l'Opinionista news novembre 2019

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Mensile N. 11 - Novembre 2019 Anno III

lopinionistanews.it

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IN PRIMO PIANO

Tra pioggia, fango e adrenalina il successo è veramente Brutal! Allacciate le scarpe da running. Fissate il pettorale alla vostra maglia e posizionatevi alla striscia di partenza, insieme agli altri. Tantissimi altri. L'adrenalina fa battere il cuore veloce, anche se si cerca di rimanere calmi e concentrati per lo scatto iniziale. Accanto a voi atleti professionisti e semi professionisti, tanti appassionati della disciplina e i "pazzi", cioè chi senza esperienza o allenamento ha accettato la sfida.

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SPECIALE CALORE 4.0

Herzog protagonista con Compagnia delle Opere Le persone iniziano a fare capolino nel suggestivo castello di Briona. Un grande cartellone con la frase "Perchè tutto possa esistere" le accoglie all'ingresso del grazioso cortiletto porticato da cui si accede al prestigioso salone d'onore. Quest'ultimo diventa presto colmo di partecipanti, tutti entusiasti di poter ascoltare David Herzog, amministratore delegato di Hoval e Presidente di Ani-

ca (Associazione nazionale Industrie Caldaie Acciao). Infatti, è lui il protagonista della serata organizzata da Compagnia delle Opere... continua a pagina 13

ECCELLENZA ARTIGIANA

Sartoria Anny veste con la sua nuova collezione

Il coraggio comunque è d'obbligo per tutti - visto il dislivello da capogiro e i chilometri da macinare up e down tra i filari del Ghemme Docg - e la pioggerella di novembre che rende tutto più scivoloso e fangoso sembra venga giù apposta per ricordarlo.

verrà prodotto il pregiato vino. E così, tra le incitazioni di fan, parenti e amici, si inizia un vorticoso trail tra salite e discese; il fango fa scivolare praticamente tutti ma ci si rialza senza batter ciglio, sempre concentrati e Lo speaker annuncia che con un unico obiettivo: arrista per prendere il via il vare al traguardo. Brutal trail, ovvero il primo trail tra i filari di un vigne- Tre percorsi: Wild 10 filari to. Si scalpita ai posti di 5 km e +500 metri di dislipartenza. La musica si in- vello; Strong 20 filari 9 km terrompe. Il silenzio e poi il e +1000 metri di dislivello; "via" che dà inizio alla gara. e Brutal 40 filari 17 km e Si corre veloce, tra le poz- +1800 metri di dislivello, zanghere, e si raggiunge il cioè qualcosa di così feliprimo filare, cioè la prima cemente "disumano" da vertiginosa salita. Infinita, fare apparire chi lo fa prapensano alcuni. Chi me l'ha ticamente un supereroe. fatto fare, pensano altri. La maggiorparte sceglie il Nessuno però si arrende: la tragitto Wild; molti quello sfida è irresistibile quanto Strong e i professionisti e l'uva appena vendemmia- semiprofessionisti il perta e dal cui prezioso succo corso Brutal.

@lopinionista_news

Da Anny a Prato Sesia, ogni donna viene guidata nella scelta del vestito che la valorizza e degli accessori perfetti. Infatti Anny è specializzata negli abiti femminili a 360° e veste le donne in modo impeccabile per matrimoni, cerimonie, serate ... continua a pagina 21

RISTRUTTURAZIONE

Adesso la Casa del Divin Redentore è sostenibile Nell'aria si respira fatica, sudore, entusiasmo e il profumo del the caldo che accoglie chi raggiunge il traguardo. Il plauso agli organizzatori, l'associazione Brutal trail, che con questa sfida ci ricorda che la vita è fatta così: di salite e discese meravigliosamente

Rina Musso aveva un sogno: una casa di accoglienza per ex carcerati, persone che avevano scontato la loro pena e che cercavano un punto da cui ripartire per essere riabilitati nella società. Nasceva con questo spirito, Dir. Sabrina Marrano nel 1951 - grazie alla do-

brutali ed entusiasmanti, di percorsi da scegliere a seconda della difficoltà desiderata, di chilometri da macinare e traguardi da raggiungere, felici anche sotto la pioggia e nel fango.

nazione dell'immobile e del terreno da parte del commendatore Carlo Doppieri e grazie all'offerta in denaro dell'industriale Mario Pavesi - il complesso della Casa del Divin Redentore a Novara. continua a pagina 13


Per maggiori informazioni: Castelletto Ticino - Via Sempione - Tel. 339 88 00 544 VIENI A TROVARCI SU: www.fitactive.it

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VALSESIA E VERCELLESE

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Unione Comuni Valsesiani, si ai legnami da costruzione solo di provenienza tracciabile È realtà il progetto pilota dell’Unione Montana dei Comuni Valsesiani per l'uso sostenibile di legname e derivati È infatti entrato nel vivo un lavoro che ha preso il via nel 2016 e che vede l’Ente montano valsesiano partecipare al progetto Interreg-Alpine Space CaSCo con il primario obiettivo di ridurre le emissioni di C02 legate all’utilizzo di legnami da costruzione attraverso la certificazione della provenienza del legname stesso. Più breve è la fase di trasporto, minore sarà l’impatto ambientale del materiale.

a spiegare a tutti coloro che lavorano con il legname cosa cambierà grazie a questo protocollo».

In sostanza, saranno richieste ai fornitori tracciabilità e sostenibilità della filiera di approvvigionamento, riconoscendo punteggi premianti a chi dimostra di utilizzare legname raccolto e lavorato a brevi distanze. Contemporaneamente si attuano iniziative volte ad aumentare la disponibilità sul territorio di materia pri«Nell’ambito del progetto ma certificata GFS (GestioCarbon Smart Commu- ne Forestale Sostenibile). nities (CaSCo) che vede coinvolti diversi partners Per acquisire la conodell’arco alpino con il pri- scenza della nuova polimario obiettivo di ridurre le cy dell’Unione Montana emissioni di CO2 - spiega Valsesia (UMV) soggetti il dott. Giovanni Maian- pubblici e privati provedi, direttore di Monterosa nienti da diverse aree del Foreste– l’UMV ha mes- Piemonte si sono riuniti so a punto un protocollo il 10 ottobre nella sede per la predisposizione dei dell’Unione Montana, a bandi, che troverà appli- Varallo, per partecipare cazione già nelle prossime ad un corso nel quale è gare d’appalto. Esso costi- stato illustrato il protocoltuirà uno strumento fon- lo a tecnici, aziende,fundamentale per l’impiego zionari e amministratori di legnami a provenien- degli enti pubblici, con za tracciabile – continua l’obiettivo di indicare delMaiandi – siccome, nono- le modalità pratiche per stante la normativa sugli applicare concretamente appalti e i cosiddetti CAM la normativa e valorizzare, (Criteri Ambientali Minimi) al contempo, una risorsa pongano regole precise in rinnovabile del nostro termerito, queste risultano ritorio oggi poco utilizzadifficili da applicare e so- ta: «Nonostante il territovente sono disattese. Sia- rio piemontese abbondi di mo dunque ora impegnati aree boschive – aggiunge

Maiandi – il legname locale viene usato principalmente come combustibile, mentre per le costruzioni prevale l’uso di legname da importazione, con un grave danno ambientale prodotto proprio nella fase del trasporto, che è quella più inquinante ma anche quella su cui è meno difficile incidere con le proprie scelte: il nostro messaggio forte e chiaro agli operatori tecnici ed alle amministrazioni pub-

bliche è proprio quello di esigere che la distanza di provenienza del legname venga certificata, e che l’utilizzo di legname del territorio venga premiato sulla base della sostenibilità ambientale». Insomma, parte dalla Valsesia un importante messaggio di attenzione alla sostenibilità ambientale, con un occhio di riguardo anche alla tradizione: «Utilizzare il legname del nostro territorio – dice infatti

il Presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, Pierluigi Prino– ha una duplice valenza: da un lato ci consente di tutelare l’ambiente e dall’altro di conservare professionalità artigianali legate alla tradizione territoriale, che con l’uso dei prodotti in legno standardizzati si stanno sempre più perdendo. Mi auguro che, così come abbiamo fatto noi in Unione Montana – aggiunge il Presidente Prino - siano

sempre di più le pubbliche amministrazioni che si impegnino per incentivare l’uso di legnami locali, ed allo stesso modo siano sempre più numerosi i tecnici e le aziende che propongano ai loro clienti legname di prossimità, in modo da avviare un percorso virtuoso che ci conduca ad aumentare la disponibilità sul territorio di materia prima in possesso della Certificazione Forestale Sostenibile».

L'Unione Montana dei Comuni della Valsesia, presidente Pierluigi Prino

Aldo Lanfranchini di Grignasco è stato nominato cavaliere al merito di casa Savoia Aldo Lanfranchini, fondatore della biblioteca valsesiana degli Alpini, a Nizza, è stato nominato Cavaliere al Merito

Il neo-nominato cavaliere di casa Savoia: Aldo Lanfranchini

L’Ordine al Merito di Savoia è un Ordine cavalleresco istituito da Vittorio Emanuele di Savoia, fondato nel 1988, a Ginevra, residenza dei coniugi di Savoia durante l'esilio, istituito per ricompensare gli uomini e le donne benemeriti verso casa Savoia. Aldo fu segnalato ai Savoia per aver riscoperto e reso pubblica la vicenda di Giovanni Tamiotti di Rossa, che fu il più anziano volontario a partecipare alla prima Guerra Mondiale, ricordato con una mostra permanente allestita nelle sale del Municipio di Rossa.In occasione dell’inaugurazione della targa dedicata al Tamiotti,Aldo conobbe Sergio Antonuzzi, Capo Delegazione delle Guardie del Pantheon, che gli consegnò una medaglia con l’effigie di Umberto II e lo informò sul-

la possibilità della nomina a Cavaliere. La cerimonia a Nizza è stata molto coinvolgente, ma riviviamola attraverso le parole del protagonista: “Sono stato emozionato nellostringere la mano a S.A.Reale Vittorio Emanuele IV, al Principeereditario ed al cugino del ramo Aosta davanti a circa trecento partecipanti alla cerimonia. Il clima che si respirava era austero e rispettoso del luogo e della circostanza, ma i presenti,uomini e donne,erano tutti molto affabili nel pre-

sentarsi prima della cerimonia agli altripartecipanti ed orgogliosi di essere custodi di una rettitudine moraledi fedeltà alla Corona e verso ciò che essa ha rappresentato nei secoliscorsi ed ancora rappresenta ai nostri giorni. Il Principe Emanuele Filiberto, nel suo intervento, si è dimostrato unSavoia cosciente e consapevole del ruolo che la storia gli impone perdiscendenza, ma con un forte accento sulla modernità che oggila Casa Reale deve avere”. Piera Mazzone



RISTRUTTURARE NEWS

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Edil-ser di Mauro Loro Piana è il magazzino edile dove il servizio fa la differenza Aiuto e rispetto sono i valori che Mauro Loro Piana ha portato in Edil-ser, traducendoli in disponibilità e serietà Un grande punto vendita dove gli impresari edili e gli artigiani trovano tutto ciò che gli necessita, dove ogni prodotto proposto è stato selezionato con cura per rispondere alle diverse esigenze dei professionisti del settore e soprattutto dove si può contare sull'esperienza e sul servizio accurato di Mauro Loro Piana e del suo staff. Mettendo piede da Edil-ser si entra in un mondo dove si viene veramente seguiti e così, passo dopo passo, i dubbi si dipanano e le domande trovano risposta, perchè si comprende di potersi affidare completamente alla serietà e alla professionalità di persone che amano il loro lavoro. Il cellulare di Mauro Loro

lo staff con Mauro Loro Piana

Piana squilla: sono i clienti che lo chiamano per avere da lui consigli e suggerimenti sull'utilizzo dei prodotti. Per altri potrebbe essere un "peso" ricevere questo tipo di chiamate. Per Mauro invece è motivo di orgoglio e soddisfazione; soprattutto quando gli si rivolgono con la fatidica frase "Mauro abbiamo un problema" perchè in quel momento, spiega il nostro protagonista, l'ordinario si trasforma in straordinario, rendendo la quotidianità ancora più coinvolgente e stimolante. La storia di Mauro Loro Piana alla Edil-ser inizia da ragazzo, nel 1991, facendo il "jolly" per riparazioni, sopralluoghi ed ordini ed acquisendo in questo modo

una straordinaria esperienza. Così nel 2010 quando entra in società, Mauro porta con sé una nuova vision: "al centro dell'attività deve esserci il rapporto con il cliente", sostiene fermamente. La Edil-ser da quel momento in poi offrirà un servizio sempre più curato nei minimi dettagli, soddisfacendo giorno dopo giorno, anno dopo anno, tutte le diverse necessità della clientela. "A fare la differenza sono le persone, prima ancora che i prodotti": è con quest'idea che Edil-ser cresce. Di pari passo aumentano gli investimenti: un magazzino sempre più grande, una nuova sala di formazione dove impresari, artigiani e manovali vengono formati sull'utilizzo

di determinati articoli e poi una gamma di articoli sempre più ampia, ricercata e professionale. Edil-ser oggi si occupa inoltre del noleggio attrezzature e macchine ed anche in questa attività si contraddistingue: ad esempio, con un prezzo che non tiene conto dei giorni durante cui il cliente è in possesso della macchina noleggiata ma impossibilitato ad usarla a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Rispettare gli altri ed aiutarli: sono questi i valori fondamentali che Mauro Loro Piana ha portato alla Edil-ser, costituendone oggi il tratto distintivo e che si traducono in costante disponibilità, professionalità e onestà.

La Edil-ser, evidenziamo noi, oltre ad essere un punto di riferimento per il territorio è inoltre un antidoto alla dematerializzazione dei negozi causata dall'era "internettiana" in cui viviamo: Edil-ser ha giustamente puntato sull'accuratezza del servizio e sul rapporto di stima e fiducia con il cliente per distinguersi da-

gli store on-line ed i risultati che in questo modo ottiene gli danno ragione. Edil-ser Corso Vercelli 201 A,B,C Borgosesia (VC) Tel. 0163 459995 Cell. 366 4332416 edilser2010@hotmail.it I.P.


GATTINARA

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Binario 9 ¾, la stazione diventa una casa famiglia per accogliere i minori disagiati Apre la comunità educativa residenziale per minori “Binario 9 ¾”, creata dall’Associazione “I Colori del Sorriso” L’edificio dell’ex stazione ferroviaria di Gattinara, inutilizzato da metà degli anni ‘90, torna ad avere una nuova vita e, una volta a regime, potrà ospitare fino a 12 minori con difficoltà nelle famiglie di provenienza. «Siamo arrivati in fondo ad un progetto molto atteso - ha commentato il Sindaco di Gattinara Daniele Baglione - un progetto importante, realizzato dalla Cooperativa i Colori del Sorriso grazie al coinvolgi-

mento e alla disponibilità di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), che ha dato l’immobile in comodato d’uso e si è fatta carico del rifacimento del tetto. Un intervento di grande rilievo sia per l’aspetto sociale, sia per aver riconvertito un edificio abbandonato dagli anni ’90. Un progetto avviato nel 2015 e che finalmente oggi possiamo vedere realizzato. Preciso tra l’altro che il Progetto è perfettamente compatibile con l’eventua-

le riapertura della nostra Linea Ferroviaria che, tra l’altro, tutti ci auguriamo». «Dopo quasi quattro anni – spiega il presidente della Cooperativa sociale “I Colori del Sorriso” Paolo Fanetti - finalmente oggi possiamo dire di essere arrivati alla fine. Con non poche fatiche, ma ce l’abbiamo fatta e va dato atto a questa Amministrazione comunale di aver reso possibile un sogno che coltivavamo da tempo. Ringrazio RFI

per aver accolto le nostre richieste, l’ASL, la ditta di costruzione, tutti i collaboratori e chi, a vario titolo, in questi anni ha lavorato per questo progetto». Il progetto ideato dalla cooperativa “I Colori del Sorriso” di Arborio consiste nella realizzazione di una comunità residenziale per dieci bambini da 11 a 18 anni (più due posti letto di pronta accoglienza) con sette posti di lavoro tra educatori professionali e

operatori socio sanitari. Una struttura con spazi e locali a misura di bambino, ben più confortevoli di quanto richiesto dalle normative. Grazie a questo progetto è stato sistemato il 1° piano della struttura con la realizzazione di tre camere doppie e due triple per i giovani ospiti, una camera per gli educatori, i servizi igienici, un locale adibito a lavanderia stireria, un locale per incontri e colloqui e

una sala riunioni. Mentre al piano terra, oltre agli spazi comuni: ingresso, soggiorno e refettorio sono state realizzate le cucine, un locale per gli operatori, un locale incontri e un’area studio, i locali caldaia e i servizi igienici. In futuro è prevista anche la riqualificazione del magazzino merci realizzando una sala polivalente per diverse attività. Valentina Botta

Nelle foto sopra un'area studio e una cameretta interne alla comunità educativa

Daniele Baglione: "Le vacche da mungere sono in fattoria e non si chiamano imprese" C’è una cattiva abitudine tutta italiana, l’invidia sociale: se hai guadagnato, vieni visto come un delinquente LA RUBRICA DEL SINDACO

Il sindaco di Gattinara Daniele Baglione

L’impresa? Una vacca da mungere. L’imprenditore? Un pollo da spennare. E’ questa, spesso, la sensazione che ha chi fa impresa in Italia. Più che una sensazione, ahimè, è un dato di fatto. Sono anni che si parla di riduzione del cuneo fiscale, “abbassiamo le tasse, creiamo lavoro, tagliamo la burocrazia”, sono alcuni dei mantra che il buon politico nostrano impara come si imparano a memoria le tabelline alle elementari. Peccato che la matematica non sia un opinione e, quindi, le tabelline si applicano, mentre i con-

cetti di riduzione, taglio, creazione..beh, forse non sono ben chiari, non solo a Chi fa politica ma anche ad alcuni funzionari siano essi statali, regionali, provinciali o comunali. C’è una cattiva abitudine, tutta italiana: l’invidia sociale. Se sei bravo, se lavori bene, se hai guadagnato due soldi con il tuo lavoro non sei considerato un esempio da seguire ma, spesso, vieni visto come un delinquente, un evasore, un poco di buono che è arrivato grazie ad amicizie, a sotterfugi, a escamotage. Ancora oggi, nel 2020 or-

mai, non si è compreso che se vogliamo che il nostro Paese sopravviva bisogna creare lavoro, bisogna seguire esempi positivi e imitarli, bisogna porre le condizioni affinché si crei impresa e, dunque, valore. Diversamente, saremo condannati alla povertà. Mi è stato chiesto come si possono agevolare gli imprenditori che intendono fare impresa. La risposta è abbastanza banale: facciamoli lavorare. Tempo fa ho scritto ad un’azienda toscana che, dopo 7 anni stava ancora aspettando il permesso per poter raddoppiare il proprio stabilimento. Avevano denunciato sui giornali la loro situazione, ormai schifati dal sistema. Nella mia lettera gli avevo proposto di venire ad investire sul mio territorio, spiegandogli che, qui, chi vuole fare impresa non è solo il benvenuto, ma viene ricevuto con i tappeti rossi per terra. Sette anni, vi rendete conto? Chiunque sia stato all’estero ha visto che il Mondo attorno a noi non solo corre, ma vola. E noi cosa facciamo?

Parliamo, discutiamo, litighiamo e, infine, quando ci siamo messi d’accordo, l’impresa è scappata e ha creato valore e lavoro da un’altra parte. Questa è l’Italia, oggi. Sapete chi sono gli eroi moderni? I cittadini onesti, quelli che credono nello sviluppo del nostro Paese e ci lavorano, sono inventori, ricercatori, sognatori, sono imprenditori. Ma, qui noi li trattiamo a pesci in faccia e loro, giustamente, scappano, chiudono, si spaventano. Con qualunque imprenditore voi parliate, oggi, vi dirà: “sono qui perché amo il mio Paese, se potessi però andrei via. Mantengo la mia famiglia e le famiglie dei miei dipendenti e, per loro, resisto, ma non so chi me lo fa fare”. Il nostro compito, è dare speranza a queste persone e al nostro Paese. Non serve convincerli che qui si può fare impresa, serve lasciargliela fare, mettendoli in condizioni di lavorare, solo questo chiedono. Allora finiamola con le parole e passiamo ai fatti. Servono infrastrutture: strade,

ponti, autostrade, treni, connessioni. Sapete che da noi stiamo attendendo una superstrada da 40 anni? Vi pare normale? Serve il digitale: la fibra ottica, per non parlare del 5G, siamo indietro anni luce rispetto al resto dei paesi che si dicono industriali. Serve ridurre le tasse non a parole ma con i fatti: vi pare normale che paghiamo il 60% di tasse in Italia tra imposte dirette e indirette? E, poi, la burocrazia e chi la amministra, i funzionari. Introduciamo tempi certi e penali per chi non li rispetta. Non possiamo pensare di lasciare per anni senza risposte chi vuole investire sul nostro territorio perché scappa a gambe levate. Cosa fare? Tutto, di tutto. Iniziamo nel piccolo, sei un imprenditore? Vuoi investire sul mio territorio? Intanto: Grazie, cosa posso fare per te? Questa è la risposta. Certo, dovrai rispettare le leggi, i regolamenti, dovrai pagare le tasse ecc., ma io, il Sistema, cosa posso fare per te? Accompagnare, facilitare, mettere nelle condizioni di velocizzare

quanto più possibile le tempistiche. Essere flessibili. Avere buon senso. Questo è quello che l’imprenditore chiede quando si interfaccia con il sistema pubblico. Non chiede favori, chiede di essere accompagnato per poter realizzare il suo progetto che, ricordo, non è solamente il Suo progetto ma è il Nostro progetto. Se l’impresa funziona crea lavoro, crea occupazione crea economia e l’economia, se gira (come si dice), crea benessere per tutti. Noi a Gattinara facciamo così, non siamo i più bravi, ma se qualcuno qui vuole investire trova un Comune amico. Lavazza, ad esempio, qui ha investito negli ultimi 4 anni oltre 70 milioni di euro e ha trovato, qui, le condizioni ottimali per farlo, tanto da portare quello che chiama Modello Gattinara, da esempio. Un’unica visione di intenti che crea valore sociale, questo è il futuro. Questo vuol dire investire nel nostro Paese, le parole stanno a zero, contano i fatti: facciamoli. Uniti si Vince! Il sindaco Daniele Baglione


BORGOMANERO E LAGHI

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Invorio, il nuovo progetto Al via il Progetto Artù del politico che parte dal welfare Rotary Club: pet therapy per anziani e giovani autistici LA RUBRICA DEL SINDACO

Quattro Rotary Club insieme per portare la Pet Therapy all'interno delle case di riposo e ai giovani con disturbi di autismo Il termine pet therapy viene ancora impiegato per indicare una variegata gamma di interazioni con gli animali, più o meno complesse, finalizzate alla cura, alla riabilitazione, all’educazione e alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone. Con il progetto Artù la tecnica della pet therapy viene ripresa in modalità professionale con la presenza di specialisti che interagiscono con anziani e soggetti affetti da A.S.D. (Autism Spectrum Disorders) nello sviluppo di capacità affettive circolari anche verso il mondo animale. Il progetto, la cui idea nacque lo scorso anno durante un incontro tra un socio del Club di Orta San Giulio e il Dott. Prof. Roberto Santilli, medico veterinario, si svilupperà in due fasi biennali: gli anni rotariani 2019/20 e 2020/21 prevedono l’attività di Educazione Assistita con Animali (EAA) i cui destinatari saranno le case di riposo e RSA; il successivo biennio (2020/21 e

Gruppo Operatori Pet-Therapy

In foto il gatto Artù

2021/22) prevede attività di Terapie Assistite con Animali destinate ai bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Le case di riposo coinvolte nella prima fase saranno la Fondazione Casa di Riposo Onlus di Arona, la RSA Fondazione “Opera Pia Curti” Onlus di Borgo-

manero, il Centro Anziani “Venerabile Padre Picco” di Gozzano, la Fondazione Opera Pia SS. Bernardino e Marta Onlus di Orta San Giulio, la RSA Massimo Lagostina di Omegna e la Fondazione Ottavio Trinchieri – Casa di Riposo di Romagnano Sesia. Tutto questo con il coordinamen-

to dei 4 presidenti dei Club coinvolti: Stefano Uglietti (Orta San Giulio), Nicoletta Carboni (Pallanza-Stresa), Gianmarco Martinotti (Borgomanero-Arona) e Barbara Togno (Gattinara), con la collaborazione delle commissioni responsabili dei progetti di service e di tutti i soci.

La mia precedente esperienza decennale in qualità di assessore alle politiche sociali del Comune di Invorio è stata fondamentale per maturare quella forte convinzione che un Sindaco, in primo luogo, è chiamato a prendersi cura delle persone della sua comunità, assicurando l’avvio di tutte quelle azioni necessarie perché nella corsa della vita non ci sia un primo o un ultimo, ma un traguardo per tutti. Forte di questo orientamento, ho voluto assegnare da inizio mandato l’assessorato al welfare a una persona di eccellenza nel campo dell’assistenza sociale e del volontariato, il rag. Daniele Giaime, che ha saputo portare avanti con azioni concrete i diversi progetti. Nei nostri bilanci comunali, le somme destinate alle politiche sociali sono cresciute costantemente nel tempo, così come gli ammortizzatori sociali per fronteggiare l’emergenza, facendo rete con altri enti del territorio come la Regione, la Provincia di Novara, la Caritas, e le associazioni di volontariato locale. Ma tutto ciò non basta. A tal proposito, il baratto amministrativo, attivato nel 2015, è una misura di politica sociale nelle agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio. Il “Cestino del buon Samaritano” è un’altra misura che promoviamo: l’idea di fondo è la distribuzione al termine dell’orario di mensa quanto non è stato consumato attraverso appositi cestini (Legge del 25 giugno 203 n. 155). L’avvio di due cantieri di lavoro promossi con un bando regionale ci ha consentito di ricollocare nel mercato del lavoro due disoccupati, che quotidianamente supportano il nostro ufficio tecnico per gli interventi di pulizia sul

Roberto Del Conte il sindaco di Invorio

territorio. Abbiamo attivato uno sportello lavoro in collaborazione con Synergie Italia,agenzia per il lavoro. In collaborazione con il CISS di Borgomanero, abbiamo lavorato per potenziare Invorio come centro del polo dei servizi socio assistenziali, un polo da 11 mila abitanti e che include i Comuni di Bolzano Novarese, Gattico e Veruno: ciò ci ha permesso di attivare un ufficio con presenza di operatori al martedì e al giovedì, a disposizione del pubblico, un valore aggiunto perché direttamente sul territorio. È proprio tramite il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali di Borgomanero che abbiamo avviato diversi interventi di servizi domiciliari per anziani e disabili. Proprio quest’anno abbiamo attivato con la fondazione Medana il servizio di terapia iniettiva. Gli interventi che promuoviamo nel sociale hanno un peso rilevante nel nostro budget comunale, ma siamo convinti che le risorse investite in questo assessorato creano i presupposti perché nel futuro si spenda meno in interventi di recupero. Tutto ciò perché siamo convinti che ogni euro destinato a questo settore non è un mero costo, ma un investimento. Il sindaco Roberto Del Conte


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THE WORK DISTRICT NASCE DALL’ESIGENZA DI CREARE UN AMBIENTE CHE FOSSE HUMAN CENTRED AL 100%. ABBIAMO QUINDI SCELTO DEI PERSONAGGI CHE FOSSERO PER NOI FONTE DI ISPIRAZIONE, PERSONE CHE VIVONO E/O HANNO VISSUTO LA LORO VITA LASCIANDOCI UN MESSAGGIO HUMAN CENTRED. IN OGNI STANZA ABBIAMO CERCATO DI RACCONTARE LA PERSONA ALLA QUALE ERA DEDICATA E L’ABBIAMO FATTA RIVIVERE ATTRAVERSO LA SCELTA DEI COLORI, DELLE IMMAGINI E DEGLI ARREDI. ECCO QUINDI CHE, PER ESEMPIO, NELLO STUDIO “MARGHERITA HACK”, BASTERÀ ALZARE LO SGUARDO PER IMMERGERSI NEL SUO MONDO FATTO DI STELLE, OPPURE NELLO STUDIO ALEX ZANARDI, SI POTRÀ IMMAGINARE DI EVADERE A BORDO DI UNA BICICLETTA. MA QUESTI NON SONO GLI UNICI DUE PERSONAGGI A CUI CI SIAMO ISPIRATI, LE STANZE E SALE DI THE WORK DISTRICT PERSONALIZZATE SONO IN TUTTO DIECI E DANNO VITA AD UN COWORKING DI PRESTIGIO, UN LUOGO DI RAPPRESENTANZA IN PIENO CENTRO A NOVARA. PER UN PROFESSIONISTA O UN’AZIENDA, ACCOGLIERE I PROPRI CLIENTI QUA DA NOI, DARÀ UN VALORE AGGIUNTO ALLA SUA PRESENTAZIONE.


NOVARESE

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Sky Park a Oleggio, bistrot piacevolemente insolito che regala esperienze particolari Nel verdissimo Parco Beldì a Oleggio Sky Park coniuga il gusto ricercato del locale di tendenza alla tranquillità • Andiamo a conoscere questa nuova realtà con Gianmario Tondo, il titolare. Perché nasce Sky Park? Per far godere al pubblico la bellezza del parco, lo adoriamo. È recintato e offre molto ai bambini, così ci è sembrato giusto pensare anche al relax dei genitori. Qui le pareti sono in vetro, li tieni d'occhio.

mensili, e giornate a tema. Ad esempio, al Sud venerdì si mangia pesce, è una tradizione. La proponiamo qui. • Tu sei Salentino e hai molta esperienza nel campo della ristorazione e della pasticceria tipiche. Ho lavorato a Porto Cesareo, Gallipoli, Torre dell'Orso, Otranto, Lecce... Anche in piccole realtà da 10-15 coperti, dove trovi la vera tradizione leccese. Lì ho maturato l'amore per le materie prime e la qualità. Ma ogni regione ha le sue abitudini e noi rivisitiamo i piatti accostando alla nostra pietanza tipica anche quella locale. Ed ecco che la classica orecchietta diventa lo spaghetto con cime di rapa e Chianina. Sapori italiani che si sposano!

• Sky Park non è solo merende, si capisce bene all'interno. Esatto. A Novembre parte la cucina col business lunch per chi lavora, un pranzo con piatti particolari: la tradizione italiana rivisitata. Abbiamo realizzato un menu accurato in questo • Da provare. Fate solo cusenso. cina italiana o c'è altro? • Piatti particolari? Ci sveli Anche carni esotiche: bisonte, struzzo... Le abbiaqualcosa? Gli ingredienti sono molto, mo ricercate dall'Australia molto freschi, di stagione al Canada, studiando il tae solo di alta qualità: presi glio per piatti saporiti, moral mattino per essere con- bidi e diversi dalla solita sumati il giorno stesso, alla ristorazione. sera ciò che avanza viene reso. A pranzo e cena ab- • E da bere? biamo menu settimanali e Un'ottima drink list e una

chicca: cocktail ragionati, abbinati perfettamente ai cibi. Sembra una scelta coraggiosa, ma il risultato è sorprendente! Mio fratello ha scovato nel mondo bevande di nicchia, non commerciali. È passione. Lui, da personal trainer diplomato, ha bilanciato i piatti in chiave "benessere". Non a caso la nostra cucina è leggera e digeribile, senza rinunciare al gusto. • Ma come orientarsi tra tante novità? Con i nostri amuse-bouche, cioè degli assaggi dalla cucina. All'aperitivo o appena prima di cena, vi coccoliamo con i nostri sapori.

I titolari Gianmario e Manuel Tondo

• Quindi: dalla merenda alla cena, Sky Park c'è. Anche dopo cena, per bere qualcosa di buono in compagnia di musica dal vivo o DJ! Sky Park è una ventata d'aria fresca nel novarese. Qui la modernità incontra la tradizione, nella pace del parco. Lo trovate in V.le Rimembranza 1 e sui social. Tel. 345 5972801-skyparkoleggio@gmail.com Luca Gagliardi I.P

In foto uno spazio dello Sky Park

ABC Learning: corso di Coach Professionista che abilita alla professione di Coach A Novara, Abc Learning Srl propone il corso riconosciuto dall'Associazione Italiana Coach Professionisti La professione del Coach è ormai diventata di dominio pubblico ed è presente in tutti gli ambiti. Infatti, sono molte le società, aziende e professionisti che decidono di avvalersi dell’aiuto del personal coach, sia nell’ambito lavorativo che in quello sportivo. Oppure che decidono di formare, all’interno della loro organizzazione, una figura dedicata al Coaching. Il successo del coach quale mestiere tra i maggiormente richiesti è sicuramente da individuare nell'attuale

situazione di mercato, in cui - a fronte di una sempre più ampia concorrenza - l’unico asset strategico in grado di fare la differenza sono le persone e la loro capacità di mettere in campo la propria eccellenza. Motivo per cui, avere un coach che le "allena" a sviluppare tali capacità e ad utilizzare quest'ultime in modo efficace, risulta una scelta vincente. Per coloro che intendono diventare un Coach Professionista ed esercitare con efficienza questo mestiere, Abc

Learning Srl offre a disposizione il primo percorso formativo completo per apprendere tutte le strategie, le tecniche e le abilità del Coach. Infatti il Corso di Coach Professionista, realizzato in collaborazione con PNLFORMAZIONE, è riconosciuto da A.I.C.P. (Associazione Italiana Coach Professionisti) – Legge 4/2013 – e dunque abilita alla professione di Coach. Grazie a trainer e Assistenti che vivono di Coaching, in quanto tutti Coach Professionisti, iscritti all’AICP,

questo corso ha un’impronta fortemente pratica, così da fornire ai partecipanti non solo tutte le conoscenze richieste, ma anche un preziosissimo bagaglio di esperienze sul campo. In questo modo, al termine delle lezioni, gli iscritti sapranno gestire con successo le persone rendendole: • Motivate • Produttive • Efficienti Il percorso di Scuola Coaching PNL FORMAZIONE prevede: • Formazione propedeutica in presenza 120h.

• 15 giornate d’aula (6 corsi nei weekend); • Sessioni individuali di coaching • Supervisione di casi reali; Pratica, supervisione sui casi, mentoring e supporto all’avvio ed allo sviluppo della professione; • Lettura e studio dei testi (bibliografia) e dei manuali della Scuola Coaching; • Attestato di frequenza con monte ore e certificazione delle competenze di Coach Professionista. Il Corso si terrà presso la sala convegni ABC Learning Srl – Via Pietro Ge-

In foto Dott. Argyrios Dourvas a sinistra e Dott. Pietro Palmieri a destra

nerali, 23 – Novara ed avrà inizio venerdì 24 gennaio 2020 h. 16,00 – 19,00, sabato 25 gennaio 2020 h. 9,30 – 17,30, domenica 26 gennaio 2020 h. 9,30 – 14,30 con giornate a seguire con cadenza ogni 15 giorni e fine Corso 26 marzo 2020. Il Costo del Corso è di €. 3.000,00 + IVA. Sono aperte le iscrizioni per info e modalità di iscrizione: 3355931890 Dott. Ing. Pietro Palmieri – pietropalmieri.abclearning@ gmail.com – info.abclearning@gmail.com I.P


NOVARESE

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Basket e inclusione uguale Baskin, un nuovo sport che sta prendendo sempre più piede Il Baskin ci sta insegnando che lo sport può essere veramente inclusivo, senza limiti di sesso, età e disabilità LA RUBRICA DELLA POLISPORTIVA SAN GIACOMO

Oggi in baskin è considerato un ente benemerito, ma si sta lavorando affinchè gli vengano riconosciute le connotazioni al pari degli altri sport. Ma in sostanza… cos’è il Baskin? È BASKET PIÙ INCLUSIONE… È UN DIVERSO APPROCCIO ALLA VITA. Il baskin nasce per evitare i pietismi e dare a tutti il diritto di esprimersi al meglio, con l'idea che solo così si può realizzare la vera integrazione. La squadra è composta da giocatori e giocatrici, normodotati e con disabilità. Non ci sono limiti di età e di sesso. A baskin possono giocare veramente tutti Ciascun giocatore è fondamentale per la squadra e l'agonismo mette in moto le capacità di tutti, rendendolo uno sport a tutti gli effetti. A differenza di altre discipline, però, le fragilità sono necessarie alla vittoria quanto le eccellenze. Un presupposto fondamentale: Disabilità non significa

La dottoressa Ilaria Filippi

INABILITÀ. Disabilità significa ADATTABILITÀ. È una attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative: 1. Le regole devono essere cambiate per essere adatte alle persone e non il contrario. 2. La differenziazione delle regole in base ai ruoli. 3. Ognuno deve potersi esprimere ma senza pietismi e regali. Il sistema di classificazione degli atleti avviene tramite l’esecuzione di Test. Essi permettono di misurare il livello funzionale e tecnico dei giocatori. Infatti nel BASKIN è fondamentale la ricerca di un principio che consenta ad ogni persona disabile di disputare una gara senza distinzione e discriminazione relativa alla tipologia di handicap.

Una foto durante una partita di Baskin

va una sua collocazione in base alle proprie competenze. In campo pertanto vedremo i giocatori indossare una maglia con numeri a due cifre: Il primo numero rappresenta il ruolo del giocare (ci sono 5 ruoli diversi) Il secondo numero rappresenta il giocatore Non bisogna essere dei giocatori di basket e conoscere perfettamente le regole.

sta di disciplina e impegno riguarda tutti A Novara il Baskin si pratica nelle scuole che hanno aderito al progetto e al PalaVerdi (il martedì e il giovedì dalle 18.30 alle 20.00 Per Info 347.4316228). Ci sono squadre a Borgomanero, Verbania, Arona. Da questa stagione Baskin è presente anche a Sozzago e Oleggio.

Dottoressa Ilaria Filippi Attraverso questo sistema Gli allenamenti sono pre- Direttore Generale Polidi classificazione inoltre parati e differenziati a se- sportiva San Giacomo Noogni altro giocatore tro- conda dei ruoli ma la richie- vara

A Ghemme, nuova gestione per l'A.S.D. che "trasforma" in Superman e Wonder Woman Per prepararsi in sollevamento pesi da Federico Crescentini e Davide Nicolin arrivano anche da fuori provincia

In foto Federico Crescentini e Davide Nicolin

Sabato mattina. Il tonfo metallico dei bilancieri manovrati in sala pesi e il suono sordo e ciclico dei tapis roulant in funzione suonano in perfetta armonia, mentre alla radio il pezzo "Satisfaction" dei Rolling Stone fa il resto, infondendo una carica tale da sentirsi dei supereroi. Ed un po' effettivamente lo si diventa perchè, nell'associazione sportiva di Ghemme (ex True Gym, ora 1RM Academy), Federico Cre-

scentini e Davide Nicolin sono i coach ideali per ottenere la forza e l'aspetto fisico di Superman o Wonder woman. Merito della loro esperienza da sportivi, che gli consente di capire perfettamente di cosa ha bisogno chi si allena, sia sotto il profilo tecnico che dal punto di vista umano e relazionale. Avviene così la trasformazione: da un approccio alla palestra per esigenze estetiche ad una passione per lo sport; da

una "necessità" ad un "piacere". Il risultato - ovvero il miglioramento del proprio aspetto fisico - si raggiunge ed è inoltre accompagnato da molto altro, come ad esempio, dalla maggiore sicurezza in sé stessi e dall'acquisizione di una serie di valori - quali impegno, disciplina e costante slancio al miglioramento - che diventano importanti oltre che nello sport, anche nella vita, per affrontare con tenacia ogni sfida, anche la più tosta. A fare la vera differenza, in questa AS.D., sono Federico e Davide (2 volte campione italiano assoluto di panca piana): la fiducia in loro è tale che sono molti i tesserati fuori provincia che al sabato arrivano a Ghemme per essere seguiti e preparati da questi due professionisti. Alla loro competenza, si aggiunge l'ulteriore stimolo fornito dalla naturopata Isabella Allegrini che propone il functional training in abbinamento ad uno stile di vita sano e ad un'alimentazione corretta, per

sportivi e non. Dunque sono questi i motivi per cui i ragazzi che si tesserano alla 1RM Academy di Ghemme sono sempre di più. I due nuovi gestori però tengono a ricordare anche la soddisfazione per il corso di ginnastica dolce dedicato alla terza età; forse perchè poter aiutare così

gli anziani a compiere più facilmente i semplici movimenti della vita quotidiana è un po' come "trasformarli" in supereroi.

Sabato dalle ore 10 alle ore 15

Per ulteriori informazioni: Tel. 338-2768245 Profili Facebook e Insta1RM Academy gram collegati: Davide NiVia Papa Giovanni XXIII, 15 colin / Crescentini Federico - Ghemme (NO) - Orari: / Isabella Allegrini Lunedì - venerdì dalle ore 9 alle ore 21 I.P


RUBRICA INDUSTRIA 4.0

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L'ingegnere Rosalba Giromini sul collaudo delle strutture: "Servono cura e attenzione" Quando l’opera è finita, deve essere sottoposta ad una verifica importante prima della sua messa in esercizio

Ing. Rosalba Giromini

Vi è mai capitato di aspettare sotto una pensilina della fermata d’autobus? Oppure di parcheggiare l’auto in un silos a più piani, magari sottoterra? Avete mai usato il sottotetto di casa vostra per riporre

i mobili della nonna o i ricordi “pesanti” di una vita intera? Quante volte, nelle fabbriche in cui lavorate, passate su scale, passerelle o soppalchi? Questi sono solo alcuni degli esempi di strutture che devono garantire resistenza, durabilità e sicurezza per le persone che le utilizzano. Un buon progetto esecutivo definisce le caratteristiche dei materiali, delle tecniche e dei sistemi costruttivi che devono essere usati per realizzare l’opera e, quando l’opera è finita, ha bisogno di essere sottoposta ad una verifica importantissima prima

della sua “messa in esercizio”; proprio per garantire che tutto è stato fatto nel rispetto di quel progetto iniziale. La verifica di cui si parla è il Collaudo strutturale, eseguito da tecnico abilitato (ingegnere o architetto, professionisti da almeno 10 anni) che per formazione professionale conosce metodi di prova, strumenti di misura e regole per valutare la conformità di quanto costruito alle prestazioni volute, in funzione del tipo di struttura. Il professionista, di fatto, guarda in dettaglio le strutture realizzate e analizza la documentazione relativa

alle caratteristiche prestazionali; se del caso, fa eseguire prove strumentali e/o sperimentali “sul campo” ed infine redige il documento formale che certifica la sicurezza all’uso della struttura. Con queste premesse si potrebbe pensare che il collaudo sia una complicazione ulteriore alla realizzazione di edifici e opere di servizio pubblico. In realtà, la legge lo impone proprio per tutelare le persone dal rischio che il progetto o l’esecuzione dell’opera siano stati fatti con negligenza o imperizia.

esaurisce le responsabilità che il proprietario o il gestore ha nei confronti della struttura durante il periodo di vita della stessa; anche le parti strutturali di ogni edificio hanno bisogno di un appropriato controllo periodico per mantenere efficaci quelle prestazioni che gli vengono attribuite all’inizio vita. Inoltre, ogni modifica apportata alla struttura per ampliamento, aggiunta o sottrazione di un elemento,

rende “superato” il collaudo precedente e, in questi casi, è demandato alla sensibilità del proprietario, e delle figure che intervengono nella modifica, rinnovare le valutazioni di garanzia dell’edificio per resistenza, durabilità e sicurezza. Ing. Rosalba Giromini Gattinara (VC) Tel. 347 1502518 I.P.

Quando mi viene chiesto di essere Collaudatore, è sempre un compito delicato: bisogna ripercorrere tutte le fasi della messa in opera, valutando la correttezza delle assunzioni progettuali, la fedeltà costruttiva a tali assunzioni, le condizioni effettive dell’opera al momento del sopralluogo e il suo comportamento nel sito di collocazione in relazione alle strutture adiacenti o collaboranti. Ovviamente, il collaudo non

Ora la Metalplast di Varese grazie a Ceresa S.p.A. è alimentata da fonti rinnovabili Risparmio del 13,5% in bolletta, copertura del 18% del fabbisogno con rinnovabili e zero investimento iniziale Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un enorme cambiamento culturale: le aziende di tutto il mondo hanno iniziato a capire che la sostenibilità della loro impresa, oltre ad essere un principio per clienti e investitori - sempre più interessati alla tutela dell’ambiente - è anche un importante driver in termini commerciali e in fatto di creazione del valore. La parte più rilevante della sostenibilità di un’azienda è legata al consumo di energia: quando i progetti energetici sostenibili basati sulle fonti rinnovabili diventano competitivi dal punto di vista economico, la combinazione di questi due fattori innesca un processo virtuoso. È in questo contesto che anche in Piemonte e Lombardia, grazie a Ceresa S.p.A., hanno iniziato a diffondersi i Power Purchase Agreement (PPA), forniture a lungo termine di elettricità. Definirli un contratto è riduttivo perchè accordi così

lunghi (10-15 anni) portano inevitabilmente a nuove forme di collaborazione. Quindi siamo di fronte ad un cambio di mentalità, in cui il tradizionale rapporto tra venditore e acquirente scompare e in cui si creano insieme nuovi progetti e prospettive. Infatti, i PPA di Ceresa S.p.A. - Energy Service Company (ESCo) torinese leader nei servizi energetici - sono progettati su misura per ogni cliente e sono pensati per rispondere in maniera attiva ai normali cambiamenti che avvengono, nel corso degli anni, nella vita di un’azienda. Tra i recenti PPA attivati da Ceresa, è significativo il caso di Metalplast, azienda varesotta che ha efficientato la propria azienda con un PPA da 100 kWp. Grazie a questo intervento, l'impresa ha ottenuto diversi vantaggi, tra i quali: un risparmio del 13,5% sul costo dell'energia; una copertura del 18% del fabbisogno energetico mediante fonti rinnovabili; e l'installa-

L'amministratore delegato di Ceresa S.p.a: Giovanni Ceresa

Consulente di Ceresa S.p.a: Diego Rabozzi

zione di un punto di ricarica per veicoli elettrici. Tutto ciò con un investimento iniziale pari a zero. "La soddisfazione e l'entusiasmo del titolare di Metalplast sono palpabili con mano -commenta il con-

possibile contattare il consulente energetico geom. Diego Rabozzi, che sul territorio predispone i business plan delle aziende.

sulente energetico geom. Diego Rabozzi- Il progetto realizzato per la sua azienda ha colto nel segno, offrendogli proprio ciò di cui aveva bisogno".

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RUBRICA INDUSTRIA 4.0

Icegift di Europence è la suggestiva glacette per vino che stupisce chi la riceve Icegift è il portabottiglia che raffredda, con luci led, cassa bluetooth e power bank per ricarica smartphone É sera. Entrate in un ambiente raffinato, dove vi attrae la suggestiva illuminazione proveniente da un pezzo di design dell'arredamento. Lo osservate: è un accattivante portabottiglia trasparente contenente una bottiglia di ottimo vino. La musica che nel frattempo echeggia armoniosamente creando atmosfera sembra provenire proprio da lì. Allora vi ci avvicinate e vi accorgete che la sua base luminosa, oltre ad essere dotata di cassa acustica, ha anche un ingresso usb a cui è collegato uno smathphone in ricarica. Lo stupore è grande. Non resistete alla curiosità, dunque toccate sia l'oggetto che la pregiata bottiglia in esso riposta: a questo punto vi rendete conto che la bottiglia è fredda al punto giusto e pregustate così il suo delizioso contenuto. Sarà forse questa visione che ha ispirato il progettista di Icegift: l'innovativa Glacette proposta da Europence,

azienda lombarda con una lunga storia nella produzione di accessori e gadget aziendali. Un accessorio affascinante, da esposizione, ma al contempo funzionale e innovativo: sono queste le caratteristiche del regalo ideale, sia da donare che da ricevere. Ed è con questa filosofia che Europence propone Icegift: l'elegante glacette in materiale antistatico trasparente che in pochi minuti raffredda efficacemente e la cui base IceLight - oltre a illuminarsi suggestivamente con luce a led, è dotata di cassa bluetooth per ascoltare la musica e di power bank con attacco usb per caricare smartphone e tablet. Icegift, è il cadeau perfetto per stupire chi lo riceve perchè è un accessorio di grande fascino che, oltre a svolgere con efficienza più funzioni, arreda finemente l'ambiente. Immaginate ad esempio la glacette sul tavolo in un raffinato risto-

rante; oppure nel proprio salotto di casa per un serata in compagnia; o, ancora sul bancone all'interno di una curata enoteca. Icegift è ideale per enoteche, servizi di catering, ristoranti, feste, produttori di vino e per le aziende come regalo per i propri clienti o dipendenti. Europence propone la glacette in numerose varianti di design (dettagli oro o argento) e garantisce la possibilità di apporvi il proprio logo aziendale. Inoltre, il regalo può essere completato grazie alla bottiglia di Prosecco Doc che Europence può abbinare, anche personalizzata con il logo dell'azienda. Per ulteriori informazioni su Icegift è possibile contattare Europence al numero di telefono: 035 095 2211 www.icegift.it www.europence.com info@europence.com Tel. 035 095 2211 I.P.

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Ristrutturazione ed efficientamento, adesso la Casa del Divin Redentore è sostenibile È grazie al grande progetto "4.0" che il sogno di Rina Musso è finalmente pronto per diventare di nuovo realtà La novarese Rina Musso aveva un sogno: una casa di accoglienza per ex carcerati, persone che avevano scontato la loro pena e che cercavano un punto da cui ripartire per essere riabilitati nella società. Nasceva con questo spirito, nel 1951 - grazie alla donazione dell'immobile e del terreno da parte del commendatore Carlo Doppieri e grazie all'offerta in denaro dell'industriale Mario Pavesi - il complesso della Casa del Divin Redentore a Novara. L'immobile in via Ansaldi 6 rimase attivo con questa funzione per numerosi anni; poi, anche a seguito della morte di Rina Musso, cadde in declino e nei decenni successivi venne utilizzato prima dall'Asl e poi dalla Caritas. Fino al 2015, quando la Diocesi diede l'immobile in comodato d'uso alla cooperativa Emmaus guidata da Don Dino Campiotti. L'obiettivo di quest'ultimo è riportare il complesso al suo uso originario, ovvero l'accoglienza di ex carcerati ma non solo: anche ad esempio di padri separati in condizioni di emergenza abitativa. L'ingente ristrutturazione dell'immobile, necessaria al fine di riorganizzare gli spazi, efficientarli e così abbattere i costi di gestione, è stata finanziata grazie a un'eccezionale opera di crowdfunding, che ha consentito di raccogliere la cifra a 6 zeri necessaria per l'opera. Il cantiere è quasi giunto agli sgoccioli e visitandolo si può immaginare perfettamente l'aspetto che l'edificio assumerà a lavori terminati. Dunque, accompagnati dal vicepresidente Pierluigi Migliavacca, dal progettista ingegnere Paolo Guazzini e dall'in-

stallatore Fabio Ciprian della Moro & Ciprian Snc, iniziamo il tour nella struttura, partendo da "Sartoria È", dove le donne in situazione di disagio economico e/o sociale acquisiscono maggiori fiducia in sé stesse, competenze professionali e dignità, grazie al lavoro. Il risultato è una fiorente attività sartoriale che lavora per conto terzi per l'industria del lusso. Attraversiamo i banchi dove le operose donne lavorano ed il rumore delle macchine da cucire ci accompagna lungo tutto il percorso: il locale è molto ampio ed i soffitti altissimi, eppure la temperatura è perfetta. Merito della coibentazione dell'edificio e degli infissi a triplo vetro. Inoltre, nonostante stiamo parlando a gran voce, non c'è eco perchè tale problema, prima presente, è stato risolto con delle lastre di materiale fonoassorbente che pendono dal soffitto. Procediamo oltre e usciamo all'aria aperta, dove ci ritroviamo nel contesto di un grazioso cortile, accanto a cui si trova l'orto sociale (biologico) della Bicocca, le cui produzioni a chilometro zero risultano molto apprezzate dai novaresi. A noi però interessa entrare in "sala macchine" e scoprire le caratteristiche dell'impianto energetico che alimenta l'intera struttura. Dunque, l'ingegnere Sguazzini ci indica il pozzo di prelievo, ovvero il punto in cui una pompa a immersione scende giù nel terreno, a 40 metri di profondità per attingere acqua. È questa il sistema geotermico. L'acqua arriva così fino allo scambiatore di calore, dove cede 4 gradi all'acqua dell'impianto, per proseguire poi con la tem-

In foto Pierluigi Migliavacca e Paolo Sguazzini

peratura di 8 gradi fino al serbatoio interrato da cui viene prelevata per l'irrigazione dell'orto, per i servizi igienici dell'intero immobile e per l'eventuale utilizzo da parte dei Vigili del fuoco in caso di necessità. Poi, quando questa grande vasca è piena, l'acqua in eccesso viene ceduta nuovamente al terreno, mediante pozzo di restituzione, a 40 metri di profondità. Quindi l'acqua "viaggia" in circolo: ciò che viene prelevato dall'ambiente e non viene completamente utilizzato si restituisce all'ambiente. La pompa di calore Hoval installata dalla ditta Moro & Ciprian di Novara - regola il riscaldamento dell'edificio, scalda l'acqua grazie all'impianto solare termico sul tetto ed è alimentata dal pannello fotovoltaico che produce energia per il suo funzionamento. In questo modo, oltre ad avere un considerevole risparmio economico, con l'abbattimento dei consumi, si produce anche l'azzeramento delle emissioni nocive in atmosfera. Inoltre, l'impianto si autoregola a seconda delle previsioni meteo e la sua gestione può avvenire anche da remoto. Procediamo ed entriamo nella palazzina destinata al progetto di housing sociale: qui l'impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) consente il costante ricambio d'aria senza dover mai aprire le finestre e inoltre, in questo modo, la temperatura interna non subisce mai sbalzi. Se un ospite, all'interno di un alloggio, inconsapevolmente aprisse la finestra, l'impianto di climatizzazione automaticamente si spegnerebbe, così da evitare sprechi energetici. Inoltre, nelle unità abitati-

ve, i fornelli sono a induzione, così da favorire ancora maggiormente la salubrità dell'ambiente, evitando la dispersione di polveri sottili.

In foto Don Dino Campiotti

"La Sartoria È"

Il nostro tour termina qui: vision "4.0" che il sogno di abbiamo toccato con mano Rina Musso può diventare la sostenibilità economica finalmente di nuovo realtà. ed ambientale di questa struttura ed abbiamo capiSabrina Marrano to che è proprio grazie alla


SPECIALE CALORE 4.0

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David Herzog AD Hoval protagonista con l'evento di Compagnia delle Opere Insubria Ospite d'onore della serata di CDO Insubria, David Herzog riscuote il plauso con il progetto per la Diocesi Le persone iniziano a fare capolino nel suggestivo castello di Briona. Un grande cartellone con la frase "Perchè tutto possa esistere" le accoglie all'ingresso del grazioso cortiletto porticato da cui si accede al prestigioso salone d'onore. Quest'ultimo diventa presto colmo di partecipanti, tutti entusiasti di poter ascoltare David Herzog, amministratore delegato di Hoval e Presidente di Anica (Associazione nazionale Industrie Caldaie Acciao). Infatti, è lui il protagonista della serata organizzata da Compagnia delle Opere Insubria e coordinata da Fiorenzo Zaggia, referente territoriale di CDO Insubria, sotto l'egida di Alessandro Severico, direttore di CDO Insubria. Il titolo dell'incontro: "Energia, ambiente e relazione - Il valore della responsabilità" è carico di diversi significati, che David Herzog, illustra partendo dalla presentazione dell'ambizioso progetto studiato per il complesso edile della Casa del Divin Redentore, di proprietà della Diocesi di Novara.

densazione, caldaie a gas, caldaie a gasolio e pompe di calore. L'azienda ha scelto l'innovazione 4.0 oltre che per i propri clienti, anche come valore per la propria sede; visitate Casa Hoval a Zanica (BG) per rendervene conto: un edificio veramente sostenibile, in classe energetica NZEB, grazie a cui il Gruppo ha vinto il premio CasaClima Awards 2015.

Al suo interno è stata posizionata una centrale termica la cui efficienza è direttamente proporzionale all'alto grado di digitalizzazione del suo funzionamento. Infatti, il gioiello di questo sistema, è la pompa di calore geotermica Hoval da 60 kw, capace di produrre con 1 kw elettrico, 5 kw termici. Ciò consente di soddisfare il fabbisogno energetico dell'edificio, abbattere i consumi e contemporaneamente salvaguardare l'ambiente, in quanto è così azzerata l'emissione di CO2 nell'atmosfera. Inoltre, il sistema Hoval si autoalimenta, traendo l'energia per il suo funzionamento dall'impianto fotovoltaico e utilizzando, per il sistema di riscaldamento, l'acqua proveniente dal sottosuolo e prelevata mediante la geotermia. Di fondamentale importanza è anche la gestione in digitale e da remoto della centrale da parte della ditta installatrice Moro & Ciprian, e il rilevamento di una serie di dati, tra cui le condizioni meteo, da parte dell'impianto stesso, che di conseguenza si autoregola. Il progetto lascia il pubblico a bocca aperta per l'elevato grado di efficienza raggiunta ma non stupisce che a idearlo sia stata la Hoval, da oltre mezzo secolo, leader nei sistemi di riscaldamento come caldaie a con-

Infine, evidenzia l'amministratore delegato, l'impegno di Hoval è anche sul fronte della formazione, con grande attenzione per fornire agli installatori tutte le nozioni e gli strumenti necessari per creare valore sul mercato e trasformarsi così nei professionisti di domani.

L'AD David Herzog ha accettato la sfida del futuro: innovazione tecnologica, sostenibilità energetica e responsabilità sociale sono i tre principi cardine richiesti a gran voce da sempre più persone (Greta Tumberg docet), che la Hoval ha fatto propri e che persegue attraverso progetti importanti, tra cui, appunto, la Casa del Divin Redentore. Per portare avanti questi obiettivi, di grande importanza, per Hoval, è il concetto di collaborazione e di progettualità integrata, che vede all'opera i differenti professionisti della filiera "calore 4.0" per uno scopo comune.

Gruppo Hoval www.hoval.it Tel. 035 6661111 I.P.

La stretta di mano tra Fiorenzo Zaggia e David Herzog


SPECIALE CALORE 4.0

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Finestre e porte eleganti, funzionali e personalizzate grazie a Falegnemeria Maffè Nello showroom di Trecate i professionisti del serramento propongono soluzioni mirate per ogni esigenza Il segreto del successo della Falegnameria Maffè sta nell'aver saputo coniugare l'esperienza artigiana maturata nei decenni con la capacità commerciale acquisita sul campo. A rivelarlo è il figlio del fondatore, Stefano Maffè, attualmente alla guida dell'azienda. Infatti, quest'ultima è stata sviluppata in virtù dei cambiamenti di mercato ed oggi è in grado di rispondere efficacemente alle diverse esigenze della clientela, offrendole prodotti di alta qualità e un servizio curato nei minimi dettagli. Le porte e le finestre che la Falegnameria Maffè presenta efficacemente all'interno dell'innovativo e conforte-

vole showroom, oltre alle elevate performance e alla resa estetica perfetta,sono in linea con le normative in tema di risparmio energetico, garantendo un abbattimento dei costi in bolletta; tant'è che godono degli incentivi fiscali in vigore. Tra le proposte, i serramenti Finproject di Finstral che, grazie alla loro struttura, separabile dall'involucro esterno, consentono al Cliente di personalizzare il prodotto a seconda del proprio gusto estetico, scegliendo la finitura e la tonalità ideale tra le numerose presenti a catalogo. Inoltre, questo sistema facilita le operazioni di manutenzione, non necessitando di impattanti interventi in

Trecate, si respira grande innovazione, ad esempio conil lettore a impronta digitaleo con l'apertura da remoto grazie a un semplice click sul proprio smartphone.

muratura per l'eventuale sostituzione di componenti o dell'intera parte esteriore. Infine, tra un vetro e l'altro (doppio o triplo) è anche possibile prevedere l'inse-

orientabile .Infine, competenza e professionalità artigiana consentono la più completa personalizzazione, progettando soluzioni ad hoc. "Amiamo proporre cose uniche ed esclusive - afferma Stefano Maffè Il design è sempre ricer- Miriamo all'eccellenza". cato, come nel caso delle porte raso muro con ver- Falegnameria Maffè Sas di niciatura uguale alla parete Maffè Stefano circostante, per un effetto Via Bolungo, 2, 28069 Treestetico omogeneo. Inoltre, cate NO la Falegnameria Maffè si Tel. 0321 783586 segnala anche per gli oscu- info@falegnameriamaffe.it ranti altamente performan- www.falegnameriamaffe.it ti e belli, come, ad esemrimento di una tenda con pio, l'innovativa avvolgibile I.P. apertura meccanica, per il massimo comfort in ogni momento della giornata. Anche per quanto riguarda le porte, nello showroom di

Nelle foto degli spazi espositivi dello showroom

In foto Stefano Maffè

Con la caldaia installata da Moro e Ciprian, la Casa del Divin Redentore diventa 4.0 L'impianto termico installato da Moro & Ciprian garantisce il risparmio energetico e l'abbattimento dei costi

In foto Fabio Ciprian di Moro & Ciprian

Ci sono impianti termici che fanno la differenza, perchè garantiscono il risparmio energetico e di conseguenza l'abbattimento dei costi in bolletta e perchè

assicurano la salvaguardia dell'ambiente grazie all'azzeramento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera. Installare questo tipo di centrali termiche richiede

un elevato grado di specializzazione eppure, se il lavoro è fatto a regola d'arte, il loro funzionamento è molto semplice e la manutenzione decisamente

irrilevante. Nel complesso edile della casa del Divin Redentore, di proprietà della Diocesi, a Novara, è stato piazzato un simile sistema di calore con eccezionali benefici in termini di costi, gestione e comfort. Il gioiello di questo sistema è la pompa di calore geotermica Hoval, che consente di soddisfare il fabbisogno energetico dell'edificio. Di fondamentale importanza è che il sistema Hoval si autoalimenta, traendo l'energia per il suo funzionamento dall'impianto fotovoltaico e utilizzando, per il sistema di riscaldamento, l'acqua proveniente dal sottosuolo e prelevata mediante la geotermia. La gestione in digitale e da remoto della centrale e il rilevamento automatico dei dati fanno il resto, consentendo ad esempio all'impianto di autoregolarsi a seconda delle previsioni meteorologiche.

L'installazione di questo gioiellino del "calore 4.0" è stata curata dalla ditta Moro & Ciprian Snc di Novara, la cui esperienza trentennale si sposa con la costante formazione professionale specializzata che garantisce di intervenire e gestire con efficienza ogni tipo di impianto termico, compresi i più complessi. Infatti, l'alto livello tecnologico di questi nuovi sistemi richiede avanzate competenze specialistiche. La Moro & Ciprian, oggi

guidata da Fabio Ciprian, ha accettato la sfida del futuro e oggi lavora in sinergia con ingegneri e con il Gruppo Hoval firmando opere altamente performanti e capaci di durare a lungo. Moro & Ciprian Snc www.moroeciprian.it Strada privata Due Ponti 3, Novara Tel. 0321/694018 info@moroeciprian.it I.P.



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SPECIALE CALORE 4.0

Idrovalmar oltre all'idraulica tradizionale cura i nuovi sistemi ad energia rinnovabile L'azienda dei fratelli Ferro gestisce efficacemente impianti idraulici, lattoneria, gas, climatizzazione e antincendio Valentino e Marcello rappresentano la seconda generazione della famiglia Ferro impegnata nel settore della lattoneria e dell'idraulica. Hanno appreso il mestiere e acquisito le diverse competenze tecniche nella ditta del padre e poi nel 2007 hanno aperto la loro azienda, ampliandola sempre di più, come tipologia di servizi offerti - per fornire costantemente la soluzione efficace in risposta alle

diverse esigenze - e per il l'utilizzo delle energie rinnumero di maestranze pro- novabili, ad esempio; dei pannelli solari per la professionali coinvolte. duzione di acqua calda; Infatti, oggi Idrovalmar si delle pompe di calore, delcaratterizza per un staff di la caldaie a pellet oppure 7 professionisti che offrono a cippato. Idrovalmar si è un servizio sempre curato anche specializzata nell'innei minimi dettagli per ogni stallazione degli impianti intervento di installazione, di ventilazione meccanica assistenza e manutenzio- controllata che, offrendo ne, in diversi ambiti fra loro un ricambio dell'aria, mancorrelati: impianti idrau- tengono sempre salubre le lici, di condizionamento, aree indoor. di riscaldamento radiante Negli impianti industriali, oppure tradizionale con ra- Idrovalmar è il partner ideale anche per la realizzadiatori. zione della parte idraulica La ditta si segnala anche degli impianti antincendio. per la posa e il controllo delle caldaie e a riprova L'attività di consulenza della sua comprovata pro- contraddistingue con effessionalità, è installatrice ficacia l'azienda, sia nella autorizzata Elco, occupan- fase di acquisto che durandosi dell'analisi dei fumi e te il post-vendita e nel corso degli anni; infatti Mardella manutenzione. Inoltre, Idrovalmar Snc cura cello Ferro evidenzia: "Non

abbandoniamo il cliente ai centri assistenza; vogliamo essere un punto di riferimento per la gestione degli impianti e mettiamo alla base del nostro lavoro il rapporto umano e di fiducia". Idrovalmar Snc Via C. Battisti 12, Ghemme (NO) Tel. 0163 - 840226 Cell. 392 - 7014658 / 335 - 6498980 idrovalmar@gmail.com I.P.

Morelite illumina tutti gli ambienti indoor e outdoor creando un'atmosfera suggestiva L'azienda di Romagnano S. cura il restyling dei punti luminosi per un risultato di efficienza funzionale ed estetica Inverno. Fuori è già buio, anche se sono solo le ore 18. Scendete dall'auto che avete parcheggiato in strada e vi recate al cancelletto di casa vostra. Una luce provvidenziale si accende appena siete lì davanti e vi consente di inserire agevolmente le chiavi nella serratura. Percorrete il vialetto che attraversa il grazioso giardino e ad ogni vostro passo i diversi punti luminosi mano a mano si accendono rischiarandovi il sentiero. Nel frattempo apprezzate anche le vostre graziose siepi per merito dei punti luce che le incorniciano suggestivamente. Aprite la porta, entrate e

In foto Alessandro Crepaldi e Marco Perino

l'illuminazione finemente diffusa rende subito calda l'atmosfera e tutto sembra darvi il "bentornato" a casa. È questo uno degli scenari che Morelite può proget-

tare per i propri clienti, con l'obiettivo di illuminare gli ambienti con praticità e impatto estetico. Basta entrare nel suo showroom di Romagnano

Sesia per rendersi conto di cosa si può fare per rendere perfetto lo spazio grazie all'illuminazione. Qui tutto è studiato nei minimi dettagli: i diversi punti luce si armonizzano perfettamente con i materiali e li valorizzano; a seconda di cosa l'ambiente richiede, si integrano e scompaiono nell'arredamento rendendo quest'ultimo il protagonista oppure diventano pezzi di design che catalizzano l'attenzione creando stupore. Grazie al configuratore Smartlite, che riproduce scenari realistici, è possibile visualizzare l'effetto dell'intervento prima della sua realizzazione e dispor-

re così i punti luminosi tenendo conto di eventuali ostacoli architettonici e impiantistici, di poter correttamente alimentare le sorgenti e contemporaneamente di valorizzare l'estetica. Il comfort può essere garantito grazie ad all'automazione dei dispositivi, che ne consente l'accensione e lo spegnimento grazie a un comodo comando vocale oppure mediante sensore collocato nello spazio. Inoltre, l'illuminazione che progetta Morelite è "4.0" anche sotto il profilo del risparmio energetico, grazie a soluzioni che, oltre ad essere belle, confortevoli e funzionali, consentono di

abbattere i consumi con un conseguente risparmio in bolletta. "Semplificazione ed efficienza sono le nostre parole d'ordine - spiegano i titolari Marco Perino e Alessandro Crepaldi - insieme ad abbattimento dei costi, servizio curato nei minimi dettagli e personalizzazione". Il risultato è un servizio completo e accurato per la ristrutturazione e il restyling di ambienti che favoriscono il benessere di chi li frequenta. Per appuntamenti: 0163 833194. Via Sandro Pertini 1, Romagnano Sesia (NO) www.morelite.it info@morelite.it I.P.


FISCO E FINANZA

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Pagare per tenere i soldi in deposito? LA RUBRICA FINANZIARIA DI GIORGIO CAUCINO E GIUSEPPE PAONE

Fino a poco tempo fa sembrava impossibile, oggi è già realtà in Germania, Svizzera e Danimarca; in pratica sul denaro depositato sui conti correnti vengono addebitati al cliente gli INTERESSI PASSIVI. In un contesto mondiale dove i tassi sono negativi, non solo sui conti correnti, ma anche su molte obbligazioni e titoli di stato, oggi far rendere i risparmi è un'impresa assai difficile. D'altronde che alternativa ha il risparmiatore per difendersi dall'inflazione, se non quella di stare a tasso negativo o aumentare sensibilmente il proprio rischio? Come già accennato nel nostro precedente articolo,

In foto Giorgio Caucino e Giuseppe Paone

il Cerficato si presta a tutte queste cose; e cioè, oltre a recuperare le minusvalenze fiscali pregresse, riesce a dare un rendimento molto interessante proteggendo il capitale e diversificando il portafoglio. Naturalmente nella scelta di questo strumento è sempre preferibile farsi guidare da un consulente esperto e professionale. Giuseppe Paone e Giorgio Caucino Banca Generali S.p.A. Ufficio dei Consulenti Finanziari Corso Valsesia 56, Gattinara (VC) Tel. 0163 826270 Fax 0163 642127 I.P.


LAVORO

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Novara, lavorare in Cloud Care: proseguono le selezioni per operatori WEB call center

In foto Marianna Russo

Cloud Care continua a selezionare operatori Web Call Center per la propria sede di Novara. Un'opportunità per i giovani che vogliano avviare la propria carriera nell'ambito delle Web Sales e per i senior che abbiano la necessità o la volontà di rimettersi in gioco in ambito lavorativo, senza doversi spostare da Novara. A Cloud Care fa capo ComparaSemplice.it, il noto portale di confronto tariffe, specializzato in energia, telefonia, assicurazioni ed auto a noleggio e oggi conta su un team di 500 consulenti interno e basato in Italia, tra le sedi di Novara e Roma. Stiamo parlando di una realtà dinamica, che integra piattaforme chat con sistemi d'Intelligenza Artificiale proprietari e che mira alla soddisfazione del dipendente per migliorare il servizio al cliente. L'esperienza nelle vendite telefoniche è fondamentale per lavorare in Cloud Care?

Lo abbiamo chiesto a Marianna Russo, Operations Director dell'azienda: «Avere esperienza in ambito sales è sicuramente un vantaggio, ma non è fondamentale. I nostri processi di formazione mettono, chiunque abbia la predisposizione, in grado di ottenere buone performance.» «Ciò che cerchiamo in un candidato – prosegue Russo – è la grinta e l'orientamento agli obiettivi.» Dal lato suo, Cloud Care mette sul piatto un gratificante piano incentivi che, in aggiunta alla retribuzione fissa, comprende bonus e premi extra (massaggi, manicure, ticket restaurant…). Com'è lavorare in Cloud Care? Sicuramente è questa la domanda che ci si pone, prima d'inviare il curriculum di candidatura. Per capire com'è l'ambiente lavorativo, abbiamo girato il quesito a chi già ci lavora. Flora D., 30 anni, lavora oramai da tre anni in Cloud

Care. Ha iniziato come operatrice e oggi gestisce un team di 24 operatori. «Avevo già esperienza di call center – ci racconta Roberta – ma si trattava dei classici posti di lavoro in cui ti chiedono di sostenere ritmi disumani e, al primo obiettivo mancato, ti ritrovavi a casa. In Cloud Care, invece, ho trovato da subito un altro clima: i supervisori hanno saputo fornirmi gli strumenti giusti per offrire al cliente un servizio di consulenza, prima ancora di un servizio di vendita: una strategia che genera fiducia e porta i suoi frutti. Mentre lavoravo negli altri call center, pensavo solo a trovare un altro lavoro… Quello "serio". Qui l'ho trovato.» Per Federica B., Cloud Care ha rappresentato una seconda chance: «L'azienda in cui lavoravo prima ha chiuso, lasciandomi a terra. Avevo bisogno di un posto vicino casa perché ero

stanca di fare la pendolare. Qui mi hanno accolto colleghi di ogni età e ho ritrovato la motivazione per dimostrare a me stessa quanto valgo.» Tre figli e un'età in cui, sul mercato del lavoro, si trovano tante porte chiuse: è la storia di Cecilia A.: «Mi serviva un lavoro part time, senza allontanarmi da casa. Prima di Cloud Care non avevo esperienza di vendita, ora sono considerata una best performer. Lo stress? Sì, certo, come in ogni altro posto di lavoro. Ma, poi, ci sono i massaggi offerti dall'azienda…» Per candidarsi, chiamare Marianna Russo al numero: 348-4144436 oppure inviare mail a selezione@ cloud-care.it Cloud Care Srl Via Enrico Mattei 24, Novara I.P.

Sicurezza sul Lavoro, i corsi di Orion Srl e i documenti obbligatori per le aziende. È importante affidarsi ad una organizzazione seria per avere la garanzia della validità dell'attestato rilasciato. La legge è chiara: basta avere un solo lavoratore dipendente o equiparato compresi i soci lavoratori - per dover adempiere agli obblighi di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008). L'elenco degli obblighi a cui il titolare d'impresa è tenuto sono molteplici, tra cui, ad esempio: la predisposizione del “Documento di valutazione di tutti i rischi aziendali” e delle procedure/istruzioni operative in merito al corretto svolgimento delle lavorazioni in sicurezza; l'allestimento della cartellonistica e della segnaletica orizzontale; la fornitura ai lavoratori dei necessari dispositivi di protezione individuale e molto altro. Inoltre, rientra fra gli obblighi anche la medicina del lavoro, tra cui le visite mediche preassuntive e periodiche. C'è poi tutta la cospicua parte relativa ai corsi di formazione obbligatori di tutti i lavoratori, del datore di lavoro in qualità di RSPP, dell’addetto antincendio e primo soccorso, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, degli operatori che utilizzano mezzi di sollevamento (carrelli elevatori, piattaforme aeree, escavatori, etc.); bisogna poi fare attenzione a chi eroga il corso, molti dei corsi pos-

sono essere svolti solo da aziende accreditate dalla Regione. Al fine di individuare il numero di ore di formazione dei dipendenti le aziende vengono suddivise in tre categorie di rischio (per una classificazione precisa della propria azienda fate riferimento al codice ATECO riportato sulla visura camerale e consultate il documento “I gruppi ATECO” su www.orionweb.it). Ad esempio Commercio, alberghi, carrozzerie, lavanderie con rischio basso devono svolgere un corso di 8 ore; per agricoltura, trasporto, magazzinaggio con rischio medio il corso è di 12 ore; e, ad esempio, per l’edilizia e l’attività manifatturiera, con rischio elevato, il corso è di 16 ore. Alcuni di questi corsi si possono svolgere anche online (possibilità offerta dalla normativa) ma è importante affidarsi ad un ente serio per avere la garanzia sulla validità dell'attestato che viene rilasciato. Infatti si riscontra con un certa frequenza che fra le varie condizioni contrattuali si trovi scritto “il corso deve essere completato in aula per la prova pratica Nelle foto i titolari Chiesa (sopra) e Milano (sotto) ovvero per il modulo xyz, …”; chiaramente risulta poi sta a completare il corso corsista si trova ad avere in ORION SRL - Corso Roma info@orionweb.it molto difficile trovare sul online con la parte man- mano un attestato che non 138 Gravellona Toce (VB) www.orionweb.it territorio un’azienda dispo- cante e per tale motivo il risulta valido. Tel. 0323/20.90.09 I.P.


LA NOSTRA SALUTE

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Su osteoporosi e sulle cure odontoiatriche interviene il dottor Carlo Battellino L’utilizzo di bifosfonati o denosumab ha fatto emergere una nuova patologia, l’osteonecrosi della mandibola

In foto Carlo Battellino

Il trattamento di patologie quali l’osteoporosi, il morbo di Paget, così come la prevenzione di complicanze scheletriche, che si possono sviluppare in presenza di metastasi ossee da tumori solidi come il cancro della prostata e del seno o ematologici come il mieloma, prevede l’uso prolungato con farmaci quali i bifosfonati o il denosumab. L’utilizzo terapeutico di questi farmaci ha fatto emergere però una nuova patologia, l’osteonecrosi della mandibola. Cos’è l’osteonecrosi? È una infezione con graduale distruzione dell’osso dei mascellari. Essa si può potenzialmente verificare in pazienti che utilizzano bisfosfonati (p.es. Alendros, Fosamax, Zometa)

o denosumab (Prolia), ma osteoporosi assume in 10 o anche in persone che non più anni di terapia. assumono questi farmaci. Che sintomi dà l’osteoneQuanto è frequente? crosi? Il rischio per le persone in L’osteonecrosi può presencura con questi farmaci va- tarsi con un’area di tessuto ria dall’1 al 10% e general- osseo non coperto da genmente dipende dalla dose, giva senza sintomi oppure, dalla modalità di sommini- nei casi più gravi, con un strazione, endovena o per quadro di dolore intenso bocca, dal tempo di espo- con segni di infezione e sizione del paziente ai bifo- suppurazione nel cavo orale. I sintomi più frequenti sfonati o al denosumab. Se nella cura per l’osteo- sono dolore, parestesie e porosi il rischio è minimo, tumefazione della gengiva. esso diventa più elevato Chiunque, indipendentenei soggetti, affetti da ne- mente dall’eventuale teraoplasie con metastasi os- pia con bisfosfonati o desee, che assumono questi nosumab, dovrebbe eseuna valutazione farmaci a dosaggi molto guire più elevati. L’aumento del odontoiatrica per porre la rischio nei pazienti con me- corretta diagnosi perché tastasi è dovuto al fatto che questi sintomi sono molto questi pazienti assumono, simili a quelli dovuti a bain un anno, la dose di far- nali patologie del cavo oramaco che un paziente con le, molto più frequenti.

Fattori di rischio. Esistono poi delle situazioni legate al paziente che possono aumentare il rischio di osteonecrosi e queste sono: Tipologia di intervento chirurgico (estrazione dentaria, implantologia), traumatismi a livello del cavo orale (decubito della protesi), scarsa igiene orale e parodonti croniche In concomitanza con la terapia con bifosfonati o con denosumab quindi, tali fattori favoriscono lo sviluppo di una osteomielite che porta alla distruzione dell’osso. Gli odontoiatri concordano sulla necessità di prevenire l’osteonecrosi della mandibola con un controllo della salute dentale ed eventuale bonifica prima di iniziare il trattamento con i bifosfo-

decubiti mucosi. Se si deve fare un intervento dentario, nel corso di terapia con bisfosfonati o denosumab e se sono presenti uno o più dei uno dei seguenti fattori di rischio: terapia cronica con cortisone; diabete; fumo; artrite reumatoide o altre connettiviti, bisogna informare il dentista, che adotterà una precisa procedura operativa. Non è necessaria la soCome deve comportarsi il spensione della terapia che paziente in cura per oste- può essere stabilita solo oporosi con bifosfonati o dallo specialista che l‘ha prescritta.. denosumab? I pazienti in terapia con bisfosfonati o denosumab, Studio dentistico Battellino devono avere una corretta Dott. Carlo igiene orale e sottoporsi Via 1°maggio 28, Romaregolarmente a igiene pro- gnano Sesia (No) fessionale. Se si è portatori Tel. 0163-835497 di una protesi mobile oc- E-mail: studiobatt@libero.it corre valutarne la stabilità I.P. e la presenza di eventuali nati. Una ricerca che valutava la frequenza di insorgenza di osteonecrosi della mandibola in pazienti sottoposti a preliminare screening odontoiatrico, rispetto ai pazienti non si sono sottoposti, ha chiaramente dimostrato che il rischio di insorgenza si riduce in modo significativo in coloro che hanno fatto un controllo preventivo.


LA RUBRICA GASTRONOMICA

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Il blogger Riccardo Franchini Tagliolini al prezzemolo con baccalà, radicchio racconta del radicchio rosso tardivo e castagne tardivo di Treviso IGP L'ANGOLO DELLE RICETTE

In foto Riccardo Franchini

Ho vissuto un paio d’anni in Veneto, nel trevigiano ed ho avuto modo di gustare i tanti prodotti locali di qualità e di eccellenza, che fanno ricca questa terra. Prodotti che scandiscono con regolarità le stagioni, che ci regalano straordinari frutti della terra, coltivati, spesso in modo artigianale, da vecchie e nuove generazioni di contadini, ma sempre con grande passione ed amore. Il periodo che va da novembre a gennaio/febbraio è caratterizzato dalla raccolta del Radicchio rosso tardivo di Treviso IGP (Indicazione Geografica Protetta), che è della famiglia delle “cicorie” e viene considerato, secondo me a ragione veduta, il “Re dei radicchi”. La sua autenticità è dovuta al fatto che la sua produzione deve provenire

In foto un radicchio rosso tardivo

esclusivamente dall’area tipica posizionata fra le province di Treviso (17 Comuni), Padova (2 Comuni) e Venezia (5 Comuni). Il micro clima presente in questa zona, con estati calde e umide ed inverni rigidi ed il terreno particolarmente fertile e ricco di acqua, incidono sul ciclo vitale della pianta. Come si produce il radicchio di Treviso? Si parte dalla semina in vivaio. In estate le foglioline di cicoria crescono tenere e di un colore verde brillante; dopo un mese circa, le piantine vengono trapiantate nel terreno. Con i primi freddi di novembre inizia la raccolta, che prosegue fino all’esaurimento delle piante nei campi. Il cespo è ancora piuttosto grande e con

molte foglie scure, mentre solo il cuore è già di colore rosso vivo. Il procedimento di lavorazione manuale che ne segue è piuttosto complesso e dura diverse settimane. I cespi vengono ripuliti dalle foglie esterne e dalla terra. Si continua, poi, con la tradizionale tecnica di “forzatura ed imbianchimento”, durante la quale i mazzi di radicchio vengono posti in apposite vasche riempite con acqua corrente di risorgiva del fiume Sile: acqua che ha origini lontane se si pensa che proviene dalle Dolomiti e che, dopo un lungo percorso attraverso il terreno sabbioso e ghiaioso filtra fin quasi alla superficie. Trascorsi quindici giorni circa, le mani esperte dei contadini procedono con la pulitura dei cespi, il lavaggio e la preparazione nelle cassette in legno. Nel periodo di “immersione”, il radicchio matura, le sue radici diventano bianche e assimilano le sostanze nutritive dall’acqua. Nella vasche i mazzi restano al buio a una temperatura costante di 12-15 gradi e i cespi, assorbendo le proprietà dell’acqua sorgiva, rigermogliano e riprende, così, il processo vegetativo, ma l'assenza di luce impedisce alla pianta di produrre clorofilla.

Ora, questo ortaggio è pronto per la vendita e l’utilizzo in cucina e si presenta nella sua forma tipica lanceolata, con germogli compatti che tendono a chiudersi all’apice. E’ caratterizzato da un colore rosso scuro intenso con striature bianche; la costola dorsale è, invece, completamente bianca. La consistenza è croccante e il gusto è inconfondibile: delicatamente amarognolo e gradevole. Può essere utilizzato in cucina sia cotto che crudo e vengono prodotte anche salutari tisane. Infatti, Il radicchio ha proprietà depurative ed è un ottimo rimedio anti-invecchiamento: è ricco di antiossidanti che frenano i processi di invecchiamento cellulare, è antinfiammatorio ed è indicato a chi ha problemi cutanei (foruncoli, piaghe), artrite e reumatismi ed è ricco di vitamine A, B1 e B2. Esiste anche un “Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco”, nato nel 1996 a seguito della pubblicazione nella GUCE del Reg. (CE) 1263/96 che riconosceva l'indicazione geografica protetta per il radicchio rosso di Treviso e per il radicchio variegato di Castelfranco Veneto. Riccardo Franchini

Via Torino, 41, 28041 Arona NO Tel: 0322 243413

Ingredienti per 4 persone: • 480 gr di tagliolini • 300 gr di baccalà • 300 gr di radicchio tardivo • 2 cucchiai di vino rosso • 1 cucchiaino di aceto di riso • Basilico • Aglio • Paprika dolce Preparazione: Innanzitutto preparate il baccalà per la cottura sottovuoto in acqua: mettendolo con aglio, olio e alloro in un sacchetto per sottovuoto. A questo punto sigillate il sacchetto e cuocete sul fuoco per 25 min. Nel frattempo tagliate il radicchio e mettetelo con un filo di olio. Cuocete per 2 minuti, poi bagnate con un paio di cucchiai di vino rosso e con un cucchiaio di aceto di riso e lasciare che il radicchio assorba il liquido. Cuocete il tagliolino per 4 minuti, accorpate il baccalà e fatelo risottare con un po' di acqua di bollitura. Infine impiattate e aggiungete il radicchio tardivo cotto e un pizzico di paprika dolce. Buon appetito! Chef Massimiliano Tamilia


ECCELLENZA ARTIGIANA

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Donne artigiane: in testa la Lombardia, con Milano, seguono poi Piemonte e Lazio Biolatto presidente di Donna Impresa: tessuto imprenditoriale dinamico ma serve un welfare amico delle donne LA RUBRICA DI CONFARTIGIANATO IMPRESE

In foto Daniela Biolatto, presidente di Donna Impresa

Sono innovative, aprono aziende o portano avanti quelle storiche attraverso il passaggio generazionale, creano opportunità di lavoro e contribuiscono a implementare la ripresa economica. In più si occupano della famiglia, hanno figli e talvolta anche nipoti. Le donne italiane sono anche tra le più intraprendenti d’Europa ma il nostro Paese è agli ultimi posti nell’UE per l’occupazione femminile e le condizioni per conci-

liare lavoro e famiglia. L’Italia conta 1.510.600 donne che svolgono attività indipendenti e che sono aumentate del 3,3% nell’ultimo anno. Per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome siamo al secondo posto in Europa, ci batte soltanto il Regno Unito che raggiunge quota 1.621.000. In Piemonte a trainare il lavoro indipendente femminile sono le 16.796 titolari di imprese individuali artigiane. Insie-

me a socie e collaboratrici costituiscono in Piemonte un piccolo esercito di 31.995 donne d’impresa,mentre in Lombardiasono (66.763), in Emilia Romagna (36.757) ed in Veneto (36.991). La classifica provinciale vede in testa Milano, con 18.151 imprenditrici, secondo posto per Torino (15.769), seguita da Roma (14.829). Nelle province del Piemonte dopo Torino con 15.769 imprenditrici, troviamo Cuneo (4.935), Alessandria (3.203), Novara (2.732), Asti (1547), Biella (1.409), Vercelli (1.256) e Verbania 1.144. Le donne italiane superano gli uomini nella vocazione imprenditoriale: in Italia nel 2018 sono nate 95.672 imprese femminili, 368 al giorno, con un tasso di natalità del 7,2% a fronte del 5,3% delle imprese maschili. Le imprenditrici italiane sono sempre più

giovani, istruite e hi tech, ed si espandono anche nei settori tipicamente maschili. Infatti, in Piemonte le attività guidate da giovani donne under 35 sono 11.149, pari all’11,5% del totale delle imprese femminili. Guida la classifica provinciale Torino con 5.831, segue Cuneo con 1.789, Alessandria con 942, Novara con 904, Asti con 546, Vercelli con 455, Biellae Verbano con 341. Si consolida anche la presenza femminile nei settori ad alta tecnologia: in Piemonte sono 2.429, il 7,1% del totale delle aziende hi tech, le imprenditrici impegnate in attività che vanno dalle telecomunicazioni alla farmaceutica, dalla produzione di software alla ricerca scientifica. In Piemonte le imprese femminili artigiane hi tech sono 550: 246 a Torino, 73 a Cuneo, 91 a Novara,43 ad Ales-

sandria, 30 a Vercelli, 29 ad Asti e 19 nel Verbanoe a Biella. Le imprenditrici offrono un rilevante contributo alla ricchezza nazionale: si attesta, infatti, a 290,3 miliardi di euro il valore aggiunto prodotto dalle imprese guidate da donne. A questa cifra si aggiungono i 219,1 miliardi realizzato dalle lavoratrici dipendenti in imprese maschili. Se nelle attività indipendenti le donne italiane primeggiano in Europa, il nostro Paese rimane ultimo nell’UE per il tasso di occupazione femminile. Le imprenditrici devono fare i conti con un welfare che non aiuta le donne italiane a conciliare il lavoro con la cura della famiglia. L’Osservatorio di Confartigianato Imprese mette in luce che la spesa pubblica italiana è fortemente sbilanciata sul fronte delle pensioni e della spesa sanitaria per anziani

mentre quella per le famiglie e i giovani si ferma a 26,9 miliardi, pari al 3,2% della spesa totale della PA (rispetto al 3,8% della media UE) e all’1,6% del Pil (rispetto all’1,7% della media UE). Percentuali che collocano l’Italia rispettivamente al 18° posto e al 15° posto tra i 28 Paesi europei. Tutto ciò si riflette sull’occupazione femminile e sulle condizioni per conciliare lavoro e famiglia: Confartigianato Imprese rileva infatti che il nostro Paese rimane ultimo nell’UE per il tasso di occupazione delle donne tra 15 e 64 anni: nel 2018 si attesta al 49,5% a fronte di una media del 63,3% nell’UE a 28. Fa peggio di noi soltanto la Grecia con un tasso di occupazione delle donne tra 15 e 64 anni del 45,3%. Siamo ben lontani dal primato della Svezia (76%).

Sartoria Anny veste le donne con la nuova collezione di abiti a qualità/prezzo top La storia di ogni vestito prodotto da Anna è fatta di qualità, creatività e manodopera altamente specializzata

In foto Anna Montagner

Da Anny, ogni donna viene guidata nella scelta del vestito che la valorizza e degli accessori perfetti. Infatti Anny è specializzata negli abiti femminili a 360° e veste le donne in modo impeccabile per matrimoni, cerimonie, serate eleganti e giornate lavorative. Anny, oltre a realizzare abiti su misura, all'interno del punto vendita aziendale, propone un'ampia gamma di proposte prêt-à-porter, tutte caratterizzate da stoffe di alta qualità e finiture raffinate. Inoltre, la sartoria offre a disposizione un

accurato servizio di perfezionamento delle misure dell'abito così da ottimizzarne la vestibilità a seconda delle differenti esigenze. A riprova della maestria degli artigiani che operano da Anny, l'attività è stata costantemente selezionata negli anni dalle più prestigiose case di alta moda internazionali, per realizzare le collezioni destinate al mercato del lusso. Oggi, i capi di Anny viaggiano in tutto il mondo: Europa, America ed Asia, per vestire le donne di ogni età.

Tra le differenti collaborazioni continuative, si segnala, ad esempio, il confezionamento dei modelli nati dalla mano dello stilista Andrew GN: la filiera produttiva dei sui abiti inizia in Francia, con il disegno in atelier e la scelta dei tessuti, che vengono poi inviati in Italia, nel laboratorio di Anny, dove vengono realizzate le linee, poi esportate nelle differenti aree del globo. Il successo di Sartoria Anny è merito della sua fondatrice Anna Montagner, professionista infaticabile che,

fin da giovanissima, ha consacrato la propria vita alla crescita della propria attività. Ancora oggi, Anna Montagner, nonostante la veneranda età, è il pilastro portante dell'impresa ed è con grande orgoglio che ha ricevuto l'attestato di Eccellenza artigiana, ad ulteriore

dimostrazione dell'elevato standard qualitativo raggiunto da Sartoria Anny, nel corso dei decenni. Anny Confezioni Srl

Via Matteotti 96 • 28077 Prato Sesia (NO) Tel. 0163 850218 www.annysartoria.it info@annysartoria.it I.P.


AMBIENTE

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Norma sul riciclo, protestano le principali associazioni industriali e artigianali Recepire subito il pacchetto di direttive europee sull'economia circolare per sbloccare il processo di riciclo rifiuti LA RUBRICA AMBIENTALE DI GIAN CARLO LOCARNI

Gian Carlo Locarni

56 delle principali associazioni italiane si sono riunite a Roma: Confindustria, Cna, Cia, Fise Assoambiente, Confartigianato imprese, Confcooperative, Federchimica, Federacciai e altre tra cui Federazione Gomma Plastica, Conai, Ecopneus, Confagricoltura, Assobioplastiche, Ucina Confindustria. Esprimendo grande preoccupazione, le associazioni hanno giudicato insoddisfacente anche la norma dello Sblocca Cantieri in materia di cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste), che si è limitato a salvaguardare le tipologie e le attività di riciclo previste e regolate dal DM 5 febbraio 1998, escludendo quelle sviluppate successivamente. "Questa situazione - ha detto Andrea Fluttero, presidente di Fise Unicircular - rischia di far chiudere centinaia di aziende con evidenti danni economici, occupazionali

ed ambientali. La soluzione, che il Governo si rifiuta ostinatamente di attuare, è la reintroduzione delle autorizzazioni caso per caso, sulla base di precise condizioni e di criteri uguali per tutta l’Europa, affidate alle Regioni, che in Italia sono preposte a tali autorizzazioni". Per Andrea Bianchi, direttore delle Politiche industriali di Confindustria "non è accettabile la tesi di chi sostiene che lasciare alle amministrazioni territoriali la competenza di autorizzare le attività di riciclo e di recupero metterebbe a rischio l’ambiente e quindi è meglio che sia lo Stato a farlo con propri regolamenti. Non è vero, l’esperienza degli ultimi venti anni prova l’esatto contrario". "L’idea di affidare allo Stato l’esclusiva di dire quando un rifiuto può essere riciclato attraverso i cosiddetti regolamenti ministeriali - prosegue Bianchi - non è praticabile: se si seguirà

questa linea nemmeno nel 2050 avremo una normativa completa che ci consentirà di riciclare e recuperare in modo virtuoso i rifiuti". Come persona, che da sempre ha seguito le varie tematiche ambientali, il sottoscritto non può che essere d’accordo con le associazioni, le quali sottolineano come un accentramento delle competenze snaturerebbe il percorso reale del trattamento dei rifiuti. Chi più degli enti territoriali, nel rispetto del quadro normativo vigente, può avere il cosiddetto “polso della situazione”, se non si pone la reale attenzione al percorso intrapreso, si rischia un corto circuito nella filiera di trattamento dei rifiuti con l’unico risultato di un aggravio economico, il quale gioco forza ricadrà sui territori e conseguentemente sui cittadini. Giancarlo.locarni@gmail. com

Giornale L’Opinionista News. Mensile cartaceo gratuito e Quotidiano online. Informazione, rubriche, territorio, video, approfondimenti. Sede: via Gallarini 3, Ghemme Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017 Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: www.lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - redazione@lopinionistanews.it - antonellagalasso@lopinionistanews.it - devikavandone@lopinionistanews.it pamelaromanello@lopinionistanews.it - valeria.arciuolo@gmail.com Servizi pubblicitari. L’Opinionista rende! Scopri quanto può diventare visibile la tua attività grazie alla perfetta strategia di comunicazione e marketing che il giornale offre a disposizione. Per ulteriori info: 3334280649 - commerciale@lopinionistanews.it



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