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Direttiva Macchine in revisione: riguarderà anche le attrazioni?

Le giostre sono ad oggi escluse dalla Direttiva Macchine 2006/42/CE, che definisce i requisiti essenziali di sicurezza e di salute pubblica, ai quali devono rispondere le macchine in occasione della loro progettazione, fabbricazione e del loro funzionamento, prima della loro immissione sul mercato.

di Maurizio Crisanti

La definizione di “macchina”, secondo la Direttiva, riguarda un insieme composto da un sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un’applicazione ben determinata o per una specifica attività. Nella vita di tutti i giorni utilizziamo diverse tipologie di macchine nelle industrie, nei luoghi di lavoro e anche di uso diffuso, come una sega circolare o un tosaerba.

Ebbene IAAPA Europe ci ha informato che il Parlamento europeo alla fine di ottobre ha tenuto una discussione alla Direttiva e c’è la

proposta di un deputato francese che propone di includere le attrezzature presenti nei parchi di divertimento, itineranti o permanenti che siano.

Da sempre i produttori di attrazioni italiani sono contrari all’inclusione delle giostre nell’ambito della legislazione sui macchinari, poiché ciò creerà problemi significativi con le valutazioni di conformità, complicando il processo di autorizzazione per le attrazioni e il commercio tra i vari Paesi. Ad esempio il marchio CE, con il quale il produttore – o l’importatore - autocertifica la rispondenza del prodotto alla Direttiva. Una autocertificazione di sicurezza su un’attrazione che proviene da continenti in cui la cultura della sicurezza di prodotto è assai meno diffusa che in Europa o negli Stati Uniti, predisposta magari da un importatore che fino al giorno prima commercializzava beni alimentari, non garantisce la sicurezza, in quanto di parte, rispetto ad una certificazione effettuata da un organismo abilitato. Il problema è serio, perché le attrazioni realizzate secondo i requisiti della Direttiva Macchine sarebbero probabilmente più costose e certamente meno sicure. Oggi la produzione dei Paesi europei più industrializzati è generalmente conforme alla norma UNI EN 13814-1:2019 o alla norma ISO 17842-1:2015, valida praticamente in tutto il mondo. I requisiti delle attrazioni prodotte in conformità alla norma europea sono assolutamente più sicure di altre attrezzature, prodotte secondo requisiti generali che riguardano in genere macchinari industriali o prodotti di consumo, non certo attrezzature prodotte per accogliere persone.

Diverso sarebbe prevedere che la norma tecnica europea, attualmente ad applicazione volontaria, fosse finalmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, divenendo il punto di riferimento per l’industria di tutta Europa. Solo così si garantirebbe una reale sicurezza delle attrazioni prodotta dai 27 stati membri. Questa è la proposta delle imprese italiane e di IAAPA Europe.

L’ANESV, in collaborazione con ANCASVI, ha quindi sensibilizzato i parlamentari europei coinvolti nella materia e segnalato le problematiche derivanti da un acritico inserimento delle attrazioni nella Direttiva Macchine, che comporterebbe problemi rilevanti sulla produzione e commercializzazione, e soprattutto rischierebbe di rendere le attrazioni soggette a norme più generiche, quindi potenzialmente meno sicure, di quelle elaborate dal settore in 30 anni di commissioni con i maggiori esperti del settore a livello globale.

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