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UNA GIORNATA A PADOVA

Il giorno 4 maggio le classi 3A AFM e 3B RIM hanno avuto l’occasione di staccare la testa dalla routine scolastica, recandosi a Padova per una giornata. La gita è stata organizzata dai professori Carlo Battaglia, Mariacristina Cristini e Rita Pilia che ci hanno accompagnati in quest’esperienza alla scoperta delle bellezze artistiche e naturalistiche padovane. Il ritrovo era all’ingresso della scuola e la partenza alle 8.00; l’interesse dell’autista per la puntualità era tale che il primo ad arrivare è stato proprio lui, l’autista migliore del mondo che ci ha fatti arrivare tutti sani e salvi ed è anche riuscito a sopportarci per tutto il viaggio.  Il nostro entusiasmo era così alto che pure i camionisti che ci passavano accanto se ne rendevano conto: abbiamo cantato tutti a squarciagola e senza neanche accorgercene eccoci arrivati. Quando siamo scesi dal pullman i professori ci hanno indicato dove sarebbe stato il ritrovo a mezzogiorno per poi visitare la Cappella degli Scrovegni e poi ci hanno lasciato un po’ di tempo libero per visitare i dintorni e acquistare del cibo. C’è chi è andato a trovarsi un posto tranquillo dove mangiare, chi invece ha preferito una breve passeggiata nel centro storico. A mezzogiorno ci siamo recati tutti al punto di ritrovo e, dopo una lunga attesa, i docenti ci hanno consegnato i biglietti d’ingresso per ammirare le bellezze che la Cappella offre. Gli ingressi erano in due fasce orarie diverse (circa 15 minuti). La prima classe che ha potuto deliziare i suoi occhi con tanta bellezza è stata la 3B RIM e, successivamente, la 3A AFM. La visita era articolata in due momenti: il primo in cui veniva anticipato e spiegato cosa si sarebbe visto all’interno della Cappella e il secondo in cui abbiamo avuto la possibilità di contemplare l’opera dal vivo. Inizialmente siamo entrati in una stanza insonorizzata in cui abbiamo seguito un video che spiegava le tecniche di pittura e cosa Giotto voleva trasmettere a chi avrebbe visto gli affreschi. I colori ca-

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ratterizzanti sono il blu che allude alla sapienza di Dio, il rosso che rappresenta l’amore, il rosa che serve a trasmettere gioia e il bianco che simboleggia Dio. Gli affreschi simboleggiano dei passi importanti per il cristianesimo, per esempio il tradimento di Giuda con un bacio o l’ultima cena. Lungo tutto il muro ci sono dei vizi personificati da un lato e dall’altro delle virtù che vi si contrappongono. Terminata la visita alla Cappella siamo risaliti tutti in autobus per spostarci in un’altra zona di Padova. Arrivati a Prato della Valle, siamo scesi e ci siamo diretti all’Orto botanico. Nato nel 1545, è il più antico orto universitario del mondo; al suo interno ci sono circa 6.000 esemplari con 3.500 specie botaniche. Gli esemplari di piante andavano dalle più comuni qui in Italia, che potremmo trovare anche nei giardini delle nostre case a piante molto particolari ed esotiche; queste necessitano di un clima molto particolare, quindi si trovavano dentro delle serre talmente umide che si vedevano le goccioline d’acqua nell’aria. In questo immenso giardino abbiamo avuto modo di rilassarci, in un posto tranquillo a contatto con la natura; questo è stato un buon momento per svuotare la mente. C’erano delle panchine e fermandosi un momento lì, semplicemente ad ascoltare l’acqua del ruscello scorrere e gli uccellini cantare sembrava di stare in un locus amoenus, perfettamente in armonia con la natura. Verso le 16.00 ci siamo diretti verso il ritrovo concordato con l’autista e, dopo aver caricato gli zaini, siamo tornati a Brescia. Il viaggio di ritorno è stato più tranquillo dell’andata, forse perché eravamo tutti stanchi morti. Appena siamo arrivati davanti al Lunardi ha iniziato a diluviare, sotto la pioggia si sentivano rumori di scarpe frettolose, pronte ad entrare nelle auto per tornare a casa. Questa gita è stata una buona occasione per conoscerci meglio, tra studenti di classi diverse, ma soprattutto tra compagni di classe. Valentina Balanzino, 3BAFM Sara Chiarini, 3AAFM

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