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Food delivery: la riscossa di botteghe e trattorie

Food delivery La riscossa di trattorie e botteghe

di Raffaella Galamini foto di WeRad

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AFirenze il food delivery era in mano a tre, quattro grandi piattaforme fino a poche settimane. Il lockdown di ristoranti, bar e negozi ha costretto tanti esercenti a trovare un’alternativa per salvare l’azienda. In molti hanno deciso di puntare sulle consegne a domicilio, anche alcune storiche attività. Nessuno avrebbe mai immaginato che trattoria Mario e Sergio Gozzi in San Lorenzo o Sabatino in San Frediano potessero dopo anni e anni di tradizione alle spalle scoprire il mondo dei rider e del delivery. Da Burde ha addirittura aperto nuovi scenari proponendo tra i prodotti da consegnare a domicilio pure la bistecca alla fiorentina. Potenza del Covid-19. Ad approfittare delle nuove opportunità sono state anche botteghe artigiane storiche e prestigiose: così il macellaio poeta Dario Cecchini è sbarcato nel mondo dell’e-commerce con il pacco di conforto “Porco maiale”, mentre la Macelleria Falorni ha scoperto il delivery. Se Il vecchio e il mare e l’Antico Vinaio già da tempo avevano organizzato il servizio delivery, altre pizzerie e paninoteche ne hanno seguito l’esempio: Santarpia, Giotto, Pugi. Si sono accodate anche le gelaterie da Badiani a Vivoli, dal Bondi al Perché no e alla Sorbettiera: quest’ultime hanno ottenuto risultati eccellenti, complice il gran caldo del mese d’aprile. Perfino il mondo del caffè è salito in motorino per consegne espresse sotto tutti i punti di vista. A saltare sul treno del delivery anche l’Harry Bar che non ha rinunciato a garbo ed eleganza neanche in questa occasione. C’è chi come l’agenzia fiorentina WeRad ha sfruttato l’opportunità per rendere glocal l’e-commerce. È nata così “We support locals”, la piattaforma per il fast delivery, che consente alle attività di vicinato di sfruttare le opportunità offerAd approfittare delle nuove opportunità sono state anche botteghe artigiane storiche e prestigiose te da take away e consegna a domicilio. Una proposta che copre tutte le diverse categorie merceologiche, offrendo pacchetti completi di tutto: piattaforma, sito web, avviamento social e servizio fotografico.

FIRENZE NO COST

di Marco Tangocci e Davide Di Fabrizio

LE FAVOLOSE 2 E ½ Firenze NoCost è la guida (anti)turistica più pazza che ci sia e i suoi autori hanno mappato per anni fontanelle, vinai, scorciatoie, trattorie sconosciute; portano in giro storie, immagini, suoni di questa città. Per i lettori di Lungarno consigliano “le favolose due e mezzo”, divise per rione. www.nocost.guide

A sud dell'Arno

1RISTORANTE “DA RUGGERO” VIA SENESE 89R LUN 12-14.30, 19.30-22.30 GIO-DOM 12-14.30, 19.30-22.30 È una trattoria ma i prezzi e la qualità sono da ristorante. Se volete cibarvi toscano ma senza badare troppo alle spese è il posto giusto: qui è praticamente impossibile mangiar male visto che le ricette sono le stesse da quarant’anni e in cucina saprebbero realizzarle a occhi chiusi e con le mani legate. Voi seguite la tradizione, quindi iniziate con una zuppa (8€) e proseguite con l’arista al forno (12€) o col piccione (15€). Lasciarsi distrarre dal rosso della casa. 2 STREET FOOD “LA TAVERNA DI POLDO”

VIA A. DEL POLLAIOLO 148 LUN-DOM 21-300 Da Poldo il tempo evidentemente si è fermato. Si è fermato a mangiare un panino, s’intende, e se ne sta lì da una decina d’anni ormai visto che qui non è cambiato niente: stessa location, stessi tavoli, stessi panini fatti al momento, stessi prezzi. Sì perché un panino costa ancora 3,50€ e lì dentro, tra le fette di pane, c’è anche una discreta qualità. Se avete voglia di arrivare da queste parti sappiate che per molti è la migliore panineria notturna della città. 1/2 BELLOSGUARDO La collina di Bellosguardo la conoscete di certo, ché l’è reato ‘un conoscerla! Ci si sale da piazza Tasso ma, prima di arrivare al belvedere di via Roti Michelozzi, godetevi Villa dell’Ombrellino e i suoi passati e celebri ospiti: Galileo, Garibaldi, ma anche Foscolo e Montale. Gente che aveva buon gusto, non credete?

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