. investito gran parte dei Da quanto abbiamo potu- loro risparmi in partecito apprendere, pare che la pazioni. L’acquisto delProcura abbia condiviso le azioni della banca era integralmente l’imposta- rappresentato come una zione delle nostre denun- sorta di deposito ad alto ce. Abbiamo infatti sem- rendimento, privo di qualpre sostenuto che i vertici siasi rischio. Sennonché, di Veneto Banca abbiano lo stratagemma illustrato artefatto i dati di bilancio, si è dimostrato insuffiraffigurando quest’ultima ciente a far fronte all’ecome un istituto virtuoso, levatissimo fabbisogno capace di ottenere risul- di liquidità della banca e, tati economici di primaria di conseguenza, i vertici grandezza. I risultati: il della stessa hanno deciso prezzo delle azioni è stato di compiere un passo in sopravvalutato rispetto al avanti: Veneto Banca ha reale valore patrimoniale iniziato a imporre ai clienti della società e, di conse- l’acquisto di azioni come guenza, l’accumulo di li- condizione necessaria per
l’ottenimento di linee di credito e ha offerto finanziamenti a tassi agevolati finalizzati esclusivamente all’acquisto delle azioni. ‘Attendiamo i rinvii a giudizio degli imputati, la fissazione dell’udienza preliminare e l’inizio del procedimento in cui ci costituiremo parte civile per conto di tutti i risparmiatori traditi’, afferma Matteo Moschini del Movimento Difesa del Cittadino. ‘A nostro parere, una grave responsabilità è sicuramente attribuibile a PricewaterhouseCoopers S.p.a. - su cui sappiamo essere aperto un fascicolo d’indagine -, la società che ha rivisto e approvato i bilanci di Veneto Banca nell’ultimo decennio: non si riesce davvero a comprendere come perdite superiori ai due miliardi di euro possano essere passate inosservate. Per giunta, le relazioni di certificazione redatte dalla società di revisione hanno influito in modo diretto sulle intenzioni d’acquisto dei risparmiatori. Come la
Procura potrà facilmente Banca aveva problemi di appurare, il personale di vecchi crediti deteriorati Veneto Banca utilizzava da coprire e, quindi, aveva le certificazioni come leva la necessità di recuperare al fine di rassicurare i pro- denaro per rappresentare pri clienti circa la solidità un patrimonio netto che patrimoniale dell’istitu- rientrasse nei parametri di to e, quindi, convincerli legge. Tutti i miei colleghi all’acquisto delle azioni. erano a conoscenza di ciò L’attestato dei revisori e dichiararono anch’essi ai veniva mostrato ai clienti clienti che l’investimento unitamente ad una sintesi in azioni e/o obbligazioni dei dati di bilancio e a una della Banca erano sicuri e tabella che riepilogava la che nel tempo avrebbero crescita cronologica del ulteriormente aumentato valore delle azioni e del di valore. Per convincere numero dei soci. Abbia- i clienti alla sottoscrizione mo da tempo trasmesso delle azioni, dalla Direzioalla Procura le numero- ne c’era stato inviato un se dichiarazioni scritte grafico rappresentante la a noi consegnate da ex crescita passata e le atdipendenti della Veneto tese per il futuro; inoltre, Banca oltre facevamo "La Banca aveva a numerovedere i se e-mail bilanci e le problemi di vecchi inviate dai certificacrediti deteriorati dirigenti zioni. da coprire e, quindi, della banQuando coaveva la necessità ca ai con- di recuperare denaro" minciarono sulenti di le richieste filiale. Nelle dichiarazioni di recesso/vendita della si legge che “ci era per- azioni, ricevemmo quali venuta una direttiva che direttive quelle di convinci assegnava l’incarico di cere i clienti a non venraccogliere più soci azio- dere, garantendo ancora nisti possibile perché la la sicurezza dell’investi-
mento e, nel caso di necessità di denaro, da parte degli azionisti, potevamo fare finanziamenti senza preoccuparci dei parametri di garanzia restitutoria”. Pricewaterhousecoopers S.p.a., inoltre, non si limitava a certificare i bilanci, bensì forniva una consulenza “day by day” alla Banca così da supervisionare la quasi totalità delle operazioni rilevanti da quest’ultima compiute. L’attenta lettura dei bilanci’, conclude Moschini, ‘consente infatti di appurare che - solo per fare alcuni esempi - la società di revisione ha compiuto “attività di verifica su analisi crediti”, “assistenza e supporto nella predisposizione di adeguate procedure amministrative e contabili e nella finalizzazione del modello di controllo interno” e “relazione sulla congruità del prezzo di emissione di nuove azioni per aumento di capitale riservato all’OPA su Banca Popolare di Intra S.p.a.” Movimento Difesa del Cittadino
INNOVAZIONE 4.0
24
A Galliate la casa del domani di M Panebianco L’ing. Marco Panebianco e la sua famiglia ci hanno aperto le porte del loro paradiso green in via Roma Galliate. Nella Svezia del 1988, quindici anni prima della nascita di Greta Thunberg, il professor Bo Adamson iniziò a collaborare con l’istituto tedesco Wohnen und Umwelt (alloggio e ambiente) al fine di realizzare il primo esperimento di una casa che rispettasse tutti i canoni di quella che di lì a breve si sarebbe chiamata green economy.
struttura abitativa che, grazie a specifiche caratteristiche costruttive, riesce a risparmiare energia garantendo il pressoché totale annullamento di emissioni di CO2 nell’aria.
Panebianco ci spiega che «l’energia primaria della casa proviene da un impianto di pannelli fotovoltaici in grado di produrre 10100 kWh/annui» dunque, con questo sistema Nel 1990 venne così re- viene coperta integralalizzata a Darmstadt, in mente la fornitura enerGermania, la prima abi- getica della casa durante tazione che permettesse la giornata, i cui consumi di non disperdere il calore ammontano ad una cifra interno nei mesi invernali approssimativa di 7848 e di rimanere fresca gra- kWh/annui; cifra nella zie ad un sistema di ven- quale sono compresi: il tilazione-isolamento nei consumo della pompa di mesi estivi. I costi davvero calore, che utilizza circa eccessivi non resero que- 1277 kWh/anno, i termosto un residence comune sifoni elettrici ed il ventilae tuttavia, le ricerche per tore per un totale di 3165 rendere questi spazi abi- kWh/annui oltre alle utentativi più accessibili alle ze domestiche che confinanze dei privati conti- sumano circa 3406 kWh/ nuarono in tutta la Scan- annui. A conti fatti la casa si dice attiva perché non dinavia. Dalla seconda decade del solo è completamente ad XXI secolo questo pro- impatto zero sull’ambiengetto verde è sbarcato te ma è anche in grado in Italia coinvolgendo un di produrre più energia fabbricato in Umbria, re- di quanta effettivamente alizzato nel 2010 ed un ne consuma. Essa infatintero condominio, edifi- ti produce un’eccedenza cato a Cesena nel 2012. di 2252 kWh/annui che viene riIn questo venduta al L’energia primaria stesso periodo sono della casa proviene da gestore ad costo iniziati a un impianto di pannelli un Galliate i fotovoltaici in grado di di 0,27 €/ kWh. Anlavori per la produrre 10100 kWh/ che la fornirealizzazioannui tura di gas ne di uno dei primissimi esempi di metano è stata bandita casa attiva realizzati nel- dalla casa ecologica di la nostra penisola. Così Galliate: «Si deve infatti siamo andati a conoscere precisare che il sistema di persona i benefici che di riscaldamento domequesta costruzione può stico è composto da un apportare sia alla salute impianto di recupero del pubblica che all’economia calore da 0,8 ricambi/ ora di aria, mediante uno domestica. scambiatore aria-aria L’ingegner Marco Pane- estremamente efficiente» bianco e la sua famiglia continua l’ingegnere. In ci hanno aperto le porte pratica il calore dell’aria del loro paradiso verde, “sporca” interna all’abisituato in via Roma 49, tazione viene recuperato a pochi passi dal centro grazie all’energia termica di Galliate. «La casa at- generata da una batteria tiva è un progetto di un di post-trattamento unialloggio ad energia zero, tamente a degli scalda potenzialmente evolvibile salviette elettrici presente in un’abitazione a risorse nei bagni. L’energia terzero – dice Panebianco mica viene dunque con– in cui abbiamo ridotto i dotta verso l’aria fresca di consumi interni della casa mandata prima di essere e inserito dei sistemi di distribuita all’interno delriciclo al fine di garanti- la casa. Non è tutto: «Al re la totale indipendenza fine di trattare l’aria in inda fonti energetiche non gresso – aggiunge Panerinnovabili». La casa atti- bianco – l’edificio prevede va, anche chiamata casa uno scambiatore di calore energetica, è infatti una geotermico che sfrutta
la temperatura del suolo di acqua potabile. per il pre-riscaldamento Non dobbiamo dimentied il pre-raffreddamento care che la casa attiva di dell’aria che entra nell’im- Galliate non è solo un’abipianto di recupero calore; tazione ma un progetto di questo è possibile grazie lungo periodo, iniziato cirad una condotta lunga 85 ca dieci anni fa ed in contimetri, interrata fino ad 1,5 nua e costante espansiometri e riempita di acqua ne. In origine la famiglia glicolata». Inoltre, un cir- Panebianco era alla ricercuito frigorifero completo ca di un terreno sul quale di compressore e batterie costruire una casa predi evaporazione e con- fabbricata ma, sfruttando densazione da 2,3 kW una legge regionale per permette di raffreddare e il recupero di manufatti deumidificare l’aria, utile rustici, ha acquistato un soprattutto in estate. In terreno in prossimità del misura definitiva dobbia- centro di Galliate contemo ricordare che in que- nente dei vecchi casseri sto tipo di edificio, l’invo- di un fienile abbandonalucro edilizio è progettato to che si prestavano in specificamente per limi- maniera eccezionale alla tare il fabbisogno energe- costruzione di una casa tico, dove l’efficienza della energetica. Panebianco coibentazione risulta es- spiega che: «questi fienili senziale per evitare spre- essendo per propria nachi di calore e dunque di tura esposti a sud, forse energia. per meglio Le innovaNella casa attiva della essiccare il zioni rivogranoturco, famiglia Panebianco luzionarie si prestano tutto è pensato per della casa bene all’iridurre il consumo attiva di stallazione e dunque lo spreco di Galliate non del fotovolacqua potabile si fermataico oltre no qui infatti l’ingegnere a garantire un sostanziale Panebianco ci informa guadagno termico durandella presenza di un poz- te l’inverno -per questa zo costruito «per il recu- ragione, prosegue l’ingepero dell’acqua piovana gnere – l’illuminazione è immagazzinata in una integrata da ampi finefalda sottostante la qua- stroni rivolti a sud al fine le viene utilizzata da un di conferire luminosità lato per il raffreddamento naturale all’ambiente dodell’impianto fotovoltai- mestico ed ottimizzare gli co e dall’altro per alcune apporti gratuiti esterni di utenze domestiche come calore in inverno». gli scarichi dei gabinetti, la lavatrice e l’irrigazione Marco Panebianco didi orto e giardino»; il tutto mostra essere un autenpensato per ridurre il con- tico vulcano di idee. Ad sumo e dunque lo spreco esempio, sta studiando
un sistema per installa- ha beneficiato la sua casa re delle batterie in modo attiva, impone il recupeda immagazzinare l’e- ro degli elementi tipici nergia elettrica prodotta presenti sul terreno acdai pannelli fotovoltaici quistato, i quali sono così di giorno per riutilizzarla stati adattati alle esigendurante la notte, permet- ze di una casa totalmente tendo così alla casa di green. raggiungere la completa autonomia energetica. La casa attiva è un gioInoltre, sta pensando ad iello di economia verde un depuratore in modo da all’avanguardia, un invepotabilizzare l’acqua della stimento in grado di gefalda prelevabile dal poz- nerare profitti sul lungo zo al fine periodo alle di renderla casse doLa casa attiva è un utilizzabile investimento in grado m e s t i c h e , per scopi di generare profitti sul in quanto alimentari. lungo periodo alle casse producenRisolti tali do diretdomestiche nodi l’abitamente tazione risulterebbe to- l’energia di cui necessita talmente indipendente da non sono previste speallacci con fonti esterne. se per le bollette, che in Costruire una casa così un’abitazione standard si costa di più; infatti la re- aggirano ad una cifra vilazione tecnico-economi- cino a 5100 euro all’anno. ca firmata dagli ingegneri La casa attiva di Galliate Stefano Saroglia e Catel- nonostante i costi e gli lo Soccavo, ci mostra un sforzi per il reperimenaumento di circa il 23% to dei finanziamenti per rispetto ai costi di produ- costruirla non è l’idea di zione delle case a cui sia- un esaltato seguace dei mo normalmente abituati. Fridays for future ma la Tuttavia, questo è un co- messa in atto di un prosto che viene ammortiz- getto di vita, prima ancozato nel corso del tempo, ra che ambientale, di una sia grazie alle detrazioni persona responsabile che fiscali, sia viste la totale ha a cuore il futuro della indipendenza della casa propria famiglia assieme dal metano e l’autoprodu- a quello del pianeta. zione di energia elettrica Quello di Marco Paneche, essendo prodot- bianco è un insegnata con un considerevole mento morale per tutti surplus, può essere ven- coloro i quali affermano duta sul mercato. L’inge- che invertire la logica otgner Panebianco ricorda tocentesca del pollution che i costi di produzione for development sarebbe dell’involucro avrebbero impossibile. potuto essere molto inferiori se non fosse che la legge regionale di cui Vito Nardulli
25
RISTRUTTURAZIONE 4.0
Confartigianato Imprese: meno carico fiscale Necessario semplificare le incombenze burocratiche, realizzare le infrastrutture e favorire la competitività
Il presidente Giorgio Felici
L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha predisposto il compendio dei dati riguardanti gli elementi salienti dell’andamento del comparto artigiano in Piemonte. “Dobbiamo purtroppo constatare –commenta Giorgio Felici, presidente
di Confartigianato Imprese Piemonte– che le pubbliche amministrazioni continuano a pagare con grande ritardo le imprese, che invece devono rispettare i tempi di pagamento per evitare difficoltà che talvolta possono portare alla chiusura. Infatti i tempi medi di pagamento
degli enti pubblici alle imprese che realizzano i lavori continuano ad essere mediamente superiori ai 60 giorni, limite imposto dalla direttiva europea”. Per quanto riguarda il credito, perdura il calo dei prestiti alle imprese, in modo particolare per le micro e piccole, nono-
stante i bassi tassi d’interesse ed il miglioramento della qualità del credito. Da giugno 2018 a giugno 2019 si evidenzia una flessione dei prestiti alle piccole imprese in tutte le regioni, con cali dal -0,4% (per il Lazio) al - 4,9% (per il Friuli). Per il Piemonte la flessione si attesta al -2,6%, leggermente al di sotto della media nazionale pari al -2,7%. “Il credito alle imprese artigiane –osserva Felici– sta diventando teorico. I meccanismi sovranazionali di erogazione, cui devono sottostare gli istituti, sembrano studiati ad hoc per escludere un’ampia platea di operatori dall’erogazione dei finanziamenti”. In base all’ultima rilevazione dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte gli apprendisti,rispetto ai 28.150 del 2018, a dicembre 2019 salgono a 30.515, confermando l’interesse delle imprese nei confronti dell’istituto dell’apprendistato.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio dell’Artigianato della Regione Piemonte, al 1° luglio 2019 le imprese artigiane piemontesi ammontavano a 117.491; l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte prevede che nel primo semestre dell’anno 2020 si verificherà un calo pari a 396 unità produttive, riducendosi così a 117.095 (la riduzione più consistente, in valore assoluto, riguarda la provincia di Torino che si posiziona sulle 60.040 imprese, con una diminuzione pari a 229 unità produttive). Al 1° luglio 2019 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si attestava sui 240.986 occupati, di cui 131.724 autonomi e 109.262 dipendenti (nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533, con una perdita nel periodo considerato di 72.567 occupati, pari al 23%). “Gli ultimi dati ISTAT relativi al bilancio pubblico – commenta Felici – confermano che la
pressione fiscale si mantiene al 42,1% del PIL nel 2019 e si prevede per il 2020 un ulteriore aumento del carico fiscale pari al 42,4% del PIL. Tale valore è superiore di un punto percentuale rispetto alla media dell’Eurozona ed equivale a 17,3 miliardi di euro di maggior prelievo fiscale. Il problema vero che genera costi e tasse occulte è la burocrazia fiscale”. Secondo l’ultima rilevazione della Banca Mondiale l’Italia è al 128° posto nel mondo per il pagamento delle imposte, con l’impiego di ben 238 ore annue necessarie per effettuare il pagamento delle tasse, contro le sole 159 ore della media OCSE. “In tale contesto –conclude Felici– la legge di bilancio ha delineato una prospettiva di politica fiscale distruttiva delle imprese, in particolare quelle piccole che sono la maggior parte”. Confartigianato Imprese Piemonte Orientale
Casa nostra: il sogno è realtà con Real Project Per porte e finestre 4.0. perfette, parlate a Real Project dei vostri desideri e delle necessità L'entusiasmo per la creazione del progetto, la gioia nel vedere l'idea che prende forma e la soddisfazione per il risultato che così si raggiunge, con la trasformazione di un disegno in uno spazio reale studiato nei minimi dettagli affinché ci rappresenti e ci accolga per tutta la vita: sono queste alcune delle emozioni che accompagnano la realizzazione della propria casa. Poco importa che quest'ultima venga creata ex novo oppure che sia frutto di una ben concepita ristrutturazione: ciò che veramente conta è che quell'ambiente - casa nostra - è per noi la realizzazione di un sogno. Forse uno tra i più importanti dell'intera esistenza. Sensibilità: è dunque questa la caratteristica principale che distingue un professionista del settore casa. Infatti, solamente chi ci ascolta prima di proporci un progetto e chi ci comprende prima di venderci un prodotto po-
trà soddisfare completamente le nostre esigenze. È questa la filosofia che Massimo Gallaurese - responsabile commerciale di Real Project - sottende al proprio lavoro. Ascoltare l'utente, imparare a conoscerlo, capire le sue necessità - sottolinea con convinzione Massimo Sono attività fondamentali per poter offrire a ciascuno la soluzione ideale. Questo approccio attento alla persona è stato maturato dall'azienda in oltre mezzo secolo di attività sul territorio piemontese e lombardo nel settore dei serramenti. Alla tradizione,oggi la Real Project unisce i benefici dell'innovazione, dotandosi di strumenti tecnologici che consentono la massima precisione nella progettazione di porte e finestre perfette. Inoltre, grazie alla selezione di prodotti altamente performanti l'impresa con sede a Briona è in grado di garantire alla clientela, oltre ad una resa estetica d'impatto,
Massimo Gallaurese
anche la totale efficienza in materia di sicurezza e di risparmio energetico. Per rendersi conto di tutto ciò, immergendosi nel mondo dei serramenti 4.0, basta visitare l'accogliente showroom novarese, dove sono sempre più numerose le proposte studiate nei minimi dettagli per ottenere il risultato desiderato, sia in termini
di isolamento termico, con l'abbattimento dei consumi energetici e dunque dei costi in bolletta, sia per garantire la corretta illuminazione dell'ambiente, al contempo valorizzando lo stile dello spazio grazie ad un accattivante design. Il successo della filosofia lavorativa che caratterizza Real Project, incentrata sull'ascolto
della persona e delle sue necessità, è evidente anche leggendo le numerose recensioni online che la riguardano e che parlano di una straordinaria realtà fatta di qualità, di professionalità, di cura e di passione. Fatta di cuore, perchè è ciò che serve per comprendere i desideri delle persone. Quindi parlate
di come vorreste casa vostra a Massimo e al team Real Project perchè sarà così che il vostro sogno si trasformerà in autentica realtà. Real Project Srl Via Nazionale 42, Briona (NO) 0321.826415 / 335 84 59 123 info@realproject.it www.realproject.it
I.P.
AMBIENTE E BUON SENSO
26
Fonti rinnovabili, continua la loro crescita
Sono aumentate le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico, che raggiungono circa 880 MW Le installazioni fotovoltaiche aumentano di 49,3 MW a settembre e ben 51,8 MW a Ottobre raggiunge un totale di circa 431 MW. Stabili eolico e idroelettrico. Nei primi dieci mesi del 2019 sono aumentate le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico, che raggiungono complessivamente circa 880 MW (+14% rispetto al 2018). A registrarlo è l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE. Il Fotovoltaico: Si conferma in crescita il trend mensile delle installazioni fotovoltaiche che, con 49,3 MW di Settembre e ben 51,8 MW a Ottobre, raggiunge un totale di circa 431 MW (+16% rispetto allo stesso periodo del 2018). In aumento il numero di unità di produzione connesse (+21%) frutto principalmente delle detrazioni fiscali per il cittadino. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Basili-
cata, Campania, Marche, Molise e Sicilia, mentre quelle con il maggior decremento sono Calabria e Sardegna. Tutte le regioni hanno registrato un incremento in termini di unità di produzione; quelle con incremento maggiore sono Basilicata, Marche, Molise e Puglia. Gli impianti di tipo residenziale (fino a 20 kW) costituiscono il 53% della nuova potenza installata nel 2019. Da segnalare l’attivazione di alcuni grandi impianti: a settembre 2019 uno da oltre 6 MW in Sicilia in provincia di Siracusa e uno da circa 1,2 MW in Lombardia in provincia di Pavia; nel mese di ottobre 2019 un impianto da 4,6 MW in Veneto in provincia di Venezia e uno da 1,2 MW in Emilia Romagna in provincia di Bologna .Per l’Eolico: Stop per l’eolico nel mese di Settembre con nessun impianto attivato, mentre a Ottobre si è registrata l’attivazione di soli due impianti per circa 900 kW di poten-
Gian Carlo Locarni
za. Complessivamente il 2019 per l’eolico risulta ancora in crescita con circa 413 MW (+54% rispetto allo stesso periodo del 2018). In calo, invece, il numero di unità di pro-
duzione connesse (-67% rispetto al 2018) considerato che i nuovi impianti eolici installati sono per la quasi totalità (99,9%) di taglia superiore ai 200 kW. Per quanto riguarda
la diffusione territoriale, la maggior parte della potenza connessa (90%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia. In merito all’Idroelettrico: Soltanto 95 kW di potenza idroelettrica sono stati attivati nel mese di Settembre 2019, mentre in Ottobre sono stati messi in funzione alcuni impianti di grande taglia: in Piemonte uno da circa 2,4 MW in provincia di Torino e uno da 1,1 MW in provincia di Cuneo; inoltre, un impianto da 1,2 MW è stato avviato in Trentino Alto Adige, più precisamente in provincia di Bolzano. Complessivamente le installazioni idroelettriche nel 2019 (36 MW) risultano in calo (-73% rispetto al 2018). Si registra un piccolo incremento (+3%) per le unità di produzione rispetto allo stesso periodo del 2018. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta. Gli
impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2019 costituiscono il 30% del totale installato. Le Bioenergie: Complessivamente, sulla base dei dati disponibili fino al 30 settembre 2019 il contributo delle bioenergie è stato positivo con 13 MW di potenza aggiuntiva per un totale di 45 nuovi impianti. La sensibilizzazione a livello mondiale per le problematiche climatiche è stata un valido supporto per implementare un comparto che continua con un buon trend di crescita. Continuare nel percorso delle detrazioni fiscali a carico del cittadino potrà portare altre percentuali di crescita del settore con notevole salvaguardia del sistema ambientale. Una politica che guarda al futuro allontanandosi dai combustibili fossili.
Gian Carlo Locarni giancarlo.locarni@gmail.com
Legna, pellet: basta fake news inquinamento In media per una diagnosi ci vogliono dai 5 ai 9 anni: ciò perchè i sintomi vengono facilmente confusi gli impianti di nuova generazione. Bisogna capire quindi che rottamare le vecchie stufe a legna e pellet è un tassello fondamentale e strategico nella lotta all'inquinamento, è come passare da un'auto Euro 0 a un'auto euro 6".
Marco Bussone
Per fare chiarezza, contro le notizie false e manipolate, Uncem è entrata nella coalizione "L'Italia che rinnova" con Legambiene, Kyoto Club, Aiel, RisorsaLegno, Anfus e AssoCosma. "La verità - evidenzia Francesco Ferrante, vice presidente di Kyoto Club - è che ad inquinare non sono le biomasse legnose
ma l'uso ancora troppo diffuso di apparecchi vecchi e inquinanti. Dobbiamo smetterla con le solite fake news e far sapere invece qual è la realtà delle cose e soprattutto cosa bisogna fare. Innanzitutto sostituire i vecchi apparecchi con quelli di nuova generazione, che abbattono le emissioni fino all'80 per cento, un'enormità".
Quasi il 60% di stufe a legna o pellet hanno oltre 10 anni e Marino Berton, coordinatore dell'Associazione Energie agroforestali (Aiel) evidenzia che "sono anni in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante. Tanto è vero che quando per l'emergenza smog vengono posti dei limiti agli impianti di riscaldamento questi limiti non riguardano mai
L'Italia che rinnova spiega che "per favorire questa sostituzione esiste il Conto Termico, che rimborsa ai cittadini fino al 65% delle spese. Non si tratta di una detrazione ma di un versamento sul conto corrente entro tre o quattro mesi. Eppure viene usato poco. La ragione è semplice: è poco conosciuto. E così nel 2019 solo il 32% dei fondi a disposizione è stato utilizzato dai cittadini. Perfino la PA ha lasciato nel cassetto il 70% degli incentivi del Conto Termico che aveva a disposizione". "Il legno è la prima energia rinnovabile e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane - sottolinea il Presidente
Uncem Bussone - Abbiamo bisogno di dire con Legambiente, Aiel e gli atri promotori di Italia che rinnova, che la gestione forestale italiana è necessaria e urgente. Contrastiamo il climate change se sappiamo usare bene la risorsa forestale, dare una gestione attiva a 11 milioni di ettari di bosco in Italia. Serve uno scatto in avanti politico-istituzionale perché gestire bene le foreste, usare bene il legno, avere moderni impianti nelle case e nei Comuni fa bene a tutti. All'ambiente e alla comunità, ai paesi montani e alle grandi città". Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, aggiunge: "Investire nell'innovazione è indispensabile per combattere sia l'inquinamento che il cambiamento climatico, ricordandosi che sono due facce della stessa medaglia e che la sostituzione di energie fossili con energie rinnovabili, come le biomasse legnose, è e resta una scelta
irreversibile. Ci sono tutte le possibilità di affrontare i problemi ma servono un'accelerazione degli investimenti e una sempre maggiore consapevolezza da parte di tutti. Con comportamenti conseguenti. Rispetto all'uso di legna e pellet, per esempio, accanto alla rottamazione dei vecchi apparecchi devono esserci una corretta installazione, una manutenzione responsabile, l'uso di combustibili certificati. Tutto questo però bisogna farlo sapere. In sostanza ci sono le tecnologie, ci sono i fondi, ma manca quella risorsa fondamentale senza la quale ogni lotta all'inquinamento, e all'emergenza climatica, rischia di essere insufficiente: l'informazione. E quando non c'è informazione ci sono le fake news". Uncem - Unione Nazionale Comuni Comunità ed Enti montani
I.P.
27
LA NOSTRA SALUTE
Caffè Alzheimer, in aumento i partecipanti
"Il nostro obiettivo è far conoscere questa malattia che provoca un lento declino" spiega l’Ass. Nunziata
Si susseguono gli incontri del ciclo “Caffè Alzheimer”: dopo l’Osteria del Moro a Borgosesia, è stata la volta del Centro Anziani “Cà dal Dì” di Via Marconi a Vercelli. In entrambi i casi si è registrata una buona partecipazione di pubblico, che per gli organizzatori è il segnale di aver intrapreso la giusta strada: «A Borgosesia abbiamo riconfermato i numeri dello scorso anno – spiega l’Assessore Francesco Nunziata, che è responsabile per l’Unione Montana dei Servizi Socioassistenziali – mentre a Vercelli, con l’incontro di oggi, abbiamo raggiungo una cinquantina di persone, con un aumento considerevole di partecipanti rispetto alle edizioni precedenti. Questo vuol dire che l’interesse, ed il bisogno delle famiglie, è reale e concreto». Come è stato a Borgosesia, anche a Vercelli si è parlato di “Medicina Narrativa” con la relatrice dott.ssa Roberta Ra-
mazzina, introdotta dalla dottoressa Irene Orsi dei Servizi Sociali dell’Unione Montana: «Dalla Valsesia a Vercelli si sta riscontrando grande sensibilità su questa tematica – aggiunge Francesco Nunziata – sono diversi i siti che ci hanno dato disponibilità per ospitare gli incontri e la convenzione tra Unione Montana e Comune di Vercelli sta dando ottimi frutti. I nostri operatori seguono passo passo le operazioni, ed in particolare la dottoressa Irene Orsi non solo ha introdotto l’incontro di oggi, ma sarà a Vercelli anche per il prossimo “Caffè Alzheimer”, in programma per il 30 gennaio, nel quale la relatrice sarà una logopedista che tratterà il tema “Linguaggio e deglutizione”». Seguiranno presto altri appuntamenti in Valsesia: «Il nostro obiettivo è far conoscere questa malattia – spiega ancora l’Assessore Nunziata – che provoca un lento declino delle capacità di ricorda-
Francesco Nunziata
re, pensare e ragionare. Purtroppo l’Alzheimer è in aumento e l’età dei malati sempre più bassa: è necessario che la società ne prenda consapevolezza e che i servizi sociali siano attrezzati per rendere migliore la vita dei malati e delle loro famiglie. Per questo rinnovo il mio invito a tutti coloro che stanno
vivendo questo problema – conclude – è importante fare rete per non lasciare soli coloro che stanno vivendo questa difficile realtà. Partecipare agli incontri fa bene, è dimostrato, quindi invito tutti a partecipare senza timori o ingiustificato pudore». Unione Montana
Viver con l'endometriosi, storia di tante donne In media per una diagnosi ci vogliono dai 5 ai 9 anni: ciò perchè i sintomi vengono facilmente confusi
Valentina Botta Esiste una malattia che colpisce le donne in età fertile: è silenziosa, sottovalutata ed invisibile agli occhi. Lavora e si sviluppa senza farsi trovare ma tu senti che dentro di te sta cambiando qualcosa.
Soffri, i dolori ti piegano a metà e rimani senza forze, ogni giorno sempre peggio. I medici continuano a dirti che non hai nulla; allora pensi che il dolore sia normale, che sei tu che non lo sai sopportare
e ti ripeti di "non fare la bambina capricciosa". Minimizzano ciò che hai e tu arrivi a pensare di essere una malata immaginaria. La tua vita è cambiata: le assenze da scuola, dal lavoro, rinunciare alle uscite, ai tuoi hobby e ciò a causa del dolore che ti obbliga a stare tutto il giorno a letto, carica di antidolorifici. Finisci spesso in ospedale per dolori che ti riducono in pezzettini, coliche, blocchi intestinali, incontinenza o ritenzione urinaria, dolori allucinanti durante il ciclo, emorragie e molto altro. Fino a che un giorno, durante l'ennesima visita, ti senti dire che hai l'endometriosi. Appena arrivi a casa vai su Google, digiti endometriosi e ti viene fuori il mondo. Ti fai mille domande, non sai cosa ti attende, hai paura ma presto ti renderai conto di cosa vuol dire avere questa patologia: entri in un tunnel senza fine, caratterizzato da una serie di interventi che ti ridurranno sempre di più uno
"zombie", ogni volta con testinale con o senza stoun pezzetto in meno di te mia, resezione vescicale, e ancora con dolori atroci neurolisi, danni permache ti tolgono il fiato. nenti ai nervi, autocateIn media, per una diagno- terismo, nefrostomia, uso si ci vogliono dai 5 ai 9 di peristeen per andare anni e questo accade per- in bagno, perdita di uno chè i sintomi vengono fa- o entrambi i reni, fino ad cilmente confusi con altri esempio all'impianto di disturbi come, ad esem- un neuromodulatore sapio, la sindrome del colon crale per le funzionalità irritabile. I segnali più co- corporali). muni sono: dolore pelvico Tuttavia, ci sono però dei cronico, mestruazioni do- casi che sono asintomalorose e talvolta abbon- tici e dunque le donne in danti, dolore durante e questa situazione si rendopo i rapporti sessuali, deranno conto di essere dolore alla minzione e alla affette da endometriosi defecazione, difficoltà o quando non riusciranno a urgenza ad urinare, sti- rimanere incinte (infertilitichezza o tà nel 30% diarrea, Tra le donne che il 24 - 40% dei s t a n c h e zmarzo marceranno su casi). za cronica. Roma per fare sentire la L' endoInoltre, una metriosi si propria voce. diagnosi ripercuote tardiva può creare danni sulla qualità di vita delle gravi e non mi riferisco donne che ne sono affetsolo all'infertilità ma in te: compromette la sfera generale al peggioramen- affettiva, relazionale e to della qualità di vita a lavorativa. Ti divora dencausa della progressione tro, ti cambia e ti succhia della malattia, che porta l'energia vitale. Non conad interventi mutilanti con diziona la vita solo della conseguenze serie (come donna ma anche a chi le ad esempio resezione in- sta accanto.
Di questa malattia, si sa ancora poco pur essendo diffusa: 1 donna su 10 ne soffre. Le cause non sono ancora note. Per tutto questo è importante parlarne, informare, sensibilizzare. È fondamentale per noi rivolgerci ad un centro specializzato dove saremo seguite da un'equipe multidisciplinare: certo, la figura del ginecologo è la più significativa ma anche la presenza di altri specialisti, come ad esempio, urologo, gastroenterologo, terapista del dolore sono necessarie. Non è facile conviverci ma lo devi fare per te. Accettala come "l'amica" con cui condividerai l'esistenza imparando a prendertene cura senza però consentirle di assumere il comando, di riadattare i tuoi spazi e le tue abitudini e ricordati che tu non sei la tua malattia! Non ho paura. Valentina Botta
LA RUBRICA GASTRONOMICA
28
Alla scoperta del miele artigianale Fornapis Il Miele Fornapis prodotto in regione Fornaci ad Oleggio (Novara) fa bene all'uomo e all'ambiente
ticolari proprietà benefiche e delle inconfondibili caratteristiche organolettiche: • Miele di girasole. Sapore: non molto dolce, asciutto, con aroma di polline. Proprietà: antinevralgico, febbrifugo, consigliato contro il colesterolo. Calcificante delle ossa • Miele di Millefiori. Sapore: molto delicato, senza retrogusti particolari. Proprietà: azione disintossicante del fegato.
Marco Beldì
La salvaguardia dell'ecosistema passa anche dal benessere delle api, che svolgono il fondamentale e insostituibile lavoro di impollinazione che garantisce la produzione di almeno un terzo dei prodotti che l’uomo e le altre specie consumano quotidianamente. L'apicoltore Marco Beldì si prende cura di questi preziosi insetti e grazie alla sua attenzione per l'utilizzo di sistemi naturali ottiene così dei mieli artigianali di altissima qualità, che vengono poi invasettati ad Oleggio, in regione Forna-
ci. Da questa indicazione topografica prende nome il prodotto: Fornapis. Tutti noi sappiamo del grande beneficio che il miele, un toccasana naturale, produce sul corpo umano e molti di noi sono ormai sempre più consapevoli che per mantenere inalterate le proprietà benefiche del miele è necessario che il prodotto non subisca dei trattamenti invasivi e innaturali. Il miele Fornapis mantiene tutte le preziose caratteristiche del prodotto così come nasce e si sviluppa
in natura. Dunque si tratta di un alimento antibatterico e antibiotico che può rappresentare un significativo alleato del sistema immunitario. Ad esempio perchè molti dei mieli Fornapis contengono notevoli quantità di perossido di idrogeno, che aiutano a fermare le infezioni superficiali. Inoltre questi mieli contribuiscono ad attenuare i sintomi delle ulcere gastriche e possono essere efficaci contro la stipsi, poiché contengono grandi quantità di fruttosio. Ogni miele Fornapis possiede della par-
• Miele di Castagno Sapore: intenso con retrogusto amaro. Proprietà: favorisce la circolazione sanguigna, antispasmodico, astringente, disinfettante delle vie urinarie. Consigliato per anziani e bambini. • Miele di Rovo. Sapore: profumo delicato e sapore decisamente fruttato. Proprietà: utile nel contrastare le infiammazioni della bocca, allevia gli stati influenzali e i disturbi della diarrea nei bambini. Il colore è ambrato e scuro e la sua produzione è diffusa in tutte le regioni italiane. Miele di Acacia. Sapore: delicato, fine, vellutato. Proprietà: corroborante,
lassativo, antinfiammatorio per la gola, patologie dell'apparato digerente, disintossicante del fegato, contro l'acidità di stomaco. Miele di Rododendro. Sapore: molto delicato. Proprietà: ricostituente, calmante dei centri nervosi, utile contro l'artrite. Marco Beldì sta inoltre avviando una nuova produzione: l'anno prossimo sarà disponibile il miele di flora alpina, prodotto so-
pra i 1600 metri sulle Alpi. Tutti i mieli Fornapis sono disponibili in vasetti da 250 gr, 500 gr e 1 chilo, contattando Marco Beldì al numero: 370-3185474 (anche Whatsapp). Inoltre l'impresa realizza bomboniere personalizzate per battesimi, comunioni, cresime e matrimoni. Fornapis di Marco Beldi via Racc.Fornaci-Momo 19, Oleggio (NO) mail: fornapis@tim.it
LA RUBRICA GASTRONOMICA
29
Il Castelmagno, assaporatelo da solo a fine pasto Il grado di stagionatura influenza la tipologia del vino da abbinare, poiché ne determina le caratteristiche Il Castelmagno (che ha ottenuto la DOP dal 1996) è un formaggio pregiato che viene prodotto in alpeggi situati al di sopra dei 1.000 metri di quota (nei Comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana), dove abbondano erbe (anche graminacee, in particolare poa e festuca) e fiori straordinari per varietà, fragranza e ricchezza di profumi, che esaltano le caratteristiche organolettiche di questo formaggio. Viene prodotto esclusivamente nel periodo estivo, da maggio ad ottobre. Si racconta che il suo nome derivi dall’omonimo paese dell’alta Valle Grana, in Provincia di Cuneo, famoso per il Santuario di San Magno, edificato in memoria di un soldato romano martirizzato in quelle zone. È un formaggio pressato, a pasta cruda, ottenuta da latte vaccino (di mucche di razza parti-
Lasagne di barbabietola, carciofi e pesce spada affumicato con infuso di Castelmagno
colarmente selezionata), con eventuale aggiunta di latte ovino o caprino (da un minimo di 5% ad un massimo del 20%). Il latte utilizzato è ottenuto dall'unione del latte di due mungiture. La crosta (non edibile) è sottile e liscia di colore giallo rossastra ed assume una colorazione ocrea/brunastra nelle forme più stagionate. La pasta, molto friabile e priva di occhiature, è di colore bianco avorio con la tendenza ad una colorazione giallo ocrea e a presentare venature blu-verdastre, dovute allo sviluppo delle muffe penicillium, responsabili dell’erborinatura, nelle forme più stagionate. Il sapore fine e delicato, diventa forte e piccante man mano che aumenta il periodo di stagionatura. Ogni forma, che ha un diametro di 15-20 cm., ha un peso variabile dai 2 ai 7 Kg.
INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
Riccardo Franchini
La tecnica di caseificazione del Castelmagno prevede la rottura della cagliata in grumi grandi quanto un chicco di mais o al più una nocciola. La massa ottenuta si lascia sgrondare per 24 ore in un telo (la “risola”) che viene annodato a formare un fagotto e appeso. Il giorno successivo si effettua un’altra rottura in cubetti. La massa, raccolta nuovamente, rimane ad acidificare per tre o quattro giorni sotto siero prima di essere triturata e rimpastata con aggiunta di sale e poi pressata per un giorno nelle forme. Dopodichè, viene messo a stagionare, in grotte di pietra, fresche e asciutte e le forme vengono adagiate sopra scaffali di legno, per almeno 60 giorni. Possono subire un’ulteriore salatura a secco e vengono periodicamente lavate e rivoltate (arrivando ad una stagionatura di 120 giorni circa). Il disciplinare per la produzione del Castelmagno è piuttosto rigido e pre-
ciso e il “Consorzio per la tutela del formaggio Castelmagno” si occupa di accertare che tutti i requisiti previsti vengano rispettati. Per assaporare al meglio il gusto intenso di questo formaggio, il consiglio è quello di consumarlo da solo, magari a fine pasto. Il grado di stagionatura influenza la tipologia del vino da abbinare, poiché è proprio il diverso tempo di maturazione che influisce sulle caratteristiche del prodotto. Indipendentemente dal grado di maturazione, meglio bere un vino rosso per bilanciare la ricchezza di sapori e la lieve sensazione di grassezza che lascia in bocca. Il formaggio “Castelmagno d’alpeggio” si abbina con vini che devono, pertanto, essere corposi, intensi, come il Nebbiolo o i grandi vini, che da esso derivano (Barolo o Barbaresco). A cura del Food Blogger Riccardo Franchini
• 500 gr di sfoglia di pasta • 280 gr di barbabietola (anche precotte e sottovuoto) • 200 gr di formaggio Castelmagno • 300 ml di panna da cucina • 280gr di carciofi mammola • 300 gr mozzarella o besciamella a scelta sale ,pepe,alloro,quanto basta • 15 fette di spada affumicato
PREPARAZIONE
cuocete in acqua calda e limone i carciofi per circa 25 minuti ed eseguire la stessa procedura con le barbabietole. Nel frattempo sciogliete il Castelmagno con la panna in un pentolino e lasciatelo intiepidire. Cuocere la sfoglia di pasta e assemblate la lasagna a strati aggiungendo mozzarella, barbabietola, carciofi, spada affumicato e crema al Castelmagno. Ripetete per 2 volte e poi cuocete a 200 gradi per 18/22 minuti. Chef Massimiliano Tamilia
LA RUBRICA GASTRONOMICA
30
Lungo o ristretto, ci facciamo una tazza di caffè?
Tagliolino al caffè con ganassino di manzo
Una tazza di caffè al giorno non nuoce alla salute, ma, anzi, diminuisce nelle donne il rischio di ictus Caffè. Ognuno ha il suo preferito: lungo, corto, ristretto, macchiato, macchiatone, decaffeinato, napoletano, schiumato, d’orzo in tazza piccola o grande e via di seguito. Non solo, ma addirittura da una Regione all’altra cambiano i nomi: così il nostro “cafferino” piemontese diventa “caffetino” in Veneto, dove, tra l’altro, non esiste lo schiumato, ma solo il macchiato. Nonostante il caffè sia la bevanda nazionale, non tutti sanno come viene prodotto e preparato. Vediamo, quindi, di spiegare qualcosa a tal proposito. Si tratta di una bevanda ottenuta dalla macinazione dei semi di alcune specie di piccoli alberi tropicali, che appartengono al genere “Coffea” della famiglia botanica delle Rubiaceae, un gruppo di angiosperme, che comprende oltre 600 generi e 13.500 specie. Commercialmente, le specie di caffè coltivate su grande scala sono tre (Coffea arabica, Coffea canephora o robusta e, in minor misura, Coffea liberica), mentre una decina vengono coltivate localmente. Tali specie differiscono per gusto, contenuto di caffeina e adattabilità a climi e terreni diversi da
quelli di origine. Ovviamente, tutte le specie coltivate esistono, nelle zone d'origine, allo stato selvatico. Esistono molte leggende sull'origine del caffè. La più famosa racconta di un pastore etiope, chiamato Kaldi, che portava a pascolare le capre. Un giorno, gli animali incontrando una pianta di caffè mangiarono le bacche e masticarono le foglie. Le capre, rientrate nel loro recinto, anziché dormire si misero a vagabondare con un’energia inusuale. Notando ciò, il pastore intuì che la ragione fosse legata alle piante del caffè e abbrustolì i semi della pianta mangiati dal suo gregge. Successivamente, li macinò e ne fece un'infusione, ottenendo il caffè. I maggiori produttori mondiali sono, nell'ordine, il Brasile (che produce quasi un terzo del caffè mondiale), il Vietnam, la Colombia e l'Indonesia. Seguono, con ordine variabile, in base alle annate, Messico, Guatemala, Honduras, Perù, Etiopia, India. Il caffè rappresenta la coltivazione più importante nei Paesi in via di sviluppo: per oltre 20 milioni di coltivatori e le loro famiglie costituisce, infatti, l'unica fonte reale
INGREDIENTI PER LA PASTA: • 1 kg di farina rimacinata • 12 tuorli d'uovo • Acqua e caffè quanto basta
INGREDIENTI PER IL GANASSINO: di reddito. La qualità del caffè, oltre che in base alla specie, è dovuta anche al procedimento di tostatura: si dice, ad esempio, che il primo consiglio è quello di usare legna anziché carbone, per regolare meglio il calore. Il caffè perde nella tostatura il 20 per cento del suo peso, cosicché di 500 g ne rimangono circa 400). Il caffè più pregiato del mondo, il "Kopi Luwak", si produce in Indonesia (la produzione è nell'ordine dei 50 kg l'anno) e costa circa 500 € al kg.! La particolarità di questo caffè risiede nel fatto che si tratta di chicchi di caffè mangiati e digeriti dallo zibetto delle palme (luwak), raccolti poi a mano e tostati normalmente. Esistono, poi, una serie di teorie, di credenze, di leggende metropolitane in merito all’uso del caffè. Si dice, ad esempio, che, preso alla mattina a digiuno, vuoti lo stomaco dai residui di una imperfetta digestione e lo predisponga ad una colazione più appetitosa; va precisato ad ogni modo che una tazzina di caffè, cioè 10 cl. di caffè, e un cucchiaino di zucchero, apportano all'organismo solo 45 calorie in totale, contro le 400 indicativamente raccomandate dai dietologi per una colazione bilanciata. Prima di mettersi in viaggio il caffè non è consigliato, se non dopo aver mangiato: infatti è uno stimolante e
facilita l'attenzione, ma favorisce anche un'ipersecrezione gastrica fastidiosa, soprattutto a stomaco vuoto. Il caffè mescolato al latte bollente (il famoso cappuccino) ha la proprietà di bloccare l'appetito ed è comunemente pensato essere un sostitutivo del pranzo anche se impropriamente. Questo perché, con la temperatura, l'acido tannico del caffè si combina con la caseina del latte, dando luogo al tannato di caseina, composto difficile da digerire. Il caffè, dicono gli esperti, riduce anche il rischio di ictus nelle donne. Così, una tazza di caffè al giorno non nuoce alla salute, ma, anzi, favorisce nelle donne la riduzione della possibilità di incorrere nel rischio di ictus. Consente, altresì, al nostro organismo di fare il pieno di antiossidanti, grazie alle sostanze benefiche di cui la famosa bevanda risulta essere composta. Sarebbe anche dimostrato che, un consumo, ovviamente, moderato di caffè contribuisce a difendere il corpo dall’attacco di malattie gravi come il cancro e il diabete. E in cucina può essere utilizzato come ingrediente e materia prime nei piatti? Leggiamoci la ricetta di chef Massimiliano Tamilia. A cura del food blogger Riccardo Franchini
• 2 kg ganassino di manzo • Aglio, cipolla, sedano, alloro, ginepro e salvia • Passata di pomodoro • Olio sale pepe nero • Vino rosso • Acqua
PREPARAZIONE PER LA PASTA: Sobbollire 100 gr di caffè con acqua e lasciate riposare e raffreddare; una volta fredda scolate l'acqua e gettate il caffè: impastate tuorli e farina e mano a mano aggiungete l'acqua al caffè. Lasciate riposare l'impasto per 10 minuti. Poi stendete l'impasto col mattarello fino a renderlo sottile. Munitevi di righello e una rotella e iniziate a sfilare i tagliolini. Una volta fatti aggiungete farina di riso e mischiate la pasta oppure stenderli su un bastone per farli asciugare.
PREPARAZIONE PER IL GANASSINO:
prendete sedano, cipolla, aglio, tagliate sottili e fateli soffriggere. Poco dopo aggiungete il ganassino (precedentemente lasciato marinare per almeno 12 ore). Rosolate bene la carne per 5 minuti abbondanti, bagnate col vino rosso e lasciatelo sfumare. Una volta sfumato aggiungere l'acqua fino a metà pentola, le erbe,sale ,pepe e cuocete per almeno 3 ore Per la marinatura della carne: vino fino alla copertura della carne, erbe sopra indicate, sale pepe e ginepro.
Chef Massimiliano Tamilia
LA PAGINA DEL CUORE
31
Fcn dona: 14 progetti e 270.000 euro stanziati La Fondazione Comunità Novarese onlus grazie alle risorse territoriali Cariplo finanzia 14 progetti
Cisa Ovest Ticino con Cesare Ponti
Cooperativa Sociale Dedalo con Andrea pescio
Rotary Val Ticino Progetto per Tommaso con Andrea Zanetta
Sono ben 14 i progetti che hanno ricevuto il contributo: due sul Bando 1 - Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale, due sul Bando 4 Tempo libero senza barriere, due sul Bando 5 SOS Donna e otto sul Bando 7 – Interventi in ambito socio assi-
do ci siamo incontrati per la prima volta, ci stupiscano investendo impegno, creatività e tanta energia nei rispettivi progetti portando a termine raccolte di donazioni davvero importanti. Per la Fondazione è indispensabile percepire il coinvolgimento delle per-
portanti ci sono menti che hanno pensato i progetti che ci vengono sottoposti e braccia che li rendono operativi e li fanno funzionare. Senza le persone che compongono la comunità in cui viviamo oggi non saremmo qui e non potremmo, ancora una volta,
stenziale e socio sanitario. Per un totale stanziato di 274.200,00 euro. Spiega il Presidente della Fondazione Comunità Novarese Cesare Ponti "Capita spesso che organizzazioni di dimensioni contenute e che, magari, si trovavano in un momento di difficoltà quan-
sone perché ci conferma la necessità di quel determinato progetto e l’utilità di una idea piuttosto che un’altra. La Fondazione è di tutti ed è per migliorare la vita di tutti che operiamo ogni giorno. Ci tengo a sottolineare che dietro le cifre che sono sicuramente im-
rimarcare quanto sia indispensabile, soprattutto nel mondo di oggi, quella Cultura del Dono che è la base della nostra missione”.
Fondazione Comunità Novarese Onlus
Note in rosa al Teatro Rosmini Borgomanero Le note in rosa contro il cancro: gli Hurricanes e Claudia per l’Etiopia onlus insieme per la prevenzione Borgomanero. Unire passione, amicizia e lavoro si può. È quanto accadrà agli Hurricanes che venerdì 28 febbraio, alle ore 21, saranno in concerto presso il teatro Rosmini di Borgomanero per presentare l’evento Le note in rosa. Il concerto, realizzato con la collaborazione di Claudia per l’Etiopia onlus ed in partnership con il Centro medico radiologico di Borgomanero, devolverà l’incasso della serata alla Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) che selezionerà cin-
Paolo Airoldi, cantante
quanta donne da invitare nel modernissimo Centro medico radiologico di Borgomanero al fine di effettuare esami preventivi. Abbiamo incontrato Fabrizio Pomoni, CEO del CMR di Borgomanero nonché batterista degli Hurricanes: «il nostro è un gruppo di amici unito dalla passione per la musica – dice Pomoni – che negli anni ha riscosso un discreto successo interpretando brani italiani ed inglesi degli anni ‘80». Avremo il piacere di ascoltare un mix esplosi-
vo di musicisti amatoriali assieme ad esperti che hanno collaborato con alcune delle voci più note della canzone italiana come Ron, Umberto Tozzi, Mario Biondi, Mogol e Gatto Panceri. La band è composta dalle voci di Silvia Fusè, Paolo Airoldi, Giulio Leone, Michela Pozzato e Lorenzo Mombelli; dal sassofono di Stefano de Palma; dalle chitarre di Riccardo Roattino e Stefano Fonio; nonché dal basso di Antonio Lupi oltre che dalla tastiera di Mauro Masini (Direttore Artistico e Presidente di Claudia per l'Etiopia onlus) e ovviamente dall’immancabile Fabrizio Pomoni il quale sarà alla batteria. Il coro sarà diretto invece dal maestro Remigio Lacava. «L’evento cadrà di proposito il 28 febbraio, ovvero una settimana prima della Festa della donna – ci spiega il batterista – Le
note in rosa vogliono essere l’apertura del mese dedicato alla prevenzione ed alla lotta dei tumori al seno». Il carcinoma mammario è infatti il tumore più frequente nella popolazione di sesso femminile e continua ad essere una malattia potenzialmente grave se non è individuata e curata per tempo. Fortunatamente, negli ultimi anni la ricerca ha compiuto passi da gigante e come sostiene l’AIRC, Associazione italiana ricerca sul cancro, una mammografia effettuata una volta all'anno nelle donne dai quarant'anni in sù, può salvare la vita. Oltre alla mammografia, l’ecografia è un altro sistema preventivo utilizzato per lo più sulle pazienti più giovani. Entrambi i servizi e molti altri sono disponibili presso il Centro medico radiologico di Borgomanero che dal 28 febbraio, grazie all’aiuto
Fabrizio Pomoni, batterista e CEO del CMR di Borgomanero
del pubblico del teatro Rosmini, metterà a disposizione le proprie sofisticate attrezzature al fine di garantire la prevenzione a chi altrimenti non potrebbe permetterselo. «L’obiettivo non è solo quello di suonare dal vivo davanti ad una platea di cinquecento persone ma– continua Pomoni – è far diventare Le note in rosa un incontro annuale». De- Silvia Fusè, cantante dichiamo una giornata di pura solidarietà per per- 375-5347509 / ciaotiket. mettere a tutte le donne it / biglietteria Teatro Rodi prevenire la malattia e smini Vito Nardulli batterla sul tempo. I.P Per info e prenotazioni:
Giornale L’Opinionista News. Mensile cartaceo gratuito e Quotidiano online. Informazione, rubriche, territorio, video, approfondimenti. Sede: via Gallarini 3, Ghemme Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017 Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: www.lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - redazione@lopinionistanews.it - simonatodescato@lopinionistanews.it - devikavandone@lopinionistanews.it Servizi pubblicitari. L’Opinionista rende! Scopri quanto può diventare visibile la tua attività grazie alla perfetta strategia di comunicazione e marketing che il giornale offre a disposizione. Per ulteriori info: 3334280649 - commerciale@lopinionistanews.it
con il patrocinio del Comune di Arona
ona
ad Ar e E T I N VE approfittaten ed sitare i v r e p
lone R A C ) N terno il SA e (anch
all'in
# TREDICINO 40 mt
Luna Park
À NOVIT 2020
E N O I Z A R U G o INAU z r a m 6 ’ I D r Vene 0 0 , 7 1 e or
ARONA PIA ZZ ALE ALDO MORO
dal 6 al 22 marzo
Per info e promozioni: bertoclaudi@gmail.com