3 minute read

Coscienza Universale

Next Article
Smarrimento

Smarrimento

“A guitarist who is playing his instrument and a painter who is painting, both are facing each other and are connected to a colourful brain-shaped cloud made of star, galaxies and planets, on a black background, painted in the style of Monet as an oil painting”

Soggetto:

Advertisement

Un musicista ed un pittore impegnati nella propria arte, posti di fronte ad una nuvola spumeggiante dalla forma di cervello umano che fluttua nello spazio, il tutto incorniciato da un’esplosione di colori nello spazio sidereo in un rapporto di implicito dialogo.

Analisi della composizione:

L’opera ha una struttura molto regolare: è divisa orizzontalmente in due sezioni rettangolari che ospitano rispettivamente “il cervello” e le due figure umane. I personaggi si contrappongono quasi simmetricamente (il motivo del pennello sproporzionato è proprio quello di dare un senso di simmetria) formando un triangolo molto largo, mentre la forma arcuata dell’encefalo conferisce un senso di circolarità che porta a racchiudere i tre elementi in un unico cerchio. Questo elemento somiglia ad una nuvola e sembra catturato come in preda a moti convettivi interni.

I due artisti hanno colori complementari che troviamo l’uno nell’altro, entrambi contenuti nella nuvola di fronte ad essi, come a suggerire diverse manifestazioni cromatiche di uno stesso spettro. L’ordine di disposizione degli elementi è il seguente dal retro verso il fronte: stelle e galassie (fungono da sfondo), cervello (porta l’occhio a scrutare i ripiegamenti colorati) e artisti (sembrano presi da un’altra scena e spostati su piano anteriore).

Analisi della tecnica:

In quest’olio su tela con intenzioni palesemente figurative è distinguibile il tratto veloce ed impreciso del pennello, molto piccolo e denso nelle due figure umane e più aperto e scostante nel cervello, portando rispettivamente ad approssimare le forme dei due esseri e a rendere l’encefalo voluminoso e soffice. I colori della mente appaiono in chiazze che si sovrappongono, mischiano e contrastano, risaltando sullo sfondo nero monocromatico. Nonostante si faccia poco uso della prospettiva, le due figure appaiono distaccate dal resto e prive di ogni tipo di dettaglio, suggerito però dall’uso del chiaro-scuro, che permette così di definire chiaramente i contorni. Nelle figure umane si evince l’uso minimo dell’olio, dando come risultato una texture grumosa, mentre nel cervello viene messa in mostra la pastosità e morbidezza dei colori nel caso opposto. Analogie artistiche:

Traspare molto l’influenza tecnica dell’Impressionismo: le pennellate veloci, approssimate e ricche di significato cromatico sono analoghe a quelle dei più famosi artisti tardo-ottocenteschi come Monet e Renoir. L’impiego esiguo dell’olio è accostabile al metodo utilizzato da Cezanne nel dipingere, che ha come effetto una superficie quasi sgranata, simile a quella che troviamo ne “L’assenzio” di Degas.

La rappresentazione di soggetti intenti a svolgere semplici azioni quotidiane richiama il realismo tipico di Courbet, come possiamo evincere da “Gli spaccapietre”. La rigidità della postura richiama invece l’armonia neoclassicista nell’impostazione delle figure.

Alcune delle inspirazioni per quest’opera sono: Lavoisier ed il suo postulato: “Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma”, “Star Wars” ed il concetto di entità dai tratti mistici che pervade l’universo ovvero la Forza, Interstellar e l’esistenza di esseri quadridimensionali capaci di spostarsi nel tempo e nello spazio, ed infine “2001, odissea nello spazio” con “Il bambino delle stelle”.

Messaggio:

La presenza di un enorme cervello dinanzi a due umili artisti sta a rappresentare il processo di trasferimento e trasformazione dell’energia dell’universo in opere d’arte, come l’incanalizzazione della forza creativa da una grande mente universale ad ogni singolo artista.

Chi produce arte non crea nulla di propriamente suo, ma semplicemente trasforma l’estro espressivo innato che ha in sé in una manifestazione percettibile. Nel momento in cui l’artista dedica il suo tempo al focalizzare la sua passione su una tela o su uno spartito, egli può entrare in contatto con “La mente”.

Commento:

Premetto che non vedo di buon occhio che una macchina estragga la conoscenza artistica di secoli e secoli e tolga ciò che c’è di umano da una disciplina che è puramente umana essa stessa, però riconosco che l’AI è ben capace di eseguire i comandi che le vengono impartiti, anche se spesso e volentieri non riesce a seguire il filo logico di un’idea o i tratti artistici che sono richiesti. Ciò mi rassicura perché per raggiungere qualcosa che si avvicinasse a quel che avevo in mente ho dovuto generare molte variazioni, richiedere dei significativi cambiamenti attraverso l’editor e ripetere lo stesso comando numerose volte. Se dovessi dare un voto alle capacità dell’intelligenza artificiale la valuterei 7/10 (7.25 per la tecnica, 7.25 per la composizione e 6.5 per la creatività).

This article is from: