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Il Tradimento

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Smarrimento

Smarrimento

“crime scene with the victim on the ground bleeding and a seated woman oil on canvas post impressionist in the manner of Cezanne”

Descrizione del soggetto realizzato:

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I personaggi principali sono due uomini e una donna. L’uomo vestito di bianco è la vittima mentre l’uomo alla sinistra è un passante fermatosi lì per caso dopo aver sentito delle urla provenienti da una vietta di campagna. La donna è la moglie della vittima questa è inginocchiata, non crede ai suoi occhi. Il passante cerca in tutti modi di curare la ferita dell’uomo, la donna invece non lo aiuta, è ancora incredula, non crede che sia potuto veramente succedere, l’odio e la rabbia per il tradimento del marito l’hanno portata a ferirlo a morte, con un attrezzo preso dalla loro casa in campagna. La donna resta distante, mentre dalla ferita del marito esce molto sangue tanto da sporcare il tappeto sotto di lui messo lì dal passante per non infettare la ferita.

Analisi della composizione artistica:

La composizione dell’opera è a triangolo per incentrare tutta l’attenzione sul centro dell’opera dove sta accadendo il fatto.Intorno un paesaggio di Campagna. In particolare una via sperduta tra fiori di tutti i tipi e colori, specialmente rose rosse e viole quasi nascoste dall’erba alta. Inoltre non esiste prospettiva.

Analisi della tecnica artistica:

La tecnica artistica è quella di Cézanne, rappresenta i sentimenti anziché la realtà, con pennellate veloci e non incentrate sul disegno. Da lui la geometria all’interno delle cose, come per esempio i volti ovali e i corpi rettangolari senza curve. Per quanto riguarda la pittura, questa è olio su tela con presenza di grumi, come solito di Cézanne. Viene usato il chiaroscuro per dare solidità ai corpi. Inoltre i colori sono caldi.

Collegamenti:

L’assassinio – Paul Cézanne (1867-8)

Il collegamento per quanto riguarda il tema cioè quello dell’omicidio, è con l’opera l’assassinio di Cezanne anche se questo molto più brutale, commesso in una zona selvaggia, per mano di due bruti.

Paul-Jacques-Aimé Baudry, Charlotte Corday, L’Assassinat de Marat, 1860, olio su tela, 203 x 154 cm Nel dipinto l’artista raffigura la donna immediatamente dopo il delitto, mentre esce dalla stanza da bagno. La giovane indossa un lungo abito a righe con un’ampia scollatura. Charlotte inoltre lascia la scena del crimine con un atteggiamento orgoglioso e convinta di aver compiuto la propria missione politica. Il suo viso è rivolto verso sinistra e mostra un’espressione intensa e determinata. La tensione prodotta dal suo gesto infine è rappresentata dalle mani contratte.

Marat invece è immobile e riverso nella vasca da bagno, ormai morto. Un pugnale è affondato nel suo costato e sullo scrittorio improvvisato sono posati un calamaio e una penna. Sulla parete laterale, una mensola sostiene alcuni libri. Invece nella parete di fondo è affissa una cartina della Francia. A terra è rovesciata una sedia e sul pavimento sono sparsi alcuni fogli e un ventaglio chiuso di colore blu. L’analogia sta sul tema dell’opera che è quella dell’assassinio, l’atteggiamento di lei è completamente diverso, Charlotte è orgogliosa del suo operato mentre nel “il tradimento” la moglie è sconvolta non si capacita di quello che ha appena compiuto.

Il dipinto che raffigura Charlotte Corday di Baudry è un olio su tela di 203 x 154 cm.L’opera nel complesso presenta colori caldi tranne qualche particolare, come il ventaglio, il fiocco della ragazza e il telo di colore blu e verde.La luce che illumina la scena proviene dalla finestra che si intuisce a destra. Anche qui una similitudine con l’opera “il tradimento” i toni caldi dati dal fatto che siamo in un luogo di campagna di giorno e la luca che proviene dall’angolo in alto a destra.

Collegamenti con artisti:

Il collegamento più importante è quello con monet per quanto riguarda la tecnica pittorica infatti nello spezzone di un antico filmato risulta molto chiaro l’approccio alla tela del pittore ed emerge la postura assunta di fronte alla tela e la posizione della mano sul pennello, in grado di originare quelle “macchie” di colore che hanno la funzione, di creare un movimento notevole all’interno della struttura del dipinto. Come appare dal filmato l’artista impugnava il pennello verso la parte estrema, quella più sottile, utilizzandolo pertanto come una bacchetta. La distanza dall’impugnatura bassa, vicino alle setole, gli permetteva di raggiungere una minor incisività disegnativa a favore di un composizione sfocata, per macchia. La somma dei tocchi di pennello, guidato alla distanza, creava quella voluta imprecisione del segno che si componeva invece in maniera perfetta alla distanza. Il pennello brandito in quel modo, permette infatti di usufruire del disordine creativo provocato da una certa oscillazione e di sfocare, in una visione ravvicinata, il dipinto, affinché la somma delle sfocature divenga invece, a una certa distanza, messa a fuoco, dinamica e perfetta. L’uso di un pennello dal manico lungo – oltre ad evitare a Monet una controproducente precisione disegnativa – aveva anche la funzione di fungere da distanziatore che consentisse all’artista di stendere i colori e di vedere immediatamente l’effetto della stesura, senza dover continuamente arretrare per controllarne il punto di messa a fuoco. Esposizione del messaggio/emozioni/sensazioni:

Si configura come un’opera semi religiosa poiché la donna dopo essere stata tradita aveva paura che il suo matrimonio fosse ormai fallito. E per salvarlo decide di confrontarsi col marito, avendo scarsi risultati prende decisioni affrettate senza pensare alle ripercussioni. Le emozioni trasmesse sono tante, dalla paura allo sgomento. Ma in particolare penso ci sia una contrapposizione di emozioni che appartengono alla donna, paura di aver ucciso il marito, rabbia perché lui l’aveva tradita, ma secondo me anche felicità, quel minimo di felicità per essersi vendicata di quello che gli ha fatto passare.

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