LA SERENATA di Matilde Sereni
EDITORIALE
Quando pronuncio la parola futuro, la prima sillaba già va nel passato. Quando pronuncio la parola silenzio, lo distruggo.
di Jacopo Aiazzi
Quando pronuncio la parola niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. (W. Szymborska) Quando leggerete queste poche righe forse saremo gradualmente tornati ad assaporare un raggio di sole solo per il gusto di farlo. Forse ci sarà meno paura, forse di più. Di sicuro la strada sarà ancora lunga, soprattutto quella del mondo a cui siamo più vicini. A oggi godo di una fortuna cosmica nel non avere persone care affette da questo maledetto virus, e le poche che conosco sono in via di guarigione. Ho perso però il conto di quelle che non vedono una via di uscita nel proprio ambito lavorativo. Leggo in continuazione crociate alla ricerca del Colpevole di questa Situazione dove l’Economia è stata colpita al Cuore e chi non muore di Virus muore di Fame. E se non si era morti di fame ma di virus il Colpevole era sempre lo stesso? Boh. Questo è il momento di essere compassionevoli e supportare le realtà più colpite per quanto e come ce ne sia data la possibilità. In questi giorni per esempio sento parlare di cultura in streaming. Terrificante? Abbastanza. Ma per quanto lontano anni luce dal nostro ideale di condivisione, se fosse l’unica via possibile andrebbe sostenuta con coraggio. Nel frattempo cerchiamo anche di starci vicini oggi, oltre che domani. Buona lettura.
I
Il bello del passato
l 4 maggio dovremmo uscire. Come, non è ancora dato saperlo. In bilico tra speranza nel ritorno alla normalità e la necessità di avvalersi di tutto il proprio spirito di adattamento. Così abbiamo pensato il giornale che state per leggere: nel migliore dei casi una fotografia dell’isolamento appena trascorso, nel peggiore qualche storia per accompagnare le lunghe giornate e affrontare al meglio la nuova quotidianità. E di cose belle, seppur chiusi in casa, per le nostre strade se ne sono viste tante nell’ultimo periodo. Il comitato di San Niccolò, oltre a consegnare spesa, medicine e mascherine cucite a mano, si è presentato davanti ai portoni delle persone in difficoltà con un mazzolino di fiori e uno sguardo che suggeriva un sorriso dietro la stoffa. Lo stesso comitato che insegnava a cucirsele e organizzato alcuni punti del rione per regalarle. Sempre tra le vie di questo quartiere è apparsa nei giorni della chiusura totale una scatola con una lavagna: «chi ha metta, chi non ha prenda». Nella zona di San Salvi, in via del Mezzetta, al posto della lavagna c’era un foglio con disegni di bambini, la solita scritta e una scatola riempita di tonno, zucchero, fagioli… Nei giardini di via del Caravaggio all’Isolotto e in tanti altri spazi della città. A San Frediano è circolato un volantino con i numeri di telefono per il sostegno alimentare e la consegna «dei generi alimentari di base direttamente a casa, tutto gratuito (…) garantendo stringenti misure igieniche e discrezione», firmato da Occupazione Via del Leone, Laboratorio Diladdarno e Fuori Binario. Di queste iniziative ce ne sono state così tante che manca lo spazio materiale per menzionarle tutte. Queste poche le ho raccontate al tempo passato. Perché il bello del passato è che è passato, diceva un tale.
IN COPERTINA
YOU ARE A ROCKSTAR di Laura Lavorini
Diplomata in pittura e scultura all’istituto d’arte di Porta Romana continua a studiare specializzandosi in Grafica Pubblicitaria vincendo la borsa di studio presso l’Accademia Nemo di Firenze. Già dal primo anno di grafica inizia a collaborare con alcune agenzie pubblicitarie fino ad affermare l’inizio della sua carriera entrando nel coworking fiorentino Okubo Station, dove ha in seguito fondato l’agenzia di comunicazione "Ragou Design". Attualmente lavora come libero professionista e come insegnante dell’Accademia Nemo. Ragou Design https://ragou.it/ Instagram w ww.instagram.com/ragoudesign www.instagram.com/laura.lavorini
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 84 - Anno IX - Maggio 2020 - Rivista Mensile ISSN 2612-2294
Proprietario: Associazione Culturale Lungarno Editore: Tabloid Soc. Coop. • Firenze • N. ROC 32478 Direttore Responsabile: Jacopo Aiazzi Stampa: Press Up • Roma Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’editore e degli autori. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati. Lungarno ringrazia Marco Battaglia e la type foundry Zetafonts per aver concesso, rispettivamente, l'utilizzo delle font Queens Pro e Monterchi.
I contenuti di questo numero sono a cura dell’Associazione Culturale Lungarno. Per la loro realizzazione hanno collaborato: Daniele Pasquini, Marcho, Daniel C. Meyer, Michele Baldini, Virginia Landi, Martina Vincenzoni, Gabriele Giustini, Marta Pancini, Gabriele Vagnetti, Tommaso Ciuffoletti, Alect, Duccio "dootcho" Formiconi, Riccardo Morandi, Caterina Liverani, Marianna Piccini, Walter Tripi, Beatrice Tomasi, Carlo Benedetti, Tommaso Chimenti, Lafabbricadibraccia, Giulia Focardi, Raffaella Galamini, Marco Tangocci, Davide Di Fabrizio, Valentina Messina, Marta Staulo, Andrea Bertelli, Lulaida, Francesca Arfilli, Laura Lavorini. Caporedattore: Riccardo Morandi Editor: Arianna Giullori L’Associazione Culturale Lungarno ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per il contributo a sostegno delle attività culturali svolte.