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Libri e libellule: I Dimezzati
di Beatrice Tomasi
I Dimezzati Storie vere di uomini e donne a metà
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CTRL Magazine – luoghi e persone fuori dai radar ha dato vita, nel 2018, a un progetto editoriale incredibile e inedito: libri-reportage che indagano, con sguardo curioso e senza risultare un’accozzaglia di storie posticce o morbose, le vite di “illustri sconosciuti”. Si tratta di reportage narrativi, contenuti all’interno di un oggetto che pare provenire da un altro tempo, un volumetto magari appartenente a un nonno appassionato di manuali scientifici. Il progetto grafico, la copertina rigida, il suo colore, trasmettono subito l’impegno e la passione che vi stanno dietro: sfogliare le pagine diventa a sua volta un atto esplorativoda mettere in pratica con cura, ma senza timore, per attraversare lo specchio e andare alla scoperta di altre dimensioni. Gli ultrauomini è il primo volume della “Trilogia normalissima”, ed è appena uscito il secondo, I dimezzati. Contiene 13 reportage narrativi, 39+1 fotografie da un archivio quasi-perduto (una selezione di fototessere allegate alle migliaia di cartelle cliniche dell’ospedale psichiatrico San Niccolò di Siena). Si apre con il reportage di Michele Vaccari, La montagna disincantata, e si chiude con il resoconto di un incontro semidivino di Stefano Sgambati. Ma chi sono i dimezzati?“Sono uomini e donne a metà, o dalla doppia vita. Dimezzati sono anche i luoghi. I dimezzati sono incompleti, spaccati, mancanti, divelti e inesplorati: come noi. E Tom Cruise”. È come se CTRL, un attimo prima della catastrofe, avesse ricominciato a mostrarci il disagio della civiltà, la controparte di noi stessi e le nostre aporie. Prima con i “terrestri d’Italia in contatto con altre dimensioni”, adesso tramite chi vive in bilico tra due mondi o tra due io che non riescono a congiungersi. O, addirittura, attraverso “l’altra metà della vita”, come nel reportage di Valerio Millefoglie che fa esperienza, Nel mondo dei sonni, della parte di essa che trascorriamo dormendo. Una lettura perfetta (che arriva proprio dall’immediata periferia di Bergamo, una delle province più colpite dal Covid-19) per provare a ricomporci dopo questi mesi – o scoprire parti di noi ancora sconosciute, in attesa del capitolo finale.
I MESTIERI DEL LIBRO BESTIARIO EDITORIALE
di Carlo Benedetti
L’agente letterario
Darwin ci insegna che, a variazioni nell’ecosistema, corrispondono variazioni nelle specie che lo abitano. Per questo da quando il numero di (aspiranti) scrittori supera il numero dei lettori, ha fatto la sua comparsa l’agente letterario. L’agente letterario si prende la briga di leggere le decine e decine di manoscritti che arrivano ogni giorno a chiunque abbia voglia di leggerli. I migliori agenti passano il tempo anche a sorvegliare i social più ‘autoriali’(uno per tutti: wattpad) per scoprire se qualcuno, da qualche parte, non sappia magari scrivere. Ovvero: non sappia scrivere qualcosa che vende. Quando questo succede, come falchi pecchiaioli, si buttano sull’autore offrendo un semplice accordo, uno dei più antichi: fidati di me e io ti sistemo (o, più professionalmente: lavora con me e troveremo un editore per il tuo manoscritto). Esistono, però, due tipologie di agenti letterari: da una parte chi conosce tutti gli editori, il mercato, donne o uomini con un fiuto ineffabile per quello che funziona, che amano veder nascere un bel libro; dall’altra, pirati, spesso (aspiranti) scrittori falliti, che cercano di guadagnare sull’ego smisurato di tutti noi. Riconoscerli è facile: se vi dicono che siete il nuovo Hemingway, che il manoscritto è f-a-n-t-a-s-t-i-c-o, occhio. Non è vero.
Dove puoi trovarlo in città? Le Lettere (https://www.lelettere.it/), nata da una costola della casa editrice Sansoni, si dedica a letteratura e pubblicazioni accademiche. Millecinquecento titoli per partire da Firenze e arrivare in Europa e nel mondo.