l'Opinionista news dicembre 2020

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Mensile N. 8 - Dicembre 2020 Anno IV

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IN PRIMO PIANO

Le belle notizie salveranno il mondo

Gli opinionisti siete voi che dalle nostre storie traete ispirazione L'aria pesante della discarica vicino a noi ed il cuore in gola perchè ho preso la responsabilità di raccontare la verità: il mio 2019 era iniziato così, con un'intervista rilasciata a Le Iene a proposito di un brutto caso di inquinamento del territorio. "Perché prendersi questo mal di pancia?" Mi hanno chiesto alcuni. "Non hai paura?" Mi hanno domandato altri. Ma è tutto qui il nostro mestiere di giornalisti: raccontare la verità, anche quando è scomoda ed è questo ciò che voglio trasmettere a tutti i ragazzi che lavorano insieme a me al giornale. Dire il vero, sempre. E non solo quando si tratta di fatti truci, a cui la cronaca ci ha purtroppo abituati. Lo stesso risalto meritano le "notizie belle", quelle che possono infondere positività, quelle che danno il buon esempio. Perchè se è giusto denunciare i fatti negativi, è altrettanto giusto dare rilievo alle storie che parlano invece di successo, di speranza, di amore. Ne abbiamo più che mai bisogno. Incontrando la gente e ascoltandola, ci siamo resi conto che attorno a noi, sono mol-

tissimi questi esempi positivi e riteniamo sia nostro dovere proporveli per ispirarvi, mostrandovi storie straordinarie di persone ordinarie: uomini e donne, che ogni giorno rendono possibile l'impossibile, creando attorno a noi valore. Come non parlare di chi si impegna, tutti i giorni, con il proprio lavoro ad offrire servizi e prodotti di qualità sul nostro territorio? Come non portarvi la voce delle associazioni di categoria che propongono iniziative per promuovere artigiani e professionisti sul territorio? Come non parlarvi dei sindaci che combattono contro la burocrazia per riuscire a garantire il benessere dei cittadini? E perchè non proporvi focus su come aiutarvi a investire bene i vostri soldi, a ristrutturare casa, a renderla più efficiente dal punto di vista energetico oppure sulle buone pratiche per abbattere gli sprechi o, ancora, sulla buona cucina e sui nostri luoghi preziosi per arte e cultura? Spesso non ci rendiamo conto di vivere in un posto ricco di valori, di progetti operosi, di fiducia, di bellezza. Il giornale si chiama l'Opinio-

LA MIA ASSOCIAZIONE

BeYourself: sè stessi con coraggio Circa una decina di anni fa ho cominciato a soffrire di disturbi alimentari a causa delle violenze psicologiche e fisiche da parte del mio ex compagno di allora. Grazie a un percorso, alla mia famiglia e agli amici ma, soprattutto, alla mia grande forza di volontà, sono riuscita ad uscirne... continua a pagina 20

nista news perchè gli opinionisti siete voi, che attraverso le nostre notizie scoprite un'altra faccia della realtà, quella bella, vi costruite la vostra opinione sul mondo che ci circonda e prendere ispirazione per creare "bellezza" e rendere la vostra vita un capolavoro. Noi di L'Opinionista News continueremo ad approfondire queste storie, consegnandole a voi nella loro "verità", per senso di responsabilità sociale, per etica, per amore verso il territorio, per dovere di cronaca o, più semplicemente, perchè è questo il nostro mestiere. Tantissimi auguri di Buon Natale e buon inizio 2021 a tutti! Sabrina Marrano, fondatrice del giornale l'Opinionista news

SPECIALE NATALE A TAVOLA

Raspelli: vi racconto il mio Natale "Le mie 3T, Terra Territorio Tradizione, non sono solo uno slogan. Per me sono una forma di vita ed il mio auspicio è che lo siano per tutti. Le 3 T dovrebbero essere presenti nei cuori di chi vive nella propria terra d'origine. continua a pagina 11


L'IMPRESA DIGITALE

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La formazione smart nasce con Commodore

Lo storico brand lancia Gel, la piattaforma e-learning pronta a rivoluzionare il metodo dell’apprendimento L’informatica è stata una parte importante nella storia moderna dell’uomo che, negli ultimi 50 anni, ha rivoluzionato completamente il nostro modo di vivere la quotidianità. Quando si parla di questo argomento, è doveroso menzionare Commodore. La storica azienda, nata nel 1955, è stata una dei pionieri dell’era digitale, realizzando progetti rimasti nella storia della tecnologia e contribuendo a formare menti che hanno caratterizzato fortemente la rivoluzione informatica come Bill Gates e Steve Jobs. Nei tempi odierni Commodore è diventata una realtà nostrana. Nata nel 2017 a Roma, infatti, la direzione è affidata ad un’equipe di imprenditori italiani che, con la stessa passione e felicità di un bambino che apre i regali a Natale, punta a ricostruire un marchio storico dell’informatica moderna, regalando sorrisi nel cuore delle persone. Passione che possiamo percepire dalle parole del General Manager Luigi Simonetti, del Direttore dello sviluppo Stefano

Cianfanelli e del Direttore del commerciale Giovanni Celauro: «Per noi lavorare è un divertimento. Quando arriva il fine settimana, non vediamo l’ora che sia Lunedì per poter ritornare in sede a parlare delle nostre idee e dei nostri progetti. E questa è una mentalità

Luigi Simonetti, General Manager di Commodore Engineering

che trasmettiamo ai nostri collaboratori.» Un brand Made in Italy quindi, che fa dell’aspetto sociale uno dei suoi punti di forza: tramite l’assunzione e la formazione di giovani talentuosi del nostro bel paese, Commodore mira a dare una speranza ai nostri

ragazzi, insegnando che se ci si impegna, indipendentemente dall’ età, si possono raggiungere grandi traguardi. Nel contempo, questo permette alle nuove generazioni di conoscere questa storica realtà, fungendo da punto di incontro tra persone di diverse età.

In tutto questo, però, l’azienda mantiene salda la filosofia che l’ha resa la realtà che è ancora oggi, ovvero quella di essere degli esploratori nelle nuove tecnologie. Esplorazione che le ha permesso di scoprire e specializzarsi nel campo della formazione digitale, inventando la rivoluzionaria piattaforma Gel (Gestione e-learning). Quest’ultima infatti è una piattaforma di gestione per formazione digitale a distanza e meeting, frutto di 12 anni di lavoro e studi approfonditi. Aderente a tutte le normative del MIUR, è una piattaforma adatta a qualsiasi contesto, sia scolastico (dalle scuole elementari, alle università), che aziendale. Ciò che la differenzia dai competitor è la forte interattività del prodotto. L’ azienda, infatti, ha investito molto per renderla una tecnologia evolutiva e partecipativa, mettendo in campo soluzioni per utilizzare al meglio le risorse mentali e mnemoniche di ogni individuo, che viene messo al centro del progetto di apprendimento. Gel può creare un report preciso del percorso didattico e formativo, permettendo la pianificazione e la caratterizzazione delle attività. Per fare un esame, o studiare per un determinato corso di formazione, la

piattaforma ti suggerisce un metodo di studio, guidandoti nella programmazione in modo innovativo, utilizzando inoltre un aspetto cromatico, che permette di suddividere in vari colori le aree di intervento e di sezionamento, rendendole così facilmente riconoscibili. In gel, inoltre, i corsi di formazione sono fatti da una serie di lezioni, con a disposizione tutor, docenti, web conference con sessioni in aule virtuali, dove è possibile scaricare il materiale didattico per gli esami, con test finale in quella specifica area di apprendimento. La particolarità che lo rende unico è che il professore al momento dell’inizio della lezione, caricherà un pdf sulla sessione, dove lo stesso può interagire al suo interno, inserendo video, sottolineando passaggi importanti e dando tutti gli strumenti utili allo studente. Ultima peculiarità, ma non certamente per importanza, è che gel è disponibile su qualunque piattaforma (pc, tablet e cellulare). Commodore Engineering Via Troilo il Grande, 3, 00131 Roma Numero verde : 800 60 91 35 www.commodore-cbm.com Fb: @commodorengineering I.P.

Alessandro Salvatori


L'ECCELLENZA DEL MESE

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Co.Fer.All. srl: la carpenteria made in Oleggio La prestigiosa azienda artigiana sviluppa e progetta soluzioni personalizzate per tutte le diverse esigenze

Fabio Cogo di Co.Fer.All. Srl

«Cominciai a lavorare a 13 anni come garzone in una bottega artigianale: fu lì che mi appassionai di carpenteria perchè realizzare un’opera a partire dal materiale grezzo mi regala grande soddisfazione» esordisce così Fabio Cogo. Passione. Dunque una forte passione è ciò che lo spinse, quasi un quarto di secolo fa, ad aprire Co.fer. all. srl (Costruzioni ferro e alluminio), impresa artigiana specializzata nella realizzazione di opere di carpenteria e serramentistica. Iniziò così la lunga storia di questa impresa che oggi è un vero e proprio punto di riferimento a Oleggio dove ha sede - e per l’intero territorio novarese. Nata inizialmente dalla collaborazione di Fabio con suo fratello, l’azienda è cresciuta grazie ad una vision ben precisa: creare la soluzione su misura a 360°. Co.fer.all. srl raggiunge l’obiettivo assicurando creatività e versatilità sia nelle opere di carpenteria che nella serramentistica. L’azienda cura con attenzione ai minimi dettagli tutte le diverse fasi della commessa (sia essa civile, industriale o residenziale): dall’ affiancamento della progettazione fino alla realizzazione e all’in-

stallazione, sempre con attenzione alle differenti esigenze funzionali ed estetiche dei clienti. Offre così un servizio chiavi in mano, che arriva fino alla fornitura di complementi, quali ad esempio i frangisole. Nascono così scale, cancelli, recinzioni, soppalchi, serramenti: ognuno è unico perchè studiato appositamente secondo le necessità pratiche e di stile del committente. Inoltre, nell’ottica di poter assicurare al cliente sempre i prodotti più performanti, l’impresa oleggese ha allacciato importanti partnership con i più eccellenti produttori specializzati, tra i quali Metra di Brescia una garanzia nel settore degli infissi in alluminio con oltre 40 anni di storia - e rivenditori di infissi in legno e in pvc di aziende italiane. Questa è un’altra peculiarità di Co.fer. all. srl: i materiali sono tutti rigorosamente ed orgogliosamente Made in Italy. Ed ancora, l’ecosostenibilità delle proposte - che garantiscono l’efficentamento energetico degli edifici e dunque un conseguente risparmio economico - con

l’abbattimento dei costi in bolletta - assicurano la possibilità di accedere all’agevolazione fiscale Ecobonus e del Superbonus, che ha elevato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1°Luglio 2020 al 31 Dicembre 2021 Infine, la formazione continua del personale e la sempre crescente gamma di certificazioni (-Certificazione marchio CE per cancelli ed aperture carraie - Certificazione per produzione e messa in posa dei serramenti con qualifica CasaClima dal 2014 - Certificazione EN1090 e EN3834 per opere strutturali di carpenteria metallica quali scale e soppalchi -Certificazione per costruzione porte su vie di fuga fanno il resto, garantendo qualità e sicurezza. Per tutti questi motivi la Co.fer.all. srl rappresenta un orgoglio tutto novarese. CO.FER.ALL. srl Via San Giovanni, 89, 28047 Oleggio (NO) Tel: 0321/ 99.88.15 www.coferall.com e- mail: info@coferall.com I.P.

Alessandro Salvatori


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VALSESIA

Sindaco Tiramani: la cosa più bella del 2020

Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo per garantire a bambini e ragazzi di andare a scuola LA RUBRICA DEL SINDACO

Il Sindaco On. Paolo Tiramani

La cosa più bella del 2020? Tra le tante cose di valore che sono state fatte fin qui, e sono molte, mi sento di dire che la migliore è il grande lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo per garantire ai nostri bambini e ragazzi la possibilità di andare a scuola, impegnandoci per

garantire loro la sicurezza sanitaria: a Maggio, primi in assoluto a livello nazionale, abbiamo riaperto le aule scolastiche ai bambini, con un sistema di assistenza scolastica per i figli di genitori tornati al lavoro dopo il lockdown; a Luglio abbiamo fatto in modo che potessero svolgersi i

centri estivi, a Settembre abbiamo offerto lo screening sierologico gratuito a tutti gli alunni e a Novembre abbiamo dotato tutte le scuole dell’obbligo della città (ben 9 istituti) di un servizio di telemedicina, che consente un pronto intervento diagnostico per gli alunni che manifestino malesseri, a cui possono far seguito in tempi rapidi le indicazioni terapeutiche da parte dei medici e pediatri in collegamento telematico. Il nostro obiettivo era ed è: garantire la sicurezza sanitaria come base per possibilità’ di andare a scuola, perché questo è un loro diritto. Il futuro del mondo, come quello della nostra città e della Valsesia, è nelle mani delle giovani generazioni: una consapevolezza che purtroppo, pare essere sfuggita al Governo nazionale, che nonostante i proclami del Ministro, per ora non è stato in grado di garantire il ritorno a scuola per

gli studenti italiani, mentre in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna le scuole di ogni ordine e grado sono sempre rimaste aperte, nonostante il lockdown. La mancanza di politiche che investano sulla formazione dei giovani è un elemento gravissimo, che pone il nostro Paese in una posizione di svantaggio rispetto al resto d’Europa nella progettazione del futuro. Alla luce di queste considerazioni, per quel che ci compete vogliamo diventare un esempio di sostegno al diritto dei giovani alla formazione scolastica, naturalmente garantendo loro (non mi stancherò mai di dirlo) la massima attenzione alla sicurezza sanitaria. I bambini ed i ragazzi devono vedere rispettato il loro diritto ad imparare, che non vuol dire nozioni apprese attraverso lo schermo di un computer, ma ha un significato ben più ampio, che scaturisce dalla vita all’interno del

contesto scolastico: relazione tra pari e relazione con i docenti, apprendimento della convivenza e della condivisione, acquisizione della capacità di godere delle vittorie e di saper accettare le sconfitte. In una parola: a scuola si impara a crescere. Rinchiudere bambini e ragazzi nelle loro case per tutelare la loro salute non può essere la soluzione. Il nostro lavoro per riportarli alla normalità è dunque stato, e continuerà ad essere, intenso e continuo: da marzo, quando il quadro pandemico si è rivelato in tutta la sua gravità, abbiamo iniziato a lavorare perché a Borgosesia i nostri ragazzi non siano costretti a rimanere lontani dalle aule scolastiche, ma possano andare a scuola. Qualcuno obietterà che abbiamo dovuto mettere in quarantena intere classi a causa dei contagi: è vero, lo screening effettuato ad inizio anno era su base volontaria, e

purtroppo solo poco più della metà dei genitori ha deciso di sottoporre i propri figli a questo controllo. Con una maggiore coscienza civica, si sarebbe potuto evitare tutto ciò, ne sono certo e questo ancor più mi convince della necessità di continuare a proteggere i nostri bambini, predisponendo tutte le azioni necessarie affinché a Borgosesia possano andare a scuola in piena sicurezza, spensierati come meritano, perché desidero che, tra i ricordi di questo 2020 che sicuramente rimarranno nel cuore di tutti noi, vorrei che il più bello per coloro che oggi sono bambini sarà quello di essere potuti andare a scuola, insieme ai loro compagni e ai loro insegnanti: essere dalla parte dei bambini, dei ragazzi, investire su di loro, è fondamentale per non compromettere il futuro. È un obbligo morale al quale nessuno di noi può sottrarsi. Sindaco On. Paolo Tiramani

Borgosesia: iniziano le vendite pre-natalizie

Il Comune aiuta i propri commercianti, anticipando di 30 giorni la possibilità dei negozi di applicare sconti In tutto il Piemonte ancora per una decina di giorni perdurerà la zona arancione, che rende problematici gli spostamenti intercomunali se non per motivi di comprovata necessità, e dunque sarà difficile per i negozi di Borgosesia poter contare sulla loro clientela allargata, proveniente da tutta la Valsesia e anche da un territorio molto più ampio. I commercianti della città, però, hanno una nuova freccia al loro arco: per stimolare le vendite in questo periodo pre natalizio, la Regione Piemonte consente di praticare sconti prima della fatidica data dei saldi di fine stagione, previsti quest’anno per il 5 gennaio 2021: «La Regione ha deciso di offrire ai commercianti la possibilità di applicare sconti in anticipo – spiega Costantino Bertona, Assessore al commercio di Borgose-

sia – e dunque ha dato via libera ad una deroga che sospende il divieto di effettuare offerta nei 30 giorni precedenti l’avvio dei saldi invernali. La decisione è scaturita dopo l’incontro dell’Assessore Regionale Vittoria Poggio con Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione e credo che anche a Borgosesia parecchi commercianti coglieranno questa opportunità- aggiunge Bertona – per stimolare le vendite che non sono così vivaci come negli anni precedenti». Dunque, in attesa del 13 dicembre, quando anche da altri comuni si potrà raggiungere la cittadina per fare shopping, saranno i borgosesiani stessi a poter godere di questi sconti anticipati, che consentiranno di aumentare il poter d’acquisto del proprio budget per i regali natalizi, o invoglieranno ad acquistare più cose

vista la convenienza: «L’obiettivo di tutti è realizzare il necessario per poter tenere le serrande aperte – dice ancora l’Assessore Bertona – il Comune in questi mesi ha cercato di sostenere il commercio con varie iniziative che rendessero accattivante il centro città, per il Natale abbiamo installato luminarie di grande suggestione e chi viene in centro gode di un’atmosfera fiabesca, sottolineata dalla musica in filodiffusione. Mi auguro che le iniziative dei commercianti stessi, la vendita promozionale in primis – conclude – possano rappresentare un elemento di sostegno per le famiglie, che potranno concedersi qualche regalo in più». Assessore con delega al Servizio raccolta e smaltimento rifiuti, Trasporti, Commercio, Patrimonio, Protezione Civile, Centro Sportivo Milanaccio L'assessore Costantino Bertona del comune di Borgosesia


GATTINARA

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Sindaco Baglione: A Natale, donarsi agli altri A Gattinara gli auguri per un nuovo anno all’insegna della comunità, del volontariato e della generosità LA RUBRICA DEL SINDACO

Il foto il Sindaco Daniele Baglione di Gattinara

Accingendoci alla conclusione di quest’anno e augurando a tutti un buon periodo di festa, dobbiamo soffermarci a riflettere sul passato e sulle esperienze che questo può regalarci: il 2020 è stato sicuramente per tutti difficile da affrontare ma è anche stato segnato da una crescita dello spirito di altruismo nella comunità gattinarese. L’aspetto positivo, pur difficile da trovare, è il valore della comunità emerso nei mesi di marzo e aprile; persone, anche insospettabili, spontaneamente si sono messe al servizio con qualsiasi piccolo gesto positivo: dalla confezione delle mascherine, alla spesa per gli anziani, dalla donazione economica a quella di qualche cosa che non usiamo da tempo ma che può essere fondamentale per qualcun altro. Per ringraziare i nostri volontari, sicuramente dimenticandosi di qualcuno che ha voluto portare il suo contributo anonimamente, appena è stato possibile, abbiamo deciso di riconoscere a loro il titolo di “gattinarese dell’anno”, un piccolo segno di riconoscimento a persone che, spontaneamente, hanno voluto dare il meglio per la nostra comunità. Per quanto riguarda ciò che resta del 2020, gli auguri di poter passare un Natale in famiglia sereno, doverosi e importantissimi, sono quelli di poter imparare a vedere non solo quello che vi è attorno di negativo ma di approcciarci agli altri con una prospettiva necessariamente ottimistica, ispirata, fra l’altro, dalle condotte positive del nucleo duro della nostra comunità che ci spingono a fare altrettanto. Nonostante molti aves-

sero sperato ottimisticamente che sarebbe cambiato il mondo in meglio già a marzo e aprile, il 2021 sarà un anno fondamentale: se tutto procederà bene, sarà l’anno che vedrà l’arrivo della soluzione al problema del Covid-19 con i vaccini ma sarà anche un periodo nuovo in cui avremo l’opportunità di creare qualcosa di buono intorno a noi; ricordiamoci che il mare è fatto di tante gocce e noi possiamo, uscendo dall’egoismo e dalla paura, essere una goccia che, con un piccolo gesto, renderà il prossimo anno meraviglioso. Non esistono parole per poter descrivere la gratitudine e l’estremo orgoglio che, io in primis come Sindaco e l’amministrazione tutta, proviamo nei confronti dei nostri meravigliosi e generosissimi cittadini. Loro, infatti, sono stati il motore che ci ha spinto a dare fondo a tutte le nostre risorse per poter attuare azioni concrete nell'interesse della collettività, e per lasciarci alle spalle il prima possibile questo difficile momento. Per chi è interessato, l’amministrazione comunale, come governo del territorio, ha iniziato da tempo diversi progetti di volontariato che si basano su un circolo virtuoso di solidarietà. Per poter dedicare qualche ora, è sufficiente contattare l’ufficio URP del comune di Gattinara o direttamente inviando una mail all’indirizzo sindaco@comune. gattinara.vc.it oppure il Consorzio C.A.S.A. al numero 0163/835720. Un augurio di sereno Natale da tutta l’amministrazione comunale e dalla comunità di Gattinara! Il Sindaco Daniele Baglione


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LAGHI Gli ultimi padroni del cielo ora disponibile su Amazon Pronta la ristampa del libro di Tina Pedullà

Sindaco Federico Monti: “2020 arrivederci a mai più!”

“Auguro che quest'anno bisestile se ne vada presto fuori dalle scatole” LA RUBRICA DEL SINDACO

Sindaco Monti siamo giunti alla fine del 2020: che anno è stato? “Un anno difficile per tutto il Paese, questa pandemia ci ha messo in ginocchio sia dal punto di vista sanitario che economico ma nel nostro piccolo, grazie al lavoro sinergico di questa amministrazione che non ha mai smesso di lavorare e che da sempre si impegna per il bene della città e dei suoi abitanti, abbiamo dimostrato che anche nelle situazioni più difficili siamo in grado di rialzarci, basta crederci”.

È finalmente disponibile la ristampa de “Gli ultimi padroni del cielo”, il primo romanzo dell’autrice Concetta Pedullà. Dopo il successo della prima pubblicazione, la “scrittrice surrealista” ripropone il suo libro d’esordio, dandogli, insieme alla nuova veste grafica, nuovo slancio. La narrazione - nata dalla penna dell’autrice nel 2016 - vede protagonista un giovane merlo di nome Sam Tibbs, finito in analisi per il suo comportamento poco ortodosso: afferma che gli uccelli un tempo volavano e che possono farlo ancora; giunge a questa conclusione dopo il ritrovamento, apparentemente casuale, di alcuni libri, scritti, come scoprirà lui stesso, da un famoso pennuto scienziato del passato, bandito dalla comunità scientifica proprio perché diventato un teorico visionario del volo. Nonostante le critiche di chi lo circonda, Sam non può fare a meno di seguire quel richiamo,

Qual è la cosa più bella capitata ad Arona durante quest’ultimo anno? “La campagna elettorale, con il raggiungimento del 65% del consenso da parte degli elettori; per noi è stato un forte ed importante segnale di speranza. Ha rappresentato il voto del ringraziamento perché la cittadinanza aronese, soprattutto nella prima fase dell’emergenza Covid , si è resa conto di poter fare affidamento sul sostegno di persone capaci di organizzare un sistema efficace il cui scopo è quello di fronteggiare le situazioni attraverso azioni concrete, come ad esempio: il sostegno psicologico alle fasce più deboli e il supporto economico alle attività commerciali, e ai privati, mettendo a disposizione 1 milione e mezzo di euro. La buona amministrazione, in un periodo di forte difficoltà, è stata premiata attraverso il voto dei cittadini”.

tanto sconosciuto quanto potente. Misteri, intrighi, amori e talenti si mescolano sapientemente in un continuo fluire tra passato e presente, preparando il terreno ad una vera e propria "scena madre": sul palco del grande teatro cittadino, gli spettatori, i protagonisti ed il piccolo grande eroe Sam Tibbs, capiranno come "ciò che sembra impossibile, a volte è solo dimenticato", cambiando così il corso delle loro vite. Il romanzo, che, attraverso la storia di questi pennuti, rappresenta metaforicamente la condizione del genere umano, è dunque un tributo alle origini, alle capacità di sentire con il cuore e di vedere oltre e attraverso ciò che gli altri, semplicemente, guardano. Un omaggio alle peculiarità, alle risorse latenti degli individui e ai sogni mai abbandonati; una celebrazione di ciò che rende ognuno di noi un vero "Padrone del cie- Qual è lo scenario atlo" in cui sceglie di voler tuale dal punto di vista tornare a volare. sanitario Sindaco? “La situazione è in netto miFacebook: Gli ultimi padroni del glioramento: i dati forniti cielo. “Gli ultimi padroni del dall’ASL sono incoragsoprattutto per cielo” è disponibile su Amazon. gianti I.P. quanto riguarda i ricoverati; mentre dal punto di vista dei contagi posso affermare che le misure adottate durante questo look down hanno portato dei risultati altamente positivi arrivando addirittura a registrare zero contagi. Secondo Lei i giovani

hanno capito la serietà del problema? “Sono stato giovane anche io e capisco che essere privati della propria libertà non sia facile soprattutto a vent’anni. Del resto il giovane non ha dei limiti dal punto di vista del tempo rispetto ad una persona più adulta e questo forse lo rende meno responsabile e meno attento a certi fenomeni. Sicuramente i giovani sono quelli più difficilmente gestibili ma credo anche che sia una questione di cultura e mentalità, basterebbe cambiarla seguendo nuovi modelli educativi”. Arona e la movida, cosa avete fatto per tenere monitorata la situazione? “ Io e il vice sindaco, l’On. Alberto Gusmeroli, per tutta l’estate siamo sempre stati presenti nei punti nevralgici cercando di limitare gli orari dei locali ma, di fatto, il grande risultato è stato raggiunto con la chiusura totale; del

resto il controllo di certe la manovra degli 8 miliarsituazioni legate proprio di doveva essere fatta in alla movida diventa dif- tempi utili”. ficile”. Qual è l’augurio di NaIn questo periodo di dif- tale che fa a tutti gli ficoltà come ha reagito Aronesi? “Auguro che la città di Arona? “Sia non succeda mai più di nella prima che nella se- vivere un anno bisestile”, conda fase sono nate delle enfatizza il Sindaco e agnuove iniziative dal punto giunge: “Arona è una citdi vista del commercio ad tà vivibile e si sta bene; a esempio: il “delivery” e il tutti i cittadini non posso “takeway”, afferma Mon- che augurare lavoro, saluti. Molte di queste attivi- te, amore e che i bambini tà sono state realizzate crescano bene. da giovani imprenditori L’amministrazione comuaronesi che hanno de- nale nel 2021 punterà a ciso di unire le forze e di dare vita alle nuove attiscendere in campo dando vità, qualsiasi esse siano: un messaggio positivo da quelle ricettive, alla riall’imprenditoria locale. storazione e al commerI ristoranti ad esempio, cio in generale, fa sapere nella prima fase soprat- Federico Monti e conclude tutto, con grande respon- l’intervista dicendo: “Arosabilità, hanno dimostra- na Lake & Shopping è la to di voler continuare a concreta dimostrazione di lavorare conformandosi, una città che funziona e in termini di legge, ai vari dunque a tutte le attività decreti. Non a caso mi auguro di cuore una forte sento di bocciare l’ulti- ripresa”. mo DPCM perchè a mio Pamela Romanello avviso è stato fatto con il falcetto e non con la testa;

Il Sindaco di Arona, Federico Monti


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NOVARA

Sindaco Canelli: «Orgoglioso dei cittadini»

«Nonostante le difficoltà del 2020, nella città è emerso lo straordinario spirito di solidarietà dei novaresi» LA RUBRICA DEL SINDACO

Il Sindaco di Novara, Alessandro Canelli

Il 2020 volge al termine. È stato un anno difficile, caratterizzato dalla diffusione di un “nemico”

invisibile completamente sconosciuto, almeno nella fase iniziale. Un nemico che ha influenzato e radi-

calmente cambiato le nostre abitudini e la nostra vita, limitando alcune libertà di cui abbiamo sem-

pre potuto beneficiare. Ma proprio in tale contesto, nonostante le oggettive difficoltà e le pesanti conseguenze che, in termini sanitari ed economici, abbiamo e stiamo subendo, nella nostra città sono emersi alcuni aspetti straordinari che hanno portato alla luce lo spirito di collaborazione e solidarietà dei Novaresi. Nel pieno della pandemia, i Novaresi sono stati capaci di una forza di reazione incredibile, ma soprattutto, in un momento di grandi tensioni e paure, hanno dimostrato la voglia di stringersi intorno alla propria comunità, rispettando le regole, adeguandosi alle stringenti normative, offrendo la propria disponibilità a dare una mano. Sono tanti i cittadini che ci hanno contattato con l’intenzione di offrire il proprio tempo nelle attività e servizi che il Comune ha promosso per far fronte alle più svariate esigenze. Così come sono stati tanti i medici e gli operatori sanitari che, espletando pienamente il proprio ruolo e senza badare a turni ed orari, si sono presi cura dei tanti pazienti che si sono susseguiti nei vari reparti Covid. Hanno offerto loro cure sanitarie, ma anche affetto e umanità, consolandoli, nei momenti di sconforto e accompagnandoli, giorno dopo giorno, laddove è stato possibile, in un percorso di guarigione. E sono numerose davvero le imprese e le aziende più “fortunate” che, con un profondo spirito di collaborazione, hanno

contribuito, in vari modi, ad affrontare l’emergenza sanitaria, fornendo materiale sanitario e dispositivi di protezione quasi introvabili nella prima fase di epidemia. È questo il concetto di comunità che avevo in mente e che, più che mai, si è esplicitato quest’anno. Per non parlare delle associazioni di volontariato e di Protezione civile che hanno messo a disposizione della città i propri volontari: ogni giorno sul campo ad aiutare le persone anziane facendo la spesa, portando loro i medicinali, e i malati di Covid isolati nel proprio domicilio e impossibilitati spesso anche ad approvvigionarsi. Gesti di solidarietà per cui davvero in tanti si sono distinti. Nel pieno dell’emergenza,

quando l’ospedale maggiormente soffriva per la carenza di posti letto e di attrezzature necessarie ad affrontare i casi più gravi, Fondazioni, privati, club e cittadini hanno sostenuto l’acquisto di quanto necessario con donazioni, piccole e grandi, che si sono rivelate essenziali e centrali nell’arco del tempo, ed oggi lo sono più che mai. Un anno terribile, evidentemente, da un punto di vista sanitario ed economico, ma non certo sotto l’aspetto umano dove sono emerse straordinarie manifestazioni di solidarietà e di generosità di cui, come rappresentante della città, sono molto orgoglioso. Il Sindaco di Novara Alessandro Canelli


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NOVARA

Pietro Palmieri: «Il tutor, meglio in presenza» Con Abc learning scopriamo quanto è importante la presenza fisica del tutor nella Didattica a Distanza La DaD, Didattica a Distanza, più che un acronimo cela in realtà un ossimoro. La definizione del vocabolario Treccani svela impietosamente il nocciolo della questione definendola “metodo di studio e di insegnamento che si avvale di una rete di comunicazione postale o telematica e pertanto non è soggetta all’immediato controllo degli insegnanti, ma si appoggia a sistemi di consulenza e sorveglianza esterni per sostenere gli studenti nella programmazione dello studio e nella verifica dei risultati raggiunti”. Per chi, come me, lavora nell’ambito dell’università telematica - un’ottima opportunità di formazione rivolta ad adulti in grado di organizzare autonomamente il proprio percorso formativo, seppur con l’affiancamento di un tutor lungo tutto il percorso – i limiti di questa modalità didat-

tica saltano agli occhi con ancor maggior forza quando venga utilizzata con giovani allievi delle scuole primarie e secondarie. Qualsiasi insegnante sa infatti che la specificità dell’azione didattica risiede proprio nella progettazione ed allestimento di ambienti di apprendimento significativi e personalizzati la cui valutazione, in termini di competenze, ha un carattere formativo. Il perno di questo sistema è la relazione docente-allievo che, per sua natura asimmetrica, affida alla responsabilità dell’adulto il presupposto per il suo successo. Dunque il problema non risiede in una superficiale definizione di distanza (la DaD può risultare al contrario estremamente invasiva, violando la comfort zone personale, quando s’insinua nell’intimità delle case di insegnanti ed allievi in un’ ingombrante presenza di “tutti a casa

Ing. Pietro Palmieri di ABC Learning

di tutti”) quanto piuttosto nell’essersi resi conto del valore educativo della presenza cui non si prestava più da tempo la dovuta attenzione. Ciò che manca nella DaD è certamente la costruzione sociale del sapere, la pratica del confronto interpersonale, la socialità con i suoi rituali fondamentali nella crescita dei ragazzi. Ma ciò che sta emergendo con sempre maggior evidenza è che questi ragazzi, specie i più fragili e vulnerabili, rischiamo di perderli non solo a causa del digital divide, ma della trasformazione del docente “in carne ed ossa” in un ologramma. Un insegnante “distante” non può testimoniare con ugual forza la passione per la disciplina che insegna; i suoi occhi lontani non riescono a catturare la curiosità espressa dagli occhi vivaci degli studenti, spesso neppure

visibili tra le figurine che popolano lo schermo di un pc. Cosa direbbe oggi John Keating, alias Robin Williams ne L’attimo fuggente, il rivoluzionario professore che, con la sua viva ed appassionata testimonianza, rapiva l’anima dei suoi studenti esortandoli ad esprimere con coraggio i propri pensieri e le proprie aspirazioni, entrando in conflitto con lo stile conformista del collegio in cui era entrato come docente di letteratura? Probabilmente la stessa cosa: “Molti uomini hanno una vita di quieta disperazione: non vi rassegnate a questo”. Dott. Ing. Pietro Palmieri Prof. Vito Rosiello Sede Operativa di Novara Via Pietro Generali, 23 - Novara ECP Università Pegaso EIP Università Mercatorum tel. 3355931890 e-mail: pietropalmieri.abclearning@gmail.com I.P.

Prof Vito Rosiello di ABC Learning


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NOVARA

Privatassistenza Novara c’è sempre, h24 - 7su7 Massima serietà, personale altamente qualificato e completa disponibilità caratterizzano Privatassistenza Prendersi cura di un anziano non è mai facile per le famiglie ma grazie all’esperienza e all’affidabilità di Privatassistenza Novara qui puoi trovare il supporto concreto che stavi cercando. Merito dell’esperienza e della sensibilità di Luca Masoero che coordina efficacemente un nutrito team di operatori altamente qualificati sempre reperibili e disponibili h24, 7 giorni su 7, su tutta la città di Novara. I diversi servizi socio-assistenziali disponibili rispondono a tutte le differenti esigenze: servizi occasionali o continuativi; dall’abitazione o in ospedale; assistenza telefonica e per 365 giorni all’anno anche durante i giorni festivi. Inoltre è sempre inclusa la copertura assicurativa che copre l’operatore e l’assistito. Oltre a rivolgersi agli anziani, Privatassistenza Novara offre un valido supporto a tutti coloro che per differenti necessità hanno bisogno di essere assistiti. Luca Masoero evidenzia: “Ci sono giunte richieste d’assistenza anche da parte di giovani infortunati che non riuscivano a muoversi e non potevano contare sull’aiuto della famiglia perché lontana; noi abbiamo pensato e creato un servizio che potesse trovare una soluzione valida e tempestiva per aiutare anche questa tipologia di persone. Ci differenziamo dagli altri per l’affidabilità, il rispetto nei confronti dell’assistito e la sua famiglia, inoltre perché garantiamo una vasta gamma di servizi tra cui: il prelievo del sangue o iniezioni con personale infermieristico specializzato; offriamo trasporto su mezzi all’avanguardia tutti rigorosamente messi a norma per garantire la sicurezza a bordo delle persone; pensiamo all’assistenza rivolta all’igiene personale e alla pulizia di casa; svolgiamo servizio di trasporto spesa e cucina per le persone impossibilitate a farsi da mangiare”. Privatassistenza è un servizio rivolto alle persone in difficoltà la cui “mission” è quella di offrire la miglior soluzione garantendo la perfetta assistenza domiciliare per anziani, disabili e malati.

Luca Masoero, di Privatassistenza Novara

Non affannarti dunque, chiama per avere maggiori informazioni anche su prezzi e tariffe. Il preventivo naturalmente varia a seconda dei servizi richiesti ma la grande esperienza del personale, avvalorata da una buona

carica di empatia, provvederà a soddisfare ogni tua esigenza e ti farà risparmiare tempo e soldi. Inoltre tutte le fatture sono detraibili. Cosa aspetti dunque? Chiama Privatassistenza e non sarai più solo.

Via XXIII marzo 1849, 119d Reperibilità e servizio h24 - 7 su 7 Tel. 0321399887 Pamela Romanello I.P.

PRIVATASSISTENZA NOVARA • • • •

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INSUBRIA

Un regalo simpatico e inatteso per i bisognosi

Tutti le persone possono confezionare la propria scatola di Natale, con un impegno modesto e tanto amore "Scatole di Natale" è un progetto di solidarietà nato a Milano dall’idea di Marion Pozzato per dare un momento di gioia ai più bisognosi in questo periodo difficile, ma pur sempre natalizio.Quest’idea è stata adottata in diverse città. A Novara, per esempio, l'iniziativa viene ripresa e sostenuta dal gruppo Terziario Donna Alto Piemonte, in collaborazione con l’Associazione Il Biancospino onlus.

cessità dei quali già le Associazioni si occupano molto bene, ma una sorpresa, un diversivo, qualcosa che susciti un sorriso e faccia sentire il calore di chi la dona”. Aggiunge la presidente dell’Associazione Il Biancospino onlus, Tiziana Freguglia: “Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta perché ci stavamo accingendo a lanciare l’iniziativa a nostra volta, in autonomia, ed è stata una bellissima sorpresa poter unire le forze da subito. Siamo sicure che tanta gente parteciperà e ci teniamo in particolar modo a raccomandare di personalizzare il biglietto di auguri. Spesso le difficoltà si accompagnano alla solitudine e mai come a Natale un pensiero affettuoso scalda il cuore più di ogni altra cosa. Sono tempi duri per tutti e drammatici per tanti, ma basta poco per regalare una scintilla di gioia a chi ne ha bisogno, ma anche a noi stessi”.

Tutti possono regalare la loro “Scatola di Natale” con modalità molto semplici. Si prende una scatola di scarpe (o simile) nella quale mettere: 1 cosa calda (guanti, sciarpa, cappellino, maglione, coperta, ecc.), 1 cosa golosa (caramelle, cioccolato, dolciumi, ecc.), 1 passatempo (libro, rivista, sudoku, matite, carte da gioco, ecc.), 1 prodotto di bellezza (crema, bagno schiuma, profumo, ecc.), 1 biglietto gentile...perché le parole valgono anche più degli Le scatole già confezionaoggetti! te vanno consegnate nei La scatola va incartata, punti di raccolta. Alcuni si scrive in un angolo a sono stati già individuati, chi è destinata (donna, altri si possono aggiungeuomo, bambino/a) e poi re, tutti si possono candiva consegnata entro il 18 dare a diventarlo contatdicembre in uno dei punti tando la Confcommercio al numero 349 2874518 di raccolta. L’Associazione Il Bianco- (Margherita Pilone). spino provvederà a consegnare le scatole alle fa- Le scatole già pronte vanmiglie bisognose, anche no consegnate a: Conin collaborazione con al- fcommercio via Paletta tre Associazioni di volon- 1; Mercato coperto viale Dante (banco n 4 Mautariato del territorio. ra Mazzone); Erboriste“Ci siamo imbattute per ria Mela Cannella piazcaso nell’iniziativa, come za Gramsci 11/a; Ottica tanti, navigando sui social Asmonti via Valsesia 2; -spiega Elisabetta Bellet- Verde idea corso XXIII ti, presidente di Terziario Marzo 204/B; Caffè MaDonna Confcommercio verick corso Risorgimento Alto Piemonte-. L’idea 248 Vignale. ci è piaciuta così tanto che, detto fatto, il nostro I singoli prodotti non congruppo ha deciso subi- fezionati vanno conseto di proporla a Novara, gnati esclusivamente a trovando un’immediata Confcommercio via Palete calorosa condivisione ta 1, dove provvederemo nell’Associazione Il Bian- a confezionarli. cospino. La proponiamo Scatole di Natale è anai novaresi e prima di tut- che in provincia di Novato alle nostre imprenditri- ra, referente è Francesca ci alle quali chiediamo di Abbiati di Dormelletto donare scatole già pronte da contattare per creare oppure prodotti da inse- nuovi punti di raccolta in rire nelle scatole che noi varie località: il numero di telefono di Francesca è stesse confezioneremo. Quello che ci piace dell’i- 349 1846024. niziativa è l’idea del dono voluttuario, non cibo o Precisazioni sul contebeni di strettissima ne- nuto delle scatole:

Scatola Uomo/Donna: • La cosa calda e il passatempo: possono essere "usati" ma in ottimo stato • La cosa golosa: cibo non deperibile e nuovo • Il prodotto di bellezza: deve essere nuovo... non penso vi piacerebbe ricevere un bagno schiuma a metà :-) • Il biglietto gentile: forse la cosa che scalderà di più il cuore di chi aprirà la vostra scatola!

Scatola Bimbo: • La cosa calda e il passatempo: possono essere "usati" ma in buono stato - indicare sempre età e sesso sulla scatola • La cosa golosa: caramelle sarebbero apprezzatissime • Il prodotto di bellezza: un dentifricio o uno spazzolino per bambini, dei gioiellini per bambini ecc. • Il biglietto gentile: un disegno fatto dal vostro bambino potreb-

be essere un bellissimo pensiero Come far diventare "La Scatola di Natale" un’azione grande? • Ognuno può diventare ambasciatore della propria scuola, ufficio o azienda. • Fate girare il messaggio sui gruppi whatsapp e sui social. Ognuno può prendersi in carico la nuova ricerca di ambasciatori per nuovi punti di raccolta ed estendere l'azione

su tutta la città (abbiamo creato la pagina facebook Scatole di Natale Novara città che potete condividere). Il gesto costa poco, il tempo dedicato non è niente, ma la resa e la felicità di chi riceverà in dono queste scatole sarà immensa! Facciamo una cosa bella da ricordare in quest'anno 2020 catastrofico e aiutiamo chi ne ha più bisogno a festeggiare il periodo natalizio con il cuore un po' più leggero.


SPECIALE NATALE A TAVOLA

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Edoardo Raspelli racconta il suo Natale 2020 Il critico gastronomico e conduttore di MelaVerde su Canale5 ci racconta cosa porterà sulla propria tavola

In foto il critico gastronomico Edoardo Raspelli

"Le mie 3T, Terra Territorio Tradizione, non sono solo uno slogan depositato alla Camera di Commercio di Milano. Per me sono una forma di vita ed il mio auspicio è che lo siano per tutti. Terra Territorio Tradizione dovrebbero essere presenti nei cuori di chi vive nella propria terra d'origine e di chi, andandosene via, cerca di conoscere i prodotti del paese che lo ospita: sono lombardo? Cerco piatti e prodotti lombardi; vado in vacanza in Spagna? Cerco cucina e cantina di quel Paese. E questo vale in particolare per le festività, soprattutto le più importanti, le più care, quelle di questi giorni, che è possibile celebrare con prodotti locali, ma sì, anche quelli comprati all'ultimo minuto al supermercato sotto casa. Il prosciutto crudo (Cuneo, di Parma, di San Daniele del Friuli), la spalla cruda, il salame alessan-

drino o mantovano, la mortadella emiliana, lardo dolce...accompagnati da burro d'alpeggio prodotto nel cuore dell'estate e che ho congelato, faranno da apripista. Poi, magari, gamberi rossi di Mazara del Vallo crudi (con mozzarella di bufala campana o burrata pugliese, di Andria)con un goccio di olio extra vergine italiano (a Denominazione d'Origine Protetta o ad Indicazione Geografica Protetta oppure garantito ed identificato dalla fondamentala lettera E che dovete sempre cercare in questa frase: "...olio prodotto E confezionato da..."). I primi: tortellini di carne in brodo e ravioli ripieni di zucca al burro e salvia. Secondi: una spigola all'acqua pazza od una trota lessata accompagnata da una casalinga maionese "tosta"(non solo olio di semi ma anche con un buon extra vergine di oliva a dare consistenza e gusto),

Poi la carne, il bollito misto tra i cui pezzi non deve mancare la lingua (assolutamente NON salmistrata). Una goccia di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena delle antiche acetaie insaporirà una verde insalata prima dei formaggi: un pezzetto di Grana Padano o Parmigiano Reggiano ben stagionati, magari anche un gorgonzola industriale ma tenuto a maturare in frigo un mese oltre la scadenza, un formaggio d'alpeggio di lungo invecchiamento prima di frutta fresca di stagione(arance e clementine, non l'uva che in Italia a dicembre non c'è). Il tutto accompagnato da bollicine di casa nostra(Franciacorta, Oltrepò Pavese, Trentino, Veneto) un vino bianco fermo (che so, uno Chardonnay lombardo o piemontese, un Alto Adige) ed un rosso di Lombardia o Langhe. Al dolce un Moscato, un

passito, un rosso bergamasco, un goccio di grappa finale. Ultima portata panettone, cannoli con la ricotta, torrone e, magari il Monte Bianco di Maura Anastasia che trovate tra le pagine del RASPELLIMAGAZINE. Auguri o, meglio, in bocca alle balene". Silvia Sannino


SPECIALE NATALE A TAVOLA

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Miseria e Nobiltà PER LA CARNE • • • • • •

300 grammi di filetto di manzo di fassona Olio evo q.b Sale Pepe nero Scalogno 1/2 Succo di mezzo limone

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SALSA BRUSCA 10 Tuorli Sodi 10 Albumi Sodi 35g Capperi 70g Acciughe 600g Olio di Semi 50g Aceto di Vino Bianco 10 Tuorli Crudi (5 Pasta Gialla) 15g colla di pesce

PREPARAZIONE Mettete le uova a farle diventare sode (da quando l’acqua inizia a prendere bollore contare 8 minuti). Fate la maionese con il frullatore, con i tuorli crudi e aceto,iniziando a frullare ed aggiungendo a filo l'olio di semi. Mettete in ammollo la colla di pesce in 75g di acqua. Una volta ammorbidita per bene scioglietela in un pentolino con una punta di olio di semi. A parte frullate i tuorli sodi con i capperi dissalati e le acciughe. Poi tagliate a julienne gli albumi sodi. Prendete una bowl, metteteci la maionese, il composto frullato, gli albumi a julienne ed infine la gelatina. Tagliate prima a strisce e poi a cubetti piccoli il vostro filetto, (mi raccomando a coltello), dopodiché andate a inserire lo scaglono tagliato finemente, il succo del limone, l'olio, il sale e infine il pepe. Mescolate tutto in una terrina, coprite e lasciate marinare per circa un ora in frigo. Dopodiché procedete tramite uno stampo se volete una forma meno casuale a creare e impostare la vostra battuta di fassona e adagiateci sopra la vostra salsa brusca. Buon appetito!

Chef Gabriele Gorlato

Uova alla bella Rosina

Riso, gazpacho di melagrana e barbabietola

INGREDIENTI PER 6 PERSONE • • • • •

8 uova 300 gr di olio EVO 1 limone Sale e pepe q.b. Prezzemolo tritato

PREPARAZIONE Lessate 6 uova facendole cuocere 10 minuti dal momento dell’ebollizione dell’acqua. Trascorso questo tempo, passatele sotto l’acqua corrente e sgusciatele una volta raffreddate. Tagliatele a metà per la lunghezza, asportatene i tuorli e disponete gli albumi vuoti sul piatto di portata asciugandoli con carta da cucina. Con i due tuorli freschi, un pizzico di sale e l’olio preparate la maionese. Se risulta troppo densa allungatela con un po’ di succo di limone. Distribuite la salsa nei gusci di albumi ricoprendoli Paola Bernascone di L'accademia Italiana della Cucina interamente. Passate attraverso una grattugia a fori larghi o allo schiacciapatate i tuorli sodi e ricoprite con il ricavato gli albumi ripieni di maionese. Lasciate le uova così ottenute in luogo fresco almeno 30 minuti. Prima di servire decorate con un pizzico di prezzemolo tritato. Buon appetito!

Chef Gabriele Gorlato

INGREDIENTI PER IL RISO • • • • • • • • • • • •

250 g di riso Venere 1 limone non trattato Pepe nero q.b. Tabasco 20 g di olio evo Sale INGREDIENTI PER IL GAZPACHO 500 g di barbabietole rosse cotte 1 melagrana 2 cucchiai di aceto di riso 5 cucchiai di olio evo 1 limone Sale q.b.

PREPARAZIONE Iniziate dalla cottura del riso: riempite una pentola con abbondante acqua e portatela a bollore. Versate il riso Venere e cuocete seguendo le indicazioni riportate sulla confezione di riso scelta. Non appena il riso è cotto scolatelo e passatelo sotto l’acqua fredda. Scolatelo nuovamente e versatelo in una ciotola. Conditelo con olio evo, sale, qualche goccia di tabasco e la buccia grattugiata del limone. Preparate il gazpacho. Tagliate a metà la melagrana e ricavate il succo, tenendo da parte qualche chicco per guarnire. Nel bicchiere del minipimer inserite le barbabietole, il succo di melagrana, l’aceto di riso, 3 cucchiai di olio e frullate rendendo tutto liscio e cremoso. Regolate di sale pepe appena macinato e mettete in frigorifero. IMPIATTAMENTO

Create delle mono porzioni. Mettete al centro del piatto un cucchiaio di gazpacho. Appoggiate un coppa pasta rotondo e riempitelo con il riso Venere Pressate la superfice con il dorso di un cucchiaio. Estraete delicatamente il coppa pasta e guarnite con qualche chicco di melagrana


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SPECIALE NATALE A TAVOLA

Paniscia novarese o Panissa vercellese?

Spieghiamo tutte le differenze tra due delle ricette più antiche e più amate del territorio alto-piemontese

Riccardo Franchini, Food Blogger

Tra Novara e Vercelli c'è sempre stata una sorta di rivalità non solo in ambito sportivo, ma anche in quello enogastronomico, a testimonianza di quanta passione ed entusiasmo ci mettano produttori e ristoratori, per dimostrare che quanto da loro proposto sia, ovviamente, il meglio. Questa sana competizione fa si, però, che non sia sempre facile, anche per i più "esperti" percepire le differenze tra un piatto o un altro. È

il classico caso della disputa perenne tra la Paniscia novarese e la Panissa Vercellese. Innanzitutto, la provenienza parrebbe essere la stessa: infatti, entrambi i piatti trarrebbero la loro origine dal fatto che anticamente, al posto dell’attuale riso veniva usato il Panìco (Panicun), cereale di scarso pregio, simile al miglio. La difficoltà nel conferire un giudizio su quale sia il piatto migliore, è data anche dal fatto che non

esiste una ricetta univoca, che consenta di verificare con esattezza le differenze. Quante volte vi sarà capitato, andando in un ristorante delle due province e di leggere nel menù la voce dello chef : "la mia versione di Paniscia/Panissa", a dimostrazione del fatto che, partendo da una tradizione più o meno consolidata, si voglia aggiungere (o togliere) qualche ingrediente. Quello che mi sentirei di poter affermare, sentiti numerosi chef e anziani cuochi delle due province, è che il procedimento di preparazione e cottura dei due risotti sia sostanzialmente lo stesso, ma che variano alcuni ingredienti e le loro dosi. Nella paniscia novarese,infatti, vi è l’utilizzo della cotenna di maiale, dei fagioli Borlotti e dei pomodori S. Marzano. Nella panissa vercellese, invece, vi sono presenti i fagioli di Saluggia o di Villata. Su quale sia il tipo di riso migliore da usare non mi esprimo. Non sempre, infatti, si è

in grado di percepire la differenza tra due risi di qualità ed eccellenza prodotti nelle risaie novaresi o vercellesi. In effetti le caratteristiche territoriali, ambientali, il tipo di coltura e di lavorazione spesso sono gli stessi e, di conseguenza, anche il prodotto è molto simile. La preparazione, invece, risulta abbastanza simile. Volete, alla fine, un mio parere veramente spassionato? Ho mangiato entrambi i piatti decine di volte, e li ho trovati entrambi buoni, gustosi, saporiti e completi. A patto, però, che si utilizzino prodotti di qualità, del proprio territorio, contribuendo così a valorizzare la nostra cucina. Il mio auspicio è che si possa oggettivamente affermare che il Piemonte è in grado di proporre eccellenze ed esprimere una cucina di alto profilo riconosciuta anche a livello nazionale.

La paniscia novarese

Riccardo Franchini Food & Wine Blogger La panissa vercellese

L’oro rosso di Zafferano Alto Piemonte

La qualità made in Vercelli di Riso Barone

Un'eccellenza riconosciuta, indispensabile nella buona cucina

La rinomata qualità nostrana del primo e unico riso DOP italiano

L’idea di iniziare con la coltivazione di zafferano è arrivata nel 2018, con l’intento di portare avanti la passione e la tradizione del territorio dell'Alto Piemonte, una terra dal forte richiamo agricolo. Da qui, l’intuizione dell’Azienda agricola Randetti di dare vita alla produzione di un prodotto di eccellenza 100% piemontese, la cui filosofia si fonda sulle coltivazioni naturali, curando il prodotto in tutti i suoi processi, nel pieno rispetto dell’ambiente in cui si opera.

Passione, innovazione, qualità ed esperienza contraddistinguono Riso Barone, azienda storica fiore all’occhiello della produzione made in Vercelli. Condotta da Gloria Barone e dal padre Angelo, l’impresa affonda le radici nella millenaria tradizione della lavorazione del riso e contemporaneamente guarda al futuro, con la ricerca di un prodotto sempre migliore. L’attività ha sede a Ghislarengo nella Baraggia vercellese, area che si estende tra il fiume Sesia, il torrente Elvo e che dalle prealpi del monte Rosa

Lo zafferano viene piantato, coltivato e mondato esclusivamente a mano nel terre dell'Alto Piemonte a ”Sizzano”, per essere successivamente confezionato e venduto in stimmi purissimi nella sua forma originale e nobile. Lo Zafferano Alto Piemonte vanta la particolarità di essere un prodotto a km 0. Dalla raccolta, alla sfioritura, all'essiccazione, la filiera è molto breve e questo permette al prodotto stesso di man-

tenere intatte tutte le sue proprietà nutritive. Grazie a questa peculiarità, Zafferano Alto Piemonte è un prodotto di riferimento accertato, di alta competenza gastronomica ed all’altezza delle aspettative del consumatore. Il suo sapore pungente ed il suo colore intenso lo rendono l’ingrediente

insostituibile della buona cucina. Azienda Agricola Randetti Punto vendita (si riceve su appuntamento) - Via Tre confini,2, 28070 Sizzano (NO) Tel: 347 4803655 E-mail: marketing@zafferanoaltopiemonte.it zafferanoaltopiemonte.it I.P.

degrada dolcemente fino a Vercelli. Si tratta dunque di un territorio caratterizzato da acqua pura e ricca di minerali che arriva direttamente dalla montagna e che dona alla pianta del riso delle caratteristiche inconfondibili. Quest’ultime, unite all’esperienza dei maestri di Riso Barone ed all’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate, danno vita alle più pregiate varietà di riso: dal Carnaroli, all’Arborio, al S. Andrea, fino al Baldo, tutti eccellenti per compattezza, traslucidità e proprietà organolettiche. Di diritto, dunque,

il Riso Barone è tutelato dal consorzio “Riso di Baraggia biellese e vercellese” che gli ha conferito la DOP (Denominazione di origine protetta), la prima e unica per il riso italiano. I.P.


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SPECIALE NATALE A TAVOLA Passione di Venere, il rosè toscano

Le ricette di Nonna Bice: il pancotto

Esalta primi piatti tradizionali, pesci grassi e carni succose

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • • • • •

Pane raffermo (4 panini) Latte (a sufficienza per coprire il pane) 1 noce di burro Formaggio grana Sale q.b.

PREPARAZIONE Ammollate il pane raffermo nel latte e strizzatelo. In una casseruola fate sciogliere una noce di burro, aggiungete il pane e regolate di sale. Fate cuocere a fuoco lento per mezz'ora circa e servite con un'abbondante grattugiata di formaggio grana.

Paolo Nenci con Passione di Venere

Da Montevenere, frazione collinare di Chiusi (Siena) arriva un Sangiovese rosato, dal profumo delicato di frutti rossi e agrumi, fresco e piacevolmente sapido al sorso e con un elegante retrogusto fruttato e beverino. A produrlo è l'Azienda Agricola Nenci, oggi alla terza generazione con Paolo Nenci, classe 1991, depositario della tradizione di famiglia e al contem-

po innovativo. Infatti, è grazie alla sua strategia di social marketing che Paolo - "primo contadino digitale" - promuove efficacemente i suoi vini, aumentando esponenzialmente le vendite e ottenendo consensi e premi. Passione di Venere è un rosé dal colore molto chiaro, che strizza l'occhio ai prodotti francesi e che è già stato apprezzato Oltralpe, nelle competitive

manifestazioni di settore. Gustatelo con dei primi piatti tradizionali, come la ribollita, una vellutata di ceci e fagioli oppure con pici al ragù bianco di chianina. Nei secondi, abbinatelo con pesci grassi e conditi oppure carni succose, come il maialino in padella. Acquistatelo online su aziendaagricolanenci.com e seguite Paolo Nenci sui social. I.P.

Una ricetta "storica" vecchia di 150 anni

Erborinato Sancarlone al caffè Luigi Guffanti di Arona propone un formaggio dal gusto intenso L’Erborinato Sancarlone al caffè, è una variante del formaggio Blu novarese che porta il nome del Santo protettore della città di Arona.Si tratta di un formaggio ottenuto dalla lavorazione di latte vaccino proveniente dalla provincia di Novara. Il risultato è un formaggio erborinato da tavola che richiama la grande tradizione dei blu piemontesi. Il formaggio viene successivamente lavorato nel caffè e lasciato a maturare per almeno altri 90 giorni dall'arrivo nelle cantine dell’azienda Luigi Guffanti ad Arona. Presenta un gusto intenso e leggermente piccante, caratteristico dei formaggi erborinati, abbinato all'inconfondibile aroma del caffè. L’aspetto è caratterizzato da una pasta paglierina e compatta, con erborinatura bluastra moderatamente diffusa. Il sapore è forte, intenso, con note leggere di stalla e marcate di penicillo. Gli abbinamenti che consigliamo

sono con vini rossi corposi e invecchiati, vini dolci e liquorosi Mostarda piccante di frutta, confettura di cipolle rosse.

Pane di segale, polenta. Grappa. Un formaggio tradizionale e d’eccezione per la tavola di Natale! I.P.


SPECIALE NATALE A TAVOLA

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Le ricette di Nonna Bice: la rustida

Ricetta dei calamari ripieni alla Giara PER LA CARNE

INGREDIENTI PER 4 PERSONE • • • • • • • • • PREPARAZIONE • Cuocete a fuoco lento, con il coperchio, in una padella con olio, sale, pepe e le • cipolle rosse tagliate fini. Quando la cipolla è dorata, aggiungete la conserva di • pomodoro e le carni in base ai loro tempi di cottura (salsiccia, lonza di maiale, pollo, • vitello). A fine cottura, guarnite con foglie di basilico fresco tritate. • •

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300 g lonza di maiale 300 g pollo a fettine 300 g vitello 300 g salsiccia 1 barattolo di conserva di pomodoro Olio d'oliva 2 cipolle rosse 10 foglie di basilico

1 Kg calamari 100 gr di olive (taggiasche/Gaeta) 2 tuorli d’uovo 50 gr uvetta 100 gr pomodorini 4 fette di pane raffermo Una manciatina di capperi Uno spicchio d’aglio Olio extravergine Sale q.b. Prezzemolo Pepe q.b. Pelati (preferibilmente S. Marzano) 2 foglie di alloro Una manciata di pecorino

PREPARAZIONE Pulite e lavate i calamari. Tagliate i ciuffetti dei calamari e passarli in padella qualche minuto con olio extravergine e aglio. Mettete il pane raffermo a bagno in acqua. Tagliate grossolanamente i pomodorini, le olive, capperi. Mettete in un recipiente il pane strizzato e sbriciolato, i ciuffetti intiepiditi, le olive, i capperi, i pomodorini, l'uvetta, il pecorino, il prezzemolo tritato e i due tuorli d'uovo, aggiustate di sale e pepe e mescolate il tutto. Procedete al riempimento dei calamari in modo da far andare la farcia fino in fondo. Utilizzate degli stuzzicadenti per chiuderli. Adagiate i calamari in tegame non troppo basso con dell'olio ben caldo, fateli rosolare un pochino e aggiungete i pelati, le foglie di alloro e la farcia (se vi È avanzata). Fateli cucinare per circa 30 minuti, ricordandovi di girarli ogni tanto. Se serve aggiungete un po' di acqua tiepida. A cottura ultimata servite i calamari senza gli stuzzicadenti ma irrorati dal sughetto.

Nonna Bice, insieme al nipote e Food&Wine Blogger Riccardo Franchini

Ristorante Pizzeria La giara Via Novara, 343, 28078 Romagnano Sesia (NO) Tel: 0163 825040 www.ristorantepizzerialagiara.it I.P.

La ricetta dell’Antica cunsurtarija dal tapulon La storica ricetta, è stata insignita nel 2020 della de.co. come piatto tipico della Città di Borgomanero Al tapulone, piatto principe della cucina borgomanerese è stata recentemente attribuita la De.Co. (Denominazione Comunale). La richiesta era stata avanzata al Comune di Borgomanero dall’Antica Cunsurtarija dal Tapulon, associazione ricostituita nel 2003, presieduta dal giornalista Carlo Panizza ed iscritta alla Fice, la Federazione Italiana delle Confraternite Enogastronomiche. Le origini del tapulone sono antichissime. Secondo la leggenda il piatto venne cucinato per la prima volta in concomitanza con la fondazione della città avvenuta secondo la tradizione popolare ad opera di tredici pellegrini, ribattezzati nel dialetto locale i “trozzi orchi” (letteralmente tredici orchi) che di ritorno da un pellegrinaggio all’isola di San Giulio a Orta furono costretti , a causa di un incidente tecnico a fermarsi sulle sponde del Torrente

Agogna. Il loro carro, trainato da un attempato asino, sul quale c’erano le vettovaglie dell’allegra compagnia si ruppe irreparabilmente.

esistevano a Borgomanero apprezzò tantissimo un succulento piatto a base di “carne picada”, carne trita, quindi il tapulone che ancora oggi a distan-

za di secoli viene cucinato nelle case e nei ristoranti della città. Qui sotto riportiamo la ricetta fedele alla tradizione originale.

L’asino si azzoppò e a nulINGREDIENTI PER 4 PERSONE: la valsero le cure prestate al povero animale che non • 1 Kg. di polpa d’asino macinata grossa (in assenza riuscì più a rialzarsi dopo di carne di asino va bene anche quella di cavallo) la brutta caduta. • 2 spicchi d’aglio • 1 rametto di rosmarino I tredici pellegrini decisero • 2 foglie di alloro di fermarsi e di cibarsi con • Due bicchieri di vino rosso (possibilmente Boca la carne, un po’ stagionadoc) ta del povero somarello, • 50 gr. di lardo cotta a fuoco lento dopo • 1 noce di burro essere stata grossolana- • 2 cucchiai di olio di oliva, sale e pepe. mente sminuzzata, dalla cuoca “Sabèta” (ElisabetPREPARAZIONE ta) che fu la prima, invo- Sul tagliere battete il lardo con un coltello pesante. lontaria cuoca del tapulo- In una casseruola mettete il lardo, l’olio, l’aglio un po’ schiacciato con le mani, l’alloro e il rosmarino e fateli ne. rosolare dolcemente. Leggenda a parte il tapu- Una volta dorato togliete l’aglio, aggiungete la carne lone affonda le sue origini con sale e pepe e cuocetela, separandola con i rebbi in tempi veramente remo- di una forchetta finché non si asciuga. Unite ora, fino ti. Tra i documenti storici , a coprire la carne, il vino rosso, quando il vino prende uno risale al periodo della bollore, abbassate il fuoco. Cuocete a fuoco lento per Dominazione Spagnola circa 45/60 minuti finché la carne risulti abbastanza (XVI secolo) e riferisce di asciutta. Aggiustate di sale e pepe e rinfresco con una un Comandante di guar- noce di burro. nigione che in una delle Dopo aver tolto gli aromi, l’alloro e il rosmarino, servite tante Osterie che allora il tapulone caldo con una fumante polenta.

Carlo Panizza, presidente della "Antica cunsurtarija dal tapulon"


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SPECIALE NATALE A TAVOLA Il miele di Sulla di Nazario Fania

Biscotti Pan di Zenzero senza Zucchero

Per proprietà nutritive, uno dei più ricercati al mondo La Sulla (Hedysarum coronarium) è una pianta leguminosa dai bellissimi fiori rossi che produce un miele pregiatissimo. Le nostre api raccolgono il nettare di questi fiori in alcune zone incontaminate dell'alta collina del Molise, tra 700 e 900 metri di altitudine. Questa pianta nettarifera, ci dona un miele tra i più apprezzati e ricercati al mondo. Raccolto puro, infatti, questo alimento non subisce nessun trattamento termico e fisico durante la

lavorazione e la sua fine cristallizzazione è indice della qualità di questo prodotto. La naturale presenza di fruttosio di altissimo pregio e di numerosi oligoelementi, quali zinco, ferro, magnesio e manganese, lo rendono un alimento adatto a bambini ed anziani. Inoltre, le sue qualità organolettiche ed il rilascio lento e costante di energia nell'organismo, ne fanno un alimento adatto agli sportivi, specialmente nella fase pre-al-

lenamento. Il miele di Sulla, per le sue straordinarie proprietà, è principalmente utilizzato in cucina per la preparazione di numerosi dolci e come abbinamento con formaggi freschi, ricotta e yogurt magro. Potete ordinare il miele di Sulla, scrivendo a: info@mieledelmolise.com Via Vico Muro Rotto 15 Montagano (CB) Tel. 366 300 4355 www.mieledelmolise.com Facebook: Apicoltura Nazario Fania I.P.

Nazario Fania, apicoltore di "Miele di Sulla"

Cestini di cioccolato allo zabaione INGREDIENTI PER 6 PERSONE • • • • • •

250 gr cioccolato fondente 6 pirottini di carta forno 1 uovo 3 tuorli 110 gr zucchero 3 cucchiai di marsala

PREPARAZIONE Iniziate a preparare i cestini sciogliendo il cioccolato al microonde. Con un pennellino spennellate i cestini e riponetele in frigorifero per 1 ora. Ripetete per 3 volte la stessa azione. Intanto preparate lo zabaione mescolando con una frusta l'uovo, i tuorli e lo zucchero. Una volta amalgamati montate il tutto fino a raggiungere una consistenza spumosa e poi cuocete a bagno maria aggiungendo il marsala per circa 10 min. Montate ancora con la frusta elettrica e riponete in frigorifero. Mettete il vostro zabaione all'interno dei pirottini. Conservare in frigorifero Alice Guantoni di Dolci Guantoni www.dolciguantoni.it

Alice di "Dolci Guantoni" insieme alla sua piccola aiutante

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INGREDIENTI PER I BISCOTTI 60 g ghee 1 uovo a temperatura ambiente 125 g farina di chufa 125 g farina di mandorle 1 misurino di Stevia pura 1/3 di cucchiaino di cannella in polvere 1/3 di cucchiaino di zenzero in polvere 1/ di cucchiaino di chiodi di garofano in polvere 1 pizzico di noce moscata 1 pizzico di sale rosa 1 cucchiaino di lievito chimico casalingo

PER LA GHIACCIA REALE • 1 albume (30 g) • 5 gocce di limone • 130 g eritritolo al velo (lo puoi ottenere tritandolo nel macina caffè/spezie) PREPARAZIONE Prima di tutto fai sciogliere a bagnomaria il ghee e poi lascialo da parte a raffreddare. In una ciotola versa tutti gli ingredienti secchi: farine, spezie, sale e lievito, mescolandoli bene. Quando il ghee si sarà raffreddato lo potrai unire a questi ingredienti unendo anche 1 uovo a temperatura ambiente. Amalgama il tutto, forma una palla e lascia riposare in frigo una mezz’ora. Una volta estratta dal frigo, stendi la frolla tra 2 fogli di carta forno e assottiglia con il mattarello. Quindi con la formina da “omino” ho creato i miei Biscotti Pan di Zenzero e li ho delicatamente trasferiti sulla teglia. Ho infornato a 175 gradi, ventilato, per 8 minuti. Una volta estratti, ho lasciato raffreddare i biscotti occupandomi della Ghiaccia Reale. Per farla ho messo in una ciotola 1 albume e 5 gocce di limone, frullando con la frusta elettrica per creare una lieve schiuma Ho poi tritato al velo l’eritritolo con il macina caffè e l’ho aggiunto all’albume un pò alla volta mescolando con la frusta elettrica. La densità non era alta, ma tu puoi aumentarla aggiungendo un pò di eritritolo in più. Una volta pronta trasferiscila nella sac a poche, utilizzando il beccuccio con il foro più piccolo. Adesso puoi decorare i biscotti con la Ghiaccia, creando i motivi che più ti piacciono. Volendo puoi renderla colorata aggiungendo del colorante naturale derivato da frutta e verdura.


LA RUBRICA GASTRONOMICA

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Dalle risaie alle Alpi: alla scoperta dei primi piatti Con Riccardo Franchini, viaggeremo attraverso una storia di prodotti e ricette tipiche dell'antica tradizione piemontese

In foto lo Chef Massimiliano Tamilia

Paniscia alla Via Veneto INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

Riccardo Franchini, Food&Wine Blogger

Da questo numero, vi vogliamo raccontare una serie di prodotti tipici, di nicchia e ricette dalle antiche origini e tradizioni contadine, che caratterizzano, tuttora, le nostre terre, cioè il territorio che, partendo dalle risaie novaresi e vercellesi, sale fino alle alpi Lepontine, passando dalle colline novaresi e dalle coste della Sesia. Iniziamo, oggi, a parlare di alcuni primi piatti ricchi di storia e, ovviamente, di gusto! I nomi “Paniscia novarese” e “Panissa vercellese” derivano entrambi da “Panico” (dal latino: Paniculum) un tipo di cereale utilizzato prima dell’introduzione del riso (verso il 1.400-1.500) e che veniva usato per questo genere di preparazioni. I due piatti (novarese e vercellese), si differenziano soltanto per alcuni ingredienti e soprattutto per il diverso dosaggio che viene utilizzato. Un po' di carne e la presenza di funghi, rispetto agli ingredienti tradizionali, caratterizzano invece la "Paniccia della Val Sesia”, un ricco piatto carnevalesco. Per realizzare la Paniscia Novarese, si utilizza

il salam d’la duja, un tipo di salame conservato sotto strutto, di media stagionatura. Fondamentali sono anche i fagioli di Saluggia, che, però, possono essere sostituiti con dei normali borlotti: la cosa importante è che siano freschi e non secchi o in scatola, perché dovranno cuocere per un tempo ben preciso assieme alle altre verdure, cioè sedano, carota, verza (meglio se gelata), pomodori. Per il soffritto si utilizza una cipolla locale (vi consiglio la “cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto”, Presidio “Slow Food”). Il riso va sfumato con un vino rosso fermo locale (ottimo il Nebbiolo). Un tempo, il tutto veniva cotto nella "Pèyla" padella di rame stagnato a bordo medio alto, leggermente svasata, con un ferro in posizione centrale (viene spesso ancora utilizzata per la realizzazione della Panissa vercellese). Gli Agnolotti piemontesi (P.A.T.: prodotti agroalimentari tradizionali) sono una specialità di pasta ripiena tradizionale del Piemonte, e in particolare, della zona del Monferrato, ma diffusa in tutta la

regione. L'origine (antica) del nome è incerta: la teoria più accreditata fa derivare il nome dal piemontese “anolòt” (anello) che era un ferro adoperato per tagliare questa pasta a forma di anello, che a detta di alcuni era appunto la forma primitiva che assunsero gli agnolotti. La forma tradizionale è, poi, diventata quadrata, con il ripieno racchiuso da due sfoglie di pasta all'uovo. La caratteristica principale dell'agnolotto piemontese rispetto alle altre specialità di pasta ripiena del resto d'Italia è l'utilizzo di carne arrosto di diverso tipo per il ripieno: carne di vitello, di maiale e di coniglio. Una varietà particolare di agnolotti sono gli Agnolotti del plin, dalla forma rettangolare più piccola rispetto agli agnolotti piemontesi. Il loro nome deriva dal “pizzicotto” in dialetto piemontese, che sta ad indicare il caratteristico gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudere il ripieno tra un raviolo e l'altro. Nelle valli ossolane, potete, invece, assaporare i gustosi Gnocchi ossolani, uno tra i piatti riscoperti

e valorizzati della cucina ossolana. Consistono in un impasto di farina di castagne, passata di patate lesse, di zucca, conditi, poi, con burro di nocciole e formaggio, ovviamente delle valli. Presentato dallo chef Sergio Bartolucci (papà di Giorgio, famoso chef stellato di “Atelier Eurossola”,) nel 1984, è stato, poi, diffuso dal “Comitato Ristoratori Ossolani”. Gli Gnocchi walser sono, invece, molto particolari perché, nell’impasto descritto sopra, viene aggiunta anche della pancetta affumicata che ricorda il profumo della legna sul camino. Anche questi, vengono serviti con burro fuso di montagna. Qui accanto, troverete la ricetta per realizzare la paniscia novarese, ad opera di chef Massimiliano Tamilia, coadiuvato dai suoi giovani e validi collaboratori di cucina, Erika Desogus e Fabrizio Falvo. Buon appetito! Riccardo Franchini Food & Wine Blogger

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320g di riso arboreo 1 costa di sedano 1 carota 400 g di verza 100 g di polpa di pomodoro 400g di fagioli borlotti 80 g di cotenna di maiale 1,5 litri di acqua 100 g di lardo 150 g di cipolla tritata 200 g di salame della duja 100 ml di vino rosso fermo Sale q.b. Pepe q.b. Burro q.b. Grana q.b.

PREPARAZIONE Mettete i fagioli in acqua fredda a bagno per 24 ore. Soffriggete in una pentola sedano, carote, cipolla, lardo, salame della duja e cotenna, il tutto tagliato finemente. Intanto tagliate la verza e aggiungerla al soffritto insieme ai fagioli e sfumate con il vino, mettendo successivamente la polpa di pomodoro. A parte tostate il riso e aggiungetelo in pentola. Aggiungete acqua o brodo vegetale fino a cottura. Aggiustate di sale e pepe. Spegnete il fuoco e mantecate con burro e grana. Servite in un piatto accompagnandolo con il porro croccante. Buon appetito!

Chef Massimiliano Tamilia


AMBIENTE E BUON SENSO

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Pentagarden diserba tutelando l'ambiente

Diserbare, sanificare, eliminare malattie e parassiti dalle piante preservando salute e ambiente è possibile Nell’era moderna, dal diserbo del prato alle coltivazioni agricole, è diventato di uso comune e quotidiano l’utilizzo di pesticidi e diserbanti. Questi infatti, garantiscono un risultato immediato ed efficace a discapito, purtroppo, dell’ambiente e della nostra salute. Pentagarden, che fa dell’attenzione e della sensibilità a queste tematiche una delle proprie filosofie aziendali, ha sempre ricercato soluzioni innovative nel proprio settore per trovare rimedio a questi importanti problemi, diventando la prima ed unica realtà nel novarese, e tra le prime in tutto il Piemonte, a fornire un servizio totalmente eco-friendly , grazie all'acquisto del macchinario 3.0 Mid della Heatweed Technologies, azienda norvegese leader nella produzione di attrezzature “green” di sanificazione e manutenzione di aree verdi. «Abbiamo visto che nel Nord Europa, recente-

mente, avevano cominciato ad utilizzare nuove tecnologie nel settore, mirate a ridurre l’impatto ambientale e l’avvelenamento del suolo. Stupiti dalla grande qualità di questo macchinario abbiamo deciso di acquistarlo», commenta così Vincenzo Latella, responsabile operativo e coordinatore del servizio di Pentagarden. Questo strumento, infatti,

grazie alla sua alta tecnologia, riscalda l’acqua posta all’ interno di esso, portandola ad una temperatura di 94-95° C, permettendole così di agire senza l’uso di diserbanti e/o additivi chimici, mantenendo così il terreno in salute e preservandone le caratteristiche fisiche. Per interventi di diserbo, sanificazioni esterne, eliminazione malattie e parassiti per attività agricole,

se cercate il perfetto binomio tra qualità ed ecosostenibilità, Pentagarden è ciò che fa per voi Vincenzo Latella Responsabile operativo Penta Garden Via Case Sparse, 24 28100 Novara Tel. 0321 691162 info@pentagarden.it I.P.

Alessandro Salvatori

Vincenzo Latella responsabile operativo di Pentagarden

“Migliorare il ciclo dei rifiuti porta benefici” Locarni: “Un ciclo dei rifiuti efficiente accresce la qualità della vita urbana e garantisce occupazione” Mezzogiorno oltre il 40% dei rifiuti viene ancora smaltito in questo modo e al contempo la vita residua delle discariche in esercizio si stima che dovrebbe esaurirsi nel 2022. Sono alcuni degli elementi che emergono dalla ricerca “I fabbisogni di trattamento dei rifiuti urbani nel Sud” realizzata da Utilitalia e presentata in occasione del Green Symposium di Napoli.

Gian Carlo Locarni

RIfiuti. Aldilà delle proprie convinzioni personali, bisogna prendere in carico tali tematiche partendo dai numeri della gestione.

Basti pensare come nel 2018 sono partiti dalle regioni del Sud oltre 20mila camion carichi di rifiuti verso il Centro-Nord.

L’attuale scenario si traduce nei cosiddetti “viaggi dei rifiuti”: nel 2018 sono stati 25mila i tir a partire verso gli impianti del Centro Nord, e altri 10mila si sono mossi tra regioni del Sud. Ciò si è tradotto in oltre venti milioni di chilometri percorsi, con importanti costi: dal punto di vista ambientale, con l’emissione di 14mila tonnellate di CO2 equivalente, ed ecoQuesto “esodo” com- nomico, con 75 milioni di porta gravi costi econo- euro aggiuntivi sulla Tari mici e ambientali, senza pagata dai cittadini. contare un eccessivo ricorso alla discarica: nel Il maggiore impatto am-

bientale nel sistema del trattamento dei rifiuti è costituito dalle discariche, soprattutto per le emissioni di CO2. Al momento il Sud avvia a discarica circa il 40% dei rifiuti urbani trattati, contro una media nazionale è del 20,2%, mentre l’Unione Europea ci impone di scendere al di sotto del 10% entro il 2035. Ricordando che la vita residua delle discariche del Mezzogiorno si stima sia di soli due anni: entro il 2022 saranno esaurite. Nello specifico, nel Mezzogiorno la realizzazione degli impianti di trattamento del rifiuto organico, oltre a chiudere il cerchio dei rifiuti a livello macro-regionale, permetterebbe di produrre oltre cento milioni di metri cubi l’anno di biometano: un quantitativo in grado di soddisfare la necessità di riscaldamento di oltre centomila famiglie, con un risparmio di più di 250mila

tonnellate di CO2 l’anno. La realizzazione degli impianti di termovalorizzazione consentirebbe la produzione di oltre un milione di megawattora di elettricità, la metà dei quali rinnovabili, che potrebbero soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 200mila famiglie, con un risparmio di 250mila tonnellate di CO2 annue. Questi potenziali risparmi di CO2 contribuiscono al rispetto degli impegni assunti dall’Italia per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti nell’accordo di Parigi. Senza impianti di digestione anaerobica e senza termovalorizzatori non si chiude il ciclo dei rifiuti e non si fa economia circolare, mettendo in difficoltà lo stesso riciclo. Un ciclo dei rifiuti efficiente toglie spazi di manovra alla criminalità organizzata, accresce la qualità della vita urbana e garantisce anche un circolo virtuoso per l’occupazione. Gian Carlo Locarni


LA NOSTRA SALUTE

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Pancia gonfia, i rimedi della dott.ssa Picchetti La pancia gonfia è un problema prevalentemente femminile che si sviluppa sopratutto tra i 35 ed i 50 anni

In foto Karen Picchetti di Farmacia Chiabrera - Novara

Questa volta parleremo di pancia gonfia, un problema molto frequente, che colpisce principalmente le donne in età fertile, ma anche gli uomini seppure in numero inferiore. Il gonfiore addominale comune, che ben si presta ad essere curato con le terapie naturali, si manifesta soprattutto nelle donne per due ragioni principali. La prima è che la donna ha una oscillazione ormonale mensile, la quale causa un rallentamento della motilità intestinale specialmente

durante la seconda fase del ciclo, portando ad una fisiologica tendenza alla stipsi. La seconda è la tendenza, sempre in questa fase del ciclo ormonale, alla ritenzione dei liquidi. Questi due fattori determinano in età fertile e particolarmente tra i 35 e i 50 anni il manifestarsi del tipico gonfiore addominale pre-ciclo. Sapendo ciò, si può intervenire assumendo Solfato di Magnesio al mattino al risveglio e prima di coricarsi. Il Magnesio da un lato

aiuterà a drenare i liquidi e dall'altro migliorerà l'evacuazione e la tendenza alla stipsi fisiologica del periodo. Alle volte la causa del gonfiore addominale è dovuta invece ad una difficoltà digestiva a livello pancreatico causata da una carenza enzimatica, che può colpire sia donne che uomini, e determina una digestione incompleta degli alimenti ingeriti e di conseguenza gonfiore. In questo caso è utile l'assunzione di enzimi digestivi dopo i pasti. Altra causa del gonfiore

addominale tipicamente femminile è l'ipersensibilità alimentare accompagnata da tendenza diarroica, legata in genere ad un consumo eccessivo di latticini, latte animale e derivati, di legumi e soprattutto di farina di frumento. Qualora ci si accorgesse che il problema ci colpisce in concomitanza all'assunzione di determinati alimenti, come i sopracitati, si consiglia di sospenderne l'assunzione uno per volta, in modo da verificare quale sia quello responsabile del peggioramento del gon-

fiore. Spesso il gonfiore è causato da un eccessivo consumo di zuccheri, sotto forma di pane e dolci. Questi ultimi favoriscono il proliferare dei batteri intestinali, che creano fermentazione e quindi gas e tensione addominale. Tale problema si può affrontare con l'utilizzo di oli essenziali, che sono gli antibiotici della medicina naturale. Il più importante e meglio tollerato è l'O.E. di origano, che può essere assunto come tale oppure come capsule oleose, sia ai pasti che lontano da

essi. Come avrete capito leggendo queste righe, il problema va affrontato determinando in primo luogo la tipologia del gonfiore che ci affligge e correggendo la dieta in modo da ridurre i fattori concomitanti che possono peggiorare i sintomi, per poi poter scegliere il rimedio più efficace al nostro caso. Karen Picchetti Farmacia Chiabrera Piazza Cavour 7, Novara Tel. 0321 611077 I.P.


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LA MIA ASSOCIAZIONE

Dott.ssa Claudia Cucino: «Il corpo ti parla» «Ascoltare l’organismo è fondamentale nei disturbi alimentari» Sempre più spesso sentiamo parlare di disturbi alimentari che si ripercuotono sul nostro organismo. Ciò che spesso non comprendiamo, è che questi problemi derivano da esperienze pregresse non ancora risolte. La Dott.ssa Claudia Cucino, medico integrato specializzato in gastroenterologia, ha compreso bene questa problematica, e ci spiega quanto è importante prestare attenzione al nostro organismo :«Come primo step, dopo un'attenta anamne-

si, circa la sintomatologia sto percorso, ad esempio del paziente e dopo una lo psicoterapeuta, il nutridiagnosi medica, è ne- zionista e l’osteopata» cessario esplorare la vita stessa del paziente (lad- Dott.ssa Claudia Cucino dove egli lo permetta), al Via Torelli, 2/ B, 28100 Novara fine di valutare i collega- Tel: 347 0144654 menti tra la vita emotiva e-mail : claudiac72@gmail.com della persona e lo svilupI.P. Alessandro Salvatori po dei sintomi e quindi della patologia stessa. Successivamente, si accompagna il paziente mediante un approccio medico integrato che comprende l’utilizzo di farmaci, preferibilmente naturali(ma non solo) e la collaborazione di figure professionali utili in que-

BeYourself: coraggio siate sempre voi stessi

Un dolore profondo che si trasforma in un'occasione d’amore: Silvia Sannino ha fondato "BeYourself"

Silvia Sannino, Fondatrice della Associazione BeYourself

Dott.ssa Claudia Cucino

Con la Dott.ssa Arenas superiamo i traumi Grazie alla tecnica EMDR si metabolizza il dolore di un trauma «Non tutte le persone sono soggette a sviluppare disturbi alimentari così come non tutte le persone incorrono in rapporti con partner violenti»: spiega la psicologa e psicoterapeuta Maria Beatriz Arenas. «La causa è multifattoriale, da ricondursi al contesto in cui l’individuo è cresciuto e alle esperienze adolescenziali, mentre i possibili vissuti traumatici dell’età adulta spesso fungono da eventi scatenati. Queste dinamiche, se non gestite efficacemente nella sfera emotiva, potrebbero portare a situazioni di disagio psi-

Il percorso è stato lungo e dentro di me in quel periodo era nato un qualcosa di grande. Sensibilizzata da quel vissuto ho deciso di aiutare attraverso le mie passioni qualsiasi persona che avesse vissuto dei drammi simili.

alimentari, bullismo e cyberbullismo, body shaming e altre tematiche sociali, attraverso eventi creati nei campi della moda, dello spettacolo e della fotografia e che abbiano come messaggio di fondo il c.d. “Bodypositive” e la promulgazione di programmi per l’equilibrio È nata così “BeYourself” personale. un’associazione che da anni si occupa di sensibiSilvia Sannino lizzare su temi quali vioFondatrice BeYourself lenza di genere, disturbi

Storie di donne: impariamo ad amarci 6 donne raccontano la propria storia: dalle difficoltà alla speranza e alla gioia grazie all’associazione cologico nell’età adulta come ad esempio disturbi alimentari o difficoltà nei rapporti di coppia fino ad arrivare a partner violenti». Come risolvere? Grazie al supporto della psicotera-

peuta dott.ssa Maria Beatriz Arenas, che si avvale della tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), una metodologia che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi traumatici o di stress emotivo. Questa tecnica, inserita nel contesto del percorso terapeutico, permette di lasciare le proprie esperienze negative nel passato, superandole e potendo così vivere con maggiore consapevolezza e resilienza il presente e il futuro. I.P.

Dott.ssa Maria Beatriz Arenas

“Circa una decina di anni fa ho cominciato a soffrire di disturbi alimentari a causa delle violenze psicologiche e fisiche da parte del mio ex compagno di allora. Grazie a un percorso, alla mia famiglia e agli amici ma, soprattutto, alla mia grande forza di volontà, sono riuscita ad uscirne, ho chiuso quella relazione malata e ad oggi sono felicemente sposata con un uomo che mi ama realmente.

Alessandro Salvatori

Oggi l’Associazione Be Yourself è la voce di tante donne sparse su tutto il territorio nazionale che combattono ardentemente per la realizzazione dei propri obiettivi e contro gli stereotipi imposti dalla nostra società”. Laura Chiapparini (PV) “Ho 37 anni e sono infermiera. Conosco l'associazione Be Yourself già da 3 anni e fin da subito ne ho sposato i principi, i valori gli ideali di bontà verso il prossimo. Ho ripreso la mia autostima piano piano dopo brutte esperienze di vita ed ora sono orgogliosa di dire che grazie all'associazione sono anche diventata portavoce di tematiche sociali sempre da sensibilizzare. È bello sentirsi parte di una famiglia che non giudica ma insegna“

Laura Chiapparini


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LA MIA ASSOCIAZIONE Giulia Marrone (MB) “Faccio parte dell'Associazione Beyourself da un anno. Proprio come il nome che porta, da quando sono dentro, ho imparato a credere nelle mie potenzialità e lavorare sui miei limiti. Ho ancora strada da fare ma ho trovato persone che mi hanno costantemente supportato e insegnato tanto, dove

ho trovato spazio per mostrare le mie aspirazioni e passioni. Credere in se stessi è davvero il primo passo per il proprio successo personale e non, chiunque abbia voglia di entrare a fare parte di una grande famiglia è il benvenuto perché le potenzialità di più persone unite possono davvero fare la differenza”

Romina Diana (RO) “Sono ragioniera ma da quasi 10 anni mi occupo di moda curvy. Ho conosciuto di persona Silvia Sannino la presidente dell’Associazione grazie a Laura Chiapparini e proprio due anni fa' scattavamo per il progetto di Laura #noviolence , dando vita a una mostra fotografica che qualche mese dopo fu portata anche a Roma. Sempre in quell'occasione con Silvia e Laura fummo ospiti dell'istituto d'arte di

Novara, dove parlammo ai ragazzi in aula di bullismo e cyberbullismo, un altro tema che mi tocca da vicino, raccontando le nostre testimonianze. Da quel giorno praticamente è nato il mio amore per questa associazione che anche a distanza ho sempre seguito, in questi due anni è cresciuta anche molto l'amicizia e la stima tra me e Silvia e da qualche mese mi ha nominata referente del Lazio. Una vera emozione!”

Benedetta Iusco (NO) “Ho 25 anni, lavoro in una azienda di alta moda e sono appassionata di questo mondo, ma non ho mai avuto il coraggio di osare, per via della mia forma fisica. Nel 2016, durante un evento, ho conosciuto per caso la presidente dell'associazione Beyourself, Silvia Sannino, che mi ha subito "ingaggiato". Ho conosciuto una realtà molto vicina ai miei ideali e valori. Mi sono messa in gioco, partecipando a sfilate, shooting ed eventi. Sono

sempre stata una ragazza molto solare, ma anche molto timida, incapace di esporsi. Grazie a questa seconda famiglia, fatta di persone tutte diverse tra loro, ho imparato ad apprezzare la diversità, amare me stessa, al di là del mio peso e della mia taglia, e a non avere paura del giudizio degli altri. La strada è ancora lunga, ma non si molla! Auguro a tutti di avere la possibilità di conoscere e far parte di questa straordinaria associazione chiamata Beyourself!”

Masha Liccati (NO) “Da quando sono entrata nell'Associazione Beyourself, mi sento più sicura di me stessa, ma da quando sono nell'associazione mi sono ricreduta, perché la bellezza non è solo pancia piatta e gambe lunghe, la bellezza è anche quello che ognuno ha dentro nel proprio cuore…” Arianna Signorelli (NO) Nel 2014 ho conosciuto Silvia a un evento e 4 anni dopo abbiamo aperto insieme l'associazione Beyourself. In questi 6 anni sono cresciuta tanto e grazie a Silvia e all'associazione ho imparato ad amarmi e a credere di più in me stessa. Ho deciso di far parte dell'associazione per aiutare tutte le persone che si sentono come mi son sentita io in passato e fargli amare di più se stessi. Queste sono solo alcune delle affermazioni di chi

Dott.ssa Michela Squeo: viva il bell'essere La bellezza secondo il Medico Estetico e Chirurgo Vascolare

Giulia Marrone

Romina Diana

carbossiterapia, pressoterapia, terapia enzimatica per la cellulite, tecnologia che amplifica la massa muscolare e riduce la massa grassa del 16% utilizzando onde elettromagnetiche (risonanza magnetica) e ultrasuoni hifu che rimodellano il corpo e tonificano il viso. Tutto viene inserito all'interno di un programma multidisciplinare e con un approccio funzionale che

lavora su tutti e 3 i livelli: psiche, cervello, organo. Dr. Michela Squeo Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia vascolare Medicina Estetica Flebologia Estetica Medicina Funzionale Studio Medico Via Perazzi ,49 Novara Cell +39 3394744058 michelasqueo@gmail.com Facebook Studio Medico Michela Squeo Instagram @ medicinaesteticanovara I.P..

Con la biologa nutrizionista per un’alimentazione consapevole Benedetta Iusco

Nello specifico il gruppo effettua questi servizi: • Sfilate di moda • Servizi di immagine • Concorsi di bellezza aperti a tutte • Workshop e modelsharing • Mostre fotografiche • Eventi e progetti con raccolte fondi • Organizzare eventi ricreativi di diverso tipo • Laboratori per grandi e Piccini • Convegni a tema sociale e/o scolastici • Eventi sui social

Contatti: Silvia Sannino, Presidente Associazione è all’interno dell’ Associa- Culturale Ricreativa Beyourself zione. mail. associazioneIl gruppo oltre ad eventi beyourself@gmail.com ricreativi - formativi ha un tel. 3453595360 supporto di validi professionisti del settore medico Arianna Signorelli

Dott.ssa Michela Squeo

Dottoressa Elena Brugnatti: il cibo è vita

sanitario al quale gli associati possono rivolgersi a prezzi agevolati e nella massima riservatezza.

Masha Liccati

"Promuovere il bell'essere" è questa la mission della dottoressa Michela Squeo, medico estetico e chirurgo vascolare di Novara, nota per il suo approccio improntato ad una bellezza salutare ed armoniosa, lontano dagli stereotipi della conformità e dagli eccessi. L'accettazione di sé è alla base, così come l'amore per il proprio corpo e l'equilibrio. La fisicità più bella, evidenzia il medico, emana salute. Un concetto ben espresso dal termine "bell'essere" a rappresentare lo stato di armonia tra bellezza interiore e bellezza esteriore. La dottoressa Michela Squeo parla di "percorso" da fare con il paziente, a partire ad esempio da un checkup vascolare, che valuta l'eventuale presenza di edema e gonfiori diffusi, di patologie di base dovute al tipo di lavoro o ereditarie, di adiposità localizzate e di cellulite. Oggi i metodi per migliorare il proprio corpo a livello profondo sono numerosi:

«Quando l’autostima è eccessivamente influenzata dall'immagine corporea, aumentano le probabilità di cadere nella trappola dei disturbi del comportamento alimentare»: spiega la biologa nutrizionista dott.ssa Elena Brugnatti di Novara. Ma perché e soprattutto quando accadono questi comportamenti? «I disturbi alimentari, nascono generalmente durante l’età adolescenziale e sono spesso derivanti da problemi collegati alla sfera familiare, uniti ad una scarsa autostima ed al confronto costante con i canoni estetici della società moderna. Tutto ciò sfocia in un inadeguato rapporto con il cibo, che diventa una forma di compensazione» Come agire, quindi? «Come primo step si comincia, per mezzo del colloquio, a capire quali sono le problematiche del paziente. Coadiuvata poi dall'utilizzo del bioimpedenziometro (strumento che permette di vedere i valori della massa corpo-

rea), si prepara un piano alimentare in accordo con la persona stessa. Il tutto, dovrà essere gestito in sinergia con il lavoro dello psicoterapeuta» Molto importante, sarà quindi la consapevolezza del paziente. Solo attraverso questa, la persona capirà quanto sia importante il giusto rapporto con l’alimento per tornare a vivere una vita sana ed

Dott.ssa Elena Brugnatti

equilibrata. Biologa nutrizionista Dott.ssa Elena Brugnatti Via Corte degli Speziali, 14, 28100 Novara Tel: 333 6038499 mail:elebrugnatti@gmail. com Fb:Elena brugnatti Ig:elenabrugnatti72 I.P.

Alessandro Salvatori


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I NOSTRI SOLDI

Corsi in videoconferenza con Orion Srl

Orion continua ad implementare la già ampia gamma di corsi con quelli in videoconferenza sincrona In base alle ultime disposizioni Regionali a seguito dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, stiamo effettuando tutti i corsi di formazione in modalità “videoconferenza sincrona”, ovvero con la presenza effettiva del docente durante il corso di formazione; con tale modalità è possibile l’’interazione fra docente e corsista come previsto dalle linee guida; sono escluse da tale modalità operativa le sole prove pratiche legate al corso di formazione (prova antincendio, primo soccorso, mezzi di sollevamento, etc.).

• Antincendio (in funzione del livello di rischio aziendale – rischio basso/medio/ elevato) • RLS (solo in caso di elezione di RLS interno; è ammessa la possibilità di RLST esterno “Territoriale” solo per aziende con meno di 15 dipendenti) • Lavoratori dipendenti o equiparati (argomenti e durata in funzione del codice ATECO di appartenenza) • Primo soccorso (in funzione del livello di rischio aziendale e dei parametri INAIL) • Aggiornamenti periodici (in funzione dei corsi frequentati di cui sopra)

A titolo di “promemoria” Il Dottor Gian Luca Milani di Orion Srl ricordiamo che in base al D.Lgs. 81/2008 i corsi obsti (capireparto, capifinale, attestato di bligatori per ogni attività cantiere, capi-nego“abilitazione”) con almeno un dipendenzio, etc.) • attività lavorative con te o un un socio lavoratoAi corsi sopra elencati si • mezzi di sollevamentraffico veicolar re sono: aggiungono gli altri corto (piattaforme, pale Annotiamo che i corsi gommate, muletti, possono essere erogati • RSPP per datore di si obbligatori in funzione gru, autocarro con solo da organizzazioni e lavoro (possibilità di dell’azienda e dell’attività gru, etc.) – (trattasi da docenti in possesso di nominare professio- svolta: di corso per il qua- particolari requisiti; Orion nista esterno abilitato • formazione per dirigenti le viene rilasciato, al srl in qualità di Ente acper il codice ATECORI • formazione per preposuperamento del test creditato dalla Regione aziendale)

Piemonte per la formazio- manuali e dispense a supne continua ha l’autoriz- porto dei corsi di formazazione allo svolgimento zione di tutti i corsi di cui sopra. Dott. Gian Luca Milani Comunichiamo infine che Orion Srl sul sito internet www. Corso Roma, 138 orionweb.it sono disponi- Gravellona Toce (VB) bili i calendari aggiornati Tel. 0323/20.90.09 dei corsi di formazione www.orionweb.it I.P. per tutto l’anno 2021

Guida all'investimento in tempo di crisi

Con Caucino e Paone scopriamo le scelte migliori per investire in tempo di crisi e proteggere il patrimonio Il potere d’acquisto è il faro che ci deve guidare nelle scelte di investimento per proteggere il nostro patrimonio. Per chi si fosse perso gli articoli precedenti, nell'ultimo dicevamo che la Banca Centrale Americana (FED), per combattere l'inflazione, non alzerà più i tassi di interesse in maniera automatica con l'aumentare dell'inflazione, ma solo in caso di piena occupazione o aumento dei salari.

(o costi bancari), è un'impresa difficilissima. Noi cerchiamo di andare oltre, suggerendovi di non comprare esclusivamente debito attraverso obbligazioni governative che restituiranno soltanto i vostri soldi svalutati dall'inflazione, bensì di investire nell'economia reale fatta di aziende, aziende che producono beni, che creano ricchezza e nei settori del cambiamento economico in atto.

Naturalmente siamo a Ora anche la BCE dopo vostra disposizione per venti anni, in questo sce- mettere in pratica questi nario economico di crisi suggerimenti pandemica, ha abbandonato i suoi vecchi schemi, Giuseppe Paone e Giorgio decidendo un obiettivo di Caucino inflazione, compreso tra Banca Generali S.p.A. lo 0,5% ed il 3,5% annuo. Ufficio dei Consulenti Finanziari Capite che, portare a casa un rendimento positivo quando si hanno di fronte nemici come i tassi sotto zero, l'inflazione, la mini imposta patrimoniale (di Monti) e anche le commissioni di sottoscrizione

Corso Valsesia 56, Gattinara (VC) Tel. 0163 826270 Fax 0163 642127 I.P.

Giorgio Caucino e Giuseppe Paone di Banca Generali Italia


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IL NOSTRO 2020

L'Opinionista news sta crescendo grazie a voi

Il nostro 2020 tra imprenditori, studenti, cucina, assunzioni, importanti partnership e grandi eventi Zoom Ognuno di noi è stato spettatore e protagonista di questo inaspettato anno. Sicuramente sconvolgente, riequilibrante, decisivo. Tante persone stanno vivendo nella paura, altre la stanno cavalcando, altre ancora la stanno trasformando in opportunità. Penso ad esempio al nostro amico commerciante di pelletteria di Arona, che ha chiuso il suo negozio storico, per dare vita ad un servizio di consegna a domicilio di ogni genere di prodotto, che sta dando lavoro a tante persone e sta offrendo un profitto in crescita a lui ed alla sua famiglia. Penso alla nostra mamma "sugarfree" che ha compreso che la dermatite di suo figlio era dovuta all'alimentazione e che ora scrive libri di gustose ricette senza zucchero e fa consulenze, trasformando così quest'esperienza nel suo lavoro. Penso ai ragazzi di Biella che hanno creato il loro brand di accessori fashtech made in Italy, così apprezzato da aver conquistato anche la partnership con il Ferrari club Passione Rossa. Penso all'impresa edile di Genova che, guidata da una donna, sta continuando ad assumere personale e che è arrivata a quota mille collaboratori. Penso al fisioterapista osteopata che ha comprato un immobile in centro a Novara e che sta progettando la sua espansione. E penso a noi di Sibillamedia, editrice del giornale l'Opinionista news, che durante quest'anno abbiamo dato voce a tutti questi meravigliosi piccoli e grandi imprenditori che, anche e soprattutto, in questo momento stanno costruendo "bellezza" per tutti noi. E allora voglio raccontarvi come abbiamo vissuto noi quest'anno. Certamente, durante il primo lockdown, come

tanti, abbiamo attraversato un momento di difficoltà. Eppure proprio in quell'inaspettato mese di aprile abbiamo posto le basi per i progetti che ora stanno dando tanti frutti. Ad esempio abbiamo creato la video-rubrica social #insalotto che dal lunedì al giovedì alle ore 17 su Facebook e Instagram vede protagonisti professionisti e titolari d'impresa con le loro belle notizie. Ebbene: partito in punta di piedi, #insalotto ha toccato quota 702.000 persone raggiunte, con un pubblico che ci segue da Lombardia, Alto Piemonte, Canton Ticino e da altre zone in Italia e all'estero (Stati Uniti, Francia, Germania). Un successo!

Proseguendo, insieme ad alcuni amici imprenditori di Edilzeta e di Laica Spa, alla consulente Silvana Rufo, a Gianni Clemente, all'istituto salesiano San Lorenzo di Novara e all'Ufficio Scolastico provinciale abbiamo dato vita al progetto Italy 4 future, creando delle videoconferenze in cui gli studenti hanno ascoltato le storie di importanti manager d'azienda e fatto loro tante interessanti domande. Ed ancora, con le dottoresse BNI Airone Novara abbiamo creato la prima tavola rotonda Zoom dedicata alla Vitamina D. Abbiamo preso prima la direzione marketing e poi la Direzione giornalistica

della rivista sportiva nazionale The sport spirit (www.thesportspirit. com) organizzando con quest'ultima un contest di calcio freestyle insieme all'Accademy del Novara calcio e con il freestyler professionista Kirill Mezenok. Sempre insieme a The sport spirit, alla Polisportiva San Giacomo e grazie a tutti gli imprenditori di BNI Airone Novara abbiamo dato vita all'evento di beneficenza a favore dell'associazione Real Eyes sport del campione del mondo di sci nautico Daniele Cassioli, che propone attività sportiva per bimbi non vedenti. Ed ancora, abbiamo creato una sinergia con il Ferrari club Pas-

sione Rossa, diventando mediapartner ufficiale per il record del mondo 2021 del pilota Fabio Barone. Continuando ancora, insieme alla società Edac I-Profile, abbiamo organizzato sia a Novara che a Genova degli eventi che offrono agli imprenditori degli utili strumenti per l'efficace gestione delle proprie risorse umane, ed altri ancora sono in fase di organizzazione per il 2021, ad esempio per i ristoratori, insieme al food blogger Riccardo Franchini. Anche il nostro organico è cresciuto e le nostre selezioni sono tutt'ora aperte per giornalisti, social media manager e commerciali (cv a sabrinamarrano@sibilla-

GIORNALE L’OPINIONISTA NEWS. MENSILE CARTACEO GRATUITO E QUOTIDIANO ONLINE Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017. Edizioni Sibillamedia. Sede: via Gallarini 3, Ghemme Partita Iva: 02534130030, Telefono: 333-4280649. Direttore Responsabile: Sabrina Marrano. Sito: www.lopinionistanews.it, Facebook: L’Opinionista news, Instagram: lopinionista_news, YouTube L’opinionista news. Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale Srl (Cilavegna) - Grafica e impaginazione: Edimen Srl. E-Mail: direttore@lopinionistanews.it - redazione@lopinionistanews.it - marketing@lopinionistanews.it - amministrazione@lopinionistanews.it Per la tua pubblicità: 333-4280649 / 345-0742399 - commerciale@lopinionistanews.it

media.com). Tante, veramente tante, sono le cose belle che abbiamo creato quest'anno, grazie alle collaborazioni con persone dotate di talento e di straordinaria sensibilità. Quindi GRAZIE DI CUORE a tutti coloro che quest'anno hanno costruito insieme a noi così tanta bellezza. GRAZIE ai Clienti, Partners, Fornitori, Collaboratori, a BNI Airone, a CDO Insubria e soprattutto GRAZIE DI CUORE a tutti voi lettori, che in tante occasioni ci avete mostrato il vostro affetto. Vi vogliamo bene. Ed. Sabrina Marrano e la Redazione l'Op News



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