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Movies—Cineforum pag
THE FAREWELL, una bugia buona
Il primo dicembre 2021, ad alcune classi seconde, terze e quarte di cinese, è stato proposto un incontro sul cinema. In particolare, su un film precedentemente visionato in classe, di produzione americana, ma ambientato in Cina. È una storia vera, basata in parte sulla vita della regista Lulu Wang, molto vicina alla protagonista. Billi Wang è una giovane cinese che vive, da quando era piccola, a New York con i suoi genitori. Qui ha fatto pr opria la lingua, la cultura e gli ideali americani, trascurando la sua discendenza orientale. Una terribile notizia la costringerà, però, a rientrare in contatto con le sue origini: la nonna è gr avemente malata, ma la famiglia non ha intenzione di informarla della gravità della sua situazione. Per affiancarla a sua insaputa, la famiglia usa, come scusa, l’imminente matrimonio del cugino Hao Hao con Aiko, la fidanzata giapponese. Il titolo del film offre, a seconda della traduzione, diversi spunti riguardo la trama. In italiano “Una bugia buona” vuole evidenziare le ragioni che muovono i familiari a prendere questa decisione: desiderano che la nonna viva in pace i suoi ultimi mesi di vita. In inglese “The farewell” , l’addio, svela il lato più cupo e drammatico del film, come la famiglia si riunisca in Cina dopo tanti anni solo per starle vicino, e brutalmente ciò verrà ricordato tramite i numerosi legami con la morte durante il corso del film. In cinese 别告诉她; bié gàosù tā, ”non dirglielo”, vuole evidenziare il pensiero cinese riguardo il corpo e la salute, ovvero non vedere la vita come proprietà personale, bensì dell’intera famiglia, perciò, alla scoperta della malattia, è compito dei parenti decidere. Partendo semplicemente da un titolo è nato un dibattito durante l’incontro, cercando di capire se schierarsi con il pensiero orientale rappresentato dallo zio, oppure con quello occidentale (ovvero l’importanza dell’essere padroni e consapevoli della propria salute e del proprio corpo) rappresentato da Billi. Abbiamo così, grazie ad alcune scene, esplorato insieme alcuni luoghi comuni. La nonna, ad esempio, racco-
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manda a Billi di essere educata e fare buona impressione salutando e presentandosi a tutti, ci tiene ad organizzare un matrimonio grande e sfarzoso, con tanto cibo, ma soprattutto tanti invitati; quindi, il discorso per gli sposi si trasforma in un palcoscenico per mostrarsi come una famigliaperfetta. Una tematica più triste, ma altrettanto caratteristica, affron-
tata è la morte e i funerali. Vengono spesso pagati degli attori per piangere in modo teatrale e drammatico; questa usanza sarà in contrasto con un dialogo della madre, che lamenta la sua difficoltà nel mostrare i propri sentimenti davanti a una visione così forzata richiesta da una cultura ormai lontana da lei. Per ricordare il defunto, all’anniversario della sua morte, si organizza una sorta di celebrazione mangiando i cibi che più amava, ma ricordano anche le abitudini più viziose come fumo o alcool. Inoltre, sono soliti bruciare beni finti (come soldi e telefoni di carta) per “spedirli” all’anima. Infine, gli si affidano alcune preghiere facendo tre inchini, infatti la nonna chiede al marito morto di proteggere Billi durante i suoi studi, benedire il giovane matrimonio… Per evidenziare le differenze di ideali (nella famiglia della protagonista come probabilmente in qualsiasi altra) tra i diversi componenti come lo zio, Billi
e la nonna, c’è stato proposto di scrivere a gruppi una sceneggiatura utilizzando uno o più di questi tre personaggi; in molti hanno preferito usare Billi, forse perché più vicina a noi. Personalmente, ho trovato il film molto interessante, sia come studentessa di cinese seguendo i numerosi dialoghi in lingua e trovando forti differenze linguistiche tra un cinese tradizionale come quello della nonna ed uno un po’ più “americanizzato” come quello di Billi, sia come ragazza italiana, perché ho notato che, nonostante non condividiamo alcuni ideali, dia molti spunti per riflettere su cosa in realtà sia bene e male. Vi consiglio di visionare il film in classe con la vostra professoressa di cinese o a casa con la vostra famiglia, lo potete trovare su Prime video e consiglio di guardarlo in lingua originale (inglese e mandarino sottotitolato).
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LESSICO alcune parole che potrebbero tornarvi utili per parlare di questa tematica famiglia 家人 jia’ren genitori 父母 fu’mu nonna 奶奶 nai’nai
cugino (maschio e maggio-
re) 表哥 biao’ge fidanzata 奴 朋 友 nu’peng’you zio 大爷 da’ye sposi 夫妇fu’fu mamma 妈妈 ma’ma
Ilaria Piceni, 3°DL
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"Nel prossimo numero di LunarFollie, in occasione della festa di San Valentino, pubblicheremo le dediche, le poesie e le dichiarazioni d'amore degli studenti e delle studentesse del Lunardi. Inviatele in redazione entro il 7 febbraio. Non siate timidi! È arrivato il momento di stupire la persona del vostro cuore".
Scrivete a lunarf ollie@lunardi.bs.it
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