Ottobre 2018

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N°8 - Ottobre 2018

DISTRIBUITO NELLE EDICOLE, NEI BAR E NEI NEGOZI DI: NOVARA CENTRO, OLEGGIO, CAMERI, BELLINZAGO, FARA, SIZZANO, CARPIGNANO, GHEMME, ROMAGNANO, BORGOMANERO, ARONA, INVORIO, BORGO TICINO, GATTINARA, BORGOSESIA E VARALLO

Il Paese dei balocchi Fondata nel 1600

Valsesia

Sicurezza ponti e strade: lettera al Ministro Danilo Toninelli

Novarese e Gattinara

Vendemmia: «Ottima annata per i vini del territorio»

C'é un nuovo Governo, votato dalla stragrande maggioranza degli italiani. Una coalizione disomogenea, ma che si é messa insieme per cercare di dare una svolta ad una situazione che da anni si trascina è che nemmeno i governi precedenti, anche se alcuni imbottiti di tecnici, non sono riusciti a migliorare. Anzi, nonostante i Governi precedenti con lemanovre che avrebbero dovuto sistemare i conti pubblici, il debito pubblico è aumentato di oltre il 20%. Nemmeno gli enormi sacrifici richiesti a pensionati ed ai lavoratori, sono serviti per migliorare la situazione italiana. Ma andiamo nel dettaglio. Ai lavoratori é stato tolto l'articolo 18, garante del posto di lavoro per il tempo indeterminato. Ora nemmeno il tempo indeterminato dà le garanzie di continuità nel tempo. É vero, i dati di questi ultimi mesi danno la disoccupazione in calo, ma é un dato drogato dalla marea di contratti a tempo determinato ed alla miriade di altri che non danno una garanzia a chi vuol farsi una famiglia e magari comprarsi una casa, stipulando un mutuo. La nostra società si regge sugli aiuti dei genitori e dei nonni che aiutano figli e nipoti ad arrivare a fine mese. I provvedimenti sui pensionati, dove con una legge del 2012 e re-

troattiva di quasi 20 anni, si sono ricalcolate le pensioni dando preponderanza al contributivo rispetto al retributivo, portano una penalizzazione pesante sulle nostre e fu-

ture pensioni. Inoltre per sistemare le anomalie della legge Fornero si é stati costretti ad una miriade di salvaguardie a garanzia di quei lavoratori che erano rimasti in un limbo pericoloso. Dopo tutti questi Governi, state pagando forse meno tasse? La sanità funziona? Le scuole sono all'avanguardia? Le future generazioni sono certe d'avere un futuro roseo e delle pensioni adeguate al costo della vita? La sicurezza dei cittadini é garantita? Si sono eliminati gli sprechi? Le nostre aziende sono solide? A tutte queste domande possiamo solo rispondere di no. E pensate che molti dei politici che hanno amministrato in tutti questi anni, ora che sono all'opposizione, imputano a questo Governo di essere la rovina del-

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lari..Dal mood baroque al boho chic per le nozze: sono alcune delle tendenze che coinvolgeranno gli sposi nel 2019,insieme al sempre maggior ricorso al matrimonio simbolico...

Centro Studi

Negozi, aperture domenicali si o no? Lago Maggiore

Nasce una nuova casa famiglia per disabili Sport

Marco Pentagoni dalla perdita della gamba alla vittoria olimpica

Rossano Canetta

Guida Amici di zampa

Speciale Matrimoni er rendere indimenticabile il giorno delle nozze riuscire a creare un file rouge è sicuramente la carta vincente: il 2019 apre le porte a degli stili molto partico-

l'Italia. Ed hanno anche la convinzione d'aver le soluzioni ai vari problemi. Si proprio coloro che hanno contribuito a portarci in questa situazione, vorrebbero spiegare a chi si é insediato da pochi mesi cosa si deve fare. Se hanno tutte queste soluzioni, perché non le hanno adottate quando erano loro ad amministrare? Siamo un Paese strano, dove i nostri terremotati, a distanza di anni, vivono ancora in condizioni precarie e chi arriva nel nostro Paese, vive in hotel. Sono argomenti che richiedono molto spazio di approfondimento e che andremo ad affrontare nei prossimi numeri insieme alla manovra di questo Governo, che ci riserviamo di commentare non appena sarà definitiva. Perché anche qui, al momento, si intravedono una serie di incongruenze. Ma lasciamoli lavorare, sperando che questa manovra sia una volta tanto, dalla parte dei cittadini. Non pretendiamo che chi ci governa ci prometta la luna, ma ci accontentiamo di molto meno. Sembrerà strano, ma le soluzioni a tutto, le hanno sempre quando governano altri! Siamo nel Paese dei balocchi!

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Avete deciso di adottare un cane? Innanzitutto, un cucciolo o un adulto? Se siete alla prima esperienza è meglio un cane adulto.Infatti, ha il carattere già formato e vi per-

mette di vederne taglia, peso e colore del mantello, senza sorprese man mano che cresce. In canile o nei rescue di razza troverete sicuramente il vostro amico. Contattate i canili più vicini...




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Varallo Redazionale

La passione del calcio ha il colore nero verde Non solo risultati sportivi ma valori ed educazione: la storia e i progetti dell’A.s.d. Dufour Varallo, che da sempre crede e punta sui giovani con progetti futuri.

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alloni in centro campo, le maglie nero verdi della Dufour colorano la stagione 2018/2019. Il campo di Roccapietra è tornato a riempirsi di voci: tra gli spalti il tifo di genitori e nonni e in campo i giovani giocatori che, nel rumori dei loro tacchetti, rincorrono la passione per uno sport, quello del calcio. È così che l’A.S.D. Dufour Varallo, ha ripreso a settembre, dopo la pausa estiva, le sue attività con uno spirito propositivo e proiettato verso una nuova e attiva stagione. In quelli che vengono chiamati i favolosi anni ’50, dal boom economico alla “voglia di sognare”, un gruppo di ragazzi valsesiani ai piedi del Sacro Monte creano un’associazione dal nome della più alta vetta del massiccio del Monte Rosa e che nel suo ini-

zio comprendeva diverse discipline sportive tra cui oltre al calcio, l’atletica leggera, pallavolo, nuoto e altri sport giovanili. È negli anni tra il ’73 e ’74 che quell’idea nata da uno spi-

rito rivoluzionario raggiunge piena valorizzazione, specializzandosi nello sport del calcio e creando quella che è oggi l’associazione nero verde che

comprende più di centosettanta atleti tesserati, con al timone da quindici anni, il presidente Mario Zulato. Oltre alla prima squadra, la Dufour Varallo ha lavorato e puntato

molto sui giovani, abbracciando le categorie dal settore giovanile fino alla prima squadra. La società di calcio che crede in questa passione è im-

pegnata da anni in diversi progetti sociali, come l’idea ormai concretizzata dell’inserimento nelle scuole da Varallo fino ad Alagna di un’insegnate specializzato Isef nelle ore di attività motoria, che non insegni solo le regole del calcio ma lezioni di educazione fisica, che in altro modo sarebbero sostenute nelle scuole primarie dagli stessi insegnanti interni specializzati invece in altre materie e ambiti. Il “Camp Real Madrid” un grande successo, dove nel mese di giugno i ragazzi si sono preparati con i metodi dei “mitici” Galacticos e seguiti dagli allenatori dalle scuole professionali di calcio dei blancos. Altro progetto importante, con la collaborazione della Quaronese, quello di creare una nuova squadra dei 2005 e 2004, una fusione di due an-

nate creando interazione e unione tra i ragazzi. Sogno nel cassetto? Un altro campo da calcio che rappresenti un passo in avanti verso il futuro. L’obbiettivo principale della Dufour Varallo è quindi continuare ad investire sui giovani, creando l’unione tra sport e buona educazione, inseguendo quel pallone che all’interno custodisce il valore vero di squadra. Pagina Facebook: A.S.D. Dufour Varallo Antonella Galasso


Ottobre

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Borgosesia & Valsesia

VALSESIA

LA RUBRICA DEL SINDACO

Sicurezza ponti e strade. Lettera a Toninelli «Il mio modello è Buonanno» La Provincia di Vercelli chiede lo sblocco dei fondi per gli interventi

Carlo Riva Vercellotti

La sicurezza, gli ultimi fatti di Genova lo conferamano drammaticamente, è una cosa seria, sulla quale la politica e l’amministrazione non possono indugiare - spiega il Presidente della Provincia di Vercelli Carlo Riva Vercellotti Qui siamo di fronte al sonno profondo di un assessore regionale che ha dato prova di non essere all’altezza e di un Ministro che vanno svegliati. Il Piemonte e l’Italia ne hanno bisogno”. Il riferimento è ai 45 milioni assegnati al Piemonte dallo Stato, per il tramite del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), ad aprile del 2017 e ancora bloccati in Regione a causa di una serie di rallentamenti burocratici che ne hanno stoppato l’avanzamento. “Oggi ho scritto nuovamente al Ministro Toninelli e al Presidente Chiamparino – prosegue Carlo Riva Vercellotti – invitandoli a offrire un segnale di responsabilità e attivarsi per chiudere l’iter che porta allo sblocco dei

fondi entro due settimane. Parliamo di risorse essenziali, non sufficienti a esaudire le reali necessità ma che serviranno a intervenire su gravi situazioni di emergenza. Ma ne abbiamo bisogno ora, non la prossima primavera. È inaccettabile – dice il Presidente – che interventi che riguardano la sicurezza delle strade restino bloccati per intoppi burocratici. Inaccettabile. Si parla della vita delle persone. Abbiamo scritto più volte senza ottenere risposta, abbiamo chiesto incontri senza ottenerli. Se anche questa lettera non avrà il successo sperato, sono pronto a manifestazioni, anche eclatanti, che attirino l’attenzione nazionale sui rischi che la popolazione corre per via delle lentezze burocratiche di Stato e Regione e della mancata volontà a superarle”.

La lettera al Ministro Danilo Toninelli e al Presidente della Regione Sergio Chiamparino Signor Ministro, Signor Presidente, con delibera CIPE del 1 dicembre 2016 sono stati assegnati, aIle Province piemontesi, 45 MLN per interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di infrastrutture stra-

alla fonte

dali. Purtroppo, nonostante questa Provincia abbia approvato in Consiglio un piano d'interventi urgenti, nonostante abbia presentato i progetti esecutivi e a giomi concludenl addirittura la fase di aggiudicazione, ci e giunta notizia che i lavori potranno iniziare solo alIa fine di un iter burocratico che difficilmente si concludera prima di fine anno. Cosa gravissima perche significherebbe rimandare i primi lavori, nella migliore delle ipotesi, ad inizio della prossima primavera. I fatti di Genova ci ricordano, ancora una volta, quanta sia determinante essere tempestivi e, per questo, siamo a chiedervi di attivare ogni possibile procedura che consenta di giungere, entro Ie prossime due settimane, all'assegnazione finale di questi fondi. È di tutta evidenza che se il nostro accorato appello non ven'a accolto nei tempi sopra indicati, non potrete sottrarvi aIle conseguenze di eventuali incidenti imputabili allo state manutentivo viario. Fiduciosi che non sara vostro intendimento rendervi responsabili di una tale imprudenza per mera e imperdonabile inerzia amministrativa, attendiamo un vostro cenno, rimandando, nell'eventualita di un responso negativo o di una mancata risposta, a successive iniziative, anche eclatanti, il richiamo dell' attenzione nazionale sulle lentezze imputabili aIle vostre Amministrazioni.

Paolo Tiramani

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ono più che soddisfatto di questo primo anno e mezzo di mandato, lavoro infatti ogni giorno insieme alla mia squadra affinché vengano raggiunti tutti gli obiettivi prefissati, soddisfatte ove possibile le varie richieste dei cittadini ma non solo, come ben sapete non siamo amministratori che svolgono il proprio “compitino”, a noi piacciono le sfide soprattutto quando da esse se ne possono trarre dei benefici ed un incremento delle risorse per Borgosesia ed il territorio. Proseguiamo con impegno sul solco tracciato dal compianto Gianluca Buonanno al quale va sempre il nostro pensiero. Infatti, Gianluca era dedito prima di tutto al suo territorio e a Borgosesia, sempre attento alle esigenze dei cittadini e costantemente pronto ad ascoltarli. Anche io, nonostante i molteplici impegni come Sindaco, Deputato

e componente della Commissione di Indirizzo e Vigilanza Rai, sono presente per il mio territorio e i miei cittadini ai quali rispondo anche telefonicamente h 24 (mi è già successo di rispondere a un cittadino nel bel mezzo della notte il quale meravigliato della mia disponibilità, si complimentò e mi disse che voleva solo accertarsi che effettivamente rispondevo a qualsiasi ora del giorno!). Ritengo fondamentale mantenere i legami con il territorio e restare sempre con i piedi per terra, solo così sono certo di non perdere mai di vista gli obiettivi prefissati e le reali esigenze delle persone. Svolgo il mio ruolo di Sindaco e Deputato con dedizione e passione, e ogni giorno ripeto: W Borgosesia, W la Valsesia!!! Il Sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani


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Gattinara

LA RUBRICA DEL SINDACO

Il Sindaco Baglione: «I miei modelli, Falcone, Borsellino e Mandela»

Daniele Baglione

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i è stato chiesto quali fossero i modelli a cui mi ispiro nella mia vita e nella mia attività amministrativa e se avessi un motto che uso regolarmente. Domande, queste, a cui rispondo con molta facilità. Tutti sanno che il motto che cito in ogni occasione e che uso ogni volta che posso è: “UNITI SI VINCE”. Tre semplici parole che racchiudono però il senso di cosa significhi per me essere una

Comunità e lavorare affinché la Comunità in cui si vive possa crescere giorno dopo giorno grazie all’impegno di tutti i suoi componenti. Sono profondamente convinto che ognuno di Noi abbia delle qualità e che se la qualità o le qualità che abbiamo le mettessimo anche al servizio degli altri, il nostro Mondo, che poi è la nostra Comunità non potrà fare altro che migliorare. Per questo motivo “Uniti si Vince”: insieme possiamo ottenere grandi risultati e vivere in un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Ovviamente, il mio motto lo applico quotidianamente nella mia attività di Sindaco, cercando di coinvolgere ogni singola persona per far si che la nostra Città diventi sempre più bella e accogliente. Non ho invece “miti” a cui mi ispiro, credo che ogni uomo, anche il più grande, abbia pregi

GATTINARA

Sempre più videosorveglianza Innovative telecamere per controllo e sicurezza

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l servizio di videosorveglianza sarà implementato su decisione dell’amministrazione comunale che risponderà, in questo modo, ai tanti cittadini che hanno chiesto un maggior controllo, visti i reiterati episodi di inciviltà, tra cui, ad esempio, la mancata raccolta delle deiezioni del proprio cane, l’imbrattamento dei muri oppure gli atti vandalici. In parte, le telecamere attualmente presenti in città sono già servite. Infatti, attraverso gli occhi elettronici, sono stati colti in flagrante, ad esempio, alcuni di coloro che sporcano la città gettando a terra, in modo sistematico i propri rifiuti. L’ente comunale ha anche già attivato un apposito indirizzo email a cui i cittadini possono riferire dei comportamenti incivili da parte di altri residenti, documentando la “denuncia” con fotografie. Inoltre, per incentivare i testimoni a segnalare gli autori dei gesti maleducati alla polizia urbana, il Comune gli ha promesso una ricompensa in denaro. La ricompensa viene ricavata dalla sanzione comminata all’incivile e quindi più alta proprio per

comprendere la “taglia” per il segnalatore. Sebbene, le telecamere abbiano già dato i loro frutti, consentendo l’individuazione di alcune criticità, attualmente comunque solo alcune zone cittadine sono videosorvegliate. Altre invece restano scoperte. Le nuove telecamere serviranno proprio a tenere sotto controllo dei punti strategici. Per la scelta delle nuove telecamere, il Comune punta sulla nitidezza dell’immagine, anche in notturna; la scelta è stata quella di privilegiare la qualità dei sistemi di ripresa e l'architettura degli impianti, in grado di essere implementati secondo le esigenze cittadine. Per il monitoraggio del traffico veicolare sono già state installate telecamere di nuova generazione che, grazie alla qualità delle ottiche, offrono immagini estremamente nitide anche in assenza di illuminazione. Le immagini provenienti dalle telecamere sono consultabili in tempo reale dagli incaricati preposti negli uffici della Polizia locale, che sono in grado di verificare, ad esempio, se i veicoli in transito sono assicurati o se hanno sostenuto la revisione. Questo nuovo sistema ci consente così di migliorare la sicurezza e fare prevenzione.

e difetti in quanto uomo e che solo elevando in assoluto le proprie qualità e mettendole al servizio degli altri si possa effettivamente essere “grandi”. Ci sono però due persone che hanno profondamente segnato la mia vita, fin da giovane, e che hanno condizionato le mie scelte del passato e del presente. Nel 1992 avevo tredici anni e, quell’anno, in Italia accaddero tre cose importanti: tangentopoli, crisi economica e gli attentati a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. In quell’anno così complicato per il nostro Paese, decisi che andava fatto qualcosa. Decisi che non si poteva rimanere inermi difronte a tali vicende, non si poteva lasciar vincere il male sul bene. Falcone e Borsellino erano due uomini, come noi, ma la differenza rispetto a molti è che erano due uomini di Stato che

per lo Stato, cioè per Noi, erano disposti a dare anche il bene più prezioso: la vita. La loro morte ha segnato le mie scelte, sono diventato avvocato e, appena ne ho avuto la possibilità, ho scelto di fare il Sindaco e di occuparmi della mia Comunità seguendo il loro esempio, per far vincere sempre il bene su furbi, delinquenti e arrivisti. Ora nel mio ufficio c’è un quadro che mi è stato regalato sul quale sono ritratti Falcone e Borsellino che, come due angeli in cielo, guardano la nostra Città e me mentre parlo, è un piccolo simbolo che mi porto dietro per far si che chi entra in ufficio, possa comprendere fin da subito quanta importanza hanno libertà, verità e giustizia per me. Un’altra persona a cui mi ispiro nella mia azione e che, seppur brevemente, voglio ricordare è Nelson Mandela. La sua deter-

minazione nel difendere la libertà del suo popolo, nonostante gli anni di prigionia, per me è un modello fondamentale che racconto sempre ai ragazzi delle scuole, come racconto le vite e le storie di Falcone e Borsellino, per non dimenticare mai. Chi entra nel mio ufficio trova un altro quadro su cui è riportata una scritta, parte di una poesia letta spesso da Nelson Mandela, con questa frase chiudo queste brevi riflessioni. Da Invictus: “Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino, Io sono il Capitano della mia anima.”. Il Sindaco Daniele Baglione


Ottobre

Romagnano S.

ROMAGNANO S.

7 LA RUBRICA DEL SINDACO

Filo diretto con il mondo e l’arte del cinema Il primo modello, in oratorio Stringe importante collaborazione con il Festival del Cinema Rurale

Alessandro Carini Cristina Baraggioni

È

andato ad un giovane regista norvegese il premio speciale della giuria dedicato a Maria Adriana Prolo del Festival del Cinema Rurale “Corto e Fieno”. Lo zappino d’oro è stato consegnato dall’assessore all’Istruzione del Comune di Romagnano Sesia Alessandro Carini in occasione della premiazione direttamente nelle mani di Knut August Svisda. “E’ stato – ha spiegato l’assessore - un modo per ricordare una nostra importante concittadina fondatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino”. Romagnano Sesia quest’anno ha stretto un’importante collaborazione con gli organizzatori dell’Associazione Culturale Asilo Bianco ospitando in paese anche un incontro e proiezione per le scuole. “Un modo per avvicinare i bambini e ragazzi al linguaggio e tecniche del cinema – spiegano l’assessore Alessandro Carini e Paola Fornara dell’Associazione Culturale Asilo Bianco – I ragazzi della primaria e della secondaria dell’Istituto Comprensivo in collaborazione con il Liceo Artistico hanno assistito a una selezione dei cortometraggi così da approcciarsi alla tematica della natura, della ruralità e del rapporto dell’uomo con la terra e con i suoi frutti. Sono stati introdotti al linguaggio cinematografico e al for-

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redo che non si arrivi a fare il Sindaco per caso . Solitamente nasce dalla passione che si coltiva fin da piccoli per il senso della comunità

mato breve del cortometraggio e hanno riflettuto su cosa significhi fare cinema”. Corto e Fieno – Festival del cinema rurale ha festeggiato la sua nona edizione e si tiene sul Lago d’Orta, tra Omegna e Miasino (VB, NO). Nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Culturale Asilo Bianco, Corto e Fieno è curato da Paola Fornara e Davide Vanotti. Per le selezioni quest’anno sono arrivati film da 84 diversi paesi del mondo. I cortometraggi selezionati sono stati 45, uno spaccato su paesi vicini ma anche molto lontani come il Mozambico, il Kenya, Tai-

wan, la Malesia, il Giappone e l’India. “Per noi si è trattato solo di un inizio di collaborazione – prosegue Carini - che ha l’obiettivo di ampliarsi con proposte anche sul nostro paese unendo magari i territori e avere una ricaduta anche sotto l’aspetto turistico. Romagnano sta dimostrando che può essere fucina di proposte culturale ed educative di alto livello e molte associazioni, enti si sono accorti e ci stanno coinvolgendo”.

cui appartieni. Per quanto mi riguarda non posso che ricordare che già dalla frequentazione dell'oratorio ( il Chioso per noi Romagnanesi ) imparai a riconoscere che il bene collettivo è più appagante di un bene individuale . Imparai che " l'altro è un bene per me " e che nella differenza si impara a crescere e a confrontarsi . Poi, in età più adulta, entrai nel mondo del volontariato pre-

stando servizio nella Casa di Prima Accoglienza che allora c'era a Novara . Qui mi sono confrontata con la diversità vera, dura, faticosa di donne maltrattate o con altri problemi. Questa esperienza mi ha offerto la possibilità di capire che dietro ad una etichetta ( drogata, alcolizzata...) c'è prima di tutto una persona in carne ed ossa , con sentimenti e storie che io nella mia vita non avrei mai immaginato. Mi hanno regalato la possibilità di riconoscere, come ho già detto prima, che l'altro è un bene per me. Il mio impegno in politica è stata una naturale conseguenza di questo percorso che ha origini profonde. Impegnarmi per il mio paese è stato un onore che i

Romagnanesi mi hanno voluto dare; sicuramente ho cercato di svolgerlo al meglio delle possibilità e delle difficili condizioni attuali, senza mai dimenticare che tutto, per me, iniziò proprio da un'altalena, un campo di calcio e una Spuma da 20 lire all'oratorio. Il Sindaco Cristina Baraggioni


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Medio Novarese e Valsesia NOVARESE

Vendemmia. I produttori prevedono un’ottima annata per i vini locali È un momento cruciale per i numerosi produttori vitivinicoli del territorio, che in questo periodo stanno raccogliendo i frutti di un’intensa stagione di lavoro. Li abbiamo intervistati per sapere le previsioni su quest’annata.

È

partita la vendemmia nei comuni delle colline novaresi (Barengo, Boca, Bogogno, Briona, Cavaglio D’Agogna, Cressa, Fara Novarese, Ghemme, Marano Ticino, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno), e a Gattinara, in provincia di Vercelli. Vendemmiare è un’operazione che viene svolta ancora in modo tradizionale. Invece, i metodi di gestione dei vigneti oggi sono frutto di un armonico connubio tra tradizione ed innovazione, tra antico sapere e progresso tecnologico. Ad esempio l’utilizzo di fitofarmaci è stato molto ridotto ed avviene funzionalmente con operatori qualificati. Paolo Rovellotti di Rovellotti viticoltori in Ghemme illustra: «A inizio settembre si è partiti con il bianco fermo, poi con la vespolina e dopo la metà di settembre con i nebbioli. Abbiamo uve abbondanti di qualità eccelsa, faremo vini prestigiosi. I nostri vitigni sono: Nebbioli che

Paolo Rovellotti

servono per il Ghemme e per il Ghemme riserva, necessitano di freddo di notte e caldo di giorno; poi ex erbaluce, oggi “vitigno innominabile”, quasi spumante , vino per fare DOC; uve destinate a passito, e la vespolina -vitigno a bacca nera semiaromaticousato insieme al nebbiolo o da sola - continua - Per quanto riguarda le vendite, sono ottime con i prodotti di qualità. Bisogna continuare a investire sul territorio dell’Alto Piemonte per avere un mercato solido per nebbiolo, erbaluce e vespolina». Renzo

Renzo Duella

Duella dei poderi Garona di Borgomanero prosegue:«La vendemmia promette bene perché il sole e la temperatura migliorano la qualità del vino; gli acini sviluppano sostanze profumate, presupposti per un buon prodotto. Produciamo Boca composto da Nebbiolo, Vespolina e in minima percentuale da uva rara o Bonarda; tutti e tre vengono usati anche per fare un rose’ che è stato molto apprezzato - va ulteriormente avanti Duella - Le vendite di rose’ sono buone come quelle del Boca docg, che ha ot-

Luca Caligaris

Cinzia Travaglini

tenuto diversi riconoscimenti , ad esempio il Boca Docg 2013 sulla guida del Touring club è stato selezionato fra 26.000 vini. Il Boca del 2018, sarà venduto, secondo il disciplinare nel 2023. Il buon tempo di quest’anno ha favorito la vendemmia e pone le basi per un’annata eccezionale». Luca Caligaris dell’omonima azienda di Gattinara spiega che la vendemmia sta andando bene: «Sono già state rilevate quantità elevate e qualità ottima e dunque, visto anche le buone condizioni meteo, l’annata è molto positiva».

Per Cinzia Travaglini dell’azienda Travaglini la vendemmia è ottima: «I grappoli dei nostri nebbioli sono sani, buoni zuccheri e giornate stupende, si prevede una bella annata». Devika Vandone

GHEMME - LA RUBRICA DEL SINDACO

Davide Temporelli: «Il mio modello è il compianto Sindaco Roberto Uglioni»

Davide Temporelli

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erché una persona decide di fare il Sindaco? Questa è la domanda fondamentale. Le risposte sono molteplici e tutte valide. La risposta può essere più “istituzionale” come “per dare l’impegno alle istituzioni” o più “famigliare” come “credo che amministrare sia come gestire la propria famiglia” oppure “cavalleresca” come “per fare rispettare la volontà delle persone per cambiare il paese”. Ebbene nulla di tutto questo, piuttosto un insieme di presupposti come ragione, coraggio e pazzia. Perché all’inizio dell’avventura il coraggio è la dote più richiesta, coraggio che richiede nel calarsi in un nuovo ruolo della mille sfaccettature e con altret-

tante responsabilità dirette, come bilancio e salute pubblica ed indirette come la socialità ed i servizi alla popolazione. Una volta che si prende coscienza del ruolo, prevale la ragione, capire le necessità ed adattarle alla capacità di risposta che un ente come il Comune ha verso i propri cittadini. Alla fine, prevale la pazzia dell’impresa, giornate rubate ai propri cari, discussioni, grattacapi, problemi e soprattutto una faticosa empatia con il prossimo sempre più difficile da raggiungere. Dopo tutto, si pensa che non si è il solo ad affrontare tele destino, in Italia siamo 7954 Sindaci e che nessuno è più bravo o meno, ma semplicemente si lavora per fare il meglio possibile nelle difficoltà del quotidiano. L’ispiratore della mia avventura come Sindaco risale al lontano 1995 quando allora venticinquenne venni contattato dall’allora Sindaco Roberto Uglioni per fare parte della nuova squadra che avrebbe affrontato le elezioni nello stesso anno. Le elezioni furono vinte da un’altra lista, ma la figura del Sindaco Roberto Uglioni mi è sempre rimasta cara. Era stato il mio maestro elementare, quindi per mè rimaneva comunque un riferimento. Democristiano, faceva del pragmatismo

la sua arma migliore, sempre attento a tutti, ricopriva il suo ruolo con una leggerezza ed una sicurezza invidiabili. Erano altri tempi, meno complicati e contorti, ma la sua capacità di decidere rimane per me ancora

un esempio. Non aveva un motto o un modo di essere particolare, è stato, semplicemente un uomo che ha investito tempo e risorse per la propria comunità, perché credeva nelle istituzioni. Una persona corretta che

ha fatto del suo meglio (e l’ha fatto molto bene) per il proprio paese. Il Sindaco di Ghemme Davide Temporelli


Ottobre

Novarese

BORGO TICINO - LA RUBRICA DEL SINDACO

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INVORIO - LA RUBRICA DEL SINDACO

«Ho una nuova idea di Comune» «Lavoro per un paese sempre più turistico» Vogliamo coinvolgere tutti dai bambini ai non In arrivo numerose feste ed iniziative per vivacizzare il territorio ed più giovani. Si al cambiamento ma con le radici. attrarre in loco un numero sempre maggiore di turisti.

Alessandro Marchese

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referisco definire il mio mandato da Sindaco come un “Progetto”. Il progetto nasce da un'esperienza di 15 anni a contatto diretto con i cittadini nella mia veste di tecnico presso l'ufficio lavori pubblici e patrimonio, e dalla volontà di un gruppo di giovani che hanno scelto di unire le loro competenze e le loro idee nell'intento di servire la comunità e renderla partecipe della vita cittadina. Come Sindaco ho deciso di concentrarmi su una nuova idea di Comune e di cittadino, che deve tenere conto dell'era in cui viviamo, delle tematiche che sono all'ordine del giorno come la sostenibilità ambientale, l’educazione civica e sociale, la sicurezza ed i canali di comunicazione più utilizzati per fare richieste, proposte, commenti ed osservazioni. Abbiamo fondato il nostro pro-

gramma su parole chiave come partecipazione, innovazione, inclusione, cambiamento e concretezza. Il mio obiettivo e quello di questa Amministrazione è ambizioso: vogliamo coinvolgere tutti! Dai bambini, con iniziative e proposte concrete attraverso le quali possano avvicinarsi alle tematiche sopra indicate per mezzo di attività pratiche di ogni genere, ai non più giovani, i quali sono la tradizione che deve essere tramandata e condivisa. È indispensabile avere un occhio sul futuro, ma il cambiamento deve necessariamente basarsi su radici storiche ben solide, riconoscendo quindi il grande valore dei genitori, dei nonni e di coloro che hanno fatto la storia del nostro paese e dunque la nostra storia. Al centro della mia attenzione c’è il cittadino con tutti i suoi bisogni. Intendo dunque fondare ogni attività sulla collaborazione e sulla reciproca fiducia tra amministrazione e comunità. La collaborazione dei cittadini è essenziale e necessaria al buon funzionamento della parte amministrativa. Non ho un modello politico e non ben definito, anche perché a neanche 40 anni penso che il modello bisogna crearselo. Il Sindaco Alessandro Marchese

Roberto Del Conte

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na delle sfide che ci siamo posti nel nostro mandato elettorale è la promozione turistica del territorio. Vivere in un bel paese significa non aver necessità di sfuggire nei weekend in località turistiche, perché siamo già in un luogo a vocazione turistica. Un concetto rivoluzionario che trova fondamento nella disponibilità di associazioni e compaesani operosi in attività ludico/ricreative, capaci di affermarsi quali eccellenze sul territorio. La collocazione geografica di Invorio si presta molto bene per promuoversi turisticamente, ma va rafforzata con iniziative che attirino l’interesse dei visitatori. In queste settimane, sino a fine novembre, proponiamo la rassegna di musica e teatro a ingresso gratuito in casa Curioni. Dieci appuntamenti, in quella che abbiamo voluto definire “La V stagione”, appunto quella culturale. Tale proposta si caratterizza come un tempo nuovo per fare cultura ed educare al bello, , in cui ciascuno assapora gli spettacoli che più sono affini ai propri gusti. Sul sito del Comune www.comune.invorio.no.it è possibile

scaricare la brochure con tutto il programma degli spettacoli. Per i più piccoli, invece, l’offerta turistica più attesa a ottobre è la festa di Halloween, in programma mercoledì 31 ottobre a partire dalle ore 21 nelle vie e piazze del paese, conquistando nel 2017 il primato nelle province di Novara e VCO e candidata a diventare la più grande nella Regione Piemonte. E’ il risultato di un impegnativo lavoro di questi ultimi tre anni tanto che oggi Halloween è la manifestazione di maggior successo nella storia di Invorio: lo scorso anno, oltre 6000 presenze nelle sole 3 ore della serata, con strade del centro chiuse al traffico dalle ore 19 sino alle 00.30 e una macchina organizzativa che ha coinvolto più di 120 collaboratori. Proprio per esorcizzare una ricorrenza che proviene dalla cultura di Paesi lontani, l’Amministrazione comunale ha introdotto nel corso degli anni alcune novità per rendere la manifestazione più similare a una festa in piazza in cui si sfila in costume e dove il pubblico è intrattenuto con spettacoli e giochi per bambini. Ogni anno il programma si allarga a nuove progettualità: la festa prenderà il via dalla sede della Pro Loco in viale Europa dalle ore 20 con la cena al “ristoro mostruoso” in attesa delle 21 quando si potrà accedere a piazza Vittorio Veneto alla scoperta del laboratorio e abitazione della strega, del giardino dei fantasmi, passando per il salotto delle fate buone; ci saranno due trenini che gratuitamente trasporteranno grandi e piccoli per le strade di Invorio. Non mancheranno i palloncini colorati del pagliaccio dal cap-

pello matto e il trucco e parrucco per i più piccoli. L’animazione musicale sarà con la diretta di Blu Radio in collegamento telefonico alle ore 23 con la città di Canada de Gomez in Argentina per un confronto live sulla loro festa di Halloween. Coinvolte piazze e vie del paese con un percorso guidato che condurrà sino al parco del castello Visconteo, sempre a ingresso gratuito, che quest’anno ospiterà i protagonisti della Famiglia Addams e lo spettacolo musicale “Alice in Halloween”. In piazza Martiri, la musica del Trio Akustica farà da cornice alla “tarocca dei tarocchi, Sandracadabra” e alla “Scuola di magia” per i più piccoli, passando per Casa Curioni per visitare la mostra degli insetti mostruosi o entrare nella stanza delle fate buone, che faranno animazione per i più piccoli. Assicurati musica e balli in piazza Santa Marta con l’intrattenimento del Dj Corra Happy Music e del suo corpo di ballo, composto da anziane maghe e aspiranti giovanissime streghette. In tutte le piazze saranno presenti punti di ristoro, zucchero filato, salamelle e birra. Altra novità di questa edizione la presenza di comparse e figuranti magici lungo il percorso che dal Castello porta in piazza Martiri passando per via Ragazzini e via Bassetti. Previsto anche uno spazio per i camperisti: a loro sono destinate alcune aree parcheggio con accesso a servizi igienici e docce, con prenotazione consigliata e sino a esaurimento posti, contattando Michela al 3389089063. IIl sindaco Roberto Del Conte


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Arona LA RUBRICA DEL SINDACO Il Sindaco Alberto Gusmeroli: «Il mio motto è: pensare in grande e avere dei sogni»

Alberto Gusmeroli

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uando ho iniziato, nel 2009 la campagna elettorale ad Arona sono andato a trascorrere una giornata intera a fianco dell’allora Sindaco di Varallo Sesia Gianluca Buonanno. Per me era un “mito”, una persona che si dedicava a 360 gradi e totalmente al cittadino come nessuno! Per me fare il sindaco è l’attività più bella della politica. Realizzare i sogni dei cittadini, i propri sogni e risolvere i mille problemi grandi e piccoli della gente è qualcosa che non ha eguali e paragoni. Come Gianluca Buonanno il mio cellulare lo ha tutta la città e ogni cittadino sa che nel momento del bisogno io ci sono, i miei collaboratori ed Assessori e/o consiglieri sono sul pezzo e chiedo a tutti il massimo impegno impegnandomi io per primo al massimo. Io vedo la politica a livello comunale come un in-

namoramento. Ho avuto una grande fortuna, mi sono innamorato della mia città! un luogo dove i grandi ideali, i sogni si possono tradurre in atti concreti se non si smette mai di credere che sia possibile. Credo che non ci sia niente di più bello, ap-

la differenza e se ci si impegna i risultati arrivano SEMPRE. Io penso sempre che tutto sia possibile che si debba sempre “PENSARE IN GRANDE” e guardare al bene comune come rotta di “navigazione” della propria attività. Spesso mi guardo indietro e ripenso a come ab-

perché non abbiamo mai smesso di pensare in grande, crederci e metterci il cuore! Una fortuna quando ti impegni in qualcosa che ti piace all’infinito! La mia idea di politica è di servizio al cittadino h24, il politico deve essere concreto, pratico ma anche un inguaribile ottimista ed idealista deve metterci la testa ma anche e soprattutto il cuore! Il politico deve stare in mezzo alla gente, come faceva Buonanno, una volta al mese io sto con i miei Assessori e consiglieri con il gazebo in mezzo al mercato ad ascoltare parlare con le persone che spesso hanno bisogno proprio solo di essere ascoltati dall’amicoSindaco. La politica come scelta CHIARA di un movimento, per me LA LEGA, senza incertezze, una LEGA SOCIALE E POPOLARE

Gianluca Buonanno. Per me era un “mito”, una persona che si dedicava a 360 gradi e totalmente al cittadino come nessuno! Per me fare il sindaco è l’attività più bella della politica. Realizzare i sogni dei cittadini, i propri sogni e risolvere i mille problemi grandi e piccoli della gente è qualcosa che non ha eguali e paragoni” passionante ed incredibile quanto incidere positivamente sulla vita di tante per. sone. Da Sindaco se vuoi raggiungere un obiettivo la tenacia, il lavoro e anche il coraggio, unitamente ad un impegno razionale, fanno

biamo ribaltato come un calzino la città di Arona dopo decenni di incuria e in soli otto anni. Penso al lavoro immane fatto e che se tornassi indietro nemmeno crederei possibile eppure ci siamo riusciti… perché? … semplice

al servizio del territorio e della gente. I Sindaci della Lega hanno la gente ed il territorio nel cuore è un loro marchio di fabbrica sono TUTTI così!!! E tutti danno l’anima per migliorare le proprie città! Il mio motto è: “Bisogna pensare in grande, avere dei sogni e impegnarsi perché diventino realtà. Se non si inizia credendoci non si ottiene mai nulla!” Auguro a tutti i politici e soprattutto ai giovani che si avvicinano alla politica di innamorarsi del proprio territorio e della gente come è capitato a me allora tutto sarà possibile! Alberto Gusmeroli Sindaco di Arona e Deputato in Parlamento

ARONA

Una nuova casa famiglia per disabili medio-gravi prende vita in città La “Casa del cuore” aprirà ad Arona, con la trasformazione dell’appartamento comunale, in via XX settembre, a nuova sede di un comunità di tipo famigliare per disabili gravi.

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rende vita un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale e in particolare dal sindaco Alberto Gusmeroli e dall’assessore al welfare Marina Grassani. La Giunta Comunale ha approvato con felicità e orgoglio il progetto definitivo/esecutivo di adeguamento di un appartamento di proprietà comunale sito in via XX Settembre, finalizzato alla ristrutturazione del medesimo con destinazione Comunità di tipo famigliare per disabili gravi. Si legge nella nota pubblica diffusa dal Comune a proposito dell’operazione: “Detto progetto prevede la creazione di una struttura per diversamente abili, anche gravi, composta da sei posti letto, oltre a quello dell’operatore, dei quali uno riservato a interventi di sollievo. Si approda a tale traguardo a seguito di un percorso lungo otto anni nei quali, partendo dall’esistente servizio socio terapeutico educativo diurno Centro Brum, passando attraverso esperienze di autonomia nell’ottica del “durante noi/dopo di noi” realizzate presso le strutture Casa Nazareth e Cascina Trolliet, si è giunti alla concretiz-

zazione di un’esigenza avvertita dal territorio da oltre un ventennio”. Il progetto, già validato dall’ASL di competenza, risponde ai requisiti della vigente normativa specifica e in particolare all’ubicazione di strutture socio sanitarie per disabili in contesti abitativi cittadini pienamente inseriti nella comunità locale. A brevissimo la gara d’appalto, quindi i lavori e per gennaio/febbraio 2019 l’inaugurazione di un progetto della “casa del cuore!” Il Comune ha ringraziato la ditta Gelsomino Casa di Corso Liberazione ad Arona, che omaggerà le piastrelle per l’intero appartamento. Il Comune ha lanciato inoltre un appello rivolto a tutti coloro che volessero in qualche modo contribuire all’arredamento dell’alloggio, così da rendere questo progetto ancor di più sentito e partecipato dalla collettività aronese.


Speciale

Matrimoni Nuove tendenze per il “wedding day” 2019 Dall’abito da sposa effetto tatoo al mood baroque e boho chic per le nozze: sono alcune delle tendenze che coinvolgeranno gli sposi nel 2019.

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e vi sposate nel 2019 e siete già a caccia di idee per l’ organizzazione delle vostre nozze, siete approdati nel post giusto. Per rendere indimenticabile, perfetto ed elegante il giorno delle nozze riuscire a creare un file rouge è sicuramente la carta vincente. Se non ne avete uno del cuore ma amate seguire i trend, il 2019 apre le porte a due stili molto particolari: baroque e boho chic. Tema matrimonio Baroque Wedding. Il barocco è indubbiamente uno stile che cattura molto l’attenzione. Chi sceglie di puntare, per il giorno delle proprie nozze, su un mood Baroque ama il carattere e soprattutto osare con la gamma cromatica. A predominare è sicuramente il colore Oro, da utilizzare come protagonista assoluto oppure abbinato a nuance delicate o decise a seconda del gusto personale. Qualche esempio? Viola, verde smeraldo saranno molto In la prossima stagione. Per quel che riguarda i dettagli, il baroque wedding si distingue per il carattere. Si possono aggiungere elementi stilistici di pregio in diversi angoli della location senza risultare eccessivi, e perfino filamenti in oro per l’abito da sposa per chi non ama il total white ma preferisce osare un pò di più. Il segreto di un wedding theme di successo è come sempre non esagerare ma saper dosare tutti gli ele-

menti, dalle partecipazioni al tableau mariage, dalla mise en place al look della sposa e naturalmente la wedding cake. Solo così si ottengono dei risultati raffinati, adatti ad un matrimonio soprattutto quando il dorato è tra i protagonisti e si vuole, come risultato finale, un qualcosa di non troppo pomposo. Tema matrimonio Boho-chic Altro tema “caldo” nel 2019 sarà il boho-chic. Un gradito ritorno per gli amanti dello stile bohemien. Un mood particolarmente interessante e molto carino da sviluppare nei diversi ambiti della preparazione di un wedding day, sposa compresa. Il boho-chic ha diverse chiavi di interpretazioni e si presta molto bene alle contaminazioni di altri temi come ad esempio quelli dalla natura green oppure shabby. Sicuramente la coppia che ama questa tipologia di stile punterà su un mood per le proprie nozze un pò selvaggio. Immerso nella natura, con composizioni floreali in cui i fiori di campo sono tra i più apprezzati. Uno stile che si avvicina molto al green anche dal punto di vista del riciclo. Chi ama dilettarsi con il fai da te, può approfittare di questa opportunità per dare vita a delle splendide creazioni da utilizzare il giorno delle nozze. Un vero e proprio riciclo creativo in perfetto wedding style per bottiglie e barattoli pronti a dare vita a centrotavola o arricchire angoli

del rito e location. La sposa 2019. Si festeggia il ritorno dell’effetto tatoo. Uno stile apprezzato in passato, reinterpretato in una chiave naturalmente nuova dai più grandi nomi del settore sposa. Abiti ispirati al mood baroque pronti ad accontentare una fetta notevole di pubblico alla costante ricerca di novità e tendenze. Dalle più note passerelle internazionali, abbiamo notato come lo stile bohemien si sia reso grande protagonista. All’ interno delle più note Bridal Fashion Week abbiamo ammirato come molte delle più note collezioni sposa, vedono infatti protagonista proprio il mood boho-chic.

Molti abiti da sposa 2019 si propongono come modelli dal look gitano ma al tempo stesso estremamente raffinato, che ricorda molto la moda degli anni ’70. Come per i temi, la sposa

che sceglie questo mood è alla costante ricerca di libertà, spensieratezza anche in una giornata così importante.


II

Speciale Matrimoni Redazionale

Raffaella Eventi. La “Boss in gonnella” per matrimoni perfetti Il suo obiettivo è organizzare 100 matrimoni in un anno e ci sta andando vicina, visto che quest’anno tocca quota 60 matrimoni: Raffaella Baccalaro, anima di “Raffaella Eventi”, è tra le wedding planner maggiormente gettonate sul territorio

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a sua attività iniziò un po’ per sfida e un po’ per gioco sette anni fa, con l’organizzazione del matrimonio della cugina e contemporaneamente con la progettazione di altri due matrimoni. Il suo esordio nel settore del wedding divenne così subito una “prova del nove” per Raffaella ed i risultati furono subito la dimostrazione della “stoffa” che caratterizza la specialista. Oggi Raffaella Baccalaro, con il suo brand “Raffaella Eventi” è per tutti un punto di riferimento e una garanzia per la realizzazione di matrimoni perfetti in ogni minimo dettaglio. Raffella offre ai futuri sposi un evento “chiavi in mano” occupandosi di tutti gli aspetti del wedding day, dalla A alla Z: dall’individuazione della location ideale - in rapporto alle esigenze dei committenti - fino alla presenza durante l’intera giornata di matrimonio per coordinare i diversi

Raffaella Baccalaro

servizi, lasciando gli sposi liberi di godersi il giorno più importante della propria vita, con la sicurezza che - grazie a Raffaella - tutto andrà alla perfezione. «La cosa più importante, nell’organizzazione di un matrimonio, è capire, fin dal primo incontro con la coppia, quali sono le sue necessità e che tipo di matrimonio so-

gnano - spiega Raffaella - Dunque è fondamentale entrare in empatia soprattutto con la sposa che ha spesso il vero potere decisionale in fatto di cerimonia nunziale. Fondamentale per la progettazione della giornata è la definizione del budget di spesa dei futuri sposi. Poi c’è la scelta del tema del matrimonio; infatti, perché

quest’ultimo risulti armonioso, è importante che abbia un filo conduttore, che può essere un colore, come ad esempio il lilla, oppure uno stile, come “Colazione da Tiffany” - prosegue Raffaella - Il passo successivo e cruciale è la scelta della location ed, una volta definita quest’ultima, vengono proposti ai futuri sposi i professionisti che si occuperanno dei differenti servizi che caratterizzano il matrimonio. La coppia sceglierà quindi l’allestimento, le musiche, i fiori, le bomboniere, i menù del ricevimento, il fotografo e molto altro avvalendosi di uno staff di esperti selezionati in base alle differenti esigenze». Per coloro che invece vogliono procedere senza la guida della wedding planner alla completa organizzazione del matrimonio, Raffaella offre un servizio ad hoc su determinati aspetto del wedding day, come da richiesta della coppia.

Raffaella, Floral Designer, ad esempio cura sia l’allestimento della chiesa durante la cerimonia nunziale sia della location scelta per il ricevimento; una soluzione ideale nei casi in cui la location imponga, ad esempio, l’utilizzo dei propri fornitori. «Ogni matrimonio è diverso ed unico -evidenzia Raffaella, anche celebrante per matrimoni simbolici- Non è “un matrimonio”, bensì è “il matrimonio”. Il mio lavoro si può fare solo con il sorriso e con il cuore e la soddisfazione più grande è quando, al termine del matrimonio, la sposa ti abbraccia e commossa ti dice “grazie”». Raffaella Eventi Wedding & Event planner Floral Designer Corso Garibaldi 38, 13045, Gattinara Tel. 340 7286860 www.raffaellaeventi.it Facebook: Raffaella Eventi Instagram: raffaella_eventi

Il matrimonio simbolico per sposarsi in qualunque luogo Per chi ha sempre sognato di sposarsi in riva al mare o in giardino oggi è di tendenza il rito simbolico

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hi l’ha detto che il matrimonio si celebra solo in chiesa, in un abito da sposa candido e con un lungo velo? E ha ragione chi sostiene che l’unica unione possibile sia quella in Comune, in un tailleur color crema, con la veletta e il bouquet da sposa? In realtà esistono diversi riti, tra cui anche le nozze simboliche. Identikit del matrimonio simbolico. Il matrimonio simbolico è un rito celebrato permettendo agli sposi di scegliere: - la location (una spiaggia all’estero, un bosco, una villa non abilitata alla cerimonia civile, la propria casa); - il celebrante (un amico, un parente, un celebrante professionista); - Il testo della celebrazione. Non ha valore ufficiale. Per cui, per renderlo civile a tutti gli effetti, dovete sposarvi anche in comune o con il rito in chiesa (che comprende anche quello civile). Quando e perché scegliere un rito simbolico? Di certo se invece che i sandali gioiello, volete camminare a piedi scalzi nella sabbia! Chi lo celebra? La differenza sta proprio nel poter scegliere il celebrante. Può essere un parente o un amico: immaginate l’emozione di chi vi unirà in matrimonio! Esistono,

però, anche i celebranti professionisti, che conoscono il matrimonio simbolico e vi guidano anche su alcune questioni pratiche. La location da scegliere Potete anche decidere la location, anche quando è particolarissima. Il matrimonio religioso (tranne che per motivi gravi) può essere celebrato solo in chiesa. E il rito civile si svolge in Comune o in luoghi abilitati alla cerimonia civile (alcune ville per matrimoni). Col matrimonio simbolico, invece, dovrete solo richiedere autorizzazioni se state pensando ad un allestimento o anche se il luogo è privato e di proprietà di terze persone. Tipi di riti Potete dare forma al vostro matrimonio, quindi, decidendo il discorso del celebrante, ma anche scegliendo se e quali riti fanno per voi. Rito della luce, con le candele. La sposa e lo sposo hanno una loro candela accesa e con queste accendono assieme una candela più grossa. Il loro amore alimenta un unico fuoco. Rito della sabbia. La sabbia della sposa e quella dello sposo vengono versate in un grosso recipiente. Il vaso può essere

conservato come ricordo. Rito del calore degli anelli. Le fedi, in un involucro, vengono passate di mano in mano agli invitati, che avranno la possibilità di tenerle per qualche momento per concentrarsi sulla vostra coppia e sulla vostra felicità. Rito dei nastri o handfasting. Si effettua con quattro nastri colorati che rappresentano gli elementi (acqua, aria, tera e

fuoco). Questi nastri legano i polsi dei due coniugi: il simbolo del loro legame. Rito irlandese e di solito presente anche nelle tipiche nozze celtiche. Cerimonia delle rose. Gli sposi tengono in mano due rose rosse e le collocano in un unico vaso; è il primo regalo che vi scambiate come marito e moglie. Rito del vino. Due buone bottiglie di vino e alcune frasi

d’amore vengono sigillate in una scatola che potrà essere aperta solo dopo un numero predefinito di anni. Perché l’amore migliora col tempo, come il buon vino. Un semplice modo per sposarvi pressoché ovunque? Il matrimonio simbolico!


III

Speciale Matrimoni

13 idee per rendere originale il giorno del matrimonio Tra segnaposto originali, tableau de mariage innovativi e allestimenti coinvolgenti, le occasioni sono infinite

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er aiutarvi nella scelta, abbiamo stilato una lista di 13 idee originali, che vanno dalle partecipazioni di matrimonio alle decorazioni floreali, passando per le frasi per matrimonio da usare come romantici segnaposto. 1. Nozze segrete in mezzo alla foresta. Avete presente l’affascinante storia del bandito Robin Hood, che si sposa segretamente con la nobile Lady Marian tra le fronde della foresta di Sherwood? Ebbene, potreste farlo anche voi, senza necessariamente viaggiare fino a Nottingham. L’Italia infatti è ricca di boschi dove poter celebrare matrimoni all’aperto, all’ombra di alberi centenari. Affidandovi ai migliori esperti, saprete creare un’atmosfera incantata in cui gliintensi colori della natura esaltano il bianco degli allestimenti nuziali… quale migliore location per scambiarvi le vostre personalissime frasi per promesse di matrimonio? 2. Simboli che valgono una vita. Personalizzare il proprio matrimonio è forse la parte migliore dell’organizzazione delle nozze. Se avete tanto tempo a disposizione, potete studiare la giornata nei minimi particolari attraverso elementi simbolici che parlino al vostro posto, esprimendo quello che per voi è importante. Ad esempio, esistono molti riti che potete adottare (basti pensare a quello della luce o della sabbia) anche se spesso basta davvero poco per aggiungere un tocco speciale alla giornata: una canzone rappresentativa della vostra storia d’amore, oppure un arco. Quest’ultimo è un elemento connotato da una simbologia molto forte, rappresenta infatti il passaggio da una fase della vita a un altro fondamentale capitolo, le cui pagine sono ancora tutte da scrivere. 3. Giocare con i dettagli. Tra i riti che si possono adottare per rendere la propria cerimonia più coinvolgente, c’è quello dell’handfasting, che prevede di legare le mani degli sposi con nastri simbolici. Ma, si sa, i riti stanno alla tradizione come i dettagli alla creatività: se siete persone fantasiose, non sarà difficile immaginare un rituale ancora più originale, attraverso palloncini svolazzanti. 4. Tableau de mariage dal pollice verde. Negli ultimi anni l’attenzione all’ambiente è sempre più urgente, si parla infatti molto di ecosostenibilità e di agricoltura biologica. Per il vostro matrimonio nel 2019, potreste

anche voi mostrare di essere attenti alla natura, optando per piante in vaso al posto di fiori recisi. Ad esempio, cosa ne pensate di utilizzare dei graziosi vasetti di erbe aromatiche per decorare la vostra location di nozze? Se le adotterete per il tableau de mariage, i nomi dei tavoli verranno da sé. 5. Tavoli dalle nuance pastello. Nel 2019 forse vi sarete stancati delle tradizionali nozze bianche, anche se non vorreste stravolgere troppo le consuetudini: vi piace l’eleganza e la raffinatezza dei colori chiari, soprattutto perché vi sposerete con la bella stagione. Perché quindi non scegliete di adottare colori pastello? Queste tonalità vi suggeriranno splendide idee per segnaposto di matrimonio e vi permetteranno di creare una mise en place davvero armoniosa. 6. Profumo di viaggio. Dopo il vostro matrimonio, avete pianificato il viaggio più incredibile della vostra vita? Fatelo sapere ad amici e parenti, personalizzando le partecipazioni sulla base della vostra destinazione. Naturalmente, anche durante l’intera giornata delle nozze non potrete farvi mancare dei riferimenti a tale luogo speciale, che si tratti del tableau de mariage o di bomboniere di matrimonio fai da te. Cosa ne pensate ad esempio di un centrotavola realizzato con la tecnica degli origami? Il profumo dei fiori inseriti al suo interno non potrà che avvicinarvi col pensiero al vostro imminente viaggio in Giappone! 7. Un corner etnico. Allo stesso tempo, ci sono altri mille modi per viaggiare senza andare lontano. Se vi affascinano le differenze culturali, potreste ad esempio proporre un menù di nozze che segua le tradizioni culinarie di diversi Paesidel mondo. In aggiunta o in alternativa, perché non predisponete dei corner etnici come aperitivo prima della cena? Altro che “isole”... qui si parla di interi continenti! 8. Pezzetti di cuore. Sarà bello riempire le vostre nozze di tutto ciò che vi appassiona, che si tratti di un hobby, di uno sport,

di una causa sociale o di un luogo. Se ad esempio vivete lontani dalla vostra terra natia, magari avete deciso di sposarvi proprio nel luogo dove avete lasciato un pezzo di cuore. Celebratelo riempiendo la location con i suoi prodotti tipici e non solamente a tavola! Chissà, magari in realtà voi siete originari di un altro posto, ma è tra i limoni di Sicilia che avete detto sì al vostro grande amore. 9. Seguire il ritmo delle stagioni. Addobbare le proprie nozze con ciò che più amate è meraviglioso, ma in certi casi è meglio non esagerare né forzare le cose. Seguire il naturale susseguirsi delle stagioni è l’ideale: se vi sposate d’estate il vostro bouquet di fiori potrà contenere dei vivaci girasoli, mentre se indosserete un abito da sposa invernale potrete ricreare atmosfere natalizie in una suggestiva baita di montagna. In Europa abbiamo infatti la fortuna di vivere l’alternarsi di colori e profumi, come le meravigliose tonalità marroni e rosse del melograno e delle foglie autunnali. 10. Coinvolgere gli ospiti con creatività. Avete spedito gli inviti di matrimonio ai vostri ospiti e ora dovrete preoccuparvi di farli sentire accolti. Il vostro matrimonio dovrebbe infatti essere l’occasione per celebrare il vostro amore, ma non senza le persone a cui volete bene… perché quindi non le coinvolgete in modo attivo? Oltre a offrire loro un ricco banchetto e della buona musica da cantare o ballare, potreste lasciarli liberi di scrivere un pensiero spontaneo, da raccogliere in un’originale buchetta delle lettere. 11. Antiche atmosfere contemporanee. In mezzo a un mondo altamente tecnologico, in cui oramai non ci si stupisce più di niente, basta alzare gli occhi al cielo per rimanere a bocca aperta. La bellezza della natura continua a circondarci anche se ce ne dimentichiamo e un giorno di festa come il matrimonio potrebbe essere una buona idea per ricordarlo. Per stupire i vostri ospiti attraverso le suggestioni della natura, po-

treste decidere di illuminare la location del vostro matrimonio con lanterne realizzate con candele, per ricreare l’atmosfera dei tempi passati, dai ritmi lenti e romantici. 12. Scelte per tutti. La tendenza del momento è quella di utilizzare i barattoli delle conserve come bicchieri per succhi, centrifugati e smoothies colorati, accompagnati da cannucce di plastica dalle fantasie vivaci. Cosa ne pensate di allestire un corner dedicato a queste originali bevande? Per distinguere i loro gusti sarà bello predisporre su ciascun contenitore un’etichetta che riporti il loro contenuto e renda la scelta ancora più intrigante, ideale sia per adulti che per bambini. Per rendere ancora

più originale un angolo di questo tipo, potreste usare elementi dallo stile shabby chic o vintage, come caraffe retrò o contenitori di plastica dura colorata, sottobicchieri in cartoncino e, ciliegina sulla torta, delle caramelle gommose sparse sul tavolo… cosa ve ne pare? 13. Bollicine che rimangono. Infine, siete alla ricerca di bomboniere di matrimonio originali? Al posto dei classici confetti, potreste regalare ai vostri invitati qualcosa che duri nel tempo, come una speciale bottiglia di bollicine da stappare in un momento speciale, per poi essere riutilizzata come originale vaso di fiori… perché no!


IV

Speciale Matrimoni

Per una coppia di giovani sposi le idee regalo puntano sull’utilità Le componenti di arredamento e design, insieme agli elettrodomestici ed alla tecnologia sono tra i regali più apprezzati Chi l’ha detto che oggi i giovani non si sposano più! Sono anzi sempre più numerose le coppie di innamorati che scelgono di contrarre nozze il prima possibile, senza attendere che arrivi il momento giusto perché nella nostra epoca contemporaneo, ormai lo sappiamo bene, il momento giusto potrebbe anche non arrivare mai.Sei stato invitato al matrimonio di una giovane coppia e sei alla ricerca del regalo perfetto, ecco una carrellata di idee davvero molto interessanti. Gli elettrodomestici. Gli elettrodomestici sono da sempre considerati un dono eccellente per un matrimonio: sono utili infatti, pratici e spesso troppo costosi per gli sposi che hanno già molto a cui pensare. Scegliendo gli elettrodomestici permetterai agli sposi insomma di avere meno spese da sostenere e di creare una casa davvero perfetta per la loro vita quotidiana. Solo in questo modo riuscirai a scegliere doni

di tendenza. La macchina del caffè a cialde è ad esempio perfetta, così come lo è la macchina per il caffè americano, anche conosciuta come macchina per il caffè filtro, che in questi ultimi anni è una vera e propria moda. Un bel robot da cucinadi quelli che possono essere considerati dei veri e propri chef è un regalo che ogni coppia amerà, ma i giovani sposi si innamoreranno di sicuro anche di una macchina per il pane, di un forno a microondedi ultima generazione o di un fornetto elettrico per scaldare la colazione. Tutti devono stirare e proprio per questo motivo un ferro da stiro magari anche con un’asse da stiro di ottima qualità è una scelta altrettanto e cellente. Tra gli altri elettrodomestici sicuramente molto apprezzati ricordiamo poi il robot aspirapolvere che permette di avere la casa sempre pulita senza muovere un dito oppure un aspirapolvere di stampo tradizionale o una bella scopa

elettrica, magari un modello senza filo dotato di batteria ricaricabile. Idee regalo tecnologiche per la casa. Le giovani coppie di sposi amano la tecnologia e proprio per questo motivo potresti decidere di acquistare una nuova televisione. Anche l’impianto audio per la tv è un regalo più che azzeccato, così finalmente i due innamorati potranno godere dei suoni al meglio. Un computer con monitor, un router per internet di nuova generazione, un proiettore, questi sono altri oggetti tecnologici che nella casa di una coppia di giovani sposi non dovrebbero mai mancare. Se sei alla ricerca di un dono un po’ più originale, puoi optare per il sistema di sicurezza smart per la videosorveglianza. Le esperienze come idee regalo. Per evitare i rischi di cui abbiamo sopra parlato, puoi anche scegliere un’esperienza. Ce ne sono così tante che sembrano nate proprio per una gio-

vane coppia di sposi, che non avrai che l’imbarazzo della scelta. Potresti ad esempio regalare loro un bel set fotografico post matrimonio così che abbiano la possibilità a distanza di qualche mese di farsi fare dei ritratti professionali da mettere in cornice. Potresti in alternativa scegliere un corso che la coppia possa fare insieme, magari proprio un corso di fotografia oppure di pittura, oppure un corso di cucina o di degusta-

zione di vini. Per i più avventurosi ci sono le esperienze cariche di adrenalina come il lancio dal deltaplano, il lancio dal paracadute o il volo in mongolfiera o in elicottero. Oppure un bel week end fuori porta o qualche giorno in un centro benessere o in una spa per cancellare lo stress dei preparativi del matrimonio e iniziare questa esperienza di vita insieme al meglio.


La guida

Amici di zampa Adozioni. Bisogna saper scegliere il cane giusto Avete deciso di adottare un cane? Vi voglio dare dei semplici consigli sulla scelta del nuovo amico a quattro zampe

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nnanzitutto, un cucciolo o un adulto? Se siete alla prima esperienza vi consiglio vivamente un cane adulto. In canile o nei rescue di razza troverete sicuramente il vostro amico speciale. Un adulto ha il carattere già formato e vi permette di vederne taglia, peso e colore del mantello, senza sorprese man mano che cresce. Il cucciolo è ovviamente più carino ed è la prima scelta nelle adozioni, ma ricordate che esattamente come per i bambini piccoli, bisognerà dedicare tempo per abituarlo a molte cose. Sarete voi a dovergli insegnare a fare i bisogni fuori di casa, a giocare senza mordervi le mani, a non tirare al guinzaglio, a rispondere al richiamo, a viaggiare in auto senza paura, a salire le scale o entrare in ascensore. Con un adulto, diciamo un cane da uno fino ai sei o sette anni, molti di questi problemi probabilmente li avrete già superati. Chiedete all'allevatore oppure ad un educatore cinofilo se quel cane va bene per voi. Il carattere può cambiare molto, tra le diverse razze, così come le sue esigenze. Se siete pigri di natura un cane molto attivo tipo il border collie non ve lo consiglio, ad esempio! Contattate i canili più vicini a voi e andate di persona a vedere il luogo e i cani ospiti. Spesso in canile troverete anche cani di razza, abbandonati dalle famiglie oppure ospitati perché il proprietario è morto e il cane non aveva nessuno che si occupasse di lui. Molti canili lavorano per abituare i cani ospiti ad una nuova adozione. Fatevi consigliare sul soggetto migliore per voi, spiegando le vostre aspettative e il vostro stile di vita. Rispetto alle adozioni online, di cui vi parlerò dopo, i cani nei canili migliori saranno seguiti a livello comportamentale ed educativo, saranno vaccinati, microchippati e fatti adottare in modo responsabile. Stesso discorso vale per i rescue di razza. I cani in questo caso sono aiutati da esperti di una razza specifica. Troverete cuccioloni, adulti e anzianotti, lasciati dalle famiglie che per vari motivi non li possono più tenere. I cani vengono recuperati, rieducati se necessario e poi messi in adozione a persone fi-

date. Se scegliete di cercare un cane in allevamento, avrete un'idea più precisa di che aspetto, taglia, peso, carattere avrà il vostro amico a 4 zampe. Studiando una razza in particolare potrete sapere se quel cane sarà davvero adatto alle vostre abitudini. Non lasciatevi condizionare da film e pubblicità, potrebbero portarvi a scelte sbagliate! Come ho scritto sopra, canili e rescue di razza sono pieni di cani abbandonati dai loro padroni perché non più in grado di occuparsene. Vi faccio un esempio: il famosissimo cane color grigio perla che si vede negli spot pubblicitari, sapete che è un bracco, ovvero un cane da caccia? Bellissimo e con una facile manutenzione del mantello, ma di taglia grande una volta adulto. È un cane da lavoro: ha bisogno di muoversi molto, di tenersi occupato e non ha un carattere sempre facile. Una terza possibilità di adozione è il cane che arriva da un appello strappalacrime, una situazione molto comune sui social media. Purtroppo, ve lo sconsiglio vivamente. Il vostro nuovo amico dovreste conoscerlo di persona prima dell'adozione, perché questi appelli passaparola possono nascondere delle problematiche. Spesso il cane arriva da situazioni traumatiche o è stato strappato al suo branco o alla madre troppo presto per essere “messo in sicurezza” da amorevoli volontari, senza accurate verifiche. Non sempre si tratta di cucciolate abbandonate, ma di veri e propri furti a madri che si sono allontanate in cerca di cibo. Questi cani hanno avuto pochi contatti con gli esseri umani, non amano affatto le persone ed è davvero difficile abituarli a vivere con noi, sopratutto in città. Hanno bisogno di molto tempo per darci fiducia, per abituarsi ai rumori e alla vita quotidiana più semplice. A volte purtroppo, non si abituano affatto. Scegliendo un cane senza vederlo, non potete conoscere di preciso di che taglia diventerà. Nei ritrovamenti di cuccioli quasi mai si conoscono i genitori e anche i volontari più esperti non riescono a fare una stima di quel che potrà diventare una volta cresciuto. Considerate anche i trasporti: il

cane farà magari migliaia di chilometri per arrivare da voi. Arriverà stanco, stremato, spaventato, spesso malato. Potrebbe scappare addirittura durante il viaggio, oppure alla prima opportunità una volta a casa vostra. E se una volta arrivato, non vi dovesse piacere? In caso di adozioni, non pretendete dal cane che vi sia riconoscente perché lo avete salvato. Salvato da cosa? Da una vita libera e felice con la sua famiglia, seppur breve? Con questi cani ci vuole molta pazienza e dedizione, per entrare in relazione. Vi ho spaventati? Bene, pensateci molto molto bene prima di far arrivare un cane visto su internet! Non voglio generalizzare o essere troppo pessimista, capita anche l'esatto contrario, i cani arrivano stanchi e malati, ma non hanno nessun problema a recuperare grazie alle vostre cure e ad inserirsi nel nuovo contesto famigliare. Come educatore cinofilo però in questi anni ne ho visti pochi di casi così fortunati. Vi lascio qualche regola generale per l'adozione, che consiglio sempre: Il posto è pulito? Le aree comuni sono pulite e i box sono in ordine? Posso vedere i genitori del mio cucciolo? Come si comportano?

Ci sono giochi o giocattoli in giro per stimolare, educare, far passare il tempo ai cani? Sono disponibili i libretti sanitari con le vaccinazioni e gli interventi fatti? Ricordate che la serietà di un allevamento sta anche nel

prezzo di vendita del vostro cucciolo. Se spendete troppo poco e ci sono cuccioli sempre disponibili, senza genitori, fatevi venire un dubbio: potrebbero essere delle tratte di cani stranieri, dei veri sfruttamenti. Se il cane è di razza pretendete il pedigree, al contrario avrete per legge un cane meticcio. Nel costo di un cane da allevamento è sempre compreso il pedigree (circa 30€ all'allevatore). Se vi chiedono un costo aggiuntivo per averlo, cambiate immediatamente allevamento. Il cane sarà vostro compagno di vita per molti anni, prendetevi del tempo per la scelta, che sia in canile, in un rescue o in allevamento. Vi aiuterà a rendere l'esperienza positiva, per voi e per lui. Cristiana Zanella Istruttore Cinofilo certificato Presidente ASD PEC - Progetto Educativo Cinofilo Fondatore metodo Dog Trekking Educativo Educatore cinofilo AIECI Referente ASI Cinofilia Piemonte Istruttore Dog Dance


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La guida AMICI DI ZAMPA Redazionale

Biyoshi dog. Benessere a 360 gradi “a portata di zampa” Un salone di bellezza, con servizi a 360 gradi, per i nostri amici a quattro zampe: è l’attività di Angela Di Canto, che ha appreso l’arte della toeleattura e le tecniche per il benessere animale nella prestigiosa accademia “Dog Design”

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el cuore di Ghemme (Novara) nasce un vero e proprio salone di bellezza dedicato a cani & gatti "BIYOSHI DOG". La titolare Angela Di Canto, mossa dalla sua passione per gli amici a 4 zampe, decide di dedicarsi al loro benessere formandosi presso l'accademia "DOG DESIGN di Eleonora Azzini" a Sestri Levante. Introduce nel proprio salone idromassaggio & ozonoterapia diventando salone autorizzato Iv San Bernard; acqua corrente ozonizzata, trattamenti con ossigeno ed ultrasuoni, cromoterapia ed igiene dentale con spazzolino ad ultrasuoni, divenendo così un Idropet Point. Fornisce inoltre servizi personalizzati di bagno, taglio, stripping per ogni singola vostra esigenza. Attiva anche in in campo espositivo, annovera risultati eccellenti con i propri cani e con i cani dei clienti sia in ambito nazionale che internazionale. Angela Di Canto spiega: «La scelta di intraprendere il campo espositivo nasce inizialmente dalla voglia di mettersi in gioco credendo nelle potenzialità dei propri cani, successivamente invece le gare cinofile diventano un punto di ritrovo e di incontro con chi come me ha questa passione nel sangue; successivamente le gare sono diventate una sorta di bigliettino da visita per il mio lavoro:

preparare dei cani che ambiscono alla chiusura di campionati italiani ed esteri e ci riescono mi riempie d'orgoglio e mi stimola a ricercare innovatività e perfezione in tutto quello che faccio. Se sono arrivata fino a qui e ci sono le prospettive di crescere ancora devo ringraziare in primis i miei genitori, pilastri fondamentali, e successivamente il mio primo cane Mickey che mi ha introdotta in questo fantastico mondo». BIYOSHI DOG Via Roma, 11 Ghemme Orari di apertura: Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.30 Sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18 Chiuso il lunedì Si riceve su appuntamento: Tel. 3401240553

Angela Di Canto con tre “cuccioli”

Con Fido, escursionismo tanta natura e turismo sostenibile In salita, in discesa, all'ombra di fitti boschi, sotto il sole, vicino alla neve, in riva al fiume, nelle vigne, lungo le risaie...

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he cos'hanno in comune l'aria fresca della Valsesia e i suggestivi riflessi del sole sulle risaie? Semplice: sono entrambi ingredienti di infiniti itinerari da percorrere, insieme ai nostri amci a quattro zampe, a stretto contatto con la natura e con le tradizioni secolari della nostra terra. L'intera provincia, da nord a sud, da Gattinara alle grange, dalle baite Walser alle Lame del Sesia, è un intreccio di vie e sentieri da percorrere in tutto relax, a piedi, in bici o a cavallo; un'occasione unica per conoscere a fondo una terra dalle infinite sfaccettature. È impossibile non trovare il percorso ideale. Ce n'è davvero per tutti i gusti: in salita, in discesa, all'ombra di fitti boschi,

sotto il sole, vicino alla neve, in riva al fiume, nelle vigne, tra inestimabili opere d'arte, lungo le risaie e sulle rocce. La coesistenza sul territorio di ambienti naturali, ma anche artistici e architettonici di grande interesse, ha favorito l’istituzione di parchi e riserve. L’obiettivo è di proteggere e valorizzare le inestimabili ricchezze di cui la Valsesia e il Vercellese abbondano, ma anche di offrire al turista itinerari guidati per riscoprire il fascino e la suggestione dell’ambiente e del suo ecosistema. Sono attualmente 4 gli Enti di Gestione che tutelano le aree protette in provincia di Vercelli: Ente di Gestione delle Aree protette della Valle Sesia; Ente di Gestione dei Sacri Monti; Ente di Gestione delle Riserve Pedemon-

tane e delle Terre d’Acqua; Ente di Gestione delle Aree protette del Po Vercellese-Alessandrino e del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino. Per percorrere gli itinerari in compagnia di guide esperte, c’è a disposizione l’associazione sportiva dilettantistica e associazione promozione sociale Senteri Natura, che offre le competenze delle Guide Escursionistiche Ambientali abilitate per escursionismo, natura e attività legate al turismo sostenibile in Valsesia ai piedi del Monte Rosa, nelle Colline Novaresi e non solo. Tra i prossimi appuntamenti: “Trekking e Yoga. Benessere in Natura” in programma il: 20/10/2018 e il 21/10/2018 (info@sentierinatura.com).


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Novarese & Lombardia

17 Redazionale

È sport tutto l’anno con Sportcity Galliate È partita quest'estate la nuova, frizzante gestione del centro Sportcity di Galliate. Il complesso situato in via G.Leopardi 14 si è completamente rinnovato ed ammodernato, diventando un vero e proprio punto di riferimento per gli sportivi della provincia e non solo.

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razie ai campi da calcetto e da beach volley al coperto, praticare della sana attività fisica anche nei mesi più freddi dell'anno non è più un problema e sono diversi i tornei organizzati ogni settimana per socializzare divertendosi. Al coperto sono anche i quattro campi da PADDLE: vera tendenza del momento, il paddle è uno sport che mescola le regole del tennis a quelle dello squash, permettendo ai giocatori di tenere la palla in gioco con evoluzioni inedite; tutto questo a vantaggio del divertimento. Non è un caso che il paddle sia uno sport in grande ascesa, come testimoniano i tornei settimanali del centro Sportcity, sempre molto partecipati. Il consiglio è di andarlo a vedere, è uno sport davvero avvincente. Lo staff risponderà con la consueta disponibilità alle vostre domande e curiosità. Ma Sportcity non è solo...sport! All'interno della struttura infatti, accanto alla palestra attrezzata trova spazio la nuova griglieria-pizzeria Gallè,

consigliatissima sia per pranzi di lavoro che per cena con le sue specialità di carne, o anche per un aperitivo avvolti nella calda atmosfera del legno. Trovate tutte le info che vi occorrono per staccare qualche ora dallo stress al sito www.sportcitygalliate.com, sulla pagina Facebook Sportcity Galliate oppure telefonando al 339 731 2690 Luca Gagliardi

CONFCOMMERCIO

Negozi, chiusure domenicali si o no? L’analisi del Centro Studi Confcommercio presenta lo studio commissionato dall’Ente Bilaterale Terziario di No VCO e Vc a cura del Centro Studi Piemonte Nord

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a proposta di legge presentata dal sottosegretario allo sviluppo economico Davide Crippa introduce il limite di 12 aperture festive annuali sulla base di turnazioni definite localmente. Nello scorso settembre è stato sottoposto un questionario ad un campione di commercianti dell’Alto Piemonte. Il questionario ha evidenziato come il 48% degli imprenditori si dichiari favorevole alla chiusura festiva dei negozi, il 20% è favorevole ad aperture limitate ad alcune giornate festive, mentre il 31% si dichiara contrario. “La maggioranza dei commercianti al dettaglio è favorevole perché non regge il passo della GDO – secondo Luca Trinchitella, CISL – ed anche perchè comprende il disagio sociale causato dalle aperture domenicali ai propri dipendenti. Occorre tornare indietro sulle liberalizzazioni: non dico tornando alla legge Bersani, ma

serve semplicemente buonsenso”. Emerge inoltre come il 70% circa degli imprenditori rifiuti un’apertura in orario ridotto

ture,in accordo con le associazioni di rappresentanza. “Occorrono regole che aiutino a conciliare meglio i tempi di vita

e preferisca la totale autonomia decisionale sulle modalità di gestione delle aperture festive. Tra i lavoratori il 56% degli intervistati è favorevole alla proposta, anche se il 67% ritiene che le attività dovrebbero poter decidere autonomamente le aper-

e lavoro. Non vogliamo dire ‘no’ ai contratti Part Time nei fine settimana adottati spesso dagli studenti, ad esempio, ma servono tutele. La proposta va in questa direzione” commenta Daniele Testaverde, CGIL. Lo studio ci restituisce la foto-

grafia di un Piemonte in cui il turismo gode di buona salute, con una crescita dell’1,4% nell’ultimo anno, sia stanziale che culturale ed enogastronomico e a cui corrisponde un + 50% di assunzioni nel settore, per far fronte agli oltre 14.900.000 pernottamenti. A fronte di questi numeri, gli imprenditori lamentano però la scarsità della preparazione scolastica di settore: per il 69,2% è ritenuta insufficiente ad affrontare una collaborazione senza ulteriore formazione aziendale. Anche per ciò che concerne i corsi di formazione e aggiornamento, il dato che emerge è il gap tra la teoria insegnata e la pratica sul campo. Nel complesso andrebbe migliorata, sottolineano, la componente legata alle relazioni, gestione dello stress, tecniche di comunicazione, team building, insomma le cosiddette “soft skills”. Qualche perplessità anche nel settore del marketing turistico: gli operatori del territo-

rio lo ritengono – a ragione – fondamentale, ma lamentano nel 75% dei casi la difficoltà di intermediazione tra soggetti istituzionali preposti e imprese. Va sottolineato come il 67% degli intervistati sia concorde nell’indicare le istituzioni come soggetto che dovrebbe organizzare delle attività di promozione del territorio. “Il dato che colpisce maggiormente – commenta Alessia Bernardi, ricercatrice capo del Centro Studi Piemonte Nord – è che solo l’8,3% degli intervistati ritiene importante migliorare il monitoraggio dei risultati delle attività di promozione e marketing”. Pensiamo ad esempio al fatto che soltanto il 42% delle nostre aziende di settore è in possesso di un piano marketing: all’interno di queste, nel 58% dei casi a occuparsene è un dipendente che ottempera già ad altre mansioni mentre, nell’8% dei casi, non lo fa nessuno. Luca Gagliardi


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Novarese LA RUBRICA DI CONFARTIGIANATO

Autotrasporto: attualità e futuro di un settore attrattivo per i giovani Sono emersi dei dati estremamente interessanti nell’ambito del grande Convegno all’istituto Fauser di Novara organizzato da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale a proposito del settore dell’autotrasporto. tante sull’ambiente, a cura di Fabrizio Conicella di IVECO e sulle nuove tecnologie del cronotachigrafo digitale, a cura di Alessio Sitran di VDO Gruppo Continental. Una tecnologia, quest’ultima, particolarmente apprezzata dalle imprese che la stanno testando, come detto nella testimonianza dell’autotrasportatore Massimo Curcio. Nell’intervento del presidente di

spendere sui nostri problemi” ha affermato il presidente Genedani).Il segretario di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte ha invece rimarcato la mancanza di autisti e ricordato il progetto Giovani Conducenti del Comitato Centrale per l’Albo, auspicando che occasioni come questa siano ulteriormente rese disponibili e un richiamo ai giovani affinché si

camere di ultima generazione per monitorare il passaggio di traffico e di persone. Il presidente della Camera di commercio di Novara, Maurizio Comoli ha invitato a contestualizzare la digitalizzazione nell’ambito sociale, trattandosi di un fenomeno da seguire e governare. Il presidente del CIM Daniele Barbone ha rimarcato l’attività dello stesso CIM, una realtà

Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, un richiamo all’attività sindacale in Italia e in Europa, attraverso UETR l’associazione europea dell’autotrasporto di cui è vicepresidente, e un accenno alla politica con un accenno alla recente assemblea di Confartigianato Trasporti e all’intesa raggiunta con il Ministro Toninelli per l’ autotrasporto (“Toninelli ci ha capito e si vuole

mantengano sempre informati e preparati è arrivato dall’Università del Piemonte Orientale, attraverso la professoressa Lucrezia Songini. In tema di smart city, il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha ricordato come la tecnologia possa migliorare la qualità della vita e delle attività in un città, elencando gli accorgimenti smart per la Novara dell’immediato futuro, da sensori di flusso e tele-

che punta sui giovani e specializzazione. In tema di piano del traffico e inquinamento dei diesel è intervento Roberto Savoini, amministratore unico di IVECO Borgo Agnello, mente il dirigente scolastico del Fauser Giovanni Battista Cattaneo ha richiamato la nuova specializzazione della scuola su Logistica e conduzione dei mezzi, che portano il Fauser a un livello di eccellenza e di attenzione

Michele Giovanardi

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na crisi al contrario, la si è definita. E’ quella che soffrono le aziende di autotrasporto in crisi per mancanza di conducenti. E’ quanto emerso dal convegno organizzato sabato da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale insieme a Comune di Novara, Università del Piemonte Orientale, Camera di commercio di Novara, Il CIM Centro intermodale merci di Novara, VDO del Gruppo Continental, IVECO all’Istituto Fauser di Novara. Introdotto da un videointervento dello scrittore novarese Alessandro Barbaglia su futuro e velocità, il dibattito – moderato dal direttore di Novara Oggi, Piera Savio, ha portato all’attenzione di una numerosa platea, formata da ragazzi e imprese del settore l’attualità ma soprattutto il futuro dell’autotrasporto. Articolato in tre tavoli tematici, il dibattito ha visto l’analisi dei dati del settore, a cura di Rossano Denetto di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, e le nuove tecnologie dei mezzi, per un autotrasporto meno impat-

verso il mondo dell’impresa e dell’autotrasporto in particolare. A chiudere, il presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, Michele Giovanardi, che ha ricordato l’attività dell’associazione per le imprese del territorio e il fondamentale raccordo fra impresa e scuola, proponendo la costituzione di un comitato tecnico scientifico per avvicinare imprese e scuole. Presentato anche il bando di concorso, a cura del professor Gianni Denetto del Fauser per la realizzazione di una APP sul carico sicuro e sullo studio di un modello virtuale per lo stesso tema da parte dei ragazzi della scuola. La Concessionaria Borgo Agnello inviterà tutti gli studenti che parteciperanno al bando ad una visita al polo di eccellenza IVECO di Torino (stabilimento NEF, Industrial Village, Controll room) e per i primi classificati le autoscuole della provincia di Novara omaggeranno gli studenti delle patenti B. Interessanti spunti sono arrivati dai tre studenti del Fauser – Elisabetta Mantovani, Davide Tonetto e Davide Violante: essere più informati, conoscere meglio le imprese e il mestiere di trasportatore e il tema della logistica sono le indicazioni espresse dai giovani, utili spunti su cui lavorare con la scuola. Il convegno è stato preceduto dal Direttivo regionale di Confartigianato trasporti tenutosi al CIM di Novara, alla presenza del presidente nazionale Amedeo Genedani e del presidente del Centro Daniele Barbone, cui ha fatto seguito la visita al Centro. Confartigianato Imprese Piemonte Orientale


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Salute & Benessere

Redazionale

Farmacia Negri di Arona. La storica attività si prepara a spegnere 110 candeline Documenti storici e custoditi presso la Famiglia Negri attestano che questa generazione di farmacisti ha avuto inizio addirittura nel 1600

Roberto, Achille e Paola Negri

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a Farmacia Negri è sicuramente una delle attività più longeve ed antiche della città di Arona. Documenti storici e custoditi presso la Famiglia Negri attestano che questa generazione di farmacisti ha avuto inizio addirittura nel 1600 per poi insediarsi definitivamente ad Arona nel 1835. Quest’ultima data compare in

un documento dove si attesta la seguente concessione: “Il Magistrato del Protomedicato della Regia Università degli Studi di Torino … permette al sig. Luigi Negri di esercitare la professione di speziale in tutte le Città e terre dei Regi Stati dipendenti della giurisdizione”. Nel corso del tempo la Farmacia Negri acquisisce popolarità

per alcuni prodotti di propria invenzione tra cui lo "Sciroppo Negri" pubblicizzato in tutta Italia e ritenuto così efficace da finire sulla copertina della "Domenica del Corriere" del 1903 ed inoltre per aver brevettato il "Tot" un cachet antisettico contro diarree e gastroenteriti. Numerosa è la discendenza di farmacisti Negri che si sono susseguiti nel corso di generazioni. Uno di essi è il Dottor Francesco Negri che ha rappresentato anche la città in veste di sindaco. Il figlio Achille è l’attuale titolare che gestisce tutt’ora l’attività insieme ai suoi figli Paola, Roberto, Elena e Marcella. Farmacia Negri Corso Repubblica 80, 28041 Arona Tel. 0322-242456 posta@farmacianegri.it www.farmacianegri.it Facebook: Farmacianegri

1909 - Farmacia negri

2018 - Farmacia negri

Redazionale

Dottor Carlo Battellino, in gravidanza bisogna andare dal dentista? La gravidanza può influenzare la salute del cavo orale, il modo in cui affrontare le cure dal dentista e anche la salute del nascituro

Dott. Carlo Battellino

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n gravidanza sono numerosi i cambiamenti che il corpo subisce sia a livello fisico che ormonale e possono influenzare la salute del cavo orale. Vediamo quali sono i problemi più frequenti. Gengiviti Le modificazioni ormonali, la maggiore permeabilità dei capillari sanguigni e la modificazione delle difese immunitarie possono favorire l'infiammazione e il sanguinamento dei tessuti gengivali, con la comparsa o il peggioramento di malattie come la gengivite o la

parodontite. Indagini clinicoscientifiche hanno attestato la sussistenza di un legame diretto tra parodontite e parto prematuro, ritardo di crescita intrauterino, bambino con sottopeso alla nascita. Inoltre la mamma con carie ha una certa probabilità di passare gli stessi batteri responsabili al proprio bambino. Tutti i problemi gengivali che ho elencato possono essere prevenuti con una maggior attenzione all’igiene orale e andando dal dentista o dall’igienista dentale per le normali sedute di igiene. Carie ed erosione dentale Il contatto con l’acidità del vomito, che sovente compare in gravidanza, o del reflusso gastrico, dovuto alla compressione esercitata dal volume dell’utero, può provocare erosione dello smalto e insorgenza di carie. Per questo problema occorre neutralizzare l’acidità risciacquando la

bocca con acqua e un cucchiaino di bicarbonato, masticare chewing gum senza zucchero o con xilitolo, pulire i denti con spazzolini morbidi e dentifrici non abrasivi al fluoro, usare collutori al fluoro allo scopo di mineralizzare lo smalto eroso.

Trattamento odontoiatrico in gravidanza Spesso c’è la tendenza, dettata dalla paura che ogni intervento odontoiatrico possa presentare dei rischi e se ne rimanda l’esecuzione a dopo il parto. Nulla di più sbagliato: le cure odontoiatriche si possono eseguire anche in gravidanza rispettando alcune limitazioni. Evitare il primo e il terzo trimestre e, in caso di necessità, eseguire le cure nel secondo trimestre. La ragione è legata al fatto che nel primo trimestre avviene la fase più delicata di formazione del feto, mentre nel terzo trimestre esiste la difficoltà ad eseguire le cure in posizione supina sulla poltrona e alla possibilità di indurre contrazioni premature. Per prevenire le urgenze di

cure è corretto eseguire, al momento della diagnosi di gravidanza, una visita di controllo e una igiene orale in modo da poter individuare situazioni a rischio e poterle eventualmente programmare per il secondo trimestre. In caso di gengivite l’igiene professionale va ripetuta. Le radiografie? Se necessarie, si possono anche eseguire, ma con opportune cautele e protezioni. Le anestesie? Si possono tranquillamente eseguire, magari senza adrenalina. I farmaci? Per l’uso e le controindicazione occorre consultare il proprio dentista o ginecologo di fiducia. Non è possibile dare indicazioni generiche. Studio dentistico Battellino Dott. Carlo Via 1°maggio 28, Romagnano Sesia (No) Tel. 0163-835497 E-mail: studiobatt@libero.it


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Sport SALTO IN LUNGO

Marco Pentagoni, dalla perdita della gamba alla medaglia olimpica All’ improvviso la struttura del tetto cede e Marco cade rovinosamente con gravi conseguenze che gli causano l’ amputazione della gamba destra: da quel giorno di cinque anni fa per Marco Pentagoni si può dire che inizia una nuova sfida, un cammino che gli ha permesso di conquistare due mesi fa niente meno che la medaglia di Bronzo ai Campionati Europei Paralimpici a Berlino nel salto in lungo.

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n ragazzo come tanti altri con la sana voglia di vivere al meglio la propria adolescenza tra famiglia, scuola, amici e sport. Marco Pentagoni oltre ad essere un buon studente è anche il capitano della formazione giovanile dell’ Amatori Vercelli di Hockey su Pista, una disciplina che ama in modo particolare ma è lo sport in generale ad essere la sua grande passione. Una partita di calcetto in una piazzetta del suo paese, Quinto Vercellese, come tante altre e il pallone che termina su di un tetto adiacente all’ improvvisato campo da gioco; Marco è il primo a recuperarlo per quello che sembra essere un gesto normale ma all’ improvviso la struttura del tetto cede e Marco cade rovinosamente con gravi conseguenze che gli causano l’ amputazione della gamba destra. Da quel giorno di cinque anni fa per Marco Pentagoni si può dire che inizia una nuova sfida, una sfida che nonostante tante difficoltà lo ha portato ad iniziare un nuovo cammino e grazie alla sua grande forza e caparbietà si sta rivelando un cammino vincente, un cammino che gli ha permesso di conquistare due mesi fa niente meno che la medaglia di Bronzo ai Campionati Europei Paralimpici a Berlino nel salto in lungo a soli 19 anni. Un risultato inaspettato anche dallo stesso atleta soprattutto per il modo con cui è maturato come lui stesso, in una bella chiacchierata, ci ha confidato: ” Devo dire che non era iniziata al meglio la mia prova infatti ho otte-

nuto la misura ( 5 metri e 89 centimetri) solo all’ ultimo salto dopo che nei precedenti avevo ottenuto dei nulli. La prima cosa che ho pensato era che anch’ io avrei visto da vicino un podio. La cosa particolare è stata che appena prima della gara uno dei migliori atleti aveva avuto un problema alla protesi che lo avrebbe messo fuori gioco ma all’ ultimo ha avuto “in prestito” una gamba da un altro atleta, chiaramente non volevo augurargli di non partecipare però sinceramente sarebbe stato un avversario in meno. Gareggiare in quello stadio è stato indescri-

vibile, sono state emozioni che difficilmente si possono raccontare.” Gli chiediamo i primi nomi che gli vengono in mente a distanza di cinque anni da quell’ incidente: “ Sicuramente quelli di Angela la mia allenatrice e Fabiola la mia fidanzata che mi hanno sempre incoraggiato e mi sono state vicino anche nei momenti meno facili, perché sicuramente è stato complicato nell’ abituarmi ad avere un arto artificiale che ora fa veramente parte del mio corpo.” Alla domanda se ci sono persone a cui si è ispirato Marco non ha dubbi: “ Penso che Alex Za-

nardi sia l’ autentico esempio da seguire per tutto quello che ha fatto e farà in futuro anche se il mio incontro con Bebe Vio, che è venuta lei stessa a trovarmi, è stato molto importante per me e rende ancora più merito a queste persone che oltre a raggiungere grandi risultati nello sport si dimostrano grandi persone.” Ci sembra superfluo parlare del suo futuro sportivo e della suo grande sogno che lui in maniera solare ci conferma: ” Continuo ad allenarmi intensamente per raggiungere le Paraolimpiadi di Tokyo tra due anni, sarebbe per me una grandissima soddisfa-

zione.” E’ bello vedere negli occhi di Marco la voglia di continuare a lottare per raggiungere importanti obbiettivi nonostante la vita gli abbia riservato un brutto scherzo ma proprio da lì ha avuto la forza di ripartire per raggiungere i suoi sogni e a diventare un esempio per molti altri ragazzi che hanno avuto situazioni simili alla sua. E a noi non rimane che continuare a seguirlo e augurargli le massime gioie possibili sia nello sport che nella vita. Moreno Spina


Ottobre

Ambiente

21 LA RUBRICA AMBIENTALE

«La produzione di bioplastica è un mercato costantemente in crescita» L’uso dei sacchetti compostabili per frutta e e verdura al supermercato ha raggiunto i risultati prefissi? Oarola ai dati.

Gian Carlo Locarni

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econdo l’Osservatorio di Assobioplastiche, nei negozi della GDO la riduzione del consumo dei sacchetti per il primo imballo alimentare (frutta e verdura, carne, pane, etc) ha raggiunto punte del 40%. Se pensiamo che fino a prima dell’introduzione della legge gli italiani usavano circa 9 miliardi di questi sacchetti in plastica tradizionale, beh, i conti sono presto fatti. Il dividendo ambientale di una legge pensata per togliere dalla circola-

zione un quantitativo abnorme di manufatti in plastica tradizionale, fonte e causa di enormi problemi ambientali, sostituendoli con quelli biodegradabili e compostabili e utilizzabili per il riciclo del rifiuto umido, è gigantesco. Per bioplastiche si intendono quei materiali e quei manufatti, siano essi da fonti rinnovabili che di origine fossile, che hanno la caratteristica di essere biodegradabili e compostabili. Il concetto di bioplastica si applica dunque a quei prodotti che nel fine vita garantiscono la riciclabilità organica certificata nei diversi ambienti (es. compostaggio, digestione anaerobica, suolo). L’uso di fonti rinnovabili, meglio se provenienti da sottoprodotti e scarti, è parte integrante, ma non sufficiente, di una bioplastica. L’uso di materie prime rinnovabili, infatti, è possibile anche nella produzione di polimeri tradizionali, per esempio il cosiddetto polietilene verde che si comporta, in fine vita, come

quello da fonte fossile e non presenta dunque caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità. Questi prodotti possono essere qualificati come “plastiche vegetali”, per evitare confusione con le bioplastiche. L’aspetto più controverso delle plastiche tradizionali è lo smaltimento e il riciclo dei manufatti utilizzati per applicazioni a contatto con alimenti o altri residui vegetali, come nel caso specifico del packaging alimentare, dei teli per le coltivazioni agricole di fragole, meloni, riso, aspargi (pacciamatura), ovvero nei casi in cui il materiale giunge al fine vita fortemente contaminato da residui organici. In questi casi il corretto riciclo del manufatto esigerebbe un lavaggio preliminare (determinando costi aggiuntivi); in sua mancanza il manufatto viene destinato all’incenerimento o alla discarica. È in questi casi che le plastiche biodegradabili e compostabili possono rappresentare un’alternativa ambien-

talmente sostenibile, offrendo soluzioni che comportano la riduzione dei costi gestionali e di quelli ambientali, secondo una visione circolare, antitetica al modello lineare produzioneconsumo-smaltimento. Attualmente le applicazioni in bioplastica più diffuse sono: - sacchi compostabili per la raccolta della frazione organica del rifiuto e “carrier bags” (che possono, a loro volta, essere utilizzati come sacchetti per la raccolta della frazione organica del rifiuto), che contribuiscono ad aumentare il volume del rifiuto organico raccolto, a ridurre le quantità di rifiuto smaltito in discarica e a migliorare la qualità del compostaggio. - film biodegradabili per la pacciamatura agricola che possono essere lavorati nel terreno dopo l’utilizzo, contribuendo alla riduzione della quantità di lavoro e dei costi economici e ambientali connessi con le fasi di raccolta e smaltimento dei teli tradizionali; - prodotti filmati, stampati

ed estrusi per il foodware, il packaging alimentare e il settore agricolo (che possono essere lavorati in compostaggio). In Italia esiste una filiera delle bioplastiche rappresentata da circa 250 aziende tra produttori di materia prima e trasformatori. Un comparto industriale giovane, fortemente improntato all’innovazione - grazie anche alle sue connessioni con il mondo della ricerca - che genera costante crescita occupazionale e che ha conquistato una leadership di mercato a livello internazionale. In questo quadro, una legislazione che incoraggi la diffusione di materiali a basso impatto ambientale, che rispettino standard e certificazioni in materia di biodegradabilità e compostabilità, in una visione circolare dell’economia, diventa volano di sviluppo con un dividendo ambientale, economico e sociale. Gian Carlo Locarni giancarlo.locarni@gmail.com


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Cultura & Società NOVARA

Progetto internazionale Enactus: imprenditoria e università per il sociale Enactus è un'organizzazione no-profit fondata negli Stati Uniti per valorizzare le idee degli studenti che hanno l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e agire in modo concreto per la salvaguardia dell'ambiente.

E

nactus si basa sull'opportunità di collaborazione con docenti universitari e imprese che forniscono utili risorse, mettendo a disposizione la propria esperienza. Oggi quest'esperienza arriva anche in Italia. Gabriele Ciranna, novarese d'adozione, è il team leader di Enactus nell'Università del Piemonte Orientale. Gabriele, qual è il vostro scopo? L'associazione è finalizzata a promuovere forme di confronto e cooperazione tra studenti, accademici e imprenditori per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall'Organizzazione Nazioni Unite "ONU" (I 17 Sustainable Development Goals). L'Italia entra così ufficialmente in un network che a livello globale coinvolge già ben 36 paesi, 70mila studenti, 1.740 università e 550 multinazionali. Una struttura davvero notevole. Cosa intendi per "obiettivi di sviluppo sostenibile"? La Mission della community Enactus è investire nei giovani talenti che si impegnano nella realizzazione di progetti imprenditoriali volti a generare impatti misurabili nella comunità. I progetti e le imprese sociali di Enactus consentono di trasformare opportunità in realtà, creando un futuro sostenibile per le persone stesse e per le comunità di riferimento. Il commitment a livello mondiale è altissimo ed il coinvolgimento delle università viene seguito e promosso da tutti i nostri sostenitori: Microsoft, Carlisle, Chep, Clevertech, Fondazione Caritro, Fondazione Trentino Università,

stenziale sul territorio del Piemonte e Lombardia, improntata soprattutto ad una fascia di popolazione che richiede maggiore assistenza medica. Un altro scopo che ci siamo prefissati è quello di alleggerire il carico dei vari pronto soccorso, dando una prima assistenza a tutte quelle persone con codici verdi e bianchi che non necessitano particolari controlli o esami specifici, ma che rallentano la macchina operativa socKPMG e Randstad. Parliamo dello specifico di te e del tuo team novarese. Enactus UPO prende il nome dall'organizzazione internazionale e delle iniziali della nostra università "Piemonte Orientale". È un team composto da universitari, dottorandi e docenti che in simbiosi collaborano per creare nuovi progetti sostenibili e concretizzabili secondo i criteri dell'ONU e di Enactus. Il team dell'università del Piemonte Orientale nasce nel 2017 con la collaborazione del Professore Renò Filippo (Faculty Advisor e docente della facoltà di medicina) preziosissima per me, Team Leader e Presidente dell'associazione Enactus UPO. Avete già in pista qualcosa? Il primo progetto che nasce è "Why Help" un bus con all'interno: attrezzature mediche/sanitarie e un'equipe di professionisti (medici, infermieri, ostetriche, igienisti dentali, ecc...). Tutto questo può essere migliorato grazie alla telemedicina: oggi come oggi se ne sente parlare, ma non viene mai applicata. I bisogni che noi

come team abbiamo notato sono la mancanza di cure assistenziali, poca prevenzione e screening delle varie malattie. Per questo abbiamo pensato di aiutare allo stesso tempo tutti quei giovani disoccupati in ambito sanitario, creando una maggiore copertura socio-assi-

corritrice. La nostra idea di partenza è quella di sfruttare l'ausilio di un mezzo mobile attrezzato che possa raggiungere comunità isolate o che hanno difficoltà ad accedere ai servizi medici di controllo, così da permettere anche una preliminare

selezione dei pazienti in modo da ridurre il sovraffollamento ospedaliero. Che è uno dei problemi più sentiti indubbiamente nelle nostre strutture ospedaliere. Come vengono valutati dall'organizzazione i progetti di ogni team? Ogni anno i team italiani portano i loro progetti alla National Competition che permette ad una giuria di aziende e business leader di giudicare secondo un criterio di sostenibilità, impatto sociale e imprenditorialità. Il vincitore italiano di questa semifinale presenterà il progetto a livello mondiale alla World Cup che si sposta ogni anno in vari paesi del mondo, nel 2018 si terrà in Silicon Valley mentre lo scorso anno si è tenuta a Londra. Quali sono le vostre aspettative per il futuro e come si può raggiungervi? I nostri prossimi passi saranno la pubblicizzazione di questo progetto sia a livello territoriale che a livello nazionale così da poterci espandere a macchia d'olio. Sicuramente per portare avanti questo progetto sociale ci servirà l'aiuto di diversi partners che finanzieranno l'idea e la sosterranno fino alla concretizzazione. Per maggiori informazioni riguardante il progetto basta contattarci tramite mail ai seguenti contatti: enactusupo@gmail.com o gabrieleciranna23@gmail.com Luca Gagliardi


Ottobre

Attualità

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Reddito di cittadinanza: speranza o affossamento dell’economia? “Vorrei fare una riflessione: per prima cosa va specificato che questo famigerato “reddito” è solamente una promessa elettorale, infatti ad oggi sono state spese milioni di parole nei discorsi e altrettante ne sono state scritte ma nulla è ancora stato fatto”.

Luca Bottaro

i presume che la parte di governo d’estrazione “grillina” voglia dare un reddito a tutti i cittadini che non hanno lavoro e che con la propria famiglia sono in difficoltà. E questa è l’unica cosa certa… il resto, come detto prima, solo parole: dette e scritte! Molte sono anche le ipotesi: avrà una durata massima, si dovranno avere determinati requisiti, verrà chiesto di svolgere lavori per il tuo comune o altro ente pubblico, verranno sottoposte delle offerte di lavoro a cui rinunciando si perde l’accesso a questo reddito e molte altre ancora. Beh, tutto sommato detta così non è niente male. Ho paura però che questo possa essere il definitivo affossamento dell’economia italiana e il definitivo proliferare del “lavoretto in nero per arrotondare”.Viviamo in un paese

S

dove questo “reddito” sarebbe più presa e che in realtà si riduce ad aziende che assumono lavoratori alto di molti stipendi percepiti da un mero tentativo da parte delle non più giovanissimi ma che diverse categorie di lavoratori e, aziende di ridurre i costi del per- hanno alle spalle un curriculum. più in generale, sarebbe l’ennesima droga iniettata in Ho paura che il reddito di cittadinanza possa essere il un sistema malato senza voler davdefinitivo affossamento dell’economia italiana e il defivero trovare la cura nitivo proliferare del lavoretto in nero per arrotonal male. Questo paese ha bisogno dare...Questo “reddito” sarebbe più alto di molti stipendi di riforme vere e complete, di un percepiti da diverse categorie di lavoratori e, più in generale, vero cambio di sarebbe l’ennesima droga iniettata in un sistema malato” marcia: bisogna abbassare la pressione fiscale sui redditi dei lavoratori dipendenti ma anche sulle partite sonale. Necessitiamo, inoltre, di Quest’ultimo deve essere compoiva, bisogna permettere di scari- vere politiche attive del lavoro che sto non da quello che scrive un care dalle dichiarazione dei redditi funzionino e che aiutino a ricollo- lavoratore di suo pugno ma da tutte le spese sostenute dalle fa- care i lavoratori che perdono il la- tutta una serie di percorsi di promiglie così da contrastare il nero voro e magari una premialità alle fessionalizzazione svolti durante e avere un quadro vero di quanto sono le entrate/uscite annuali delle famiglie, ovvero i risparmi, ovvero i risparmi. Necessitiamo urgentemente di una profonda riforma della scuola che deve sfornare giovani padroni dei mestieri richiesti dal mercato e non con ragazzi che dopo un percorso lungo ben 18 anni si ritrovano a non essere in grado di fare nulla ma dover iniziare ancora un percorso formativo per la professione intra-

Giornale L’Opinionista Mensile cartaceo gratuito, Quotidiano on line e Web TV Sede: via Gallarini 3, Ghemme Registrazione Tribunale N. 639 del 20.11.2017 Partita Iva: 02534130030 Telefono: 0163 086688 Direttore Responsabile: Sabrina Marrano direttore@lopinionistanews.it Edizioni Tipografia Commerciale Srl Cillavegna Sito web: www.lopinionistanews.it Facebook: L’Opinionista Instagram: lopinionista_giornale youTube L’opinionista web tv direttore@lopinionistanews.it Per contattare la Redazione: Tutto il territorio - redazione@lopinionistanews.it Varallo e Alta Valsesia - antonellagalasso@lopinionistanews.it Sport - morenospina@lopinionistanews.it Novara Bellinzago Oleggio - lucagagliardi@lopinionistanews.it Arona e Lago Maggiore - pamelaromanello@lopinionistanews.it Servizi Pubblicitari: simona.todescato@lopinionistanews.it Grafiche: Alessandro Gibellino

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la propria carriera lavorativa e dai relativi attestati perché chi oggi esce dal mondo del lavoro dopo i 40 anni è praticamente inricollocabile per via dei costi e delle politiche aziendali in atto oggi in Italia. Quindi penso che il “reddito di cittadinanza” possa solo essere un male per il nostro paese, l’Italia ha bisogno di altro per ripartire e ritornare ad essere il “bel paese”. Luca Bottaro, Segretario Generale Territoriale di Vercelli, Novara, Biella e Verbania



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