Valentina Dessì
Professore associato presso il Dipartimento DAStU del Politecnico di Milano
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Piazza Artigianato a Milano L’esperienza riportata in questo contributo pone al centro il tema del gioco libero negli spazi pubblici come preziosa opportunità di sviluppo di bambini e ragazzi da diversi punti di vista. Nasce da una collaborazione di ricerca tra il DAStU del Politecnico di Milano, l’Associazione Ludendo e il Centro Ricerche delle Didattiche attive di Bologna. Questa intersezione di competenze permette di approcciare un progetto da diversi punti di vista e coinvolge contemporaneamente sia il mondo accademico, che indaga il tema anche attraverso lo sviluppo di tesi di laurea, che il mondo dell’associazionismo vicino alla realizzazione dei progetti. L’obiettivo comune, infatti, è quello di incentivare le persone a passare molto tempo nello spazio esterno delle città, che incide su una migliore vivibilità e vivacità dei quartieri, sulla salute, sulla sicurezza e altro ancora. Piazza Artigianato è uno spazio urbano di circa 1460 m2, situato nel quartiere Forlanini di Milano, a sud-est dal centro cittadino. Su di essa si affacciano esercizi commerciali e si trova nelle vicinanze di una scuola primaria. Per questo motivo, attraverso il lavoro di tesi dello studente del Politecnico di Milano R. Eltonouby, con la supervisione dell’autore, si è deciso di ripensare lo spazio con l’obiettivo di migliorarne non solo l’immagine e la fruibilità, ma anche il suo comportamento ambientale e le condizioni di benessere termico soprattutto per i maggiori fruitori dello spazio, i bambini e gli anziani. Il gioco della tradizione - come una chiocciola, il gioco della campana o una dama
- nel progetto della pavimentazione urbana è considerato elemento di caratterizzazione della piazza che, in un’ottica di condivisione dello spazio e delle attività intergenerazionali, ha delle possibili ricadute sulle modalità di fruizione dello spazio stesso. Alla base vi è la convinzione che i bambini, in quanto parte importante delle città, dovrebbero viverle il più possibile giocando all’aperto; ma purtroppo, le opportunità per farlo si riducono sempre più. La piazza è di forma rettangolare (62x28 m.), si estende lungo l’asse N-S e gli edifici sono sui lati est e ovest; ciò significa che le ombre durante il giorno hanno un comportamento simmetrico tra mattina e pomeriggio, e che le ore centrali della giornata sono sempre soleggiate. Pertanto, nella stagione primaverile ed estiva l’ombra nelle ore centrali della giornata è garantita solo dalla presenza di grandi alberi, situati prevalentemente nella parte sud dell’area pedonale. Se il progetto deve tenere in particolare considerazione la fruizione da parte dei bambini, è necessario innanzitutto ascoltare la loro voce, capire come vivono lo spazio pubblico, cosa gli piace, cosa non gli piace, come vorrebbero che fosse. Queste esigenze devono poi tradursi in requisiti, cioè in caratteristiche che lo spazio deve avere in termini, ad esempio, di superfici e attrezzature. Le esigenze, in questo caso, sono state raccolte attraverso interviste e questionari in un’azione laboratoriale nelle scuole della zona coordinata dall’associazione Ludendo e condotta da studenti dell’Università di Bologna all’interno di progetti di tesi.
Alla base vi è la convinzione che i bambini, in quanto parte importante delle città, dovrebbero vivere le piazze il più possibile giocando all’aperto; ma purtroppo, le opportunità per farlo si riducono sempre più. 22