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Rinnovate le cariche associative ANESV: Ferdinando Uga confermato presidente
Ferdinando Uga confermato presidente ANESV per il triennio 2022/2024. Questo l’esito delle elezioni durante l’Assemblea Generale dei Delegati appena conclusa, convocata per adempimenti di Bilancio e per il rinnovo delle cariche associative.
di Maurizio Crisanti
Uga è affiancato da Massimiliana Tora, vicepresidente vicario, Cosimo Amato e Sauro Martini. Il nuovo Tesoriere economo è Alain Diana, mentre il Collegio dei Revisori dei conti è composto da Piergiuseppe D’Introno, quale presidente, affiancato da Lara Camanzi e Fabio Papini, mentre i revisori supplenti sono Ugo Livero e Francesco Interesse. Luca Catter è il nuovo consigliere delegato mentre Maurizio Crisanti è confermato segretario nazionale. Finalmente nell’ANESV ecco le quote rosa, a Massimiliana Tora, esercente romana è stata assegnata la vicepresidenza vicaria e a Lara Camanzi il ruolo di revisore dei conti. Un segnale importante di cambiamento in un’asso-
ciazione di imprenditori sempre declinata al maschile per quanto riguarda i ruoli associativi. Il processo di rinnovo delle cariche associative è stato avviato nelle sezioni territoriali nei mesi scorsi, registrando una sostanziale conferma dei presidenti regionali, a conferma dell’attività svolta e del rilevante risultato del tesseramento 2021, con un aumento di soci che ha fatto superare quelli di anni meno problematici, come il 2019. I presidenti delle Sezioni territoriali sono:
Marco Della Ferrera (Piemonte Valle d‘Aosta)
Ferdinando Uga (Lombardia Liguria)
Adriano Rossi (Tre Venezie)
Luca Catter (Emilia Romagna Marche
Umbria)
Sauro Martini (Toscana)
Fabio Mannello (Lazio Abruzzo Molise e
Sardegna) Ciro Guida (Campania Calabria e Sicilia) Cosimo Amato (Puglia Basilicata)
Nel corso dell’Assemblea sono stati anche approvati all’unanimità il bilancio ANESV consuntivo 2020 e preventivo 2021. Ferdinando Uga, nell’aprire la riunione quale presidente uscente, ha segnalato gli interventi più significativi delle ultime settimane, tra i quali quello finalizzato a differire la scadenza del termine dell’esonero, dal 31 dicembre al 30 giugno.
Si è trattato di un’assemblea molto partecipata, che ha visto nella sede di Roma per la prima volta alcuni neo eletti delegati nazionali, in un clima costruttivo e proiettato sulle sfide che attendono la categoria in un momento particolarmente difficile per le attività imprenditoriali.
Pubblichiamo alcuni passaggi della relazione del presidente Uga
“Gentili colleghe e colleghi,
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo importantissimo appuntamento, un incontro che rappresenta il momento centrale della nostra vita e della nostra esperienza associativa ma non solo. speranza di ripartenza, dopo le timide riaperture avvenute nei mesi scorsi, serve un forte e deciso segnale di vita, di ripresa di normalità dopo quasi due anni che sono stati, specie per la nostra categoria e più in generale per tutto lo spettacolo viaggiante, i peggiori che si ricordino a memoria d’uomo.
Perché questo incontro e questa mattinata possano rappresentare una fondamentale Non è mai stata così dura per noi, e mi riferisco naturalmente alla pandemia, che ha la-
sciato sul nostro campo macerie più enormi e anche più imponenti rispetto a quelle lasciate dalla Seconda Guerra Mondiale.
Continuiamo infatti a vivere in un clima di incertezza, continuiamo a non sapere bene come sarà il nostro domani, e questo ci impedisce, impedisce a tutti noi, di pensare a una programmazione a lungo termine, di pensare a investimenti, di pensare, in una parola, al nostro futuro.
Sono sempre stato convinto, però, che il compito di una buona associazione, di un’associazione veramente rappresentativa e vicina alle istanze di tutti, fosse quello di andare oltre all’emergenza, di saper guardare oltre, di esser sempre animata da un coraggioso spirito costruttivo, ed è con questi sentimenti e con questa filosofia che, nel luglio del 2020, quando già l’emergenza sanitaria si era fatta ampiamente sentire con tutte le sue drammatiche conseguenze, sono subentrato al mio predecessore, Massimo Piccaluga, grazie alla fiducia da voi accordatami, trovando un’associazione che ancora di più necessitava di un profondo rinnovamento, a partire dalle sue modalità, dalla struttura e dalla visione complessiva.
Abbiamo provato a fare, però il tutto è stato frenato dalle contingenze di questi mesi, dallo stravolgimento dell’ordine delle priorità, da questo maledetto virus che ha condizionato le vite di tutti noi, ancor prima del lavoro di tutti noi. È stata dura, durissima, anzi-
tutto dal punto di vista economico, ma poi anche dal punto di vista delle relazioni messe in atto dall’associazione.
… omissis …
In piena emergenza, come tutto il Paese, ci siamo ritrovati nell’obbligo di dover ricostruire tutto velocemente, senza pensare troppo alle strategie, perché l’importante era mettere un mattone dietro l’altro, per arrivare a concepire un sistema che potesse garantire qualche vantaggio a tutti noi, piegati dalla crisi e impossibilitati ad aprire le nostre attività. L’aspetto principale è stato quello di riavviare, in maniera fattiva ed efficace, i contatti con il Ministero della Cultura, che è storicamente il nostro dicastero di riferimento.
Alla fine, anche grazie a questo intenso e incessante lavoro politico ci sono arrivati dal Ministro Franceschini, che ringrazio per l’attenzione a questo settore, degli aiuti dal Fondo Emergenze Spettacolo, non sono stati aiuti sovradimensionati né probabilmente decisivi, ma ci hanno comunque consentito di continuare a respirare, visto che stavamo ampiamente boccheggiando e molti di noi erano veramente in grosse difficoltà.
È stato fatto un lavoro importante nelle ‘stanze dei bottoni’ e, contestualmente, l›ANESV si è fatta sentire moltissimo anche all’esterno, soprattutto grazie a due importanti manifestazioni da noi organizzate che hanno raccolto parecchi consensi e altrettante adesioni.
La prima è stata grande e simbolica, e ha coinvolto parecchie piazze italiane, dove abbiamo allestito in modo figurativo i nostri mestieri, per andare a significare, alla cittadinanza tutta, che cos’è l’intrattenimento popolare, che cos’è lo spettacolo viaggiante e che cosa rappresenta nel nostro Paese e in tutto l’immaginario collettivo.
La seconda, invece, è stata una protesta decisamente più sindacale, con il blocco delle principali vie di accesso alle città italiane. Penso a Milano, a Bologna, Torino, Mestre ecc.
Lo abbiamo fatto per dare un segnale preciso, chiaro e inequivocabile della nostra esistenza, del nostro disagio e delle nostre difficoltà, lo abbiamo fatto per esercitare energicamente il nostro diritto al lavoro, per esercitare un efficace ruolo sindacale, perché per farsi sentire, in questo nostro paese, servono azioni forti, azioni coraggiose, servono coesione e obiettivi comuni.
… La pandemia ha significato mancanza di lavoro, attrazioni chiuse, famiglie di lavoratori a casa e figli costretti in didattica a distanza. Anche su questo fronte ANESV si è attivata, per supportare tutte quelle famiglie con i ragazzi in DAD, fornendo tutti i mezzi laddove questi erano assenti, stando vicino a quelle persone, non facendo mai, ma proprio mai, mancare la nostra vicinanza e il nostro fattivo contributo.
Come dicevo prima, pandemia ha significato stop: stop ai progetti, stop alle buone intenzioni, stop a ogni anelito di rinnovamento, oltre che un rovesciamento complessivo delle priorità, viene da dire peccato: peccato perché, alcuni mesi prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria, avevamo preparato e approvato insieme ai presidenti delle sezioni territoriali un programma ampio e dettagliato volto al rinnovamento di un’associazione, la nostra, che ha quasi settantacinque anni di storia e che, molto spesso, li dimostra tutti.
Ci siamo sempre detti che in associazione servono dinamiche più moderne, serve una maggiore tecnologia, serve una visione più vicina alle persone, soprattutto alla sfera giovanile e alle donne; serve una visione più complessiva, servono idee e proposte capaci di farci adeguare alle impellenti esigenze della società che ci circonda, ma le necessità di affrontare questioni più urgenti hanno posticipato questo cammino.
Ma ora che iniziamo a intravedere una luce, grazie soprattutto alla campagna vaccinale, siamo di nuovo qui, siamo ancora qui riuniti, finalmente, e possiamo tornare a pensare a quello che era, che è, e che sarà, possiamo ripartire, possiamo riavvolgere il nastro a guardarci nuovamente negli occhi e dire che ce la faremo, che ANESV vincerà anche la prossima sfida e tutte quelle che si troverà davanti, serve un colpo di reni, serve mantenere un filo diretto con le istituzioni, con la politica centrale e periferica e, laddove necessario, serve potenziarle ulteriormente.
Mi piace molto l’interlocuzione che viene portata avanti di questi tempi, a livello politico, credo che questa sia una delle principali strade sulle quali occorre battere e sulle quali occorre concentrare le nostre risorse e la nostra azione.
Un primo risultato è l’essere riusciti a ottenere l’esonero della Tosap per tutto il 2021 e il rimborso parziale di quella sostenuta nel 2020, da tempo stiamo lavorando per un’ulteriore proroga per i primi sei mesi del 2022: lo abbiamo chiesto al governo, al ministro Franceschini e a tutti i parlamentari a noi vicini, allo scopo di sostenere le attività che sono ancora in forte difficoltà economica e in fortissima contrazione di bilanci. Molti altri temi scottanti sono sui tavoli, a partire dai giochi automatici e semi automatici con un serrato confronto con l’Agenzia delle Dogane e Monopoli che vorrebbero stravolgere le procedure che fino a oggi hanno accompagnato la gestione di esse all’interno dei luna park, al passaggio della Tosap Cosap al canone unico, con il forte rischio di perdere gli abbattimenti a noi riservati, questi come potete ben capire sono temi di carattere generale molto importanti per la nostra vita lavorativa.
La mia intenzione è quella di andare avanti, di confermare il mio impegno, di proseguire su questi filoni, sempre mantenendo un occhio, un orecchio ma soprattutto il cuore aperto a ogni consiglio, a ogni indicazione, a ogni suggerimento. È bella l’opportunità che tutti noi abbiamo, quella di scrivere pagine nuove che potranno essere annoverate nei registri dell’ANESV, visto il momento storico che lo spettacolo viaggiante sta vivendo.
Chiudo il mio intervento con una citazione di Giuseppe di Vittorio: “Mi piace molto il giudizio per quello che si fa, non per quello che si dice”.