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UNA GIORNATA STORICA PER IL REGNO UNITO... E NON SOLO!

6/05/2023. In quello che poteva sembrare un banale, piovigginoso sabato inglese, milioni di persone da ogni angolo del mondo si sono riunite a Londra per celebrare un evento storico: l’incoronazione di King Charles III, a distanza di ben 70 anni da Elizabeth II, la cui incoronazione era avvenuta nel 1953. Eppure, sebbene il mondo non si fermi, il legame con il passato resta: Carlo è il 40esimo re ad essere incoronato all’interno di Westminster Abbey dal 1066; la cerimonia ha svelato usanze e tradizioni risalenti a più di 1000 anni fa. Ma soprattutto: come potevano Charles, un diciassettenne inglese appassionato di storia, e Camilla, un’exchange student italiana, mancare ad una simile occasione, quando i protagonisti erano proprio Charles & Camilla? Ripensando ora, a distanza di una settimana, a quel sabato mattina, percepisco ancora l’emozione e la gioia del momento, che un unico popolo è riuscito a trasmettermi nonostante non si trattasse di un festeggiamento riguardante direttamente il mio Paese. In questo articolo vi porterò con me, passo per passo, alla scoperta di un avvenimento che ha attraversato gli oceani.

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04:53 AM, Margate Train Station: “Welcome abord, this is a southeastern service to London Victoria”. Sapete come si dice: “Il mattino ha l’oro in bocca!”. A quanto pare, alcuni più di altri! Sono stati i miei host parents a suggerirmi di partecipare: “You will never get this chance again”. Avevano sicuramente ragione! Tuttavia, solo un’opzione avrebbe permesso di godersi a pieno la cerimonia: arrivare all’alba. Non so se ne siete al corrente, ma alcuni veri fanatici inglesi erano accampati fuori dal palazzo reale già dal martedì precedente! Dunque, alle 5:00 di mattina, io e il mio amico Charles eravamo già sul treno diretto alla stazione London Victoria. E per fortuna: arrivati a St. James’ Park alle 07:15, siamo riusciti a posizionarci se non nella quinta sicuramente nella sesta fila, da cui avevamo una perfetta visuale! A quel punto, non restava che aspettare pazientemente, dato che la processione vera e propria non sarebbe iniziata prima delle 10:20! Al posto dell’antica Gold State Coach, Charles e Camilla si trovavano all’interno della Diamond Jubilee State Coach. Preceduti e seguiti da più di 1000 membri dell’esercito, parte di Service Charities & Royal British Legions, Royal Air Force, Civilian Services, Royal Marines & band, Royal Navy ed infine army, da Buckingham Palace la coppia reale ha attraversato The Mall, l’am- pia strada di fronte alla residenza, passando poi per Whitehall e arrivando infine a Westminster Abbey. Con più di 4000 invitati speciali lungo il percorso e 2200 persone da 203 paesi del mondo all’interno della cattedrale, tra cui anche il nostro Presidente Sergio Mattarella, alle 11:00 precise la carrozza arrivava a destinazione, acclamata da una folla a dir poco impressionante.

Il Regno Unito è l’unico Paese europeo ad utilizzare ancora regalia per le incoronazioni: the crown, orb and sceptres. Storicamente, l’Arcivescovo di Canterbury svolge la cerimonia, ma per la prima volta anche 3 vescovi vi hanno preso parte. Essa è molto complessa e caratterizzata da precise e distinte fasi. Nella prima, the recognition, il re è presentato al popolo, rivolgendosi verso i quattro lati della cattedrale (una tradizione risalente ai tempi degli anglosassoni) e proclamato “undoubted king”; dopo la prima dichiarazione dell’arcivescovo, la congregazione ripete la frase:” God save the King”. Segue poi the oath, il giuramento, quando l’arcivescovo riconosce i diversi doveri del re, i quali vengono confermati dallo stesso. The anoiting, la terza fase, corrisponde all’unzione, quando l’Arcivescovo versa un olio speciale da un’ampolla d’oro. Alle 12:00, con neanche un minuto di ritardo, è avvenuto il momento probabilmente più atteso: durante the investiture, l’arcivescovo ha posto la corona, St Edward's Crown (2kg!), in testa al re. Applausi su applausi, ecco che tutti cantavano in coro l’inno nazionale. E finalmente, the enthronement: il re ha potuto finalmente sedere sul trono, omaggiato dal figlio William. A seguire è avvenuta l’incoronazione, molto più rapida, di Camilla, che ha indossato Queen Mary’s Crown. Grandi schermi hanno permesso a noi e al resto del pubblico di non perdere un singolo istante, malgrado le condizioni non fossero esattamente le stesse che all’interno dell’edificio: il tempo inglese ha infatti ben pensato di farsi riconoscere, e per tre ore ha piovuto quasi ininterrottamente. La prossima volta sarà meglio ricordarsi di portare un ombrello o un impermeabile, o almeno una giacca con cappuccio. Arrivato il momento di tornare a casa, non ero bagnata, di più!

All’incirca alle 13:00 è iniziata la processione di ritorno; questa volta, l’intera famiglia reale ha partecipato: Prince William & Princess Kate of Wales con i loro tre figli, Princes George & Louis e Princess Charlotte, erano all’interno di una delle tre carrozze che seguivano Charles e Camilla. Ritornati a Buckingham Palace alle 13:30, i festeggiamenti non finivano qui: dopo aver consentito al pubblico di accedere a The Mall, la folla si è diretta verso il palazzo per assistere, poco prima delle 14:30, al saluto della famiglia reale dal balcone. Infine, una parata aerea organizzata dalla Royal Air Force ha colorato il cielo della capitale di blu, rosso e bianco; sarebbe dovuta durare 7 minuti, ma a causa del maltempo, gli aerei sono stati ridotti e non è stato possibile superare i 2 minuti. Poco importa però, è stato ugualmente appassionante.

Essendo un giorno di festa, tutto a Londra era chiuso; dunque, non restava molto da fare: al ter- mine della cerimonia la folla è stata diretta dalla sicurezza da James’ Park verso Green Park, dove con la metropolitana siamo ritornati a London Victoria e poi, con il treno, a casa, accolta dalla mia host family davanti alla televisione. In piedi dalle 04:00 di mattina, una doccia calda e una serata tranquilla erano ciò di cui avevo bisogno. Inoltre, sempre per l’incoronazione, il lunedì successivo non siamo andati a scuola.

In conclusione, è stato sicuramente un evento unico, e mi sarei pentita di non avervi preso parte. Per quanto riguarda la mia vita qui, al di fuori dell’incoronazione, tutto procede per il meglio. Come anticipato nell’articolo precedente, abbiamo messo in scena Woyzeck, una tragedia di Georg Büchner, in cui avevo due piccoli ruoli: un ubriaco apprendista di un dottore, che da un tavolo di un pub rivolge un discorso alla folla che lo circonda (è stato divertentissimo provare la scena), e un’abitante del villaggio che scopre Marie, la moglie di Woyzeck, morta assassinata dal marito. Senza il gruppo di teatro, i miei pomeriggi sarebbero stati monotoni, e sono talmente dispiaciuta che quest’esperienza sia già giunta a termine. Per lo meno, il gruppo debate è ancora all’opera e, ironia della sorte, il prossimo dibattito sarà proprio sulla monarchia. Indovinate quale parte la mia squadra deve difendere? Quella contro! Sarà senza dubbio molto interessante.

Manca esattamente un mese al mio ritorno, e il tempo sta passando troppo velocemente. Giusto ieri, venerdì 12 maggio, ho dovuto salutare i miei amici dell’ultimo anno, Year 13, che in vista dei loro esami terminano prima le lezioni. Ma, se si guarda il bicchiere mezzo pieno, quante cose si possono ancora fare in attesa del 14 giugno!

Prima di salutarvi, quasi dimenticavo di raccontarvi cosa ho fatto la domenica successiva all’incoronazione. In compagnia di Rich, il mio host dad, e Kathi, la ragazza austriaca, abbiamo fatto il “bagno” nel mare! Ad un’una temperatura di 10°C, il mio livello di resistenza è stato meno di 3 minuti! Più un rapido tuffo che una vera e propria nuotata! Con un po’ di fortuna, a giugno l’acqua diventerà più calda, e magari non sarà più una semplice tortura. Ho ancora 2 settimane di scuola prima dell’inizio del prossimo half term, dunque il mio ultimo giorno sarà il 26 maggio. Ma anche da voi l’estate si avvicina: tenete duro! In bocca al lupo per tutto!

Camilla Comincioli, 4^AL

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