l'Opinionista news Settembre 2020

Page 1

Copia gratuita

Mensile N. 4 - Settembre 2020 Anno IV

lopinionistanews.it

IN PRIMO PIANO

Biellesi, under 30 sono già dei veri imprenditori

@lopinionistanews

SPECIALE MOTORI

A tu per tu con Antonio Giovinazzi

Brevettano la prima borsa anti-intrusione e fondano Cavo' Dall'ambiente democratico del supermercato - dove lavorando come cassiere si è autofinanziato dapprima gli studi universitari e poi l'avvio della propria impresa - all'ambiente esclusivo dell'Alta Moda, grazie alla sua innovativa startup: è la storia del venticinquenne biellese Rodrigo Salminci. Il ragazzo classe 1995, ha brevettato la prima "borsa anti-intrusione" e insieme al socio e coetaneo Federico Novello (già collaboratore di Armani, Ermenegildo Zegna, Hermes, Brunello Cucinelli) ha fondato la startup Atech Srl che produce e commercializza sul territorio nazionale il brand Cavo', il nuovo prodotto di tendenza fashtech che sta ridisegnando il concept della pelletteria di alta qualità. Infatti la borsa, dall'elegante design e provvista di copertura assicurativa, si caratterizza per i materiali antitaglio, antiperforazione, ignifughi e idrorepellenti, di elevata qualità prodotti e lavorati interamente in Italia - e da un mix di componenti tecnologiche (blueto-

oth e GPS) e meccaniche (zip brevettata antisfondamento e con sistema di bloccaggio) che la rendono "a prova di furto o smarrimento". Infatti il sistema di sicurezza, oltre a renderne impossibile l'apertura ai malintenzionati, consente di sapere sempre con esattezza dove si trova l'oggetto, collegandosi tramite app al proprio smartphone, tablet o pc. Il successo è stato immediato: il pubblico di fascia alta ha dimostrato notevole apprezzamento per la proposta facendo impennare le vendite sul sito www.atechcavo.it.

Attualmente, sono disponibili portachiavi, portamonete, portafogli, valigia ventiquattrore e zaino tutti antitaglio, ignifughi, idrorepellenti, prodotti e lavorati interamente in Italia, anti-furto e anti-smarrimento. Non a caso dunque la collezione si chiama Cavo': questi prodotti di lusso, oltre al design fashion, sono fatti per resistere e durare a lungo e sono sicuri proprio come il caveau di una banca. Fuori borsa, dentro Cavo'. Sabrina Marrano, fondatrice del giornale L'opinionista News

In foto da sinistra Federico Novello e Rodrigo Salminci

@lopinionista_news

Intervista a Antonio Giovinazzi, pilota dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1 e unico italiano in griglia. “Spero di non

diventare come certi piloti che stanno sulle loro solo perché guidano una F.1. Infatti mi piace firmare autografi ai bambini. Quando lo ero io, consideravo i piloti come eroi. Che ora lo chiedano a me, mi rende orgoglioso”. Così dice Antonio Giovinazzi, pilota dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1 e unico italiano in griglia. Vice-campione di GP2 nel 2016, dal 2017 è terzo pilota Ferrari e dalla stagione 2019 pilota ufficiale dell’Alfa Romeo.

NOVARA

continua a pagina 15

Fondazione Carolina e cyberbulli A Carolina è dedicata la prima legge in Europa contro il cyberbullismo. Grazie al suo esempio e al suo gesto disperatissimo, non è più possibile banalizzare l’odio sul web come “semplici ragazzate”. La legge 71/2017 stabilisce che se si è vittima di cyberbullismo si può richiedere l’oscuramento e la rimozione dei contenuti lesivi; il cyberbullismo costituisce un reato, pertanto è possibile presentare denuncia e querela alle autorità competenti. continua a pagina 17



3

VALSESIA

Tiramani: ripartiamo con speranze e obiettivi È possibile dedicarsi serenamente alla crescita solo nel momento in cui il fronte sanitario sia sotto controllo LA RUBRICA DEL SINDACO

Siamo all’inizio della seconda fase dell’anno amministrativo, quel momento in cui, fino al 2019 – si faceva lo sprint finale, con i progetti per l’autunno in prospettiva dell’anno successivo. Gli eventi di questo 2020 hanno sconvolto invece tutte le priorità, mettendoci di fronte a nuove sfide, e ponendoci ulteriori obiettivi rispetto al passato.In questa seconda tranche del 2020, dunque, oltre ad occuparci dellaconsueta programmazione per la gestione della città, siamo chiamati ad un impegno profondo ed attento per la tutela della salute dei nostri concittadini, la base su cui poi poter costruire tutto il resto del lavoro che compete alla pubblica amministrazione. Lavoriamo per far sì che la preoccupazione relativa al virus non fagociti tutto il resto: è fondamentale assumere che è possibile dedicarsi serenamente alla crescita sociale ed economica della nostra comunità solo nel momento in cui il fronte sanitario sia totalmente sotto controllo. Mettiamo dunque in campo a 360 gradi il nostro entusiasmocontinuandoa mantenere alta la guardia, in modo da chiudere il capitolo Covid e prepararci ad affrontare il futurocon determinazione.

Ringrazio la Croce Rossa di Borgosesia per la collaborazione nell’organizzazione di questa importante giornata. Sempre sul fronte della sanità, continua la nostra costante collaborazione con l’Asl di Vercelli, affinché l’Ospedale di Borgosesia sia sempre un valido presidio per la salute dei nostri cittadini e perché tutto il sistema funzioni con la massima efficienza, per garantire la migliore rispostain ogni eventualità. Massima l’attenzione anche sul piano socioeconomico: siamo vicini alle famiglie in difficoltà e al tessuto economico cittadino, ci adoperiamo per operare sempre scelte amministrative a sostegno del commercio e del lavoro in generale, con l’impegno del nostro settore sociale ad agevolare l’inserimento dei cittadini svantaggiati in contesti lavorativi.

Continueremo poi a perseguire l’obiettivo di rendere sempre migliore la città sotto tutti i punti di vista: i lavori pubblici, come i cittadini hanno avuto modo di verificare nei mesi trascorsi, non si sono certo fermati e proseguiranno anche nei mesi prossimi, con la sistemazione delle strade, il rafforzamento delle aree idrogeologicamente fragili, l’abbellimento dell’arAllora iniziamo con i no- redo urbano e la cura del stri bambini e ragazzi: noi decoro. a Borgosesia abbiamo sempre grande attenzio- Infine, non trascuriamo ne per loro, abbiamo fat- anche le manifestazioni: to di tutto per consentire già è tutto pronto per un loro di tornare quanto pri- Natale di atmosfera, che ma alla normalità offren- sottolinei le festività con do l’assistenza scolastica l’auspicio di una generale ed i centri estivi ed ora rinascita, mettendo conche riaprono finalmente le temporaneamente in eviscuole, abbiamo deciso di denza tutto il fascino deloffrire sicurezza e sereni- la nostra città: luminarie e tà a tutte le famiglie, oltre proiezioni si estenderanche agli stessi bambini e no nel centro storico, e ci ragazzi, offrendo i test saranno tanti momenti di sierologici gratuiti. Dun- festa dedicati a tutte le faque tutta la popolazione sce d’età. scolastica borgosesiana, dalla scuola dell’infanzia Borgosesia è pronta, si fino alla quinta superiore, riparte con fiducia e conhala possibilitàdi sotto- sapevolezza, amministraporsi al test sierologico tori e cittadini uniti nella prima di iniziare l’anno certezza di un futuro miscolastico, in modo che gliore. l’accesso alle aule avvenga in modo sicuro e conIl Sindaco On. Paolo Tiramani sapevole.

II sindaco Paolo Tiramani

In foto la giornata di test sierologici a Borgosesia


4

VALSESIA

Rimasco e Rassa, le tracce del supervulcano Trekking, mountain bike, gite a cavallo e vita all'aria aperta sono alcune delle possibilità offerte in zona

Fra le manifestazioni tradizionali ricordiamo la Sagra del Mirtillo a Ferragosto (quest'anno rinviata a causa del coronavirus). Riecheggia ancora la storia mista a leggenda di Fra Dolcino che nel 1305 si rifugiò coi suoi seguaci presso la Parete Calva fra Rassa e Campertogno. Gli sport più praticati sono il trekking, l'arrampicata sportiva, pesca e gli sport fluviali.

La vista mozzafiato dalle mura del castello sulla valle sottostante

In foto uno scorcio del paese

Questo momento si rivela adatto a riscoprire delle mete un po' insolite, mettendo magari per un po' di tempo da parte le folle oceaniche e il divertimento della movida e riscoprendo il relax della montagna: trekking, mountain bike, gite a cavallo e vita all'aria aperta sono alcune delle possibilità offerte. Entriamo nel pieno della stagione dei funghi ed è il momento ideale per riscoprire la vita di questi luoghi, dall'artigianato locale ai prodotti della pastorizia quali la toma, le miacce e gli yo-

In foto il lgaro di Rimasco

gurt naturali. Il Lago di Rimasco: relax assicurato Si tratta di un lago artificiale formatosi nel 1925 dalla costruzione della diga per la produzione di energia elettrica, alla confluenza fra i torrenti Egua e Sermenza da cui prendono il nome le rispettive valli. Raggiungibile piuttosto agilmente (è comunque necessario fare attenzione alle condizioni meteorologiche trattandosi di strade di montagna) dalla strada provinciale pas-

sando da Varallo Sesia sulla Sp10 allo svincolo di Balmuccia e continuando dopo Rossa, Boccioleto e Fervento eccoci arrivati...! Nella zona adiacente al ristorante il Laghetto è presente un'area sosta camper. La seggiovia permette di raggiungere l'Alpe campo per godersi il panorama con la possibilità poi di scendere tra i boschi mediante il Fun-bob; oltre alla pesca sportiva sono diversi gli itinerari escursionistici possibili a partire da Rimasco: ricordiamo qui il sentiero che porta alla Dorca (a quota

Gli itinerari del Supervulcano Proprio in Valsesia sono presenti i resti fossili di un supervulcano esploso 300 milioni di anni fa e che per la particolare condizione in cui si trovava, circa 60 milioni di anni fa durante il rovesciamento della crosta terrestre ne vennero alla luce le parti più profonde situate anche a 25 km nel sottosuolo. Questa particolare struttura geologica attira studiosi da tutto il mondo perché permetterebbe di comprendere le attività operanti sotto i vulcani. La scoperta risale al 2009 1253 m) località ricca di turistica (per informazioni per merito del prof. Silvatestimonianze dell'antica 0163.51555-www.co- no Sinigoi in collaboraziopopolazione dei Walser, mune.altosermenza.vc.it). ne con James Quick. il percorso che da Rima porta al Rifugio Vallé Rassa: natura e cultura L'Associazione Supervule il punto panoramico in alta Valsesia cano Valsesia costituitasi dell'Alpe Lampone rag- Rassa è uno splendido il 14 novembre 2011 sotgiungibile a partire dal borgo situato nell'alta Val- to la direzione scientifica sentiero della cappellet- sesia alla confluenza fra i del Prof. Sinigoi assieme ta di Sant'Agata; oppure torrenti Sorba e Gronda, alle attività di divulgacontinuando a percorrere con 67 residenti effettivi zione scientifica propone in auto la Sp 10 si rag- e meta di un turismo qua- delle escursioni guidate giunge il caratteristico litativo e sano, conserva nei luoghi del supervulpaese di Rima S.Giuseppe tutt'oggi un patrimonio cano. Dato il coronavifacente dal 2018 assieme paesaggistico naturale e rus i posti sono limitati a a Rimasco frazione del un polo museale genuino prenotazione obbligatoria Comune unico Alto Ser- quale l'Ecomuseo del le- (info@supervulcano.it; menza. Ogni itinerario è gno e della calce. Il terri- www.supervulcano.it) percorribile con l'accom- torio fa parte delle zone a pagnamento di una guida protezione speciale ZPS. Federico Zancaner


5

GATTINARA

Baglione: "Un premio a tutti i gattinaresi" Gattinara riparte con il ringraziamento di tutti i suoi cittadini che hanno dato prova di solidarietà LA RUBRICA DEL SINDACO

Sono quasi 50 i cittadini che hanno ricevuto l'onorificenza di "Gattinaresi dell'anno". Eppure in realtà sono molti di più, quasi 8 mila. Infatti il premio di cui sono stati insigniti personaggi e rappresentanti del mondo locale è dedicato veramente a tutti: giovani e anziani, imprenditori e pensionati, associazioni e comitati che in questi mesi si sono distinti per la forza, il coraggio e l'aiuto che hanno profuso a favore della

comunità gattinarese. Infatti, la città - come l'Italia intera - sta uscendo oggi dal periodo difficile caratterizzato dall'incubo Coronavirus ed è grazie alle buone opere dei suoi abitanti che, anche nelle ore più buie, a Gattinara si è vista la luce. La luminosa speranza di tutti coloro che si sono messi al servizio "dell'altro" ha infatti riscaldato i cuori di tutti e dell'Amministrazione comunale in primis. Gattinara ha dimostrato così, an-

In foto tutti i sindaci e le autorità presenti

In foto tutti i cittadini premiati

cora una volta, di essere una comunità unita, forte, nella gioia come nella sofferenza. Oggi quindi Gattinara riparte simbolicamente con questo premio, che il Sindaco Daniele Baglione, ha voluto dedicare a tutti, nessuno escluso. La cerimonia di consegna ha avuto luogo nell'azienda di Roberto Conterno a Gattinara, dove sono stati premiati dal primo cittadino, con un diploma ricordante Romeo Forti, i gattinaresi che si sono

impegnati durante il periodo del lock down, a favore della Comunità. Baglione ha voluto sottolineare questo evento - a cui hanno partecipato cittadini, Sindaci, Autorità religiose e militari con il Presidente della Regione Alberto Cirio - con queste parole: "Nei mesi scorsi ha detto - abbiamo visto quanto è stata forte e coraggiosa la nostra Comunità di cui sono orgoglioso "ognuno di noi ha qualità mo una Comunità sempre di essere un rappresen- infinite, se impareremo a più forte e lo abbiamo ditante" ha poi continuato stare insieme diventere- mostrato".


BORGOMANERO

6

Rodolfo Gusmeroli perdona il suo aggressore Una "storia a lieto fine” ovvero una lezione di vita, di confronto e di delicati equilibri tra giovani e adulti

In foto il regista Rodolfo Gusmeroli

Classe 1997, regista di fama internazionale che è riuscito a trasformare la sua grande passione per il cinema nel suo lavoro; spesso in giro per il mondo per realizzazione videoclip musicali e cortometraggi, Rodolfo Gusmeroli, tuttavia, è un ragazzo semplice, dallo sguardo profondo, a volte un po’ perso nel vuoto, tipico di chi, come lui, si ciba di arte e creatività. Un ragazzo sensibile e pacato, dal sorriso caldo e avvolgente, insomma, l’amico di paese al quale non faresti mai del male; invece, il 2 giugno, sulla sua pagine Facebook leggiamo: “Ad Arona c’è un tale che fa post accusando i giovani e la movida. Una sera di tre anni fa, mentre tornavo a casa da una tranquilla serata tra amici, mi ha aggredito sbattendomi per terra,

gridandomi: Ti ammazzo sei morto, premendomi il piede sul collo, infierendo mentre io ero sdraiato a terra senza opporre resistenza”.

Al di là della paura, che cosa ti fa più male nel ricordare questa brutta vicenda? “Leggere i suoi commenti sui social, l’ipocrisia di chi predica il bene mettenPotrebbe sembrare la dosi però dalla parte del scena di una serie tv ame- male”. ricane ma, purtroppo, questo fatto è realmente Un giustiziere della notaccaduto e noi de L’Opi- te, insomma, vittima del nionista news abbiamo suo stesso personaggio, voluto che fosse proprio forse, che come tanti altri Rodolfo a raccontarcela. non ha capito che il problema non sono i giovani “Quella sera sono stato tanto meno la movida, aggredito ingiustamente ma i cattivi esempi di cui da un uomo, una persona troppo spesso ci facciamo adulta, il classico padre “portatori sani”. di famiglia, uno di quelli la cui buona condotta Che significato dai a e il buon esempio non questa brutta esperiensi metterebbero mai in za? “Intanto, nonostante dubbio. Stavo tornando tutto, sono contento che a casa quando il mio ag- sia capitato a me che ho gressore, che un attimo una buona stazza piuttoprima stava rincorrendo sto che a uno di loro. un gruppo di ragazzini, se La cosa che ho capito,inl’è presa con me”. vece, è che tra il mondo dei giovani e quello degli

adulti manca un tassello giunge. fondamentale: la comuni- Del resto, la violenza gecazione”. nera altra violenza, le cose non dette generano Quello che Rodolfo ci ha frustrazione e rabbia. La spiegato durante una privazione provoca dilunga chiacchierata è che sturbi del comportameni giovani e gli adulti do- to e dell’affermazione di vrebbero parlare di più, sé, come il bullismo, per confrontarsi, affrontare i esempio. Non giudicare, problemi della vita insie- non essere prevenuti, non me, senza tabù. ostacolare e accettare le I grandi dovrebbero con- scelte degli adolescenti, cedere più libertà, abban- anche se non condivisibili, donare certe ideologie e a volte, è importante percapire che sbagliando si ché rafforza la loro autocresce. stima e li aiuta a raggiun“Credo che l’educazione gere i propri obbiettivi sia importante e debba nella vita, come è succesessere insegnata anche so a Rodolfo. “Io mi sena scuola; torniamo ad in- to un ragazzo fortunato segnare l’educazione ci- perché provengo da una vica per esempio; diciamo famiglia che mi ha sempre ai giovani che esiste un lasciato spazio, che mi ha mondo fatto di adulti che permesso di raggiungere crede ancora in loro e agli e realizzare i miei sogni. adulti che prima di essere stati grandi sono stati ra- Cosa ti ha dato la forza gazzi. Ciò che diventiamo di lasciarti questa brutta è il frutto di un condizio- esperienza alle spalle? namento sociale”, ag- “Il perdono. Vivere nel

rancore è devastante, senti un peso sullo stomaco che non ti lascia guardare avanti. Se trovi il coraggio di perdonare dimentichi anche più in fretta.”. Cosa consiglieresti agli adulti? “Interessatevi dei giovani partendo dal loro punto di vista e non dal vostro; di stare attenti alla comunicazione, soprattutto quella non verbale, che spesso dice molto di più di quella verbale. Che gli atteggiamenti di ribellione da parte del mondo giovanile, a volte, sono solo un dito medio nei confronti di una società adulta che non li accetta”. E ai giovani? “Di dedicarsi a ciò che si vuole fare; che la costanza non va forzata, ognuno ha i suoi tempi, e fare bagaglio di tutte le esperienze, dare valore alle cose e alla vita”. Pamela Romanello


7

LAGHI

Sulla “Via delle genti” da Cannero a Cannobio Un itinerario da non perdere sul Lago Maggiore attraverso piccoli borghi antichi: è la "Via delle genti”

In foto Marco Tosi dentro la Libreria Spalavera - Verbania

Un itinerario poco impegnativo, ma molto suggestivo, adatto a tutti, un percorso lineare di due ore circa, una passeggiata della lunghezza di 8,450 metri con altrettanti 365 metri di dislivello. Un viaggio itinerante sulla sponda Piemontese del Lago Maggiore che parte da Cannero Riviera e giunge a Cannobio. Affronteremo questo percorso in compagnia di Marco Tosi, classe 1986, nato e cresciuto a Verbania, libraio di professione e trekker per passione che nel Luglio del 2018 ha eseguito il suo primo trekking in dieci giorni, interamente a piedi, partendo da Pallanza (Vb) intorno a tutto il Lago Maggiore. Attraverso i suoi racconti e le sue testimonian-

In foto il porto antico di Cannero

ze percorriamo la prima tappa di questo viaggio: Cannero Riviera, con i suoi 914 abitanti, sorge sul promontorio a nord di Verbania tra un’insenatura naturale che dona a questa zona un clima mite, grazie a cui prende vita una ricca vegetazione mediterranea. Famosa non solo per il riconoscimento della Bandiera Blu, ma anche per i suoi frutti: il giardino degli agrumi infatti è un attrazione da non perdere e da vistare. A Cannero Riviera, meglio conosciuta solo come Cannero, ogni anno in primavera si ripete la festa dedicata ai frutti invernali che hanno designato la storia millenaria di questa località, tra monti e lago. Una manifestazione intessuta di sfumature tra

In foto la veduta di Cannobio

colori, profumi, forme e giardino agricolo raggiunsapori. gibile solo a piedi. Oltrepassando questa oasi floIl trekking da qui si snoda reale, più o meno a metà fra antichi terrazzamenti del percorso, incontriamo affacciati sul Lago Mag- Carmine Superiore, fagiore e si sposta via via moso borgo antico, in cui verso l’entro terra, dove nasce un gioiello medioetrovano spazio la collina vale: la Chiesa di San Gote i boschi di castagno che tardo, costruita agli inizi una volta ricoprivano la del 1300, considerata un maggior parte della su- vero e proprio patrimonio perficie boschiva. Dalla artistico culturale del sec. strada che da Cannero XV e XVI. porta a Cannobbio il sen- La costruzione è suggetiero costeggia il “Bosco stiva non solo per la podelle Cameglie”; un luogo sizione in cui sorge ma davvero unico che ospita anche per i suoi affreschi, una collezione di came- riportati all’antico splenlie con circa duecento dore dai restauri eseguivarietà. Peculiarità rara ti nel corso degli anni. e molto apprezzata è il Da Carmine Superiore, il contesto in cui sorge que- cammino prosegue e va sto parco naturale: i fiori, a riprendere un’altra vecinfatti, stravolgono ogni chia via che scende a Tritipo di regola convenzio- rego Viggiona, altro bornale e si inseriscono in un go antichissimo, comune

che oggi conta poco più di 400 abitanti sempre nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e che sorge su un vasto altipiano morenico con un panorama che spazia al di la del Lago verso la Svizzera. Anche questo borgo vanta la presenza di numerose chiese, la più famosa, però, è quella della “Chiesa Vecchia”, edificio romanico dichiarato monumento nazionale. Da Viggiona si giunge in località Molinegge, piccolo alpeggio dove una volta sorgevano antichi mulini che servivano la città di Cannobio. In questa particolare zona il turismo straniero e l’edilizia si fanno più intensi: si contano oltre trecento ville calate nei boschi circostanti e sul versante che si affaccia sul lago. Da qui si scende ancora e in un’ora circa si raggiunge l’ultima tappa di questo viaggio itinerante, Cannobio (Vb). Paese popolato all’incirca da 5.000 abitanti, Canobbio, vanta il riconoscimento della Bandiera Blu per la pulizia delle acque, per la qualità dei servizi balneari e della Bandiera Arancione, attestato di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano. Frequentata dagli amanti del lago, ma non solo, è sede del mercato domenicale e rappresenta il punto di partenza per molte escursioni, dalle più semplici alle più impegnative.

Alle spalle di Cannobio, come già menzionata all’inizio del nostro cammino, si diparte la bellissima Valle Cannobina. Sede della Rocca Vitaliana, il comune è famosa per i suoi castelli che, per uno scherzo quasi del destino, vengono chiamati i castelli di Cannero benché facciano parte del territorio di Cannobio. Tra i monumenti e i palazzi da visitare, suggestivi sono il porticciolo, ben conservato nonostante il trascorrere degli anni; la passeggiata sul lungo lago e la visita al Santuario della Pietà, fatto costruire da Carlo Borromeo alla fine del 1500. Tra le manifestazioni più importanti ricordiamo la “Festa dei Luminieri”,” una processione fino al Santuario e da cui nascerebbe un’antica leggenda legata al famoso Pan dolce di Cannobio. Un’escursione facile dunque, quella denominata “ Via delle Genti”, assolutamente da non perdere, che permette di scoprire angoli, borghi, natura, storia ed arte. Un anello del Lago Maggiore percorribile sia da un senso che dall’altro ma da affrontare rigorosamente a piedi, come consiglia anche il trekker Marco Tosi perché: “ La lentezza del cammino fa conoscere meglio e in maniera più approfondita i luoghi e le sue meraviglie”. Pamela Romanello


LAGHI

8

Arona: scuola e politica del cambiamento

No alle ideologie, libertà di scelta e aiuti alle scuole paritarie: parla l'educatrice e tutor Monica D’Alessandro La fine dell’estate segna per molti un nuovo inizio e Settembre è indubbiamente il mese delle grandi ripartenze. A tal proposito, abbiamo chiesto un intervento a Monica D’Alessandro, educatrice e “tutor” presso il Convitto giovanile dell’Istituto Marcelline di Arona, che accompagna da molti anni gli studenti nella loro crescita, anche là dove si verificano situazioni di difficoltà e disagio. In che modo gli alunni, le loro famiglie e gli insegnanti riusciranno a superare la dura prova del rientro a scuola considerato il periodo? “Uno fra i principali obiettivi su cui personalmente mi batto da sempre è quello di favorire il cambiamento. Ho sempre sostenuto che la scuola ricopre un ruolo fondamentale e possiede delle responsabilità a cui essa stessa non può sottrarsi: aiutare ad accettare In foto Monica D'Alessandro con le allieve del convitto il cambiamento e trovare in esso nuove opportuni- ficare obiettivi di lungo senza, con il confronto e quali: l’onestà e la libertà, tà è uno dei suoi principali termine che si possono attraverso l’applicazione da quest’ultima, in modo doveri, così come piani- attuare solo con la pre- di alcuni principi cardine particolare, prendono vita le relazioni”. Quali sono i valori che tengono in piedi una rete sociale ben organizzata e strutturata? “Sicuramente non può mancare il buon senso così come il senso civico, la relazione con e attraverso gli altri, la sincerità, la spontaneità, il raggiungimento di un bene comune, che molto spesso nasce dalla volontà di rendersi utili e fare in modo che le cose avanzino in positivo; tutto questo non può che portare ad un mondo migliore”. La città di Arona (no), per esempio, guidata dal sindaco e On. Alberto Gusmeroli, adotta già questo tipo di politica; infatti, Monica D’Alessandro ha deciso di far parte del “team” del sindaco, candidandosi a consigliera comunale.

In foto Monica D'Alessandro

Che cosa aggiungerebbe Monica D’Alessandro alla politica? “Sicuramente politiche nuove, sempre più vicine a ideali di cambiamento, rinnovamento e modelli che superano le ideologie di cui troppo spesso siamo vittime; solo così possiamo

superare il muro del pregiudizio che fino ad oggi ha tenuto scuola pubblica e paritaria molto distanti”. Il comparto scuola in Italia è una questione che ha delle problematiche antiche, molte di esse irrisolte, e il Coronavirus non ha fatto altro che evidenziarne le criticità, soprattutto se prendiamo in considerazione gli Istituti paritari. Disparità tra scuola statale e paritaria, didattica a distanza, distanziamento, cattedre vacanti, diritto all’istruzione sono tutti temi affrontati in questi giorni non solo da Monica D’Alessandro ma anche e soprattutto da suor Anna Monia Alfieri, già presidente della Fidae (Federazione degli Istituti Dipendenti dalle Autorità Ecclesiastiche) Lombardia. “Le scuole paritarie fanno parte di un sistema scolastico nazionale d’istruzione, non esiste nessun tipo di ideologia nei confronti di nessuno, facciamole solo funzionare, rendiamole libere” il grido dei sostenitori per la scuola del cambiamento. Di cosa c’è davvero bisogno? “Abbiamo bisogno di una forte e concreta progettualità che metta al centro prima di tutto i

giovani e il loro futuro; che aiuti le loro famiglie e gli insegnanti a raggiungere gli obbiettivi. Restare uniti condividendo quei valori che hanno lo scopo di migliorare il mondo come gesto caritatevole nei confronti di tutti coloro che vi abitano. Tuttavia, riconosco nella politica un ruolo importante che non le permette di rimanere distaccata di fronte al tema della scuola perché, a mio modesto avviso, essa rappresenta la più grande forma di Carità. Se non esiste carità non possono esistere uomini politici che siano menti pensanti ma soprattutto con un cuore”. Lavorare in sinergia, dunque, costruire ponti e abbattere barriere, soprattutto quelle ideologiche per una politica del cambiamento. Questo è ciò che è emerso dall’intervista fatta a Monica D’Alessandro: un’educatrice cha ha trasformato la sua passione per l’insegnamento e l’educazione in una vera e propria missione di vita. Pamela Romanello I.P.


LAGHI

9

Concetta Pedullà è la scrittrice surrealista

Il messaggio dell'Autrice è riconoscere il potenziale dei propri dubbi per aprirsi a entusiasmanti realtà

In foto Concetta Tina Pedullà

Avere un dubbio, significa Introspezione, emozione, insegnamento da ciò che avere una chiave ed usar- tributo alla bellezza del- facciamo. In sintesi quela farà poi la differenza. la vita, trarre sempre un sta l'essenza della scrittrice Concetta Pedullà, per tutti Tina, di Castelletto Ticino. Si definisce una scrittrice surrealista, ama emozionarsi quando scrive, racconta di sé, facendo parlare i personaggi, attraverso i quali esprime il proprio vissuto. Nel suo romanzo di esordio "Gli ultimi padroni del Cielo", acquistabile come e-book su Amazon, i protagonisti sono uccelli che hanno la caratteristica di non volare, non perché non ne siano capaci, ma perché non sanno di poterlo fare. Il pennuto Sam, amministratore delegato di una ditta, lo scopre casualmente sfogliando dei libri; finendo in analisi per il suo comportamento

ritenuto poco ortodosso, scoprirà che un famoso scienziato alato era stato bandito proprio perché diventato un teorico visionario del volo. Tornato a casa, Sam ci proverà sul serio a volare e scoprirà di essere in grado di farlo poiché, "quel che sembra impossibile, in realtà è solo dimenticato". Il messaggio dell'Autrice è quello di non avere paura, di riuscire a trasformare il dubbio in una piacevole certezza, emozionante, che cambi totalmente la propria vita, che la addentri in una prospettiva diversa.

non dire dove si è arrivati, ma cosa si è trovato. Dopo un periodo estremamente difficile della sua vita, dal 2013, Tina si è reinventata e la scrittura è stata essenziale per consentirle di cambiare prospettiva, permettendole di vedere le cose e le persone da un altro punto di vista. Ne è conseguita la grande virtù di non portare rancore, imparando a capire ed accettare il punto di vista altrui: tante sono le verità quante sono le persone e fare proprio questo assunto consente di raggiungere equilibrio ed armonia.

Tema, questo del secondo libro di Tina, "La storia che non c'è", nell'incipit del quale si desume che l'assenza è una presenza da svelare ed il cui succo è

Tina si definisce scrittrice per vocazione, Counselor per passione e metalmeccanica per necessità, in quanto quest'ultima è la sua professione attuale.

Nella sua pagina Facebook Lexikratia a parlare è il suo alter ego, un "Alchimista in Viaggio" che le dà moniti, consigli e le permette di raccontare attimi di vita molto importanti. Da qui la poesia che per Tina riveste un ruolo essenziale , con il progetto "Le Annotazioni dell'Alchimista in Viaggio". Un'autrice da leggere, che sa infondere emozioni e voglia di osare e di fare, perché se crediamo in noi stessi nulla è impossibile. "Gli ultimi padroni del cielo" è acquistabile su Amazon: www.amazon.it/Gli-Ultimi-Padroni-del-Cielo-ebook/dp/B07B3792YH Sulla pagina Facebook: Lexikratia I.P.

Manuela Peroni Assandri



11

NOVARA

Canelli: "Daremo alla città un volto nuovo”

La riqualificazione di corso Garibaldi e piazza Cavour fanno parte di un ampio progetto di restyling urbano LA RUBRICA DEL SINDACO

In foto il sindaco Alessandro Canelli

Sono iniziati lunedì 14 settembre i lavori relativi alla sistemazione viabilistica di corso Garibaldi e piazza Cavour. La ditta aggiudicataria è l’impresa Cardani di Novara che seguirà l’opera per un ammontare di 575 mila euro. I lavori dureranno 225 giorni e inizieranno dal marciapiede di destra lasciando la stazione alle spalle, per proseguire nelle altre zone interessate, senza interruzione, per il momento, del traffico di veicoli e degli autobus. Corso Garibaldi • mantenimento della

funzionalità del percorso pedonale e dei dehor, dei percorsi e delle fermate del trasporto pubblico locale, degli spazi di sosta veicolare come quelli esistenti • lavorazioni: rifacimento del sottofondo e della pavimentazione stradale, rimodulazione delle aiuole attorno alle alberate esistenti, individuazione delle nuove fermate del TPL e sistemazione delle pavimentazioni in acciottolato e in lastre lapidee esistenti. • a completamento di questi interventi verran-

no adeguati l’impianto di smaltimento delle acque meteoriche, l’impianto di pubblica illuminazione, la segnaletica verticale ed orizzontale. Piazza Cavour • restyling della pavimentazione • ridefinizione degli attraversamenti pedonali mediante il posizionamento di cubetti in serizzo in sostituzione dei preesistenti in porfido e attraverso la realizzazione degli attraversamenti pedonali in materiale lapideo al posto di quello in cemento ver-

niciato attuale. “L’intervento previsto su corso Garibaldi e piazza Cavour – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Paganini – ha la finalità di riqualificare la zona mantenendo il più fedelmente possibile l’impianto originario che si è tramandato nel tempo. I lavori verranno effettuati a step in modo da creare meno disagi possibili al traffico e ai passanti”. Sono stati individuati, parallelamente all’affidamento del cantiere, professionisti che assisteranno agli scavi al fine di

salvaguardare al meglio le alberate esistenti e redigere la relazione finale di stabilità. “I lavori di riqualificazione di corso Garibaldi e piazza Cavour – aggiunge il Sindaco di Novara Alessandro Canelli – sono uno dei tasselli che compongono un progetto di città molto più ampio che parte dal rifacimento della stazione (di cui si sta occupando Rfi), arriva all’ingresso della nostra città, prosegue con un nuovo arredo urbano lungo corso Cavour e in centro, fino

al cuore di Novara con la progettualità della Cupola, le mostre e le iniziative del Castello, della Galleria Giannoni, proseguendo ulteriormente verso l’ospedale (area sul cui futuro vogliamo creare un confronto partecipativo del tessuto professionale locale) e approdando infine alle Caserme e alla loro riqualificazione. Interventi e lavori che richiedono iter e tempi diversi, ma che stiamo seguendo, passo dopo passo e che hanno l’obiettivo di dare alla città un volto nuovo, rinnovato e più funzionale”.


12

NOVARA

Chi conosce la Colonia Elioterapica Littoria? Quattro passi da casa per riscoprire la Colonia elioterapica sulle rive del Torrente Agogna a Novara

Foto storiche della colonia

Il 13 luglio 1933 anche la città novarese inaugurò la propria colonia, denominata “Littoria” in onore del simbolo del fascismo, ossia il Fascio Littorio. Co-

struita per ospitare bambini e bambine, la Colonia continuò a funzionare a pieno ritmo fino al 1942, anno in cui la guerra cominciò a girare a favore

degli Alleati. Il suo scopo era quello di curare malattie puerili e dell’adolescenza diffuse a quel tempo, come reumatismi, rachitismo, anemie, asma, in un luogo di socialità. Dal 1935 era presente anche una piscina con il ricambio giornaliero dell’acqua. La Colonia, divisa in tre zone, si estendeva per più di 17.000 mq. La giornata tipo cominciava alle 8 di mattina con l’incontro dei bambini presso la sede del “Partito Nazionale Fascista” novarese, dove ora c’è la sede della Questura. Un’ora di marcia a suon di tamburi e si arrivava alla Colonia. Si rendeva omaggio alla bandiera e all’inno, poi i bambini e le bambine venivano divisi: i primi svolgevano esercizi ginnici con scopi militaristici, le altre imparavano i metodi per diventare le future madri dei militi dell’“Impero”. Riso, pollo, carne, formaggi erano le pietanze principali del pranzo: un sogno allora per la mag-

gioranza dei bambini. Alle 14 ricominciavano le attività con il bagno in piscina e alle 18 si ripartiva verso il punto di partenza. Dopo la caduta del fascismo e la fine della guerra, la Colonia non venne più utilizzata fino al 1975, quando fu fondata da Giorgio Balossini l’associazione sportiva calcistica “Juventus Club”, che prese in gestione i locali. Attualmente i locali hanno bisogno di una ristrutturazione: il rifacimento del tetto e del sottotetto, per esempio, un vero e proprio restyling generale. «L’anno scorso – dice Michele Savino, presidente della Juventus Club – alcuni geometri del Comune avevano fatto un sopralluogo assieme al Sindaco Canelli, nostro ex giocatore, ancora legato alla nostra società. È seguito subito dopo un intervento di tamponamento al tetto. La manutenzione viene gestita interamente da noi, che siamo tutti dei volontari appassionati. Ad esem-

pio, un anno faabbiamo imbiancato i locali a nostre spese». Un aiuto potrebbe arrivare dal FAI: la Colonia è stata iscritta nei candidati per i “Luoghi del Cuore” 2020. Ogni due anni, ogni cittadino può votare un luogo, naturalistico o di qualsiasi altro genere, che merita di essere valorizzato. «Quest’anno – dice Mariangela Billa, delegata FAI di Novara – ci sono due tipi di Luoghi del cuore: i primi sono di qualunque tipo, invece la seconda parte è formata dai “luoghi di cura”, per esempio vecchi ospedali. La Colonia è parte di quest’ultima. Servirebbero lavoro di manutenzione per il tetto e il sottotetto». Per questa edizione il

voto sarà solo telematico:«Un cittadino potrà votare – afferma – registrandosi sulla piattaforma FAI e scegliendo il luogo che preferisce. Negli anni scorsi c’era anche la possibilità di voto cartaceo: il FAI – spiega – posizionava degli stand in strada con le schede per votare. Certamente è molto più faticoso, ma ci si avvicina di più alla popolazione, specialmente alla fetta più anziana». La zona del torrente Agogna si sta trasformando in una zona ciclistica e di mobilità sostenibile: con la bici o semplicemente a piedi ognuno può scoprire una parte di natura poco sconosciuta. E anche una parte di storia novarese. Davide Crudele

"Racconti nel pomeriggio" il libro di Rotondo Un libro che si legge in poche di ore ma che scuote nel profondo l'anima ricordandoci di vivere al 100% È disponibile su Amazon il nuovo libro del formatore Fabio Rotondo: un testo breve ma intenso, da leggere tutto d'un fiato, in una serata oppure in una manciata di ore pomeridiane. Così almeno ha immaginato l'autore novarese, intitolandolo "Racconti nel pomeriggio" ed effettivamente noi, che abbiamo potuto leggerlo in anteprima, lo abbiamo divorato in brevissimo tempo. Ci siamo però accorti che in realtà quel titolo nasconde molto di più e Fabio ce l'ha confermato. Infatti il libro si compone di 3 racconti che ci fanno compiere un tuffo negli anni da ragazzo dell'autore: un tempo sospeso tra l'infanzia e l'età adulta, tra il mattino e la sera, appunto: il pomeriggio. Mixando tra attimi di vita realmente vissuti e momenti immaginari ma verosimili, attraverso le sue pagine Fabio ci fa assaporare il ricordo di emozioni e sensazioni che tutti abbiamo provato negli anni

dell'adolescenza: le palpitazioni incontrollate e totalizzanti del primo innamoramento; la disperata collera, l'infinita tristezza e l'apatia della prima volta in cui siamo stati lasciati; i gesti folli e irrazionali compiuti per raggiungere la persona amata; i sentimenti non rivelati per paura d'un rifiuto e infine, finalmente il coraggio di rivelare il proprio amore alla diretta interessata. Fabio ci consente così di fare un salto nell'universo interiore di ognuno di noi e ci porta a riflettere sul concetto di tempo, facendoci capire che "Ogni cosa ha un ricordo" ed è questa la prima semplice ma importante verità di cui dovremmo tenere conto: tutto ciò che viviamo, infatti, si trasforma inevitabilmente in un ricordo ed allora, siccome tutti noi, desideriamo avere ricordi belli, dobbiamo chiederci se ciò che viviamo nel presente, lo vorremo come ricordo nel futuro. Inoltre, Fabio ci mette di fronte ad un'al-

In foto gli storici dormitori della colonia

In foto Fabio Rotondo

tra fondamentale presa di coscienza: la vita è fatti di alti e bassi, dunque di attimi felici e momenti tristi. Motivo per cui, quando ci capitano esperienze entusiasmanti dobbiamo godercele al 100%. Inoltre, altro pensiero che leggendo questo libro smuove la nostra anima è la consapevolezza che ogni esperienza viene irrimediabilmente vissuta dall'essere umano solo per un numero limitato

di volte: l'incontro con un caro amico, una cena in famiglia, una serata con la donna che amiamo e così via. Eppure quante volte noi glissiamo gli appuntamenti magari perchè saturi di impegni lavorativi e presi dal tran tran quotidiano? E se quella fosse la nostra ultima possibilità di poter trascorrere del tempo con quella persona a noi cara? "Carpe Diem" ci ricorda Fabio Rotondo, ovvero cogliamo l'attimo,

viviamo al 100%, conce- tutti noi. diamoci l'opportunità di Visita la pagina Facebook: Fabio assaporare intensamenRotondo Trainer e Coach te momenti di felicità. In Per ulteriori info: 347-0643739 altre parole: attingiamo I.P. a piene mani dalla tavola della vita perchè è lì, per Sabrina Marrano


13

NOVARA

Il presidio Legambiente al liceo Carlo Alberto "Dobbiamo cambiare ora perché domani sarà già troppo tardi": Elisa Bonetto sulle orme della Thumberg

In foto il presidio Lega Ambiente

“I giovani devono credere in qualcosa di positivo” così sosteneva Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina 1986, donna di straordinaria e lungimirante cultura. I giovani del presidio di Legambiente del Liceo Classico e Linguistico

Carlo Alberto di Novara hanno percepito appieno questa frase. Elisa Bonetto ha conseguito la maturità quest’anno, ma nella sua carriera scolastica da liceale ha partecipato con entusiasmo al presidio di Legambiente.

«Quando sono entrata a scuola in prima – dice – il presidio esisteva già, però era mal gestito e partecipavano poche persone. Dunque due anni fa io e un’altra ragazza ci siamo rimboccate le maniche e abbiamodeciso di rifondare il gruppo di Legam-

biente: così è rinato. Fino all’anno scorso – continua - eravamo in tredici, la maggior parte studenti di quinta. Spero che in pochi anni i ragazzi e le ragazze rimaste possano trovare altre “nuove leve” che portino avanti gli ideali del presidio». L’obiettivo

del presidio è di sensibilizzare il più possibile gli studenti e chi lavora nella scuola al tema ambientale, argomento di grande attualità che trova nei giovani i maggiori paladini. «Cerchiamo di portare il nostro “pensiero green” in tutta la scuola: durante l’anno scolastico ci incontriamo una volta ogni due settimane e organizziamo attività diverse, come dibattiti o approfondimenti. – spiega Elisa – Per l’autogestione 2019,per esempio, avevamo organizzato una pulizia degli ambienti esterni della scuola.Una nostra battaglia – afferma – è quella di cambiare i bicchierini delle macchinette del caffè: ora sono di plastica, la nostra idea è di sostituirli con bicchieri di carta. Abbiamo insistito inoltre per aggiungere i bidoni dell’umido». Piccoli passi che però rappresentano un’inversione di rotta verso un futuro più ecologico. Il presidio degli studenti ha anche contatti con il gruppo novarese di

“Fridays for future”. «Abbiamo partecipato a due manifestazioni e cerchiamo di collegare le nostre attività con quelle di “Fridays for future” – dichiara –Durante l’anno abbiamo realizzato dei cartelloni riguardo temi a noi cari, come la raccolta differenziata o i cambiamenti climatici, esponendoli poi in tutta la scuola, lungo i corridoi e all’interno delle aule per raggiungere ciascun studente e non solo». «Purtroppo – conclude Elisa Bonetto – dovrò lasciare il presidio del Liceo: ma ho passato il testimone alle ragazze e ai ragazzi, e ho chiesto di continuare le nostre battaglie!». Perché «dobbiamo cambiare adesso perché domani potrebbe già essere tardi» così dice Greta Thumberg, fondatrice di “Fridays for future”, partner ideale per ragazzi “green”, come quelli di Legambiente. Davide Crudele

Lida Novara tra Stracanina ed eventi benefici La ricetta di Lida: prevenire gli abbandoni formando proprietari consapevoli e aiutando quelli in difficoltà Tra le organizzazioni no- riusciti a garantire a Niko, varesi che stanno com- un doberman affetto da battendo il fenomeno torsione dello stomaco, dell'abbandono degli ani- adeguate cure che gli mali troviamo la Lida, un hanno permesso un fegruppo di volontari molto lice ritorno presso la sua attivi nel tessuto sociale famiglia – racconta la vonovarese che si occupa- lontaria, che aggiunge – no di aiutare i proprietari per questo dobbiamo rindegli amici pelosi in diffi- graziare tutti i sostenitori coltà, oltre a collaborare che ci hanno sostenuto e con le autorità compe- continuano a farlo nella tenti per segnalare casi di raccolta fondi lanciata sui eventuali maltrattamenti. social». Spiega la volontaria Marinella Mingozzi: la parola Ma la Lida è anche molto d’ordine dell’associazione attiva nel campo dell’assistenza agli è “prevenzio«Adottare un anziani e nelne”; la Lida le scuole: «Da cerca infatti animale significa anni collabodi aiutare i sempre fare delle quadrupedi scelte consapevoli, riamo con la più sfortu- tenendo presente che Casa di Giorno di Donalnati all’inil nostro rapporto do Mercoli e terno della con lui durerà con le scuole loro famiglia per sempre». elementari – adottiva perseguendo un duplice dice Marinella Mingozzi obiettivo, da un lato quel- - le nostre giornate si rilo di evitare all’animale il volgono soprattutto ai più trauma dell’abbandono e piccini, che oggi più che dall’altro quello di ridurre mai provengono spesso la pressione sui già trop- da contesti culturali diffepo affollati canili sanitari. renti dal nostro, dove non sempre il cane è conside«Lo scorso gennaio siamo rato un animale da com-

pagnia. Il nostro obiettivo è dunque quello di aiutare i bambini a non aver timore dei cani o dei gatti portandoli a scoprire la possibilità di instaurare con loro una simpatica e solida amicizia». La Lida cerca di essere sempre più visibile sul territorio novarese e come ormai da consuetudine anche il prossimo anno, Covid permettendo, sarà organizzata la stracanina: «Si tratta di una passeggiata attorno al centro cittadino che siamo soliti organizzare in un due date, una in inverno e un'altra in primavera, in cui vengono premiati i cani che più si mettono in risalto durante la marcia; non è raro premiare il cane più buffo e quello più pigro», afferma ironica la Mingozzi.

biamo pretendere di sapere i pro e i contro della convivenza con quel tipo di animale, bisogna informarsi bene e conoscere il cane o gatto che ci troveremo a gestire». L’abbandono infatti nasce davanti ad un disagio che il proprietario umano matura davanti all’incapacità di essere riuscito ad instaurare un bel rapporto con il proprio amico a quattro zampe. «Quando scegliamo di prendere con noi un animale dobbiamo fare delle scelte consapevoli al fine di essere in grado di mantenere la promessa fattagli, cioè che ci prenderemo cura di lui per sempre», conclude Marinella Mingozzi.

Per devolvere il 5x1000 alla Lida, In conclusione, ci uniamo C.F.: 94057480033. all’accorato appello lanVito Nardulli ciato dalla nostra volontaria al fine di prevenire l’abbandono: «quando adottiamo un cane dob-

In foto Marinella Mingozzi


RISTRUTTURAZIONE 4.0

14

L'impresario edile di fiducia è R. Venturino La Edil Venturino Sas, in questi anni, ha costruito edifici, rapporti duraturi e una solida reputazione

In foto Roberto Venturino

È proprio vero che il nostro successo passa attraverso il successo degli altri. A darcene la riprova è Roberto Venturino della Edil Venturino Sas, impresa edile il cui sviluppo è stato fin dall'inizio basato sul rapporto di fiducia con i committenti e i collaboratori e la cui affermazione sul territorio oggi ne è il risultato. "Un cliente è per sempre" sottolinea l'impresario edile, puntando il focus innanzitutto sull'onestà e la serietà alla base della propria attività e poi sulla cura ai minimi dettagli che egli impiega personalmente nel seguire con dedizione e passione ogni cantiere, mettendosi sempre al servizio della committenza, per le scelte più importanti, legate alla struttura dell'immobile, alla certificazione degli impianti, fino alla posa delle componenti d'arredo: "Mi capita spesso che il cliente mi chieda

di poter essere presente durante l'installazione dei diversi elementi interni, ad esempio dei serramenti - evidenzia Roberto - Per avere così una persona di fiducia che supervisiona i lavori". Il feeling che l'impresario in questo modo crea con il cliente è ciò che motiva quest'ultimo ad avvalersi di lui da quel momento in poi per ogni futuro servizio e che lo porta inoltre a referenziarlo con parenti e amici. La Edil Venturino quindi, in questi anni, ha costruito così insieme agli edifici, rapporti duraturi e una solida reputazione di cui giustamente va fiero il fondatore Roberto. "Sono partito dal basso - egli rivela con orgoglio - Mio padre arrivava dal Sud e lavorava all'Atm di Milano. Quella è la mia città, "casa mia", ci ho vissuto fino a dieci anni fa, prima di trasferirmi a Cerano (No). Dopo la scuola iniziai a lavorare

nella storica impresa edile Castelli Spa e poi, con il mio bagaglio di esperienza, iniziai la mia avventura da imprenditore". Oggi, la Edil Venturino è specializzata soprattutto nell'edilizia residenziale, con realizzazioni ex novo e ancor di più con ristrutturazioni mirate, attraverso cui realizza la "casa dei sogni" delle famiglie. A seconda del budget di ciascun committente, la Edil Venturino - in collaborazione con gli architetti Martelli e Johnson (Cerano - NO) - è in grado di realizzare il progetto ideale, che soddisfa le diverse esigenze funzionali ed estetiche. Il risultato è l'appagamento del cliente. Ne è un esempio la seconda casa al mare che il team di professionisti ha ristrutturato a Pietra Ligure per trasformare in realtà il sogno di "un'oasi di pace e tranquillità" fuori dal tran tran cittadino di una famiglia milanese

(articolo sul numero di luglio 2020 di l'Opinionista News). Al termine dei lavori, la committente ha mandato un messaggio su Whatsapp a Roberto:

"Grazie per aver realizzato la casa dei miei sogni" gli ha scritto. "Ecco, questa per me è la più grande soddisfazione" sottolinea l'imprenditore.

Edil Venturino Sas info@edilventurino.it Tel. 3392154434 I.P.


SPECIALE MOTORI

15

A tu per tu con il pilota F1 Antonio Giovinazzi Intervista a Antonio Giovinazzi, pilota dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1 e unico italiano in griglia “Spero di non diventare come certi piloti che stanno sulle loro solo perché guidano una F.1. Infatti mi piace firmare autografi ai bambini. Quando lo ero io, consideravo i piloti come eroi. Che ora lo chiedano a me, mi rende orgoglioso”. Così dice Antonio Giovinazzi, pilota dell’Alfa Romeo Racing in Formula 1 e unico italiano in griglia. Vice-campione di GP2 nel 2016, dal 2017 è terzo pilota Ferrari e dalla stagione 2019 pilota ufficiale dell’Alfa Romeo. Originario di Martina Franca, per lui «rappresentare l’Italia è una cosa importantissima. – dice - Sono fiero del mio Paese e sono felice di poter essere uno dei portacolori dello sport italiano ai maggiori livelli, soprattutto quando per tanti anni è mancato un pilota italiano in F1. La responsabilità c’è sempre, l’Italia è una delle nazioni storiche nel mondo del motorsport e abbiamo avuto tanti campioni nella storia, sia pas-

sata che recente, e io do il meglio ogni giorno per onorare questa storia». Quest’anno la F1 correper ben tre volte nel nostro Paese: a Monza, al Mugello e a Imola. «Il Gran Premio di casa – spiega - è sempre un’emozione particolare e io penso di essere il primo pilota a poter correre tre volte nella stessa stagione nella propria nazione. Purtroppo, a Monza non ci sono stati i tifosi che mi hanno fatto sentire tanto calore l’anno scorso, ma so che da casa ci hanno seguiti in tantissimi. Il Mugello – continua - è un circuito bellissimo ed è un’esperienza unica correre in gara lì, mentre Imola è una delle sedi storiche della Formula Uno in Italia. Quello che l’Italia ha sofferto quest’anno è un motivo in più per dare il massimo e tentare di regalare un sorriso al nostro Paese». Sin da piccolo ha avuto la passione per i motori, a soli 13 anni ha vinto il

Giovinazzi durante la parata dei piloti F1

suo primo campionato di kart: «Ho sempre sognato – racconta - di guidare in Formula Uno e ho avuto la grande fortuna di avere una famiglia che ha sostenuto questo sogno. I miei genitori mi hanno avvicinato a questo mondo e ho avuto il supporto di tanta gente nella mia città di Martina Franca». Il calendario di questa stagione è molto fitto: da luglio a dicembre quasi ogni

weekend è sede di una gara, per la gioia dei tifosi. Dunque la preparazione mentale e fisica sono indispensabili. «Seguo una routine molto specifica, creata insieme al mio preparatore Luigi Angelini. – spiega Giovinazzi - La scaletta di un weekend di gara è sempre la stessa, quindi riesco a mantenere un certo livello di abitudine la domenica. Comincio la giornata con una cola-

zione sana, poi in circuito ho meeting con i miei ingegneri e alcune attività per la stampa. A circa un’ora dalla gara – continua - faccio una routine di riscaldamento, sia fisico e mentale, e poi vado in garage per gli ultimi preparativi prima di andare in griglia. Mentalmente, è importante trovare il modo di concentrarsi e di focalizzare tutte le energie in funzione delle due

ore successive». Non manca un pensiero ai giovani:«Penso che con il lavoro e la passione si riesca a raggiungere obiettivi che possono sembrare inarrivabili. Nessuno ti regala nulla nel mondo, ma devi lavorare duro per ottenere quello che sogni». E allora #tuttipazziperGiovinazzi, come recita il suo fan club. Davide Crudele

"Vita da NCC - Noleggio con Conducente"

Sui canali l'Opinionista news, 5 puntate nel mondo del NCC, grazie al Consorzio Noleggiatori Malpensa

In foto il Direttore Sabrina Marrano durante l'intervista

Full immersion nel mondo del Noleggio con conducente (NCC) con 5 puntate nella sede del nuovo Consorzio Noleggiatori Malpensa, che riunisce le più rinomate aziende del settore sia sul territorio che a livello nazionale.

tra mezzi in continuo spostamento per eventi programmati e chiamate e riunioni, videoconferenze e appuntamenti nelle sedi regionali e ministeriali dove si stabilisce l'andamento della categoria a livello italiano.

La Redazione è entrata nella sede del CNM, in via Della Ronna a Gallarate per una full immersion,

Un viaggio intenso ed emozionato, con note di colore e aneddoti su esperienze legate a per-

sonaggi dello spettacolo e conducenti pronti ad offrire sempre un servizio curato, flessibile e altamente professionale. In onda: sabato 19 - 26 settembre / 3 - 10 - 17 ottobre. Sempre alle ore 13.30 sulle pagine Facebook, Istagram, Twitter l'Opinionista news, sul canale Youtube e su www.lopinionistanews.it.


16

SPECIALE MOTORI

Emozione F1 con Carlo Vanzini e M. Sangiorgi Intervista ai telecronisti di Sky che in ogni weekend di gara ci portano in pista per vivere un sogno “Andiamo da Mara Sangiorgio, Mara!” “Sì Carlo, allora dal box Ferrari dicono che…” Gli appassionati di Formula 1 avranno già capito di chi stiamo parlando: Carlo Vanzini e Mara Sangiorgio, i volti e le voci della F1 in Italia. Coloro i quali, in ogni weekend di gara, ci portano in pista. L’uno con le sue telecronache adrenaliniche, l’altra in ogni weekend di gara, ci portano in pista con le sue interviste in pista sempre pronta allo scoop. Anche se attraverso uno schermo, abbiamo fatto una chiacchierata con loro. «Questo campionato – dice Mara – è molto particolare, lo si nota benissimo. Quest’anno viaggio da sola e mi sento un po’ più sola: parto il mercoledì e torno il lunedì successivo. Le giornate di pista iniziano alle 8 di mattina con un meeting della redazione per decidere i temi della giornata. Da quando cominciano le dirette – esclama – non mi

fermo più! La scaletta è fitta. La giornata finisce verso le 20. Sono giornate belle intense!». Proprio per le misure di sicurezza imposte dalla Formula 1, Carlo e il resto della redazione Sky F1 non può accedere al paddock, cuore pulsante della vita di un gran premio. «L’importante – dice Carlo – è dare un ottimo servizio all’abbonato facendo qualcosa che ci contraddistingua. Quasi d’incanto mi è venuta l’idea di commentare da una postazione simile a un muretto box». Entrambi hanno sempre avuto la passione per i motori:«Quando avevo 14 anni – ci spiega Mara – ho provato una moto da cross ed è stato amore a prima vista. Ho fatto un primo stage in un giornale locale e sono sempre andata avanti a lavorare, anche mentre studiavo. Ad un certo punto – continua - la passione dei motori e quella del giornalismo si sono scontrate quando ho cominciato a lavorare a

Sky, nel 2008. La mia prima stagione intera di F1 è stata nel 2013». «Da bambino – dice Carlo - mi piaceva fare la telecronaca delle mie partite mentre giocavo: non stavo mai zitto! Amo lo sci, la F1 e il calcio. È nato tutto per caso: ho iniziato a collaborare con la rivi-

sta “Sci”. Qualche tempo dopo sono passato a RTL 102.5 commentando le gare di sci. Ho lasciato la polizia, investendo su me stesso per fare un salto nel vuoto. Quasi sempre – afferma - mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto. Nel 2000 comincio a lavorare

In foto Carlo Vanzini

per Stream, che nel 2003 diventa Sky. Dal 2007 si è aperta l’avventura di telecronista della F1. Ho avuto la fortuna di fare un bellissimo percorso. Mi considero non tanto un giornalista, ma un appassionato di sport». L’anno scorso è uscito il primo libro di Mara Sangiorgio, “Figlio del vento”, dedicato a Lewis Hamilton, sei volte campione del mondo:«Avevo un po’paura all’inizio – dice – Ma sono contenta di averlo fatto su di lui, che è uno dei più grandi». «Sognare non costa nulla

e mai smettere di farlo spiega Vanzini - Bisogna proporsi con idee e fantasia, lottare e sacrificarsi. Ognuno deve capire il percorso per arrivare in cima. Mi piace molto la scena del film “La ricerca della felicità” di Will Smith, quando il figlio sbaglia a tirare a canestro e il padre dice: “Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa”». L’importante dunque non è prendere la bandiera a scacchi, ma godersi la sfida. Davide Crudele

In foto Mara Sangiorgio con Nico Rosberg

GP d’Imola, una canzone per ricordare Senna Autodromo, un uomo si siede sulla ghiaia e con l’accompagnamento della sola chitarra canta per “Ayrton”

In foto a sinistra Paolo Montevecchi alla curva del Tamburello, a destra Roberto Marazzi

Autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Molti dei più grandi piloti hanno alzato il trofeo, tagliando per primi il traguardo, ma uno solo ha legato il proprio destino a questa pista che improvvisamente è divenuta “maledetta”: Ayrton Senna. Da quel 1° maggio 1994, la pista è diventata “quella pista” e la curva, quella curva, la “curva del Tamburello”. Lì, ogni 1°maggio, per ricordare Ayrton Senna, un uomo si siede sulla ghiaia e con l’accompagna-

mento della sola chitarra canta la famosa canzone “Ayrton” di cui è autore di testo e musica: quell’uomo è Paolo Montevecchi. 1° maggio del 1994. Quella sera tutto il mondo parlava della morte di Ayrton Senna: «Il ripetersi delle immagini dell’incidente al Tamburello mi fece riflettere – spiega Sullo sfondo della curva infatti era posizionato un gigantesco pannello pubblicitario di una nota birra, che così riceveva miliardi di visualizzazioni. Allora mi chiesi: quello spazio

pubblicitario posizionato in una curva pericolosa costa maggiormente perché in quella curva è molto più probabile che possa capitare qualcosa di grave, come un incidente? In quel momento misi in discussione tutte le logiche del commercio. – afferma - Quella scena mi sembrò avere una “scenografia” inadeguata, se comparata con la morte di un uomo. Subito dopo ascoltai Senna in un’intervista di qualche tempo prima e in quel momento mi apparve sotto una luce

diversa. Il suo pensiero ci rendeva affini. Tornai a casa, presi la chitarra e di getto sul tavolino del salotto nacque la canzone in sette minuti. Le parole e la musica fluivano da sole ed il testo venne annotato sulle pagine di un giornale di surf. Nessuna correzione. Avevo semplicemente scritto il mio pensiero, che per certi versi era vicino al mondo di Ayrton». «Forse avevo oltrepassato il limite, affacciandomi in una dimensione parallela oltre la vita, davanti a Dio.

È lì che si svolge la mia canzone». «Pensai subito che non l’avrei fatta ascoltare a nessuno – confessa - Poi però capii che il brano poteva essere utile: la canzone poteva restituire maggior sicurezza al mondo della F1, cosa per cui Ayrton Senna si era battuto. Intitolai la canzone “Il Circo” che depositai alla SIAE. “Il Circo” come l’ingranaggio della F1, che non si ferma mai. In un mese – continua - realizzai il Demo di un CD che conteneva la canzone cantata da me in tre lingue. L’obiettivo era quello di raccogliere proventi da devolvere in beneficenza ai ragazzi di strada del Brasile. Quel mio progetto non venne mai pubblicato. Giravo le case discografiche e tutti mi dicevano: “La canzone è bellissima, ma tu chi sei per cantarla?” Io rispondevo: “Beh, sono quello che l’ha scritta”». «Passando per Bologna, - racconta - entrai negli uffici della Pressing, la

casa discografica di Lucio Dalla, e consegnai a un impiegato la cassetta con la mia incisione. Per un fatto del tutto fortuito, la caduta della busta sul pavimento, la mia canzone fu ascoltata e Dalla mi chiamò immediatamente. La incise con la sua voce, le cambiò il nome in “Ayrton” e la portò al successo. Ma “Ayrton” è mia». Quest’anno Imola è tornata nel calendario di Formula 1 dopo 14 anni di assenza:«È stato un iter abbastanza lungo. – spiega Roberto Marazzi, direttore dell’Autodromo – Ma non ci siamo rassegnati. La gara si chiamerà Gran Premio dell’Emilia-Romagna perché San Marino si è tirato indietro e una grossa mano ci è stata data dalla Ragione». “Il mio nome è Ayrton e faccio il pilota/e corro veloce per la mia strada/anche se non è più la stessa strada…” Paolo Montevecchi Davide Crudele


4MILA BATTUTE

17

Fondazione Carolina fa luce sul fenomeno del cyberbullismo

A Carolina Picchio è dedicata la prima legge in Europa per l’oscuramento e la rimozione dei contenuti lesivi

In foto Carolina Picchio

“Le parole fanno più male scienza, così i partecidelle botte, cavolo se fan- panti alla festa, dopo aver no male”, questo l’ultimo fatto gli stupidi e scherpensiero di Carolina Pic- zato abbastanza, decidochio nella sua lettera di no di contattare il padre, addio. che giunge poco dopo per É il 2012, Novembre. Ca- portare la figlia a casa. rolina partecipa ad una Il riposo fa dimenticafesta insiere ciò che me ad alcuni è succesA Carolina suoi coetaso, la notte è dedicata la prima nei. Risate, cancella il legge in Europa scherzi e un contro il cyberbullismo passato nelpo’ di alcola mente di ol fanno provare a tutti tutti. quanti l’ebbrezza di sen- Una festicciola tra amici tirsi grandi. Una bottiglia finisce nel dimenticatodi vodka rende calda l’at- io dei ricordi di un’adomosfera. lescenza spensierata Dopo qualche bicchiere che non pensa alle condi troppo, Carolina non si seguenze: il tempo che sente bene. Barcollante, scorre cancella gran parte dal salotto si dirige in ba- di queste cose. gno per vomitare la quantità eccessiva di alcool Intanto, però, internet laincessantemente ingerita. E’ incosciente di vora ciò che le accade intorno, e conserva tutto: riprospaesata, fuori controllo. duce scene che Carolina Alcuni tra i ragazzi pre- non solo non credeva di senti decidono di cogliere aver vissuto, ma che non l’occasione per deriderla e avrebbe mai voluto vedeprenderla in giro, miman- re il mattino seguente. do atti sessuali. Il tutto Il filmato girato in bagno viene filmato con un tele- dai ragazzi che ha come fonino, e inviato per gioco protagonista Carolina diin alcuni gruppi what- venta virale, ottiene miliosapp. ni di visualizzazioni. Carolina continua a pre- 24 ore, 2600 messaggi di sentare segni di inco- odio. Un solo bersaglio:

Carolina Picchio. piano di un condominio, Giudizi, commenti, parole esasperata, esausta di gettate come pietre: fai tutto quello. schifo, hai la mononucle- Il campanello distoglie il osi, sei una vergogna, non sonno del padre, sono i farti vedere carabinieri. più in giro, Le parole fanno più Poi il suono sparisci. male delle botte, cavolo di un’ambuCarolina vielanza che si se fanno male ne ferita dai allontana. colpi incessanti del suo Il padre di Carolina comfidanzato, dei suoi amici, prende l’accaduto. di alcuni conoscenti, ma “Io non urlo, ma devono soprattutto di chi non sa- capire quali mostri crea peva nemmeno chi fosse. internet” pronuncerà poLe parole cominciano a chi giorni dopo riferendosi creare ferite sempre più a tutti i ragazzi che hanno grandi. Carolina cerca di- partecipato direttamensperata di cucirle da sola, te o indirettamente alla ma sono troppe, e lei si morte della propria figlia. sente sola. Carolina perde Carolina ci lascia un mesla propria identità, la pro- saggio molto forte, di una pria reputazione, e diven- portata importantissima ta “la ragazza del video”, per tutti: un messaggio quella ragazza che agli che consentirà al Tribuocchi di tutti è un mostro, nale di Torino di avviare un mostro che in qualche il primo processo per cymodo va eliminato. berbullismo in Italia. Le indagini si avviano ceCosì, la notte tra il 4 e il 5 lermente e si identificano Gennaio, Carolina decide sei ragazzi colpevoli, di di mettere una parola fine cui cinque minorenni a cui a quelle offese ormai rim- viene assegnato un perbombanti nella sua testa, corso rieducativo per l’evocine stridule impossibili stinzione del reato; l’unico da mettere a tacere. maggiorenne patteggia, Sono le 3 di notte. Caroli- in aula, un anno e quattro na si trova in camera sua. mesi di carcere con pena Apre facesospesa. book, lascia 24 ore, 2600 messaggi Un caso che un mescoinvolge di odio. Un solo saggio. Poi tutti, l’italia bersaglio prende carta e il mondo. e penna e scrive così: La potenza del cyberbullismo che si manifesta nelVolevo solo dare un la sua piena tragicità per ultimo saluto. Perché la prima volta. questo? Beh il bullismo, Così come vorremmo tratutto qui. Le parole fan- smettere oggi ai nostri no più male delle botte, lettori con questo breve e cavolo se fanno male. intenso episodio, il papà Ciò che è accaduto a me di Carolina vuole che l’atnon deve più succedere to disperato di sua figlia a nessuno. A voi cosa non sia stato vano e funga viene in tasca oltre a far- da esempio affinché non mi soffrire? Grazie per il si ripetano più casi come vostro bullismo ragazzi, questi, affinché nessun ottimo lavoro. altro debba soffrire. Ha creato infatti un’associaCarolina si lancia dal terzo zione, che prende il nome

di “Fondazione Carolina”, per l’eternità, finché il bulnata nel febbraio 2018, lismo non verrà sconfitto. che ha l‘intento di raccontare nelle scuole la poten- La Legge za del bullismo sulla rete, A Carolina è dedicata la in particolar modo i suoi prima legge in Europa effetti. contro il cyberbullismo. Le parole risuonano come Grazie al suo esempio e martelli pneumatici, gli al suo gesto disperatissguardi per simo, non è strada giudipiù possibile Carolina ci ha cano e puntab a n a l i z za re mostrato il volto no il dito. Cal’odio sul web di questo mostro, rolina non era come “semè compito nostro più sé stessa, plici ragazzaeliminarlo né per lei e né te”. definitivamente per gli altri. La legge Era diventata un mostro. 71/2017 stabilisce che se Un mostro che altri le si è vittima di cyberbullihanno creato dentro e smo si può richiedere l’oche lei ha deciso di evita- scuramento e la rimoziore, con la morte. Carolina ne dei contenuti lesivi; il ci ha mostrato il volto di cyberbullismo costituisce, questo mostro, è compito secondo questa legge, un nostro eliminarlo defini- reato, pertanto è possibitivamente, così come lei le presentare denuncia e non è riuscita a fare. querela alle autorità comSiamo responsabili delle petenti. nostre parole e dell’altro: Franco Luna ciò che è successo a Carolina deve riecheggiare


AMBIENTE E BUON SENSO

18

La Provincia di Vercelli sceglie Penta Garden

Il pioppo secolare sulla SP 3 tra Tronzano e Santhià è salvo grazie all'intervento di Vincenzo e Matteo Latella

In foto il pioppo secolare

Tra le operazioni principali per avere un giardino bello e sano vi è senza dubbio la potatura. «Potare significa ridimensionare una pianta e metterla in sicurezza rispettandone la fisionomia e la fisiologia evitando tagli netti» sottolinea Vincenzo Latella di Penta Garden, un riferimento

nella manutenzione del verde privato e pubblico. Infatti, una volta danneggiato un ramo - spiega il professionista dal "pollice verde" - la struttura della pianta potrebbe risentirne, dunque risulta davvero fondamentale eseguire l'intervento con consapevolezza ed esperienza. La procedura che

la Penta Garden segue è quindi scrupolosa: dopo il necessario sopralluogo e l'analisi dettagliata della pianta, si progetta l’intervento migliore per soddisfare le necessità della committenza e contemporaneamente salvaguardare il verde. La grande esperienza di Penta Garden risulta

preziosa anche nelle situazioni più delicate. Ne è un esempio l'intervento commissionato dalla Provincia di Vercelli, ovvero la potatura del pioppo secolare sulla SP 3 tra Tronzano e Santhià. «Il pioppo nero di Tronzano è sicuramente un simbolo della comunità locale; è un albero che ha più di

cento anni con un’altezza delle branche mantenendi quaranta metri e una do la strada e l’albero in circonferenza del tronco totale sicurezza. Il lavoro di circa 7 metri» spiega è stato eseguito dai professionisti Vincenzo. specializzati L’obiettivo «Potare significa dell’ inter- ridimensionare una di Penta Garvento è stato pianta e metterla in den, sotto laquello di sfol- sicurezza rispettando guida di Vincenzo Latella tire la chioma, la fisionomia e la mettere le fisiologia evitando e di suo figlio Matteo. branche in sitagli netti» curezza e garantire la corretta viabilità Il plauso della committenza ha sancito il successo della strada antistante. Per avere un risultato ec- dell'operazione: «Siamo cellente Penta Garden ha decisamente soddisfatti utilizzato la tecnica del del lavoro meticoloso e tree climbing che «offre delicato svolto dal team l’opportunità di lavora- Penta Garden» evidenzia re in quota, in sicurezza, infatti Pier Mauro Andorall’interno della chioma no, vicepresidente delcon una certa agilità e la Provincia di Vercelli. cercando di traumatiz- Soddisfazione ancora più zare la struttura dell’al- grande per la popolaziobero il meno possibile» ne, che ora può apprezpresenta Vincenzo Latel- zare il pioppo secolare, in la. L’operazione è stata completa sicurezza. particolarmente delicata, tel. ufficio: 0321-691162 dovuta soprattutto alla dimensione del pioppo su cellulare: 348-5941963 cui si è dovuti intervenire indirizzo e-mail: pentagardeninstallando cavi di consosrl@gmail.com I.P. lidamento sia statici che dinamici al fine di permetVito Nardulli tere la normale mobilità

Locarni: i cittadini vorrebbero più Smart City Più di un terzo degli intervistati sarebbe disposto a pagare di più per ottenere una migliore esperienza ti a trasferirsi in città più evolute dal punto di vista digitale. In media, il 40% dei residenti potrebbe lasciare la propria città a causa di una serie di punti di debolezza, tra cui un sentimento di delusione legato ai mancati avanzamenti in ambito digitale. Il report evidenzia che più della metà dei cittadini ritiene che le smart city siano sostenibili e che assicurino una migliore qualità dei servizi. Questo spiega perché più di un terzo degli intervistati sarebbe disposto a pagare di più per ottenere una migliore esperienza urbana. Tuttavia, esistono importanti sfide all'implementazione di questi servizi digitali, in particolare in termini di dati e di finanziamenti.

In foto Gian Carlo Locarni

Oltre il 40% degli intervistati lascerebbe la propria città a causa dell’inquinamento. Più di un terzo degli intervistati dichiara di essere disposto a qualche sacrificio in più per servizi digitali migliori. La qua-

lità della vita in città non soddisferebbe le aspettative di molti cittadini nell’era digitale. È quanto emerge dal nuovo report del Capgemini Research Institute, al quale hanno contribuito 10.000 citta-

dini e oltre 300 funzionari comunali di 58 città in 10 paesi. Lo studio evidenzia che molti cittadini non sono contenti dell’attuale situazione delle città in cui vivono e sarebbero pron-

city, mentre meno di un quarto ha iniziato a mettere in pratica iniziative in ambito smart city: una sfida alquanto particolare, dato che si prevede che due terzi della popolazione mondiale vivrà in una città entro il 2050, e che il numero di megalopoli è destinato a passare dalle 33 di oggi a 43 entro il 2030. Inoltre, a livello globale, il numero di cittadini che desidera vivere in una smart city è in forte crescita, per cui un approccio che ne acceleri l’adozione sarebbe ben accolto. Inoltre, secondo il report, chi vive in città dà sempre più valore alla sostenibilità. I cittadini ritengono che sfide come inquinamento e mancanza di iniziative di sostenibilità siano tra le principali preoccupazioni che potrebbero spingerli Più valore alla sosteni- a trasferirsi altrove. bilità La ricerca ha rilevato che La questione percettiva solo un funzionario co- Sebbene le smart city munale su dieci dichiara possano risolvere alcune la propria città in una fase delle tradizionali probleavanzata del processo di matiche delle città, come conversione in una smart trasporto pubblico e sicu-

rezza, esistono sfide rilevanti alla loro implementazione. I dati sono fondamentali per l’ottimizzazione delle smart city, eppure più della metà dei cittadini di tutto il mondo afferma che la privacy dei propri dati personali sia più importante di una maggiore qualità dei servizi. Al contempo, quasi il 70% dei funzionari comunali dichiara che la raccolta di finanziamenti per la transizione verso le smart city rappresenta una delle sfide più difficili da superare, con il 68% che afferma di incontrare delle difficoltà ad accedere e a costruire le piattaforme digitali necessarie per sviluppare iniziative in ambito smart city. Dal punto di vista dei cittadini, il 54% pensa che le BigTech offrirebbero servizi urbani migliori di quelli attualmente esistenti. Gian Carlo Locarni giancarlo.locarni@gmail.com


19

I NOSTRI SOLDI

Caucino e Paone: "Toglieteli dal materasso" Inflazione: il piccolo...che ti ruba i soldi

In foto Giorgio Caucino e Giuseppe Paone

Ogni anno l'inflazione ti toglie dal portafoglio dei soldi e ti fa essere più povero, ti fa guadagnare di meno.

diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta.

Quindi il consiglio di tuo L'inflazione fa perdere nonno di tenere i soldi valore a tutti i tuoi beni e sotto il materasso è una grande .......... perché, quei NON PUOI FERMARLA. soldi non reinvestiti, non ti Citando TRECCANI: Infla- rimangono ma bensì conzione= aumento progres- tinuano a perdere valore sivo del livello medio ge- anno dopo anno. nerale dei prezzi o anche,

MA PERCHÉ NE PARLIAMO OGGI? 1)COVID: Da aprile la spesa per il carrello degli alimenti è aumentata dal 1% al 4%, in più se inseriamo i costi per mascherine, disinfettanti, aumento dei prezzi di bar, parrucchieri, stabilimenti balneari etc etc, pensiamo sia opinione condivisibile che il costo della vita stia aumentando.

2) LE BANCHE CENTRALI per combattere la pandemia e aiutare l'economia reale hanno inondato di liquidità il mercato. Questa operazione può portare, nel tempo, ad un aumento dell'inflazione e a ridurre la nostra ricchezza reale. Ma la vera novità è che per la prima volta le Banche centrali hanno deciso di non intervenire al primo

risveglio dell'inflazione se porta a casa un rendima di lasciarla crescere. mento vero o se invece i suoi soldi perdono di vaQUESTO CAMBIA TUT- lore. TO!!! Come vedremo anche nei prossimi articoli non tutte le asset class proteggono dall'inflazione, quindi chi sceglie di investire su oro, titoli governativi, azioni, obbligazioni, beni rifugio o immobili deve sapere

Giuseppe Paone e Giorgio Caucino Banca Generali S.p.A. Ufficio dei Consulenti Finanziari Corso Valsesia 56, Gattinara (VC) Tel. 0163 826270 Fax 0163 642127 I.P.


IMPRESA NEWS

20

Pulire e sanificare: lavoro che fa la differenza Novarclean Sas leader nelle pulizie, attualmente è attivissima nell’opera di sanificazione anti Covid Dopo mesi di lockdown riaprire la propria attività è finalmente tornato possibile ma per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti è essenziale disporre di locali puliti e soprattutto sanificati.

ventivo perché sanificare un ambiente sporco non avrebbe alcuna efficacia pratica»prosegue Vita Bashnyak. Infine, al termine dell’operazione, Novarclean conferisce all’utente un valido certificato di avvenuta sanificazione «Da sei anni siamo attivi con relative schede tecniper migliorare le aree in che di prodotti e macchicui i nostri utenti vivono e nari specifici utilizzati. lavorano» sottolinea Vita Bashnyak contitolare in- «La sterilizzazione degli sieme alla sociaBashnya- ambienti in cui operiamo kTetyana– della Novar- avviene grazie ad una clean Sas, azienda leader precisa strumentazione, a Novara nel campo delle testata in laboratorio e pulizie operante in diversi negli enti di ricerca unisettori, dalle pulizie in lo- versitari prima del lancio cali commerciali ai siti in- sul mercato, come Polty dustriali, alle ville private Sani System la cui efficafino a servizi condominiali cia virucida è stata cone di primo intervento post fermata dal laboratorio cantiere. Biolab di Vimodrone e dall’Istituto Cantonale di L’ultima frontiera è stata Microbiologia di Bellinzoquella di adeguarsi pron- na» continua la titolare di tamente alla sanificazio- Novarclean. Le macchine ne anti Coviddegli am- utilizzate sono in grado bienti: «dopo un accurato di uccidere ed eliminare sopralluogo valutiamo fino al 99,99 % di germi e la tipologia di intervento batteri, come l’aspiratore da effettuare e se neces- a vapore Polti Mondialsario offriamo anche un Vap 6000. Altro strumenservizio di pulizia pre- to innovativo e capace

di sanificare ogni tipo di ambiente è l’atomizzatore elettrostatico Victory che grazie all’erogatore spryer è in grado di distribuire in maniera uniforme qualsiasi soluzione sanificante in base acquosa raggiungendo la parete visibile ed il retro dei mo-

bili. La mission di Novarcleansi concretizza quindi mediante attrezzatura all’avanguardia, macchine professionali epersonale fisso e preparato, elemento di sicuro valore nel settore di riferimento. Ad ulteriore riprova

dell'efficienza e della sensibilità di Novarclean, è palpabile l'affetto che gli utenti e i collaboratori dimostrano da ormai sei anni nei confronti dell'azienda. Infatti, di loro dicono: affidarsi alla professionalità di Novarclean significa interagire con

una realtà basata su alti livelli esperienziali, interfacciandosi sempre con le stesse persone. E questo la dice lunga. Novara: 392-4567497 Legnano: 366-3335917 e-mail: ask@novarclean.it I.P.

Vito Nardulli

Con Orion il corso per la sicurezza stradale Disponibile il nuovo corso “Traffico veicolare e posa della segnaletica stradale” per addetti e preposti Ai sensi del D.M. 04/03/2013, i datori di lavoro delle imprese che espongono i lavoratori a rischi legati alla presenza di traffico veicolare, assicurano agli stessi informazione, formazione e addestramento specifici: è questa la normativa da cui trae origine il nuovo corso: “Traffico veicolare e posa della segnaletica stradale” per addetti e preposti. I corsi infatti sono diretti a: • lavoratori adibiti all’installazione ed alla rimozione della segnaletica di cantieri stradali in presenza di traffico o comunque addetti ad attività in presenza di traffico • preposti alle stesse attività Il percorso formativo rivolto agli operatori è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 8 ore più una prova di verifica finale: a) modulo giuridico - normativo della durata di 1

ora b) modulo tecnico della durata di 3 ore c) prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla da effettuarsi prima del modulo pratico) d) modulo pratico della durata di 4 ore e) prova di verifica finale (prova pratica) Il percorso formativo per i preposti è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 12 ore più una prova di verifica finale, secondo la seguente articolazione: a) modulo giuridico - normativo della durata di 3 ore b) modulo tecnico della durata di 5 ore c) prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla da effettuarsi prima del modulo pratico) d) modulo pratico sulla comunicazione e sulla simulazione dell’addestramento della durata di 4 ore

In foto il Dr. Gian Luca Milani di Orion Srl

e) Prova di verifica finale bani, squadre di lavoro in (prova pratica) ambito stradale/pubblico, etc.) Le aziende che general- • soccorso stradale mente sono interessate a • giardinieri tali corso sono: • imbianchini ed elettrici• enti pubblici (vigli ur- sti (per eventuale posizio-

namento di impalcature e piattaforme elevabili) • imprese edili • manutentori reti gas, acqua, elettriche etc.

Dott. Gian Luca Milani ORION SRL Corso Roma, 138 Gravellona Toce (VB) Tel. 0323/20.90.09 www.orionweb.it I.P.


21

LA NOSTRA SALUTE

Rimedi omeopatici contro la perdita di capelli Le soluzioni della dottoressa Karen Picchetti al problema della caduta dei capelli che preoccupa i giovani Uno dei problemi che assilla di più i giovani di oggi è la caduta dei capelli. Cosa si può fare con la medicina naturale per attenuare questo problema ? Il fattore principale della caduta dei capelli nei giovani, che inizia tra i 22 e i 24 anni (alle volte anche già a 18 anni) sia nella femmina che nel maschio, nel quale è più frequente e legata ad una trasformazione anomala del testosterone in diidrotestosterone. Questo sottoprodotti dell'ormone ha azione negativa sul cuoio capelluto nel giovane e nell'anziano sulla prostata. Tale processo di trasformazione elevata del testosterone in diidrotestosterone ha una tendenza genetica ed è dovuto ad un enzima, che lavora eccessivamente e che può essere controllato al fine di diminuirne l'impatto a livello del cuoio capelluto. Si può Intervenire in questo senso utilizzando una pianta chiamata "Angelica Sinensis" o "Don Quai". L'effetto di questa pianta si può potenziare con l'utilizzo di "Urtica Urens". L'uso associato delle due è ottimo e specifico per la caduta di tipo ereditaria. Questa associazione è utile anche per la perdita di capelli delle ragazze tra i 20/25 anni con ovaio policistico. Se la causa della perdita di capelli è invece dovuta ad una

In foto Karen Picchetti di Farmacia Chiabrera - Novara

infiammazione cronica subdola del cuoio capelluto, dovuta a problematiche d'igiene o nervose, siamo difronte ad una perdita dovuta a problemi del follicolo capillifero. In questo caso bisogna utilizzare gli "Omega-6", ottimi quelli presenti nel-

la "Borragine". Un terzo problema della caduta del capello è quello della microcircolazione. Più essa a livello del livello capelluto è attiva, minore sarà la sofferenza e la caduta del capello. Tipica di questa situazione è la calvizie dell'anziano all'apice della

testa, dovuta ad una irrorazione via via sempre più debole e alla difficoltà del sangue di arrivare alla cute del cranio. Ottima in questa situazione è la "Centella Asiatica", che migliora appunto il microcircolo e può essere usata sia nell'anziano che

nel giovane in associazione con il "Don Quai" e l' "Urtica". Altre sostanze collaterali che accelerano la crescita del capello e ne migliorano l'aspetto sono il "Metilsulfonilmetano" o "MSM", utile anche per la perdita autunnale dei capelli, e l' "Equiseto" che

fornisce una buona quantità di silicio, e va a lavorare sulla struttura del capello aumentandone il tono e il volume. Qual'ora la caduta del capello sia invece legata esclusivamente all'invecchiamento, la pianta d'elezione è il "Ginseng", che rallenta tutti i fattori del'invecchiamento anche muscolare e celebrale. Essa è una pianta che stimola l'organismo mediante un apporto estrogenico. Gli estrogeni sono ormoni che antagonizzano il testosterone enzimaticamente attivato come diidrotestosterone, diminuendo così la caduta. In conclusione si può dire che nonostante una tendenza ereditaria la problematica della caduta dei capelli è un evento che si può rallentare e fermare intervenendo il più precocemente possibile in età giovanile. Karen Picchetti Farmacia Chiabrera Piazza Cavour 7, Novara Tel. 0321 611077 Facebook: Farmacia Chiabrera

I.P.


LA RUBRICA GASTRONIMICA

22

Testun e Barolo, viva il gusto “Testun al Barolo”, formaggio d’alpeggio con produzione a Cuneo

In foto Riccardo Franchini

Approfitto del mese di settembre, periodo tradizionalmente e naturalmente deputato alla raccolta dell’uva, per parlarvi di un prodotto straordinario e tipicamente piemontese: il “Testun al Barolo”, un formaggio d’alpeggio la cui produzione è concentrata soprattutto nella zona di Cuneo, tra il fiume Tanaro e il torrente Vermenagna, in alta Langa. Il nome gli deriva dalla durezza (“testun”, cioè testa dura): infatti, tra i vari formaggi della zona è quello che ha una pasta più dura, dovuta alla lunga stagio-

natura (dai 2 ai 12 mesi e, talvolta, sino ai 2 anni). Viene prodotto con latte vaccino o misto (vaccino-ovino, vaccino-caprino) e la pasta si presenta di colore paglierino o bianco-scuro, compatta e leggermente granulosa (con la stagionatura può presentare tracce di erborinatura). La forma è cilindrica, con un diametro di circa 30-40 cm., uno scalzo di 8-10 cm. ed un peso di kg. 7 circa. Alcuni produttori stagionano il Testun, detto anche “formaggio ubriaco”, all’interno di grotte na-

turali (uno dei maggiori produttori, Beppino Occelli, lo porta a stagionare a Pamparato, un piccolo e suggestivo borgo montano sulle Alpi Marittime) e lo “affinano” nelle vinacce del Barolodocg (collocate in particolari tinozze di legno), che gli conferiscono un sapore intenso, ricco di aromi di erbe e fiori, vinoso, caratteristico. Questo formaggio è davvero ottimo, degustato in abbinamento con un vino rosso corposo (ovviamente meglio se un Barolo), con fichi, pere, pane di segale e confetture. In cucina si sposa bene soprattutto con i risotti oppure anche utilizzato come ripieno nei ravioli. Ma come ho detto, uno degli ingredienti fondamentali, per rendere il Testun un formaggio straordinario, è l’utilizzo delle vinacce del Barolo docg. Penso che non ci sia bisogno di presentazioni per illustrare questo nobile vino piemontese, diventato famoso in tutto il mondo. Vale, però, la pena di ricordare che questo vino (“il vino dei Re”), che nasce nelle Langhe da Nebbiolo in purezza, è conosciuto per le sue inimitabili caratteristiche organolettiche, per la sua eleganza e per la grande capacità di invecchiamento, che lo rendono, nel corso degli anni, in grado di esaltare le sue caratteristiche migliori. Le zone di produzione del Barolo sono quelle dell’omonimo comune, a cui si aggiungono i territori di La Morra, Monforte, Serralunga d’Alba, Castiglione Falletto, Novello, Grinzane Cavour, Verduno, Diano d’Alba, Cherasco e Roddi. Pensate che lunga lavora-

zione c’è alla base di questo prodotto, che richiede un invecchiamento di almeno 36 mesi, di cui 18 in botti di legno, a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve. Di colore rosso granato con riflessi aranciati, al naso si presenta intenso e persistente, con un patrimonio olfattivo eccezionalmente complesso, che tende a prediligere, a seconda dello stato evolutivo, note fruttate e floreali come viola e vaniglia o note terziarie come “goudron” e spezie. Vi consiglio anche di fare visita al piccolo borgo di Barolo (che conta poco meno di 700 abitanti), in provincia di Cuneo: un gioiello, dal 2014 anche riconosciuto come patrimonio dell’Unesco, per la coltura e cultura del vino e per lo straordinario paesaggio collinare, modellato dal lavoro dell’uomo, legato alla coltivazione della vite e alla produzione del vino. Qui, tra le viuzze che attraversano il paese, potrete ammirare, non solo il castello e le antiche mura, ma una serie numerosa di aziende vitivinicole, di cantine, di enoteche, di macellerie e gastronomie di prodotti tipici, che cattureranno tutti i vostri sensi, in un tripudio di profumi, aromi, sapori. Insieme all’amico e chef Massimiliano Tamilia, abbiamo pensato ad una ricetta gustosa, legata a questi prodotti e che ci introduce nella stagione autunnale ormai alle porte. Ecco, quindi, un riso Carnaroli al “Testun al Barolo”, con aggiunta di porcini alla griglia. A cura del food & wine blogger Riccardo Franchini

In foto lo Chef Massimiliano Tamilia

Risotto al Barolo con formaggio Testun porcini e salvia croccante INGREDIENTI: • 120 gr di riso Carnaroli • 100 gr di Testun • rosmarino • salvia • funghi porcini • vino barolo • scalogno • burro • olio frittura • pentolino di brodo vegetale • pecorino • 2 chiodi di garofano PREPARAZIONE PER LA PASTA Soffriggere lo scalogno,col riso e una volta soffritto il tutto sfumare con il vino Barolo. Dopodiché aggiungere ancora mezzo bicchiere di vino con i chiodi di garofano e lasciarlo asciugare. Durante la cottura del riso aggiungere il brodo vegetale e la salvia fresca. Quasi fine cottura aggiungere il Testun con il burro e pecorino, mantecare e impiattare. A parte friggere la salvia per pochi secondi e grigliare i porcini. Infine assemblare il piatto con questi ultimi ingredienti ,un pezzo di Testun e il rosmarino. Buon appetito! Chef Massimiliano Tamilia


23

CI VEDIAMO SUI SOCIAL

#insalotto torna con il record di 702k follower Riparte #insalotto: collegamento con Sabrina per belle notizie su Facebook Instagram Twitter e Youtube

La Dott.ssa Michela Squeo Beatrice Peruzzo della Carrozzeria Doria

Claudia Origoni de Le case dello Zodiaco di Modica

Il consulente Salute e Sicurezza Enzo Gardano

Il formatore Fabio Rotondo

Carissimi lettori, è con gioia che vogliamo condividere con voi la partenza della nuova stagione del format video-giornalistico #insalotto (in onda sulla pagina Facebook l'Opinionista News, dal lunedì al giovedì alle ore 17), dopo il successo ottenuto dal programma, durante la prima stagione (da marzo ad agosto 2020) con oltre 702.000 persone raggiunte, principalmente da persone nella fascia d'età 35 - 64 anni, 60% donne - 40% uomini, residenti nelle province di Novara Varese - Milano - Vercelli - Torino - Verbania con Follower anche da Svizzera - Germania - Austria. #insalotto è cresciuto in modo esponenziale e ne siamo soddisfatti perchè è la conferma che la nostra scelta di diffondere belle notizie - che promuovono le realtà del territorio - è particolarmente apprezzata. COME FUNZIONA Ogni puntata di #insalotto prevede l'approfondimento su una tematica di attualità che sviluppiamo intervistando professionisti ed esperti. Sono già stati nostri ospiti: sindaci, psicoterapeuti, architetti,

agenti immobiliari, ristoratori, coach, intenditori di prodotti enogastronomici, campioni dello sport e perfino un'ipnologa. Siamo orgogliosi inoltre di poter sottolineare che dietro a questo grande risultato non c'è nessuna campagna di sponsorizzazione a pagamento tramite Google o altri: i Follower dunque sono tutti spontanei e veri. Lo dimostra anche il gran numero di like, commenti e condivisioni che ogni puntata di #insalotto colleziona. La possibilità di interazione con gli ospiti, scrivendo e commentando in diretta ciò che dicono, piace sempre di più e noi siamo entusiasti poter avere questo collegamento diretto con il pubblico. Quindi, innanzitutto: infinitamente Grazie per la vostra partecipazione a #insalotto: è un piacere poter dare voce alle vostre storie, così autentiche e positive. Il messaggio di vita, energia, speranza arriva dritto a segno! E poi: chi desidera essere protagonista di una puntata di #insalotto per diffondere "la propria bella notizia" può scrivere un messaggio whatsapp al numero: 3334280649

Il chirurgo plastico Giorgio Galassi

Sabrina Marrano, direttore de L'Opinionista News

Monica Bellardita di Mollibella Vercelli

La consulente aziendale Barbara Delponte

Con il cuore, Dir. Sabrina Marrano e la Redazione l'Opinionista News #ilgiornalediverso Con il cuore, Dir. Sabrina Marrano e la Redazione l'Opinionista News #ilgiornalediverso Il freestyler Kirill Mezenok

Il numerologo Diego Salvalajo

l'on. Alberto Gusmeroli

Il medico Agostino Trombetta volontario nei villaggi africani

il Sindaco Daniele Baglione

l'apicoltore Nazario Fania



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.